Le figure della protezione civile a livello comunale

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1 Obiettivi della lezione: Conoscere la struttura del Gruppo comunale di protezione civile Conoscere le attività concretamente svolte dal Gruppo comunale di protezione civile, specificando la differenza tra volontariato di protezione civile e volontariato civico Le figure della protezione civile a livello comunale I Gruppi comunali di protezione civile costituiscono la base del sistema di volontariato di protezione civile del FVG: ciò deriva dal fatto che il Comune è, nella nostra regione, l'ente di base di protezione civile per il territorio di propria competenza. In ogni Comune è presente un Gruppo di volontari che gratuitamente mettono a disposizione della collettività il proprio tempo, le proprie capacità e competenze per svolgere attività di protezione civile. L autorità comunale di protezione civile è il Sindaco che ha la responsabilità primaria d intervento all atto di insorgere di eventi calamitosi nel territorio comunale ai sensi dell art. 7 della Legge regionale 64/1986, art. 7 e dell art. 15 comma 3 della legge nazionale 225/1992. Il Sindaco nomina, tra i volontari del Gruppo, un Coordinatore che sarà il responsabile della gestione operativa del Gruppo ovvero dell utilizzo e manutenzione delle attrezzature in dotazione, della concreta realizzazione (in accordo con il Sindaco) di tutte le attività svolte dal Gruppo comunale e dei rapporti operativi con la civile della per la gestione dei volontari e dei loro interventi durante le diverse attività. All interno del Gruppo comunale possono esistere delle squadre, sulla base del tipo di rischi presenti sul territorio del Comune, ad esempio: squadra di Antincendio boschivo o di Soccorso in acqua. Ogni squadra viene gestita da un Caposquadra che, in accordo con il Coordinatore, si occupa di dirigere le attività della stessa. Tra i volontari del gruppo possono essere individuate altre figure di riferimento che in ogni caso devono operare in accordo con il coordinatore. Ne sono un esempio il manager formativo, il referente per la della per le attività di formazione, e il mediatore tecnologico o punto di riferimento per quanto concerne l utilizzo dei sistemi informatici per l informazione, la comunicazione e la didattica online. Nell ambito degli Uffici comunali viene generalmente individuato, tra il personale, un Responsabile comunale di protezione civile che si occupa delle attività e pratiche di carattere tecnicoamministrativo, e che costituisce il punto di contatto tra la realtà del volontari del Gruppo comunale di protezione civile, rappresentati dal Coordinatore, e la realtà burocraticaamministrativa del Comune. Spesso i Gruppi comunali vicini costituiscono un Distretto : tale raggruppamento ha finalità esclusivamente operative, ad esempio la condivisione di mezzi, sedi e risorse materiali ed organizzative: ad esempio, in caso di necessità di tot volontari con relativi mezzi in poco tempo per partire per un emergenza extra regionale. In 1

2 questo caso la Sala Operativa della protezione civile, contatta il Comune capodistretto, in modo tale da avere un unico referente per tutti i Comuni della zona. Attualmente nella nostra regione ci sono 28 Distretti. E importante precisare che il Distretto non ha valenza giuridica, ma solo organizzativa ed operativa. Responsabile comunale di protezione civile Le attività del gruppo comunale I volontari appartenenti ai gruppi comunali di protezione civile prestano la loro opera in attività di previsione, prevenzione, soccorso e ripristino, di supporto all Amministrazione Comunale, nella predisposizione del piano comunale di e in caso di emergenza. Durante l emergenza, il gruppo viene attivato dalla Sala Operativa Regionale e coordinato dalla Sala medesima e dai funzionari della della presenti sul luogo dell emergenza. Nel caso degli incendi boschivi i volontari di protezione civile impegnati nelle operazioni di spegnimento sono attivati dalla Sala Operativa e diretti, sul luogo dell incendio, dal DOS (Direttore delle Operazioni di Spegnimento) che appartiene al Corpo Forestale Regionale. Gli appartenenti al gruppo sono tenuti a partecipare alle attività con impegno, lealtà, senso di responsabilità, spirito di collaborazione. Essi non possono svolgere nelle vesti di volontari di alcuna attività contrastante con l immagine e le finalità della protezione civile. 2

