APPENDICE MICROINQUINANTI RIFERIMENTI NORMATIVI
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- Barbara Fantoni
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1 APPENDICE MICROINQUINANTI RIFERIMENTI NORMATIVI
2 LIMITI DI RIFERIMENTO STANDARDS DI QUALITA DELL ARIA AMBIENTE La qualità dell aria in ambienti confinati (indoor, secondo la terminologia anglosassone) dipende da numerosi parametri, tra i quali assumono relativa importanza l influenza dell inquinamento ambientale esterno, la localizzazione geologica dello stabile, le attività espletate dagli occupanti ed i materiali adoperati per la costruzione dell edificio e degli arredi interni. Ultima, ma non meno importante, l esistenza di un adeguato sistema di ricambio dell aria ambiente. Malgrado la qualità dell aria rivesta notevole importanza ai fini della esposizione individuale ai molteplici fattori che influenzano la salute (è stato più volte riportato che una persona normale spende dal 68 al 88% della propria esistenza in ambienti confinati), attualmente non esistono leggi e/o istituzioni che tutelino la qualità dell aria indoor, eccetto che a livello dell ambiente di lavoro industriale, con il recepimento, in alcuni contratti collettivi nazionali di lavoro, dei TVL (Threshold limit values: valori limite di soglia), proposti dall ACGIH (American Conference of Governmental Industrial Hygienists). Negli Stati Uniti, l ASHRAE (American Society of Heating, Refrigeration and Conditioning Engineers) e il Governo Federale hanno stabilito alcune linee guida per la definizione di concentrazioni limite per situazioni a carattere abitativo che, in seguito, sono state approvate dalla ANSI (American National Standard Institute) e sono diventate standard di qualità dell aria. Alcuni autori hanno applicato tali limiti agli uffici considerando l attività di ufficio un estensione della situazione abitativa. Per completezza di seguito riportiamo: i limiti proposti dall ACGIH (i più diffusi ed i più utilizzati dagli igienisti industriali e, peraltro, recepiti anche quali limiti da rispettare in alcuni Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro quali quello dei metalmeccanici e quello dei chimici) i limiti ASHRAE, riportati come standard di qualità dell aria. 1. VALORI LIMITI DI SOGLIA (TLV) PER SOSTANZE CHIMICHE - AGCIH 1997/98. L ACGIH riporta tre valori limite di soglia per le sostanze chimiche disperse in ambiente di lavoro: il valore limite di soglia TWA (concentrazione media ponderata nel tempo), cioè quel livello di esposizione per un tempo continuativo di 8h/die e per 40h lavorative settimanali al quale quasi tutti i lavoratori possono essere esposti ripetutamente, giorno per giorno, senza effetti negativi sulla loro salute; il TLV-STEL, cioè la concentrazione alla quale i lavoratori possono essere esposti continuativamente per un breve periodo di tempo (15 minuti) senza che insorgano irritazione, alterazione cronica o irreversibile del tessuto, narcosi di grado sufficiente ad accrescere le probabilità di infortuni, o menomare le capacità di mettersi in salvo o ridurre materialmente l'efficienza lavorativa, purché il TWA giornaliero non venga superato; 1/9
3 il TLV-C (ceiling), cioè la concentrazione tetto che non deve essere superata durante l attività lavorativa nemmeno per un brevissimo periodo di tempo (naturalmente, questo limite ha senso solo per alcune sostanze particolarmente aggressive verso l uomo). I limiti tabellari per alcuni inquinati riscontrati in ambiente indoor sono i seguenti: Polveri Totali SOSTANZA TWA ADOTTATI mg/m 3 STEL / C ADOTTATI mg/m 3 Particelle non diversamente classificate PNOC - particelle inalabili 10 (e) --- Formaldeide (irrt, cncr, nsl) C 0,3 A2 C 0,37 A2 Benzene (cncr) 1,6 A1 