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1 Il programma CONTENUTI Principi fondamentali di logistica (0.25 CFU) Definizioni, terminologia, finalità. Strategie logistiche, modelli e sistemi di misura dell efficacia logistica Unità logistiche (0.5 CFU) Imballaggi e tipologie di confezionamento; macchine e sistemi di confezionamento secondario e di trasporto. Idoneità di materiali e contenitori. Codificazione e identificazione automatica delle merci (1 CFU) I sistemi più diffusi di codificazione delle merci. Problematiche di tracciabilità e rintracciabilità Le piattaforme logistiche (0.5 CFU) Classificazione, funzioni, valutazione dell efficacia dei sistemi di magazzinaggio Identificazione automatica dei prodotti Introduzione, breve storia della codificazione, il sistema EAN/UCC.. I codici EAN/UCC sulle unità consumatore, principi e caratteristiche.. I codici sulle unità caratteristiche imballo, principi e Il codice UPC, principi e caratteristiche Il codice UCC/EAN 128, principi e caratteristiche Etichette logistiche.. Modalità e simbologie dei codici Tracciabilità/, principi e norme Tecnologie e sistemi RFID 1

2 2

3 I benefici della rintracciabilità IN TERMINI DI SICUREZZA Controllo dei flussi materiali Definizione delle responsabilità Facilitare il ritiro di prodotti difettosi (rapido e a target) Determinare le cause di un problema Mettere in atto adeguate azioni correttive Aiutare nella gestione delle crisi Prevenzione delle frodi/sofisticazioni/contraffazione 3

4 I benefici della rintracciabilità VALORIZZAZIONE DEL PRODOTTO Il supporto delle tecnologie La complessità dei sistemi di rintracciabilità insieme all esigenza di integrarli ai sistemi gestionali già esistenti a livello aziendale, rendono fondamentale il supporto degli strumenti tecnologici Trasparenza dell origine e della storia produttiva Valorizzazione delle caratteristiche di prodotto Informazioni al consumatore Differenziazione dell offerta sul mercato Identificazione delle organizzazioni coinvolte Valorizzazione del rapporto di partnership (fornitori/produttori) All arrivo in MMP, la materia prima è identificata con una etichetta che riporta un codice a barre (UCC/EAN-128), contenente diverse informazioni ( il codice MP, la descrizione, il fornitore, la data di arrivo, ) e che accompagna il bancale di MP fino alla sua eliminazione. Una volta giunto nel reparto di utilizzo, l operatore che deve produrre il SL o il PF, legge con un lettore ottico il codice a barre e lo memorizza assieme a quelli degli altri componenti che definiscono il prodotto Il supporto delle tecnologie L hardware necessario consiste quindi di: - Lettori ottici per leggere i codici - PC per la connessione al sistema gestionale - Stampanti per la stampa delle etichette di rintracciabilità - Terminalini per l inserimento dei lotti produttivi - Culle per la ricarica dei terminalini, per lo scarico dei dati verso il sistema gestionale ed il carico delle anagrafiche La rintracciabilità è gestita via software tramite il sistema gestionale aziendale che permette, richiamando codice e lotto del PF, di esplodere l albero della rintracciabilità delle materie prime, di verificare se tutti i lotti risultano rintracciati e non ci sono buchi nella catena dell informazione Il supporto delle tecnologie Le tecnologie (Soft/Hard) di gestione dei dati e di scambio di informazioni (IT) possono essere impiegate, nell ambito della, a diversi livelli ed in particolare in ciò che è propriamente logistica distributiva (movimentazione, stoccaggio, commercializzazione), a livello delle attività produttive (MES: manufacturing Execution System) e di approvigionamento (ERP: Enterprise Resource Planning): Fonte: Giuseppe Bissi, SIEMENS Il supporto delle tecnologie Alcuni esempi di soluzioni MES: - Gestione formulazioni (ingredienti, additivi,..) - Gestione del piano e del calendario di produzione - Controllo di qualità della produzione - Gestione impianti e attrezzature - Controllo quantità e ritmi di produzione Questi sistemi software sono collegati agli impianti di produzione, ai quali forniscono informazioni e dai quali ricevono dati che sono inviati al sistema gestionale aziendale (ERP) per indirizzare logiche contabili e trarre il massimo vantaggio (anche finanziario) dalla tracciabilità integrale di prodotti e operazioni In questo ambito un ruolo determinante è (può essere) offerto dalle Tecnologie RFID Con la sigla RFID si da il nome a quel ramo dell identificazione automatica che impiega dispositivi a radiofrequenza per la rilevazione dei dati. Il TAG, o Transponder, è il dispositivo di identificazione automatica a radiofrequenza (RFID) inserito nel/sul prodotto da tracciare: è un componente costituito da un circuito integrato (chip) e da un antenna. Il lettore, dotato anch esso di un antenna, emette un campo magnetico che va ad attivare il circuito integrato del TAG che inizia a trasmettere al lettore i dati contenuti. Non è necessario il contatto per effettuare la lettura.il lettore può anche invertire il flusso dei dati andando a modificare il contenuto del TAG. 4

