Relazione Semestrale al 29 giugno Fondi Azimut. Azimut S.G.R. S.p.A

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1 Relazione Semestrale al 29 giugno 2012 Fondi Azimut Azimut S.G.R. S.p.A

2 FONDI AZIMUT Introduzione La presente Relazione Semestrale, è redatta in conformità a quanto previsto dall Organo di Vigilanza, con provvedimento dell 08 Maggio 2012, è suddivisa in due parti: La prima parte è costituita dalla relazione del Consiglio di Amministrazione che tratta gli argomenti comuni a tutti i Fondi comuni di investimento mobiliare gestiti da. La seconda parte è costituita dalle relazioni del Consiglio di Amministrazione specifiche per ciascun Fondo gestito, nonché da tutti gli allegati previsti dalle Istruzioni di Vigilanza emanate dalla Banca d Italia. I Fondi oggetto del presente Relazione Semestrale sono i seguenti: Azimut Bilanciato Fondo Bilanciato Azimut Reddito Euro Fondo Obbligazionario Euro Governativo Medio/Lungo Termine Azimut Garanzia Fondo di Liquidità Area Euro Azimut Trend Fondo Flessibile Azimut Solidity Fondo Obbligazionario Misto Azimut Trend Italia Fondo Flessibile Azimut Trend Tassi Fondo Obbligazionario Altre Specializzazioni Azimut Scudo Fondo Bilanciato Obbligazionario Azimut Trend Europa Fondo Flessibile Azimut Trend America Fondo Flessibile Azimut Trend Pacifico Fondo Flessibile Azimut Reddito Usa Fondo Obbligazionario Dollaro Governativo Medio/Lungo Termine Azimut Strategic Trend Fondo Flessibile N.B.: I fondi sopra riportati sono ad accumulazione dei proventi.

3 FONDI AZIMUT Nota illustrativa alla Relazione Semestrale al 29 Giugno 2012 (parte comune) Schemi tipo e modalità di redazione della Relazione Semestrale La presente relazione semestrale al 29 giugno 2012 (ultimo giorno di Borsa aperta del semestre) è stata redatta secondo gli schemi previsti dalle disposizioni di Vigilanza, in materia di redazione dei prospetti contabili degli organismi di investimento collettivo del risparmio, emanate con Provvedimento dell 08 Maggio 2012 dalla Banca d Italia. La Situazione Patrimoniale, di ciascun O.I.C.R., è stata redatta in unità di Euro, mentre i valori unitari delle quote sono stati espressi in millesimi di Euro. Oltre alla Situazione Patrimoniale la presente relazione include, a fini illustrativi, i seguenti prospetti redatti all unità di euro: Prospetto dei movimenti delle quote nel semestre. Elenco analitico dei principali titoli in ordine decrescente di controvalore. Prospetto indicante le variazioni della consistenza del patrimonio dovuto a sottoscrizioni e rimborsi verificatesi nel semestre. Eventi di rilievo del semestre Non vi sono eventi di rilievo da segnalare nel corso dell esercizio. Scenario Macroeconomico primo semestre 2012 Bernanke ha dichiarato che sul mercato del lavoro è positivo ma bisogna avere ancora molta cautela: l ampio calo del tasso di disoccupazione potrebbe riflettere la volontà di normalizzare il livello degli occupati dopo licenziamenti insolitamente ampi avvenuti nella prima parte della recessione. In particolare, il Beige Book ha riportato che l economia ha continuato a espandersi a un ritmo fra modesto e moderato nel periodo da metà febbraio a fine marzo. In alcuni distretti si segnala una crescita un po più rapida. Il settore manifatturiero rimane solido, soprattutto nel comparto auto. La spesa per consumi è stata positiva anche grazie al clima favorevole. Le imprese temono che il rialzo dei prezzi della benzina freni nei prossimi mesi la dinamica delle vendite. La stima definitiva del PIL del 1 trimestre mostra una crescita di 1,9% t/t ann. (2% a/a), in linea con la stima precedente confermando il quadro di crescita modesta; tuttavia è importante notare la correzione verso il basso dei dati di commercio estero, la dinamica sempre molto contenuta della spesa personale di servizi e l ampio contributo negativo della spesa pubblica. Di seguito riportiamo l andamento dettagliato dei principali indicatori macroeconomici. ISM Manifatturiero. L ISM del settore manifatturiero a febbraio è sceso a 52,4 da 54,1 di gennaio, in linea con la media degli ultimi 6 mesi (52,7). A marzo aumenta a 53,4 da 52,4 di febbraio. Ad

