Gli ultrasuoni nel lavaggio industriale (parte 8 )

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Gli ultrasuoni nel lavaggio industriale (parte 8 )"

Transcript

1 Gli ultrasuoni nel lavaggio industriale (parte 8 ) Una panoramica completa, teorica e pratica, sullo "stato dell arte" di una tecnologia che presenta ancora molti lati sconosciuti e che è caratterizzata da esperienze empiriche a volte controverse A cura della Redazione Metal Cleaning & Finishing 13

2 IL GENERATORE E l apparecchiatura elettronica che fornisce al trasduttore l energia elettrica da trasformare in energia meccanica. Esso converte l energia elettrica di rete dai 50 Hz della linea di alimentazione alla frequenza desiderata (Fig. 27); tale conversione può essere ottenuta con modalità diverse, ma attualmente viene utilizzata quasi esclusivamente quella che prevede l uso della tecnologia dello stato solido. Ci sono differenti tipi di generatore a stato solido, a seconda del tipo di elementi di potenza presenti: MO- SFET, BJT (bipolari), GTO, Tiristori (diodi controllati al silicio). I generatori possono produrre corrente o tensione: i primi sono in grado di fornire un intensità di corrente pressoché costante, qualunque sia la tensione richiesta dal carico; i secondi sono in grado di fornire una tensione (differenza di potenziale) costante, qualunque sia la corrente prelevata dal carico. I generatori di corrente vengono usati con i trasduttori magnetostrittivi, poiché deve essere sempre fornita una corrente costante alla bobina che genera il campo magnetico. I generatori di tensione vengono usati con i trasduttori piezoelettrici; l alimentazione è in parallelo e viene ripartita equamente tra gli elementi, a patto che questi siano identitici costruttivamente e siano soggetti alla medesima intensità di compressione meccanica. Indipendentemente dal tipo di trasduttore a cui lo si accoppia, un generatore di ultrasuoni può essere pensato come costituito da una elettronica di potenza, il cui compito è quello di convertire e controllare la potenza elettrica trattata, ed una elettronica supplementare, il cui compito è quello di gestire una serie di funzioni aggiuntive, quali display, pulsantiere, eccetera. L elettronica di potenza svolge diverse operazioni, le cui principali possono essere così schematizzate: raddrizzare la tensione di rete (conversione ca/cc), operazione necessaria per permettere il passaggio dalla frequenza di rete (50 Hz) alla frequenza desiderata (KHz); aumentare il valore della tensione in uscita (conversione cc/cc, con innalzamento della tensione d ingresso), operazione necessaria perché i trasduttori vanno alimentati con tensioni comprese tra 200 e 600 Veff; fornire in uscita il segnale alla frequenza desiderata (conversione cc/ca), operazione ottenuta mediante circuiti particolari (inverter), al cui interno si trovano sia appositi componenti aventi la funzione di interruttori, sia un trasformatore, il cui compito è quello di determinare la frequenza della tensione in uscita, nonché fornire la potenza alternata al carico (a valle del trasformatore il segnale in uscita è un onda quadra); fornire al segnale in uscita la forma d onda desiderata (partendo dall onda quadra, è possibile, tramite l inserimento di appositi filtri elettronici, ottenere sia onde sinusoidali, sia onde periodiche di altro tipo); fornire in uscita la potenza desiderata, operazione ottenuta mediante appositi amplificatori elettronici. Fig Rappresentazione schematica della conversione di frequenza 14 Metal Cleaning & Finishing

3 Quando ci si riferisce alla potenza di un generatore, bisogna sempre distinguere tra due parametri fondamentali: la potenza assorbita dalla rete (a 50 Hz) e la potenza resa (erogata) dal generatore alla frequenza di progetto. Il rapporto tra questi due parametri fornisce l efficienza elettrica (eel) del generatore. In funzione di come è fatto il circuito interno del generatore (cioè di quali componenti esso è costituito e di come sono tra di loro connessi) ed in funzione della forma d onda che esso fornisce in uscita (sinusoidale, periodica complessa, quadra), l efficienza elettrica assume valori differenti: normalmente non dovrebbe essere inferiore all'85-90%. Teoricamente, l onda quadra è quella che fornisce la maggiore efficienza elettrica, rispetto all onda sinusoidale; ciò è dovuto al fatto che l onda quadra è un segnale che può assumere solo due possibili valori: V=0 (interruttore aperto, assenza del passaggio di corrente) e V=VM (interruttore chiuso, presenza di corrente) ed in entrambi i casi la potenza dissipata è nulla. In realtà, poiché è sempre presente una differenza di potenziale ai capi del generatore, dovuta alle componenti interne, la potenza dissipata non è mai nulla. Nell onda sinusoidale invece, la variazione tra il valore zero ed il valore massimo della tensione è continua (cioè la tensione assume tutti i valori intermedi) e quindi la potenza dissipata non è mai nulla, neanche teoricamente; da ciò consegue una minore efficienza elettrica per il generatore con questa forma d onda. Nella pratica poi, poiché il passaggio da onda quadra ad onda sinusoidale viene effettuato mediante l inserimento di appositi filtri elettronici, se tali elementi risultano poco dissipativi, la perdita di efficienza è piuttosto ridotta. Da ultimo, è utile una precisazione. Quando si parla di potenza assorbita e di potenza resa, si deve sempre fare riferimento al valore medio temporale espresso dalla formula della potenza elettrica media: Quando sui bollettini tecnici dei costruttori di generatori vengono riportati due valori (ad esempio 1200W/600W), il valore più alto è relativo alla potenza di picco, mentre il più basso è quello relativo al valore medio temporale; è quest ultimo che assume importanza primaria, in quanto è quello su cui vengono conteggiati i consumi energetici. La potenza dichiarata sui bollettini tecnico-commerciali dovrebbe sempre essere quella resa in uscita. Per la misura della potenza assorbita e della potenza resa dal generatore (ovvero per la verifica indiretta dell efficienza elettrica dello stesso), viene usato il Wattmetro. Per la misura della potenza assorbita lo strumento va inserito circuitalmente in serie tra la presa dell alimentazione di rete ed il generatore; per la misura della potenza resa, lo strumento va inserito in serie tra generatore e trasduttore. La potenza resa dal generatore serve ad alimentare il trasduttore nella sua opera di trasformazione dell energia da elettrica a meccanica, prima, e da meccanica ad acustica poi, indipendentemente dai rendimenti relativi alle due trasformazioni. I generatori attuali sono dotati di una serie di opzioni, che dovrebbero permettere l ottimizzazione del trasferimento di energia in funzione delle variazioni del carico acustico ed in funzione degli altri parametri che regolano il processo; le tecniche adottate sono diverse e verranno esaminate nei prossimi capitoli. Occorre precisare però che non tutte le soluzioni propagandate come innovazioni sono effettivamente influenti nel migliorare l efficienza complessiva del sistema ed il miglioramento della qualità del lavaggio: a volte è preponderante il solo aspetto commerciale, rispetto a quello tec- Metal Cleaning & Finishing 15

