MONITORAGGIO DEL MERCATO E DELL OFFERTA DISPONIBILE NEL SETTORE DELL OLIO DI OLIVA REG. (UE) 1220/2011

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1 MONITORAGGIO DEL MERCATO E DELL OFFERTA DISPONIBILE NEL SETTORE DELL OLIO DI OLIVA REG. (UE) 1220/2011 Giugno 2014 Il campione di aziende La fase agricola pag.2 La commercializzazione pag.5 Per la fase agricola il campione delle aziende monitorate dalle Unioni e oggetto di analisi da parte dell Interprofessione sono 3.638, per l 82,7% localizzate al meridione d Italia e per la restante quota al Centro. In particolare, in Puglia sono concentrate il 35,7% del totale; segue la Calabria, con il 20,1% e la Sicilia con il 12,7%. Al Centro la regione più significativa in termini di rappresentatività è il Lazio (6,8% del totale), seguita dal Molise (4,7%) e dall Abruzzo (4,2%). Dal punto di vista dimensionale, si tratta in prevalenza di aziende di piccole dimensioni, espressione della realtà olivicola nazionale. Fig. 1.1 Le aziende agricole (in %) L attività di commercializzazione (acquisti e vendite) di oli di oliva sfusi e confezionati dell Interprofessione fa riferimento a 62 aziende distribuite sul territorio nazionale. In termini dimensionali, il campione si caratterizza per una maggiore presenza di aziende di piccole dimensioni, con una capacità commerciale media inferiore alle 2 mila tonnellate (51,6% del totale); seguono, in termini di rilevanza, le grandi (> 7 mila tonnellate: 27,4% del totale) e medie (2-7 mila tonnellate: 21%). Considerato il numero e la dimensione delle aziende campionate, si ritiene che i volumi monitorati rappresentino circa il 60% del mercato totale dei prodotti confezionati, sia sul mercato nazionale sia dal lato delle esportazioni. Fig. 1.2 Le aziende di commercializzazione (in %) Molise 4,7% Sardegna 4,8% Campani a 5,0% Altre 10,2% Puglia 35,7% < ,6% > ,4% Lazio 6,8% Sicilia 12,7% Calabria 20,1% ,0% 1

2 1. La fase agricola Nella campagna 2013/14 le aziende monitorate dalle Unioni e oggetto di analisi da parte dell Interprofessione hanno registrato una produzione di oli di oliva pari a circa 3 mila tonnellate, per il 91,5% proveniente dalle regioni del meridione. Le vendite sono risultate di 2,7 mila tonnellate mentre all autoconsumo è andato un quantitativo di poco inferiore alle 500 tonnellate. Le giacenze, al 31 Marzo 2014, si sono attestate su volumi di 1,3 mila tonnellate, evidenziando un calo, rispetto allo stock presente nello stesso periodo della scorsa campagna, del 2,5%. Le imprese monitorate si caratterizzano per una elevata specializzazione a favore dell extravergine, i cui volumi di produzione hanno sfiorato le 2,9 mila tonnellate. Nell ambito dell extravergine, la produzione di extra convenzionale è stata pari a 1,5 mila tonnellate, rappresentando la principale voce per volumi di produzione (56,4% del totale). Seguono, in ordine di importanza, gli oli biologici, con 814 tonnellate, il 30,3% del totale, e gli oli extravergine a lotta integrata, attestati sulle 313 tonnellate, l 11,6%. Marginale appare il ruolo degli oli extravergine Dop/Igp che, con 46 tonnellate, hanno inciso per l 1,7% della produzione di oli extravergine. Rispetto alla commercializzazione, principali soggetti destinatari sono stati gli intermediari commerciali (34%), a cui hanno fatto seguito le vendite dirette al consumatore finale (27,1%) e i frantoi (21,8%). Contenuti i volumi destinati alle cooperative/associazioni (12%) e alla ristorazione (5%). Fig. 1.1 I flussi di oli extravergine nella campagna 2013/ 14 (tonn) 2

3 La campagna produttiva oleicola è risultata fortemente contenuta rispetto allo scorso anno. Tra le cause, oltre al maltempo e agli attacchi parassitari, si è riscontrato un problema di basse rese che ha coinvolto gran parte dei bacini produttivi nazionali. In particolare, l olio extravergine ha registrato un calo del 17,8%, con l extravergine convenzionale che ha segnato una contrazione del 20,7%, l extravergine integrato del 41,9% e l extravergine Dop/Igp del 40%. Una crescita, rispetto alla scorsa campagna produttiva, si è avuta per le sole produzioni di olio biologico (+9,6%). La commercializzazione delle aziende olivicole, in linea con l andamento produttivo, è risultata anch essa in calo (-17,4%), seppure non in maniera generalizzata tra i diversi destinatari. Tale situazione riflette anche la particolare condizione del mercato, alle prese con una forte crisi economica che tende ad evidenziare, tra l altro, una maggiore sofferenza del canale lungo (intermediari commerciali, ) rispetto al corto (vendita diretta). Entrando nel dettaglio degli andamenti registrati nella campagna in esame, forti tassi di contrazione hanno riguardato gli intermediari commerciali (-14%), i frantoi (-49%) e le cooperative/associazioni (-49%). All opposto, una forte crescita dei volumi di vendita si è avuta a favore del consumatore finale (+27,1%) e della ristorazione (+15,6%), ciò che ha portato ad accrescere il relativo ruolo nella commercializzazione delle aziende monitorate. Fig. 1.2 Composizione dell offerta di oli extravergine (; %) Fig. 1.3 I soggetti destinatari della commercializzazione di oli extravergine (%) 3

