I Facilitatori del Sistema di Gestione del Rischio Clinico e la Promozione della Qualità e Sicurezza. Sistema di Gestione del Rischio Clinico

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1 I Facilitatori del Sistema di Gestione del Rischio Clinico e la Promozione della Qualità e Sicurezza Sistema di Gestione del Rischio Clinico 9, 10 e 11 settembre 2013 Policlinico Tor Vergata Aula Anfiteatro Viale Oxford, 81 Roma 1

2 SISTEMA DI GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO Responsabile Scientifico: Prof. Italo Stroppa Clinical Risk Manager Aziendale Segreteria Organizzativa: Antonella Giaquinto Stefania Papa Michela Pireddu Tel: 06/ : D.ssa S. Albolino, Dr. F. Venneri Dr. R.Tartaglia Intervengono: Prof. E. Bollero Avv. M. Pirazzoli D.ssa I. Mastrobuono Prof. I. Stroppa Prof. G. Visconti Dr. A. Sili 2

3 Evento accreditato per medici, infermieri e tecnici Per informazioni ed iscrizioni contattare la segreteria organizzativa RAZIONALE SCIENTIFICO Il tema del rischio clinico, inteso come la probabilità che il paziente sia vittima di un evento avverso a causa del verificarsi di un errore è diventato argomento sensibile nella gestione delle strutture sanitarie per i risvolti economici ad esso legato e per la sicurezza del paziente. Il Clinical Risk Management, ha anche come scopo quello di ridurre i contenziosi legali dei pazienti che hanno subito un incidente non previsto e verificatosi durante i trattamenti sanitari a cui sono stati sottoposti. Ciò può avvenire solo se esiste un validato sistema di segnalazione all interno dell organizzazione sanitaria. Inoltre si dovrà spostare l attenzione dalla complicanza, inevitabile, non prevedibile e quindi non prevenibile alla cultura dell errore, inteso come fonte di apprendimento. Il compito di sostenere ed implementare questo cambiamento culturale è affidato alla figura del facilitatore. Il suo ruolo di raccordo tra chi segnala e chi dovrà procedere a realizzare i cambiamenti dei processi che hanno portato all errore è fondamentale per il successo del progetto. Ciò rende indispensabile che la figura del facilitatore abbia un percorso formativo specifico, rafforzato soprattutto su come interagire con chi deve segnalare, sostenendo la cultura dell apprendimento dagli errori e sulla metodologia di analisi dell evento avverso. Il corso si svolgerà in tre giornate con lezioni frontali, la presentazione di casi-studio, esercitazioni in piccoli gruppi, role-playing, team-building e scenari di comunicazione per medici, infermieri e tecnici sanitari. Questo è lo scopo del corso che vuole contribuire alla formazione della figura del facilitatore, ruolo fondamentale nella gestione del rischio clinico. Italo Stroppa 3

4 PROGRAMMA SCIENTIFICO 9 sett. Modulo 1: I fondamenti teorici e metodologici per la gestione del rischio clinico e la sicurezza dei pazienti 9-10 Il sistema di gestione del rischio clinico e il ruolo del facilitatore I progetti per la sicurezza del paziente Il ruolo del facilitatore Francesco Venneri L errore umano nella gestione del rischio clinico: il modello di riferimento, la classificazione degli errori e delle azioni contrarie alla sicurezza Esercitazione in piccoli gruppi all analisi degli errori nei casi brevi di eventi avversi Sara Albolino Francesco Venneri,, Sara Albolino 10 Sett. Modulo 2: Il sistema di gestione del rischio clinico - Comunicazione 9-12 Metodi e strumenti per l identificazione e l analisi del rischio clinico: incident reporting, audit clinico GRC, M&M, RCA e FMEA infermieristica: Stefania Papa) 4

5 12-13 Esercitazione sull impiego della FMEA e condivisione dei risultati del lavoro La comunicazione nei gruppi di lavoro per l analisi degli eventi avversi e dei processi critici Simulazione di scenari di comunicazione di eventi avversi Simulazione di un audit clinico GRC ( con il contributo di una unità infermieristica: Antonella Giaquinto) infermieristica: De Andreis Gino) infermieristica: Maria Rita Mauroni) 11 Sett. Modulo 3: Lo Stato dell arte nazionale e buone pratiche di prevenzione del rischio 9-13 L evoluzione della sicurezza dei pazienti a livello nazionale ed internazionale Il panorama internazionale e nazionale sulla sicurezza del paziente Riccardo Tartaglia 5

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