Gli ultrasuoni nel lavaggio industriale (parte 10 )

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Gli ultrasuoni nel lavaggio industriale (parte 10 )"

Transcript

1 Gli ultrasuoni nel lavaggio industriale (parte 10 ) Una panoramica completa, teorica e pratica, sullo "stato dell arte" di una tecnologia che presenta ancora molti lati sconosciuti e che è caratterizzata da esperienze empiriche a volte controverse A cura della Redazione Metal Cleaning & Finishing 13

2 LA CAVITAZIONE (PARTE II) La soglia di cavitazione non sembra essere influenzata in maniera particolarmente significativa dalla frequenza della perturbazione, perlomeno nell intervallo applicato al lavaggio industriale (da 20 a 100 KHz approssimativamente), anche se alcuni studi mostrano la presenza di un incremento di un fattore 10 quando ci si avvicina alle frequenze megasoniche (circa 1 MHz). L intensità di cavitazione è il parametro che più di tutti rappresenta la capacità pulente del dispositivo ad ultrasuoni, essendo un indice dell energia prodotta durante l implosione della bolla e trasferita alla superficie da pulire (Fig. 31). Generalmente parlando, si può affermare che l intensità di cavitazione è maggiore per bolle di più grosse dimensioni e diminuisce al diminuire del raggio della cavità. Poiché le bolle più grosse sono prodotte dalle onde ultrasonore di più bassa frequenza (Fig. 32, essendo maggiore l intervallo di tempo tra onda di rarefazione e successiva onda di compressione, la bolla ha a disposizione più tempo per accrescersi prima di implodere), si può anche dire che l intensità di cavitazione è inversamente proporzionale alla frequenza applicata. Ciò significa che per avere la stessa intensità di cavitazione alle frequenze più elevate, occorre fornire maggiore potenza alla perturbazione. Poiché due dei principali fattori che determinano la forza di adesione del contaminante alla superficie da pulire sono la dimensione e la geometria della particella di sporco, affinché questa possa essere distaccata occorre che l intensità di cavitazione sia tale da vincere il legame particella-superficie su tutta l area di contatto. Il contributo della frequenza dell onda ultrasonora è invece quello di impedire che la particella staccata si ridepositi sulla superficie, permettendone l allontanamento da parte del liquido di lavaggio. Questo legame tra intensità di cavitazione, frequenza della perturbazione e potenza trasmessa, deve essere inquadrato in un ottica di prestazioni di lavaggio, nel senso che quando si parla di parità di intensità di cavitazione si intende riferirsi ad un grado di lavaggio che deve essere identico per le diverse condizioni operative. L intensità di cavitazione è dunque legata anche alla potenza erogata ma, per valori di potenza di molto superiori alla soglia di cavitazione, essa non ha un equivalente incremento lineare; al contrario, raggiunto un certo valore limite (pari a circa 2-3 volte la soglia di cavitazione, o pari a circa 1,1 KW/cm 2 secondo altre fonti), non mostra più alcun incremento apprezzabile. Una possibile spiegazione di tale fenomeno viene fornita nel capitolo dedicato al fenomeno dell erosione, che pubblicheremo nei prossimi numeri. INTENSITA' DI CAVITAZIONE RELATIVA A 40 KHz I n te n si t à r e l a t i v a ,11 0,01 0,001 0, khz 40 khz 80 khz 120 khz 170 khz 400 khz Frequenza (KHz) Fig.31 - Intensità di cavitazione per differenti frequenze. L'unità di misura è relativa, prendendo come base l'intensità a 40 khz 14 Metal Cleaning & Finishing

3 Relativamente alle caratteristiche chimico-fisiche del liquido ed alle condizioni operative del bagno, si può dire che i liquidi che possiedono un'elevata tensione superficiale mostrano una maggiore intensità di cavitazione, probabilmente dovuta al fatto che le bolle possono accrescersi maggiormente prima di implodere ed il processo m di implosione stesso risulta più esasperato. Analogamente, un incremento della temperatura del bagno fa aumentare l intensità di cavitazione (oltre che diminuirne la soglia), ma ciò è vero solo fino al raggiungimento di un valore critico per questo parametro, che varia da liquido a liquido (per l acqua pura pari a circa 70 C); oltre questo valore critico essa decresce e in prossimità del punto di ebollizione della sostanza si annulla, venendo a mancare l implosione a causa dell elevata presenza di vapore all interno della cavità. L ultimo aspetto da affrontare è quello della presenza di gas disciolti e/o di impurità nel liquido, che produce una riduzione dell intensità di cavitazione. In sintesi quello che succede è che questi gas si diffondono all interno della bolla durante il processo di accrescimento (ciclo di rarefazione della perturbazione) ed agiscono da cuscino durante l implosione (ciclo di compressione della perturbazione), che risulta quindi meno violenta e non produce gli -40 khz Frequenza khz Fig.32 - Dimensioni delle bolle in rapporto alla frequenza effetti desiderati. Nel dettaglio, quello che succede è schematizzato nella fig. 33: quando si sottopone il gas disciolto alla pressione negativa del ciclo di rarefazione dell onda, la pressione ridotta fa si che il gas si espanda fino a che nella soluzione venga liberata una bollicina; questa continua a crescere sotto l azione della pressione negativa della perturbazione e i gas disciolti nel liquido cominciano a diffondere all interno della bolla. Quando poi la bolla inizia a collassare e si comprime sempre più, sotto l azione della pressione positiva della perturbazione, i gas interni (che vengono anche loro compressi) cominciano a diffondersi verso l esterno della bolla, per tornare nel liquido. Ma questa diffusione inversa non ha inizio che durante il ciclo di compressione dell onda, quando la bolla ha ormai una dimensione piccola, e quindi il suo rateo risulta minore rispetto a quello della diffusione primaria; parte del gas rimane quindi intrappolato nella bolla che, di conseguenza, non può implodere. Ciò che rimane è una piccola tasca di gas compresso, che normalmente si aggrega con altri oggetti della stessa natura, fino a quando non vengono raggiunte delle dimensioni tali da permetterne il galleggiamento verso la superficie libera del liquido. La soglia e l intensità di cavitazione sono dunque i due parametri che di fatto regolano il processo di pulizia superficiale a mezzo ultrasuoni, ma l efficacia del lavaggio può essere ottenuta solo se la distribuzione spaziale e temporale delle bolle risulta uniforme in tutto il volume del bagno. Ciò significa che deve risultare uniforme in tutto il volume la distribuzione della potenza effettivamente trasmessa al liquido. Un parametro normalmente utilizzato per avere una stima approssimativa della potenza media presente in vasca è il watt per litro (W/l). Questo parametro è un indice legato principalmente alla soglia di cavitazione, nel senso che la potenza trasmessa al liquido deve essere tale per cui l ampiezza della perturbazione sia in grado di formare le bolle, indipendentemente da quella che sarà poi l energia rilasciata durante l implosione. In quest ottica si può dire che la potenza applicata non ha nessun legame con la frequenza della perturbazione (cioè è indipendente da essa); quest ultima è invece direttamente legata all intensità di cavitazione, come si è visto precedentemente. L adozione di tale parametro comporta però non pochi problemi di comprensione, innanzi tutto per- Metal Cleaning & Finishing 15

