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1 ROMA CAPTALE Dipartimento Sen,lzl Educativi e Scolastici Unità Organizzativa Programmazione e controllo tecnlco-nonnatlvo delledilizia scolastica COMUNE D ROM Dpaimega Seivizi Educativi e Scolasfici Municipi, l,, V, V V, V, V, X, X, 4 U 2013 X,XN,XH,XV,XV i.q )Q z. i Direzioni U.O.S.E.C.S. PROT. QM i U Direzioni U.O.T. DA CTARENELLA RSPOJj Dipartimento Servizi Educativi e Scolastici Direzione Servizi Educativi e Scolastici U.O. Programmazione e monitoraggio del sistema pedagogico dei servizi 0-6 anni e formazione del personale educativo e scolastico Direzione Promozione Servizi per la Famiglia e la Gioventù U.0. Promozione di attività extrascolastiche e di progetti a sostegno dell infanzia, dell adolescenza e della famiglia A.S.L. RMC Servizio P.A.A.P Viale Castrenze 5d Roma Uffici S..S.P. A.S.L. RmA, RmB, RmC, RmD, RmE oggetto: linee guida tecniche per la progettazione di spazi adibiti a ludoteche. Si trasmette, in allegato, il testo delle linee guida tecniche per la progettazione delle ludoteche. Nel solco definito dalla normativa regionale e comunale, le linee guida costituiscono un approfondimento sulle caratteristiche fisiche degli spazi, sulle necessarie articolazioni funzionali e sulla dotazione di servizi in relazione alle diverse fasce d età degli utenti. La prima parte del documento riporta il confronto tra le normative, proponendo alcune modalità di applicazione. La seconda parte è costituita da una sintetica elencazione dei requisiti tecnici essenziali. Se l obiettivo primario è quello di garantire la qualità del servizio, la sicurezza e il benessere dei bambini e dei ragazzi, l intento è anche quello di facilitare il procedimento amministrativo di autorizzazione per l apertura delle ludoteche, in considerazione delle numerose richieste che si registrano presso tutti i Municipi. Cordiali saluti. l Dirigente ing. Franco Maria Roma Capitale Via Capitan Savastro 94,00154 Roma Telefono Fax

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3 maggioranza privati) dedicati al gioco e alla formazione che da esso discende: le all infanzia e all adolescenza ha generato una notevole diffusione di spazi (in La crescente domanda, che si rileva sul territorio cittadino, di servizi rivolti Premessa 1. Ni Legge Regionale 11 luglio 2002, n. 18 Approvazione del Regolamento Comunale delle ludoteche N2 Deliberazione del Consiglio Comunale n. 53 del 9 marzo 2005 Tutela del gioco infantile e disciplina delle ludoteche con Ni e N2): Le ludoteche sono attualmente regolamentate dalle seguenti norme (appresso indicate La normativa regionale e comunale in vigore All interno dello scenario tratteggiato e nel solco definito dalla normativa regionale e comunale vigente, l obiettivo di queste note è quello di indagare gli aspetti loro attività secondo uno standard che garantisca equivalenti gradi di sicurezza e di tempo, infatti, i servizi delle ludoteche hanno raggiunto livelli di complessità e di interconnessione educativa che richiedono un chiarimento normativo. Una traccia interpretativa che chiarisca nettamente aspetti sia tecnici sia amministrativi, consentendo agli operatori pubblici e all imprenditoria privata di avviare e svolgere le strettamente connessa a servizi scolastici offerti da operatori pubblici. Nel corso del attivi) un notevole numero di ludoteche, la cui operatività, in alcune circostanze, è funzionali, dimensionali e distributivi delle ludoteche, soprattutto in funzione delle definizione oggettiva delle caratteristiche fisiche dei luoghi e degli spazi (localizzazione delle ludoteca (a fronte di una richiesta di autorizzazione alla costruzione, al qualità del servizio offerto. che ospiteranno etérogenee o ristrette tipologie di utenti. Un obiettivo che dovrebbe ludoteche. La città di Roma conta (secondo gli albi comunali che registrano i servizi fasce d età degli utenti. Sarà questo, infatti, il parametro che dovrà guidare la urbana delle strutture, uso, dimensionamento e organizzazione degli ambienti, ecc.) anche facilitare il procedimento amministrativo di autorizzazione alla realizzazione funzionamento e all apertura). proposte per l applicazione della normativa regionale e del regolamento comunale Linee guida tecniche per la progettazione di spazi adibiti a ludoteche