4 FONDI AZIMUT aprile è aumentato a 54,8 da 53,4 di marzo. A maggio l indice è calato a 53,5 da 54,8 di aprile, tornando sul livello di marzo. A giugno è sceso a 49,7 da 53,5 di maggio sui minimi da luglio I dati confermano l aspettativa di rallentamento della ripresa, che sarà appesantita nei mesi estivi dai piani di produzione in calo nel settore auto. Le imprese sono preoccupate per le indicazioni di debolezza dall Europa e dalla Cina. Inflazione. Il CPI a gennaio aumenta di 0,2% m/m e 2,9% a/a. L indice core registra un incremento di 0,2% m/m (2,3% a/a). A febbraio aumenta di 0,4% m/m (2,9% a/a), spinta dal forte rialzo della benzina (+6% m/m). L indice core aumenta meno del previsto, segnando una variazione di 0,1% m/m (2,2% a/a), con un rallentamento diffuso a molte voci. A marzo l indice aumenta di 0,3% m/m (2,7% a/a); l indice core ha registrato una variazione di 0,2% m/m (2,3% a/a). Ad aprile è invariato su base mensile e aumenta di 0,2% m/m per l indice core, confermando il quadro di scarse pressioni inflazionistiche complessive. A maggio cala di 0,3% m/m (1,7% a/a), più del consenso degli analisti a 0,2% m/m, per via dell ampio calo dell energia. Fiducia dei Consumatori. La fiducia dei consumatori rilevata dal Conference Board a febbraio aumenta a 70,8 da 61,5 di gennaio, su livelli storicamente molto bassi e coerente con una dinamica moderata dei consumi. A marzo cala a 70,2 da 71,6. La situazione corrente aumenta a 51 da 46,4, mentre le aspettative calano a 83 da 88,4. Il rialzo del prezzo della benzina e l aspettativa di restrizione fiscale fanno da freno per la spesa delle famiglie; al contrario il buon andamento del mercato azionario e il graduale miglioramento del mercato del lavoro hanno contribuito positivamente al miglioramento del clima. Ad aprile cala a 69,2 da 69,6 di marzo. L indice a maggio cala a 64,9 da 68,7, toccando il minimo da gennaio. La fiducia dei consumatori rilevata dal Conference Board si contrae a 62 a giugno da 64,4 di maggio, tornando vicino ai livelli di gennaio. I dati confermano che le famiglie iniziano a sentire l incertezza da politica fiscale. OPA I dati riguardanti sul settore manifatturiero registrano un rallentamento per l attività manifatturiera europea con la disoccupazione in aumento e l inflazione ancora sopra il target della BCE seppur in rallentamento. Il PIL area euro è rimasto invariato nel 1 trimestre, evitando per il momento una recessione in senso tecnico dopo il 0,3% t/t degli ultimi tre mesi dello scorso anno. Sia in Germania che in Francia si è registrata una crescita dei consumi a fronte di un calo per gli investimenti; il contributo dell export netto è stato positivo in Germania e nullo in Francia. Di seguito riportiamo l andamento dettagliato dei principali indicatori macroeconomici. PMI Manifatturiero. La prima lettura degli indici congiunturali PMI per il mese di febbraio ha interrotto il rialzo osservato nei precedenti tre mesi: l indice composito è ridisceso sotto il livello soglia di 50, attestandosi a 49,7 rispetto al 50,4 di gennaio. Ad aprile l indice è sceso a 46 da un precedente 47,7. L indice è tornato sul minimo da luglio 2007, anche al di sotto del livello di novembre. Il brusco peggioramento del comparto è da attribuirsi a un calo degli ordinativi sia dall interno sia dall estero. La lettura del PMI manifatturiero di giugno ha visto una revisione verso l alto di tre decimi a 45,1 al minimo da tre anni. In fase di rimbalzo di quasi un punto la valutazione sui nuovi ordini, mentre in calo, viceversa, risultano occupazione e scorte. Inflazione. In base alla stima preliminare l inflazione annua nell area euro è salita di un decimo al 2,7% a febbraio a causa dei prezzi dell energia, oltre a un effetto stagionale sfavorevole. L

5 FONDI AZIMUT inflazione area euro è scesa di appena un decimo al 2,6% a/a a marzo. Sul mese i prezzi al consumo crescono di 1,3% m/m. E calata più del previsto a maggio al 2,4% a/a da un precedente 2,6% a/a. La stima preliminare dell inflazione di giugno ha mostrato una stabilizzazione al 2,4%, in linea con le attese. Indice IFO. L indice IFO è aumentato più del previsto a 109,6 da un precedente 108,3 portandosi sui livelli d inizio estate. L indice IFO ha raggiunto il livello di 109,8 da un precedente 109,7. Il miglioramento ha riguardato le aspettative mentre la componente relativa alla situazione corrente è rimasta stabile. L indice IFO si mantiene stabilmente sopra la media storica ed è coerente con una ripresa dell economia tedesca probabilmente già del 1 trimestre 2012, dopo la contrazione registrata a fine E rimasto circa stabile per il terzo mese consecutivo, salendo ad aprile a 109,9 da 109,8. Il dato di aprile è coerente con una crescita del PIL tedesco in primavera di 0,2% t/t (0,8% a/a). In maggio l indice è sceso di 3 punti a 106,9. Gli interventi della BCE non sono riusciti a riavviare il mercato del credito. I dati riguardanti sul settore manifatturiero registrano un rallentamento per l attività manifatturiera europea con la disoccupazione in aumento e l inflazione ancora sopra il target della BCE seppur in rallentamento. Indice di Fiducia Commissione Europea. L indice di fiducia economica elaborato dalla Commissione Europea è salito più del previsto per il secondo mese consecutivo a febbraio a 94,4 dal 93,4 di gennaio. L indice è sceso più del previsto ad aprile, a 92,8 da aprile da 94,5 di marzo tornando sui minimi di fine 2011 dopo il tentativo di recupero di inizio L indice è caduto a 90,6 a maggio da un precedente 92,9, oltre un punto al di sotto delle stime di consenso. L indice a giugno è sceso al livello più basso registrato dal 2009, toccando quota 89,9 dal precedente 90,5. La fiducia dei consumatori è stata rivista marginalmente al ribasso a 19,8 rispetto al 19,3 di maggio. Il dato conferma lo scenario che la zona euro è tornata in lieve recessione nei mesi primaverili. Tasso di Disoccupazione. La disoccupazione a gennaio ha raggiunto il 10,7% dal 10,6% precedente ed è risultato pari all 11% ad aprile nuovo massimo dal Il tasso di disoccupazione area euro a maggio è aumentato di un decimo all 11,1%, in linea con le attese, raggiungendo il massimo storico dal GIAPPONE Il PIL nel 1 trimestre 2012 aumenta di 1% t/t, dopo 0,2% t/t di fine La crescita a inizio anno è spinta da consumi privati e spesa pubblica. Gli investimenti privati sono invece negativi, con una contrazione nel settore residenziale e in capitale delle imprese. Le esportazioni aumentano di 2,9% t/t, le importazioni crescono di 1,9% t/t. Di seguito riportiamo l andamento dettagliato dei principali indicatori macroeconomici. Il Tankan di marzo delude le attese degli analisti con l indice per le grandi imprese manifatturiere che migliora solo marginalmente a 4. I dati confermano che per ora la svolta espansiva della BoJ non ha dato frutti significativi sulla fiducia delle imprese manifatturiere anche se i dati macroeconomici sono buoni perché hanno riassorbito il crollo del marzo del 2011 e l inflazione di febbraio è stata positiva. L indagine Tankan di giugno sorprende verso l alto. L indice per le grandi imprese manifatturiere sale a 1 da 4, contro attese di stabilità; le grandi imprese non manifatturiere segnalano miglioramento a 8 da 5 di marzo. Per quanto riguarda le aspettative, le grandi imprese manifatturiere vedono un ulteriore miglioramento a +1 a settembre; nei settori non manifatturieri le

