CAPITOLO 1. Inquadramento geodetico delle zone oggetto dei rilievi

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CAPITOLO 1. Inquadramento geodetico delle zone oggetto dei rilievi"

Transcript

1 CAPITOLO 1 Inquadramento geodetico delle zone oggetto dei rilievi 1.1 Introduzione Il piano di lavoro complessivo, oggetto del presente capitolato tecnico, prevede l esecuzione di campagne di misura diversificate. Principalmente esse sono: Rilievo laseraltimetrico per le componenti di altitudine Rilievo aereofotogrammetrico Rilievo batimetrico per le componenti di profondità delle superfici liquide Rilievo di sezioni idrauliche trasvesali Rilievo del valore di microgravità dei punti dell inquadramento geodetico I dati derivati dalle singole campagne di rilievo costituiscono i soggetti, che integrati, consentono di perseguire l obiettivo finale del lavoro, che è quello di ottenere un prodotto totale di fusione che descriva, unitamente alle caratteristiche morfologico/batimetriche dei fondali delle aste fluviali, anche i descrittori fisiografici delle parti ad esse esterne. I parametri di accuratezza richiesti nel presente lavoro prefigurano operazioni di campagna precise ed impegnative da parte della ditta aggiudicataria: le esperienze fin qui condotte dall Amministrazione nel campo del telerilevamento di dati laseraereofotogrammetrici-batimetrici dimostrano che, nell esecuzione di questi lavori, non si possono ignorare le caratteristiche basilari di precisione dell inquadramento geodetico e topografico dei siti oggetto del rilievo. Partendo dal principio che i dati acquisiti e i conseguenti prodotti realizzati saranno principalmente utilizzati per le indagini di pianificazione territoriale, essi per definizione dovranno avere caratteristiche di precisione tali da poter descrivere dettagliatamente e in modo rigoroso, la reale morfologia delle regioni investigate. Risulta quindi evidente la necessità di raggiungere nel posizionamento un elevata precisione planoaltimetrica, e nello stesso tempo di misurare con continuità e in un unico sistema di riferimento la posizione di una serie di vertici di inquadramento geodetico. Pertanto, la ditta aggiudicataria dovrà provvedere allo sviluppo di un piano di inquadramento geotopografico che avrà la funzione punto di riferimento fondamentale per tutti i successivi rilievi da effettuare. In questa fase, la ditta aggiudicataria dovrà utilizzare tecniche di posizionamento satellitare differenziale GPS, in modalità sia statica che RTK

2 Durante la prevista campagna di rilievo topografico per l inquadramento geodetico delle aree oggetto dei rilievi, la ditta aggiudicataria dovrà eseguire la contemporanea misura del valore microgravimetrico dei punti planimetrici GPS. I punti ritenuti significativi, identificati e opportunamente monografati, faranno parte assieme ai vertici IGM 95, del set di dati su cui calcolare il valore del geoide locale. I prodotti finali restituiti dovranno soddisfare i parametri di accuratezza generali di risoluzione e i gradi di infittimento delle poligonali base-line richiesti. 1.2 Aree oggetto dell inquadramento geodetico L inquadramento geodetico di precisione, sarà eseguito contemporaneamente alla campagna di rilievo del valore microgravimetrico e precedentemente alle previste campagne di telerilevamento. Dovrà essere realizzato nelle aree appartenenti alle seguenti zone : Zona 1. Asta principale del bacino montano del fiume Tagliamento e suoi affluenti con chiusura a Pinzano. Lunghezza: 87 Km lineari ca. Area: 131 Km 2 ca. Zona 2. Parte terminale sinistra della foce del fiume Tagliamento (Canale Cavrato). Lunghezza: 12 Km lineari ca. Area: 9 Km 2 ca. Zona 3. Asta principale del bacino del fiume Isonzo e suoi affluenti. Lunghezza: 110 Km lineari ca. Area: 142 Km 2 ca. Zona 4. Asta principale del bacino del fiume Livenza e suoi affluenti. Lunghezza: 188 Km lineari ca. Area: 319 Km 2 ca. Zona 5. Asta principale del bacino del fiume Piave e suoi affluenti. Lunghezza: 191 Km lineari ca. Area: 249 Km 2 ca. Zona 6. Asta principale del fiume Brenta nel bacino del fiume Brenta bacchiglione. Lunghezza: 56 Km lineari ca Area: 11 Km 2 ca - 2 -

3 Zona 7. Asta principale del fiume Bacchiglione nel bacino del Fiume Brenta bacchiglione. Lunghezza: 45Km lineari ca. Area: 17 Km 2 ca Zona 8. Asta principale del fiume Tesina nel bacino del Fiume Brenta bacchiglione. Lunghezza: 19 Km lineari ca. Area: 3 Km 2 ca Zona 9. Asta principale del fiume Retrone nel bacino del Fiume Brenta bacchiglione. Lunghezza: 11 Km lineari ca. Area: 3 Km 2 ca Le dimensioni esatte e le ubicazioni georiferite delle aree in oggetto sono descritte in allegato 1 del presente capitolato tecnico. 1.3 Caratteristiche di accuratezza Il posizionamento geotopografico dei punti stazione DGPS che producono le basi (base-line), che a loro volta forniranno le informazioni geometriche sufficienti a descrivere in modo completo dimensione e forma dei poligoni di inquadramento geodetico, dovrà avere le seguenti caratteristiche di accuratezza: per la planimetria (X, Y) i valori richiesti sono submetrici (< 20 cm); per la quota (Z) i valori richiesti sono ± 5 cm. 1.4 Programmazione del rilevamento Per la corretta esecuzione del rilevamento DGPS, la ditta aggiudicataria, in accordo con la Direzione Lavori, dovrà eseguire un accurata preliminare programmazione delle operazioni di campagna. Verranno definite in questa fase quali procedure operative DGPS si intenderanno adottare, ovvero: modalità statica; modalità statica veloce (fast static); modalità pseudo statica; modalità cinematica; combinazione di differenti modalità. Di seguito vengono elencati i requisiti minimi e gli elementi da prendere in considerazione in questa fase preparatoria

4 1.5 Scelta dei punti di stazione Dovranno essere identificati i caposaldi IGM 95 (oppure i vertici IGM del 1, 2 o 3 ordine). Le loro posizioni saranno il più possibile baricentriche e vicine alla zona del rilievo. I caposaldi saranno utilizzati da uno dei ricevitori DGPS come riferimento di un punto noto. L acquisizione delle coordinate dei punti IGM 95 e gli eventuali oneri conseguenti saranno a carico dell aggiudicatario. 1.6 Configurazione della costellazione La precisione geometrica delle misure DGPS sono funzione del numero e della dislocazione dei satelliti sull orizzonte della stazione durante l esecuzione delle osservazioni simultanee. Il numero di satelliti non dovrà mai essere inferiore a quattro. L altezza minima sull orizzonte mai inferiore a 10 gradi. Durante le sessioni di misura dovranno essere annotate dettagliatamente, nell apposito libretto di campagna, tutte le informazioni concernenti ciascuna stazione. Saranno indicati i seguenti parametri: GDOP decremento della precisione geometrica; PDOP decremento di precisione nella determinazione di posizione (X, Y, Z); HDOP decremento di precisione nella determinazione planimetrica (X, Y); VDOP decremento di precisione nella determinazione altimetrica (Z); TDOP decremento di precisione nella determinazione del tempo (T). Il valore di PDOP dovrà sempre risultare inferiore a 3. Il numero di satelliti dovrà sempre risultare maggiore di 4. A questo riguardo, l Amministrazione ricorda che sono disponibili appositi programmi che, per la località prescelta per la stazione e per la data programmata di esecuzione della sessione di misura, aiutano ad individuare le finestre temporali per le quali è possibile attendersi i valori più convenienti di PDOP

5 1.7 Definizione di intervallo di tempo (epoca) fra registrazioni successive Le osservazioni verranno registrate nel ricevitore ad intervalli di tempo (epoche) prestabiliti dall operatore. Per ogni epoca saranno registrati i dati satellitari, il calcolo di posizione e la tabella dei dati misurati. Stabilito che la campagna di misure sarà eseguita principalmente con il metodo statico, la durata delle osservazioni non dovrà essere mai inferiore ai 30 minuti, per lati di lunghezza fino a 15 Km, o inferiore a 60 minuti, per lati di lunghezza superiore a 15 Km. 1.8 Ostruzioni Il comportamento del segnale emesso dai satelliti è simile a quello della luce: qualunque cosa che oscuri o blocchi il cielo riduce la consistenza del segnale o può integralmente impedire che raggiunga il ricevitore. L Amministrazione fa presente che parte dell area interessata dal rilievo è caratterizzata dalla presenza di alberi: dove il fogliame risulta denso, si possono creare zone d ombra e di conseguenza vi possono essere problemi di ricezione o interruzioni (cycle slips), o problemi di aberrazione (multipath) del segnale GPS. La ditta aggiudicataria dovrà programmare il lavoro in modo da evitare osservazioni nei periodi in cui la ricezione dei segnali è impedita, ed occupare le stazioni nei periodi in cui i segnali sono chiaramente ricevibili. I punti da misurare avranno posizione tale che il cielo sia visibile senza ostruzioni fino ad un angolo di inclinazione all orizzonte (elevation mask) di almeno 10 gradi. In fase di ricognizione e scelta della stazione, le eventuali ostruzioni dovranno essere annotate nel libretto di campagna e riportate nel diagramma di visibilità. La determinazione del tempo più opportuno in cui effettuare le osservazioni sarà il risultato del confronto tra il diagramma delle ostruzioni e l analogo diagramma di proiezione delle orbite dei satelliti, osservabili nelle 24 ore nel giorno e nella località scelti per l esecuzione della stazione. Nel caso di problemi ambientali non risolvibili (fogliame od ostacoli diversi) può essere consigliabile l'utilizzo di un sistema totale ottico, partendo da un punto generato mediante campagna DGPS

6 1.9 Disturbi elettromagnetici I disturbi elettromagnetici rappresentano un grave rischio per la qualità del dato acquisito. Il segnale GPS può risultare deteriorato, anche in modo irreparabile da sorgenti di emissione elettromagnetiche come linee ad alta tensione o antenne radio, ripetitori ecc, che operino a frequenze prossime a quelle delle due frequenze GPS. In campagna a volte è difficile rendersi conto visivamente della presenza di tali fonti di disturbo, che possono trovarsi anche a diversi chilometri di distanza. Per questa ragione, una volta verificato che non vi sia nei pressi alcun centro di trasmissione potenzialmente pericoloso, si deve comunque procedere ad un test di acquisizione. È preferibile un test di alcuni giorni, con sessioni di misura di 24 ore a 30 secondi di campionamento (tipico di una stazione permanente). I dati, una volta elaborati secondo standard internazionali, dovranno consentire una valutazione della qualità del dato acquisito, suggerendo o meno lo svolgersi delle successive fasi di lavoro Ricognizione preliminare La ditta esecutrice, per le ragioni sin qui esposte, dovrà programmare una ricognizione preliminare delle stazioni su cui si dovranno eseguire le osservazioni. In questa fase dovranno essere accertate le condizioni che consentiranno di: valutare la presenza di ostruzioni; identificare sul terreno la posizione della stazione, segnalandola opportunamente in modo da poterla facilmente ritrovare quando si effettueranno le osservazioni. In questa fase è possibile prevedere la parte organizzativa attinente alla definitiva materializzazione della stazione. Per quanto riguarda la monumentazione dei capisaldi, essi dovranno avere caratteristiche collaudate e durature come specificato al capitolo2.3 ; verificare la necessità di materializzazione di punti fiduciari intermedi risultanti dall emanazione dei punti noti IGM; determinare eventuali altri punti di appoggio, attraverso i metodi topografici convenzionali; determinare l itinerario più conveniente per accedere alla stazione ed il relativo tempo di percorrenza

