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1 ...., \.....,~ ;.?" ~. ) CITTÀ DI CASTELLAMMARE DI STABIA Provincia di Napoli DELIBERAZIONE N. Ab' DEL OGGETTO: Servizio Igiene Urbana: Presa d'atto Piano Industriale ;, -~ COPIA di ~ELIDE RAZIONE della GIUNTA COMUNALE (I.E.) L 'anno duemiladodici e questo giorno undici del mese di ottobre nella sala delle adunanze della Comunale, si è riunita la Giunta Comunale convocata nelle forme di legge. Presiede l'adunanza il Sig. On. Luigi Bobio nella sua qualità di SINDACO e sono rispettivamente prcsent i ed assenti i seguenti Sig.ri: Prcserte l) On. BOBBIO LUIGI SINDACO x 2) Avv. CANNA VALE GIUSEPPE VICE SINDACO x 3) Prof.ssa ANGlO' ROSANNA ASSESSORE x.j) Arch. COPPOLA ANTONIO ASSESSORE x 5),\vv. DI GENNARO SABRINA ASSESSORE x ò) Arch. DI SOMMA FRANCESCO ASSESSORE x 7) l'rof.ssa STRIANESE LOREDANA ASSESSORE x! 8) Dott. IL\RDI FRANCESCO ASSESSORE x ' ~ '"' DONNARUMMA ROSARIO,\SSESSORE x Assen ~ -- ~ TOTALE x l ----f.-- -,'\ssiste e verbalizza il Vict: St.:~rctario G\!nc:rale l>ntt. Vinccn70 IlA TTIN EL LI l IL I'RESIDE'JTE con~tatato il numero legali! J~gli interv~nuti.,jichiara aperta!':~junanza.:d invita i rrcsenti,dia!r:lltttiunt.:. k 11.!r~DIIlv: t)ggctto. i l j! l. l ' 1\11>,1>
2 CITTA' DI CASTELLAMMARE DI STABIA (Provincia di Napoli) SETTORE AMBIENTE OGGETTO: servizio igiene urbana: presa d'atto piano industriale RELAZIONE ISTRUTTORIA La Castellammare di Stabia Multiservizi s.p.a., società a capitale di titolarità interamente comunale, è, tra gli altri servizi, affidataria della gestione del ciclo dei rifiuti sul territorio cittadino, giusta contratto rep. 211 del , all'oggi in vigore; il testo del citato contratto è stato formalmente approvato dal Dirigente pro tempore del Settore Ambiente con atto di determinazione n.ro Il O del l o , secondo i principi stabiliti dal Consiglio Comunale con atto deliberativo n.ro 139 del , come rettificato da successiva deliberazione n.ro 160 del Il citato contratto, all'art. 7, prevede l'obbligo della Castellammare di Stabia Multiservizi s.p.a., entro il 30 settembre di ogni anno, di presentare all'amministrazione Comunale un Piano Tecnico Finanziario, nel quale venga illustrata la progettazione tecnico-economica del servizio, di cui va precisato il costo complessivo, attraverso l'indicazione di tutte le componenti costituite dalle risorse logistiche ed umane. Tale specifico piano, secondo il citato articolo, è strumentale alla approvazione da parte dell'amministrazione Comunale, dell'organizzazione operativa che, al servizio, intende dare la Società partecipata affidataria della gestione, provvedendo, in tal caso, e fatta salva la facoltà di prevedere modifiche, a stanziare le opportune risorse finanziarie in bilancio; infatti, l'entrata in vigore del piano è contrattualmente prevista per l'esercizio successivo a quello della relativa presentazione. Durante il corso degli anni precedenti l'insediamento dello scrivente nell'incarico di Dirigente del Settore Ambiente, deputato, in seno al Comune, alla gestione dei rifiuti, risalente al , il rapporto convenzionale tra il Comune e la Società, si trovava connotato da evidente mancanza di ottemperanza all'art. 7 del contratto, dal momento che il piano tecnico finanziario non risulta mai presentato dalla Società, né approvato dall'amministrazione Comunale. In effetti, dagli atti del procedimento emerge che, in via generale, il rapporto convenzionale versava in uno stato di chiara patologia non solo sotto il profilo formale, ma anche sotto quello sostanziale, vista l'inefficienza organizzati va e gestionale della società; tanto, come secondo quanto già oggetto di presa d'atto in precedenti provvedimenti amministrativi dello scrivente, oltre che deliberazioni della Giunta Comunale oggi in carica, resi sulla scorta delle risultanze dei provvedimenti pregressi in materia, presenti agli atti di Ufficio.
