ASSISTENZA E INTEGRAZIONE SOCIALE DELLE PERSONE CON HANDICAP

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1 SCHEDA N. 4 ASSISTENZA E INTEGRAZIONE SOCIALE DELLE PERSONE CON HANDICAP I dipendenti portatori di handicap, i dipendenti genitori di figli portatori di handicap ovvero parenti - affini di portatori di handicap sono ammessi alla fruizione dei benefici e delle agevolazioni disciplinati dalla legge 5 febbraio 1992, n. 104 "Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate" (di seguito denominata 104/92), con le modificazioni e integrazioni apportate dalla legge n.53/2000 e n.388/2000. Il dipendente che voglia ottenere le agevolazioni previste dalla legge in esame deve produrre richiesta all Azienda provinciale per i servizi sanitari. Il verbale della commissione sanitaria può essere sostituito: - dal certificato del medico di base nel caso in cui l assistito sia affetto da sindrome di down. In questa ipotesi il certificato medico deve comunque attestare la situazione di gravità connessa alla sindrome di down da cui è affetto l assistito; - per gli invalidi di guerra è sufficiente l'esibizione dell'attestato di pensione rilasciato dal Ministero del Tesoro (mod. 69) o di copia del decreto concessivo della stessa; In conformità al verbale rilasciato dall Azienda, il Servizio per la gestione delle risorse umane della scuola e della formazione procederà alla concessione dei benefici in parola. Ottenuto il verbale è quindi necessario formalizzare richiesta di ammissione ai benefici previsti dalla legge tramite l apposito modello TSK 104, completo degli allegati richiesti. Il Servizio per la gestione delle risorse umane della scuola e della formazione procede all istruzione del procedimento che si conclude con una nota di ammissione ai benefici della Legge 104/92. Da questo momento il dipendente, previ opportuni accordi con il Dirigente scolastico/formativo, ovvero, per il personale coordinatore pedagogico e insegnante scuole dell infanzia, con il Dirigente del Servizio scuole infanzia, istruzione e formazione professionale, può avvalersi degli istituti di seguito descritti secondo le proprie esigenze. GENITORI (NATURALI, ADOTTIVI O AFFIDATARI) DI FIGLI PORTATORI DI HANDICAP DI ETA INFERIORE A 3 ANNI Il dipendente genitore di figli di età inferiore a 3 anni con handicap in situazione di gravità, non ricoverati a tempo pieno presso istituti specializzati può, fino al compimento del terzo anno di vita del minore: - prolungare il congedo parentale (ex astensione facoltativa) oppure - chiedere la riduzione oraria giornaliera di due ore (un ora nei giorni in cui l orario di lavoro è inferiore alle 6 ore) PROLUNGAMENTO CONGEDO PARENTALE Il prolungamento potrà essere fruito solo dopo che sia trascorso il periodo corrispondente all ammontare del normale periodo di congedo (a prescindere dal fatto che il periodo di congedo normale sia stato, o meno, fruito in tutto o in parte) e cioè non prima che siano trascorsi 10 (o 11) mesi (6 mesi per il personale a tempo determinato) dal termine del congedo obbligatorio di maternità ed entro il compimento del terzo anno di vita del figlio. Per le modalità di gestione si rinvia alla disciplina del congedo parentale entro il terzo anno di vita. Codice giustificativo 4U Prolungamento congedo parentale L.104/92 pag. 1 di 5

2 RIDUZIONE ORARIA GIORNALIERA DI DUE ORE Per le modalità di gestione si rinvia alla disciplina dei riposi per allattamento. Codice giustificativo 46 Permesso cure figli 3A Legge 104/92 Articolo 42, comma 1 del Decreto Legislativo n. 151 del 2001 Articoli 4 e 33,comma 2 della L. 104/92. GENITORI (NATURALI, ADOTTIVI O AFFIDATARI) DI FIGLI PORTATORI DI HANDICAP CON ETA COMPRESA TRA I 3 E I 18 ANNI Il dipendente genitore di figlio minore con handicap in situazione di gravità, non ricoverato a tempo pieno presso istituti specializzati, ha diritto a 3 giorni di permesso mensili fruibili in via continuativa o frazionata. I giorni di permesso possono essere fruiti alternativamente da entrambi i genitori anche durante i periodi di congedo parentale o di congedo per malattia del figlio. I tre giorni di permesso mensili sono fruibili a giornata intera o ad ore. In caso di fruizione ad ore, il totale delle ore non può eccedere la somma delle ore corrispondenti a 3 giornate lavorative di orario medio (arrotondato), secondo le risultanze di cui al seguente schema riepilogativo, relativo ad ipotesi di orario di lavoro pari a 36 ore settimanali (personale ATA) o diversamente articolato (assistenti educatori, insegnanti delle scuole infanzia e della formazione professionale). orario di lavoro su 5 gg./sett personale ATA 2 giorni interi + 7 ore ovvero 1 giorno intero +14 ore ovvero 21 ore assistenti educatori con 30 o 28 ore frontali/sett assistenti educatori con 24 ore frontali/sett insegnanti delle scuole dell'infanzia insegnanti della formazione professionale 1 giorno intero +12 ore ovvero 1 giorno intero +12 ore ovvero orario di lavoro su 6 gg./sett. 1 giorno intero + 12 ore ovvero 2 giorni interi + 4 ore ovvero 1 giorno intero +8 ore ovvero 12 ore Le ore sono utilizzabili solo per coprire assenze inferiori all'intera giornata. Le giornate/ore non utilizzate nel mese non sono fruibili nel mese successivo. I permessi non riducono le ferie e non incidono sull anzianità di servizio. pag. 2 di 5