7 1.11 Pianificazione delle sessioni di misura Per sessione di rilevamento DGPS si intende il periodo durante il quale due o più ricevitori raccolgono contemporaneamente i dati trasmessi dagli stessi satelliti. E durante questa fase che la ditta aggiuducataria determinerà le reti o comunque i punti destinati all inquadramento del rilievo. Verrà utilizzata la modalità statica DGPS. Saranno prodotte le linee di base ovvero i vettori tridimensionali calcolati utilizzando le misure delle fasi portanti acquisite simultaneamente sulle stazioni. Le metodologie operative da seguire in tale fase del lavoro andranno valutate singolarmente per ogni singolo punto e per ogni singola situazione. Di seguito vengono elencate le norme generali alle quali l esecutore del lavoro dovrà comunque attenersi. a. Tempo di inizio delle osservazioni Dipende da diversi fattori, il più importante dei quali, qualunque sia la procedura operativa adottata, è ovviamente la disponibilità dei satelliti da osservare. Il tempo necessario a raccogliere i dati dipende dal metodo operativo prescelto, dalla distanza fra i ricevitori, dalla precisione da raggiungere e dalla situazione locale relativa alla stazione (presenza di ostruzioni, ecc). I ricevitore dovrà iniziare la raccolta di dati all ora programmata. Iniziare le osservazioni su un ricevitore prima del tempo programmato non serve, a meno che gli altri ricevitori non stiano anch essi già raccogliendo dati. D altra parte, iniziare più tardi del tempo previsto può rendere impossibile determinare la base perché in quel momento potrebbe non essere più disponibile la quantità minima di satelliti. b. Occlusioni di segnale Se ostruzioni o altri problemi sulla stazione prescelta rendono difficili le osservazioni, l esecutore dovrà stabilire una stazione DGPS fuori centro (offset), collocata in luogo privo di ostruzioni, e determinare quindi mediante metodi convenzionali il punto che interessa. È opportuno tener presente che i segnali GPS, oltre che dalle ostruzioni permanenti di cui si è già parlato, possono essere momentaneamente alterati da veicoli o persone che si trovano intorno all antenna. È necessario perciò parcheggiare l auto ad almeno 15 metri dall antenna o a quota più bassa rispetto ad essa. c. Variazione di orbite Elemento da tenere in considerazione è la conoscenza dello stato di salute dei satelliti. L ente che gestisce il sistema, cioè il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, può effettuare dei cambiamenti nella costellazione dei satelliti. Queste modifiche sono rese note nell istante in cui vengono effettivamente attuate e possono interessare le variazioni dell orbita dei satelliti. Il Dipartimento fornisce - 7 -

8 anche informazioni sullo stato del clock (tempo GPS) interno ad un dato satellite. I dati provenienti da un satellite in condizioni non corrette non sono utilizzabili. d. Tempi di sessione Di norma, più lunga è la base, più lunga deve essere la sessione, cioè il tempo da dedicare all'acquisizione dei dati. La lunghezza massima delle basi è definita al paragrafo g. Data l elevata accuratezza del lavoro il metodo richiesto nel rilievo dovrà basarsi sulla modalità statica DGPS. Qualora si presentasse la necessità di utilizzare diverse metodologie GPS, quali la modalità statica veloce, modalità pseudostatica, modalità cinematica RTK o la combinazione di esse, l esecutore in corso d opera, attraverso una relazione tecnica da presentare alla Direzione dei lavori dovrà dimostrare comunque il mantenimento dei requisiti di precisione già definiti al capitolo1.3, l utilizzo delle suddette modalità operative dovrà essere preventivamente autorizzata dalla direzione dei lavori. La determinazione dei tempi di sessione definiti per ogni modalità di rilievo ammessa sono di seguito esposti e sono da considerarsi requisiti ritenuti minimali: procedura statica. La determinazione di basi relativamente corte (inferiori a 10 km) richiederà circa 45 minuti. Per basi di lunghezza media sono richiesti tempi di stazionamenti di almeno 1 ora. Per basi lunghe (20 km), sono richiesti 1h e 30 o più. Bisogna comunque considerare che, una sessione richiedente un ora con quattro satelliti può richiedere solamente 45 minuti con 6 satelliti. L'utilizzazione simultanea di un maggior numero di satelliti, oltre a diminuire il tempo di osservazione, migliora la qualità dei risultati. Statica veloce. Il tempo effettivo dipende anche in questo caso dalla lunghezza della base e dal numero di satelliti.per basi corte (inferiori a 10 Km) sono richiesti tempi di stazionamenti di almeno 30minuti. Pseudostatica Questa modalità prevede due interventi su ciascun punto intervallati da almeno una ora il tempo di stazionamenti richiesto per basi corte è di almeno 20 minuti. Cinematica. È richiesta la inizializzazione del rilievo ed il mantenimento del contatto con almeno 4 satelliti per tutta la durata della sessione del rilievo, anche durante lo spostamento tra i punti. L errore rilevabile in modalità RTK è mediamente 2 cm + 1ppm sull orizzontale e 3-4 cm + 1ppm per la verticale. I punti precedenti saranno determinati con una - 8 -

9 precisione sulla base-line (X, Y, Z) di massimo 1 cm (ottenibile in circa 1.5 ore di acquisizione a 1 secondo). Eseguito l'inquadramento, ed ottenuti i punti di riferimento, l operatore valuterà il caso di effettuare gli ulteriori punti in modalità cinematica, rapido statica o RTK. Per non degradare troppo la misura, l esecutore del lavoro dovrà assicurarsi di avere comunque sempre parametri satellitari adeguati (numero satelliti > 4 e PDOP < 3). Come si è più volte accennato, una densa copertura arborea od altre ostruzioni impediscono la regolare ricezione del segnale del satellite. Durante la sessione possono quindi verificarsi interruzioni della ricezione del segnale (cycle slips). In questi casi, qualsiasi sia la modalità adottata dall esecutore, sarà necessario estendere la durata delle osservazioni. Le modalità sopraccitate, saranno debitamente descritte nella relazione come al capitolo 1.18 e. Ritardo troposferico Le condizioni della ionosfera possono influire sulla ricezione. Per esempio, un aumento dell'attività solare può diminuire la qualità delle misure su lunghe distanze, se accertata l influenza di questo fenomeno l esecutore dovrà seguire le condizioni esposte al punto d. f. Tempi di percorrenza Vista l importanza del tempo di inizio della sessione, l esecutore dovrà tenere accurato conto del tempo di percorrenza necessario per raggiungere la stazione e per collocarvi il ricevitore. L esecutore dovrà assicurarsi che la posizione della stazione possa essere identificata con facilità da chi dovrà effettuare le osservazioni. g. Precisione e lunghezza delle basi Per restare all interno delle tolleranze nelle misure richieste, e realizzare la massima precisione, l esecutore utilizzando la modalità statica DGPS dovrà generare una rete di punti di rinfittimento, le cui basi non superino la lunghezza di 5 Km. Qualora si presentasse la necessità di utilizzare linee base di media lunghezza (10 km), l esecutore in corso d opera, attraverso una relazione tecnica da presentare alla Direzione dei lavori dovrà dimostrare comunque il mantenimento dei requisiti - 9 -

10 di precisione già definiti, l utilizzo delle suddette basi dovrà essere preventivamente autorizzata dalla direzione dei lavori. Le metodologie per determinare la rete geodetica dovranno basarsi sui requisiti ritenuti minimali di seguito esposti: preliminare ed accurata verifica per l accertamento della qualità intrinseca dei punti della rete GPS. Per inserire punti GPS nel sistema locale di riferimento sarà necessario collegare le determinazioni GPS ai punti noti descritti al capitolo 1.5. Il collegamento dei punti noti con i punti GPS dovrà utilizzare almeno tre vettori indipendenti. La determinazione dei vettori dovrà essere effettuata in differenti sessioni di osservazione. Dovrà essere garantita una sufficiente sovrabbondanza di osservazioni. Il calcolo delle compensazioni, per rendere minime le incoerenze verificatesi nel rilevamento dovrà basarsi sul metodo dei minimi quadrati pesati. In questa fase di calcolo, nel caso siano utilizzati i software proprietari dei ricevitori ne verranno descritte le caratteristiche Nel caso della distribuzione dei punti GPS lungo una linea poligonale, l esecutore, come nel caso dell utilizzo di sistemi tradizionali, dovrà adattare la lunghezza del poligono in maniera da rispettare i requisiti di precisione richiesti, tenendo conto che maggiore è la distanza fra i due estremi della base, maggiore sarà l errore assoluto nella loro determinazione. Le metodologie di rilevamento che si sviluppano secondo linee poligonali dovranno basarsi sui requisiti ritenuti minimali di seguito esposti: Con lo scopo di avere sufficienti informazioni per individuare possibili errori, in corrispondenza di ciascun punto noto di controllo si dovranno determinare minimo tre vettori. Dovrà essere garantita una elevata sovrabbondanza di osservazioni. La lunghezza massima dei vettori sarà di 5 Km. Punti con distanza superiore a 5 Km dovranno essere uniti. Sarà necessario evitare catene di vettori che non abbiano punti di legame intermedi. Non saranno utilizzati vettori isolati. I punti sopraccitati, saranno debitamente descritti nella relazione come al capitolo

11 1.12 Requisiti del sistema DGPS Le apparecchiature DGPS da utilizzare nella presente campagna di rilievi dovranno avere le seguenti caratteristiche minime: antenna applicabile su apposita basetta o integrata con l apparato ricevitore, per la quale sia possibile il posizionamento del centro di fase sulla verticale passante per il punto di stazione; ricezione sulla frequenza portante L1 per distanze inferiori a 25 km e ambedue le frequenze L1 e L2 per le distanze superiori a 25 km; numero minimo di canali non inferiore a 6 per ciascuna frequenza L1, L2; capacità di registrazione con intervallo massimo di 5 secondi. Per il calcolo dovranno essere utilizzati i programmi commercializzati dalla casa costruttrice degli strumenti Sistema di coordinate di riferimento La determinazione delle coordinate dei vertici dovrà avvenire nel piano della rappresentazione di Gauss nel sistema geodetico nazionale, mentre le quote dei vertici dovranno essere geoidiche. Le quote ortometriche dei punti cartografati saranno fornite all Amministrazione, scritte nelle apposite monografie rappresentate nella proiezione Gauss Boaga datum Roma 40. Inoltre, saranno convertite anche nella Proiezione UTM fuso 32/33 datum ED 50 e datum WGS 84. Il calcolo della compensazione deve essere tridimensionale. I residui sulle componenti delle basi devono essere contenuti entro 1/ della lunghezza della base stessa. Allo scopo di poter essere facilmente reperibili e ricostruiti in futuro, i punti monografati dovranno avere entrambe le coppie di coordinate (Gauss e WGS84-UTM), nonché il valore di ondulazione del geoide tra WGS4 e m.s.l Trasformazione delle coordinate GPS nel sistema di riferimento locale Scopo di questa fase è l elaborazione dei valori delle coordinate GPS (WGS84) in corrispondenti valori espressi nei sistemi sopra richiesti. In tale fase l esecutore dovrà adottare procedure di rototraslazione che utilizzino i 7 parametri (tre traslazioni, tre rotazioni e un fattore di scala). Si dovranno utilizzare almeno tre punti comuni ai due sistemi. Per la determinazione del valore di coordinate nel sistema italiano Gauss-Boaga, è consentito l'utilizzo dei parametri di rototraslazioni presenti nella monografia IGM95 più vicina (che può però introdurre un errore sulla posizione di qualche cm)