3 La Castellammare di Stabia Multiservizi s.p.a., infatti, è stata oggetto di precisa indagine amministrativa, tecnico-conoscitiva dello stato della relativa situazione economico-finanziaria ed organizzatoria, culminata nella relazione di apposita Commissione costituita dal Direttore Generale pro tempore del Comune e da tecnici comunali, tra cui lo scrivente, in qualità di Avvocato dell'ente, ed il Dirigente di Settore ed il Responsabile del Servizio dell'epoca; la relazione era datata e recava protocollo n.ro 2612/DG. Con tale relazione venivano evidenziati i profili di criticità gestionale attinenti i vari ambiti organizzativi della Società ed alle relative conclusioni, deponenti nel senso della necessità di apportare ampia azione di riorganizzazione aziendale e di riduzione delle spese, si aggiunsero quelle più puntualmente afferenti l'ambito gestionale finanziario, contenute nella relazione tecnica di professionista componente lo staff del Sindaco pro tempore, quale il Dott. Paolo Giugliano, acclarata al protocollo comunale in data , al n.ro 10619, attestante la necessità di provvedere all'adeguamento dei costi del contratto, già in passato segnalata da altro consulente della coeva gestione commissariale (Dr. Fortunato Gallico, anno 2004). Ambo le relazioni tecniche condussero alla attestazione della assoluta necessità di provvedere alla riorganizzazione dell'assetto gestione della Società, tanto che la Giunta Comunale pro tempore, con atto deliberativo n.ro 30 del , provvide a stabilire i provvedimenti strumentali alla continuità aziendale della Castellammare di Stabia Multiservizi s.p.a., prevedendo l'aumento del capitale sociale attraverso conferimento di beni immobili e dando mandato al Dirigente p.t. del Settore Ambiente di adeguare il contratto di servizi ai costi effettivamente sostenuti dalla Società, la cui mancanza era stata individuata quale concausa dello stato di inefficienza dell'azienda; si evidenzia, sotto il profilo cronologico, che l'amministrazione Comunale in carica nel febbraio 20 l O concluse il proprio mandato nel successivo marzo, mentre nell'aprile dell'anno 20 l O si insediò l'amministrazione oggi in carica; è stata, pertanto, quest'ultima ad avviare il necessario processo riorganizzativo, dopo atti preliminari della precedente amministrazione, adottando in merito ulteriori provvedimenti macro-organizzativi di propria iniziativa. In particolare, attraverso l'impulso della Amministrazione oggi in carica, si è dato luogo ad un riassetto organizzativo interno, attraverso professionalità collocate sia al ruolo di direzione generale, che di responsabilità tecnico-amministrativa; sotto il profilo strutturale e patrimoniale, si è proposta ed ottenuta nel dicembre 20 l O, da parte del Consiglio Comunale, la fusione per incorporazione della Società con l'ulteriore partecipata comunale A.S.M. s.p.a., un tempo competente ai servizi di mobilità e da tempo inattiva per trasferimento della competenza all'amministrazione Provinciale; furono potenziate, così, le potenzialità aziendali, anche sotto il profilo dell'affidamento finanziario e, in genere, di mercato. All'esito dell'insediamento in carica dello scrivente, 28 marzo 2011, giusta deliberazione di stanziamento dei relativi fondi, proposta ed ottenuta dal Consiglio Comunale, con atti dirigenziali si è provveduto, rispettivamente, con atto n.ro 155/2010, all'avvio del procedimento di adeguamento del contratto di servizio, nonché, con atto n.ro 6/201 O, alla disposizione dell'adeguamento sulla base dei costi prospettati dai pre-citati consulenti e configurati dalla Società, anche in esecuzione della citata deliberazione giuntale n.ro 30/2010. Non di meno, con il citato atto di determinazione n.ro 155/20 l O si è istituito un formale controllo analogo della Società, in precedenza non risultante agli atti di ufficio, con cui sono state impartite le seguenti linee procedurali nella gestione, cui la società appaltatrice è tenuta ad uniformare la propria condotta operativa, oltre alle specifiche prescrizioni, che stabiliscono, via via, l'ordinario andamento della gestione sotto il profilo di verifiche e controlli, che qui si riportano in modo semplificativo e non esaustivo: l) rendicontazione quindicinale dell'attività; 2) segnalazione immediata di anomalie, ovvero di cause determinanti potenziali interruzioni del servizio; 3) rispetto delle disposizioni dell'ufficio e dell'amministrazione, in persona del Sig. Sindaco e dell'assessore al Ramo,
