Adempimenti per la Sicurezza sul Lavoro D. Lgs. 81 / 08, integrato con D. Lgs. 106 / 09

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO Karol Wojtyla PALESTRINA Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado Piazza Ungheria Palestrina (Roma) Tel fax C.F.: COD. MECC.: RMIC8DS rmic8ds002@istruzione.it posta certificata rmic8ds002@pec.istruzione.it PROT 1311 D/7 del 13/03/2015 I. C. Karol Wojtyla P.za Ungheria, 4- Palestrina Plesso Scuola Primaria e dell Infanzia K. Wojtyla P.za Ungheria, 4 Plesso Scuola Secondaria di primo grado Via Ceciliana Plesso Scuola dell Infanzia Gescal P.za Ungheria Adempimenti per la Sicurezza sul Lavoro D. Lgs. 81 / 08, integrato con D. Lgs. 106 / 09 Anno scolastico Documento di Valutazione dei Rischi Art. 17, D. Lgs. n. 81 / 08 Testo Unico in materia di Sicurezza sui luoghi di lavoro Il documento e stato aggiornato in data Si compone di n. 134 pagine inclusa la presente R. S. P. P. R. L. S. Il Dirigente Scolastico Per. Ind. Perocchi Pietro Moroncelli Simona Dott.ssa Scandurra Manuela Firma autografa sostituita da indicazione a mezzo stampa, ai sensi dell art. 3 comma 2, del D. Lgs 12/02/1993 n.39 nota: ai sensi dell art. 6, comma 2, L.412/91 non seguirà trasmissione dell originale con firma autografa. 1

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3 INDICE DEGLI ARGOMENTI Argomento PREMESSA NORMATIVIVA DI RIFERIMENTO LOCALIZZAZIONE DEGLI EDIFICI DESCRIZIONE DELL ATTIVITA DELLA SCUOLA - CATEGORIE DI LAVORATORI IDENTIFICAZIONE DELL ISTITUTO SCOLASTICO E DEL PERSONALE ADDETTO GESTIONE DELLA PREVENZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO ADDETTI AL SERVIZIO DI PREVENZIONE ELENCO DEL PERSONALE PREPOSTO SORVEGLIANZA SANITARIA Nomina Medico Competente RIUNIONE PERIODICA DI SICUREZZA LAVORI IN APPALTO FORMAZIONE PER L EMERGENZA INCENDIO E PRIMO SOCCORSO FORMAZIONE INFORMAZIONE AI LAVORATORI AFFOLLAMENTO NELLE AULE VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDIMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI - CRITERI ADOTTATI VALUTAZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO-SCHEDA RIEPILOGATIVA DEI VALORI DI RISCHIO VALUTAZIONE DEI RISCHI SPECIFICI: Rischio incendio Calcolo del Carico d Incendio Rischio rumore Rischio per l uso di sostanze chimiche pericolose Rischio Biologico D.P.I. per rischio Biologico Rischio campi elettromagnetici Rischio lavoro ai Videoterminali Rischio da Movimentazione Manuale dei Carichi Rischio da presenza di Radon Rischio per la presenza di Amianto Rischi Psicosociali e Stress L.C Rischio Alcol dipendenza Informativa ai lavoratori sul rischio da assunzione di alcol Rischio Gravidanza Maternita ISPEZIONI ANNUALI PER LA VERIFICA DELLE CARENZE PRESENTI NEI PLESSI E DELLE -- CERTIFICAZIONI E DICHIARAZIONI DI SICUREZZA DEGLI IMPIANTI (Foto esplicative delle carenze descritte) FACSIMILE LETTERA NOTIFICA CARENZE AL COMUNE Pag

4 PREMESSA Nella redazione del presente Documento di Valutazione dei Rischi ci si è attenuti alle prescrizioni contenute nel Decreto Legislativo n. 81 del (di seguito indicato come D. Lgs. n. 81 / 08), seguendo anche le Linee Guida emanate dall ISPESL Il D. Lgs. n. 81/08 abroga, incorporandone il contenuto ed i principi base, molte delle leggi fino ad allora esistenti in materia di Sicurezza sui luoghi di lavoro. Sono abrogate, a partire dalla data di entrata in vigore del D. Lgs. N. 81/08, le seguenti leggi: D. P. R. n. 547/55 D.P.R. n. 164/56 D.P.R. n. 303/56 (escluso l art. 64) D. Lgs. N. 277/91 D. Lgs. N. 626/94 e 242/96 D. Lgs. 493/96 D. Lgs. N. 494/96 D. Lgs. N. 187/05 l art. 36 bis, c.1 e 2 del decreto legge n. 223/06 gli art.2, 3, 5, 6, 7 della legge 123/07. Il Nuovo Testo Unico dispone tra l altro: - che dal la Valutazione di tutti i rischi presenti nell ambiente di lavoro venga effettuata facendo riferimento alla nuova normativa - che il Documento di Valutazione dei rischi, previsto dall art. 28 del D. Lgs. N. 81/08 e redatto a conclusione della Valutazione, deve avere data certa, - che la Valutazione dei Rischi venga effettuata in collaborazione con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (R.S.P.P.), del medico competente (ove necessario) e previa consultazione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R. L. S.). ANNOTAZIONI IN MERITO al D. LGS. N. 81 del Applicazione del decreto lgs. 81 (art. 3) All art. 3, comma 2 prima parte si legge che per gli istituti di istruzione di ogni ordine e grado le disposizioni del presente decreto legislativo si applicano tenendo conto delle effettive particolari esigenze connesse al servizio espletato o alle peculiarità organizzative, individuate entro e non oltre 12 mesi dalla entrata in vigore del presente decreto legislativo.. con decreti emanati dai ministeri competenti. Pertanto entro il si dovrà sapere come tale decreto dovrà essere applicato nei riguardi delle scuole. Fino a tale data valgono le disposizioni attuative dell art. 1, comma 2, D. Lgs. 626/94, del D. Lgs. n. 71/99, del D. Lgs. n. 27/99, le disposizioni tecniche del DPR n. 547/55 e del DPR n. 164/56. Comitato per l indirizzo, la valutazione, la vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro (art. 5) 4

