MONITORAGGIO COSTIERO SU SCALA LOCALE E REGIONALE
|
|
- Natalia Rosso
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 MONITORAGGIO COSTIERO SU SCALA LOCALE E REGIONALE Relatore: Ing. Paolo CONTINI Direttore Tecnico MODIMAR s.r.l. Via Monte Zebio, Roma p.contini@modimar.it
2 CONSIDERAZIONI GENERALI SUL MONITORAGGIO Dal latino monitor oris, derivato di monere, ed ha il significato di: ammonire, avvisare, informare, consigliare MONITORAGGIO PROGRAMMAZION E (DEL MONITORAGGIO) = SISTEMA E/O METODO PER LA RILEVAZIONE ED IL CONTROLLO, IN CONTINUO O AD INTERVALLI REGOLARI, DI DATI SIGNIFICATIVI ED INDISPENSABILI PER L ANALISI, LA VERIFICA E LA GESTIONE DEL CONTESTO IN ESAME. = PREDISPOSIZIONE (DEFINIZIONE, IMPOSTAZIONE) DEI VALORI O INDICI DI RIFERIMENTO (IN TERMINI ASSOLUTI O RELATIVI) CHE VENGONO USATI PER CONFRONTARE, IN CONTINUO O AD INTERVALLI REGOLARI SULLA BASE DI UNA SEQUENZA TEMPORALE DI RILEVAMENTO, L'ANDAMENTO (VALORI EFFETTIVI DEI DATI RILEVATI) DEL CONTESTO CHE VIENE MONITORATO. ANALISI = INDIVIDUAZIONE DEGLI ELEMENTI SIGNIFICATIVI ED PRELIMINARE INDISPENSABILI PER LA CARATTERIZZAZIONE DEL (DEL CONTESTO CONTESTO IN ESAME SULLA BASE DEI QUALI SI DA MONITORARE) IMPOSTA LA MATRICE DEI VALORI O INDICI DA MISURARE.
3 CONSIDERAZIONI GENERALI SUI MONITORAGGI Nella FASE DI PROGRAMMAZIONE è necessario definire e impostare: le tipologie dei dati (cosa monitorare); le scale di riferimento (spazio-tempo); il dettaglio e gli intervalli di acquisizione (quando e dove) gli strumenti, le procedure di acquisizione e di analisi (costi e modi d uso) i margini di tolleranza ed affidabilità (limiti operativi); Requisiti minimi del MONITORAGGIO: utilizzare strumenti e procedure di misura standard assicurare l effettiva reperibilità e analisi dei dati significativi garantire costi e tempi compatibili con le finalità ripetibilità sistematica delle procedure di monitoraggio ciclo di monitoraggi sufficientemente esteso Classificazione del monitoraggio in funzione di: frequenza di campionamento (continua, alta, bassa) tipologia del sistema di monitoraggio (più o meno complessa) contesto in cui si opera (più o meno critico) finalità e obiettivi (univoci, multipli, sequenziali)
4 IL CONTESTO IN CUI SI OPERA: LA FASCIA LITORANEA BIOSFERA (terrestre e marina) flora e fauna IDROSFERA (falde, fiumi, laghi) portate solide e liquide LITOSFERA formazioni rocciose e sedimentarie tettonica, esogenesi ATMOSFERA (condizioni meteorologiche) pressione, temperatura, umidità, precipitazioni, vento IDROSFERA (mari, oceani) Temperatura Salinità Onde, correnti e maree Elemento di confine tra l ambiente marino e quello terrestre ove, anche attraverso dinamiche molto diversificate nel tempo e nello spazio, si realizzano le molteplici connessioni e le interferenze.
5 IL CICLO DI EVOLUZIONE DELLA FASCIA LITORANEA CONDIZIONI AL CONTORNO Forzanti meteomarine APPORTI SOLIDI TERRIGENI ESPOSIZIONE CLIMATICA Profilo trasversale ; Linea di riva Moto ondoso; Vento; Livelli Processi Idrodinamici AMBIENTE LITORANEO Processi di trasporto solido Risposta Geomorfologica CARATTERISTICHE GEOMORFOLOGICHE ELEMENTI ANTROPICI
6 IL CONTESTO IN CUI SI OPERA: LA FASCIA LITORANEA La conformazione di un litorale è il risultato del continuo confronto tra gli elementi marini e terrestri; Le variazioni climatiche del moto ondoso e del vento esercitano una continua naturale azione di modellazione del litorale; Elementi di rigidità antropica (strutturali e culturali) possono esasperare alcuni scenari di evoluzione del litorale; Il ricorso lungo il litorale ad interventi di difesa drastici (spesso copiati e riciclati da altri siti costieri senza fare ricorso a studi propedeutici per analizzarne l efficacia nei confronti dei fenomeni evolutivi che si pretende di controllare) il più delle volte è destinato a fallire. Interventi promossi per difendere un tratto di costa spesso hanno l effetto di aggiungere ulteriori elementi di conflitto innescando una vera e propria guerra di posizione, non sempre vincente e comunque con notevoli costi e ripercussioni sociali, economici ed ambientali.