4 circa modalità e termini dell'espletamento dell'attività in generale e sanzionatoria; 4) riscontro alle esigenze collettive segnalate dalla cittadinanza e da altre competenti Autorità; 5)segnalazione immediata di affidamenti di servizi ad imprese terze, con dettaglio delle procedure di evidenza pubblica espletate, nel rispetto della normativa in materia di appalti, obbligatoria per le società partecipate pubbliche, da ultimo giusta Decreto Legge 138/11, convertito con legge 148/11 e, soprattutto, della disciplina legale anti-mafia; 6) adozione o adeguamento di ordinamento interno, in conformità del d.lgs 165/200 l, preliminare inderogabilmente per l'espletamento di procedure di assunzione in relazione al servizio di igiene urbana e segnalazione immediata di procedure di assunzione, con dettaglio delle procedure espletate per la selezione del personale a tempo determinato od indeterminato, in conformità della medesima legislazione vigente per gli enti pubblici. La riferita impostazione gestionale ha imposto, in conseguenza, un vero e proprio adeguamento della gestione alle disposizioni legali vigenti, del resto in parte già efficaci dal 2008 e non osservate, come risultante nella menzionata relazione della Commissione n.ro 2612DG del ; il tutto, sotto il profilo sostanziale, con effettiva ripresa in proficuo delle attività condotte. Ad iniziativa dello stesso managment societario e dell'ufficio, la Giunta Comunale in carica ha proposto ed ottenuto dal Consiglio Comunale sia l'approvazione di un Regolamento in materia di gestione dei rifiuti, che di funzionamento dell'isola ecologica, a maggiore efficientamento della gestione del servizio. Sono seguite numerose ordinanze sindacali, disciplinanti specifici segmenti operativi di gestione, così come si è provveduto alla istituzione di un servizio di guardia ambientale volontaria, che, avviato su atto di indirizzo giuntale, è stato recentemente affidato dallo scrivente con propria determinazione n.ro 165/2012 e in avvio di organizzazione. La complessa serie di provvedimenti ed attività organizzatorie messi in campo, tra l'altro costretti a fronteggiare ben due emergenze rifiuti, nell'autunno-inverno 20 l O e nell'estate 2011, determinate da inefficienze organizzatorie extra comunali, è stata attivata per conferire nuovo impulso alla gestione e, con essa, a migliorare il livello di percentuale di praticata di raccolta differenziata, rispetto agli ancora non raggiunti livelli normativamente previsti; giova, in merito, evidenziare che le attività svolte sono state formalmente portate a conoscenza dell'ufficio Territoriale del Governo di Napoli, in sede di riscontro al controllo statale delle attività di settore ex L , art. 24, con nota n.ro del ; tale comunicazione è stata riscontrata con nota n.ro del , trasmessa a mezzo fax in data ed acclarata in pari data al n.ro del protocollo comunale, con cui il Prefetto di Napoli: -ha preso atto delle attività poste in campo dal Comune al fine di operare una corretta gestione del ciclo dei rifiuti, nel rispetto delle prescrizioni legali in materia di raccolta differenziata; -ha ravvisato, su conforme avviso del Ministero dell'interno, di non interrompere quello che ha espressamente definito il "flusso di miglioramento in atto" ; -ha assegnato termine al Comune al per inviare dettagliato crono programma, utile ad illustrare lo scadenziario dei tempi e delle attività da svolgere per raggiungere gli obiettivi legali in materia di gestione dei rifiuti e raccolta differenziata, di cui all'art. Il, L. 123/2008. La Società, cui la nota è stata decretata in data , ha, all'uopo, predisposto l'allegato piano industriale, già da tempo allo studio, pervenuto