5 Questo comitato istituito presso il Ministero della salute, composto da vari rappresentanti dei ministeri e delle regioni, al quale partecipano con funzione consultiva un rappresentante di INAIL, ISPESL, IPSEMA, svolge i seguenti compiti: a). stabilisce linee comuni nazionali per la salute e sicurezza, b). individua obbiettivi per migliorare le condizioni di salute e sicurezza, c). definisce la programmazione annuale per l azione prioritaria di vigilanza, d). programma il coordinamento della vigilanza a livello nazionale per la sicurezza, e). garantisce lo scambio di informazioni tra i soggetti istituzionali per uniformare l applicazione della normativa, f). individua le priorità della ricerca come prevenzione dei rischi per la salute e sicurezza sul lavoro. Le parti sociali sono consultate preventivamente sui punti a), b), e), f). Verrà effettuata verifica annuale sull attuazione delle azioni intraprese. Commissione consultiva permanente (art. 6) Questa commissione, composta da svariate persone appartenenti a: ministero del lavoro; ministero della salute; ministero dello sviluppo economico; ministero dell interno; ministero della difesa; ecc, ecc, (ved. art.6 del D.Lgs.!) ha il compito di: esaminare i problemi che comporta l applicazione della normativa per la sicurezza e formula proposte per il perfezionamento della legislazione, esprime pareri sui piani annuali proposti dal Comitato di cui all art. 5, definisce le attività di promozione e le azioni di prevenzione di cui all art. 11 (finanziamenti di progetti formativi per la sicurezza, fra i quali ci sono anche quelli indetti da istituzioni scolastiche) valida le buone prassi in materia di salute e sicurezza sul lavoro, riassumere annualmente ed inviare per conoscenza alle commissioni parlamentari competenti ed ai presidenti di regione, i dati forniti dal sistema informativo sullo stato di applicazione della normativa per la sicurezza, elabora, entro e non oltre il , le procedure standardizzate per la valutazione dei rischi per le attività lavorative dove sono impiegate non più di 10 persone (art. 29, c. 5), definisce i criteri per il sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi (art. 27). Questo punto è particolarmente importante perché solo dimostrando la qualificazione si potrà partecipare a gare di appalti e subappalti pubblici, per l accesso ad agevolazioni, finanziamenti e contributi a carico della finanza pubblica correlati ai medesimi appalti, valorizza (non si sa come!) accordi sindacali, codici di condotta ed etici, dei datori di lavoro, dei lavoratori, e di tutti i soggetti interessati, che hanno il fine di migliorare i livelli di tutela definiti per legge, valuta le problematiche connesse all applicazione di norme comunitarie ed internazionali sulla sicurezza, si incarica di considerare le differenze che possono esserci fra generi differenti, nella valutazione dei rischi e nelle misure di prevenzione e protezione, indica quali sono i modelli organizzativi e di gestione che le persone giuridiche, le società, le associazioni (ved. D. Lgs. n. 231/01) devono adottare per evitare responsabilità amministrative per l adempimento degli obblighi giuridici sulla corretta applicazione della normativa di sicurezza. 5

6 Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP)(art. 8) Il sistema fornisce dati sull attività di prevenzione degli infortuni e malattie professionali relativamente ai lavoratori iscritti e non iscritti agli enti assicurativi nazionali, al fine di orientarle, pianificarle e valutarne l efficacia. Inoltre serve ad indirizzare le attività di vigilanza sulla base dei dati acquisiti. Come evidenziato all art. 8, comma 4, con decreto interministeriale da emanarsi entro 180 giorni dall entrata in vigore del D. Lgs. 81 (cioè entro il ) verranno indicate le regole per il funzionamento del SINP (Sistema Informativo Nazionale per la Sicurezza.) L INAIL garantisce la gestione tecnica ed informatica del SINT ed è titolare del trattamento dei dati, come previsto dal D. Lgs. n.196/03. Registro infortuni Con l attuazione di quanto predisposto all art. 9, comma 4 del D. Lgs. 81/08, l INAIL avrà, tra gli altri, il compito di registrare gli infortuni che comportano l assenza dal lavoro di almeno 1 giorno. Trascorsi 6 mesi dalla data di entrata a regime del SINT (cioè al ) il Registro Infortuni dovrebbe essere abolito a favore del sistema informatico! (vedere art. 53, comma 6) Enti pubblici aventi compiti in materia di salute e sicurezza sul lavoro (art. 9) L ISPESL, l INAIL, l IPSEMA sono gli enti ai quali sono affidati compiti di consulenza, formazione, promozione e divulgazione della cultura della sicurezza nei percorsi formativi scolastici, in materia di sicurezza. Predispongono linee guida per la corretta applicazione della normativa di salute e sicurezza sul lavoro(ispesl, INAIL). Insieme alle ASL, ed al ministero del lavoro, le suddette associazioni svolgono attività di informazione, assistenza, consulenza, formazione, per le imprese artigiane, le piccole e medie imprese, le associazioni dei datori di lavoro, le imprese agricole. (per la scuola niente?). Vigilanza (art. 13) La vigilanza sulla corretta applicazione della normativa in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro è svolta : 1. dalla ASL locale 2. dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco 3. dagli ispettori del Ministero del Lavoro e Previdenza Sociale, previa informazione al servizio di prevenzione e sicurezza della ASL. Art. 30. Modelli di organizzazione e di gestione 1. Il modello di organizzazione e di gestione idoneo ad avere efficacia esimente della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica di cui al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, deve essere adottato ed efficacemente attuato, assicurando un sistema aziendale per l'adempimento di tutti gli obblighi giuridici relativi: a) al rispetto degli standard tecnico-strutturali di legge relativi a attrezzature, impianti, luoghi di lavoro, agenti chimici, fisici e biologici; b) alle attività di valutazione dei rischi e di predisposizione delle misure di prevenzione e protezione conseguenti; 6

7 c) alle attività di natura organizzativa, quali emergenze, primo soccorso, gestione degli appalti, riunioni periodiche di sicurezza, consultazioni dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; d) alle attività di sorveglianza sanitaria; e) alle attività di informazione e formazione dei lavoratori; f) alle attività di vigilanza con riferimento al rispetto delle procedure e delle istruzioni di lavoro in sicurezza da parte dei lavoratori; g) alla acquisizione di documentazioni e certificazioni obbligatorie di legge; h) alle periodiche verifiche dell'applicazione e dell'efficacia delle procedure adottate. 2. Il modello organizzativo e gestionale di cui al comma 1 deve prevedere idonei sistemi di registrazione dell'avvenuta effettuazione delle attività di cui al comma Il modello organizzativo deve in ogni caso prevedere, per quanto richiesto dalla natura e dimensioni dell'organizzazione e dal tipo di attività svolta, un'articolazione di funzioni che assicuri le competenze tecniche e i poteri necessari per la verifica, valutazione, gestione e controllo del rischio, nonche' un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello. 4. Il modello organizzativo deve altresì prevedere un idoneo sistema di controllo sull'attuazione del medesimo modello e sul mantenimento nel tempo delle condizioni di idoneità delle misure adottate. Il riesame e l'eventuale modifica del modello organizzativo devono essere adottati, quando siano scoperte violazioni significative delle norme relative alla prevenzione degli infortuni e all'igiene sul lavoro, ovvero in occasione di mutamenti nell'organizzazione e nell'attività in relazione al progresso scientifico e tecnologico. 5. In sede di prima applicazione, i modelli di organizzazione aziendale definiti conformemente alle Linee guida UNI-INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) del 28 settembre 2001 o al British Standard OHSAS 18001:2007 si presumono conformi ai requisiti di cui al presente articolo per le parti corrispondenti. Agli stessi fini ulteriori modelli di organizzazione e gestione aziendale possono essere indicati dalla Commissione di cui all'articolo L'adozione del modello di organizzazione e di gestione di cui al presente articolo nelle imprese fino a 50 lavoratori rientra tra le attività finanziabili ai sensi dell'articolo 11. 7

