DELIBERAZIONE N X / 2622 Seduta del 07/11/2014

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "DELIBERAZIONE N X / 2622 Seduta del 07/11/2014"

Transcript

1 DELIBERAZIONE N X / 2622 Seduta del 07/11/2014 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA CANTU' CRISTINA CAPPELLINI ALBERTO CAVALLI GIOVANNI FAVA MASSIMO GARAVAGLIA MARIO MELAZZINI MAURO PAROLINI ANTONIO ROSSI CLAUDIA TERZI Con l'assistenza del Segretario Fabrizio De Vecchi Su proposta del Presidente Roberto Maroni di concerto con gli Assessori Vivana Becalossi Claudia Terzi Giovanni Fava Oggetto SCHEMA DI ACCORDO QUADRO DI SVILUPPO TERRITORIALE (AQST) "MILANO METROPOLI RURALE" (L.R. N. 2/2003) - (DI CONCERTO CON GLI ASSESSORI BECCALOSSI, FAVA E TERZI) Il Segretario Generale Andrea Gibelli Si esprime parere di regolarità amministrativa ai sensi dell'art.4, comma 1, l.r. n.17/2014: I Dirigenti Stefano Buratti Filippo Dadone Cosmina Colombi Stefano Agostoni l Direttori Generali Paolo Ildo Baccolo Mario Nova Roberto Cova L'atto si compone di 292 pagine di cui 286 pagine di allegati parte integrante

2 VISTI gli artt. 2 e 3 della Legge Regionale della Lombardia 14 marzo 2003 n. 2, avente ad oggetto Programmazione Negoziata Regionale, che individuano tra gli strumenti di programmazione regionale, in particolare, l Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale ; VISTO il Regolamento regionale 12 agosto 2003 n. 18, attuativo della predetta l.r. 2/2003, che disciplina le modalità di promozione, di partecipazione, di approvazione, di monitoraggio, nonché ogni altro elemento necessario per l attuazione, tra gli altri, dell Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale; CONSIDERATO che la Programmazione Negoziata costituisce la modalità ordinaria con la quale la Regione sviluppa processi di governance multi partenariali in coerenza con il principio di sussidiarietà e di pari ordinazione degli Enti territoriali secondo le disposizioni del titolo V della Costituzione; VISTO il Protocollo d Intesa datato 3 maggio 2012, intercorso tra Regione Lombardia, Comune di Milano, Provincia di Milano e Consorzio DAM Società di distretto del Distretto Agricolo Milanese - che ha la finalità di sviluppare un percorso di condivisione di azioni e strumenti tesi alla tutela e valorizzazione del territorio rurale milanese nella sua più ampia accezione; VISTA la D.G.R. n. X/1180 del 20/12/2013 avente ad oggetto la Promozione dell Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale (AQST) Milano Metropoli Rurale Istituzione del Comitato di Coordinamento e del Soggetto responsabile ; VISTE le richieste di adesione e sottoscrizione dell AQST Milano Metropoli Rurale pervenute da: - Distretto Rurale RISO e RANE, con nota del 9 ottobre 2014 (Deliberazione del Consiglio di Amministrazione del 8 ottobre 2014); - Distretto Agricolo Valle Olona (DAVO), con nota del 11 ottobre 2014 (Deliberazione del Consiglio di Amministrazione del 7 ottobre 2014); - Distretto Neorurale delle Tre Acque di Milano (DINAMO), con nota del 8 ottobre 2014 (Deliberazione del Consiglio di Amministrazione del 8 ottobre 2014); 1

3 VISTA la comunicazione del Comune di Milano, in qualità di Soggetto Responsabile dell'aqst, con nota del 21 ottobre 2014, inerente alla trasmissione della documentazione della proposta di AQST, predisposta dalla Segreteria Tecnica; PRESO ATTO della definizione dello schema di Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale (AQST) Milano Metropoli Rurale di cui all allegato A, e i relativi sotto elencati allegati, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione: - all. 1 Quadro di riferimento normativo e programmatico; - all. 2 Primi elementi costitutivi dello scenario strategico di consolidamento e valorizzazione della matrice rurale dell'insediamento urbano per il raggiungimento degli obiettivi di Sviluppo Urbano Sostenibile Integrato dell'area metropolitana milanese; - all. 3 Piano d'azione dell'aqst Milano Metropoli Rurale ; DATO ATTO che: - l ambito interessato dall AQST Milano Metropoli Rurale è quello dell area urbano/rurale metropolitana milanese e in particolare della porzione centrale della pianura irrigua compresa nel più ampio territorio fra il Ticino e l Adda, coincidente con il comprensorio di bonifica ed irrigazione del Consorzio Est Ticino Villoresi, cui l ambito dell AQST potrà tendere al fine di garantire efficacia alle politiche di valorizzazione della matrice rurale; - alla realizzazione delle attività previste dall'aqst Milano Metropoli Rurale concorrono la DG Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile, la DG Agricoltura e la DG Territorio, Urbanistica e Difesa del Suolo; - a seguito alla riunione del Comitato di Coordinamento dell'aqst del 3 luglio 2014, lo schema di AQST e i relativi allegati sono stato messi a punto dalla Segreteria Tecnica, coordinata dal Comune di Milano, quale Soggetto Responsabile dell AQST, garantendone la condivisione con i soggetti promotori (Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano e Consorzio DAM) e tenendo conto anche delle richieste di adesione pervenute dai sopraccitati Distretti agricoli che operano nell'area metropolitana milanese, positivamente istruite dalla Segreteria Tecnica; 2

4 - il Comitato di Coordinamento, di cui al Capo II, art. 7 del Regolamento Regionale 12 agosto 2003, n. 18, è composto dal Presidente della Giunta regionale o dall Assessore delegato, che lo presiede, dal Sindaco di Milano o dagli Assessori delegati, dal Presidente della Provincia di Milano o dagli Assessori delegati, dal Presidente della Società di distretto del Distretto rurale milanese - Consorzio DAM, dal Presidente della Società di distretto del Distretto rurale-fluviale della Valle del Fiume Olona Consorzio DAVO, dal Presidente della Società di distretto del Distretto Neorurale delle Tre Acque di Milano Consorzio DINAMO, dal Presidente della Società di distretto del Distretto rurale Riso e Rane Consorzio Riso e Rane ; - al Comitato di Coordinamento partecipano di diritto l Assessore regionale all Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile, l Assessore regionale all Agricoltura e l Assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del Suolo; - nella cornice dei principi che discendono dalla strategia europea 2020 e nello scenario istituzionale della Città metropolitana milanese, l AQST Milano Metropoli Rurale ha come principali finalità: il consolidamento della governance del processo di rafforzamento della matrice rurale dell insediamento urbano metropolitano milanese, in quanto fattore di resilienza del sistema complessivo, in tutte le sue declinazioni: territoriale, paesistica, storica, culturale, economica, sociale; il perseguimento di un modello equilibrato di sviluppo che unisca le dinamiche e le potenzialità delle aree metropolitane con quelle dei contesti rurali e degli spazi aperti, mediante una buona governance pubblico/privata per uno Sviluppo Urbano-Rurale intelligente, durevole e inclusivo; DATO ATTO altresì che gli impegni finanziari che Regione Lombardia assume con la sottoscrizione del presente AQST fanno tutti capo a programmazioni e impegni già assunti da Regione Lombardia secondo quanto indicato nel Piano di azione e che quindi non risultano nuovi oneri finanziari diretti o indiretti di qualsiasi natura, sia in termini di maggiori spese che minori entrate, a carico del bilancio dell esercizio in corso e degli esercizi futuri; 3

5 VISTO il Programma Regionale di Sviluppo (PRS) della X Legislatura, approvato con D.C.R. 9 luglio 2013 n. X/78; CONSIDERATO che il presente provvedimento concorre al raggiungimento congiunto di più obiettivi strategici del Programma Regionale di Sviluppo: Risultati attesi 250.Ter.9.2 Azioni integrate per lo sviluppo sostenibile, 251.Ter.9.2 Riequilibrio del rapporto urbano-rurale, 255.Ter.9.2 Promozione dell infrastrutturazione verde multifunzionale urbana e periurbana, 110.Econ.16.1 Azioni a tutela della risorsa suolo agricolo e per l azzeramento del consumo di suolo, 68.Econ.14.2 Promozione integrata del territorio in una logica di marketing urbano e interventi per l attrattività territoriale ; Vagliate e assunte come proprie le predette valutazioni; All unanimità dei voti, espressi nelle forme di legge; DELIBERA per i motivi specificati in premessa, che qui si intendono integralmente recepiti: 1. l approvazione dello schema di Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale (AQST) Milano Metropoli Rurale di cui all allegato A, e i relativi sotto elencati allegati, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione: - all. 1 Quadro di riferimento normativo e programmatico; - all. 2 Primi elementi costitutivi dello s cenario strategico di consolidamento e valorizzazione della matrice rurale dell'insediamento urbano per il raggiungimento degli obiettivi di Sviluppo Urbano Sostenibile Integrato dell'area metropolitana milanese; - all. 3 Piano d'azione dell'aqst Milano Metropoli Rurale ; 2. di dare atto che gli impegni finanziari che Regione Lombardia assume con la sottoscrizione del presente AQST fanno tutti capo a programmazioni e impegni già assunti da Regione Lombardia secondo 4

6 quanto indicato nel Piano di azione e che quindi non risultano nuovi oneri finanziari diretti o indiretti di qualsiasi natura, sia in termini di maggiori spese che minori entrate, a carico del bilancio dell esercizio in corso e degli esercizi futuri; 3. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione unitamente allo schema di AQST sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. IL SEGRETARIO FABRIZIO DE VECCHI 5

