Produzione e mercato del vivaismo in Sicilia

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1 Produzione e mercato del vivaismo in Sicilia OESAAS Osservatorio sull Economia del Sistema AgroAlimentare della Sicilia

2 REGIONE SICILIANA ASSESSORATO AGRICOLTURA E FORESTE CORERAS CONSORZIO REGIONALE PER LA RICERCA APPLICATA E LA SPERIMENTAZIONE Produzione e mercato del vivaismo in Sicilia OESAAS Osservatorio sull Economia del Sistema AgroAlimentare della Sicilia

3 Il lavoro è stato coordinato da Simona Bacarella e C. Patrizia Di Franco. Simona Bacarella docente del Dipartimento di Economia dei Sistemi AgroForestali dell Università degli Studi di Palermo ha curato la stesura della Premessa e dei capitoli 1, 2 e 4. C. Patrizia Di Franco docente del Dipartimento di Economia dei Sistemi AgroForestali dell Università degli Studi di Palermo ha curato la stesura dei capitoli 3 e 5 e delle Conclusioni. Alberto Forte, tecnico del CORERAS, ha curato la stesura del capitolo 6. Damiana Riina, tecnico del CORERAS, ha curato la stesura del capitolo 7. Le rilevazioni sono state effettuate da Ivan Campanella, Antonella Cassarà e Damiana Riina tecnici del CORERAS e supervisionate dalle professoresse S. Bacarella e C.P. Di Franco.

4 Indice

5 Premessa 9 1. La struttura del vivaismo in Italia ed in Sicilia 1.1 L importanza economica del comparto 1.2 Il quadro strutturale nazionale 1.3 Il quadro strutturale regionale I risultati dell indagine in Sicilia 2.1 Metodologia d indagine 2.2 Aspetti strutturali I vivai frutticoli e orticoli 3.1 Il quadro strutturale 3.2 I risultati dell indagine: aspetti generali ed economici 3.3 I risultati dell indagine: aspetti tecnici e produttivi Il Vivaismo ornamentale 4.1 Il quadro strutturale 4.2 I risultati dell indagine: aspetti generali ed economici 4.3 I risultati dell indagine: aspetti tecnici e produttivi I vivai misti 5.1 Il quadro strutturale 5.2 I risultati dell indagine: aspetti generali ed economici 5.3 I risultati dell indagine: aspetti tecnici e produttivi

6 6. Il vivaismo viticolo in Sicilia, nel contesto nazionale 6.1 Il quadro strutturale 6.2 I risultati dell indagine sul territorio siciliano 6.3 Conclusioni e prospettive La normativa vivaistica 7.1 Disciplina fitosanitaria 7.2 Commercializzazione dei materiali di moltiplicazione delle piante ornamentali 7.3 Commercializzazione delle piantine di ortaggi e dei materiali di moltiplicazione degli ortaggi ad eccezione delle sementi 7.4 Commercializzazione del materiale di moltiplicazione delle piantine da frutto e delle piantine destinate alla produzione da frutto. 7.5 Certificazione volontaria 7.6 Regolamentazione del vivaismo viticolo 7.7 Esercizio dell attività vivaistica in Sicilia 7.8 Riferimenti normativi Conclusioni Bibliografia Appendice Appendice

7 Premessa Il comparto vivaistico in Italia ha assunto un ruolo strategico per l intera filiera agroalimentare; fornisce produzioni di qualità, con determinati standard igienico sanitari (secondo norme di legge), destinate a produzioni agroalimentari anch esse di qualità e a servizio di una moderna e dinamica agricoltura. Il mercato dei prodotti del comparto vivaistico è caratterizzato da una elevata competitività, motore di un forte dinamismo aziendale, e da una domanda fortemente esigente in termini qualitativi e di innovazione di prodotto. Il comparto vivaistico, diffuso su tutto il territorio nazionale, assume particolare importanza nelle aree di prima espansione (Centro e Nord); la diffusione territoriale dei diversi rami vivaistici si differenzia secondo la vocazione agricola territoriale. In Sicilia, come nel resto del Paese, il comparto vivaistico cerca di rispondere alle esigenze ed alle peculiarità della produzione agricola regionale. L agricoltura siciliana si fonda su differenti comparti produttivi portanti dell agroalimentare, principalmente: l agrumicolo, l olivicolo, l ortofrutticolo ed il vitivinicolo che insieme ragguagliano quasi la metà della superficie agricola utilizzata regionale ed una parte preponderante del valore della produzione agricola. Tuttavia, tali comparti produttivi non sempre sono sostenuti efficacemente dal vivaismo regionale, il quale si presenta spesso carente nel garantire materiale certificato e virus-esente e spesso fortemente dipendente dai mercati extraregionali per il materiale di propagazione. In tale quadro si colloca, ed assume particolare importanza nell ottica di una viticoltura moderna e di qualità, anche il vivaismo viticolo siciliano con tutte le sue peculiarità interessando molto spesso la produzione di barbatelle

8 Premessa selvatiche, scelta influenzata da motivi strettamente economici (la barbatella innestata è più costosa di quella selvatica), e da una viticoltura ancora troppo spesso legata a tradizioni locali (innesto in campo). Nonostante queste considerazioni di insufficiente tecnologia, il comparto vivaistico regionale è impegnato a rispondere alle esigenze della moderna agricoltura; in tale contesto, ed al fine di dare un contributo allo sviluppo del settore agricolo, il lavoro analizza la produzione ed il mercato del vivaismo in Sicilia in modo da rilevarne pregi e difetti, punti di forza e di debolezza, e valutarne il ruolo che oggi svolge a supporto dell agricoltura di qualità.

