PattiniNews. Buon compleanno, Branco! III ROLLERDAY Legnaro. Expeditions PPUG. RACCONTI: RollerExtreme. Anno 03 numero 15 giugno 2005

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1 PattiniNews diario di ruote...in linea Anno 03 numero 15 giugno 2005 Buon compleanno, Branco! RACCONTI: RollerExtreme III ROLLERDAY Legnaro Expeditions PPUG CONCORSO Mister PPUG 2005

2 sommario e anticipazioni III RollerDay di Legnaro p. 3 Sulla mitica strada della Porcolonga p. 4 Aggiornamenti dal nocciolo p. 5 Un must: San Candido-Lienz pp. 6-7 Galeotta fu la Modena Vignola pp. 8-9 RollerExtreme: a sfida di me stesso pp A zonzo per borghi medievali pp Lettere alla Redazione p. 14 Spazio teen p. 15 appuntamenti p. 16 PattiniNews. Diario di ruote...in linea non è in vendita, bensì prodotto con fondi propri degli aderenti. Tuttavia sono bene accetti eventuali contributi per le spese di cartucce e fotocopie. E possibile scaricare gratuitamente la nostra rivista dalle downloads del sito. Com è ormai tradizione un nuovo numero del Diario di ruote... in linea si presenta al tavolo delle iscrizioni del RollerDay. E questo infatti l evento che desideriamo sottolineare, anche se per racconti e commenti dovremo attendere il numero 16 e lasciare che ancora un po d acqua scorra sotto i ponti... e ne scorre tanta, ormai il fiume PPUG è davvero in piena! Gli eventi si susseguono, con grande entusiasmo di organizzatori e simpatizzanti, il gruppo si consolida sempre di più e affina le proprie modalità organizzative. Non è un caso che - sia pure tra qualche isolato atteggiamento di scherno - anche realtà diverse si accorgano della forza, della concretezza, della passione e (possiamo dirlo?) della magia di questo movimento. A distanza di due mesi dall avvio delle nostre expedition, possiamo dire senza tema di smentita che la stagione prosegue a gonfissime vele, complice anche il nostro Giove Pluvio rabbonito. Le voci non più solo dei Fratelli del Branco, ma anche degli amici di InBoSkate, Verona Skates e Parma Skating raccontano le passeggiate tra Zibello e Parma, tra Modena e Vignola, da San Candido a Lienz, lungo il Mincio...in attesa che anche altri amici aggregati un po alla volta (da Bergamo, Torino, Macerata, Modena) ci raccontino il loro punto di vista. Certamente con il PPUG è cresciuto anche questo Diario...a dispetto di esigenze redazionali di contenere pagine e spese! Accogliamo infine il racconto di girarotelle dalla RollerExtreme e un paio di buffe testimonianze dal mondo dei teenagers. Non resta che dire...alla prossima! Come di consueto, è difficilissimo individuare l evento, il fenomeno, la persona di spicco a cui dedicare la copertina del nostro Diario. Le iniziative sono state talmente tante che non si sa quale indicare come maggiormente rappresentativa. Allora - considerato che nell ultimo numero abbiamo evidenziato il calendario 2005 come simbolo della grande rete PPUG - stavolta scegliamo...il Branco! BUON COMPLEANNO perchè, ancora prima di offrirci un logo, un sito, un notiziario, il nostro capobranco ci aveva radunato per il debutto alla Pattimare di Ferrara, nell aprile del Sono stati tre anni fittissimi, non sempre facili, ma caratterizzati da un crescendo di attività e impegno: dalle expeditions ricreative, che ormai non si contano più, alla partecipazione a eventi di richiamo, dai laboratori per i bambini sul tema della pace alle relazioni istituzionali,dalle passeggiate cittadine alle tre edizioni del RollerDay... E dedicare la copertina al Branco ha il significato di ricordare con affetto gli amici (...volevamo dire i Fratelli) che hanno dato il loro grande contributo alla crescita di questo gruppo e che solo temporaneamente, per i motivi più svariati, si sono un pochino allontanati. Il Branco c è sempre anche per chi dovesse tornare con un bimbo in braccio, una laurea conquistata, un lavoro concluso, un rimpatrio...fa parte della magia, moltiplicare amicizia e passione... Pagina 2 PattiniNews

3 III RollerDay Legnaro - 5 giugno 2005 Per la terza volta torniamo a percorrere la campagna di Legnaro, cercando di coinvolgere pattinatori esperti (avremo degli special guests di eccezione) e neofiti e curiosi che si stanno avvicinando a questo sport. Come già avvenuto nella scorsa edizione, sono proposte due marce: una di 5 km., alla quale anche i più timorosi possono avvicinarsi con una buona sicurezza di portare a termine l impresa e che speriamo coinvolga tantissimi bambini. E una di 20 km, non proprio una maratona classica, ma un percorso discreto per chi ha voglia di sgranchire le gambe in assoluta sicurezza. Una volta di più lo staff di PattiniNews si complimenta con i ragazzi dei Riflessi Urbani, che trovano molto tempo da dedicare ai pattinatori tra tante attività aggregative e culturali e con la rete territoriale, in primis Protezione Civile e Ufficio di Polizia Municipale, capitanato dall amico Roberto De Gaspari, che segue con attenzione e curiosità disinteressata la manifestazione. Anche quest anno viene proposto l hockey in-line, grazie alle disponibilità a far conoscere questo sport da parte degli atleti più giovani, reduci dal Campionato. C è spazio poi per la bella novità rappresentata dal freestyle, grazie alla collaborazione con InBoSkate, Verona Skates e Pattinatori Verona: grandi e piccoli possono cimentarsi con birilli, rampe e salti, aiutati da istruttori e amici che fanno parte del PPUG (Piste Pattinabili Users Group). Buon divertimento a tutti! il capobranco RollerDay '05 Legnaro Padova Roller cross Hockey in line In line basketball Pattinaggio artistico Marcia di 5 e 20 Km Pattinaggio free style Domenica 5 Giugno Parco Verde - Via Cavour L ORGANIZZAZIONE DI EVENTI E LA RETE Ci siamo nuovamente, il gruppo di lavoro che si è occupato dell organizzazione del III RollerDay si accinge a chiudere le cartelline, piazzare gli ultimi cartelli segnaletici, rispondere alle mail dei ritardatari, tirare fuori caschi, stecche, bicchierini...non si può nascondere la fatica di organizzare un evento così: ci sono molti documenti da stendere, Regolamento, mail di sensibilizzazione, articoli per i siti specialistici, moduli di iscrizione...c è molta strada da fare per andare a volantinare a Rovereto, Imola, Verona, Vicenza, Bologna...Ci sono molti soldi da spendere anche per noi personalmente in fotocopie, telefono, gadgets.. Ma i mesi trascorsi con i ragazzi dei Riflessi Urbani sono stati piacevolissimi! Intense, faticose dopo una giornata di lavoro, ma assolutamente produttive le riunioni serali fitte, molto più di certe giornate in luoghi che si chiamano di lavoro. Bellissima la rete del paese, con le sue molte risorse. Fantastica la rete del territorio allargato ormai a mezza Italia: abbiamo, come in altre occasioni, l appoggio affettuoso di pattinatori titalati ed esperti che macinano chilometri a spese personali per dare una mano a ragazzi ancora sconosciuti. Provengono da Verona, Bologna, Parma, Modena...con il solo obiettivo di aiutarci a far divertire più persone possibile. Delude molto invece l aspetto più istituzionale dell evento: falliti tutti i tentativi di avere sostegno da parte del Comune per l uso di una struttura splendida, ma inaccessibile, perchè preclusa al pubblico. E così i giovani hockeisti che hanno appena concluso importanti campionati e che si prestano a partecipare per sostenere lo sforzo di sensibilizzazione, spinti dai loro dirigenti e genitori utilizzano uno spazio angusto, che non li mortifica solo perchè sono abituati a fare prevalere l entusiasmo. E così freestylers di ottimo livello, che regalano al paese la loro abilità e la loro attrezzatura, si esibiscono sull asfalto di una stradina. C è da augurarsi che questi sacrifici se non altro rendano più visibile l attività e che contribuiscano a fare crescere in questo modo i bellissimi sport che sono proposti. Nell interesse di tutta la comunità locale. I componenti PattiniNews del gruppo di lavoro per il III RollerDay hanno scritto questo intervento di loro iniziativa. Le altre associazioni non sono responasbili dei contenuti dell articolo. Anno 3, numero 15 Pagina 3