3 Attività di previsione e prevenzione Prevedere significa conoscere il proprio territorio ed i relativi rischi incombenti su esso: perché ciò sia possibile occorre studiare il proprio territorio e le fonti di rischio in esso presenti. Tale attività come abbiamo visto nelle lezioni precedenti è realizzata dalla della, che però talvolta chiede la collaborazione dei gruppi comunali per raccogliere i dati necessari a questo tipo di studio (vedi ad esempio la raccolta dei dati relativi alla misurazione della neve caduta in determinate zone della regione). Sulla base del quadro dei rischi presenti sul territorio elaborato grazie alle attività di previsione, vengono individuate delle attività di prevenzione finalizzate a diminuire il più possibile gli effetti dannosi di un evento calamitoso, ed è in questo ambito che i gruppi comunali cominciano ad essere coinvolti in modo considerevole nelle attività di competenza della della. Alcuni esempi di attività di prevenzione realizzabili dal Gruppo comunale di protezione civile anche in collaborazione con altri Gruppi comunali e/o altre Associazioni sono i seguenti: ricognizione sul territorio e verifica della funzionalità delle opere di difesa dai rischi (ad esempio controllo della situazione degli argini); salvaguardia dell accesso agli argini, ai punti di controllo, ai manufatti di difesa idraulica, mediante sfalcio o decespugliamento; manutenzione di fossi e canali di proprietà comunale, necessari a garantire il regolare deflusso delle acque; eliminazione dai corsi d acqua di piante cadute o altri residui che possono ostruire il regolare deflusso delle acque; rimozione del materiale legnoso fluitato (trasportato dall acqua) come conseguenza di eventi alluvionali; manutenzione mediante sfalcio e potature di alberi delle piste forestali antincendio; pulizia del sottobosco al fine di ridurre le probabilità di sviluppo di incendi boschivi; attività di osservazione e vigilanza ai fini di prevenzione degli incendi boschivi organizzate e programmate dai Gruppi comunali di volontari di protezione civile squadre antincendio boschivo, anche congiuntamente ad altri Comuni a livello di Distretto. E da precisare tuttavia che non sono attività di prevenzione di competenza del gruppo comunale di protezione civile le normali attività di manutenzione del territorio e gli interventi sulle opere demaniali di competenza di enti sovracomunali (ad esempio statali). Parimenti non sono attività di prevenzione di protezione civile, la manutenzione ordinaria di opere pubbliche o di uso pubblico, nonché la pulizia e la sistemazione di parchi pubblici. Naturalmente la partecipazione a tale attività da parte dei volontari dei Gruppi comunali non è impedita, ma va chiarito che si tratta di volontariato civico in senso lato e non di attività di protezione civile (infatti in tal caso l onere della copertura assicurativa è a carico dell amministrazione comunale). Il Gruppo comunale dei volontari di protezione civile dovrebbe essere inoltre coinvolto in ambito comunale nella verifica del Piano comunale di emergenza, essendo uno dei principali soggetti coinvolti in caso di emergenza. Verificare il piano comunale di emergenza significa testare la validità e la percorribilità delle procedure previste al verificarsi dei vari tipi di emergenza e impostare dei validi rapporti di collaborazione con gli Enti che dovranno intervenire durante l emergenza al fine di definire a priori le varie procedure di collaborazione durante l emergenza stessa (in pratica definire chi fa che cosa). Un'altra attività di prevenzione fondamentale è l attività di sensibilizzazione della popolazione, in particolare scolastica, sulle tematiche della sicurezza: il supporto da parte dei Gruppi comunali nelle prove di evacuazione nelle scuole, nonché l intervento dei Gruppi comunali stessi durante incontri formativi/informativi nella scuole o in altre sedi ne costituiscono degli esempi. 3

