Appendice L La Mortalità Evitabile

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1 Appendice L La Mortalità Evitabile 277

2 Introduzione La mortalità evitabile è un indicatore indiretto per la valutazione dell efficacia pratica degli interventi di sanità pubblica, in particolare dei piani di prevenzione e dell erogazione delle cure ed assistenza delle aziende sanitarie, costruito aggregando dati di più eventi negativi o procedure relativi a soggetti differenti. Il concetto di mortalità evitabile è piuttosto recente ed è derivato da quello di evento sentinella introdotto nel 1976 da Rutstein, attraverso il quale l autore definì una nuovo metodo di misura della qualità delle attività assistenziali. Con il termine evento sentinella Rutstein definisce i casi di malattia, la morte, le alterazione dello stato di benessere fisico o psichico il cui verificarsi può essere evitato dal buon funzionamento dei servizi sanitari e dalla corretta applicazione delle metodologie di intervento correnti in campo preventivo, diagnostico-terapeutico e riabilitativo (Rutstein et al., 1976). Dunque l occorrenza di un evento sentinella poteva essere considerato come campanello d allarme indicativo dell esigenza di un miglioramento della qualità della prevenzione e/o delle terapie mediche. Conseguentemente questi eventi furono accuratamente scelti quali indicatori negativi della qualità complessiva del sistema sanitario. La lista che Rutstein propose include circa 60 eventi sentinella che, in relazione alle diverse possibilità di prevenzione dell evento indesiderato, sono suddivisi in tre differenti categorie: La prima categoria contiene quegli eventi che non si sarebbero dovuti verificare poichè esistono metodiche ben note e di uso consolidato per evitarne l insorgenza, per cui il verificarsi anche di un solo caso richiede una valutazione delle cause che lo hanno reso possibile (per esempio un decesso dovuto ad una malattia per cui esiste l obbligatorietà della vaccinazione); La seconda categoria è rappresentata dagli eventi per i quali pur esistendo adeguate tecniche preventive, non si può considerarne realistica la totale eliminazione, per cui deve essere effettuata una valutazione della loro numerosità e dell eventuale eccesso rispetto a valori ritenuti accettabili (ad esempio nel caso della mortalità nel primo anno di vita esiste una quota che può essere prevenuta con una adeguata assistenza ostetrica e/o neonatologica o nel caso di tumori dell utero esistono screening in grado di ridurne l incidenza); L ultima categoria è formata da quegli eventi per i quali sono conosciute metodiche di intervento efficaci, ma non esiste ancora una possibilità di prevenzione certa (per esempio nel caso della cardiopatia ischemica cronica e dell ipertensione). Questo approccio fu poi ripreso e modificato da altri ricercatori che trassero spunto dalla lista originale degli eventi sentinella di Rutstein per coniare il concetto di mortalità evitabile. Gli stessi autori in seguito, hanno elaborato diverse classificazioni delle cause di morte evitabile. Tra le varie classificazioni proposte, la più recente è quella utilizzata da Simonato (Simonato et al., 1998), nella quale sono state incluse complessivamente 24 cause di morte, scelte accuratamente facendo riferimento alla lista originale di Rutstein ed alle cause evitabili definite da Charlton ed Holland (Charlton et al., 1983; Holland et al., 1988). Le 24 cause di morte evitabili sono state distinte in tre gruppi principali in base alle prestazioni sanitarie ritenute idonee e attuabili. Il primo gruppo denominato prevenzione primaria fa riferimento a quelle cause di morte che potrebbero essere evitate attraverso l adozione di normative, comportamenti individuali e collettivi e stili di vita inquadrabili nell ambito della prevenzione primaria. Questo gruppo comprende condizioni la cui eziologia è in parte attribuibile allo stile di vita, soprattutto al consumo di sigaretta (disturbi circolatori dell encefalo, neoplasie delle prime vie digestive e del polmone, della vescica e del fegato) o ad altre condizioni principalmente associate all abuso di bevande alcoliche. Il secondo gruppo denominato diagnosi e trattamento precoce comprende tutte quelle cause di morte per la maggior parte evitabili con interventi di prevenzione secon- 278

3 daria, cioè con l adozione di appropriati programmi di diagnosi ed interventi terapeutici precoci. Questo gruppo comprende i tumori della mammella e della cervice uterina, per i quali sono disponibili su vasta scala programmi di screening di comprovata efficacia ed il melanoma maligno della cute che può essere agevolmente individuato in fase precoce e successivamente trattato in maniera adeguata Al terzo gruppo, denominato assistenza sanitaria ed igiene, appartiene un insieme eterogeneo di malattie evitabili mediante il miglioramento delle prestazioni sanitarie di tipo terapeutico ed assistenziale. Rientrano in questo gruppo, tra gli altri, i decessi per malattie infettive, evitabili attraverso l impostazione di un adeguata terapia antibiotica, tramite la vaccinazione oppure la disponibilità di acqua e cibo non contaminati. Fanno parte di questo gruppo anche altre condizioni, come quelle che richiedono interventi chirurgici e terapie mediche (ipertensione arteriosa, ulcera peptica, appendicite, ernia, colelitiasi), patologie il cui trattamento presuppone una perfetta integrazione all interno del sistema sanitario, comprendente un appropriata diagnosi, un tempestivo trasporto in ospedale, un adeguata assistenza ed un appropriata terapia medica o chirurgica. Prima ancora di entrare nel merito delle scelte relative all utilizzo dell indicatore mortalità evitabile e alla conseguente interpretazione dei risultati, occorre sottolineare che tale strumento di sorveglianza non dovrebbe essere utilizzato quale unico strumento per per effettuare misure definitive di efficienza ed efficacia dei servizi sanitari (in particolare locali). E indispensabile, infatti, tenere in considerazione che la multicausalità della maggior parte dei decessi non ci consente di identificare con precisione le cause su cui agire specificamente. Pertanto, l indicatore mortalità evitabile può essere identificato come ulteriore strumento conoscitivo che utilizzato insieme a tanti altri, può fornire un prezioso contributo al complesso processo di valutazione della qualità del nostro servizio sanitario. Materiali e metodi Questa sezione volta ad esaminare la mortalità evitabile nella popolazione residente in Sicilia per il periodo , ha come obiettivo principale quello di valutare, attraverso questo indicatore, la qualità complessiva del sistema di assistenza sanitaria regionale evidenziandone eventuali variazioni nel tempo e nei diversi contesti geografici. I dati di mortalità, su base individuale, sono stati acquisiti dall ISTAT e comprendono tutti i decessi di cittadini siciliani avventi in Sicilia o in altre regioni d Italia tra l 1 gennaio 1987 e il 31 dicembre I dati sulla popolazione utilizzata come denominatore per il calcolo dei tassi fanno riferimento alla popolazione residente e, similmente ai dati sui decessi, sono distinti per sesso, distretti sanitari di base, provincia e regione. Il denominatore utilizzato per il calcolo dei tassi è stato stimato utilizzando la popolazione residente alla metà dei quadrienni considerati. L analisi della mortalità evitabile è stata articolata in diversi livelli di disaggregazione territoriale; base regionale e provinciale, di Azienda Sanitaria Locale (ASL) e di Distretto Sanitario. Con l obiettivo di valutare un possibile decremento nell indicatore mortalità evitabile, e dunque un ipotizzabile miglioramento complessivo del sistema di assistenza sanitaria regionale, è stata effettuata un analisi dei trend temporali di mortalità evitabile suddividendo i dati disponibili nella finestra temporale di sedici anni ( ), in quattro quadrienni ( , , , ). Tale scelta è legata fondamentalmente al problema di una inevitabile instabilità dei tassi di mortalità, derivante da una modesta numerosità nelle frequenze annuali dei decessi osservabili per alcune cause di morte (soprattutto con riferimento all analisi distrettuale), ma è connessa anche alla considerazione della lenta evoluzione del fenomeno che renderebbe poco evidenti eventuali variazioni su una scala temporale di minore ampiezza. La scelta delle cause ritenute evitabili, o quantomeno riducibili, quando vi è un buon livello di intervento pubblico sulla salute (pre- 279