8 NORMATIVA DI RIFERIMENTO PER LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Nell elaborazione del documento previsto dall art.28 del D. Lgs. n. 81 / 08 e dall art. 3 del D. M. 382 /98, le Norme alle quali si fa riferimento sono: TESTO UNICO PER LA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO D. LGS. N. 81 del attuazione dell art. 1, Legge , in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro Il Decreto Legislativo n. 81/08 di cui sopra ha abrogato le seguenti leggi: D.P.R. N. 547 del Norme sulla prevenzione degli infortuni nelle imprese e nelle industrie D. LGS. N. 626 del Miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro (attuazione di direttive CEE) D.P.R n. 164 del Norme per la prevenzione degli infortuni nelle costruzioni D. Lgs. N. 242 del Modifiche ed integrazioni al D. Lgs. n. 626/94 D.P.R. N. 303 del Norme generali per l igiene del lavoro D. Lgs. N. 277 del Protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici, e biologici durante il lavoro D. Lgs. N. 493 del Prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e/o di salute sul luogo di lavoro D. Lgs. n. 494 del Prescrizioni minime di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili PREVENZIONE MALATTIE PROFESSIONALI D. Lgs. N. 25 del Protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori contro i rischi derivanti da agenti chimici durante il lavoro D. M. N. 382 del Norme per l individuazione delle particolari esigenze negli istituti di istruzione di ogni ordine e grado, ai fini delle norme contenute nel D. Lgs. 626/94 SICUREZZA DEGLI IMPIANTI Legge N. 46 del Norme per la sicurezza degli impianti D.P.R. N. 462 del Regolamento di semplificazione della denuncia di installazioni e dispositivi di protezione degli impianti di terra e protezione dalle scariche atmosferiche e dgli impianti elettrici pericolosi 8

9 NORME TECNICHE RELATIVE ALL EDILIZIA SCOLASTICA D. M Norme tecniche relative all edilizia scolastica, compresi gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica da osservarsi nell esecuzione di opere di edilizia scolastica Legge N. 23 del Norme per l edilizia scolastica PREVENZIONE INCENDI D. M. del Norme di prevenzione incendi per l edilizia scolastica D. M. del Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro PRONTO SOCCORSO D. M. n. 388 del Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale, in attuazione dell art. 15, comma 3, del D. Lgs. 626/94 e successive modificazioni 9

10 LOCALIZZAZIONE DELL EDIFICIO SCOLASTICO Scuola Primaria e dell Infanzia Karol Wojtyla L edificio scolastico è situato nell area urbana del Comune di Palestrina E raggiungibile sia a piedi che con auto. La posizione dell edificio e buona dal punto di vista ambientale perche in area con poca circolazione delle auto Lo spazio interno e sufficiente, ma ci sono situazioni di eccessivo affollamento in alcune aule. Lo spazio esterno all edificio consente di effettuare solo limitata attivita di movimento, ma non ginniche. Scuola Secondaria di primo grado Via Ceciliana - Palestrina La scuola svolge la funzione di preparazione degli alunni di eta compresa fra 11 e 14 anni. Principalmente l attivita e di formazione culturale e didattica, con atitvita nel Laboratorio di Informatica. La scuola non ha palestra All esterno dell edificio, ma in area scuola, e presente uno spazio libero, non abbastanza ampio da consentire la ricreazione e le attivita motorie. Scuola dell Infanzia Gescal P.za Ungheria 7 L edificio scolastico è situato nell area urbana del Comune di Palestrina. E servita da bus per il trasporto degli alunni sia in entrata che in uscita dalla scuola. La posizione dell edificio e buona dal punto di vista ambientale, perche in area con poca rumorosita e distante dalla strada di traffico delle auto. Lo spazio interno non e molto ampio; si dispone su piu livelli che si susseguono a differenti altezze rispetto al piano di ingresso. Questo rende la scuola non molto comoda per gli spostamenti interni. Lo spazio esterno all edificio consente di effettuare attivita di movimento, ma non ginniche. Dispone di discreta superficie a verde ma sono presenti muretti, ripiani, panchine in muratura che possono essere causa di cadute ed infortuni. La vigilanza deve essere continua. 10

11 DESCRIZIONE ATTIVITA SVOLTA NELLE SCUOLE La tipologia di scuola svolge la sua attività nella preparazione e formazione didattica e culturale rivolta al settore dell Infanzia (bambini da 3 a 5), della prima adolescenza, scuola Primaria (bambini da 6 ad 11 anni) e della prima gioventù, scuola Secondaria di primo grado (da 11 a 14 anni) CATEGORIE DI LAVORATORI - ALUNNI Le persone presenti all interno delle attività scolastiche si suddividono in : 5.1 Personale addetto allo svolgimento dell attività didattica e di istruzione, composto da docenti ed assistenti. Si tratta in genere di personale in possesso di laurea o diploma di istruzione superiore. Dipendono gerarchicamente dal Dirigente Scolastico. 5.2 Personale addetto al funzionamento degli uffici. Dipendono gerarchicamente dal Dirigente dei Servizi Generali Amministrativi. 5.3 Personale che collabora alla gestione funzionale della scuola, al mantenimento dell ordine e della pulizia. Dipendono gerarchicamente dal Dirigente dei Servizi Generali Amministrativi. 5.4 Alunni, suddivisi nelle varie classi (in numero variabile, generalmente non superiori a 26 unità per aula, come indicato nel D.M ) tenendo sempre presente che per ogni alunno occorrono 1,80 mq. di spazio disponibile. La gestione e la sorveglianza degli alunni è affidata ai singoli docenti ed agli assistenti scolastici. 11