7 IL CONTESTO IN CUI SI OPERA: LA FASCIA LITORANEA Spesso un monitoraggio errato porta ad un errata analisi dei fenomeni evolutivi e tutto ciò può spingere alla scelta di strategie di gestione ed uso del bene spiaggia del tutto inadeguate. E fondamentale quindi monitorare attentamente la complessità del sistema costiero anche tramite alcune ipotesi semplificative purché consentano una verifica oggettiva delle dinamiche evolutive in atto. A tal scopo e necessario fissare preliminarmente: le finalità pratiche del monitoraggio e degli studi correlati sulla base degli obiettivi di gestione del litorale; l inquadramento (tempo-spazio) dei fenomeni evolutivi di interesse; il margine di approssimazione (affidabilità) accettabile per il modello evolutivo. La validità del modello evolutivo e la sua affidabilità devono essere confermate tramite un ciclo di monitoraggio cioè attraverso continui riscontri oggettivi con la realtà del sito in esame ed operando un controllo incrociato tra le cause-effetti dei fenomeni investigati.
8 OBIETTIVI E FINALITÀ: CONOSCENZA GESTIONE INTEGRATA Tempo (s) ere millenni secoli 10 8 decadi puntuale locale unità fisiografica 10 7 anni TENDENZA EVOLUTIVA 10 6 profilo trasversale stagioni linea di riva bilancio dei sedimenti 10 4 giorni EVENTO barra sommersa berma 10 3 ore duna ISTANT. ripples cuspidi FISICA Competenze scientifiche INGEGNERIA UTENTE regionale EVOLUZIONE STORICA fascia costiera sistemi fociali AMMINISTRAZIONE continentale EVOLUZIONE GEOLOGICA piattaforma continentale tettonica livello marino GEOLOGIA SOCIETA Livelli di attenzione antropica Spazio (m) Morfodinamica: studia i caratteri geomorfologici dell interfaccia terra-mare e la dinamica evolutiva di questi sotto l azione di forzanti naturali ed antropiche.
9 ELEMENTI DI CRITICITÀ: INTERFERENZA ANTROPICA Evoluzione del carico antropico negli ultimi 100 anni
10 REQUISITI DEL MONITORAGGIO GEOMORFOLOGICO Obiettivi Monitorare Cause Effetti Controllare lo stato di salute di un litorale per: impostare la progettazione di un intervento; seguirne l esecuzione; verificarne l efficacia; pianificarne la manutenzione Urgenza Estrema Media Generica Scale Scale di di interesse: tempo spazio (range di di riferimento) Dati/parametri di di riferimento (Forzanti Risposte) Metodologie di di acquisizione analisi - rappresentazione
11 MONITORAGGIO A SCALA REGIONALE Cave di inerti Rimboschimenti Dighe e traverse Arginature Frane ed erosioni Q f Qf presenze antropiche Q E Spiaggia Sito costiero d interesse Opere marittime Q L Q L Esposizione ai QT Perimetro di controllo fattori meteomarini Costa Unità Fisiografica rocciosa
12 MONITORAGGIO A SCALA LOCALE risultante del moto ondoso Q T,out perimetro di controllo Q T,in Q L,in difesa costiera Q L,out linea di riva stabilimento balneare Q E,in azione eolica apparato dunale Q E,out apparato dunale 12
13 DATI E PARAMETRI METEOMARINI DI BASE - FORZANTI Moto Moto ondoso Livello marino Vento Vento DATI E PARAMETRI GEOMORFOLOGICI DI BASE Linea Linea di di riva riva Quote topografiche e e batimetriche Campioni di di sedimenti
14 LINEA DI RIVA... Questa sconosciuta!!!
PROGETTO DEFINITIVO ELENCO ELABORATI. N. Sub. Descrizione Scala. Relazione tecnica studio morfodinamico a 30 anni
ELENCO ELABORATI N. Sub. Descrizione Scala 01_RELAZIONI R.01 Relazione generale R.02 Relazione geologica R.03 Relazione sedimentologica R.04 Relazione tecnica studio meteomarino R.05 Relazione tecnica
DettagliPROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA (Ass.to Territorio, Ambiente e Prot.Civile 13 Settore Geologia)
PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA (Ass.to Territorio, Ambiente e Prot.Civile 13 Settore Geologia) PROGETTO DEFINITIVO PER LA RICOSTRUZIONE DELLA SPIAGGIA COMPRESA TRA PUNTA ZAFAGLIONE E SCOGLITTI NEL COMUNE
DettagliIL MONITORAGGIO AMBIENTALE
Valorizzare la qualità ambientale dei territori IL MONITORAGGIO AMBIENTALE Modulo A introduzione al monitoraggio il caso del monitoraggio in falda Istituto Istruzione Superiore A. Spinelli 2013-2014 monitoraggio
DettagliLe iniziative del Ministero dell Ambiente in materia di difesa delle coste dal 2006 e gli obiettivi di indirizzo generali
Le iniziative del Ministero dell Ambiente in materia di difesa delle coste dal 2006 e gli obiettivi di indirizzo generali Leonardo Di Maggio Consulente Sogesid presso la Direzione Generale per la Salvaguardia
DettagliPRINCIPI DI INGEGNERIA NATURALISTICA Progetto Campus Campania - Facoltà di Ingegneria, Università Federico II - Napoli
Il Risanamento, la Conservazione e la Tutela delle Coste Sabbiose e delle Aree Dunali con Tecniche di Ingegneria Naturalistica ed a Basso Impatto Ambientale COASTAL MANAGEMENT E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE
DettagliTAVOLO NAZIONALE SULL EROSIONE COSTIERA:
TAVOLO NAZIONALE SULL EROSIONE COSTIERA: LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DELLA DINAMICA COSTIERA Roberto Montanari Regione Emilia-Romagna Direzione Generale Ambiente Difesa del Suolo e della Costa Servizio
DettagliCAPITOLO 7: Ambiente costiero
CAPITOLO 7: Ambiente costiero 154 7.1: Difesa costiera Presentazione: L' ambiente costiero rappresenta un sistema naturale assai complesso e strettamente connesso alla rete fluviale retrostante che con
DettagliITCG SALLUSTIO BANDINI SIENA PROGRAMMA SVOLTO
Classe: I A FM LA TERRA NELLO SPAZIO U.D.1: L UNIVERSO ED IL SISTEMA SOLARE Le stelle: nascita ed evoluzione, classificazione delle stelle. Il sistema solare: il sole, i pianeti, le leggi di Newton e di
Dettagli2 Test CONOSCENZE DI BASE PER LE SCIENZE DELLA TERRA GRANDI IDEE DELLE SCIENZE DELLA TERRA L UNIVERSO IL SISTEMA SOLARE
0 CONOSCENZE DI BASE PER LE SCIENZE DELLA TERRA DALLA MATEMATICA: PERCENTUALI, GRAFICI, MULTI E SOTTOMULTIPLI, POTENZE, ANGOLI DALLA FISICA: GRANDEZZE E UNITÀ DI MISURA DALLA CHIMICA: ELEMENTI E COMPOSTI,
DettagliISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE. Roberto Valturio RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA SVOLTO. a.s.
ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE Roberto Valturio RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA SVOLTO a.s. 2O13-2014 Materia : Scienze integrate-scienze della terra Classe : I sez. G
DettagliORDINE DEI GEOLOGI DELL ORDINE DEI GEOL A TOSCANA
ORDINE DEI GEOLOGI DELLA TOSCANA 9 dicembre 2008 Elaborato a se stante, autonomo La relazione idrogeologica Mirata al tipo di progetto da supportare ma deve comunque sempre contenere informazioni sulla
DettagliGUIDA ALLA CONSERVAZIONE E LA GESTIONE DELLA COSTA IN ITALIA E IN TOSCANA
Innovative methods and strategies in Vocational Education and Training for efficient use of resources and environmental protection GUIDA ALLA CONSERVAZIONE E LA GESTIONE DELLA COSTA IN ITALIA E IN TOSCANA
DettagliMorfodinamica delle spiagge
Morfodinamica delle spiagge Il profilo di spiaggia Da notare il ruolo della barra lungocosta Rapporto tra barra ordinaria e barra di tempesta Ruolo della profondità di chiusura del profilo Berma di tempesta
DettagliI-PERLA Progetto per l accessibilità, la fruibilità e la sicurezza della costa
I-PERLA Progetto per l accessibilità, la fruibilità e la sicurezza della costa REGIONE TOSCANA Area di Coordinamento Programmazione DG Presidenza 1 Politica Marittima Integrata La Politica Marittima Integrata
DettagliLa cartografia geomorfologica
Università degli Studi di Ferrara Dipartimento di Scienze della Terra La cartografia geomorfologica Prof. Massimiliano FAZZINI AA..AA..2015/16 1. Fondamenti della Cartografia Geomorfologica Le carte geomorfologiche
DettagliL interazione geomorfologica tra spiagge e dune
Convegno ISPRA CATAP sulla protezione delle dune costiere SOS DUNE Stato, problemi, interventi, gestione L interazione geomorfologica tra spiagge e dune Gioacchino Lena e Gaetano Osso 1 Le dune lungo i
DettagliEvoluzione del territorio litorale molisano
Evoluzione del territorio litorale molisano Ente per le Nuove Tecnologie, l Energia, e per l Ambiente Italia Dipartimento Ambiente, Cambiamenti Climatici e Sviluppo Sostenibile S. Cardinali, E. Valpreda,
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA FACOLTÀ DI INGEGNERIA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria Civile e Ambientale TESI DI LAUREA TRIENNALE Anno Accademico 2013 2014 Studio sull'evoluzione del profilo trasversale
DettagliINDAGINI, MODELLI MATEMATICI FINALIZZATI ALLA REDAZIONE DEL PIANO DI DIFESA DELLA COSTA RELAZIONE GENERALE
REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE Servizio Lavori Pubblici ISTITUTO DI IDRAULICA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ANCONA Facoltà di Ingegneria STUDI, INDAGINI, MODELLI MATEMATICI FINALIZZATI ALLA REDAZIONE DEL
DettagliPiano di monitoraggio
Regione Sardegna Comune di Capoterra (CA) Sistemazione e rinaturazione delle difese litoranee Bonifica e sistemazione della fascia costiera delle opere marittime Protezione del litorale Piano di monitoraggio
DettagliArturo Gallia Facoltà di Lettere e Filosofia Dottorato di ricerca in Storia
Psicologia Arturo Gallia Facoltà di Lettere e Filosofia Dottorato di ricerca in Storia Claudia Caronti Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Magistrale per la protezione dai rischi naturali Un esempio:
DettagliPROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE Indirizzo: TC, TI, PC, PM. Anno scolastico Materia Classi 2013/2014 Scienze Integrate (Scienze della terra,
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE Indirizzo: TC, TI, PC, PM Anno scolastico Materia Classi 2013/2014 Scienze Integrate (Scienze della terra, 1 Biennio Biologia) ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO INDICAZIONI
DettagliModellistica numerica avanzata a supporto dell idroecologia Scenari di impatto sulla qualità delle acque
Modellistica numerica avanzata a supporto dell idroecologia Scenari di impatto sulla qualità delle acque Luca Dutto - Hydrodata S.p.A. Mauro Porcelli - Ente Parco Nazionale del Circeo Torino, 14-15 Ottobre
DettagliL esperienza della Regione Molise nel settore della difesa della costa dalla erosione marina
L esperienza della Regione Molise nel settore della difesa della costa dalla erosione marina Regione molise Direzione Generale IV Servizio Opere Idrauliche e Marittime Fase preliminare di studio e di sperimentazione
DettagliIndice. Approccio concettuale. Procedura operativa
Introduzione... pag. 1 Parte A Approccio concettuale 1 Tipi di monitoraggio... pag. 13 1.1 Stato attuale... pag. 13 2 Monitoraggio operativo finalizzato... pag. 19 2.1 Obiettivi del monitoraggio... pag.