4 ché il valore della potenza cui viene fatto riferimento non è ovviamente quello reale presente nel liquido, ma l unico che può essere noto con precisione: cioè quello della potenza acustica nominale del trasduttore che, generalmente, viene riportata nei bollettini tecnici in termini di valor medio temporale. Ma utilizzando questo valore per il conto, si ottiene un dato relativo alla ipotetica (nel senso che andrebbe effettivamente verificata) distribuzione energetica media all interno del volume di liquido, ma nessuna informazione sul fatto che questa energia sia sufficiente per la cavitazione. In secondo luogo, anche a parità di potenza nominale erogata, la potenza realmente trasmessa dipende dall efficienza elettroacustica del sistema generatore/ trasduttore, che il più delle volte non è nota neanche al produttore. La conseguenza è quindi quella di Fig Effetto dei gas disciolti nel liquido di cavitazione utilizzare un apparecchiatura che potrebbe risultare inadeguata rispetto all effettiva necessità. Inoltre, il valore di W/l che viene considerato nel dimensionamento del dispositivo ad ultrasuoni, dipende principalmente dal tipo di sporco che deve essere asportato (a parità di prodotto chimico usato e di temperatura), ma anche dal tipo di materiale e dalla forma e dimensione del pezzo da lavare, nonché dalla sostanza chimica utilizzata come agente di pulizia; per quanto ci risulta, non sono disponibili dati obiettivi sulla questione ed ogni impiantista si basa sulla propria esperienza che, naturalmente, potrebbe essere viziata da una scarsa conoscenza dei fenomeni, nonché da aspetti prettamente commerciali. Non bisogna però trascurare il fatto che molto spesso un incremento della potenza applicata può servire come compensazione alla carenza di un altro parametro importante del lavaggio: il tempo di applicazione. Nel caso in cui, per necessità legate alla produttività della lavatrice, il tempo di applicazione debba essere necessariamente breve, il valore di W/l assumerà inevitabilmente valori più elevati; generalmente la proporzionalità è lineare entro un certo intervallo di potenza e di tempo, al di fuori del quale però un ulteriore piccola diminuzione del tempo di applicazione comporta eccessivi incrementi di potenza e, parallelamente, ulteriori riduzioni di potenza comportano notevoli incrementi di tempo. Infine, va considerato l aspetto relativo al volume di riferimento; se a parità di potenza installata si aumenta il volume di liquido nella vasca (ad esempio per necessità di ridurre la frequenza di sostituzione del bagno), il valore di W/l diminuisce, ma non necessariamente viene ridotta la formazione di bolle utili (quelle che si sviluppano nelle 16 Metal Cleaning & Finishing

5 Fig Curva per il dimensionamento di un dispositivo a ultrasuoni W A T T / G A L L O N E vicinanze del pezzo), anche se tale valore è apparentemente inferiore alla soglia di cavitazione. Infatti, se la distanza del pezzo dal trasduttore rimane la stessa, l onda diretta mantiene la sua efficacia; ciò che diminuisce è l azione dell onda diffusa (prodotta dalle riflessioni contro le pareti della vasca o contro la stessa superficie da pulire), che risulta più diluita. Complessivamente si può avere una riduzione del grado di lavaggio, soprattutto in quelle zone del pezzo non raggiunte dalla perturbazione diretta. Per contro però, l incremento di potenza che si deve fornire per mantenere le stesse prestazioni di lavaggio, non è direttamente proporzionale all incremento di volume del liquido, ma può essere più contenuto. Occorre menzionare anche il fatto che il parametro W/l non è un parametro oggettivo confrontabile, ma costituisce solo un indicatore che viene utilizzato a posteriori dall impiantista, dopo il dimensionamento, per verificare se quest ultimo è stato fatto correttamente, sulla base della sua esperienza; esso non è dunque la base del dimensionamento del sistema, ma solo la sua verifica. In Fig. 34 è riportato un esempio di curva empirica per il dimensionamento di un dispositivo ad ultrasuoni, in funzione del volume di liquido presente in vasca. INDICE DELLE PUNTATE PRECEDENTI: I ) Introduzione e "stato dell'arte" II ) Cenni di acustica III) Gli ultrasuoni IV) I trasduttori magnetostrittivi V) I trasduttori piezoelettrici (1) VI) I trasduttori piezoelettrici (2) VII) I trasduttori piezoelettrici (3) VIII) Il generatore IX) La cavitazione (1) Metal Cleaning & Finishing 17

Gli ultrasuoni nel lavaggio industriale (parte 11 )

Gli ultrasuoni nel lavaggio industriale (parte 11 ) Gli ultrasuoni nel lavaggio industriale (parte 11 ) Una panoramica completa, teorica e pratica, sullo "stato dell arte" di una tecnologia che presenta ancora molti lati sconosciuti e che è caratterizzata

Dettagli

PROVE DI MISURA DEL CAMPO CAVITAZIONALE

PROVE DI MISURA DEL CAMPO CAVITAZIONALE PROVE DI MISURA DEL CAMPO CAVITAZIONALE La cavitazione ultrasonica Gli ultrasuoni sono onde meccaniche sonore 2 10 4 10 9 Hz La generazione degli US è dovuta ai trasduttori 5-25 µm elemento vibrazionale:

Dettagli

Preparazione ai trattamenti galvanici 2011

Preparazione ai trattamenti galvanici 2011 Giorgio C. Krüger Preparazione ai trattamenti galvanici 2011 tutto sugli ultrasuoni i cicli di trattamento in linea gli impianti di lavaggio fuori linea impiego degli ultrasuoni gli ultrasuoni sono onde

Dettagli

SonoCheck. Dosimetro per il controllo e la validazione delle pulitrici ad ultrasuoni

SonoCheck. Dosimetro per il controllo e la validazione delle pulitrici ad ultrasuoni SonoCheck Dosimetro per il controllo e la validazione delle pulitrici ad ultrasuoni INTRODUZIONE Nella procedura di lavaggio ad ultrasuoni, i dispositivi da sottoporre a pulizia sono immersi in un liquido

Dettagli

Le proprietà colligative delle soluzioni

Le proprietà colligative delle soluzioni 1 Approfondimento 1.3 Le proprietà colligative delle soluzioni In un solvente puro, cioè senza soluti disciolti in esso, le molecole sono libere di interagire tra loro, attraendosi. L aggiunta di un soluto

Dettagli

Lezione 12 Tensione superficiale. Deformabilità.