4 Sulla mitica strada della Porcolonga Noi raccontiamo la nostra, e poi arriveranno i racconti degli amici di mezza Italia. Siamo partiti con appena uno spiraglio di luce, senza dire a nessuno che arrivavano messaggi tristanzuoli sul tempo a Parma...Zitti zitti, CB, colibrì & Giac hanno raccolto il grande Enrico Ghosts per dirigersi all'appuntamento con il mitico camper PN (Morris, Baby e Mary). Dopo una breve tappa a Verona per raccogliere Andrea e il suo grande striscione, con la Meg e il Camper PN ricolmi di spritz, pasta agli asparagi di Bassano e zaeti, ci siamo avviati verso Parma. Pioggia sì, pioggia no, rovesci, spiragli...e ci siamo. Per prima cosa abbordiamo una compagnia tutta diversa, stiamo già per socializzare quando la tromba di Mattia ci richiama all'ordine: grandi!!! ci attendono già tutti (opss, PN in perenne ritardo.. )...Gli organizzatissimi di Parma Skating (ricordiamo tra tutti Mattia ed Egizio naturalmente, ma anche Lorenza, carinissima e in expedition per la prima volta...) compongono due gruppi ordinati con tanto di cartelli, in modo tale che si vada a destinazione lasciando vettovaglie in un mitico punto x. Il cielo è plumbeo, ma poco fa. Oggi Giove Pluvio si attarda tra le sue comode nuvole, o fa finta di non vederci, o ci ha preso in simpatia, chissà... Attacchiamo il cartello stradale come di consueto e partiamo (oh! qualcuno ha chiesto: "Ma ce ne sono parecchi di questi cartelli in giro! Ne ho visti con chilometraggi diversi...") GRANDISSIMO PPUG! La strada si snoda tra prati, vecchie fattorie, campanili discreti, chiacchiere e sorrisi. Qualcuno ogni tanto rientra ai box per una manutenzione volante ai distanziali, ma riprende subito i compagni. Enrico prova a velocità supersonica discese e salite, lasciando tutti a bocca aperta per la sua abilità nel powerslide. Saremo una trentina, si aggregano due amici pattinatori in versione ciclistica (Merlino e Aida). Il Vento è forte e sospinge indietro chi non ha ali forti abbastanza. Ma c'è sempre qualche nobile Cavaliere che sorveglia questo splendido Branco e corre in aiuto discreto dei più deboli. Nelle soste il Prof. Luconi impartisce lezioni sullo stretching e controlla l'esecuzione degli esercizi con benevolo cipiglio. Tra una spinta e l'altra, si scorgono, nemmeno troppo distanti, lepri e fagiani degni di un dipinto di Beatrix Potter: certamente si potrebbe eleggere Benjamin, coniglio birichino, come nostra mascotte...siamo appena stanchi, quel tanto che basta per desiderare un tavolo e una comoda panca, quando questi si materializzano ai canti goliardici del Grande Mattia. In due e due quattro è allestito il Pic Nic del Secolo: spritz patavino, pasta primavera, culatta, culatello, mortadella e parmigiano, dolci tipici e non... ragazzi! Il Trionfo dell'arte dell'intrattenimento! Egizio descrive in un concitato discorso le virtù del culatello e dei suoi pazienti estimatori, mentre i commensali pregustano l'assaggio. In sottofondo i Modena City Ramblers e Manu Chao, mentre i più giovani (stanchi??? ma dove???) si mantengono caldi con freesbee e palloni. Scortati dal grandissimo camper di soccorso, riprendiamo pian piano la strada, sfidando ancora le nuvole minacciose...beh...ci credete? Giove Pluvio pazienterà ancora un po', giusto il tempo di smontare il cartello, di assistere alle esibizioni in discesa di Enrico, di bere un caffettino caldo e salire in macchina... e poi APRITI CIELO!!! Ma grazie, dio benevolo! Grazie ai pattinatori di Parma, e agli altri componenti del PPUG. Grazie a tutti, alla prossima!!! colibrì - PattiniNews Qui sopra Giacomo, Mattia ed Enrico. Nella foto sotto Egizio e Lorenza Buongiorno Silvia...ieri ero stanco ma felicissimo...cavoli hai vistoche acqua appena siamo ripartiti in macchina...?! Siamo stati tanto fortunati... L'anno prossimo vogliamo portarvi nell'aea di sosta originaria del programma dove c'è un prato tanto bello e grande...lucio mi ha appena scritto che si è divertito molto e mi fa piacere...io per voi non ho mai parole per descrivervi,siete genuini,disponibili con gli altri...vabbè poi il resto lo sai non voglio sembrare piaggioso (da piaggeria...).spero che il viaggio sia andato bene,la moglie di Morris è un mito...credo che sia andato tutto bene ieri,l'anno prossimo cercheremo di farlo ancora più bello il giro cambiando qualcosa,faremo tesoro di tante piccole cose da sistemare a livello organizzativo...egizio è un grande...grazie ancora di tutto a presto e un abbraccio forte forte!!!! Mattia - Parma Skating Pagina 4 PattiniNews

5 Salta questo mese il consueto intervento del nostro webmaster...il nocciolo dei curatori del sito (che - lo ricordiamo - è stato allargato recentemente ad amici che sono praticamente dei professionisti) è infatti occupato in un lavoro di restyling e di approfondimento su alcune utilità, anche grazie al suggerimento dei frequentatori. Quindi vogliate scusare il disagio temporaneo...in attesa delle belle novità! Capobranco e Deepsoul impegnati in Redazione a San Candido Anno 3, numero 15 Pagina 5