12 IDENTIFICAZIONE DELL ISTITUTO SCOLASTICO E DEL PERSONALE ADDETTO SEDE CENTRALE E DIREZIONE Piazza Ungheria, 4 Palestrina I. C. KAROL WOJTYLA (Roma) DENOMINAZIONE DELL ISTITUZIONE SCOLASTICA: Telefono Fax e.mail- RMICBDS002@ISTRUZIONE.IT PLESSO SCOLASTICO Scuola Primaria e dell Infanzia Karol Wojtyla P.za Ungheria 4- Palestrina Telefono Fax DISTRETTO SCOLASTICO - 36 A. S. L. DI APPARTENENZA - PERSONALE DELLA SCUOLA DIRIGENTE SCOLASTICO - (SCANDURRA MANUELA) 1 COLLABORATORE VICARIO (MORETTI G.) 1 2^ COLLABORATORE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO (IERUSSI A.) DIRIGENTE AMMINISTRATIVO (D. S. G. A.) (VALENZI A.) N. 1 REFERENTE DI PLESSO (LEMMA P.) 1 DOCENTI N. 79 PERSONALE UFFICI AMMINISTRATIVI N. 5 COLLABORATORI SCOLASTICI N 9 ALUNNI (di cui portatori di handicap n. 31 ) N. 725 TOTALE PERSONALE SCUOLA ED ALUNNI N 818 PERSONALE DITTE ESTERNE IN ATTIVITA ANNUALE IMPRESA PULIZIE N. 6 PREPARAZIONE E/O DISTRIBUZIONE CIBI N. 15 PRESCUOLA + DOPOSCUOLA N. 3 ASSISTENTI EDUCATIVI A.E.C. N. 6 TOTALE PERSONALE ESTERNO N 30 Totale delle persone mediamente presenti nella scuola per l a.s N

13 IDENTIFICAZIONE DELL ISTITUTO SCOLASTICO E DEL PERSONALE ADDETTO SEDE CENTRALE E DIREZIONE Piazza Ungheria, 4 Palestrina I. C. KAROL WOJTYLA (Roma) DENOMINAZIONE DELL ISTITUZIONE SCOLASTICA: Telefono Fax e.mail- RMICBDS002@ISTRUZIONE.IT PLESSO SCOLASTICO Scuola Secondaria di primo grado Via Ceciliana - Palestrina Telefono Fax DISTRETTO SCOLASTICO - 36 A. S. L. DI APPARTENENZA - PERSONALE DELLA SCUOLA DIRIGENTE SCOLASTICO - (SCANDURRA MANUELA) N COLLABORATORE VICARIO (MORETTI G.) N ^ COLLABORATORE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO (IERUSSI A.) N DIRIGENTE AMMINISTRATIVO (D. S. G. A.) (VALENZI A.) N REFERENTE DI PLESSO (MESSA L.) N. 1 DOCENTI (Compreso il Referente di plesso) N. 13 PERSONALE UFFICI AMMINISTRATIVI N COLLABORATORI SCOLASTICI N 1 ALUNNI (di cui portatori di handicap n. 1 ) N. 63 TOTALE PERSONALE SCUOLA ED ALUNNI N 77 IMPRESA PULIZIE N. 1 PREPARAZIONE E/O DISTRIBUZIONE CIBI N PRESCUOLA + DOPOSCUOLA N ASSISTENTI EDUCATIVI A.E.C. N TOTALE PERSONALE ESTERNO N 1 Totale delle persone mediamente presenti nella scuola per l a.s N 78 13

14 IDENTIFICAZIONE DELL ISTITUTO SCOLASTICO E DEL PERSONALE ADDETTO SEDE CENTRALE E DIREZIONE Piazza Ungheria, 4 Palestrina II. C. KAROL WOJTYLA (Roma) DENOMINAZIONE DELL ISTITUZIONE SCOLASTICA: Telefono Fax e.mail- RMICBDS002@ISTRUZIONE.IT PLESSO SCOLASTICO Scuola dell Infanzia Gescal P.za Ungheria - Palestrina Telefono Fax DISTRETTO SCOLASTICO - 36 A. S. L. DI APPARTENENZA - PERSONALE DELLA SCUOLA DIRIGENTE SCOLASTICO - (SCANDURRA MANUELA) N COLLABORATORE VICARIO (MORETTI G.) N ^ COLLABORATORE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO ( IERUSSI A.) N DIRIGENTE AMMINISTRATIVO (D. S. G. A.) (VALENZI A.) N REFERENTE DI PLESSO (IERUSSI A.) N. 1 DOCENTI (compreso il Referente di plesso) N. 9 PERSONALE UFFICI AMMINISTRATIVI N COLLABORATORI SCOLASTICI N 2 ALUNNI (di cui portatori di handicap n. 2 ) N. 93 TOTALE PERSONALE SCUOLA ED ALUNNI N 104 PERSONALE DITTE ESTERNE IN ATTIVITA ANNUALE IMPRESA PULIZIE N. 1 PREPARAZIONE E/O DISTRIBUZIONE CIBI N. 2 PRESCUOLA + DOPOSCUOLA N ASSISTENTI EDUCATIVI A.E.C. N TOTALE PERSONALE ESTERNO N 3 Totale delle persone mediamente presenti nella scuola per l a.s N

15 SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Scuola Primaria e dell Infanzia Karol Wojtyla RESPONSABILE DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE R. S. P. P. Esterno ADDETTO AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE A. S. P. P. PEROCCHI PIETRO Non nominato PREPOSTI PER LA SICUREZZA E L EMERGENZA COLLABORATORE VICARIO MORETTI GIOVANNA SECONDO COLLABORATORE DEL IERUSSI ANNA DIR. SCOL. D.S.G.A. - Dirigente Servizi Generali VALENZI ALFREDO Amministrativi PRIMO REFERENTE DI PLESSO LEMMA PAOLA SECONDO REFERENTE DI PLESSO COORDINATORI PER LA SICUREZZA MORETTI E L EMERGENZA GIOVANNA ADDETTI ALL EMERGENZA AI PIANI N. LEMMA PAOLA ADDETTI ALLA SQUADRA ANTINCENDIO ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA R. L. S. MEDICO COMPETENTE N. N. MORONCELLI SIMONA Non nominato 15

16 SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Scuola Secondaria di primo grado RESPONSABILE DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE R. S. P. P. Esterno ADDETTO AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE A. S. P. P. PEROCCHI PIETRO Non nominato PREPOSTI PER LA SICUREZZA E L EMERGENZA COLLABORATORE VICARIO MORETTI GIOVANNA SECONDO COLLABORATORE DEL IERUSSI ANNA DIR. SCOL. D.S.G.A. - Dirigente Servizi Generali VALENZI ALFREDO Amministrativi PRIMO REFERENTE DI PLESSO MESSA LUCIANO SECONDO REFERENTE DI PLESSO COORDINATORI PER LA SICUREZZA MESSA E L EMERGENZA LUCIANO ADDETTI ALL EMERGENZA AI PIANI N. 1 IENNE GIOVANNI ADDETTI ALLA SQUADRA ANTINCENDIO ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA R. L. S. MEDICO COMPETENTE N. N. MORONCELLI SIMONA Non nominato 16