DettagliUn processo morfogenetico è un particolare meccanismo attraverso il quale un agente morfogenetico riesce a creare o modificare forme e depositi.
Un agente morfogenetico è un fenomeno fisico e/o chimico che, attraverso l attivazione di meccanismi caratteristici, può generare o modificare le forme del rilevo e/o le caratteristiche dei depositi (morfogenesi).
DettagliSERVIZIO OSSERVATORIO ACQUE MARINE E LAGUNARI
SERVIZIO OSSERVATORIO ACQUE MARINE E LAGUNARI Copertura: regionale Periodicità: annuale www. arpa.veneto.it Rapporto di sintesi sugli andamenti dei principali parametri oceanografici e meteo-marini delle
DettagliComacchio, Sacca di Goro, Venezia, Caorle, Marano, Grado
laguna di Marano Comacchio, Sacca di Goro, Venezia, Caorle, Marano, Grado Origine delle lagune: condizioni geologiche e idrologiche Costa bassa: pianura alluvionale e ampia piattaforma continentale Escursione
DettagliAutorità di bacino del fiume Po
Analisi e proposte tecnico-scientifiche per la conoscenza e la pianificazione integrata del distretto del fiume Po: presentazione del progetto Rete di Monitoraggio del Po (Re.Mo. del Po) Lunedì, 15 maggio
DettagliIL RUOLO DEL GEOLOGO NEI PROCESSI DI VALUTAZIONE AMBIENTALE
IL RUOLO DEL GEOLOGO NEI PROCESSI DI VALUTAZIONE AMBIENTALE Corso di Aggiornamento Professionale Viterbo, 24 maggio 2010 - Palazzo della Provincia Prima Sessione Le componenti geologiche nello SIA: ambiente
DettagliI profili delle acque di balneazione nella gestione delle fioriture di cianobatteri. Roberta De Angelis, Massimo Scopelliti
I profili delle acque di balneazione nella gestione delle fioriture di cianobatteri Roberta De Angelis, Massimo Scopelliti Roma, 21 Aprile 2015 Importante cambiamento nella gestione della qualità delle
Dettaglimodello idro-morfo-biodinamico per l analisi del bilancio di sedimenti a scala di bacino: applicazione al fiume Adige
I Convegno Italiano sulla Riqualificazione Fluviale Dipartimento I.M.A.G.E. Università di Padova Sarzana (Sp), 18-19 giugno 2009 Autorità di Bacino del fiume Adige modello idro-morfo-biodinamico per l
DettagliI database integrati nel Sistema Informativo del Mare e della Costa dell'emilia-romagna
I database integrati nel Sistema Informativo del Mare e della Costa dell'emilia-romagna Ravenna Perini L., Calabrese L., Luciani P., Lorito S. Sintesi della presentazione il sistema informativo della costa
DettagliCOMUNE DI CATANZARO Provincia di Catanzaro
Provincia di Catanzaro PROGETTO DEFINITIVO INDICE 1. PREMESSE...3 2. INQUADRAMENTO GEOmorfologICO...4 3. METODOLOGIA GENERALE DI LAVORO...10 4. Ratei di evoluzione della linea di riva e BILANCIO SOLIDO...13
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNUALE SCIENZE NATURALI della classe 1 A Scienze applicate A.S Prof.ssa Pruna Simonetta
PROGRAMMAZIONE ANNUALE SCIENZE NATURALI della classe 1 A Scienze applicate A.S. 2014-15 Prof.ssa Pruna Simonetta La realizzazione del progetto educativo del percorso liceale richiede che nel primo biennio
DettagliLe spiagge del Molise
Le spiagge del Molise Lunghezza del litorale Costa alta Costa bassa Spiagge in erosione 36 km 14 km 22 km 20 km Il litorale molisano è caratterizzato da un orientamento prevalente ca. NW-SE e dall alternarsi
DettagliCONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO DECIMA LEGISLATURA PROGETTO DI LEGGE N. PROPOSTA DI LEGGE d'iniziativa dei Consiglieri Calzavara, Rizzotto, Barbisan Fabiano, Gerolimetto, Boron, Michieletto, Barbisan Riccardo,
DettagliRISPOSTA SISMICA DI DEPOSITI DI TERRENO A GRANA GROSSA IN ALCUNE AREE DELLA TOSCANA
FACOLTA DI INGEGNERIA 12 Aprile 2005 RISPOSTA SISMICA DI DEPOSITI DI TERRENO A GRANA GROSSA IN ALCUNE AREE DELLA TOSCANA Maurizio Ferrini*, Massimo Baglione*, Samuela Iacomelli**, *Regione Toscana - Settore
DettagliI sensori, in quanto interfaccia tra l ambiente esterno e i sistemi di. elaborazione e gestione, hanno un profondo impatto su prodotti di larga
CAPITOLO 1 INTRODUZIONE AI SENSORI IN FIBRA OTTICA 1.1 La sensoristica 1.1.1. Generalità I sensori, in quanto interfaccia tra l ambiente esterno e i sistemi di elaborazione e gestione, hanno un profondo
DettagliLe coste: basse (foci fluviali, spiagge, lagune) e alte (ciglione carsico) FVG 17 Lagune GFGeol - STAN 1
Le coste: basse (foci fluviali, spiagge, lagune) e alte (ciglione carsico) FVG 17 Lagune GFGeol - STAN 1 laguna di Marano FVG 17 Lagune GFGeol - STAN 2 Rappresentazione imprecisa, difficile FVG 17 Lagune
DettagliSTUDI E CONSULENZE GEOLOGICHE