Lezione 12 Tensione superficiale. Deformabilità. Lezione 12 Tensione superficiale. Deformabilità. Fenomeni di interazione molecolare residua Abbiamo schematizzato i liquidi come insiemi di particelle poco interagenti tra loro. Tuttavia gli effetti di

Dettagli

Gli ultrasuoni nel lavaggio industriale (parte 8 )

Gli ultrasuoni nel lavaggio industriale (parte 8 ) Gli ultrasuoni nel lavaggio industriale (parte 8 ) Una panoramica completa, teorica e pratica, sullo "stato dell arte" di una tecnologia che presenta ancora molti lati sconosciuti e che è caratterizzata

Dettagli

LAVORAZIONI MEDIANTE ELETTRO - EROSIONE. Electro Discharge Machining - EDM

LAVORAZIONI MEDIANTE ELETTRO - EROSIONE. Electro Discharge Machining - EDM LAVORAZIONI MEDIANTE ELETTRO - EROSIONE Electro Discharge Machining - EDM 1 Tecnologie Speciali ELETTROEROSIONE Processo di sagomatura in cui una serie di scariche elettriche si innescano tra l elettrodo

Dettagli

TOPOGRAFIA 2013/2014. Prof. Francesco-Gaspare Caputo

TOPOGRAFIA 2013/2014. Prof. Francesco-Gaspare Caputo TOPOGRAFIA 2013/2014 L operazione di misura di una grandezza produce un numero reale che esprime il rapporto della grandezza stessa rispetto a un altra, a essa omogenea, assunta come unità di misura. L

Dettagli

CAPITOLO 6 L ATTRITO INTRODUZIONE 6.1 L ATTRITO TRA DUE CORPI

CAPITOLO 6 L ATTRITO INTRODUZIONE 6.1 L ATTRITO TRA DUE CORPI 62 CAPITOLO 6 L ATTRITO INTRODUZIONE In questo capitolo viene data una descrizione del fenomeno fisico dell attrito a livello macroscopico e microscopico e sono illustrati diversi comportamenti che tengono

Dettagli

Liberamente tratto da Prima Legge di Ohm

Liberamente tratto da  Prima Legge di Ohm Liberamente tratto da www.openfisica.com Prima Legge di Ohm Agli estremi di due componenti elettrici di un circuito (che si possono chiamare conduttore X ed Y) è applicata una differenza di potenziale

Dettagli

Dipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 Ultrasuoni 7/3/2005

Dipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 Ultrasuoni 7/3/2005 Dipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 Ultrasuoni 7/3/2005 Produzione di onde sonore Pistone che oscilla con frequenza ν [s -1 ] ν v produce variazioni di densità e di pressione v che si

Dettagli

Capitolo 2. Il Suono in Acqua. Propagazione di un segnale acustico in ambiente sottomarino

Capitolo 2. Il Suono in Acqua. Propagazione di un segnale acustico in ambiente sottomarino Capitolo 2 Il Suono in Acqua Propagazione di un segnale acustico in ambiente sottomarino Nel seguito presentiamo, in forma schematica, i concetti fondamentali per la descrizione della propagazione del

Dettagli

Università di Roma Tor Vergata

Università di Roma Tor Vergata Università di Roma Tor Vergata Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Ingegneria Industriale Corso di: TERMOTECNICA TRASMISSIONE DEL CALORE: RESISTENZA DI CONTATTO Ing. G. Bovesecchi gianluigi.bovesecchi@gmail.com

Dettagli

- hanno bisogno di un mezzo elastico per propagarsi

- hanno bisogno di un mezzo elastico per propagarsi Tratteremo principalmente di ONDE MECCANICHE: propagazioni di vibrazioni meccaniche del mezzo considerato - hanno bisogno di un mezzo elastico per propagarsi - propagazione di una perturbazione di natura

Dettagli

Potere di mercato: il Monopolio. G. Pignataro Microeconomia SPOSI

Potere di mercato: il Monopolio. G. Pignataro Microeconomia SPOSI Potere di mercato: il Monopolio 1 Monopolio Mercato con un solo venditore. Monopsonio Mercato con un solo acquirente. Potere di mercato prezzo di un bene. Capacità del venditore o dell acquirente di influire

Dettagli

05. Errore campionario e numerosità campionaria

05. Errore campionario e numerosità campionaria Statistica per le ricerche di mercato A.A. 01/13 05. Errore campionario e numerosità campionaria Gli schemi di campionamento condividono lo stesso principio di fondo: rappresentare il più fedelmente possibile,

Dettagli

Grandezze fotometriche

Grandezze fotometriche Capitolo 3 Grandezze fotometriche 3.1 Intensità luminosa E una grandezza vettoriale di simbolo I. Ha come unità di misura la candela(cd). La candela è l unità di misura fondamentale del sistema fotometrico.

Dettagli

MISURA DELLE FREQUENZE DI RISONANZA DI UN TUBO SONORO

MISURA DELLE FREQUENZE DI RISONANZA DI UN TUBO SONORO MISURA DELLE FREQUENZE DI RISONANZA DI UN TUBO SONORO Scopo dell esperienza è lo studio della propagazione delle onde sonore all interno di un tubo, aperto o chiuso, contenete aria o altri gas. Si verificherà

Dettagli

ESERCIZI DI TERMODINAMICA. costante di equilibrio della reazione. costante di equilibrio della reazione

ESERCIZI DI TERMODINAMICA. costante di equilibrio della reazione. costante di equilibrio della reazione ESECIZI DI EMODINAMICA Esercizio Calcolare a c.s. la costante di equilibrio della seguente reazione: CO (g) + H CH OH (g) H f (kj/mole) CH OH (g) -, CO (g) -,5 H (g) S (J/mole K) CH OH (g) 6,8 CO (g) 97,9

Dettagli

Lo stato liquido. Un liquido non ha una forma propria, ma ha la forma del recipiente che lo contiene; ha però volume proprio e non è comprimibile.

