112, AVVIATO IL NUE ANCHE A MILANO (Numero Unico di Emergenza)

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1 112, AVVIATO IL NUE ANCHE A MILANO (Numero Unico di Emergenza)

2 NEL 2014 IL NUE ANCHE A MILANO Il progetto "NUE 112 in Lombardia" ha come obiettivo l'attivazione del "112 Numero Unico di Emergenza (NUE) attraverso un call center, così come già avviene in diversi Paesi europei (l'attivazione del numero unico dell'emergenza 112 è obbligatoria per tutti gli Stati membri UE). Il progetto, grazie al quale vengono date risposte a tutte le chiamate di soccorso che ogni cittadino italiano/europeo può attivare componendo il numero unico 112, è finanziato da Regione Lombardia e coinvolge il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell'interno, l'arma dei Carabinieri, i Vigili del Fuoco e l'emergenza Sanitaria. 3 MILIONI DI EURO PER LA SICUREZZA URBANA La Giunta regionale ha stabilito lo stanziamento di 3 milioni di euro per l acquisto di dotazioni per la sicurezza urbana a favore dei comandi di Polizia locale anche in vista di Expo POTRANNO ESSERE ACQUISTATE: - Dotazioni tecnico strumentali - Sistemi di videosorveglianza - Automezzi DESTINATARI - Comuni e Unioni della Provincia di Milano e la Provincia di Milano, tra loro associati, in quanto interessati da Expo 2015 (cofinanziamento regionale del 70%) - Comuni sotto i 5mila abitanti associati per effetto della legge di «Spending review» (cofinanziamento regionale del 70%) - Province, Comuni e Unioni al di fuori dell area Expo che presentano il progetto in associazione con altri Enti locali (cofinanziamento regionale del 60%) - Province, Comuni (esclusi quelli sotto i 5mila abitanti) - Unioni che presentano il progetto in forma singola (cofinanziamento regionale del 50%) LE ESERCITAZIONI DI PROTEZIONE CIVILE Regione Lombardia ha sempre dato molta importanza all'aspetto esercitativo, a qualsiasi livello (comunale, provinciale, regionale, sovraregionale), collaborando anche con il Dipartimento della Protezione Civile per le esercitazioni di interesse nazionale. Oltre alle esercitazioni di Protezione civile che si sono svolte sul territorio lombardo, la Regione ha dato vita a due importanti prove in

3 vista di Expo 2015: una per testare l operatività nell area interessata e una prova di un eventuale black out elettrico. ESERCITAZIONE PROVEXPO2014 DEL FEBBRAIO 2014 In vista di EXPO 2015, nei giorni 21, 22 e 23 febbraio si è svolta un esercitazione per testare l operatività della protezione civile nell area interessata dall evento. L esercitazione, organizzata dal Settore Protezione Civile e GEV della Provincia di Milano in collaborazione con Il Comitato di Coordinamento delle organizzazioni di volontariato di protezione civile (CCV MI), ha visto la partecipazione di Regione Lombardia e della propria sala operativa. Sulla base del programma provinciale di previsione e prevenzione dei rischi e del piano di emergenza della Provincia di Milano, sono stati selezionati gli scenari di rischio utili a testare il coordinamento degli Enti e delle Istituzioni che gestiscono le emergenze di protezione civile. I NUMERI DEI PARTECIPANTI Tutte le organizzazioni di Protezione Civile della Provincia di Milano con 300 volontari impegnati sui vari scenari e 950 simulatori messi a disposizione dalle organizzazioni di volontariato di Protezione Civile della Provincia di Milano. ESERCITAZIONE IN CASO DI BLACK OUT ELETTRICO DEL 18 NOVEMBRE 2013 Scopo dell esercitazione è stato quello di verificare i flussi di comunicazione in caso di emergenza di Protezione Civile derivante da un interruzione di energia elettrica a partire dalle prime ore di un giorno infrasettimanale. In particolare, si è voluto verificare un efficace comunicazione tra tutti gli attori (istituzionali e non) del sistema regionale di Protezione Civile in situazioni di rischio antropico tecnologico blackout. LO SCENARIO Lo scenario esercitativo inerente un blackout elettrico, mai testato prima né in Lombardia né a livello nazionale, è stato scelto in quanto la continuità e la qualità della fornitura di energia elettrica sono prerogative irrinunciabili specie in occasione di grandi eventi. L area interessata dall esercitazione riguarda i comuni di Milano, Rho e Pero principalmente coinvolti anche per EXPO I NUMERI DEI PARTECIPANTI COINVOLTI Oltre agli Enti istituzionalmente preposti alla gestione di emergenze di Protezione Civile, alcuni Gestori di infrastrutture e di servizi essenziali, Aziende della grande e media distribuzione e Aziende a Rischio di Incidente Rilevante. In virtù dei numerosi soggetti coinvolti (oltre 40) sono stati realizzati quattro gruppi di Lavoro tematici: Protezione civile, Infrastrutture, Servizi Essenziali, Sanità e catena del freddo.

