La Gestione del territorio e la difesa dal dissesto idrogeologico in relazione allo spopolamento e concentrazione a valle
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- Francesca Gentile
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1 Custodia del Territorio IL RUOLO CHIAVE DEGLI AGRICOLTORI Dott. Agronomo PAMELA GIANI Per la base progettuale: Dr. Ferruccio Carrara e Prof. Massimo Rovai
2 Traccia dell Intervento La Gestione del territorio e la difesa dal dissesto idrogeologico in relazione allo spopolamento e concentrazione a valle Analisi di un esempio concreto: IL PROGETTO Custodia del Territorio remunerazione delle esternalità ambientali delle aziende agricole MULTIFUNZIONALITA (tutela idrogeologica) strumento snello, funzionale e riproducibile a disposizione degli Enti pubblici per affidare servizi alle aziende agricole
3 IL RISCHIO IDROGEOLOGICO: Dimensione del fenomeno IL 98% dei Comuni Toscani ed il 90% delle abitazioni sono a RISCHIO IDROGEOLOGICO Rischio idrogeologico e il degrado dei corsi d acqua sono un problema prioritario. L'esposizione al rischio di frane e alluvioni è molto elevata e costituisce un problema di grande rilevanza sociale (numero di vittime) ed economica che per i (danni prodotti ad abitazioni, industrie e infrastrutture.)
4 Le cause del dissesto idrogeologico Eventi naturali: Variazioni climatiche Eventi artificiali: sfruttamento intensivo e poco programmato, l abusivismo edilizio, l agricoltura intensiva, l urbanizzazione diffusa e caotica, la proliferazione di centri urbani, i siti produttivi e le infrastrutture viarie La forzata canalizzazione e artificializzazione dei corsi d acqua. 4
5 La Complessità Territoriale e sua Evoluzione Aree di spopolamento (versanti) Progressivo abbandono Perdita sistemazioni idrauliche Perdita identità culturale Perdita controllo del territorio Comune di Barga Aree di urbanizzazione (fondovalle) Nel dopoguerra estensione dei centri abitati e delle industrie (spesso in aree di pertinenza fluviale) Alta concentrazione insediativa e di utilizzo del suolo Problemi ecologici (inquinamento, uso risorse ecc.) Perdita di responsabilità comune per l ambiente Castello di Terrarossa- Licciana Nardi, 04/10/13
6 Urbanizzazione e relative problematiche Da notare il notevole sviluppo di aree abitative, industriali e produttive lungo il Fiume Serchio Necessità di manutenzioni e nuovi interventi di difesa
7 La Valle del Serchio (ex Comprensorio di Bonifica n. 4) Notevole estensione: Ha di Superficie Circa Km Reticolo idraulico Oltre 2600 opere idrauliche censite 2 Province (Lucca e Pistoia) 4 Enti Montani (Unione di Comuni) Altitudine dai 150 ai 1991 m S.L.M. 80% del territorio è collinare montano Popolazione residente persone Aree boschive oltre il 60% Piovosità annuali elevate
8 Attività dell Unione di Comuni Media Valle del Serchio (Ente delegato all attività di bonifica per il Comprensorio n. 4) Gestire il complesso delle opere idrauliche e di bonifica Garantire la manutenzione e sorveglianza delle opere censite e del reticolo idraulico Promuovere nuovi interventi per migliorare l assetto idraulico e idraulico forestale del territorio CON QUALI RISORSE FINANZIARIE contributo di tutti i proprietari di immobili che ricadono all interno del perimetro di contribuenza finanziamenti pubblici
9 Normativa di riferimento R.D. n. 215 del 13 febbraio 1933 (T.U.) Art. 44 e 117 Costituzione Legge n. 183 del (Difesa del Suolo) Legge n. 36 del (L. quadro sulle risorse idriche) L.R.T. n.34 del L.R.T. n.38 del Legge Regione Toscana 79/2012 Nuova disciplina in materia di consorzi di bonifica Modifiche alla L.R. 69/2008 e alla L.R. 91/98 Abrogazione della L.R. 34/94
10 Il Contributo di Bonifica Valore derivante da una ripartizione tra una moltitudine di soggetti consorziati, di un insieme costituito dal totale delle spese annue necessarie alla manutenzione e gestione delle opere idrauliche e di bonifica presenti in un determinato territorio EFFETTI DEL CONTRIBUTO: Conservazione e/o incremento dei valori immobiliari Riduzione dei rischi Fruibilità del territorio Effetto moltiplicatore 10
