LA RESPONSABILITA CIVILE DELL INGEGNERE AVV. CLAUDIO TAGLIAFERRI 4 MAGGIO 2012

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1 LA RESPONSABILITA CIVILE DELL INGEGNERE AVV. CLAUDIO TAGLIAFERRI 4 MAGGIO 2012

2 SOMMARIO La responsabilità civile dell ingegnere Obbligo di mezzi e di risultato, grado di diligenza, profili della colpa Obbligo di risultato per l attività dell ingegnere L'attività progettuale nell'ambito dei lavori privati L'attività progettuale nell'ambito dei lavori di opere pubbliche Inadempienze del progettista e sua responsabilità in solido con l appaltatore La responsabilità per attività preliminari alla progettazione La responsabilità del progettista lavoratore dipendente 9. La responsabilità del progettista associato, socio di società fra ingegneri o di società di ingegneria 10. La responsabilità del direttore dei lavori 11. L obbligo di assicurare il rispetto delle norme edilizie 12. Le varianti in corso d opera 13. Il direttore dei lavori e la sicurezza del lavoro 14. La responsabilità del collaudatore 15. La responsabilità del coordinatore per la sicurezza dei lavori 16. La responsabilità del C.T.U. ingegnere 17. La responsabilità del consulente di parte

3 1. La responsabilità civile dell ingegnere Responsabilità civile = violazione di una norma civile = risarcimento del danno. La responsabilità civile è contrattuale (se deriva dalla violazione di patti contrattuali) o extracontrattuale (se non ha quale presupposto un rapporto contrattuale). La responsabilità contrattuale e quella extracontrattuale possono concorrere (Cass. 2506/12, 14107/11, 261/1977).

4 2. Obbligo di mezzi e di risultato, grado di diligenza, profili della colpa. Contratto d opera professionale (artt. da 2229 a 2238 c.c.). Nel contratto d opera professionale vi è un'obbligazione di mezzi (rileva la diligenza e l assenza di colpa), nel contratto d opera un obbligazione di risultato (rilevano i vizi): Cass. 5463/1985, 2495/1972. Il dovere di diligenza è superiore a quello dell uomo medio di cui all art. 1176/1 c.c. e dev essere valutato secondo il criterio di preparazione, di adeguatezza e di capacità tecnica del medio professionista (Cass. 9877/2000). Colpa grave: macroscopica e inescusabile diligenza per ignoranza o intollerabile impreparazione o temerarietà sperimentale. Colpa ordinaria: mancanza alla regola generale della diligenza media. Colpa lieve: negligenza marginale.

5 3. Obbligo di risultato per l attività dell ingegnere Attività configurabile anche come adempimento di obbligo di risultato (Cass /2002): es., redazione progetto di ingegneria (Cass. S.U /2005), assenza di difetti nell elaborato che ne impediscano l approvazione in sede comunale (Cass. 6812/1998) o che rendano l opera irrealizzabile (Cass /2002), soluzioni di arredamento interno o di ristrutturazione. Sono ammessi gli accordi che vincolano l ingegnere al raggiungimento del risultato (Cass. 7003/2001, 247/2001). Se i vizi rendono inutilizzabile l elaborato, l ingegnere è obbligato ad adeguare il progetto (Cass. 2540/1997). Il cliente non è tenuto ad accettare l offerta di altra prestazione, ma può rivolgersi a un nuovo professionista (Cass. 8799/1993).

6 4. L'attività progettuale nell'ambito dei lavori privati La progettazione consiste nel redigere un progetto di un'opera in modo conforme, oltre a quanto concordato con il cliente, anche alle regole tecniche e alle norme giuridiche che disciplinano le modalità di edificazione nel territorio. Il progetto di massima consente al cliente di valutare orientativamente l'opera per il passaggio dalla fase preparatoria a quella esecutiva della costruzione; è onere del professionista fornire la prova di avere svolto l'attività necessaria per realizzare un progetto esecutivo (Cass. 2389/1999). Il progetto esecutivo deve consentire la concreta attuazione dell'opera anche da parte di un professionista diverso dal progettista (Cass. 4641/1991).

7 5. L'attività progettuale nell'ambito dei lavori di opere pubbliche La progettazione relativa ai lavori pubblici ha ricevuto una più analitica disciplina a seguito della c.d. legge Merloni n. 109/1994, sfociata nel Codice dei contratti pubblici emanato con d.lgs. 12 aprile 2006, n Gli stadi della progettazione (preliminare, definitivo ed esecutivo), si integrano fra loro, interagendo e sviluppandosi senza soluzione di continuità, anche se ogni fase risulta essere un processo autonomo. Il progetto definitivo individua le caratteristiche finali dell'opera e implica che la progettazione esecutiva debba essere redatta in stretta conformità al progetto definitivo, che non é quindi mutabile nella sua sostanziale struttura ad opera di quello esecutivo (Cons. Stato 2392/2005). La Legge Merloni ter prevede, all'art.30, comma 5, l'obbligo di assicurarsi.