al protocollo dell'ente in data , costituente, come espressamente precisato nella relativa introduzione, strumento atto ad incrementare le attuali percentuali di raccolta differenziata ed a migliorare le attuali modalità di gestione dei rifiuti; nel medesimo è illustrato articolato programma di intervento, in uno allo scadenziario richiesto dalla Prefettura di Napoli, che prevede il raggiungimento delle percentuali legali nel 2013, cui si nnvm. Il piano costituisce, pertanto, predisposizione delle attività e delle misure tutte ad efficientamento del servizio, strumentale a rispettare gli obblighi legali in materia di raccolta differenziata, m
5 ossequio alla nota prefettizia n.ro del , citata ed al contratto di servizio in essere e, come tale, pertanto, deve essere dotato di immediata efficacia, al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi prefissati entro il2013. Non di meno, all'esito del monitoraggio operativo, potrà essere oggetto di ottimizzazione e parziale modificazione, sempre al fine di conseguire gli obiettivi legalmente previsti, nonché costituire parametro per la formulazione e successiva approvazione di un adeguato piano tecnico finanziario, conforme all'art. 7 del contratto, da approvare in vista del bilancio di previsione 2013, una volta entrata a regime l'attività di servizio. I costi previsti dal piano allegato, però, devono contenersi nella attuale dotazione economica, che presenta il contratto di servizio attualmente vigente, così come devono restare di competenza del Comune tutti gli importi di filiera, previsti in tal senso dal contratto. Il detto piano, con la presente, si sottopone all'amministrazione Comunale per la consequenziale presa d'atto e per la precisazione delle prime prescrizioni operative alla Società, ferma restando ogni eventuale ed ulteriore prescrizione, che dovesse successivamente maturare in merito, all'esito del monitoraggio de li' esecuzione del piano. L DIRIGENTE
6 IL DIRIGENTE DEL SETTORE AMBIENTE Sentiti, in merito, il Sig. Sindaco e l'assessore all'ambiente; Sulla base dell'antescritta relazione istruttoria; Letto l'allegato piano, presentato dalla Castellammare di Stabia Multiservizi s.p.a., allegato quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; Ritenuta l'opportunità di prendere atto del medesimo, quale strumento atto ad incrementare le attuali percentuali di raccolta differenziata ed a migliorare le attuali modalità di gestione dei rifiuti; Dato atto, altresì, che il presente provvedimento non comporta, di per sé, impegno di spesa in quanto atto di indirizzo, mentre la copertura finanziaria delle attività, già prevista in sede di approvazione da parte del Consiglio Comunale del bilancio di previsione 2011 e pluriennale , nonché con quanto appostato nel bilancio di previsione 2012 e pluriennale , sottoposto al Consiglio Comunale ed in corso di discussione ai fini della approvazione, sarà garantita, a tempo debito, attraverso la formale assunzione degli occorrenti impegni di spesa da parte del competente dirigente in sede gestionale, ex art. 107, d.lgs 267/2000, comunque nei limiti del contratto di servizi oggi in vigore; PROPONE ALLA GIUNTA COMUNALE DI DELIBERARE di prendere atto dell'allegato piano, presentato dalla Castellammare di Stabia Multiservizi s.p.a., allegato quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, attribuendo allo stesso efficacia immediata; di precisare che: -il piano, oggetto del presente provvedimento, all'esito delle procedure previste dall'applicabile C.C.N.L. aziendale, dovrà essere formalmente oggetto di approvazione con deliberazione da parte dell'amministrazione Unico della Società Castellammare di Stabia Multiservizi s.p.a., che ne darà comunicazione formale ali' Assemblea della medesima; -l'attuazione del medesimo da parte della Società dovrà avvenire nel rispetto delle procedure legali, nazionali e regionali di settore, segnatamente in materia di scelta del contraente e, in ogni caso, dovrà essere attuato, previa precisazione e condivisione con il competente Ufficio di ogni specifico profilo operativo, teso