PIANO DI MONITORAGGIO DELLA COSTA NELL AREA INTERESSATA DAL PORTO DI SENIGALLIA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PIANO DI MONITORAGGIO DELLA COSTA NELL AREA INTERESSATA DAL PORTO DI SENIGALLIA"

Transcript

1 REGIONE MARCHE COMUNE DI SENIGALLIA (PROVINCIA DI ANCONA) PIANO DI MONITORAGGIO DELLA COSTA NELL AREA INTERESSATA DAL PORTO DI SENIGALLIA AGGIORNAMENTO ANNO 2015 RESPONSABILE SCIENTIFICO PROF. ING. ALESSANDRO MANCINELLI COLLABORATORE DOTT. ING. ELISA SETA Senigallia, Febbraio 2016

2 Sommario 1. PREMESSA CONDIZIONE ATTUALE DEL LITORALE RILIEVO NOVEMBRE RILIEVO BATIMETRICO PROFILI TRASVERSALI DELLA SPIAGGIA EVOLUZIONE NEL TEMPO DEL LITORALE AVANZAMENTO/ARRETRAMENTO LINEA DI RIVA LIMITE DI SPIAGGIA ATTIVA TENDENZA AL DEPOSITO/EROSIONE CONCLUSIONI APPENDICE

3 1. PREMESSA Nel presente documento vengono analizzati i risultati dell ultimo rilievo disponibile Rilievi topo-batimetrici della costa Senigalliese dal fosso della Giustizia al fosso di Sant Angelo eseguito dalla Geomarine S.r.l. nella stagione autunnale dell anno 2015 (nel mese di novembre), che è parte integrante del presente documento. Il documento rappresenta l aggiornamento del precedente Piano di Monitoraggio della Costa nell Area Interessata dal Porto di Senigallia costituito da tre fasi di studio relative al triennio , con successivi aggiornamenti annuali negli anni 2013 e 2014, commissionato dal Comune di Senigallia. Il piano di monitoraggio della costa tiene conto della particolare posizione del Porto di Senigallia situato sulla foce del fiume Misa e sviluppatosi come porto canale sin dal 1400, oggi il porto ha l ingresso a mare ed il collegamento con il fiume è stato chiuso. In questo aggiornamento, utilizzando i rilievi batimetrici commissionati dal Comune di Senigallia per l anno 2015, viene descritta la condizione attuale del litorale Senigalliese in prossimità del porto, e, tramite il confronto del rilievo più recente con i dati delle precedenti campagne batimetriche, è possibile descrivere l evoluzione nel tempo dei fondali antistanti il porto, nel periodo , mettendo in evidenza la tendenza all avanzamento/arretramento della linea di riva, e quindi l accrescimento/riduzione della spiaggia emersa, e l effetto della presenza dei moli del nuovo avamporto sulla dinamica del trasporto litoraneo. Per il tratto rilevato sono messi a confronto il rilievo attuale con quello del 2014, i confronti con le campagne precedenti sono stati già evidenziati nei precedenti rapporti. Per il tratto di litorale compreso tra il molo di levante del porto e il fosso S. Angelo sono confrontate 18 sezioni trasversali, per il tratto di ponente (a nord-ovest del porto), che si 3

4 ritiene dinamicamente stabile, per la protezione offerta dalle opere foranee di difesa, si considerano due sezioni definite Sezione 1_N e Sezione 2_N, rispettivamente: Sezione 1_N subito a nord del porto, nel tratto di costa dove è stata creata una uscita per le imbarcazioni della scuola di vela modificando l assetto delle scogliere esistenti (allargamento del varco); Sezione 2_N, sezione con presenza di scogliera, centrale nel tratto compreso tra il porto e il fosso della Giustizia. Fig. 1.1 Litorale di Senigallia dal fosso della Giustizia al fosso S. Angelo (immagini da satellite, ante costruzione del nuovo porto) 4

5 Fig. 1.2 Litorale di Senigallia dal fosso della Giustizia al fosso S. Angelo (immagini da satellite, post costruzione del nuovo porto agosto 2013) 5

6 2. CONDIZIONE ATTUALE DEL LITORALE RILIEVO NOVEMBRE RILIEVO BATIMETRICO Fig. 2.1 Carta Batimetrica del rilievo

7 Fig. 2.2 Carta Batimetrica del rilievo 2015 tratto di levante 7

8 Fig. 2.3 Carta Batimetrica del rilievo 2015 tratto di ponente 8

9 Fig. 2.4 Carta Batimetrica del rilievo 2015 area portuale 2.2 PROFILI TRASVERSALI DELLA SPIAGGIA Sono di seguito riportati i profili batimetrici estratti dal DTM 2015 lungo le tracce delle sezioni riportate nella seguente planimetria, in particolare sono state utilizzate 18 sezioni nel tratto di levante (numerate in ordine progressivo verso sud) e 2 sezioni rappresentative nel tratto di ponente protetto dalle opere foranee, in conformità a quanto realizzato nei precedenti aggiornamenti. 9

10 Fig. 2.5 Schema planimetrico delle sezioni trasversali 10

11 Fig. 2.6 Profilo trasversale dal rilievo 2015 sezione n.1 Fig. 2.7 Profilo trasversale dal rilievo 2015 sezione n.2 11

12 Fig. 2.8 Profilo trasversale dal rilievo 2015 sezione n.3 Fig. 2.9 Profilo trasversale dal rilievo 2015 sezione n.4 12

13 Fig Profilo trasversale dal rilievo 2015 sezione n.5 Fig Profilo trasversale dal rilievo 2015 sezione n.6 13

14 Fig Profilo trasversale dal rilievo 2015 sezione n.7 Fig Profilo trasversale dal rilievo 2015 sezione n.8 14

15 Fig Profilo trasversale dal rilievo 2015 sezione n.9 Fig Profilo trasversale dal rilievo 2015 sezione n.10 15

16 Fig Profilo trasversale dal rilievo 2015 sezione n.11 Fig Profilo trasversale dal rilievo 2015 sezione n.12 16

17 Fig Profilo trasversale dal rilievo 2015 sezione n.13 Fig Profilo trasversale dal rilievo 2015 sezione n.14 17

18 Fig Profilo trasversale dal rilievo 2015 sezione n.15 Fig Profilo trasversale dal rilievo 2015 sezione n.16 18

19 Fig Profilo trasversale dal rilievo 2015 sezione n.17 Fig Profilo trasversale dal rilievo 2015 sezione n.18 19

20 Fig Profilo trasversale dal rilievo 2015 sezione n.1_n Fig Profilo trasversale dal rilievo 2015 sezione n.2_n 20

21 3. EVOLUZIONE NEL TEMPO DEL LITORALE Le seguenti figure mostrano la sovrapposizione dei profili trasversali della spiaggia, su ogni sezione, negli ultimi due anni di osservazione (2014 e 2015). Il confronto dei profili consente di dedurre le prime osservazioni circa la dinamica costiera nel corso dell ultimo periodo indagato. Fig. 3.1 Confronto tra i profili dai rilievi 2014 e 2015 sezione n.1 21

22 Fig. 3.2 Confronto tra i profili dai rilievi 2014 e 2015 sezione n.2 Fig. 3.3 Confronto tra i profili dai rilievi 2014 e 2015 sezione n.3 22

23 Fig. 3.4 Confronto tra i profili dai rilievi 2014 e 2015 sezione n.4 Fig. 3.5 Confronto tra i profili dai rilievi 2014 e 2015 sezione n.5 23

24 Fig. 3.6 Confronto tra i profili dai rilievi 2014 e 2015 sezione n.6 Fig. 3.7 Confronto tra i profili dai rilievi 2014 e 2015 sezione n.7 24

25 Fig. 3.8 Confronto tra i profili dai rilievi 2014 e 2015 sezione n.8 Fig. 3.9 Confronto tra i profili dai rilievi 2014 e 2015 sezione n.9 25

26 Fig Confronto tra i profili dai rilievi 2014 e 2015 sezione n.10 Fig Confronto tra i profili dai rilievi 2014 e 2015 sezione n.11 26

27 Fig Confronto tra i profili dai rilievi 2014 e 2015 sezione n.12 Fig Confronto tra i profili dai rilievi 2014 e 2015 sezione n.13 27

28 Fig Confronto tra i profili dai rilievi 2014 e 2015 sezione n.14 Fig Confronto tra i profili dai rilievi 2014 e 2015 sezione n.15 28

29 Fig Confronto tra i profili dai rilievi 2014 e 2015 sezione n.16 Fig Confronto tra i profili dai rilievi 2014 e 2015 sezione n.17 29

30 Fig Confronto tra i profili dai rilievi 2014 e 2015 sezione n.18 Fig Confronto tra i profili dai rilievi 2014 e 2015 sezione n.1_n 30

31 Fig Confronto tra i profili dai rilievi 2014 e 2015 sezione n.2_n A nord del porto la spiaggia sommersa ed emersa non subiscono nel periodo nessuna variazione. Il confronto degli ultimi due rilievi a sud del porto mostra una sostanziale coincidenza della linea di riva e del profilo della spiaggia emersa, solo le prime 4 sezioni a sud del porto presentano un avanzamento di circa 15m che si riduce gradualmente allontanandosi dal porto. Nella parte sommersa della spiaggia tra le due campagne si rivela un avvicinamento verso riva sia del limite della spiaggia attiva sia del sistema di barre che caratterizzano questo tratto di costa. Il movimento delle barre è principalmente conseguenza della dinamica prodotta dalle onde, la loro posizione è quindi legata alla successione delle mareggiate che hanno preceduto il rilevo. L effetto delle onde infragravitative, cioè di lungo periodo, sulla formazione delle barre, non è stato ancora pienamente verificato e quantificato. 31

32 Rispetto l anno precedente le barre si riducono in altezza (sia le creste che i cavi) ed in ampiezza. Va ricordato che i rilievi, così come già accaduto nelle precedenti campagne di monitoraggio, non sono stati eseguiti nello stesso periodo dell anno in particolare il rilievo 2014 è stato realizzato nella stagione primaverile (aprile maggio 2014) mentre l ultimo è stato eseguito nella stagione autunnale (novembre 2015). Secondo alcuni ricercatori il sistema di barre in spiagge sabbiose, come quella di Senigallia, ha un ciclo legato all intensità delle mareggiate. Durante le mareggiate in cui le onde frangono il trasporto dei sedimenti (prevalentemente in sospensione) è diretto verso il largo trascinato dalla corrente undertow. Nei periodi di calma prevale un trasporto verso riva dovuto all asimmetria delle onde e quindi dei valori di velocità che si sviluppano al passaggio di un onda. Il ciclo delle barre è sostanzialmente legato al bilancio tra questi due tipi di trasporto: verso riva o verso il largo. Le misure effettuate sembrerebbero dimostrare che il sistema di barre in un periodo compreso tra 1-4 anni si muova prevalentemente nella direzione verso il largo: la prima barra verso riva viene spostata verso il largo dalla corrente undertow alimentando la barra intermedia e la barra più al largo. Il ciclo prosegue quando la barra esterna più al largo viene smantellata dalle onde non frangenti. In una recente pubblicazione per Ocean Sci. Discuss. (30/11/2015) Technical Note: Medium-term morphodynamics in an unprotected sandy beach of the Adriatic Sea M. Postacchini, L. Soldini, C. Lorenzoni, A. Mancinelli, viene analizzato il rapport tra le barre che caratterizzano il litorale Senigalliese con il clima dominante nel periodo di riferimento. Lo studio dimostra che i profili di spiaggia rilevati nelle campagne batimetriche si adattano nel lungo periodo al profilo di equilibrio di Dean, e sembrano 32