STUDI E CONSULENZE GEOLOGICHE I soci fondatori, il direttore di laboratorio in sito ed alcuni collaboratori della società Geologia e perforazioni, sono professionisti geologi, specializzati nella geologia
DettagliUniversità degli Studi di Napoli Federico II
Università degli Studi di Napoli Federico II Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO
DettagliLegge Regionale 13 novembre 2009 n. 39 Disciplina delle funzioni in materia di difesa della costa
Legge Regionale 13 novembre 2009 n. 39 Disciplina delle funzioni in materia di difesa della costa ( B. U. REGIONE BASILICATA N. 51bis del 16 novembre 2009) Cap. 1 Competenze Articolo 1 Funzioni della Regione
DettagliGeologo Andrea Dignani ANALISI DELLA LINEA DI COSTA DI PORTONOVO (ANCONA)
Geologo Andrea Dignani ANALISI DELLA LINEA DI COSTA DI PORTONOVO (ANCONA) APAT 2007 Una falesia attiva subisce una degradazione fisica, che comporta la frantumazione delle rocce avviene, per mezzo dei
DettagliL'uso della modellistica idraulica nella difesa del suolo
Ordine degli Ingegneri della Provincia di Foggia Workshop L'uso della modellistica idraulica nella difesa del suolo 4 Esempi di applicazione dei software HEC-HMS e HEC-RAS Fiume Lato (prov. di Taranto)
DettagliLICEO DI SCIENZE APPLICATE B. PASCAL Classe I F a.s
MATERIA: SCIENZE DELLA TERRA Prof: Paolo Bonavita. LICEO DI SCIENZE APPLICATE B. PASCAL Classe I F a.s. 01-013 La seguente programmazione per il corso di Scienze della Terra è stata formulata tenendo conto
DettagliGrandezze fisiche e loro misura
Grandezze fisiche e loro misura Cos è la fisica? e di che cosa si occupa? - Scienza sperimentale che studia i fenomeni naturali suscettibili di sperimentazione e caratterizzati da entità o grandezze misurabili.
DettagliPericolosità, Vulnerabilità, Rischio
Provincia di Latina Settore Polizia Provinciale Servizio Protezione Civile Corso specialistico per Operatori di Protezione Civile Rischio Idrogeologico e Idraulico Pericolosità, Vulnerabilità, Rischio
DettagliLa pianificazione di settore nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: elementi di coerenza con il Piano di Gestione
La pianificazione di settore nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: elementi di coerenza con il Piano di Gestione Il Piano di tutela delle acque SCOPO Costituisce uno specifico piano di settore
DettagliCARATTERIZZAZIONE METEO-MARINA DELLE COSTE ITALIANE
Sara Morucci 1 CARATTERIZZAZIONE METEO-MARINA DELLE COSTE ITALIANE Sara Morucci ISPRA Sara Morucci 2 L ambiente marino costiero è un sistema dinamico in equilibrio tra forzanti terrestri e forzanti marine
DettagliPIANO DI LAVORO DEL DOCENTE prof. Rossi Manuela A.S. 2015/2016 CLASSE: 1ALL MATERIA: Scienze Naturali
PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE prof. Rossi Manuela A.S. 2015/2016 CLASSE: 1ALL MATERIA: Scienze Naturali Modulo n.1 - Introduzione alle scienze: il metodo scientifico e misure e grandezze. Collocazione temporale:
Dettagli"GIS e modelli idraulici per l aggiornamento del PAI in area urbana"
Open Day Perugia 9 luglio 2012 GIS e Modelli Idraulici per il Rischio Idrogeologico "GIS e modelli idraulici per l aggiornamento del PAI in area urbana" Ing. Giorgio Cesari Autorità di bacino del Fiume
Dettagliclimaticamente questa vasta area ed eventualmente verificare se sono stati registrati cambiamenti significativi degli stessi
I CLIMI IN ITALIA: LE AREE TEMPERATE UMIDE CON ESTATE CALDA Introduzione Con questo articolo inauguriamo una rassegna sui climi italiani iniziando da quelli identificati, nella convenzione internazionale,
Dettagliacqua il monitoraggio in Campania
acqua il monitoraggio in Campania 2002-2006 L acqua è probabilmente l unica risorsa naturale che interessa tutti gli aspetti della civiltà umana, dallo sviluppo agricolo e industriale ai valori culturali
DettagliCaos e atmosfera. Il problema della predicibilità nella fisica dell'atmosfera. 11 giugno 2010
Introduzione Caos e atmosfera Il problema della predicibilità nella fisica dell'atmosfera 11 giugno 2010 CRMA - Centro Regionale di Modellistica Ambientale ARPA FVG Palmanova - Italy Dario B. Giaiotti
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI FERRARA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FERRARA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE Percorso Ambientale [1227] [DM270] Percorso Costruzioni [1227] [DM270] CORSO DI OPERE IN TERRA [54206]
DettagliIl monitoraggio delle acque sotterranee sul territorio valdostano
