Analisi dei rischi di incidente rilevante attraverso l applicazione del metodo HazOp ad una raffineria
|
|
- Sabina Gattini
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MESSINA Facoltà di SCIENZE MM.FF.NN. Corso di Laurea in ANALISI E GESTIONE DEI RISCHI NATURALI ED ANTROPICI Analisi dei rischi di incidente rilevante attraverso l applicazione del metodo HazOp ad una raffineria Tesi di Laurea di : Giovanni Capurro Relatore : Prof. Maria Francesca Milazzo ANNO ACCADEMICO 2008 / 2009
2 Introduzione Lo scopo di questa tesi è di approfondire lo studio delle tecniche di identificazione del rischio e di realizzarne un applicazione di una delle tecniche studiate ad un caso concreto. Nella prima parte del lavoro verranno fornite le generalità sul rischio, con particolare attenzione agli incidenti rilevanti. Seguirà la descrizione del quadro normativo relativo a questa tipologia di eventi, si porrà particolare attenzione a quelle che sono state le innovazioni in materia di sicurezza introdotte dalle più recenti normative, in Italia e nei paesi della Comunità Europea, a seguito di un iter legislativo protrattosi per oltre venti anni. Nella seconda parte vengono illustrate le procedure, le principali tecniche, le assunzioni e ipotesi che l esperienza ha mostrato essere adeguate a condurre un analisi di rischio e a garantire la sicurezza degli impianti. Particolare attenzione è stata focalizzata sulle tecniche di identificazione del rischio (HazOp, FMEA, analisi storica, What if..?, Check-list, albero dei guasti FTA, albero degli eventi ETA). Verrà trattata in dettaglio una delle tecniche di identificazione del rischio, a tal proposito è stata scelta l HazOp, la trattazione sarà integrata da un esempio pratico relativo ad una raffineria, esempio che cercherà di facilitare la comprensione dell utilizzo della tecnica. L identificazione degli incidenti attraverso la tecnica HazOp ha consentito di identificare i potenziali scenari incidentali. Alla luce dello studio condotto, sono state individuate possibili misure di protezione per l impianto con l obiettivo di diminuire il rischio al verificarsi di eventi indesiderati. Il presente lavoro di tesi non vuole essere una trattazione esaustiva e rigorosa di tutte le metodologie per l identificazione del rischio, bensì ha come obiettivo principale di dimostrare i vantaggi associati all applicazione dell HazOp nello 1
3 studio della sicurezza del sistema e di trarre informazioni e indicazioni che possano essere da supporto per la prevenzione e la protezione da potenziali eventi incidentali. 2
4 Capitolo 1 Rischio e incidenti rilevanti Rischio: generalità - La definizione ed il calcolo del rischio hanno subito profonde modifiche nel corso del tempo, prima della rivoluzione industriale, i rischi per l uomo e l ambiente erano imputati a quattro cause principali: Naturali (terremoti, inondazioni, fulmini, ecc...) Individuali (malattie, cadute, ferimenti, ecc ) Collettivi (guerre, carestie, pestilenze, ecc...) Tecnologici (crolli di dighe, ponti, case, ecc...) Tenuto conto della limitatezza delle conoscenze scientifiche di quel tempo, i rischi connessi alle attività tecnologiche erano stati sufficientemente classificati e sulla base di questa classificazione erano state studiate misure di prevenzione semplici ma anche efficaci. Con l avvento dell era industriale, le industrie si diffusero sempre più, le aziende crebbero in qualità e quantità comportando un incremento dei benefici, ma anche dei rischi collegati. Negli anni sessanta la società iniziò a discutere sulla compatibilità tra territorio e industria di processo (chimica e petrolifera). Accanto al crescente sviluppo di quest ultima, che tende ad incrementare produzioni, estensione degli impianti e loro concentrazioni, si diffonde una sensibilità verso la salvaguardia dell'ambiente e della salute. Fu così rivolta l'attenzione a tutte le azioni generate da un insediamento produttivo che possono causare effetti dannosi sulla qualità dell'aria, dell'acqua, del suolo, sull'uomo, sulla fauna e sulla flora. Le «azioni» che un 3
5 insediamento produttivo può generare possono essere di tipo prolungato nel tempo con caratteristiche quasi stazionarie oppure temporanee con frequenza bassa ed effetti acuti, cioè incidenti. L'analisi delle emissioni continue è oggetto degli studi di valutazione di impatto ambientale, mentre l'analisi di affidabilità e sicurezza analizza gli eventi incidentali e le loro conseguenze [ 1 ] Definizione di rischio e quantificazione - Il termine «rischio» trova fino ad oggi difficoltà ad essere definito in modo appropriato. In un manuale sulla sicurezza non più recente si trova questa definizione [ 2 ]: «il rischio è una condizione che in potenza può causare infortunio alle persone, danno agli impianti o alle strutture, perdita di materiale o diminuzione della capacità di svolgere una funzione prestabilita. Quando un rischio è presente, esiste la possibilità che si verifichino questi effetti negativi». La definizione è corretta ma poco pratica per estrarne indicazioni operative. La difficoltà nel definire in modo appropriato il rischio è dovuta alla valutazione