6 San Candido Lienz Tutto sembra voler accompagnare con un sorriso il terzo raduno PPUG, anche la primavera ha aspettato noi per esplodere. Gli InBoSkate si lanciano in sei (Dario, Benedetta, Lucio, Marco, Sabine e Sandro) in questa avventura, un po' scaglionati, con macchine PARECCHIO cariche ma con un'energia esplosiva in corpo e la voglia di sfogarla sui pattini in scenari favolosi e in mezzo ad una travolgente onda pattinante. Un'organizzazione impeccabile ci ha accolti a Dobbiaco. Nel campeggio Olympa era stato istituito un tugurio (ma che carini...) tutto per noi. L'accoglienza di tutti e verso tutti è stata delle più calde... anche se non faccio fatica a pensare che Silvia e Carlo avrebbero forse gradito un po' meno calore... ;-p Avevano l'appartamento invaso da tutti gli ospiti del campeggio!!! Prima notte, notte di saluti, notte di incontri, notte di aspettative. Poi il risveglio, le papere di Marco, la ricca colazione, i primi scambi di foto... e la voglia di partire sempre crescente. In stazione attendiamo e recuperiamo i Vicentini. All'inizio della ciclabile ci ricompattiamo con Dario e Sabine. Ora siamo proprio tutti. 36 anime pattinanti, un lunghissimo serpentone multicolore che scivola veloce attraverso il pease di San Candido che ci osserva silenzioso; corre veloce incontro a un paesaggio naturale dei più belli che ci attende per fare da sfondo a questa nostra avventura, alla nostra amicizia, ai nostri sorrisi. San Candido ci mette subito alla prova con le sue pendenze e il suo "percorso ad ostacoli", ma chi ci può fermare ora?! La maggior parte non si fa di certo spaventare da una discesa ripida. I meno sicuri sanno come superare le difficoltà. Chi aggrappato stile koala alla persona di cui si fida maggiormente (ehm...), chi alle biciclette dei nostri angeli custodi Chiara e Fulvio (persone meravigliose...) chi prendendo vie alternative. Non erano poche le difficoltà! Ma in un branco così grande e così unito nessuno è mai stato lasciato solo ad affrontare la paura e le difficoltà! La pausa forse un po' anticipata ci ha permesso di ricompattare il gruppo, riposarci, mangiare, girare le ruote decisamente provate...e sole, tanto sole...una giornata baciata dal bel tempo. Pronti? Si riparte?! Per fortuna pur avendo ancora più di metà del percorso da fare, le discese difficili sono passate, ora un più o meno dolce sali scendi ci accompagnerà fino alla fine. Il posto giusto per abbandonarsi all'emozione di una discesa "in caduta libera" (grazie CapoBranco per l'aiuto che mi hai dato in questo senso), il percorso giusto per (almeno provare!) ad imparare qualche frenata. Sulla strada inaspettata ma gradita dai più bravi troviamo anche una rampa. Irresistibile richiamo. Tra di noi trovano il coraggio solo Sandro e Dario (DARIO (DARIO OKKIO ALLA SCHIENA!!!!!). Ottima scusa per gli altri (per me..) per riprendere fiato e togliersi qualche strato per assecondare il caldo crescente. Alla fine i diversi livelli di bravura in velocità, resistenza e forza cominciano a farsi vedere. Il gruppo dei Veronesi ormai era una piccola macchiolina all'orizzonte, il gruppo di Padova scalpitava, ma aveva sufficiente pazienza per aspettare i più lenti (ehm...), e tra di noi i più veloci continuavano il loro elastico di fuga e sosta per non perdere nessuno, nemmeno il fanalino di coda (ancora ehm...).quando ormai Lienz era vicino il nostro gruppo si prende l'ultima lunga pausa di riposo. Soccorso bagno, "Coca Cola Light", giro di ruote (Sabine...ma le hai rosicchiate a pranzo le tue ruote?!), gelati per i ciclisti che poverini proseguiranno a piedi...una ruota li ha abbandonati. In stazione a Lienz (raggiunta grazie alle preziose indicazioni di un passante) l'impeccabile organizzazione del gruppo di Padova non si è smentita. Dopo aver trovato il treno giusto per il trasporto bici si erano già preoccupati di fare i biglietti per tutti. Il treno ero invaso dalla nostra allegria. Fisicamente stanchi, ma pieni di tutte le intense emozioni raccolte in questi 46 chilometri di strada. Emozioni arrichite dalle nuove amicizie, impreziosite dall'affetto di tutti, illuminate da un sole meraviglioso. La giornata era finita ma la voglia di stare insieme ancora no. Il ristorante del campeggio si è visto invadere da questo branco festante... ma non sembrava intimorito... forse solo un po' confuso (Lucio...i tuoi gnocchi?!?!)foto, brindisi e sincera ovazione alle torte portate da Colibrì! Ma quanto hai lavorato per tutti noi?!?! Il più sincero dei ringraziamenti va a te Silvia. Il giorno dopo è l'ora dei saluti. I gruppi si separano. Chi ha deciso di aver pattinato abbastanza preferisce dedicare la domenica al relax, pic nic intorno al lago, sole e riposo. I più incoscenti (evviva gli InBoSkate che tra tutti non ne trovi uno del tutto sano!) decidono di rimettersi i pattini e tentare la ciclabile da Villabassa fino a Brunico. Scortati dalle fedeli biciclette di Chiara e Fulvio (ormai è amicizia sincera) ci infiliamo i pattini e partiamo. Subito demoralizzati da un ciclista: la strada davanti a noi non ha nemmeno idea di cosa sia l'asfalto. Le bici proseguono, i pattinatori si fanno lo sconto. Partiremo da Valdaora. Sono "solo 8 km", se sono belli li faremo anche al ritorno (ah ah ah ah!!!!) Guardiamo con malinconia il bellissimo lago che avremmo costeggiato con la ciclabile... Partiamo, la strada sembra buona, finchè... Chi ha detto "una volta fatta la San Candido Lienz non ti può più spaventare nulla"?!?! Un'alternarsi di discese sempre più ripide, in curva e anche un po' dissestate. Pagina 6 PattiniNews

7 29 aprile/1 maggio 2005 Io e Sabine senza battere ciglio le abbiamo affrontate pattini in spalla e scarpe ai piedi oppure passeggiando tranquillamente sul prato accanto che sembrava li per noi ;-p I nostri eroi (pazzi eroi) Dario, Luciano, Marco e Sandro hanno avuto la capacità ed il coraggio di affrontarle tutte...noi tremavamo per loro. Pausa pranzo stesi in un prato in attesa di Chiara e Fulvio, un ruscello che scorreva vicino a noi come unica colonna sonora di questo nostro momento di riposo. Le sorprese non sono finite! Gli ultimi credo 5km di ciclabile completamente sterrati. Io desisto immediatamente, Sabine ci prova e si arrende.(sante biciclette che per tutto il resto del tragitto ci trainano). I magnifici 4 proseguono, sembra quasi piacergli pattinare sulla ghiaia... anche se appena vedono un fazzoletto di asfalto ci si lanciano impazziti. Brunico ci aspettava, asfaltata, ciclabile... le nostre forze però erano davvero al limite. Il treno ci riporta al punto di partenza. Ultimi saluti. E le promesse per rivederci presto. E poi, ormai troppo stanchi anche per parlare, si parte per tornare a casa. E si aspetta domenica prossima per rivedersi, per emozionarsi di nuovo, per incontrarsi ancora e pattinare insieme per i 42 chilometri della ciclabile Modena-Vignola. Bendy - InBoSkate colibrì, Inboscata tra gli InBoSkate Un fine settimana fantastico su tutti i fronti!!! Al di là di tutti gli elogi sperticati e forse esagerati al nostro sia pur bellissimo Branco, il merito della riuscita di questi Eventi è di tutto il grandiosissimo PPUG, di tutti, ma proprio tutti i partecipanti, nessuno escluso! Quelli che percorrono 45 km a velocità folle e ci fanno sgranare gli occhi davanti alle loro papere in picchiata: Nicola, Elvis, Flavio, Stefano, Valentina Quelli che ululano entusiasmo e giovinezza per chiedere strada: Federica, Elisa e Simone Quelli che hanno continuato a correre correre correre tenendo altissimi i colori PPUG: maxxale, Marina, Marisa, Katia, Morris, Max, Nedda, Nadia Quelli che potrebbero correre come schegge e fanno qualche retromarcia per vedere se tutto va bene: Andrea, Paolo, Lucio Quelli che mantengono stile e velocità costante, nella pattinata e nelle chiacchiere simpaticissime: Zio Cuneo, Dario, Sabine, Marco Quelli che corrono su e giù per immortalare amici vecchi e nuovi, rinunciando magari a esibizioni più vistose: deepsoul Quelli giovani giovani, che di solito passano il tempo annoiati davanti alla TV: Giacomo Quelli che hanno sostenuto con interventi salvifici i più timorosi: i nostri favolosi ciclisti Chiara, Fulvio e Filippo Quelli che hanno avuto il coraggio e la voglia di aggregarsi a un branco di matti sconosciuti: Mauro, Bruno, Mattia e il suo papà Quelli che vanno pianino adagino, perché permettono agli altri di gustare anche stupendi panorami: colibrì e Bendy Quelli che vengono perché ci vogliono bene, per osservare la gita da un altro punto di vista: Silvana Quelli che hanno coltivato il sogno di una meravigliosa massa critica e civile per tantissimo tempo, senza scoraggiarsi davanti alle inevitabili difficoltà, alle defezioni, alla pigrizia, ai numerosissimi impegni, al lavoro notturno: il nostro grandissimo capobranco, che è sempre riuscito a mettere un pizzico di magia in ogni impresa. Qui sopra: Bendy scorta Fulvio e Chiara A destra: Capobranco e Lucio installano il cartello Anno 3, numero 15 Pagina 7

