DISEGNO DI LEGGE IN MATERIA DI MOBILITY MANAGEMENT
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- Chiara Giusti
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1 DISEGNO DI LEGGE IN MATERIA DI MOBILITY MANAGEMENT La proposta è stata elaborata, nell ambito dell iniziativa La tua idea per l Italia da 90 giovani selezionati in base al merito, studenti e laureati di 21 facoltà di 12 Università italiane, provenienti da 15 diverse Regioni. L iniziativa La tua idea per l Italia si è svolta il presso la Sala Koch di Palazzo Madama ed è stata promossa dal think tank Cultura Democratica in collaborazione con il Senato della Repubblica.
2 Premessa La figura del Responsabile della mobilità aziendale (c.d. Mobility manager aziendale) si inserisce nel contesto più ampio delle azioni legate alla gestione sostenibile della mobilità urbana. L attività del Mobility manager aziendale è finalizzata a promuovere la modificazione delle abitudini di mobilità dei dipendenti della propria azienda o ente pubblico, limitando l uso dei mezzi privati motorizzati, a favore di forme di mobilità collettive e più sostenibili. Il ruolo del Mobility manager aziendale è fondamentale in quanto il coinvolgimento di un numero limitato di referenti consente di rappresentare un numero molto maggiore di persone e di facilitare il loro coinvolgimento nelle azioni per la gestione della domanda di mobilità intraprese. Il monitoraggio e la gestione degli spostamenti sistematici casa lavoro operati dal Mobility manager aziendale permettono, infatti, di contenere la domanda di spostamento mediante mezzi privati motorizzati e ridurre la congestione del traffico negli orari di punta. L intervento mediante misure c.d. soft, che agiscono sulla modificazione dei comportamenti e sull ottimizzazione nell uso delle risorse infrastrutturali e dei servizi di mobilità esistenti, consente di ottenere risultati significativi impiegando una quantità limitata di risorse. L attività del Mobility manager aziendale, in questo modo, rappresenta una soluzione vicina all ottimo economico, in quanto con investimenti molto limitati consente di ottenere importanti benefici. Trascorsi quindici anni dall istituzione della figura del Responsabile della mobilità aziendale (c.d. mobility manager aziendale), introdotta con il Decreto Ministero dell Ambiente 27 marzo 1998, la presente proposta di legge si pone l obiettivo di potenziare questa figura attraverso l ampliamento delle imprese e degli enti locali che sono tenuti a nominare questa figura e valorizzarne l operato attraverso l istituzione di forme di incentivo all attivazione e alla realizzazione di progetti per la gestione della domanda di trasporto e un maggiore riconoscimento dell attività svolta e dei risultati raggiunti. L articolo 6 della seguente proposta di legge contiene obiettivi ed indirizzi riguardanti gli aspetti legati alle premialità, limitazioni e contributi necessari per rendere l applicazione del quadro normativo effettiva. I tre percorsi individuati non pretendono di essere esaustivi nella loro formulazione, ma hanno lo scopo di fornire una prospettiva alla discussione che avverrà nell appropriata sede parlamentare e che terrà conto del coinvolgimento delle diverse competenze interessate.
3 Art. 1 Obiettivi e finalità della legge 1. Potenziare il ruolo del Responsabile della mobilità aziendale (c.d. Mobility manager aziendale) perché è un importante strumento per l attivazione di azioni e politiche strategiche per la mobilità sostenibile; 2. Aumentare il numero dei Responsabili della mobilità aziendale attraverso la ridefinizione dei requisiti delle aziende e degli enti pubblici che sono tenuti alla nomina di questa figura professionale; 3. Promuovere l assunzione, da parte di tutte le amministrazioni comunali nazionali, di un approccio orientato alla panificazione della mobilità sostenibile in linea con gli orientamenti europei sui Piani Urbani della Mobilità Sostenibile (c.d. Sustainable Urban Mobility Plan) e di un approccio orientato alla riduzione delle emissioni inquinanti e alla dipendenza dai combustibili fossili coerente con gli impegni assunti con il Protocollo di Kyoto e la politica europea del ; 4. Valorizzare la funzione educativa delle scuole, favorendo la diffusione della cultura della mobilità sostenibile tra i giovani e l orientamento verso l assunzione di abitudini di mobilità sostenibili. Art 2. il Responsabile della mobilità aziendale 1. In tutti i Comuni del territorio nazionale, le imprese e gli enti pubblici con singole unità locali con più di 250 dipendenti o con complessivamente più di 800 dipendenti distribuiti su diverse sedi all interno dello stesso territorio comunale, nominano un Responsabile della mobilità aziendale (c.d. Mobility manager aziendale). 2. In tutti i Comuni del territorio nazionale, le imprese e gli enti pubblici caratterizzate da una elevata affluenza di utenti e per i quali la somma dei dipendenti e degli utenti, come media valutata su base giornaliera, riferita alla singola unità locale, supera la soglia delle 500 unità, nominano un Responsabile della mobilità aziendale (c.d. Mobility manager aziendale). L'elenco delle imprese e degli enti pubblici interessati viene predisposto dal Comune e adottato con apposita Delibera di Giunta. 3. Le imprese e gli enti pubblici di cui al comma 1 dell art. 2 adottano il piano degli spostamenti casa lavoro. Le imprese e gli enti pubblici di cui comma 2 dell art. 2 adottano il piano di gestione della domanda di trasporto. Il piano degli spostamenti casa lavoro e il piano di gestione della domanda di trasporto sono finalizzati alla riduzione dell uso dei