Lo stato liquido. Un liquido non ha una forma propria, ma ha la forma del recipiente che lo contiene; ha però volume proprio e non è comprimibile. I liquidi Lo stato liquido Lo stato liquido rappresenta una condizione intermedia tra stato aeriforme e stato solido, tra lo stato di massimo disordine e quello di perfetto ordine Un liquido non ha una

Dettagli

Le idee della chimica

Le idee della chimica G. Valitutti A.Tifi A.Gentile Seconda edizione Copyright 2009 Zanichelli editore Capitolo 6 Le leggi dei gas 1. Lo studio dei gas nella storia 2. I gas ideali e la teoria cinetico-molecolare 3. La pressione

Dettagli

L ELASTICITÀ DEL CONSUMATORE PROF. MATTIA LETTIERI

L ELASTICITÀ DEL CONSUMATORE PROF. MATTIA LETTIERI L ELASTICITÀ DEL CONSUMATORE ROF. MATTIA LETTIERI Indice 1 LA CURVA DI DOMANDA INDIVIDUALE ---------------------------------------------------------------------------- 3 2 GLI SOSTAMENTI DELLA CURVA DI

Dettagli

Parliamo di efficienza d antenna di Gioacchino Minafò IW9DQW

Parliamo di efficienza d antenna di Gioacchino Minafò IW9DQW Efficienza di un antenna filare Per stabilire l effetto della lunghezza dell antenna sulla potenza irradiata senza ricorrere all analisi qualitativa, possiamo legare la resistenza di radiazione R i alla

Dettagli

I sensori, in quanto interfaccia tra l ambiente esterno e i sistemi di. elaborazione e gestione, hanno un profondo impatto su prodotti di larga

I sensori, in quanto interfaccia tra l ambiente esterno e i sistemi di. elaborazione e gestione, hanno un profondo impatto su prodotti di larga CAPITOLO 1 INTRODUZIONE AI SENSORI IN FIBRA OTTICA 1.1 La sensoristica 1.1.1. Generalità I sensori, in quanto interfaccia tra l ambiente esterno e i sistemi di elaborazione e gestione, hanno un profondo

Dettagli

1. Lo studio dei gas nella storia 2. I gas ideali e la teoria cinetico-molecolare 3. La pressione dei gas 4. La legge di Boyle o legge isoterma 5.

1. Lo studio dei gas nella storia 2. I gas ideali e la teoria cinetico-molecolare 3. La pressione dei gas 4. La legge di Boyle o legge isoterma 5. Unità n 6 Le leggi dei gas 1. Lo studio dei gas nella storia 2. I gas ideali e la teoria cinetico-molecolare 3. La pressione dei gas 4. La legge di Boyle o legge isoterma 5. La legge di Gay-Lussac o legge

Dettagli

TREELIUM SA VIA LAVEGGIO STABIO-SWITZERLAND TEL:

TREELIUM SA VIA LAVEGGIO STABIO-SWITZERLAND TEL: T-Sonik PW è un dispositivo che funziona secondo il principio dell attivazione Idrodinamica particolarmente indicato per piscine pubbliche, private e centri benessere, in grado di eliminare i batteri permettendo

Dettagli

Il blocco amplificatore realizza la funzione di elevare il livello (di tensione o corrente) del segnale (in tensione o corrente) in uscita da una

Il blocco amplificatore realizza la funzione di elevare il livello (di tensione o corrente) del segnale (in tensione o corrente) in uscita da una l blocco amplificatore realizza la funzione di elevare il livello (di tensione o corrente) del segnale (in tensione o corrente) in uscita da una sorgente. Nel caso, come riportato in figura, il segnale

Dettagli

Capitolo Descrizione tecnica del sensore MAF a filo caldo

Capitolo Descrizione tecnica del sensore MAF a filo caldo Capitolo 2 2.1 Descrizione tecnica del sensore MAF a filo caldo Come anticipato nel paragrafo 1.3.3, verrà ora analizzato in maniera più approfondita il principio di funzionamento del sensore MAF, con

Dettagli

nucleazione e accrescimento

nucleazione e accrescimento Gli aspetti cinetici della formazione di un vetro riguardano la possibilità di ottenere vetro per qualsiasi sostanza. Il processo di solidificazione avviene a causa una diminuzione dell energia libera.

Dettagli

14. Transizioni di Fase_a.a. 2009/2010 TRANSIZIONI DI FASE

14. Transizioni di Fase_a.a. 2009/2010 TRANSIZIONI DI FASE TRANSIZIONI DI FASE Fase: qualsiasi parte di un sistema omogenea, di composizione chimica costante e in un determinato stato fisico. Una fase può avere le stesse variabili intensive (P, T etc) ma ha diverse

Dettagli

Teorie per il calcolo dei coefficienti di trasporto di materia (interfaccia fluido-fluido) Fenomeni di Trasporto

Teorie per il calcolo dei coefficienti di trasporto di materia (interfaccia fluido-fluido) Fenomeni di Trasporto Teorie per il calcolo dei coefficienti di trasporto di materia (interfaccia fluido-fluido) Fenomeni di Trasporto 1 Teoria del film (Lewis, 1924) Si assume che il trasporto di materia avvenga in uno strato

Dettagli

La misura della temperatura

La misura della temperatura Calore e temperatura 1. La misura della temperatura 2. La dilatazione termica 3. La legge fondamentale della termologia 4. Il calore latente 5. La propagazione del calore La misura della temperatura La

Dettagli

1. Il moto della sbarretta (OLIMPIADI della FISICA 1991)

1. Il moto della sbarretta (OLIMPIADI della FISICA 1991) 1. Il moto della sbarretta (OLIMPIADI della FISICA 1991) Obiettivi Determinare la f.e.m. indotta agli estremi di un conduttore rettilineo in moto in un campo magnetico Applicare il secondo principio della

Dettagli

"Citrus Reiniger" rimuove rapidamente. Spray Teflon. Bombola spray da 500 ml

Citrus Reiniger rimuove rapidamente. Spray Teflon. Bombola spray da 500 ml Fazzoletti KLEENEX Questa è la straordinaria qualità originale sulla quale potete fare affidamento. È consigliabile non utilizzare altro sulla superficie lucidata. Doppio velo, bianco, 20 x 21 cm Confezione

Dettagli

Università Degli Studi di Cagliari Facoltà Farmacia Corso di laurea in Tossicologia. Corso di Analisi Chimico-Tossicologica.