9 1. La struttura del vivaismo in Italia ed in Sicilia

10 La struttura del vivaismo in Italia ed in Sicilia Il vivaismo si è sviluppato in Italia a partire dai primi decenni del XIX secolo, localizzandosi in aree che ancora oggi rivestono una grande importanza economica, quali la Liguria e la Toscana; la maggiore espansione economica, tuttavia, si registra dopo gli anni cinquanta quando l attività si è diffusa in tutte le regioni italiane. Tale comparto riveste oggi un elevata importanza all interno della filiera agroalimentare poiché collocandosi a monte del processo produttivo, rappresenta la base di una moderna e razionale agricoltura. La qualità delle produzioni è pertanto fondamentale per le aziende vivaistiche che riproducono le piante con determinati requisiti geneticosanitari per la realizzazione di impianti arborei, arbustivi ed erbacei, razionali, moderni e di qualità. Caratteristica intrinseca del comparto è il forte dinamismo finalizzato all innovazione di processo e di prodotto, necessari per competere in un mercato sempre più concorrenziale. La domanda agroalimentare sempre più esigente di produzioni diversificate e con elevati standard qualitativi, nonché le recenti normative comunitarie sulle garanzie genetico-sanitarie, impongono una continua innovazione varietale e l avvio di processi di modernizzazione, di qualificazione e di certificazione. Tuttavia, la conoscenza del comparto è fortemente limitata dalla scarsità di informazioni riportate dalle fonti statistiche ufficiali, che rendono difficile la valutazione economica dei numerosi singoli rami in cui si suddivide, mentre contribuiscono nel definire l importanza economica assunta dall intero comparto nel panorama agricolo nazionale e regionale L importanza economica del comparto Il comparto vivaistico in Italia ha registrato una notevole crescita negli ultimi dieci anni, sia a livello di estensione delle superfici investite sia in termini di aziende; ciò ha contribuito ad aumentare il valore della sua produzione oltre che il valore della produzione ai prezzi di base (PPB) dell agricoltura. La crescita del settore vivaistico in Italia è testimoniata dall andamento stesso del valore della produzione tra il 2000 ed il 2006 il quale, se analizzato in termini di prezzi correnti, a fronte di un decremento del valore della produzione agricola del 2,4%, è cresciuto del 62,2%, con una incidenza nell ultimo anno di riferimento di quasi il 3% sul valore della produzione agricola stessa. 13

11 La struttura del vivaismo in Italia ed in Sicilia Tab Valore della produzione ai prezzi di base dell agricoltura e del vivaismo in Italia ed in Sicilia a prezzi correnti e ai prezzi dell anno precedente (valore in migliaia di euro) Fonte:Elaboarzione Co.Re.R.A.S. su dati ISTAT * Nel 2005, seguendo il sistema europeo, l ISTAT ha provveduto alla revisione generale dei conti, adottando un nuovo sistema di valutazione dei prezzi che non fa più riferimento ad un anno di base (prezzi costanti) ma fa riferimento, tramite un sistema di indici a catena, al valore ai prezzi dell anno precedente. La medesima tendenza si riscontra anche quando si sposta l analisi sui valori ai prezzi dell anno precedente; in questo caso si evidenzia l andamento positivo del comparto, il quale registra una crescita ancora più accentuata (67,5%) a fronte di una contrazione del valore della produzione agricola che risulta tuttavia più contenuta rispetto a quanto evidenziato con i valori correnti (-1,7%) (Tab. 1.1). Spostando l analisi a livello regionale per la Sicilia si riscontra lo stesso andamento positivo del comparto vivaistico la cui produzione nel 2006 ammonta a 77,8 milioni di euro, registrando una crescita nel periodo considerato pari al 74,5% a fronte di un incremento di appena il 2,8% del valore della PPB agricola regionale; l incremento del valore della produzione registrato nel settore in termini di prezzi correnti è verificato anche in questo caso, nuovamente in maniera più accentuata, dall analisi dello stesso ai prezzi concatenati. In quest ultimo caso si evidenzia, altresì, l in- 14

12 La struttura del vivaismo in Italia ed in Sicilia cremento del valore della produzione agricola regionale che nel 2006 arriva a contribuire alla PPB italiana per una quota pari all 8,8%. L apporto del comparto vivaistico siciliano al valore della produzione vivaistica nazionale è moderatamente cresciuto tra il 2000 ed il 2006 passando da un contributo pari al 5,9% nel primo anno del periodo al 6,3% nel 2006; mentre è cresciuto in maniera leggermente più consistente (dall 1,2% al 2,1%), nello stesso periodo di riferimento, il contributo del settore vivaistico regionale sul valore della produzione agricola regionale ai prezzi di base. 1.2 Il quadro strutturale nazionale Il V Censimento Generale dell Agricoltura 1 offre importanti spunti di riflessione sullo stato del comparto vivaistico nazionale, seppure con qualche distorsione rispetto ai dati forniti dalle fonti ufficiali regionali, e rappresenta comunque un utile strumento per il confronto tra le differenti regioni. L obiettivo del Censimento è quello di fornire un quadro quanto più esaustivo possibile del sistema agricolo nazionale, sia in termini di dimensioni che di caratteristiche strutturali, scendendo nel dettaglio regionale, provinciale e per alcuni aspetti in quello comunale. Il comparto, secondo i dati censuari, è suddiviso in due settori produttivi, Vivai e Piantine; questi a loro volta comprendono rispettivamente tre differenti categorie produttive: 1) Vivai: fruttiferi, piante ornamentali, altri; 2) Piantine: orticole, floricole ed ornamentali, altre piantine. I Vivai comprendono tutte le piantine legnose agrarie e forestali destinate ad essere trapiantate; sono inclusi i vivai di alberi da frutto e piante ornamentali nonché le viti madri portinnesto e le barbatelle. Sono esclusi i vivai forestali destinati al fabbisogno aziendale la cui superficie è compresa tra le colture boschive. Le Piantine, invece, sono specie non legnose ai primi stadi di sviluppo destinate alla vendita per essere trapiantate oppure al fabbisogno aziendale. 1 Le rilevazioni hanno riguardato l annata agraria novembre 1999 ottobre

13 La struttura del vivaismo in Italia ed in Sicilia Il confronto tra i dati degli ultimi due censimenti permette di analizzare l evoluzione strutturale del comparto, seppure i due campi di osservazione non siano omogenei; infatti nell ultimo censimento sono state incluse le superfici a Piantine che non erano state prese in considerazione in quello precedente (Tab. 1.2), poiché la tecnica del trapianto delle piantine erbacee si è diffusa in tutto il territorio nazionale in tempi relativamente recenti. Nel periodo intercensuario il comparto ha registrato una notevole espansione, il numero dei vivai è cresciuto del 71,6% e la relativa superficie investita del 65,9%; tale crescita ha riguardato in particolar modo le regioni meridionali che hanno più che raddoppiato il numero di vivai (113,8%), e le regioni settentrionali (88,5%). Tab Il settore vivaistico in Italia negli ultimi censimenti Fonte: Elaborazioni Co.Re.R.A.S. su dati ISTAT - IV e V Censimento Generale dell Agricoltura. * I vivai comprendono le piantine legnose agrarie e forestali, destinate ad essere trapiantate; sono inclusi i vivai di alberi da frutto e piante ornamentali, nonché le viti madri portainnesto e le barbatelle mentre sono esclusi i vivai forestali destinati al fabbisogno aziendale, la cui superficie è compresa tra le colture boschive ** Le piantine sono specie non legnose ai primi stadi di sviluppo destinate alla vendita per essere trapiantate. *** Il numero complessivo non corrisponde alla somma tra vivai e piantine in quanto la stessa azienda può operare in entrambe i settori. L espansione della superficie investita segue lo stesso andamento della consistenza dei vivai, rilevandosi i maggiori incrementi percentuali al sud (84,4%) e al nord (81,6%). Nelle regioni del nord e del sud l incremento percentuale del numero di vivai è più consistente di quello delle rispettive superfici, mentre nelle regioni del centro Italia è la superficie che fa registrare i maggiori incrementi. Di conseguenza, i vivai dislocati nel settentrione e nel meridione, hanno registrato una contrazione della superficie media, mentre quelli 16