6 FONDI AZIMUT aspettative sono però in modesto calo a 6 per settembre. Nel complesso, i dati segnalano che la crescita nella seconda metà dell anno dovrebbe migliorare anche dal lato delle imprese. Prezzi al Consumo. Il CPI nazionale a gennaio segna un aumento di 0,1% a/a, l indice al netto di alimentari freschi scende di 0,1% a/a. L indice al netto di alimentari ed energia vede un ampio calo di 0,9% a/a, con una variazione nulla su base mensile. A febbraio un progresso dello 0,3% su base annuale rispetto al dato precedente pari a +0,1%. A marzo ha dato un segnale verso l alto; l indice al netto degli alimentari freschi a +0,2% a/a è in territorio positivo per il secondo mese consecutivo. Al netto di alimentari ed energia, il CPI segna un aumento mensile di 0,1% e una variazione di 0,5% a/a. L indice ha segnato ad aprile un progresso dello 0,4% su base annuale rispetto al dato precedente pari a +0,5%. La lettura risulta in linea con le attese del mercato. A maggio l inflazione rallenta a +0,2% a/a da 0,4% a/a, l indice al netto di alimentari freschi torna a ridursi, con un calo di 0,1% a/a. L indice core segnala un aumento della deflazione con una correzione a 0,6% a/a da 0,3% a/a. PMI Manifatturiero. L indice PMI manifatturiero a marzo ha registrato un rialzo a 51,1 punti dai 50,5 del mese precedente. Ad aprile cala a 50,7 da 51,1 di marzo. Il PMI di giugno cala a 49,9 da 50,7 di maggio, segnando il primo calo al di sotto di 50 degli ultimi 7 mesi. La ripresa dell economia giapponese rimane in atto, grazie soprattutto alla domanda finale domestica per la ricostruzione, tuttavia pesa sullo scenario l indebolimento della domanda internazionale e il persistente apprezzamento del cambio. Tasso di disoccupazione. Il tasso di disoccupazione a gennaio sale a 4,6% da 4,5%. A febbraio è sceso al 4,5% contro il 4,6% del mese di gennaio. Il mercato si attendeva un dato pari al 4,6%. A marzo rimane stabile a 4,5. A maggio la disoccupazione cala a 4,4% da 4,6% di aprile tornando sui livelli di ottobre Nonostante un aumento della partecipazione, la forza lavoro continua a calare per via dell invecchiamento della popolazione. EMERGENTI La Cina ha ridotto di 25 punti il tasso di riferimento sui depositi base e il tasso sui prestiti, portandoli rispettivamente al 3,25% e al 6,31%, per sostenere la crescita economica che di recente ha registrato nuovi segnali di rallentamento. Di seguito riportiamo l andamento dettagliato dei principali indicatori macroeconomici delle più importanti aree geografiche emergenti. In Cina l'indice che riassume le indicazioni dei direttori di acquisto è salito a gennaio a quota 51 punti dai 50,5 punti di dicembre, valore più elevato dallo scorso settembre del L'indice PMI manifatturiero a marzo è salito da 51 punti a 53,1 punti. Si tratta del più alto livello da undici mesi. Ad aprile l indice PMI manifatturiero cinese è cresciuto a 53,3 dal 53,1 precedente mantenendosi sopra 50 per il quinto mese consecutivo. In maggio l indice PMI è sceso a 50,4 e a giugno ha evidenziato un valore pari a 50,2 punti. Ricordiamo che valori inferiori ai 50 punti evidenziano una fase di contrazione economica. In Cina a febbraio l'indice dei prezzi al consumo risulta in crescita del 3,2 per cento annuo dal 4,5% del mese precedente. Inflazione in aumento in marzo per la Cina, che ha visto i suoi prezzi al consumo aumentare del 3,6% annuo lo scorso mese. L'aumento dell'inflazione rende meno

7 FONDI AZIMUT probabile un allentamento della politica monetaria nel Celeste Impero. L inflazione di aprile ha registrato una contrazione mensile pari allo 0,1%, con la lettura annualizzata pari al 3,4%. Il Pil brasiliano nel 2011 si è attestato al 2,7%, in netto calo rispetto al +7,5% del Gli analisti avevano pronosticato un +2,8%. Le vendite al dettaglio in Brasile a gennaio hanno registrato il quinto rialzo consecutivo mettendo a segno un incremento del 2,6% mensile. Si tratta della crescita congiunturale maggiore dal febbraio Il dato annuo ha evidenziato un +7,3%. Il tasso di inflazione brasiliano a febbraio si è attestato allo 0,45% mensile, in calo rispetto sia allo 0,56% di gennaio e sia nel confronto con il febbraio 2011 (+0,8%). Su base annua il dato segna un +5,84%. L inflazione del Paese sudamericano a fine 2011 si è attestata al 6,5% e nel corso del 2012 è attesa al 4,5%. In Brasile a maggio l inflazione ha evidenziato un rialzo dello 0,51% mensile. Gli analisti avevano previsto un +0,55%. L indice Pmi manifatturiero brasiliano misurato da Hsbc a maggio si è confermato a 49,3 punti. Si tratta del secondo mese in cui l indice si attesta sotto la fatidica soglia dei 50 punti che separa espansione e recessione dell economia. La Banca centrale brasiliana ha annunciato di aver ridotto il costo del denaro dal 9,75 al 9 per cento. La decisione è in linea con le attese del mercato. Si tratta del sesto taglio negli ultimi otto mesi. In Brasile la crescita del Pil è stata pari allo 0,3% rispetto all'ultimo trimestre 2011, inferiore rispetto al +0,5% atteso dal consensus. In Russia ad aprile il Prodotto interno lordo ha evidenziato un incremento annuo del 3,7%. A marzo il dato aveva registrato un +3,2% a/a. Su base mensile l economia ha messo a segno un rosso dello 0,1%. Secondo gli analisti il Pil nell anno corrente crescerà del 3,6%, contro il +4,3% di del Mercati nel primo semestre. Il mese di gennaio ha visto un forte recupero dei listini azionari, obbligazionari periferici e corporate, valute e mercati emergenti. In generale i mercati e le classi d attività più vendute nel 2011 sono state le preferite a gennaio, in un violento rimbalzo, che ha visto ricoperture molto forti di tutti i temi più legati alla ripresa del ciclo economico. La sovraperformance dei comparti ciclici verso i difensivi ha raggiunto a gennaio un ampiezza record, in tutti i mercati globali. Stessa sorte positiva ha coinvolto le materie prime e i titoli governativi periferici, italiani in particolare: lo spread verso bund si è sensibilmente ridotto a gennaio verso i 400 punti base verso quasi 600 del record toccato a novembre. Le banche hanno beneficiato di questo rinnovato ottimismo, causato soprattutto dagli effetti positivi della prima operazione di rifinanziamento nota come LTRO operata dalla Banca Centrale Europea per circa 500 miliardi di euro, che impossibilità dallo statuto a perseguire un classico quantitative easing sul modello statunitense ha adottato un modello di sostegno al sistema finanziario alternativo e ad oggi efficace. I dati macroeconomici del mese in Usa e Cina hanno confermato il miglioramento in atto dell economia, mentre i dati dell Eurozona, in particolare il PMI hanno evidenziato un rallentamento nel trend di deterioramento dell economia. Importante sarà monitorare la definitiva chiusura della negoziazione greca, che per quanto già anticipata dal mercato, non è stata ancora definitivamente ufficializzata e l evoluzione della situazione portoghese, il cui deterioramento a gennaio, potrebbe di nuovo riportare l attenzione degli investitori sul destino dell Eurozona. La stagione degli utili oggi in atto a livello globale fornirà un importante segnale sul livello di fiducia delle imprese per il 2012, mentre la nuova operazione della Banca Centrale Europea attesa per fine febbraio dovrebbe fornire un altro importante supporto al sistema finanziario e all economia europea.