7 ALLEGATO 1 QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO E PROGRAMMATICO Quadro di riferimento comunitario: la Direttiva 92/43/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche (Direttiva "Uccelli"); la Carta di Aalborg, carta delle città europee per uno sviluppo durevole e sostenibile, sottoscritta ad Aalborg-Danimarca il 27 maggio 1994; la Direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole. Recepita parzialmente nel d. lgs 152/06; la Proposta di Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio che istituisce un quadro per la protezione del suolo e modifica la direttiva 2004/35/CE [COM(2006)232]; la direttiva 2000/60/CE (Direttiva Quadro sulle Acque DQA) del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2000, che istituisce un quadro per l azione comunitaria in materia di acque; il Regolamento CE 1698/2005 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, 11 considerando che identifica l obiettivo di fermare il declino delle zone rurali che subiscono la crescente pressione dei centri urbani ; la Direttiva 2006/118/CE del Parlamento europeo e Consiglio, del 12 dicembre 2006, sulla protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento e dal deterioramento; la Direttiva 2007/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2007, relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni; la Comunicazione della Commissione [COM(2010)2020] EUROPA 2020 Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva ; la Comunicazione della Commissione COM (2011) 244, che in particolare individua nei pagamenti per i servizi ecosistemici (Payments for ecosystem services - Pes) lo strumento per compensare beni privati e pubblici offerti dagli ecosistemi agricoli e forestali finalizzati al mantenimento della biodiversità; la Comunicazione della Commissione COM (2011) 571 che traguarda ad una quota di zero consumo di suolo per il 2050; il Documento di lavoro della Commissione Orientamenti in materia di buone pratiche per limitare, mitigare e compensare l impermeabilizzazione 2 del suolo [SWD (2012) 101 final]; la relazione della Commissione COM (2012) 46 in ordine alla strategia tematica per la protezione del suolo; la Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato Delle Regioni Strategia dell'ue sulla biodiversità fino al 2020 ;

8 il VII Programma di Azione per l Ambiente della Comunità europea, formalmente adottato dal Consiglio Europeo il 15 novembre 2013, che ha valore vincolante per tutti gli Stati membri (art. 251 del Trattato sull Unione europea) e che conferma e rafforza l integrazione della dimensione ambientale nei piani e nei programmi di tutti gli enti pubblici; Quadro di riferimento nazionale: il D.Lgs 228/2001 Orientamento e modernizzazione del settore agricolo, che definisce i Distretti Rurali, demandandone l individuazione alle Regioni (articolo 13); il Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) del bacino del Po approvato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 24 maggio 2001; la D.lgs 42/04 Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137; la Legge 9 gennaio 2006, n. 14, Ratifica ed esecuzione della Convenzione Europea del Paesaggio (GU n. 16 del 20 gennaio 2006 supplemento ordinario n. 16); il D.Lgs. 152/2006 Norme in materia ambientale; il Piano di Gestione Distrettuale del Bacino del fiume Po, PdGPo, 24 febbraio 2010; le Linee guida Piani direttori per la manutenzione territoriale diffusa, Autorità di Bacino del fiume Po; la Strategia Nazionale per la Biodiversità - attuazione periodo 2011/2020; il Documento Metodi e contenuti selle priorità in tema di agenda urbana del Comitato Interministeriale per le Politiche Urbane (CIPU) 20 marzo 2013; Il Fondo per lo sviluppo e la coesione istituito con Decreto Legislativo n. 88 del 2011; il Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane PON METRO, in itinere; Programma di sviluppo rurale nazionale (PSRN) - Operazione Infrastrutture irrigue (Piano Irriguo Nazionale), in itinere. Quadro di riferimento regionale: il Piano Territoriale di Coordinamento del Parco agricolo Sud Milano approvato con DGR n. VII/818 del 3 agosto 2000; il Piano Territoriale Regionale, approvato con Delibera del Consiglio Regionale n. 951 del 19 gennaio 2010, che in particolare definisce il sistema rurale come parte integrante del più complessivo sistema rurale-paesistico-ambientale, formato dagli ambiti destinati all attività agricola di interesse strategico, ambiti a prevalente valenza naturalistica, ambientale e paesaggistica, sistemi a rete (ecologica e verde) e altri ambiti rinviati alla pianificazione comunale prioritariamente destinati alle funzioni primarie. Componenti fondamentali di tale complesso sistema sono i suoli agricoli, elementi essenziali degli agro[eco]sistemi e unico supporto alle coltivazioni e prevede che per intervenire sul contenimento dei processi di progressivo degrado e compromissione paesaggistica è necessario puntare sulla costruzione di una volontà collettiva di valorizzazione dei caratteri identitari del paesaggio, che solo tale volontà coniugata con adeguate risorse umane, finanziarie e progettuali potrà garantire l inversione delle tendenze al degrado paesaggistico-ambientale rilevate e che particolarmente significative in tale direzione sono le iniziative di programmazione negoziata (PTR, Piano Paesaggistico Regionale, Indirizzi di tutela, Parte IV); il Piano Territoriale d area Navigli Lombardi, approvato con Delibera di Consiglio Regionale n. 72 del 16 novembre 2010, che in particolare prevede la tutela e la valorizzazione dell ambito dei Navigli, individuando tra gli obiettivi principali la preservazione dell attività agricola e la riqualificazione del sistema insediativo rurale, promuovendo al tempo stesso il completamento 2

9 degli itinerari ciclabili con lo scopo di connettere il più ampio sistema dei canali con EXPO, Città di Milano e luoghi di attrattività storico culturale e ambientale; il Piano di Tutela e Uso delle Acque Regione Lombardia approvato con d.g.r. 2244/06; Il Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lombardia, a valere sulle risorse del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR), in itinere; Il Programma Operativo Regionale a valere sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) , in itinere; la L.R. 30 novembre1983, n. 86, Piano regionale delle aree protette ; la L.R. 19 dicembre 1991 n. 39, Promozione degli interventi di riqualificazione e di arredo degli spazi urbani ; la L.R. 26 febbraio 1993 n. 9, Interventi per attività di promozione educativa e culturale ; la L.R. 29 aprile 1995 n. 35, Interventi della Regione Lombardia per la promozione, il coordinamento e lo sviluppo di sistemi integrati di beni e servizi culturali ; la L.R. n. 26 del Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale ; la L.R. 11 marzo 2005, n. 12, Legge per il governo del territorio e successive modifiche e integrazioni; la L.R. 23 gennaio 2007 n.1, Strumenti di competitività per le imprese e per il territorio della Lombardia, in particolare l art. 4 che riconosce e promuove la libera aggregazione delle imprese in distretti; la L.R. 16 luglio 2007, n. 16, Testo unico delle leggi regionali in materia di istituzione di Parchi, Capo XX, Parco agricolo di cintura metropolitana sud Milano, Sezione I; la L.R. 31/2008 Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale e successive modifiche e integrazioni art. 4 quater Tutela del suolo agricolo, che in particolare all art. 4 quater considera il sistema rurale come una componente fondamentale del suo sistema territoriale; la L.R. 4 agosto 2011, n. 12, Nuova organizzazione degli Enti gestori delle aree regionali protette e modifiche alle leggi regionali 30 novembre 1983, n. 86 (Norme per l istituzione e la gestione delle riserve, dei parchi e dei monumenti naturali, nonché delle aree di particolare rilevanza naturale e ambientale) e 16 luglio 2007, n. 16; la L.R. 28 dicembre 2011, n. 25, modifiche integrazioni L.R. 31/2008; la d.g.r. 8059/2008 Criteri per la definizione degli ambiti agricoli di interesse strategico nei Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale (comma 4 dell art. 15 della l.r. 12/05) Approvazione ; la d.g.r. 8515/2008, Rete Ecologica Regionale e programmazione territoriale degli enti locali; la d.g.r. 22 dicembre n. 8/8757 Linee guida per la maggiorazione del contributo di costruzione per il finanziamento di interventi estensivi delle superfici forestali (art. 43, comma 2-bis, l.r. n. 12/2005); la d.g.r. 8 agosto 2009 n. 8/ Determinazioni in merito ai requisiti per l accreditamento dei Distretti agricoli; la d.g.r. 30 dicembre 2009, n.8/10962, Rete Ecologica Regionale: approvazione degli elaborati finali, comprensivi dei settori Alpi e Prealpi; la d.g.r. n.viii/11297 del 10 febbraio 2010 che ha costituito il Fondo regionale di cui al comma 2bis1, art. 43 l.r. 12/2005 e successive modifiche e integrazioni, disciplinando il suo funzionamento, ed ha individuato in Finlombarda S.p.A. il soggetto da incaricare per la gestione del fondo (Fondo Aree Verdi); 3

10 la d.g.r. 419 del 5 agosto 2010 Disposizioni per l affidamento alle aziende agricole dei lavori relativi ad attività funzionali alla sistemazione e alla manutenzione del territorio ai sensi dell art. 15 del d.lgs. 228/01 nonché per l affidamento in gestione di aree silvo-pastorali di proprietà o possesso pubblico ai sensi dell art. 7 del d.lgs. 227/01 Modifica d.g.r. n /2003; il Regolamento Regionale 27 settembre 2010, n. 8 - Regolamento per l'individuazione, in attuazione dell articolo 54, comma 9, della L.R. 31/2008, dei lavori di mera manutenzione forestale che, non comportando una modificazione delle situazioni naturali, non sono configurabili come impianti o opere edilizie in senso stretto rientranti nell'ambito di applicazione della normativa sui lavori pubblici, e fissazione dei relativi limiti d'importo; la d.g.r. n. 9/624 del 13 ottobre 2010 Adozione dell elenco dei distretti agricoli accreditati ai sensi della D.G.R 10085/ accreditamento del Distretto Agricolo Milanese nell ambito della tipologia dei Distretti Rurali; il d.g.r. 15 novembre 2010, n , Approvazione delle Disposizioni tecniche per il monitoraggio del Fondo Aree Verdi di cui al punto 4 dell allegato 1 alla d.g.r. 8757/2008 e note esplicative delle Linee guida approvate con d.g.r. 8757/2008 e 11297/2010 ; la deliberazione n. IX/2077 seduta del 28/07/2011, Comunicazione alla Giunta regionale avente ad oggetto "Politiche per l'uso e la valorizzazione del suolo"; la deliberazione n. IX/3075 seduta del 28/02/2012, Comunicazione alla Giunta avente ad oggetto "Politiche per l'uso e la valorizzazione del suolo Consuntivo 2011 e agenda 2012"; la Comunicazione alla Giunta, d.g.r. n del 19 dicembre 2012, relativa Stato di attuazione delle politiche regionali a chiusura della IX legislatura - Linee guida per una proposta normativa sul contenimento del consumo di suolo ; il Programma Regionale di Sviluppo X legislatura, approvato con DCR 9 luglio 2013, n. X/78, e in particolare i risultati attesi 250.Ter.9.2 Azioni integrate per lo sviluppo sostenibile, 251.Ter.9.2 Riequilibrio del rapporto urbano-rurale, 255.Ter.9.2 Promozione dell infrastrutturazione verde multifunzionale urbana e periurbana, 110.Econ.16.1 Azioni a tutela della risorsa suolo agricolo e per l azzeramento del consumo di suolo, 68.Econ.14.2 Promozione integrata del territorio in una logica di marketing urbano e interventi per l attrattività territoriale ; le Linee guida per la gestione delle trasformazioni insediative rilevanti per la qualità paesaggistico ambientale dei territori, Progetto LOTO, Interreg III B CADSES, coordinato dalla Regione Lombardia. Quadro di riferimento provinciale: il Piano di Settore Agricolo del Parco agricolo sud Milano adottato con Delibera del Consiglio Provinciale n. 20/2006 del 30 maggio 2006 è stato approvato dal Consiglio Direttivo del Parco con delibera n. 33 del 17 luglio 2007, ai sensi dell art.7 delle NTA del PTC; il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Milano (PTCP) approvato con Delibera del Consiglio Provinciale n. 93/2013 del 17 dicembre 2013; Il Piano di Indirizzo Forestale approvato con Delibera del Consiglio Provinciale n /12117/00 del 22 aprile 2004; il Piano Faunistico Venatorio Provinciale approvato con Delibera del Consiglio Provinciale n. 4/2014 del 9 gennaio 2014; Il Piano Ittico approvato con Delibera del Consiglio Provinciale n. 50/2010 del 21/10/2010. Quadro di riferimento comunale: la Deliberazione della Giunta, Comune di Milano, n. reg. 710/2009, reg. 1610/2010, n. reg. 435/2014 aventi ad oggetto le linee di indirizzo per la predisposizione di contratti di affittanza 4

