UNIONE EUROPEA DIVIETO DI DISCRIMINAZIONE DI SESSO Art 21 Carta diritti fondamentali

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1 UNIONE EUROPEA DIVIETO DI DISCRIMINAZIONE DI SESSO Art 21 Carta diritti fondamentali Art 13 TCE: Fatte salve le altre disposizioni della Costituzione e nell ambito delle competenze da essa attribuite all Unione, una legge o legge quadro europea del Consiglio puo stabilire le misure necessarie per combattere le discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l origine etnica, la religione o le convinzioni personali, la disabilita, l eta o l orientamento sessuale. Il Consiglio delibera all unanimita previa approvazione del Parlamento europeo. Stabilisce la competenza per approvazione della Direttiva 2004/113: parita di trattamento tra uomini e donne nell accesso a beni e servizi. DIVIETO DI DISCRIMINAZIONE DI SESSO, DIRETTA E INDIRETTA, NELLE RETRIBUZIONI, NELL ACCESSO E NELLE CONDIZIONI DI LAVORO, NEGLI SCHEMI PREVIDENZIALI PUBBLICI E OCCUPAZIONALI ART 141 TCE (ex 119 del Trattato di Roma) 12 Direttive* a partire dal 1975 (75/117/CEE parita retributiva) fino alla direttiva 2006/54/CE. * 7 Direttive abrogate dalla Direttiva 2006/54 sulle pari opportunità e la parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego che ne fa una rifusione.

2 UNIONE EUROPEA MISURE POSITIVE 1: MISURE DI RIEQUILIBRIO E RIDISTRIBUZIONE DELLE OPPORTUNITA DI PARTENZA NELLA COMPETIZIONE NEL MERCATO DEL LAVORO ART. 2(4) DIRETTIVA 76/207/CEE (misure prevalenti nelle politiche europee) 2: AZIONI POSITIVE/DISCRIMINAZIONI POSITIVE/QUOTE NEL RECLUTAMENTO NEI POSTI DI LAVORO E CARRIERE a) Quote rigide a favore del sesso sottorappresentato: NON LEGITTIME NEL DIRITTO COMUNITARIO b) Quote flessibili a favore del sesso sottorappresentato: LEGITTIME NEL DIRITTO COMUNITARIO (Trattato Amsterdam, art ; Art 23 Carta diritti fondamentali) Direttiva 2006/54 art.3

3 Mainstreaming le pari opportunita nell UE STRATEGIA A TRE PIANI 3 PIANO: INTEGRARE L UGUAGLIANZA DI GENERE IN TUTTE LE POLITICHE Base giuridica: Art 2 e Art 3 del Trattato di Amsterdam (1997) Art 23 Carta diritti fondamentali (2000) LEGISLAZIONE E STRUMENTI: Raccomandazione della Commissione Europea del 1996 Dal 1998 nelle Linee guida per l occupazione; Obbligo nella programmazione dei Fondi Strutturali e PIANO: PARI OPPORTUNITA E AZIONI POSITIVE Direttiva sull uguaglianza di trattamento nel lavoro (76/207/CEE) ART 141 (4) TCE (1997) Art 23 Carta diritti fondamentali 1 PIANO: DIVIETO DI DISCRIMINAZIONE DI SESSO ART 141 TCE (ex 119 del Trattato di Roma) Direttive sull uguaglianza di trattamento in ambito lavorativo Art 13 TCE Art 21 Carta diritti fondamentali.

4 Mainstreaming Definizione della Commissione Europea Mainstreaming il genere comporta che non bisogna limitare le azioni di promozione della parita alla realizzazione di misure specifiche a favore delle donne ma bisogna invece mobilitare esplicitamente sull obiettivo della parita il complesso delle azioni politiche generali introducendo all atto stesso della loro concezione, la sollecitudine per gli effetti che esse posson avere sulle situazioni rispettive delle donne e degli uomini (gender perspective).comporta un coinvolgimento attivo sia delle donne che degli uomini e la valorizzazione delle loro responsabilita rispettive.la parita di opportunita non riguarda solo le donne, la loro realizzazione e la loro autonomia, bensi anche gli uomini e l insieme della societa