ad attuare in concreto quanto profilato; -il sistema "porta a porta", che il piano oggetto del presente provvedimento prevede in via globale per il territorio comunale, dovrà comunque garantire l'introduzione di soluzioni "miste", per specifiche e complesse situazioni, che si andranno a prospettare all'ufficio, come prescritto dal Piano Comunale di Raccolta Differenziata, approvato con Ordinanza Sindacale n.ro 2 del l 0/3/2008, nonché dal Piano approvato dal Commissario Straordinario per l'emergenza Rifiuti nella Regione Campania, con atto del28/12/2007, ai sensi dell'art. 9, Legge 5/7/2007; -i costi previsti dal piano allegato devono restare in linea con la attuale dotazione economica, che presenta il contratto di servizio attualmente vigente, così come devono restare di competenza del Comune tutti gli importi di filiera, previs i in tal senso dal contratto. Avv onatangelo Cancelmo
7 CITTA' DI CASTELLAMMARE DI STABIA (Provincia di N a poli) OGGETTO: servizio igiene urbana: presa d'atto piano industriale In relazione alla proposta di deliberazione, di cui in oggetto, esprimono parere di regolarità tecnica favorevole ex art. 49, D.Lgs 267/2000:
8 LA GIUNTA COMUNALE Su proposta del Sig. Sindaco e dell'assessore all'ambiente; Lette l'antescritta relazione istruttoria e la proposta di deliberazione del Dirigente del Settore Ambiente; Letto l'allegato piano industriale, presentato dalla Castellammare di Stabia Multiservizi s.p.a., allegato quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; Condivisa l'opportunità di approvare il medesimo, quale strumento atto ad incrementare le attuali percentuali di raccolta differenziata ed a migliorare le attuali modalità di gestione dei rifiuti; Preso atto, altresì, che il presente provvedimento non comporta, di per sé, impegno di spesa; Acquisiti i pareri di regolarità tecnica, ex art. 49, comma l, del Dlgs 267/2000; Con voto unanime e favorevole, reso come per legge DELIBERA di prendere atto dell'allegato piano, presentato dalla Castellammare di Stabia Multiservizi s.p.a., allegato quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, attribuendo alla stesso efficacia immediata; di precisare che: -il piano, oggetto del presente provvedimento, all'esito delle procedure previste dall'applicabile C.C.N.L. aziendale, dovrà essere formalmente oggetto di approvazione con deliberazione da parte dell'amministrazione Unico della Società Castellammare di Stabia Multiservizi s.p.a., che ne darà comunicazione formale ali' Assemblea della medesima; -l'attuazione del medesimo da parte della Società dovrà avvenire nel rispetto delle procedure legali, nazionali e regionali di settore, segnatamente in materia di scelta del contraente e, in ogni caso, dovrà essere attuato, previa precisazione e condivisione con il competente Ufficio di ogni specifico profilo operativo, teso ad attuare in concreto quanto profilato; -il sistema "porta a porta", che il piano oggetto del presente provvedimento prevede in via globale per il territorio comunale, dovrà comunque garantire l'introduzione di soluzioni "miste", per specifiche e complesse situazioni, che si andranno a prospettare all'ufficio, come prescritto dal Piano Comunale di Raccolta Differenziata, approvato con Ordinanza Sindacale n.ro 2 del l 0/3/2008, nonché dal Piano approvato dal Commissario Straordinario per l'emergenza Rifiuti nella Regione Campania, con atto del28/12/2007, ai sensi dell'art. 9, Legge 5/7/2007; -i costi previsti dal piano allegato devono restare in linea con la attuale dotazione economica, che presenta il contratto di servizio attualmente vigente, così come devono restare di competenza del Comune tutti gli importi di filiera, previsti in tal senso dal contratto. di dichiarare il presente provvedimento, a seguito di successiva e separata votazione dall'esito favorevole, immediatamente esecutivo, ai sensi del 4 comma dell'art. 134 del D.
9 Lgs 267/2000, vista l'urgenza connessa alla necessità di garantire al più presto l'avvio della realizzazione degli interventi de quo in materia di raccolta differenziata ed igiene urbana.