8 Modena - Vignola Giornata splendida su tutti i fronti quella di ieri, grazie all'impegno degli InBoSkati che ci hanno accompagnati da Modena a Vignola (e ritorno). Un grande PPUG, 50 persone tra pattinanti di Bologna, Verona, Padova, Modena, Parma, Torino, Bergamo e Macerata! Ancora Modena!!! I nostri racconti presentano alcuni elementi costanti ai quali non è possibile rinunciare. La segnalazione del tempo atmosferico e dell'imperialità della colazione sono tra questi! Beh, stavolta Giove Pluvio sprizza allegria da tutti i pori e ci regala un sole fantastico, caldissimo e fedele; così bello che ci viene la tentazione di fare uno scherzetto all'amico Lucio, messaggiandogli il cambio di direzione verso il mare. Ma anche senza di noi questi pattinanti sarebbero stati un'infinità! Se facciamo il conto di 100 tigelle sparite con due giri di giostra Difficilissimo nominare tutti! Vediamo subito una macchia arancione stupenda, familiare a chi bazzica il sito dei TSG: sono i pattinanti di Torino, ben dieci, capitanati da Elso! E perfino quattro da Macerata da Macerata! Ci chiediamo per un po' da che bellissima parte d'italia stia: senz'altro in un posto dove ricambieremo la visita! E i bergamaschi? Tre da Bergamo con Matteo, ragazzi le rotelle non hanno confini! Per arrivare a otto città mancano i Modenesi, Max, Sandra, Susanna e Co, noi di Padova, i soliti strabordanti Veronesi blu (oggi tutti logatissimi!!!), i Parmigiani con Merlino, Egizio e Aida (ma che bei nomi!) e.naturalmente ma certo già con i pattini in macchina GLI IN- BO-SKATI!!!! Girarotelle, deepsoul, zio Cuneo, Tristan, un ragazzo tedesco (o mamma, il nome ), Darioska, e le splendide Sabinette e Bendy!!! Saranno i nostri ciceroni per tutta la giornata. OK, fatte le presentazioni, gustati i cioccolatini dei Torinesi, si parte. La ciclabile prende le mosse tra i giardinetti condominiali di Modena, gli anziani ci salutano con il sorriso. Una bella caduta di Giacomo per verificare la tenuta dell'asfalto, la rituale installazione del segnale (coperti dal mega branco per via di una pattuglia di pericolosi agenti di polizia) e vai che si va. La pista è frequentatissima, non tutti i ciclisti sono contenti di noi, ma li disarmiamo con ampi sorrisi e plateali saluti. Simone corre alla ricerca della sua prima birretta, alla fine della giornata mi avrà contagiata (filo conduttore della pattinata giallazzurra: birra, grappa e lambrusco: sarà per questo che pattinano così bene? Proviamo ).Come al solito l'elastico si tende, velocissimi davanti, pattinatori da crociera nelle retrovie e qualche infatcabile (Lucio e Max fra tutti) che fa Pagina 8 la spola per verificare se tutto va bene. E va tutto così bene che l'andirivieni è costellato di sorrisi. Questa via ciclopattinabile è fantastica, la natura è prepotente con i suoi papaveri, le gazze bianche e nere, i ciliegi rigogliosi; incrociamo anziani incuriositi dai nostri pattini e pur non capendo il dialetto, cogliamo le domande dagli sguardi birichini: dove andate, cosa fate, come si chiamano 'sti affari? E i piccoli con biciclette rosa e gialle ci salutano con la manina, qualcuno ha gli occhiali da sole a forma di cuore. Sandro indossa con soddisfazione il foretrex che ci segnalerà velocità, distanze, altitudini, pressione sanguigna (aggiunge Filippo); dopo una lunga corsa in trenino terminata con un deragliamento madornale, cadrà spettacolarmente con il polso alzato, guai a danneggiare gli ammennicoli della redazione volante! Un po' alla volta si è stanchi tutti e così è più bello aspettarci. Ci avviamo al Tigella Party, via Po numero non so, dove la zia e la mamma di Lucio sfornano tigelle e pesto saziando pattinatori trasformati in leoni. Un capannello di sfegatati, sotto un tiro incrociato di flash, discute di carrelli e abec tot. Zio Cuneo vi si incunea cercando di non fare espressioni allettanti per le fotocamere. Lucio instancabile fa la spola tra signore gentili e mani alzate a invocare Santa Tigella. Forza, Max incalza per accompagnarci allo spettacolo dei suoi RollerMo al Parco Amendola. Si corre!!! Un gruppuscolo riprende l'auto per tornare a Modena, dopo mille promesse di non danneggiare (foto)&macchine e figli scambiati. Fil è grandissimo: "Mio papà ha detto che a sessanta all'ora arriveremo in venti minuti." Scambi veloci di messaggi praticamente subliminali. La versione ufficiale sarà che ci abbiamo messo mezz'ora. Arrivati al parcheggio papi andrea può essere rassicurato, ma Giovanna trova la brutta sorpresa di un vetro infranto Cose che capitano, certo, ma che possono far passare la voglia di tornare Speriamo proprio di no, perché la prossima volta Giovanna ci stupirà con passi di danza! Serata conclusa al Parco. Incontriamo Simone, giù una birretta per affrontare con altri sei (SEI!) i salti di Pietro. E' così veloce che riusciamo a fotografare solo il cielo! Fine delle chiacchiere con i RollerMo in pizzeria e volata a casa con la Meg che trattiene a stento l'entusiasmo di averci portato all'ennesimo raduno. Grazie a tutti, tutti! Ma soprattutto ai Grandi InBoSkate, che senza tanto rumore confezionano eventi di grande richiamo! Alla prossima!!! colibrì, fratello mazinga, giac e capobranco PattiniNews

9 8 maggio 2005 Nei giorni precedenti a Domenica, c'era stato un'intenso scambio di , rivolte soprattutto al nostro organizzatore: Luciano! E la misura di quanto si sia effettivamente dato da fare per questo evento, la si è avuta al ritrovo a Modena, quando i ragazzi che non conoscevano nessuno e che venivano da Torino, Macerata e Bergamo chiedevano di Luciano... era l'unico nome a loro familiare!! Che bella soddisfazione, vero Lucio? ;-) Un inchino a Lucio!!! :-D Quando al parcheggio del Centro Commerciale (ovvero il ritrovo), mi sono messo a contare i pattinatori, pensavo di essermi sbagliato, poi nel corso della giornata ho avuto modo di ricredermi, eravamo quasi 50 (49 per l'esattezza). Davvero un bel numero e un ottimo risultato. Sicuramente eravamo visibili, un bel serpentone variopinto, allegro e abbastanza spericolato, dal primo all'ultimo componente... ognuno a modo suo! I primi 20 Km da Modena a Vignola sono volati, incredibilmente dissolti nell'aria di questa bellissima Domenica, sotto un sole cocente, su una ciclabile in cui gli alberi sono quasi sempre latitanti, ma con dei paesaggi veramente meritevoli di essere osservati e ricordati!!! Sia all'andata che al ritorno, il gruppo degli "olandesi", ehm... volevo dire, il gruppo dei torinesi ( ha dipinto lo sfondo della pattinata di arancione e ovunque ci si girasse, questo colore la faceva da padrone, insieme ai sorrisi e alla simpatia dei suoi componenti! Grazie fin da subito anche a voi, o torinesi (ma anche ai ragazzi di Bergamo e Macerata)!!! :-D Grazie per essere venuti e per aver rollato in nostra compagnia e reso questa giornata ancora più... più... "numerosa"! :-) Dicevo, i primi 20 Km... sì, sono trascorsi allegramente e velocemente. E non sono stati poi molto faticosi, e anche i meno abili nel gruppo li hanno "digeriti" senza particolari problemi, anche perchè l'aspetto predominante di questi raduni PPUG è la voglia di divertirsi che si può assaporare e avvertire un po ovunque, mentre si pattina! E se qualcuno è in difficoltà e non ce la fa più, nessun problema, si costruisce un "trenino di pattinatori" in un batter d'occhio e via, si viene trainati per la ciclabile, senza fatica (anche se qualcuno deve pur tirare... ) :-D)... ciò è avvenuto, puntualmente, anche questa volta, ma più per divertirsi che per una reale necessità! Un altro ricordo da mettere insieme a quelli che sto (stiamo) accumulando, mano a mano che passano le settimane, i mesi e le pattinate in compagnia di voi tutti... "animali rollanti"!!! :-P Il pranzo lo abbiamo consumato su un bel prato in località Vignola, dove la Zia di Luciano (ebbene sì, ancora lui...), ci ha preparato una serie di Tigelle una più buona dell'altra e che abbiamo potuto gustare con dell'ottimo Lambrusco. Il tempo era sempre strepitoso. Il sole deciso e alto in cielo. E anche molto... scottante. C'è addirittura chi se ne ricorderà per un po di tempo... (ad esempio la nostra Benedetta che si è ritrovata con le braccia abbronzate a "striscie", a causa delle protezioni...) Il tempo di gustarsi la situazione, oltre che il cibo, di assaporare i momenti e i km già trascorsi, ed era già tempo di ripartire, per il percorso contrario che ci avrebbe riportati al punto di partenza! Il ritorno è stato un po più faticoso, come sempre! E come sempre anche il gruppo si è un po spezzettato, davanti i più veloci, in fondo i più... "cauti"? ;- ) Arrivati al parcheggio abbiamo potuto gustare nuovamente i gianduiotti dei torinesi e i biscotti dei... opps.. non mi ricordano di chi erano!!! Chiedo scusa! Solo una nota dolente della giornata: un finestrino di una macchina dei ragazzi di Macerata rotto, un marsupio rubato... ma niente di grave! E come sempre, anche in questa occasione il gruppo ha fatto gruppo (scusate la ripetizione) e ha fatto un piccola colletta (più simbolica che altro) per contribuire alle spese di riparazione del finestrino! Grazie ai ragazzi di Bergamo, Macerata e Torino (l'ordine è casuale ;-) ) per essere stati con noi e aver affrontato un bel viaggetto per stare in nostra compagnia! Grazie ai veronesi e i padovani, perchè non mancano mai e sono sempre presenti! (in particolar modo Silvia e Carlo... approposito Carlo: grazie per il GPS, mi sono divertito un sacco ad usarlo! :-D) Grazie anche ai modenesi, che ci hanno guidati lungo la ciclabile! Grazie ai parmensi, che anche senza il culatello, sanno il fatto loro!! :-) Deepsoul Nelle foto gli InBoSkati: Dario&Sabine, Bendy, Zio cuneo, Tristan, mamma Tigella, Lucio e deepsoul Anno 3, numero 15 Pagina 9