8 6. Inadempienze del progettista e sua responsabilità in solido con l appaltatore L'ingegnere può essere incaricato dal committente oppure dall'appaltatore dell'opera. In caso di gravi difetti dell opera dipendenti da errata progettazione, il progettista sarà chiamato a rispondere con l appaltatore a titolo di responsabilità extracontrattuale, ai sensi dell'art c.c., nei confronti del committente (Cass. 7992/1997). Se il crollo dell'edificio provoca danni a soggetti diversi dal committente (ignari passanti o proprietari degli edifici vicini), si applica l'art c.c., che consente al danneggiato di pretendere il risarcimento dei danni anche dal progettista. Tra gli obblighi del professionista rientra anche l interpretazione di leggi, regolamenti e atti amministrativi finalizzata al conseguimento del provvedimento amministrativo che abilita all esecuzione dell opera (Cass. 1208/1996). In caso di inadempienza dell ingegnere, il committente, oltre all azione risarcitoria, può legittimamente rifiutare il pagamento del compenso ex art c.c.. E valida la clausola pattizia tra un ente pubblico e un ingegnere che subordina il pagamento del compenso alla concessione di un finanziamento per la realizzazione dell opera (Cass. S.U /2005).

9 7. La responsabilità per attività preliminari alla progettazione Fra le attività preliminari alla progettazione, vi è l accertamento dei confini e delle caratteristiche dell area, anche se ciò non sia stato pattuito con il cliente. La relativa responsabilità non richiede la colpa grave, non involgendo soluzione di problemi tecnici di speciale difficoltà (Cass. 3476/1989). La responsabilità vale anche per le distanze legali (Cass. 1513/2003) e per l acquisizione dei dati geofisici attinenti le fondazioni (Cass. 4531/1986, 11290/1993). Quanto al concorso di responsabilità tra appaltatore e progettista per le indagini geologiche, è stata affermata la loro responsabilità solidale (Cass /2006).

10 8. La responsabilità del progettista lavoratore dipendente Il grado di diligenza dev essere quello del professionista medio, non dell uomo medio e deve valutarsi in ragione del grado di professionalità, della natura dell incarico e delle particolari difficoltà di realizzazione. Risponde per colpa lieve e anche del danno, non solo in via disciplinare (Cass. 1037/1977).

11 9. La responsabilità del progettista associato, socio di società fra ingegneri o di società di ingegneria L associazione non diventa mai titolare del rapporto, che intercorre sempre e solo tra cliente e professionista. Quindi, in caso di responsabilità di un associato, gli altri non rispondono del suo operato. Nella società tra ingegneri (società di persone), il contratto può essere stipulato con la società, ma la specifica prestazione dev essere resa da uno o più soci professionisti indicati, con propria personale responsabilità. Le società di engineering (società di capitali) sono imprenditori commerciali a fini di lucro (Cass /2003). I soci possono essere anche investitori non ingegneri. Risponde la società in solido con il progettista, non gli altri soci. Nei confronti dei terzi la società risponde ex art c.c., oltre che ex art c.c..

12 10. La responsabilità del direttore dei lavori. Il D.L. è il soggetto a cui il committente affida la direzione e l alta sorveglianza dei lavori, al fine di controllare la corrispondenza dell opera al progetto. E il rappresentante tecnico del committente (Cass. 2562/2009). Si distingue dal D.L. per conto dell appaltatore (direttore tecnico o di cantiere), collaboratore nell esecuzione giornaliera dell opera (Cass. 3051/1980). L incarico al D.L. non si limita al riscontro della conformità dell opera al progetto, essendo anche tenuto all individuazione e alla correzione di eventuali carenze progettuali incidenti sulla buona riuscita del lavoro (Cass. 7180/2000). Non è richiesta la presenza continuativa (Cass /2007), sempre che la saltuarietà delle ispezioni non integri un inidonea sorveglianza, es. in relazione alla qualità e quantità dei materiali (Cass. 3965/1976, 475/1975). L obbligazione del direttore dei lavori è di mezzi e non di risultato (Cass. 3264/1995, 11116/1991, 5463/1985). Il suo comportamento dev essere valutato con riferimento non al normale concetto di diligenza, ma al grado di diligenza richiesto di volta in volta in concreto (Cass /2008, 16361/2007, 15255/2005). Qualora il danno subito dal committente o da terzi derivi da concorrenti inadempimenti dell appaltatore e del D.L. (o del progettista), essi rispondono in solido dei danni (Cass /2004, 5103/1995).

13 11. L obbligo di assicurare il rispetto delle norme edilizie Responsabile il D.L. che non controlli la conformità delle opere anche alle leggi urbanistiche (DPR 380/2001) e al progetto autorizzato (Cass /2008). Il direttore dei lavori è obbligato a conoscere i divieti di settore e il danno causato dalla sua ignoranza normativa va risarcito (Corte dei Conti, sentenza n.258 del 30/7/2001).