33 dipendere più dal diametro dei sedimenti della spiaggia che dal clima ondoso. La profondità di adattamento al profilo di equilibrio è risultata crescente verso nord e decrescente verso sud rispetto la Rotonda, questo suggerisce un trasporto di sedimenti a profondità superiori in corrispondenza dell opera aggettante e dimostra che nonostante la sua permeabilità al moto ondoso la struttura influenza la migrazione delle barre. Il clima ondoso è risultato invece influenzare notevolmente le morfodinamiche a medio termine delle barre, in particolare le onde da NNE e quelle da ESE sono caratterizzate rispettivamente da una maggiore e minore ripidità e inducono spostamenti delle barre verso il largo e verso riva rispettivamente così come una riduzione dell ampiezza e un irripidimento delle barre. La differenza di caratteristiche ondose delle mareggiate incidenti da diversi quadranti si riflettono direttamente sulla morfologia della spiaggia, sottolineando come nelle spiagge sabbiose del medio Adriatico la dinamica delle bare nel medio periodo sia governata principalmente dalle onde da vento e dai meccanismi del frangimento. 33

34 3.1 AVANZAMENTO/ARRETRAMENTO LINEA DI RIVA Come rivelato dai precedenti piani di monitoraggio anche in questa campagna si denota come la presenza della Rotonda a mare (tra le sezioni 10 e 11) crei una discontinuità nel tratto a sud del porto, possono essere facilmente distinti, infatti, un tratto definito settentrionale, compreso tra il porto e la rotonda, e un tratto, definito meridionale, a sud della rotonda sino al fosso S. Angelo. Analizzando in termini di distanza dal caposaldo della posizione della linea di riva, corrispondente alla batimetrica 0.0m l.m.m., si può individuare l ampiezza della spiaggia emersa, trovandosi i capisaldi nei pressi del limite lato terra della spiaggia stessa distanza caposaldo (m) RIVA_2015 RIVA_ sezione Fig Distanza della linea di riva dal caposaldo, su ciascuna sezione del tratto di levante Subito a sud degli aggetti costituiti dal molo del canale del fiume Misa (sez ) e dalla Rotonda (sez.12-13) si ha un accumulo di materiale (zone evidenziate con tratteggio in figura) con leggero avanzamento (in media minore di 10m) della linea di riva rispetto l anno precedente e un leggero arretramento nei restanti tratti, a conferma della direzione prevalente del trasporto solido SudEst-NordOvest e dell effetto della Rotonda nella dinamica costiera. Un leggero avanzamento della linea di riva si riscontra 34

35 anche nell estremità meridionale del tratto indagato (sez ) con valori contenuti a circa 15m. Le seguenti figure, che hanno come base il rilievo batimetrico più recente (2015), mostrano planimetricamente la tendenza evolutiva della spiaggia emersa. Fig Confronto tra le linee di riva per il tratto di spiaggia a sudest del porto 2015 tratto rosso 2014 tratto verde 35

36 Fig Confronto tra le linee di riva per il tratto di spiaggia subito a sudest del porto 2015 tratto rosso 2014 tratto verde Fig Confronto tra le linee di riva per il tratto di spiaggia a ridosso della Rotonda 2015 tratto rosso 2014 tratto verde 36

37 Fig Confronto tra le linee di riva per il tratto di spiaggia a sud della Rotonda 2015 tratto rosso 2014 tratto verde Per il tratto di ponente si osserva, una sostanziale stabilità della linea di riva. Nelle due sezioni scelte come riferimento si misura un leggero arretramento (circa 5m in media) della linea di riva tra gli anni 2014 e 2015, comportamento che si inverte nel tratto intermedio alle due sezioni. Il tratto di costa di ponente risulta chiuso dalla serie di barriere emerse che dal porto arrivano fino alla foce del Cesano e presenta pertanto una dinamica sedimentaria stabile, il materiale tende a spostarsi lungo costa e trasversalmente ma non viene perso verso il largo per la presenza delle opere difesa, al contrario ricordando che la direzione prevalente del trasporto solido longitudinale è da Sud-Est a Nord-Ovest il tratto di ponente tende a ricevere il materiale che gli eventi ondosi estremi spostano da sud a nord del porto. 37

38 Fig Confronto tra le linee di riva per il tratto di spiaggia subito a nord del porto 2015 tratto rosso 2014 tratto verde Fig Confronto tra le linee di riva per il tratto di spiaggia a nord del porto difronte le scogliere 2015 tratto rosso 2014 tratto verde 38

39 3.2 LIMITE DI SPIAGGIA ATTIVA Nei precedenti monitoraggi si era indagata la posizione del limite della spiaggia attiva ovvero la parte di litorale caratterizzata da variazioni morfologiche distinguendo la zona che viene modificata durante eventi di breve periodo e intensità da quella che viene influenzata da eventi con periodi più grandi, in quanto rappresenta un altro parametro utile nella verifica dello stato di salute di una spiaggia. Analizzando la batimetrica -3.0m l.m.m. è stato possibile osservare come questa sia assumibile al limite di spiaggia attiva in riferimento al periodo tra il 2009 e il In quasi tutte le sezioni infatti, misurando la distanza dal caposaldo del punto corrispondente alla quota -3.0m l.m.m. si è notato che la differenza della distanza, in una specifica sezione, è contenuta in pochi metri. La stessa considerazione può essere effettuata in riferimento alle campagne successive, 2012 e 2013, ma limitatamente al tratto tra le sezioni più meridionali (tra la 9 e la 18). Tra il 2013 e il 2014 si è constatato un avanzamento della batimetrica -3.0m, in media di circa 80m e 50m rispettivamente a nord e a sud del tratto tra le sezioni 12 e 13 dove invece si osserva un avvicinamento a riva di tale batimetrica. L ultima campagna di misura mostra un avvicinamento della batimetrica -3.00m l.m.m. verso riva. Questo fenomeno è sicuramente legato alla dinamica delle barre che nel loro movimento cambiano le profondità. 39

40 500.0 distanza caposaldo (m) sezione Fig Confronto tra le distanze dal caposaldo dei punti a quota -3.0m l.m.m., misurate per gli anni di rilievo 2014 e 2015, su ciascuna sezione Per le sezioni più a nord del porto il limite di spiaggia attiva era stato individuato a profondità superiore, dal riscontro della sovrapposizione dei valori di distanza dal caposaldo della batimetrica -4.0m l.m.m. in tutti gli anni di osservazione è stato possibile stabilire che il limite di spiaggia attiva per le sezioni più settentrionali sia collocato proprio alla profondità di -4.0m con una distanza media dal caposaldo di 550m, osservazione confermata anche dalle ultime misure del

41 3.3 TENDENZA AL DEPOSITO/EROSIONE Per ogni rilievo topo-batimetrico dell area monitorata è stato elaborato il modello digitale del terreno (DTM), fornito dall azienda che ha eseguito i rilievi, che rappresenta la morfologia della spiaggia emersa e sommersa tramite il programma ArcGIS. Le seguenti figure mostrano il modello per le ultime due campagne di rilievi. Fig Batimetria rilievo

42 Fig Batimetria rilievo 2014 La sovrapposizione dei modelli digitali del terreno in ambiente gis tra i diversi anni di monitoraggio consente di valutare la dinamica delle barre caratteristiche del litorale libero da opere che risultano sostanzialmente, in tutte la campagne, parallele alla costa, e per valutare la tendenza all erosione o all accumulo di sedimento sulla spiaggia emersa e sui fondali. Il confronto tra i DTM delle diverse campagne di misura è stato rappresentato attraverso mappe a scala di colori (mappe di accumuli e erosione) dove i toni del giallo indicano zone di accumulo e i toni dell azzurro le zone in erosione. Le aree che tra due rilievi non 42

43 hanno subito significative variazioni (sostanzialmente in equilibrio) sono colorate di bianco. Per l analisi di queste mappe si deve tener presente che i rilievi possono presentare dei punti critici in prossimità delle opere a mare, in quanto, proprio per la modalità di rilevamento utilizzata, non è stato possibile avvicinarsi perfettamente alle opere a scogliera, o all interno del porto ai pontili galleggianti, per la presenza delle imbarcazioni ormeggiate. Il rilievo datato 2009, inoltre, presenta delle zone critiche, probabilmente generate in fase di restituzione del DTM dai punti battuti originali, in prossimità della rotonda e della radice del molo di levante, in cui pur essendo presenti i manufatti, si leggono valori di quota negativi, pertanto occorre trascurare dall analisi suddette zone. In generale questo tipo di analisi è molto utile per evidenziare il trend evolutivo del litorale, l influenza prodotta dalle opere del nuovo avamporto e dalle scogliere. Le mappe di erosione/accrescimento del fondale evidenziano la diversa posizione e quindi la migrazione delle barre durante gli anni di monitoraggio, valori elevati della differenza fra le batimetriche in due anni di osservazione possono rappresentare, nel caso di valori positivi, sia il riempimento del cavo di una barra sia una nuova posizione della cresta della barra alla fine del periodo di osservazione, nel caso di valori negativi, sia la diminuzione della cresta della barra sia un appiattimento generale del fondale. 43

44 Fig Mappa di accumuli e erosione tra il 2009 e il 2011 elaborazione dei DTM da Gis scala in metri Tra la campagna di misura definita 2009, ma realizzata probabilmente nel febbraio del 2010, e i mesi di gennaio-febbraio dell anno successivo, 2011, (Fig. 3.30) le modifiche sostanziali sono rappresentate da: forte accumulo che si manifesta subito a sud del porto, dove l avanzamento della linea di riva presenta infatti il suo massimo, con valori di anche 20m per le sezioni 1 e 2, a ridosso del molo, e lungo tutto il tratto di levante. quello che si presenta sulla mappa come un evidente accumulo di materiale parallelamente alla costa a sud del porto e in particolare in corrispondenza della Rotonda (valori che superano anche 1.0m) è in realtà la traslazione, in senso trasversale rispetto alla costa, delle creste delle barre del 2011 che tendono a 44