3 Le assenze per permessi giornalieri sono retribuite. Presentare all'inizio di ogni mese al Dirigente scolastico/formativo, ovvero Coordinatore pedagogico in caso di insegnante scuola infanzia, e Dirigente Servizio della scuola dell infanzia istruzione e formazione professionale, in caso di personale coordinatore pedagogico, il calendario della fruizione dei permessi giornalieri e/o orari utilizzando il modulo TSK 11. Alla fine del mese la Struttura di appartenenza deve inoltrare al Servizio per la gestione delle risorse umane della scuola e della formazione il medesimo modulo con l'attestazione, sulla facciata B, dell'avvenuta fruizione dei permessi. Nelle giornate in cui il lavoratore gode di riduzione oraria ai sensi della legge 104/92 non è consentita l'effettuazione del lavoro straordinario. Codice giustificativo 7 C Permesso orario L.n.104/92 art.33. co.3 Normativa Articolo 42, comma 2 del Decreto Legislativo n. 151 del 2001 Articoli 4 e 33,comma 3 della L. 104/92 RADDOPPIO DEI PERMESSI DI CUI ALLA LEGGE 104/92, ART. 33, COMMA 3 PER FIGLI DI ETÀ SUPERIORE A 3 ANNI Il dipendente genitore con figlio/a di età superiore ai 3 anni, in presenza di documentati motivi di particolare gravità connessi alla sfera familiare, ulteriori rispetto a quelli alla base della concessione dei benefici (di cui alla legge 104/92) da parte dell Azienda provinciale per i servizi sanitari, può chiedere il raddoppio dei permessi di cui alla legge 104/92. Tali permessi devono essere fruiti a giornata intera e sono concessi per il periodo di un anno rinnovabile. Il dipendente deve presentare la domanda in carta semplice e la relativa documentazione al Servizio per la Gestione delle risorse umane della scuola e della formazione Settore ATA GENITORI (NATURALI, ADOTTIVI O AFFIDATARI) DI FIGLI MAGGIORENNI PORTATORI DI HANDICAP OVVERO FAMILIARI (PARENTI O AFFINI ENTRO IL TERZO GRADO) DI SOGGETTI PORTATORI DI HANDICAP Ai genitori di figli, anche maggiorenni, con handicap in situazione di gravità, non ricoverati a tempo pieno presso istituti specializzati ovvero ai parenti o affini entro il 3 grado, al coniuge di soggetti con handicap in situazione di gravità, non ricoverati a tempo pieno presso istituti specializzati, spettano tre giorni di permesso mensile, frazionabili anche ad ore. I permessi giornalieri possono essere riconosciuti anche nel caso di oggettiva ed effettiva lontananza dall assistito. In tale caso: - i permessi possono essere fruiti solo a giornata intera e in maniera continuativa; - all inizio di ogni mese deve essere presentato, al dirigente competente un programma di assistenza indicando i giorni che si intendono utilizzare per fornire assistenza; - il programma deve essere approvato dal Dirigente scolastico/formativo, che si esprime in merito circa la compatibilità organizzativa del medesimo, con diritto di modificare lo stesso qualora non coerente alle esigenze della struttura. 1 Escluso i dipendenti genitori ai soggetti contitolari non è possibile utilizzare i permessi nello stesso mese. Pertanto l eventuale cambio della prestazione assistenziale da un mese all altro deve essere 1 circolare INPS N. 90 del 23 maggio 2007 pag. 3 di 5