qualitativa dell entità, ad esempio si parla di rischio intollerabile o modesto e non si definisce una quantità. La non quantificazione del rischio tecnologico porta quindi a diverse conseguenze negative quali: I giudizi sull'entità del rischio sono fortemente soggettivi, in quanto non derivano da una seria analisi scientifica; Le decisioni prese da Autorità politiche o da Direzioni aziendali in merito alla accettabilità dei rischi non sono ancorate a concreti elementi di giudizio e quindi possono non essere le migliori; I confronti tra i rischi connessi a impianti diversi o a settori produttivi diversi sono praticamente impossibili; Gli interventi operati sugli impianti per migliorarne l'affidabilità o per diminuirne i rischi derivano spesso più dall intuizione e dall esperienza dei progettisti che non da una razionale ed oggettiva valutazione tecnica. Si intuisce, quindi, come progettare, realizzare o esercitare un impianto in modo tale che il rischio sia sempre «accettabile» comporti decidere che cosa si intende 4
Il servizio di prevenzione e protezione: attribuzioni e compiti. Perugia,
Il servizio di prevenzione e protezione: attribuzioni e compiti., in tutti gli ambienti di vita e, quindi, anche in quelli dove svolgiamo il lavoro, vi sono rischi che, a volte anche in maniera inconsapevole,
Dettagli20/11/2014 Parte 3 - Formazione Preposti 1
Definizione e individuazione dei fattori di rischio 1 PERICOLO Il pericolo è la potenzialità di una determinata entità (processo produttivo, macchina, sostanza) di provocare danni Circostanza o complesso
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di laurea in ingegneria meccanica Modulo didattico Sicurezza degli impianti industriali Seminario Il documento di valutazione dei rischi (Ing.
DettagliCONVEGNO IMPIANTI CHIMICI A RISCHIO TERREMOTO: PROTEGGERLI SI PUÒ, BASTA VOLERLO
CONVEGNO IMPIANTI CHIMICI A RISCHIO TERREMOTO: PROTEGGERLI PUÒ, BASTA VOLERLO RIDUZIONE DEL RISCHIO SMICO DEGLI IMPIANTI NELLE ATTIVITÀ A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE Roma, 7 febbraio 2013 Fabio DATTILO
DettagliLa valutazione dei rischi e la prevenzione
Università di Ferrara Insegnamento di Sicurezza sui luoghi di lavoro CdL Professioni Sanitarie A.A. 2015-2016 La valutazione dei rischi e la prevenzione Dr. Salvatore Mìnisci 1 RAPPORTO LAVORO / SALUTE
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA FACOLTÀ DI AGRARIA. Corso di Laurea in
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA FACOLTÀ DI AGRARIA Corso di Laurea in Economia e Cultura dell Alimentazione AGRITURISMO NELLA PROVINCIA DI TERNI ANNO ACCADEMICO 2008/2009 Relatore Prof. Fabio M. Santucci
DettagliI 7 PRINCIPI DEL CODEX ALIMENTARIUS
I 7 PRINCIPI DEL CODEX ALIMENTARIUS 1 I 7 PRINCIPI DEL CODEX ALIMENTARIUS Il Metodo HACCP prevede l attuazione dei seguenti 7 principi: Principio 1: Indicazione dei pericoli connessi alle diverse fasi
DettagliComparto Olivicolo-Oleario: Salute e Sicurezza dei Lavoratori
REGIONE PUGLIA Assessorato all Agricoltura Associazione Produttori Olivicoli Bari Azienda USL BA/5 Laboratorio di Formazione per le Imprese e i Lavoratori U. E. Finanziato con il contributo della Comunità
DettagliI REQUISITI INNOVATIVI DELLA ISO Alessandra Peverini Perugia 23 ottobre 2015
I REQUISITI INNOVATIVI DELLA ISO 9001 Alessandra Peverini Perugia 23 ottobre 2015 Le principali novità 1. Le relazioni fra l Organizzazione ed il contesto interno ed esterno 2. Le aspettative delle parti
Dettagli7 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence & Governance per la Sostenibilità della Sanità Pubblica Bologna, 17 febbraio 2012
7 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence & Governance per la Sostenibilità della Sanità Pubblica Bologna, 17 febbraio 2012 Dalle aree grigie alle evidenze scientifiche Pianificare la ricerca su rilevanti
DettagliNuova tecnologia di stampa ad acqua
2016 Nuova tecnologia di stampa ad acqua Analisi dell impatto ambientale Rev. 2 Dott. Chim. Gabriele Levantini IMBALL CENTER SRL 1 UN PROGETTO AMBIZIOSO Tra la fine del 2015 e l inizio del 2016, Imball
DettagliGALLERIE. a cura di Simone Cappelletti I N D I C E
GALLERIE a cura di Simone Cappelletti I N D I C E PREMESSA................................................... 11 GALLERIE FERROVIARIE - REGOLA TECNICA COMMENTATA.. 13 Decreto Ministero Infrastrutture e
DettagliBITUMI PER USI STRADALI: IMPATTI AMBIENTALI E RISCHI NELLE LAVORAZIONI
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di laurea in Ingegneria per l ambiente ed il territorio (CLASSE DELLE LAUREE IN INGEGNERIA CIVILE ED AMBIENTALE. CLASSE N8) ABSTRACT
DettagliI Piani di Protezione Civile. Campi scuola
I Piani di Protezione Civile Campi scuola Anch io sono la protezione civile Organizzazione operativa del sistema di protezione civile LIVELLO NAZIONALE Comitato Operativo Commissione Grandi Rischi Sala
DettagliPROCEDURA OPERATIVA PER L ANALISI E LA GESTIONE DEL RISCHIO
28/06/2011 Pag. 1 di 9 PROCEDURA OPERATIVA PER L ANALISI E LA GESTIONE DEL RISCHIO 1 SCOPO... 2 2 APPLICABILITÀ... 2 3 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1 Moduli... 2 4 RESPONSABILITÀ... 2 5 MODALITÀ OPERATIVE...