12 Data l elevata precisione richiesta dal presente lavoro, l esecutore dovrà utilizzare non meno di quattro o cinque punti noti nel sistema di riferimento su cui proiettare la trasformazione. Tali punti dovranno essere preliminarmente verificati per accertarne l affidabilità. Essi dovranno essere disposti possibilmente alla periferia dell area oggetto del rilievo e formare un poligono che circoscriva l intera zona: calcolati i parametri, si procederà alle operazioni di trasformazione. Particolare cura dovrà essere posta nel trattamento della componente altimetrica, che dovrà tenere conto della differenza tra la superficie di riferimento ellissoidica delle quote GPS e la superficie di riferimento delle quote ortometriche (geoide). Il valore di quota dovrà essere determinato attraverso il metodo di correzione sul geoide con applicazione alle quote ellissoidiche WGS84 del modello di correzione del geoide italiano ITALGEO99. L algoritmo di correzione del geoide utilizzato e i dati ad esso associati sarà fornito all amministrazione. Nelle operazioni di correzione del geoide, l insieme dei punti di riferimento, su cui fissare i parametri di traslazione sono, normalmente, i vertici geodetici IGM 95, la loro scarsa distribuzione spaziale, nelle aree oggetto dei rilievi (Veneto e Friuli) determina, durante i calcoli di interpolazione, una approssimazione che si ripercuote sul reale valore dell altezza ortometrica. Con lo scopo di migliorare ulteriormente la qualità del dato finale, si è individuato nella tecnica basata su campagne di rilievo del valore microgravimetrico una metodologia precisa e speditiva per aumentare il numero dei punti noti caratterizzati da valori di coordinata planimetrica, altezza ortometrica ed ellissoidica paragonabili per precisione ai dati associati ai vertici IGM. Durante la prevista campagna di rilievo topografico per l inquadramento geodetico delle aree oggetto dei rilievi, sarà quindi eseguita la contemporanea misura del valore microgravimetrico dei punti planimetrici GPS. I punti ritenuti significativi, identificati e opportunamente monografati in corso d opera, faranno parte del set di dati su cui calcolare il valore del geoide locale. L acquisizione dell algoritmo di modellazione e gli eventuali oneri conseguenti saranno a carico dell aggiudicatario. Si sconsiglia l uso incrociato dei due sistemi di determinazione altimetrica, ovvero quella con uso del DGPS e quella classica definita successivamente al punto 1.16; l eventuale applicazione di metodologia incrociata sarà concordata con la Direzione Lavori

13 1.15 Restituzione dei dati grezzi I dati grezzi raccolti dai ricevitori durante le operazioni di campagna dovranno essere forniti all Amministrazione su supporto di registrazione CD in formato RINEX. Essi dovranno comprendere: i dati concernenti la fase ed il tempo; i dati concernenti lo stato di salute dei satelliti e l almanacco; i dati concernenti la posizione del codice C/A e le informazioni sulla stazione; i dati riguardanti informazioni sulla ionosfera; i dati riguardanti a registrazioni affette da interruzione di alimentazione elettrica. I dati di compensazione utilizzati per il calcolo delle basi Livellazioni geometriche di precisione Nell ipotesi che il rilievo venga realizzato utilizzando una metodologia classica, con riferimento ai capisaldi altimetrici prescelti, potrà essere eseguita una livellazione geometrica di precisione dal mezzo che identifichi la quota dei cippi di sezione costruendo una poligonale di livellazione ottica. Le tolleranze altimetriche per ogni chilometro di livellazione non dovranno superare in mm il valore di ± 5 * D 0, 5 (con D espresso in chilometri). Per la livellazione topografica, i punti di battuta disteranno 50 metri al massimo dallo stazionamento, e sarà utilizzato un livello di precisione (provvisto di certificato di collaudo ottenuto per verifica non anteriore ad un mese dalla data di consegna dei lavori) di almeno 30 ingrandimenti, della lamina piano-parallela e di stadie di Invar adeguate alla necessità e provviste di apposite basette di appoggio. Sarà compilato un libretto di campagna dal quale si possano identificare i due strati di letture avanti e indietro. Le singole livellazioni saranno aperte e chiuse su capisaldi di livellazione dell I.G.M., e sarà onere della ditta aggiudicataria sia l identificazione che la raccolta del materiale riguardante i citati capisaldi. Per ogni tratto sarà fornito anche il tabulato di calcolo e la compensazione dello stesso, evidenziando le verifiche di precisione effettuate

14 1.17 Rilevamento celerimetrico di dettaglio Per quanto attiene il rilevamento celerimetrico di dettaglio, sarà impiegato uno strumento integrato (teodolite-distanziometro) con capacità di lettura diretta da 1" a 10" centesimali. L altezza strumentale e quella del prisma di riferimento saranno rilevate con cura e annotate nel libretto di campagna. Le battute celerimetriche non dovranno superare i 200 m, al fine di mantenere entro parametri accettabili la precisione altimetrica e planimetrica del punto rilevato, in riferimento alla stazione da cui si opera Documentazione da produrre Al termine della campagna di misura topobatimetrica, sarà fornita, in originale riproducibile e in doppia copia, la seguente documentazione: relazione tecnica, con particolare riferimento alla strumentazione, alle tecniche, alle metodologie, agli accorgimenti impiegati, alla sequenza temporale delle operazioni ed a quanto altro ritenuto necessario o utile dall operatore, comprese le eventuali esigenze di taglio di copertura boschiva; elaborati grafici relativi agli elementi della C.T.R. sui quali saranno inseriti il reticolo dei vettori che compongono le poligonali geodetiche rilevate e la localizzazione dei capisaldi e dei picchetti; libretti di campagna, di calcolo delle livellazioni e di calcolo delle compensazioni per la determinazione delle basi. Relazione sui metodi calcolo e software utilizzati.- monografie dei capisaldi utilizzati; dischetti contenenti in file Ascii sequenziali tutti i dati rilevati, ed in appositi file DXF di tutti gli elaborati. L esatto formato sarà definito in corso d opera. Tutti gli elaborati, oltre che su supporto magnetico, saranno consegnati anche su supporto cartaceo Sistema di coordinate di riferimento l fine di ricavare le quote ortometriche, indispensabili per le analisi di tipo idraulico nelle aree del rilievo, dovrà essere effettuata la trasformazione dal sistema coordinate ellisoidico Datum WGS84 al sistema di proiezione cartografico UTM con coordinate Est, Nord e quota ellissoidica La trasformazione si dovrà basare sul modello del geoide della penisola italiana in possesso di IGM noto con il nome di italgeo 99; la dimensione della cella massima di calcolo dovrà essere di 2 km

15 In planimetria, i punti (X, Y) saranno riferiti al sistema di coordinate UTM fuso EST/OVEST ED 50 ellissoide internazionale 1909, in rapporto all ubicazione cartografica dei bacini idrografici. In altimetria, i punti (Z) saranno riferiti alla linea di livellazione IGM. In caso di messa in opera di rilievi classici di topografia, la poligonale dovrà contenere almeno due punti IGM. L acquisizione delle coordinate dei punti IGM e gli eventuali oneri conseguenti saranno a carico dell aggiudicatario. In caso di utilizzo di un sistema di coordinate differente per le misure in tempo reale, i programmi di trasformazione in coordinate di riferimento saranno dettagliati e i parametri saranno forniti all Amministrazione. Sui dati elaborati l aggiudicatario dovrà provvedere al calcolo della differenza tra le quote ellissoidiche e l ondulazione geoidica, utilizzando l algoritmo ITALGEO 99 che produce una correzione con precisione media di ± 5 cm RAPPORTI Su richiesta della direzione lavori uno stato di avanzamento sarà fornito dopo ciascuna indagine nelle zone specificate nel punto 1.2. Su detto rapporto dovranno essere descritte dettagliatamente le operazioni inerenti ai punti dal 1.4 al Un rapporto finale sarà egualmente fornito e descriverà in maniera sintetica tutte le prestazioni effettuate RIUNIONI Le riunioni di coordinamento, d avanzamento e valutazione potranno essere convocate durante il periodo dell opera a semplice richiesta dell Amministrazione

16 CAPITOLO 2 Rilievo delle sezioni trasversali 2.1 Premessa Il presente programma di rilievi interessa i seguenti tratti: Parte montana dell asta principale del fiume Tagliamento e suoi affluenti Parte terminale sinistra della foce del fiume Tagliamento (Canale Cavrato) Asta principale del bacino del fiume Isonzo e suoi affluenti Asta principale del bacino del fiume Livenza e suoi affluenti Asta principale del bacino del fiume Piave e suoi affluenti Asta principale del fiume Brenta nel bacino del fiume Brenta-Bacchiglione Asta principale del fiume Bacchiglione nel bacino Brenta-Bacchiglione Asta principale del fiume Tesina nel bacino del fiume Brenta-Bacchiglione Asta principale del fiume Retrone nel bacino del fiume Brenta-Bacchiglione ed è finalizzato alla definizione della geometria di n. 370 sezioni e la posa in opera di 144 pozzetti fissi ed inamovibili. L ubicazione planimetrica delle sezioni trasversali e dei pozzetti è indicata nell allegato 1. Il rilievo dovrà essere eseguito con strumentazione topografica classica di adeguata precisione o con GPS di tipo geodetico a doppia frequenza, nelle modalità di seguito descritte. 2.2 Programma operativo Sarà eseguito il rilievo topobatimetrico dei corsi d acqua oggetto del rilievo. È prevista, l esecuzione di livellazioni geometriche di precisione per il riferimento delle quote delle singole sezioni ai capisaldi di riferimento IGM 95 o alle loro emanazioni di alta attendibilità. In questa fase dei lavori, la ditta aggiudicataria, potrà adottare le seguenti tecnologie: tipo classico seguendo la metodologia operativa descritta al paragrafo 2.8; in modalità DGPS seguendo le metodologie operative descritte in questo stesso capitolo e nel Capitolo 1 Inquadramento geodetico delle zone oggetto dei rilievi ; in modalità mista, adottando entrambe le suddette tecniche

17 Sono previste inoltre: la posa in opera di numero 144 di pozzetti fissi ed inamovibili sugli argini, oppure laddove sia impossibile a causa delle caratteristiche morfologiche dei luoghi, la posa di borchie opportunamente ancorate come descritto al capitolo2.3; la redazione di una monografia per ogni caposaldo di livellazione e cippo di sezione; il rilievo di complessive 370 sezioni trasversali topobatimetriche. L Amministrazione pone l attenzione sul fatto che le zone oggetto del rilievo, nella loro estensione, sono caratterizzate da notevoli cambiamenti di morfologia: si attraversano ambiti vallivi con andamento unicursale dove sono presenti argini su entrambe le rive; aree con andamento fluviale di tipo braided e con presenza di alta densità di vegetazione; zone pedemontane collinari caratterizzate da medie pendenze; nonché zone montane dove il corso d acqua percorre notevoli dislivelli, è incassato e confina direttamente con pareti rocciose. L Amministrazione pone inoltre l attenzione sul fatto che le sezioni misurate in prossimità delle aree interessate dal rilievo batimetrico effettuato con la tecnologia MBSS saranno utilizzate quale riferimento durante la fase di test di accuratezza delle misure. L ubicazione planimetrica delle sezioni trasversali è indicata nell allegato 1 e dovrà comunque essere definitivamente concordata con la Direzione Lavori, previo sopralluogo. La Direzione Lavori si riserva in ogni caso la facoltà di modificare in corso d opera tale ubicazione, apportano lievi modifiche, nel caso in cui se ne riscontri la necessità. Nella realizzazione del presente piano di rilievi dovranno essere rispettate le norme generali previste dalle normative vigenti in materia

18 2.3 Posa in opera dei cippi di sezione coperchio quota arginale da identificare 5 Quota pelo libero 30 30x30 piastrina in acciaio fori per scolo acqua magrone borchia in ottone piastrina in acciaio borchia in ottone fori per scolo acqua (disposti casualmente) Fig 1 Schema di posizionamento di un cippo di sezione L ubicazione planimetrica dei cippi di sezione è indicata nel numero e nella posizione in allegato l esatto e definitivo posizionamento verrà comunque definito in corso d opera, concordato con la Direzione dei Lavori si baserà su criteri di oggettiva stabilità, sicurezza e rintracciabilità della monumentazione, nonché in base ai parametri di qualità di copertura del segnale GPS. saranno realizzati mediante manufatti prefabbricati in calcestruzzo, di sezione quadrata 50x50 cm., con relativa copertura e chiusino di ispezione, al cui interno alloggerà la borchia in ottone ed una targhetta identificativa in acciaio inox, posta in opera secondo quanto raffigurato nel disegno riportato più sopra. Ove la posa del manufatto fosse impossibile (presenza di roccia, mancanza di spazio adeguato ecc.) si ricorrerà all infissione di una borchia di dimensioni adeguate, dotata di ancoraggio e opportunamente protetta affinché non possa essere danneggiata o divelta