14 12. Le varianti in corso d opera Nell appalto privato il D.L. ha il potere dovere di ordinare le sole varianti necessarie alla sicurezza dell opera e purché non si tratti di modifiche radicali dell opera. Nell appalto pubblico la variante è fortemente ristretta dall art. 132 del Codice dei contratti pubblici. La P.A. risponde per danni provocati a terzi dall ordine di varianti o di sospensione dei lavori impartito dal D.L. (Cass. 4591/2008).

15 13. Il direttore dei lavori e la sicurezza del lavoro. Per Cass. sez. lav /2011 il D.L. non è responsabile dell infortunio dell operaio dovuto al mancato rispetto delle norme antiinfortunistiche da parte del direttore del cantiere, profilandosi la responsabilità del committente solo in caso di ordine impartito dal D.L. all appaltatore oppure in caso di culpa in eligendo, per scelta di un appaltatore inadeguato. Per Cass. sez. lav., 19126/2011 è esclusa la responsabilità del DL per gli incidenti nel cantiere, laddove abbia espressamente manifestato al committente il suo dissenso alla prosecuzione dei lavori per mancanza delle condizioni di sicurezza.

16 14. La responsabilità del collaudatore Il collaudatore è un tecnico nominato dalla stazione appaltante per verificare che l opera sia stata eseguita nel rispetto delle regole dell arte e delle prescrizioni contrattuali. Ha anche il compito, se previsto nell incarico, di valutare la congruità dei prezzi delle forniture, rispondendo del maggior prezzo versato dalla P.A. (Corte Conti 109/2005).

17 15. La responsabilità del coordinatore per la sicurezza dei lavori Contratto d opera intellettuale tra ingegnere e committente (o responsabile dei lavori), in virtù del quale il primo si obbliga a porre in essere le misure necessarie per garantire la sicurezza sui cantieri. La sua è un obbligazione di mezzi, essendogli richiesto il compimento di ogni attività utile a soddisfare l interesse del committente e quello generale alla prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro. La diligenza dell ingegnere coordinatore deve tradursi tanto in dovizia e precisione in sede di redazione del PSC da parte del coordinatore per la progettazione o in sede di verifica della rispondenza del piano alle condizioni del cantiere o del POS al PSC da parte del coordinatore per l esecuzione quanto nel dovere di fornire informazioni sui rischi che corrono i lavoratori nello svolgimento delle rispettive attività e sulle misure da adottare per evitare incidenti nell espletamento di ogni singolo compito. Responsabilità contrattuale verso il committente: tutte le volte in cui l ingegnere coordinatore si sia reso inadempiente ai doveri posti a suo carico dal d.lgs. n. 81/2008 e dei precisi ed ulteriori obblighi di cui lo abbia investito il committente all atto della delega di funzioni. Responsabilità extracontrattuale verso i terzi (imprese affidatarie, esecutrici, lavoratori autonomi e soggetti estranei all area dei lavori): in base all art c.c. qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno.

18 16. La responsabilità del C.T.U. ingegnere Il consulente tecnico d ufficio assume la qualifica di pubblico ufficiale. Ha l obbligo di prestare il suo ufficio e, in caso di inadempienza, il relativo regime di responsabilità si profila quale responsabilità extracontrattuale da fatto illecito (art. 64 cpc). L errore della consulenza non comporta, di per sé, il diritto al risarcimento del danno, potendo la decisione del giudice disattendere il parere (viziato) del consulente. Quindi non potrebbe lamentare alcunché la parte risultata vittoriosa malgrado i vizi nell attività del consulente, né la parte soccombente ove il giudice abbia rilevato e corretto gli errori del consulente. Uno dei vizi in cui può incorrere il CTU è la lesione del contraddittorio per omessa o insufficiente comunicazione dell inizio (o della prosecuzione) delle indagini peritali o per acquisizione/esame di documenti non ritualmente prodotti in causa (Cass. 15/2003, App. Napoli , ). E stata esclusa la responsabilità extracontrattuale di cui all art. 64 cpc del CTU ingegnere incaricato della stima dell immobile per non aver riferito dell esistenza di un contratto di locazione a nome dell esecutato, risultando agli atti un certificato dell ufficio del registro attestante che, al tempo della consulenza, non era possibile avere contezza dell esistenza del contratto stesso (Cass. 6014/2012).

19 17. La responsabilità del consulente di parte L obbligazione professionale assunta dall ingegnere nominato consulente di parte è di natura contrattuale, derivando dal contratto di prestazione d opera intellettuale. La responsabilità che egli assume nei confronti del proprio cliente è quella di una obbligazione di mezzo e non di risultato.

20 AVV. CLAUDIO TAGLIAFERRI Studio legale associato BENUSSI E TAGLIAFERRI Via Roma n PIACENZA TEL: FAX: ctagliaferri@benussietagliaferri.191.it