5 COMMISSIONE EUROPEA MAINSTREAMING Metodo -Strategia a doppio binario = mainstreaming+ azioni specifiche -Valutazione dell impatto di genere ex-ante, expost (dati statistici disaggregati per sesso, indicatori di impatto, altri strumenti) -Sensibilizzazione mobilitazione e coordinamento trasversale del personale di tutte le istituzioni e degli organismi della pubblica amministrazione Precondizioni -Presenza equilibrata delle donne nelle strutture di decisione delle politiche -Coinvolgimento delle istituzioni femminili e delle organizzazioni delle donne nella programmazione monitoraggio valutazione delle politiche

6 Carta dei diritti fondamentali dell'ue ART 21 E' vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata in particolare sul sesso, la razza, il colore della pelle o l'origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l'appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l'eta', o le tendenze sessuali. [UGUAGLIANZA DI TRATTAMENTO IN OGNI AREA] ART. 23. La parita' tra uomini e donne deve essere assicurata in tutti i campi [MAINSTREAMING L'UGUAGLIANZA] compreso in materia di occupazione, di lavoro e di retribuzione. Il principio non osta al mantenimento o all'adozione di misure che prevedano vantaggi specifici a favore del sesso sottorappresentato [UGUAGLIANZA DI OPPORTUNITA' E RISULTATI AZIONI POSITIVE E DISCRIMINAZIONI POSITIVE IN OGNI AREA]

7 Carta dei diritti fondamentali dell'ue ART. 33 VITA FAMILIARE E VITA PROFESSIONALE 1. E garantita la protezione della famiglia sul piano giuridico, economico e sociale. 2. Al fine di poter conciliare vita familiare e vita professionale, ogni individuo ha il diritto di essere tutelato contro il licenziamento per un motivo legato alla maternita e il diritto a un congedo di maternita retribuito e a un congedo parentale dopo la nascita o l adozione di un figlio.

8 LINEE GUIDA POLITICHE OCCUPAZIONALI EUROPEE PILASTRO: MIGLIORARE L OCCUPABILITA --ridurre la disoccupazione giovanile e di lunga durata --adottare un approccio employment friendly nelle prestazioni sociali, nella tassazione e nella formazione --sviluppare politiche di invecchiamento attivo --sviluppare le professionalita e abilita lavorative adeguate al mercato e lifelong learning ( migliorare istruzione, formazione, e- learning) --migliorare le politiche attive --promuovere un mercato del lavoro aperto a tutti 2 PILASTRO : SVILUPPARE L IMPRENDITORIALITA --facilitare l avvio e la gestione di imprese --sfruttare nuove opportunita di creazione di lavoro --sviluppare azioni a livello locale e regionale --rendere la tassazione piu employment friendly 3 PILASTRO : PROMUOVERE L ADATTABILITA DELLE IMPRESE E DEI LAVORATORI --modernizzare l organizzazione del lavoro (equilibrare flessibilita e sicurezza; sviluppare un quadro di regolamentazione adeguato) --sostenere l adattabilita all interno delle imprese 4 PILASTRO : RAFFORZARE LE PARI OPPORTUNITA PER DONNE E UOMINI - adottare un approccio di mainstreaming - ridurre i gap nell occupazione, disoccupazione e retribuzione - riconciliare vita lavorativa e familiare

9 - UE The Employment Guidelines ( ) (under Article 128 of the EC Treaty) (Integrated guidelines n ) ATTRACT AND RETAIN MORE PEOPLE IN EMPLOYMENT AND MODERNISE SOCIAL PROTECTION SYSTEMS ---To implement employment policies aimed at achieving full employment, improving quality and productivity at work, and strengthening social and territorial cohesion. (employment rate target for women 60% and for older workers 50%) ---To promote a lifecycle approach to work. ( better reconciliation, modern pension and healthcare system to support longer working lives and active ageing) --- To ensure inclusive labour markets for job-seekers and disadvantaged people. --- To improve matching of labour market needs. IMPROVE ADAPTABILITY OF WORKERS AND ENTERPRISES AND THE FLEXIBILITY OF LABOUR MARKETS --- To promote flexibility combined with employment security and reduce labour market segmentation. --- To ensure employment-friendly wage and other labour cost developments. INCREASE INVESTMENT IN HUMAN CAPITAL THROUGH BETTER EDUCATION AND SKILLS --- To expand and improve investment in human capital. --- To adapt education and training systems in response to new competence requirements.

