Modulo Tecnico: GRU A TORRE

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1 Modulo Tecnico: GRU A TORRE

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18 GRU A TORRE Descrizione Le gru a torre sono macchine costituite da una struttura verticale (torre) in acciaio sulla cui sommità è installata una trave orizzontale (braccio + controbraccio), anch essa in acciaio, che attraverso un sistema di funi consente la movimentazione dei carichi. Le gru sono solitamente installate in posizione fissa ma possono anche essere dotate, più raramente, di un sistema di traslazione su binario. Struttura verticale: la torre può essere a traliccio metallico, ad elementi tubolari o scatolati metallici; la parte di struttura verticale, spesso presente alla quota del braccio, si chiama cuspide e, attraverso un sistema di funi- tiranti, svolge una funzione statica di sostegno della trave. Struttura orizzontale: la parte di trave destinata alla distribuzione dei carichi è il braccio o freccia della gru, mentre la parte di trave avente la funzione statica di bilanciamento del braccio e dei carichi movimentati è chiamata controbraccio o controfreccia.

19 GRU A TORRE Descrizione I diversi modelli di gru disponibili sul mercato si differenziano per alcuni particolari costruttivi che non identificano vere e proprie tipologie. di tipo fisso, collegato ad un basamento (più raramente a plinti di fondazione) tramite degli elementi di ancoraggio (piastre e tirafondi) o con un elemento di torre a perdere, annegato nel getto del basamento stesso; di tipo fisso, poggiante su un basamento per mezzo di stabilizzatori; traslante, per mezzo di ruote su binario (ad esempio nei cantieri che presentano lunghezze planimetriche notevoli). Inoltre, è possibile suddividere le gru a torre per la presenza o meno della cabina di comando in quota; infatti, sul mercato si trovano grandi gru con cabina e medie-piccole gru generalmente senza cabina come ad esempio le gru automontanti.

20 GRU A TORRE Descrizione IIn base al loro sistema di montaggio le gru a torre si suddividono principalmente in due categorie: gru ad elementi innestati; sono solitamente usate quando devono essere affrontate altezze notevoli, e portate molto elevate; gru auto montanti; questa tipologia è nata dalla necessità di disporre in cantiere di macchine di dimensioni ridotte e con tempi e costi di montaggio minori rispetto alla precedente categoria. In base alla posizione del gruppo di rotazione, si suddividono in: gru a rotazione bassa, gru a rotazione alta. Generalmente i possibili movimenti della gru sono: rotazione, distribuzione, salita e discesa, eventuale traslazione su binario.

21 GRU A TORRE Descrizione Rotazione (sinistra-destra) Il gruppo di rotazione consente l orientamento del braccio nelle gru con rotazione alta e dell intera gru (escluso il carro di base) per le gru con rotazione bassa; è costituito da tre elementi fondamentali: il motore, il freno e la ralla. Il motore trasmette il moto, attraverso il pignone, alla ralla che è formata da una parte fissa e da una parte girevole: nelle gru a rotazione alta la parte fissa è ancorata alla torre e la parte girevole è collegata al braccio-controbraccio; nelle gru a rotazione bassa la parte fissa è invece fissata al carro di base e la parte girevole è collegata alla torre. In genere i motori della gru per edilizia sono elettrici e auto frenanti, cioè dotati di un freno elettromeccanico che blocca la rotazione dell albero al cessare del passaggio di corrente (ossia al cessare dell impulso di comando). Quando la gru non viene utilizzata, ad esempio a fine turno di lavoro, è necessario sbloccare il freno di rotazione in modo che la gru possa liberamente disporsi nella direzione del vento.

22 GRU A TORRE Descrizione Distribuzione (avanti-indietro) Il gruppo di distribuzione è formato, essenzialmente, da un motore, un riduttore di giri, un tamburo (su cui si avvolge la fune) e un freno; solitamente il gruppo di distribuzione è posizionato sul braccio della gru che, per mezzo di una fune, fa avanzare o arretrare lungo il braccio il carrellino.