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER STUDENTI DELL ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI IN MATERIA DI SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO NEL COMPARTO EDILE
CORSO DI FORMAZIONE PER STUDENTI DELL ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI IN MATERIA DI SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO NEL COMPARTO EDILE Sergio PIAZZOLLA ASL della Provincia di Bergamo Servizio Prevenzione
DettagliLa dimensione europea dell inquinamento. Cosa fare per non produrlo
CITTÀDI VENEZIA Ciclo di conferenze Arte del Consumatore La dimensione europea dell inquinamento. Cosa fare per non produrlo Patrizio Mazzetto Centro culturale Candiani - Venezia, Mestre - 3/10/2008 1
DettagliValidazione secondo UNI EN ISO del metodo Micro Biological Survey: Conta Batterica Totale e E. coli.
UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE FACOLTA DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI Tesi di Laurea Magistrale in BIOLOGIA PER LA RICERCA MOLECOLARE, CELLULARE E FISIOPATOLOGICA Validazione secondo UNI EN
DettagliPrevenzione basata sulle evidenze
Prevenzione basata sulle evidenze epidemiologia qualità degli interventi e Servizi Veterinari Pubblici Fabio Ostanello Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Patologia Animale Università di Bologna
DettagliMETODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE
DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Corso di laurea in Sociologia e servizio sociale Anno accademico 2016/2017-2 anno - Curriculum Curriculum unico / L-39 e Curriculum Curriculum unico / L-40 METODOLOGIA
DettagliObblighi di controllo dei Fornitori esterni. Rischio tecnologico
Obblighi di dei Fornitori esterni Rischio tecnologico Area di 1. Gestione obsolescenza Garantire continue disposizioni di supporto Il Fornitore deve tempestivamente avvisare Barclays quando viene a conoscenza
DettagliLA NORMATIVA IN MATERIA DI SOSTANZE CHIMICHE: IL REGOLAMENTO REACH
LA NORMATIVA IN MATERIA DI SOSTANZE CHIMICHE: IL REGOLAMENTO REACH Cosa si intende per REACH? REACH è l acronimo di Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals. Il Regolamento REACH (CE) n. 1907/2006,
DettagliStato dell arte sulle tecniche di testing di Sistemi Embedded
tesi di laurea Anno Accademico 2011/2012 relatore Ch.mo prof. Porfirio Tramontana candidato Alfonso Cutolo Matr. 041/3068 Obiettivi Facoltà di Ingegneria Obiettivi Ordinare e descrivere in maniera metodologica
DettagliEVC ITALIA S.p.A. Stabilimento di Porto Marghera (VE) BILANCIAMENTO CAPACITA PRODUTTIVA a 260 kt/a di PVC e 280 kt/a di CVM
EVC ITALIA S.p.A. Stabilimento di Porto Marghera (VE) BILANCIAMENTO CAPACITA PRODUTTIVA a 260 kt/a di PVC e 280 kt/a di CVM STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE Il presente documento è costituito da n pagine progressivamente
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALEREMO FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALEREMO FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE E TECNICHE DELLA PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E DELL EDUCAZIONE I DISEGNI DEI BAMBINI TRASCURATI COME STRUMENTO
DettagliNuova proposta di legge sulla montagna
Nuova proposta di legge sulla montagna Atti del Convegno Aula Magna Università della Montagna Edolo, 29 ottobre 2007 A cura del Prof. Mario Polelli Con l Alto Patrocinio del Presidente della Repubblica
DettagliANALISI MICROBIOLOGICA DELLE ACQUE: CONFRONTO TRA IL METODO UNI/EN/ISO DEL 2014 E I METODI APAT-CNR-IRSA 7010C E 7030C DEL 2003.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO SCUOLA DI MEDICINA DI TORINO CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO TESI DI LAUREA ANALISI MICROBIOLOGICA DELLE ACQUE: CONFRONTO TRA IL METODO UNI/EN/ISO
DettagliMODULO 2 Rischio elettrico _ Rischio meccanico Macchine attrezzature _ Cadute dall alto
ModuloAteco Raffinerie Trattamento combustibili nucleari. Industria chimica, Fibre Gomma, Plastica. MODULO 1 L approccio alla prevenzione e valutazione dei rischi attraverso il D. Lgs. 81/2008 _La valutazione
Dettagliseguire per assicurare la sicurezza durante tutte le fasi del progetto di impianti industriali di processo a rischio di
NORME UNI 10672 Procedure di garanzia della sicurezza nella progettazione Scopo e campo di applicazione: la norma prescrive le procedure da seguire per assicurare la sicurezza durante tutte le fasi del
DettagliIl D. Lgs. n. 231/01 e la corretta gestione del danno reputazionale
VI Congresso Annuale in materia di responsabilità da reato degli enti 28 febbraio 2014 - Centro Congressi Piazza di Spagna - Roma Il D. Lgs. n. 231/01 e la corretta gestione del danno reputazionale Avv.