19 Ogni cippo di sezione sarà fotografato e monografato e riporterà l indicazione del numero del vertice della sezione cui si riferisce, con l intestazione dell Autorità di Bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione (sigla Autorità bac. VE ) e l indicazione del mese e dell anno.la numerazione del cippo seguira il criterio di progressione numerica e chilometrica rispetto alla foce definita numeo zero chilometro zero La data del rilievo sarà invece riportata nel libretto di campagna e nelle monografie. 2.4 Rilievo delle sezioni trasversali L attività di rilevamento si appoggerà alla cartografia numerica prodotta in scala 1:5.000 (ovvero 1:10.000) dalle Regioni interessate e comprenderà le sezioni fluviali e arginali, descrivendo compiutamente, tramite il rilievo, la morfologia della sezione con le eventuali variazioni significative di pendenza. Dai cippi sezione saranno rilevate le sezioni trasversali acquisendo i punti caratteristici del terreno esterni all acqua (attraverso la strumentazione classica oppure con l uso di DGPS) e quelli interni al corso fluviale (mediante il sistema batimetrico manuale sui fondali bassi oppure con l ausilio di ecoscandaglio sui fondali più profondi). Per ogni sezione sarà rilevato anche il pelo libero dell acqua, riportando l ora e il giorno. Le sezioni trasversali saranno estese alle zone golenali e ai corpi arginali (ove presenti) fino al piano campagna, in modo da rappresentare compiutamente l andamento altimetrico della sezione (in assenza di argini, il rilevamento sarà esteso per almeno 50 m sul piano campagna). Le porzioni di alveo esterne alla sezione liquida saranno rilevate nel modo più dettagliato possibile, senza un passo specifico di interasse tra i punti, in modo da cogliere compiutamente nell insieme la corretta morfologia fluviale e da garantire una precisione plano-altimetrico di ± 5 cm per punto rilevato. Sarà impiegato uno strumento integrato (teodolite-distanziometro) con capacità di lettura diretta da 1 a 10 centesimali. L altezza strumentale e quella del prisma di riferimento saranno rilevate con cura e annotate nel libretto di campagna. In alternativa, sarà possibile l utilizzo della tecnologia GPS differenziale con stazionamento adeguato alla precisione sulle quote di 1 cm. La porzione di alveo occupata dall acqua sarà rilevata batimetricamente con natante e sonda a mano, o ecoscandaglio certificato, cogliendo, oltre ai due punti di intersezione tra acqua ed argine o sponda, un punto ogni metro con partenza dall intersezione dell acqua con l argine sulla sinistra idrografica verso la destra idrografica

20 Se il rilevamento in acqua non coincidesse con il rilevamento delle arginature e del piano campagna in ordine temporale, sarà rilevata la quota del pelo libero dell acqua in riferimento alla testa di sezione, avendo cura di annotare su apposito libretto di campagna l ora, il giorno del rilevamento e la sezione rilevata, così da poter risalire alle relative condizioni idrologiche ed idrometriche. 2.5 Procedure operative per il rilievo di sezioni in modalità cinematica Come già segnalato, in corso d opera la ditta aggiudicataria potrà utilizzare tecnologie GPS differenziali. Le norme generali per l esecuzione dei rilievi in modalità DGPS a cui la ditta aggiudicataria deve attenersi sono riportate Capitolo 1. L Amministrazione fa presente che vi sono vari modi per eseguire un rilievo in modalità cinematica. Di seguito vengono descritte le modalità tipiche che la ditta aggiudicataria potrà utilizzare in questa fase del rilievo. a. Stop and go Procedura standard. Il rilievo viene eseguito con un ricevitore mobile ed uno di riferimento. Quest ultimo rimane fermo durante l intera osservazione mentre il ricevitore mobile si sposta alternativamente sui punti da determinare. È consentito l uso di più ricevitori sia come riferimento che come stazioni mobili. I ricevitori di riferimento vengono comunque mantenuti sempre fermi. b. Leapfrog Secondo questa procedura anche il ricevitore di riferimento si sposta, scavalcando di volta in volta il ricevitore di riferimento. In questa modalità i ricevitori non possono mai muoversi allo stesso tempo a meno che le osservazioni non siano nuovamente inizializzate. c. Continuo la posizione del ricevitore mobile viene continuamente determinata mentre lo stesso è in movimento. Purché vengano mantenuti minimo 4 satelliti e costante l altezza dell antenna, si può determinare la posizione di sistemi in movimento. L Amministrazione fa presente che, questa procedura, se usata in combinazione con le due precedentemente descritte, si rivela molto utile per il rilevamento delle sezioni traversali

21 d. Tempo reale Comunemente definita RTK, questa procedura determina la posizione del rilievo direttamente mentre viene effettuata la campagna, in tempo reale. Diversamente dalle precedenti procedure, non necessita del calcolo di post processing. Utilizzando ricevitori a doppia frequenza collegati tra loro via radio e appositi software, il ricevitore fisso (collocato su di un punto noto) comunica la propria posizione e i dati satellitari al ricevitore mobile, che in base a questi calcola in tempo reale la propria posizione rispetto al ricevitore fisso. L Amministrazione fa presente che tale procedura riduce considerevolmente i tempi delle operazioni topografiche di picchettamento o tracciamento. e. Considerazioni aggiuntive In corso d opera la ditta aggiudicataria dei lavori dovrà produrre una completa relazione sulle metodologie che intende adottare. Nel dettaglio nella relazione dovrà essere specificato come i requisiti minimi valutati durante la fase operativa abbiano previsto il controllo di: analisi della configurazione dei satelliti; corretta messa in stazione dei ricevitori; inizializzazione del rilievo, controllo della ambiguità iniziale (nel caso di apparecchiature a doppia frequenza questa operazione dovrà essere eseguita effettuando uno scambio di antenna osservando una base nota); perdita del segnale GPS ed eventuali metodologie di reinizializzazioni del rilievo. Nel rispetto degli standard internazionali, descritti anche nella manualistica degli strumenti GPS in commercio, la normativa d uso offre utili raccomandazioni sulle procedure che contemplano utilizzo di due o più ricevitori, fornendo indicazioni sulla registrazione di inizio e fine rilievo nonché sul corretto utilizzo delle antenne

22 2.6 Requisiti del sistema DGPS Le apparecchiature DGPS da utilizzare nella presente campagna di rilievi dovranno avere le seguenti caratteristiche minime: antenna applicabile su apposita basetta o integrata con l apparato ricevitore, per la quale sia possibile il posizionamento del centro di fase sulla verticale passante per il punto di stazione; ricezione sulla frequenza portante L1 per distanze inferiori a 25 km e ambedue le frequenze L1 e L2 per le distanze superiori a 25 km; numero minimo di canali non inferiore a 6 per ciascuna frequenza L1, L2; capacità di registrazione con intervallo massimo di 5 secondi. Per il calcolo dovranno essere utilizzati i programmi commercializzati dalla casa costruttrice degli strumenti. 2.7 Restituzione dei dati grezzi I dati grezzi raccolti dai ricevitori durante le operazioni di campagna dovranno essere forniti all Amministrazione su supporto di registrazione CD in formato RINEX. Essi dovranno comprendere i dati: concernenti la fase ed il tempo; concernenti lo stato di salute dei satelliti e l almanacco; concernenti la posizione del codice C/A e le informazioni sulla stazione; riguardanti informazioni sulla ionosfera; riguardanti a registrazioni affette da interruzione di alimentazione elettrica. Saranno altresì forniti dati risultati dalle elaborazioni e dalla compensazione. 2.8 Livellazioni geometriche di precisione Nell ipotesi che il rilievo sia realizzato utilizzando una metodologia classica, con riferimento ai capisaldi altimetrici prescelti, potrà essere eseguita una livellazione geometrica di precisione dal mezzo che identifichi la quota dei cippi di sezione, costruendo una poligonale di livellazione ottica. Le tolleranze altimetriche per ogni chilometro di livellazione non dovranno superare in mm il valore di ± 5 * D 0, 5 (con D espresso in chilometri)

23 Per la livellazione topografica i punti di battuta disteranno al massimo 50 metri dallo stazionamento e sarà utilizzato un livello di precisione provvisto di certificato di collaudo ottenuto per verifica non anteriore ad un mese dalla data di consegna dei lavori, di almeno 30 ingrandimenti, della lamina piano-parallela e di stadie di Invar adeguate alla necessità e provviste di apposite basette di appoggio. Sarà compilato un libretto di campagna dal quale si possano identificare i due strati di letture avanti e indietro. Le singole livellazioni saranno aperte e chiuse su capisaldi di livellazione dell I.G.M e sarà onere della ditta aggiudicataria l identificazione e la raccolta del materiale riguardante l identificazione dei citati capisaldi. Per ogni tratto sarà fornito anche il tabulato di calcolo e la compensazione dello stesso, evidenziando le verifiche di precisione effettuate. 2.9 Rilievo granulometrico Per quanto attiene il rilievo granulometrico, saranno determinati il d90 ed il d50 ovvero il diametro delle componenti presenti rispettivamente con il 90% ed il 50% di peso per alcune sezioni rappresentative (nei pressi di manufatti di attraversamento e comunque almeno ogni 10 km). Tale operazione verrà eseguita in due punti caratteristici per le sezioni prescelte, ove sarà inoltre posta una rete decimetrata o centimetrata a seconda della grandezza dei grani e predisposta un adeguata documentazione fotografica. Ovviamente, in caso di sezioni completamente bagnate con importanti livelli idrometrici, tale operazione sarà sostituita da un rilievo fotografico del sedimento (probabilmente limoso) prelevato Monografie Di ogni caposaldo altimetrico e testa di sezione sarà redatta la monografia su apposito stampato, recante una fotografia del sito, uno schema planimetrico, una breve descrizione ed i valori delle coordinate Gauss-Boaga fuso est. Ogni monografia sarà completa di tutti i dati per il possibile ripristino del vertice, della descrizione del segnale e di tutti gli elementi utili per il suo riconoscimento, dei punti di riferimento e delle corrispondenti distanze, riportate in un apposito schizzo

24 2.11 Sistema di coordinate di riferimento La determinazione delle coordinate dei vertici dovrà avvenire nel piano della rappresentazione di Gauss nel sistema geodetico nazionale, mentre le quote dei vertici dovranno essere geoidiche. Le quote ortometriche dei cippi di sezione saranno fornite all Amministrazione, scritte nelle apposite monografie rappresentate nella proiezione Gauss Boaga datum Roma 40. Inoltre, le coordinate planoaltimetriche saranno convertite anche nella Proiezione UTM fuso 32/33 datum ED 50 e datum WGS 84. Il calcolo della compensazione dovrà essere tridimensionale. I residui sulle componenti delle basi dovranno essere contenuti entro 1/ della lunghezza della base stessa. Allo scopo di poter essere facilmente reperibili e ricostruiti anche in futuro, i punti monografati dovranno avere entrambe le coppie di coordinate (Gauss e WGS84-UTM), nonché il valore di ondulazione del geoide tra WGS4 e m.s.l Trasformazione delle coordinate GPS nel sistema di riferimento locale Scopo di questa fase è l elaborazione dei valori delle coordinate GPS (WGS84) in corrispondenti valori, espressi nei sistemi sopra esposti. In tale fase l esecutore dovrà di adottare procedure di rototraslazione che utilizzino i 7 parametri (tre traslazioni, tre rotazioni e un fattore di scala). Si dovranno utilizzare almeno tre punti comuni ai due sistemi. Per la determinazione del valore di coordinate nel sistema italiano Gauss-Boaga, è consentito l utilizzo dei parametri di rototraslazioni presenti nella monografia IGM95 più vicina (che può però introdurre un errore sulla posizione di qualche cm). Data l elevata precisione richiesta dal presente lavoro, l Amministrazione raccomanda di utilizzare non meno di quattro o cinque punti noti nel sistema di riferimento su cui proiettare la trasformazione. Tali punti dovranno essere preliminarmente verificati per accertarne l affidabilità. Essi dovranno essere disposti possibilmente alla periferia dell area oggetto del rilievo e formare un poligono che circoscriva l intera zona: calcolati i parametri, si procederà alle operazioni di trasformazione. Particolare cura dovrà essere posta nel trattamento della parte altimetrica, che dovrà tenere conto della differenza tra la superficie di riferimento ellissoidica delle quote GPS e la superficie di riferimento delle quote ortometriche (geoide). Il valore di quota dovrà essere determinato attraverso il metodo di correzione sul geoide con applicazione alle quote ellissoidiche WGS84 del modello di correzione del geoide Italiano ITALGEO99.in questa fase del lavoro restano valide le disposizioni definite al capitolo

