COMUNE DI VILLA DI SERIO

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1 COMUNE DI VILLA DI SERIO (Provincia di Bergamo) Committente: Officine della Gavarnia s.r.l. Via Rinnovata, Villa di Serio (BG) REALIZZAZIONE NUOO CAPANNONE A DESTINAZIONE INDUSTRIALE RELAZIONE GEOLOGICA E GEOTECNICA ALLEGATA ALLA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE PER MUTAMENTO DI DESTINAZIONE DI TERRENI SOTTOPOSTI A VINCOLO IDROGEOLOGICO (ai sensi del R.D.L. n 3267, L.R. n 31 e D.M. del ) settembre 2012 Geol. Michela PECCHIO dr. Geol. Michela PECCHIO VIA CROCEFISSO 37/F BERGAMO (BG) Cell. 338/ michela.pecchio@terraqua.it

2 I N D I C E 1. PREMESSA CARATTERISTICHE TECNICHE DELL OPERA IN PROGETTO INQUADRAMENTO GEOLOGICO-GEOMORFOLOGICO Rilievo geologico-geomorfologico di dettaglio INDAGINI GEOGNOSTICHE IN SITO: METODOLOGIE E RISULTATI Metodologie per l esecuzione delle indagini Sondaggio a carotaggio continuo Prove SPT in foro Prove penetrometriche dinamiche SCPT Risultati delle indagini geognostiche Sondaggi a carotaggio continuo Prove penetrometriche dinamiche SCPT INDIVIDUAZIONE DELLA CATEGORIA DI SUOLO MEDIANTE INDAGINE SISMICA PASSIVA A STAZIONE SINGOLA Risultati delle misure HVSR VALUTAZIONE DEI PARAMETRI GEOTECNICI DEL TERRENO Caratterizzazione e modellazione geotecnica secondo le nuove NTC Determinazione dei parametri geotecnici caratteristici per il caso in esame CLASSIFICAZIONE SISMICA DELL AREA Stima della pericolosità sismica di base Parametri caratteristici dell opera in progetto Fattori di amplificazione sismica locale Stima dell effetto sismico per l opera in progetto Forme spettrali di sito Coefficienti sismici/condizioni stratigrafiche Determinazione dei parametri per la progettazione sismica CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE E PRESCRIZIONE DI CARATTERE GEOLOGICO-TECNICO ALLEGATO A: STRATIGRAFIA SONDAGGIO E DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA ALLEGATO B: DIAGRAMMI PROVE PENETROMETRICHE DINAMICHE SCPT ALLEGATO C: REGISTRAZIONI HVSR A STAZIONE SINGOLA ALLEGATO D: PARAMETRI GEOTECNICI DEI TERRENI DI FONDAZIONE ALLEGATO E: INDAGINE SISMICA PASSIVA A STAZIONE SINGOLA: CENNI TEORICI COMMITTENTE: Officine della Gavarnia s.r.l. Via Rinnovata, Villa di Serio (BG)

3 1. PREMESSA Su incarico della ditta Officine Gavarnia s.r.l. di Villa di Serio (BG) è stata effettuata un indagine geologico-geotecnica finalizzata alla realizzazione di un nuovo capannone destinato ad un attività di tipo industriale da realizzare in prossimità di quello esistente, situato in corrispondenza del fondovalle del T. Gavarnia (fig. 1). Fig. 1: Corografia area di indagine (Estratto della C.T. R. scala 1:10000) In particolare il presente documento è stato richiesto dall Amministrazione comunale di Villa di Serio in quanto parte dell area destinata all intervento in oggetto è sottoposto, ai sensi della normativa vigente, a vincolo idrogeologico. Nel presente documento verranno quindi analizzati gli aspetti geologici, idrogeologici e geotecnici al fine di verificare se sussistono le condizioni per il rilascio della autorizzazione in 3

4 deroga al vincolo idrogeologico secondo quanto previsto dalla normativa vigente (R.D.L. n 3267, L.R. n 31 e D.M. del ). Per il raggiungimento di tale obiettivo si è dato corso alle seguenti attività: 1. caratteristiche tecniche dell opera in cui vengono sinteticamente descritte le caratteristiche dell opera in progetto rimandando per i dettagli, agli elaborati progettuali redatti dallo studio Tecnico Geom. D. Plebani di Borgo di Terzo (BG) (Cap. 2); 2. inquadramento generale di tipo geologico geomorfologico ed idrogeologico dell area interessata dall intervento derivante da sopralluoghi in sito e dall esame delle informazioni bibliografiche disponibili. Tale analisi verrà effettuata anche attraverso il confronto con le informazioni contenute nello Studio Geologico Comunale ed in particolare con la Carta di Fattibilità Geologica delle Azioni di Piano (Cap.3); 3. esecuzione delle indagini in sito finalizzate alla: caratterizzazione geotecnica ed idrogeologica dei terreni (Cap. 4), attraverso l esecuzione di: - 2 sondaggi a carotaggio continuo comprensivo di prove SPT in foro ed installazione di piezometro a tubo aperto per misurazione della falda; - 6 prove penetrometriche dinamiche SCPT determinazione della categoria di sottosuolo e di eventuali variazioni litostratigrafiche presenti nella zona di indagine, mediante l esecuzione delle indagini di sismica passiva a stazione singola (Cap. 5). 4. valutazione dei parametri geotecnici caratteristici del terreno attraverso l elaborazione delle risultanze delle indagini in sito (Cap. 6). Tali parametri costituiscono il punto di partenza per le successive verifiche di sicurezza nei confronti degli stati limite ultimi (SLU) e di esercizio (SLE), una volta noti gli elementi strutturali dell opera da realizzare. 5. classificazione sismica dell area finalizzata alla stima dell effetto sismico per l opera in progetto (Cap. 7). Si sottolinea fin d ora che da un punto di vista normativo l edificio in progetto viene classificato delle vigenti Norme Tecniche per le Costruzioni, in Classe d Uso II: Costruzioni il cui uso preveda normali affollamenti, senza funzioni pubbliche e sociali essenziali. Industrie con attività non pericolose per l ambiente. 4