14 La struttura del vivaismo in Italia ed in Sicilia delle regioni centrali hanno aumentato la dimensione media aziendale. Nel 2000 erano presenti in Italia aziende vivaistiche che ricoprivano una superficie di circa ettari; la maggiore presenza si è riscontrata nelle regioni settentrionali con il 41,4% delle aziende vivaistiche nazionali che detengono oltre il 51% della superficie vivaistica italiana (Tab. 1.3). Seguono le regioni centrali con il 24,7% delle aziende e il 27,7% della superficie investita, e il meridione, con un numero di vivai superiori rispetto al centro Italia, pari al 33,9 %, e una quota di superficie nettamente inferiore rispetto alle precedenti circoscrizioni (21,1%); per conseguenza si osserva una minore dimensione media delle aziende meridionali (0,94 ha) rispetto alle aziende del centro (1,69 ha) e del nord (1,86 ha). Riguardo alla diffusione dei due settori produttivi, Vivai e Piantine, il primo risulta essere quello maggiormente presente con aziende per una superficie investita pari all 83,8% della superficie vivaistica nazionale, mentre il settore Piantine con aziende rappresenta il 16,2% della superficie nazionale. Tale differenza è da imputare alla natura stessa delle produzioni che richiedono differenti investimenti in termini di superficie. Tab Distribuzione dei vivai in Italia per area geografica al censimento 2000 Fonte: Elaborazioni Co.Re.R.A.S. su dati ISMEA e ISTAT - V censimento dell agricoltura * I vivai comprendono le piantine legnose agrarie e forestali, destinate ad essere trapiantate; sono inclusi i vivai di alberi da frutto e piante ornamentali, nonché le viti madri portainnesto e le barbatelle mentre sono esclusi i vivai forestali destinati al fabbisogno aziendale, la cui superficie è compresa tra le colture boschive ** Le piantine sono specie non legnose ai primi stadi di sviluppo destinate alla vendita per essere trapiantate. 17

15 La struttura del vivaismo in Italia ed in Sicilia Inoltre, sembra opportuno precisare che la specializzazione produttiva delle aziende non sempre è ben evidenziata; spesso si ha la possibilità che una stessa azienda sia rappresentata più volte nei diversi settori del comparto, però solo in termini di presenza e non di superficie, poiché la stessa azienda può operare in più settori. Il comparto produttivo maggiormente rappresentato in Italia è quello di Vivai di piante ornamentali, presente con aziende e con una superficie investita di oltre ettari pari al 43,4% della superficie vivaistica nazionale, e al 51,8% della superficie a Vivai. Ai Vivai di piante ornamentali seguono nell ordine: Vivai altri, Piantine orticole, Piantine floricole e ornamentali, Vivai fruttiferi e altre Piantine. Nelle regioni settentrionali i settori vivaistici maggiormente rappresentati, sia in termini di aziende che di estensione, sono nell ordine i Vivai di piante ornamentali e i Vivai altri, seguono per numero di aziende le Piantine orticole, Piantine floricole e ornamentali e i Vivai fruttiferi mentre in termine di estensione i Vivai fruttiferi occupano una superficie maggiore rispetto a Piantine orticole e Piantine floricole e ornamentali. I Vivai di piante ornamentali, i Vivai altri e le Piantine orticole sono nell ordine i settori maggiormente rappresentati nel centro Italia sia in termini di aziende che di superfici. Le regioni meridionali presentano un più consistente numero di Vivai altri, Vivai piante ornamentali e Piantine orticole, mentre per quanto riguarda l estensione della superficie vivaistica, ai primi due settori già citati seguono nell ordine Vivai fruttiferi e Piantine orticole. La distribuzione territoriale vede la Toscana, come regione leader (il 15,1% dei vivai nazionali ed, il 18,7% della superficie vivaistica complessiva), a questa seguono nell ordine Veneto, Lombardia, Sicilia e Puglia che nel complesso rappresentano il 39,0% delle aziende vivaistiche. Dal punto di vista delle superfici la Toscana è seguita nell ordine da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna con una superficie vivaistica complessiva pari al 36,0% di quella nazionale. Fra le regioni meridionali emergono la Puglia e la Sicilia, rispettivamente con il 6,3% ed il 6,0% della superficie vivaistica nazionale (Tab. 1.4). Il settore più diffuso in Italia è quello relativo ai Vivai che con aziende rappresenta il 69,0% delle unità operative del comparto e l 83,8% della superficie vivaista nazionale. I Vivai sono concentrati prevalente- 18

16 La struttura del vivaismo in Italia ed in Sicilia mente in quattro regioni (Toscana, Veneto, Sicilia e Lombardia) dove operano ben aziende, mentre le maggiori estensioni si riscontrano in Toscana, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, che complessivamente raccolgono il 57,5% della superficie a Vivai. Tab Vivai e relativa superficie investita per regione al censimento 2000 Fonte: Elaborazioni Co.Re.R.A.S. su dati ISMEA e ISTAT - V censimento dell agricoltura * Le piantine sono specie non legnose ai primi stadi di sviluppo destinate alla vendita per essere trapiantate. ** I vivai comprendono le piantine legnose agrarie e forestali, destinate ad essere trapiantate; sono inclusi i vivai di alberi da frutto e piante ornamentali, nonché le viti madri portainnesto e le barbatelle mentre sono esclusi i vivai forestali destinati al fabbisogno aziendale, la cui superficie è compresa tra le colture boschive. Le aziende che si occupano del settore Piantine sono diffuse sul territorio nazionale in maniera più omogenea rispetto al precedente settore, anche se localizzate prevalentemente in Toscana, Campania, Veneto e Lombardia (37,9% del complesso). Lo stesso accade per le superfici che tuttavia ritroviamo concentrate per il 40,1% in Emilia Romagna, Lombardia, Lazio e Toscana. 19