DettagliSicurezza nel Laboratorio: Laser
Sicurezza nel Laboratorio: Laser Per questo corso non si consiglia nessun libro di testo t pertanto t il file contiene sia pagine didattiche sia pagine di approfondimento messe a punto con l obiettivo
DettagliTIROCINI FACOLTATIVI DI FORMAZIONE ED ORIENTAMENTO MODULO PER RICHIESTA ATTESTATO DI TIROCINIO
Modulistica Sportello Placement tel. 070 675 8772 8401 fax 070 6758402 www.unica.it Università degli Studi di Cagliari TIROCINI FACOLTATIVI DI FORMAZIONE ED ORIENTAMENTO MODULO PER RICHIESTA ATTESTATO
DettagliLa politica ambientale italiana Valutazione di impatto ambientale e prevenzione del rischio
La politica ambientale italiana Valutazione di impatto ambientale e prevenzione del rischio Valutazione di impatto ambientale: quadro normativo 1969: National Environmental Act (USA) 1976: ètudes d impact
DettagliMETODI PER LA QUANTIFICAZIONE DEL RISCHIO:
Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale METODI PER LA QUANTIFICAZIONE DEL RISCHIO: Docente: Page 1 ANALISI PROSPETTICA DI RISCHIO Sistema in fase di: 1. Progettazione 2. Implementazione 3. Revisione
DettagliFacoltà di Ingegneria. prof. Sergio Mascheretti
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Sistemi i di controllo di gestione prof. Sergio Mascheretti L ATTRIBUZIONE DI RESPONSABILITÀ ECONOMICHE SCG-L07 Pagina 0 di 16 A) OBIETTIVI DELLA LEZIONE B) BIBLIOGRAFIA
DettagliI FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA DELLE PROFESSIONI SANITARIE TECNICHE DIAGNOSTICHE Sede di Latina
I FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA DELLE PROFESSIONI SANITARIE TECNICHE DIAGNOSTICHE Sede di Latina Presidente del corso Prof. Esterina Pascale Vice-Presidente Prof. Annarita
DettagliSICUREZZA E SALUTE NELLA LAVORAZIONE DEL LEGNO. La formazione sulla sicurezza nella lavorazione del legno
SICUREZZA E SALUTE NELLA LAVORAZIONE DEL LEGNO La formazione sulla sicurezza nella lavorazione del legno INTRODUZIONE Il legno ha accompagnato fin dai primi passi la civiltà umana permettendone lo sviluppo
DettagliRIPRENDIAMO DAL MODULO BASE I
CORSO DI FORMAZIONE (ai sensi art. 37, D.Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81) LA SICUREZZA NELLA SCUOLA CORSO BASE MODULO A 1 PRINCIPALI RISCHI PER IL PERSONALE ATA RIPRENDIAMO DAL MODULO BASE I CONCETTI DI: PERICOLO,
DettagliLA PREVENZIONE SILVANA TILOCCA
LA PREVENZIONE SILVANA TILOCCA LA PREVENZIONE Parleremo di SALUTE DETERMINANTI SI SALUTE DEFINIZIONE DELLE PREVENZIONI PANORAMA DELLE DIVERSE PREVENZIONI SILVANA TILOCCA La salute non è assenza di malattia
DettagliFacoltà di Ingegneria. Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile
50 Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile Denominazione del corso di studio: Ingegneria Civile Classe di appartenenza: Ingegneria Civile n 28/S Obiettivi formativi Profilo
DettagliI concetti di rischio e pericolo
I concetti di rischio e pericolo Durata: 12 26 La valutazione del rischio D.Lgs. 81/2008 Articolo 15 - Misure generali di tutela Nelle misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori
DettagliISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA
ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA 1 Scopo e campo di applicazione 2 Riferimenti normativi 3 Termini e definizioni 4 Contesto dell organizzazione 5 Leadership