4 nico; il giudizio complessivo non può quindi che essere quello dato dalla verifica sul campo delle prestazioni promesse. La tendenza attuale dei costruttori di dispositivi ad ultrasuoni è quella di dotare il generatore del maggior numero di opzioni (per la regolazione della potenza, per la modulazione singola o doppia della frequenza, per la degasazione del liquido, eccetera), affinché l utilizzatore possa personalizzare il proprio dispositivo in funzione delle proprie necessità produttive e delle tipologie dei pezzi da trattare. Indubbiamente una tale possibilità è vantaggiosa per coloro che trattano pezzi di differenti configurazioni o di materiali diversi, oppure hanno necessità di diversificare il proprio processo produttivo, in quanto il dispositivo possiede la necessaria flessibilità per adattare il lavaggio con ultrasuoni alle diverse esigenze che si vengono a presentare; al contrario, sono forse eccessivi per chi ha una produzione standard. OTTIMIZZAZIONE DEL SISTEMA GENERATORE/TRASDUTTORE Il principale problema che si incontra nell accoppiamento di un generatore con un trasduttore, è quello relativo all ottenimento del massimo di trasferimento di energia. Come precedentemente detto, un trasduttore ha la proprietà di trasmettere potenza acustica, sotto forma di onde di pressione, il cui massimo valore è ottenibile quando il trasduttore vibra alla propria frequenza di risonanza. Come vedremo in seguito però, quest ultima non assume un valore fisso, ma varia in funzione del carico acustico cui è sottoposto il trasduttore. In condizioni operative quindi, la potenza effettivamente trasmessa dal sistema generatore/trasduttore al carico acustico dipende da una serie di fattori, ognuno dei quali individua una serie di perdite energetiche. Queste possono essere raggruppate in tre classi distinte, qui di seguito elencate: modalità di trasferimento dell energia dal generatore al trasduttore; scostamento dalla frequenza di risonanza; perdite interne del trasduttore. Per poter rendere conto delle prestazioni complessive del sistema generatore/trasduttore in relazione al carico acustico applicato, viene definita un efficienza complessiva del sistema, come prodotto di più efficienze, ciascuna rappresentativa di ogni trasformazione energetica in atto. Della efficienza elettrica si è già detto nel precedente capitolo. Il secondo trasferimento di energia da prendere in considerazione è quello dal generatore al trasduttore; esso non è mai totale, in quanto la quantità di energia elettrica che viene trasformata in energia meccanica di vibrazione del trasduttore dipende sostanzialmente dalle perdite elettriche o dalle eventuali correnti parassite presenti, a seconda che il trasduttore sia di tipo piezoelettrico o magnetostrittivo, nonché dalla dissipazione termica degli elementi e dalla impedenza del carico (cioè la resistenza che il carico oppone alla propagazione dell energia, dipendente dalle sue caratteristiche chimico-fisiche). La quantità di energia effettivamente trasformata viene rappresentata da un parametro detto efficienza elettromeccanica (eem). I trasduttori magnetostrittivi generalmente possiedono un efficienza elettromeccanica inferiore rispetto ai piezoelettrici, a parità di potenza resa dal generatore; ciò è dovuto al fatto che il campo magnetico, generato per potere ottenere la magnetostrizione del trasduttore, provoca (come effetto secondario) l induzione di correnti parassite all interno di ogni singola lamina di nichel, con conseguente dissipazione di energia. Tali correnti parassite sono tanto maggiori quanto maggiore è lo spessore della lamina, ma ridurre troppo quest ultimo parametro può comportare la rottura delle lamine stesse dovuta agli sforzi subiti durante la vibrazione. Gli attuali trasduttori sono quindi il risultato di un compromesso tra queste due esigenze, il cui limite è quello di non poter operare a frequenze superiori ai KHz. Anche la forma d onda del segnale ha una sua influenza sull efficienza elettromeccanica. Le forme d onda più semplici sono quelle che forniscono l efficienza più elevata, a parità di potenza erogata dal generatore; l onda sinusoidale è quella che fornisce il valore maggiore in assoluto, mentre l onda quadra, essendo formata da numerose armoniche che il trasduttore converte in calore e non in suono, ha una efficienza più bassa. Inoltre, sempre a causa della presenza di armoniche superiori alla frequenza di risonanza, l energia effettivamente trasferita da quest ultima al carico è solo una parte (anche se preponderante) di quella complessivamente trasmessa, poiché la restante viene ripartita sulle altre: di conseguenza, l energia a disposizione per la cavitazione (che è fornita solo dalla frequenza di risonanza) risulta ridotta. Il terzo parametro è relativo al trasferimento di energia dal trasduttore al carico acustico. Esso è definito efficienza meccanicoacustica (ema) e rende conto di un ulteriore perdita di potenza che si manifesta quando è presente uno scostamento (desintonizzazione) tra la frequenza emessa dal generatore e la frequenza di risonanza meccanica del trasduttore. Tale scostamento è principalmente dovuto alle variazioni del carico acustico (in temperatura e in livello del liquido, nella conformazione 16 Metal Cleaning & Finishing