17 La struttura del vivaismo in Italia ed in Sicilia Il settore vivaistico maggiormente diffuso in Italia, come già accennato, è quello dei Vivai che viene suddiviso in tre categorie produttive: fruttiferi, piante ornamentali e altri vivai. Tra questi predominano i Vivai di piante ornamentali sia dal punto di vista delle aziende (56% del totale Vivai) che da quello delle superfici (51,8%), seguono nell ordine gli Altri vivai (38,4% delle aziende e 33,6% delle superfici) ed i Fruttiferi (18,7% delle aziende e 14,7% delle superfici) (Tab. 1.5). L analisi del settore evidenzia il peso che le singole categorie produttive hanno nelle regioni italiane con andamento, in alcuni casi, di gran lunga differente se si analizza il contesto dal punto di vista della numerosità aziendale o delle superfici investite per categoria. Tab. 1.5-Vivai(*) e relativa superficie investita al censimento 2000 Fonte: Elaborazioni Co.Re.R.A.S. su dati ISTAT - V censimento dell agricoltura * I vivai comprendono le piantine legnose agrarie e forestali, destinate ad essere trapiantate; sono inclusi i vivai di alberi da frutto e piante ornamentali, nonché le viti madri portainnesto e le barbatelle mentre sono esclusi i vivai forestali destinati al fabbisogno aziendale, la cui superficie è compresa tra le colture boschive. 20

18 La struttura del vivaismo in Italia ed in Sicilia In base a quanto detto si rileva che le aziende di Vivai di fruttiferi sono prevalentemente concentrate, nel 51% dei casi, in quattro regioni (Veneto, Sicilia, Toscana ed Emilia Romagna); mentre due regioni, Emilia Romagna e Veneto, rappresentano da sole ben il 47,2% delle superfici nazionali. Rappresentative in ambito nazionale restano anche la Toscana e la Sicilia che però detengono rispettivamente appena il 6,9% ed il 6,6% delle superfici a Vivai di fruttiferi. I Vivai di piante ornamentali presentano a livello nazionale una ripartizione piuttosto omogenea sia dal punto di vista della distribuzione aziendale, dove tre regioni (Toscana, Lombardia e Veneto) presentano il 52,3% delle aziende, che dal punto di vista della estensione territoriale, dove le medesime regioni detengono il 65,4% delle superfici nazionali destinate a Vivai di piante ornamentali. Una certa concentrazione aziendale la si riscontra anche per gli Altri Vivai che vede concentrate il 40,9% delle aziende in Sicilia, Toscana e Puglia, mentre rispetto alle superfici in quattro regioni ricade il 56,7% della superficie nazionale (alle tre regioni citate va infatti aggiunto il Friuli Venezia Giulia che da solo rappresenta il 20,65% della superficie nazionale). Il settore Piantine, come già accennato, occupa a livello nazionale una posizione subordinata rispetto al precedente rappresentando il 31% delle aziende ed il 16,2% della superficie vivaistica italiana; anche questo settore risulta suddiviso in tre categorie produttive: Piantine orticole, Piantine floricole ed ornamentali ed Altre piantine (Tab. 1.6). Il settore risulta distribuito lungo la penisola in maniera più omogenea rispetto al precedente, sebbene differenze si possono riscontrare nelle tre categorie produttive che lo compongono. Nel complesso si rileva che sia dal punto di vista della distribuzione aziendale che da quello della estensione delle superfici (rispettivamente 54% e 45,8% del totale Piantine) il settore delle Piantine orticole è quello maggiormente rappresentato; a questo segue per ordine di importanza quello delle Piantine floricole ed ornamentali e quindi quello di Altre Piantine. Le aziende di Piantine orticole sono più concentrate in cinque regioni (Veneto, Calabria, Campania, Lazio e Lombardia), che nel complesso presentano il 46,3% delle aziende del settore; le maggiori estensioni territoriali si riscontrano in quattro regioni (Emilia Romagna, Lombardia, Campania e Puglia), che detengono il 48,4% della superficie nazionale a Piantine orticole. Per quanto concerne i due settori rimanenti si evidenzia che le Piantine floricole ed ornamentali presentano il 54,3% delle aziende distri- 21

19 La struttura del vivaismo in Italia ed in Sicilia buite in cinque regioni (Toscana, Lombardia, Veneto, Liguria e Puglia) ed il 43,5% delle superfici concentrate in tre sole regioni (Lombardia, Toscana e Lazio); le Altre Piantine, a loro volta, le troviamo in sei regioni (Campania, Toscana, Veneto, Calabria, Lombardia e Lazio) con il 50,2% delle aziende, mentre le maggiori estensioni territoriali, pari al 47%, del settore si hanno in cinque regioni (Lazio, Veneto, Calabria, Emilia Romagna e Piemonte). Dall analisi svolta si evince che in tutte le categorie produttive considerate, sia di Vivai che di Piantine, non sempre la maggiore presenza aziendale in alcune regioni coincide con le maggiori estensioni territoriali, ciò è da imputare alla diversa dimensione della domanda di prodotti vivaistici espressa dalle agricolture delle regioni italiane. Tab Aziende con piantine(*) e relativa superficie investita al censimento 2000 Fonte: Elaborazioni Co.Re.R.A.S. su dati ISTAT - V censimento dell agricoltura * Le piantine sono specie non legnose ai primi stadi di sviluppo destinate alla vendita per essere trapiantate. 22