4 Fig. 1.4 La commercializzazione di oli extravergine per destinazione (tonn) 2. La fase commerciale Questa sezione concentra l attenzione sui risultati dell attività di commercializzazione - acquisti e vendite - di oli di oliva sfusi e confezionati registrati dalle imprese oggetto di analisi da parte dell Interprofessione a consuntivo della campagna commerciale Aprile Marzo Fig. 2.1 Il mercato degli oli di oliva confezionati ( Aprile 13-Marzo 14; tonn) 4

5 2.1 Gli acquisti Si sono attestati sulle 434,4 mila tonnellate gli acquisti di oli di oliva sfusi realizzati dalle imprese oggetto di analisi da parte dell Interprofessione a consuntivo della campagna Aprile 2013 Marzo La domanda si è contratta del 13,4% rispetto alla scorsa campagna, dinamica generalizzata tra le principali categorie del settore. In particolare, il totale oli extravergini ha subito una riduzione del 13,4%, gli oli di oliva del 7,2% e gli oli di sansa del 29,2%. Riguardo gli oli extravergini, il calo degli acquisti ha interessato gli oli extravergini convenzionali e gli oli Dop/Igp; in crescita quella di oli biologici. Riguardo la composizione degli acquisti, per la capagna in esame gli oli extravergini hanno inciso per l 80,1% sul totale. Seguono, in ordine di importanza, gli oli di oliva (raffinati e/o tagliati con oli vergini) con una quota del 15,1%, e gli oli di sansa (raffinati e/o tagliati con oli vergini), con il restante 4,3%. Nell ambito degli oli extravergini sfusi, la categoria del convenzionale 1, con 332,3 mila tonnellate, ha rappresentato il 95,4% degli acquisti (il 76,5% del totale). I quantitativi di oli ottenuti con metodo di produzione biologica e di oli Dop/Igp si sono posizionati, rispettivamente, sulle 13,9 mila tonnellate e 1,8 mila tonnellate, rappresentando, nell insieme, il restante 4,6% degli acquisti di oli extravergini. Tab. 2.1 Gli acquisti di oli di oliva sfusi 2.2 Le vendite Apr'13-Mar'14 Var% tonn. in % Apr'12-Mar'13 Extravergini ,5-14,8 DoP/IGP ,4-1,1 Biologici ,2 38,7 Tot.Oli Extravergini ,1-13,4 Oli di oliva ,1-7,2 Oli di Sansa ,8-29,2 Tot. Oli di Oliva ,0-13,4 Le vendite di oli di oliva confezionati per la campagna 2013/14 si sono attestate sulle 410,1 mila tonnellate, volumi che registrano un calo, su base annua, del 13,4%. A prevalere sull offerta complessiva sono stati gli oli extravergini che, con 299,1 mila tonnellate, hanno rappresentato il 72,9% delle vendite del settore. I volumi commercializzati di oli di oliva sono risultati di 91,1 mila tonnellate, il 22,2% del totale, mentre gli oli di sansa hanno raggiunto le 19,8 mila tonnellate, con una quota del 4,8%. All attività di commercializzazione di oli di oliva confezionati hanno concorso in misura pressoché paritaria il mercato nazionale (50,7% del totale) e le esportazioni (49,3%). In Italia le vendite di oli di oliva si sono attestate sulle 208 mila tonnellate, per oltre i ¾ destinate alla Distribuzione moderna. L offerta sul mercato interno ha segnato una contrazione, rispetto alla scorsa campagna commerciale, dell 8,1%, generalizzata tra le princiapli categorie, con gli oli extravergini che si sono contratti del 8,6%, gli oli di oliva del 6,1% e gli oli sansa del 9,2%. La composizione delle vendite in Italia registra una netta prevalenza degli oli extravergini, all interno dei quali i volumi maggiormente commercializzati hanno interessato gli oli extravergine convenzionali (155,1 mila 1 Per oli extravergine convenzionali si intendono quegli oli diversi dai Dop e Igp e da quelli prodotti con metodo di produzione biologico. 5