11 agraria di Fondi di proprietà del Comune di Milano, per l individuazione delle modalità di scelta dei contraenti, per l affidamento di opere e servizi in Convenzione; la Deliberazione della Giunta, Comune di Milano, n. reg. 710/2009 e n. reg. 1610/2010, Linee di indirizzo per la revisione dei contratti di affittanza agraria e la trasformazione in contratti di collaborazione; il Piano di governance delle acque di Milano, elaborato nel dicembre 2009 all interno della Direzione Centrale Sviluppo del Territorio del Comune di Milano; la Deliberazione della Giunta, Comune di Milano, n. reg. 997/2011, Linee di indirizzo per lo svolgimento di opere/servizi di natura paesaggistica, agroforestale ed ecosistemica nel territorio comunale, ai sensi dell art. 15 del d.lgs 228/2001; la Deliberazione della Giunta, Comune di Milano, Presa d atto dei contenuti essenziali del Piano strategico di distretto del Distretto Agricolo milanese [Consorzio DAM] in condivisione con Comune di Milano Direzione Centrale attività produttive, politiche del lavoro e dell occupazione, settore imprese, artigianato, agricoltura e pubblico spettacolo - Servizio agricoltura; Piano di Governo del territorio (PGT) approvato dal Consiglio Comunale, con Delibera n. 16 del 22 maggio Strumenti di programmazione negoziata sottoscritti tra Comune di Milano, Provincia di Milano e Regione Lombardia: Accordo di Programma per la salvaguardia idraulica e la riqualificazione dei corsi d acqua dell area metropolitana milanese, Deliberazione n. 14 del ; Accordi Quadro di sviluppo territoriale Contratti di fiume Olona/Bozzente/Lura, Seveso e Lambro settentrionale, finalizzati al miglioramento della qualità delle acque del sottobacino del Po Lambro/Olona in una ottica di generalizzata riqualificazione paesaggistico ambientale e ecosistemica del territorio metropolitano milanese; Protocollo d intesa denominato Progetto Abbazie, Tavolo interistituzionale con la partecipazione di rappresentanze delle Associazioni agricole per la realizzazione di un programma di azioni finalizzate alla riqualificazione e valorizzazione dei sistemi paesaggistici abbaziali del territorio della pianura irrigua milanese; Accordo di Programma per la definizione di un Progetto Integrato d Area (PIA) per la realizzazione di un programma di interventi infrastrutturali e di valorizzazione turistica, ambientale e culturale del sistema dei navigli e delle vie d acqua lombarde in vista di Expo