4 venzione, cura e riabilitazione), è stata effettuata facendo riferimento alla più recente classificazione di Simonato (Simonato et al., 1998) cui sono state apportate alcune variazioni (nelle classi di età e nelle cause di morte analizzate) in rapporto all evoluzione delle conoscenze scientifiche, delle tecniche sanitarie e alla realtà sociale e sanitaria della popolazione siciliana. In base alla tipologia di intervento sanitario, le cause di morte evitabili sono state quindi aggregate in tre gruppi distinti: gruppo I - cause di morte evitabili attraverso stabili modifiche degli stili di vita e alla riduzione dei fattori di rischio (prevenzione primaria); gruppo II - cause di morte evitabili attraverso l utilizzo di screening di provata efficacia e di diagnosi precoce e conseguente terapia medica (prevenzione secondaria); gruppo III - cause di morte evitabili attraverso l utilizzo di procedure e tecniche mediche di buona pratica ed adeguate misure di igiene. Le cause di morte incluse comprendono quelle proposte da Simonato alle quali sono state aggiunte altre condizioni considerate evitabili (Tab. L1). Occorre sottolineare che nel gruppo della prevenzione secondaria oltre alle cause di morte evitabili ipotizzate da Simonato sono stati inclusi anche i tumori maligni del colonretto per i quali esiste la possibilità di effettuare lo screening con interventi di comprovata efficacia. Per quanto riguarda i tumori dell utero sono stati considerati soltanto quelli della cervice (ICD-IX: 180) mentre sono stati esclusi quelli del corpo dell utero perché più difficilmente diagnosticabili; inoltre sono compresi anche i tumori dell utero non specificati (ICD-IX: 179) per non sottostimare il numero di occorrenze, infatti, molto spesso accade che la certificazione di morte non riesce a distinguere le due cause di decesso (tumori della cervice uterina e tumori del corpo dell utero). Nel terzo gruppo delle cause di morte evitabili attraverso l assistenza sanitaria e l igiene, oltre alle malattie infettive e parassitarie, ai tumori maligni del testicolo, ai linfomi di Hodgkin, alle leucemie, alle cardiopatie reumatiche croniche, all ipertensione arteriosa, alle polmoniti, alle bronchiti e alle malattie respiratorie acute, all ulcera gastrica e duodenale, all appendicite, all ernia della cavità addominale, alla colecistite acute e croniche, sono state aggiunte le malattie ischemiche del cuore. Naturalmente l evitabilità si riferisce alle morti avvenute entro particolari gruppi di età nei quali i decessi non dovrebbero verificarsi mai o potrebbero essere drasticamente ridotti se fossero attuati interventi sanitari efficaci, appropriati e tempestivi. Pertanto, per le cause di morte evitabili incluse all interno dei tre differenti gruppi, eccezion fatta per la mortalità materna (15-49), è stato considerato l intervallo di età 5-69 anni sotto l ipotesi che è veramente possibile intervenire solo su alcune delle cause di decesso che avvengono al di sotto dei 5 anni e che al di sopra dei 69 anni la certificazione della causa iniziale di morte è meno affidabile e possono essere inapplicabili o inefficaci terapie intrinsecamente valide. E stato analizzato, inoltre, come indicatore separato la mortalità nel primo anno di vita poiché costituisce un problema di primaria importanza di Sanità Pubblica internazionale e di conseguenza uno specifico strumento di valutazione dello sviluppo di un paese. Infine, allo scopo di ottenere informazioni più specifiche relativamente all esecuzione di programmi di screening di popolazione per la prevenzione e la diagnosi precoce, e quindi alla loro eventuale efficacia, è stata analizzata separatamente la mortalità per tumore della mammella, per tumore della cervice uterina e per tumore del colon e del retto, considerando rispettivamente le seguenti classi di età 50-69, 25-64, stabilite dai relativi programmi di screening. Per ciascuna causa di morte e separatamente per uomini e donne, si è deciso di calcolare i seguenti indicatori: numero assoluto dei decessi evitabili; numero medio annuale dei decessi evitabili; tassi di mortalità evitabili grezzi; tassi standardizzati diretti di mortalità evitabile utilizzando come standard di riferimento la popolazione europea; 280

5 rapporti standardizzati di mortalità evitabile (SMR) utilizzando come standard di riferimento la popolazione siciliana. Tutti gli indicatori sopraelencati sono stati calcolati per l ambito geografico regionale, provinciale o aziendale e di, pertanto è stato possibile identificare i trend di mortalità evitabile relativi ai tre diversi gruppi ed investigare su eventuali differenze geografiche intraregionali. Risultati Nell ambito dell intero territorio regionale il numero di decessi osservati per cause evitabili all interno dei sedici anni considerati ( ) tende a diminuire gradualmente per entrambi i sessi. Relativamente al quadriennio sono stati osservati decessi per cause ritenute evitabili dei quali (62,7%) uomini e (37,3%) donne. Nello stesso quadriennio la mortalità generale osservata è stata pari a di cui (52,2%) per gli uomini e (47,8%) per le donne; la mortalità evitabile ha pertanto contribuito alla mortalità generale per circa il 18% complessivamente. Per il quadriennio i decessi per cause evitabili ammontano a ( uomini, donne), su un totale di decessi pari a (uomini , donne ), in questo caso la mortalità evitabile rappresenta il 16,9% della mortalità totale. Nel sono stati registrati decessi per cause evitabili (uomini , donne ), la mortalità generale nello stesso periodo di tempo è stata pari a ( uomini, donne), pertanto la mortalità evitabile ne costituisce il 14,8%. Nell ultimo quadriennio i decessi per cause evitabili sono stati ( uomini, donne) su un totale di decessi pari a ( uomini, donne), in questo caso la mortalità evitabile ha contribuito a quella generale per il 12,8%. E immediato notare, quanto già anticipato che la mortalità per cause ritenute evitabili diminuisce e tale diminuzione, considerata come contributo alla mortalità generale, è di circa il 2% (in termini assoluti) per ogni quadriennio analizzato. E chiaro comunque che tale indicatore (numero assoluto dei decessi) non è del tutto idoneo per effettuare confronti nel tempo poiché non tiene conto della variabilità in termini di età della popolazione investigata e ciò potrebbe portare a conclusioni fuorvianti che quindi non possono essere in alcun modo considerate definitive. Per tale motivo è più corretto analizzare nel dettaglio i risultati dei tassi standardizzati di mortalità evitabile e ciò è avvenuto considerando separatamente i diversi gruppi di cause (Tab. L1) per i due differenti sessi. L analisi separata tra uomini e donne delinea profonde differenze tra i due sessi sia in termini di dimensione generale del fenomeno, che in relazione alla diversa composizione di cause che intervengono nel determinare le morti evitabili. Tassi Standardizzati Diretti di Mortalità Evitabile Relativamente agli uomini i gruppi di cause evitabili per i quali sono stati ottenuti tassi standardizzati più elevati sono quello della prevenzione primaria seguito da quello dell assistenza sanitaria e le misure d igiene. Il tasso standardizzato di mortalità evitabile, riferito a residenti 1 maschi, per cause appartenenti al primo gruppo è pari a 120,3 nel periodo , a 114,9 nel quadriennio , a 97,4 nel quadriennio successivo ( ) e a 82 nel quadriennio (Tab. L1u) Per il terzo gruppo dell assistenza sanitaria e delle misure d igiene, il calcolo dei tassi standardizzati di mortalità evitabile ha prodotto valori pari a 109,1 negli anni , a 97,3 nel quadriennio , a 82,9 nel periodo e a 70,5 nell ultimo quadriennio (Tab.L3u). Dunque per gli uomini e facendo riferimen- 1 Da ora in avanti i tassi standardizzati diretti di mortalità evitabile sono da intendersi sempre riferiti a residenti. 281

6 to al primo e al terzo gruppo di cause evitabili si è assistito nel tempo ad una evidente diminuzione nei tassi standardizzati; tale diminuzione è maggiore soprattutto passando dal secondo ( ) al terzo ( ) quadriennio e ciò si è verificato per entrambi i gruppi. Le cause di morte evitabili facenti parti del gruppo di prevenzione secondaria (Tab. L2u) sono quelle ad avere un minor peso nella mortalità evitabile negli uomini. In particolare, i tassi standardizzati di mortalità per tumori maligni del colon e del retto risultano caratterizzati da un andamento pressoché costante nel tempo (10,6 nel periodo e 11,1 nel periodo ), mentre per i tumori maligni della cute il fenomeno della mortalità evitabile è di modestissime dimensioni ed è costante nel periodo in studio. Diversamente da quanto appena osservato per gli uomini, relativamente alle donne i tassi standardizzati di mortalità evitabile non presentano nette differenze tra i tre diversi gruppi di cause di malattie considerati. Per il primo gruppo della prevenzione primaria si è avuto un decremento graduale passando da un quadriennio all altro; il tasso standardizzato di mortalità evitabile è stato pari a 42,3 nel periodo , a 37,7 nel quadriennio successivo, a 32 nel quadriennio e a 25,8 nel quadriennio Per le cause di mortalità evitabile che compongono il gruppo della prevenzione secondaria, i tassi passano da 38,3 nel quadriennio iniziale a 36,4 nel periodo , a 33,7 nel penultimo quadriennio e infine a 30,2 nell ultimo quadriennio Le cause di mortalità evitabile del terzo gruppo assistenza sanitaria e misure d igiene determinano tassi standardizzati di mortalità pari a 42,6 per gli anni , a 36,3 nel periodo , a 32,3 nel quadriennio e a 28 nel quadriennio Fino ad ora si è tracciato un quadro generale dell andamento dei tassi standardizzati di mortalità evitabile nei quattro quadrienni analizzati per i tre diversi gruppi di cause evitabili e separatamente per uomini e donne. E comunque opportuno leggere tali risultati più nel dettaglio identificando i diversi pesi che le cause evitabili hanno all interno dei tre diversi gruppi e verificare se il già osservato andamento decrescente complessivo della mortalità evitabile è attribuibile a tutte le cause e se si in che misura. Identificare i trend di mortalità evitabile specificatamente per singola causa infatti, potrebbe consentire, sempre avendo ben chiari i sopraccitati limiti, di programmare consapevolmente adatte strategie sanitarie di intervento relativamente a specifiche cause di mortalità evitabile. Prevenzione primaria Negli uomini dall analisi dei tassi standardizzati di mortalità evitabile attraverso interventi di prevenzione primaria (Fig.L1u), si evince che le morti per tumore della trachea, dei bronchi e dei polmoni rappresentano le cause di decesso maggiormente diffuse, seguite dalle malattie cerebrovascolari e dalle malattie epatiche croniche. Per quasi tutte le cause appartenenti al primo gruppo si conferma una riduzione nei tassi standardizzati di mortalità per i quattro periodi analizzati, tranne per i tumori della trachea dei bronchi e dei polmoni per i quali si registra un lieve incremento passando dal quadriennio (44,6) al quadriennio (45,1). Sopratutto per l AIDS si è osservato un andamento nei tassi standardizzati di mortalità che è decisamente in controtendenza rispetto a quello generale; infatti, si è registrato un brusco innalzamento passando dal primo (1,5) al secondo (5,1) quadriennio per poi decrescere nel terzo (3,8) ed infine riportarsi, nell ultimo quadriennio, quasi al valore iniziale (1,6). Rispetto agli uomini, i tassi di mortalità evitabile ascrivibili al primo gruppo nelle donne sono di molto inferiori e ciò vale per tutte le cause (Fig 1d), eccezion fatta per le malattie cerebrovascolari che rappresentano per altro la patologia con il più elevato tasso standardizzato di mortalità evitabile attraverso interventi di prevenzione primaria. In ordine di frequenza tra le cause più comuni di mortalità evitabile, sempre all interno del primo gruppo, seguono le malattie croniche 282