DettagliValutazione del rischio per i lavori su coperture
CONVEGNO NAZIONALE I lavori su coperture Valutazione del rischio per i lavori su coperture Luca Rossi 8 ottobre 2011 Sala Large Gallery Hall 22-25 Bolognafiere, Quartiere Fieristico Programma Introduzione
DettagliI corsi di studio internazionali
SEMINARIO NAZIONALE Lo Spazio Europeo dell Istruzione Superiore: il ruolo delle rappresentanze studentesche Roma, 18-19 Aprile 2016 I corsi di studio internazionali Lorenzo Amico e Carla Salvaterra Indice
DettagliCome garantire il coinvolgimento dei lavoratori
Come garantire il coinvolgimento dei lavoratori Una delle linee strategiche adottate dal legislatore per definire la riforma della disciplina in materia di salute e sicurezza sul lavoro, operata attraverso
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II Corso di laurea magistrale in INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, EDILE E AMBIENTALE SINTESI DELL ELABORATO DI LAUREA
DettagliRicerca Università Bocconi per Assolombarda 2004. Fattori di sostegno e ostacolanti l innovazione nelle imprese lombarde
Ricerca Università Bocconi per Assolombarda 2004 Fattori di sostegno e ostacolanti l innovazione nelle imprese lombarde Il problema e gli obiettivi Siamo entrati nella Economia dell Innovazione Progressiva
DettagliI fattori critici di successo nella valutazione delle performance aziendali. Nicola Castellano
I fattori critici di successo nella valutazione delle performance aziendali I Fattori Critici di Successo origine 1960 R. D. Daniel: variabili chiave di numero limitato e di origine ambientale...che servono
DettagliCORSO DI AUDITOR INTERNO ED ESTERNO
CORSO DI AUDITOR INTERNO ED ESTERNO Gruppo Ecoricerche organizza il corso per Auditor Interno (Modulo 1) e Auditor Esterno (Moduli 2) per gli standard ISO 14001 e BS-OHSAS 18001. I percorsi formativi saranno
DettagliUniversità degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Lettere
Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Lettere CORSO DI ECONOMIA AZIENDALE Lezione 2: L attività economica ed il sistema azienda Dott. Fabio Monteduro L attività economica ed il sistema
DettagliLa sicurezza dei cosmetici in un mercato globale
La sicurezza dei cosmetici in un mercato globale COSMETICI NATURALI E BIOLOGICI: TRA ESIGENZE DI MERCATO E SICUREZZA DEI PRODOTTI 28 MAGGIO 2014 SAVOIA HOTEL REGENCY Dr. Francesco Gregorini Referente REACH
DettagliLa sicurezza nei laboratori didattici e di ricerca IL CONCETTO DI RISCHIO
La sicurezza nei laboratori didattici e di ricerca IL CONCETTO DI RISCHIO Dott. Luca Pettini Settore Ambiente e Sicurezza Polo Scientifico di Sesto Fiorentino Infortuni sul lavoro in Italia Ramo di attività
DettagliCOMUNE di SPINEA. Assessorato alla Protezione Civile
COMUNE di SPINEA Assessorato alla Protezione Civile INDICE 1 Eventi a rilevante impatto locale 1.1 Premessa su gli eventi a rilevante impatto locale 2 Pianificazione di un evento a rilevante impatto locale
DettagliPREVENZIONE DEI RISCHI DA ALCOL E DROGHE NEI GIOVANI LAVORATORI
PREVENZIONE DEI RISCHI DA ALCOL E DROGHE NEI GIOVANI LAVORATORI S.P.I.S.A.L. AZ. ULSS 19 DI ADRIA INCONTRO DEL 28 DICEMBRE 2015 Il progetto dell ULSS 19 Analisi del contesto L Organizzazione Internazionale
DettagliIntervenire con adeguate competenze interdisciplinari nella diagnosi, nella prevenzione e nella soluzione di problemi ambientali.