11 La STRUTTURA del PROGETTO Custodia del territorio CORNICE: AMBITO LEGISLATIVO Normativa vigente, limiti legislativi. Intersezione tra materie e competenze IL DISEGNO: AMBITO PROGETTUALE E la risposta applicativa, l integrazione tra azioni tutela territorio e normativa LA TELA: AMBITO TERRITORIALE Il contesto globale, il territorio, le sue criticità e caratteristiche L. C. (PAC) L.S. D.Lgs 228/2001 L.R. FORESTE AGRICOLTURA BONIFICA DIFESA SUOLO ABBANDONO MONTAGNA SPOPOLAMENTO MAGGIORI COSTI MINORI SERVIZI URBANIZZAZIONE FONDOVALLE CRITICITA E DISSESTO
12 PRESENTAZIONE DEL PROGETTO Fase sperimentale (2007/2009) Obiettivi del progetto Strumenti Soggetti partecipanti Copertura del territorio e budget Risultati Fase attuale (2010/2013) Obiettivi del progetto (pubblici e privati) Strumenti Soggetti partecipanti Copertura del territorio e budget
13 L idea Progettuale Custodia del Territorio nasce nel 2007 dalla Comunità Montana Media Valle del Serchio nella gestione del Comprensorio di Bonifica n. 4 VALLE DEL SERCHIO OBIETTIVI Aumentare l efficacia delle attività di bonifica minimizzando i costi garantire una corretta gestione di prevenzione e primo intervento anche nelle aree di minore accessibilità attraverso il coinvolgimento e la responsabilizzazione di chi vive quei luoghi incentivare gli operatori agricoli a rimanere sul territorio riconoscendogli la funzione di custode del territorio
14 La multifunzionalità dell azienda agricola Tutela idrogeologica
15 Gli ATTORI del PROGETTO CUSTODIA del TERRITORIO Ente Gestore (Unione dei Comuni Media Valle del Serchio che gestisce il Comprensorio di Bonifica n.4) Imprenditori Agricoli Professionali (IAP) o Coltivatori diretti (E imprenditore agricolo chi esercita una delle seguenti attività: coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse) Società Cooperative locali del settore Agricolo Forestale IN ALTERNATIVA Questi interventi possono essere svolti da: - Ditte - Tecnici e Operai delle ex Comunità Montane oggi Unioni dei Comuni
16 Interventi tipo
17 La procedura di affidamento Bando pubblico Espressione della manifestazione di interesse da parte dell azienda Selezione dei soggetti in base ai criteri, primo fra tutti la vicinanza dell azienda agricola alla zona di intervento Affidamento convenzionato dei lavori
18 Aree di intervento Il progetto si applica ai bacini più complessi per problematiche specifiche e/o distanza dal centro del Comprensorio per un totale di circa 700 Kmq 40% della Superficie 30% del Reticolo Idraulico
19 Il consenso ricevuto: 47% 16% 37% appennino pistoiese media valle e area lucchese garfagnana e alta versilia
20 QUADRO ECONOMICO IMPORTO Per Monitoraggio e Controllo IMPORTO Lavori ,00 per n 20 custodi ,00 Equivalenti a circa m di reticolo idraulico ripulito dalla vegetazione infestante Equivalenti a circa 900 giornate di lavoro
21 La Convenzione in breve OBBLIGHI del custode del territorio Monitoraggio e controllo Reporting all Ente Piccoli interventi manutentori Impiego di lavoro proprio e/o dei familiari e di materiali e mezzi a basso impatto ambientale Utilizzazione di macchine ed attrezzature di proprietà COMPENSI per il custode del territorio * parte fissa (Monitoraggio) fino ad un massimo di 6.000,00 /anno parte variabile (Interventi) 150,00 a giornata di lavoro *Fondi propri dell Ente Gestore della Bonifica (derivanti dalla contribuenza)
22 Entita delle attività di monitoraggio * Entità Report Monitoraggi Area Media Valle 4% 4% 92% GUIDI RENZO GIANNINI GIOVANNI COOP. VAL DI LIMA Entità Monitoraggio per Area Entità Report Monitoraggi Area Garfagnana VICHI LUIGI ASBUC VALLE DI SORAGGIO Media Valle Garfagnana Appennino P.se Garfagnana Media Valle 10% 1% 1% 7% 3% 28% 4% COOP. LA PANIA DI CORFINO USICI CIVICI DALLI SOPRA E SOTTO MENCHINI NADIA MATTEI BEATRICE Appennino P.se 46% LA FANACCIA COOP. SVILUPPO FUGURO VALLE DI ARNI Entità Report Monitoraggi Area Appennino P.se CORSINI GIUSEPPE "LE RONCACCE" SICHI ELDA 8% 2% 3% 10% COLO' PIER LUIGI 13% 3% NESTI GABRIELE CASTELLI LORENZA * Resoconto della prima fase di sperimentazione 25% 22% 14% FRUZZETTI SIMONETTA AZ. AGRICOLA LA PIASTRA AZ. I TRE PORCELLINI
23 QUADRO ECONOMICO (MEDIA ANNUA) IMPORTO Per Monitoraggio Controllo e piccoli interventi ,00 per n 27 custodi Di cui: 4 Cooperative 23 IAP IL RISPARMIO rispetto alla fase sperimentale è dovuto alla differenziazione del budget previsto per remunerare CUSTODI SENIOR e CUSTODI JUNIOR