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11 SOMMARIO PREMESSA...3 INQUADRAMENTO TERRITORIALE METODI DI RACCOLTA E DI SELEZIONE DEI RIFIUTI DOMESTICI LA SELEZIONE DOMESTICA CAPACITA DI SELEZIONE MOTIVAZIONE DI SELEZIONE SISTEMI DI RACCOLTA DIFFERENZIATA IL SISTEMA CONAI.. 19 IL SISTEMA RAEE.. 20 QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO IN MATERIA DI RIFIUTI.25 LE FONTI COMUNITARIE...25 NORMATIVA NAZIONALE. 25 QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO LOCALE 26 DESCRIZIONE ATTUALE SISTEMA DI RACCOLTA RIFIUTI...28 SPAZZAMENTO AUTOMEZZI..32 PERSONALE.32 MONTE RIFIUTI.33 OBIETTIVI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA.49 SCELTA DEL MODELLO DI RACCOLTA.51 SCHEDE TECNICHE DI RACCOLTA PER SINGOLA FRAZIONE DI RIFIUTO.53 RACCOLTA RIFIUTI INDIFFERENZIATI..53 RACCOLTA DELLA FRAZIONE ORGANICA.. 55 RACCOLTA DEL VETRO RACCOLTA DEL MULTIMATERIALE (plastica, alluminio, acciaio) RACCOLTA DELLA CARTA RACCOLTA DEL CARTONE..60 RACCOLTA DEGLI INGOMBRANTI RAEE E SFALCI RACCOLTA RIFIUTI PERICOLOSI.62 SERVIZI DI SPAZZAMENTO E COMPLEMENTARI...63 Pag. 1
12 DIMENSIONAMENTO DEL SERVIZIO...70 COMPETENZE E ATTREZZATURE DEL PERSONALE ADDETTO ALLO SPAZZAMENTO SERVIZI COMPLEMENTARI 75 SERVIZI DI DISINFEZIONE, DEMUSCAZIONE E DERATTIZZAZIONE. 78 CIMITERO..84 MERCATI...86 PULIZIA ARENILI...87 COMPOSTAGGIO DOMESTICO.88 COMUNICAZIONE AMBIENTALE : METODOLOGIA...89 PIANO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE PER LE SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE PIANO OPERATIVO RACCOLTA PORTA A PORTA UTENZE DOMESTICHE..105 CENTRO DI RACCOLTA RIFIUTI.106 ATTREZZATURE PER LA RACCOLTA DEI RIFIUTI..111 CARATTERISTICHE ATTREZZATURE PER LE UTENZE DOMESTICHE..113 SISTEMI INNOVATIVI DI QUANTIFICAZIONE 114 COSTI ATTUALI E PROIEZIONI AL PIANO ECONOMICO. 118 COSTI / RISPARMI.124 PIANO DI START UP CRONOPROGRAMMA..126 Pag. 2
13 PREMESSA La Castellammare di Stabia Multiservizi S.p.A. presenta la redazione del Piano Industriale per la raccolta differenziata dei rifiuti e per i servizi di igiene urbana, ai fini dell incremento delle attuali percentuali di raccolta differenziata e del miglioramento delle attuali modalità di gestione dei servizi. Il Piano Industriale è lo strumento di cui si dota la Città di Castellammare di Stabia, e per Essa il Soggetto delegato all attività di gestione rifiuti urbani. In particolare il presente Piano Industriale rappresenta lo strumento, attraverso il quale si procede alla organizzazione ed alla pianificazione del ciclo integrato dei rifiuti nel rispetto delle indicazioni contenute nei Piani programmatici Regionali e Provinciali. Il Piano in oggetto è stato redatto sulla base dei dati in possesso della Castellammare di Stabia Multiservizi S.p.A. relativi al Comune di Castellammare di Stabia e delle specifiche caratteristiche territoriali rilevate durante i vari sopralluoghi, nel rispetto dei principi previsti dalla normativa vigente in materia ambientale. I contenuti della relazione qui presentata comprendono: Inquadramento territoriale ed analisi dello stato attuale di svolgimento dei servizi di Igiene Urbana; Il Piano della Raccolta Differenziata dei Rifiuti Urbani; Il Piano di Start Up; Stima dei costi del servizio di spazzamento stradale; Stima dei costi delle attività di start up e comunicazione afferenti le attività di raccolta; I costi totali dei servizi di cui alla presente relazione; Gli investimenti; Il confronto tra i costi attuali e quelli del nuovo servizio. Prima dell introduzione ai nuovi servizi proposti, si ritiene utile riportare una breve descrizione della Città di Castellammare di Stabia e l analisi dello stato attuale di svolgimento dei servizi di igiene urbana, in particolare per quanto riguarda il sistema di raccolta rifiuti. Dopo una breve introduzione sui metodi di raccolta e di selezione dei rifiuti urbani ed una panoramica sulla normativa in materia di rifiuti urbani, saranno descritti il modello di raccolta rifiuti e la tipologia di servizi di igiene urbana che si intendono applicare. Pag. 3