5 dei pezzi) e secondariamente al decadimento nel tempo delle componenti del generatore (resistori, condensatori, eccetera) o a quelle della tensione di alimentazione del generatore. Il problema in questo caso è quello di garantire che la frequenza del generatore rimanga agganciata a quella del trasduttore; le tecniche usate per ovviare a tale inconveniente, prevedono l utilizzo di sistemi di controllo retroazionati ( feedback ), che controllano istante per istante la fase del generatore e compensano le eventuali variazioni. I circuiti di autoregolazione della frequenza di lavoro sono in grado di testare ed aggiustare la frequenza di risonanza del trasduttore per decine di volte ogni secondo. Alcuni generatori sono dotati di regolatore manuale di sintonia; ciò significa che è possibile effettuare in proprio la taratura della frequenza di lavoro del generatore, relativamente all effettiva frequenza di risonanza del trasduttore alle condizioni operative del sistema: più precisamente, alla sola presenza del liquido di lavaggio a temperatura ambiente. Una volta effettuata tale taratura, l ottimizzazione delle prestazioni in funzione delle variazioni del carico acustico viene regolata dal dispositivo automatico di sintonia. I circuiti automatici di regolazione della frequenza sono presenti sia nei dispositivi piezoelettrici che in quelli magnetostrittivi. Se non compensato, tale scostamento porta ad una riduzione della potenza di picco e, conseguentemente, ad una riduzione della potenza media trasmessa. Un metodo piuttosto semplice di autoregolazione si ottiene rilevando la caduta di tensione ai capi del trasduttore: nel caso di diminuzione di tale parametro (indice della riduzione di potenza erogata), il generatore ottimizza il sistema riportando la frequenza al valore nominale. L efficienza meccanico-acustica è senz altro nulla nei casi estremi di carico massimo (in cui il trasduttore è impossibilitato a vibrare) e di carico minimo (in cui il trasduttore vibra nel vuoto ed è quindi impossibilitato a trasmettere la perturbazione ondosa), mentre è massima in condizioni di carico ottimale; questo massimo però, può essere diverso da trasduttore a trasduttore, in funzione di quelle che sono le perdite interne, elettriche e meccaniche, nonché da quelle che possono essere individuate come perdite energetiche dovute all unità radiante (soprattutto nel caso di spessori elevati). Su quest ultimo aspetto occorre specificare il fatto che maggiore è la frequenza dell onda e minore deve essere lo spessore dell unità radiante, affinché la perdita energetica risulti la più contenuta possibile: a titolo di esempio, si consideri che per frequenze di 20 KHz lo spessore può essere di circa 2,5-3 mm, mentre a 40 KHz non dovrebbe essere superiore a 1,5 2 mm. L efficienza meccanico-acustica rappresenta quindi la quantità di energia meccanica di vibrazione del trasduttore, che viene effettivamente trasmessa come perturbazione ondosa al carico acustico. Occorre però fare una precisazione in merito al concetto di carico ottimale: non è possibile definire a priori la condizione di carico ottimale su cui progettare e dimensionare il dispositivo ad ultrasuoni. Questo perché il carico acustico non è una costante del sistema, ma è una variabile che dipende da svariati fattori, quali ad esempio la temperatura del bagno, la concentrazione di prodotti di pulizia e di contaminanti, la presenza/assenza di pezzi, il materiale di cui sono costituiti i pezzi, la loro forma, eccetera (fattori che variano nel tempo). Il problema quindi è inverso: bisogna progettare e dimensionare il dispositivo in maniera tale che sia in grado di autoregolare la frequenza e la potenza erogata in funzione delle variazioni del carico acustico, così da ottimizzare sempre le prestazioni. Solo in questo modo è possibile far lavorare il sistema in condizioni di carico ottimale. Il prodotto tra efficienza elettrica, efficienza elettromeccanica ed efficienza meccanicoacustica, viene definito come efficienza elettroacustica (eea) e rappresenta l effettiva prestazione complessiva del sistema generatore/trasduttore. Resterebbe ora da determinare quanta della potenza acustica emessa dall unità radiante viene effettivamente utilizzata per il lavaggio: si tratta di un aspetto rilevante, che approfondiremo nei prossimi capitoli. INDICE DELLE PUNTATE PRECEDENTI: I ) Introduzione e "stato dell'arte" II ) Cenni di acustica III) Gli ultrasuoni IV) I trasduttori magnetostrittivi V) I trasduttori piezoelettrici (1) VI) I trasduttori piezoelettrici (2) VII) I trasduttori piezoelettrici (3) Metal Cleaning & Finishing 17

Unità D: Gestione della potenza

Unità D: Gestione della potenza Elettronica per l informatica 1 Contenuto dell unità D Unità D: Gestione della potenza D.1 Conversione dell energia D.2 Alimentatori lineari D.3 Alimentatori a commutazione D.4 Pilotaggio di carichi D.5

Dettagli

Elettronica per l'informatica 21/10/03

Elettronica per l'informatica 21/10/03 Unità D: Gestione della potenza D.1 D.2 D.3 Alimentatori a commutazione D.4 Pilotaggio di carichi D.5 Gestione della potenza 1 2 componentistica e tecnologie riferimenti di tensione, regolatori e filtri

Dettagli

Gli ultrasuoni nel lavaggio industriale (parte 11 )

Gli ultrasuoni nel lavaggio industriale (parte 11 ) Gli ultrasuoni nel lavaggio industriale (parte 11 ) Una panoramica completa, teorica e pratica, sullo "stato dell arte" di una tecnologia che presenta ancora molti lati sconosciuti e che è caratterizzata

Dettagli

Gli ultrasuoni nel lavaggio industriale (parte 10 )

Gli ultrasuoni nel lavaggio industriale (parte 10 ) Gli ultrasuoni nel lavaggio industriale (parte 10 ) Una panoramica completa, teorica e pratica, sullo "stato dell arte" di una tecnologia che presenta ancora molti lati sconosciuti e che è caratterizzata

Dettagli

Elettronica = Elaborazione e trasmissione di. Grandezza Fisiche Trasduttori Segnali Elettrici (V,I)

Elettronica = Elaborazione e trasmissione di. Grandezza Fisiche Trasduttori Segnali Elettrici (V,I) Elettronica = Elaborazione e trasmissione di Segnale Potenza Grandezza Fisiche Trasduttori Segnali Elettrici (V,I) Informazione contenuta nella variazione rispetto ad un livello di riferimento Segnali

Dettagli

Sistemi elettronici di conversione

Sistemi elettronici di conversione Sistemi elettronici di conversione (conversione ac-dc, ac-ac, dc-dc, dc-ac) C. Petrarca Cenni su alcuni componenti elementari Diodo, tiristore, contattore statico, transistore Interruttore ideale interruttore

Dettagli

Elettronica = Elaborazione e trasmissione di. Grandezza Fisiche Trasduttori Segnali Elettrici (V,I)

Elettronica = Elaborazione e trasmissione di. Grandezza Fisiche Trasduttori Segnali Elettrici (V,I) Elettronica = Elaborazione e trasmissione di Segnale Potenza Grandezza Fisiche Trasduttori Segnali Elettrici (V,I) Informazione contenuta nella variazione rispetto ad un livello di riferimento Segnali

Dettagli

Raddrizzatore monofase a doppia semionda con filtro capacitivo

Raddrizzatore monofase a doppia semionda con filtro capacitivo Raddrizzatore monofase a doppia semionda con filtro capacitivo Nel caso di carichi lineari, a parità di potenza attiva erogata, la corrente (sinusoidale) assorbita dalla sorgente è minima quando la corrente

Dettagli

Trasformatore monofase

Trasformatore monofase Prova in corto circuito La prova in corto circuito permette di determinare il valore degli elementi circuitali connessi in serie al trasformatore ideale e cioè le reattanze di dispersione X 1d, X d e le

Dettagli

Generatore. Generatore. Un sistema a raggi-x consiste di: Tubo a raggi-x. Sistema di rilevazione

Generatore. Generatore. Un sistema a raggi-x consiste di: Tubo a raggi-x. Sistema di rilevazione Generatore Un sistema a raggi-x consiste di: Tubo a raggi-x Sistema di rilevazione Generatore Il generatore trasferisce la potenza elettrica P (KW) al tubo a raggi-x I parametri U (KV) e I (ma) vengono

Dettagli

NOZIONI DI BASE. G = generatore C = circuito V = tensione I = corrente

NOZIONI DI BASE. G = generatore C = circuito V = tensione I = corrente NOZIONI DI BASE G I C G = generatore C = circuito = tensione I = corrente Fornendo ENERGIA ad un circuito elettrico si viene ad instaurare una CORRENTE che scorre nel circuito stesso. La corrente è un

Dettagli

L INDUZIONE ELETTROMAGNETICA. V Scientifico Prof.ssa Delfino M. G.