Università Degli Studi di Cagliari Facoltà Farmacia Corso di laurea in Tossicologia. Corso di Analisi Chimico-Tossicologica. Università Degli Studi di Cagliari Facoltà Farmacia Corso di laurea in Tossicologia Corso di Analisi Chimico-Tossicologica Distillazione La distillazione La distillazione consiste nel vaporizzare un liquido

Dettagli

Elementi di acustica architettonica. Prof. Ing. Cesare Boffa

Elementi di acustica architettonica. Prof. Ing. Cesare Boffa Elementi di acustica architettonica Acustica Definizione degli interventi di insonorizzazione delle pareti per controllare il suono trasmesso tra i due ambienti adiacenti o tra un ambiente e l esterno

Dettagli

Potere di mercato: il Monopolio. G. Pignataro Microeconomia SPOSI

Potere di mercato: il Monopolio. G. Pignataro Microeconomia SPOSI Potere di mercato: il Monopolio 1 Monopolio Mercato con un solo venditore. Monopsonio Mercato con un solo acquirente. Potere di mercato prezzo di un bene. Capacità del venditore o dell acquirente di influire

Dettagli

Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI. Prof. Ing. Francesco Zanghì ELEMENTI DI IDRAULICA AGGIORNAMENTO 26/11/2013

Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI. Prof. Ing. Francesco Zanghì ELEMENTI DI IDRAULICA AGGIORNAMENTO 26/11/2013 Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì ELEMENTI DI IDRAULICA AGGIORNAMENTO 26/11/2013 L'idraulica è la scienza che studia l'utilizzazione dei

Dettagli

Il comportamento di un amplificatore ideale, ad esempio di tensione, è descritto dalla relazione lineare V out = A V in (3.1)

Il comportamento di un amplificatore ideale, ad esempio di tensione, è descritto dalla relazione lineare V out = A V in (3.1) Capitolo 3 Amplificazione 3.1 Circuiti attivi Gli elementi circuitali considerati sino ad ora, sia lineari (resistenze, capacità, induttanze e generatori indipendenti), sia non lineari (diodi), sono detti

Dettagli

Esercitazione 2 Ciclo a vapore a recupero

Esercitazione 2 Ciclo a vapore a recupero Esercitazione 2 Ciclo a vapore a recupero Lo scopo di questa esercitazione è la progettazione di un ciclo a recupero: l impianto è composto da un ciclo a vapore ad un livello di pressione che utilizza

Dettagli

Lo stato liquido. i liquidi molecolari con legami a idrogeno: le interazioni tra le molecole si stabiliscono soprattutto attraverso legami a idrogeno

Lo stato liquido. i liquidi molecolari con legami a idrogeno: le interazioni tra le molecole si stabiliscono soprattutto attraverso legami a idrogeno Lo stato liquido Le particelle sono in continuo movimento, anche se questo risulta più limitato rispetto al caso dei gas. Il movimento caratteristico a zig-zag delle particelle è chiamato moto Browniano.

Dettagli

Il processo di macinazione spesso serve anche per la miscelazione.

Il processo di macinazione spesso serve anche per la miscelazione. La macinazione rappresenta una fase fondamentale e molto onerosa nella produzione ceramica. Può essere condotta attraverso diversi processi: 1) Mulino a rulli (in acciaio alto-legato o con rivestimento

Dettagli

Generatore. Generatore. Un sistema a raggi-x consiste di: Tubo a raggi-x. Sistema di rilevazione

Generatore. Generatore. Un sistema a raggi-x consiste di: Tubo a raggi-x. Sistema di rilevazione Generatore Un sistema a raggi-x consiste di: Tubo a raggi-x Sistema di rilevazione Generatore Il generatore trasferisce la potenza elettrica P (KW) al tubo a raggi-x I parametri U (KV) e I (ma) vengono

Dettagli

Fisica per scienze ed ingegneria

Fisica per scienze ed ingegneria Serway, Jewett Fisica per scienze ed ingegneria Capitolo 20 Fino a circa il 1850 su riteneva che la meccanica e la termodinamica fossero due scienze completamente distinte. La legge di conservazione dell

Dettagli

PASSAGGI DI STATO. sublimazione fusione ebollizione. solidificazione. condensazione. brinamento. Calore processi fisici endotermici ( H>0).

PASSAGGI DI STATO. sublimazione fusione ebollizione. solidificazione. condensazione. brinamento. Calore processi fisici endotermici ( H>0). PASSAGGI DI STATO Calore processi fisici endotermici (H>0). sublimazione fusione ebollizione S solidificazione L condensazione V brinamento Scrittura in formule: - H 2 O (s) H 2 O (l) fusione - H 2 O (l)

Dettagli

Sistemi elettronici di conversione

Sistemi elettronici di conversione Sistemi elettronici di conversione (conversione ac-dc, ac-ac, dc-dc, dc-ac) C. Petrarca Cenni su alcuni componenti elementari Diodo, tiristore, contattore statico, transistore Interruttore ideale interruttore

Dettagli

Elettronica generale - Santolo Daliento, Andrea Irace Copyright The McGraw-Hill srl

Elettronica generale - Santolo Daliento, Andrea Irace Copyright The McGraw-Hill srl 1 1. Per il circuito raddrizzatore a doppia semionda di Fig. 3.21 si valuti la massima tensione inversa che può esser presente su ogni diodo e si disegni l uscita del raddrizzatore nel caso in cui il valore

Dettagli

LE PROPRIETA DELLA MATERIA

LE PROPRIETA DELLA MATERIA LE PROPRIETA DELLA MATERIA Gli aspetti macroscopico, microscopico e particellare della materia La materia è tutto ciò che possiede una massa e occupa un volume, cioè una porzione di spazio Un campione

Dettagli

La corrente elettrica

La corrente elettrica 1 La corrente elettrica All interno di ogni conduttore metallico vi sono degli elettroni che sono debolmente legati ai nuclei. Questi elettroni sono liberi di muoversi all interno del metallo e sono detti

Dettagli

Capitolo IV: Valvole di Regolazione (Attuatori)

Capitolo IV: Valvole di Regolazione (Attuatori) SCPC Cap. I: alvole di Regolazione Capitolo I: alvole di Regolazione (Attuatori) I-1: Introduzione L attuatore ha il compito di realizzare sul processo l azione correttiva stabilita dal regolatore; nello

Dettagli

SCHEDA PER LO STUDENTE DETERMINAZIONE DELLA DENSITÀ DI UN CORPO SOLIDO

SCHEDA PER LO STUDENTE DETERMINAZIONE DELLA DENSITÀ DI UN CORPO SOLIDO SCHEDA PER LO STUDENTE DETERMINAZIONE DELLA DENSITÀ DI UN CORPO SOLIDO I Titolo dell esperienza N 2 DETERMINAZIONE DEL VOLUME E DELLA DENSITÀ DI UN CORPO SOLIDO IRREGOLARE Autori Prof.sse Fabbri Fiamma,