7 ed i tumori maligni della trachea dei bronchi e dei polmoni e della pleura. Per la maggior parte delle cause appartenenti al primo gruppo, si è avuto per le donne una riduzione del tasso standardizzato di mortalità, molto evidente nel caso delle malattie cerebro vascolari (il tasso standardizzato di mortalità si è quasi dimezzato tra il primo e l ultimo quadriennio analizzato passando da 23,6 a 12,2) e nel caso delle malattie croniche (il tasso standardizzato di mortalità si è quasi dimezzato tra il primo e l ultimo quadriennio analizzato passando da 11,2 a 6), per le restanti cause di morte non si assiste ad una sostanziale variabilità nel tempo. Prevenzione secondaria Le cause di morte evitabili attraverso interventi di diagnosi precoce (gruppo 2), mostrano negli uomini tassi standardizzati di mortalità rilevanti solo relativamente ai tumori maligni del colon e del retto ed ai tumori maligni della cute (Fig. L2u). I tassi standardizzati di mortalità relativi a queste due patologie hanno mostrato nel tempo un lievissimo incremento all interno dei sedici anni analizzati (per i tumori maligni del colon e del retto il tasso standardizzato di mortalità è passato, dal primo all ultimo quadriennio, da 9,2 a 9,5, mentre per i tumori maligni della cute, da 1,4 a1,6). Per le donne tra le cause di morte incluse nel gruppo diagnosi precoce, al primo posto per frequenza si colloca il tumore della mammella (il cui tasso di mortalità si attesta nel primo quadriennio a 22), seguito dal tumore del colon del retto e dal tumore maligno del collo dell utero e parte non specificata (Fig. L2d). I tassi di mortalità relativi alle cause incluse in tale gruppo mostrano un andamento nel tempo variabile; per il tumore della mammella si osserva un progressivo e graduale decremento tra il primo ed il quarto quadriennio in studio. Relativamente al tumore del colon e del retto, c è da sottolineare un andamento del tasso di mortalità altalenante che comunque si concretizza in una lieve riduzione dall inizio alla fine del periodo in studio. Per quanto concerne i tumori dell utero si evidenzia, passando dal primo all ultimo quadriennio in studio, un dimezzamento nei tassi di mortalità. Assistenza sanitaria e misure d igiene Nel terzo gruppo relativo all assistenza sanitaria e alle misure d igiene si riscontra per gli uomini il più alto tasso standardizzato di mortalità evitabile che riguarda le malattie ischemiche del cuore (Fig. L3u), per le quali al tempo stesso si è assistito nel periodo in studio ad una consistente variabilità (i tassi standardizzati di mortalità passano da 64,7 nel quadriennio a 42 nell ultimo quadriennio). Al secondo posto figurano le malattie dell apparato respiratorio per le quali si registra un cospicuo decremento del tasso di mortalità tra l inizio e la fine del periodo in studio (si passa da 24,5 nel quadriennio a 13,5 nel periodo ). Al terzo e al quarto posto si identificano in ordine l ipertensione e le leucemie, seguite dalle malattie infettive e parassitarie per le quali a differenza del generale andamento decrescente si assiste ad un considerevole aumento. Le restanti cause di morte evitabili incluse nel terzo gruppo danno un contributo davvero modesto e via via decrescente nel tempo. Sebbene con intensità di gran lunga inferiori il fenomeno della mortalità evitabile attraverso l assistenza sanitaria e le misure d igiene nelle donne ha un comportamento sovrapponibile a quello osservato per gli uomini (Fig. L3d). Infine per quanto concerne la mortalità materna si osserva, a fronte di un modesto tasso standardizzato di mortalità già a partire dal quadriennio , un decremento che è pari a 2/3 il valore iniziale (si passa da 0,6 nel quadriennio a 0,2 nel periodo ). Mortalita Evitabile nelle diverse Aziende Sanitarie Locali (ASL) e nei diversi Distretti Sanitari Dalla lettura dei tassi standardizzati diretti e dei rapporti di mortalità evitabile è stato possibile evidenziare la caratterizzazione spaziale 283

8 del fenomeno mortalità evitabile all interno della Sicilia, nel dettaglio aziendale (ASL) e per quello distrettuale (DBS). Nell interpretare le eventuali differenze tra le varie realtà territoriali occorre sottolineare che la disaggregazione territoriale, soprattutto quando si scende al livello distrettuale di analisi, pone un limite metodologico dovuto alla bassa numerosità degli eventi, pertanto lievi oscillazioni dei dati nel tempo possono produrre variazioni spurie non direttamente riconducibili alle azioni sanitarie intraprese. Dal confronto della mortalità evitabile per cause appartenenti al primo gruppo Prevenzione primaria è evidente una generale riduzione dei tassi tra l inizio e la fine del periodo in studio per entrambi i sessi; tuttavia è possibile rilevare alcune differenze tra i vari ambiti territoriali. Gli SMR mostrano per gli uomini valori significativi superiori alla media regionale soltanto per Palermo (SMR=110,4) mentre a livello distrettuale si osservano valori degli SMR statisticamente significativi e superiori a 120 nei distretti di Piazza Armerina (SMR=154,1) e di Palermo metropolitana (SMR=134,3). Per le donne si conferma un eccesso di mortalità significativamente superiore al riferimento regionale nella ASL di Palermo (SMR=118,2), ma anche a Caltanissetta (SMR=128,6); dall analisi distrettuale si osservano eccessi nei distretti di Caltanissetta (SMR=147,4), Gela (SMR=145,6) e Palermo metropolitana (SMR=126,8). Non si osservano SMR significativi inferiori a 80 a livello provinciale ma solo nel dettaglio distrettuale, nei distretti di Petralia Sottana (SMR=66,9), Enna (SMR=74,8), Alcamo (SMR=67,9) e Castelvetrano (SMR=79) per gli uomini, e nei distretti di Bivona (41,9) e Trapani (SMR=53,3) per le donne. Per quanto riguarda le cause di morte evitabili del secondo gruppo Prevenzione secondaria, l analisi degli andamenti temporali dei tassi standardizzati diretti evidenzia, per gli uomini, un andamento pressocchè stazionario nel tempo (al più si evidenziano lievi variazioni) e ciò vale per tutte le realtà provinciali. Data la modesta entità di casi di morte evitabile rilevati per gli uomini, relativamente al gruppo della prevenzione secondaria, i valori degli SMR ottenuti non risultano in nessun caso, sia a livello provinciale che distrettuale, statisticamente significativi. Per le donne si osservano, nei sedici anni in studio, rapporti standardizzati di mortalità che nel tempo evidenziano una riduzione e ciò vale in tutte le province siciliane. Gli SMR evidenziano una mortalità significativamente più elevata rispetto all atteso regionale soltanto nella provincia di Catania (SMR=110,8), dall analisi per sono stati osservati valori significativi superiori a 120 nei distretti di Acireale (SMR=128,9) e di Catania metropolitana (SMR=119,7). Dall analisi condotta a livello provinciale non si osservano SMR significativi inferiori a 80 ciò accade solo nel dettaglio distrettuale: Agrigento (SMR=77,5), Vittoria (SMR=70). Per le cause di morte evitabili del gruppo assistenza sanitaria e misure d igiene si è assistito nel periodo in studio ad un complessivo andamento decrescente nei tassi di mortalità osservati, sia per gli uomini che per le donne, sebbene con diverse intensità relativamente alle differenti localizzazioni regionali. Per gli uomini a livello provinciale gli SMR mostrano per la provincia di Caltanissetta un valore superiore al riferimento regionale (SMR=113,3) ed un unico valore significativamente superiore a 120 per la provincia di Enna (SMR=120,4). Eccessi significativi superiori a 120 si osservano nei distretti di Caltanissetta (SMR=124,8), Enna (SMR=124,5) e Piazza Armerina (SMR=127,5). Non si osservano SMR significativi inferiori a 80 nelle province siciliane, mentre l analisi condotta a livello distrettuale evidenzia tassi inferiori rispetto all atteso nei distretti di Acireale (SMR=68,2), Termini Imprese (SMR=78,1) e Marsala (SMR=75,1). Per le donne si osservano valori significativi superiori al riferimento regionale nelle province di Enna (SMR=123,9) e Siracusa (SMR=118,1), nell analisi per risultano eccessi significativi nei distretti di Ribera (SMR=157,1), Palagonia (SMR=142,6), e Piazza Armerina (SMR=147,9). 284

9 Tabella L Classificazione delle cause di morte evitabili nei tre gruppi considerati: "Prevenzione primaria", "Prevenzione secondaria", "Assistenza sanitaria e misure d'igiene". Cause di morte evitabili ICD- IX Classi d età (Gruppo1) "Prevenzione primaria" Tumori Maligni delle labbra della cavità orale della faringe e della ; Tumori Maligni della trachea dei bronchi e del polmone e della pleura Tumori Maligni della vescica Malattie cerebrovascolari Malattie epatiche croniche e cirrosi AIDS (Gruppo2) "Prevenzione secondaria" Melanoma Maligno della cute e altri tumori maligni della cute Tumori Maligni della mammella Tumori Maligni del collo dell'utero e parte non specificata Tumori Maligni del colon-retto (Gruppo3) "Assistenza sanitaria e misure d'igiene" Malattie infettive e parassitarie Tumori Maligni del testicolo Malattia di Hodgkin Leucemie Cardiopatie reumatiche croniche Ipertensione Arteriosa Malattie ischemiche del cuore Polmoniti, bronchiti e malattie respiratorie acute Ulcera gastrica e duodenale Appendicite Ernia della cavità addominale Colecistite acute e croniche Mortalità materna Mortalità nel primo anno di vita [0-1] Screening di popolazione Tumori maligni mammella donna Tumori maligni collo dell utero e parte non specificata Tumori maligni del colon-retto