45 sovrapporsi ai cavi di quelle misurate nel periodo precedente, dando luogo all apparente tendenza deposizionale. Stesso discorso vale per la presenza delle fasce parallele alla costa di apparente erosione, che in realtà è la sovrapposizione dei cavi con le creste. A sud del porto, quindi, ad eccezione della zona alla radice del porto, si ha una certa stabilità con traslazione delle barre, dovuta alla sequenza delle mareggiate, verificatesi nel periodo compreso tra le due campagne di misura. Il limite della fascia attiva si presenta intorno alla batimetrica -3.0m l.m.m. di fronte alla scogliera di sopraflutto si presenta una area in depositoprodotta dai sedimenti del fiume Misa, mentre all interno del avamporto e delle darsene si osserva una situazione di equilibrio. nel tratto di ponente si riscontra una tendenza al deposito subito al largo delle scogliere, per un tratto di 200m circa l incremento di quota è di circa 20cm. La condizione di equilibrio è raggiunta intorno alla batimetrica -4.0m l.m.m.. nel tratto di costa protetto dalle scogliere lo spostamento in senso trasversale delle barre assume l aspetto di zone in erosione e accumulo, ma in realtà il tratto è in equilibrio dinamico. 45

46 Fig Mappa di accumuli e erosione tra il 2011 e il 2012 elaborazione dei DTM da Gis scala in metri Nel periodo gennaio-febbraio 2011 e marzo-maggio 2012 (Fig. 3.31) si accentua la tendenza erosiva del tratto subito a sud del porto con valori che arrivano anche al metro di approfondimento. Notevole è anche l erosione prodottasi all uscita del porto canale, ad una distanza di circa 50m dal paramento della scogliera del nuovo molo di sottoflutto si misurano valori massimi di -1.40m. Anche tutto il canale del Misa presenta una condizione di erosione dovuta probabilmente alla grande piena del marzo Nel tratto a ridosso e a sud della Rotonda viene evidenziata l attenuazione del sistema di barre avvenuta nel 2012 rispetto all anno precedente, sono ben evidenti le aree in erosione e in accumulo rispettivamente in corrispondenza della posizione delle creste e dei cavi delle barre molto evidenti nell anno di osservazione

47 All interno del bacino del nuovo avamporto e delle darsene si osserva in generale una situazione stabile, in corrispondenza dell imboccatura e della testata del molo di sopraflutto si verifica un deposito, limitato in estensione ma con valori medi di 40cm. Nel tratto di ponente si evidenza una estesa zona di accrescimento (valore medio del deposito di circa 25cm), che si sviluppa parallelamente alla costa ad una distanza di circa 80m dalle scogliere e per un ampiezza di circa 200m verso il largo. L equilibrio dinamico si riscontra, sia a sud che a nord del porto intorno alle batimetriche -3.0m e -3.50m l.m.m. Fig Mappa di accumuli e erosione tra il 2012 e il 2013 elaborazione dei DTM da Gis scala in metri 47

48 Le modificazioni più significative avvenute nel periodo marzo-maggio 2012 e aprilegiugno 2013, mostrate nella figura 3.32, sono: un modesto abbassamento della quota (erosione) in prossimità della nuova imboccatura del porto, con valori massimi dell ordine di 60cm proprio in prossimità del canale d accesso tra i due moli, che si riducono a 20-30cm già a 20-30m verso il largo. Questo abbassamento è dato dall azione erosiva delle onde riflesse dalle testate e dal paramento delle scogliere stesse. un deposito abbastanza consistente all uscita del porto canale, con valori che arrivano al massimo a 90cm, dovuto, oltre che al probabile deposito del materiale trasportato dalla corrente longitudinale diretta da Sud-Est a Nord- Ovest, principalmente al contributo del fiume Misa. Più a nord della zona in deposito, descritta nel punto precedente, a circa 150m dalla testata del nuovo molo di sopraflutto, si nota un area in erosione (approfondimento in media di circa 35cm) non completamente bilanciata dall adiacente zona in deposito dove l accrescimento è di circa 20-25cm. Queste aree possono essere prodotte dalla riflessione delle onde sulle strutture foranee del porto. un deposito all interno del nuovo avamporto, in media dell ordine di 25-30cm, dovuto all ingresso del materiale che riesce a superare il molo di levante e viene spinto all interno del bacino. nel tratto di costa a sud del porto si nota una accentuazione delle barre di fondo. Come si evidenzia anche dai profili, infatti, il sistema di barre che risultava attenuato nel periodo 2012 torna ad essere delle tipiche dimensioni nel 2013, pertanto nella mappa vengono accentuate le creste (aree in accumulo) e i cavi (aree in erosione) delle forme di fondo. 48

49 alla radice del molo di levante si osserva l asportazione del materiale, con approfondimento del fondale anche di 80-90cm, frequentemente imputabile all azione delle onde che incidendo sulla struttura con direzioni di levante tendono ad essere riflesse e a scivolare sul paramento generando correnti di ritorno parallele alla costa che asportano il materiale sabbioso. nella parte di ponente la mappa evidenza la sostanziale stabilità della dinamica sedimentaria. Si osservano punti in leggera erosione e zone di accumulo, ma di modesta entità a testimonianza della protezione offerta dalle scogliere. L equilibrio nella dinamica costiera si riscontra intorno alla batimetrica -4.0m l.m.m. sia a sud che a nord del porto. 49

50 Fig Mappa di accumuli e erosione tra il 2013 e il 2014 elaborazione dei DTM da Gis scala in metri Il fattore più evidente nel confronto tra le condizioni batimetriche del aprile-giugno 2013 e del successivo maggio-giugno 2014 (Fig.3.33) è il notevole deposito in prossimità del nuovo molo di sopraflutto del porto, con valori anche superiori a 1.5m. I depositi che si riscontrano all uscita del porto canale sono dovuti, oltre che al probabile deposito del materiale trasportato dalla corrente longitudinale diretta da Sud- Est a Nord-Ovest, principalmente al contributo del fiume Misa. In questo caso, la grande quantità di materiale accumulatasi, che non può essere bilanciata da quella erosa al largo del vecchio molo di sopraflutto, ne lungo il tratto finale del Misa, potrebbe essere il risultato del trasporto della grande piena del 3maggio 2014, subito dopo la quale sono stati eseguiti i rilievi batimetrici. 50

51 All interno del nuovo avamporto si osserva un modesto deposito, inferiore a 20cm, dovuto all ingresso del materiale che riesce a superare il molo di levante e viene spinto all interno del bacino stesso. Alla radice del molo di levante si osserva la deposizione di materiale, con valori anche superiori ad 1.0m in adiacenza dell opera. Nella parte di ponente la mappa evidenza la sostanziale stabilità della dinamica sedimentaria. Si osservano punti in leggera erosione e zone di accumulo, ma di modesta entità a testimonianza della protezione offerta dalle scogliere. L ultimo rilievo a disposizione, realizzato a novembre 2015, è stato sovrapposto con quello dell anno precedente ottenendo la seguente condizione di sedimentazione. Fig Mappa di accumuli e erosione tra il 2014 e il 2015 elaborazione dei DTM da Gis scala in metri 51

52 Le principali osservazioni relative all ultimo periodo di misurazioni riguardano lo smantellamento con traslazione verso sud del notevole deposito rilevato, nel precedente confronto, sulla punta del molo di sopraflutto del nuovo porto. Il sistema di barre subisce una traslazione verso riva con irripidimento delle creste e dei cavi. Lungo il canale del fiume Misa si rileva una notevole sedimentazione tra gli ultimi due anni legata probabilmente anche al fatto che i lavori effettuati lungo l asta del fiume Misa, abbattimento della vegetazione, riprofilatura dell alveo, hanno attivato un notevole trasporto di sedimenti che, in assenza di piene rilevanti, possono depositarsi lungo il tratto finale del canale, dove si incontrano la corrente fluviale e le onde che si propagano all interno del canale. 52

53 4. CONCLUSIONI Si ricorda, con riferimento ai sopraccitati precedenti studi, che le direzioni prevalenti del moto ondoso nel paraggio di Senigallia e la direzione prevalente del trasporto solido longitudinale sono da Sud-Est a Nord-Ovest. La conseguenza storica del clima ondoso del paraggio è stata l erosione sviluppatasi nella spiaggia a nord-ovest del porto e dove, ad iniziare dagli anni 50 del Novecento sono state costruite le prime opere di difesa protratte nel tempo sino alla frazione di Cesano. Le dinamiche evidenziate dai confronti dei rilievi sono condizionate dalla successione delle mareggiate che spostano la posizione delle barre. I rilievi del 2015 evidenziano una sostanziale stabilità di tutta la spiaggia emersa a sudest del porto canale, così come stabile risulta la spiaggia a nord-ovest del porto canale (spiaggia di ponente) per la presenza delle opere di difesa foranee. Il sistema di barre se pur ridotto in dimensioni e traslato verso riva rispetto le misure dell anno precedente, probabilmente a seguito dell intensità delle mareggiate precedenti il rilievo, garantisce la stabilità della spiaggia emersa, con tratti in avanzamento, ed evidenzia una dinamica sedimentaria molto accentuata che dimostra anche l apporto di sedimenti sabbiosi dall Esino prodotto da piene abbastanza frequenti negli ultimi anni. La costruzione del nuovo avamporto non ha quindi prodotto nessun effetto negativo sulle spiagge limitrofi. Si riportano di seguito i grafici per alcune sezioni di monitoraggio (sezioni 1, 3, 5, 7, 9, 10, 11, 13, 15, 17) in cui si evidenzia il movimento delle barre nei sei anni di misurazione. I profili non sono sovrapposti come effettuato per i confronti annuali su una scala di ordinate, ma in posizione diacronica, partendo dal 2009 sino al Per le sezioni riportate si vede come il movimento delle barre sia molto evidente, non è possibile interpretare tali spostamenti secondo la teoria riportata al paragrafo 3, poiché 53

54 sarebbe necessario un rilievo continuo durante una mareggiata. Si osserva che, comunque, le barre compiono un ciclo con periodo di circa 4-5 anni sicuramente legato al clima delle onde. Fig. 4.1 Confronto diacronico dei profili trasversali della spiaggia sezione 1 54

55 Fig. 4.2 Confronto diacronico dei profili trasversali della spiaggia sezione 3 Fig. 4.3 Confronto diacronico dei profili trasversali della spiaggia sezione 5 55

56 Fig. 4.4 Confronto diacronico dei profili trasversali della spiaggia sezione 7 Fig. 4.5 Confronto diacronico dei profili trasversali della spiaggia sezione 9 56

57 Fig. 4.6 Confronto diacronico dei profili trasversali della spiaggia sezione 10 Fig. 4.7 Confronto diacronico dei profili trasversali della spiaggia sezione 11 57

58 Fig. 4.8 Confronto diacronico dei profili trasversali della spiaggia sezione 13 Fig. 4.9 Confronto diacronico dei profili trasversali della spiaggia sezione 15 58

