La spiaggia di Atrani :formazione,effetti della barriera frangiflutti

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1 La spiaggia di Atrani :formazione,effetti della barriera frangiflutti e dell alluvione 9 settembre 2010 La formazione Sulla superficie terrestre si svolge continuamente una lotta per la supremazia tra due elementi fondamentali : il mare e la terraferma. Il mare attacca senza tregua la linea di costa convogliando contro di essa la forza delle sue onde contro i punti più resistenti, trasporta energia con le correnti per centinaia di chilometri spostando masse di sabbia litorale modificando la configurazione orizzontale delle terre emerse. Anche la terraferma si difende, e con astuzia, guadagnando spesso terreno nonostante l assalto del mare con la costituzione di ampie distese temporanee di materiali ai piedi della costa, rettifica il proprio fronte per opporre all attacco del mare una profilo costiero il meno frastagliato possibile, in ogni modo i due elementi antagonisti non possono mai raggiungere un definitivo risultato. I segni di questo continuo evolversi di forme e materiali sono registrati nei sottili e instabili depositi, a cui si da il nome di spiaggia, costituiti da frammenti di roccia a granulometria sabbiosa e ghiaiosa. La linea di costa che si svolge da Vietri sul mare a Positano presenta una morfologia articolata descritta da sporgenze e rientranze profonde limitate a Est e Ovest da pareti-falesie a strapiombo, il fondo del mare è costituito da superfici sub-orizzontali rocciose ( calcari e calcari dolomitici ) dove si sono accumulati nel tempo i sedimenti detritici che hanno formato le spiagge ancora conservate. Queste formazioni hanno mutato estensione più volte nel corso dei millenni in un arco temporale iniziato dalle fasi glaciali Riss e Wurm,; l ultima glaciazione anni or sono determinò una progradazione della terraferma di diversi Km dalla linea attuale, poi la progressiva riduzione delle aree glaciali comportò una profonda erosione dei rilievi e 6000 anni or sono il livello del 1

2 mare raggiunse una certa stabilizzazione. Nell ultimo periodo post-glaciale si accumularono di nuovo alla foce dei torrenti enormi quantità di detriti con sviluppo di spiagge molto più estese rispetto alle attuali superfici. L attuale confine terraferma-mare è causato dalla forte corrente marina, la corrente del Montanari, che risale le coste tirreniche con direzione antioraria fino all isola d Ischia con velocità misurata a meno 137 m di profondità di 24 cm/s ( Nave idrografica Marsili), sufficiente per tenere in movimento una sabbia a grani di dimensione medio-sottile ( 0.5-1mm). Parte di questo flusso nel golfo di Salerno viene deviato in senso orario dalla penisola sorrentinoamalfitana, e questo ramo discendente molto consistente, rinforzato dalle sporgenze naturali dislocate lungo la costa, regola in assenza di altri cause deviatorie la morfologia delle spiagge caratterizzate da una linea di battigia tesa e regolare (fig.1). La spiaggia di Atrani, fino alla costruzione della scogliera frangiflutti nei primi anni 1960, ha conservato quest equilibrio morfologico simile a quello che ancora si osserva a Minori, spiaggia che fino ad oggi non è stata interessata da opere marittime. La modifica della spiaggia dopo la costruzione della scogliera La barriera frangiflutti è stata realizzata perché durante le tempeste l acqua del mare invadeva piazza Umberto I con serie difficoltà della sicurezza delle barche dei pescatori.inizialmente l impostazione avvenne a diretto contatto con la banchina e rivolta verso est, ma in poco tempo la sabbia si accumulò nella zona destra della spiaggia mentre nella zona opposta il mare avanzò fino a lambire le fondazioni dei pilastri degli archi che sorreggono la strada SS 163.Questa rapida deriva ( fig 2 ) fu determinata dalla controcorrente innescatasi localmente per la deviazione del ramo principale della corrente tirrenica a causa del nuovo ostacolo rappresentato dalla 2