5 2. CARATTERISTICHE TECNICHE DELL OPERA IN PROGETTO Le Officine Gavarnia si occupano di lavorazioni meccaniche di precisione ed attualmente svolgono la propria attività su una superficie coperta complessiva di m 2, di cui 1403,53 m 2 adibiti a laboratorio e 267,54 m 2 adibiti ad autorimessa; l attività è dotata inoltre di cabina elettrica della superficie coperta di 37,38 m 2. Al primo piano dell edificio è presente un appartamento di 131,73 m 2. In questo ultimo periodo avendo avuto buone prospettive di lavoro e di conseguenza la necessità di assunzione di nuovo personale, l azienda ha deciso di ampliare l attività attraverso la costruzione di un nuovo capannone da realizzare in corrispondenza del settore più settentrionale dei terreni di proprietà. Secondo le indicazioni del progettista Geom. Plebani (a cui si rimanda per i dettagli dell opera), l intervento consiste nella realizzazione di: - un capannone principale con superficie coperta di 1782,00 m 2 (ml 81,00 x 22,00). Per meglio adeguarsi alla morfologia del terreno a metà capannone verrà creato un dislivello di 0,90 m per cui l edificio, pur mantenendo la copertura orizzontale, avrà due altezze diverse: 8,60 m nel settore sud e 9.50 m nel settore nord. Il capannone sarà inoltre dotato di due piccoli uffici e servizi igienici oltre che di carroponte. - un avancorpo con superficie coperta di mq 189 m 2 (ml 21,00 x 9,00) avente altezza di 8,00 m 2 e dotato anch esso di carroponte La struttura del capannone principale e dell avancorpo sarà del tipo prefabbricato con pannelli in cls liscio in parte finestrati e colorati con tinte tenui; i fabbricati saranno dotati di portoni carrali, di uscite di sicurezza e ingressi agli uffici. In concomitanza con in nuovo intervento in progetto si procederà anche: - al cambio di destinazione d uso dell attuale autorimessa di 194,44 m 2 a laboratorio (D.I.A. del 18/12/2001, P.E. 141/2001); - alla copertura dell attuale carroponte esterno di 177,00 m 2 (autorizzato con C.E. n.176/2000 del 23/02/2001); - allo spostamento della cabina elettrica realizzata in forza di C.E. n.18002/96, in una nuova posizione come indicato nella planimetria di progetto. 5

6 3. INQUADRAMENTO GEOLOGICO-GEOMORFOLOGICO L area oggetto di studio è situata nel settore orientale del comune di Villa di Serio al confine con il comune di Nembro, in corrispondenza del versante occidentale della valle Gavarnia. LEGENDA 119c: Unità Postglaciale (Depositi alluvionali); 117: Complesso di Palazzago (Depositi di versante); 116: Complesso Alteritico; 50: Peliti Rosse; 48: Peliti nere superiori; 47: Unità Cenomaniane; 46: Sass de la Luna; Fig. 2: stralcio della carta geologica della Provincia di Bergamo nell area in esame Come si può osservare dallo stralcio della carta geologica della provincia di Bergamo di figura 2, il fondovalle del T. Gavarnia è occupato da depositi alluvionali recenti di ampiezza e spessori sempre piuttosto contenuti. Alle quote maggiori sono presenti depositi più antichi, piuttosto discontinui, riferibili al Complesso di Palazzago, mentre il substrato roccioso affiora diffusamente solo alle quote maggiori ed è riferibile al Sass della Luna e alle Unità Cenomaniane. La particolare composizione mineralogica delle formazioni rocciose presenti (Sass de la Luna e unità Cenomaniane) fa sì che esse siano particolarmente sensibili all'azione degli agenti climatici (precipitazioni, temperature, scorrimento delle acque meteoriche ed incanalate, ecc) e della vegetazione: ciò ha naturalmente condizionato 1 evoluzione morfologica del territorio comunale 6

7 portando alla formazione di coltri colluviali di tipo terrigeno anche di discreto spessore le quali, accumulandosi poi alla base dei versanti e nei settori a morfologia più dolce e a più blanda pendenza, hanno contribuito ad addolcire le forme del territorio. La presenza di rocce calcaree, calcareo marnose e marnose, con giaciture ed inclinazioni degli strati non esasperate ha inoltre favorito la formazione delle ampie dorsali, dolci ed arrotondate, che costituiscono i rilievi collinari e gli spartiacque tra la piana di Villa di Serio-Scanzorosciate e la Valle del Torrente Gavarnia. 3.1 Rilievo geologico-geomorfologico di dettaglio Durante i sopralluoghi effettuati in sito si è proceduto a ricostruire un quadro dettagliato della geologia e delle geomorfologia della zona oggetto di studio. Dal rilevamento effettuato sono emersi gli elementi descritti nel seguito e rappresentati graficamente in figura 3. L area in oggetto è situata in sinistra idrografica al T.Gavarnia, nella fascia pianeggiante di raccordo tra il versante boscato con pendenze dell ordine dei 35-37% ed il torrente stesso. Dal punto di vista geologico la zona è caratterizzata dalla presenza di una copertura diffusa di tipo colluviale (limi e limi sabbiosi fini) di spessore anche consistente derivante dalla disgregazione chimico-fisica del substrato roccioso di natura calcarea affiorante (Sass de la Luna). Tali depositi presentano in genere caratteristiche geotecniche scadenti, specie se in falda. Per quanto riguarda invece gli aspetti idrografici l elemento maggiormente significativo è rappresentato dal T.Gavarnia facente parte del reticolo idrico principale e che nella zona assume un andamento a tratti meandriforme con pendenze decisamente modeste, dell ordine del 1.5%. Per quanto riguarda gli aspetti idraulici del corso d acqua si rimanda alla relazione AMPLIAMENTO ATTIVITÀ PRODUTTIVA IN PROSSIMITÀ DEL T.GAVARNIA - RELAZIONE IDRAULICA - Ing. Fenaroli, Geol. Pecchio, settembre 2012 redatta nell ambito del seguente progetto per ottenere il nulla osta idraulico da parte dello STER Bergamo. L area è inoltre attraversata da alcune vallette minori e da una serie di solchi di ruscellamento che drenano le acque provenienti dal versante e si collegano al corso d acqua principale. Localmente, specie alla base del versante, sono stati osservati alcuni ristagni d acqua che tendono a prosciugarsi dopo lunghi periodi con precipitazioni scarse o assenti. Le indicazioni contenute nella CARTA DI FATTIBILITÀ GEOLOGICA relativa all area in esame (vedi stralcio in fig. 4) confermano sostanzialmente quanto esposto in precedenza. L area viene infatti inserita in CLASSE 3B: Aree con presenza di terreni argilloso-limosi su substrato fortemente 7

