VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
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- Gerardina Fiori
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1 VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI Il Collegio Docenti, nella seduta del 14 Gennaio 2015, preso atto dei seguenti riferimenti normativi: L.104/1992 per la disabilità DPR 297/94 ( testo unico) art. 7 c 2 lett. b) e lett. o); DPR 249/98 e successive modificazioni, l art. 4 c. 4 del DPR 275/99 L. 53/2003; l art. 8 del DL 59/04; DL 137/08 art. 2 e 3; DPR n. 122 del 22 giugno 2009 L. 170/2010 e successive integrazioni per gli alunni con DSA Direttiva del 27 dicembre 2012 relativa ai Bisogni educativi speciali (BES) DELIBERA il presente Documento di Valutazione per gli alunni della scuola primaria e secondaria dell Istituto Comprensivo di Montelabbate nel quale vengono definiti modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. OGGETTO DI VALUTAZIONE La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni ed è uno strumento per verificare l efficacia del lavoro svolto in modo interattivo dalla scuola e dall'alunno. La valutazione è intesa in senso promozionale e orientativo, per il discente e per il docente ed è frutto del confronto collegiale messo in atto dal gruppo docente della classe. FASI DELLA VALUTAZIONE La valutazione del percorso effettuato dall alunno, che accompagna i processi di apprendimento, si esplica attraverso le seguenti fasi: - Valutazione iniziale: attraverso prove di ingresso ed osservazioni sistematiche si valuta la situazione iniziale, ovvero le conoscenze possedute all inizio di ogni anno scolastico scuola primaria e di scuola secondaria di primo grado. - Valutazione formativa : valuta il grado di apprendimento nel corso di un itinerario didattico, permette di prevedere i rinforzi adeguati alle difficoltà riscontrate oppure attività di potenziamento. - Valutazione finale sommativa (al termine di ogni quadrimestre) valuta i risultati dopo vari itinerari didattici, tenendo anche conto dell'impegno e del progresso compiuto rispetto ai livelli di partenza.
2 MODALITA DI VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL INFANZIA La scuola dell infanzia prevede una valutazione relativa agli obiettivi di apprendimento per conoscere e comprendere i livelli raggiunti da ciascun bambino per poter identificare i processi da promuovere, sostenere e rafforzare al fine di favorirne lo sviluppo e la maturazione. Valutare, dunque, l alunno per ricavarne elementi di riflessione sul contesto e l azione educativa, in una prospettiva di continua regolazione dell attività didattica tenendo presenti i modi di essere, i ritmi di sviluppo e gli stili di apprendimento di ciascun bambino. Campi di esperienza, all'interno dei quali si sviluppano gli obiettivi di apprendimento: v Il sé e l altro v Il corpo in movimento v Immagini, suoni, colori v I discorsi e le parole v La conoscenza del mondo Modalità di valutazione VALUTAZIONE IN ITINERE: valuta il percorso di sviluppo del bambino,inerente i campi di esperienza VALUTAZIONE FINALE: verifica gli esiti formativi raggiunti dai bambini e la qualità dell attività educativa e didattica. -Per poter valutare si raccolgono elementi sulla base di specifici indicatori tramite osservazioni. -E previsto un colloquio d ingresso per i bambini di 3 anni nuovi iscritti. -Durante l anno scolastico sono previsti due colloqui individuali nei mesi di dicembre e aprile.