4 2 la La norma minori dai tre ai diciassette anni, anche portatori di disabilità; ammessi attività la orario l operatore non la i! non edilizia; d apertura in funzione dei bioritmi degli utenti, tenendo conto anche delle ludoteca non sostituisce le strutture educative; articolate secondo le fasce d età e rispondenti alle esigenze degli utenti; diverse; spazi; Sia la Ni che la N2, con specifiche precisazioni, convergono sui seguenti punti: La norma Fasce d età ammesse, attività e orario di apertura L applicazione Ubicazione delle ludoteche necessità relazionali e affettive con i genitori. ampiezza compatibile della struttura. Altrimenti, verrebbe meno la prescrizione della differenziazione delle attività formative e ludiche per soddisfare esigenze La possibilità di accogliere tutte le fasce d età dovrà essere legata ad una calcolato sulla base del parametro che fissa la quantità minima di superficie (4 ovviamente rapportandola alle superficie effettivamente disponibile nella struttura mq), destinata esclusivamente alle attività ludiche, da assegnare a ogni utente; strutture dove è prevista la presenza, anche temporanea, di bambini e ragazzi. cui esse possono trovare posto, ammettendo la loro apertura presso tutte le idonei locali pubblici e privati, elenca una serie di edifici (a diversa destinazione) in dovrà scegliere la fascia d utenza in funzione della capienza degli potranno coesistere attività destinate a fasce d età diverse in spazi ristretti. numero massimo di bambini, contemporaneamente presenti nella ludoteca, è frequenza degli utenti è consentita per non più di 5 ore giornaliere; è ammessa la somministrazione del cibo da parte del gestore. Ni (all articolo 3), nel precisare che le ludoteche possono essere istituite in

5 L applicazione ai fini della coerenza con le destinazioni d uso urbanistiche previste dal vigente PRG, si ritiene che le ludoteche possano ricadere nella categoria Servizi - Servizi alle persone (carico urbanistico medio), ai sensi dell art. 6 (comma 1, lettera c) delle NTA. l comma 3 del medesimo articolo specifica che sono ovunque consentite, nell intero Sistema insediativo, le destinazioni d uso servizi alle persone e studi d artista. Oltre alle prescrizioni previste dalle NTA, sulla questione dei titoli abilitativi, delle opere edilizie e del cambio di destinazione d uso si veda la Circolare esplicativa emanata dal Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica di Roma Capitale de 9 marzo 2012 (prot. n ): al punto 3.2 (comma 1, lettera k), tra le attività di edilizia libera rientrano anche cambi di destinazione d uso, qualora i nuovi usi non eccedano sia il 25% della SUL dell unità immobiliare sia i 250 mq di SUL, se non appartengono ad una più alta categoria di carico urbanistico, se non sottraggono destinazioni originarie a parcheggio, in assenza di opere edili a meno degli interventi rientranti nella manutenzione ordinaria e che non comportano frazionamento catastale. Caratteristiche delle ludoteche La norma la Ni, all articolo 2, prevede che, di norma, il posizionamento della ludoteca al piano terra, escludendo la presenza di qualsiasi barriera architettonica ed elenca la dotazione degli spazi funzionali: servizi igienici (differenziati per fasce d età) area accoglienza aree riservate alle attività delle diverse fasce d età spazio scoperto per attività esterne area permanenza genitori area separata per i servizi amministrativi uno spazio minimo all interno pari a 4 mq per ogni utente; la N2, all articolo 3, differisce dalla Ni per alcune dotazioni e indicazioni: aree per attività che tengano conto dei portatori di disabilità, oltre alle peculiarità determinate dalle differenti fasce d età degli utenti superficie totale non minore di 80 mq 3