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9 tettonizzato. L utilizzo di queste zone sarà subordinato alla realizzazione di supplementi di indagine per acquisire una maggior conoscenza geologico-tecnica o idraulica dell area e di un suo significativo intorno. Tale approfondimento tecnico dovrà essere attuato attraverso l esecuzione di specifici studi, in grado di ottenere un quadro esaustivo delle problematiche in gioco e quindi di affrontare in modo consono gli eventuali interventi necessari per la mitigazione del rischio 8

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11 4. INDAGINI GEOGNOSTICHE IN SITO: METODOLOGIE E RISULTATI A seguito di un primo sopralluogo eseguito nell area è stato predisposto un programma di indagini in sito finalizzato a valutare, sia le caratteristiche geotecniche dei terreni di fondazione, sia la categoria di sottosuolo dell edificio in progetto. Nell area destinata alla realizzazione dell intervento edilizio in progetto, si è proceduto quindi all esecuzione di: n 2 sondaggi geognostici a carotaggio continuo in cui sono state effettuate prove SPT in foro ed installazione di piezometro a tubo aperto per il monitoraggio del livello di falda; 6 prove penetrometriche dinamiche continue tipo SCPT, spinte a rifiuto.; 1 prova sismica a stazione singola mediante l utilizzo di tomografo digitale. I punti di indagine sono indicati in figura Metodologie per l esecuzione delle indagini Sondaggio a carotaggio continuo Per l esecuzione del sondaggio è stata utilizzata una sonda tipo Comacchio cingolata. La perforazione è stata eseguita utilizzando un carotiere semplice di diametro esterno pari a 101 mm, con corona Widia, ed una tubazione di rivestimento di 127 mm. I materiali recuperati sono stati disposti in apposite cassette catalogatrici e fotografati; si è quindi proceduto alla descrizione stratigrafica di dettaglio dei sondaggi riportata (Allegato A) Prove SPT in foro Per l esecuzione delle prove SPT (Standard Penetration Test) è stata utilizzata un attrezzatura standard (direttamente montata sulla sonda), costituita da un campionatore Raymond avvitato ad una batteria di aste di 50 mm, da un maglio del peso di 63.5 kg, con testa di battuta e guida con un sistema di sganciamento automatico. L altezza di caduta libera è di 76 cm. Il numero di colpi N necessario per una penetrazione del campionatore pari a 30 cm, successivamente ad una prima infissione dinamica di 15 cm per il posizionamento, è il dato assunto come indice di resistenza alla penetrazione N SPT Prove penetrometriche dinamiche SCPT Per l esecuzione delle prove penetrometriche dinamiche continue tipo SCPT (Dynamic Probing Superheavy) è stato utilizzato un penetrometro superpesante PAGANI TG , montato su un 9

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13 mezzo semovente cingolato, ed equipaggiato con attrezzatura conforme a quanto previsto dalla configurazione Meardi-AGI: Massa del Maglio 73kg Altezza di caduta 0,75m Lunghezza delle aste 1.00m Massa delle aste 6.31kg Diametro est. aste 32mm Diametro base punta conica 51mm Angolo apertura punta conica 60 Area base punta conica cm 2 Le prove, eseguite seguendo le norme Meardi AGI modificate, sono consistite nell infissione, attraverso un sistema di battitura, delle aste e nella misura del numero N 30 di colpi necessari all avanzamento nel terreno della punta per singoli tratti successivi di 30 cm. La prova fornisce una valutazione qualitativa della natura e delle caratteristiche geotecniche dei terreni attraversati. I risultati di dettaglio relativi alle prove (N di colpi, resistenza dinamica alla punta) sono riportati nelle tabelle e nei grafici dell Allegato B. 4.2 Risultati delle indagini geognostiche Sondaggi a carotaggio continuo I sondaggi S1 ed S2 sono stati effettuati in corrispondenza dell area attualmente destinata a prato, sul lato meridionale dell edificio in progetto (vedi ubicazione in figura 5 e stratigrafie in allegato A). Dall osservazione della stratigrafie è possibile riconoscere i seguenti orizzonti principali: Orizzonte 1 tra 0.00 e 2.00 m: materiale di riporto costituito da ghiaia sabbiosa con litici poligenici e frammenti di laterizi. Orizzonte 2 tra 2.00 e 5.50 m: livelli limoso-argillosi localmente sabbiosi con rari litici. Orizzonte 3 tra 5.50 e 7.60 m: Ghiaia grossolana con litici di natura calcarea intercalata a livelli di limoso-argillosi. Si tratta della parte più alterata del substrato roccioso con presenza di sacche di materiale fine all interno dei livelli calcarei. Orizzonte 4 tra 7.60 e m: substrato roccioso di natura calcarea (Sass de la Luna) sottilmente stratificato. 10

14 Nel corso dell esecuzione dei sondaggi è stata effettuata in corrispondenza del sondaggio S1 una prova SPT in foro per verificare le caratteristiche geotecniche dei terreni in corrispondenza del piano di fondazione della struttura in progetto. I risultati sono riportati nella tabella seguente: Sondaggio (sigla) Profondità N1 N2 N3 N SPT S E importante evidenziare fin d ora che nel corso dell esecuzione del sondaggio S1 è stato individuato il livello di falda ad una profondità di circa 1.10 m dal piano campagna attuale. Visto tale valore si è mantenuto sostanzialmente costante in tutte le misure effettuate, è stato utilizzato come riferimento per le successive elaborazioni di carattere geotecnico Prove penetrometriche dinamiche SCPT Le prove penetrometriche dinamiche SCPT, sono state spinte fino a rifiuto, raggiungendo le seguenti profondità dal piano campagna: Sigla Prova SCPT Profondità prova [m] P P P P P P I risultati di dettaglio relativi alle 6 prove (N di colpi, resistenza dinamica alla punta) sono riportati nelle tabelle e nei grafici dell Allegato B. Nel seguito vengono comunque riportati i dati salienti per la caratterizzazione geotecnica dei terreni di fondazione. E importante evidenziare sin d ora che al fine di caratterizzare al meglio l area in esame dal punto di vista geotecnico, le prime due prove (P1 P2) sono state effettuate in corrispondenza del versante (indicativamente nel settore destinato in cui verrà effettuato lo sbancamento più consistente, vedi sezioni B-B e C-C di progetto), mentre le prove P3 P6 sono state eseguite nell area attualmente destinata a prato e che interesserà il settore più meridionale del capannone in progetto (vedi fig.5). 11