4 mezzi privati individuali a motore e ad una migliore organizzazione degli orari, volte a limitare la congestione del traffico. 4. Il rilascio dell autorizzazione per l organizzazione di eventi temporanei ad elevata affluenza è subordinato alla presentazione di un piano di gestione della domanda di trasporto generata dall evento, finalizzato alla riduzione dell uso dei mezzi privati individuali a motore. La definizione dei criteri di individuazione degli eventi soggetti alla presente normativa è demandata alle amministrazioni comunali e adottata con apposita Delibera di Giunta. 5. La redazione dei piani degli spostamenti casa lavoro e dei piani di gestione della domanda di trasporto deve essere predisposta nel rispetto delle linee guida la cui stesura è demandata agli enti competenti (ISPRA ENEA). 6. Il piano degli spostamenti casa lavoro e il piano di gestione della domanda di trasporto di cui al comma 3 vengono trasmessi al Comune entro il 31 dicembre di ogni anno. Entro i successivi sessanta giorni il comune stipula con l'impresa o l'ente pubblico proponenti eventuali accordi di programma per l'applicazione del piano. Il piano viene aggiornato con un rapporto annuale che dovrà contenere la descrizione delle misure adottate ed i risultati raggiunti. Art. 3 Figura professionale 1. I requisiti per la nomina del Responsabile della mobilità aziendale sono: Il possesso di un titolo di studio corrispondente alla laurea triennale o titoli di studio di livello superiore, di qualsiasi indirizzo; il possesso di un attestato di formazione alla gestione sostenibile della mobilità aziendale (c.d. mobility management); 2. Il Responsabile della mobilità aziendale è responsabile della redazione e della gestione del piano degli spostamenti casa lavoro e del piano di gestione della domanda di trasporto. Esso ha il compito di promuovere iniziative di informazione e sensibilizzazione dei dipendenti e degli utenti alla mobilità sostenibile, l orientamento verso abitudini di mobilità sostenibili ed il loro coinvolgimento nelle azioni promosse dall impresa o dall ente pubblico. 3. Il Responsabile della mobilità aziendale ed il Responsabile della mobilità studentesca sono tenuti all aggiornamento, attraverso l adesione a reti e portali nazionali ed europei che favoriscono lo scambio e la crescita culturale in materia (Euromobility, ELTIS, EPOMM, POLIS, ecc).
5 Art. 4 il responsabile della mobilità studentesca 1. Gli istituti scolastici con più di 250 unità, calcolate sommando gli studenti ed il personale docente e non docente, nominano un responsabile della mobilità studentesca e redigono il piano degli spostamenti casa scuola, finalizzato alla riduzione dell uso dei mezzi privati individuali a motore e ad una migliore organizzazione degli orari, per limitare la congestione del traffico. 2. Il responsabile della mobilità studentesca è nominato tra il personale docente dell istituto scolastico ed è responsabile della redazione e della gestione del piano degli spostamenti casa scuola. Il responsabile della mobilità studentesca promuove il coinvolgimento degli studenti in attività formative inerenti la mobilità sostenibile e nella gestione della domanda di trasporto scolastico. 3. La redazione del piano spostamenti casa scuola deve essere predisposta nel rispetto delle linee guida, la cui stesura è demandata agli enti competenti (ISPRA ENEA). 4. Il piano degli spostamenti casa scuola viene trasmesso al Comune entro il 31 dicembre di ogni anno. Entro i successivi sessanta giorni il Comune stipula con l istituto scolastico proponente eventuali accordi di programma per l'applicazione del piano. Il piano viene aggiornato con un rapporto annuale che dovrà contenere la descrizione delle misure adottate ed i risultati raggiunti. Art. 5 Struttura di supporto e di coordinamento 1. I comuni, presso i quali sono localizzate le aziende e gli enti locali di cui ai commi 1, 2 e 3 dell art. 2 e gli istituti scolastici di cui all art 4, istituiscono una struttura di supporto e di coordinamento tra responsabili della mobilità aziendale e studentesca che mantiene i collegamenti con le amministrazioni comunali e le aziende di trasporto. Tale struttura fa capo alla figura del Mobility manager d area, come disciplinata nell art. 1, comma 1 del decreto del Ministero dell ambiente 20 dicembre Le imprese e gli enti con singole unità locali con meno di 250 dipendenti e le aziende localizzate in distretti o comprensori, che non rientrano nei casi nelle previsioni di cui ai comma 1, 2 e 3 dell art. 2, con riferimento ad aree industriali, artigianali, commerciali e di servizi, possono individuare un responsabile della mobilità aziendale ed usufruire della struttura di supporto.
6 Art. 6 premialità, limitazioni e contributi 1. È demandata al Ministero dell Economia e Finanza l assunzione di interventi fiscali che determinino l irrilevanza reddituale delle prestazioni di servizi di trasporto, anche se rese attraverso titoli di legittimazione allo scopo destinati, e dei valori dei servizi erogati dal datore di lavoro nell ambito delle misure attuative del piano degli spostamenti casa lavoro, del piano di gestione della domanda di trasporto e del piano di gestione degli spostamenti casa scuola. 2. Il rilascio delle certificazioni di sostenibilità d impresa (EMAS, ISO) sono vincolati al rispetto degli obblighi imposti dalla presente legge da parte delle imprese e degli enti pubblici di cui ai comma 1, 2 e 3 dell art. 2; 3. Per il finanziamento delle azioni previste dai piani degli spostamenti casa lavoro, piani degli spostamenti casa scuola e piani di gestione della domanda di trasporto è demandata al Ministero dell Ambiente l istituzione di un fondo, alimentato mediante l istituzione di un imposta annuale sul lavoro dipendente. Le risorse raccolte mediante tale imposta sono ad integrazione delle risorse stanziate annualmente dal Ministero dell Ambiente.
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