25 L acquisizione dell algoritmo di modellazione e gli eventuali oneri conseguenti saranno a carico dell aggiudicatario. Si sconsiglia l uso incrociato dei due sistemi di determinazione altimetrica, ovvero quella con uso del DGPS e quella classica definita al paragrafo 2.8; l eventuale applicazione di metodologia incrociata sarà concordata con la Direzione Lavori Piano di sicurezza Durante l esecuzione di tutti i lavori, la ditta aggiudicataria dovrà adottare i procedimenti e le cautele necessarie per garantire l incolumità delle persone addette ai lavori e dei terzi, nonché evitare danni ai beni pubblici e privati. In particolare, sarà tenuta alla rigorosa osservanza delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, ai sensi degli artt. 17, 18 e 19 del vigente Capitolato Generale, di cui al D.P.R. n. 1063/62, restandone sollevata l Amministrazione nonché il personale della stessa, preposto alla direzione e alla sorveglianza. Ai sensi della Legge n. 55/90 (art. 18 comma 8), la ditta aggiudicataria è obbligata a predisporre, prima dell inizio dei lavori, il Piano delle misure di sicurezza fisica dei lavoratori nonchè indicare il responsabile della sicurezza nella fase di progettazione e nella fase di esecuzione. Questo Piano dovrà essere consegnato all Amministrazione e messo a disposizione delle Autorità competenti preposte alle verifiche ispettive di controllo nei luoghi di lavoro, prima dell inizio delle attività e comunque non oltre 30 giorni dalla data del verbale di consegna degli stessi. Il Piano, dovrà essere aggiornato di volta in volta e coordinato a cura dell appaltatore, per tutte le Ditte operanti nei luoghi di lavoro al fine di rendere compatibili tra loro e coerenti con esso i piani specifici delle Ditte sub appaltatrici. Del rispetto del Piano da parte di tutte le Ditte impegnate nella esecuzione dei lavori è responsabile il Direttore Tecnico della ditta aggiudicataria Documentazione da produrre Al termine del lavoro sarà fornita, in originale riproducibile e in doppia copia, la seguente documentazione: monografie dei caposaldi di livellazione e dei cippi di sezione; relazione tecnica, con particolare riferimento alla strumentazione, alla metodologia operativa, ai sistemi di elaborazione e correzione dei dati, agli

L integrazione di GPS con altri strumenti topografici

L integrazione di GPS con altri strumenti topografici Scuola Regionale Servizi GPS di posizionamento per il territorio o e il catasto 16 Febbraio 2006 L integrazione di GPS con altri strumenti topografici Ing.. Marco Scaioni Politecnico di Milano D.I.I.A.R.

Dettagli

MODULO OFFERTA ECONOMICA

MODULO OFFERTA ECONOMICA Marca da bollo da 14,62 MODULO OFFERTA ECONOMICA SERVIZIO DI REALIZZAZIONE DI RILIEVI TOPO-BATIMETRICI SUI PRINCIPALI CORSI D ACQUA DELLA RETE IDROGRAFICA DEL VENETO Offerente RIF. 1 2 DESCRIZIONE PRINCIPALE

Dettagli

Indice. Prefazione. 3 Capitolo 1 Gli schemi generali del rilievo topografico e i sistemi di riferimento

Indice. Prefazione. 3 Capitolo 1 Gli schemi generali del rilievo topografico e i sistemi di riferimento Indice IX Prefazione 3 Capitolo 1 Gli schemi generali del rilievo topografico e i sistemi di riferimento 3 1.1 Lo schema generale del rilevamento Topografico 5 1.1.1 Lo schema del rilevamento topografico

Dettagli

S.S. 640 DI PORTO EMPEDOCLE Itinerario Agrigento - Caltanissetta A19 Tratto dal Km allo svincolo con la A19

S.S. 640 DI PORTO EMPEDOCLE Itinerario Agrigento - Caltanissetta A19 Tratto dal Km allo svincolo con la A19 S.S. 640 DI PORTO EMPEDOCLE Itinerario Agrigento - Caltanissetta A19 Tratto dal Km 44+000 allo svincolo con la A19 Relazione tecnica sui rilievi topografici effettuati Le attività topografiche finalizzate

Dettagli

Il sistema di navigazione GNSS Global Navigation Satellite Systems

Il sistema di navigazione GNSS Global Navigation Satellite Systems Il sistema di navigazione GNSS Global Navigation Satellite Systems Raggruppa i sistemi satellitari GPS (Stati Uniti), GLONASS (Fed. Russa) e GALILEO (Comunità Europea, in corso di realizzazione) Ha lo

Dettagli

RIDUZIONE DELLE DISTANZE

RIDUZIONE DELLE DISTANZE RIDUZIONE DELLE DISTANZE Il problema della riduzione delle distanze ad una determinata superficie di riferimento va analizzato nei suoi diversi aspetti in quanto, in relazione allo scopo della misura,

Dettagli

RELAZIONE TECNICA ATTIVITÀ TOPOGRAFICHE INDICE

RELAZIONE TECNICA ATTIVITÀ TOPOGRAFICHE INDICE RELAZIONE TECNICA ATTIVITÀ TOPOGRAFICHE INDICE 1 PREMESSA... 3 2 DESCRIZIONE... 3 3 RETE DI INQUADRAMENTO... 4 4 SEZIONI E PROFILI... 6 5 ELABORAZIONE E RESTITUZIONE... 7 6 STRUMENTAZIONE TOPOGRAFICA...

Dettagli

AZIONE 7 CAPITOLATO TECNICO

AZIONE 7 CAPITOLATO TECNICO AZIONE 7 Trasformazioni di coordinate catastali locali in coordinate WGS84 nella Provincia di Napoli CAPITOLATO TECNICO 1 PREMESSA L Agenzia del Territorio in ambito Web-gis ha attuato presso gli uffici

Dettagli

Laboratorio di restauro Topografia e rilevamento

Laboratorio di restauro Topografia e rilevamento Laboratorio di restauro Topografia e rilevamento Dott. Andrea Piccin andrea_piccin@regione.lombardia.it ESERCITAZIONE GPS ELABORAZIONE DEI DATI Dott. Geol.Silvia Rosselli Il GPS Il posizionamento di un

Dettagli

RETE PLANO ALTIMETRICA REGIONALE Caratteristiche Generali

RETE PLANO ALTIMETRICA REGIONALE Caratteristiche Generali RETE PLANO ALTIMETRICA REGIONALE Caratteristiche Generali L'inquadramento geodetico della C.T.R.N. deriva dai vertici della rete nazionale I.G.M. 95. Le quote sono derivate dalla rete di livellazione geometrica

Dettagli

Sommario RILIEVO TOPOGRAFICO DELLO STATO DI FATTO... 2 METODI... 2 RISULTATI... 5

Sommario RILIEVO TOPOGRAFICO DELLO STATO DI FATTO... 2 METODI... 2 RISULTATI... 5 Sommario RILIEVO TOPOGRAFICO DELLO STATO DI FATTO... 2 METODI... 2 RISULTATI... 5 RILIEVO TOPOGRAFICO DELLO STATO DI FATTO METODI Nel tratto interessato dall attraversamento della nuova strada è stato

Dettagli

CORSO COSTRUZIONE AMBIENTE TERRITORIO

CORSO COSTRUZIONE AMBIENTE TERRITORIO ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE EINAUDI ALBA CORSO COSTRUZIONE AMBIENTE TERRITORIO PROGRAMMA: CLASSE QUARTA SERALE ANNO SCOLASTICO 2018-2019 MATERIA TOPOGRAFIA NESSUN TESTO ADOTTATO DOCENTE CLASSE FIRMA

Dettagli

Le stazioni permanenti GPS nel rilievo catastale: ruolo dell Agenzia del territorio. Perugia, 13 dicembre 2006 Università degli Studi di Perugia

Le stazioni permanenti GPS nel rilievo catastale: ruolo dell Agenzia del territorio. Perugia, 13 dicembre 2006 Università degli Studi di Perugia Le stazioni permanenti GPS nel rilievo catastale: ruolo dell Agenzia del territorio Perugia, 13 dicembre 2006 Università degli Studi di Perugia L agenda L atto di aggiornamento catastale : contenuti e

Dettagli

CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO

CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO GARA EUROPEA A PROCEDURA APERTA PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI Produzione di un modello digitale del terreno di precisione e di ortofoto a curve di livello relativi al reticolo idrografico secondario

Dettagli

RILIEVO E RAPPRESENTAZIONE DEL TERRITORIO

RILIEVO E RAPPRESENTAZIONE DEL TERRITORIO Corsi di Laurea in: - Gestione tecnica del territorio agroforestale e Sviluppo rurale - Scienze forestali e ambientali - Costruzioni rurali e Topografia RILIEVO E RAPPRESENTAZIONE DEL TERRITORIO 4. Il

Dettagli

COMUNE DI RAVASCLETTO Via Edelweiss, Ravascletto (UD) LIVELLAZIONI E RILIEVI TOPOGRAFICI DI PRECISIONE. Relazione Tecnica Conclusiva

COMUNE DI RAVASCLETTO Via Edelweiss, Ravascletto (UD) LIVELLAZIONI E RILIEVI TOPOGRAFICI DI PRECISIONE. Relazione Tecnica Conclusiva COMUNE DI RAVASCLETTO Via Edelweiss,7 33020 Ravascletto (UD) INTERVENTI DI SISTEMAZIONE IDROGEOLOGICA DELLA FRAZIONE DI SALÀRS IN COMUNE DI RAVASCLETTO (UD) LIVELLAZIONI E RILIEVI TOPOGRAFICI DI PRECISIONE

Dettagli

RELAZIONE DESCRITTIVA DEI RILIEVI TOPOGRAFICI. Organizzazione lavoro e strumentazione impiegata

RELAZIONE DESCRITTIVA DEI RILIEVI TOPOGRAFICI. Organizzazione lavoro e strumentazione impiegata RELAZIONE DESCRITTIVA DEI RILIEVI TOPOGRAFICI Organizzazione lavoro e strumentazione impiegata 1 INDICE 1. PREMESSA... 3 2. ATTIVITÀ SVOLTE... 3 3. VERIFICA DELLA POSIZIONE DELLE SEZIONI... 4 4. ORGANIZZAZIONE

Dettagli

SUB BACINO 06 SUD ORIENTALE BACINO IDROGRAFICO DEI CORPI IDRICI MINORI TRA IL CEDRINO ED IL FLUMENDOSA

SUB BACINO 06 SUD ORIENTALE BACINO IDROGRAFICO DEI CORPI IDRICI MINORI TRA IL CEDRINO ED IL FLUMENDOSA Assessorato dei Lavori Pubblici STUDI, INDAGINI, ELABORAZIONI ATTINENTI ALL INGEGNERIA INTEGRATA, NECESSARI ALLA REDAZIONE DELLO STUDIO DENOMINATO PROGETTO DI PIANO STRALCIO DELLE FASCE FLUVIALI (PSFF)

Dettagli

sistema composto da: 1. Sezione orbitante (satelliti) 2. Sezione terrestre (antenna e ricevitore) 3. Sezione di controllo (stazioni a terra)

sistema composto da: 1. Sezione orbitante (satelliti) 2. Sezione terrestre (antenna e ricevitore) 3. Sezione di controllo (stazioni a terra) IL GPS (GLOBAL POSITIONING SYSTEM) SISTEMA GLOBALE DI RILEVAMENTO DELLA POSIZIONE NAVSTAR GPS NAVigation Satellite Time And Ranging Global Positioning System sistema di posizionamento e navigazione satellitare

Dettagli

RETE GEODETICA PER L ISTITUZIONE DI PILASTRINI DI RIFERIMENTO PER IL CONTROLLO DELLE MOVIMENTAZIONI TERRA ALL INTERNO DEL PIANO DI COLTIVAZIONE DELLA