Regolamento Didattico del di Laurea in Scienze Ambientali Art. 1. Finalità, obiettivi formativi e professionalizzanti Il corso di laurea costruisce la capacità di analizzare processi, sistemi e problemi
DettagliUniversità degli Studi di Napoli Federico II
Università degli Studi di Napoli Federico II Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO
DettagliLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA ED I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA
LA PROGRAMMAZIONE SANITARIA ED I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA Programmazione Programmare significa adattare od orientare un sistema organizzato affinché produca determinati risultati: predisponendo
DettagliNovità e scadenze nel recepimento della Direttiva Seveso III
Novità e scadenze nel recepimento della Direttiva Seveso III La Direttiva 2012/18/UE del 4 luglio 2012 (sul controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose) imponeva agli
DettagliCORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ECOLOGIA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ECOLOGIA LAUREA SPECIALISTICA DELLA CLASSE 6/S - BIOLOGIA Nuovo ordinamento didattico
DettagliDISTILLERIE G. DI LORENZO S.R.L. Informazione alla popolazione sui rischi di Incidente Rilevante
DISTILLERIE G. DI LORENZO S.R.L. Informazione alla popolazione sui rischi di Incidente Rilevante Premessa Per rischio di incidente rilevante si intende un evento quale ad esempio un esplosione, un incendio,
DettagliE UROPEAN INFORMAZIONI PERSONALI ² ESPERIENZA LAVORATIVA CURRICULUM VITAE FORMAT
E UROPEAN CURRICULUM VITAE FORMAT INFORMAZIONI PERSONALI Nome e Cognome FORTUNA ARBUES Nazionalità ITALIANA Data di nascita 18/02/1967 ² ESPERIENZA LAVORATIVA Date (da a) SETTEMBRE 1995 MAGGIO 1997 Posizione
DettagliEsempio di questionario relativo all accettazione dell incarico
Esempio di questionario relativo all accettazione dell incarico Modalità di compilazione È opportuno, ove possibile e rilevante ai fini della ripercorribilità dell attività svolta, che il revisore inserisca
DettagliLA NUOVA NORMA ISO 9001:2015
1 ISO LA NUOVA NORMA ISO 9001:2015 9001:2015 I principali cambiamenti (Ing. Franco Tagliaferri TUV ITALIA) 2 3 Suggerimenti operativi per il passaggio alla nuova norma ISO 9001:2015 (dott. Pierpaolo Freddi
DettagliL impatto delle nanotecnologie sulla chimica in Italia: responsabilità e benefici
L impatto delle nanotecnologie sulla chimica in Italia: responsabilità e benefici Silvia Boracchi Ager S.r.l. Milano, 2 dicembre 2008 Contenuti Opportunità e problematiche nell uso delle nanotecnologie
DettagliPROCEDURA PER LA GESTIONE DELLE AZIONI CORRETTIVE E PREVENTIVE
Pagina 1 di 8 REGIONE TOSCANA PROCEDURA PER LA GESTIONE DELLE AZIONI CORRETTIVE E PREVENTIVE DISTRIBUZIONE CONTROLLATA NON CONTROLLATA COPIA N DESTINATARIO 00 15-12-2014 Prima emissione Rev. Data Descrizione
DettagliSILVER.
SILVER www.armstrong-ceilings.co.uk/greenbuilding www.armstrong-ceilings.ie/greenbuilding Cradle to Cradle - la via da seguire Cradle to Cradle è un concetto innovativo che si fonda sul modello della natura.
DettagliCONVENZIONE TRA L UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA E L ASSOCIAZIONE CULTURALE PEDIATRI MILANO E PROVINCIA (ACPM) PER
CONVENZIONE TRA L UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA E L ASSOCIAZIONE CULTURALE PEDIATRI MILANO E PROVINCIA (ACPM) PER L UTILIZZO DEL POTENZIALE DIDATTICO NELL AMBITO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE
DettagliREGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN CHIMICA APPLICATA E AMBIENTALE
REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN CHIMICA APPLICATA E AMBIENTALE 1. Il presente Regolamento specifica gli aspetti organizzativi del corso di laurea in Chimica applicata e ambientale, secondo
DettagliConoscere le assicurazioni Gli elementi costitutivi dell assicurazione. Copertina
Copertina 1/21 Indice e obiettivo 2/21 Introduzione In questa lezione vedremo che cos è il rischio e come viene gestito dalla Compagnia assicurativa. Le assicurazioni, infatti, sono nate proprio per aiutare
DettagliPROGRAMMA PER LA SORVEGLIANZA E LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI NEI LUOGHI DI LAVORO
PROGRAMMA PER LA SORVEGLIANZA E LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI NEI LUOGHI DI LAVORO DIRETTORE SCIENTIFICO DEL PROGRAMMA Agostino ROFFIN Referente area Prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro Dipartimento
DettagliUniversità degli Studi di Napoli Federico II
Università degli Studi di Napoli Federico II Corso di Laurea Triennale in INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO TESI DI LAUREA «ESPLOSIONI DI POLVERI DELL INDUSTRIA FARMACEUTICA E ALIMENTARE: RICOGNIZIONE
Dettagli4.10 PROVE, CONTROLLI E COLLAUDI
Unione Industriale 55 di 94 4.10 PROVE, CONTROLLI E COLLAUDI 4.10.1 Generalità Il fornitore deve predisporre e mantenere attive procedure documentate per le attività di prova, controllo e collaudo allo
DettagliSmart Cities: quali impatti sulle città del futuro?