14 INQUADRAMENTO TERRITORIALE Castellammare di Stabia è situata nella parte sud della provincia di Napoli, nel territorio compreso tra la fine della zona vesuviana e l'inizio della penisola Sorrentina. La città sorge in una piana di natura alluvionale - vulcanica, in una conca del golfo di Napoli, protetta a sud dalla catena dei monti Lattari, mentre verso oriente si perde nelle campagne attraversate dal fiume Sarno, il quale sfocia nel mare di Castellammare di Stabia. Proprio questi elementi naturali segnano il confine con le città limitrofe: il fiume Sarno infatti divide la città stabiese da Torre Annunziata e Pompei a nord, il monte Faito da Vico Equense e Positano (SA) a sud. Ad est la città confina con Sant'Antonio Abate e con Santa Maria la Carità, mentre la zona ovest risulta essere la fascia costiera. Castellammare di Stabia ha una superficie di 17,71 km², con un'altezza media di 5 metri sul livello del mare, anche se in realtà si parte dallo 0 lungo la costa fino ad arrivare a 1202 metri sul monte Faito. Fig. 1 - Planimetria Castellammare di Stabia Pag. 4
15 Le origini di Castellammare di Stabia si perdono nella notte dei tempi e sono ancora incerte, anche se alcuni ritrovamenti documentano che la zona era già abitata a partire dall'viii secolo A.C.. Data la sua favorevole posizione sul mare, in una zona ricca di acque e con pianure fertili di origine vulcanica, i primi insediamenti si andarono sviluppando in quella che oggi è conosciuta come la collina di Varano, all'epoca uno sperone a picco sul mare poiché la piana dove oggi sorge l'attuale città era ancora in parte sommersa dal mare e la sottile linea costiera esistente era esposta alle incursioni nemiche. Il nuovo secolo si apre con l'apertura della linea tranviaria che collegava la stazione di Castellammare di Stabia direttamente con Sorrento, attraversando tutta la penisola sorrentina. Sempre in questo periodo la vocazione turistica di Castellammare di Stabia, soprattutto per le sue acque e le loro proprietà curative, raggiunge l'apice. La fine della guerra e l'inizio del miracolo italiano portò all'intensificazione del lavoro industriale e all'avvio di importanti novità sul piano turistico, come la costruzione del complesso delle Nuove Terme, all'epoca definite le più moderne d'europa. La fine del XX secolo coincide con il periodo di rilancio, puntando sul risanamento delle poche industrie rimaste ma soprattutto sul turismo. La costruzione di nuovi complessi alberghieri e di infrastrutture all'avanguardia come il porto turistico di Marina di Stabia, uno dei più grandi d'europa, hanno fatto sì che nel 2006 Castellammare di Stabia sia stata la terza città campana per presenze turistiche negli alberghi solo dietro a Napoli e Sorrento. All'inizio del 2008 è stato completato il restauro della Reggia di Quisisana, altro edificio storico restituito alla città. Il turismo ha portato allo sviluppo di numerose strutture recettive, sia ad apertura stagionale che annuale, con quasi 20 alberghi, con l'aggiunta di una decina tra agriturismi e bed & breakfast, per un totale di quasi 1000 posti letto: attualmente è una delle città campane con il maggior numero di presenze negli alberghi. Di seguito si riportano, al fine di una più specifica conoscenza del territorio della Città di Castellammare di Stabia, la planimetria generale ed alcuni stralci del Piano Regolatore Generale, relativi a particolari zone della Città, nello specifico il Centro Pag. 5
16 Storico e la Zona degli Insediamenti Antichi Accentrati, zone in cui, in fase di progettazione dei nuovi servizi occorre prestare particolare attenzione. Pag. 6