8 A1 Toluene (ssnc) 188 A4 --- A4 Etilbenzene (irrt, ssnc) Omp-Xileni (irrt) 434 A4 651 A4 Esano (nrpt, ssnc,irrt) Esano isomeri (ssnc,irrt) Cicloesano (irrt) Acetone (irrt) 1188 A A4 Isopropanolo (irrt) Tricloroetilene (ssnc,cfl, fgt) 269 A5 537 A5 Tetracloroetilene (ssnc, irrt) 170 A3 685 A3 Etilacetato (irrt) Idrocarburi Totali *(irrt, ssnc) ( Espressi come N-Esano) 890 A A3 Anidride carbonica (asfs) Ossido di carbonio (anss, sscv, ssnc, rprd) * Limite Benzina (e) particelle non contenenti asbesto e silice cristallina < all 1 % Va sottolineato che tali valori, che derivano da studi di tipo epidemiologico e di igiene industriale, sono applicabili alle situazioni espositive che tipicamente connotano ambienti di fabbrica/officina e non è adatto a commentare le condizioni lavorative che si riscontrano più comunemente in ufficio. In questi casi, infatti, appare più consono riferirsi ai limiti più oltre riportati. 2/9
4 irrt cncr nls ssnc asfs anss sscv ssnc rprd nrpt clf fgt Irritazione Cancro Nasale Sistema nervoso centrale Asfissia Anossia (cellulare) Sistema cardiovascolare Sistema nervoso centrale Riproduttivo Neuropatia Cefalea Fegato EFFETTI CRITICI A1. Carcinogeno riconosciuto per l uomo L agente è risultato carcinogeno per l uomo sulla base dei risultati di studi epidemiologici o di evidenza clinica convincente in esposti umani. A2. Carcinogeno sospetto per l uomo L agente è risultato carcinogeno in animali da esperimento: a livelli di dose, per via di somministrazione, in siti di tipo istologico, o per meccanismi che sono considerati rilevanti per l esposizione dei lavoratori. Gli studi epidemiologici disponibili sono controversi o insufficienti per confermare un incremento del rischio di cancro per l uomo esposto. A3. Carcinogeno per l animale L agente è risultato carcinogeno in animali da esperimento ad una dose relativamente elevata o per vie di somministrazione, in siti di tipo istologico, o per meccanismi che non vengono considerati rilevanti per i lavoratori esposti. Gli studi epidemiologici disponibili non confermano un incremento del rischio del cancro per l uomo esposto. Le conoscenze disponibili suggeriscono come improbabile che l agente causi il cancro nell uomo, se non in improbabili e non comuni situazioni di esposizione. A4. Non classificabile come carcinogeno per l uomo Attualmente non esistono dati, o quelli esistenti sono inadeguati per classificare l agente per quanto riguarda la cancerogenità per l uomo e/o gli animali. 3/9
5 A5. Non sospetto come carcinogeno per l uomo L agente non è ritenuto essere carcinogeno per l uomo sulla base di studi epidemiologici appropriatamente condotti sull uomo. Questi studi hanno un follow-up sufficientemente prolungato, storie espositive affidabili, dosi sufficientemente elevate ed evidenzia statistica adeguata per concludere che l esposizione all agente non comporta un rischio significativo di cancro per l uomo. L evidenza di scarsa cancerogenità nelle prove su animali viene considerata se è supportata da altri dati pertinenti. Alle sostanze per le quali non si dispone di dati di carcinogenità sull uomo e su animali da esperimento, non è stata data alcuna designazione relativa alla cancerogenicità. L esposizione a carcinogeni deve essere mantenuta al minimo. I lavoratori esposti a carcinogeni di categoria A1, per i quali non viene definito un TLV, debbono essere adeguatamente equipaggiati per eliminare nel modo più completo possibile ogni esposizione ai carcinogeni. Per i carcinogeni di categoria A1 con un TLV e per i carcinogeni di categoria A2 e A3, l esposizione, attraverso qualsiasi via, deve essere accuratamente controllata al fine di mantenerla ai livelli ragionevolmente bassi al di sotto del TLV. Per una descrizione più completa e informazioni sulle varie categorie, si prega di fare riferimento alle Guidelines for Classification of Occupational Carcinogens nella introduzione alla 6 a Edizione della Documentation of the Treshold Limit Values. 4/9