12 AMBITI TERRITORIALI DI RIFERIMENTO AMBITI VALLIVI, da ovest verso est: LE UNITÀ PAESAGGISTICO AMBIENTALI (UPA) DELL INSEDIAMENTO METROPOLITANO MILANESE TICINO (Bacino P.T.U.A.) OLONA-BOZZENTE-LURA GUISA-NIRONE-LAMBRO M. SEVESO-VETTABBIA-LISONE LAMBRO SETTENTRIONALE ADDA (Bacino P.T.U.A.) UPA alta pianura sotto al canale Villoresi UPA OL-AP2 ambito vallivo Olona - alta pianura sotto il canale Villoresi Lainate, Pero, Pogliano Milanese, Pregnana Milanese, Rho, Vanzago UPA LM-AP2 ambito vallivo Lambro M. - alta pianura sotto il canale Villoresi Arese, Baranzate, Bollate, Garbagnate Milanese, Novate Milanese, Senago UPA SE-AP2 ambito vallivo Seveso-Vettabbia - alta pianura sotto il canale Villoresi Bresso, Cormano, Cusano Milanino, Paderno Dugnano UPA degli anfiteatri e colline moreniche UPA alta pianura sopra il canale Villoresi SISTEMA DELLE ACQUE UPA LS-AP2 ambito vallivo Lambro S. - alta pianura sotto il canale Villoresi Brugherio, Carugate, Cernusco Sul Naviglio, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Monza, Muggio`, Nova Milanese, Sesto San Giovanni UNITÀ PAESAGGISTICO AMBIENTALI (UPA) DELL ATLANTE (S.O. 45 DEL PTR 2012) MILANO (OL-LM-SE-LS) ambiti vallivi Olona, Lambro M., Seveso-Vettabbia, Lambro S. UPA OL-PC ambito vallivo Olona - pianura cerealicola Assago, Bareggio, Buccinasco, Cesano Boscone, Cornaredo, Corsico, Cusago, Settimo Milanese, Trezzano Sul Naviglio, Zibido San Giacomo UPA LM-PC ambito vallivo Lambro M. - pianura cerealicola Locate Di Triulzi, Opera, Pieve Emanuele, Rozzano SISTEMA DELLE CONNESSIONI ECOLOGICHE UPA SE-PC ambito vallivo Seveso-Vettabbia - pianura cerealicola Melegnano, San Donato Milanese, San Giuliano Milanese UPA pianura cerealicola UPA LS-PC ambito vallivo Lambro S. - pianura cerealicola Mediglia, Pantigliate, Peschiera Borromeo, Pioltello, Rodano, Segrate, Vimodrone UPA colture foraggere Ambito vasto Comprensorio amministrato da Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi UPA Ambito fluviale del PO Ambito metropolitano milanese L INDIVIDUAZIONE DELLE UNITÀ PAESAGGISTICO AMBIENTALI (UPA) è costruita attraverso l intersezione di due letture territoriali: le grandi fasce orizzontali (in direzione est-ovest) corrispondenti alla bassa pianura a nord del Po, l alta pianura, la collina, la fascia prealpina fino alla catena alpina, e le fasce verticali (in direzione nord-sud) corrispondenti alle valli fluviali riconosciute nei loro andamenti originari. Un processo di individuazione delle Unità Paesaggistico Ambientali cosiffatto consente la messa a punto di specifiche tematizzazioni progettuali dei diversi ambiti/sottoambiti e aree, nel rispetto e nella valorizzazione delle molteplici e multiformi identità locali, come contributo alla definizione di politiche sia sui nodi che sulle reti, complementari e sinergiche rispetto all insieme delle azioni che, nell intero sottobacino, possono essere interpretate come tendenze evolutive. DISTRETTI AGRICOLI RURALI Il territorio è caratterizzato da una parte di alta pianura asciutta e da una parte di bassa pianura irrigua compresa totalmente nella fascia dei fontanili, luogo di insediamenti umani plurimillenario per la straordinaria abbondanza di acque, superficiali e sotterranee, che ne fanno una delle pianure più fertili a livello mondiale. Il telaio insediativo si è definito in epoca antica soprattutto con l intervento pianificatorio romano, la centuriazione, ancora oggi riconoscibile, condotto in stretta relazione con l oroidrografia e, in epoca medioevale con l opera di bonifica dei complessi monastici condotta attraverso complesse opere di ingegneria idraulica. Gli elementi costitutivi della matrice rurale sono pertanto: gli ambiti vallivi e il sistema delle acque, il parcellario agricolo, il sistema dei tracciati, le cascine e degli insediamenti produttivi agricoli, considerando il loro grado di multifunzionalità, le colture e le forme specifiche della vegetazione arborea e arbustiva. Attivazione/potenziamento connessioni ecologiche in ambiti fluviali corsi d acqua principali (Lambro Settentrionale, Lambro Meridionale, paleoalveo Olona, ecc.) Attivazione/potenziamento connessioni ecologiche in ambiti vallivi corsi d acqua minori (es. roggia Ticinello, roggia Vettabbia) Valorizzazione del paesaggio rurale progetto Vie d acqua EXPO 2015 Compensazioni ecologiche EXPO Progetto 100 Fontanili Progetto V Arco Villoresi Potenziamento vegetazione Creazione nuove aree umide Accordi con agricoltori per manutenzioni anche all interno di spazi verdi pubblici AQST MILANO METROPOLI RURALE MACROAZIONE 1 - POTENZIAMENTO E MIGLIORAMENTO SISTEMA IRRIGUO M1.A1 Incremento portate irrigue e miglioramento prestazioni reticolo idrico M1.A2 Miglioramento qualità acque irrigue M1.A3 Difesa idraulica dal testo dell AQST MACROAZIONE 2 - RIQUALIFICAZIONE E VALORIZZAZIONE PAESAGGISTICO AMBIENTALE M2.A1 Riqualificazione e valorizzazione ambiti di area vasta M2.A2 Compensazioni ecologiche Expo M2.A3 Accordi per la manutenzione MACROAZIONE 3 - MIGLIORAMENTO FONDIARIO M3.A1 Riqualificazione patrimonio edilizio M3.A2 Ammodernamento macchinari e impianti per la produzione, trasformazione, stoccaggio e commercializzazione dei prodotti M3.A3 Riqualificazione delle superficie agricole MACROAZIONE 4 - INNOVAZIONE DI PRODOTTO, DI PROCESSO E DI FILIERA M4.A1 Ottimizzazione delle risorse M4.A2 Innovazione M4.A3 Nuove forme di vendita e commercializzazione OBIETTIVO GENERALE DI CONSOLIDARE LA MATRICE RURALE DELL INSEDIAMENTO METROPOLITANO MILANESE L AQST persegue i seguenti obiettivi: Rafforzare i sistemi rurali in ambito metropolitano come strategia di contenimento del consumo di suolo e come modalità operativa per definire un modello equilibrato di sviluppo economico ambientalmente sostenibile. Contribuire allo sviluppo sostenibile grazie all integrazione del sistema produttivo con attività multifunzionali ambientalmente sostenibili capaci di soddisfare almeno parzialmente la domanda di cibo, energia, risorse naturali e benessere. MACROAZIONE 5 - MULTIFUNZIONALITA M5.A1 Ricezione, ospitalità e fruizione spazi aperti M5.A2 Attività sociali M5.A3 Educazione e didattica Sostenere forme di diversificazione dell attività agricola che possano allargare la prospettiva della produzione agricola tradizionale per rispondere anche ai nuovi bisogni della città creando sinergie con altri settori economici e conseguenti opportunità di mercato, in particolare attraverso il sostegno di un attività agricola competitiva in grado di affiancare alla produzione tradizionale una più complessiva riqualificazione ecosistemica. MACROAZIONE 6 - VALORIZZAZIONE E PROMOZIONE DEL TERRITORIO E DELLA CULTURA RURALE M6.A1 Marketing territoriale M6.A2 Valorizzazione della cultura rurale M6.A3 Comunicazione Contribuire al contenimento del potenziale degrado e alla rigenerazione e riqualificazione paesaggistico-ambientale, nella sua più ampia accezione, al fine di raggiungere obiettivi di tutela e valorizzazione dei beni comuni [acque, suoli, biodiversità, paesaggio]. MACROAZIONE 7 - CONSOLIDAMENTO DELLA STRATEGIA DI SVILUPPO DELL AQST M7.A1 Orientamento politiche, piani e programmi M7.A.2 Studi M7.A.3 Formazione Consolidamento e valorizzazione delle peculiarità del territorio urbanorurale attraverso modalità di connessione tra le aree urbane e rurali quali l infrastrutturazione blu-verde, volta ad integrare realtà urbane ed extraurbane allo scopo di aumentare la resilienza e la biodiversità degli ecosistemi e a restituire agli abitanti non solo spazi di lavoro, ma anche di fruizione che contribuiscano ad un miglioramento della qualità della vita e concorrano all identificazione e appartenenza ad un territorio. SISTEMA PRODUTTIVO AGRICOLO Le UPA corrispondono quindi ad ambiti di circoscritta definizione, cui vengono riconosciuti caratteri paesitico-ambientali specifici e riconoscibili, la cui geometria è generata, insieme ai confini amministrativi, da una molteplicità di elementi di tipo geomorfologico (orli di terrazzi, dorsali idrogeologiche individuate e/o presunte) correlati alla stratificazione di usi del suolo che nei secoli hanno modellato i paesaggi. ELEMENTI COSTITUTIVI DELLA MATRICE RURALE DELL INSEDIAMENTO METROPOLITANO MILANESE Interventi valorizzazione PTRA Navigli Potenziamento connessioni idrauliche tra Canale Villoresi e Naviglio Grande Ripristino connessioni idrauliche MartesanaDarsena (fossa interna Navigli/Grande Sevese) By-pass Ticinello-Vettabbia Interventi su roggia Vettabbia Adeguamento depuratori per uso irriguo acque trattate Riconnessione paleoalveo Olona Gestione acque meteoriche e di falda Recupero e valorizzazione fontanili Contenimento esondazioni (vasche di laminazione, consolidamento argini) MACROAZIONI E AZIONI (da Piano delle Azioni AQST) Riqualificazione patrimonio edilizio aziendale Riqualificazione cascine proprietà comune di Milano attualmente non sedi di aziende agricole Ammodernamento macchinari e impianti Riqualificazione delle superfici agricole (riordino fondiario tramite livellamento terreni, revisione rete irrigua poderale) Ottimizzazione delle risorse (utilizzo impianti e macchinari comuni di trasformazione, rete acquisti coordinati e collettivi) Innovazione (prodotti e cicli produttivi, protocolli per la ricerca, reintroduzione e valorizzazione razze lombarde) Nuove forme di vendita e commercializzazione (mercati vendita diretta, accordi con grande distribuzione e SISTEMA DELLA FRUIZIONE Ricezione, ospitalità e fruizione spazi aperti (accordi con operatori settore turistico e istituzioni, promozione mobilità lenta, itinerari urbano-rurali) Attività sociali (ippoterapia, laboratori disabili, orti sociali, reinserimento lavorativo) Educazione e didattica (ampliamento attività didattiche in cascina) Marketing territoriale (punti vendita, mercati, valorizzazione marchi) Valorizzazione cultura rurale (manifestazioni, feste, musei) PRIMI ELEMENTI COSTITUTIVI DELLO SCENARIO STRATEGICO DI CONSOLIDAMENTO E VALORIZZAZIONE DELLA MATRICE RURALE DELL INSEDIAMENTO METROPOLITANO Sviluppare uno scenario strategico di consolidamento e la valorizzazione della matrice rurale nell ambito in questione, significa inserirsi nel processo di neo-ruralizzazione del territorio milanese avviato da Amministrazioni pubbliche e imprese volto soprattutto al consolidamento della valenza produttiva agricola in chiave multifunzionale. La tavola rappresenta gli elementi fondamentali dell assetto territoriale risultante dallo sviluppo della strategia dell AQST che persegue un nuovo modello insediativo in cui terra e acqua producono in modo innovativo una nuova fase di civilizzazione ove si coniugano prodotti alimentari sani e sicuri, energie rinnovabili, qualità paesaggistico/ ambientale, tutela della biodiversità, possibilità di fruizione di spazi urbano/rurali, valorizzazione dei patrimoni, evidenziando gli interventi sul sistema delle acque, sul sistema produttivo agricolo, sul sistema delle connessioni ecologiche e sul sistema della fruizione. AQST Milano Metropoli Rurale PRIMI ELEMENTI COSTITUTIVI DELLO SCENARIO STRATEGICO DI CONSOLIDAMENTO E VALORIZZAZIONE DELLA MATRICE RURALE DELL INSEDIAMENTO URBANO PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DI SVILUPPO URBANO SOSTENIBILE INTEGRATO DELL AREA METROPOLITANA MILANESE (Allegato 2) 15 OTTOBRE 2014

13 ALLEGATO 3 PIANO D'AZIONE DELL'AQST MILANO METROPOLI RURALE INDICE Introduzione 2 Elenco riassuntivo: Macroazioni, Azioni, Attività, Coordinatori 4 Quadro finanziario complessivo 11 Macroazione 1 Potenziamento e miglioramento sistema irriguo 12 Macroazione 2 Riqualificazione e valorizzazione paesaggistico ambientale 62 Macroazione 3 Miglioramento fondiario 134 Macroazione 4 Innovazione di prodotto, di processo e di filiera 160 Macroazione 5 Multifunzionalità 195 Macroazione 6 Valorizzazione e promozione del territorio e della cultura rurale 218 Macroazione 7 Consolidamento della strategia di sviluppo dell'aqst 248

14 Introduzione Il Piano d Azione dell AQST Milano Metropoli Rurale trova fondamento nella strategia dell AQST che mira a consolidare la governance del processo di rafforzamento della matrice rurale dell insediamento urbano metropolitano milanese in tutte le sue declinazioni: territoriale, paesistica, storica, culturale, economica, sociale. In particolare, la suddivisione in Macroazioni del Piano, così come nel seguito declinato, è strettamente correlata agli obiettivi dell AQST e ai quattro Piani strategici dei Distretti Rurali (DAM, DAVO. DINAMO, RISO e RANE) che aderiscono allo stesso. La catalogazione delle singole Attività per Macroazioni e Azioni è stata fatta sulla base dell obiettivo principale che la singola Attività si propone di conseguire. M1 POTENZIAMENTO E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA IRRIGUO Macroazione avente il fine di rendere maggiormente fertili le superfici agricole attraverso Azioni e Attività che mirino sia all incremento delle portate irrigue e al miglioramento delle prestazioni del reticolo idrico (M1.A1) attraverso progetti di riattivazione della connessione idraulica, che al miglioramento della qualità delle acque irrigue (M1.A2). A queste si affiancano azioni di difesa idraulica (M1.A3) che concorrono al raggiungimento degli obiettivi di tutela dei beni comuni [acque, suoli, biodiversità, paesaggio]. M2 - RIQUALIFICAZIONE E VALORIZZAZIONE PAESAGGISTICO AMBIENTALE La Macroazione in questione contribuisce al contenimento del potenziale degrado e alla riqualificazione e valorizzazione paesaggistico-ambientale del territorio, nella sua più ampia accezione, attraverso azioni volte alla riqualificazione e valorizzazione di ambiti di area vasta (M2.A1); in particolare sono valorizzate le Azioni per le compensazioni ecologiche EXPO (M2.A2), che mirano a valorizzare le peculiarità del territorio urbano-rurale attraverso modalità di connessione tra le aree urbane e rurali. Tutte le Azioni e Attività tendono al consolidamento dell infrastrutturazione blu-verde, allo scopo di aumentare la resilienza e la biodiversità degli ecosistemi e a restituire agli abitanti spazi non solo di lavoro, ma anche di fruizione, che contribuiscano ad un miglioramento della qualità della vita e concorrano all identificazione e appartenenza al territorio. A queste Azioni che coinvolgono un ambito territoriale vasto si affiancano Azioni più puntuali che fanno riferimento ad accordi per la manutenzione (M2.A3) che potranno prevedere il coinvolgimento di soggetti pubblico-privati. M3 - MIGLIORAMENTO FONDIARIO Il rafforzamento dei sistemi rurali in ambito metropolitano come strategia di contenimento del consumo di suolo e come modalità operativa per definire un modello equilibrato di sviluppo economico ambientalmente sostenibile passa anche attraverso Azioni che contribuiscono al miglioramento fondiario. Tra queste sono state individuate Azioni legate alla riqualificazione del patrimonio edilizio (M3.A1) inteso sia come patrimonio delle aziende afferenti ad un determinato distretto che potrà essere responsabile del coordinamento generale dell attività, che veda come soggetto attuatore una o più aziende private sia come patrimonio pubblico, per quelle cascine che attualmente non sono sedi di aziende agricole. Alla suddetta Azione si aggiungono quelle legate all ammodernamento dei macchinari e degli impianti per la produzione, trasformazione, stoccaggio e commercializzazione dei prodotti (M3.A2) nonché alla riqualificazione delle superfici agricole aziendali (M3.A3): anche per queste ultime due 2