4 NUOVI PROGETTI PER LA SICUREZZA STRADALE Regione Lombardia ha assegnato un contributo di circa 3,5 milioni di euro ai Comuni di Corsico, Paderno Dugnano, Lissone, Bollate, Cantù, Abbiategrasso, Crema, Desio, Treviglio, Voghera, Cesano Maderno, Rozzano e Nova Milanese, nell'ambito del Piano nazionale sicurezza stradale. I PROGETTI FINANZIATI Sono stati finanziati sia interventi infrastrutturali di messa in sicurezza della rete stradale presso siti o tratte ad alto rischio che iniziative nel campo della formazione alla mobilità sicura e sostenibile, al rispetto delle regole e in particolare iniziative di prevenzione dall abuso di alcol e sostanze stupefacenti alla guida (strumentazione per i controlli su strada da parte delle Polizie locali). I NUMERI DEGLI INCIDENTI STRADALI MORTI PER MILIONE DI ABITANTI IN ITALIA ANNO 2012 Nel 2012 il tasso di mortalità nella UE27 è pari a 55 persone decedute in incidente stradale ogni milione di abitanti. In Italia, nello stesso anno, il valore di questo indicatore è pari a 60,1. I DATI LOMBARDI La Lombardia, pur avendo in assoluto il numero di incidenti, morti e feriti tra i più alti in Italia, si colloca in ottime posizioni per quanto concerne gli indici di mortalità e di gravità. Regione Lombardia, in media, ha raggiunto l'obiettivo UE di ridurre del 50% la mortalità sulle strade. I morti sono passati infatti da nel 2001 a 532 (dato 2011). La Lombardia, inoltre, con 1,43 morti ogni 100 incidenti è la terza regione italiana, dopo Liguria e Toscana, con il più basso tasso di mortalità da incidentalità stradale ed è al di sotto della media nazionale, che si attesta a 1,88. IL CENTRO DI GOVERNO E MONITORAGGIO DELLA SICUREZZA STRADALE Il Centro di Governo e Monitoraggio della Sicurezza Stradale di Regione Lombardia svolge principalmente un ruolo di coordinamento, indirizzo, supporto e verifica delle attività previste dagli Enti proprietari e gestori di strade in materia di sicurezza stradale. Le principali caratteristiche del Centro di Monitoraggio regionale, sono: - Svolgere un azione di sostegno alla formazione di Centri di Monitoraggio della sicurezza stradale e di verifica dell attuazione del PNSS a livello locale da parte di Province e Comuni e sviluppare misure di indirizzo, coordinamento e valorizzazione di tali centri; - Essere organizzato in modo tale da consentire la partecipazione diretta di Province e Comuni alla gestione del centro; - Individuare gli interventi di maggior efficacia che possono configurarsi come buone pratiche da proporre come riferimento a livello regionale e nazionale.