20 La struttura del vivaismo in Italia ed in Sicilia 1.3 Il quadro strutturale regionale Il settore vivaistico in Sicilia, come per il resto dell Italia, nel periodo intercorrente tra gli ultimi due censimenti è stato caratterizzato da un forte sviluppo. Tra il 1990 ed il 2000 le aziende vivaistiche regionali sono aumentate circa del 64%, mentre la superficie destinata a vivai è raddoppiata, bisogna tuttavia considerare che i campi di osservazione tra i due censimenti non coincidono poiché nel 1990 non erano state prese in considerazione le superfici a Piantine. Nonostante ciò si evidenzia nel 2000 una crescita della superficie media aziendale vivaistica che da 0,76 ha del 1990 è passata a 0,94 ha nell ultimo censimento. Sempre dai dati del V Censimento Generale dell Agricoltura (2000) si evince che la Sicilia rappresenta, in termini di distribuzione territoriale delle aziende vivaistiche, la quarta regione italiana dopo Toscana, Veneto e Lombardia, ed è seguita dalla Puglia; mentre il contesto è differente se analizzato dal punto di vista delle superfici aziendali dove la Sicilia risulta essere l ottava regione italiana per estensione delle superfici vivaistiche, preceduta anche dalla Puglia. L attività vivaistica regionale è caratterizzata prevalentemente dai Vivai con produzione di specie legnose che rappresentano nel complesso l 83,2% delle aziende vivaistiche ed il 91,7% delle superfici. Tra le diverse categorie produttive del comparto emerge quella degli Altri Vivai che comprende il vivaismo viticolo, con vivai destinati alla produzione di barbatelle e di viti madre da portainnesto; il vivaismo viticolo rappresenta oltre il 50% del settore Vivai per numerosità aziendale e per estensione di superfici, ed il 44,9% del complesso delle aziende vivaistiche regionali con il 46,9% delle superfici. A questa categoria segue quella per la produzione di piante ornamentali con il 29,9% delle aziende ed il 31,4% delle superfici regionali ed il settore dei fruttiferi con il 17,9% delle aziende ed il 13,5% delle superfici siciliane (Tab. 1.7). Il settore Piantine, trattando specie non legnose risulta decisamente più contenuto sia in termini di estensione territoriale che di superfici e rappresenta nel complesso il 16,8% delle aziende vivaistiche siciliane e l 8,3% delle superfici. All interno del settore la categoria produttiva maggiormente rappresentata è quella delle piantine orticole seguita nell ordine da quella delle piantine floricole e ornamentali e quindi da altre piantine. 23

21 La struttura del vivaismo in Italia ed in Sicilia 24 Tab Distribuzione dei vivai in Sicilia per provincia - Anno 2000 Fonte: Elaborazioni Co.Re.R.A.S. su dati ISTAT - V censimento dell agricoltura * Comprendono le piantine legnose agrarie e forestali, destinate ad essere trapiantate; sono inclusi i vivai di alberi da frutto e piante ornamentali, nonché le viti madri portainnesto e le barbatelle mentre sono esclusi i vivai forestali destinati al fabbisogno aziendale, la cui superficie è compresa tra le colture boschive. ** Le piantine sono specie non legnose ai primi stadi di sviluppo destinate alla vendita per essere trapiantate.

22 La struttura del vivaismo in Italia ed in Sicilia La provincia maggiormente rappresentata nel settore vivaistico siciliano è quella di Messina che da sola rappresenta il 41,1% delle aziende vivaistiche regionali ed il 21,3% delle superfici. Seguono nell ordine le province di Trapani, Catania e Ragusa che nel complesso ragguagliano il 33,6% delle aziende ed il 48,8% delle superfici regionali, quindi ancora Agrigento, Palermo, Enna, Caltanissetta e Siracusa. Così come nel contesto generale regionale, per tutte le province il settore Vivai prevale su quello Piantine, seppure con differenze nelle categorie più rappresentate tra una provincia e l altra. Nel messinese sono maggiormente diffusi (con 311 aziende e 121,7 ha di superfici complessive) gli Altri Vivai, seguiti dai Vivai di fruttiferi e quindi quelli di piante ornamentali; anche le province di Trapani e Ragusa vedono prevalere gli Altri Vivai, mentre nella provincia di Catania sono più rappresentati i Vivai di piante ornamentali. Per quanto concerne le altre province siciliane, Agrigento e Palermo presentano una prevalenza di Altri Vivai sia in termini di numerosità aziendale che di superfici, Enna e Siracusa hanno il maggior numero e la maggiore estensione nei Vivai di piante ornamentali, mentre la provincia di Caltanissetta presenta il maggior numero di aziende nella categoria produttiva delle piante ornamentali e le maggiori estensioni di superfici nella categoria Altri Vivai. I dati del Censimento Generale dell Agricoltura del 2000 permettono di individuare la distribuzione dei vivai per classe di superficie agricola utilizzata e quindi di evidenziare la situazione strutturale del comparto; da questi si evince altresì che l attività vivaistica non è sempre realizzata nell intera superficie aziendale, ma il più delle volte in una porzione di essa. In riferimento al settore Vivai il 49,9% delle unità produttive (687 aziende) rientrano nella classe di dimensione inferiore all ettaro e coltivano appena il 10,6% della superficie vivaistica regionale (Tab. 1.8). Le due classi di SAU immediatamente successive insieme ragguagliano il 32,8% delle aziende ed utilizzano il 25,4% della superficie vivaistica regionale; nelle classi medio grandi (da 5 a 50 ettari) ricade il 16% delle aziende che coltivano il 42,7% della superficie, le 18 aziende (1,3%) ricadenti nella classe di SAU superiore a 50 ettari coltivano il 21,2% della superficie vivaistica regionale; esse si ritrovano distribuite in sette delle nove province siciliane, escluse quelle di Agrigento ed Enna. Quanto riscontrato nel settore Vivai si verifica anche nelle tre catego- 25

23 La struttura del vivaismo in Italia ed in Sicilia rie produttive che lo caratterizzano, le quali presentano anche esse una distribuzione per classi di SAU che si allinea con quanto emerso per l intero settore. Tab Vivai* e relativa superficie investita per classe di superficie agricola utilizzata (SAU) al censimento (superficie in ettari) Fonte: Elaborazioni Co.Re.R.A.S. su dati ISTAT - V censimento dell agricoltura * Comprendono le piantine legnose agrarie e forestali, destinate ad essere trapiantate; sono inclusi i vivai di alberi da frutto e piante ornamentali, nonché le viti madri portainnesto e le barbatelle mentre sono esclusi i vivai forestali destinati al fabbisogno aziendale, la cui superficie è compresa tra le colture boschive. I Vivai di fruttiferi in Sicilia sono 296 ed intercettano una superficie complessiva di 208,6 ha, rappresentando in tal modo il 21,5% delle aziende a Vivai ed il 14,7% della superficie regionale del settore. Le aziende che vi ricadono sono concentrate nel 58,4% dei casi nella classe di SAU inferiore all ettaro ed utilizzano il 21,3% della superficie destinata alla produzione di fruttiferi, mentre le due classi successive raccolgono rispettivamente il 17,6% delle aziende con una SAU complessiva pari al 14,9% di quella regionale per Vivai di fruttiferi la prima, mentre la seconda rappresenta il 12,5% delle aziende ed il 16,9% della superficie; le due classi nel complesso coinvolgono 89 aziende e 66,4 ha di SAU regionale della stessa categoria produttiva (Fig. 1.1). 26