10 MODELLI EUROPEI DI STATO SOCIALE (CLASSIFICAZIONE DEGLI ANNI 90 PRIMA DELLA TRANSIZIONE IN ATTO) MODELLO SOCIALDEMOCRATICO/SCANDINAVO: --elevata attivita delle donne nel mercato del lavoro --prestazioni di sicurezza sociale su base assicurativa+diritti sociali universali di cittadinanza finanziati da tassazione --politiche attive per la famiglia --congedi parentali e di paternita ben retribuiti --ampia offerta di servizi sociali pubblici -- segregazione occupazionale femminile nel lavoro parttime nei servizi pubblici --famiglia con doppio salario o con una salario e mezzo (debole male breadwinner family) MODELLO LIBERALE ANGLOSASSONE (UK Irlanda) --Attivita femminile nel mercato abbastanza elevata --Elevato part time femminile nel privato non sempre regolamentato --politiche sociali redistributive basate sul means test --scarsi servizi pubblici e sostegni pubblici alla famiglia --Spesa pubblica per politiche sociali piu bassa che nei paesi continentali --famiglia con una salario e mezzo (moderate male breadwinner family)

11 MODELLI DI STATO SOCIALE(continua) MODELLO CORPORATIVO CONTINENTALE (Germania Austria Paesi Bassi Francia) --Attivita femminile nel mercato abbastanza elevata soprattutto nel part time, --Lavoro full time a tempo indeterminato ben tutelato (soprattutto maschile) --Prestazioni di sicurezza sociale su base assicurativa/contributiva --Famiglia basata sul maschio lavoratore/capofamiglia (strong breadwinner family) MODELLO MEDITERRANEO (Belgio Italia Spagna Portogallo) --Bassa attivita femminile nel mercato (bassa percentuale di parttime) --Forti tutele nel lavoro full time a tempo indeterminato prevalenza maschile) --Scarsa fornitura di servizi pubblici di cura e sostegno alla famiglia --Servizi di cura forniti nel privato dalla famiglia estesa (strong breadwinner family)

12 TABELLA DI MARCIA DELL UE PER LA PARITÀ TRA DONNE E UOMINI REALIZZARE UNA PARI INDIPENDENZA ECONOMICA PER LE DONNE E GLI UOMINI --FAVORIRE L EQUILIBRIO TRA ATTIVITÀ PROFESSIONALE E VITA FAMILIARE --PROMUOVERE LA PARI PARTECIPAZIONE DELLE DONNE E DEGLI UOMINI AL PROCESSO DECISIONALE --ELIMINARE LA VIOLENZA BASATA SUL GENERE E LA TRATTA DI ESSERI UMANI --ELIMINARE GLI STREOTIPI DI GENERE NELLA SOCIETÀ --PROMUOVERE LA PARITÀ TRA DONNE E UOMINI ALL ESTERNO DELL UE

13 PARI OPPORTUNITA NELL INSEGNAMENTO E RICERCA Raccomandazioni dei Programmi dell UE del Gruppo di Helsinki Women and Science e della Lobby Europea delle donne: - Misure di mainstreaming: -Azioni legislative (normative per una presenza equilibrata di donne e uomini nei comitati di valutazione) -Studi di genere in tutte le aree disciplinari -Criteri da adottare nei concorsi universitari e negli Istituti di Ricerca (trasparenza, utilizzo di indicatori di merito non di anzianità, ecc) -Raccolta sistematica di dati per sesso/genere del personale di ricerca e per la valutazione dell attività di ricerca. -Adozione di una prospettiva di genere nei metodi e nei contenuti dell insegnamento(testi, materiale educativo) -Promuovere la consapevolezza delle implicazioni della dimensione di genere nella formazione del personale docente e nei curricula accademici. -Promuovere un uso women friendly dei media. - Azioni positive: -Creazione e sostegno di network di donne ricercatrici. -Quote per una pari presenza di uomini e di donne nelle strutture decisionali dell Università e della Ricerca. -Fondi, premi e incarichi riservati alle ricercatrici. -Istituire nelle scuole il ruolo di responsabile delle pari opportunità

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