RETE GEODETICA PER L ISTITUZIONE DI PILASTRINI DI RIFERIMENTO PER IL CONTROLLO DELLE MOVIMENTAZIONI TERRA ALL INTERNO DEL PIANO DI COLTIVAZIONE DELLA RETE GEODETICA PER L ISTITUZIONE DI PILASTRINI DI RIFERIMENTO PER IL CONTROLLO DELLE MOVIMENTAZIONI TERRA ALL INTERNO DEL PIANO DI COLTIVAZIONE DELLA CAVA SPALLETTI MONTECCHIO (RE) ESECUZIONE RILIEVI:

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Valutazione del comportamento delle opere di bonifica idraulica e analisi di pericolosità per allagamento da cedimento arginale del Fiume Reno Acquisizione dati territoriali

Dettagli

GPS e sistemi di riferimento

GPS e sistemi di riferimento GPS e sistemi di riferimento Sistemi di riferimento e reti geodetiche Il posizionamento satellitare ha reso necessario l istituzione di sistemi di riferimento mondiali, la cui definizione è stata possibile

Dettagli

PIANO DI LAVORO PREVENTIVO a. s INDIRIZZO COSTRUZIONI AMBIENTE E TERRITORIO

PIANO DI LAVORO PREVENTIVO a. s INDIRIZZO COSTRUZIONI AMBIENTE E TERRITORIO ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI " PACINOTTI" PIANO DI LAVORO PREVENTIVO a. s. 2016-2017 INDIRIZZO COSTRUZIONI AMBIENTE E TERRITORIO Classe 4E Materia TOPOGRAFIA Docente Prof. Domenico Stumpo LIVELLO DI PARTENZA

Dettagli

SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI LA GEOREFERENZIAZIONE

SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI LA GEOREFERENZIAZIONE SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI Dott. Alessandro Santucci ANNO ACCADEMICO 2003/04 LA GEOREFERENZIAZIONE Georeferenziazione degli oggetti e cartografia numerica Proiezioni cartografiche UTM (Universale

Dettagli

CAPITOLO 2: RILIEVO GEODETICO E NAVIGAZIONE 2.1 OBIETTIVI DELLA RICERCA PERIODO DI LAVORO, PERSONALE E ATTREZZATURE... 1

CAPITOLO 2: RILIEVO GEODETICO E NAVIGAZIONE 2.1 OBIETTIVI DELLA RICERCA PERIODO DI LAVORO, PERSONALE E ATTREZZATURE... 1 CAPITOLO 2: RILIEVO GEODETICO E NAVIGAZIONE 2.1 OBIETTIVI DELLA RICERCA... 1 2.2 PERIODO DI LAVORO, PERSONALE E ATTREZZATURE... 1 2.3 METODOLOGIE OPERATIVE E STRUMENTAZIONI... 1 2.3.1 Sistema di posizionamento

Dettagli

CARTOGRAFIA 2 V 1 LA CARTA TRADIZIONALE. È la rappresentazione sul piano della superficie terrestre secondo determinate norme e segni convenzionali

CARTOGRAFIA 2 V 1 LA CARTA TRADIZIONALE. È la rappresentazione sul piano della superficie terrestre secondo determinate norme e segni convenzionali CARTOGRAFIA 2 V 2 P V 3 V 1 π LA CARTA TRADIZIONALE È la rappresentazione sul piano della superficie terrestre secondo determinate norme e segni convenzionali È costituita da un disegno che rappresenta

Dettagli

Il Sistema Informativo a supporto della R.E.L.

Il Sistema Informativo a supporto della R.E.L. Il Sistema Informativo a supporto della R.E.L. Andrea De Felici - Datasiel s.p.a M.Cristina Ratto - Datasiel s.p.a. Inquadramento Scopo del presente documento è definire le specifiche tecniche per l acquisizione

Dettagli

INDICE 1. PREMESSA DESCRIZIONE OPERAZIONI IN CAMPAGNA TRAVA 2 DIR 3 3. CONCLUSIONI TRAVA 2 DIR 4 ALLEGATI

INDICE 1. PREMESSA DESCRIZIONE OPERAZIONI IN CAMPAGNA TRAVA 2 DIR 3 3. CONCLUSIONI TRAVA 2 DIR 4 ALLEGATI INDICE 1. PREMESSA -- 2 2. DESCRIZIONE OPERAZIONI IN CAMPAGNA TRAVA 2 DIR 3 3. CONCLUSIONI TRAVA 2 DIR 4 ALLEGATI 1. MONOGRAFIE CAPISALDI IGM95 ALL. 1 2. TABULATI DI TRASFORMAZIONE COORDINATE (Conver3

Dettagli

Piano di bacino del fiume Serchio, stralcio Assetto Idrogeologico (PAI)

Piano di bacino del fiume Serchio, stralcio Assetto Idrogeologico (PAI) Piano di bacino del fiume Serchio, stralcio Assetto Idrogeologico (PAI) Diffusione dei dati del quadro conoscitivo di pericolosità idraulica relativi ai dati di battente atteso tramite la piattaforma Web-GIS

Dettagli

I sistemi di riferimento geodetici e cartografici utilizzati dall applicativo Conversione di

I sistemi di riferimento geodetici e cartografici utilizzati dall applicativo Conversione di Sistemi Geodetici e Sistemi Cartografici considerati I sistemi di riferimento geodetici e cartografici utilizzati dall applicativo Conversione di Coordinate fanno riferimento, nelle tabelle sotto riportate,

Dettagli

CRITICITÀ INERENTI L'UTILIZZO DI DIVERSI SISTEMI DI COORDINATE NELLA RACCOLTA DATI

CRITICITÀ INERENTI L'UTILIZZO DI DIVERSI SISTEMI DI COORDINATE NELLA RACCOLTA DATI CRITICITÀ INERENTI L'UTILIZZO DI DIVERSI SISTEMI DI COORDINATE NELLA RACCOLTA DATI Durante la campagna di raccolta dati relativa la distribuzione della specie Sturnus vulgaris nella Regione Marche avviata

Dettagli

PROVINCIA MONZA BRIANZA SETTORE TERRITORIO PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, INTERVENTI STRATEGICI PROGETTO ESECUTIVO RILIEVI ED INDAGINI

PROVINCIA MONZA BRIANZA SETTORE TERRITORIO PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, INTERVENTI STRATEGICI PROGETTO ESECUTIVO RILIEVI ED INDAGINI PROVINCIA MONZA BRIANZA SETTORE TERRITORIO PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, INTERVENTI STRATEGICI MOBILITÀ SOSTENIBILE, PARCHI LAVORI PER LA REALIZZAZIONE DEL COMPLETAMENTO DELLA VARIANTE PER IL CENTRO OSPEDALIERO

Dettagli

IL GPS sistema di satelliti segmento di terra segnali elettromagnetici ricevitori

IL GPS sistema di satelliti segmento di terra segnali elettromagnetici ricevitori IL GPS Il GPS Global Positioning System è costituito da un sistema di satelliti orbitanti all altezza di circa 20.000 km, controllati da un segmento di terra che ne determina con precisione le orbite.

Dettagli

ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI " PACINOTTI"

ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI  PACINOTTI ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI " PACINOTTI" CONSUNTIVO DELLA PROGRAMMAZIONE SVOLTA a. s. 2017-2018 INDIRIZZO COSTRUZIONI AMBIENTE E TERRITORIO ART. LEGNO Classe 4L Materia TOPOGRAFIA Docente Prof. Domenico

Dettagli

Sistemi di riferimento

Sistemi di riferimento Sistemi di riferimento Cos è un sistema di riferimento? Un sistema di riferimento (SR) è un insieme di regole e misure per la determinazione delle posizioni spazio temporale di un qualsiasi punto sulla

Dettagli

COMMISSARIO DELEGATO PER L'EMERGENZA DELLA MOBILITA' RIGUARDANTE LA A4 (TRATTO VENEZIA - TRIESTE) ED IL RACCORDO VILLESSE - GORIZIA

COMMISSARIO DELEGATO PER L'EMERGENZA DELLA MOBILITA' RIGUARDANTE LA A4 (TRATTO VENEZIA - TRIESTE) ED IL RACCORDO VILLESSE - GORIZIA COMMISSARIO DELEGATO PER L'EMERGENZA DELLA MOBILITA' RIGUARDANTE LA A4 (TRATTO VENEZIA - TRIESTE) ED IL RACCORDO VILLESSE - GORIZIA Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n 3702 del 05 settembre

Dettagli

4.11 CONTROLLO DELLE APPARECCHIATURE

4.11 CONTROLLO DELLE APPARECCHIATURE Unione Industriale 61 di 94 4.11 CONTROLLO DELLE APPARECCHIATURE PER PROVA, MISURAZIONE E COLLAUDO 4.11.1 Generalità Il capitolo indica le modalità con cui devono essere gestite le apparecchiature di controllo,

Dettagli

> valutazione degli scarti esistenti tra la forma approssimata e quella reale della Terra

> valutazione degli scarti esistenti tra la forma approssimata e quella reale della Terra TOPOGRAFIA Geodesia Studio della forma e delle dimensioni della Terra > scelta di modelli semplificati della Terra > valutazione degli scarti esistenti tra la forma approssimata e quella reale della Terra

Dettagli

DIPARTIMENTO SVILUPPO INFRASTRUTTURE E MANUTENZIONE URBANA - CENTRALE UNICA DEI LAVORI PUBBLICI. DIRETTORE Ing. Roberto Botta

DIPARTIMENTO SVILUPPO INFRASTRUTTURE E MANUTENZIONE URBANA - CENTRALE UNICA DEI LAVORI PUBBLICI. DIRETTORE Ing. Roberto Botta DIPARTIMENTO SVILUPPO INFRASTRUTTURE E MANUTENZIONE URBANA - CENTRALE UNICA DEI LAVORI PUBBLICI DIRETTORE Ing. Roberto Botta DIREZIONE I - URBANIZZAZIONI PRIMARIE Direttore Ing. Fabio Pacciani U.O. NUOVE

Dettagli

Ordinanza tecnica del DDPS sulla misurazione nazionale (Ordinanza tecnica sulla misurazione nazionale, OTMN)

Ordinanza tecnica del DDPS sulla misurazione nazionale (Ordinanza tecnica sulla misurazione nazionale, OTMN) Ordinanza tecnica del DDPS sulla misurazione nazionale (, OTMN) del [versione 11, 20.11.2006; avamprogetto per l indagine conoscitiva / la consultazione degli uffici] Il Dipartimento federale della difesa,

Dettagli

Analisi preliminare dei raw data da ricevitori smartphone GPS/GALILEO

Analisi preliminare dei raw data da ricevitori smartphone GPS/GALILEO Analisi preliminare dei raw data da ricevitori smartphone GPS/GALILEO Gabriele Pirazzi( a ), Augusto Mazzoni( a ), Ludovico Biagi( b ) ( a ) DICEA Sapienza Università di Roma ( b ) DICA Politecnico di

Dettagli

CORSO DI TOPOGRAFIA ITCGS CECCHERELLI ROMA PROF. P. SCIARRA

CORSO DI TOPOGRAFIA ITCGS CECCHERELLI ROMA PROF. P. SCIARRA CORSO DI TOPOGRAFIA ITCGS CECCHERELLI ROMA PROF. P. SCIARRA CLASSE 3E Contenuti Prerequisiti Conoscenze Competenze Modulo A Lo studio delle figure piane x Conoscere le relazioni possedute dalle figure

Dettagli

ANAS s.p.a. - Direzione Centrale Programmazione Progettazione 1. PREMESSE INQUADRAMENTO CARTOGRAFICO DELL AREA DI INTERVENTO...

ANAS s.p.a. - Direzione Centrale Programmazione Progettazione 1. PREMESSE INQUADRAMENTO CARTOGRAFICO DELL AREA DI INTERVENTO... ANAS - Direzione Centrale Programmazione Progettazione INDICE 1. PREMESSE...2 2. INQUADRAMENTO CARTOGRAFICO DELL AREA DI INTERVENTO...4 3. METODOLOGIE OPERATIVE SULL ESECUZIONE DEI RILIEVI...7 4. ATTREZZATURA

Dettagli

misura rappresentazione secondo una proiezione ortogonale restituzione posizione di un certo numero di punti dell oggetto discreta

misura rappresentazione secondo una proiezione ortogonale restituzione posizione di un certo numero di punti dell oggetto discreta IL RILIEVO TOPOGRAFICO 2 È il complesso delle operazioni di misura e dei procedimenti che occorre effettuare al fine di produrre la rappresentazione grafica, secondo una proiezione ortogonale, del territorio.

