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2 Il presente studio di inserimento ambientale e paesaggistico ha il compito di analizzare e determinare le misure atte a mitigare e compensare gli effetti dell'intervento sull'ambiente e sulla salute, e a riqualificare e migliorare la qualità ambientale e paesaggistica del contesto territoriale avuto riguardo agli esiti delle indagini tecniche, alle caratteristiche dell'ambiente interessato dall'intervento in fase di cantiere e di esercizio, alla natura delle attività e lavorazioni necessarie all'esecuzione dell'intervento, e all'esistenza di vincoli sulle aree interessate. In termini di fattibilità ambientale è necessario valutare l intervento all interno delle aree a rischio per come determinate dal Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.) della Regione Calabria. L esame degli allegati del P.A.I. della Regione Calabria mostra infatti quanto qui di seguito riportato. Il tratto di litorale oggetto dell intervento di difesa nei riguardi dell arretramento della linea di riva ricade nel comune di Gizzeria e risulta essere caratterizzato da numerosi agglomerati urbani che insistono sulla costa, sebbene la maggioranza di essi possa considerarsi isolata: ciò favorisce un uso del litorale molto localizzato, e comunque a carattere quasi esclusivamente balneare. Il litorale in esame risulta delimitato a Sud da Capo Suvero e a Nord dalla foce del Torrente Grima, che risulta situato a cavallo fra i comuni di Gizzeria e Falerna. La fascia litorale di studio ricade, nel tratto a Nord, all interno del bacino idrografico del Torrente Grima, nella zona centrale dai bacini del Torrente Valle del Lauri e del Torrente Tridattoli, e nella zona a Sud dal bacino del Fosso Iacona. Nella cartografia allegata al PAI della Regione Calabria (Tavola R , Perimetrazione aree a rischio idraulico Comune di Gizzeria, viene riportata la perimetrazione delle aree a rischio idrualico nel suddetto Comune (Figura 1). Dall analisi della cartografia risulta esistente una zona d attenzione, a Nord del litorale in esame, corrispondente al tratto terminale del Torrente Grima. Aree di attenzione per il rischio inondazione delle massime portate di piena sono comunque identificabili per le aste principali dei bacini succitati. I torrenti afferenti all area di studio, nel corso della loro storia, hanno molto le loro caratteristiche morfologiche e sono stati soggetti ad interventi che hanno mitigato i rischi di inondazione e di eccessivo modellamento della conformazione dell alveo. Numerose briglie sono state costruite nei tratti terminali dei torrenti, andando col tempo a depaupare il contributo del trasporto solido sui tratti di spiaggia circostanti. Per ciò che riguarda le aree a rischio di frana, la fascia costiera oggetto dell intervento di salvaguardia dal rischio di erosione costiera ricade in una zona non soggetto a rischio frana, secondo quanto riportato nella cartografia allegata al PAI Calabria (Tavola /1, Carta inventario delle frane e delle relative aree a rischio frana Perimetrazione delle aree a rischio e/o 1

3 pericolo di frana, Comune di Gizzeria ). Dall analisi della cartografia si evince che solo alcune limitate aree più interne, oltre la s.s. n. 18, presentano aree a rischio R1, quindi limitato (Figura 2) Figura 1: Perimetrazione aree a rischio idraulico per il comune di Gizzeria (PAI Calabria) Figura 2: Perimetrazione aree a rischio frana per il comune di Gizzeria (PAI Calabria) 2

4 Per ciò che concerne il rischio ad erosione costiera, l area in esame ricade in zona a rischio R3. Negli elaborati grafici allegati al P.A.I. (Tavola /0, Perimetrazione delle aree a rischio rosione costiera, Comune di Gizzeria ), si osserva in Figura 3 che il litorale è soggetto in alcuni tratti a intensi processi erosivi, anche se nel corso degli anni l andamento è stato altalenante, intervallando zone di accrescimento con zone di arretramento, in funzione, principalmente, della disponibilità di sedimenti provenienti da Nord, avendo le correnti costiere long-shore verso prevalente Nord-Sud. Processi erosivi sono risultati essere più accentuati nei periodi e (per maggiori dettagli, vedi Relazione Tecnica). Figura 3: Perimetrazione aree a rischio di erosione costiera per il comune di Gizzeria (PAI Calabria) L insieme dei fenomeni che determinano il movimento dei sedimenti nella parte attiva della spiaggia (emersa e sommersa) rappresenta l aspetto preminente della fase evolutiva nei processi di dinamica dei litorali. L evoluzione del litorale è da attribuirsi non solo ai fenomeni di trasporto, ma anche a diversi fenomeni di naturali e, molto più frequentemente, a fenomeni di natura antropica. Nella fattispecie, lungo il litorale le azioni antropiche sono state negli ultimi decenni particolarmente intense con la costruzione di diversi abitati. 3