59 Fig Confronto diacronico dei profili trasversali della spiaggia sezione 17 59

60 APPENDICE AL PIANO DI MONITORAGGIO 60

61 Sulla spiaggia di levante (a sud del porto) sono in corso due sperimentazioni, la prima ha lo scopo di difendere la spiaggia e le strutture esistenti nel periodo invernale dalle mareggiate più intense, la seconda iniziata alla fine del 2014 ha lo scopo di evitare che le ghiaie di cui è formata la spiaggia tra Marzocca e la foce dell Esino invadano la spiaggia sabbiosa nella zona di transizione. Le ghiaie recuperate vengono riportate nella spiaggia di Montemarciano dove è in atto una forte erosione. SPERIMENTAZIONE CON SACCHI IN GEOTESSUTO PER LA DIFESA DELLA SPIAGGIA NEL PERIODO INVERNALE La protezione degli stabilimenti balneari o delle dune naturali durante il periodo invernale, quando si verificano le mareggiate più intense, viene effettuata dai gestori e dagli amministratori pubblici con diverse modalità. Molto usata, soprattutto in Emilia Romagna, è la costruzione di una duna artificiale verso la parte alta della spiaggia per costruire un deposito di sabbia da riutilizzare nella stagione successiva. La difesa delle infrastrutture (cabine, ecc.) avviene molte volte con paratie metalliche, o in legno o con manufatti in calcestruzzo. Le soluzioni adottate presentano di solito effetti positivi e negativi ad esempio la costruzione di grandi dune artificiali viene effettuata riducendo la quota della spiaggia emersa e quindi favorendo l espansione delle onde sulla parte alta della spiaggia stessa. Le strutture verticali sono molto riflettenti e quindi producono scalzamenti e crollo delle protezioni e danni conseguenti alle strutture. I fenomeni sopra riportati sono naturalmente amplificati o ridotti dalle condizioni effettive del sito in cui sono realizzate; la larghezza della spiaggia emersa è sicuramente un parametro fondamentale da considerare così come le caratteristiche delle onde e la granulometria della spiaggia. 61

62 La proposta che viene fatta in questa sperimentazione riguarda l utilizzazione di contenitori realizzati in geotessuto a forma di sacchi che vengono riempiti con la sabbia del sito. Il vantaggio dell utilizzazione dei sacchi è quello di poter realizzare opere più flessibili, di preservare la sabbia, e di essere tolti nel periodo estivo. La facilità di svuotamento prima dell estate e la facilità di immagazzinamento rendono i sacchi di facile utilizzazione. L Amministrazione del Comune di Senigallia si è resa disponibile ad effettuare due interventi sperimentali nel litorale di levante che risulta più esposto alle mareggiate invernali. Si sono scelti, in accordo, due siti in modo da verificare le possibilità di utilizzazione dei sacchi per proteggere la spiaggia in inverno. I siti scelti in accordo anche con la Capitaneria di Porto di Senigallia sono due; il primo in prossimità della radice del molo sud del porto canale e l altro situato nella zona Ciarnin dove la spiaggia emersa presenta una larghezza molto ridotta. I sacchi hanno le dimensioni di circa 1,60x1,20x0,40 m una volta chiusi e possono raggiungere il peso di una tonnellata circa. Nel primo intervento (vedi le figure seguenti) si realizza un piccolo pennello, formato con due sacchi affiancati ed uno sovrapposto, inclinato rispetto alla perpendicolare alla spiaggia e della lunghezza di circa 50 m. Lo scopo del pennello è quello di rompere la corrente che si crea durante le mareggiate di Est-Sud Est quando il sovralzo per Storme surge e la presenza del moto producono una corrente che si propaga verso l arenile (per effetto della riflessione) asportando grandi quantità di sabbia con formazione di un gradino di erosione. Il fenomeno si è già verificato nel passato. Nel secondo intervento, visibile nelle figure di seguito riportate, sono presenti un tratto di duna naturale e una piccola duna artificiale realizzata dal Comune a fine estate a 62

63 protezione di uno stabilimento esistente. In questo caso si usano due sacchi sovrapposti appoggiati al piede della duna per evitare lo scalzamento e l asportazione della sabbia per effetto delle correnti di ritorno (undertow). Sui due interventi viene eseguito un monitoraggio fotografico (non ci sono fondi per effettuare rilievi topo-batimetrici) durante l inverno in modo da evidenziare qualitativamente il comportamento delle due opere. Le opere sono smontate ad inizio estate. 63

64 PENNELLO TEMPORANEO ALLA RADICE DEL MOLO / Fig. A.1 Foto satellitare della spiaggia a ridosso del molo sud del canale direzione delle correnti Fig. A.2 Vista del pennello di difesa del tratto di litorale 64

65 BARRIERA TEMPORANEA STABILIMENTO BALNEARE CIARNIN DI SENIGALLIA Fig. A.3 Collocazione planimetria della duna a protezione dello stabilimento balneare Fig. A.4 Vista della duna in geocontenitori a protezione dello stabilimento 65

66 Fig. A.5 Vista della duna in geocontenitori a protezione dello stabilimento 66

67 PENNELLO TEMPORANEO PER IL BLOCCO DELLE GHIAIE (REALIZZATO A DICEMBRE 2015) Il trasporto solido longitudinale che interessa la spiaggia di Senigallia, compresa nella sub-unità fisiografica che va dal porto di Senigallia alla foce del fiume Esino, è prevalentemente diretto da SudEst a NordOvest, cioè da destra a sinistra per chi osserva il mare dalla spiaggia. Le caratteristiche sedimentologiche di questo tratto di litorale evidenziano la prevalenza di ghiaie nella spiaggia emersa dalla foce dell Esino sino a Marzocca, Lido del Carabinieri, per divenire sabbie medio-fini muovendosi verso il porto di Senigallia. Come è noto le ghiaie si muovono prevalentemente per trasporto sulla spiaggia emersa dove le onde frangenti di Scirocco-Levante producono un tipico andamento a denti di sega, con spostamento delle ghiaie verso NordOvest. Il fenomeno si è sempre verificato, esistono documentazioni, sin dagli anni 30, che denunciano l invasione di ghiaie nella spiaggia sabbiosa. Allo stato attuale il Comune di Senigallia in accordo con il Comune di Montemarciano provvede, prima dell inizio della stagione estiva, alla pulizia della spiaggia di transizione, compresa tra la spiaggia sabbiosa e quella ghiaiosa, alla pulizia dell arenile, accumulando le ghiaie che vengono riportate sul litorale di Montemarciano con mezzi di trasporto terrestri. 67

68 Fig. A.6 Tratto di costa dal porto di Senigallia alla foce dell Esino Al fine di agevolare la raccolta delle ghiaie si propone la realizzazione di un pennello trasversale alla spiaggia. L opera va considerata come un intervento sperimentale che necessita quindi di un piano di monitoraggio e deve risultare di facile rimozione in previsione della stagione balneare. Si tratta quindi di un opera da costruire ad Ottobre e smantellare ad Aprile. Per queste motivazioni sono stati utilizzati per la costruzione del pennello dei geocontenitori a forma di sacchi che hanno il vantaggio di poter essere riempiti in posto con la sabbia esistente. I geocontenitori sono realizzati con un geotessuto di caratteristiche tecniche tali da resistere a qualsiasi atto vandalico e di contenere la sabbia di riempimento con perdite praticamente nulle. La facilità di riempimento e di svuotamento prima dell estate rendono i sacchi di facile utilizzazione. Il pennello ha dimensioni contenute per non innescare gli effetti negativi sulla spiaggia di sottoflutto, che si possono verificare in presenza di opere trasversali rigide, è collocato in destra idraulica del fosso esistente tra l Hotel Diana e il Lido dei Carabinieri, come evidenziato nelle figure seguenti. 68

69 Fig. A.7 Tratto di costa dall Hotel Diana al Lido CC collocazione pennello (rosso) Fig. A.8 Collocazione pennello (rosso) Il pennello perpendicolare alla costa ha lunghezza di circa 50m in modo da radicarsi in sommità alla spiaggia emersa, per evitare problemi di aggiramento delle onde, fino alla profondità di circa -1.00m. 69

70 Dalle campagne sedimentologiche disponibili si riscontra che le ghiaie si concentrano sulla spiaggia emersa, od al massimo alla profondità di -0.50m e raramente superano la profondità di -1.00m. Il pennello ha lo scopo di bloccare l avanzamento delle ghiaie lungo riva ma di non impedire il trasporto delle sabbie che è invece concentrato in prossimità delle barre sommerse e quindi più al largo. I sacchi con dimensioni di circa 1.60x1.20x0.40m e peso di circa una tonnellata sono stati disposti in due file, con due sacchi affiancati alla base ed un singolo sacco sovrapposto. 70

Evoluzione della costa: studi eseguiti

Evoluzione della costa: studi eseguiti Evoluzione della costa: studi eseguiti Analisi della posizione della linea di riva dal 1954 ad oggi Caratteristiche della sabbia nel tratto dal porto a Pian d Alma (Dipartimento di Scienze della Terra)

Dettagli

PREMESSE ANALISI STORIOGRAFICA DELLA LINEA DI COSTA Assetto costiero ed unità fisiografica... 3

PREMESSE ANALISI STORIOGRAFICA DELLA LINEA DI COSTA Assetto costiero ed unità fisiografica... 3 PREMESSE... 2 1. ANALISI STORIOGRAFICA DELLA LINEA DI COSTA... 3 Assetto costiero ed unità fisiografica... 3 Analisi dell evoluzione storiografica del litorale nel periodo 1954 2006.... 4 2. INTERVENTI

Dettagli

PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA (Ass.to Territorio, Ambiente e Prot.Civile 13 Settore Geologia)

PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA (Ass.to Territorio, Ambiente e Prot.Civile 13 Settore Geologia) PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA (Ass.to Territorio, Ambiente e Prot.Civile 13 Settore Geologia) PROGETTO DEFINITIVO PER LA RICOSTRUZIONE DELLA SPIAGGIA COMPRESA TRA PUNTA ZAFAGLIONE E SCOGLITTI NEL COMUNE

Dettagli

Tratto: 3. porto di Pesaro. Il porto di Pesaro. Vista del porto di Pesaro da Baia Flaminia

Tratto: 3. porto di Pesaro. Il porto di Pesaro. Vista del porto di Pesaro da Baia Flaminia 3 porto di Pesaro Il porto di Pesaro Vista del porto di Pesaro da Baia Flaminia D. 2 5 4 dal porto di Pesaro al porto di Fano D. 2 6 SCHEDA n.4 dal porto di Pesaro al porto di Fano Tratto: 4 Comuni interessati:

Dettagli

L esperienza della Regione Molise nel settore della difesa della costa dalla erosione marina