15 Azioni vale la suddivisione di responsabilità di coordinamento/attuazione tra distretti e singola azienda. M4 INNOVAZIONE DI PRODOTTO, DI PROCESSO E DI FILIERA La Macroazione nasce per sostenere forme di diversificazione dell attività agricola che possano allargare la prospettiva della produzione agricola tradizionale per rispondere anche ai nuovi bisogni urbani, rafforzando sinergie con altri settori economici e conseguenti opportunità di mercato. Le Azioni sono quelle di ottimizzazione delle risorse (M4.A1), come ad esempio l acquisto e l utilizzo di impianti e macchinari comuni, di innovazione (M4.A1) intesa come innovazione di prodotto, di processo e di filiera, ed infine l Azione che riguarda la creazione di nuove forme di vendita e commercializzazione (M4.A3) al cui interno possono ricadere sia l istituzione (da parte delle P.A.) di mercati riservati all esercizio della vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli, sia attività inerenti accordi tra privati, etc. M5 MULTIFUNZIONALITA Contribuire allo sviluppo sostenibile grazie all integrazione del sistema produttivo con attività multifunzionali svolte all interno delle aziende agricole è l obiettivo che si pongono le Azioni afferenti a questa Macroazione, in cui potranno essere ricomprese attività riguardanti ricezione, ospitalità e fruizione di spazi aperti (M5.A1), attività sociali (M5.A2), come ad esempio ippoterapia e laboratori per disabili, e attività legate all educazione e alla didattica (M5.A3). M6- VALORIZZAZIONE E PROMOZIONE DEL TERRITORIO E DELLA CULTURA RURALE A questa Macroazione fanno riferimento sia Azioni strettamente legate al marketing territoriale (M6.A1) e alla valorizzazione della cultura rurale (M6.A2) sia azioni di comunicazione (M6.A3). Queste ultime riguardano più in generale l attività di comunicazione dell AQST, con particolare riferimento all evento Expo 2015, e la promozione dell AQST, finalizzata all ampliamento del partenariato aderente all Accordo. M7- CONSOLIDAMENTO DELLA STRATEGIA DI SVILUPPO DELL AQST Macroazione di ampio respiro collegata alla Strategia dell AQST che si sostanzia nel voler perseguire un modello equilibrato di sviluppo che unisca le dinamiche e le potenzialità, nelle aree metropolitane, delle realtà urbane con quelle dei contesti rurali e degli spazi aperti, mediante una buona governance pubblico/privata per uno Sviluppo Urbano-Rurale intelligente, durevole e inclusivo. La Macroazione consta di tre azioni rivolte all orientamento delle politiche, piani e programmi (M7.A1) che vedono attività i cui soggetti attuatori sono prettamente gli enti di governo del territorio; Studi (M7.A2) suddivisibili in studi ancora in corso, a cui le attività dell AQST possano contribuire, o già terminati, ma per i quali si renda fattibile un applicazione sperimentale degli stessi, oppure Attività di studio da avviare; Formazione (M7.A3) prettamente rivolta agli agricoltori per attività quali ad esempio la manutenzione del verde pubblico, la gestione delle attività multifunzionali e, più in generale, il management aziendale. 3

16 Elenco riassuntivo: Macroazioni, Azioni, Attività, Coordinatori MACROAZIONE 1 - POTENZIAMENTO E MIGLIORAMENTO SISTEMA IRRIGUO AZIONI Rif. scheda ATTIVITA' Coordinatore M1.A1.1 By pass Ticinello/ Vettabbia Comune MI M1.A1 Incremento portate irrigue e miglioramento prestazioni reticolo idrico M1.A1.2 M1.A1.3 M1.A1.4 M1.A1.5 Incremento portate derivate da Martesana/Seveso (indistinte) in Roggia Vettabbia tramite riattivazione idraulica Fossa Interna Navigli Incremento portate derivate da Martesana/Seveso (indistinte) in Roggia Vettabbia tramite riattivazione connessione idraulica con Grande Sevese Completamento del sistema di alimentazione del Mulino di Chiaravalle Incremento portate irrigue derivate dal Cavo Redefossi in Cavo Borgognone Comune MI Comune MI Comune MI Comune MI M1.A1.6 Recupero portate di corsi d acqua attualmente collettati in fognatura Comune MI M1.A1.7 Recupero e valorizzazione alveo Vettabbia Alta Comune MI M1.A1.8 Redistribuzione e impinguamento portate irrigue Levata Sifone Gregotti pro Carpianese Comune MI M1.A2 Miglioramento qualità acque irrigue M1.A1.9 M1.A1.10 M1.A2.1 M1.A2.2 M1.A3.1 Incremento nel sud ovest milanese della portata di rimpinguamento dei fontanili depauperati dal CSNO attraverso il potenziamento dei canali che li intersecano (Roggia Soncino e diramazioni del Canale Villoresi) Potenziamento della multifunzionalità idraulica ed ecosistemica del reticolo idrico minore nel territorio metropolitano milanese Adeguamenti Depuratore Pero finalizzati al riutilizzo irriguo acque Finanziamento e coordinamento di azioni finalizzate al ricorso di sistemi di drenaggio sostenibile, per il convogliamento delle acque meteoriche non inquinate in corpo idrico superficiale o su suolo per la ricarica degli acquiferi Ripristino della funzionalità idraulica dell'alveo della Roggia Vettabbia in prossimità del Borgo di Chiaravalle DINAMo Coordinamento 4 Distretti Comune MI RL -DG AESS Comune MI M1.A3 Difesa dal rischio idraulico M1.A3.2 Aree di esondazione controllata per il contenimento delle piene Vettabbia Bassa in Ambito Chiaravalle Comune MI M1.A3.3 Ristrutturazione alveo e sponde Vettabbia Bassa tra Chiaravalle e levate Cascina Nuova e Molino Torrette a valle di Milano Comune MI M1.A3.4 Ripristino e potenziamento funzionale delle paratoie Vettabbia Bassa Comune MI M1.A3.5 Riconnessione del fiume Olona superiore [deviato a Rho in epoca romana] con l Olona inferiore RL DG TUDS fino al Po 4

17 MACROAZIONE 2 - RIQUALIFICAZIONE E VALORIZZAZIONE PAESAGGISTICO AMBIENTALE AZIONI Rif. scheda ATTIVITA' Coordinatore M2.A1.1 Patto per lo Sviluppo del Sistema Verde V'Arco Villoresi RL- Agricoltura M2.A1.2 Valorizzazione del paesaggio rurale - Vie d 'acqua EXPO2015 Provincia MI M2.A Fontanili dall Adda al Ticino - Sistemi ambientali di connessione per la rete ecologica Provincia MI M2.A1.4 Individuazione e potenziamento principali dorsali di sviluppo per le connessioni ecologiche in ambiti vallivi dei corsi d'acqua minori Comune MI M2.A1 Riqualificazione e valorizzazione ambiti di area vasta M2.A1.4a Realizzazione della progettualità Bando CARIPLO - MILANO CITTÀ DI CAMPAGNA LA VALLE DEL TICINELLO (Connessioni ecologiche nel Parco del Ticinello) M2.A1.4b Estensione/sviluppo connessioni ecologiche lungo la Valle del Ticinello M2.A1.4c Estensione/sviluppo connessioni ecologiche lungo la Valle della Vettabbia M2.A1.5 Riattivazione fontanili confluenti nel Parco delle Cave di Milano Comune MI M2.A1.6 Rotaie verdi M2.A1.7 Il Canale dell'esposizione. Riqualificazione agropaesaggistica comparto Cascina Radio DAVO Comune MI M2.A1.8 La biodiversità attraversa l'olona. Connessione ecologica dal Bosco di Vanzago al Parco delle Groane DAVO M2.A1.9 Olona entra in città. Biodiversità e riqualificazione nella Pianura Olona DAVO M2.A1.10 LIBRARSI studio di connessione ecologica e connessione ecologica su area vasta DiNAMo Riqualificazione del paesaggio con filari/siepi e zone umide per attirare la fauna acquatica Distretto M2.A1.11 coerente con la coltivazione a risaie Riso e Rane M2.A2.1 Varedo - Interventi di ottimizzazione ecologica e incremento della biodiversità M2.A2 Compensazioni ecologiche Expo M2.A2.2 M2.A2.3 M2.A2.4 M2.A2.5 M2.A2.6 M2.A2.7 M2.A2.8 M2.A2.9 M2.A2.10 M2.A2.11 M2.A2.12 Lainate - Interventi di tutela e potenziamento della biodiversità: nuovi boschi, zone umide e migliorie forestali Novate Milanese - Nuovi boschi nel PLIS Parco della Balossa Pregnana Milanese - Connessione ecologica dal bosco di Vanzago al Parco delle Groane: siepi, filari e miglioramenti forestali Milano: Opere di ricostruzione ecologica nell'ambito di Milano-Muggiano Milano: Opere di ricostruzione ecologica nell'ambito di Milano-Nord Ovest Milano: Opere di ricostruzione ecologica nell'ambito di Milano-Risaie Villoresi: Interventi di riqualificazione boschiva per la valorizzazione delle connessioni ecologiche lungo il canale Villoresi Trezzano- Interventi di ottimizzazione ecologica e multifunzionale di un'area verde esistente LET1 - Interventi di ottimizzazione ecologica e multifunzionale di un'area verde esistente PLIS Basso Olona e Rho Olona- Interventi di potenziamento della biodiversità: nuovi boschi e migliorie forestali Scolmatore Nord Ovest: Progetto strategico per la ricostruzione di fasce verdi lungo il Canale scolmatore Nord Ovest RL- Osservatorio Expo M2.A3.1 Convenzione in corso di stesura RL-AIPO-con il Distretto Agricolo Valle Olona (DAVO) per la conduzione delle aree di laminazione ambientale RL-DG TUDS M2.A3 Accordi per la manutenzione M2.A3.2 M2.A3.3 Accordo con agricoltori per manutenzioni spazi verdi pubblici su modello Parco delle Cave L'Isolino dell'olona: progetto di cura e rigenerazione degli spazi aperti extraurbani di proprieta comunale, Parabiago Comune MI DAVO 5