Dettagli

Dimensionamento dei componenti principali di un impianto sanitario. Riduttori Miscelatori Vasi d espansione

Dimensionamento dei componenti principali di un impianto sanitario. Riduttori Miscelatori Vasi d espansione Dimensionamento dei componenti principali di un impianto sanitario Riduttori Miscelatori Vasi d espansione Introduzione Lo scopo principale del dimensionamento di una rete idrica è quello di assicurare

Dettagli

Efficienza e flessibilità produttiva nella formatura e nella cottura del prodotto ceramico. Alessandro Bianchini. Giovedì 09 Luglio 2015

Efficienza e flessibilità produttiva nella formatura e nella cottura del prodotto ceramico. Alessandro Bianchini. Giovedì 09 Luglio 2015 Efficienza e flessibilità produttiva nella formatura e nella cottura del prodotto ceramico Alessandro Bianchini Giovedì 09 Luglio 2015 Siti B&T Group IMPIANTI PER LA CERAMICA LINEE COMPLETE FINITURA GRAFICA

Dettagli

Onde d urto normali ed oblique [1-33]

Onde d urto normali ed oblique [1-33] Politecnico di Milano Facoltà di Ingegneria Industriale Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale Insegnamento di Propulsione Aerospaziale Anno accademico 2011/12 Capitolo 3 sezione c Onde d urto normali

Dettagli

PRINCIPI DI FISICA DEGLI ULTRASUONI. Renato Spagnolo Torino, 10 Maggio 2012

PRINCIPI DI FISICA DEGLI ULTRASUONI. Renato Spagnolo Torino, 10 Maggio 2012 PRINCIPI DI FISICA DEGLI ULTRASUONI Renato Spagnolo r.spagnolo@inrim.it Torino, 10 Maggio 2012 Segnale sinusoidale Frequenza f numero di oscillazioni al secondo (Hz) Periodo T durata di un oscillazione

Dettagli

FISIOLOGIA VEGETALE. I movimenti dell acqua e dei soluti

FISIOLOGIA VEGETALE. I movimenti dell acqua e dei soluti FISIOLOGIA VEGETALE I movimenti dell acqua e dei soluti MOVIMENTI DELL ACQUA E DEI SOLUTI L acqua si muove seguente delle differenze di potenziali di energia Il potenziale di energia è l energia che viene

Dettagli

FISICA APPLICATA 2 FENOMENI ONDULATORI - 1

FISICA APPLICATA 2 FENOMENI ONDULATORI - 1 FISICA APPLICATA 2 FENOMENI ONDULATORI - 1 DOWNLOAD Il pdf di questa lezione (onde1.pdf) è scaricabile dal sito http://www.ge.infn.it/ calvini/tsrm/ 08/10/2012 FENOMENI ONDULATORI Una classe di fenomeni

Dettagli

PROBABILITÀ - SCHEDA N. 3 VARIABILI ALEATORIE CONTINUE E SIMULAZIONE

PROBABILITÀ - SCHEDA N. 3 VARIABILI ALEATORIE CONTINUE E SIMULAZIONE PROBABILITÀ - SCHEDA N. 3 VARIABILI ALEATORIE CONTINUE E SIMULAZIONE (da un idea di M. Impedovo Variabili aleatorie continue e simulazione Progetto Alice n. 15, ) 1. La simulazione Nelle schede precedenti

Dettagli

FAM. 2. Calcola l intensità media Ī nel caso di un onda piana (longitudinale) e nel caso di un onda sferica ad una distanza di 100m dalla sorgente.

FAM. 2. Calcola l intensità media Ī nel caso di un onda piana (longitudinale) e nel caso di un onda sferica ad una distanza di 100m dalla sorgente. FAM Serie 5: Fenomeni ondulatori V C. Ferrari Esercizio Intensità Considera un onda armonica in aria in condizioni normali ( C, atm). Sapendo che la sua frequenza è di 8Hz e la sua ampiezza di spostamento

Dettagli

In questo articolo viene descritto come si è operato e vengono commentati i risultati.

In questo articolo viene descritto come si è operato e vengono commentati i risultati. Valutazione di un trasformatore di impedenza - Un utile impiego per il VNA di N2PK La valutazione di un trasformatore di impedenza può essere effettuata in diversi modi: con l analizzatore vettoriale di

Dettagli

Le idee della chimica

Le idee della chimica G. Valitutti A.Tifi A.Gentile Seconda edizione Copyright 2009 Zanichelli editore Capitolo 2 Le trasformazioni fisiche della materia 1. La materia e le sue caratteristiche 2. I sistemi omogenei e i sistemi

Dettagli

delle curve isoterme dell anidride carbonica

delle curve isoterme dell anidride carbonica COMPORTAMENTO DEI GAS REALI l andamento delle curve isoterme dell anidride carbonica mostra che: a temperature elevate le isoterme assomigliano a quelle di un gas perfetto Diagramma di Andrews a temperature

Dettagli

CORSO%DI%% A.A.% % Sezione%03c% SPETTRO ACUSTICO FISICA%TECNICA%AMBIENTALE%

CORSO%DI%% A.A.% % Sezione%03c% SPETTRO ACUSTICO FISICA%TECNICA%AMBIENTALE% 1 CORSO%DI%% FISICA%TECNICA%AMBIENTALE% A.A.%201352014% Sezione%03c%!! Prof. Ing. Sergio Montelpare! Dipartimento INGEO! Università G. d Annunzio Chieti-Pescara" 2 Le caratteristiche fondamentali del suono"

Dettagli

La deformazione plastica. La deformazione plastica. Lavorazioni per deformazione. Il processo di laminazione. Estrusione e trafilatura.