L esperienza della Regione Molise nel settore della difesa della costa dalla erosione marina L esperienza della Regione Molise nel settore della difesa della costa dalla erosione marina Regione molise Direzione Generale IV Servizio Opere Idrauliche e Marittime Fase preliminare di studio e di sperimentazione

Dettagli

G3-Giornate Giovani GNRAC Quartiere Fieristico di Ferrara, 21 Settembre 2012

G3-Giornate Giovani GNRAC Quartiere Fieristico di Ferrara, 21 Settembre 2012 3 SALONE SULLA TUTELA DELLA COSTA COAST PROTECTION EXHIBITION 2 ND EDITION G3-Giornate Giovani GNRAC Quartiere Fieristico di EVOLUZIONE DI UN RIPASCIMENTO SOMMERSO (ALTO ADRIATICO) Dipartimento Scienze

Dettagli

INTERPROGETTI. Comune di Marciana Marina

INTERPROGETTI. Comune di Marciana Marina INTERPROGETTI Comune di Marciana Marina APPRODO TURISTICO DI MARCIANA MARINA VARIANTE AL P.R.P. STUDIO DELL INSABBIAMENTO DELL IMBOCCATURA PORTUALE INDICE 1) Introduzione... 1 2) Analisi dello stato dei

Dettagli

1.20. UNITA' FISIOGRAFICA N.27 - DAL PORTO DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO ALLA FOCE DEL FIUME TRONTO

1.20. UNITA' FISIOGRAFICA N.27 - DAL PORTO DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO ALLA FOCE DEL FIUME TRONTO 1.20. UNITA' FISIOGRAFICA N.27 - DAL PORTO DI ALLA FOCE DEL FIUME TRONTO 1.20.1. STATO DI FATTO Il tratto in esame ha una lunghezza totale di 6,75 km interamente ricadenti nel Comune di San Benedetto del

Dettagli

Stato del litorale emiliano-romagnolo erosione e interventi di difesa

Stato del litorale emiliano-romagnolo erosione e interventi di difesa Stato del litorale emiliano-romagnolo erosione e interventi di difesa Ravenna, 30 Novembre 2016 M. Aguzzi, N. De Nigris, M. Morelli, T. Paccagnella, S. Unguendoli Unità Mare Costa - Servizio IdroMeteoClima

Dettagli

LITORALE DI MARINA DI MASSA EFFETTO DELLA COSTRUZIONE DI OPERE PORTUALI SULLA VARIAZIONE DI RIVA

LITORALE DI MARINA DI MASSA EFFETTO DELLA COSTRUZIONE DI OPERE PORTUALI SULLA VARIAZIONE DI RIVA LITORALE DI MARINA DI MASSA EFFETTO DELLA COSTRUZIONE DI OPERE PORTUALI SULLA VARIAZIONE DI RIVA Il litorale di Marina di Massa è compreso nell unità fisiografica i cui estremi sono rappresentati da Punta

Dettagli

MANUTENZIONE DELLE SCOGLIERE EMERSE IN COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA (AN) DALLA LOCALITÀ VILLANOVA ALLA LOCALITÀ PALOMBINA VECCHIA PROGETTO ESECUTIVO

MANUTENZIONE DELLE SCOGLIERE EMERSE IN COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA (AN) DALLA LOCALITÀ VILLANOVA ALLA LOCALITÀ PALOMBINA VECCHIA PROGETTO ESECUTIVO GIUNTA REGIONALE Servizio Infrastrutture, Trasporti ed Energia Comune di Falconara Marittima (Provincia di Ancona) MANUTENZIONE DELLE SCOGLIERE EMERSE IN COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA (AN) DALLA LOCALITÀ

Dettagli

Relazione Finale di Ricerca Ripascimenti in ghiaia e ipotesi progettuali per il riequilibrio della spiaggia del Pozzale, isola Palmaria

Relazione Finale di Ricerca Ripascimenti in ghiaia e ipotesi progettuali per il riequilibrio della spiaggia del Pozzale, isola Palmaria Università degli Studi di Parma Dipartimento di Ingegneria e Architettura Dipartimento di Scienze della Terra MASTER UNIVERSITARIO INTERSEDE IN SCIENZE COSTIERE APPLICATE ANNO ACCADEMICO 2010-11 Relazione

Dettagli

REL. 2 REGIONE CALABRIA PROGETTO NUOVO MARINA PORTO NUOVO DI CROTONE RELAZIONI. Studio meteomarino ed agitazione interna COMUNE DI CROTONE

REL. 2 REGIONE CALABRIA PROGETTO NUOVO MARINA PORTO NUOVO DI CROTONE RELAZIONI. Studio meteomarino ed agitazione interna COMUNE DI CROTONE REGIONE CALABRIA Autorità Portuale di Gioia Tauro COMUNE DI CROTONE Provincia di Crotone PROGETTO NUOVO MARINA PORTO NUOVO DI CROTONE Data : Gennaio - 2018 Revisione : Scala : 1. 1 000 Tavola/elaborato

Dettagli

CAPITOLO 7: Ambiente costiero

CAPITOLO 7: Ambiente costiero CAPITOLO 7: Ambiente costiero 154 7.1: Difesa costiera Presentazione: L' ambiente costiero rappresenta un sistema naturale assai complesso e strettamente connesso alla rete fluviale retrostante che con

Dettagli

1.16. UNITA' FISIOGRAFICA N.21 - DALLA FOCE DEL FIUME TENNA AL PORTO DI PORTO SAN GIORGIO

1.16. UNITA' FISIOGRAFICA N.21 - DALLA FOCE DEL FIUME TENNA AL PORTO DI PORTO SAN GIORGIO 6. UNITA' FISIOGRAFICA N.21 - DALLA FOCE DEL FIUME TENNA AL PORTO DI 6.1. STATO DI FATTO Il tratto in esame ha una lunghezza totale di 7,74 Km ricadente nei Comuni di Fermo per 4,06 km e Porto San Giorgio

Dettagli

L utilizzo dei sedimenti fluviali per il ripascimento degli arenili: il caso del Fiume Cecina in provincia di Livorno (interventi 2006 e 2008)

L utilizzo dei sedimenti fluviali per il ripascimento degli arenili: il caso del Fiume Cecina in provincia di Livorno (interventi 2006 e 2008) L utilizzo dei sedimenti fluviali per il ripascimento degli arenili: il caso del Fiume Cecina in provincia di Livorno (interventi 2006 e 2008) Unità di Servizio Pianificazione, Difesa del suolo e delle

Dettagli

Le mappe di pericolosità e rischio per l ambito costiero

Le mappe di pericolosità e rischio per l ambito costiero Le mappe di pericolosità e rischio per l ambito costiero Luisa Perini, Lorenzo Calabrese, Giovanni Salerno, Paolo Luciani "Attuazione della Direttiva Alluvioni 2007/60/CE in Regione Emilia Romagna" La

Dettagli

PROGETTO DEFINITIVO ELENCO ELABORATI. N. Sub. Descrizione Scala. Relazione tecnica studio morfodinamico a 30 anni

PROGETTO DEFINITIVO ELENCO ELABORATI. N. Sub. Descrizione Scala. Relazione tecnica studio morfodinamico a 30 anni ELENCO ELABORATI N. Sub. Descrizione Scala 01_RELAZIONI R.01 Relazione generale R.02 Relazione geologica R.03 Relazione sedimentologica R.04 Relazione tecnica studio meteomarino R.05 Relazione tecnica

Dettagli

APAT Agenzia per la protezione dell ambiente e per i servizi tecnici. Dipartimento Tutela delle Acque Interne e Marine Servizio Difesa delle Coste

APAT Agenzia per la protezione dell ambiente e per i servizi tecnici. Dipartimento Tutela delle Acque Interne e Marine Servizio Difesa delle Coste APAT Agenzia per la protezione dell ambiente e per i servizi tecnici Dipartimento Tutela delle Acque Interne e Marine Servizio Difesa delle Coste CAPITOLO 3 IL CLIMA ONDOSO A LARGO DELLE COSTE ITALIANE

Dettagli

STUDIO DI INSERIMENTO AMBIENTALE E PAESAGGISTICO

STUDIO DI INSERIMENTO AMBIENTALE E PAESAGGISTICO STUDIO DI INSERIMENTO AMBIENTALE E PAESAGGISTICO 1. Premessa Il presente studio di inserimento ambientale e paesaggistico ha il compito di analizzare e determinare le misure atte a mitigare e compensare

Dettagli

PIANO REGOLATORE PORTUALE L.R. 3 gennaio 2005, n.1

PIANO REGOLATORE PORTUALE L.R. 3 gennaio 2005, n.1 PIANO REGOLATORE PORTUALE L.R. 3 gennaio 2005, n.1 Norme per il governo del terriorio Capo III - bis, art 47-ter COMUNE DI MARCIANA MARINA Provincia di Livorno Sindaco Responsabile del Procedimento GRUPPO

Dettagli

MASTER GESTIONE DEI SERVIZI PORTUALI

MASTER GESTIONE DEI SERVIZI PORTUALI MASTER GESTIONE DEI SERVIZI PORTUALI GESTIONE DELLE INFRASTRUTTURE PORTUALI E MARITTIME FRANCESCO GRANATA 1 Equilibrio dei litorali 2 L Italia possiede circa 8000 km di coste Il valore di 1 mq di spiaggia

Dettagli

La qualità dei sedimenti portuali nella Regione Marche

La qualità dei sedimenti portuali nella Regione Marche La qualità dei sedimenti portuali nella Regione Marche Dr. Stefania Canestrari e Dr. Angelamichaela Siciliani I porti delle Marche Tipologia: Porti in insenature naturali: Ancona, Civitanova, San Benedetto,

Dettagli

Introduzione. deposito sia laterali che verticali è d interesse per la progettazione e la gestione delle

Introduzione. deposito sia laterali che verticali è d interesse per la progettazione e la gestione delle Il passaggio di una corrente liquida in un alveo fluviale a fondo mobile induce complessi fenomeni di rimozione, trasporto e deposito delle particelle solide. Questo fenomeno, indicato con il termine trasporto

Dettagli

Registro protocollo Regione Abruzzo

Registro protocollo Regione Abruzzo Registro protocollo Regione Abruzzo Archivio Codice Registro Tipo Documento Progressivo Annuo Data Protocollo Trasmissione Mittente/Destinatari Annullato PROTOCOLLO UNICO RA RP001 Posta in arrivo 0012382/18

Dettagli

Le spiagge del Molise

Le spiagge del Molise Studi costieri - 2006-10: Lo stato dei litorali italiani Le spiagge del Molise Lunghezza del litorale Costa alta Costa bassa Spiagge in erosione 36 km 14 km 22 km 20 km Il litorale molisano è caratterizzato

Dettagli

Il tratto di litorale compreso tra la foce del Metauro ed il porto di Fano ha una lunghezza totale di 3.6 km.