6 spazio riservato ai colloqui individuali e di gruppo con i genitori spazio esterno attrezzato livelli adeguati di aerazione e illuminazione; la necessità delle autorizzazioni igienico-sanitarie e antinfortunistiche è dettata anche dall art. 4 della Ni e dal medesimo articolo della N2. L applicazione interpretando l espressione di norma come una apertura a ciò che fuoriesce dalla consuetudine, è possibile far rientrare nella regolarità strutture edilizie che sono fondate su terreni in forte pendenza. n questo caso, infatti, l ingresso che sul fronte a quota più alta è piano terra si trasforma in piano superiore sul fronte a quota più bassa (dove magari potrebbe essere presente un area esterna). n ogni caso, il dislivello ammissibile dovrebbe limitarsi ad un solo piano; sarà necessario richiedere al gestore che la struttura si conformi alle norme vigenti in materia di: urbanistica (PRG-NTA per destinazione d uso) ed edilizia (RE) [Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica, circolare prot. n de ] sicurezza impianti e attrezzature [D.M. 22 gennaio 2008, n. 37] sicurezza luoghi di lavoro [D. lgs. n. 626/94] prevenzione incendi (oltre le 100 persone) igiene locali [D.M. 18 dicembre 1975 e norme locali aperti al pubblico] eliminazione barriere architettoniche [L. 9 gennaio 1989, n. 13]; la scelta di una o più fasce d utenza implicherà la dotazione di bagni adeguati e differenziati per età, sesso e disabilità (ammettendo che quest ultimo possa trovare posto, opportunamente dimensionato e attrezzato, anche nel bagno femminile o maschile); sarà necessaria la presenza di un ripostiglio per la custodia delle attrezzature di pulizia; lo spazio esterno potrebbe trovare posto anche in un cortile interno interciuso e 4

7 sarà comunque dotato di dispositivi per l ombreggiamento parziale; la superficie minima di 80 mq si riferisce all interezza della struttura (superficie utile lorda), mentre il parametro 4 mq/utente è riferito allo superficie utile netta (calpestabile) degli spazi che ospitano le attività formative e ludiche degli utenti; negli spazi dedicati alle funzioni non ludiche (amministrazione, accoglienza, permanenza genitori, incontro famiglie, servizi igienici utenti e adulti, depositi ecc.) dovranno esserci: un bagno comune dedicato agli adulti (personale amministrativo, ludotecari e visitatori), attrezzato per accogliere i portatori di disabilità una stanza dedicata all amministrazione e agli incontri con le famiglie con una superficie minima di 9 mq (a servizio di un numero massimo di 30 utenti e maggiorata di 0,3 mq per ogni utente supplementare) un area di accoglienza e di permanenza dei genitori con una superficie minima di 6 mq (a servizio di un numero massimo di 30 utenti e maggiorata di 0,5 mq per ogni utente supplementare) un locale di deposito di superficie adeguata in alternativa alla posizione ottimale all interno dello spazio giochi, un bagno comune dedicato alla fascia d età 3/6 anni (con wc e un lavabo piccoli) che dovrà avere una superficie minima di 3 mq (a servizio di un numero massimo di 15 utenti); se, oltre a quelle sopra citate, si comprendono le fasce d età dai 7 ai 17 anni occorrerà prevedere, fino a 10 utenti, un servizio igienico completo. Oltre tale numero di utenti, ulteriori servizi igienici dovranno essere presenti, separati per sesso e con antibagno (sempre complessivamente nella misura di i ogni 10 utenti); il bagno per i disabili potrà coincidere con quello degli adulti (personale e visitatori); sarà possibile fare coesistere l area di accoglienza e l area di permanenza dei genitori; 5

8 il la locale destinato all amministrazione potrà ospitare anche i colloqui con le fa m ig ie; l autorizzazione all apertura della ludoteca sarà rilasciata dal Municipio in cui ricade l attività, a fronte della presentazione di SCA (ai sensi del art. 19 L. 241/90 e s.m.i.). Spazi arredi e dotazioni La norma la N2, all articolo 7, in relazione alla superficie disponibile, alla tipologia dell attività e delle diverse fasce d età dei minori, prevede le seguenti dotazioni: uno spazio per il gioco libero uno spazio per i giochi da tavolo uno spazio per la lettura laboratori ludico-espressivi uno spazio per la drammatizzazione uno spazio dotato d apparecchi informatici uno spazio per i bambini più piccoli (dai 3 ai 6 anni, dai 7 ai 9 e dai 10 ai 12 anni) distinto dallo spazio destinato agli adolescenti (dai 13 ai 17 anni) uno spazio all aperto attrezzato una sala per l animazione teatrale e musicale; N2, all art. 7, precisa anche che i giocattoli rispondano ai requisiti previsti dalla normativa europea vigente, vietando, giochi la cui fabbricazione derivi dall utilizzo di lavoro minorile o la cui filiera sia incerta. L applicazione nello spazio dedicato alle attività formative (anche nel caso di strutture con capienza ridotta e non inferiore a 80 mq), la porzione destinata ai bambini più piccoli (3/6 anni) dovrà essere distinta da quella in uso ai più grandi; sarà indispensabile individuare e differenziare almeno le porzioni dedicate: al gioco libero 6