15 Trattandosi di zone con caratteristiche geologico-geomorfologiche molto diverse tra loro, nel seguito verranno descritte separatamente. Zona di versante oggetto di parziale sbancamento In questo settore le prove penetromentriche hanno raggiunto profondità modeste (1.5 e 3.9 m dal piano campagna) ad indicare la presenza, al di sotto di un primo livello di tipo limoso sabbioso, del substrato roccioso. La differenza di quota a cui è stato osservato il substrato roccioso tra le 2 prove, è con buona probabilità da ricondurre alla presenza di un consistente livello di alterazione del substrato (osservato anche nelle stratigrafie dei sondaggi) e che conferisce allo stesso un andamento discontinuo. Nella Sez. C-C di figura 6 è schematizzato per questo tratto l andamento del substrato roccioso. Zona a prato Le prove P3 P6 hanno evidenziato la presenza di depositi limoso-sabbiosi con spessori variabili tra 3.9 e 8.4 m, alla base dei quali è presente il substrato roccioso. Anche in questo caso l estrema variabilità nella profondità della roccia tra i diversi punti di prova è da collegare alla presenza di consistenti sacche di alterazione che conferiscono un andamento ondulato al limite tra depositi coesivi e roccia. Nelle sezioni D ed F di figura 6 sono riportate alcune sezioni geotecniche in cui è schematizzata la stratigrafia in corrispondenza del capannone in progetto. Per quanto riguarda l andamento del livello freatico si evidenzia che quest ultimo ha un carattere locale di drenaggio delle acque provenienti dal versante verso il T. Gavarnia. 12

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17 5. INDIVIDUAZIONE DELLA CATEGORIA DI SUOLO MEDIANTE INDAGINE SISMICA PASSIVA A STAZIONE SINGOLA Nell ambito degli approfondimenti necessari per la definizione della categoria di suolo si è effettuata un indagine sismica passiva, eseguita a completamento dell indagine geognostica descritta nel Capitolo 3, che è stata finalizzata sostanzialmente: 1) all individuazione di eventuali variazioni litostratigrafiche presenti nell intorno della zona di indagine; 2) alla determinazione del Vs 30 per la definizione delle categorie di sottosuolo (vedi cap. 6). Nel seguito verranno descritti i risultati ottenuti, mentre per i cenni teorici relativi a metodi e strumentazione utilizzata si rimanda all allegato E. 5.1 Risultati delle misure HVSR L indagine geofisica è stata effettuata nell area verde destinata all intervento edilizio (vedi fig. 3). I tabulati relativi alla prova T1 sono illustrati nell Allegato C. Dal confronto degli spettri HVSR relativi alla prova effettuata (fig. 7), si evidenzia un picco principale a frequenze di circa 15 Hz. Figura 7: confronto tra i rapporti spettrali H/V nella stazione di misura considerata Tale picco è riconducibile alla presenza di variazioni di tipo stratigrafico in quanto, come si può osservare dalla successiva figura 8, esso si trova in corrispondenza di un minimo spettrale della componente verticale (curva magenta) seguito da un massimo su tutte e tre le componenti ad una frequenza all incirca doppia. In base alle frequenze del picco è possibile stimare la variazione stratigrafica molto superficiale, situata a debole profondità dal piano campagna e corrispondente con buona probabilità al passaggio tra i depositi superficiali di natura limoso sabbiosa ed il substrato roccioso sottostante. 13

18 Figura 8: spettri di velocità delle 3 componenti del moto nella stazione di misura considerata Utilizzando le procedure di inversione del rapporto H/V (vedi allegato C) si può ricavare il profilo delle Vs con la profondità, indicato nella tabella e grafico seguente: Depth at the bottom of the layer [m] Thickness [m] Vs [m/s] inf. inf. 600 Vs( )=346 m/s Il Valore di Vs 30 che scaturisce dal modello geofisico risulta dunque pari a 346 m/s. Considerando che la quota di fondazione di progetto dell edificio è pari a circa m, il valore di Vs 30 corrispondente risulta pari a 375 m/s. Ai sensi del Testo Unico delle Costruzioni, per l edificio in esame si individua quindi la categoria di suolo di fondazione B. 14

19 6. VALUTAZIONE DEI PARAMETRI GEOTECNICI DEL TERRENO 6.1 Caratterizzazione e modellazione geotecnica secondo le nuove NTC 2008 Per la caratterizzazione geotecnica dei terreni le recenti NORME TECNICHE PER LA COSTRUZIONI D.M. 14/01/2008 (NTC 2008) forniscono specifiche indicazioni rispetto, sia alla fase di indagine, sia alla valutazione dei parametri geotecnici da adottare in fase di progettazione. Per quanto riguarda la fase di indagine si sottolinea in particolare l importanza di definire un adeguato piano di indagini, programmato in funzione del tipo di opera e/o intervento e che deve permettere la definizione del modello geotecnico di sottosuolo necessario per la progettazione. A partire dai risultati dell indagine, si deve poi procedere all identificazione dei parametri geotecnici appropriati ai fini progettuali, che devono ovviamente essere scelti in funzione sia del tipo di terreno, che del tipo di fondazione. Le NTC 2008 assegnano particolare importanza alla determinazione dei parametri caratteristici specificando che essi devono derivare da una stima ragionata e cautelativa del valore del parametro nello stato limite considerato. Per chiarezza è bene specificare subito che i parametri caratteristici sono quelli che rappresentano la miglior stima delle caratteristiche del terreno e si differenziano da quelli di progetto che derivano invece dall applicazione dei coefficienti correttivi specifici per i diversi approcci di calcolo previsti dalle NTC Per la valutazione dei parametri caratteristici le NTC suggeriscono, a seconda della tipologia e dell importanza dell opera da realizzare, la possibilità di procedere con due diverse modalità. Nel caso di opere rilevanti con un grande impatto sul terreno, le NTC 2008 suggeriscono l utilizzo del metodo suggerito dall EUROCODICE 7 (EC7). La metodologia proposta è basata su una elaborazione statistica dei risultati delle prove geognostiche in sito ed in laboratorio, relativamente a ciascun livello litostratigrafico individuato. Ovviamente un approccio di questo tipo, per risultare efficace, richiede l effettuazione di un numero consistente di prove, il che risulta attuabile solo nel caso di opere di una certa importanza. Nel caso invece di opere minori in cui l impatto sul terreno è limitato, le NTC 2008 consigliano l applicazione del metodo suggerito dal Consiglio Superiore dei LL.PP (Circolare 02/02/2009 n 617). 15