L INDUZIONE ELETTROMAGNETICA. V Scientifico Prof.ssa Delfino M. G. L INDUZIONE ELETTROMAGNETICA V Scientifico Prof.ssa Delfino M. G. INDUZIONE E ONDE ELETTROMAGNETICHE 1. Il flusso del vettore B 2. La legge di Faraday-Neumann-Lenz 3. Induttanza e autoinduzione 4. I circuiti

Dettagli

Politecnico di Torino DU Ingegneria Elettronica - AA Elettronica Applicata II - Workbook / Note per appunti - Gruppo argomenti 1

Politecnico di Torino DU Ingegneria Elettronica - AA Elettronica Applicata II - Workbook / Note per appunti - Gruppo argomenti 1 E2.1. ALIMENTATORI Tutti i circuiti e sistemi elettronici richiedono energia per funzionare; tale energia viene fornita tramite una o più alimentazioni, generalmente in forma di tensione continua di valore

Dettagli

7. Convertitori statici

7. Convertitori statici Corso di Elementi di ingegneria elettrica di potenza Angelo Baggini angelo.baggini@unibg.it 7. Convertitori statici Corso di Elettrotecnica NO Introduzione Generazione industriale energia elettrica: Sistema

Dettagli

Acquisizione Dati. Introduzione

Acquisizione Dati. Introduzione UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Chimica e dei Materiali Corso di Sperimentazione sulle Macchine Acquisizione Dati Introduzione Introduzione In campo scientifico

Dettagli

Trasformatore monofase

Trasformatore monofase La caduta di tensione industriale è positiva per carichi induttivi, puramente resistivi e debolmente capacitivi, è invece negativa (innalzamento di tensione nel passaggio da vuoto a carico) per carichi

Dettagli

a.a. 2014/2015 Docente: Stefano Bifaretti

a.a. 2014/2015 Docente: Stefano Bifaretti a.a. 2014/2015 Docente: Stefano Bifaretti email: bifaretti@ing.uniroma2.it Gli schemi circuitali impiegati per la realizzazione dei convertitori statici sono molteplici. Infatti, la struttura del convertitore

Dettagli

Generatori di tensione

Generatori di tensione Correnti alternate Generatori di tensione Sinora come generatore di forza elettromotrice abbiamo preso in considerazione soltanto la pila elettrica. Questo generatore ha la caratteristica di fornire sempre

Dettagli

Filtro attivo per la compensazione delle armoniche

Filtro attivo per la compensazione delle armoniche SEI SISTEMI S.R.L. Via Calamelli, 40-40026 IMOLA - BO Tel. 0542 640245 - Fax 0542 641018 E - mail: siei@sieisistemi.it Filtro attivo per la compensazione delle armoniche (SAF Shunt Active Filter) SEI SISTEMI

Dettagli

6. Amplificatori di potenza

6. Amplificatori di potenza 6.1 Amplificatori switching 6. Amplificatori di potenza Lo studio degli amplificatori in classe A (capitolo 4) ha mostrato come ci sia una relazione lineare fra l ampiezza del segnale d ingresso e quello

Dettagli

Gli ultrasuoni nel lavaggio industriale (parte 13 )

Gli ultrasuoni nel lavaggio industriale (parte 13 ) Gli ultrasuoni nel lavaggio industriale (parte 13 ) Una panoramica completa, teorica e pratica, sullo "stato dell arte" di una tecnologia che presenta ancora molti lati sconosciuti e che è caratterizzata

Dettagli

Il trasformatore Principio di funzionamento

Il trasformatore Principio di funzionamento Il trasformatore Principio di funzionamento Il trasformatore è una macchina elettrica statica reversibile, che funziona sul principio della mutua induzione. È formato da un nucleo in lamierino ferromagnetico

Dettagli

a.a. 2016/2017 Docente: Stefano Bifaretti

a.a. 2016/2017 Docente: Stefano Bifaretti a.a. 2016/2017 Docente: Stefano Bifaretti email: bifaretti@ing.uniroma2.it Gli schemi circuitali impiegati per la realizzazione dei convertitori statici sono molteplici. Infatti, la struttura del convertitore

Dettagli

CIRCUITI IN REGIME SINUSOIDALE

CIRCUITI IN REGIME SINUSOIDALE CIRCUITI IN REGIME SINUSOIDALE CIRCUITO PURAMENTE OHMICO Esaminiamo il comportamento dei circuiti in regime sinusoidale iniziando da un circuito puramente ohmico. Si consideri (figura 1) un circuito costituito

Dettagli

ELETTRONICA : Compiti delle vacanze. Nome e Cognome:.

ELETTRONICA : Compiti delle vacanze. Nome e Cognome:. POR FSE 04-00 PARTE : LEGGI I SEGUENTI CAPITOLI DEL LIBRO DEL LIBRO L ENERGIA ELETTRICA, E RISPONDI ALLE DOMANDE. Capitoli 0- del libro L energia elettrica.. Che cosa è il magnetismo?e cosa si intende

Dettagli

Gli schemi circuitali impiegati per la realizzazione dei convertitori statici sono molteplici.

Gli schemi circuitali impiegati per la realizzazione dei convertitori statici sono molteplici. Gli schemi circuitali impiegati per la realizzazione dei convertitori statici sono molteplici. Infatti, la struttura del convertitore risulta fortemente influenzata: dal tipo di sorgente primaria di alimentazione;

Dettagli

RIFASAMENTO DEI CARICHI

RIFASAMENTO DEI CARICHI RIFASAMENTO DEI CARICHI GENERALITÀ Nei circuiti in corrente alternata la potenza assorbita da un carico può essere rappresentata da due componenti: la componente attiva P che è direttamente correlata al

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE Pag1di5 PROGRAMMAZIONEDIDATTICADISCIPLINARE Disciplina:_ELETTRONICAa.s.2013/2014 Classe:4 Sez.A INDIRIZZO:ELETTROTECNICAEAUTOMAZIONE CORSO SERALE Docente:Prof.MarcoOnnis a.s.2013/2014 Pag2di5 ANALISIDELLASITUAZIONEDIPARTENZA

Dettagli

SISTEMI TRIFASE. Nel. Nella forma polare: Nella forma cartesiana o algebrica:

SISTEMI TRIFASE. Nel. Nella forma polare: Nella forma cartesiana o algebrica: SISTEMI TRIFASE 3_FASE I sistemi 3fase hanno fondamentale importanza nella produzione, trasformazione e trasmissione dell energia elettrica. Il sistema trifase è applicato in campo industriale o comunque

Dettagli

A.R.I. - Sezione di Parma. Corso di preparazione esame patente radioamatore Induzione e filtri. Carlo Vignali, I4VIL