5 Etichette RFID l TAG hanno una memoria interna che varia, a seconda del modello, da qualche decina a qualche migliaio di byte (Radio Frequency Identification) Antenna Antenna La miniaturizzazione ha reso possibile la produzione di microchips grandi come un granello di sabbia RFID Etichetta Chip Courtesy of Chris Hook Le frequenze radio vanno dai khz ai MHz a seconda del tipo di TAG. Fondamentalmente se ne conoscono due tipi: Esempi attuali TAG ATTIVI Dimensioni maggiori e sufficienti a contenere la batteria Più costosi Durata limitata legata alla vita della batteria Ampio raggio Sì movimento (come GPS, ma non satellitare) No antenna, trasmettono per proprio conto TAG PASSIVI Dimensioni ridottissime Economici (poche decine di centesimi di euro) Lettore sui 900 euro) No alimentazione lunga durata Corto raggio (20 metri) - No movimento Tracciabilità trasporti e merci Telepass utilizza RFID attivi Wal-Mart (grande catena distributiva negli USA) tra i pionieri dell RFID DHL (multinazionale delle spedizioni) Animali (Tag RFID sottopelle obbligatorio = dati sanitari) Carcere (Braccialetti RFID) Esercito (USA) Lavoro Badge aziendali (in alcuni casi obbligatori per accedere a determinate aree interne ) Fonte: GDO Week Fonte: GDO Week 5

6 e la privacy Possibili (?) sviluppi futuri Supermercati (sostituisce le etichette con codice a barre) Banconote Divise aziendali, tute da lavoro Stadi di calcio Sinergia con reti telefoniche mobili Non è difficile comprendere come l applicazione delle tecnologie RFID implichino, a livello di privacy, problematiche complesse. Ogni oggetto è potenzialmente rintracciabile dovunque e così la persona che l ha con se. Il CASPIAN (Consumers Against Supermarket Privacy Invasion and Numbering), sostiene che se il sistema RFID si diffondesse sui prodotti di consumo, ogni acquirente sarebbe virtualmente monitorato nei suoi spostamenti. L RFID è visto come un ulteriore passo verso quella che viene definita profilazione occulta del consumatore. e la privacy e la codificazione L applicazione delle tecnologie RFID implica la traduzione dei sistemi di codificazione e identificazione automatica esistenti in segnali trasmissibili via etere con frequenze radio. A questo scopo si sta sviluppando uno schema mondiale di numerazione che prende il nome di EPC (Electronic Product Code) The Electronic Product Code (EPC ) is an identification scheme for universally identifying physical objects via Radio Frequency Identification (RFID) tags and other means e la codificazione EPCglobal is a joint venture between EAN International and the Uniform Code Council (UCC). A not-for-profit organisation entrusted by industry to establish and support the Electronic Product Code (EPC) Network as the global standard for immediate, automatic, and accurate identification of any item in the supply chain of any company, in any industry, anywhere in the world. Our objective is to drive global adoption of the EPCglobal Network. The EPCglobal Network was developed by the Auto-ID Center, an academic research project headquartered at the Massachusetts Institute of Technology (M.I.T.) with labs at five leading research universities around the globe. e la codificazione Cos è l Electronic Product Code (EPC)? The Electronic Product Code (EPC) is the next generation of product identification. The EPC is a simple, compact license plate that uniquely identifies objects (items, cases, pallets, locations, etc.) in the supply chain. The EPC is built around a basic hierarchical idea that can be used to express a wide variety of different, existing numbering systems, like the EAN.UCC System Keys, UID, VIN, and other numbering systems. Like many current numbering schemes used in commerce, the EPC is divided into numbers that identify the manufacturer and product type. But, the EPC uses an extra set of digits, a serial number, to identify unique items. The EPC is the key to the information about the product it identifies that exists in the EPCglobal Network. 6