Smart Cities: quali impatti sulle città del futuro? 1 3 4 5 6 7 8 Digital Transformation Institute Contesto Cos è? Soci Fondatori Founding Partner Ricerca 9 10 11 Ricerca ed obiettivi Chi vogliamo coinvolgere
DettagliIn collaborazione con
Ente per le Nuove tecnologie, l Energia e l Ambiente CORSO DI FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER ENERGY MANAGERS MULTISETTORIALE: Civile - Pubblica Amministrazione - Professionisti Con la collaborazione
DettagliDOCUMENTO TECNICO DI RIFERIMENTO STABILIMENTO A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE PROCTER & GAMBLE ITALIA S.P.A. INDICE 1. INFORMAZIONI DI BASE
PROCTER & GAMBLE ITALIA S.P.A. Indirizzo VIA DELL`INDUSTRIA, 31 Comune GATTATICO Provincia RE Soglia D.Lgs.105/2015 SOGLIA SUPERIORE Codice Ministero NH153 INDICE 1. INFORMAZIONI DI BASE 2. SOSTANZE PERICOLOSE
DettagliINDICAZIONI PRATICHE E SEMPLIFICATE PER LA PREDISPOSIZIONE DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (DVR)
INDICAZIONI PRATICHE E SEMPLIFICATE PER LA PREDISPOSIZIONE DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (DVR) Ing. Andrea Govoni C.I.P.R.A.L. (Centro Interdipartimentale sulla Prevenzione dei Rischi negli Ambienti
DettagliIl D.Lgs. 9 Aprile 2008 n. 81 e il D.Lgs. 3 Agosto 2009 n. 106
Il D.Lgs. 9 Aprile 2008 n. 81 e il D.Lgs. 3 Agosto 2009 n. 106 Il legislatore ha realizzato ciò che si era proposto da oltre venti anni, e cioè la realizzazione di un unico testo normativo in materia di
DettagliIl significato della valutazione individuale nelle Aziende Sanitarie. Marzia Cavazza Direttore Amministrativo AOU S. Orsola Malpighi - Bologna
Il significato della valutazione individuale nelle Aziende Sanitarie Marzia Cavazza Direttore Amministrativo AOU S. Orsola Malpighi - Bologna 1 Sistemi di Valutazione valutazione della performance delle
DettagliPROTEZIONE CONTRO I FULMINI (CEI 81-10) RELATORE: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI
PROTEZIONE CONTRO I FULMINI (CEI 81-10) RELATORE: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI LE MODIFICHE INTRODOTTE DALLA VARIANTE V1 ALLA NORMA CEI 8I-10 Come noto, 81-10 è la classificazione CEI
DettagliMetodologie di valutazione del rischio stress lavoro-correlato in ambiente bancario
Padova, 17 novembre 2010 Metodologie di valutazione del rischio stress lavoro-correlato in ambiente bancario Ing. Luigi Rossi Resp.le Servizio Prevenzione e Protezione Gruppo BPVi Banca Popolare di Vicenza
DettagliGenesi e comportamenti DANNO ISTANTANEO PROVOCATO DA CAUSA VIOLENTA IN OCCASIONE DI LAVORO. (taglio, ferita, contusione...)
Genesi e comportamenti DANNO ISTANTANEO PROVOCATO DA CAUSA VIOLENTA IN OCCASIONE DI LAVORO (taglio, ferita, contusione...) 1 mortale 10 INV. PERMAN. 50 INFORTUNI 500 OCCASIONI DI INFORTUNIO GENESI DELL
DettagliAmbienti confinati e rischi per la salute e sicurezza Imparare dagli errori: analisi delle dinamiche infortunistiche. Dott. Ing. Sebastiano Spampinato
Ambienti confinati e rischi per la salute e sicurezza Imparare dagli errori: analisi delle dinamiche infortunistiche Dott. Ing. Sebastiano Spampinato Esperto in materia HSE Prof. a contratto presso l Università
DettagliGazzetta ufficiale dell'unione europea
L 185/6 REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2015/1136 DELLA COMMISSIONE del 13 luglio 2015 che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 402/2013 relativo al metodo comune di sicurezza per la determinazione
DettagliTecniche di Vendita. Facoltà di Scienze della Comunicazione Università degli Studi di Teramo. Prof. Marco Galdenzi Anno accademico 2014/15
Tecniche di Vendita Facoltà di Scienze della Comunicazione Università degli Studi di Teramo Prof. Marco Galdenzi Anno accademico 2014/15 GLI ANNI 60 AMBIENTE ESTERNO Clima politico nazionale ed internazionale
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE. Facoltà di Scienze della Formazione Corso di Laurea in Scienze dell Educazione COMUNITA DI PRATICA:
UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE Facoltà di Scienze della Formazione Corso di Laurea in Scienze dell Educazione COMUNITA DI PRATICA: CONTESTO DI LAVORO, DI ESPERIENZA, DI APPRENDIMENTO NEL CASO DELLA ASL
DettagliSERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE D ATENEO PROCEDURE DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