23 GRU A TORRE Descrizione Sollevamento (salita-discesa) Il gruppo di sollevamento, che permette la salita e la discesa del carico, nelle gru a rotazione alta può essere posizionato sul carro di base, sul controbraccio o sulla parte iniziale del braccio; nelle gru a rotazione bassa è posizionato invece nelle vicinanze della zavorra sulla parte girevole del carro di base. Anche in questo caso il gruppo è formato da un motore (elettrico o idraulico), un tamburo su cui si avvolge la fune, un riduttore di giri e un freno. Il motore trasmette il moto al tamburo per mezzo di un riduttore di giri, la fune si avvolge/svolge sul tamburo permettendo la salita/discesa del carico; il moto viene fermato dal freno con il cessare dell impulso di comando.

24 GRU A TORRE Descrizione Traslazione La traslazione avviene per mezzo di motori (anch essi dotati di riduttori di giri e di freni) collegati alle ruote del carro di base. Durante la traslazione la gru non può né distribuire, né ruotare ma può solo traslare con il carico che deve essere posizionato il più vicino possibile alla torre. Per la stabilità e il corretto funzionamento della gru è necessario creare un piano di scorrimento stabile e livellato. La maggior parte delle gru sono dotate di un dispositivo acustico che, durante la traslazione, avvisa il personale che l operazione di traslazione è in atto.

25 GRU A TORRE Descrizione

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27 GRU A TORRE GME La gru a torre è un apparecchio di sollevamento azionato da un proprio motore e costituito da una torre verticale munita nella parte superiore di un braccio orientabile dotato di mezzi di sollevamento e discesa dei carichi sospesi (rif. EN 14439).

28 GRU A TORRE GMA Gru con struttura verticale con torre e braccio pieghevoli caratterizzata da automatismi che ne consentono un rapido montaggio. La stabilità è ottenuta con una zavorra applicata alla base girevole.

29 MODULO DI INDIRIZZO SOLLEVAMENTO Capire il contesto

30 Interferenza Valutazione dei rischi insiti nell uso delle attrezzature (Art. 71, comma 2, lettera d, D. Lgs. 81/2008).

31 Distanze dalle linee elettriche Se in prossimità della gru si trovano linee elettriche aeree con conduttori nudi, la distanza minima fra questi e le strutture della gru, ivi compreso il carico trasportato e gli organi di presa, non deve risultare inferiore ai valori riportati nella tabella dell allega IX del D. Lgs 81/2008.

32 Distanze dalle linee elettriche Un (kv) Tensione di alimentazione della linea (Art. 83, D. Fino a1 Distanza minima consentita (m) 81/08 - Allegato IX). 3 Lgs. Da 1 a 30 3,5 Da 30 a Più grande di 132 7

33 Scariche atmosferiche CEI 64-17

34 Azioni del vento Si ammette che il vento soffiare orizzontalmente possa da tutte le L azione del vento dipende direzioni. essenzialmente forma delle strutture e si traduce in dalla di pressione e depressione i sforzi cui valori sono proporzionali alla pressione dinamica. Il fabbricante degli apparecchi di sollevamento indica per ogni macchina il valore massimo della velocità del vento (vento limite di servizio) oltre il quale è vietato eseguire manovre.

35 Azioni del vento Scala di Beaufort

36 Azioni del vento In caso di forte vento Il carico si oppone al vento e può oscillare!

37 Superfice di stabilizzazione La stabilità della macchina dipende dalla portata del terreno. In base alla portata del terreno e alla pressione d appoggio che viene a crearsi si ottiene la superficie di stabilizzazione richiesta per l impiego della macchina.

38 Superfice di stabilizzazione Pressione di appoggio (dan) Superficie di stabilizzazione (cm2) = Portata del terreno (dan/cm2) La pressione di appoggio si desume dalle relative tabelle in funzione dell impiego previsto. Consultare la relativa tabella per la portata del terreno (in caso di incertezza riguardo alla portata è necessario effettuare un analisi del suolo).