3 MODALITA' DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI SCUOLA PRIMARIA e SECONDARIA DI I GRADO La valutazione quadrimestrale collegiale e individuale, deriva da una serie di operazioni, che si sostanziano nelle rilevazioni effettuate mediante prove oggettive e non oggettive. Inoltre, l espressione dei voti tiene conto, oltre che del grado di apprendimento e delle conoscenze-abilità, anche dei seguenti criteri: Impegno manifestato dall alunno. Grado di progresso registrato rispetto alla situazione di partenza. Livello di prestazione raggiunto rispetto alle potenzialità personali. Tipologia di prove Si ritiene opportuno somministrare in modo equilibrato vari tipi di prove, rispettando le diverse modalità di apprendimento degli alunni. Prove non oggettive: prove orali prove pratiche prove scritte Prove oggettive: (intese come prove scritte con criteri di valutazione predeterminati) Schede del tipo: - risposta multipla - di associazione - di completamento - di corrispondenza Nella somministrazione di PROVE NON OGGETTIVE si terrà presente quanto segue: 10=comprende, applica, spiega con autonomia di giudizio concetti e procedimenti trasferendoli in qualsiasi situazione. 9= trasferisce autonomamente concetti e procedimenti in situazioni diverse. 8= applica autonomamente le abilità acquisite in situazioni simili. 7= ha acquisito le conoscenze di base. 6= ha acquisito le conoscenze di base in modo essenziale. 5= ha acquisito le conoscenze di base in modo frammentario. 4= non ha acquisito le conoscenze di base Nella somministrazione delle PROVE OGGETTIVE si terrà conto delle seguenti modalità di valutazione, i voti corrispondono a: 10= 96% a 100% delle risposte corrette. 9= da 86% a 95% a delle risposte corrette. 8 = da 76% a 85% delle risposte corrette. 7 = da 66% a 75%% delle risposte corrette. 6 = da 56% a 65% delle risposte corrette. 5 = da 46% a 55% delle risposte corrette. 4= da 36% a 45% delle risposte corrette Scala di valutazione
4 Il Collegio Docenti; fermo restando la norma ministeriale che prevede l utilizzo dell intera scala in decimi ( da 1 a 10), delibera come orientamento generale l utilizzo della seguente scala di valutazione: da 4 a 10, per la scuola secondaria di primo grado; questa fase è molto particolare, in quanto si avvia il processo di apprendimento, che in ogni bambino si esplicita attraverso modalità e tempi diversi da 5 a 10 per la scuola primaria; il 5 potrà essere assegnato solo in particolari casi e dopo aver messo in atto tutte le strategie per consentire all alunno il raggiungimento degli obiettivi minimi INDICAZIONI PARTICOLARI PER LA SCUOLA PRIMARIA -n. di prove per ogni quadrimestre: classi I e II a discrezione degli insegnanti, comunque in un numero tale che permette di avere elementi per procedere alla valutazione periodica e quindi non inferiore a due -n. di prove per ogni quadrimestre: classi III, IV e V tre scritti per italiano e tre per matematica; uno scritto per ognuna delle seguenti discipline: inglese, storia, geografia e scienze ; -n. di prove orali per ogni quadrimestre: classi III, IV e V almeno 2 per disciplina Modalità di recupero: vengono utilizzate le ore di compresenza che permettono la formazioni di piccoli gruppi con livelli di apprendimento omogenei; il docente che realizza il recupero ha cura di predisporre una programmazione concordata con l insegnante disciplinare. INDICAZIONI PARTICOLARI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO -n. di prove per ogni quadrimestre: minimo 3 prove scritte in italiano, matematica e lingue straniere e 2 prove orali per ogni disciplina. Modalità di recupero: vengono utilizzate le ore aggiuntive di insegnamento dei docenti che hanno dato la loro disponibilità a svolgerle, nel limite delle risorse finanziarie assegnate alla scuola; si procede alla formazione di piccoli gruppi di alunni con livelli di apprendimento omogenei; il docente che realizza il recupero ha cura di predisporre una programmazione concordata con l insegnante disciplinare. Valutazione e giorni di assenza: la valutazione degli alunni che hanno fatto registrare un elevato numero di assenze verrà effettuata tenuto conto di quanto previsto dal regolamento d istituto in ordine alle deroghe al limite di giorni di assenza stabilito dalla normativa vigente per la validità dell anno scolastico ovvero: o gravi motivi di salute adeguatamente documentati; o terapie e/o cure programmate; o partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I.; o adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo (cfr. Legge n. 516/1988 che recepisce
5 o l intesa con la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno; Legge n. 101/1989 sulla regolazione dei rapporti tra lo Stato e l Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, sulla base dell intesa stipulata il 27 febbraio 1987); difficili situazioni familiari documentate o comprovate da servizi sociali o altri enti del territorio. In considerazione del fatto che nella nostra scuola vi sono solo classi a tempo normale (30 ore settimanali) il monte orario annuale è di 990 ore; per gli alunni che non si avvalgono dell insegnamento della Religione cattolica e non frequentano le attività alternative alla religione cattolica (entrano un ora dopo, o escono un ora prima), il monte ore va decurtato di ulteriori 33 ore annuali (957 ore). Nel monte orario annuale sono da calcolare anche gli ingressi posticipati e le uscite anticipate. L impossibilità di accedere alla valutazione comporta la non ammissione alla classe successiva o all esame finale del ciclo. Tali circostanze sono oggetto di preliminare accertamento da parte del consiglio di classe e debitamente verbalizzate. INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Rispettare le regole convenute. Portare a termine gli impegni presi. Assumere atteggiamenti relazionali positivi e collaborativi nel rispetto dei ruoli. SCUOLA PRIMARIA Criteri per l attribuzione del giudizio sintetico del comportamento OTTIMO DISTINTO Rispetta e riconosce sempre le regole. Porta costantemente a termine gli impegni presi. È disponibile e collaborativo nel rispetto dei ruoli. Generalmente rispetta le regole. Porta a termine gli impegni presi e stabilisce rapporti positivi e collaborativi nel rispetto dei ruoli. BUONO SUFFICIENTE NON SUFFICIENTE Talvolta/ Non sempre rispetta le regole e porta a termine gli impegni presi. Solitamente Assume atteggiamenti positivi con i compagni, ma non sempre accetta e rispetta gli altri riconoscendone i ruoli. Spesso non rispetta le regole né porta a termine gli impegni presi. Assume di frequente atteggiamenti poco corretti con i compagni. Spesso /Non sempre sa accettare e rispettare gli altri riconoscendone i ruoli. Non rispetta le regole né porta a termine gli impegni presi. Assume comportamenti non corretti con i compagni e non dimostra atteggiamenti relazionali positivi e collaborativi. Non sa accettare e rispettare gli altri riconoscendone ruoli e funzioni.