La deformazione plastica. La deformazione plastica. Lavorazioni per deformazione. Il processo di laminazione. Estrusione e trafilatura. La deformazione plastica La deformazione plastica Lavorazioni per deformazione Il processo di laminazione La forgiatura La formatura della lamiera 2 2006 Politecnico di Torino 1 Obiettivi della lezione

Dettagli

Tematica: Dalla fibra a compositi di nuova formulazione. Trattamenti per lo sviluppo di bio-compositi a base di canapa

Tematica: Dalla fibra a compositi di nuova formulazione. Trattamenti per lo sviluppo di bio-compositi a base di canapa Meeting 17 Maggio 2012 Milano Tematica: Dalla fibra a compositi di nuova formulazione Trattamenti per lo sviluppo di bio-compositi a base di canapa Parte 1 - Fibrillazione di Fibre di Canapa per utilizzo

Dettagli

Distribuzione Gaussiana - Facciamo un riassunto -

Distribuzione Gaussiana - Facciamo un riassunto - Distribuzione Gaussiana - Facciamo un riassunto - Nell ipotesi che i dati si distribuiscano seguendo una curva Gaussiana è possibile dare un carattere predittivo alla deviazione standard La prossima misura

Dettagli

FORZE INTERMOLECOLARI

FORZE INTERMOLECOLARI FORZE INTERMOLECOLARI Le forze intermolecolari sono forze di attrazione che si stabiliscono tra le molecole che costituiscono una sostanza Determinano la tendenza delle molecole ad avvicinarsi. Per ogni

Dettagli

Protezione Civile - Regione Friuli Venezia Giulia. Protezione Civile - Regione Friuli Venezia Giulia

Protezione Civile - Regione Friuli Venezia Giulia. Protezione Civile - Regione Friuli Venezia Giulia 1 Principi di idraulica Definizioni MECCANICA DEI FLUIDI È il ramo della fisica che studia le proprietà dei fluidi, cioè liquidi, vapori e gas. Idrostatica Studia i fluidi in quiete Idrodinamica Studia

Dettagli

Esercitazione 3. Esercizio 1 - Salari relativi

Esercitazione 3. Esercizio 1 - Salari relativi Esercitazione 3 Esercizio 1 - Salari relativi La tecnologia di produzione di formaggio e vino nei paesi A e B è sintetizzata dalla Tabella 9.1. Inoltre le dotazioni di fattore lavoro sono pari a L = L

Dettagli

1. Introduzione 1.1 Scopo della tesi

1. Introduzione 1.1 Scopo della tesi 1. Introduzione 1.1 Scopo della tesi Fluidizzare un letto di particelle solide con un gas è un ottima tecnica per assicurare il mescolamento delle particelle ed il contatto intimo tra le due fasi. Di conseguenza,

Dettagli

Lezione n. 4. La superficie liquida

Lezione n. 4. La superficie liquida Lezione n. 4 La superficie liquida Limiti di fase Diagramma di stato: rappresentazione delle regioni di pressione e temperatura in cui le fasi sono stabili da un punto di vista termodinamico. Confini di

Dettagli

PASSAGGI DI STATO. sublimazione fusione ebollizione. solidificazione. condensazione. brinamento. Calore. Scrittura in formule:

PASSAGGI DI STATO. sublimazione fusione ebollizione. solidificazione. condensazione. brinamento. Calore. Scrittura in formule: PASSAGGI DI STATO sublimazione fusione ebollizione S solidificazione L condensazione V brinamento Calore Scrittura in formule: - H O (s) H 2 2 O (l) fusione - H O (l) H 2 2 O (g) evaporazione - H O (s)

Dettagli

RELAZIONE ESPERIMENTI SVOLTI IN LABORATORIO

RELAZIONE ESPERIMENTI SVOLTI IN LABORATORIO RELAZIONE ESPERIMENTI SVOLTI IN LABORATORIO PRIMO ESPERIMENTO : 13/05/2017 OBIETTIVO: Dimostrare che per due fili di stessa caratteristiche, posti in parallelo passi la stessa corrente che in un filo posto

Dettagli

Fondamenti di idraulica stramazzi e idrometria

Fondamenti di idraulica stramazzi e idrometria Corso di Laurea in Tecnologie Forestali e Ambientali Idrologia e Sistemazioni Idraulico-Forestali Fondamenti di idraulica stramazzi e idrometria Giancarlo Dalla Fontana Università di Padova A.A. 2013/2014

Dettagli

Capitolo IX. Convertitori di dati

Capitolo IX. Convertitori di dati Capitolo IX Convertitori di dati 9.1 Introduzione I convertitori di dati sono circuiti analogici integrati di grande importanza. L elaborazione digitale dei segnali è alternativa a quella analogica e presenta

Dettagli

Corso di Laurea in Ingegneria Civile e Ambientale

Corso di Laurea in Ingegneria Civile e Ambientale Università degli Studi di Catania Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Corso di Laurea in Ingegneria Civile e Ambientale Corso di TOPOGRAFIA E CARTOGRAFIA A.A. 20015/2016 Prof. Ing. Giuseppe

Dettagli

Capitolo 8. Esercizi. R π C' R' R R' π q P P = 60 C P = P = 60 P = 60 P = 50 P = 50 P = 50

Capitolo 8. Esercizi. R π C' R' R R' π q P P = 60 C P = P = 60 P = 60 P = 50 P = 50 P = 50 Capitolo 8 n Esercizi 1. Nella tabella seguente sono indicati il prezzo (in euro) al quale un impresa può vendere un unità di prodotto e il costo totale della produzione. a. Completate la tabella compilando

Dettagli

GENERATORI DI POTENZA PER TRASDUTTORI PIEZOELETTRICI PER IL LAVAGGIO A ULTRASUONI GENUS

GENERATORI DI POTENZA PER TRASDUTTORI PIEZOELETTRICI PER IL LAVAGGIO A ULTRASUONI GENUS GENERATORI DI POTENZA PER TRASDUTTORI PIEZOELETTRICI PER IL LAVAGGIO A ULTRASUONI GENUS Generatori Ultrasuoni di bassa frequenza per applicazioni INDUSTRIALI Nell'uso comune si tende a indicare con il

Dettagli

Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile. Chimica. concetti e modelli.blu

Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile. Chimica. concetti e modelli.blu Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile Chimica concetti e modelli.blu 2 Capitolo 17 Le proprietà delle soluzioni 3 Sommario (I) 1. Perché le sostanze si sciolgono? 2. Soluzioni acquose ed elettroliti 3. La

Dettagli

Gli schemi circuitali impiegati per la realizzazione dei convertitori statici sono molteplici.