8 FONDI AZIMUT Il mese di febbraio ha visto una continuazione del rally che ha interessato i listini azionari globali, in particolare emergenti e i titoli governativi periferici. La migliorata credibilità fiscale di paesi come l Italia e il quantitative easing di matrice europea messo in atto dalle operazioni di finanziamento della BCE che in due mesi ha fornito crediti di durata triennale agli istituti bancari del nostro continente per circa 1 trilione di euro hanno guidato il rialzo, che si esteso a tutte le classi d attività. Il fortissimo restringimento dello spread tra decennale italiano e tedesco a 337 punti base dai 530 di inizio anno ha fornito il principale catalyst alla ripresa dei mercati finanziari, data l esclusione dell effetto contagio della crisi greca. Si nota a questo proposito che i CDS, altro importante strumento utilizzato dagli investitori professionali per assicurarsi dalle probabilità di default degli emittenti, hanno anch essi subito un ridimensionamento, ma di entità inferiore rispetto a quello subito dagli spread dei titoli governativi periferici. Tale divergenza puo essere dovuta allo scetticismo legato all effettiva utilità dei CDS, che dopo l incertezza della situazione greca in cui non è ancora chiaro se vengono innescati o meno, riducendo sensibilmente l ammontare della protezione fornita nell attuale ristrutturazione volontaria del debito greco, oppure dalla persistenza dei timori legati all area euro, timori che gli investitori professionali continuano a voler assicurare, comprando protezione tramite i CDS. A questo proposito la definitiva soluzione della situazione greca offrirà un importante precedente e verrà attenta monitorata dai mercati. Nelle prossime settimane la conclusione del primo trimestre dell anno fornirà l occasione per testare gli effetti della crisi dell area euro sulle imprese, che iniziano a preannunciare gli utili e a fornire l outlook per l anno in corso. L atteggiamento delle principali banche centrali, che si mantiene particolarmente accomodante, rimane un supporto molto importante per il mercato finanziario nel suo complesso. Il mese di marzo ha chiuso un trimestre molto positivo per i listini azionari globali (Msci Mondo +11,1% in valuta locale, +8,8% in euro), gli obbligazionari corporate e i governativi periferici. La volatilità è andata diminuendo verso i livelli pre crisi Lehman del 2008 (Vix 33,76% a 15,5). Tra gli elementi importanti che hanno contribuito a migliorare il sentiment degli investitori si cita il miglioramento dei dati USA, in particolare occupazionali e gli effetti positivi sulla liquidità interbancaria, dovuti alle importanti iniezioni di liquidità effettuate dalla Banca Centrale Europea. Il rimbalzo è stato trainato in particolare dai maggiori mercati sviluppati come gli Usa (+12,6%in dollari, +9,4% in euro), il Giappone (+18,5% in yen, +7,4% in euro), la Germania (+17,9%). Mista invece la performance dei mercati emergenti (+10,7% in valuta locale, +10,9% in euro), che in generale non hanno sovraperformato l indice aggregato Msci Mondo e i maggiori mercati sviluppati. A questo proposito ha pesato lo scetticismo riguardante la situazione in cui versa l economia cinese. Il tema di una potenziale recessione della seconda economia mondiale continua a pesare anche sulla performance delle materie prime, che nel trimestre hanno particolarmente sottoperformato gli indici e gli altri settori ciclici come tecnologia, i finanziari, i beni di consumo discrezionali e gli industriali. Nelle ultime due settimane del trimestre si è comunque assistito ad un ritorno dei timori legati alla situazione della periferia europea. L attenzione del mercato si è molto concentrata sulla Spagna, in occasione della discussione del nuovo bilancio statale, sulla Grecia dove non si esclude un nuovo piano di ristrutturazione e sul Portogallo, che rimane in una situazione precaria. L allargamento dello spread italiano verso Bund dopo il forte restringimento conclusosi a metà mese va inserito in tale contesto. Nel breve un atteggiamento più accomodante delle autorità cinesi, a sostegno della crescita domestica e le trimestrali societarie in uscita rappresentano due importanti catalyst per i mercati ad aprile.