9 ai giochi da tavolo allo spazio per la lettura ai laboratori ludico espressivi allo spazio con la dotazione di apparecchi informatici; l area esterna dovrà essere attrezzata e dotata di strutture ombreggianti. 7

10 Sintesi dei requisiti tecnici Ludoteca: in funzione del servizio svolto si distinguono per l infanzia (3-6 anni) per la fanciullezza (7 14 anni) per l adolescenza (12-17 anni) La ludoteca avrà una superficie complessiva (utile lorda) non inferiore a 80 mq. La ludoteca sarà posizionata al piano terra, dotata di spazio esterno e priva di barriere architettoniche. La ludoteca potrà trovarsi a piani superiori al piano terra ed essere priva di spazio esterno, se il servizio sarà erogato solo in coincidenza del periodo scolastico e con una permanenza degli utenti non superiore a 3 ore,. n ogni ludoteca dovranno essere previsti i seguenti spazi: area di accoglienza e guardaroba aree delle attività ludico-formative servizi igienici utenti servizio igienici disabili (comune per utenti, personale e visitatori) servizi igienici del personale area attività comuni spazio per la custodia delle attrezzature di pulizia Le aree dedicate alle attività ludiche avranno una superficie pari a 4 mq/utente (superficie utile netta). Questo parametro determina anche il numero massimo di utenti contemporaneamente presenti. Gli ambienti potranno essere open space oppure separati. Uno stesso ambiente potrà adattarsi ad attività differenti secondo il progetto ludico-formativo. Le aree dedicate alle attività comuni includeranno gli spazi per l amministrazione, per la permanenza dei genitori e per gli incontri con le famiglie. Gli ambienti potranno essere aperti o separati, con una superficie minima pari a 9 mq ogni 30 utenti. 8

11 Ludoteca per l infanzia (utenti 3-6 anni) Tra gli spazi previsti, i seguenti dovranno avere queste caratteristiche: bagno utenti con superficie minima di 3 mq (ogni 15 bambini), dotato di wc piccolo e lavabo basso (1 ogni 8 bambini) bagno per disabili accessibile e, in caso d impossibilità, visitabile 1 Ludoteca per fanciullezza (utenti 7-12 anni) Tra gli spazi previsti, i seguenti dovranno avere queste caratteristiche: bagno per utenti con superficie minima di 3 mq (ogni 10 ragazzi) bagno per disabili accessibile e, in caso d impossibilità, visitabile Ludoteca per l adolescenza (utenti anni) Tra gli spazi previsti, i seguenti dovranno avere queste caratteristiche: bagno per utenti con superficie minima di 3 mq (ogni 10 adolescenti) bagno per disabili accessibile e, in caso d impossibilità, visitabile spazi separati per informatica e lettura Nel caso in cui le ludoteche comprendano tutte le fasce di utenti, lo spazio attrezzato per le attività ludico-formative deve essere ripetuto (strutturato e distinto) per ciascuna fascia di età, al pari dei servizi igienici dedicati agli utenti. Per quest ultimi, è oppoftuno avere un bagno specificatamente dedicato alla fascia 3/6 anni. Per i fanciulli e gli adolescenti, quando gli utenti sono superiori a 10, il servizio igienico dovrà essere separato: uno per i maschi e uno per le femmine. Si veda quanto previsto da Decreto Presidente della Repubblica 384/78, Legge 13/89, Circolare Ministeriale n. 1669/89, Decreto Ministeriale 236/89. 9

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