20 In questo caso il parametro caratteristico è basato sul giudizio geotecnico, distinguendo tra: 1. situazioni che coinvolgono elevati volumi di terreno per le quali si indica l opportunità di adottare valori caratteristici prossimi alla media di quelli risultanti dalle prove. Ad esempio nel calcolo della portanza di platee, fondazioni nastriformi o a plinto collegati tra loro da elementi rigidi, nella stabilità di pendii naturali, nella portanza laterale di pali di fondazione, della stabilità di opere di grandi dimensioni. 2. situazioni che coinvolgono volumi modesti di terreno per le quali si consiglia l adozione di valori caratteristici prossimi a quelli minimi. Ad esempio nel calcolo della portanza di fondazioni nastriformi o a plinto isolate, nella portanza di punta di pali di fondazione, della stabilità di opere di contenimento contenute. L utilizzo in questo caso di valori caratteristici prossimi a quelli minimi è giustificato dal fatto che l opzione conduce a stime più cautelative. 6.2 Determinazione dei parametri geotecnici caratteristici per il caso in esame Alla luce di quanto illustrato nel paragrafo precedente, per la determinazione dei parametri caratteristici del terreno relativamente all opera in progetto, si è proceduto utilizzando il metodo suggerito dal Consiglio Superiore dei LL.PP per opere minori in cui l impatto sul terreno è limitato, sviluppando in particolare le situazioni che prevedono il coinvolgimento di volumi di terreno modesti e quindi adottando l ipotesi di fondazioni tipo profondo come pali di fondazione. A partire dai risultati forniti dalle indagini geognostiche (Capitolo 3) sono stati quindi ricavati i parametri geotecnici del terreno di fondazione, riportati nell allegato D. Nelle tabella seguente sono invece riassunti i parametri geotecnici caratteristici relativi alle prove penetrometriche P3 P5 effettuate in corrispondenza del settore destinato al piano di fondazione del capannone e ritenute più significative. PARAMETRI GEOTECNICI CARATTERISTICI PER FONDAZIONI DI TIPO PROFONDO SIGLA PROVA Profondità prova [m] livelli considerati da Z1 a Z2 Tipo [t/m³] saturo [t/m³] Parametri geotecnici caratteristici "K" Densità relativa [%] [ ] Cu [Kg/cm²] Ed [Kg/cm²] E [Kg/cm²] G [Kg/cm²] PP PP PP Coesivo Incoerente Coesivo Incoerente Coesivo Incoerente

21 dove: = peso di volume del terreno = angolo d'attrito interno del terreno Cu = coesione non drenata E ed = Modulo edometrico E = Modulo elastico G = Modulo di deformazione al taglio Una volta che sarà definita tipologia e profondità delle fondazioni si potrà procedere, a partire dai parametri caratteristici sopra stimati, alla determinazione dei parametri di progetto dei terreni di fondazione e alle verifiche agli stati limite ultimi SLU e di esercizio SLE. 17

22 7. CLASSIFICAZIONE SISMICA DELL AREA Per la caratterizzazione sismica del sito si è fatto riferimento alla sezione 3.2 "Azione sismica delle Norme Tecniche per le Costruzioni che prevede, a partire dalla pericolosità sismica di base del sito di costruzione, l individuazione delle azioni sismiche di progetto. 7.1 Stima della pericolosità sismica di base Le azioni sismiche di progetto si definiscono a partire dalla pericolosità sismica di base del sito oggetto di intervento, a sua volta definita dalla probabilità che, in un fissato lasso di tempo (periodo di riferimento V R espresso in anni), si verifichi un evento sismico di entità almeno pari al valore V R prefissato. La probabilità è denominata Probabilità di eccedenza o di superamento nel periodo di riferimento P VR. Si tratta quindi di definire i parametri relativi: 1) all opera in progetto: - Tipo di costruzione e Vita nominale V N ; - Classe d uso e coefficiente d uso C U ; - Vita di riferimento V R ; - Tipo di verifica sull opera in progetto; 2) ai fattori di amplificazione sismica locale: - Categoria di sottosuolo; - Condizioni topografiche; per poi procedere: al calcolo delle forme spettrali a g, F O, T * C per il sito alla definizione dei coefficienti sismici S S e C C riguardanti le condizioni stratigrafiche all individuazione dei parametri per la progettazione sismica A max, K h, K v Parametri caratteristici dell opera in progetto Tipo di opera e Vita nominale V N La vita nominale di un opera V N è intesa come il numero di anni nel quale la struttura purché soggetta alla manutenzione ordinaria, deve poter essere usata per lo scopo al quale è destinata (Par delle NTC 2008). 18

23 La vita nominale dei diversi tipi di opere è riportata nella tabella seguente: (1 ) Le verifiche sismiche di opere provvisorie o strutture in fase costruttiva possono omettersi quando le relative durate previste in progetto siano inferiori a 2 anni. Con riferimento al caso in esame, è stato adottato un valore di V N 50 anni Classe d uso e coefficiente d uso C U Nel caso in esame siamo in presenza di un edificio senza funzioni pubbliche in cui si prevedono normali affollamenti; facendo riferimento alle indicazioni contenute nelle NTC 2008 (par ) è quindi stata adottata la Classe d uso II. A partire dalla classe d uso dell edificio è poi possibile ricavare il coefficiente d uso C U, utilizzando la tabella 2.4.II contenuta nelle NTC 2008 (par ) Per il caso in esame, C U = 1,0 Vita di riferimento V R Le azioni sismiche per ciascuna costruzione vengono valutate in relazione ad un periodo di riferimento che si ricava, per ciascun tipo di costruzione, moltiplicando la vita nominale V N per il coefficiente d uso C U : V R = V N * C U Se V R 35 anni, si pone comunque V R = 35 anni Considerando che, per il caso in esame, l opera in progetto è di tipo ordinario (V N = 50 anni) e si è in presenza di una classe d uso II (C U = 1.0), si ottiene un valore di V R pari a; V R = 50 * 1.0 = 50 anni 19