7 Un codice numerico EPC contiene: 1. Header, which identifies the length, type, structure, version and generation of EPC 2. Manager Number, which identifies the company or company entity 3. Object Class, similar to a stock keeping unit or SKU 4. Serial Number, which is the specific instance of the Object Class being tagged Additional fields may also be used as part of the EPC in order to properly encode and decode information from different numbering systems into their native (human-readable) forms. Tutte le strutture numeriche EAN/UCC (GTIN, GLN, SSCC) sono integrate nella struttura numerica del codice EPC The standardized EPC data consists of an EPC Identifier that uniquely identifies an individual object, as well as an optional Filter Value when judged to be necessary to enable effective and efficient reading of the EPC tags. In addition to this standardized data, certain Classes of EPC tags will allow user-defined data. They will define the length and position of this data, without defining its content. Currently no userdefined data specifications exist The EPC Tag Data Standards defines five EPC identity types derived from the EAN.UCC System family of product codes. EAN.UCC System codes have a common structure, consisting of a fixed number of decimal digits that encode the identity, plus one additional check digit. Within the non-check digits, there is an implicit division into two fields: a Company Prefix assigned by EAN or UCC to a managing entity, and the remaining digits, which are assigned by the managing entity. The specific coding schemes include a General Identifier (GID), a serialized version of the EAN.UCC Global Trade Item Number (GTIN ), the EAN.UCC Serial Shipping Container Code (SSCC ), the EAN.UCC Global Location Number (GLN ), the EAN.UCC Global Returnable Asset Identifier (GRAI ), and the EAN.UCC Global Individual Asset Identifier (GIAI ). The EAN.UCC recommendations for the encoding of EAN.UCC System identities into bar codes, stipulate that the digits comprising a EAN.UCC System code should always be processed together as a unit, and not parsed into individual fields. This recommendation, however, is not appropriate within the EPC Network, as the ability to divide a code into the part assigned to the managing entity (the Company Prefix in EAN.UCC System types) versus the part that is managed by the managing entity (the remainder) is essential to the proper functioning of the Object Name Service. Hence, the EPC encodings for EAN.UCC code types deviate from the aforementioned recommendations in the following ways: EPC encodings carry an explicit division between the Company Prefix and the remaining digits, with each individually encoded into binary. EPC encodings do not include the check digit. Hence, converting from an EPC encoding to a traditional decimal representation of a code requires that the check digit be recalculated from the other digits. 7

8 Serialized Global Trade Identification Number (SGTIN) The Serialized Global Trade Identification Number is a new identity type based on the EAN.UCC Global Trade Identification Number (GTIN) A GTIN by itself does not fit the definition of an EPC pure identity, because it does not uniquely identify a single physical object. Instead, a GTIN identifies a particular class of object, such as a particular kind of product or SKU. To create a unique identifier for individual objects, the GTIN is augmented with a serial number, which the managing entity is responsible for assigning uniquely to individual object classes. The combination of GTIN and a unique serial number is called a Serialized GTIN (SGTIN). The SGTIN consists of the following elements: The Company Prefix, assigned by EAN or UCC to a managing entity. Is the same as the Company Prefix digits within an EAN.UCC GTIN decimal code. The Item Reference, assigned by the managing entity to a particular object class. The Item Reference is derived from the GTIN by concatenating the Indicator Digit of the GTIN and the Item Reference digits. The Serial Number, assigned by the managing entity to an individual object. The serial number is not part of the GTIN code, but is formally a part of the SGTIN. Serial Shipping Container Code (SSCC) The Serial Shipping Container Code (SSCC) is defined by the General EAN.UCC Specifications. Unlike the GTIN, the SSCC is already intended for assignment to individual objects and therefore does not require any additional fields to serve as an EPC pure identity. The SSCC consists of the following elements: The Company Prefix, assigned by EAN or UCC to a managing entity. Is the same as the Company Prefix digits within an EAN.UCC SSCC decimal code. The Serial Reference, assigned uniquely by the managing entity to a specific shipping unit. The Serial Reference for the purposes of EPC encoding is derived from the SSCC by concatenating the Extension Digit of the SSCC and the Serial Reference digits. 8

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