18 MACROAZIONE 3 - MIGLIORAMENTO FONDIARIO AZIONI Rif. scheda ATTIVITA' Coordinatore M3.A1.1 Interventi di manutenzione straordinaria per otto cascine con attività agricola Comune di Milano M3.A1.2 RIQUALIFICAZIONE PATRIMONIO EDILIZIO AZIENDE DAM DAM M3.A1.2a M3.A1.2b M3.A1.2c M3.A1.2d M3.A1.2e M3.A1.2f M3.A1.2g Cascina Basmetto - Azienda Agricola G. Papetti Cascina Battivacco - Azienda Agricola Fedeli Cascina Caldera - Società agricola Cascina Caldera Cascina San Gregorio - Azienda agricola Bossi Mauro Cascina Tre Ronchetti - Azienda agricola Ronchetto delle rane Cascina Campazzo - Azienda agricola Falappi Cascina Cavriana- Azienda agricola Fratelli Martini M3.A1 Riqualificazione patrimonio edilizio M3.A1.3 Cascine di proprietà del Comune di Milano attualmente non sedi di Aziende agricole Comune di Milano M3.A1.3a M3.A1.3b Cascina Linterno - recupero architettonico e riqualificazione funzionale Cascina San Bernardo M3.A1.3c Cascina Monluè M3.A1.4 I Mulini dell Olona. Riqualificazione ambientale e agrorurale dei mulini DAVO M3.A1.5 Riqualificazione ai fini ricettivi e polifunzionali strutture a magazzino DiNAMo M3.A1.6 Recupero fabbricati rurali e strutture zootecniche, realizzazione impianto biogas per il recupero di sottoprodotti della trasformazione zootecnica ed in particolare di allevamenti ittici su scala di rete comprensiva di più aziende. DiNAMo M3.A2 Ammodernamento macchinari e impianti per la produzione, trasformazione, stoccaggio e commercializzazione dei prodotti M3.A2.1 M3.A2.1.a M3.A2.1.b Macchinari e impianti aziende DAM DAM Cascina Battivacco - Azienda Agricola Fedeli Cascina Cavriana - Azienda Agricola Fratelli Martini M3.A3 Riqualificazione delle superfici agricole aziendali M3.A3.1 M3.A3.2 Riordino fondiario tramite livellamento terreni, revisione rete irrigua e della rete poderale Interventi di miglioramento fondiario per la gestione delle acque irrigue in comune di Casarile (MI) e di Rognano (PV) Tutti i Distretti DiNAMo 6

19 MACROAZIONE 4 - INNOVAZIONE DI PRODOTTO, DI PROCESSO E DI FILIERA AZIONI Rif. scheda ATTIVITA' Coordinatore M4.A1.1 LaboProG - Progetti di condivisione laboratori di filiera su contratti di rete DiNAMo MA.A1 Ottimizzazione delle risorse M4.A1.2 Dalla Terra allla Birra. Progetto di filiera della birra totalmente agricola: maltificio, birrificio e rete di produttori d'orzo distico e luppolo (Birra Agricola) con sviluppo organizzazione e coltivazione di luppolo in coltura specializzata DiNAMo M4.A1.3 Recupero fabbricati rurali per servizi di filiera DiNAMo M4.A1.4 Realizzazione di una riseria/centro di stoccaggio e confezionamento per il riso, mulino Riso e Rane M4.A2.1 Promozione della coltivazione della canapa industriale Provincia M4.A2.2 Conservazione e valorizzazione della razza bovina varzese Provincia M4.A2.3 Conservazione e valorizzazione di razze avicole lombarde Provincia M4.A2.4 Progetti di innovazione dei prodotti e dei cicli produttivi - Aziende DAM DAM M4.A2.4a Produzione di prodotti di trasformazione a marchio DAM: pasta fresca e biscotti MA.A2 Innovazione M4.A2.4b Cascina Nuova. Produzione energia da fonti rinnovabili M4.A2.5 M4.A2.6 M4.A2.7 La filiera dell'acqua. Progetti di agricoltura conservativa innovativa a filiera corta: il pane di Parabiago, la reintroduzione delle razze e delle colture autoctone. Concept, ingegneria e costruzione impianti energie rinnovabili integrabili con processi, smart grid e community, compensazioni CO2 e inquinanti, controlli. Sviluppo coltivazione di colture da biomassa per l'autosufficienza energetica (miscanto, arundo, sorgo). Miglioramento funzionale laboratorio per micropropagazione vegetale. Impianto di bricchettaggio finale. DAVO DiNAMo DiNAMo M4.A2.8 Innovazione del processo produttivo e di commercializzazione del riso: certificazione sementi, disciplinari e piattaforma informatica Riso e Rane M4.A3.1 Istituzione di Mercati riservati all esercizio della vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli Comune MI M4.A3.2 Mercati agricoli a Km 0 nelle Cascine DAM DAM M4.A3 Nuove forme di vendita e commercializzazione M4.A3.3 Accordo di fornitura tra DAM e GDO per commercializzazione pasta fresca, riso, ortaggi, salumi. M4.A3.4 ll nuovo Verziere: mercati agricoli itineranti tra le aziende dei Distretti DiNAMo DAM M4.A3.5 Accordi con pasticcerie, riserie e distributori di eccellenza per la produzione di dolci (biscotti e torte) a base di farina di riso per celiaci Distretto Riso e Rane M4.A3.6 Partecipazione a mercati e sagre promosse dai comuni con prodotti aziendali Distretto Riso e Rane 7

20 MACROAZIONE 5 - MULTIFUNZIONALITA' AZIONI Rif. Scheda ATTIVITA' Coordinatore M5.A1.1 Ville d acqua. Alla scoperta delle ville storiche DAVO M5.A1 Ricezione, ospitalità e fruizione spazi aperti M5.A1.2 Percorsi d'acqua. Utilizzo dei percorsi lungo la rete idrica primaria DAVO M5.A1.3 Rete di percorsi boschivi di connessione tra aziende forestali con recupero edilizio di cascinelli di caccia ed agricoli per attività scientifica, turistica e ricettiva. DINAMo M5.A1.4 Mobilità dolce nel territorio rurale metropolitano Coordinamento 4 Distretti M5.A2.1 Nocetum - Cascina Corte San Giacomo Comune MI M5.A2.2 Attivita sociali aziende DAM DAM M5.A2 Attività sociali M5.A2.2a M5.A2.2b M5.A2.2c M5.A2.2d M5.A2.3 M5.A2.4 Cascina Basmetto Azienda Agricola G.Papetti Cascina Campi- Azienda Agricola Campi Cascina Caldera Società Agricola Caldera Cascina Sora Azienda Agricola Paloschi Cooperativa Sociale Agricola - Impiego di soggetti socialmente svantaggiati nelle DINAMo attività agricole e recupero di strutture rurali Cooperativa Sociale Contina - Incremento di attività agricola a scopi rieducativi e di DiNAMo recupero sociale M5.A3.1 Educazione e didattica aziende DAM DAM M5.A3.1a Cascina Battivacco - Azienda Agricola Fedeli DAM M5.A3.1b Cascina Caldera - Società Agricola Caldera DAM M5.A3 Educazione e didattica M5.A3.1c Cascina Campazzo - Azienda Agricola Falappi DAM M5.A3.1d Cascina Campi - Azienda Agricola Campi DAM M5.A3.1e Cascina Cavriana - Azienda Agricola Fratelli Martini DAM M5.A3.1f M5.A3.2 Cascina Sora - Azienda Agricola Paloschi Alfabeto delle acque. Divulgazione e formazione DAM DAVO 8

21 MACROAZIONE 6 - VALORIZZAZIONE E PROMOZIONE DEL TERRITORIO E DELLA CULTURA RURALE AZIONI Rif. scheda ATTIVITA' Coordinatore M6.A1 Marketing territoriale M6.A1.1 Terre slow ad un passo da Milano EXPO 2015 lungo le vie d acqua DiNAMo M6.A1.2 Progetto di comprensorio turistico "Terre dei Navigli" DiNAMo M6.A1.3 DEMOFARM vetrina della tecnologia agricola applicata in campo aperto DiNAMo M6.A1.4 Cartellonistica e marketing territoriale per pubblicizzazione prodotti e promozione marchio dna controllato Riso e Rane M6.A2.1 M6.A2.2 Manifestazione Cascine Aperte Manifestazione Canto liturgico Comune MI Comune MI M6.A2 Valorizzazione della cultura rurale M6.A2.3 Cascina Cuccagna.Progetto partecipativo di valorizzazione della cultura rurale nel contesto urbano milanese Comune MI M6.A2.4 Nocetum - MATERCULT: Milano Agricoltura TERritorio CULTura Comune MI M6.A2.5 Promozione della cultura contadina DAM M6.A2.6 Nuova agricoltura a ovest di Milano - candidatura bando Mipaaf "gara EXPO" DiNAMo M6.A3.1 Promozione dell'aqst Comune MI M6.A3 Comunicazione M6.A3.1a M6.A3.1b M6.A3.1c M6.A3.1d Immagine coordinata AQST Comunicazione via web dell'aqst Milano Metropoli Rurale Promozione dell'aqst in ambito EXPO 2015 (art. 13 AQST) Promozione dell'aqst per l'ampliamento del partenariato (art. 13 AQST) 9

22 MACROAZIONE 7 - CONSOLIDAMENTO DELLA STRATEGIA DI SVILUPPO DELL'AQST AZIONI Rif. scheda ATTIVITA' Coordinatore M7.A1.1 Pianificazione territoriale-paesaggistica di area vasta RL - DG TUDS M7.A1 Orientamento politiche, piani e programmi M7.A1.1a M7.A1.1b M7.A1.1c M7.A1.2 M7.A1.3 Implementazione degli strumenti di pianificazione territoriale nell'ambito delle attività di revisione del PTR Valorizzazione e integrazione azioni previste nel Piano Territoriale Regionale d'area Navigli Lombardi Criteri di gestione e governo dei paesaggi periurbani Coordinamento delle azioni dell'aqst "Milano metropoli rurale" con le politiche di tutela delle acque naturali del PdG Po, del PTUA di Regione Lombardia e degli AQST "Contratti di Fiume" Rinnovo di lungo periodo contratti di affittanza agraria di fondi rurali RL-DG AESS Comune MI M7.A1.4 Sviluppo della Food Policy Comune MI M7.A1.5 Aggiornamento dello scenario strategico ed elaborazione della vision per lo sviluppo intelligente, durevole e inclusivo dell'ambito territoriale metropolitano milanese Comune MI M7.A2 Studi M7.A2.1 Studio della riqualificazione paesaggistica, ecologica e fruitiva del percorso storico della Roggia Soncino unitamente al mantenimento e miglioramento della qualità dell'acqua della stessa mediante accordi con i frontisti DINAMo M7.A2.2 Scenario, bilancio energetico e studio di fattibilità delle produzioni energetiche rinnovabili potenziali e integrabili disponibili sul territorio del Distretto DiNAMo DiNAMo M7.A3 Formazione M7.A3.1 Formazione agricoltori per tecniche di coltivazione e stoccaggio riso Distretto Riso e Rane 10