9 FONDI AZIMUT Il mese di maggio ha visto una forte correzione che ha caratterizzato diverse classi d attività, tra cui le azioni (Msci Mondo 6,8% in valuta locale), le materie prime (rame 12%, oro 5,8%, petrolio 14,7% in dollari), le valute (euro 6,5% vs Usd, rublo 14% vs Usd). Il clima di forte tensione sui mercati non ha quindi risparmiato le attività reali o i beni rifugio come l oro, a testimonianza della volontà degli investitori di ridurre in maniera scomposta le proprie esposizioni. I soliti beneficiari come i titoli di stato statunitensi e tedeschi hanno subito violenti apprezzamenti, con i rendimenti a nuovi minimi storici. Emblematico è il caso del due anni tedesco che ha segnato un rendimento pari allo zero, uniformando i rendimenti delle obbligazioni a quelle delle casette di sicurezza o dei materassi. Le elezioni greche previste per domenica 17 giugno dovrebbero fornire un importante catalyst, per determinare il futuro della Grecia e la volontà del paese di appartenere all Eurozona. Le probabilità di un uscita sono attualmente superiori al 30%, per molte banche di investimento ed istituti di ricerca. La brutalità della correzione di maggio è stata anche aggravata dalla debolezza degli ultimi dati americani in fatto di occupazione, che hanno evidenziato uno stallo della crescita economica Usa. In Cina il rallentamento è ormai evidente e le autorità hanno iniziato in maniera selettiva ad introdurre meccanismi correttivi a sostegno della crescita, come la riduzione dei tassi di interesse o il sostegno alle piccolemedie imprese. Nonostante le incertezze della situazione attuale, che rimane molto fluida, la salute finanziaria delle imprese a livello globale si mantiene particolarmente solida, grazie anche all atteggiamento conservativo mantenuto dallo scoppio della crisi del Ancora una volta ci troviamo in balia di risposte politiche coordinate a livello globale, per ridurre l elevato livello di stress. Qualora ci sia evidenza di risposte adeguate in tali sedi si potrebbe assistere a violente ricoperture degli investitori. Il mese di giugno è stato particolarmente ricco di eventi, specialmente in Europa. L attesa per le elezioni greche ha condizionato il sentiment nella prima metà del mese (Msci Mondo + 4% in valuta locale, +2,6% in euro). Il summit del 2829 giugno è stato il secondo evento che ha provocato un forte rimbalzo dei listini azionari e la riduzione dei rendimenti dei titoli obbligazionari core, soprattutto nell area Euro, con il Bund che ha corretto in maniera decisa. Evidente anche la correzione del decennale Usa e la riduzione della volatilità nella seconda metà di giugno. Tali movimenti si sono concentrati nell ultimo giorno del mese. Il Summit europeo ha infatti posto le basi per l integrazione bancaria dell area euro e ha posto in essere importanti meccanismi noti come circuit breaker, di salvaguardia delle banche dallo stato di indebitamento del paese di appartenenza (si rimanda all approfondimento del mese per maggiori dettagli). Ancora una volta il recupero dei listini emergenti è stato deludente (Msci Emerging+2,1% in valuta locale, +1,5% in euro). Pesa nell area asiatica il timore di un rallentamento cinese superiore alle attese. In Cina a distanza di un mese si è assistito a due riduzioni consecutive dei tassi di interesse, a testimonianza della volontà di reagire delle autorità monetarie del paese, per fronteggiare un peggioramento dell economia, evidente anche nella reportistica di società domestiche del settore dei consumi discrezionali (sport e lusso). Nonostante il mese di giugno abbia visto un deciso miglioramento del sentiment, i mercati rimangono particolarmente soggetti al newsflow politico, europeo in particolare. Il livello di stress rilevato dallo spread di BtpBund è rientrato dai massimi, ma rimane su livelli comunque elevati, così come evidenziato dal cambio EuroYen, molto correlato alla situazione di stress dell Eurozona. Nel breve maggiori dettagli a seguito del positivo summit europeo potrebbero fornire un importante catalyst ai mercati.

10 AZIMUT BILANCIATO Fondo bilanciato ad accumulazione dei proventi Relazione Semestrale al 29 Giugno 2012 Nota illustrativa (parte specifica) L esposizione azionaria netta del fondo è passata nel corso del 1 semestre dal 40% di gennaio al 28% di fine marzo per poi aumentare (da aprile) e rimanere, pressoché stabile al 33% fino a fine semestre. Nel primo semestre il peso delle azioni quotate sulla Borsa Italiana ha oscillato tra il 15% ed il 19% attestandosi al 17% a fine giugno. Tra gennaio e febbraio la duration obbligazionaria è stata portata a 2 anni in seguito all aumento di decennali italiani e alla riduzione della copertura in essere sui Bund presenti in portafoglio, scesa al 37%. A marzo la duration è scesa rapidamente a 1,47 anni inseguito alla scelta di attuare una presa di profitto sui titoli di stato italiani in deciso recupero da inizio anno (la copertura sui titoli tedeschi era contemporaneamente stata alzata al 40%). Nel trimestre successivo la duration è scesa ulteriormente fino a 1 anni in seguito ad una seconda presa di beneficio sulle obbligazioni italiane. Il patrimonio di Azimut Bilanciato è passato da 184 milioni di Euro di fine anno a 171 milioni di Euro di fine semestre. Il valore di quota al 29 Giugno 2012 era pari a 22,835 Euro con un incremento, rispetto al 30 dicembre 2011, del 4,73%. Lo stile di gestione si basa prevalentemente su una significativa attività di stock picking fondata sull approfondita conoscenza delle società e privilegiando quelle che offrono le migliori opportunità di crescita degli utili rispetto alla loro valutazione. Incrementi o decrementi della componente azionaria del fondo verranno attuati in relazione a eventuali cambiamenti dello scenario macroeconomico. Sulla componente obbligazionaria lo stile di gestione si basa sulla ricerca di valore sui diversi segmenti della curva dei rendimenti. Incrementi o decrementi della duration media del portafoglio saranno in relazione a mutamenti dello scenario macroeconomico e dalle aspettative relative all inflazione. Le classi d attivo del comparto vengono di norma coperte contro il rischio di cambio. Di seguito sono dettagliate (in unità di Euro) le variazioni della consistenza del Patrimonio in gestione verificatesi nel periodo dovute a Sottoscrizioni (Incrementi) e Rimborsi (Decrementi): Incrementi: Decrementi: a) Sottoscrizioni: Sottoscrizioni singole Piani di accumulo Switch in entrata a) Rimborsi: Riscatti Piani di rimborso Switch in uscita Raccolta netta del periodo

11 AZIMUT BILANCIATO Fondo bilanciato ad accumulazione dei proventi ATTIVITA' Situazione Patrimoniale al 29 giugno 2012 Situazione al 29/06/2012 Valore In perc. del complessivo tot. attività Situazione a fine esercizio precedente Valore complessivo In perc. del tot. attività A. STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI A1. Titoli di debito A1.1 titoli di Stato A1.2 altri A2. Titoli di capitale A3. Parti di O.I.C.R , , ,496 7, , ,498 79,396 41,203 32,969 8,234 38,193 B. STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI B1. Titoli di debito B2. Titoli di capitale B3. Parti di O.I.C.R , ,574 C. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI C1. Margini presso organismi di compensazione e garanzia C2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati C3. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati ,149 1,086 0, ,866 0,973 0,893 D. DEPOSITI BANCARI D1. A vista D2. Altri E. PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE F. POSIZIONE NETTA DI LIQUIDITA' F1. Liquidità disponibile F2. Liquidità da ricevere per operazioni da regolare F3. Liquidità impegnata per operazioni da regolare ,786 13,632 3,334 4, ,842 14,495 0,347 G. ALTRE ATTIVITA' G1. Ratei attivi G2. Risparmio di imposta G3. Altre ,010 0,551 2, ,322 1,047 2,229 0,046 TOTALE ATTIVITA' , ,000