17 SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Scuola dell Infanzia Gescal RESPONSABILE DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE R. S. P. P. Esterno ADDETTO AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE A. S. P. P. PEROCCHI PIETRO Non nominato PREPOSTI PER LA SICUREZZA E L EMERGENZA COLLABORATORE VICARIO MORETTI GIOVANNA SECONDO COLLABORATORE DEL IERUSSI ANNA DIR. SCOL. D.S.G.A. - Dirigente Servizi Generali VALENZI ALFREDO Amministrativi PRIMO REFERENTE DI PLESSO IERUSSI ANNA SECONDO REFERENTE DI PLESSO COORDINATORI PER LA SICUREZZA IERUSSI ANNA E L EMERGENZA ADDETTI ALL EMERGENZA AI PIANI N. ADDETTI ALLA SQUADRA ANTINCENDIO ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA R. L. S. MEDICO COMPETENTE N. N. MORONCELLI SIMONA Non nominato A SEGUIRE L ELENCO DELLE PERSONE CHE SVOLGONO LA FUNZIONE DI PREPOSTI (come indicato all art. 19 D.Lgs. 81/08) Gli elenchi devono essere portati a conoscenza di tutti i lavoratori mediante affissione nella bacheca della Sicurezza 17

18 PERSONALE INCARICATO PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA E L EMERGENZA Scuola Primaria e dell Infanzia Karol Wojtyla P.za Ungheria SERVIZIO di PREVENZIONE e PROTEZIONE RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE R. S. P. P. PEROCCHI PIETRO RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA MORONCELLI SIMONA PREPOSTI D. S. G. A. VALENZI ALFREDO COLLABORATORE VICARIO DEL D. S. MORETTI GIOVANNA SECOMDO COLLABORATORE DEL D.S. IERUSSI ANNA REFERENTE DI PLESSO LEMMA PAOLA GESTIONE DELLE EMERGENZE MORETTI COORDINATORI PER L EMERGENZA LEMMA PAOLA ADDETTI ALLA SQUADRA ANTINCENDIO VEGLIANTI NATALIA CANICHELLA LIDIA VIANI ROSITA PINCI MARIA ELENA PELLEGRINI ROBERTA ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO VEGLIANTI NATALIA DI PLACIDO GIUSEPPINA GIOVANNETTI PAOLA DE PAOLIS LOREDANA SCARAMELLA LEOPOLDA INCARICATO AI CONTROLLI PERIODICI BONANNI STEFANO Palestrina

19 PERSONALE INCARICATO PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA E L EMERGENZA Scuola Secondaria di primo grado- Via Ceciliana SERVIZIO di PREVENZIONE e PROTEZIONE RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE R. S. P. P. PEROCCHI PIETRO RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA MORONCELLI SIMONA PREPOSTI D. S. G. A. VALENZI ALFREDO COLLABORATORE VICARIO DEL D. S. MORETTI GIOVANNA SECONDO COLLABORATORE DEL D.S. IERUSSI ANNA REFERENTE DI PLESSO MESSA LUCIANO GESTIONE DELLE EMERGENZE COORDINATORI PER L EMERGENZA MESSA LUCIANO IENNE GIOVANNI ADDETTI ALLA SQUADRA ANTINCENDIO MESSA LUCIANO IENNE GIOVANNI ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO MESSA LUCIANO IENNE GIOVANNI INCARICATO AI CONTROLLI PERIODICI IENNE GIOVANNI Palestrina

20 PERSONALE INCARICATO PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA E L EMERGENZA Scuola dell Infanzia Gescal P.za Ungheria SERVIZIO di PREVENZIONE e PROTEZIONE RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE R. S. P. P. PEROCCHI PIETRO RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA MORONCELLI SIMONA PREPOSTI D. S. G. A. VALENZI ALFREDO COLLABORATORE VICARIO DEL D. S. MORETTI GIOVANNA SECONDO COLLABORATORE DEL D.S. IERUSSI ANNA REFERENTE DI PLESSO IERUSSI ANNA GESTIONE DELLE EMERGENZE COORDINATORI PER L EMERGENZA IERUSSI ANNA TUTTOPETTO MARIA ANGELA ADDETTI ALLA SQUADRA ANTINCENDIO IERUSSI ANNA TUTTOPETTO MARIA ANGELA ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO IERUSSI ANNA TUTTOPETTO MARIA ANGELA INCARICATO AI CONTROLLI PERIODICI IERUSSI ANNA Palestrina

21 SORVEGLIANZA SANITARIA La tipologia di scuola non desta problemi riferiti all uso di sostanze pericolose; alla presenza di macchinari, attrezzature complesse, che possono creare rischi agli operatori. L uso dei VDT negli Uffici Amministrativi e un elemento di lavoro come supporto all attivita di catalogazione, iscrizione, notifica che viene normalmente svolta nelle scuole. Il tempo di utilizzo dello strumento da parte del personale impiegato e di difficile valutazione; si puo affermare che un utilizzo medio e ipotizzato intorno alle ore settimanali. Nei Laboratori di Informatica i Computer presenti servono come attivita didattica rivolta agli alunni. Il suo utilizzo deve essere valutato come discontinuo. Non sono presenti Laboratori Chimici o altre attivita dove si faccia uso di sostanze pericolose come base nei processi lavorativi. Le operazioni di pulizia vengono svolte da ditta esterna in orario successivo alla chiusura dell attivita scolastica e vengono usati prodotti non tossici per i quali e presente scheda tecnica. La movimentazione dei carichi e solo episodica e riguarda carichi di entita limitata (meno di 5 Kg), come risme di carta per la fotocopiatrice; file cartacei dagli armadi; riempimento del secchiello con l acqua per le operazioni di pulizia localizzate, ecc. Il livello di rumorosita e determinato solo dal vocio degli alunni durante la pausa di ricreazione e nel periodo in cui sono nel locale refettorio. Verra effettuata una misurazione con apparecchiature conformi alla normativa, nei locali ritenuti piu a rischio (Mensa; Aule; Palestra) Si rimanda alla voce specifica del paragrafo per la valutazione del rischio rumore. NOMINA DEL MEDICO COMPETENTE A seguito della valutazione svolta con l aggiunta del Rischio derivante dall assunzione di alcol (Legge 30 Marzo 2001, n. 125) e per l aggiornamento dei test sullo Stress Lavoro Correlato, emergono situazioni che consigliano la nomina del Medico Competente per le verifiche ed i test di controllo. La situazione sara esaminata nel breve tempo. RIUNIONE PERIODICA DI SICUREZZA (R. d. S.) Come prescritto dall art. 35 del D. Lgs. n.81/08 viene svolta ogni anno la prevista riunione, presenti il Dirigente Scolastico quale datore di lavoro, il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (R. S. P. P.), il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R. L. S.) ed il Dirigente dei Servizi Generali Amministrativi (D. S. G. A.). Nel corso dell incontro vengono esaminati: il documento di valutazione dei rischi; i programmi di informazione e formazione per il personale e gli alunni; codici di comportamento e buone prassi per prevenire i rischi di infortuni; obiettivi di miglioramento della sicurezza complessiva. Della riunione viene redatto un verbale che e' a disposizione dei partecipanti per la sua consultazione. Per l anno scolastico la prima R.d.S. si e tenuta il DATA PERSONE PRESENTI ALLA RIUNIONE ANNUALE DI SICUREZZA Dirigente Scolastico; RLS; RSPP; Referenti dei plessi 21