23 importo da reperire importo finanziato REGIONE LOMBARDIA importo finanziato COMUNE importo finanziato PROVINCIA importo finanziato DAM importo finanziato DAVO importo finanziato DINAMO importo finanziato RISO e RANE importo finanziato ALTRI Totale investimenti per macroazione Quadro finanziario complessivo MACROAZIONE 1 - POTENZIAMENTO E MIGLIORAMENTO SISTEMA IRRIGUO , ,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, ,00 MACROAZIONE 2 - RIQUALIFICAZIONE E VALORIZZAZIONE PAESAGGISTICO AMBIENTALE , , , ,00 0,00 0,00 0,00 0, , ,00 MACROAZIONE 3 - MIGLIORAMENTO FONDIARIO ,00 0, ,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , ,00 MACROAZIONE 4 - INNOVAZIONE DI PRODOTTO, DI PROCESSO E DI FILIERA ,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , ,00 MACROAZIONE 5 - MULTIFUNZIONALITA' ,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, ,00 MACROAZIONE 6 - VALORIZZAZIONE E PROMOZIONE DEL TERRITORIO E DELLA CULTURA RURALE , ,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , ,00 MACROAZIONE 7 - CONSOLIDAMENTO DELLA STRATEGIA DI SVILUPPO DELL'AQST , ,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, ,00 TOTALI , , , ,00 0,00 0,00 0,00 0, , ,00 Note esplicative al Quadro finanziario complessivo - Il Quadro finanziario complessivo è articolato nelle 7 Macroazioni del Piano: il costo complessivo delle Macroazioni è suddiviso in Importo da reperire e risorse già disponibili che sono imputate ai diversi soggetti sottoscrittori AQST e ad altri soggetti. - Gli importi da reperire saranno in buona parte oggetto di richieste di finanziamento sui bandi dei Programmi Operativi Regionali e Nazionali, finanziati dai Fondi Strutturali (FEASR innanzitutto, ma anche FESR ed FSE); altre fonti finanziarie potranno essere il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, i Programmi Europei a Gestione Diretta ed altre pubbliche e private. In questa voce sono comprese anche le risorse oggetto di investimento da parte delle aziende agricole. - Le risorse imputate ad altri soggetti sono provenienti in gran parte da finanziamenti della Società Expo, della Fondazione Cariplo e da altri pubblici e privati. - Il totale degli investimenti per Macroazioni e per l intero AQST comprende le risorse già quantificate, mentre il costo di alcune Attività è ancora da stimare. Nel corso dell attuazione dell AQST il Quadro finanziario sarà quindi soggetto ad aggiornamenti e modifiche. 11

24 MACROAZIONE 1 POTENZIAMENTO E MIGLIORAMENTO SISTEMA IRRIGUO AZIONE M1.A1 Incremento portate irrigue e miglioramento prestazioni reticolo idrico AZIONE M1.A2 Miglioramento qualità acque irrigue AZIONE M1.A3 Difesa dal rischio idraulico 12

25 COD M1.A1.1 TITOLO ATTIVITA BY PASS TICINELLO-VETTABBIA DESCRIZIONE ATTIVITA Realizzazione manufatto idraulico di collegamento tra la tombinatura del Cavo Ticinello e quella della Roggia Vettabbia e dell impianto di regolazione e ripartizione delle portate OBIETTIVI: Ripristino portate irrigue in Vettabbia Alta a beneficio di fondi agricoli compresi tra Via Ripamonti e Via Emilia. RISULTATI ATTESI: Nuovo apporto quote irrigue fino a 2mc/s; Incremento produttività dei fondi interessati + incremento biodiversità in aree agricole; Appianamento contenziosi pregressi con Utenze Irrigue. CRITICITA ATTESE: Eventuali interferenze con rete sottoservizi; Convenzionamento rapporti tra utenze irrigue e Consorzio Est Ticino Villoresi RISORSE COMPLESSIVE ,00 SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA COMUNE MILANO LOCALIZZAZIONE MILANO Via Castelbarco SOGGETTO ATTUATORE: COMUNE MILANO SOGGETTI COINVOLTI CONSORZIO DI BONIFICA EST TICINO VILLORESI UTENTI CAVO TICINELLO CONSORZIO DI ROGGIA VETTABBIA REGIONE LOMBARDIA PROVINCIA DI MILANO RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE ,00: risorse da reperire TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 3 MESI da inizio lavori STATO DI AVANZAMENTO DELLE SINGOLE ATTIVITA SCHEDA COMPILATA DA CESARE SALVETAT Comune di Milano, MAURIZIO BROWN il SCHEDA AGGIORNATA DA. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) Fig. 1 NOTE 13

26 Fig. 1 Collegamento tra il Ticinello e la Vettabbia in via Castelbarco Ticinello Vettabbia Collegamento 14

27 COD M1.A1.2 TITOLO ATTIVITA INCREMENTO PORTATE DERIVATE DA MARTESANA/SEVESO (INDISTINTE) IN ROGGIA VETTABBIA TRAMITE RIATTIVAZIONE IDRAULICA FOSSA INTERNA NAVIGLI DESCRIZIONE ATTIVITA E OBIETTIVI: Recupero portate irrigue altrimenti perse in Cavo Redefossi - a beneficio di fondi agricoli compresi tra Via Ripamonti e Via Emilia. RISULTATI ATTESI: Nuovo apporto quote irrigue = max 1,5 mc/s; Incremento produttività dei fondi interessati + incremento biodiversità in aree agricole; Superamento contenziosi pendenti con Utenze Irrigue. CRITICITA ATTESE: Difficoltà di cantierizzazione lungo il tracciato; Eventuali interferenze/infiltrazioni con aree edificate limitrofe; Eventuali interferenze con rete sottoservizi; Interferenze con la viabilità. SOTTOATTIVITA 1. Rimozione materiale di costipazione alveo Fossa Interna Navigli (setto centrale) 2. Pulizia + verifica statica/funzionale tratte tombinate o posa tubazioni; 3. Ripristino manufatti idraulici con meccanismi di ripartizione portate RISORSE COMPLESSIVE SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA COMUNE MILANO SOTTOATTIVITA DESCRIZIONE SOTTO ATTIVITA Ripristino idraulico parziale della Fossa Interna tra Via S. Marco e Via Vettabbia/ Darsena; Pulizia + verifica statica/funzionale tratte tombinate del Grande Sevese; Ripristino manufatti idraulici con meccanismi di ripartizione portate LOCALIZZAZIONE MILANO CERCHIA NAVIGLI (tra Via S. Marco / P.zza Vetra/ Via Vettabbia / Darsena) SOGGETTO ATTUATORE COMUNE MILANO o CONSORZIO CANALE VILLORESI SOGGETTI COINVOLTI COMUNE MILANO - CONSORZIO CANALE VILLORESI REGIONE LOMBARDIA RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE : risorse da reperire TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 4 anni da inizio lavori RISULTATI PRODOTTI/ATTESI : incremento della portata complessiva convogliata in Cavo Redefossi verso Roggia Vettabbia STATO DI AVANZAMENTO DELLE SINGOLE ATTIVITA SCHEDA COMPILATA DA Cesare Salvetat Comune di Milano, Maurizio Brown SCHEDA AGGIORNATA DA IL ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 15

28 COD M1.A1.3 TITOLO ATTIVITA INCREMENTO PORTATE DERIVATE DA MARTESANA/SEVESO (INDISTINTE) IN ROGGIA VETTABBIA TRAMITE RIATTIVAZIONE CONNESSIONE IDRAULICA CON GRANDE SEVESE DESCRIZIONE ATTIVITA OBIETTIVI: Recupero portate irrigue altrimenti perse in Cavo Redefossi - a beneficio di fondi agricoli compresi tra Via Ripamonti e Via Emilia RISULTATI ATTESI: Nuovo apporto quote irrigue = max 1mc/s; Incremento produttività dei fondi interessati + incremento biodiversità in aree agricole; Superamento contenziosi pendenti con Utenze Irrigue CRITICITA ATTESE: Difficoltà di cantierizzazione lungo il tracciato sotto Via Borgonuovo; Eventuali interferenze/infiltrazioni con aree edificate limitrofe lungo tutto il percorso tombinato del Grande Sevese; Eventuali interferenze con rete sottoservizi; Eventuali incoerenze del profilo idraulico SOTTOATTIVITA 4. Ripristino Cavo Borgonovo lungo la via omonima, da Via Fatebenefratelli a Via Croce Rossa 5. Pulizia e verifica statica/funzionale tratte tombinate del Grande Sevese 6. Ripristino manufatti idraulici con meccanismi di ripartizione portate RISORSE COMPLESSIVE SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA COMUNE MILANO SOTTOATTIVITA DESCRIZIONE E SOTTO ATTIVITA Ripristino Cavo Borgonovo lungo la via omonima, da Via Fatebenefratelli a Via Croce Rossa; Pulizia e verifica statica/funzionale tratte tombinate del Grande Sevese; Ripristino manufatti idraulici con meccanismi di ripartizione portate LOCALIZZAZIONE MILANO Via Borgonuovo/ Montenapoleone/ Durini/ Larga/ P.zza Vetra/ Via Vettabbia SOGGETTO ATTUATORE COMUNE MILANO o CONSORZIO CANALE VILLORESI SOGGETTI COINVOLTI COMUNE MILANO - CONSORZIO CANALE VILLORESI REGIONE LOMBARDIA RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE : risorse da reperire TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 2 ANNI da inizio lavori RISULTATI PRODOTTI/ATTESI : incremento della portata complessiva convogliata in Cavo Redefossi verso Roggia Vettabbia STATO DI AVANZAMENTO DELLE SINGOLE ATTIVITA SCHEDA COMPILATA DA CESARE SALVETAT Comune di Milano, MAURIZIO BROWN il SCHEDA AGGIORNATA DA IL ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 16