10 Prevenzione Primaria Uomini Tabella L.1u -Indicatori di Mortalità (aa ) e andamento temporale dei tassi standardizzati diretti (aa ) nelle Aziende Sanitarie territoriali e nei distretti della Sicilia. AZIENDASANITARIA Numero medio annuale Tasso grezzo x SMR Intervallidiconfidenza al95% inferiore superiore Tassostandardizzatox perperiododicalendario '87-'90 '91-'94 '95-'98 '99-'02 Az.USL 1Agrigento 152,3 80,6 94,0 86,7 101,8 101,6 97,0 89,8 77,6 Agrigento 48,8 80,6 99,1 85,7 114,1 109,9 119,0 97,8 82,2 Bivona 5,8 67,6 70,3 44,6 105,5 64,9 74,9 89,4 59,1 Canicattì 29,3 80,4 92,6 76,6 111,0 129,4 89,1 100,9 76,1 Casteltermini 9,3 94,8 106,3 74,8 146,5 68,5 70,4 85,1 88,6 Licata 24,3 93,1 113,6 92,1 138,6 109,9 107,1 80,7 93,9 Ribera 13,8 92,0 101,1 76,1 131,6 96,2 92,3 80,6 86,4 Sciacca 18,8 62,4 68,3 53,7 85,6 71,7 78,5 74,3 54,1 Az.USL 2Caltanissetta 100,0 87,3 105,2 95,2 116,1 114,7 113,5 104,7 86,0 Caltanissetta 37,8 98,6 114,6 97,1 134,4 126,0 129,1 100,4 94,0 Gela 42,3 81,8 106,8 91,3 124,1 114,8 112,6 119,7 87,1 Mussomeli 7,5 80,9 82,0 55,3 117,0 101,1 82,1 99,4 63,2 SanCataldo 12,5 81,5 93,6 69,5 123,4 99,1 102,7 81,7 77,0 Az.USL 3Catania 356,3 78,9 98,6 93,6 103,9 126,9 129,1 99,4 81,0 Acireale 41,0 73,8 96,6 82,4 112,6 146,1 124,6 92,8 79,3 Adrano 18,5 69,2 89,4 70,2 112,3 104,2 120,0 94,6 76,7 Bronte 12,5 81,3 102,2 75,8 134,7 95,4 123,4 95,4 84,7 Caltagirone 29,8 82,8 96,3 79,8 115,2 109,8 98,8 82,9 79,1 Cataniametropolitana 141,5 89,5 110,2 101,3 119,6 142,8 144,3 112,8 90,5 Giarre 28,8 84,2 97,2 80,3 116,7 137,9 132,5 99,3 80,6 Gravina 44,5 64,2 83,5 71,7 96,7 94,5 109,4 82,0 68,4 Palagonia 16,5 63,8 82,7 64,0 105,3 107,4 140,4 111,3 67,6 Paternò 23,3 76,7 98,3 79,3 120,4 134,6 131,7 97,2 79,6 Az.USL 4Enna 66,8 92,1 105,2 92,9 118,6 104,2 99,5 79,5 86,3 Agira 14,8 91,3 110,2 83,9 142,2 133,3 113,8 75,9 89,7 Enna 15,8 66,0 74,8 57,5 95,7 103,2 96,0 81,6 62,0 Nicosia 10,3 79,4 84,3 60,5 114,3 72,8 70,1 70,4 69,2 PiazzaArmerina 26,0 132,7 154,1 125,9 186,7 106,9 112,7 86,1 126,6 Az.USL 5Messina 229,8 84,1 95,5 89,4 101,8 109,4 108,2 91,1 78,2 BarcellonaPozzodiGotto 24,3 83,3 94,3 76,4 115,0 108,1 102,8 80,4 77,0 Lipari 4,5 78,0 90,7 53,7 143,4 96,8 139,3 113,2 72,1 Messinametropolitana 109,5 89,6 103,9 94,4 114,1 119,2 118,9 102,1 84,7 Milazzo 24,0 75,2 85,0 68,8 103,8 91,3 99,3 75,4 67,4 Mistretta 7,0 80,1 82,7 54,9 119,5 89,1 112,8 55,0 74,0 Patti 19,0 92,1 102,7 80,9 128,6 109,3 88,6 90,0 85,6 S.AgataMilitello 26,0 83,3 92,8 75,8 112,4 107,7 103,0 87,9 78,2 Taormina 15,5 65,5 72,7 55,7 93,1 102,0 95,3 85,4 61,8 Az.USL 6Palermo 456,3 89,1 110,4 105,4 115,6 139,2 131,4 110,5 90,4 Bagheria 29,0 78,8 103,3 85,3 123,9 114,5 101,2 79,4 86,0 Carini 20,3 70,9 92,8 73,7 115,3 124,8 101,6 91,5 77,6 Cefalù 12,5 69,1 74,3 55,1 97,9 103,6 74,2 85,4 62,0 Corleone 7,8 73,6 80,5 54,7 114,3 81,5 80,4 50,9 65,7 LercaraFriddi 11,3 86,2 85,2 62,1 113,9 96,6 72,0 78,7 70,8 Misilmeri 11,5 54,7 63,6 46,6 84,9 67,7 86,3 77,8 50,2 Palermometropolitana 313,0 98,4 127,3 120,4 134,6 163,8 157,0 131,7 103,9 Partinico 21,5 76,0 91,3 73,0 112,8 107,9 105,6 80,2 73,2 PetraliaSottana 8,5 73,4 66,9 46,4 93,5 80,9 87,7 77,6 59,8 TerminiImerese 21,0 79,6 89,0 71,0 110,2 109,6 104,1 75,9 75,3 LampedusaeLinosa 2,5 94,8 134,3 64,3 247,0 163,0 79,8 121,4 111,3 Az.USL 7Ragusa 101,5 81,8 97,6 88,3 107,6 114,5 88,5 85,9 79,6 Modica 39,3 86,3 103,1 87,6 120,6 119,0 89,8 82,1 84,1 Ragusa 28,8 75,6 84,1 69,5 101,0 89,8 84,7 78,9 67,4 Vittoria 33,5 82,7 105,4 88,3 124,9 135,7 91,3 98,5 87,0 Az.USL 8Siracusa 136,3 80,5 95,0 87,2 103,3 122,4 112,4 93,9 77,9 Augusta 16,5 82,6 96,2 74,4 122,3 135,3 119,5 91,9 78,6 Lentini 20,8 88,5 94,5 75,2 117,1 122,2 112,2 84,2 76,0 Noto 33,5 80,2 100,1 83,9 118,5 125,9 115,6 103,5 81,9 Siracusa 65,5 77,8 92,4 81,6 104,3 117,8 109,0 92,8 76,3 Az.USL 9Trapani 140,0 79,5 89,8 82,5 97,5 106,1 97,9 88,3 73,3 Alcamo 15,5 59,6 67,9 52,1 87,1 89,2 80,0 78,8 54,2 Castelvetrano 17,8 70,7 79,0 61,7 99,6 103,5 86,6 67,0 63,9 Marsala 31,3 87,0 92,2 76,7 109,9 106,2 97,0 87,5 75,7 MazaradelVallo 22,3 75,6 92,3 74,1 113,5 104,8 84,3 79,1 76,2 Pantelleria 4,8 158,6 161,7 97,3 252,5 132,3 126,7 162,5 122,9 Trapani 48,5 85,5 97,5 84,3 112,3 114,1 116,6 102,7 79,8 REGIONE SICILIA 1739,0 83,5 120,3 115,0 97,3 82,0 286

11 Figura L.1u -Tassi standardizzati di mortalità evitabile "Prevenzione primaria" (Uomini) AIDS 1,5 1,6 5,1 3,8 Malattie epatiche croniche e cirrosi 13, ,6 23,1 Malattie cerebrovascolari T. M. della vescica 6,6 5,5 4,5 4,2 18,7 22,7 28,1 32, T. M. della trachea, deibronchi, del polmone e della pleura 37,3 42,1 44,6 45,1 T. M. delle labbra, della cavità orale, della faringe e della laringe 9,1 8 7,3 6, Prevenzione Primaria Uomini Distribuzione spaziale degli SMR per di residenza (aa ) 287