4 Attività di formazione e addestramento Per poter agire in modo rapido ed efficace durante l emergenza è importante che i volontari e il gruppo comunale siano adeguatamente preparati. La formazione è quindi un attività fondamentale del gruppo: anche la formazione rientra in un certo senso nelle attività di prevenzione, perché costituisce una delle attività che vengono poste in essere affinché il sistema regionale di protezione civile sia preparato ad affrontare l emergenza. Perché fare formazione? per fornire una base comune e condivisa di conoscenze che metta tutti gli operatori nelle condizioni di comprendere i linguaggi e adottare gli stessi atteggiamenti e comportamenti per assicurare la presenza nei gruppi comunali di figure professionali specializzate nei diversi compiti di PC per fornire supporto nella progettazione degli interventi a livello locale per formare i nuovi volontari per rafforzare le motivazioni e le ragioni dell'impegno nella protezione civile per favorire la conoscenza reciproca, lo scambio di informazioni e la condivisione di esperienze per dare visibilità alle attività di civile e preparare persone e strumenti per attività di sensibilizzazione della popolazione. Come fare formazione? Nell ambito di ogni gruppo comunale/distretto esistono due figure, appositamente formate, che si occupano di formazione: il manager formativo ed il mediatore tecnologico. Queste figure (che talvolta sono la medesima persona), pur mantenendosi sempre in contatto con il coordinatore, costituiscono il riferimento per la della per quanto riguarda la formazione. Sono loro che trasmettono le informazioni al gruppo relativamente al calendario formativo annuale proposto dalla della e che si occupano di iscrivere i volontari ai corsi e di fornire loro tutti i materiali e le informazioni necessarie. In molti casi inoltre sono il manager formativo ed il mediatore tecnologico che, in accordo con il coordinatore, promuovono ed organizzano a livello locale degli incontri formativi finalizzati alla condivisione delle conoscenze ed esperienze da parte di volontari che hanno già seguito appositi corsi di formazione o che per esperienze, anche lavorative, conoscono in modo approfondito determinate tematiche. La protezione civile regionale promuove periodicamente dei corsi di formazione rispondendo a precise richieste del volontariato e in base alle necessaria distribuzione di competenze sul territorio regionale. Attività di formazione vengono promosse anche dalle Province od organizzate al livello distrettuale o comunale, tali corsi possono usufruire di appositi finanziamenti e di supporto telematico (programmi, materiali di supporto, esperti) da parte della PC regionale. I volontari partecipano inoltre a corsi, seminari, convegni, incontri di volontariato organizzati dalla civile della o da altri soggetti, su argomenti attinenti o di interesse per la protezione civile. Attività di addestramento E importante che le attrezzature in dotazione siano mantenute costantemente in efficienza e che i volontari le sappiano utilizzare senza incertezze. Le attività di manutenzione dei mezzi, delle attrezzature e della sede, nonché le prove di utilizzo concreto dei mezzi e delle attrezzature stesse, sono attività di addestramento 4

5 finalizzate ad affinare l uso delle attrezzature, dei materiali e dei mezzi in dotazione, con particolare riguardo alla sicurezza. Esempi. Un esempio di addestramento è costituito dal montaggio di una singola tenda: con tale operazione infatti si testano le tecniche di allestimento e montaggio di questo tipo di attrezzatura nonché lo stato di conservazione della stessa. Un altro esempio di addestramento sono gli addestramenti di antincendio boschivo, svolti anche in forma congiunta da più squadre, in cui si prova la attrezzatura antincendio (AIB), si eseguono prove con motopompe, si realizzano linee antincendio. ecc Esercitazioni Le esercitazioni sono attività tese a verificare i sistemi di intervento, e quindi un insieme di procedure, in situazione di possibile emergenza sui principali e probabili eventi interessanti uno o più territori comunali. Le esercitazioni sono organizzate in collaborazione e con il coordinamento della civile della e sono finalizzate a: attuare dei sistemi di comando e controllo e gestione degli eventi in ambito comunale; verificare l addestramento operativo dei volontari; verificare la conformità fra Piano comunale di protezione civile e procedure di intervento; verificare le procedure di intervento; verificare l operatività simultanea e coordinata delle forze di volontariato in campo; verificare i collegamenti e il coordinamento con le strutture di livello superiore ( civile della e la Sala Operativa Regionale). Un esempio di esercitazione è l allestimento di una tendopoli in quanto finalizzata a verificare, in modo strutturato e coordinato, le aree di ammassamento ed il piano comunale di emergenza, nonché tutte le procedure da seguire nell allestimento e gestione di una tendopoli in situazioni di emergenza. La pianificazione e la programmazione delle esercitazioni deve essere resa nota al minor numero di persone possibile in modo da verificare la reale operatività dei volontari in un contesto di emergenza. Le esercitazioni si distinguono in: esercitazione comunale o di associazione, svolta dal singolo Gruppo comunale o dalla singola Associazione; esercitazione di distretto, svolta da più Gruppi Comunali, Associazioni ed Enti appartenenti al Distretto; esercitazione sovracomunale, realizzata con la partecipazione dei Gruppi comunali, Associazioni ed Enti appartenenti a tutta la. Interventi in emergenza e rischio di emergenza Le emergenze, o comunque le situazioni di rischio di emergenza, sono suddivise in tre tipologie, così come previsto all articolo 2 della Legge 225/1992, e già esplicato nella dispensa La civile in FVG, ma che per chiarezza richiamiamo: a. eventi naturali o connessi con l attività dell uomo che possono essere fronteggiati mediante interventi attuabili dai singoli enti e amministrazioni competenti in via ordinaria: tali emergenze si verificano a livello comunale ed i cui danni o rischi di danni sono limitati e comunque riguardano al massimo il 5