24 La Convenzione in breve OBBLIGHI del custode del territorio Monitoraggio e controllo Reporting all Ente Piccoli interventi manutentori Impiego di lavoro proprio e/o dei familiari e di materiali e mezzi a basso impatto ambientale Utilizzazione di macchine ed attrezzature di proprietà COMPENSI per il custode del territorio * parte fissa (Monitoraggio) fino ad un massimo di 4.000,00 /anno (per i custodi junior) parte fissa (Monitoraggio) 500,00 /anno + 50 a chiamata (per i custodi senior) parte variabile (Interventi) 160,00 a giornata di lavoro *Fondi propri dell Ente Gestore della Bonifica (derivanti dalla contribuenza) A questi fondi possono aggiungersi a seguito di un bando specifico FONDI PSR misura 226 per alcuni interventi di difesa idraulica/ idrogeologica sui torrenti in aree montane (sopra i 600 m di altitudine) Circa ,00 /anno ma le aziende strutturate che hanno partecipato ai bandi sono il 10%
25 SCHEMA Procedure che dalla pubblicazione del bando hanno condotto PUBBLICAZIONE DEL BANDO Progetto Custodia del Territorio MANIFESTAZIONE DI INTERESSE ANALISI DOMANDE alla stipula della Convezione REDAZIONE GRADUATORIA INCONTRI INTERLOCUTORI CON LE AZIENDE STIPULA CONVENZIONE ATTRIBUZIONE IPOTETICO SOTTOBACINO PER MONITORAGGIO CORSO FORMAZIONE Per termini tecnici e uso IDRA MAP (Web Gis Sistema segnalazioni criticità) AVVIO ATTIVITA DI MONITORAGGIO
26 Schema Attività di Monitoraggio SOPRALLUOGO S C H E D A CARTACEA INFORMATIZZATA UFFICIO IDRA MAP DATA BASE Comprensoriale Stato delle Attività Programmazione e Pianificazione Area APPENNINO P.se Area GARFAGNANA Area MEDIA VALLE I N T E R V E N T I
27 Caratteristiche delle Aziende Titolare anni Titolo di studio Licenza media Forma di conduzione diretta del conduttore con manodopera familiare prevalente Superficie aziendale ha (suddivisi tra seminativi, bosco e pascolo) Attività delle azienda coltivazione, selvicoltura, allevamento bovini da latte o carne, agriturismo.
28 Difficoltà incontrate nel pogetto Assenza di una normativa specifica per l affidamento di SERVIZI quali il monitoraggio alle aziende Disomogeneità di risposta delle aziende agricole alle richieste dell Ente Difficoltà di utilizzo dei dispositivi informatici (mail, foto digitali, ) Necessità di diversificare la tipologia di servizi in base a struttura, potenzialità e attitudini delle aziende Aziende poco strutturate Iniziale diffidenza nei confronti della P.A.
29 I nostri Punti di Forza PREVENZIONE: Controllo quotidiano dello stato dei luoghi Incentivo all attività agicola forestale: riconoscimento dell importante funzione svolta come presidio del territorio montano ACCESSIBILITA All iniziativa e possibilità di effettuare segnalazioni criticità on line tramite il portale di segnalazione internet IDRAMAP, senza vincoli dell orario degli uffici SEMPLICITA di LINGUAGGIO Sono stati organizzati incontri partecipati tra agricoltori e stakeholders perchè ci fosse un osmosi di conoscenze e buoni comportamenti anche per mezzo del manuale IL LIBRETTO DELL AGRICOLTORE CUSTODE
30 Quali sono i lavori? Attività di prevenzione: Monitoraggio e Controllo costante dei luoghi assegnati (sottobacino/i) Prima stima sommaria delle necessità e segnalazione in tempo reale al Comprensorio delle problematiche specifiche che si presentano sul territorio. Interventi puntuali: Piccoli interventi manutentori ordinari di entità ed importo limitati (in base a com è strutturata l azienda, i mezzi a disposizione, alla tipologia di lavori da realizzare ) Rimozione sia spondale che in alveo di ostacoli naturali che alterano il normale deflusso delle acque 30
31 I RISULTATI Esternalità positive dell agricoltura in montagna Attivazione della misura 226 del PSR per progetti di ripulitura vegetazionale dei torrenti nei tratti ricadenti sopra i 600 m di altitudine Raccolta di circa 150 nuove segnalazioni all anno Più attenta e tempetiva pianificazione e programmazione degli interventi con un conseguente risparmio di risorse Integrazione al reddito agricolo Incentivo all attività agricola-forestale Continue richieste per nuove adesioni al progetto Circa 30 Aziende Agricole coinvolte Rafforzamento e concretizzazione del concetto di MULTIFUNZIONALITA IN AGRICOLTURA Osmosi di conoscenze tra tecnici e Agricoltori
32 La Custodia Grazie del dell attenzione Territorio Dott. Agronomo PAMELA GIANI Per l Unione dei Comuni Media Valle del Serchio Viale Umberto I,100 Borgo a Mozzano (LU) pamela.giani@ucmediavalle.it
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