24 Tipo di verifica sull opera in progetto Questo parametro si riferisce alla tipologia dell opera che si prevede di realizzare. Il caso in esame rientra tra le opere di fondazione. Nella tabella sottostante vengono sintetizzati i parametri relativi all opera in progetto descritti in dettaglio nei paragrafi precedenti: parametri opera in progetto Tipo di costruzione 2 Vita nominale VN 50 anni Classe d uso II Coefficiente d uso CU 1.0 Vita di riferimento VR 50 anni Tipo di verifica sull opera in progetto Opere di fondazione Fattori di amplificazione sismica locale Gli effetti della risposta sismica locale possono essere valutati con metodi semplificati oppure eseguendo specifiche analisi. Nel caso in esame si è adottato il metodo semplificato, basato sull esame della categoria di sottosuolo, delle condizioni topografiche e delle condizioni stratigrafiche del sito in esame. Categoria di sottosuolo La categoria di sottosuolo si ricava a partire dal valore di Vs 30 di propagazione delle onde di taglio entro i primi 30 m di profondità. Per il caso in esame tale valore è stato determinato sulla base dell indagine sismica passiva descritta nel capitolo 4, da cui è risultato: Vs 30 = 375 m/s In base alla tabella 3.2.II contenuta nelle NTC 2008 e riportata nel seguito, il sito in esame ricade in categoria di suolo B. 20

25 Condizioni topografiche Per la determinazione dell amplificazione sismica è necessario tenere in considerazione anche la situazione dei fattori morfologici locali che possono modificare le caratteristiche del moto sismico, filtrando le onde di passaggio dal bedrock alla superficie. Nel caso di condizioni topografiche semplici come quelle del caso in esame, che è caratterizzato da deboli pendenze, è possibile adottare la classificazione contenuta nelle NTC 2008 e riportata nel seguito: Il sito in esame ricade in categoria T1. 21

26 7.2 Stima dell effetto sismico per l opera in progetto Forme spettrali di sito Le forme spettrali di sito sono costituite dai seguenti parametri: a g accelerazione massima orizzontale al sito; F O valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale; T * C periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro di accelerazione orizzontale. per la stima dei quali bisogna considerare la posizione geografica del sito e fare riferimento, secondo la procedura dettagliata nel seguito, alla Tabella 1 del DM 14 gennaio 2008, che fornisce la terna dei valori di a g, F O, T * C per un reticolo che copre tutto il territorio Nazionale. A partire dalle coordinate geografiche del sito di interesse: Nuovo edificio industriale a Villa di Serio, Frazione Gavarnia Long = Lat= si sono individuati i 4 nodi del reticolo di riferimento, all interno dei quali ricade il sito di interesse (vedi figura 9). Punti griglia Attraverso la media ponderata (rispetto all inverso della distanza) dei valori di a g, F O e T * C forniti dalla Tab. 1 delle NTC per ciascuno dei suddetti nodi, è poi possibile calcolare (per interpolazione rispetto ai valori di tabella) le forme spettrali nel sito di interesse per i vari tempi di ritorno T R, relativi alla vita di riferimento V R (vedi 7.1.1) ed alle diverse condizioni di stato limite (vedi dettagli in figura 10): SLE SLU Forme spettrali V R SLO SLD SLV SLC Tempo di ritorno T R anni Accelerazione di picco orizzontale a g [g] Accelerazione di picco orizzontale a g [m/s 2 ] Fatt.amplif. spettro acceleraz.orizz. F 0 [-] Periodo inizio Vcost spettro acc.orizz. T* c [s] (1) VR=VN x CU, ma comunque sempre 35 (2) ag, F0, T*C sono stati calcolati per interpolazione lineare su Ln TR 22

27

28 Contributo dist PESO T R =30 T R =50 T R =72 T R =101 T R =140 T R =201 T R =475 T R =975 T R =2475 a g F 0 T * C a g F 0 T * C a g F 0 T * C a g F 0 T * C a g F 0 T * C a g F 0 T * C a g F 0 T * C a g F 0 T * C a g F 0 T * C 1 P P P P pti griglia PUNTO DI INTERESSE a g T R =30 T R =50 T R =72 T R =101 T R =140 T R =201 T R =475 T R =975 T R =2475 F 0 T * C a g F 0 T * C a g F 0 T * C a g F 0 T * C a g F 0 T * C a g F 0 T * C a g F 0 T * C a g F 0 T * C a g F 0 T * C LON LAT [m/s 2 ] [-] [s] [m/s 2 ] [-] [s] [m/s 2 ] [-] [s] [m/s 2 ] [-] [s] [m/s 2 ] [-] [s] [m/s 2 ] [-] [s] [m/s 2 ] [-] [s] [m/s 2 ] [-] [s] [m/s 2 ] [g] [g] [g] [g] [g] [g] [g] [g] [g] [-] [s] tipo coordinate interesse 0 = Geografiche 1 =Gauss Boaga zona 1 2= Gauss Boaga zona 2 Tipo di opera Classe d'uso 2 II Categoria Suolo Caratt.Sup.Topograf. tipol.verifica 1 = Fondaz, pendii, scavi 2 = opere sostegno 3 = opere sostegno non in grado di subire spostamenti relativi rispetto al terreno Opere provvisorie, provvisionali, strutture in fase costruttiva (T> anni) 0 Opere ordinarie, ponti, opere infrastrutturali e dighe di dimensioni contenute o di importanza normale ; ; ; Grandi Opere, ponti, opere infrastrutturali e dighe di grandi > V N = dimensioni o di importanza strategica > C U = I Costruz. con presenza solo occasionale persone, edif.agricoli Costruz. con normali affollamenti, sz contenuti pericolosi, sza B II funz.pubbl. Ponti e infrastrutt non in classe III-IV, ferrovie non 1 importanti, dighe con conseguenze collasso non rilevanti Costruz. con affollamenti significativi, con contenuti pericolosi T1 Reti viarie extraurb. non in classe IV, ponti e ferrovie importanti, ; ; C U III dighe con conseguenze collasso rilevanti Costruz. con funz.pubbl/strateg, industrie molto pericolose. Reti viarie A-B DM6792 e C tra capoluoghi provincia non serviti da A- LON IV B. Ponti e ferrovie strateg per vie comunicazione. Dighe 2 strategiche per Acquedotti/Energia PUNTI GRIGLIA RIFERIMENTO PUNTO DI INTERESSE Forme spettrali V R SLE SLU Stati limite SLO SLD SLV SLC stati limite di SLO Operatività Tempo di ritorno T R anni esercizio SLE SLD Danno Accelerazione di picco orizzontale a g [g] stati limite SLV Salvaguardia vita Accelerazione di picco orizzontale a g [m/s 2 ] ultimi SLU SLC Prevenzione e collasso Fatt.amplif. spettro acceleraz.orizz. F 0 [-] Periodo inizio Vcost spettro acc.orizz. T* c [s] NB: VR=VN x CU, ma sempre 35; ag, F0, T*C x interpolaz.lineare su Ln TR P VR = probabilità superamento nel periodo di riferimento V R 81% 63% 10% 5% SLE SLU Parametri progettazione sismica SLE SLU SLO SLD SLV SLC Coefficienti sismici SLO SLD SLV SLC Accelerazione massima attesa al sito A max [m/s 2 ] Amplificazione stratigrafica Ss Coeff. riduzione dell'accelerazione massima A max Coeff.funzione categoria sottosuolo Cc Coeff. sismico orizzontale K h = x A max /g k h [%] % Amplificazione topografica St Coeff. sismico verticale K v = ± 0.5 x k h k v [%] % LAT Figura 10: classificazione sisimica del sito destinato di interesse