5 VERSO UN COORDINAMENTO REGIONALE DELLA POLIZIA LOCALE Il 28 febbraio 2014 la Giunta regionale ha approvato le linee guida per la riforma del servizio di Polizia locale regionale e le politiche di sicurezza urbana. Il progetto prevede, in sintesi, una maggiore collaborazione tra le polizie locali regionali e un coordinamento sovraterritoriale nell ottica di una maggiore sicurezza, anche in vista di Expo CHI SARÀ COINVOLTO 1200 Comandi di Polizia locale, Comandi di Polizia Locale delle Province, Protezione civile, associazioni per la sicurezza urbana, Prefetture e Questure. RUOLO DELLA REGIONE - Promuovere accordi tra Enti Locali in materia di Sicurezza Urbana per reperire le risorse più idonee alla costituzione di task force di Polizia Locale, per fronteggiare esigenze di natura temporanea sul territorio; - Formare elenchi di operatori di Polizia Locale, suddivisi per specialità di impiego, disponibili a fronteggiare le esigenze di natura temporanea che emergono sul territorio; - Costituire una struttura di coordinamento regionale, che si articolerà in nuclei con anche la funzione di supporto agli specifici ambiti di intervento della Polizia Locale regionale in particolare in situazioni di criticità sovra comunale; - Promuovere le gestioni associate dei servizi di Polizia Locale regionale per ambiti territoriali ottimali; - Promuovere la Sicurezza Stradale attraverso interventi integrati sulle persone e sulle infrastrutture e fornire aiuto e assistenza alle vittime della strada; - Promuovere l'attività del volontariato e dell'associazionismo rivolta all'animazione sociale e di aiuto alle vittime di reato; - Favorire la cooperazione con le Forze di Polizia dello Stato attraverso conferenze di servizi per politiche integrate e partecipate di Sicurezza. GIÀ ATTIVO IL PROTOCOLLO PER LA SICUREZZA DEI CANTIERI DI EXPO Il Comune di Milano, insieme a quello di Rho,Pero, Baranzate, Bollate e Arese ha sottoscritto un protocollo d intesa per organizzare un servizio di polizia locale che intervenga in modo sinergico e che sarà in vigore fino all'ultimo giorno di lavori nei cantieri. Gli agenti di polizia locale dei Comuni sottoscrittori potranno operare in modo sovraterritoriale, senza i rigidi limiti dettati dai propri confini amministrativi per effettuare interventi congiunti sul corretto svolgimento dei lavori nelle aree in cui sorgerà l'esposizione universale.

6 Il coordinamento operativo del personale e la direzione degli interventi saranno garantiti da una "cabina di regia" costituita dai rappresentati dei corpi di polizia locale. RISULTATI ATTESI (COME DA PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO) - Prevenzione del rischio sismico - Prevenzione del rischio idrogeologico attraverso la pianificazione dell assetto geologico, idrogeologico e sismico e la disciplina di uso del suolo a scala di bacino (PAI, Direttiva alluvioni) in forte integrazione con gli altri strumenti di governo e gestione del territorio (PTR, PTCP, PGT) - Protezione delle infrastrutture critiche - Sviluppo e potenziamento del sistema di protezione civile, anche a livello di Macroregione - Completamento pianificazione emergenza a livello comunale e pianificazione emergenza regionale - Coordinamento e raccordo delle Polizie locali attraverso normazione di settore, promozione dell associazionismo interventi di formazione e coordinamento di iniziative e progetti - Sviluppo del sistema di conoscenza, valutazione monitoraggio e allertamento relativamente ai rischi naturali e antropici - Protezione delle infrastrutture critiche - Sviluppo e attuazione sul territorio del Piano Nazionale per la sicurezza stradale e potenziamento del centro di governo e monitoraggio della sicurezza stradale - Intese con lo stato e con gli Enti Locali per la realizzazione di interventi di prevenzione e controllo in materia di sicurezza.

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