12 Prevenzione Primaria Donne Tabella L.1d -Indicatori di Mortalità (aa ) e andamento temporale dei tassi standardizzati diretti (aa ) nelle Aziende Sanitarie territoriali e nei distretti della Sicilia. AZIENDASANITARIA Numero medio annuale Tasso grezzo x SMR Intervallidiconfidenza al95% inferiore superiore Tassostandardizzatox perperiododicalendario '87-'90 '91-'94 '95-'98 '99-'02 Az.USL 1Agrigento 50,0 25,7 86,5 75,0 99,4 39,5 31,8 26,9 22,5 Agrigento 16,5 26,6 92,6 71,6 117,8 36,8 31,4 27,9 24,1 Bivona 1,3 14,2 41,9 13,5 97,8 35,6 28,8 39,9 12,4 Canicattì 12,0 31,6 104,1 76,8 138,1 48,7 37,6 34,1 26,8 Casteltermini 2,5 25,1 82,5 39,5 151,8 34,1 25,0 20,3 21,7 Licata 6,0 21,9 79,6 51,0 118,5 42,1 31,1 23,6 19,8 Ribera 3,3 21,3 67,7 36,0 115,8 40,5 27,1 26,5 15,8 Sciacca 8,0 26,1 84,0 57,4 118,5 31,9 31,9 16,8 22,1 Az.USL 2Caltanissetta 44,0 36,9 128,6 110,3 149,1 46,6 41,5 35,7 32,9 Caltanissetta 18,5 45,4 147,4 115,7 185,0 45,8 44,3 36,4 37,8 Gela 19,3 36,6 145,6 114,9 182,0 43,9 44,1 36,1 37,1 Mussomeli 2,5 25,5 72,5 34,7 133,3 65,4 44,1 36,1 20,6 SanCataldo 3,8 23,4 75,0 42,0 123,7 40,4 27,9 32,8 19,8 Az.USL 3Catania 118,3 25,5 92,6 84,5 101,4 47,8 41,9 32,0 23,5 Acireale 13,3 23,5 94,6 70,9 123,8 54,1 44,1 30,8 24,5 Adrano 7,0 25,3 92,4 61,4 133,6 58,1 42,5 29,0 22,5 Bronte 5,3 32,6 118,3 73,2 180,9 25,2 29,0 15,9 30,7 Caltagirone 10,0 27,0 89,5 63,9 121,9 49,7 45,6 41,2 24,6 Cataniametropolitana 44,8 27,2 93,4 80,2 108,1 45,0 39,4 31,9 23,8 Giarre 9,8 27,9 95,7 68,1 130,9 44,3 40,1 32,8 24,4 Gravina 13,5 19,1 77,4 58,1 101,0 46,7 38,3 25,8 19,7 Palagonia 6,5 24,9 94,6 61,8 138,6 63,9 45,9 42,3 22,8 Paternò 8,3 26,8 102,7 70,7 144,2 51,3 64,2 36,1 25,4 Az.USL 4Enna 19,3 25,3 83,6 66,0 104,5 38,9 39,0 34,4 22,5 Agira 5,8 34,8 120,0 76,0 180,0 41,1 37,1 43,1 30,0 Enna 5,8 22,9 75,6 47,9 113,5 29,6 37,5 29,6 20,8 Nicosia 3,0 22,5 72,1 37,2 126,0 48,2 35,9 25,8 18,5 PiazzaArmerina 4,8 22,6 73,4 44,2 114,7 42,0 44,5 39,7 21,4 Az.USL 5Messina 81,5 29,2 96,0 85,8 107,0 34,4 33,8 30,5 25,1 BarcellonaPozzodiGotto 7,0 23,9 80,8 53,7 116,8 38,5 32,9 27,6 21,0 Lipari 1,3 22,8 78,8 25,4 184,0 46,9 44,8 41,8 21,0 Messinametropolitana 33,0 26,3 87,8 73,4 104,1 37,1 35,3 33,9 23,3 Milazzo 8,3 25,5 85,6 58,9 120,2 31,3 28,9 26,9 21,4 Mistretta 2,8 30,4 89,6 44,6 160,2 33,8 25,4 30,2 22,8 Patti 7,5 36,0 110,9 74,8 158,3 28,7 32,1 29,8 30,1 S.AgataMilitello 11,8 36,1 116,7 85,8 155,2 25,4 33,6 27,5 31,5 Taormina 10,0 41,5 132,5 94,6 180,4 36,2 37,0 24,2 33,3 Az.USL 6Palermo 175,8 33,4 118,2 109,6 127,2 45,3 40,8 35,0 30,4 Bagheria 11,5 30,9 122,0 89,3 162,7 49,0 28,1 27,4 31,0 Carini 6,8 23,8 94,3 62,2 137,3 33,7 37,5 33,7 23,8 Cefalù 6,0 33,0 103,3 66,2 153,7 28,1 26,3 23,1 28,3 Corleone 5,0 45,6 136,7 83,5 211,2 22,3 27,9 14,4 34,6 LercaraFriddi 5,3 38,4 110,5 68,4 168,9 53,7 31,5 29,1 28,5 Misilmeri 6,5 30,6 106,7 69,7 156,3 30,8 22,5 27,8 27,2 Palermometropolitana 115,3 35,2 126,8 115,5 138,9 50,3 47,3 39,9 32,7 Partinico 9,5 32,6 114,7 81,2 157,4 44,9 29,9 31,5 29,2 PetraliaSottana 3,0 24,6 65,8 34,0 114,9 43,9 31,4 17,8 19,5 TerminiImerese 7,0 26,2 86,5 57,5 125,0 28,2 36,9 31,2 21,5 LampedusaeLinosa 0,5 20,6 88,6 9,9 319,7 67,7 11,8 37,4 24,1 Az.USL 7Ragusa 30,5 24,4 83,8 69,6 100,1 44,8 34,2 31,0 21,3 Modica 11,0 23,8 83,7 60,8 112,3 33,3 29,2 26,4 21,2 Ragusa 9,3 23,9 74,6 52,5 102,9 49,7 25,0 24,8 18,5 Vittoria 10,3 25,7 94,4 67,7 128,1 53,9 50,9 43,5 24,4 Az.USL 8Siracusa 52,0 30,7 107,3 93,2 122,9 45,3 39,3 36,2 27,6 Augusta 5,3 26,7 97,1 60,1 148,4 47,4 41,8 46,5 24,9 Lentini 8,5 35,4 113,7 78,7 158,8 47,9 33,3 38,1 29,1 Noto 17,8 42,6 154,1 120,3 194,3 49,9 50,5 33,1 39,9 Siracusa 20,5 24,4 85,2 67,7 105,7 41,5 35,1 34,6 22,1 Az.USL 9Trapani 43,5 24,3 81,3 69,7 94,3 33,6 29,5 23,4 21,1 Alcamo 6,3 23,4 76,9 49,7 113,5 43,5 31,2 24,0 19,7 Castelvetrano 6,5 25,1 82,8 54,1 121,3 29,1 30,4 32,9 20,3 Marsala 12,8 34,9 113,8 84,8 149,7 33,9 27,1 16,1 28,9 MazaradelVallo 7,0 23,8 87,9 58,4 127,0 36,7 28,7 22,9 23,6 Pantelleria 1,8 60,2 174,4 69,9 359,4 21,8 33,6 4,8 41,6 Trapani 9,3 16,1 53,3 37,5 73,4 30,0 29,7 24,7 14,2 REGIONE SICILIA 614,8 28,8 42,4 37,7 31,8 25,8 288

13 Figura L.1d -Tassi standardizzati di mortalità evitabile "Prevenzione primaria" - Donne AIDS 0,4 0,9 1 0,3 Malattie epatiche croniche e cirrosi 6 7, ,2 Malattie cerebrovascolari T. M. della vescica 0,7 0,7 0,6 0,4 12,2 15,7 19,5 23, T. M. della trachea, deibronchi, del polmone e della pleura 5,2 5,2 5,7 5,6 T. M. delle labbra, della cavità orale, della faringe e della laringe 1,2 1,4 1,1 1, Prevenzione Primaria Donne Distribuzione spaziale degli SMR per di residenza (aa ) 289