39 Superfice di stabilizzazione TIPO DI TERRENO terreno di riporto non costipato artificialmente Sabbia di riporto assestata PORTATA (dan/cm² ) da 0,0 a 1,0 da 0,8 a 1,2 Terra vegetale battuta 1 Terra vegetale asciutta 2 Sabbia argillosa acquifera 2 Ghiaia terrosa da 2 a 5 Argilla compatta umida 3 Sabbia umida fine (compatta) 4 Ghiaia ciottoli (compatta) 4 Sabbia umida mista a ghiaia 5 Marne od argille (compatte) 8 Asfalto e bitume da 5 a 15 Terreni molto consistenti (rocce) da 12 a 20

40 Superfice di stabilizzazione Controllare che la superficie del piatto di appoggio sia maggiore della superficie di stabilizzazione calcolata. Se la superficie del piatto di appoggio è inferiore, bisogna aumentare la superficie di stabilizzazione ponendo una base sotto il piatto di appoggio. Piatto di appoggio Base (aumenta la superficie del piatto)

41 Distanze da scarpate e fossi

42 MODULO DI INDIRIZZO SOLLEVAMENTO Lavorare con la macchina

43 Accessori di sollevamento Attrezzature non collegate alle macchine che: consentono la presa del carico; sono disposti tra la macchina e il carico; sono disposti sul carico;. sono destinati a divenire parte integrante del carico. in generale tutti gli accessori Le imbracature ed considerati accessori sottogancio di sono sollevamento e devono avere un registro di controllo (2006/42/CE).

44 Accessori di sollevamento Marcatura: marchio del fabbricante marchio CE carico massimo di utilizzazione

45 Accessori di sollevamento Istruzioni a corredo: nome del fabbricante uso previsto coefficiente di prova statica indicazioni per il montaggio, uso e manutenzione limiti di utilizzazione

46 Accessori di sollevamento Brache a catena (coefficiente di sicurezza non minore 4, 2006/42/CE, allegato I, punto ). Gancio accorcia maglia Campanella con targhetta di identificazione che deve essere leggibile.

47 Accessori di sollevamento Brache sintetiche (coefficiente di sicurezza non minore 7, 2006/42/CE, allegato I, punto ). Etichetta con dati di portata ed istruzioni d uso cucita all interno di un asola.

48 Accessori di sollevamento Obbligatoria l identificazione dei dati tecnici della l etichetta applicata dal fabbricante. fascia con

49 Accessori di sollevamento Portata delle fasce in funzione del colore e della configurazione d uso: nastro in poliestere colorato a doppio strato; asole rivestite in materiale sintetico ad alta resistenza contro l abrasione; righe che identificano la portata (ogni riga = 1 ton).

50 Accessori di sollevamento

51 Accessori di sollevamento I ganci devono essere provvisti di regolare chiusura meccanica di sicurezza

52 Accessori di sollevamento Per forca di sollevamento si intende l attrezzatura costituita da due o più bracci fissati ad un montante con un braccio superiore, essenzialmente per sollevare carichi su pallet o simili, conforme alla norma EN 13155: 2010.

53 Accessori di sollevamento Forche per il sollevamento di pallet (EN 13155, punto ): Le forche di sollevamento per materiale sfuso (per esempio mattoni, etc.) devono avere un dispositivo di presa positivo secondario (per esempio rete, gabbia).

54 Accessori di sollevamento Forca EN Omologata con ganci supplementari per applicazione rete di protezione ganci supplementari sollevamento in quota

55 Accessori di sollevamento Forche per il sollevamento di pallet (EN 13155, punto ): Le forche di sollevamento per carichi unitari (per esempio carico pallettizzato avvolto in plastica - UNI EN ISO 445 : 2009) devono avere un dispositivo di ritenuta (per esempio catena, cinghia o barra) per impedire lo scivolamento del carico unitario dalle forche.