6 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO SCUOLA SECONDARIA INDICATORI a. scrupoloso rispetto del regolamento scolastico e comportamento maturo ed esemplare per responsabilità e collaborazione b. vivo interesse e partecipazione attiva alle lezioni con ruolo propositivo all interno della classe 10 c. regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche a. attento rispetto del regolamento scolastico e comportamento responsabile e collaborativo b. interesse e partecipazione consapevole alle lezioni 9 c. regolare svolgimento delle consegne scolastiche a. sostanziale rispetto del regolamento scolastico e comportamento prevalentemente buono per responsabilità e collaborazione b. interesse e partecipazione non sempre costanti alle lezioni 8 c. svolgimento abbastanza regolare delle consegne scolastiche a. comportamento incostante per responsabilità e collaborazione, con eventuali segnalazioni sul registro e/o notifiche alla famiglia b. mediocre interesse, frequenza e partecipazione discontinua alle lezioni 7 c. irregolare svolgimento delle consegne scolastiche a. inosservanza del regolamento scolastico tale da comportare sanzioni disciplinari con eventuale allontanamento dalle lezioni (fino a gg. 15) b. limitata partecipazione alle attività scolastiche e disturbo del regolare svolgimento delle lezioni 6 c. svolgimento spesso disatteso dei compiti assegnati a. gravi o ripetute inosservanze del buon comportamento scolastico tali da essere sanzionabili con l erogazione di sanzioni disciplinari che comportano l allontanamento dalle lezioni oltre i 15 gg. secondo quanto stabilito dalla normativa vigente in materia e recepito dal Regolamento di Disciplina dell Istituto 5
7 NOTE: GLI INDICATORI SI RIFERISCONO RISPETTIVAMENTE A COMPORTAMENTO, PARTECIPAZIONE ED IMPEGNO. NELLA VOCE IMPEGNO SI VALUTA ANCHE LA REGOLARITA NELLA PRESENZA A SCUOLA DEGLI STRUMENTI E DEI MATERIALI FONDAMENTALI PER LO SVOLGIMENTO DEL LAVORO. LA VALUTAZIONE E ATTRIBUITA IN PRESENZA DI ALMENO 2 DEI 3 INDICATORI. REV. Del 13/1/2016 Valutazione del comportamento con voto inferiore a sei La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio o finale è decisa dal consiglio di classe nei confronti dell alunno cui sia stata precedentemente irrogata una sanzione disciplinare ai sensi dell articolo 4, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni. INDICAZIONE PER LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI NEO ARRIVATI Valutazione in corso d anno Sul documento di valutazione del primo quadrimestre, a seconda della data di arrivo dell alunno e delle informazioni raccolte sulle sue abilità e conoscenze scolastiche vengono, negli spazi riservati alle discipline o agli ambiti disciplinari, espressi enunciati di questo tipo o simili: 1. La valutazione non viene espressa in quanto l alunno si trova nella prima fase di alfabetizzazione in lingua italiana 2. La valutazione espressa si riferisce al percorso personale di apprendimento in quanto l alunno si trova nella fase di alfabetizzazione in lingua italiana Enunciati del primo tipo sono formulati ad esempio quando l arrivo dell alunno è troppo vicino al momento della stesura dei documenti di valutazione; si può eventualmente riportare la data di arrivo in Italia o di iscrizione alla scuola italiana. Enunciati del secondo tipo invece sono utilizzati quando l alunno partecipa parzialmente alle attività didattiche previste per i diversi ambiti disciplinari. Si dovrebbe tendere, per quanto possibile, a esprimere una valutazione in ogni ambito servendosi eventualmente della seconda formula o di una combinazione delle due. Valutazione di fine anno Nel secondo quadrimestre la valutazione espressa è la base per il passaggio o meno alla classe successiva e dunque deve essere formulata, utilizzando enunciati del tipo 2. VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Rientrano nella più ampia definizione di BES tre grandi sotto-categorie: quella della disabilità; quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. VALUTAZIONE ALUNNI DISABILI La valutazione degli alunni con disabilità certificata è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del Piano Educativo Individualizzato ed è espressa con voto in decimi. In base alla Legge 104 del 5/2/1992 Nella valutazione degli alunni con handicap è