12 AZIMUT BILANCIATO Fondo bilanciato ad accumulazione dei proventi PASSIVITA' E NETTO Situazione al 29/06/2012 Valore complessivo Situazione a fine esercizio precedente Valore complessivo H. FINANZIAMENTI RICEVUTI I. PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE L. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI L1. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati L2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati M. DEBITI VERSO I PARTECIPANTI M1. Rimborsi richiesti e non regolati M2. Proventi da distribuire M3. Altri N. ALTRE PASSIVITA' N1. Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati N2. Debiti di imposta N3. Altre TOTALE PASSIVITA' VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO Numero delle quote in circolazione , ,182 Valore unitario delle quote 22,835 21,804 MOVIMENTI DELLE QUOTE NEL SEMESTRE Quote emesse Quote rimborsate , ,768

13 AZIMUT BILANCIATO Fondo bilanciato ad accumulazione dei proventi Elenco analitico dei principali titoli in ordine decrescente di controvalore (quota percentuale calcolata rispetto al totale attività del Fondo) Divisa Quantità Controvalore , ,30 13, , ,00 12, , ,50 8, , ,43 5, , ,00 2, , ,98 2, , ,00 2, , ,00 1, , ,00 1, , ,00 1, , ,00 1,155 GBP , ,75 1, , ,00 0, , ,00 0, , ,00 0, , ,00 0, , , , ,83 0,743 0, , ,00 0, , ,00 0, , , , , , , , , , ,00 0,582 0,554 0,553 0,553 0, , ,00 0, , ,00 0,528 GBP , ,86 0, , ,00 0, , ,00 0, , ,00 0,485 GBP , ,49 0,485 SEK , ,54 0, , ,00 0, , , , ,00 0,464 0, , ,00 0, , ,00 0, , ,00 0, , ,00 0, , ,00 0, , ,00 0, , ,00 0, , ,00 0, ,000 Descrizione titolo AZ CASH 12 MESI BTP 01 ST 21 4,75% BTP 01 MG 17 4,75% BTP 26 MZ 16 2,45 IDX BTP 15 DC 13 3,75% BTP 11 GN 16 3,55% IDX CTZ 31 DC 12 SANOFI BNP PARIBAS INTESA SANPAOLO 08 AG 13 4% BANCA POP. VICENZA 27 FB ,75% GENERALI 08 FB PERPETUAL ENI SPA 27 GN 19 3,75% ENI E.ON AG SAP AG NEXANS 01 GE 19 2,5% DIRTY PRICE REPLY SPA UNICREDIT SPA VIVENDI SA BOT 15 AG 12 ZC 6MO ALLIANZ SE KONINKLIJKE AHOLD NV REXAM PLC 29 MG 67 6,75% VITTORIA ASSICURAZIONI BARCLAYS BANK 14 GE % JP MORGAN CHASE 31 MG ,625% TV RIO TINTO PLC SWISS RE 25 MG PERPETUAL TV VOLKSWAGEN KONINKLIJKE KPN NV UNITED BUSINESS MEDIA PLC ORIFLAME COSMETICS DANIELI RNC BAYER BANCO SANTANDER SA INTESA SANPAOLO RNC B.M.W. TELECOM ITALIA ORD SAINT GOBAIN SCHNEIDER RWE PRYSMIAN SPA SNAM RETE GAS FIAT FINANCE 01 AP 16 6,375% POSTNL BASF BILFINGER BERGER AG GEA GROUP AG BT GROUP GBP , , , , , , , , , , ,31 % su tot. attività 0,422 0,416 0,415 0,412 0,410 0,396

14 AZIMUT REDDITO O Fondo obbligazionario Euro governativo a m/l termine ad accumulazione dei proventi Relazione Semestrale al 29 Giugno 2012 Nota illustrativa (parte specifica) In gennaio la duration del fondo è oggi pari a 3 anni e 4 mesi di cui più di 2 anni in Italia dove è stata incrementata l esposizione sui titoli indicizzati all inflazione e sull area 5 anni nominale. Ridotta al 4% l esposizione al e alle Italy (parzialmente vendute per tornare sulla curva in euro). Nel mese di febbraio la duration complessiva è stata portata a 1,9 anni con un incremento del corto US pari a 1,5 anni, una duration della parte core (Olanda e Finlandia) di 1 anno. A seguito dell ottima performance italiana è iniziato una modesta presa di profitto e la duration è ora poco superiore ai 2 anni. Nel mese di marzo la duration complessiva è stata riportata a 3,5 anni con la chiusura del corto US per presa di profitto, è stata ridotta l esposizione all Olanda e la duration sulla parte core è pari a 9 mesi. Il portafoglio italiano è stato leggermente incrementato con una duration di 2,75 anni. Nel mese di Aprile è stata azzerata la duration dei paesi core mediante ulteriori vendite di titoli olandesi, che stanno perdendo lo status di titoli sicuri a causa delle difficoltà politiche a votare manovre di risanamento del bilancio. La duration si colloca intorno a 2,7 anni, concentrata su titoli italiani. Nel mese di maggio sul fondo si mantiene la posizione sui titoli italiani (penalizzati, pur non registrandosi flussi rilevanti in vendita) e tatticamente si inizia un modesto corto su titoli a 10 e 30 tedeschi. L esposizione al Dollaro Usa è stata portata all 11% per poi ricondurla all 8% per presa di profitto. Nel mese di giugno il fondo ha mantenuto le posizioni sui Btp, ha ridotto le posizioni sul core europee ha di conseguenza aumentato la componente di cash per poter affrontare con maggior tranquillità la fase estiva, generalmente portatrice di volatilità. Il patrimonio di Azimut Reddito Euro è rimasto invariato a 26 milioni di Euro. Il valore di quota al 29 Giugno 2012 era pari a 15,603 Euro con un incremento, rispetto al 30 dicembre 2011 del 2,99%. Lo stile di gestione si basa sulla ricerca di valore sui diversi segmenti della curva dei rendimenti. Incrementi o decrementi della duration media del portafoglio saranno effettuati in relazione a mutamenti dello scenario macroeconomico e alle aspettative relative all inflazione. Il fondo è principalmente composto da attivi denominati in Euro. La parte restante del portafoglio è investita in titoli obbligazionari prevalentemente coperti dal rischio di cambio.