56 Accessori di sollevamento Sistema di ritenuta del carico

57 Accessori di sollevamento Carico unitario: carico su pallet come definito dalla EN ISO 445, avvolto in plastica (involucro termoretraibile), e unito con regge incrociate. Il carico unitario deve essere certificato dal produttore. Regge incrociate Carico avvolto in plastica (involucro termoretraibile) Pallet conforme (EN ISO 445) NB: Il carico non deve essere danneggiato

58 Accessori di sollevamento Non reggiati e con pallet a perdere. Senza involucro e con pallet a perdere.

59 Accessori di sollevamento Benna conica normalmente utilizzata per trasporto ed erogazione del calcestruzzo. Contenitore per materiali edili con ganci previsti dal fabbricante per il sollevamento fino alla portata massima, come evidenziato dalla dichiarazione di conformità.

60 Accessori di sollevamento Barella per sollevamento tubi, puntelli, con certificato di conformità per movimentare il carico utilizzando i ganci applicati al telaio. Pinze a sollevare gancio per (pozzetti, manufatti in calcestruzzo anelli ecc.).

61 Accessori di sollevamento Il bilancino è utilizzato per il sollevamento di verghe di tondo di lunghezza variabile.

62 Accessori di sollevamento Cesta (salvataggio) per sollevamento e trasporto di persone (UNI EN ). Il sollevamento di persone è permesso soltanto con attrezzature di lavoro e accessori previsti a tal fine. (D. Lgs. 81/2008, allegato VI, paragrafo )

63 Accessori di sollevamento A titolo eccezionale, possono essere utilizzate per il sollevamento di persone attrezzature non previste a tal fine a condizione che: Si siano prese adeguate misure in materia di sicurezza. Sia stato effettuato il controllo appropriato dei mezzi impiegati e la registrazione di tale controllo. Il posto di comando della gru deve essere occupato in permanenza. I lavoratori di sollevati devono disporre di un mezzo comunicazione sicuro. - Deve essere assicurata la loro evacuazione Pericolo. (D. Lgs. 81/2008, allegato VI, paragrafo )

64 Accessori di sollevamento Nascono molti dubbi sul reale utilizzo in sicurezza di tale attrezzatura per il sollevamento di persone. Resta uso da chiarire meglio il concetto di eccezionale. In ogni caso, deve essere scelta adeguata attrezzatura per il sollevamento di persone così come previsto dall art. 71, comma 1, D. Lgs. 81/2008.

65 Movimentazione dei carichi

66 Movimentazione dei carichi

67 Movimentazione dei carichi

68 Movimentazione dei carichi

69 Movimentazione dei carichi

70 Movimentazione dei carichi

71 Movimentazione dei carichi

72 Movimentazione dei carichi

73 Movimentazione dei carichi

74 Movimentazione dei carichi Utilizzare tutti i punti di presa presenti sul carico

75 Movimentazione dei carichi Proteggere le imbracature dagli spigoli vivi

76 Movimentazione dei carichi Catasta unica di assi (utilizzare cinghie)

77 Movimentazione dei carichi L imbraco deve essere stretto sul carico per impedire la fuori uscita dei le fasce travetti; rispetto all asse dei travetti devono presentare le chiusure di serraggio su una linea diagonale (non entrambe rivolte verso lo stesso lato).

78 Movimentazione dei carichi Fascio di ferri di armatura (utilizzare catene)

79 Movimentazione dei carichi E assolutamente vietato sollevare il fascio di tondino utilizzando il filo di ferro che lo avvolge quale raccoglitore.

80 Movimentazione dei carichi Reti di armatura (utilizzare funi, catene a 4 bracci)

81 Movimentazione dei carichi Il fabbricante informa sull uso corretto del proprio prodotto. L etichetta indica il divieto d uso dei legacci per il sollevamento.

82 Movimentazione dei carichi Agganciare nel punto di intersezione delle maglie Eseguire l imbraco non sulla maglia esterna della rete.