14 Prevenzione Secondaria Uomini Tabella L.2u -Indicatori di Mortalità (aa ) e andamento temporale dei tassi standardizzati diretti (aa ) nelle Aziende Sanitarie territoriali e nei distretti della Sicilia. distretti della Sicilia. Intervallidiconfidenza al95% inferiore superiore Tassostandardizzatox perperiododicalendario '87-'90 '91-'94 '95-'98 '99-'02 Az.USL 1Agrigento 22,8 12,0 104,9 84,5 128,8 10,0 7,4 8,8 11,6 Agrigento 7,0 11,6 106,0 70,4 153,2 5,4 8,0 8,5 11,8 Bivona 1,5 17,6 137,6 50,3 299,6 15,8 5,7 4,8 14,4 Canicattì 3,3 8,9 76,8 40,9 131,4 11,0 7,3 6,8 8,3 Casteltermini 1,3 12,8 107,5 34,6 250,8 9,3 5,1 5,1 10,9 Licata 3,0 11,5 104,9 54,1 183,3 9,5 6,5 8,4 12,4 Ribera 3,3 21,7 178,8 95,1 305,7 13,1 9,4 11,4 18,7 Sciacca 3,5 11,6 95,3 52,1 159,9 12,9 8,3 13,2 10,6 Az.USL 2Caltanissetta 15,5 13,5 121,7 93,3 156,0 10,9 13,9 9,5 13,6 Caltanissetta 7,0 18,3 158,5 105,3 229,1 10,6 14,1 9,3 17,8 Gela 5,0 9,7 94,0 57,4 145,2 13,2 14,5 10,3 10,6 Mussomeli 1,3 13,5 102,7 33,1 239,7 5,2 7,4 11,2 10,3 SanCataldo 2,3 14,7 126,0 57,5 239,3 9,0 13,7 6,6 14,0 Az.USL 3Catania 53,0 11,7 109,1 94,9 124,9 11,2 10,1 10,3 12,3 Acireale 8,3 14,8 144,2 99,2 202,5 9,5 6,7 14,1 16,4 Adrano 2,3 8,4 81,1 37,0 154,0 8,1 11,5 8,1 8,6 Bronte 1,0 6,5 60,9 16,4 156,0 8,5 13,3 16,5 7,9 Caltagirone 4,0 11,1 96,6 55,2 156,9 6,5 11,2 8,2 11,4 Cataniametropolitana 18,0 11,4 104,2 81,6 131,3 13,9 10,0 10,5 11,5 Giarre 5,0 14,6 126,1 77,0 194,7 11,4 15,2 10,6 14,2 Gravina 8,3 11,9 114,7 79,0 161,1 13,0 10,3 8,1 12,9 Palagonia 4,5 17,4 167,8 99,4 265,2 10,2 7,1 8,2 18,5 Paternò 1,8 5,8 55,1 22,1 113,4 8,3 8,3 11,2 5,9 Az.USL 4Enna 10,3 14,1 120,7 86,6 163,7 7,3 6,7 9,3 13,0 Agira 2,3 13,9 125,5 57,3 238,2 11,3 6,6 11,1 15,4 Enna 3,3 13,6 115,2 61,3 197,0 8,1 7,1 9,4 12,3 Nicosia 2,5 19,4 154,1 73,8 283,3 5,1 11,4 2,7 15,6 PiazzaArmerina 2,3 11,5 99,6 45,5 189,2 4,8 3,1 12,2 9,6 Az.USL 5Messina 31,0 11,3 96,0 79,9 114,5 10,8 13,2 13,1 10,6 BarcellonaPozzodiGotto 2,8 9,4 79,8 39,8 142,9 10,3 15,3 8,2 8,8 Lipari 0,5 8,7 74,8 8,4 270,1 5,7 13,7 12,1 9,2 Messinametropolitana 15,5 12,7 109,4 83,9 140,2 13,3 14,3 12,8 12,1 Milazzo 4,5 14,1 118,8 70,4 187,7 6,5 14,2 11,8 13,3 Mistretta 0,3 2,9 22,2 0,3 123,3 4,9 17,2 10,5 1,8 Patti 1,5 7,3 60,5 22,1 131,7 7,5 11,8 20,7 6,3 S.AgataMilitello 3,3 10,4 86,6 46,1 148,2 7,9 7,0 8,5 9,8 Taormina 2,8 11,6 96,1 47,9 172,0 15,1 12,5 23,8 10,5 AZIENDASANITARIA Numero medio annuale Tasso grezzo x SMR Az.USL 6Palermo 50,3 9,8 90,4 78,3 103,8 11,3 11,3 12,4 9,9 Bagheria 3,5 9,5 92,6 50,6 155,4 11,7 10,4 11,8 9,8 Carini 2,0 7,0 68,1 29,3 134,1 11,2 10,6 12,5 7,8 Cefalù 1,3 6,9 55,4 17,9 129,4 13,6 8,3 8,0 5,7 Corleone 0,3 2,4 19,5 0,3 108,4 12,6 13,3 7,2 2,1 LercaraFriddi 1,3 9,6 71,2 22,9 166,1 3,1 15,0 8,0 7,6 Misilmeri 2,0 9,5 82,8 35,6 163,1 6,0 12,6 12,8 8,6 Palermometropolitana 33,0 10,4 99,5 83,3 118,0 12,2 12,2 13,6 11,0 Partinico 2,5 8,8 79,2 37,9 145,6 11,5 12,1 10,1 9,6 PetraliaSottana 1,8 15,1 103,9 41,6 214,2 13,2 1,4 8,5 11,0 TerminiImerese 2,8 10,4 87,1 43,4 155,8 6,0 5,8 10,8 9,7 LampedusaeLinosa 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 13,4 0,0 10,3 0,0 Az.USL 7Ragusa 12,8 10,3 91,3 68,0 120,1 11,5 10,6 10,4 9,9 Modica 5,8 12,6 112,5 71,3 168,8 9,0 9,1 9,7 12,3 Ragusa 2,8 7,2 60,0 29,9 107,4 14,7 8,8 9,9 6,3 Vittoria 4,3 10,5 99,6 58,0 159,4 11,1 14,0 11,6 10,9 Az.USL 8Siracusa 17,3 10,2 89,5 69,6 113,3 9,7 9,7 12,0 9,8 Augusta 1,0 5,0 43,3 11,7 110,9 12,8 7,1 12,8 4,8 Lentini 3,3 13,9 110,7 58,9 189,3 15,6 8,9 16,9 12,3 Noto 5,3 12,6 116,7 72,2 178,4 5,5 9,3 12,1 13,0 Siracusa 7,8 9,2 81,3 55,2 115,4 8,8 10,9 10,1 8,9 Az.USL 9Trapani 20,8 11,8 99,2 79,0 123,0 9,7 15,1 10,8 11,0 Alcamo 3,3 12,5 106,3 56,5 181,8 7,2 12,9 12,1 11,7 Castelvetrano 3,3 12,9 108,0 57,5 184,7 8,3 8,0 12,4 11,8 Marsala 4,0 11,1 88,2 50,4 143,2 11,8 19,2 9,5 9,7 MazaradelVallo 3,5 11,9 108,0 59,0 181,2 11,3 16,7 9,6 12,3 Pantelleria 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 7,6 5,2 0,0 Trapani 6,8 11,9 101,1 66,6 147,1 10,2 16,3 11,4 11,1 REGIONE SICILIA 233,5 11,2 10,6 11,1 11,2 11,1 290

15 Figura L.2u -Tassi standardizzati di mortalità evitabile "Prevenzione secondaria" - Uomini 9,5 Melanoma maligno della cute e altri tumorimalignidella cute 9,3 9,6 9, ,6 Tumorimalignidelcolon e retto 1,6 1,7 1, Prevenzione Secondaria Uomini Distribuzione spaziale degli SMR per di residenza (aa ) 291

16 Prevenzione Secondaria Donne Tabella L.2d -Indicatori di Mortalità (aa ) e andamento temporale dei tassi standardizzati diretti (aa ) nelle Aziende Sanitarie territoriali e nei distretti della Sicilia. distretti della Sicilia. Intervallidiconfidenza al95% inferiore superiore Tassostandardizzatox perperiododicalendario '87-'90 '91-'94 '95-'98 '99-'02 Az.USL 1Agrigento 59,5 30,6 94,1 82,6 106,9 34,2 31,1 33,8 28,5 Agrigento 15,3 24,6 77,5 59,3 99,6 35,9 30,2 39,4 24,0 Bivona 1,8 19,9 55,7 22,3 114,7 23,8 23,2 36,4 19,0 Canicattì 11,5 30,3 91,3 66,8 121,8 32,5 39,4 32,4 27,1 Casteltermini 4,0 40,1 122,0 69,7 198,1 32,3 20,9 13,4 40,1 Licata 9,0 32,8 108,6 76,1 150,4 33,8 34,0 28,3 31,4 Ribera 5,8 37,7 110,5 70,0 165,9 46,7 17,2 40,3 35,9 Sciacca 12,0 39,1 115,7 85,3 153,4 31,1 33,3 30,3 33,9 Az.USL 2Caltanissetta 37,0 31,0 98,2 83,0 115,3 33,6 35,3 31,4 29,6 Caltanissetta 14,0 34,4 102,3 77,3 132,9 34,1 38,5 29,6 31,6 Gela 15,0 28,5 100,2 76,4 128,9 32,8 33,9 33,8 29,8 Mussomeli 3,3 33,1 89,8 47,8 153,5 35,3 19,2 22,7 27,8 SanCataldo 4,8 29,6 87,9 52,9 137,2 33,6 42,4 35,3 25,6 Az.USL 3Catania 158,3 34,1 110,8 102,4 119,8 44,9 36,8 36,0 33,5 Acireale 20,8 36,9 128,9 102,6 159,8 48,0 42,6 47,2 39,1 Adrano 8,5 30,7 102,8 71,2 143,7 51,3 30,9 31,3 29,7 Bronte 4,0 24,8 82,5 47,1 133,9 28,4 31,2 33,9 24,4 Caltagirone 14,0 37,7 114,8 86,7 149,1 31,0 29,2 31,4 35,3 Cataniametropolitana 63,5 38,6 119,7 105,4 135,4 49,4 39,8 37,8 36,6 Giarre 8,8 25,0 77,5 54,0 107,8 40,6 30,6 40,2 23,4 Gravina 19,0 26,9 92,8 73,1 116,2 51,8 37,9 31,4 27,8 Palagonia 9,0 34,5 118,4 82,9 163,9 36,7 35,5 27,7 37,2 Paternò 10,8 34,9 119,8 86,7 161,3 34,5 31,9 30,0 35,4 Az.USL 4Enna 21,3 28,0 84,7 67,7 104,8 30,9 38,9 29,8 25,4 Agira 3,0 18,1 57,4 29,6 100,2 34,4 40,0 31,4 18,1 Enna 8,3 32,8 99,0 68,1 139,0 28,5 44,2 30,2 28,7 Nicosia 3,5 26,2 77,3 42,2 129,8 23,5 15,3 22,2 23,8 PiazzaArmerina 6,5 31,0 93,1 60,8 136,4 35,9 47,4 32,9 28,2 Az.USL 5Messina 91,8 32,9 98,3 88,5 108,9 35,0 38,4 34,4 29,6 BarcellonaPozzodiGotto 8,3 28,2 86,9 59,8 122,0 32,7 37,7 32,0 25,1 Lipari 2,3 41,0 127,8 58,3 242,6 52,4 34,8 28,0 36,4 Messinametropolitana 43,3 34,5 103,6 88,7 120,2 37,1 40,8 35,6 31,7 Milazzo 11,3 34,8 105,8 77,2 141,6 41,8 46,2 32,6 32,5 Mistretta 1,3 13,8 38,3 12,3 89,3 43,1 35,9 40,3 10,2 Patti 8,8 42,0 120,4 83,9 167,5 22,3 41,4 36,8 30,7 S.AgataMilitello 9,3 28,5 84,6 59,5 116,6 25,3 24,6 29,5 26,8 Taormina 7,5 31,1 91,1 61,5 130,1 38,4 34,3 36,9 27,8 Az.USL 6Palermo 168,0 32,0 101,1 93,6 109,1 37,0 35,4 33,5 30,4 Bagheria 7,8 20,8 72,6 49,3 103,1 46,3 33,2 33,2 20,6 Carini 7,5 26,4 92,2 62,2 131,6 36,2 35,7 29,0 26,7 Cefalù 3,8 20,6 58,9 33,0 97,2 30,3 32,8 27,6 19,6 Corleone 4,8 43,3 122,9 74,0 191,9 50,7 15,4 22,0 43,5 LercaraFriddi 5,8 42,1 115,1 72,9 172,7 33,4 24,8 27,3 33,5 Misilmeri 7,3 34,2 109,1 73,0 156,6 35,6 42,0 33,8 32,4 Palermometropolitana 110,3 33,6 107,4 97,6 117,9 38,2 37,2 35,6 32,3 Partinico 8,5 29,2 92,5 64,1 129,3 32,0 35,9 27,4 28,4 PetraliaSottana 4,3 34,9 89,5 52,1 143,3 14,2 26,6 32,9 27,9 TerminiImerese 8,3 30,8 93,5 64,4 131,3 33,7 34,1 33,9 26,8 LampedusaeLinosa 0,3 10,3 38,3 0,5 212,9 46,6 21,7 65,7 10,8 Az.USL 7Ragusa 37,5 30,1 92,8 78,5 108,9 48,4 40,1 37,7 27,5 Modica 13,5 29,2 92,0 69,1 120,0 46,2 29,0 34,9 27,3 Ragusa 15,5 40,0 113,9 87,3 146,0 51,9 52,6 39,6 34,4 Vittoria 8,5 21,3 70,0 48,5 97,8 47,1 39,6 38,9 19,9 Az.USL 8Siracusa 50,5 29,8 92,9 80,5 106,6 35,9 41,1 30,6 28,0 Augusta 5,8 29,2 93,2 59,1 139,9 41,0 44,9 32,5 27,7 Lentini 8,0 33,3 97,1 66,4 137,0 39,8 36,9 35,0 29,8 Noto 12,8 30,6 99,2 73,9 130,5 39,4 38,7 30,6 30,1 Siracusa 24,0 28,5 88,5 71,7 108,1 31,5 43,0 28,5 26,6 Az.USL 9Trapani 58,5 32,7 98,8 86,5 112,3 37,4 34,4 32,0 30,3 Alcamo 9,5 35,6 106,5 75,4 146,2 42,7 37,2 34,9 32,0 Castelvetrano 8,8 33,8 102,0 71,0 141,9 41,4 34,7 24,0 32,8 Marsala 12,3 33,5 98,2 72,7 129,9 39,6 28,5 35,3 30,8 MazaradelVallo 6,8 23,0 75,1 49,5 109,3 25,3 26,5 35,6 22,0 Pantelleria 0,8 25,8 69,6 14,0 203,3 61,8 58,2 29,7 20,5 Trapani 20,5 35,6 106,8 84,9 132,6 36,4 39,2 30,7 32,8 AZIENDASANITARIA REGIONE SICILIA Numero medio annuale Tasso grezzo x SMR 682,3 32,0 38,3 36,4 33,8 30,2 292