PROCEDURE DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Introduzione Le misure organizzative e gestionali da attuare in caso di eventi emergenziali, da parte del personale presente in Ateneo, sono contenute nel Piano di
DettagliProgrammazione di Storia Classe IV A OTTICA Docente: Anna Maria Sibilia Anno scolastico
Programmazione di Storia Classe IV A OTTICA Docente: Anna Maria Sibilia Anno scolastico 2013-2014 FINALITA' 1) Favorire la formazione di una cultura storica tesa a recuperare la memoria del passato più
DettagliCampo d azione, potere e dipendenza
Campo d azione, potere e dipendenza Organizzazione Aziendale prof. Giovanni Masino Università di Ferrara_Corso di Laurea in Economia_AA 2014/2015 Qualunque cosa produca, l impresa non sarà mai totalmente
DettagliPolitica per la qualità
Allegato al Manuale del Sistema di Gestione Integrato: Qualità, Sicurezza ed Ambiente POLITICA INTEGRATA ALL 01 MSGI Rev. 0 del 04/02/2011 Pag. 1 di 3 Politica per la qualità La Direzione, nell ottica
DettagliLO STORAGE DI ELETTRICITÀ E L INTEGRAZIONE DELLE RINNOVABILI NEL SISTEMA ELETTRICO. I BATTERY INVERTERS. Fiera Milano 8 maggio 2014
LO STORAGE DI ELETTRICITÀ E L INTEGRAZIONE DELLE RINNOVABILI NEL SISTEMA ELETTRICO. I BATTERY INVERTERS Fiera Milano 8 maggio 2014 Accumulo elettrico, inverter, automazione: un punto di forza dell industria
DettagliElementi di Economia. Organizzazione Sanitaria
Marco Marchesini Anna Zaira Manfè Elementi di Economia & Organizzazione Sanitaria Prima edizione: gennaio 2014 ISBN 978 88 6787 172 8 Coop. Libraria Editrice Università di Padova via G. Belzoni 118/3 Padova
DettagliProfilo della Compagnia e Risorse
Profilo della Compagnia e Risorse Servizi integrati di consulenza per la sicurezza, la salute e l ambiente. Page 1 La ICARO Srl e la PEGASO Srl e DECOS PRO Ltd formano un sistema coordinato di risorse
DettagliFebbraio 2015 Laurea in Scienze e Tecnologie per l Ambiente
Febbraio 2015 Laurea in Scienze e Tecnologie per l Ambiente L ambiente interessa tutti tu puoi studiarlo La definizione Che cosa sono le Scienze Ambientali Un approccio integrato, multidisciplinare e rigoroso
DettagliPremessa generale alla valutazione dei rischi. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO A Unità didattica A3.
Premessa generale alla valutazione dei rischi MODULO A Unità didattica A3.1 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03 SALUTE SALUTE Stato di completo benessere fisico, mentale e sociale,
DettagliOfferta Formativa Specifica dell indirizzo Biotecnologie Sanitarie Settore Tecnologico
Offerta Formativa Specifica dell indirizzo Biotecnologie Sanitarie Settore Tecnologico - Laboratori di chimica e microbiologia, di nuovissima istituzione, dotati di attrezzature di avanguardia. - Progetti
DettagliAREA PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO DIPARTIMENTO SANITÁ PUBBLICA
AREA PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO DIPARTIMENTO SANITÁ PUBBLICA 1/9 Premessa Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL di Bologna ha la finalità di prevenire le malattie, promuovere,
DettagliI Facilitatori del Sistema di Gestione del Rischio Clinico e la Promozione della Qualità e Sicurezza. Sistema di Gestione del Rischio Clinico
I Facilitatori del Sistema di Gestione del Rischio Clinico e la Promozione della Qualità e Sicurezza Sistema di Gestione del Rischio Clinico 9, 10 e 11 settembre 2013 Policlinico Tor Vergata Aula Anfiteatro
DettagliPericolosità, Vulnerabilità, Rischio
Provincia di Latina Settore Polizia Provinciale Servizio Protezione Civile Corso specialistico per Operatori di Protezione Civile Rischio Idrogeologico e Idraulico Pericolosità, Vulnerabilità, Rischio
DettagliI3A LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE
I3A LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE 1. CARATTERISTICHE DEL CORSO CLASSE DI CORSO: L-7 Ingegneria civile e ambientale NORMATIVA DI RIFERIMENTO: DM 270/2004 DIPARTIMENTO DI RIFERIMENTO CAD DI RIFERIMENTO
DettagliLe attività di controllo del territorio delle agenzie ARPA
Le attività di controllo del territorio delle agenzie ARPA Rischi, protocolli, procedure organizzative e tecniche di prevenzione A cura di : S. Gini, E. Baldanzini, C. Benucci, S. Bucci Sistema di gestione
Dettagli