Dettagli

Topografia, cartografia e geodesia Parte 10: Rilievo di fabbricati

Topografia, cartografia e geodesia Parte 10: Rilievo di fabbricati Topografia, cartografia e geodesia Parte 10: Rilievo di fabbricati Premessa Il presente documento è stato elaborato dal Gruppo di Lavoro Standard di qualità ai fini della qualificazione professionale della

Dettagli

Ing. Alessandro Putaggio

Ing. Alessandro Putaggio PROVINCIA REGIONALE DI TRAPANI UFFICIO DEL PIANO EX ART. 12 L.R. 9/86 NODO PROVINCIALE SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE REGIONALE EGIONALE LA CARTA TECNICA REGIONALE (C.T.R. C.T.R.) Giornata di Formazione

Dettagli

Le quote dei punti determinati con GPS. Variazioni locali degli scostamenti geoidici in Trentino Alto Adige.

Le quote dei punti determinati con GPS. Variazioni locali degli scostamenti geoidici in Trentino Alto Adige. Le quote dei punti determinati con GPS. Variazioni locali degli scostamenti geoidici in Trentino Alto Adige. Antonino Di Girolamo Ufficio per il rilevamento Geodetico - Regione Autonoma Trentino Alto Adige

Dettagli

ANNESSO 2 DISCIPLINARE TECNICO PER LA STANDARDIZZAZIONE DEI RILIEVI IDROGRAFICI

ANNESSO 2 DISCIPLINARE TECNICO PER LA STANDARDIZZAZIONE DEI RILIEVI IDROGRAFICI DISCILINARE TECNIC ER LA STANDARDIZZAZINE DEI RILIEVI IDRGRAFICI ANNESS 2 Documentazione minima necessaria per la verifica dei rilievi idrografici da parte dell Istituto Idrografico della Marina Si delinea,

Dettagli

COLLEGIO DEI GEOMETRI DELLA PROVINCIA DI CATANIA

COLLEGIO DEI GEOMETRI DELLA PROVINCIA DI CATANIA COLLEGIO DEI GEOMETRI DELLA PROVINCIA DI CATANIA con la partecipazione di: CGT - Computer Graphics Tecnologies s.r.l. GEOTOP s.r.l. agente per la Sicilia sistemilaser s.n.c.- topografia - fotogrammetria

Dettagli

AGC 16 GOVERNO DEL TERRITORIO SERVIZIO S.I.T. I servizi informativi integrati per la gestione del territorio in regione Campania

AGC 16 GOVERNO DEL TERRITORIO SERVIZIO S.I.T. I servizi informativi integrati per la gestione del territorio in regione Campania I servizi informativi integrati per la gestione del territorio in regione Campania brevi cenni normativi.. Legge Regionale n.16 del dicembre 2004 all art. 17 - istituzione del Sistema Informativo Territoriale

Dettagli

R I L I E V O D I U N A S T A N Z A

R I L I E V O D I U N A S T A N Z A R I L I E V O D I U N A S T A N Z A D O C E N T E l a u r a t a f f u r e l l i PROGRAMMA DEL CORSO - Geomatica e il rilievo dei beni culturali - Il rilievo diretto - Scale di rappresentazione e concetto

Dettagli

RELAZIONE DESCRITTIVA DEI RILIEVI TOPOGRAFICI. Organizzazione lavoro e strumentazione impiegata

RELAZIONE DESCRITTIVA DEI RILIEVI TOPOGRAFICI. Organizzazione lavoro e strumentazione impiegata RELAZIONE DESCRITTIVA DEI RILIEVI TOPOGRAFICI Organizzazione lavoro e strumentazione impiegata 1 INDICE 1. PREMESSA...3 2. ATTIVITÀ SVOLTE...3 3. VERIFICA DELLA POSIZIONE DELLE SEZIONI...3 4. ORGANIZZAZIONE

Dettagli

Righe relative ai dati generali dell atto

Righe relative ai dati generali dell atto UNITÀ M2 I DOCUMENTI DEGLI ATTI DI AGGIORNAMENTO Righe relative ai dati generali dell atto Riga tipo 0 (dati statistici) TIPO 0 DATA PROT.LLO COMUNE FOGLIO MAPPALI NOME PROFESS. TITOLO PROVINCIA 1 La riga

Dettagli

Il rilievo topografico ha lo scopo di determinare, mediante misure, la posizione completa dei punti

Il rilievo topografico ha lo scopo di determinare, mediante misure, la posizione completa dei punti CELERIMENSUR Il rilievo topografico ha lo scopo di determinare, CRITERI ORGNIZZTIVI DEI RILIEVI mediante misure, la posizione completa dei punti individuati sul terreno, calcolandone le coordinate plano

Dettagli

GNSS e Catasto: l esperienza della Provincia autonoma di Trento

GNSS e Catasto: l esperienza della Provincia autonoma di Trento GNSS e Catasto: l esperienza della Provincia autonoma di Trento Ufficio Geodetico-cartografico Agenda GPS- RTK: un servizio di posizionamento in tempo reale nel Friuli Venezia Giulia TPOS Trentino POsitioning

Dettagli

B02 - GNSS ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX. XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX XXXXXXXXX I sistemi di posizionamento satellitare. Tratto dalle dispense D02

B02 - GNSS ARGOMENTO XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX. XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX XXXXXXXXX I sistemi di posizionamento satellitare. Tratto dalle dispense D02 B02 - GNSS X I sistemi di posizionamento satellitare Tratto dalle dispense D02 1 11/05/2011 I sistemi GNSS X GNSS: Global Navigation Satellite Systems GPS Stati Uniti GLONASS Russia GALILEO Europa COMPASS

Dettagli

MODELLO DIGITALE DEL TERRENO DEL TERRITORIO LOMBARDO (DTM20)

MODELLO DIGITALE DEL TERRENO DEL TERRITORIO LOMBARDO (DTM20) Sistema Informativo Territoriale (S.I.T.) MODELLO DIGITALE DEL TERRENO DEL TERRITORIO LOMBARDO (DTM20) Versione 1.0 ( Giugno 2003) CRONOLOGIA DELLE RELEASE Release 1.0 Giugno 2003: INDICE MODELLO DIGITALE

Dettagli

STRUMENTI SEMPLICI - PROF. FERRARIO 2014/15

STRUMENTI SEMPLICI - PROF. FERRARIO 2014/15 Segnali e mire: le funzioni I segnali sono manufatti in grado di materializzare, senza ambiguità, un punto sul terreno; le mire sono manufatti che permettono la visibilità a distanza del segnale. I segnali

Dettagli

Conve2014 per la trasformazione delle coordinate cartografiche e della componente altimetrica. Virgilio Cima Venezia, 9 novembre 2015

Conve2014 per la trasformazione delle coordinate cartografiche e della componente altimetrica. Virgilio Cima Venezia, 9 novembre 2015 per la trasformazione delle coordinate cartografiche e della componente altimetrica Virgilio Cima Venezia, 9 novembre 2015 1. Il problema - sistemi di riferimento diversi - discontinuità fra fusi diversi

Dettagli

AGGIORNAMENTO IN CONTINUO DELLE BANCHE DATI

AGGIORNAMENTO IN CONTINUO DELLE BANCHE DATI AGGIORNAMENTO IN CONTINUO DELLE BANCHE DATI L informazione territoriale costituisce la base delle valutazioni idrauliche e delle elaborazioni cartografiche. MODIFICHE AL DATO TERRITORIALE: USO DEL SUOLO

Dettagli

IL RILIEVO STORICO CONOSCITIVO DELL EX LINEA FERRATA A SCARTAMENTO RIDOTTO DELLA PROVINCIA DI PALERMO: METODI E STRUMENTI

IL RILIEVO STORICO CONOSCITIVO DELL EX LINEA FERRATA A SCARTAMENTO RIDOTTO DELLA PROVINCIA DI PALERMO: METODI E STRUMENTI IL RILIEVO STORICO CONOSCITIVO DELL EX LINEA FERRATA A SCARTAMENTO RIDOTTO DELLA PROVINCIA DI PALERMO: METODI E STRUMENTI Ragusa 21 febbraio 2009 Facoltà di Agraria RELATORE: dott. geom. Luciano Di Marco

Dettagli

Le Specifiche sono state elaborate da CNGeGL per la definizione degli Standard di

Le Specifiche sono state elaborate da CNGeGL per la definizione degli Standard di Standard di qualità ai fini della qualificazione professionale della categoria dei geometri Specifica T08 Geomatica e attività catastali Rilievo di precisione Sommario Il presente documento specifica i

Dettagli

Elementi di cartografia

Elementi di cartografia Elementi di cartografia Corso per operatore o e assistente del distacco artificiale di valanghe Modulo 2b AINEVA Centro di Protezione Civile di Canazei Alba di Canazei -TN 25-29 29 Ottobre 2010 Marco Gadotti

Dettagli

EUROPEAN COMPUTER DRIVING LICENCE. GIS Cartography. Syllabus

EUROPEAN COMPUTER DRIVING LICENCE. GIS Cartography. Syllabus EUROPEAN COMPUTER DRIVING LICENCE GIS Cartography Syllabus Scopo Questo documento presenta il syllabus di ECDL GIS Modulo 1 Rappresentazione cartografica. Il syllabus descrive, attraverso i risultati del

Dettagli

L'uso della modellistica idraulica nella difesa del suolo

L'uso della modellistica idraulica nella difesa del suolo Ordine degli Ingegneri della Provincia di Foggia Workshop L'uso della modellistica idraulica nella difesa del suolo 4 Esempi di applicazione dei software HEC-HMS e HEC-RAS Fiume Lato (prov. di Taranto)

Dettagli

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni METODO PER IL RENDERING DEI DIAGRAMMI DI IRRADIAZIONE VERTICALI BASATO SUI DATI PREVISTI DALLE SPECIFICHE DI FORMATO DEL CATASTO AGCOM 1. Premessa Per calcolare

Dettagli

SISTEMA DI RIFERIMENTO ALTIMETRICO. Il datum altimetrico è la superficie zero a cui sono riferite le quote

SISTEMA DI RIFERIMENTO ALTIMETRICO. Il datum altimetrico è la superficie zero a cui sono riferite le quote GEOIDE 1 SISTEMA DI RIFERIMENTO ALTIMETRICO Il datum altimetrico è la superficie zero a cui sono riferite le quote IL GEOIDE E LA SUPERFICIE EQUIPOTENZIALE DEL CAMPO DI GRAVITA USATA COME RIFERIMENTO DELLE

Dettagli

Il Gps ed il Catasto. I impiego del GPS nel rilievo degli aggiornamenti catastali secondo la normativa

Il Gps ed il Catasto. I impiego del GPS nel rilievo degli aggiornamenti catastali secondo la normativa Il Gps ed il Catasto I impiego del GPS nel rilievo degli aggiornamenti catastali secondo la normativa Inquadramento normativo Occorre considerare l immobile oggetto della misurazione, seppure compiutamente

Dettagli

DISCIPLINARE TECNICO

DISCIPLINARE TECNICO LaboratoRI SpA Via Vitorchiano, 165 00189 Roma DISCIPLINARE TECNICO PER I SERVIZI DI RILEVAMENTO TOPOGRAFICO E GEODETICO E DI OPERAZIONI SPECIALISTICHE TECNICO- CATASTALI CONNESSE ALLE ATTIVITA DI INGEGNERIA

Dettagli

I.S.I.S. CUCUZZA SEZ. GEOMETRI C A L T A G I R O N E PROGRAMMA DI TOPOGRAFIA

I.S.I.S. CUCUZZA SEZ. GEOMETRI C A L T A G I R O N E PROGRAMMA DI TOPOGRAFIA I.S.I.S. CUCUZZA SEZ. GEOMETRI C A L T A G I R O N E PROGRAMMA DI TOPOGRAFIA Svolto nella classe IV Sezione C ANNO SCOLASTICO 2005-2006 I GONIOMETRI - Premessa - Microscopio semplice e composto - Il teodolite