A.R.I. - Sezione di Parma. Corso di preparazione esame patente radioamatore Induzione e filtri. Carlo Vignali, I4VIL A.R.I. - Sezione di Parma Corso di preparazione esame patente radioamatore 2018 Induzione e filtri Carlo Vignali, I4VIL Regola della mano destra - MOTORE ELETTRICO Regola della mano destra - GENERATORE

Dettagli

Tensioni e corrente variabili

Tensioni e corrente variabili Tensioni e corrente variabili Spesso, nella pratica, le tensioni e le correnti all interno di un circuito risultano variabili rispetto al tempo. Se questa variabilità porta informazione, si parla spesso

Dettagli

Preparazione ai trattamenti galvanici 2011

Preparazione ai trattamenti galvanici 2011 Giorgio C. Krüger Preparazione ai trattamenti galvanici 2011 tutto sugli ultrasuoni i cicli di trattamento in linea gli impianti di lavaggio fuori linea impiego degli ultrasuoni gli ultrasuoni sono onde

Dettagli

a.a. 2017/2018 Docente: Stefano Bifaretti

a.a. 2017/2018 Docente: Stefano Bifaretti a.a. 2017/2018 Docente: Stefano Bifaretti email: bifaretti@ing.uniroma2.it Gli schemi circuitali impiegati per la realizzazione dei convertitori statici sono molteplici. nfatti, la struttura del convertitore

Dettagli

Capitolo IV: Valvole di Regolazione (Attuatori)

Capitolo IV: Valvole di Regolazione (Attuatori) SCPC Cap. I: alvole di Regolazione Capitolo I: alvole di Regolazione (Attuatori) I-1: Introduzione L attuatore ha il compito di realizzare sul processo l azione correttiva stabilita dal regolatore; nello

Dettagli

Capitolo Descrizione tecnica del sensore MAF a filo caldo

Capitolo Descrizione tecnica del sensore MAF a filo caldo Capitolo 2 2.1 Descrizione tecnica del sensore MAF a filo caldo Come anticipato nel paragrafo 1.3.3, verrà ora analizzato in maniera più approfondita il principio di funzionamento del sensore MAF, con

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Pag. 1/1 Sessione ordinaria 2012 Seconda prova scritta Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca M334 ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE CORSO DI ORDINAMENTO Indirizzo: ELETTROTECNICA

Dettagli

Corso di Elettronica di Potenza (9 CFU) ed Elettronica Industriale (6CFU) Convertitori c.a.-c.a. 2/24

Corso di Elettronica di Potenza (9 CFU) ed Elettronica Industriale (6CFU) Convertitori c.a.-c.a. 2/24 Tra i vari tipi di convertitori monostadio, i convertitori c.a.-c.a. sono quelli che presentano il minore interesse applicativo, a causa delle notevoli limitazioni per quanto concerne sia la qualità della

Dettagli

LABORATORIO DI ELETTRONICA OGGETTO: RILIEVO DELLA CURVA DI RISPOSTA IN FREQUENZA DI UN AMPLIFICATORE A BJT AC180 SCHEMA

LABORATORIO DI ELETTRONICA OGGETTO: RILIEVO DELLA CURVA DI RISPOSTA IN FREQUENZA DI UN AMPLIFICATORE A BJT AC180 SCHEMA ALUNNO: Fratto Claudio CLASSE: IV B Informatico ESERCITAZIONE N : 5 LABORATORIO DI ELETTRONICA OGGETTO: RILIEVO DELLA CURVA DI RISPOSTA IN FREQUENZA DI UN AMPLIFICATORE A BJT AC180 SCHEMA DATI: VIn = 20mV

Dettagli

Alimentatore stabilizzato con tensione di uscita variabile

Alimentatore stabilizzato con tensione di uscita variabile Alimentatore stabilizzato con tensione di uscita variabile Ivancich Stefano Classe 4 EA a.s. 2013/2014 Docenti: E. Minosso R. Bardelle Tecnologia e Progettazione di Sistemi Elettronici ed Elettrotecnici

Dettagli

METODO A RECUPERO E CIRCOLAZIONE DI

METODO A RECUPERO E CIRCOLAZIONE DI EdmondDantes METODO A RECUPERO E CIRCOLAZIONE DI ENERGIA 4 July 2010 Introduzione Qualsiasi macchina elettrica durante il proprio funzionamento si riscalda a causa della potenza dissipata al suo interno,

Dettagli

SECONDO BIENNIO ISTITUTO TECNICO

SECONDO BIENNIO ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO DOCUMENTI PER LA DISCUSSIONE ISTITUTO TECNICO INDIRIZZO ARTICOLAZIONE AUTOMAZIONE ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA ESITI DI APPRENDIMENTO Regolamento, Art. 5 comma 1 Nota: Le Competenze,

Dettagli

Il convertitore bidirezionale a commutazione forzata trova ampio impiego anche in versione trifase.

Il convertitore bidirezionale a commutazione forzata trova ampio impiego anche in versione trifase. Il convertitore bidirezionale a commutazione forzata trova ampio impiego anche in versione trifase. In questa versione, anzi, non è necessario impiegare il filtro risonante L 1 C 1, in quanto il trasferimento

Dettagli

Impianti di propulsione navale

Impianti di propulsione navale Gli impianti di propulsione e generazione elettrica svolgono due funzioni essenziali per l operatività della nave. Il grado di integrazione fra tali impianti è variabile : a volte essi sono completamente

Dettagli

Elettronica analogica: cenni

Elettronica analogica: cenni Elettronica analogica: cenni VERSIONE 23.5.01 valle del componente di acquisizione dati nella struttura funzionale di un sistema di misura: misurando x y y z sens elab pres ambiente w abbiamo già considerato

Dettagli

Gli ultrasuoni nel lavaggio industriale (parte 12 )

Gli ultrasuoni nel lavaggio industriale (parte 12 ) Gli ultrasuoni nel lavaggio industriale (parte 12 ) Una panoramica completa, teorica e pratica, sullo "stato dell arte" di una tecnologia che presenta ancora molti lati sconosciuti e che è caratterizzata

Dettagli

Cos è un alimentatore?

Cos è un alimentatore? Alimentatori Cos è un alimentatore? Apparato in grado di fornire una o più tensioni richieste al funzionamento di altre attrezzature, partendo dalla rete elettrica (in Europa: alternata a 220 V, 50 Hz).