10 Dopo la partecipazione alla prima edizione della RollerExtreme di colibrì e clelia, è la volta quest anno di Lucio girarotelle degli InBoSkate, partito anch egli solo, ma che ha ritrovato nel corso della giornata numerosi pattinatori del PPUG (Paolo, Mauro, Maurizio e Bruno di Vicenza; Mattia Luconi, Max di Modena, Nelly di Verona...). Pur avendo portato a termine l impresa in tempo ottimo (4 h. e 35 ), non ha mancato di segnalare alla nostra redazione costantemente l andamento della prova. Gustiamoci il suo racconto. A PROVA DI ME STESSO Quest anno ho partecipato ad una prova veramente estrema per me Qualche settimana fa il mio pensiero fisso ricorrente era se prendere o no la decisione di iscriversi e partecipare alla Roller Estreme, lungo la pista ciclabile che da Rovereto (TN) raggiunge Bolzano per una distanza di 100 Km. Per tutta la settimana che è trascorsa, il mio pensiero andava sempre al giorno di domenica 15 maggio 2005, il giorno in cui avrei partecipato per la prima volta alla Roller Extreme la mia principale preoccupazione non era tanto la distanza, ma la paura della crisi da fame che viene quando hai un brusco calo di zuccheri e sei disidratato, quando i muscoli non rispondono più ai tuoi comandi e hai i riflessi rallentati, anche se la volontà di andare avanti c è ancora. Io ho cominciato a fare Maratone Roller esattamente 2 anni fa quando mi si presentò l occasione di partecipare alla mia prima Roller Marathon amatoriale qui a Bologna (18 km) nel 2003, con la preparazione fisica e l allenamento di quello che va a pattinare da solo e soltanto la domenica ai Giardini quindi potete immaginarvi, come andò a finire un esperienza di sola sofferenza e poco divertimento! Poi l anno scorso ho partecipato a due eventi rolleristici di 66km e 30 km, in cui provai sulla mia pelle la crisi da fame al 45Km che fortunatamente si risolse con un Magnum e una Fanta, poi dopo ripartii alla grande e feci anche della salita fino al traguardo.(forse qualcuno avrà capito di che evento si trattava). Con la fine dello scorso anno invece fortunatamente ho conosciuto voi di PattiniNews e noi qui a Bologna abbiamo fondato un gruppo stupendo,gli InBoSkate; ora ho un sacco di persone con cui incontrarmi e andare a pattinare insieme, quindi ci sono state finora per me tante occasioni di pattinare e quindi fare allenamento piacevole, divertendomi con voi, in previsione di maratone lunghe come questa e quindi dopo un po di riflessioni dentro di me.. ho pensato..beh rispetto all anno scorso quest anno di Km ne ho già macinati parecchi.perchè non ci dovrei riuscire?.. massì..dai! Proviamo! Un altra mia seria preoccupazione era il mio stato di riposo fisico, poiché avendo perso parecchie ore di sonno non potevo e non dovevo permettermi RollerExtreme - A prova di me stesso di prenderla alla leggera questa situazione questa volta non si parlava di Km. Così sono partito il giorno prima e ho pernottato a Rovereto: la scelta di partire il giorno prima e dormire già a Rovereto è stata per me assai vincente: avevo parecchie ore di sonno da recuperare, accumulate durante le settimane precedenti e quindi in qualche modo dovevo essere pronto. Finalmente arriva il giorno della Grande Prova la mattina si presentava assai umida e il cielo grigio poi invece il sole è uscito grazie Giove Pluvio!! Ci hai graziato anche questa volta! Il Ritrovo era previsto alle 8.30 al Millenium Center dove venivano assegnati i numeri dei copri-caschi chiamandoci ognuno per nome, quindi conveniva essere presenti lì in orario ed essere svegli e pronti ad alzare il braccio, una volta che venivi chiamato. Nel parcheggio del Millenium Center ho scambiato qualche chiacchiera con il gruppo di RollerMo che era arrivato in camper, capitanato da Max nel frattempo è arrivato Mattia Luconi con altri del suo team (tra cui ho riconosciuto Merlino e l altro ragazzo con gli occhiali che ho conosciuto a Zibello, ma non ricordo il nome, forse Giorgio) Mentre mi guardavo intorno ho salutato subito appena localizzato, i nostri amici di Vicenza, Paolo,Bruno, Mauro, Maurizio questi ultimi tre conosciuti alla S.Candido-Lienz quest anno piccolo il mondo, per le rotelle! Ho scambiato qualche parola con loro, in attesa di ricevere il tanto desiderato numeretto per il casco e la borsa da corsa, con dentro qualche snacks, qualche gadgets, la mappa e il diploma di partecipazione su cui sarebbe poi stata scritto il tempo di percorrenza fissato all arrivo. Davanti al banco delle Iscrizioni ho incontrato anche i miei due amici tedeschi di Bologna Iris e Jens, che come me sono partiti la sera prima, ma che erano molto dubbiosi sulle condizioni meteo.. fortuna che poi si sono ricreduti! Non ci crederete ho rivisto, a distanza di solo una settimana anche altre facce conosciute alla Modena Vignola, Nelly e il nostro nuovo amico maceratese Fernando, che era venuto da solo questa volta! Ho scambiato qualche parola con lui, e mi ha promesso che appena sarà pronto ci proporrà qualche percorso turistico rollerabile in terra maceratese ovviamente appena avrà mosso un po le acque con qualche amministratore ben disponibile. Non c è stato tanto tempo a disposizione, una volta indossati i pattini e l adeguato abbigliamento, di mettere in ordine le cose dentro le borse, poiché c erano anche altre cose da suddividere, quelle dentro la borsa corsa, e quindi molti hanno dovuto preparare le sacche e metterci il numeretto da caricare sui pullman in fretta e furia io ero uno di quelli e quindi nella confusione generale tutti gli altri con cui avevo parlato qualche minuto prima li avevo persi tutti di vista.alla fine ho deciso di portarmelo con me il mio zainetto di sopravvivenza ed ho fatto bene quelli che Pagina 10 PattiniNews