17 Figura L.2d -Tassi standardizzati di mortalità evitabile "Prevenzione secondaria" - Donne 7,8 Tumorimalignidelcolon retto 7,1 7,3 7,7 7,6 Tumorimalignidelcollo dell'utero e parte non specificata 5 6,6 3,8 22, Tumorimalignidella mammella 18,1 20,2 21,7 0,8 Melanoma maligno della cute e altri tumorimalignidella cute 1 0, Prevenzione Secondaria Donne Distribuzione spaziale degli SMR per di residenza (aa ) 293

18 Assistenza sanitaria e misure d'igiene Uomini Tabella L.3u -Indicatori di Mortalità (aa ) e andamento temporale dei tassi standardizzati diretti (aa ) nelle Aziende Sanitarie territoriali e nei distretti della Sicilia. AZIENDASANITARIA Numero medio annuale Tasso grezzo x SMR Intervallidiconfidenza al95% inferiore superiore Tassostandardizzatox perperiododicalendario '87-'90 '91-'94 '95-'98 '99-'02 Az.USL 1Agrigento 143,0 75,7 101,4 93,3 110,1 108,8 94,2 76,6 71,5 Agrigento 42,8 70,7 99,8 85,4 116,0 125,4 112,9 76,5 71,0 Bivona 7,5 88,1 105,2 71,0 150,2 86,3 88,4 71,5 73,5 Canicattì 28,8 79,0 104,6 86,4 125,6 111,6 78,4 68,2 74,0 Casteltermini 10,0 102,5 131,8 94,1 179,5 130,2 155,0 95,4 92,1 Licata 19,0 73,0 102,0 80,4 127,7 106,6 101,1 77,7 73,3 Ribera 13,3 88,6 111,8 83,8 146,3 106,4 75,0 93,4 75,9 Sciacca 20,5 68,2 86,0 68,4 106,7 83,8 71,8 70,7 59,3 Az.USL 2Caltanissetta 93,8 81,9 113,3 102,1 125,4 123,3 105,0 94,0 80,0 Caltanissetta 35,8 93,4 124,8 105,2 147,0 137,7 124,3 110,7 87,7 Gela 34,0 65,8 98,7 82,8 116,7 107,6 88,9 80,5 69,9 Mussomeli 9,8 105,2 122,0 86,8 166,8 119,7 105,7 77,1 87,1 SanCataldo 14,3 92,9 122,2 92,6 158,4 132,9 99,7 104,4 87,4 Az.USL 3Catania 308,0 68,2 97,9 92,5 103,5 115,3 102,2 88,7 69,2 Acireale 27,8 49,9 75,1 61,8 90,4 107,3 89,7 77,8 52,7 Adrano 17,5 65,5 96,3 75,1 121,7 109,1 105,9 103,2 68,5 Bronte 8,3 53,7 77,0 53,0 108,1 85,1 68,3 56,7 55,2 Caltagirone 23,8 66,1 88,2 71,3 107,8 118,8 94,8 89,9 64,0 Cataniametropolitana 127,8 80,8 114,3 104,6 124,6 130,8 116,5 94,6 80,4 Giarre 21,8 63,7 84,4 67,6 104,1 92,5 93,5 84,0 61,4 Gravina 44,0 63,5 95,1 81,6 110,3 112,9 91,6 87,3 67,6 Palagonia 15,0 58,0 86,2 65,8 111,0 90,3 122,3 87,3 61,7 Paternò 22,3 73,4 107,5 86,3 132,3 108,6 84,3 90,3 73,5 Az.USL 4Enna 66,5 91,7 120,4 106,3 135,7 137,1 124,2 108,4 86,8 Agira 14,0 86,7 120,0 90,7 155,9 135,2 108,2 96,6 84,3 Enna 22,8 95,4 124,5 100,2 152,8 181,0 151,1 137,2 91,5 Nicosia 11,0 85,3 103,8 75,4 139,3 106,8 67,4 70,9 73,6 PiazzaArmerina 18,8 95,7 127,5 100,3 159,8 109,9 146,3 110,6 91,8 Az.USL 5Messina 204,3 74,7 97,6 91,0 104,6 106,9 93,6 77,0 68,5 BarcellonaPozzodiGotto 19,3 66,1 86,0 67,8 107,4 97,4 87,6 61,3 60,2 Lipari 4,3 73,6 98,8 57,5 158,2 159,8 182,4 81,9 67,6 Messinametropolitana 94,8 77,5 103,6 93,4 114,5 112,9 101,1 75,9 72,3 Milazzo 16,8 52,5 68,2 52,9 86,7 107,0 74,0 80,4 46,5 Mistretta 9,8 111,6 132,1 93,9 180,6 101,5 96,7 94,3 93,6 Patti 14,3 69,0 88,5 67,0 114,7 87,7 83,7 58,6 61,5 S.AgataMilitello 27,8 88,9 113,6 93,4 136,7 110,0 85,0 84,2 80,6 Taormina 17,5 73,9 94,3 73,5 119,2 100,2 91,0 95,1 71,7 Az.USL 6Palermo 358,0 69,9 99,6 94,6 104,9 109,7 98,6 82,2 70,4 Bagheria 25,8 70,0 105,5 86,1 127,9 100,3 98,2 80,0 76,4 Carini 18,8 65,6 98,7 77,6 123,7 94,2 86,8 66,6 69,8 Cefalù 13,8 76,0 94,1 70,9 122,5 78,7 66,9 59,4 67,3 Corleone 8,3 78,4 98,2 67,6 137,9 104,7 81,3 68,6 68,0 LercaraFriddi 12,0 92,0 104,3 76,9 138,3 105,8 103,2 90,7 73,9 Misilmeri 15,3 72,6 96,7 74,0 124,2 89,4 76,8 69,0 68,2 Palermometropolitana 220,8 69,4 103,4 96,7 110,5 120,4 106,5 87,4 73,0 Partinico 18,5 65,4 90,2 70,8 113,3 99,3 103,7 85,3 62,0 PetraliaSottana 9,0 77,7 81,2 56,9 112,4 79,9 95,4 83,6 63,0 TerminiImerese 16,0 60,6 78,1 60,1 99,7 92,5 74,0 71,2 55,4 LampedusaeLinosa 1,3 47,4 76,8 24,7 179,1 79,5 51,2 115,6 54,6 Az.USL 7Ragusa 81,5 65,7 90,2 80,7 100,5 79,1 79,9 74,2 64,4 Modica 33,0 72,6 99,9 83,5 118,4 85,6 80,7 75,6 70,8 Ragusa 23,8 62,4 80,1 64,8 97,9 73,5 68,2 68,4 57,4 Vittoria 24,8 61,1 89,5 72,7 109,0 77,4 91,6 78,6 64,0 Az.USL 8Siracusa 131,3 77,5 105,5 96,7 115,0 112,0 91,2 84,0 75,3 Augusta 11,5 57,6 77,6 56,8 103,5 107,2 82,0 76,3 54,8 Lentini 21,5 91,7 112,8 90,2 139,3 134,3 114,4 89,9 81,4 Noto 31,5 75,4 108,4 90,3 129,0 104,6 89,7 79,1 77,8 Siracusa 66,8 79,3 108,7 96,1 122,6 109,9 86,9 86,6 77,7 Az.USL 9Trapani 125,8 71,4 93,0 85,1 101,5 95,7 93,5 72,3 64,8 Alcamo 15,8 60,6 79,6 61,1 101,8 79,7 78,9 79,5 53,9 Castelvetrano 17,3 68,7 88,3 68,7 111,8 95,2 94,9 71,3 60,8 Marsala 22,0 61,2 75,1 60,3 92,6 108,3 85,0 70,0 52,1 MazaradelVallo 18,5 62,8 88,4 69,4 110,9 75,3 96,5 51,3 61,8 Pantelleria 3,5 116,9 137,0 74,8 229,8 55,7 120,3 86,9 101,0 Trapani 48,8 86,0 113,2 97,8 130,2 106,6 103,7 80,8 79,7 REGIONE SICILIA 1512,0 72,6 109,2 97,5 82,7 70,7 294