6 tonnellate), caratterizzati da una dinamica negativa del 8,8%. Risultano particolarmente contenuti i quantitativi commercializzati di oli biologici (2 mila tonnellate) - rispetto ai quali la dinamica è stata particolarmente positiva (+1,3%) -, e per gli oli Dop/Igp (1,5 mila tonnellate), caratterizzati da una contrazione delle vendite (-10,4%) (Tab.3). Tab. 2.2 Le vendite totali di oli di oliva confezionati Apr'13-Mar'14 Var% tonn. in % Apr'12-Mar'13 Tot.Oli Extravergini ,9-12,7 Oli di oliva ,2-13,3 Oli di Sansa ,8-23,3 Tot. Oli di Oliva ,0-13,4 Tab. 2.3 Le vendite in Italia di oli di oliva confezionati Apr'13-Mar'14 Var% tonn. in % Apr'12-Mar'13 Extravergini ,6-8,8 DoP/IGP ,7-10,4 Biologici ,9 13,0 Tot.Oli Extravergini ,3-8,6 Oli di oliva ,2-6,1 Oli di Sansa ,5-9,2 Tot. Oli di Oliva ,0-8,1 Sui mercati internazionali hanno trovato sbocco 202,2 mila tonnellate di oli di oliva confezionati, rappresentati per il 69,5% da oli extravergini, per il 25,3% da oli di oliva e per il restante 5,2% da oli di sansa. A consuntivo dell anno solare la performance commerciale registrata sui mercati internazionali è risultata negativa per il 18,2%, in ragione della contrazione dei flussi esportativi che ha interessato sia oli extravergini (-16,9%) che gli oli di oliva (-18,3%) e gli oli di sansa (-32,7%). Fig. 2.2 Le esportazioni di oli di oliva confezionati (Apr 13-Mar 14; %) Tab. 2.4 Le esportazioni di oli di oliva confezionati Apr'13-Mar'14 Var% tonn. in % Apr'12-Mar'13 Tot.Oli Extravergini Interprofessione ,8-16,9 Istat ,0-3,1 Oli di Oliva Interprofessione ,1-18,3 Istat ,0-12,4 Oli di Sansa Interprofessione ,5-32,7 Istat ,0-2,2 Tot. Oli di oliva Interprofessione ,3-18,2 Istat ,0-4,9 Fonte: Interprofessione elaborazioni su dati Istat/monitoraggio 6

7 Dal confronto con le statistiche ufficiali nazionali Istat per il settore dell olio di oliva emerge un grado di rappresentatività delle esportazioni oggetto di monitoraggio superiore al 50% del totale flussi esportativi nazionali, quota che oscilla tra un minimo del 26,5% degli oli di sansa ad un massimo del 74,1% degli oli di oliva, con la categoria dell extravergine che attesta la relativa incidenza al 51,8%. Le dinamiche per le aziende oggetto di monitoraggio, nel periodo in esame, appaiono in linea con le statistiche ufficiali nazionali, seppure con tassi di contrazione più accentuati. 2.2 Le giacenze al 31 Marzo Dall analisi sullo stato delle giacenze al 31 marzo risulta una contrazione, su base annua, dei volumi di oli di oliva e sansa sfusi presenti nei magazzini aziendali mentre una crescita interessa il quantitativo allo stato confezionato. In particolare, rispetto allo stato sfuso, a chiusura campagna aprile 13/marzo 14 le disponibilità di magazzino si sono attestate sulle 57,9 mila tonnellate, di cui il 91% di oli vergini, il 7,4% di oli di oliva e l 1,8% di oli di sansa. Rispetto alla stessa data dello scorso anno si registra una contrazione degli oli vergini (-7,4%) - determinata dalle minori disponibilità di oli vergini convenzionali (-8,4%) e dop/igp (-18,2%), risultando in crescita i quantitativi di oli biologici (+21,5%) e degli oli di sansa (-11,5%), mentre un incremento si registra negli stock di oli di oliva (+9,2%). Fig. 2.3 Le giacenze di oli di oliva sfusi al 31 Marzo (tonn) Relativamente al prodotto confezionato, la crescita, su base annua, si è attestata al 14,7%, portando i volumi complessivamente presenti in magazzino al 31 marzo 2014 su livelli pari a 19 mila tonnellate. I maggiori tassi di crescita hanno riguardato gli oli di oliva (+50,6%); sono risultate in crescita anche le giacenze di oli extravergini (+6,2%) mentre un calo ha riguardato gli oli di sansa (-9,7%). Riguardo gli oli extravergini gli stock si sono attestati sulle 13,4 mila tonnellate. All interno della categoria, gli oli extravergini convenzionali, pari a 12,5 mila tonnellate, hanno segnato un incremento del 2,4%. Più consistenti sono risultati i tassi di crescita per gli oli dop/igp e biologici, i cui quantitativi rimangono comunque contenuti. 7

8 Fig. 2.4 Le giacenze di oli di oliva confezionati al 31 Marzo (tonn) Organizzazione Nazionale Interprofessionale dell Olio di oliva Corso Vittorio Emanuele II, n Roma 8