Gli schemi circuitali impiegati per la realizzazione dei convertitori statici sono molteplici. Gli schemi circuitali impiegati per la realizzazione dei convertitori statici sono molteplici. Infatti, la struttura del convertitore risulta fortemente influenzata: dal tipo di sorgente primaria di alimentazione;

Dettagli

ALIMENTATORI SWITCHING

ALIMENTATORI SWITCHING RODUZE... PRPO D FUNZAMENO DE REGOAORE SEP-DOWN... Bilancio Energetico (modello ideale)...3 Osservazione...3 Rendimento di conversione...3 Dimensionamento dell'induttanza...4 Dimensionamento del condensatore

Dettagli

Il ruolo dello Storage nella gestione delle reti

Il ruolo dello Storage nella gestione delle reti Il ruolo dello Storage nella gestione delle reti Introduzione ai progetti pilota Terna: esigenze di rete e criticità legate alle FER. Guido Guida Milano, 27 settembre 2017 Lo sviluppo delle FER Milano,

Dettagli

Un modello per il gas ideale

Un modello per il gas ideale Un modello per il gas ideale Un gas ideale consiste di particelle (atomi o molecole) che hanno le seguenti proprietà 1. Il volume proprio delle particelle è trascurabile rispetto al volume occupato dal

Dettagli

Come migliorare la qualità di taglio plasma

Come migliorare la qualità di taglio plasma Come migliorare la qualità di taglio plasma La guida di riferimento che segue offre molte soluzioni per migliorare la qualità di taglio. È importante provare a lavorare utilizzando questi suggerimenti

Dettagli

Elettronica per l'informatica 21/10/03

Elettronica per l'informatica 21/10/03 Unità D: Gestione della potenza D.1 D.2 D.3 Alimentatori a commutazione D.4 Pilotaggio di carichi D.5 Gestione della potenza 1 2 componentistica e tecnologie riferimenti di tensione, regolatori e filtri

Dettagli

Capitolo 16 L energia si trasferisce

Capitolo 16 L energia si trasferisce Capitolo 16 L energia si trasferisce 1. L «ABC» dei trasferimenti energetici 2. Le reazioni scambiano energia con l ambiente 3. Durante le reazioni varia l energia chimica del sistema 4. L energia chimica

Dettagli

ESERCITAZIONE SUL CRITERIO

ESERCITAZIONE SUL CRITERIO TECNOLOGIE DELLE COSTRUZIONI AEROSPAZIALI ESERCITAZIONE SUL CRITERIO DI JUVINALL Prof. Claudio Scarponi Ing. Carlo Andreotti Ing. Carlo Andreotti 1 IL CRITERIO DI JUVINALL La formulazione del criterio

Dettagli

Economia del Lavoro 2010

Economia del Lavoro 2010 Economia del Lavoro 2010 Capitolo 3 La domanda di lavoro - La curva di domanda di lavoro nel lungo periodo 1 La curva di domanda di lavoro nel l.p. Cosa accade alla domanda di lavoro di lungo periodo dell

Dettagli

CIRCUITERIA DELLA POMPA MAGNETOIDRODINAMICA

CIRCUITERIA DELLA POMPA MAGNETOIDRODINAMICA CIRCUITERIA DELLA POMPA MAGNETOIDRODINAMICA 9.1 Introduzione Nel capitolo precedente, è stato affrontato il progetto dei componenti meccanici della pompa MHD; a questi va ovviamente integrata tutta la

Dettagli

Alimentazione è benessere. Alessandra Bordoni DISTAL- sede di Cesena (Università di Bologna)

Alimentazione è benessere. Alessandra Bordoni DISTAL- sede di Cesena (Università di Bologna) Alimentazione è benessere Alessandra Bordoni DISTAL- sede di Cesena (Università di Bologna) Convegno «Alimentazione, salute e sicurezza». Imola, 19 novembre 2015 Gli alimenti Alimento: sostanza che, introdotta

Dettagli

ERRORI. L'errore è presente in ogni metodo analitico e può essere dovuto a cause diverse.

ERRORI. L'errore è presente in ogni metodo analitico e può essere dovuto a cause diverse. ERRORI L'errore è presente in ogni metodo analitico e può essere dovuto a cause diverse. L errore può essere definito come la differenza tra il valore ottenuto ed il valore vero. I risultati delle misure

Dettagli

Fluidi (FMLP: Cap. 11 Meccanica dei fluidi)

Fluidi (FMLP: Cap. 11 Meccanica dei fluidi) In un fluido Fluidi (FMLP: Cap. 11 Meccanica dei fluidi) le molecole non sono vincolate a posizioni fisse a differenza di quello che avviene nei solidi ed in particolare nei cristalli Il numero di molecole

Dettagli

PRINCIPI DI FISICA E TECNICHE DI INDAGINE MEDIANTE ECOGRAFIA. Genova, 15 febbraio 2014

PRINCIPI DI FISICA E TECNICHE DI INDAGINE MEDIANTE ECOGRAFIA. Genova, 15 febbraio 2014 PRINCIPI DI FISICA E TECNICHE DI INDAGINE MEDIANTE ECOGRAFIA Genova, 15 febbraio 2014 DEFINIZIONE Tecnica di Diagnostica per immagini basata sugli echi prodotti da un fascio di ultrasuoni che attraversa

Dettagli

Misure di livello con sensori di prossimità Sonar SIMATIC PXS

Misure di livello con sensori di prossimità Sonar SIMATIC PXS Misure di livello con sensori di prossimità Sonar SIMATIC PXS Nel misurare il livello di riempimento di un contenitore è spesso necessario determinare l altezza che assume il materiale sfuso o il liquido

Dettagli

La tensione superficiale

La tensione superficiale La tensione superficiale La tensione superficiale Le molecole di un fluido subiscono l attrazione da parte delle molecole a loro prossime. Nel seno del fluido la somma di tutte le forze di attrazione è

Dettagli

SISTEMA DI ACQUISIZIONE DATI

SISTEMA DI ACQUISIZIONE DATI SISTEMA DI ACQUISIZIONE DATI SENSORE O TRASDUTTORE LINEARIZZAZIONE CONDIZIONAMENTO CONVERTITORE A/D MICROPROCESSORE SENSORE LINEARIZZAZIONE Elemento che rileva la grandezza da controllare. Operazione necessaria

Dettagli

Controlli con liquidi penetranti

Controlli con liquidi penetranti Controlli con liquidi penetranti PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO Una sostanza liquida a bassa tensione superficiale (ed elevato potere bagnante) viene deposta sul pezzo da testare I difetti superficiali e sub-superficiali

Dettagli

L IMPORTANZA DELLA FILTRAZIONE MASSIMO TORSELLO

L IMPORTANZA DELLA FILTRAZIONE MASSIMO TORSELLO L IMPORTANZA DELLA FILTRAZIONE MASSIMO TORSELLO 4 ANNO VIII N. 31 SETTEMBRE 2002 Mi è capitato di recente tra le mani un vecchio opuscolo tecnico della Pall Divisione Idraulica, intitolato Controllo della

Dettagli

Figura 1 Sovratensione prodotta da fulminazione diretta sul conduttore in caso di superamento della tensione di tenuta

Figura 1 Sovratensione prodotta da fulminazione diretta sul conduttore in caso di superamento della tensione di tenuta 1.1. Modello della scarica atmosferica La sorgente delle sovratensioni, cioè la scarica atmosferica, è modellata con un generatore di corrente avente un tempo di picco di 1.2 µs e un tempo all emi-valore

Dettagli