24 La struttura del vivaismo in Italia ed in Sicilia Fig Vivai di fruttiferi e superficie investita per classe di SAU (%) Fonte: Elaborazioni Co.Re.R.A.S. su dati ISTAT - V censimento dell agricoltura Le restanti 5 classi di SAU nel complesso ragguagliano l 11,5% delle aziende che utilizzano il 46,9% della superficie regionale destinata a Vivai di fruttiferi; fra queste ne emergono in particolare due: una comprende le aziende con SAU tra 5 e 10 ha e l altra che comprende aziende con SAU tra 20 e 50 ha. Queste due classi pur rappresentando rispettivamente appena il 6,4% e l 1,4% delle aziende di Vivai di fruttiferi utilizzano ciascuna il 16,8% ed il 15,3% della SAU regionale destinata a queste produzioni. In Sicilia solo tre aziende di Vivai di fruttiferi presentano una classe di SAU superiore ai 50 ettari coprendo il 6,9% della superficie destinata a tale categoria. Esse ricadono nelle province di Palermo, Ragusa e Siracusa (Tab. 1.9). Infine, va evidenziato il fatto che il Vivaismo di fruttiferi regionale è prevalentemente concentrato nella provincia di Messina nella quale ricadono 213 vivai, pari al 72% del totale dei Vivai di fruttiferi con il 57% della superficie regionale di tale categoria produttiva. 27

25 La struttura del vivaismo in Italia ed in Sicilia Tab Vivai di fruttiferi e relativa superficie investita per classe di superficie agricola utilizzata (SAU) al censimento 2000 (superficie) Fonte: Elaborazioni Co.Re.R.A.S. su dati ISTAT - V censimento dell agricoltura I Vivai di piante ornamentali sono nel complesso 495 ed utilizzano 485,8 ha della superficie a Vivai regionale, rappresentando quindi il 35,9% delle aziende ed utilizzando il 34,2% della SAU del settore. Le prime tre classi di SAU prese in considerazione (fino a 5 ha) intercettano il 90,5% delle aziende della categoria ma appena il 28,4% delle superfici; mentre rilevante è la condizione delle ultime tre classi di SAU considerate (da 20 ad oltre 100 ha) che, pur intercettando appena 8 aziende pari al 2,4% delle aziende della categoria, utilizzano ben 280 ha pari al 57,6% della superficie regionale a Vivai di piante ornamentali (Fig. 1.2). Le province siciliane con il maggior numero di Vivai di piante ornamentali sono quelle di Messina con 132 Vivai di piante ornamentali (26,7% del totale regionale) e Catania con 100 aziende (20,2% del totale regionale); tuttavia la situazione si inverte se considerata dal punto di vista delle superfici, poiché la provincia di Catania intercetta il 46,8% delle superfici per Vivai di piante ornamentali dell isola contro il 15,4% della provincia di Messina. 28

26 La struttura del vivaismo in Italia ed in Sicilia Fig Vivai di piante ornamentali e superficie investita per classe di SAU (%) Fonte: Elaborazioni Co.Re.R.A.S. su dati ISTAT - V censimento dell agricoltura (2000) La categoria Altri Vivai 2 comprende nel complesso 743 aziende che operano su una superficie di 726,6 ha, rappresentando quindi il 53,9% delle aziende ed utilizzando il 51,1% della SAU ad Vivai regionale. La maggior parte delle aziende siciliane per la categoria Altri Vivai ricadono nelle classi di SAU inferiori ai 5 ha (ben il 74% delle aziende), il 20,5% ricade nelle classi di SAU comprese tra 5 e 20 ha, mentre appena il 5,5% delle aziende ha una SAU che va dai 20 ha in su. Più uniforme è, invece, la ripartizione delle classi di SAU in termini di superfici; poiché entro i 5 ha rientra il 36,3% della superficie regionale destinata ad Altri Vivai, il 38,2% ricade tra 5 e 20 ha ed il restante 25,6% va da 20 ad oltre 100 ha (Fig. 1.3). 2 Le rilevazioni hanno riguardato l annata agraria novembre 1999 ottobre

27 La struttura del vivaismo in Italia ed in Sicilia Tab Vivai di piante ornamentali e relativa superficie investita per classe di superficie agricola utilizzata (SAU) al censimento 2000 (superficie in ettari) Fonte: Elaborazioni Co.Re.R.A.S. su dati ISTAT - V censimento dell'agricoltura Fig. 1.3 Altri Vivai e superficie investita per classe di SAU (%) Fonte: Elaborazioni Co.Re.R.A.S. su dati ISTAT - V censimento dell'agricoltura (2000) 30

28 La struttura del vivaismo in Italia ed in Sicilia In questo contesto va evidenziato il fatto che 13 aziende hanno una superficie agricola utilizzabile di oltre 50 ettari; di queste 7 ricadono nella sola provincia di Trapani la quale risulta essere quella con le maggiori superfici destinata ad Altri Vivai (pari al 35,6%) a fronte di un numero di aziende secondo solo alla provincia di Messina dove, invece, si riscontra la presenza del 41,9% delle aziende siciliane per la categoria Altri Vivai ed il 16,7% della superficie regionale(tab. 1.11). Tab Altri vivai e relativa superficie investita per classe di superficie agricola utilizzata (SAU) al censimento 2000 (superficie in ettari) Fonte: Elaborazioni Co.Re.R.A.S. su dati ISTAT - V censimento dell'agricoltura Il settore delle Piantine intercetta nel complesso 278 aziende che insistono su una superficie complessiva di 128,5 ha, rappresentando così il 16,8% delle unità produttive regionali e l 8,3% della superficie vivaistica dell isola. All interno del settore la categoria produttiva delle piantine orticole è presente con il maggior numero di aziende (46,4% delle azien- 31