8 indicato, sulla base del Piano Educativo individualizzato, per quali discipline siano stati adottati particolari criteri didattici, quali attività integrative e di sostegno siano state svolte,anche in sostituzione parziale dei contenuti programmatici di alcune discipline. Nella scuola dell obbligo sono predisposte, sulla base degli elementi conoscitivi di cui sopra, prove d esame corrispondenti agli insegnamenti impartiti e idonee a valutare il progresso dell allievo in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Nel caso di alunni disabili la cui programmazione educativo didattica sia completamente differenziata rispetto alle discipline del curricolo standard, è necessario rifarsi alle aree indicate nel Profilo Dinamico Funzionale,indicando per ciascuna di esse le fasi significative di miglioramento. In tal caso il Documento di Valutazione riporterà le aree e non le singole discipline. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ( DSA) La legge n.170 dell 8/10/2010 stabilisce che gli alunni con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari. Le Istituzioni scolastiche devono garantire: a) l uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico; b) l introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere; c) per l insegnamento delle lingue straniere, l uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento, prevedendo anche, ove risulti necessaria, la possibilità dell esonero. Si precisa che per la classe terza, l esonero dalla prova scritta della seconda lingua straniera, pur previsto, consente il conseguimento della qualifica e non del diploma di esame di stato. Le misure di cui sopra devono essere sottoposte periodicamente a monitoraggio per valutarne l efficacia e il raggiungimento degli obiettivi. Allo stesso modo, anche le prove di verifica degli apprendimenti per gli alunni con DSA terranno conto delle scelte metodologiche e didattiche operate dal gruppo docente e dal Consiglio di classe. Per la valutazione sommativa di fine quadrimestre si dovrà tenere conto delle capacità e delle difficoltà dell alunno, considerando i progressi manifestati rispetto alla situazione di partenza. Si dovrà dunque privilegiare la valorizzazione dei progressi individuali rispetto al pieno raggiungimento di un obiettivo e di uno standard previsto per il gruppo classe. ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO E CULTURALE Valgono i criteri generali sopra esposti. In particolare, alla luce delle valutazioni delle competenze e conoscenze di ingresso, che hanno portato all individuazione di un piano di studio individualizzato o ad un adattamento degli obiettivi di apprendimento, il gruppo dei docenti e il consiglio di classe procederà a valutare rispetto agli obiettivi e alle discipline previste per l alunno stesso. La valutazione, quindi, potrà essere svincolata dagli standard di riferimento del gruppo di pari età e scolarità. In ogni caso, dovrà essere collegata alla programmazione prevista per l alunno. CRITERI PER L AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA CHE NON RAGGIUNGONO I LIVELLI MINIMI DI APPRENDIMENTO STABILITI DAL COLLEGIO
9 percorso dell alunno, confrontando il livello di partenza con quello evidenziato in uscita atteggiamento dell alunno nei confronti dell apprendimento valutando attenzione, partecipazione, tempi di esecuzione dei compiti. comportamento inteso come rispetto delle regole, impegno, interazione con il gruppo numero delle insufficienze, che non deve essere superiore a tre regolarità nella frequenza confronto con la famiglia e con eventuali specialisti AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA DEGLI ALUNNI DELLA SC.SEC. I GRADO Nel caso in cui l'ammissione alla classe successiva sia comunque deliberata in presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la scuola provvede ad inserire una specifica nota al riguardo nel documento individuale di valutazione ed a trasmettere quest'ultimo alla famiglia dell'alunno.(artt. 2 e 3, DPR n. 122 del DESCRITTORI DICIPLINARI PER L'ATTRIBUZIONE DEL VOTO SUL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE PER LA SCUOLA PRIMARIA (vedi allegato) DESCRITTORI DICIPLINARI PER L'ATTRIBUZIONE DEL VOTO SUL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO (vedi allegato)
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