29 7.2.2 Coefficienti sismici/condizioni stratigrafiche Anche le condizioni stratigrafiche, come quelle morfologiche locali, possono modificare le caratteristiche del moto sismico filtrando le onde di passaggio dal bedrock. Le modifiche di tipo stratigrafico sono legate alla successione stratigrafica, alle caratteristiche fisico-meccaniche dei terreni, alla geometria del contatto tra substrato rigido ed i terreni sovrastanti ed alla geometria dei contatti tra gli strati di terreno. La tabella 3.2.V delle NTC indica le espressioni che permettono calcolare i coefficienti sismici S S e C C in funzione della categoria di sottosuolo: Conoscendo i fattori di amplificazione sismica locale (par ) e le forme spettrali di sito (7.2.1), mediante le espressioni della tabella precedente è possibile calcolare i relativi coefficienti sismici S s e C c : Coefficienti sismici SLE SLU SLO SLD SLV SLC Amplificazione stratigrafica Ss Coeff.funzione categoria sottosuolo Cc Amplificazione topografica St Determinazione dei parametri per la progettazione sismica Utilizzando tutti i parametri precedentemente illustrati si arriva infine alla determinazione dei parametri da utilizzare per la progettazione sismica, costituiti da: accelerazione massima attesa al sito... A max = a g *g*ss*st [m/ s 2 ] coefficiente sismico orizzontale... K h = s * A max /g coefficiente sismico verticale... K v = ± 0.5 x k h 23

30 dove s è il coefficiente di riduzione dell'accelerazione massima attesa al sito ed è funzione sia di a g, sia della categoria di sottosuolo (vedi tabella NTC riportata nel seguito). I risultati ottenuti applicando le formulazioni riportate nelle NTC 2008 al caso in esame sono illustrati nel dettaglio in figura 10 e riassunti nella tabella seguente: Parametri progettazione sismica SLE SLU SLO SLD SLV SLC Accelerazione massima attesa al sito A max [m/s 2 ] Coeff. riduzione dell'accelerazione massima A max Coeff. sismico orizzontale K h = x A max /g k h [%] % Coeff. sismico verticale K v = ± 0.5 x k h k v [%] % Si precisa infine che secondo le Norme Tecniche delle Costruzioni, il rispetto dei vari stati limite relativamente agli elementi strutturali, viene conseguito: nei confronti di tutti gli stati limite ultimi (SLU) quando sono soddisfatte le verifiche relative al solo SLV (salvaguardia vita). nei confronti di tutti gli stati limite di esercizio (SLE) quando sono soddisfatte le verifiche relative al solo SLD (danno). 24

31 8. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE E PRESCRIZIONE DI CARATTERE GEOLOGICO-TECNICO Il presente studio, redatto su incarico della ditta Officine Gavarnia s.r.l. di Villa di Serio (BG) ha avuto come scopo la caratterizzazione geologico-tecnica dei terreni in previsione della realizzazione di un nuovo capannone ad uso industriale. In particolare il presente documento è stato richiesto dall Amministrazione comunale in quanto parte dell area destinata all intervento in oggetto è sottoposto, ai sensi della normativa vigente, a vincolo idrogeologico. L analisi degli aspetti geologici (capitolo 3) si è basata sia sulla consultazione della documentazione esistente (in particolare la vigente Componente Geologica Idrogeologica e Sismica (Geol. M.Pecchio, 2008), sia sull effettuazione di sopralluoghi in sito. L area in oggetto, situata in sinistra idrografica al T.Gavarnia, nella fascia pianeggiante di raccordo tra il versante boscato ed il torrente stesso è caratterizzata dalla presenza di una copertura diffusa di tipo colluviale (limi e limi sabbiosi fini) di spessore anche consistente derivante dalla disgregazione chimico-fisica del substrato roccioso di natura calcarea (Sass de la Luna). Dal punto di vista idrografico l elemento maggiormente significativo è rappresentato dal T.Gavarnia facente parte del reticolo idrico principale e che nella zona assume un andamento a tratti meandriforme con pendenze decisamente modeste, dell ordine del 1.5%. L area è inoltre attraversata da alcune vallette minori e da una serie di solchi di ruscellamento che drenano le acque provenienti dal versante e si collegano al corso d acqua principale dando localmente origine a fenomeni di ristagno. Per quanto riguarda gli aspetti idraulici del T.Gavarnia si rimanda alla relazione AMPLIAMENTO ATTIVITÀ PRODUTTIVA IN PROSSIMITÀ DEL T.GAVARNIA - RELAZIONE IDRAULICA - Ing. Fenaroli, Geol. Pecchio, settembre 2012 redatta nell ambito del seguente progetto per ottenere il nulla osta idraulico da parte dello STER Bergamo. Le indicazioni contenute nella CARTA DI FATTIBILITÀ GEOLOGICA relativa all area in esame confermano sostanzialmente quanto sopra esposto. L area viene infatti inserita in CLASSE 3B: Aree con presenza di terreni argilloso-limosi su substrato fortemente tettonizzato. L utilizzo di queste zone sarà subordinato alla realizzazione di supplementi di indagine per acquisire una maggior conoscenza geologico-tecnica o idraulica dell area e di un suo significativo intorno. Per quanto riguarda invece la valutazione dei parametri geotecnici dei terreni di fondazione, il piano di indagine ha previsto l esecuzione di 2 sondaggi a carotaggio continuo e 6 prove 25