Il monitoraggio delle acque sotterranee sul territorio valdostano Piano di Tutela delle Acque 2016 8 aprile 2016 - Primo Forum di partecipazione pubblica Pietro Capodaglio, Fulvio Simonetto ARPA VdA Inquadramento
DettagliScenari di emissione SRES (Special Report on Emission Scenarios) e proiezioni globali
Scenari di emissione SRES (Special Report on Emission Scenarios) e proiezioni globali Informazioni e grafici tratte dal IV rapporto IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change): Climate Change 2007:
DettagliMultidecadal salt marsh evolution in in the northern Adriatic lagoons,, Italy: erosional styles and morphological adaptation to transgressive forcings
VECTOR - II WORKSHOP ANNUALE (Roma, 25-26 26 febbraio 2009) LINEA 2-32 Multidecadal salt marsh evolution in in the northern Adriatic lagoons,, Italy: erosional styles and morphological adaptation to transgressive
DettagliL integrazione della Customer Satisfaction nel ciclo delle performance
L integrazione della Customer Satisfaction nel ciclo delle performance Metodologia e strumenti per il Customer Satisfaction Management Cos è il CSM È un modello di rilevazione della soddisfazione dei cittadini
DettagliEvoluzione delle tecniche di osservazione e previsione meteorologica per il il sistema elettrico.
Torna al sommario Meteorologia e sistema elettrico Mercoledì,, 19 19 marzo 2003 Evoluzione delle tecniche di osservazione e previsione meteorologica per il il sistema elettrico. Paolo Bonelli 1982 2002
DettagliINDIRIZZO ENOGASTRONOMICO PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE. Scienze integrate Scienze della terra A.S / 2016
Istituto Statale d'istruzione Superiore R.FORESI LICEO CLASSICO LICEO SCIENTIFICO LICEO DELLE SCIENZE APPLICATE FORESI LICEO SCIENZE UMANE FORESI ISTITUTO PROFESSIONALE PER L INDUSTRIA E L ARTIGIANATO
DettagliProgramma Didattico Annuale
LICEO SCIENTIFICO STATALE GALILEO GALILEI PdQ - 7.06 Ediz.: 1 Rev.: 0 Data 02/09/05 Alleg.: D01 PROG. M2 PROCEDURA della QUALITA' Programma Didattico Annuale Anno Scolastico 2011/2012 MATERIA : Scienze
DettagliAnalisi dei rischi di incidente rilevante attraverso l applicazione del metodo HazOp ad una raffineria
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MESSINA Facoltà di SCIENZE MM.FF.NN. Corso di Laurea in ANALISI E GESTIONE DEI RISCHI NATURALI ED ANTROPICI Analisi dei rischi di incidente rilevante attraverso l applicazione
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNUALE A.S. 2015/2016
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE J.C. MAXWELL Data: 08/09/2015 Pag. 1 di 7 INDIRIZZO SCOLASTICO DISCIPLINA DOCENTE / I CLASSE / I RISULTATI DI APPRENDIMENTO al termine del percorso quinquennale ( dalle
DettagliGli aspetti di sistemazione idrogeologica e idraulica nel loro rapporto con il PdG Po. Ing. Lorenzo Masoero Geol. Giorgio Gaido
Gli aspetti di sistemazione idrogeologica e idraulica nel loro rapporto con il PdG Po Ing. Lorenzo Masoero Geol. Giorgio Gaido SCALETTA INTERVENTO principali strumenti di pianificazione ed i loro obiettivi
DettagliDFA. Design for Assembly: Impostazione. Contenuti. Metodo DFA Boothroyd & Dewhurst. Modellazione del processo di assemblaggio
DFA Design for Assembly: Impostazione Contenuti Concetti preliminari Modellazione del processo di assemblaggio Analisi preliminare dell assemblaggio Riferimenti: G. Boothroyd, P. Dewhurst, W. Knight, Product
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Area Comune Processo Gestione del processo produttivo, qualità, funzioni tecniche e logistica interna
DettagliL applicazione della modellistica idrodinamica per la salvaguardia di Venezia
L applicazione della modellistica idrodinamica per la salvaguardia di Venezia Ing. Giovani Cecconi THETIS S.p.A. Torino, 9-10 Ottobre 2013 Il Centro Sistemi di Previsione e Modelli di Thetis Sistema informatico
DettagliLINGUISTICO E SCIENTIFICO (PRIMO BIENNIO) SCIENZE DELLA TERRA
Liceo classico Luigi Galvani Dipartimento di Scienze naturali Corso Internazionale Tedesco e Francese (articolazioni Linguistica, Classica, Scientifica) Di seguito sono riportati i nuclei essenziali di
Dettagli14. L ambiente marino
14. L ambiente marino Novembre 1997. La acque dell Oceano Pacifico orientale presentano un sensibile aumento della temperatura, attribuito a un episodio di El Niño. Dal confronto delle due immagini, costruite
DettagliIl ruolo del geologo nella progettazione geomineraria: fasi procedurali e progettuali per l approvazione di un attività estrattiva.