Il tratto di litorale compreso tra la foce del Metauro ed il porto di Fano ha una lunghezza totale di 3.6 km. INDICE 1. INTRODUZIONE... 1 2. DESCRIZIONE DEL PARAGGIO... 1 3. PROGETTO GENERALE ALTERNATIVE... 3 4. STRALCI FUNZIONALI... 6 5. DESCRIZIONI DELLE OPERE E DEI MATERIALI... 7 6. STIMA DEI COSTI DELLE OPERE...

Dettagli

COMUNE DI MARCIANA MARINA

COMUNE DI MARCIANA MARINA COMUNE DI MARCIANA MARINA Provincia di Livorno VARIANTE AL PIANO STRUTTURALE PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL PORTO TURISTICO Accordo di Pianificazione ai sensi dell art.21 della L.R. 1/2005 Sindaco ANDREA

Dettagli

STUDIO SULL EROSIONE DELLA COSTA TERRITORIO COMUNALE DI TUSA

STUDIO SULL EROSIONE DELLA COSTA TERRITORIO COMUNALE DI TUSA REGIONE SICILIANA DIPARTIMENTO CORPO REGIONALE DELLE MINIERE SERVIZIO GEOLOGICO E GEOFISICO STUDIO SULL EROSIONE DELLA COSTA TERRITORIO COMUNALE DI TUSA Dott.ssa Geol. Daniela Alario - Dr. Geol. Giovanni

Dettagli

Clima meteomarino 2/3

Clima meteomarino 2/3 Clima meteomarino 2/3 Dati ondametrici di Luglio-Agosto-Settembre La linea rossa evidenzia le mareggiate che hanno raggiunto o superato i 3m di altezza significativa 8 Clima meteomarino 3/3 Dati ondametrici

Dettagli

Progetto CReIAMO PA Competenze e Reti per l Integrazione Ambientale e per il Miglioramento delle Organizzazioni della PA

Progetto CReIAMO PA Competenze e Reti per l Integrazione Ambientale e per il Miglioramento delle Organizzazioni della PA Progetto CReIAMO PA Competenze e Reti per l Integrazione Ambientale e per il Miglioramento delle Organizzazioni della PA Linea di intervento LQS1 Valutazioni ambientali Azioni per il miglioramento dell

Dettagli

PREMESSA OBIETTIVI DELLO STUDIO SIMULAZIONI ESEGUITE...4

PREMESSA OBIETTIVI DELLO STUDIO SIMULAZIONI ESEGUITE...4 INDICE 1. PREMESSA...2 2. OBIETTIVI DELLO STUDIO...3 3. SIMULAZIONI ESEGUITE...4 5. CONSIDERAZIONI SULL AGIBILITA NAUTICA NELLA SITUAZIONE DI PROGETTO...5 6. ANALISI CRITICA DEI RISULTATI E CONCLUSIONI...8

Dettagli

Arturo Gallia Facoltà di Lettere e Filosofia Dottorato di ricerca in Storia

Arturo Gallia Facoltà di Lettere e Filosofia Dottorato di ricerca in Storia Psicologia Arturo Gallia Facoltà di Lettere e Filosofia Dottorato di ricerca in Storia Claudia Caronti Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Magistrale per la protezione dai rischi naturali Un esempio:

Dettagli

Le spiagge del Molise

Le spiagge del Molise Le spiagge del Molise Lunghezza del litorale Costa alta Costa bassa Spiagge in erosione 36 km 14 km 22 km 20 km Il litorale molisano è caratterizzato da un orientamento prevalente ca. NW-SE e dall alternarsi

Dettagli

Le spiagge della Toscana

Le spiagge della Toscana Studi costieri - 2006-10: Lo stato dei litorali italiani Le spiagge della Toscana Lunghezza del litorale Costa alta Costa bassa Spiagge in erosione 440 km 241 km 199 km 77 km Le spiagge della Toscana costituiscono,

Dettagli

P R I M AV ERA 2 010

P R I M AV ERA 2 010 SETTORE ACQUE Copertura: regionale Frequenza: trimestrale OSSERVATORIO O ALTO ADRIATICO www. arpa.veneto.it Rapporto di sintesi sugli andamenti dei principali parametri oceanografici e meteo-marini delle

Dettagli

INTERVENTI DI DIFESA SULLA COSTA ROMAGNOLA

INTERVENTI DI DIFESA SULLA COSTA ROMAGNOLA Ravenna 30 novembre 2016 INTERVENTI DI DIFESA SULLA COSTA ROMAGNOLA Ing. Mauro Vannoni - Ing. Sanzio Sammarini Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile Servizio Area Romagna

Dettagli

PIANO REGOLATORE PORTUALE (ai sensi della Legge 84/94) A.2 MODELLO MATEMATICO RELAZIONE INTEGRATIVA

PIANO REGOLATORE PORTUALE (ai sensi della Legge 84/94) A.2 MODELLO MATEMATICO RELAZIONE INTEGRATIVA REGIONE MARCHE SERVIZIO GOVERNO DEL TERRITORIO, MOBILITA ED INFRASTRUTTURE P.F. Demanio Idrico, Porti e Lavori Pubblici COMUNE DI NUMANA I s PIANO REGOLATORE PORTUALE (ai sensi della Legge 84/94) A.2 MODELLO

Dettagli

Naples Shipping Week, 25 Giugno 2014, Tavola rotonda: «Il dragaggio dei porti e la destinazione dei sedimenti»

Naples Shipping Week, 25 Giugno 2014, Tavola rotonda: «Il dragaggio dei porti e la destinazione dei sedimenti» Naples Shipping Week, 25 Giugno 2014, Tavola rotonda: «Il dragaggio dei porti e la destinazione dei sedimenti» Problemi e soluzioni tecniche delle operazioni dragaggio Elena Valentino (AP Salerno) - Fabio

Dettagli

Romagna: l alluvione perfetta durante le 15 ore di acqua alta marina continua.

Romagna: l alluvione perfetta durante le 15 ore di acqua alta marina continua. Romagna: l alluvione perfetta durante le 15 ore di acqua alta marina continua. Valerio Buonomo, borsista c/o CNR-ISAFOM. Franco Ortolani, Ordinario di Geologia, docente del Master in Pianificazione Comunale,

Dettagli

STUDIO DI COMPATIBILITÀ IDRAULICO-MARITTIMA E SEDIMENTOLOGICA

STUDIO DI COMPATIBILITÀ IDRAULICO-MARITTIMA E SEDIMENTOLOGICA STUDIO DI COMPATIBILITÀ IDRAULICO-MARITTIMA E SEDIMENTOLOGICA Aprile 2018 Relazione di compatibilità idraulico-marittima e sedimentologica 1/6 Relazione di compatibilità idraulico-marittima e sedimentologica

Dettagli

REGIONE CALABRIA - ASSESSORATO AI LAVORI PUBBLICI

REGIONE CALABRIA - ASSESSORATO AI LAVORI PUBBLICI 1 00 Settembre 03 Technital Technital Technital REV. N DATA DESCRIZIONE ELABORATO VERIFICATO APPROVATO SOSTITUISCE L ELABORATO N SOSTITUITO DALL ELABORATO N REGIONE CALABRIA - ASSESSORATO AI LAVORI PUBBLICI

Dettagli

PORTO TURISTICO DI ROMA

PORTO TURISTICO DI ROMA PORTO TURISTICO DI ROMA PROGETTO DI AMPLIAMENTO PROGETTO DEFINITIVO STUDIO DELLA NAVIGABILITA E DEI FENOMENI DI INSABBIAMENTO DELL IMBOCCATURA PORTUALE INDICE 1 PREMESSE... 2 2 STUDIO DELLA NAVIGABILITÀ...

Dettagli

Ravenna 15 marzo 2011 Monitoraggio del sistema costiero in Emilia-Romagna. Il monitoraggio dei danni da mareggiata

Ravenna 15 marzo 2011 Monitoraggio del sistema costiero in Emilia-Romagna. Il monitoraggio dei danni da mareggiata Il monitoraggio dei danni da mareggiata Luisa Perini,, Paolo Luciani,, Lorenzo Calabrese morfologici: erosione della duna e della spiaggia gli impatti erosione della spiaggia e danneggiamento delle strutture

Dettagli

Morfodinamica delle spiagge

Morfodinamica delle spiagge Morfodinamica delle spiagge Il profilo di spiaggia Da notare il ruolo della barra lungocosta Rapporto tra barra ordinaria e barra di tempesta Ruolo della profondità di chiusura del profilo Berma di tempesta

Dettagli

(Elaborazioni grafiche a cura di G. Bonafè - ARPA - SIMC)

(Elaborazioni grafiche a cura di G. Bonafè - ARPA - SIMC) Elaborazione dati della qualità dell aria Provincia di Ravenna - Rapporto 21 3 - LE CONDIZIONI METEOROLOGICHE NEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI RAVENNA (Elaborazioni grafiche a cura di G. Bonafè - ARPA

Dettagli

2. DEFINIZIONE DELLE CARATTERISTICHE ONDOSE ALL IMBOCCATURA... 3

2. DEFINIZIONE DELLE CARATTERISTICHE ONDOSE ALL IMBOCCATURA... 3 PREMESSE... 2 2. DEFINIZIONE DELLE CARATTERISTICHE ONDOSE ALL IMBOCCATURA... 3 3. TRASFERIMENTO DELLE CARATTERISTICHE DEL MOTO ONDOSO ALL IMBOCCATURA DELL AREA PORTUALE... 5 Risultati delle simulazioni

Dettagli

La determinazione dell altezza d onda di progetto delle opere di difesa è stata effettuata assumendo

La determinazione dell altezza d onda di progetto delle opere di difesa è stata effettuata assumendo 1 1. Determinazione dell altezza d onda di progetto La determinazione dell altezza d onda di progetto delle opere di difesa è stata effettuata assumendo quale mareggiata di progetto quella proveniente

Dettagli

L interazione geomorfologica tra spiagge e dune

L interazione geomorfologica tra spiagge e dune Convegno ISPRA CATAP sulla protezione delle dune costiere SOS DUNE Stato, problemi, interventi, gestione L interazione geomorfologica tra spiagge e dune Gioacchino Lena e Gaetano Osso 1 Le dune lungo i

Dettagli

1.18. UNITA' FISIOGRAFI CA N.24 - DALLA FOCE DEL FIUME ASO ALLA FOCE DEL TORRENTE TESINO

1.18. UNITA' FISIOGRAFI CA N.24 - DALLA FOCE DEL FIUME ASO ALLA FOCE DEL TORRENTE TESINO 1.18. UNITA' FISIOGRAFI CA N.24 - DALLA FOC DL FIUM ASO ALLA FOC DL TORRNT TSINO 1.18.1. STATO DI FATTO Il tratto in esame ha una lunghezza totale di 14,27 Km ricadente nei Comuni di Pedaso (4,06 km),