Dettagli

LA GEOMATICA PER IL CONTROLLO DEL TERRITORIO. A. Albertella (DICA Sezione di Geodesia e Geomatica)

LA GEOMATICA PER IL CONTROLLO DEL TERRITORIO. A. Albertella (DICA Sezione di Geodesia e Geomatica) LA GEOMATICA PER IL CONTROLLO DEL TERRITORIO A. Albertella (DICA Sezione di Geodesia e Geomatica) Cosa è la GEOMATICA? 2 GEOMATICA per il controllo del territorio 3 Conoscere il territorio significa anche

Dettagli

SPECIFICHE TECNICHE DEL FILE PER LA PRESENTAZIONE DEGLI ATTI DI AGGIORNAMENTO

SPECIFICHE TECNICHE DEL FILE PER LA PRESENTAZIONE DEGLI ATTI DI AGGIORNAMENTO Allegato 1 Pag. 1 di 1 SPECIFICHE TECNICHE DEL FILE PER LA PRESENTAZIONE DEGLI ATTI DI AGGIORNAMENTO GEOMETRICO DEL CATASTO TERRENI Ciascun atto di di cui all art. 1, è costituito da un documento elettronico

Dettagli

Resoconto sulla campagna di acquisizione punti quotati tramite strumentazione GPS nel bacino del torrente Ombrone del 25 maggio 2010

Resoconto sulla campagna di acquisizione punti quotati tramite strumentazione GPS nel bacino del torrente Ombrone del 25 maggio 2010 Resoconto sulla campagna di acquisizione punti quotati tramite strumentazione GPS nel bacino del torrente Ombrone del 25 maggio 2010 Il rilievo dei punti GPS è stato effettuato con lo strumento Leica Geosystem

Dettagli

CATASTO CONSERVAZIONE CATASTO TERRENI

CATASTO CONSERVAZIONE CATASTO TERRENI CATASTO CONSERVAZIONE CATASTO TERRENI CONSERVARE IL CATASTO SIGNIFICA TENERLO AGGIORNATO PER QUANTO Conservazione del Catasto Terreni RIGUARDA LE VARIAZIONI DI POSSESSO, DI CONFIGURAZIONE GEOMETRICA DELLE

Dettagli

I.I.S. "Morea-Vivarelli"

I.I.S. Morea-Vivarelli I.I.S. "Morea-Vivarelli" FABRIANO Sez. Geometri: Progetto Cinque corso di TOPOGRAFIA & FOTOGRAMMETRIA a.s.2012/2013 prof. FABIO ANDERLINI classe IVa A Geometri PERCORSO ESTIVO PER STUDENTI CON DEBITO FORMATIVO

Dettagli

1. Acquisizione documentazione

1. Acquisizione documentazione L'attivita' di Mappatura viene effettuata da una Squadra di Tecnici qualificati che operano con le piu' moderne strumentazioni digitali e software dedicati. Nel dettaglio che segue sono esplicitate le

Dettagli

Telerilevamento e SIT Prof. Ing. Giuseppe Mussumeci

Telerilevamento e SIT Prof. Ing. Giuseppe Mussumeci Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio A.A. 2012-2013 Telerilevamento e SIT Prof. Ing. Giuseppe Mussumeci Cartografia numerica (1/4) CARTOGRAFIA: RAPPRESENTAZIONE SU UN

Dettagli

Formazione della Cartografia Catastale Numerica

Formazione della Cartografia Catastale Numerica Trento, 4 giugno 2008 Formazione della Cartografia Catastale Numerica Aspetti tecnico-operativi a cura di Stefano Girardi Programma Motivazioni Supporto legislativo Disposizioni tecniche Le verifiche di

Dettagli

TOPOGRAFIA e CARTOGRAFIA

TOPOGRAFIA e CARTOGRAFIA 1. Un ettometro corrisponde a : a. 100 m ; b. 1.000 m ; c. 10.000 m ; 2. Un chilometro corrisponde a : a. 100 m ; b. 1.000 m ; c. 10.000 m ; 3. Un decametro corrisponde a : a. 0,1 m ; b. 0,01 m ; c. 10

Dettagli

Le Specifiche sono state elaborate da CNGeGL per la definizione degli Standard di

Le Specifiche sono state elaborate da CNGeGL per la definizione degli Standard di Standard di qualità ai fini della qualificazione professionale della categoria dei geometri Specifica T06 Geomatica e attività catastali Rilievo del territorio Sommario Il presente documento specifica

Dettagli

Introduzione alla Cartografia. Laboratorio di Geodesia, Geomatica e GIS DICCA

Introduzione alla Cartografia. Laboratorio di Geodesia, Geomatica e GIS DICCA Introduzione alla Cartografia Laboratorio di Geodesia, Geomatica e GIS DICCA La cartografia La cartografia risponde alla necessità di rappresentare la realtà territoriale su di un piano, sia esso cartaceo

Dettagli

Modalità di presentazione delle osservazioni. Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni (PGRA)

Modalità di presentazione delle osservazioni. Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni (PGRA) Modalità di presentazione delle osservazioni Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni () direttiva 2007/60/CE decreto legislativo 49/2010 decreto legislativo 152/2006 decreto legislativo 219/2010 Modalità

Dettagli

TOPOGRAFIA. Topografia: Dal greco: topos, luogo - graphein, scrivere.

TOPOGRAFIA. Topografia: Dal greco: topos, luogo - graphein, scrivere. Topografia: Dal greco: topos, luogo - graphein, scrivere. Scienza della rappresentazione del territorio al fine di consentire l esatta individuazione dei luoghi per mezzo di modelli semplificati (carte,

Dettagli

PIANO DI LAVORO PREVENTIVO a. s

PIANO DI LAVORO PREVENTIVO a. s ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE CRESCENZI PACINOTTI SIRANI PIANO DI LAVORO PREVENTIVO a. s. 2018-2019 Classe 4GEO Materia TOPOGRAFIA Docente Prof. Domenico Stumpo LIVELLO DI PARTENZA E' stato effettuato

Dettagli

Ispezione Ponti. Fig 3 Distanza Veicolo Base GPS di riferimento, in ascissa è riportato il tempo e in ordinata la distanza in km

Ispezione Ponti. Fig 3 Distanza Veicolo Base GPS di riferimento, in ascissa è riportato il tempo e in ordinata la distanza in km Committente: Provincia di Napoli (Politecnica SpA) Obiettivo del progetto: Uno dei settori di maggiore potenzialità per l utilizzo delle tecnologie di rilievo del Mobile Mapping System SCANNER è quella

Dettagli

UNGHEZZA DELLA SESSIONE DI MISURA

UNGHEZZA DELLA SESSIONE DI MISURA P ROGETTAZIONE M ISURE GPS La progettazione delle misure GPS permette di razionalizzare la logistica delle operazioni di rilevamento e ottenere un buon rapporto costo/prestazione. E senz altro utile progettare

Dettagli

IL MONITORAGGIO DELLA SUBSIDENZA IN EMILIA-ROMAGNA: DALLA LIVELLAZIONE ALL INTERFEROMETRIA SATELLITARE

IL MONITORAGGIO DELLA SUBSIDENZA IN EMILIA-ROMAGNA: DALLA LIVELLAZIONE ALL INTERFEROMETRIA SATELLITARE IL MONITORAGGIO DELLA SUBSIDENZA IN EMILIA-ROMAGNA: DALLA LIVELLAZIONE ALL INTERFEROMETRIA SATELLITARE Flavio Bonsignore, Giacomo Zaccanti ARPAE - Direzione Tecnica Bologna, 5 luglio 2017 LA SUBSIDENZA

Dettagli

ELEMENTI DI TOPOGRAFIA

ELEMENTI DI TOPOGRAFIA Il fascicolo è un supporto didattico destinato agli studenti [allievi geometri]. Raccoglie parte dei contenuti esposti durante le lezioni di Topografia tenute presso l I.I.S. Morea-Vivarelli (sede Morea)

Dettagli

IGR Srl. Georadar & Mappatura del Sottosuolo

IGR Srl. Georadar & Mappatura del Sottosuolo Georadar & Mappatura del Sottosuolo SPECIFICA TECNICA PER LA LOCALIZZAZIONE E MAPPATURA DELLE INFRASTRUTTURE DEL SOTTOSUOLO Tutti i diritti sono riservati IGR Srl Via Luigi Catanelli n. 132 06135 Perugia

Dettagli

Il Servizio di Posizionamento Interregionale GNSS Piemonte Lombardia

Il Servizio di Posizionamento Interregionale GNSS Piemonte Lombardia Il Servizio di Posizionamento Interregionale GNSS Piemonte Lombardia Cos è? Il Servizio di Posizionamento Interregionale GNSS (SPIN GNSS) di Regione Piemonte e Regione Lombardia è un infrastruttura indispensabile

Dettagli

Attività di rilievo per l'elaborazione della base cartografica necessaria alla redazione del Piano di Ricostruzione di Castelli Il progetto di

Attività di rilievo per l'elaborazione della base cartografica necessaria alla redazione del Piano di Ricostruzione di Castelli Il progetto di Attività di rilievo per l'elaborazione della base cartografica necessaria alla redazione del Piano di Ricostruzione di Castelli Il progetto di rilevamento riguardante il comune di Castelli finalizzato

Dettagli

Complementi di Geodesia e Cartografia per Periti Agrari

Complementi di Geodesia e Cartografia per Periti Agrari organizza il corso online (Live-Streaming) Complementi di Geodesia e Cartografia per Periti Agrari Docenti: Renzo Maseroli Luciano Surace Approvato dal Collegio Nazionale Periti Agrari e P.A.L. - n. 3

Dettagli

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE CRESCENZI PACINOTTI. CONSUNTIVO DELLA PROGRAMMAZIONE SVOLTA a. s

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE CRESCENZI PACINOTTI. CONSUNTIVO DELLA PROGRAMMAZIONE SVOLTA a. s ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE CRESCENZI PACINOTTI CONSUNTIVO DELLA PROGRAMMAZIONE SVOLTA a. s. 2015-2016 Classe 4GEO Materia TOPOGRAFIA/COSTRUZIONI Docente Prof. Domenico Stumpo OBIETTIVI DELL APPRENDIMENTO

Dettagli

L evoluzione del Sistema Cartografico del Catasto Italiano: Uso del GPS con le reti GNSS

L evoluzione del Sistema Cartografico del Catasto Italiano: Uso del GPS con le reti GNSS L evoluzione del Sistema Cartografico del Catasto Italiano: Uso del GPS con le reti GNSS Francesco Corso Agenzia delle Entrate Direzione Provinciale di Brescia Ufficio Provinciale - Territorio Referente

Dettagli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti UNITÀ DI GESTIONE DELLE INFRASTRUTTURE PER LA NAVIGAZIONE ED IL DEMANIO MARITTIMO S.I.D. SISTEMA INFORMATIVO DEMANIO MARITTIMO GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL

Dettagli

Inquadramento del rilievo topografico

Inquadramento del rilievo topografico Inquadramento del rilievo topografico Carlo Alberto Birocco Avigliana, 8 Ottobre 2013 ITG G. Galilei Definizione di INQUADRAMENTO: Insieme di operazioni topografiche e procedure di calcolo intese a riportare

Dettagli

COLLEGIO DEI PERITI AGRARI E DEI PERITI AGRARI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI SALERNO

COLLEGIO DEI PERITI AGRARI E DEI PERITI AGRARI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI SALERNO Prot. n 65 Salerno, lì 20 Gennaio 2014 A tutti gli iscritti all Albo e nell Elenco Speciale LORO SEDI OGGETTO: Circolare n 13/2014. Libera Professione. Direzione Lavori: Cronoprogramma e Controllo dei

Dettagli

Il sistema GPS IL SISTEMA GPS. Università di Pavia

Il sistema GPS IL SISTEMA GPS. Università di Pavia IL SISTEMA GPS Argomenti della lezione Navstar GPS Utilizzazione del sistema GPS a fini geodetici e topografici Problemi di passaggio di datum NAVSTAR GPS (NAVigation Satellite Timing And Ranging Global

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 SETTORE EDILIZIA Processo Costruzione di edifici e di opere di ingegneria civile/industriale Sequenza

Dettagli