Il principio di non discriminazione nel diritto dell'ue e nella giurisprudenza della Corte europea dei diritti umani: nuove sfide e tendenze

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1 Prof. Ilaria Viarengo Il principio di non discriminazione nel diritto dell'ue e nella giurisprudenza della Corte europea dei diritti umani: nuove sfide e tendenze Milano, 7 febbraio 2017

2 Trattato FUE Articolo 18 (ex 12 TCE) Nel campo di applicazione dei trattati, e senza pregiudizio delle disposizioni particolari dagli stessi previste, è vietata ogni discriminazione effettuata in base alla nazionalità. Piè di pagina: spazio libero per eventuale nome struttura o altro

3 Trattato FUE Articolo 19 (ex articolo 13 del TCE) 1. Fatte salve le altre disposizioni dei trattati e nell'ambito delle competenze da essi conferite all'unione, il Consiglio, deliberando all'unanimità secondo una procedura legislativa speciale e previa approvazione del Parlamento europeo, può prendere i provvedimenti opportuni per combattere le discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale. Piè di pagina: spazio libero per eventuale nome struttura o altro

4 Il principio di uguaglianza è inoltre parte integrante del diritto dell Unione anche in quanto ricompreso tra i diritti fondamentali consacrati nella Carta dei diritti fondamentali dell Unione, che dedica all uguaglianza il tit. III, nel cui ambito l art. 21 stabilisce un divieto generale di discriminazione, e garantiti dalla CEDU (art. 14) Piè di pagina: spazio libero per eventuale nome struttura o altro

5 Art. 6 TUE 1. L'Unione riconosce i diritti, le e i principi sanciti nella Carta dei diritti fondamentali dell'unione europea [ ] che ha lo stesso valore giuridico dei trattati. Le disposizioni della Carta non estendono in alcun modo le competenze dell'unione definite nei trattati. [ ] 2. L'Unione aderisce alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell uomo e delle libertà fondamentali. Tale adesione non modifica le competenze dell'unione definite nei trattati. 3. I diritti fondamentali, garantiti dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell uomo e delle libertà fondamentali e risultanti dalle tradizioni costituzionali comuni agli Stati membri, fanno parte del diritto dell'unione in quanto principi generali. Piè di pagina: spazio libero per eventuale nome struttura o altro

6 Il principio di non discriminazione nella prassi UE Il principio di non discriminazione impone di non trattare in modo diverso situazioni analoghe, a meno che non sussistano obiettive giustificazioni discriminazione dissimulate o indirette pur fondandosi su altri criteri di riferimento pervengono al medesimo risultato (residenza, forza fisica per rapporti di lavoro) Discriminazioni a rovescio trattamento più favorevole del lavoratore comunitario le norme nazionali, prevedendo un trattamento diverso per i soggetti non destinatari di norme comunitarie, creano una disparità di trattamento a danno dei cittadini del proprio Stato. Piè di pagina: spazio libero per eventuale nome struttura o altro

7 ARTICOLO 14 Divieto di discriminazione Il godimento dei diritti e delle libertà riconosciuti nella presente Convenzione deve essere assicurato senza nessuna discriminazione, in particolare quelle fondate sul sesso, la razza, il colore, la lingua, la religione, le opinioni politiche o quelle di altro genere, l origine nazionale o sociale, l appartenenza a una minoranza nazionale, la ricchezza, la nascita od ogni altra condizione.

8 Protocollo 12 Articolo 1 Divieto generale di discriminazione 1. Il godimento di ogni diritto previsto dalla legge deve essere assicurato, senza discriminazione alcuna, fondata in particolare sul sesso, la razza, il colore, la lingua, la religione, le opinioni politiche o di altro genere, l'origine nazionale o sociale, l'appartenenza a una minoranza nazionale, la ricchezza, la nascita od ogni altra condizione In vigore: (no Italia)

9 CORTE EUROPEA DEI DIRITTI UMANI Art. 34 La Corte può essere adita da ogni persona fisica, ogni organizzazione non governativa o gruppo di soggetti privati che si ritenga vittima di una violazione dei diritti riconosciuti dalla Convenzione o dai suoi protocolli da parte di una delle Alte Parti contraenti. Le Alte Parti contraenti si impegnano a non ostacolare in alcun modo l esercizio effettivo di tale diritto

10 CORTE EUROPEA DEI DIRITTI UMANI Art. 35 Condizioni di ricevibilità previo esaurimento delle vie di ricorso interne, entro un periodo di sei mesi a partire dalla data della decisione interna definitiva ricorso anonimo essenzialmente identico a uno precedentemente esaminato dalla Corte o già sottoposto a un altra istanza inter-nazionale d inchiesta o di risoluzione e non contiene fatti nuovi. incompatibile con le disposizioni della Convenzione o dei suoi Protocolli, manifestamente infondato o abusivo; o assenza di pregiudizio importante, salvo che il rispetto dei diritti dell uomo garantiti dalla Convenzione e dai suoi Protocolli esiga un esame del ricorso nel merito e a condizione di non rigettare per questo motivo alcun caso che non sia stato debitamente esaminato da un tribunale interno.

11 CORTE EUROPEA DEI DIRITTI UMANI Art Le Alte Parti contraenti si impegnano a conformarsi alle sentenze definitive della Corte pronunciate in controversie di cui sono parti 2. La sentenza definitiva della Corte è trasmessa al Comitato dei Ministri che ne vigila l esecuzione Report on the Implementation of judgments of the European Court of Human Rights (09 September 2015)

12 Il principio di non discriminazione nella prassi CEDU Cusan e Fazzo c. Italia, (cognome, parr definizione) Opuz c. Turchia, 7 giugno 2009 (violenza domestica) Eremia v. the Republic of Moldova, (violenza domestica)

13 Il principio di non discriminazione nella prassi CEDU Schalk and Kopf c. Austria, ; Oliari et al. c. Italia, 21 luglio 2015, (coppie stesso sesso diritto alla vita familiare unioni civili) Taddeucci e McCall c. Italia, 30 giugno 2016 (partner dello stesso sesso unione registrata cittadino extracomunitario diritto al ricongiungimento familiare) Orlandi c. Italiìa (pendente) (coppie stesso sesso - riconoscimento matrimoni stranieri) Piè di pagina: spazio libero per eventuale nome struttura o altro

14 Legge 20 maggio 2016 n. 76 Dls. 19 gennaio 2017 Art. 32-bis: Downgrading matrimoni celebrati tra cittadini italiani all estero REGOLAMENTO (UE) 2016/1104 DEL CONSIGLIO del 24 giugno 2016 che attua la cooperazione rafforzata nel settore della competenza, della legge applicabile, del riconoscimento e dell'esecuzione delle decisioni in materia di effetti patrimoniali delle unioni registrate Piè di pagina: spazio libero per eventuale nome struttura o altro

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