22 LAVORI IN APPALTO Art. 26, D. Lgs. 81/08 Sono appaltati a ditte esterne la mensa e le operazioni di pulizia. L appalto alle ditte fornitrici del servizio e stato sottoscritto da: Comune di Palestrina per la fornitura del servizio della mensa Ufficio scolastico regionale per la fornitura dei servizi di pulizia. Quando si attiva la fornitura da parte di ditte esterne che operano all interno della struttura scolastica si determina un interferenza che puo creare pericoli di infortuni. Deve essere sottoscritto fra la parte Committente (Comune o altro ente pubblico) un documento nel quale vengono prese in considerazione le misure di sicurezza da adottare, ed i costi che sono preventivati per questo scopo. E necessario che la ditta committente si assicuri che i lavoratori delle ditta appaltatrice siano regolarmente iscritti agli enti previdenziali di categoria e per loro siano pagati i contributi. Fra la ditta appaltatrice (chi materialmente svolge l attivita all interno della scuola) e la scuola deve essere sottoscritto un documento nel quale vengono evidenziati i rischi reali di interferenza che possono evidenziarsi durante l attivita, sia prodotte dalla ditta appaltatrice nei confronti della scuola, oppure dall attivita della scuola nei confronti dei componenti la ditta appaltatrice. Nell ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, il personale occupato dall impresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l indicazione del datore di lavoro Il Documento denominato Documento Unico Valutazione Rischi da Interferenza (D.U.V.R.I.) non deve essere sottoscritto con i tecnici che entrano nella scuola per operazioni di manutenzione programmata e rimangono all interno della scuola per un periodo inferiore alle 4 ore 22

23 EMERGENZA - INCENDIO E PRIMO SOCCORSO Formazione degli addetti all emergenza ed evacuazione La scuola in questione rientra fra quelle unità lavorative nelle quali è obbligatorio predisporre adeguate forme di prevenzione per quanto riguarda la lotta all incendio ed il primo pronto soccorso sanitario. La scuola ha provveduto a formare un adeguato numero di persone per intervenire con prontezza ed efficacia in caso di emergenze che riguardino l incendio ed il primo soccorso. Le figure coinvolte sono indicate nell ORGANIGRAMMA DEGLI ADDETTI ALL EMERGENZA, facente parte del PIANO DI EMERGENZA, appeso in bacheca all ingresso di ogni piano. I compiti specifici che ognuno di loro deve svolgere, sono scritti nella lettera di incarico personale, firmata per accettazione e comprensione, allegata in copia al PIANO DI EMERGENZA esposto in bacheca. Ogni docente e in possesso della Guida all Emergenza, redatta internamente a cura del S.S.P.P., nella quale vengono spiegati i comportamenti da tenere in caso di emergenza e le prevenzioni da attuare durante l anno (lezione agli alunni; disposizione dei banchi; preparazione all emergenza; ecc) Nel corso dell anno scolastico viene indetta una Giornata della Sicurezza nel corso della quale ogni docente, ad un ora stabilita dalla Direzione Scolastica, relaziona gli alunni sul problema emergenza e sul comportamento da tenere durante la prova di evacuazione (che normalmente segue a breve tempo). Sul registro di classe viene trascritto il contenuto dell intervento. ADDETTI ANTINCENDIO(; D.Lgs. 81/08. art. 37,c. 9; art D.M art.6) La valutazione del rischio incendio ha fornito indicazione di Rischio Medio (Valutaz. Rischio Incendio punto 13.1.). Risultano gia formati per precedenti corsi alcuni lavoratori. Deve essere svolto corso di aggiornamento di 5 ore L aggiornamento degli Addetti alla lotta all incendio è prevista per il mese di Maggio 2014 in accordo con il Com. Prov. dei Vigili del Fuoco che svolgera incontro di 5 ore Plesso Scuola Primaria e dell Infanzia P.za Ungheria, 4 Nominativo Per l a. s / 2014 in forza al plesso scolastico Attestato rilasciato (Idoneità Tecnica) VEGLIANTI NATALIA SI SI PINCI MARIA ELENA CANICHELLA LIDIA PELLEGRINI ROBERTA VIANI ROSITA Da V. d. F. 23

24 Plesso Scuola Secondaria di primo grado Via Ceciliana Nominativo Per l a. s / 2014 in forza al plesso scolastico MESSA LUCIANO SI IENNE GIOVANNI Attestato rilasciato (Idoneità Tecnica) Da V. d. F. Corso di Formazione Rischio Medio Plesso Scuola dell Infanzia Gescal Nominativo Per l a. s / 2014 in forza al plesso scolastico IERUSSI ANNA TUTTOPETTO MARIA ANGELA Attestato rilasciato (Idoneità Tecnica) Da V. d. F. ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO(art. 37, c.9; art. 45, c. 2, D.Lgs. 81/08 D.M. 388/03 ) In ottemperanza con le indicazioni dell art. 37 D. Lgs. 81 / 08 la scuola ha provveduto a formare le persone da adibire al Primo Soccorso. In data le persone che hanno svolto la formazione oltre i tre anni hanno frequentato un corso di aggiornamento tenuto dal Dr. Murri (Medico del Lavoro) all interno della scuola ed al quale hanno partecipato anche altri componentirsone componenti la Squadra di Primo Soccorso, già formate sono indicate nella tabella a seguire: Le persone partecipanti al corso, che hanno ottenuto attestato con verifica di apprendimento e sono ancora in forza alla scuola sono riportate nell elenco a seguire Plesso Scuola Primaria e dell Infanzia P.za Ungheria, 4 CORSO DI AGGIORNAMENTO PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO (D.M. 388 / 03) Nominativo Data In forza nell a. s VEGLIANTI NATALIA DE PAOLIS LOREDANA DI PLACIDO GIUSEPPINA SCARAMELLA LEOPOLDA GIOVANNETTI PAOLA Ente che ha svolto il corso Attestato 24

25 Plesso Scuola Secondaria di primo grado Via Ceciliana CORSO DI AGGIORNAMENTO PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO (D.M. 388 / 03) Nominativo Data In forza nell a. s MESSA LUCIANO IENNE GIOVANNI Ente che ha svolto il corso Attestato Plesso scuola dell Infanzia Gescal CORSO DI AGGIORNAMENTO PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO (D.M. 388 / 03) Nominativo Data In forza nell a. s IERUSSI ANNA TUTTOPETTO MARIA ANGELA Ente che ha svolto il corso Attestato Nota: La tipologia di scuola, partecipata da alunni in eta dai 3 ai 14 anni, consiglierebbe di formare tutti i Docenti al corso sul Primo Soccorso, specialmente coloro che svolgono la loro attivita all interno della scuola dell Infanziala ed alcuni componenti del Settore Amministrativo. Nel primo caso in quanto tutori di soggetti piu a rischio (alunni adolescenti); nel secondo caso perche queste categorie di lavoratori sono presenti all interno del plesso per tutto il tempo di attivita didattica. Inoltre dovrebbe essere messo in atto una formazione specifica, relativa alla conoscenza delle tecniche di disostruzione che rappresenta un rischio per gli alunni della scuola dell Infanzia. 25