Dettagli

1.1 PREMESSA PARAMETRI DI PROGETTO TEMPO DI RITORNO DI PROGETTO MOTO ONDOSO DIMENSIONAMENTO DELLE SEZIONI...

1.1 PREMESSA PARAMETRI DI PROGETTO TEMPO DI RITORNO DI PROGETTO MOTO ONDOSO DIMENSIONAMENTO DELLE SEZIONI... 1.1 PREMESSA... 2 1.2 PARAMETRI DI PROGETTO... 3 1.3 TEMPO DI RITORNO DI PROGETTO... 3 1.4 MOTO ONDOSO... 3 1.5 DIMENSIONAMENTO DELLE SEZIONI... 5 1.6 VALUTAZIONE DELL ENTITÀ DELLA TRACIMAZIONE... 10 ALLEGATI

Dettagli

sedimenti, realizzando adattamenti morfologici (dimensioni, forma, tracciato,

sedimenti, realizzando adattamenti morfologici (dimensioni, forma, tracciato, CAPITOLO 1 ELEMENTI DI RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE In un progetto di gestione e riqualificazione di un corso d acqua la conoscenza delle problematiche e dei processi fisici e biologici, è la base per poter

Dettagli

Comacchio, Sacca di Goro, Venezia, Caorle, Marano, Grado

Comacchio, Sacca di Goro, Venezia, Caorle, Marano, Grado laguna di Marano Comacchio, Sacca di Goro, Venezia, Caorle, Marano, Grado Origine delle lagune: condizioni geologiche e idrologiche Costa bassa: pianura alluvionale e ampia piattaforma continentale Escursione

Dettagli

Analisi delle problematiche relative alle modificazioni della linea di riva e della costa

Analisi delle problematiche relative alle modificazioni della linea di riva e della costa 3.2 Tratto Punta Righini Baia di Crepatura Questa zona presenta nella parte nord caratteristiche geologiche intermedie: si trova la scogliera a falesia di ofioliti in alcune parti sovrastata da una copertura

Dettagli

AUTUNNO ARPAV, attraverso il Settore Acque, è competente per il monitoraggio delle acque di transizione della regione Veneto.

AUTUNNO ARPAV, attraverso il Settore Acque, è competente per il monitoraggio delle acque di transizione della regione Veneto. AUTUNNO 2010 ARPAV, attraverso il Settore Acque, è competente per il monitoraggio delle acque di transizione della regione Veneto. Nella mappa riportata in Figura 1 sono indicati i corpi idrici di transizione

Dettagli

3.10. UNITA' FISIOGRAFICA N.13 - PROMONTORIO DEL MONTE CONERO STATO DI FATTO

3.10. UNITA' FISIOGRAFICA N.13 - PROMONTORIO DEL MONTE CONERO STATO DI FATTO 3.10. UNITA' FISIOGRAFICA N.13 - PROMONTORIO DEL MONTE CONERO 3.10.1. STATO DI FATTO Il tratto in esame ha una lunghezza totale di 19,86 Km ricadenti nei Comuni di Ancona per 13,12 km, nel Comune di Sirolo

Dettagli

Comune di Marciana Marina

Comune di Marciana Marina INTERPROGETTI Comune di Marciana Marina APPRODO TURISTICO DI MARCIANA MARINA VARIANTE AL P.R.P. STUDIO DELLA AGITAZIONE ONDOSA ALL INTERNO DELLO SPECCHIO ACQUEO PORTUALE INDICE 1) Introduzione... 1 2)

Dettagli

Polo funzionale 18 Sistema balneare dell arenile cervese

Polo funzionale 18 Sistema balneare dell arenile cervese Polo funzionale 18 Sistema balneare dell arenile cervese Comune: Cervia Tav.1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE Polo n. 18-1 Tav.2 INQUADRAMENTO URBANO Scala 1:50.000 Scala 1:10.000 ELENCO UNITÀ DEL POLO FUNZIONALE:

Dettagli

Configurazione della bocca di porto di Malamocco con le opere di difesa. In giallo, i cantieri in corso, in arancione, quelli ultimati.

Configurazione della bocca di porto di Malamocco con le opere di difesa. In giallo, i cantieri in corso, in arancione, quelli ultimati. BOCCA DI PORTO DI MALAMOCCO Configurazione della bocca di porto di Malamocco con le opere di difesa. In giallo, i cantieri in corso, in arancione, quelli ultimati. INTERVENTI IN CORSO: CONCA DI NAVIGAZIONE

Dettagli

Evoluzione del territorio litorale molisano

Evoluzione del territorio litorale molisano Evoluzione del territorio litorale molisano Ente per le Nuove Tecnologie, l Energia, e per l Ambiente Italia Dipartimento Ambiente, Cambiamenti Climatici e Sviluppo Sostenibile S. Cardinali, E. Valpreda,

Dettagli

Le spiagge della Liguria

Le spiagge della Liguria Studi costieri - 2006-10: Lo stato dei litorali italiani Le spiagge della Liguria Lunghezza del litorale Costa alta Costa bassa Aree urbane e portuali Spiagge in erosione 446 km 256 km 94 km 116 km 31

Dettagli

AUTORITA PORTUALE DI PIOMBINO E DELL ELBA PORTO DI RIO MARINA ADEGUAMENTO TECNICO FUNZIONALE DEL PIANO REGOLATORE PORTUALE

AUTORITA PORTUALE DI PIOMBINO E DELL ELBA PORTO DI RIO MARINA ADEGUAMENTO TECNICO FUNZIONALE DEL PIANO REGOLATORE PORTUALE AUTORITA PORTUALE DI PIOMBINO E DELL ELBA PORTO DI RIO MARINA ADEGUAMENTO TECNICO FUNZIONALE DEL PIANO REGOLATORE PORTUALE ADEGUAMENTO DELLA CONFIGURAZIONE DELE OPERE ALLE PRESCRIZIONI CONTENUTE NEL PARERE

Dettagli

Geomorfologia Eolica

Geomorfologia Eolica Geomorfologia Eolica Forme determinate dall azione del vento Duna: rilievo di sabbia costruito dal vento Tipi più comuni di dune Barcana: duna isolata che in pianta assomiglia ad una mezzaluna Esempi di

Dettagli

Ancona, 01/03/2018 LEGGIMI

Ancona, 01/03/2018 LEGGIMI Ancona, 01/03/2018 LEGGIMI PREMESSA I tre file (Versione 01) inseriti sono resi disponibile a tutti i Comuni costieri marchigiani a seguito delle osservazioni presentate nel periodo novembre 2017 febbraio

Dettagli

Questi indicatori sono stati elaborati in relazione al territorio della Provincia di Ravenna.

Questi indicatori sono stati elaborati in relazione al territorio della Provincia di Ravenna. 3 - LE CONDIZIONI METEOROLOGICHE NEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI RAVENNA (Elaborazioni grafiche a cura di G. Bonafè - ARPA - SIMC) 3.1 - Gli indicatori meteorologici per lo studio della qualità dell

Dettagli

1 As Progetto Mediterraneo

1 As Progetto Mediterraneo sulle coste 1 As Progetto Mediterraneo Il moto ondoso è un movimento variabile della parte superficiale delle masse d acqua, dei mari e degli oceani. La parte bassa delle onde incontra il fondale marino,

Dettagli

ESCURSIONE A LIDO DI DANTE E FOCE FIUMI UNITI (RAVENNA).

ESCURSIONE A LIDO DI DANTE E FOCE FIUMI UNITI (RAVENNA). Ravenna, 27/10/2006 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Corso di Elementi di Geologia e Geomorfologia ESCURSIONE A LIDO DI DANTE E FOCE FIUMI UNITI (RAVENNA). Guide: Docente Titolare del corso: Prof. Paolo

Dettagli

Città di Jesolo. Provincia di Venezia. Ripascimenti 2014 del Litorale di Jesolo e Cortellazzo. Relazione Tecnica

Città di Jesolo. Provincia di Venezia. Ripascimenti 2014 del Litorale di Jesolo e Cortellazzo. Relazione Tecnica Ripascimenti 2014 del Litorale di Jesolo e Cortellazzo Relazione Tecnica 1. Premessa 2. Stato dei litorali 3. Proposta di manutenzione per l'anno 2014 1. Premessa Gli interventi di difesa dei litorali

Dettagli

PARAMETRI MARINI. 1 di 5

PARAMETRI MARINI. 1 di 5 II TRIMESTRE 20 La qualità delle acque marino-costiere del Veneto è controllata dal Servizio Osservatorio Acque Marine e Lagunari di ARPA Veneto attraverso: la Rete di Boe Meteo Marine in collaborazione

Dettagli

Dott. Ing. Francesco Uzzani studio di ingegneria idraulica

Dott. Ing. Francesco Uzzani studio di ingegneria idraulica IMPIANTO DEL FOSSETTO - COMUNE DI MONSUMMANO TERME (PT) Dicembre 2016 Progetto per il raggiungimento della volumetria complessiva prevista negli strumenti di pianificazione - Realizzazione Vasca 8 PROGETTO

Dettagli

Mappe di pericolosità e rischio in ambito costiero

Mappe di pericolosità e rischio in ambito costiero DIRETTIVA 2007/60/CE e D. LGS 49/2010 PERCORSO PARTECIPATIVO CICLO di INCONTRI TECNICI CON GLI ENTI (27 febbraio 17 aprile 2014) Mappe di pericolosità e rischio in ambito costiero Luisa Perini, Lorenzo

Dettagli

Università degli Studi della Basilicata Corso di Laurea in Scienze Geologiche (Biennio Specialistico) Corso di DINAMICA COSTIERA

Università degli Studi della Basilicata Corso di Laurea in Scienze Geologiche (Biennio Specialistico) Corso di DINAMICA COSTIERA Università degli Studi della Basilicata Corso di Laurea in Scienze Geologiche (Biennio Specialistico) Corso di DINAMICA COSTIERA 12 Erosione Costiera ed Interventi in Difesa delle Coste Sergio G. Longhitano

Dettagli

Monitoraggio Laguna di Orbetello Relazione mensile su dati rilevati dalle centraline di Laguna Levante e Laguna Ponente.