29 La struttura del vivaismo in Italia ed in Sicilia de del settore), mentre le maggiori superfici si riscontrano tra le piantine floricole ed ornamentali (39,9% delle superfici del settore). Le aziende del settore ricadono nel 92,8% dei casi nelle prime quattro classi di SAU prese in considerazione, vale a dire da meno di un ettaro fino a 10 ettari, ma ben il 56,5% del totale hanno una superficie agricola utilizzabile inferiore all ettaro (Tab. 1.12). Tab Aziende con piantine* e relativa superficie investita per classe di superficie agricola utilizzata (SAU) al censimento 2000 (superficie in ettari) Fonte: Elaborazioni Co.Re.R.A.S. su dati ISTAT - V censimento dell'agricoltura * Le piantine sono specie non legnose ai primi stadi di sviluppo destinate alla vendita per essere trapiantate. Il restante 7,2% delle aziende ha una SAU che va dai 10 ettari in su. In termini di superfici l analisi è differente poiché nelle classi di SAU inferiori ai 10 ettari ricadono il 60,5% delle superfici del settore Piantine, mentre il restante 39,5% delle superfici ricadono nelle classi di SAU superiori ai 10 ha. In particolare la maggiore superficie agricola utilizzabile la si riscontra nella classe di SAU compresa tra 50 e 100 ha (23,5% del totale) e in quella compresa tra 2 e 5 ha (21% del totale). 32

30 La struttura del vivaismo in Italia ed in Sicilia Il comparto vivaistico per la produzione di Piantine in Sicilia è presente in tutte le province dell isola, tuttavia se il maggior numero di aziende si trova localizzato nella provincia di Messina (42,8% del totale Piantine), dal punto di vista dell estensione territoriale le maggiori superfici si trovano nella provincia di Caltanissetta. La categoria Piantine orticole comprende nel complesso 129 aziende che insistono su una superficie complessiva di 46,1 ha. Quasi tutte le aziende che operano in questa categoria produttiva (89,9%) hanno una superficie agricola utilizzabile molto ridotta (da meno di un ettaro a 5 ettari), solo 13 aziende hanno superficie superiore ai 5 ha che comprendono ben il 57,9% della totale superficie destinata alla coltivazione di piantine orticole in Sicilia (Fig. 1.4). Fig Aziende con piantine orticole e superficie investita per classe di SAU (%) Fonte: Elaborazioni Co.Re.R.A.S. su dati ISTAT - V censimento dell agricoltura (2000) Il maggior numero di aziende per la produzione di piantine orticole si riscontra nelle province di Messina e Catania (87 aziende pari al 61,4% del totale orticole), mentre le maggiori estensioni produttive si trovano 33

31 La struttura del vivaismo in Italia ed in Sicilia nelle province di Ragusa e Siracusa (20 ha pari al 43,3% del totale) (Tab. 1.13). Nelle province di Agrigento e Caltanissetta non vi è alcuna azienda che opera nella categoria Piantine orticole. Nella classe di SAU compresa fra 50 e 100 ettari vi è una sola azienda nella provincia di Trapani. La categoria Piantine floricole ed ornamentali è presente in tutte le province siciliane con 89 aziende che utilizzano una superficie complessiva di 51,2 ha. La grande maggioranza delle aziende floricole ed ornamentali (88,8%) hanno una ridotta superficie agricola utilizzabile, compresa nella fascia di SAU da meno di un ettaro a 5 ettari, solo 10 aziende hanno superficie superiore ai 5 ha e rappresentano il 55% delle superfici destinate alla coltivazione di questa categoria di prodotto (Fig. 1.5). Tab Aziende con piantine orticole e relativa superficie investita per classe di superficie agricola utilizzata (SAU) al censimento 2000 (superficie in ettari) Fonte: Elaborazioni Co.Re.R.A.S. su dati ISTAT - V censimento dell agricoltura 34

32 La struttura del vivaismo in Italia ed in Sicilia Fig Aziende con piantine floricole ed ornamentali e superficie investita per classe di SAU (%) Fonte: Elaborazioni Co.Re.R.A.S. su dati ISTAT - V censimento dell agricoltura (2000) Nelle classi di SAU comprese fra 20 e 100 ettari vi sono tre aziende ricadenti ciascuna nelle province di Caltanissetta, Ragusa e Siracusa. La maggiore concentrazione territoriale delle aziende si riscontra tra le province di Messina, Ragusa e Catania con 57 aziende pari al 64% del totale delle unità produttive di Piantine floricole ed ornamentali, mentre le maggiori estensioni produttive si trovano nelle province di Caltanissetta e Ragusa (Tab. 1.14). Riguardo alla categoria produttiva Altre Piantine, si riscontra la presenza in tutte le province siciliane con 80 aziende che coltivano una superficie di 31,1 ha. La dimensione aziendale è ridotta ricadendo la grande maggioranza delle aziende (88,8%) nella fascia di SAU che va da meno di un ettaro a 5 ettari; solo 9 aziende hanno superficie superiore ai 5 ha, e rappresentano il restante 35% delle superfici destinate alla coltivazione di questa categoria di prodotto in Sicilia (Tab e Fig. 1.6). 35

33 La struttura del vivaismo in Italia ed in Sicilia Tab Aziende con piantine floricole ed ornamentali e relativa superficie investita per classe di superficie agricola utilizzata (SAU) al censimento 2000 (superficie in ettari) Fonte: Elaborazioni Co.Re.R.A.S. su dati ISTAT - V censimento dell agricoltura Nessuna azienda appartiene alle classi di SAU comprese fra 20 e 100 ettari, e nella classe superiore ai 100 ha vi è una azienda localizzata nella provincia di Agrigento. La maggiore concentrazione territoriale delle unità produttive la si riscontra nell ordine nelle province di Messina, Palermo e Catania con 52 aziende, pari al 65% del totale delle aziende per Altre Piantine presenti nell isola, mentre le maggiori estensioni produttive si trovano nelle province di Catania, Enna e Messina, che rappresentano insieme il 57% delle superfici vivaistiche per Altre Piantine. 36

34 La struttura del vivaismo in Italia ed in Sicilia Tab Aziende con altre piantine e relativa superficie investita per classe di superficie agricola utilizzata (SAU) al censimento 2000 (superficie in ettari) Fonte: Elaborazioni Co.Re.R.A.S. su dati ISTAT - V censimento dell agricoltura 37

35 La struttura del vivaismo in Italia ed in Sicilia Fig Aziende con altre piantine e superficie investita per classe di SAU (%) Fonte: Elaborazioni Co.Re.R.A.S. su dati ISTAT - V censimento dell'agricoltura (2000) 38