4 preceduto da una rinuncia alle agevolazioni a favore del parente o affine che subentrerà nell assistenza. Per le modalità di gestione dei permessi, nonché per gli effetti degli stessi sul rapporto di lavoro vale quanto detto in precedenza. Congedo straordinario articolo 42, comma 5 D.Lgs. 151/2001 Tale congedo può essere richiesto: 1) dal CONIUGE della persona gravemente disabile, qualora convivente con la medesima; 2) dai GENITORI (naturali, adottivi o affidatari), di figlio portatore di handicap, nel caso in cui il figlio non sia coniugato. In caso di figlio coniugato, il genitore potrà fruire del congedo se: - il figlio non convive con il coniuge, ovvero, in caso di convivenza: - se il coniuge non presti attività lavorativa ovvero sia lavoratore autonomo; - se il coniuge ha rinunciato espressamente a godere per lo stesso soggetto e negli stessi periodi del congedo. In caso di figli minorenni per i quali l altro genitore usufruisce del congedo di maternità o parentale, il congedo straordinario può essere richiesto. Non è ammessa invece la contemporanea fruizione del congedo né l utilizzo dei permessi giornalieri. 2 3) dai FRATELLI E/O SORELLE se: - conviventi con il soggetto portatore di handicap, ovvero - se l assistito è coniugato e/o non convivente, solo se se il coniuge dell assistito non presti attività lavorativa ovvero ha rinunciato espressamente a godere per lo stesso soggetto e negli stessi periodi del congedo 3. - se i genitori sono deceduti, ovvero in presenza di genitori viventi purchè totalmente inabili a prestare assistenza. In tale caso alla richiesta dovranno essere allegati riconoscimento invalidità civile, rendite INAIL, pensioni di invalidità o analoghe provvidenze da cui sia derivabile lo stato di invalidità totale dei/l genitori/e o sua/loro permanente inabilità, a prestate assistenza al fratello/sorella in situazione di handicap grave. Il congedo può essere richiesto a mese o giorni interi. Nel caso di fruizione frazionata senza ripresa di attività lavorativa tra un periodo di congedo e l altro, saranno computati anche i giorni festivi, i sabati e le domeniche. Se il congedo è richiesto a frazione di anno, ai fini del computo del periodo massimo riconoscibile, l anno si assume di durata di 365 giorni. Ai fini del computo del periodo massimo usufruibile, ovvero due anni, vanno decurtati i periodi di assenza effettuati a diverso titolo per gravi ragioni personali. Qualora nello stesso mese, prima o dopo la fruizione da parte di uno dei beneficiari di un periodo di congedo straordinario, venissero richiesti dal cotitolare giorni di permesso, gli stessi verranno computati come congedo straordinario. Il periodo di congedo non può essere interrotto se non in caso di malattia, con presentazione di certificato medico che attesti che la stessa non rende possibile l attività di assistenza, ovvero in caso di astensione dal lavoro per maternità. 2 messaggio INPS n del 20 settembre circolare INPS n. 112 del 3 agosto 2007 pag. 4 di 5

5 Il dipendente deve richiedere espressamente l interruzione fornendo i documenti comprovanti lo stato di malattia ovvero di astensione dal lavoro per maternità. Il dipendente ha diritto alla conservazione del posto. Il periodo trascorso in congedo è valutato agli effetti dell anzianità di servizio, con esclusione di quelli relativi al trattamento di fine rapporto ed alle ferie, e si cumula con eventuali altri periodi trascorsi in aspettativa non retribuita. Il dipendente percepisce una indennità corrispondente all ultima retribuzione ed il periodo trascorso in congedo è coperto da contribuzione previdenziale. La richiesta di congedo, compilata sull apposito modello TSK H1 (genitori)- TSK H 2 (fratelli/sorelle) o TSK H3 (coniuge), deve pervenire al Servizio Gestione risorse umane della scuola e della formazione con almeno 15 giorni di preavviso vistata dal Dirigente scolastico/ formativo, ovvero dal Dirigente del Servizio scuole infanzia, istruzione e formazione professionale per il personale insegnante scuola infanzia e coordinatore pedagogico. Per le Segreterie Codice giustificativo 5 D Congedo straordinario retribuito per legge 388/2000 articolo 80, comma 2 della legge 388 del 23 dicembre 2000 articolo 42, comma 5 del Decreto legislativo n. 151/01 DIPENDENTI PORTATORI DI HANDICAP I dipendenti in stato di disabilità grave possono fruire alternativamente di due ore di permesso giornaliero (un ora se l orario giornaliero è inferiore alle 6 ore), o di tre giorni mensili di permesso retribuito. I permessi possono essere utilizzati solo ed esclusivamente con riferimento alla propria persona e non possono essere fruiti per assistere altro familiare. Se il lavoratore portatore di handicap fruisce direttamente dei permessi, non è possibile la fruizione dei medesimi permessi per lo stesso lavoratore da parte dei genitori, del coniuge, dei parenti e degli altri soggetti previsti dalla legge. Le assenze non incidono sulle ferie né sull anzianità di servizio. I permessi sono retribuiti. Presentare all'inizio di ogni mese al proprio dirigente il calendario della fruizione dei permessi giornalieri e/o orari utilizzando il modulo TSK11. Alla fine del mese l Istituto scolastico/formativo, ovvero il Servizio scuole infanzia, istruzione e formazione professionale, inoltrerà al Servizio per la gestione delle risorse umane della scuola e della formazione- Settore ATA, il medesimo modulo con l'attestazione, sulla facciata B, dell'avvenuta fruizione dei permessi. Nelle giornate in cui il lavoratore gode di riduzione oraria ai sensi della Legge 104/92 non è consentita l'effettuazione del lavoro straordinario. La riduzione oraria non è fruibile se non si presta attività lavorativa. Per le Segreterie Codici giustificativi 7 C Permesso orario L.104/92 art.33,c.3 7 E Riduzione oraria L.104/92 Articolo 33, commi 2,3 e 6 della L.104/92 Articolo 19 della legge 8 marzo 2000 n. 53 pag. 5 di 5