15 AZIMUT REDDITO O Fondo obbligazionario Euro governativo a m/l termine ad accumulazione dei proventi Di seguito sono dettagliate (in unità di Euro) le variazioni della consistenza del Patrimonio in gestione verificatesi nel periodo dovute a Sottoscrizioni (Incrementi) e Rimborsi (Decrementi): Incrementi: Decrementi: a) Sottoscrizioni: Sottoscrizioni singole Piani di accumulo Switch in entrata a) Rimborsi: Riscatti Piani di rimborso Switch in uscita Raccolta netta del periodo

16 AZIMUT REDDITO O Fondo obbligazionario Euro governativo a m/l termine ad accumulazione dei proventi ATTIVITA' Situazione Patrimoniale al 29 giugno 2012 Situazione al 29/06/2012 Valore In perc. del complessivo tot. attività Situazione a fine esercizio precedente Valore complessivo In perc. del tot. attività A. STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI A1. Titoli di debito A1.1 titoli di Stato A1.2 altri A2. Titoli di capitale A3. Parti di O.I.C.R , , , ,446 92,446 92,446 B. STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI B1. Titoli di debito B2. Titoli di capitale B3. Parti di O.I.C.R. C. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI C1. Margini presso organismi di compensazione e garanzia C2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati C3. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati ,366 0, ,152 0,152 D. DEPOSITI BANCARI D1. A vista D2. Altri E. PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE F. POSIZIONE NETTA DI LIQUIDITA' F1. Liquidità disponibile F2. Liquidità da ricevere per operazioni da regolare F3. Liquidità impegnata per operazioni da regolare ,570 4, ,826 20,697 14,871 G. ALTRE ATTIVITA' G1. Ratei attivi G2. Risparmio di imposta G3. Altre ,145 1, ,576 1,367 0,209 TOTALE ATTIVITA' , ,000

17 AZIMUT REDDITO O Fondo obbligazionario Euro governativo a m/l termine ad accumulazione dei proventi PASSIVITA' E NETTO Situazione al 29/06/2012 Valore complessivo Situazione a fine esercizio precedente Valore complessivo H. FINANZIAMENTI RICEVUTI I. PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE L. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI L1. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati L2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati M. DEBITI VERSO I PARTECIPANTI M1. Rimborsi richiesti e non regolati M2. Proventi da distribuire M3. Altri N. ALTRE PASSIVITA' N1. Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati N2. Debiti di imposta N3. Altre TOTALE PASSIVITA' VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO Numero delle quote in circolazione , ,458 Valore unitario delle quote 15,603 15,150 MOVIMENTI DELLE QUOTE NEL SEMESTRE Quote emesse Quote rimborsate , ,643

18 AZIMUT REDDITO O Fondo obbligazionario Euro governativo a m/l termine ad accumulazione dei proventi Elenco analitico dei principali titoli in ordine decrescente di controvalore FINLAND LG 19 4,375% BTP 01 MG 31 6% CCT 01 DC 14 TV BTP 01 SE 22 5,5% BTP 15 ST 16 4,75% BTP 01 MG 17 4,75% CTZ 30 AP 13 BUNDES 04 ST 21 2,5% BUNDES 04 LG 19 3,5% BTP 11 GN 16 3,55% IDX BTP 26 MZ 16 2,45 IDX BTP 15 ST 16 2,10% INDEX CTZ 30 ST 13 CTZ 30 MG 14 Z.C. BTP 15 ST 26 IDX NEDERLANDS 24 FB 17 1% ITALY 25 GE 16 4,75% BTP 01 MZ 15 2,5% BTP 15 AP 13 4,25% CCT 01 LG 16 TV BTP 15 ST 21 2,1% IDX (quota percentuale calcolata rispetto al totale attività del Fondo) Descrizione titolo Divisa Quantità Controvalore % su tot. attività , ,00 9, , ,40 8, , ,00 7, , ,40 6, , ,50 5, , ,50 5, , ,00 5, , ,40 4, , , , ,49 4,519 3, , , , , , ,00 3,796 3,740 3, , ,00 3, , ,77 3, , ,20 3, , ,93 3, , ,00 2, , ,50 1, , ,00 1, , ,36 1,635

19 AZIMUT GARANZIA Fondo di liquidità area Euro ad accumulazione dei proventi Relazione Semestrale al 29 Giugno 2012 Nota illustrativa (parte specifica) Il fondo, appartenente alla categoria fondi di Liquidità Area Euro, ha mantenuto una strategia di investimento indirizzata verso un significativo controllo della volatilità del portafoglio utilizzando strumenti del mercato monetario, liquidità e obbligazioni a breve termine. Nel primo semestre la durata media finanziaria del fondo è rimasta contenuta tra 2 e 3 mesi. Gli investimenti del fondo indirizzati sia verso titoli di Stato a tasso variabile sia verso titoli di Stato a tasso fisso con scadenza inferiori ai 18 mesi. L investimento è stato indirizzato totalmente verso titoli dell area Euro. La volatilità del fondo è contenuta e si è aggirata attorno a 1,5. Il patrimonio di Azimut Garanzia è passato da 26 milioni di Euro di fine anno a 21 milioni di Euro di fine semestre. Il valore di quota al 29 giugno 2012 era pari a 12,547 Euro con un incremento, rispetto al 30 dicembre 2011 del 2,43%. Lo stile di gestione si basa sulla ricerca di valore mediante l investimento in strumenti del mercato monetario, sia a tasso fisso che a tasso variabile. La volatilità è fissata ad un livello che assicura la conservazione del capitale sull orizzonte d investimento raccomandato. Il comparto è interamente costituito da classi di attivo denominate in Euro. Di seguito sono dettagliate (in unità di Euro) le variazioni della consistenza del Patrimonio in gestione verificatesi nel periodo dovute a Sottoscrizioni (Incrementi) e Rimborsi (Decrementi): Incrementi: Decrementi: a) Sottoscrizioni: Sottoscrizioni singole Piani di accumulo Switch in entrata a) Rimborsi: Riscatti Piani di rimborso Switch in uscita Raccolta netta del periodo