11 15 maggio 2005 avevano caricato il sacco sul secondo pullman hanno dovuto aspettare parecchio, prima di poterne ritornare in possesso, all arrivo a Bolzano.Una volta assegnati tutti i numeri, alle in punto, siamo partiti, con l elicottero della RAI e delle telecamere mobili su moto che riprendevano tutti i partecipanti alla partenza il primo tratto consisteva nel passare attraverso delle strette viuzze cittadine e raggiungere l ingresso alla ciclabile ho ascoltato molto bene il consiglio di Max Bavieri quando ha detto non partite subito forte per almeno i primi 30Km..infatti le mie caviglie e i miei muscoli erano ancora freddi e infatti sentivo come dei piccoli crampi di dolore alle caviglie.quindi ho cominciato ad andare piano piano anche se la mia pattinata non era ancora per niente regolare e anche se avevo fatto colazione ho pensato bene di caricarmi subito con una barretta energetica e bere dei Sali minerali cavolo è stata una miscela esplosiva ho cominciato a prendere un andatura regolare e sostenuta, come un treno (mi sono meravigliato pure io) fino a Trento nel frattempo ho cercato di ammirare il paesaggio che mi circondava e di pensare alla meraviglia con cui io osservavo le montagne, ma pensavo che anche loro ci stavano ammirando dall altoper quello che dei piccoli uomini stavano affrontando e di grande stavano portando a compimento! Poi ho ripensato alle mie sofferte maratone passate..e ho detto dentro di me : questa volta andrà molto diversamente!...questa volta non ripeterò gli stessi errori e dimostrerò a me stesso che sono cresciuto sia con la testa che nel fisico, e riuscirò ad affrontare la fatica e la vincerò! Fin dall inizio ho preso la decisione appena partito che dovevo essere solo per gestire al meglio a modo mio la situazione a livello mentale e fisico, senza alcun condizionamento esterno.. era una prova che volevo affrontare da solo faccia a faccia con me stesso, quello dell anno scorso! Dopo qualche Km da Rovereto mi sono ricongiunto con Paolo e Bruno, con cui ho percorso qualche Km insieme, fino a Trento dentro il centro urbano lungo l Adige.A Trento la ciclabile è stata per 3 km ruvida e fastidiosa da fare bisognava andare forte per far sì che quella noia finisse al più presto quindi inevitabilmente avendo aumentato l andatura mi sono lasciato dietro i miei compagni di viaggio, con cui ero stato insieme fino a quel momento.abbiamo affrontato qualche Sali-scendi, diversi ponti attraversati da una sponda all altra dell Adige, fino a S.Michele d Adige e poi a Salorno dove ci hanno deviati sulla statale per lavori sulla ciclabile ed infine un Cavalcavia sopra l autostrada abbastanza ripido sulla strada scelta come deviazione. Il mio corpo in quel momento rispondeva alla grande e quindi mi sono fermato solo un paio di volte per riempire la borraccia, ma non potevo fermarmi, era una sensazione troppo bella, come volare tra cielo e terra (PattiniNews), quando senti che sei in perfetta armonia con il mondo che ti circonda, tutto il resto viene dopo..è stata una profonda esperienza personale in cui ho sentito fino in fondo di contare su me stesso, sulle mie capacità e avere piena consapevolezza di quello che stavo facendo e che ero in grado di fare in quel momento sarebbe stato sciocco fermarsi e perdere l attimo che fugge! quindi via e veloce come il vento che soffia quasi. Arrivati al terzo punto di controllo dove ho riempito per l ultima volta la mia cara e utile borraccia, mi trovavo praticamente a circa 25 Km dall arrivo, ho cominciato ad accusare qualche contrattura alle dita dei piedi...però ho pensato dentro di me che mancava ancora poco e quindi dovevo resistere, poi le contratture sono un po passate distendendo i muscoli e una volta arrivati in corrispondenza della ciclabile che passa sopraelevata al fiume e l aria è un po puzzolente per l acqua salmastra che viene mossa, ho visto da lontano un agglomerato urbano ho pensato dentro di me. Evvai ci siamo siamo quasi arrivati sì, però la distanza era ancora più lunga di quello che avevo pronosticato comunque alla fine sono arrivato assieme ad un altro pattinatore e a due monopattinisti con monopattino professionale (non ne avevo mai visti, grandi come una bici) in corrispondenza dell arrivo all interno di un pattinadromo all aperto e passando sotto un arco gonfiabile abbiamo fissato nell albo storico il nostro tempo!.. il mio è stato di 4 ore e 35 minuti, sono passato appaiato all altro pattinatore che non conoscevo, come segno di rispetto verso di lui, per dimostrare che il nostro impegno è stato lo stesso per entrambi e per non dimostrare alcun segno di superiorità nei suoi confronti. Appena concluso il giro dentro il pattinodromo alcune ragazze dell ISEF di Verona davano a tutti un questionario da compilare per una ricerca a livello accademico e quindi ho accettato di compilarlo subito il modulo loro sono rimaste assai sorprese che dopo tanta fatica e tanti Km avessi anche l energia e il fiato per fare anche questo ultimo sforzo per il gentil sesso, l ho fatto ben volentieri! Mi dispiace solo di essere stato l unico a partecipare del mio gruppo in questa occasione, ma so che presto la ri-proveremo sono felice perché ho trovato una nuova dimensione dentro di me, che non credevo di possedere. Ciao! Lucio (Girarotelle) InBoSkate Anno 3, numero 15 Pagina 11