Il ruolo del geologo nella progettazione geomineraria: fasi procedurali e progettuali per l approvazione di un attività estrattiva Franco La Mendola Geologo, Libero Professionista DINAMICHE NORMATIVE RELATIVE
DettagliPIANO ORGANICO PER IL RISCHIO DELLE AREE VULNERABILI RAFFORZAMENTO DEI DISPOSITIVI DI DIFESA COSTIERA
DIREZIONE TERRITORIO, URBANISTICA, BENI AMBIENTALI, PARCHI, POLITICHE E GESTIONE DEI BACINI IDROGRAFICI Servizio Opere Marittime e Qualità delle Acque Marine Delibere CIPE n.36/22 e n. 17/23 LAVORI DI
Dettagli"PIANO DI UTILIZZO TERRE E ROCCE DA SCAVO: IMPATTO SULLA PROGETTAZIONE E SUGLI APPALTI"
"PIANO DI UTILIZZO TERRE E ROCCE DA SCAVO: IMPATTO SULLA PROGETTAZIONE E SUGLI APPALTI" Workshop IGI - OICE Ambiente La gestione delle terre e rocce da scavo: il D.M. 161/2012 Roma, 27 marzo 2013 Francesco
DettagliLiceo Scientifico G.Castelnuovo Anno scolastico 2014/15 Programma svolto Classe 1A Docente: G.T.D Agostino. Modulo 3
Liceo Scientifico G.Castelnuovo Anno scolastico 2014/15 Programma svolto Classe 1A Docente: G.T.D Agostino Modulo propedeutico Cosa studiano le scienze Naturali? Rami di studio delle scienze Naturali:
DettagliINDICE. INDICE... 2 Introduzione... 3 Verbale di Validazione... 4
INDICE INDICE... 2 Introduzione... 3 Verbale di Validazione... 4 Pag. 2 di 8 Introduzione Il presente verbale di validazione è relativo al progetto per l INTERVENTO DI MITIGAZIONE DEL FENOMENO DI EROSIONE
DettagliOrdine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Venezia
Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Venezia Dinamiche naturali di formazione dei litorali alto adriatici, storia geologica del processo di formazione e dinamiche attuali tra trasporto
DettagliConcetti introduttivi alla stratigrafia sequenziale. Variazioni relative del livello marino
Concetti introduttivi alla stratigrafia sequenziale Variazioni relative del livello marino Considerando le curve che indicano la variazione nel tempo degli onlap costieri entro un determinato bacino,
DettagliAPAT Agenzia per la protezione dell ambiente e per i servizi tecnici. Dipartimento Tutela delle Acque Interne e Marine Servizio Difesa delle Coste
APAT Agenzia per la protezione dell ambiente e per i servizi tecnici Dipartimento Tutela delle Acque Interne e Marine Servizio Difesa delle Coste CAPITOLO 3 IL CLIMA ONDOSO A LARGO DELLE COSTE ITALIANE
DettagliMINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI DECRETO 24 ottobre 2014. Procedure e schemi-tipo per la redazione e la pubblicazione del programma triennale, dei suoi aggiornamenti annuali e dell elenco
DettagliLINEE GUIDA AL RILEVAMENTO DELLA CARTA GEOMORFOLOGICA D ITALIA ALLA SCALA 1:50.000
LINEE GUIDA AL RILEVAMENTO DELLA CARTA GEOMORFOLOGICA D ITALIA ALLA SCALA 1:50.000 CONTENUTI A cura di: Maurizio D Orefice & Roberto Graciotti ISPRA - Dipartimento difesa del suolo Servizio Geologico d
DettagliLITORALE DI MARINA DI MASSA EFFETTO DELLA COSTRUZIONE DI OPERE PORTUALI SULLA VARIAZIONE DI RIVA
LITORALE DI MARINA DI MASSA EFFETTO DELLA COSTRUZIONE DI OPERE PORTUALI SULLA VARIAZIONE DI RIVA Il litorale di Marina di Massa è compreso nell unità fisiografica i cui estremi sono rappresentati da Punta
DettagliARGINI E DIGHE IN TERRA
Gli argini in terra sono opere costituite da rilevati strutturali che in genere presentano altezze considerevoli rispetto al piano medio di campagna, con la funzione di «tenuta» dell acqua. La realizzazione
DettagliKit Didattico STORIA GEOLOGICA DELLE MINIERE DI SAINT-MARCEL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE DI SAINT-MARCEL
Kit Didattico STORIA GEOLOGICA DELLE MINIERE DI SAINT-MARCEL GEOLOGIA Scheda didattica: sintesi delle conoscenze STORIA GEOLOGICA DELLE MINIERE DI SAINT-MARCEL La struttura geologica della Valle d Aosta
DettagliMonitoraggio. Incontro tematico per la partecipazione pubblica a supporto dell elaborazione elaborazione del PBI. Parma, 6 luglio 2011
Monitoraggio Incontro tematico per la partecipazione pubblica a supporto dell elaborazione elaborazione del PBI Parma, 6 luglio 2011 via Giuseppe Garibaldi, 75-43121 Parma - tel. 0521 2761 www.adbpo.it
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA Sequenza di processo Area di Attività Qualificazione regionale Referenziazioni della qualificazione SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE
DettagliSommario. Preambolo. Art. 1 - Modifiche all articolo 12 della l.r. 91/1998. Art. 2 - Modifiche all articolo 14 della l.r. 91/1998
Modifiche alla legge regionale 11 dicembre 1998, n. 91 (Norme per la difesa del suolo). Disciplina delle funzioni in materia di difesa della costa e degli abitati costieri Sommario Preambolo Art. 1 - Modifiche
DettagliSERVIZIO OSSERVATORIO ACQUE MARINE E LAGUNARI
SERVIZIO OSSERVATORIO ACQUE MARINE E LAGUNARI Copertura: regionale Periodicità: annuale www. arpa.veneto.it Rapporto di sintesi sugli andamenti dei principali parametri oceanografici e meteo-marini delle
DettagliLICEO SCIENTIFICO STATALE GALILEO GALILEI. Siena PIANO DI LAVORO ANNO SCOLASTICO 2016/2017
LICEO SCIENTIFICO STATALE GALILEO GALILEI Siena PIANO DI LAVORO ANNO SCOLASTICO 2016/2017 Docente: Da Pozzo Paola Classi: 1C, 1D e 1E Materia: Scienze naturali Contenuti di Scienze della Terra L Universo
DettagliEVC ITALIA S.p.A. Stabilimento di Porto Marghera (VE) BILANCIAMENTO CAPACITA PRODUTTIVA a 260 kt/a di PVC e 280 kt/a di CVM
EVC ITALIA S.p.A. Stabilimento di Porto Marghera (VE) BILANCIAMENTO CAPACITA PRODUTTIVA a 260 kt/a di PVC e 280 kt/a di CVM STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE Il presente documento è costituito da n pagine progressivamente
DettagliPiano di Tutela delle Acque e Direttiva 2000/60/CE: Quali gli obblighi e le azioni per il futuro
Piano di Tutela delle Acque e Direttiva 2000/60/CE: Quali gli obblighi e le azioni per il futuro Corrado Soccorso Dipartimento Difesa del Suolo Sezione Geologia e Georisorse Settore Tutela Acque Iniziativa
DettagliI numeri delle eccellenze nella raccolta differenziata e nel ciclo integrato dei rifiuti in Provincia di Treviso
I numeri delle eccellenze nella raccolta differenziata e nel ciclo integrato dei rifiuti in Provincia di Treviso Relatori: Stefano Riedi, Elisa Bagolin Consorzio servizi di Igiene del Territorio Autorità
DettagliMinistero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Direzione Generale per la Difesa del Suolo
Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Direzione Generale per la Difesa del Suolo Fornitura di Dati, Sistemi e Servizi per la Realizzazione del Sistema Informativo del Piano Straordinario
DettagliISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE A. MARTINI - SCHIO. LICEO ARTISTICO - Dipartimento di SCIENZE e CHIMICA
ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE A. MARTINI - SCHIO LICEO ARTISTICO - Dipartimento di SCIENZE e CHIMICA SCIENZE DELLA TERRA ore sett.li 2 Obiettivi didattici Conoscenza dei contenuti e dei linguaggi specifici
DettagliCURRICOLO DISCIPLINARE GEOGRAFIA Classe Prima
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO PARITARIA S. CHIARA Via Muggiò, 81 22100 Como Tel. 031520360 Fax 031521635 E-mail : collegio.santachiara@virgilio.it CURRICOLO DISCIPLINARE GEOGRAFIA Classe Prima TRAGUARDI
DettagliCarte e scale.
Carte e scale http://www.sapere.it/ Le carte geografiche possono essere classificate in base alla scala di riduzione o in base al loro contenuto. In termini generali si distinguono: carte a grande scala,
DettagliIl monitoraggio integrato del territorio e delle strutture. Dott. Francesco Antolini
Il monitoraggio integrato del territorio e delle strutture Dott. Francesco Antolini Il Team Marco Barla: Ingegnere Civile, PhD, Ricercatore 15 anni di esperienza nel campo delle opere in sotterraneo e
DettagliAzienda certificata N 9175.GEOT
GEOTEC SRL con sede in Matera via C.Collodi, 5/b; presente sul mercato dal 1994 e impegnata su scala Regionale e Nazionale negli ambiti dei Servizi: Cartografici; Remot sensing; Monitoraggi ambientali
DettagliSistema Integrato di Gestione delle Emergenze da Inquinamento dei Bacini Marini di Taranto. Forum AREA VASTA Taranto - 28 Luglio 2008
Sistema Integrato di Gestione delle Emergenze da Inquinamento dei Bacini Marini di Taranto Forum AREA VASTA Taranto - 28 Luglio 2008 Compagine Proponente Space Software Italia, azienda del gruppo Finmeccanica,
DettagliIl litorale e la metafora del cavallo!
Gestione del Rischio indotto da Disastri Naturali Seminario Lo stato del litorale emiliano-romagnolo e il rischio di ingressione marina Ing. Mentino Preti ARPA Regione Emilia-Romagna Il litorale e la metafora
Dettagli