SPERIMENTAZIONE DEL GANCIO A ROTAZIONE COMANDATA
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- Marco Salvatore
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1 SPERIMENTAZIONE DEL GANCIO A ROTAZIONE COMANDATA APPLICAZIONE SULLE GRU SEMOVENTI Ing. Vito A. Tafaro
2 LA MOVIMENTAZIONE DELLE LASTRE E PASTELLI UTILIZZANDO LE GRU SEMOVENTI Negli ultimi anni, durante le manovre di movimentazione dei materiali lapidei, si sono verificati diversi infortuni sul lavoro, alcuni dei quali avente esito mortale, altri gravissimi con lesioni permanenti alla persona. La causa fondamentale di tali infortuni è riconducibile ad una scorretta posizione dell'operatore (imbracatore) che accompagna il carico guidandolo durante gli spostamenti. L'attività di formazione in merito a questi temi (corsi per RLS ed RSPP) organizzati dal Comitato Paritetico Marmo in collaborazione con la USL 12 Viareggio ha aumentato la sensibilità degli addetti alla movimentazione.
3 OBIETTIVI GENERALI DELLA SPERIMENTAZIONE Considerando che in questi anni gli operatori del settore hanno effettuato una notevole campagna di sensibilizzazione volta alla formazione ed informazione del personale operante sulle macchine semoventi ed imbracatori, è apparso necessario, come ulteriore approccio per la risoluzione del problema, studiare e sperimentare soluzioni tecniche (già presenti in altri ambiti industriali) atte a realizzare l'orientamento del carico durante la movimentazione. Soluzione alternativa alla mano dell imbracatore per la guida del carico
4 MOVIMENTAZIONE CLASSICA IMBRACATORE CHE GUIDA IL CARICO DURANTE LA MOVIMENTAZIONE
5 MOVIMENTAZIONE CLASSICA ASSENZA DELL IMBRACATORE ADDETTO ALLA GUIDA DEL CARICO DURANTE LA MOVIMENTAZIONE CON INTRAVERSAMENTO DEL PASTELLO
6 MOVIMENTAZIONE CLASSICA PASTELLO NOTEVOLMENTE SOLLEVATO Il pastello, durante la sua movimentazione, a volte viene tenuto sollevato al di sopra della linea di visibilità del gruista, comportando un elevato rischio per gli addetti che gravitano in prossimità della gru.
7 OBIETTIVI SPECIFICI DELLA SPERIMENTAZIONE 1. Eliminare l intervento diretto dell'operatore durante la movimentazione del pastello all interno del piazzale azienda eliminando la sua presenza dal raggio di azione della gru; NO SI 2. Agevolare la visibilità lungo i percorsi aziendali poiché il pastello può essere orientato sempre parallelamente alla direzione di marcia (carico orientato dal gruista durante il suo trasferimento); 3. Evitare di alzare il carico durante la sua movimentazione, in quanto perfettamente orientabile.
8 LA MOVIMENTAZIONE TRADIZIONALE DEL PASTELLO: ALCUNI VIDEO
9 MOVIMENTAZIONE TRADIZIONALE DEL PASTELLO
10 MOVIMENTAZIONE TRADIZIONALE DEL PASTELLO
11 MOVIMENTAZIONE TRADIZIONALE
12 LA VERIFICA DEL FUNZIONAMENTO DEL DISPOSITIVO: GANCIO A ROTAZIONE COMANDATA
13 LA VERIFICA DEL FUNZIONAMENTO DEL DISPOSITIVO MACCHINA SEMOVENTE OMAR
14 IL COMANDO DI ROTAZIONE DEL GANCIO MACCHINA SEMOVENTE OMAR
15 LA VERIFICA DELLA FUNZIONA DEL DISPOSITIVO MACCHINA SEMOVENTE SARD
16 IL COMANDO DI ROTAZIONE DEL GANCIO MACCHINA SEMOVENTE SARD
17 LA SPERIMENTAZIONE DELLE MACCHINE SEMOVENTI IL FUNZIONAMENTO DEL GANCIO COMANDATO
18 COME SI PRESENTAVANO LE DUE GRU SPERIMENTATE Gru semovente OMAR Tonn. 9 Gru semovente SARD Tonn. 7,5
19 PARTICOLARE DEL GANCIO A ROTAZIONE COMANDATA GANCIO MACCHINA OMAR GANCIO MACCHINA SARD
20 FUNZIONAMENTO DEL DISPOSITIVO La leva di comando posta nella cabina da la possibilità all operatore di fare ruotare il gancio nel verso desiderato (senso orario o antiorario). LEVA DI COMANDO VITI CHE REGOLANO LA MAGGIORE O MINORE APERTURA DEL DISTRIBUTORE La velocità di tale rotazione può essere comandata dall operatore tramite la maggiore o minore apertura del distributore regolata dalla leva di comando e limitata dalla presenza delle viti.