3 barriera fatta con cubi di cls di dimensioni inadeguate alla forza delle onde La nuova (e attuale) posizione della barriera vivamente suggerita per ripristinare l originaria morfologia iniziò a modificare la spiaggia nel modo voluto con deriva della sabbia a est, ma subentrò una non attesa distorsione perché il movimento fu bloccato dalla costruzione di una rampa in cls (fi.3) fatta all inizio della banchina e rivolta a est. Quest ostacolo ha intrappolato sabbia e materiali provenienti da un enorme cumulo di riporto scaricato in mare dalla SS 163 all altezza della cappella del Crocifisso (vicina al nuovo parcheggio Luna Rossa). Effetti dell alluvione del Con l alluvione del la spiaggia è stata ricoperta, con uno spessore di circa un metro, da arbusti, materiali detritici calcarei, limi, argille, pomici e scorie di origine vulcanica e successivamente sulla stessa sono stati ammassati i depositi alluvionali rimossi dal centro urbano allagato. La capacità di trasporto (di detriti) di una corrente fluviale varia con la sesta potenza della velocità dell acqua e sul lato destro della foce fluviale sono stati depositati ciottoli e massi fino al confine della battigia per la improvvisa diminuzione della velocità di trasporto subita all uscita del canale di scolo. In affioramento sono visibili i ciottoli e massi cm. ben assortiti con la frazione detritica più fine sabbiosa e localmente questo apparato alluvionale ha costituito una rilievo a forma di duna costiera che diventa più accentuato in occasione dell agitazione del moto ondoso fino a raggiungere il livello della banchina ( fig. 4 ). Il motivo è legato al seguente idromeccanismo zonale di spiaggia. 3

4 Il meccanismo del moto ondoso e gli effetti sulla morfologia della spiaggia E noto che la topografia della spiaggia emersa risente costantemente anche dell azione del circuito idrodinamico interagente anche con la parte sommersa(della spiaggia). Seguendo il profilo altimetrico trasversale alla spiaggia ( fig. 5 ) si rileva una modificazione nella distribuzione della sabbia con le variazioni stagionali: in estate essa presenta la scarpa ridotta ( fronte della spiaggia ) e nel tratto sommerso sotto l azione del moto ondoso il profilo è più regolare. In inverno il moto ondoso più energico modifica questa instabile geometria perché nella zona dei frangenti le onde relativamente più grosse innescano un moto vorticoso che mantiene in sospensione la sabbia specialmente nelle acque più basse. Il trasporto di particelle operato dalle onde più grosse, quando queste si frangono, avviene con traslazione di massa di sabbia dal fondo e deposito sulla cresta della scarpa. Questo meccanismo ne sopraeleva il profilo e nello stesso tempo la fa arretrare. La difficoltà di stabilire se, in un dato momento, la linea di spiaggia progredisce o regredisce, dipende da altri fattori come l azione dei venti e delle relative correnti soprattutto quelle di sud-est. Ciò che è avvenuto fino ad oggi trova ragione perché il moto ondoso sta spostando i materiali alluvionali del 9.9 u.s. che sono stati semplicemente ammassati sulla zona di battigia anziché riversati al largo. Conclusione Al lettore esperto la presente esposizione appare per qualche aspetto quasi ovvia, ma nel momento in cui il litorale subisce danni con formazione di ristagni maleodoranti ( a novembre) in occasione di mare mosso con occlusione della foce fluviale e impraticabilità della banchina con gli annessi servizi, perché gli interventi post alluvione sono stati eseguiti senza i necessari accorgimenti, si sente la necessità di segnalare la rimozione della duna e del materiale depositato sulla 4

5 spiaggia sommersa con trasporto al largo dei relativi detriti. Nel prossimo periodo estivo l arenile non avrà sensibili cambiamenti naturali, se saranno effettuati solo i lavori di spianamento come quelli già effettuati periodicamente all inizio del periodo estivo, si ripresenteranno le medesime situazioni. Vittorio Di Benedetto - Geologo 5

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