Dettagli

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE "L. EINAUDI" ALBA ANNO SCOLASTICO 2016/2017

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE L. EINAUDI ALBA ANNO SCOLASTICO 2016/2017 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE "L. EINAUDI" ALBA ANNO SCOLASTICO 2016/2017 CLASSE 4 I Disciplina: Elettrotecnica ed Elettronica PROGETTAZIONE DIDATTICA ANNUALE Elaborata dai docenti: Linguanti Vincenzo,

Dettagli

SECONDO BIENNIO ISTITUTO TECNICO ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA

SECONDO BIENNIO ISTITUTO TECNICO ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA SETTORE TECNOLOGICO ISTITUTO TECNICO INDIRIZZO ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA ARTICOLAZIONE ELETTRONICA ESITI DI APPRENDIMENTO (competenze, abilità, conoscenze) Regolamento, Art.5, comma 1 Nota: Le Competenze,

Dettagli

Impianti di rifasamento (Scheda)

Impianti di rifasamento (Scheda) RIFASAMENTO Principali norme di riferimento: Norma CEI 64-8 "Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua"; Norma CEI

Dettagli

MACCHINE ELETTRICHE 11 gennaio 2006 Elettrotecnica _ Energetica _

MACCHINE ELETTRICHE 11 gennaio 2006 Elettrotecnica _ Energetica _ MACCHINE ELETTRICHE 11 gennaio 2006 Elettrotecnica _ Energetica _ DOMANDE DI TEORIA 1) Diagrammi di Blondel e delle due reattanze. 2) Motore asincrono trifase: regolazione della velocità. 3) Motore a corrente

Dettagli

TRASFORMATORE. Struttura generale dei trasformatori

TRASFORMATORE. Struttura generale dei trasformatori TRASFORMATORE Il trasformatore è una macchina elettrica statica(priva di parti in movimento), trasforma l energia elettrica che riceve dalla rete di alimentazione ancora in energia elettrica data al carico,

Dettagli

Regolatori di tensione dissipativi. Regolatori serie. Schema elettrico. Controllo della tensione d uscita Politecnico di Torino 1

Regolatori di tensione dissipativi. Regolatori serie. Schema elettrico. Controllo della tensione d uscita Politecnico di Torino 1 Regolatori di tensione dissipativi 1 Schema elettrico Controllo della tensione d uscita 2 2003 Politecnico di Torino 1 Schema elettrico 3 Schema di principio I regolatori serie sono composti da un elemento

Dettagli

RELAZIONE DI TELECOMUNICAZIONI ITIS Vobarno Titolo: I Transistor

RELAZIONE DI TELECOMUNICAZIONI ITIS Vobarno Titolo: I Transistor RLAZION DI TLCOMUNICAZIONI ITIS Vobarno Titolo: I Transistor Nome: Samuele Sandrini 4AT 05/10/14 Un transistor a giunzione bipolare (BJT Bipolar Junction Transistor) è formato da tre zone di semiconduttore

Dettagli

REGOLAZIONE DEI MOTORI ASINCRONI TRIFASE

REGOLAZIONE DEI MOTORI ASINCRONI TRIFASE REGOLAZIONE DEI MOTORI ASINCRONI TRIFASE A cura del prof: Ing. Fusco Ferdinando Regolazione dei M.A.T. Circuito equivalente riportato al primario (modello a flusso bloccato) Espressione matematica della

Dettagli

Programma svolto di Elettrotecnica e Laboratorio. Modulo n 1/ Argomento: Studio di reti in corrente continua. Modulo n 2/ Argomento: Elettrostatica

Programma svolto di Elettrotecnica e Laboratorio. Modulo n 1/ Argomento: Studio di reti in corrente continua. Modulo n 2/ Argomento: Elettrostatica Programma svolto di Elettrotecnica e Laboratorio Classe III sez. A Istituto Tecnico dei Trasporti e Logistica Colombo di Camogli tensione. Generatore di corrente. Diagramma tensione-corrente. Resistività.

Dettagli

CONVERTITORI DC/DC STEP DOWN

CONVERTITORI DC/DC STEP DOWN CONVERTITORI DC/DC STEP DOWN GENERALITÀ I convertitori step down in custodia sono assemblati in contenitore con grado di protezione IP 21 adatto all installazione all interno dei quadri elettrici. Con

Dettagli

Elettrotecnica - A.A Prova n. 2 3 febbraio 2011

Elettrotecnica - A.A Prova n. 2 3 febbraio 2011 Cognome Nome Matricola Firma 1 Parti svolte: E1 E2 D Esercizio 1 Supponendo noti i valori delle resistenze, della tensione V G1 e dei parametri di trasferimento dei generatori dipendenti, illustrare il

Dettagli

Indice generale. Presentazione dell edizione italiana... ix. Prefazione... xi

Indice generale. Presentazione dell edizione italiana... ix. Prefazione... xi Presentazione dell edizione italiana... ix Prefazione... xi Capitolo 1 Analisi di circuiti in corrente continua con PSpice... 1 Analisi di un circuito serie... 1 Legge di Kirchhoff delle tensioni per circuiti

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO CORSO DI AZIONAMENTI DEI SISTEMI MECCANICI

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO CORSO DI AZIONAMENTI DEI SISTEMI MECCANICI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO CORSO DI AZIONAMENTI DEI SISTEMI MECCANICI Motore Asincrono Monofase Il motore asincrono ad induzione è molto diffuso anche nella versione monofase (sono utilizzati quando

Dettagli

Soluzione commentata. L'installazione proposta dal tema d'esame può essere rappresentata dallo schema seguente: 1 a Parte

Soluzione commentata. L'installazione proposta dal tema d'esame può essere rappresentata dallo schema seguente: 1 a Parte Esame di Stato anno 008 - Istituto Tecnico Industriale Elettrotecnica e Automazione - prova: Elettrotecnica Soluzione commentata L'installazione proposta dal tema d'esame può essere rappresentata dallo

Dettagli

Componenti di un circuito elettrico in regime sinusoidale

Componenti di un circuito elettrico in regime sinusoidale omponenti di un circuito elettrico in regime sinusoidale omponenti di un circuito elettrico in regime sinusoidale Introduzione: a corrente elettrica, nel suo passaggio all interno di un conduttore, produce

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA A. S. : 2018/2019 CLASSE: 4 ETAELE. MATERIA: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA DOCENTE: ALESSANDRO de ROSA, MIMMO BUFFA CS1 CS2

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA A. S. : 2018/2019 CLASSE: 4 ETAELE. MATERIA: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA DOCENTE: ALESSANDRO de ROSA, MIMMO BUFFA CS1 CS2 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA A. S. : 2018/2019 CLASSE: 4 ETAELE MATERIA: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA DOCENTE: ALESSANDRO de ROSA, MIMMO BUFFA Al termine del percorso dell istruzione tecnica il diplomato

Dettagli

I CIRCUITI DELLA CHITARRA ELETTRICA

I CIRCUITI DELLA CHITARRA ELETTRICA I CIRCUITI DELLA CHITARRA ELETTRICA 1 Principio di funzionamento Il principio di funzionamento di una chitarra elettrica si basa sulla Legge dell induzione elettromagnetica di Faraday-Neumann-Lenz, secondo

Dettagli

a.a. 2017/2018 Docente: Stefano Bifaretti

a.a. 2017/2018 Docente: Stefano Bifaretti a.a. 2017/2018 Docente: Stefano Bifaretti email: bifaretti@ing.uniroma2.it In molte applicazioni, risulta conveniente ricorrere ad un sistema di conversione composto da più stadi di conversione posti in