Monitoraggio Laguna di Orbetello Relazione mensile su dati rilevati dalle centraline di Laguna Levante e Laguna Ponente. Report ARPAT Monitoraggio Laguna di Orbetello Relazione mensile su dati rilevati dalle centraline di Laguna Levante e Laguna Ponente. Agosto 2014 Dipartimento provinciale ARPAT di Grosseto 1 Introduzione

Dettagli

Figura 3.1 Ubicazione dei punti di monitoraggio del traffico

Figura 3.1 Ubicazione dei punti di monitoraggio del traffico Figura. Ubicazione dei punti di monitoraggio del traffico Il monitoraggio è stato eseguito nella giornata di venerdì 9/5/8; si precisa che nelle giornate di giovedì e venerdì lo Stabilimento, generalmente,

Dettagli

Fenomeni fisici e strumenti ingegneristici per la valutazione dell insabbiamento portuale

Fenomeni fisici e strumenti ingegneristici per la valutazione dell insabbiamento portuale Incontro di studio Il dragaggio portuale Club Nautico di Senigallia 17 Ottobre 2015 Fenomeni fisici e strumenti ingegneristici per la valutazione dell insabbiamento portuale Ing. Alessandro Romano * (*)

Dettagli

21) FLAVIO ANDO (chalet)

21) FLAVIO ANDO (chalet) 21) FLAVIO ANDO (chalet) QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2 Pericolosità idraulica, acque superficiali e depurazione...7 Clima acustico

Dettagli

Analisi eventi di marea

Analisi eventi di marea Dipartimento Tutela Acque Interne e Marine Servizio Laguna di Venezia Analisi eventi di marea Rapporto n. 01/13 Evento di marea eccezionale in alto Adriatico - 11-12 Febbraio 13 - Castello, 4665-122 Venezia

Dettagli

PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MESSINA. Il Monitoraggio geomorfologico sedimentologico del litorale ragusano

PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MESSINA. Il Monitoraggio geomorfologico sedimentologico del litorale ragusano PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MESSINA Il Monitoraggio geomorfologico sedimentologico del litorale ragusano Pianificare la protezione e la gestione dei litorali Ragusa, 24 Giugno

Dettagli

La pianificazione e la gestione dei sedimenti costieri in Toscana

La pianificazione e la gestione dei sedimenti costieri in Toscana La pianificazione e la gestione dei sedimenti costieri in Toscana Luigi E. Cipriani Direzione Difesa del Suolo e Protezione Civile - Regione Toscana CONOSCERE, APPROFONDIRE E CONDIVIDERE I TEMI DELLA PREVENZIONE

Dettagli

Nota tecnica n. 01/2011 Lido diga sud Proposta di variazione della quota del caposaldo e relativa correzione dei dati di marea

Nota tecnica n. 01/2011 Lido diga sud Proposta di variazione della quota del caposaldo e relativa correzione dei dati di marea Nota tecnica n. 01/2011 Lido diga sud Proposta di variazione della quota del caposaldo e relativa correzione dei dati di marea In questo documento si vuole porre l attenzione sui livelli di marea registrati

Dettagli

Rapporto di sintesi sugli andamenti dei principali parametri oceanografici e meteo-marini delle acque costiere del Veneto

Rapporto di sintesi sugli andamenti dei principali parametri oceanografici e meteo-marini delle acque costiere del Veneto SERVIZIO ACQUE MARINO COSTIERE OSSERVATORIO ALTO ADRIATICO POLO REGIONALE VENETO Copertura: regionale Periodicità: annuale www. arpa.veneto.it Rapporto di sintesi sugli andamenti dei principali parametri

Dettagli

INDAGINE IDROGEOLOGICA

INDAGINE IDROGEOLOGICA Via Berti Pichat, 2/4 BOLOGNA Oggetto: RAPPORTO FINALE INDAGINE IDROGEOLOGICA COMPARTO IMPIANTI HERA S.p.A. S.S. N. 309 Km 2,600 RAVENNA I tecnici: Dott. Geol. Michela Lavagnoli Dott. Geol. Fabrizio Morandi

Dettagli

Studio di morfodinamica trasversale della spiaggia tramite modello matematico

Studio di morfodinamica trasversale della spiaggia tramite modello matematico Regione Sardegna Comune di Capoterra (CA) Sistemazione e rinaturazione delle difese litoranee Bonifica e sistemazione della fascia costiera Progetto definitivo-esecutivo delle opere marittime Protezione

Dettagli

P R I M AV ERA 2 010

P R I M AV ERA 2 010 SETTORE ACQUE Copertura: regionale Frequenza: trimestrale OSSERVATORIO ALTO ADRIATICO www. arpa.veneto.it Rapporto di sintesi sugli andamenti dei principali parametri oceanografici e meteo-marini delle

Dettagli

PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA

PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA Assessorato Territorio, Ambiente e Protezione Civile Settore Geologia e Geognostica PROGETTO PRELIMINARE DI 1.906.475,00 RICOSTRUZIONE DELLA SPIAGGIA DI CASUZZE, IN TERRITORIO

Dettagli

COMUNE DI RAVASCLETTO Via Edelweiss, Ravascletto (UD) LIVELLAZIONI E RILIEVI TOPOGRAFICI DI PRECISIONE. Relazione Tecnica Conclusiva

COMUNE DI RAVASCLETTO Via Edelweiss, Ravascletto (UD) LIVELLAZIONI E RILIEVI TOPOGRAFICI DI PRECISIONE. Relazione Tecnica Conclusiva COMUNE DI RAVASCLETTO Via Edelweiss,7 33020 Ravascletto (UD) INTERVENTI DI SISTEMAZIONE IDROGEOLOGICA DELLA FRAZIONE DI SALÀRS IN COMUNE DI RAVASCLETTO (UD) LIVELLAZIONI E RILIEVI TOPOGRAFICI DI PRECISIONE

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PISA FACOLTA DI INGEGNERIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PISA FACOLTA DI INGEGNERIA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PISA FACOLTA DI INGEGNERIA TESI DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE IDRAULICA Progetto di porto turistico a Milazzo Relatori: Prof. Ing. Valerio MILANO Prof. Ing. Stefano PAGLIARA

Dettagli

Lo studio é finalizzato a verificare la compatibilità degli interventi con le condizioni geologiche/gemorfologiche/geotecniche del siti.

Lo studio é finalizzato a verificare la compatibilità degli interventi con le condizioni geologiche/gemorfologiche/geotecniche del siti. ESECUTIVO B LUGLIO 1. Premessa Nel seguito si da conto dello studio geologico eseguito a supporto del progetto per la Realizzazione degli interventi di eradicazione delle specie alloctone e di ripristino

Dettagli

Esperienze ed interventi pregressi nella spiaggia di S. Margherita di Pula

Esperienze ed interventi pregressi nella spiaggia di S. Margherita di Pula Relatore: Ing. Andrea Ritossa Pag.1/3 Luglio 2017 Giugno 2017 LUGLIO 2018 FOTO DEL 11/10/2018 PRECEDENTI INTERVENTI: Progetto di ripristino del litorale antistante il Forte Village Resort (2003) che

Dettagli

ANALISI CLIMATICA DELL ESTATE 2016

ANALISI CLIMATICA DELL ESTATE 2016 Provincia Autonoma di Trento METEOTRENTINO REPORT ANALISI CLIMATICA DELL ESTATE 2016 Dipartimento Protezione Civile Servizio Prevenzione Rischi Ufficio Previsioni e Pianificazione Via Vannetti, 41-38100

Dettagli

STUDI, INDAGINI, MODELLI MATEMATICI FINALIZZATI ALLA REDAZIONE DEL PIANO DI DIFESA DELLA COSTA

STUDI, INDAGINI, MODELLI MATEMATICI FINALIZZATI ALLA REDAZIONE DEL PIANO DI DIFESA DELLA COSTA REGIONE MARCHE SERVIZIO LAVORI PUBBLICI UFFICIO PROGETTI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ANCONA FACOLTÀ DI INGEGNERIA ISTITUTO DI IDRAULICA STUDI, INDAGINI, MODELLI MATEMATICI FINALIZZATI ALLA REDAZIONE DEL

Dettagli

Le applicazioni del Sistema Informativo:

Le applicazioni del Sistema Informativo: Le applicazioni del Sistema Informativo: la caratterizzazione fisica della costa Il supporto alla progettazione degli interventi L analisi del rischio costiero INDICE La caratterizzazione fisica della

Dettagli

Rapporto di sintesi sull andamento dei principali parametri ambientali delle acque lagunari e costiere della provincia di Ferrara Dicembre 2017

Rapporto di sintesi sull andamento dei principali parametri ambientali delle acque lagunari e costiere della provincia di Ferrara Dicembre 2017 Struttura Autorizzazioni e Concessioni Ferrara Unità Acque Costiere Rapporto di sintesi sull andamento dei principali parametri ambientali delle acque lagunari e costiere della provincia di Ferrara Dicembre

Dettagli

Analisi eventi di marea

Analisi eventi di marea Dipartimento Tutela Acque Interne e Marine Servizio Laguna di Venezia Analisi eventi di marea Rapporto n. 1/211-1 Marzo 211 Castello, 4665-3122 Venezia Tel: 41 522555 / 5235895 - Fax: 41 522521 Segreteria

Dettagli

Le coste: basse (foci fluviali, spiagge, lagune) e alte (ciglione carsico) FVG 17 Lagune GFGeol - STAN 1

Le coste: basse (foci fluviali, spiagge, lagune) e alte (ciglione carsico) FVG 17 Lagune GFGeol - STAN 1 Le coste: basse (foci fluviali, spiagge, lagune) e alte (ciglione carsico) FVG 17 Lagune GFGeol - STAN 1 laguna di Marano FVG 17 Lagune GFGeol - STAN 2 Rappresentazione imprecisa, difficile FVG 17 Lagune

Dettagli

Il presente studio di inserimento ambientale e paesaggistico ha il compito di analizzare e determinare le misure atte a mitigare e compensare gli

Il presente studio di inserimento ambientale e paesaggistico ha il compito di analizzare e determinare le misure atte a mitigare e compensare gli Il presente studio di inserimento ambientale e paesaggistico ha il compito di analizzare e determinare le misure atte a mitigare e compensare gli effetti dell'intervento sull'ambiente e sulla salute, e

Dettagli

Allegato C 1. Precipitazioni (grafico dimostrativo )

Allegato C 1. Precipitazioni (grafico dimostrativo ) Allegato C 1 Precipitazioni (grafico dimostrativo ) 1 segue Allegato C 1 Precipitazioni Mappe relative al numero di giorni in cui si sono verificate precipitazioni superiori ai 5 mm nei vari mesi degli

Dettagli

AUTORITA PORTUALE MARINA DI CARRARA

AUTORITA PORTUALE MARINA DI CARRARA AUTORITA PORTUALE MARINA DI CARRARA STIMA DEL RATEO MEDIO DI SEDIMENTAZIONE DELL IMBOCCATURA E DEL CANALE DI ACCESSO AL PORTO DI CARRARA LUGLIO 2015 Prof. Ing. Paolo De Girolamo INDICE 1. Premessa... 3

Dettagli

(0,46 km), scogliere radenti (2,90 km), opere miste (1,04 km).

(0,46 km), scogliere radenti (2,90 km), opere miste (1,04 km). 1.17. UNIT' FISIOGRFIC N.23 - DL PORTO PORTO SN GIORGIO LL FOCE DEL FIUME SO 105/278 1.17.1. STTO FTTO Il tratto in esame ha una lunghezza totale di 7,15 Km ricadente nei Comuni di Fermo per 4,06 km e

Dettagli