5 Risulta interessante notare la presenza di un forte arretramento dovuto alla presenza di correnti cross-shore, che tendono a trascinare i sedimenti da riva verso largo, rimodellando la forma della spiaggia sommersa e favorendo, assieme alle correnti di lungo periodo, come precisato nella relazione geologica, la formazione di una barra, alla distanza media di circa 450 m dall attuale linea di riva. Ai fini del contenimento dell arretramento della linea di riva, la soluzione progettuale consta di una serie di barriere soffolte, attestate sulla batimetrica -5 m, con sommergenza pari a 2 m, in grado di apportare una significativa riduzione dell energia dell attacco ondoso e una significativa riduzione del trasporto cross-shore, confinando i sedimenti provenienti da riva nello specchio acqueo adiacente Per evitare flussi di sedimenti attraverso i varchi lasciati fra un frangiflutti e un altro, indispensabili per garantire ricambio d acqua e possibilità di accesso con imbarcazioni, si è previsto di costruire soglie di fondo dell altezza di 1 m rispetto al fondale, il che comporta una sommergenza di 3.5 m. L intervento complessivo contempla la presenza di 7 frangiflutti soffolti di cui 5 della lunghezza di 200 m e 2 di 150 m intervallati da soglie di fondo lunghe circa 50 m. L utilizzo di barriere e soglie soffolte garantisce, a dispetto di quelle emerse, un impatto visivo minimo, con l evidenziazione di macchie scure che non interferiscono con il contesto marino. Inoltre, l adozione di queste opere costiere risulta ottimale ai fini della circolazione idrodinamica nella zona compresa fra la loro localizzazione e la linea di riva. In questo caso sono evitati i problemi di possibile eutrofizzazione, tipici delle barriere emerse, che sono riscontrabili a lungo termine con la possibile formazione di tomboli sabbiosi a tergo di essi. Il risultato della costruzione di elementi costruttivi sommersi risulta così ottimale ai fini della balneabilità. Le barriere sommerse sono opere che contengono il contenuto energetico delle mareggiate più insidiose per la salvaguardia della spiaggia emersa. L adozione di questi sistemi permette di mantenere inalterato, per un arco di tempo sufficientemente lungo, il piede dunale a tergo della spiaggia emersa e il rilevato stradale della s.s. n. 18. Pertanto, l interazione delle barriere e delle soglie con il litorale in esame risulta pressoché nulla, sia dal punto di vista della diversificazione visiva del tratto di mare, sia dal punto di vista dell interazione con le aree retrostanti la spiaggia: piedi dunali, strade, abitati e, in generali, interventi di tipo antropico. In seguito, ai fini di una maggiore comprensiva dell area oggetto di studio sono riportate delle fotografie atte a caratterizzare il contesto ambientale e paesaggistico. In Figura 4 è mostrato una vista da Sud dello stato attuale del litorale oggetto di studio, delimitato a Nord dalla foce del Torrente Grima, caratterizzato da un visibile accumulo di sedimenti nel tratto in cui l alveo interagisce con la parte di spiaggia emersa. 4

6 Figura 4: Litorale di Falerna oggetto dell intervento (vista da Sud) In Figura 5 è mostrato una vista da Nord, in corrispondenza della foce del Torrente Grima. dello stato attuale del litorale oggetto di studio, in cui si osserva la parte di spiaggia emersa e la sommità dunale caratterizzata da vegetazione diffusa. Figura 5: Litorale di Gizzeria dalla foce del torrente Grima (vista da Nord) La Figura 6 mostra il tratto terminale del Grima, delimitante il litorale oggetto dell intervento. L alveo risulta ricoperto da arbusti di media taglia e da vegetazione diffusa. 5

7 Figura 6: Tratto terminale dell alveo del torrente Grima A sud dell area oggetto di studio ricade un area SIC (Sito di Interesse Comunitario), che risulta essere sotto salvaguardia ambientale e che deve essere protetta da interventi antropici e da dissesti idrogeologici. L intervento di difesa costiera, come meglio evidenziato nella Relazione Tecnica, non risulta interferire con l area SIC. L analisi delle simulazioni effettuate ai fini di conoscere l evoluzione futura della linea di riva non mostra una diversificazione del litorale antistante l area SIC. La Figura 7 mostra la parte a Sud dell area SIC delimitata da un porticciolo turistico. In questa area esistono diversi accumuli di sedimenti, utili ai fini di possibili ripascimenti di aree costiere soggette ad erosione. La granulometria dei sedimenti risulta, in questo caso, della stessa dimensione di quella del litorale oggetto di studio. In questa zona, il trasporto di sedimenti ghiaiosi-sabbiosi parallelamente alla linea di costa e i processi eolici di rielaborazione e selezione della componente sabbiosa per la costruzione dei sistemi dunari danno origine a dei ridges costieri, ovvero sistemi di corpi sabbiosi allungati, che delimitano all interno piccole lagune e laghi costieri. 6

8 Figura 7: Porticciolo all interno dell area SIC (vista da Sud) Come si evince dalla Figura 8, l area SIC risulta pressoché priva di interventi antropici. Sono presenti vegetazioni di alto fusto e lagune in cui vivono specie faunistiche di particolare pregio. Figura 8: Vista generale dell area Sic (vista da Nord) La Figura 9 mostra il tratto Sud del litorale oggetto di studio. La parte di spiaggia sommersa risulta attualmente essere più limitata di quella del tratto Nord, nei pressi della foce del torrente Grima. A difesa della stabilità della s.s. n. 18 che scorre parallelamente al litorale, sono stati posti recentemente una serie di difese radenti costituite da massi in cls, atti a contenere il contenuto delle mareggiate a carattere erosivo. 7

9 Figura 9: Tratto del litorale in esame in corrispondenza di Capo Suvero (vista da Nord) La Figura 10 mostra il tratto di spiaggia soggetto all intervento di difesa costiera che si trova a Nord di Capo Suvero. L ampiezza della spiaggia emersa risulta maggiore di quella corrispondente a Capo Suvero. A difesa della s.s. n. 18 dalle maggiori mareggiate, è stato costruito un muro verticale che si trova antistante al piede dunale, caratterizzato da vegetazione bassa e diffusa. Figura 10: Tratto del litorale a Nord di Capo Suvero (vista da Sud) 8

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