12 A zonzo per borghi medievali DA BORGHETTO A PESCHIERA (VR) Un po' come quando andavo alle scuole medie, prima di accingermi a scrivere il mio racconto ho chiuso gli occhi e raccolto alcune immagini che ho tradotto in un elenco di appunti. Lunghissimo, chissà se ce la farò la Redazione mi ha concesso un paio di pagine Parto dai volti che si susseguono nella memoria. Quelli di Dario e Michele, sono felicissima della loro presenza: Dario è un amico recente, un ragazzo taciturno, ma preziosissimo che segue da qualche anno i miei ragazzi sui campi da hockey, con dedizione, sempre disponibile e sorridente anche con i genitori più fastidiosi e petulanti; ha fatto questa passeggiata con i pattini da hockey, slacciati come solo un hockeista può fare. Michele, conosciuto ai più come aria-calda, uno dei nostri webmasters, ragazzo bellissimo a cui abbiamo dedicato una pagina speciale appena un anno fa: era un pezzo che non riusciva ad aggregarsi al Branco e vedere la sua testolina scompigliata dal casco dopo un viaggio da Ferrara a me ha dato un tuffo al cuore il mio piccolo fratellino.e poi il sorriso di Luisa, la nostra donna PN adottata dai Verona Skaters, che mi ha fatto compagnia durante la randonneè du vendredì soir.peccato non essere stata molto con lei, ma le persone erano talmente tante che sono andata in confusione! Marisa e Marina, Marisetta e Marinetta (perché le ragazze di Verona si coccolano anche chiamandosi) deliziose, dolcissima l'una, spiritosissima l'altra, accoglienti e gentilissime. Andrea, ebbè! Andrea non si può non notare! Quello sguardo simpatico e paziente da caro papà che non perde la calma davanti a nulla, quelli che ritardano, quelli che brontolano, quelli che chiedono, quelli che arrancano Fulvio, un ragazzo gentile come un principe che ieri ha esibito un tatuaggio bellissimo e arcano. Uea-Cesco-Vittorio: sono così contenta che questi tre matti siano dei nostri così spesso! Con il loro stile personale, sempre di buon umore, magari complice un prosecchino.i grandissimi Max di Roller Mo e Merlino, resto stupefatta a vedere quanto si divertano questi pattinatori "seri", per i quali una giornata di questo tipo è meno di mezzo allenamento. Carlo con la sua costante richiesta di Pagina 12 "posa socialista": dopo tre anni di pattinate ho capito il suo obiettivo! Ritrarci in atteggiamento nobile e autorevole, per i posteri! E gli amici InBoSkates, con i quali abbiamo concordato un bellissimo fine settimana nella sede PN (chissà cosa mi aspetta con zio Cuneo e le sue battutine salaci!)! Egizio, Lorenza e Aida, gradevolissimi. Greta&Giorgia, due gemelle che avevo già conosciuto per iscritto. Ho pensato anche un bel po' agli amici lontani per i motivi più svariati: D&D nel loro caldo Mexico, Lucia che studia l'anatomia tra un giro in barca e l'altro, Héléne che prima o poi andremo a trovare nella sua Provenza, Anna, occupatissima con il suosuo piccolo Giacomo e il suo grande Nicola. E i Fratelli Mazinga, Maxxale&Paolo, la famiglia homeless, i Gufo, Anna M., Skatejam&skatejemma, Chiara, Baby e Giac...Chissà come si sarebbero divertiti! Lasciatemi aggiungere una vecchietta deliziosa, che è passata pian pianino appoggiandosi a un bastone accanto a un gruppo di bellissimi, giovani e aitanti pattinatori con un vestito blu a fiorellini bianchi e un cappellino candido che respingeva un sole fortissimo. Sono sicura che nel suo cuore si sarà agitata un po' di preoccupazione per quegli aggeggi che fan correre forte, ma anche di curiosità e di benevolenza. E il piccoletto con il triciclo, occhioni attenti e ginocchia sbucciate, con un asciugamanino sulla sella per non appiccicare i pantaloncini corti. Mi piacerebbe saper descrivere il percorso in modo utile e dettagliato, ma continuo a vedere semplicemente un susseguirsi di immagini colorate. La nostra passeggiata si è svolta accanto a un fiume fresco e tranquillo, buon compagno con i papaveri ormai fitti; il sole era davvero cocente e implacabile avevamo un bel correre! Ci scovava sempre! Per fortuna ogni tanto compariva come per magia una fontana d'acqua fresca troppo poche? Può darsi, ma così piacevoli! Vi si affollavano ciclisti e pattinatori dei più svariati, sorridenti per il sollievo e gentili nel passarsi le bottiglie da riempire. Pare ci fossero alcuni pezzi di sterrato, vero? E qualche tratto un po' ruvido? Ma vuoi mettere il piacere di trovare poco più in là la strada liscia? O addirittura quello di fare slalom tra le radici degli alberi affioranti sull'asfalto (cosa bellissima, la prepotenza della natura). A me l'asfalto ruvido non ha impedito di fare degli esperimenti di cui sono talmente contenta! PattiniNews

13 29 maggio 2005 Se mi sforzo un pochino, un pochino più della volta prima, riesco a sentire le gambe forti, proprio forti! Se le guardo sembrano due sedanini, ma dentro mi sembrano di ferro! E quando davanti avevo morris con la sua falcata da imitare e dietro sentivo il rollio dei pattini di cb, regolare e robusto e i suoi suggerimenti discreti sulla lunghezza del passo e sono riuscita a sincronizzare il mio movimento con il suo mi sono sentita benissimo! Mi sono piegata ancora un pochino in avanti e mi sono sentita più in equilibrio e intanto cb consultando il suo foretrex mi segnalava la velocità! Beh! Anche se il trabiccolino a volte era incerto, procedevamo a 20 km/h.! Pensare che due anni fa ne facevo 10!!! Mi sa che mi fa proprio bene frequentare 'sto PPUG e Fulvio mi ha anche detto che posso imparare a saltare e fare slalom! La mia lista si sta accorciando, ma non si può saltare a piè pari la lunga pausa pranzo, con un pic nic favoloso allestito dalla Premiata Cucina Verona Skaters! Tutto da soli! Grandissimi, ci hanno fatto davvero rinfrancare dopo tanta fatica con un menù che prevedeva portate dall'antipasto al dolce. Un folto gruppo si è poi staccato per digerire sul lungolago a Peschiera, ciascuno secondo il proprio estro: chi si è dedicato al rito della tintarella, chi si è rifugiato sotto gli ombrelloni per una bibita, chi ha noleggiato un pedalò per un bagno al largo Io ho fatto la pigra nel gruppo b, chiacchierando e ascoltando chiacchiere, gustandomi i passetti di danza del nostro Sandrino e osservando la pazienza di Lucio che girava le ruote alle gemelle con una gocciolina di sudore sulla punta del naso, ma imperturbabile e attento alle sue mosse, preoccupato solo di fare una gentilezza davvero a puntino! Nella strada del ritorno eravamo abbastanza stanchi, affaticati soprattutto dal sole che personalmente però ho benedetto in cuor mio una volta di più. Sul finire della passeggiata sono caduta, piano piano, quasi appoggiandomi sulle mani (ben protette) e urtando le ginocchia in modo non grave: ma quando mi sono rialzata e ho visto i profili dei tetti di Borghetto mi sono sentita davvero sollevata! Ho scoperto poi che anche Marco di Bologna era caduto lì! Anno 3, numero 15 Ci siamo tolti i pattini e meditato su come renderci presentabili per una passeggiatina in centro: il grande Morris ha messo a disposizione la doccia del camper e forse questa è stata la cosa più spassosa che ho fatto! Per non bagnare il camper ci siamo lavati fuori, con tanto di sapone, deodorante e accappatoio, ma vestiti! Troppo divertente! Non riuscivo a smettere di ridere, mi sentivo benissimo! Tutti freschi e pettinati, scappando dal parcheggio più polveroso del mondo, siamo andati a zonzerellare per Borghetto, bellissimo posto dove Egizio ci ha raccontato la storia di un santo di nome giovanni morto per non tradire la confessione di adulterio della regina. Qualche bimbo africano correva in abiti colorati ed eleganti sul sagrato della chiesa e molte ragazze ben vestite prendevano il gelato o microtartine con le cipolline e il grana. Tornati al parcheggio, abbiamo bevuto il classico bicchiere della staffa (due a dire la verità: prosecco e recioto) offerto da Marina, Marisa, Daniele e Giuliana. Daniele addirittura ha tagliato il ghiaccio e Maris(ett)a ha sparato il tappo da record: evviva questi Veronesi! Brindisi e abbracci: alla prossima! E prima di approdare alla sede PN e salutare Gian e Baby reduci da una partita di hockey su prato e Giac reduce da una studiata di matematica, ho assistito al concerto rock più divertente del secolo: Carlo che cantava sguaiatamente nananannaannnnaaanananananan sfasciando la chitarra elettrica immaginaria come Jimi Hendrix e la compitissima Elena con i suoi bei ricci sciolti che scuoteva la testa come una fan piena di sostanze psicoattive, rischiando il trauma cranico sul tavolo del camper. Ciao, simpaticissimi Fratelli! colibrì Nove dei 57 pattinatori partecipati alla Borghetto Peschiera invitano ai prossimi appuntamenti! Pagina 13