21 Il motore è dotato di valvole per la regolazione del flusso che offre la possibilità di aumentare o diminuire in maniera assoluta la velocità di rotazione del gancio pur agendo con uguali spostamenti della leva di comando. Per contrastare l inerzia del carico che agisce sul gancio durante la fase di arresto della rotazione e che potrebbe essere causa di movimenti non desiderati, viene applicato sul motore un freno negativo che durante le fasi di manovra è tenuto idraulicamente sbloccato. Solamente al termine di ogni manovra e con leva di comando in posizione neutra che ne assicura l assenza di pressione nell impianto il freno negativo entra immediatamente in funzione evitando gli eventuali movimenti sopra citati. LA VELOCITÀ DI ROTAZIONE DEL GANCIO È REGOLABILE IN FUNZIONE DELLE ESIGENZE DELL UTILIZZATORE
22 LA SPERIMENTAZIONE DELLE MACCHINE SEMOVENTI LE PROVE IN CAMPO
23 LA SPERIMENTAZIONE DEL GANCIO A ROTAZIONE COMANDATA
24 LA SPERIMENTAZIONE DEL GANCIO A ROTAZIONE COMANDATA
25 LA SPERIMENTAZIONE DEL GANCIO A ROTAZIONE COMANDATA
26 LA SPERIMENTAZIONE DEL GANCIO A ROTAZIONE COMANDATA Per evitare lo sbandamento del pastello in fase di sollevamento, prima di alzare il è necessario posizionare il carico parallelamente al pastello stesso. Pastello visto dall alto GANCIO SI NO
27 RISULTATI DELLE PROVE SULLA BASE DELLE RELAZIONI FORNITE DALLE N^ 8 DITTE CHE HANNO EFFETTUATO LA SPERIMENTAZIONE
28 CONSIDERAZIONI FINALI L operatore deve avere una sufficiente esperienza e bravura nel manovrare la gru semovente; l operatore deve acquisire, grazie al continuo utilizzo, la necessaria confidenza con il dispositivo (addestramento); le vie di circolazione all interno delle aziende, alle volte possono essere anguste e piene di materiale depositato. Questo può rendere più difficoltoso la manovra di movimentazione senza l assistenza dell imbracatore che accompagni il carico guidando; materiale pregiato, delicato e/o semilavorati (masselli, lastre pregiate ecc.), inducono il gruista a richiedere l assistenza dell imbracatore nella fase di prelievo e deposito del carico, per evitare eventuali urti con ostacoli; comando del dispositivo che può essere migliorato nella forma e nella sensibilità; velocità con cui si muove la gru all interno dei piazzali e laboratori deve essere più lenta.
29 CONCLUSIONI In base alle sperimentazioni effettuate ed ai risultati acquisiti, è possibile segnalare UN DISCRETO APPREZZAMENTO DELLA SOLUZIONE SPERIMENTATA IN MERITO AGLI OBIETTIVI PREFISSATI: SOLLEVAMENTO, TRASPORTO E DEPOSITO DEL PASTELLO SENZA L INTERVENTO DELL IMBRACATORE
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