26 FORMAZIONE INFORMAZIONE AL PERSONALE (Titolo I, Sezione IV, art. 36, D. Lgs. 81 / 08) Formazione al personale- art. 37 D. Lgs. 81/08 ed art. 4 Accordo Stato Regioni del In ottemperanza all art.37, del D. Lgs. 81 / 08 ed in adempimento dell Accordo Stato Regioni del il personale della scuola ha svolto la Formazione indicata all art. 4 dell Accordo S/R che si svolge in due fasi: Prima fase: Formazione Generale di 4 ore on line, terminata il 28/02/2015 Seconda fase: Formazione Specifica mediante incontro in aula con tutto il personale, che si svolgerà il 13/04/2015. Ad ogni partecipante viene rilasciato un Attestato di frequenza che ha valore per 5 anni. Scaduto tale termine coloro che sono in possesso dell attestato dovranno svolgere un aggiornamento di 6 ore che e possibile effettuare anche on line. Nota: Per agevolare la conoscenza delle problematiche sulla Sicurezza e sui Rischi connessi all attivita svolta negli Istituti Scolastici sono stati distribuiti al personale della scuola (Docenti, Collaboratori Scolastici, ATA) vari Opuscoli e Manuali contenenti indicazioni sulle misure di sicurezza da adottare nello svolgimento dell attivita all interno del plesso scolastico (vedere elenco a fondo pagina). Nota: Copia di ciascun opuscolo e/o manuale e contenuta nel Documento di Prevenzione e Controlli di Sicurezza DISTRIBUZIONE AL PERSONALE DI MANUALI ED OPUSCOLI PER LA SICUREZZA Denominazione dell opuscolo / manuale Manuale + Sicuri Guida all Emergenza Opuscolo Informativo per il personale ATA Opuscolo informativo per il personale degli Uffici Categorie di lavoratori interessati Copia ad ogni dipendente Copia ad ogni dipendente Personale ATA Impiegati Ufficio Amministrativo ISTITUTO COMPRENSIVO KAROL WOJTYLA P.za Ungheria 4, Palestrina DICHIARAZIONE DEL DATORE DI LAVORO DIRIGENTE SCOLASTICO 26

27 FORMAZIONE DEL PERSONALE ART. 37 D.LGS. 81/08 ART. 4 DELL ACCORDO STATO-REGIONI DEL ) L art. 4 dell Accordo Stato Regioni del individua il percorso formativo dei lavoratori e dei soggetti di cui all art. 21, comma 1 del D. Lgs. 81/08. 2) In esso sono descritti i contenuti della Formazione Generale e Specifica da considerare nel percorso formativo dei lavoratori. 3) Nel paragrafo Condizioni Particolari sono descritte situazioni per le quali e possibile derogare dal principio base dell imputazione di rischio attraverso cui si determinano le ore di formazione da erogare ad ogni lavoratore. 4) A seguito della verifica effettuata si dichiara che: L attivita che viene svolta nei plessi dell Istituto Comprensivo Karol Wojtyla, comprendente le sezioni della Scuola Secondaria di primo grado, della Scuola Primaria e della Scuola dell Infanzia, e basata solo sulla didattica in aula con assenza di macchinari, attrezzature, sostanze chimiche o di altro genere che possa creare rischi particolari, il personale svolge solo mansioni di controllo ed assistenza agli alunni, il lavoro negli uffici amministrativi non obbliga i lavoratori all uso del Videoterminale per periodi singoli superiori alle 2 ore e per periodi settimanali superiori alle 20 ore per gli operatori addetti alle pulizie il rischio risultante dalla valutazione effettuata e individuato come Rischio Basso, i docenti svolgono solo attivita didattica senza utilizzo di materiali, macchine, prodotti pericolosi In base a quanto sopra esposto la Direzione Scolastica dell Istituto suddetto ritiene che sussistono le Condizioni Particolari indicate nell art. 4 dell Accordo Stato- Regioni dove si recita che i lavoratori di aziende, a prescindere dal settore di appartenenza, che non svolgono mansioni che comportino la loro presenza, anche saltuaria, nei reparti produttivi possono frequentare i corsi individuati per il rischio basso. Pertanto i lavoratori della scuola svolgeranno il percorso formativo individuato come Rischio Basso consistente in: 4 ore di Formazione generale (on line) + 4 ore di Formazione Specifica per un totale di 8 ore di formazione Formazione / informazione per il personale di nuova nomina In ottemperanza a quanto disposto all art. 37, comma 4, lettera b) del D. Lgs. 81 / 08 ed Accordo Stato-Regioni il D.L. provvede ad informare e se necessario formare, il personale che entra 27

28 nell organico della scuola per la prima volta, qualora lo stesso non abbia gia ricevuto una formazione secondo la normativa. Programma della Formazione Informazione per il personale di nuova nomina Data A chi è riservato Contenuto della formazione l incontro Personale docente Personale ATA I problemi della scuola di appartenenza; Informativa sul nuovo D. Lgs. 81/08; il docente quale preposto ; compiti e responsabilità personali; i compiti dei Collaboratori scolastici ATA; i rischi presenti nella scuola; identificazione e notifica; comportamenti di tutti in caso di emergenza; compiti di vigilanza sugli alunni Formazione del D. S. G. A. e delle altre figure equiparate al preposto Nella struttura scolastica la figura del Preposto e riferibile a: Dirigente dei Servizi Generali Amministrativi (D. S. G. A. ); Vicario; Referenti di plesso Si provvederà a fornire alle figure in questione una formazione sui compiti specifici conformemente a quanto indicato all art. 37, comma 11, lettere a), b), c), d) Programma della Formazione per i Preposti Data 20 Aprile 2015 Formazione delle persone incaricate ai controlli su: attrezzature e mezzi antincendio; strutture; impianti; macchinari; arredi Per l espletamento del controllo l incaricato viene scelto fra quelli che hanno frequentato il Corso per Addetti Antincendio svolto dai Vigili del Fuoco. Per facilitare la verifica periodica sono state elaborate, dal S. P. P., delle specifiche Procedure di Controllo delle quali l incaricato prende visione insieme all R. S. P. P. per una corretta comprensione del contenuto. Incaricati del controllo sulle attrezzature, presidi antincendio, strutture, impianti BONANNI STEFANO IENNE GIOVANNI IERUSSI ANNA Scuola Primaria e dell Infanzia K. Wojtyla Scuola Secondaria di primo grado Via Ceciliana Scuola dell Infanzia Gescal AFFOLLAMENTO NELLE AULE 28