6 territorio comunale. In questo tipo di emergenze vengono coinvolte solo le forze di protezione civile appartenenti all ambito comunale. La ricerca di persone disperse rientra in tali attività. b. eventi naturali o connessi con l attività dell uomo che per loro natura ed estensione comportano l intervento coordinato di più Enti o amministrazioni competenti in via ordinaria: tali emergenze riguardano il territorio di più Comuni se non di tutta la, ed i relativi danni o rischi di danno sono comunque fronteggiabili con le forze della protezione civile della ; c. calamità naturali, catastrofi o altri eventi che, per intensità ed estensione, debbono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari: tali emergenze sono di gravità tale, da non rendere sufficiente l intervento delle forze di protezione civile della singola in cui si sono verificate, ma richiedono la mobilitazione delle forze di protezione civile a livello nazionale. Alle suddette tipologie di emergenza, sono poi da aggiungere le emergenze di tipo d) che riguardano calamità o altri eventi che colpiscono Paesi esteri, ma che per gravità richiedono la mobilitazione delle forze di protezione civile a livello internazionale. In questo caso il Dipartimento chiede alla civile della l attivazione di alcuni volontari, specificandone il numero e le caratteristiche. La civile della tramite la Sala Operativa individua tra i volontari che hanno dato la disponibilità quelli che hanno i requisiti richiesti (es: vaccinazioni se servono, tempi di preavviso necessari, ecc ). La delegazione dei volontari così individuata, coordinati da uno o più funzionari regionali, si mette a disposizione del Dipartimento e ne segue le direttive. Attività di supporto di protezione civile richieste dal Sindaco Oltre alle attività finora illustrate e che costituiscono il cuore delle attività svolte dai volontari dei Gruppi comunali di protezione civile, spesso vengono svolte altre tipologie di attività, di seguito illustrate: a. partecipazioni a fiere, mostre, manifestazioni da qualunque soggetto organizzate, in cui il Gruppo comunale o l Associazione fa informazione e propaganda dell attività di protezione civile; b. attività svolte con lo scopo di sensibilizzare la popolazione per sui temi della protezione civile; c. attività svolta con le scuole con particolare riguardo a: o o o attività formative della popolazione scolastica; collaborazione nelle attività educative di protezione civile; supporto alle prove di evacuazione con particolare riguardo all esercitazione annuale programmata per la ricorrenza del 6 maggio. d. attività dimostrative tese a portare a conoscenza della popolazione o comunque alla collettività l operatività dei Gruppi comunali e delle Associazioni di protezione civile, sulle attività dagli stessi svolte (ad esempio attività in cui si prevede l esecuzione di diversi episodi in contemporanea come il montaggio tende, interventi per allagamenti, ricerca persone e soccorso sanitario ecc ); e. attività di supporto ad iniziative di solidarietà organizzate, senza fini di lucro, da Enti o strutture, ivi compresi i Gruppi comunali di protezione civile (lucciolata, iniziative di solidarietà, ecc ): tali attività pur non essendo strettamente di protezione civile, sono molto rilevanti per la collettività date le finalità sociali che le caratterizzano e la funzione di aggregazione che rivestono per il volontariato dei Gruppi comunali. Occasionalmente inoltre i volontari svolgono attività di supporto alle forze istituzionali durante manifestazioni particolari, che per la loro dimensione e configurazione possono comportare dei rischi per la sicurezza della popolazione: tali attività di supporto non sono strettamente di protezione civile, ma hanno lo scopo di attuare 6

7 un attività di prevenzione in collaborazione con le forze istituzionali competenti (quali ad esempio Carabinieri, Vigili urbani, Corpo forestale regionale Vigili del Fuoco) in presenza di possibili rischi causati da eccezionali affluenze di persone, viabilità ridotta, spettacoli pirotecnici, accensione fuochi ecc. Durante tali manifestazioni i volontari di protezione civile possono effettuare servizio di viabilità ma solo a supporto delle forze istituzionali a ciò preposte (Agenti di polizia municipale o altre forze dell ordine). I volontari di protezione civile, infine, possono, nell ambito di varie manifestazioni locali, svolgere ulteriori mansioni non rientranti in quelle fin qui descritte, ma in tal caso è importante ricordare che l opera dei volontari è configurabile come attività di volontariato civico in senso lato e la copertura assicurativa dovrà essere a carico dell amministrazione comunale. Ricordiamo che, in tutte le occasioni in cui un volontario indossa la divisa, egli rappresenta presso la popolazione la. È quindi importante che il suo comportamento esprima la correttezza e l efficienza che si convengono a questo importante servizio del quale i cittadini devono poter avere fiducia. Le parti evidenziate in giallo sono quelle considerate importanti. Se sono evidenziati in giallo i titoli, significa che è importante tutto il capitoletto 7

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