20 AZIMUT GARANZIA Fondo di liquidità area Euro ad accumulazione dei proventi ATTIVITA' Situazione Patrimoniale al 29 Giugno 2012 Situazione al 29/06/2012 Valore In perc. del complessivo tot. attività Situazione a fine esercizio precedente Valore complessivo In perc. del tot. attività A. STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI A1. Titoli di debito A1.1 titoli di Stato A1.2 altri A2. Titoli di capitale A3. Parti di O.I.C.R. B. STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI B1. Titoli di debito B2. Titoli di capitale B3. Parti di O.I.C.R. C. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI C1. Margini presso organismi di compensazione e garanzia C2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati C3. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati D. DEPOSITI BANCARI D1. A vista D2. Altri E. PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE , , , ,998 94,998 94,998 F. POSIZIONE NETTA DI LIQUIDITA' F1. Liquidità disponibile F2. Liquidità da ricevere per operazioni da regolare F3. Liquidità impegnata per operazioni da regolare ,748 4,461 2, ,261 4,261 G. ALTRE ATTIVITA' G1. Ratei attivi G2. Risparmio di imposta G3. Altre ,892 0, ,741 0,698 0,043 TOTALE ATTIVITA' , ,000

21 AZIMUT GARANZIA Fondo di liquidità area Euro ad accumulazione dei proventi PASSIVITA' E NETTO Situazione al 29/06/2012 Valore complessivo Situazione a fine esercizio precedente Valore complessivo H. FINANZIAMENTI RICEVUTI I. PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE L. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI L1. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati L2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati M. DEBITI VERSO I PARTECIPANTI M1. Rimborsi richiesti e non regolati M2. Proventi da distribuire M3. Altri N. ALTRE PASSIVITA' N1. Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati N2. Debiti di imposta N3. Altre TOTALE PASSIVITA' VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO Numero delle quote in circolazione , ,703 Valore unitario delle quote 12,547 12,249 MOVIMENTI DELLE QUOTE NEL SEMESTRE Quote emesse Quote rimborsate , ,214

22 AZIMUT GARANZIA Fondo di liquidità area Euro ad accumulazione dei proventi CCT 01 MZ 14 TV CCT 01 LG 13 TV BTP 15 OT 12 4,25% CCT 01 NV 12 TV BOT 14 FB 13 ZC CTZ 30 AP 13 Elenco analitico dei principali titoli in ordine decrescente di controvalore Descrizione titolo (quota percentuale calcolata rispetto al totale attività del Fondo) Divisa Quantità Controvalore % su tot. attività , ,00 28, , ,00 27, , ,50 22, , ,50 6, , ,00 4, , ,00 2,258

23 AZIMUT TREND Fondo flessibile ad accumulazione dei proventi Relazione Semestrale al 29 Giugno 2012 Nota illustrativa (parte specifica) In gennaio l esposizione netta del fondo al mercato azionario è stata ridotta ulteriormente e portata attorno al 100%, soprattutto grazie ad una riduzione della proporzione europea con le azioni europee al 54% del NAV e quelle statunitensi a l 46% circa. L esposizione in Dollari americani è diminuita e si attesta attorno al 50% del NAV con l esposizione complessiva è ora pari al 63% circa. In gennaio sono infatti pari al 6/7% circa sia i Franchi svizzeri, sia le Sterline inglesi. In febbraio e marzo l esposizione netta del fondo al mercato azionario è stata ridotta attorno all 85%, soprattutto grazie ad una riduzione della proporzione europea con le azioni europee rappresentano al 47% del NAV e quelle statunitensi al 38% circa. In aprile l esposizione netta del fondo al mercato azionario è stata portata attorno all 95% con le azioni europee al 57% del NAV e quelle statunitensi al 38% circa. L esposizione in Dollari americani è stata incrementata al 55% del NAV con l esposizione complessiva al 70% circa. Sono infatti pari al 7% circa sia i Franchi svizzeri, sia le Sterline inglesi. In maggio e giugno l esposizione netta del fondo al mercato azionario è stata aumenta attorno all 100% con le azioni europee al 57% del NAV e quelle statunitensi il 43% circa. L esposizione in Dollari americani è stata ridotta per presa di beneficio e si attesta attorno al 48% del NAV con l esposizione complessiva è ora pari al 63% circa. Sono infatti pari all 8% circa i Franchi svizzerie al 7% Sterline inglesi. Il patrimonio di Azimut Trend è passato da 220 milioni di Euro di fine anno a 217 milioni di Euro di fine semestre. Il valore di quota al 29 giugno 2012 era pari a 22,399 Euro con un incremento, rispetto al 30 dicembre 2011, del 9,87%. Lo stile di gestione si basa prevalentemente su una significativa attività di stock picking fondata sull approfondita conoscenza delle società e privilegiando quelle che offrono le migliori opportunità di crescita degli utili rispetto alla loro valutazione. Nella costruzione del portafoglio vengono privilegiate le società con solide prospettive di crescita del fatturato e cash flow, con una posizione dominante nel loro settore. Incrementi o decrementi della componente azionaria del fondo verranno attuati in relazione a eventuali cambiamenti dello scenario macroeconomico. Di seguito sono dettagliate (in unità di Euro) le variazioni della consistenza del Patrimonio in gestione verificatesi nel periodo dovute a Sottoscrizioni (Incrementi) e Rimborsi (Decrementi): Incrementi: a) Sottoscrizioni: Sottoscrizioni singole Piani di accumulo Switch in entrata Decrementi: a) Rimborsi: Riscatti Piani di rimborso Switch in uscita Raccolta netta del periodo

24 AZIMUT TREND Fondo flessibile ad accumulazione dei proventi ATTIVITA' Situazione Patrimoniale al 29 Giugno 2012 Situazione al 29/06/2012 Valore In perc. del complessivo tot. attività Situazione a fine esercizio precedente Valore complessivo In perc. del tot. attività A. STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI A1. Titoli di debito A1.1 titoli di Stato A1.2 altri A2. Titoli di capitale A3. Parti di O.I.C.R , , ,617 75,594 75,594 B. STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI B1. Titoli di debito B2. Titoli di capitale B3. Parti di O.I.C.R. C. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI C1. Margini presso organismi di compensazione e garanzia C2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati C3. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati ,977 0,090 1, ,378 3,378 D. DEPOSITI BANCARI D1. A vista D2. Altri E. PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE F. POSIZIONE NETTA DI LIQUIDITA' F1. Liquidità disponibile F2. Liquidità da ricevere per operazioni da regolare F3. Liquidità impegnata per operazioni da regolare ,712 9,647 0,041 0, ,203 15,179 0,024 G. ALTRE ATTIVITA' G1. Ratei attivi G2. Risparmio di imposta G3. Altre ,812 1,769 5, ,825 0,072 5,098 0,655 TOTALE ATTIVITA' , ,000

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