6 TWA Concentrazione media ponderata nel tempo per una giornata lavorativa di 8h e per 40h lavorative settimanali a cui quasi tutti i lavoratori possono essere esposti ripetutamente, giorno per giorno, senza effetti negativi STEL Concentrazione cui i lavoratori possono essere esposti continuativamente per un breve periodo senza che insorgano: 1) irritazione; 2) alterazione cronica o irreversibile del tessuto; 3) narcosi di grado sufficiente ad accrescere le probabilità di infortuni, o menomare le capacità di mettersi in salvo o ridurre materialmente l'efficienza lavorativa, purché il TWA giornaliero non venga superato. In mancanza di un limite STEL l ACGIH raccomanda quanto segue: Le escursioni per esposizioni di breve durata possono superare un valore pari a 3 volte il TLV-TWA per non più di 30 minuti complessivi durante la giornata lavorativa e, in nessun caso, un valore pari a 5 volte il TLV-TWA, sempre nel presupposto che il TLW-TWA non venga superato. TLV PER MISCELE Quando due o più sostanze nocive sono presenti contemporaneamente, bisogna prendere in considerazione gli effetti combinati piuttosto che quelli dei singoli elementi. In mancanza di una dimostrazione contraria, gli effetti delle diverse sostanze nocive debbono essere considerati additivi. In altre parole, se la somma delle seguenti frazioni: C1 + C Cn T1 T2 Tn supera l unità allora il limite della miscela deve essere considerato superato. C1 rappresenta la concentrazione della sostanza in esame rilevata nell atmosfera dell ambiente di lavoro, e T1 il valore limite corrispondente. Si può fare eccezione a questa regola quando ci sono buone ragioni per ritenere che gli effetti principali delle diverse sostanze dannose non sono effettivamente additivi, ma indipendenti tra loro, come nel caso in cui i vari componenti della miscela esercitano solo effetti localizzati su diversi organi del corpo. In tali casi il valore limite è superato quando almeno un elemento della serie C1/T1 o C2/T2 ecc. supera l unità. C = CEILING Concentrazione che non deve essere superata durante qualsiasi momento della esposizione lavorativa. 2. U.S. AIR QUALITY STANDARDS - ASHRAE 5/9
7 U.S.AIR QUALITY STANDARDS ( Fed. Reg ; ASHRAE ) SOSTANZA INQUINANTE Long Term ( 1 anno ) mg/m 3 Short Term ( 24 h ) mg/m 3 Polveri Totali 0,050 0,150 Idrocarburi Totali --- 0,160 Ossido di carbonio -- 8,750 SOSTANZA Long Term ( 1 anno ) Short Term ( 8 h ) INQUINANTE Anidride carbonica I limiti proposti dalla ASHARE, per quanto riguarda la concentrazione di anidride carbonica in ambienti destinati ad uffici, viene presa in considerazione per il calcolo della rata minima di ventilazione in aree confinate. Livelli superiori a 2500 pari allo 0,25% in concentrazione di anidride carbonica non possono ritenersi accettabili (la concentrazione di CO 2 nell aria atmosferica è pari a 300 o 0,03%). I limiti sopra riportati sono da considerarsi standards applicabili alle situazioni di esposizione sul lungo periodo e sul breve periodo in ambiente di tipo civile (cioè non industriale) piuttosto che valore limite di soglia per ambiente di lavoro, anche se molto spesso i progettisti più attenti lo utilizzano come linea guida nella definizione dei parametri di funzionamento degli impianti di condizionamento. Infatti, la stessa ASHRAE suggerisce, per valutare le esposizioni di tipo professionale/occupazionale, di riferirsi ai limiti che per tali ambiti sono studiati e proposti dalle organizzazioni di settore, quali anche, oltre all ACGIH, possono essere altri organismi federali o statali (negli Stati Uniti l OSHA Occupational Safety and Health Agency, oppure il NIOSH, National Institute for Occupational Safety and Health). Per esempio, per valutare l esposizione a sostanze chimiche aerodisperse sul lungo periodo oppure situazioni di ufficio/abitazioni civili, l ASHRAE stessa e l OSHA suggeriscono di utilizzare i limiti proposti dall ACGIH divisi per un fattore di sicurezza pari a 10. 6/9