Dettagli

TASFORMATORI. I trasformatori sono macchine elettriche:

TASFORMATORI. I trasformatori sono macchine elettriche: TASFORMATORI Trasformatori I trasformatori sono macchine elettriche: 1. statiche, cioè non hanno parti in movimento; 2. funzionanti a corrente alternata sinusoidale; 3. Reversibili: l ingresso può diventare

Dettagli

Teoremi Thevenin/Norton

Teoremi Thevenin/Norton Teoremi Thevenin/Norton IASSUNTO Il carico Teorema di Thevenin Come calcolare V Th ed Th conoscendo il circuito Come misurare V Th ed Th Esempi Generatore di tensione ideale e reale Teorema di Norton Generatore

Dettagli

Misure di potenza. Misure di potenza. Misure di potenza a BF. Misure di potenza a RF Politecnico di Torino 1

Misure di potenza. Misure di potenza. Misure di potenza a BF. Misure di potenza a RF Politecnico di Torino 1 Misure di potenza Misure di potenza Misure di potenza a F 006 Politecnico di Torino 1 Obiettivi della lezione Metodologici problematiche di una misura di potenza corretta definizione del misurando concetti

Dettagli

Interruttore differenziale e protezione contro i contatti elettrici nel sistema

Interruttore differenziale e protezione contro i contatti elettrici nel sistema Interruttore differenziale e protezione contro i contatti elettrici nel sistema Pubblicato il: 04/07/2005 Aggiornato al: 04/07/2005 di Gianlugi Saveri La pericolosità della corrente elettrica che attraversa

Dettagli

Appendice A. A.1 Amplificatore con transistor bjt

Appendice A. A.1 Amplificatore con transistor bjt Appendice A A.1 Amplificatore con transistor bjt Il circuito in fig. A.1 è un esempio di amplificatore a più stadi. Si utilizza una coppia differenziale di ingresso (T 1, T 2 ) con un circuito current

Dettagli

4.4 Il regolatore di tensione a diodo zener.

4.4 Il regolatore di tensione a diodo zener. 4.4 l regolatore di tensione a diodo zener. n molte applicazioni il valore del fattore di ripple ottenibile con un alimentatore a raddrizzatore e filtro capacitivo non è sufficientemente basso. Per renderlo

Dettagli

utilizzare linguaggi di programmazione, di diversi livelli, riferiti ad ambiti specifici di applicazione.

utilizzare linguaggi di programmazione, di diversi livelli, riferiti ad ambiti specifici di applicazione. 1 ITIS E. Majorana Somma Vesuviana (NAPOLI) PROGRAMMAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI ELETTROTECNICA a.s. 2018/2019 Indirizzo: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA(Art. Elettrotecnica) DISCIPLINA: SISTEMI AUTOMATICI

Dettagli

Il rumore nei circuiti elettrici

Il rumore nei circuiti elettrici Il rumore nei circuiti elettrici Il rumore elettrico e' qualsiasi segnale indesiderato presente in un circuito di comunicazione o di misura, che tende a confondere e mascherare il segnale desiderato. Rumore

Dettagli

AMPLIFICATORI DI ISOLAMENTO (ISOLATION AMPLIFIER

AMPLIFICATORI DI ISOLAMENTO (ISOLATION AMPLIFIER AMPLIFICATORI DI ISOLAMENTO (ISOLATION AMPLIFIER Caratteristiche Sono amplificatori di elevata precisione che offrono una elevatissimo isolamento galvanico fra i circuiti di ingresso e quelli di uscita

Dettagli

Prova a vuoto e in corto circuito di un trasformatore trifase

Prova a vuoto e in corto circuito di un trasformatore trifase Prova a vuoto e in corto circuito di un trasformatore trifase Oggetto della prova Prova a vuoto e in corto circuito di un trasformatore trifase per la determinazione dei parametri del circuito equivalente

Dettagli

I.T.I.S. M. FARADAY - Programmazione modulare

I.T.I.S. M. FARADAY - Programmazione modulare I.T.I.S. M. FARADAY - Programmazione modulare A.S. 2016/2017 Indirizzo: ELETTROTECNICA Disciplina: ELETTROTECNICA E ELETTRONICA Classe: 5Aes Ore settimanali previste: 5 (2) INSEGNANTI: SCIARRA MAURIZIO

Dettagli

Amplificatori in classe A con accoppiamento capacitivo

Amplificatori in classe A con accoppiamento capacitivo Ottobre 00 Amplificatori in classe A con accoppiamento capacitivo amplificatore in classe A di Fig. presenta lo svantaggio che il carico è percorso sia dalla componente di segnale, variabile nel tempo,

Dettagli

CIRCUITI RADDRIZZATORI

CIRCUITI RADDRIZZATORI CIRCUITI RADDRIZZATORI.doc rev. 1 del 4/6/8 pagina 1 di 16 CIRCUITI RADDRIZZATORI Un primo esempio di utilizzo dei diodi è costituito dai circuiti raddrizzatori. Un circuito raddrizzatore è un componente

Dettagli

Indice. 0.1 Prefazione... ix

Indice. 0.1 Prefazione... ix Indice 0.1 Prefazione............................ ix 1 METODI GENERALI DI ANALISI 3 1.1 Gradi di libertà, vincoli e metodo della matrice sparsa... 3 1.1.1 Esempio sul metodo della matrice sparsa.......

Dettagli

PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI: METODI DI PROTEZIONE PASSIVA

PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI: METODI DI PROTEZIONE PASSIVA PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI: METODI DI PROTEZIONE PASSIVA Appunti a cura dell Ing. Emanuela Pazzola Tutore del corso di Elettrotecnica per meccanici, chimici e biomedici A.A. 2005/2006 Facoltà d

Dettagli

Circuiti elettrici non lineari. Il diodo

Circuiti elettrici non lineari. Il diodo Circuiti elettrici non lineari Il diodo Misure con l oscilloscopio e con il multimetro Edgardo Smerieri Laura Faè PLS - AIF - Corso Estivo di Fisica Genova 009 Individuazione dei pin del diodo Anodo Anodo

Dettagli

Elementi di base delle vibrazioni meccaniche

Elementi di base delle vibrazioni meccaniche Elementi di base delle vibrazioni meccaniche Vibrazioni Le vibrazioni sono fenomeni dinamici che ci circondano costantemente. La luce, il suono, il calore sono i fenomeni vibratori a noi più evidenti.

Dettagli

CIRCUITERIA DELLA POMPA MAGNETOIDRODINAMICA

CIRCUITERIA DELLA POMPA MAGNETOIDRODINAMICA CIRCUITERIA DELLA POMPA MAGNETOIDRODINAMICA 9.1 Introduzione Nel capitolo precedente, è stato affrontato il progetto dei componenti meccanici della pompa MHD; a questi va ovviamente integrata tutta la

Dettagli

Università degli Studi di Napoli Federico II

Università degli Studi di Napoli Federico II Università degli Studi di Napoli Federico II Facoltà di Ingegneria Registro delle lezioni del corso di Elettrotecnica per allievi Meccanici dettate da Luigi Verolino, professore ordinario nell Anno Accademico

Dettagli

Figura 1 Figura 2. Dati : f = 45 Hz, V c = 350 V, R = 22, L 1 = 16 mh, L 2 = 13 mh.