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18 Fig. 2 - Stralcio P.R.G. Centro Storico Nella Figura 2 - Stralcio P.R.G. Centro Storico è riportata la zona territoriale di tutela degli insediamenti antichi accentrati. Essa comprende la parte del centro storico che non ha subito grosse modificazioni edilizie. Pag. 8
19 Fig. 3 - Stralcio P.R.G. Tutela degli Insediamenti Antichi Accentrati Nella Figura 3 - Stralcio P.R.G. Tutela degli Insediamenti Antichi Accentrati è riportata la zona territoriale di tutela degli insediamenti antichi accentrati di interesse storico, artistico ed ambientale. Pag. 9
20 Di seguito, a titolo esemplificativo e per meglio evidenziare la densità abitativa e le tipologie residenziali prevalenti insistenti nella Città di Castellammare di Stabia, si riportano alcuni dati (aggiornamento 2010) ed immagini. Popolazione Residente (M , F ) Densità per Kmq: 3.642,3 Superficie: 17,71 Kmq Dati Statistici sul Comune Distribuzione per Età Pag. 10
21 Foto 1 Panorama Città Castellammare di Stabia Foto 2 - Corso Vittorio Emanuele Foto 4 - Piazza Spartaco Pag. 11
22 METODI DI RACCOLTA E DI SELEZIONE DEI RIFIUTI DOMESTICI Si ritiene utile riportare alcune considerazioni sui metodi di raccolta e di selezione dei rifiuti domestici, dalla generazione fino al conferimento ad un sito di selezione o centro di trattamento, accennando alle caratteristiche e all'efficacia di vari metodi già sperimentati in diverse realtà abitative simili. La raccolta rappresenta lo stadio centrale di una gestione integrata dei rifiuti poiché il modo in cui i materiali di scarto sono raccolti e selezionati influenza fortemente le opzioni di trattamento che possono essere successivamente utilizzate. Esso contribuisce in maniera rilevante a stabilire se metodi quali il riciclo, il trattamento biologico o quello termico sono fattibili in termini di sostenibilità economica e ambientale. Influisce significativamente sulla qualità dei materiali recuperabili o del compost producibile (e di conseguenza sulla possibilità di trovare per essi mercati adeguati) così come sulla quantità di energia che può essere recuperata. Di fatto, è il metodo di raccolta che determina le opzioni di trattamento successive o sono i mercati, esistenti o potenziali, che definiscono come i materiali devono essere raccolti e selezionati per poter essere poi opportunamente recuperati e reintrodotti nel ciclo produttivo. In ogni caso, è fondamentale far incontrare le necessità del mercato e la qualità dei materiali raccolti e selezionati. La raccolta dei rifiuti è anche il punto di contatto tra i produttori di rifiuti (in questo caso famiglie ed esercizi commerciali) e i gestori degli stessi. Il collegamento tra queste due entità deve essere curato con attenzione, come un rapporto tra cliente e fornitore, per garantire l efficacia del sistema. Il cittadino produttore dei rifiuti ed il gestore che li raccoglie hanno esigenze diverse, che possono essere in competizione: il primo desidera avere il minor fastidio possibile dalla raccolta dei rifiuti, mentre il secondo ha bisogno di ricevere i rifiuti in una forma compatibile con i metodi di trattamento pianificati. L equilibrio tra queste due esigenze è una condizione indispensabile per il successo del sistema integrato di gestione. La possibilità di recuperare e riciclare una parte considerevole dei rifiuti prodotti è un obiettivo cruciale delle moderne politiche di gestione integrata dei rifiuti. Riduzione, riutilizzo, riciclaggio e recupero sono le parole chiave del D. Lgs. 22/97, meglio noto come Decreto Ronchi poi confluito nel testo unico ambientale 152/06. Secondo quest ultimo si definisce, in particolare, raccolta differenziata la raccolta idonea a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche omogenee, compresa la frazione organica umida, destinate al Pag. 12
dei sistemi collettivi nazionali costituito in ottemperanza al
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