8 VALORI LIMITE ADOTTATI PER POLVERI (FRAZ. PM 10 E 2,5) 1 Per i microinquinanti organici ed inorganici alcune organizzazioni ed enti internazionali, tra cui la commissione tecnico-scientifica per l elaborazione delle linee guida per gli ambienti indoor del Ministero della Sanità, hanno proposto quali termini di riferimento, per l individuazione del grado di contaminazione, di applicare i criteri riportati nella seguente tabella: SOSTANZA INQUINANTE BASSO µg/m 3 INTERMEDIO µg/m 3 ELEVATO µg/m 3 MOLTO ELEVATO µg/m 3 Polveri PM 10 < > 300 Polveri PM 2,5 < > 180 Idrocarburi totali < > 2000 SOSTANZA INQUINANTE BASSO INTERMEDIO ELEVATO MOLTO ELEVATO Anidride carbonica (CO 2 ) 2 < > : i livelli di concentrazione riportate in tabella non costituiscono un pericolo per la salute dei lavoratori ma sono comunque buoni indicatori della capacità di ricambio dell aria ambiente 3. VALORI LIMITE DI SOGLIA ADOTTATI IN ALCUNI PAESI PER LA FORMALDEIDE Formaldehyde standards Indoor air PAESE CONCENTRAZIONE STATUS () Stati Uniti 0,1 ceiling Adottato da American Society of Heating, Refrigeration, and Air Conditioning Engineers Danimarca 0,12 max Raccomandato Svezia 0,1 max nuovi edifici Proposto dal National Board of 0,4 min. vecchi edifici Health and Walfare 0,7 max vecchi edifici Olanda 0,1 max Raccomandato dal Ministers of housing and health Repubblica Federale Tedesca 0,1 max Raccomandato dal Ministry of Health 1 Fonte: Clinica del Lavoro di Pavia 7/9
9 Il valore limite adottato dall ASHRAE e dall O.M.S. (Organizzazione Mondiale di Sanità) per ambienti confinati, pari a 0,1, è ritenuto sufficiente a garantire un ambiente confortevole per la maggior parte delle persone esposte anche se non si ha la garanzia di protezione della salute per persone sensibili o sensibilizzabili. In letteratura vengono riportati valori di concentrazione anche più bassi in relazione all insorgenza di problemi sulla salute di persone esposte (0,010 mg/m 3 come soglia di irritazione del bulbo oculare e 0,100 µg/m 3 come soglia di irritazione alla gola). N.B. per convertire le concentrazioni espresse in a mg/m 3 occorre applicare la seguente equazione: 3 Peso Molecolare mg / m = 24,45 dove 24,45 rappresenta il volume molare in litri a temperatura e pressione normali cioè 25 C e 760 torr. 8/9
10 CHIMICA GIUDIZIO CRITICO SULLA QUALITÀ DELL ARIA Per la valutazione della qualità dell aria in ambienti indoor sono stati stabiliti, in accordo con i Responsabili della Sicurezza, dei range di tolleranza allo scopo di poter esprimere un giudizio critico come di seguito riportato: - OTTIMO: le concentrazioni sono inferiori ai valori guida consigliati dalla ASHARAE; - BUONO: le concentrazioni non superano del doppio i valori guida consigliati dalla ASHARAE; - SUFFICIENTE: le concentrazioni sono superiori al doppio dei i valori guida consigliati dalla ASHARAE ma sono inferiori ai limiti proposti dall ACGIH divisi per il fattore di sicurezza pari a 10; - INSUFFICIENTE: le concentrazioni sono superiori ai limiti proposti dall ACGIH divisi per il fattore di sicurezza pari a 10; N.B. Il giudizio critico è stato espresso globalmente per singola sede/unità immobiliare basandosi sulla media dei risultati ottenuti in tutte le aree indagate. 9/9
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