32 penetrometriche SCPT (capitolo 4) effettuate in corrispondenza sia del versante oggetto di parziale sbancamento, sia dell area pianeggiante attualmente destinata a prato. I sondaggi hanno evidenziato la presenza alla base di un primo strato costituito da materiali di riporto, di un primo livello sabbioso-limoso per poi passare più in profondità al substrato roccioso di natura calcarea (Sass de la Luna). Le prove penetrometriche effettuate sul versante (P1 e P2) hanno raggiunto profondità modeste (1.5 e 3.9 m dal piano campagna) ad indicare la presenza, al di sotto di un primo livello di tipo limoso sabbioso, del substrato roccioso. Nella zona a prato (prove P3 P6) la presenza di depositi limoso-sabbiosi è invece più consistente raggiungendo spessori variabili tra 3.9 e 8.4 m; alla base di questi ultimi è presente il substrato roccioso. Per quanto riguarda l andamento del livello freatico si evidenzia che quest ultimo ha un carattere locale di drenaggio delle acque provenienti dal versante verso il T. Gavarnia. Per la caratterizzazione geotecnica dei terreni (capitolo 6) si è fatto specifico riferimento alle recenti NORME TECNICHE PER LA COSTRUZIONI D.M. 14/01/2008 (NTC 2008). In particolare, a partire dalle risultanze dell indagine in sito, si è proceduto determinazione dei parametri caratteristici, definiti come i parametri che rappresentano la miglior stima delle caratteristiche del terreno. Per la loro determinazione si è utilizzato il metodo suggerito dal Consiglio Superiore dei LL.PP per opere minori in cui l impatto sul terreno è limitato adottando l ipotesi di fondazioni tipo profondo come pali di fondazione. Nelle tabella seguente sono riassunti i parametri geotecnici caratteristici relativi alle prove penetrometriche P3 P5 effettuate in corrispondenza del settore destinato al piano di fondazione del capannone e ritenute le più significative. PARAMETRI GEOTECNICI CARATTERISTICI PER FONDAZIONI DI TIPO PROFONDO SIGLA PROVA Profondità prova [m] livelli considerati da Z1 a Z2 Tipo [t/m³] saturo [t/m³] Parametri geotecnici caratteristici "K" Densità relativa [%] [ ] Cu [Kg/cm²] Ed [Kg/cm²] E [Kg/cm²] G [Kg/cm²] PP PP PP Coesivo Incoerente Coesivo Incoerente Coesivo Incoerente

33 dove: = peso di volume del terreno = angolo d'attrito interno del terreno Cu = coesione non drenata E ed = Modulo edometrico E = Modulo elastico G = Modulo di deformazione al taglio Una volta che sarà definita tipologia e profondità delle fondazioni si potrà procedere, a partire dai parametri caratteristici sopra stimati, alla determinazione dei parametri di progetto dei terreni di fondazione e alle verifiche agli stati limite ultimi SLU e di esercizio SLE. Per quanto riguarda infine la classificazione sismica dell area destinata all intervento edilizio, si è proceduto in primo luogo alla determinazione della categoria di sottosuolo attraverso l esecuzione di un indagine sismica passiva (capitolo 4). Tale indagine ha permesso di stimare alla quota del piano di fondazione previsto a m dal piano campagna, il valore di Vs 30 : Vs 30 = 375 m/s da cui, in base alla tabella 3.2.II contenuta nelle NTC 2008, si è verificato che il sito in esame ricade in categoria di suolo B. Prendendo poi riferimento la sezione 3.2 delle Norme Tecniche per le Costruzioni, si è proceduto alla stima: 1. della pericolosità sismica di base del sito di costruzione (paragrafo 7.1); 2. dell effetto sismico dell opera in progetto (paragrafo 7.2) per arrivare alla determinazione dei parametri per la progettazione sismica illustrati nel dettaglio in figura 10 e riassunti nel seguito: Parametri progettazione sismica SLE SLU SLO SLD SLV SLC Accelerazione massima attesa al sito A max [m/s 2 ] Coeff. riduzione dell'accelerazione massima A max Coeff. sismico orizzontale K h = x A max /g k h [%] % Coeff. sismico verticale K v = ± 0.5 x k h k v [%] % In considerazione delle caratteristiche dei terreni interessati dall intervento edilizio descritte in precedenza (depositi superficiali con caratteristiche geotecniche molto scadenti al si sopra di un substrato roccioso di natura calcarea), della tipologia dell opera e dei carichi ad essa associati (presenza del carroponte) si consiglia l adozione di fondazioni di tipo profondo (micropali) intestate nel substrato roccioso. 27

34 A questo proposito è importante sottolineare che i sondaggi hanno evidenziato la presenza di un substrato intensamente fratturato (RQD = 0) e con presenza di consistenti sacche di alterazione di natura limosa. In fase operativa sarà quindi importante verificare che i micropali vengano intestati in roccia sana, priva di zone di alterazione, per almeno due metri. Per quanto riguarda invece gli aspetti operativi legati agli scavi in corrispondenza del versante, si consiglia di: realizzare i lavori per conci con tratti di scavo limitati, in modo da verificare man mano lo spessore dei depositi superficiali e la giacitura degli strati calcarei ed evitare smottamenti localizzati; realizzare rapidamente il muro di sostegno di monte e le relative opere di drenaggio; dimensionare in modo opportuno le opere di drenaggio a tergo del muro di sostegno in modo da limitare la circolazione delle acque meteoriche tra muro e terreno naturale e che potrebbero, nel tempo, creare delle vie preferenziali per la circolazione idrica sotterranea; prevedere la copertura delle aree di scavo con teli di plastica (soprattutto se l intervento verrà realizzato in periodi particolarmente piovosi) in modo da garantire la stabilità delle pareti di scavo; La scrivente si rende comunque disponibile per eventuali sopralluoghi, particolarmente importanti durante l apertura degli scavi. Questo permetterà di riscontrare eventuali situazioni anomale rispetto a quelle previste nella presente relazione e quindi formulare ulteriori raccomandazioni ed individuare eventuali proposte di intervento. settembre 2012 Dott. Geol. Michela Pecchio 28

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