83 Movimentazione dei carichi Barelle per puntelli (utilizzare catene a 2 bracci)

84 Movimentazione dei carichi Barella per sollevamento puntelli priva d indicazione della portata e quindi sollevare da in quota l impiego conimbracatura di con catene che avvolge e sostiene il telaio.

85 Movimentazione dei carichi Catene per l imbracatura del telaio.

86 Movimentazione dei carichi Tubi in calcestruzzo senza punti di presa (utilizzare morse o tenaglie)

87 Movimentazione dei carichi Cassette porta attrezzi (utilizzare contenitori di trasporto + funi, cinghie o catene)

88 Movimentazione dei carichi Utilizzare accessori adeguati al tipo di carico sempre in conformità alle istruzioni elencate nel libretto d uso dell accessorio. Esempi di staffe per sollevamento tubi: consentono la movimentazione di tubazioni in sicurezza. Il gancio ha grande capacità ed appoggio tondo per un migliore contatto con il carico (angolo d imbracatura a 90 ).

89 Movimentazione dei carichi Durante il sollevamento del carico l angolo al vertice deve essere il più ridotto possibile affinché la portata della braca sia il più vicino possibile ai valori dichiarati dal fabbricante. Possibilmente non superare i 60 Verificare sempre che la portata della braca sia sufficiente a sostenere il peso del carico

90 Movimentazione dei carichi Aumento della tensione sulle funi dell imbraco in relazione dell aumento dell angolo al vertice.

91 MODULO DI INDIRIZZO SOLLEVAMENTO Capire le regole

92 Le mansioni del gruista La gestione dell operatività del mezzo è a carico esclusivo del gruista in ogni fase di lavoro. Il gruista è inoltre responsabile movimentazione del carico. delle modalità di aggancio e

93 Regole del buon gruista 1 Verificare la stabilità del mezzo, anche in funzione 2 del tipo di terreno. Conoscere la portata del in 3 mezzo, anche relazione allo sbraccio. Acquisire il peso del carico o effettuare una stima approssimativa dello stesso. 4 Valutare la tipologia di carico e utilizzare il metodo operativo e di aggancio più adeguato. 5 Verificare funi, brache e ogni altro accessorio di sollevamento. 6 Valutare la capacità di carico in relazione agli angoli di imbracatura ed ai metodi di sollevamento.

94 Comunicazione gestuale GESTI CONVENZIONALI DA UTILIZARE INDICATI NELLA TABELLA INSERITA NELL ALLEGATO XXXII del D. Lgs 81/2008

95 Comunicazione gestuale GESTI GENERALI

96 Comunicazione gestuale MOVIMENTI VERTICALI

97 Comunicazione gestuale MOVIMENTI ORRIZZONTALI

98 Comunicazione gestuale PERICOLO

99 Manutenzione Un accurata manutenzione preventiva è la condizione indispensabile per il mantenimento dei mezzi in perfetta efficienza e quindi fattore fondamentale di sicurezza e prevenzione degli infortuni.

100 Manutenzione D.Lgs 81/08 art. 71 Manutenzione libretto del fabbricante Periodicità degli interventi Personale con capacità specifica Aggiornamento registro di controllo

101 Manutenzione quando? Come da libretto d uso Manutenzione programmata giornaliera In presenza di guasti Manutenzione straordinaria periodica La manutenzione deve essere svolta da personale competente incaricato dal datore di lavoro.

102 Manutenzione Personale competente? operatore Tecnico qualificato/officina autorizzata manutenzione ordinaria controllo: livelli, filtri, trafilamenti, integrità strutturale, lubrificazione stato dei pneumatici o cingoli ecc. sostituzione ; liquidi e filtri manutenzione straordinaria Sostituzioni parti meccaniche, idrauliche, o schede elettroniche taratura valvole di sicurezza, ripristino integrità strutturale, serraggio bullonerie a taratura

103 Manutenzione regole principali per operare correttamente conoscere il manuale d uso e manutenzione della macchina utilizzare attrezzature adeguate al compito specifico Indossare regolari ed adeguati DPI Applicare i dispositivi di sicurezza previsti dal fabbricante

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