36 2. I risultati dell indagine in Sicilia

37 I risultati dell indagine in Sicilia 2.1 Metodologia d indagine Il vivaismo riveste un ruolo importante per le diverse filiere dell agroalimentare, collocandosi a monte del sistema produttivo; ne costituisce pertanto un punto strategico ai fini della qualità e delle caratteristiche delle produzioni agricole poiché dipendono, in larga misura, da quelle possedute dal materiale di base utilizzato per la propagazione. Lo studio ha come obiettivi la conoscenza strutturale dei vivai che producono le piantine erbacee ed arboree per le diverse filiere produttive dell agroalimentare siciliano, la valutazione economica e aziendale e la conoscenza del contesto socio-economico in cui operano. L indagine, realizzata nel periodo compreso tra marzo e dicembre 2004, è stata condotta sull universo dei vivai autorizzati dal Servizio fitosanitario regionale ai sensi del D.A. n del 18 dicembre Gli Osservatori per le Malattie delle Piante (OMP) di Palermo ed Acireale hanno fornito gli elenchi, per le province di loro competenza 3, dei vivai autorizzati all esercizio dell attività vivaistica. Negli elenchi sono contenuti oltre alla denominazione e alla sede aziendale del vivaio, anche la superficie investita e il comparto produttivo. I comparti produttivi previsti dal D.A. 4870/2000 sono i seguenti: frutticolo, viticolo, orticolo, frutto-ornamentale, floro-ornamentale, forestale, officinale. Ai fini del presente studio i vivai che operano in più comparti produttivi sono stati classificati come vivai misti; i vivai forestali non sono considerati poiché l indagine ha interessato i settori direttamente collegati all agroalimentare, mentre è stato inserito il comparto ornamentale, che comprende i vivai floro-ornamentali e frutto-ornamentali, visto il grande rilievo quantitativo sull universo delle imprese regionali. Complessivamente dagli elenchi sono risultati vivai di cui: 269 frutticoli, 202 viticoli, 51 orticoli, 355 ornamentali, 412 misti, 3 forestali e 2 officinali. Successivamente, considerando che i vivai possono svolgere sia attività di produzione che di commercializzazione, attraverso indagine telefonica e informazioni assunte presso le Sezioni Operative di Assistenza Tecnica dell ESA (SOPAT) e dei distretti (ex SOAT) dell Assessorato Agricoltura e Foreste della Regione Siciliana, dall originario elenco, sono 3 L OMP di Palermo per le province di Agrigento, Palermo e Trapani; l OMP di Acireale, per le province di Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Ragusa e Siracusa. 41

38 I risultati dell indagine in Sicilia stati esclusi i vivai che pur avendo i requisiti per il rilascio dell autorizzazione, svolgono prevalentemente attività di commercializzazione e quelli che hanno cessato l attività. La selezione ha permesso di risalire all effettiva consistenza dei vivai che svolgono prevalentemente attività di produzione, ed è pertanto a tali vivai, che costituiscono il campo di osservazione, che si è fatto riferimento per le successive tappe dell indagine. La scelta di indagare esclusivamente i vivai che svolgono prevalentemente attività produttiva, nasce dalla esigenza di mettere in luce gli aspetti tecnici ed economici, legati alla produzione e successiva commercializzazione, dei prodotti finiti; la qual cosa risulta, invece di difficile interpretazione per i vivai dove l attività principale è quella commerciale, dato che quest ultimi sono orientati prevalentemente alla compravendita delle piantine e l attività produttiva risulta marginale. Così operando dall originario elenco, sono stati esclusi 194 vivai, ed il campo di osservazione risulta, pertanto, costituito da vivai così distribuiti per settore produttivo: 259 frutticoli, 180 viticoli, 41 orticoli, 289 ornamentali e 331 misti. Al fine di ottenere un quadro sufficientemente rappresentativo del vivaismo siciliano, è stato selezionato, dal campo di osservazione, un campione da sottoporre ad indagine; i vivai sono stati scelti in base a diversi parametri, quali: la SAU, il settore produttivo, la provincia e il comune. Del campione inizialmente formato da 132 vivai (12,0% del campo di osservazione), 36 vivai hanno negato la propria disponibilità all intervista, pertanto il campione finale comprende 96 vivai, l 8,7% dei vivai del campo di osservazione. Questo campione risulta così strutturato per settore produttivo e provincia: Vivai rilevati per provincia e settore produttivo (numero) 42

39 I risultati dell indagine in Sicilia Ai fini dell indagine, è stato elaborato un questionario tecnico-economico da somministrare ai vivaisti del campione. Il questionario è stato articolato in sette sezioni, la prima con notizie generali sull azienda, quali denominazione, ubicazione, notizie sull imprenditore, forma giuridica, ecc.; la seconda sezione prende in considerazione le informazioni riguardanti il personale interno ed esterno all azienda; la terza e quarta sezione hanno riguardato rispettivamente l utilizzazione dei terreni e la produzione suddivise per tipo di coltura, e per quantità autoprodotte e/o acquistate, di quest ultime si è rilevato il prezzo medio di acquisto e la provenienza territoriale. La suddivisione per settore produttivo è stata mantenuta anche nella quinta sezione del questionario, che ha riguardato la commercializzazione del prodotto, distinta per canale di vendita e destinazione geografica. Le ultime due sezioni hanno interessato rispettivamente le notizie sui locali e le attrezzature ed altre informazioni di carattere generale. Il questionario è stato sottoposto alle aziende del campione che producono e rivendono piantine per le diverse filiere agroalimentari. L attività di rilevamento è iniziata nel maggio del 2004 e si è conclusa nel dicembre dello stesso anno. I dati acquisiti con le indagini aziendali sono stati inseriti in un database e quindi elaborati. L elaborazione è stata effettuata distinguendo il settore produttivo e la provincia. 2.2 Aspetti strutturali Nel 2003 erano presenti in Sicilia, secondo i dati degli Osservatori per le Malattie delle Piante (OMP) di Palermo ed Acireale, vivai che ricoprivano una superficie di circa ettari (Tab. 2.1). Confrontando i dati del V Censimento Generale dell Agricoltura del 2000 con quelli del Servizio fitosanitario regionale della Sicilia, si evidenzia nel Censimento la sovrastima del numero dei vivai (+362 unità produttive), ed una sottostima della superficie investita (- 412,2 ettari). Tale differenza sulla numerosità dei vivai è da imputare presumibilmente al sistema di classificazione adottato dal Censimento, dove le aziende che operano in più comparti sono conteggiate tante volte quanti sono i settori di attività da esse interessate, così ad esempio un vivaio che 43

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