Figura 1 Figura 2. Dati : f = 45 Hz, V c = 350 V, R = 22, L 1 = 16 mh, L 2 = 13 mh. 1 2 3 I U 1 2 Un utilizzatore trifase (U) è costituito da tre impedenze uguali, ciascuna delle quali è mostrata nella figura 2, collegate a triangolo ed è alimentato da una linea trifase caratterizzata

Dettagli

La corrente alternata

La corrente alternata La corrente alternata Corrente continua e corrente alternata Le correnti continue sono dovute ad un generatore i cui poli hanno sempre lo stesso segno e pertanto esse percorrono un circuito sempre nello

Dettagli

Corso di ELETTRONICA INDUSTRIALE

Corso di ELETTRONICA INDUSTRIALE Corso di ELETTRONICA INDUSTRIALE Introduzione al Corso Elettronica Industriale Conversione di energia Elettronica Industriale Conversione elettrica Conversione di energia Elettronica Industriale Conversione

Dettagli

ESERCITAZIONE DI LABORATORIO A: VERIFICA DI STRUMENTAZIONE DI LABORATORIO

ESERCITAZIONE DI LABORATORIO A: VERIFICA DI STRUMENTAZIONE DI LABORATORIO ESERCITAZIONE DI LABORATORIO A: VERIFICA DI STRUMENTAZIONE DI LABORATORIO La prova ha come scopo quello di verificare se uno strumento, o una particolare funzione di misura di uno strumento multifunzione,

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO Esame di Stato per l abilitazione all esercizio della professione di Ingegnere Ingegneria Gestionale Vecchio Ordinamento

POLITECNICO DI TORINO Esame di Stato per l abilitazione all esercizio della professione di Ingegnere Ingegneria Gestionale Vecchio Ordinamento POLITECNICO DI TORINO Esame di Stato per l abilitazione all esercizio della professione di Ingegnere Ingegneria Gestionale Vecchio Ordinamento II Sessione 2010 Tema n. 2 In uno stabilimento industriale

Dettagli

Capitolo IX. Convertitori di dati

Capitolo IX. Convertitori di dati Capitolo IX Convertitori di dati 9.1 Introduzione I convertitori di dati sono circuiti analogici integrati di grande importanza. L elaborazione digitale dei segnali è alternativa a quella analogica e presenta

Dettagli

DIPLOMA A DISTANZA IN INGEGNERIA ELETTRICA

DIPLOMA A DISTANZA IN INGEGNERIA ELETTRICA DIPLOMA A DISTANZA IN INGGNRIA LTTRICA CORSO DI LTTRONICA INDUSTRIAL DI POTNZA II Lezione 19 Convertitori con carico risonante I a Parte Docente: Giorgio Spiazzi Dipartimento di lettronica e Informatica

Dettagli

Comprendere il funzionamento dei convertitori V/f Saper effettuare misure di collaudo

Comprendere il funzionamento dei convertitori V/f Saper effettuare misure di collaudo SCH 32 Convertitore tensione/frequenza Obiettivi Strumenti e componenti Comprendere il funzionamento dei convertitori V/f Saper effettuare misure di collaudo R1 = 1,2 KΩ; R2 = 3,6 KΩ; R4 = 180 Ω; R5 =

Dettagli

LAVORO SVOLTO. Anno Scolastico 2018 / Docenti Dott. Ing. DOMENICO LA RUSSA Dotto. Prof. MANLIO GALLI

LAVORO SVOLTO. Anno Scolastico 2018 / Docenti Dott. Ing. DOMENICO LA RUSSA Dotto. Prof. MANLIO GALLI LAVORO SVOLTO Anno Scolastico 2018 / 2019 Docenti Dott. Ing. DOMENICO LA RUSSA Dotto. Prof. MANLIO GALLI Disciplina: Elettronica ed Elettrotecnica Articolazione: Elettrotecnica Classe:...4ª BET... 1 LAVORO

Dettagli

Dimensionamento e batterie

Dimensionamento e batterie Guida Europea UPS Dimensionamento e batterie Eugenio Mascagni Eaton Gruppo UPS Dimensionamento UPS La conoscenza di certi parametri ha un ruolo fondamentale nel determinare la taglia dell UPS In primo

Dettagli

I dissipatori di calore

I dissipatori di calore I dissipatori di calore rev. 1 del 22/06/2008 pagina 1/17 I dissipatori di calore IL progetto di un circuito elettronico spesso impone al progettista di valutare la necessità di prendere misure di prevenzione

Dettagli

ELETTRONICA II. Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino. Parte E: Circuiti misti analogici e digitali Lezione n. 23 - E - 5:

ELETTRONICA II. Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino. Parte E: Circuiti misti analogici e digitali Lezione n. 23 - E - 5: ELETTRONICA II Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino Parte E: Circuiti misti analogici e digitali Lezione n. 23 - E - 5: Oscillatori a quarzo Astabili e multivibratori Elettronica II - Dante Del

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO TERZA ESERCITAZIONE ATTENZIONE

POLITECNICO DI TORINO TERZA ESERCITAZIONE ATTENZIONE POLITECNICO DI TORINO Laboratorio di Elettrotecnica Data: Gruppo: Allievi: TERZA ESERCITAZIONE Strumenti utilizzati Materiale necessario Generatore di funzioni da banco Oscilloscopio da banco Bread-board

Dettagli

CORSO DI ELETTRONICA DELLE TELECOMUNICAZIONI

CORSO DI ELETTRONICA DELLE TELECOMUNICAZIONI CORSO DI EETTRONICA DEE TEECOMUNICAZIONI 8 UGIO 004 DOMANDE DI TEORIA ) Per descrivere le prestazioni di rumore di un circuito pilotato con una data impedenza (ad esempio 50Ω) è sufficiente un parametro,

Dettagli

Relazione laboratorio di fisica

Relazione laboratorio di fisica Relazione laboratorio di fisica I CIRCUITI ELETTRICI A.A 2014/2015 Gruppo: Jessica Deidda, Pamela Depau, Eleonora Ibba Giulia Murgia, Ida Piroddi, Alice Pisanu, Claudia Soro, Giorgia Tegas La seguente

Dettagli

Trasformatore. Parte 3 Trasformatori speciali www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm (versione del 29-11-2010) Autotrasformatore (1)

Trasformatore. Parte 3 Trasformatori speciali www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm (versione del 29-11-2010) Autotrasformatore (1) Trasformatore Parte 3 Trasformatori speciali www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm (versione del 9--00) Autotrasformatore () L autotrasformatore è un trasformatore dotato di un solo avvolgimento

Dettagli