19 Figura L.3u -Tassi standardizzati di mortalità evitabile assistenza sanitaria e misure d igiene" Uomini Colecistitiacute e croniche Ernia della cavità addominale Appendicite Ulcera gastrica e duodenale 1 0,2 0,3 0,2 0 0,2 0,1 0, , ,5 0,8 0,6 Polmoniti, bronchitie malattie respiratorie acute 16,2 13,5 20,3 25 Malattie ischemiche delcuore Ipertensione arteriosa 7 6,3 5,6 5, ,3 59, Cardiopatie reumatiche croniche 2 1,1 0,9 0,6 Leucemie 6 4,9 5,1 4,3 Malattia dihodgikin Tumori maligni del testicolo 1 0,8 0,7 0,5 0 0,2 0,2 0,3 Malattie infettive e parassitarie 2 2 2,6 3,

20 Assistenza sanitaria e misure d'igiene Donne Tabella L.3d -Indicatori di Mortalità (aa ) e andamento temporale dei tassi standardizzati diretti (aa ) nelle Aziende Sanitarie territoriali e nei distretti della Sicilia. distretti della Sicilia. 296 Intervallidiconfidenza al95% inferiore superiore Tassostandardizzatox perperiododicalendario '87-'90 '91-'94 '95-'98 '99-'02 Az.USL 1Agrigento 67,8 34,8 107,1 94,8 120,7 42,7 35,1 30,3 29,3 Agrigento 19,5 31,4 100,0 79,1 124,9 53,4 46,7 32,9 28,0 Bivona 3,3 37,0 99,0 52,7 169,4 32,2 15,8 29,0 29,6 Canicattì 13,8 36,2 109,1 82,2 142,1 36,5 28,0 30,3 29,1 Casteltermini 2,5 25,1 75,2 36,0 138,3 36,6 33,4 22,8 20,8 Licata 9,3 33,8 112,1 78,9 154,5 40,0 40,2 33,0 29,3 Ribera 8,3 54,1 157,1 108,1 220,6 51,0 36,6 34,1 40,8 Sciacca 10,8 35,0 103,2 74,7 139,0 36,7 24,8 23,3 28,9 Az.USL 2Caltanissetta 40,5 34,0 108,3 92,2 126,3 48,2 36,8 30,3 30,2 Caltanissetta 16,3 39,9 118,4 91,3 150,9 49,1 36,1 30,4 33,2 Gela 14,3 27,1 98,9 74,9 128,2 47,6 39,0 29,3 27,8 Mussomeli 4,3 43,3 112,0 65,2 179,3 57,2 45,9 27,4 30,1 SanCataldo 5,8 35,9 105,0 66,6 157,6 43,1 25,6 35,4 29,1 Az.USL 3Catania 135,5 29,2 97,3 89,3 105,9 44,6 39,6 33,7 26,8 Acireale 12,8 22,7 83,7 62,3 110,1 37,5 36,3 35,3 22,4 Adrano 10,5 37,9 126,1 90,9 170,4 58,3 57,4 39,8 35,5 Bronte 2,8 17,1 56,4 28,1 101,0 37,4 34,2 20,9 17,6 Caltagirone 13,5 36,4 110,4 82,9 144,0 47,2 44,7 35,0 31,3 Cataniametropolitana 50,3 30,5 96,1 83,3 110,4 43,6 40,7 35,7 26,7 Giarre 11,0 31,4 98,9 71,9 132,8 43,5 27,8 31,1 27,5 Gravina 14,0 19,8 74,2 56,1 96,4 40,6 36,8 24,5 20,6 Palagonia 10,8 41,2 142,6 103,2 192,1 50,7 37,0 39,1 38,4 Paternò 10,0 32,5 113,7 81,2 154,8 52,8 39,0 38,3 31,0 Az.USL 4Enna 31,3 41,1 123,9 103,1 147,6 53,3 35,1 40,3 34,9 Agira 7,0 42,3 133,2 88,5 192,6 48,2 27,8 48,6 36,5 Enna 8,3 32,8 99,3 68,3 139,4 59,5 37,4 34,4 29,1 Nicosia 5,5 41,2 120,7 75,6 182,7 45,7 34,7 29,8 35,4 PiazzaArmerina 10,5 50,0 147,9 106,6 199,9 55,2 38,2 48,3 40,0 Az.USL 5Messina 86,8 31,1 93,6 84,0 104,0 38,9 34,2 31,8 26,3 BarcellonaPozzodiGotto 8,3 28,2 87,2 60,0 122,4 26,7 28,8 36,2 22,2 Lipari 1,5 27,3 86,6 31,6 188,6 52,2 37,1 35,6 22,3 Messinametropolitana 38,8 30,9 94,7 80,4 110,9 39,7 37,8 31,9 26,8 Milazzo 10,5 32,5 99,8 71,9 134,9 40,7 33,3 30,0 28,3 Mistretta 4,5 49,7 133,6 79,2 211,2 57,5 45,6 34,1 38,5 Patti 4,0 19,2 53,9 30,8 87,6 32,0 32,7 34,9 16,0 S.AgataMilitello 10,3 31,5 92,9 66,7 126,1 38,0 26,3 26,3 26,5 Taormina 9,0 37,3 109,1 76,4 151,0 43,7 32,2 31,5 30,4 Az.USL 6Palermo 165,8 31,5 102,3 94,7 110,4 43,3 37,6 32,6 28,5 Bagheria 13,5 36,3 131,4 98,7 171,4 44,9 29,5 37,3 36,6 Carini 9,8 34,3 125,2 89,0 171,1 42,2 38,0 28,0 35,3 Cefalù 4,5 24,8 71,0 42,1 112,2 45,8 30,4 27,9 19,0 Corleone 3,3 29,6 80,8 43,0 138,2 42,2 34,8 24,2 24,3 LercaraFriddi 5,5 40,3 105,2 65,9 159,3 49,6 41,2 42,9 31,1 Misilmeri 7,5 35,4 112,3 75,8 160,4 38,3 39,2 25,9 31,3 Palermometropolitana 98,3 30,0 99,5 89,9 109,8 43,4 39,4 32,8 27,8 Partinico 11,5 39,4 127,3 93,2 169,8 51,6 35,8 43,1 34,6 PetraliaSottana 3,0 24,6 59,8 30,9 104,4 41,7 42,8 27,1 15,1 TerminiImerese 9,0 33,6 101,7 71,2 140,7 35,9 30,3 31,4 27,5 LampedusaeLinosa 0,5 20,6 81,5 9,2 294,2 26,6 61,3 39,8 21,4 Az.USL 7Ragusa 37,5 30,1 94,5 80,0 110,9 38,4 31,9 29,2 26,4 Modica 11,5 24,9 80,3 58,8 107,1 40,6 35,8 30,9 23,0 Ragusa 13,3 34,2 98,0 73,4 128,2 33,0 25,1 27,3 27,0 Vittoria 12,8 32,0 107,6 80,1 141,5 42,1 35,1 29,9 30,1 Az.USL 8Siracusa 62,3 36,7 118,1 103,9 133,7 41,0 33,2 34,3 32,8 Augusta 5,8 29,2 98,3 62,3 147,5 31,3 27,8 23,5 27,1 Lentini 10,5 43,7 129,0 92,9 174,3 43,1 48,4 51,1 35,6 Noto 16,0 38,4 127,3 98,0 162,5 38,8 34,6 40,4 35,5 Siracusa 30,0 35,7 114,8 95,2 137,3 43,6 28,9 28,7 32,0 Az.USL 9Trapani 43,3 24,2 74,2 63,5 86,1 33,9 32,6 28,1 19,8 Alcamo 3,5 13,1 39,4 21,5 66,1 33,2 20,1 26,7 10,2 Castelvetrano 5,3 20,3 61,2 37,9 93,6 41,8 45,8 29,9 16,2 Marsala 8,3 22,6 67,8 46,7 95,3 29,8 33,2 28,9 18,2 MazaradelVallo 7,8 26,4 89,4 60,8 127,0 33,1 30,6 16,0 23,2 Pantelleria 0,8 25,8 68,5 13,8 200,2 40,4 18,5 49,1 17,8 Trapani 17,8 30,8 93,9 73,3 118,4 33,1 33,7 31,7 25,5 AZIENDASANITARIA REGIONE SICILIA Numero medio annuale Tasso grezzo x SMR 670,5 31,5 42,2 36,1 32,2 27,7

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