14 Lettere ciao ragazzi! sono Giovanna di Macerata e ho avuto il piacere di essere con voi, ieri, per la passeggiata Modena - Vignola. Vi ricordate dell'ultima del gruppo, unica a non saper pattinare? beh, ero proprio io! Ho una cosa da confessarvi: sono una persona estremamente pigra, poco costante, mai preso il "vizio" dello sport; se ho iniziato a pattinare (se così si può dire!) è per amore di Fernando e non tanto per una mia personale passione...eppure devo dire che l'esperienza di ieri qualche segno lo ha lasciato...oltre naturalmente ai vari lividi liberamente disegnati sul mio corpo. Sono rimasta piacevolmente colpita dallo spirito del gruppo e di questa iniziativa...si è respirata un'aria carina!!! Adesso un motivo in più per imparare a pattinare ce l'ho. Ciao, a presto. Giovanna Riceviamo da Giovanna questa bellissima lettera che ci fa piacere pubblicare, nella speranza che il suo esempio sia contagioso! Speriamo che la valanga PPUG non si fermi e che raccolga persone desiderose di divertirsi in modo sano ed ecologico! Parigi 2005 E ancora presto, lo sappiamo. Ma nelle gite a cui stiamo partecipando raccogliamo sempre più richieste di informazioni sulle manifestazioni parigine e segnalazioni di partecipazione. Dal 16 al 18 settembre il PPUG sarà appunto a Parigi, per partecipare alla randonnèe del venerdì sera - organizzata da Pari-roller e alla passeggiata domenicale proposta da Roller&Coquillages. Gli eventi si ripetono settimanalmente e lasciano un ricordo indelebile nel cuore dei pattinatori per la qualità dell organizzazione, per la quantità di persone coinvolte (si parla di persone al venerdì sera e di persone la domenica pomeriggio!). Ce n è per tutti i gusti: per pattinatori esperti, veloci e abilissimi nelle frenate, ma anche per famiglie, bambini, perfino disabili. Senza considerare che Parigi è pattinabile in assoluto, visto che il Codice della Strada francese assimila i pattinatori ai pedoni. Via libera quindi, sia pure con prudenza, sui marciapiedi e passaggi pedonali! Non sarete fermati neppure in metro o nei negozi! PattiniNews, VeronaSkates e InBoSkate si stanno già organizzando e sono disposti a raccogliere adesioni e informarsi per viaggio e pernottamenti. E necessario però, per motivi organizzativi, dare l adesione entro il 1 agosto Nel frattempo consultate e Pagina 14 PattiniNews

15 Spazio Teen IL CELLULARE Il cellulare è un furgone per il trasporto dei carcerati della polizia penitenziaria... ah no, ho sbagliato definizione! volevo dire... il cellulare è un marchingegno dalle molteplici funzioni, la cui effettiva utilità pratica, relazionata alla mia vita quotidiana, da un mio approfondito esame di coscienza è risultata consistere in quella di un fermacarte all'ultima moda che emette anche dei suoni. Non so cosa mi spinga a trafficare per ore e ore sul mio cellulare, forse l'atavico desiderio insito negli uomini da tempi remotissimi di rendere partecipe l' umanità tutta, non che la mia migliore amica, dei piccoli fatti che caratterizzano la mia esistenza quotidiana, che poi altro non saranno, in un futuro non lontano, che gli elementi costituenti della mia microstoria. Quali, per esempio, possono essere frasi del tipo "Mi sono schiacciata un dito nel cassetto", "Devo buttare fuori il pattume", "Mi fa male un dente", "Devo andare in bagno!". O forse è l'esigenza di informarmi della vita quotidiana di tutti, non che della mia migliore amica, ad esempio "Le cotolette che hai mangiato a pranzo, erano ben cotte?", "Hai messo lo smalto con i brillantini?", "Cosa hai fatto negli ultimi sei minuti?", "Hai studiato, io no, tu?". Il momento più drammatico arriva quando il credito è terminato. A questo fa seguito la fatidica domanda generalmente articolata in tre periodi, tra loro sconnessi:"ehm... mamma? Sai il cellulare?... Ho finito il credito!". La risposta non è spesso molto incoraggiante e di certo non soddisfa le speranze non espresse dell'accanito telefonista, che tuttavia non si perde d'animo: "Mamma, se "mi ricarico" entro quarantotto ore avrò diritto a diecimila messaggi gratis da spedire nei primi dieci minuti che seguiranno la ricarica". Un'affascinante applicazione del cellulare sono i giochi, di fronte ai quali ognuno si può cimentare, o meglio "cementare"!. Uno dei più emozionanti (di questi) consiste nel far ingrassare un serpente nutrendolo di non meglio identificate palline nere dislocate lungo un percorso; io credo che questo abbia un'importante funzione didattica, in quanto insegna al ragazzo a prendersi cura di un adorabile animaletto anche se un po' viscido e strisciante. A me piace avere tanti numeri di altri cellulari memorizzati nella mia rubrica, perché mi fa sentire importante e ben voluta da tutti. Com è tecnologico il cellulare... non c'è niente che mi faccia sentire spigliata ed alla moda come il cellulare. Com è immediato il cellulare... non c'è niente che mi tolga l'impegno di pensare al mondo che mi circonda come la vista della squadrata tastiera di un cellulare! Baby - 13 anni Anno 3, numero 15 Wookiee. Una razza umanoide abitante il pianeta di Kashyyyk. Resi schiavi dell Impero Galattico per la loro forza bruta. Davvero? Mi considerate un umanoide non completamente umano? Io sì, e sono fiero di ciò, molto fiero. Fiero di presentarmi all attesissima uscita di Star Wars III vestito da Chewbacca, fiero mentre la gente si volta verso di me indicandomi e bisbigliando, fiero di vedere la mia razza combattere durante il film (anche se ciò dura cinque minuti). Fiero quando i miei compagni di classe e zio Cuneo mi chiamano Chewie (ecco, fatemi un favore: prendete esempio da loro!). Fiero, anche se soffocato dal pelo e dall eccessiva calura che si accumula sulla mia pelle. Fiero, quando alla social dinner tutti vogliono farsi fotografare con me...e te credo, dove lo trovano uno così? Ma soprattutto..di far parte di PattiniNews!!!! Chewbacca, alias Giacomo - 14 anni Mi raccomando, ragazzi, stasera comportatevi bene, presentatevi a tavola puliti e pettinati. Salutate con gentilezza i nostri ospiti. Non ingoiate il cibo, servitevi con educazione. Cercate di non fare discorsi insensati o versi strani... C era una volta una mamma che redarguiva così la figliolanza prima di una cena tra amici...ma se avesse avuto come figlio nientepopodimeno che CHEWBACCA in persona? Se a tavola si fosse presentato un mostro peloso (e spettinato) di enorme stazza, con un grugno minaccioso, zampe imbrattate e tanta fame? Povera mamy... (...ma come fa un colibrì a essere la mamma di un wookie?) Pagina 15

16 Diario di ruote...in linea Tutti i diritti di riproduzione sono liberi, salvo diritti di terzi, e ringraziando il buon senso, finora non c è nessuno che reclama diritti di copyright :) Stampato in proprio, disponibile gratuitamente dal sito Pattiniamo tra cielo e terra Mister PPUG 2005 Concorso Ringraziamenti Hanno contribuito a questo numero con foto e articoli: Baby, colibrì, Sara Cordoli, Carlo, Chewbacca, Deepsoul, Giovanna, Mattia, Lucio, Bendy, Simone, Marco VR, Sabine&Dario. La Redazione ringrazia di cuore: tutto il gruppo di lavoro per il III RollerDay: Fabio, Uea, Roberto, Mattia, Serena, Laura, Morris, cb, segretaria, Gufox, Baby dalla Redazione, Giac, homeless e Chiara ai volantinaggi. Tutti gli amici del PPUG, in particolare InBoSkate e Verona Skates per la collaborazione in svariate attività I 40 di Parma I 36 di San Candido- Lienz I 49 di Modena-Vignola I 57 di Borghetto-Peschiera Giove Pluvio Deepsoul per i continui interventi salvifici nel nostro sito web Le famiglie dei pattinatori che portano così tanta pazienza... Il più bello, il più buffo, il più veloce, il più tenero, il più gentile, il più attivo, il più scherzoso, il più innovativo...: chi sarà Mister PPUG 2005? In Redazione è già pervenuta qualche candidatura. Segnalate i vostri prediletti e le vostre motivazioni!!! Dobbiamo vederne ancora delle belle! Continuate a inviare a redazione@pattininews.it articoli, foto, commenti, lettere...il nostro (vostro) Diario di ruote...in linea sarà sempre più ricco!!! I Redattori però vi supplicano...la virgola va attaccata alla parola che la precede e staccata da quella che segue... Risparmieremo le spese dell oculista!!! :))))) succulenti appuntamenti - tutti i lunedì sera alle 21.00: Vicenza - tutti i marted sera alle 21.30: Verona - il primo mercoledì del mese e il giovedì: in Prato della Valle Next expeditions - 12giugno 2005: Destra Po nel Ferrarese - 19 giugno 2005: Valle Pega (Comacchio) - 14 agosto 2005: via delle Valli - Rosolina Mare settembre 2005 Pari-Roller

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