29 PREMESSA Alla data odierna, per effetto dell'art. 5 comma 3 della Legge nr. 23/96, sono ancora validi gli indici del D.M. 18/12/75 (indici minimi di edilizia scolastica, di urbanistica e di funzionalità didattica) e rispettivamente la tabella 3/B per tutte le scuole e la tabella 3/A per la scuola materna. Questa norma, oltre a prevedere l'indice massimo di 25 alunni per classe (*) (30 per le materne), attesta che lo spazio minimo disponibile per alunno deve essere: 1,80 mq netti nel caso di scuole superiori (licei, ist. tecnici). Pertanto è a questi indici che ci si deve attenere nella formazione delle classi in quanto l'indice di 1,96 mq di superficie netta per alunno per 3 metri di altezza riferito alle aule, è la condizione minima richiesta per garantire l'igiene, evitare la trasmissione delle malattie infettive (virus e batteri) e dei parassiti (Pediculosi), oltre che stabilire l''affollamento massimo ipotizzabile ai fini della efficace gestione delle emergenze e della evacuazione dell'edificio in modo sicuro, così come prevedono le vigenti normative. Il Ministero dell'istruzione, all'art del D.M. nr. 331/98, ha demandato al dirigente scolastico L'esistenza di elementi obiettivi di valutazione che rendono necessaria la costituzione di classi iniziali con meno di 25 alunni (limitate dimensioni di aule e laboratori, necessità di utilizzazione di strumenti tecnici particolarmente voluminosi o di macchine e materiali pericolosi per l'incolumità fisica e la salute degli studenti) dovrà risultare dalle espresse motivazioni del provvedimento di autorizzazione al funzionamento delle singole classi, che non potranno, di regola, essere costituite con meno di 20 alunni (a valere per tutte le scuole: materne, elementari, medie, superiori). Pertanto nella formazione delle classi, destinate a determinate aule la cui superficie in mq. è ben conosciuta prima di formare le classi, il mancato rispetto dei predetti indici minimi è inosservanza delle norme di esercizio, inosservanza delle norme generali di igiene oltre che di quelle relative alla sicurezza (efficace gestione delle emergenze e delle eventuali sicure evacuazioni in caso di emergenza). Quanto sopra premesso, la situazione aggiornata dell affollamento nelle aule della Scuola Primaria e dell Infanzia Karol Wojtyla di Palestrina e riportata nella tabella allegata (*) il D.M. Interno 26/08/92 (Norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica) fissa l'indice di 26 persone/aula quale indice di massimo affollamento ipotizzabile. Inoltre, la circolare del Ministero dell'interno nr. 4 del 1/3/2002, fissa le linee guida (norme di esercizio) per la sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro ove siano presenti persone disabili. AFFOLLAMENTO NELLE AULE Scuola Primaria e dell Infanzia Karol Wojtyla P.za Ungheria 29

30 Area Piano Terra Ala Ovest (Area Gialla) Piano Primo Ala Ovest (Area Azzurra) Piano Terra Ala Est (Area Arancio) Piano Primo Ala Est (Area Fucsia) Piano Secondo Ala Est (Area Verde) (a) Aula N. (numeraz. presente) Classe (riferita all a.s. 2013) (al ) Superficie Lorda Superfici e Utile Mq. (*) Numero di presenze nell aula Secondo normativa (1) Presenz e effettive Var. % +/- L x P = mt Mq Sez. A 8,8 x 5,3 46,64 45,64 25, ^ N 7,2 x 6,5 46,8 45,3 25,1 (b) 23-8% 11 3 Sez. I 7,2 x 6,5 46,8 45,3 25,1 (b) Sez. H 6,5 x 5,9 38,35 37,35 20, ,7% Palestra 20,5 x 10, (2 ) (3 Mensa irregolare ) 4 5 1^ A 5,6 x 6,85 38,36 36,86 20,5 (b) % 3 6 1^ M 5,6 x 6,85 38,36 36,86 20,5 (b) % 2 7 2^ N 5,55 x 6 33,3 32, ,6% 1 8 (LIM) 5^ D 7 x 6,05 42,35 42,35 23, ,4% ^ B 6,4 x 6,2 39,68 38,68 21, ,6% ^ M 6,7 x 5,9 35,53 34,53 19,2 18-6,3% ^ C 6,1 x 8,5 51,85 50,85 28, ,4% 4 12 Sez. F 6 x , ,4% 5 13 Sez. D 6 x , ,7% 6 14 Sez. C 6 x , ,8% 7 15 Sez. B 6 x , % 8 16 Sez. E 6 x 6,2 37,2 36,2 20, Sez. G 6 x , ,7% ^ M 6,9 x 5,4 37,26 35,76 19,9 (b) 12? ^ C 6,9 x 5,4 37,26 35,76 19,9 (b) ,7% 7 20 (LIM) 4^ M 5,8 x 6 34,8 33,8 18, % ^ C 5,8 x ,38 34,38 19, ,8% ^ C 5,8 x 6,1 35,38 34,38 19, ,4% (LIM) 4^ B 5,8 x 6 34,8 33,8 18, ,6% ^ B 5,7 x 6,05 34,49 34,49 19, % ^ A 5,7 x 5,9 33,63 32,63 18, % A ud io PETER 4^ N 8,8 x 3,12 27,45 26,45 14, % Aula Informatica 5,8 x 5,4 31, , ^ B 5,9 x 6,2 36,58 35,58 19, % 2 27 (LIM) 5^ A 6,15 x 6,2 38,13 37,13 20, ,3% ^ A 6,1 x 6,2 37,82 36,82 20, % ^ B 6,05 x 6 36,3 35,3 19, % 5 30 (LIM) 3^ C 5,9 x 6,1 35,39 34,39 19, ,8% ^ A 5,9 x 6,05 35,7 34,7 19, ,3% 32(LIM mobile) ATOMINO 3^ N 7,8 x 6,4 -- 1,9 x 2,36 45,42 43,92 24,4 (b) (a) Numerazione riferita alle planimetrie originali fornite dal Comune di Palestrina (b) La riduzione della superficie lorda e di 1,5 mq. (invece di 1 mq.) in quanto ci sono pilastri all interno della classe (1) Presenze secondo normativa = Superficie locale / 1,80 (*) E intesa come superficie utile (Sup. lorda Sup. scrivania ed armadio = 1 mq.) Nota: (2) Per le palestre si applica il coefficiente di 0,4 persone / mq come previsto dal D.M art. 5.0; (3) Per le mense e realistico considerare un coefficiente di 1,2 mq/persona (il D.M Norme di prevenzione incendi per le scuole prevede 0,4 persone/mq = 2,5 mq/persona); (4) Per i locali adibiti a riunioni e intrattenimenti (Teatri, Auditorium) si applica il coefficiente di 0,7 prs /mq. Superfice totale aule+palestra+mensa+corridoi = 2900 mq 30

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