29 COD M1.A1.4 TITOLO ATTIVITA COMPLETAMENTO DEL SISTEMA DI ALIMENTAZIONE DEL MULINO DI CHIARAVALLE DESCRIZIONE ATTIVITA OBIETTIVI - Recupero portate irrigue altrimenti perse in Cavo Redefossi - a beneficio di fondi agricoli a valle del Borgo di Chiaravalle; - Riattivazione Mulino di Chiaravalle con acque provenienti dal Depuratore di Nosedo in tempo per EXPO 2015; - Completamento opere di mitigazione e compensazione ambientale del Depuratore di Nosedo. RISULTATI ATTESI - Nuovo apporto quote irrigue fino a 1 mc/s (Cavo Macconaco / Mulino Chiaravalle / Cavo Taverna / Roggia Vettabbia Bassa in territorio Comune S. Donato); - Nuovo apporto quote irrigue fino a 500 l/s (Cavo Collegato); - Integrazione/ sviluppo interventi in fase di attuazione per Parco Vettabbia (finanziamento Comune Milano + Regione Lombardia) e già attuati per il restauro/ripristino del Mulino di Chiaravalle (finanziamento Provincia Milano / Parco Sud); - Incremento produttività dei fondi interessati + incremento biodiversità in aree agricole. CRITICITA ATTESE - Tratta adduzione: eventuali difficoltà di raccordo tra tratte di canalizzazione già realizzate con possibili perdite di carico; - Tratta scarico: attuale indisponibilità aree private a valle del Monastero, occupate da orti spontanei; - Acquisizione aree private per riapertura Cavo Macconago a valle del Monastero e sgombero eventuali occupanti; - Ripartizione diritti d acque tra Utenze irrigue di Roggia Vettabbia, Utenze irrigue di Cavo Taverna e Comunità Monastica Chiaravalle; - Tempistica incerta per di autorizzazione allo scarico da parte della Provincia di Milano per acque provenienti dal Depuratore di Nosedo, previo aggiornamento del RIM con nuovo Cavo Macconago a monte e a valle del mulino, in fase di aggiornamento PGT. SOTTOATTIVITA 1. Realizzazione manufatto idraulico di collegamento tra Cavo Macconago ripristinato a monte di Via S. Arialdo con sifone interno al Monastero; 2. Riapertura Cavo Macconago a valle del mulino fino a raccordo con Cavo Taverna e Vettabbia Bassa (in territorio Comune di S. Donato). RISORSE COMPLESSIVE Tratta adduzione: ,00 Tratta scarico: verificare disponibilità per attività di scavo Utenze di Roggia Vettabbia e di Taverna SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA COMUNE MILANO 17

30 ATTIVITA 1 - Realizzazione manufatto idraulico di collegamento tra Cavo Macconago ripristinato a monte di Via S. Arialdo con sifone interno al Monastero LOCALIZZAZIONE MILANO Via S. Arialdo SOGGETTO ATTUATORE COMUNE MILANO SOGGETTI COINVOLTI CONSORZIO DI BONIFICA EST TICINO VILLORESI PROVINCIA MILANO PARCO SUD RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE ,00: COMUNE MILANO con risorse probabilmente già disponibili TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 3 MESI da inizio lavori STATO DI AVANZAMENTO Progetto Esecutivo per ambito interno al Monastero, di proprietà della Comunità Monastica, già approvato da Parco Sud MONITORAGGIO SCHEDA COMPILATA DA Cesare Salvetat, Comune Milano ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE ATTIVITA 2 - Riapertura Cavo Macconago a valle del mulino fino a raccordo con Cavo Taverna e Vettabbia Bassa (in territorio Comune di S. Donato) LOCALIZZAZIONE MILANO Monastero Chiaravalle (aree a valle del mulino) + aree limitrofe a Vettabbia Bassa comprese tra Monastero e Via S. Bernardo SOGGETTO ATTUATORE 1) COMUNE MILANO 2) UTENZE IRRIGUE ROGGIA VETTABBIA E CAVO TAVERNA SOGGETTI COINVOLTI COMUNITA MONASTICA CONSORZIO ROGGIA VETTABBIA UTENZE IRRIGUE CAVO TAVERNA PROPRIETA PRIVATE PROVINCIA MILANO PARCO SUD RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE COMUNE MILANO - UTENZE IRRIGUE ROGGIA VETTABBIA TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 3 MESI da inizio lavori STATO DI AVANZAMENTO Verifica fattibilità con Utenze Irrigue Roggia Vettabbia e Progettisti incaricati da Comunità Monastica MONITORAGGIO SCHEDA COMPILATA DA Cesare Salvetat, Comune Milano ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) vd. Fig 1, Fig. 2 NOTE 18

31 Fig. 1 - Planimetria Fig 2 - Sezioni 19

32 COD M1.A1.5 TITOLO ATTIVITA INCREMENTO PORTATE IRRIGUE DERIVATE DAL CAVO REDEFOSSI IN CAVO BORGOGNONE DESCRIZIONE ATTIVITA OBIETTIVI: Recupero portate irrigue altrimenti perse in Cavo Redefossi - a beneficio di fondi agricoli presenti in ambito fluviale Lambro Settentrionale. RISULTATI ATTESI: Nuovo apporto quote irrigue fino a 1mc/s; Incremento produttività dei fondi interessati + incremento biodiversità in aree agricole CRITICITA ATTESE: Eventuali interferenze con rete sottoservizi SOTTOATTIVITA 7. Adeguamento del manufatto di derivazione da Cavo Redefossi a Cavo Borgognone in corrispondenza Piazza 5 Giornate 8. Riqualificazione manufatti idraulici con meccanismi di ripartizione portate lungo il tracciato: Cavo Borgognone/ Roggia Spazzòla/ Roggia Triulza RISORSE COMPLESSIVE ,00 SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA COMUNE MILANO 20

33 SOTTOATTIVITA 1 Adeguamento del manufatto di derivazione da Cavo Redefossi a Cavo Borgognone in corrispondenza Piazza 5 Giornate DESCRIZIONE SOTTO ATTIVITA Modifica delle paratoie di derivazione delle acque dal Cavo Redefossi LOCALIZZAZIONE MILANO P.zza 5 Giornate SOGGETTO ATTUATORE: COMUNE MILANO SOGGETTI COINVOLTI UTENTI ROGGIA SPAZZOLA UTENTI ROGGIA TRIULZA REGIONE LOMBARDIA PROVINCIA DI MILANO RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Risorse da reperire TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 4 MESI da inizio lavori RISULTATI PRODOTTI/ATTESI: incremento della portata complessiva derivabile dal Cavo Redefossi verso il Cavo Borgognone STATO DI AVANZAMENTO DELLE SINGOLE ATTIVITA SCHEDA COMPILATA DA CESARE SALVETAT Comune di Milano, MAURIZIO BROWN IL SCHEDA AGGIORNATA DA. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) Fig. 1 (provvisoria) NOTE SOTTOATTIVITA 2 Riqualificazione manufatti idraulici con meccanismi di ripartizione portate lungo il tracciato: Cavo Bergognone/ Roggia Spazzòla/ Roggia Triulza DESCRIZIONE SOTTO ATTIVITA Adeguamento dei manufatti di ripartizione delle portate tra la Roggia Spazzola e la Roggia Triulza LOCALIZZAZIONE MILANO Via Attilio Regolo SOGGETTO ATTUATORE: COMUNE MILANO SOGGETTI COINVOLTI UTENTI ROGGIA SPAZZOLA UTENTI ROGGIA TRIULZA REGIONE LOMBARDIA PROVINCIA DI MILANO RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Risorse da reperire TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 6 MESI da inizio lavori RISULTATI PRODOTTI/ATTESI: Incremento della portata complessiva derivabile dal Cavo Redefossi verso il Cavo Borgognone STATO DI AVANZAMENTO DELLE SINGOLE ATTIVITA SCHEDA COMPILATA DA CESARE SALVETAT Comune di Milano, MAURIZIO BROWN il SCHEDA AGGIORNATA DA. IL ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) Fig.2 (provvisoria) NOTE 21

34 Fig. 1 Derivazione Cavo Borgognone dal Cavo Redefossi in P.zza 5 Giornate Fig. 2 ripartizione portate del Borgognone tra le rogge Spazzola e Triulza in via Attilio Regolo 22

35 COD M1.A1.6 TITOLO ATTIVITA RECUPERO PORTATE DI CORSI D ACQUA ATTUALMENTE COLLETTATI IN FOGNATURA DESCRIZIONE ATTIVITA Individuazione e reimmissione nel reticolo idrico superficiale scarichi in fognatura provenienti da coli di corsi d acqua Obiettivi: Ottimizzazione delle prestazioni dei depuratori dei reflui urbani; recupero portate irrigue; Risultati attesi: incremento efficienza depuratori dei reflui urbani / proporzionale abbattimento costi di depurazione; incremento disponibilità quote irrigue in favore della produttività agricola; incremento qualità ambientale purchè in assenza di carichi inquinanti; Criticità: difficoltà individuazione scarichi in fognatura (zone tombinate in ambito urbanizzato); possibile indisponibilità recapiti alternativi RIM compatibili; qualità delle acque distolte da fognatura; verifica capacità idraulica dei corsi d acqua recettori; SOTTOATTIVITA (parallele) 1 Intervento su Fontanile dei Frati - località Baggio (Milano) 2 Intervento su Torrente Garbogera località Novate Milanese 3 eventuali altre RISORSE COMPLESSIVE 1 Intervento su Fontanile dei Frati progetto già finanziato di imminente attuazione 2 Intervento su Torrente Garbogera ,00 da reperire SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA COMUNE DI MILANO SOTTOATTIVITA 1 - Intervento su Fontanile dei Frati DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Intervento su Fontanile dei Frati LOCALIZZAZIONE Località Baggio in Comune di Milano SOGGETTO ATTUATORE Metropolitana Milanese MM SOGGETTI COINVOLTI COMUNE DI MILANO AZIENDA AGRICOLA LOCALE RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE COMUNE DI MILANO progetto già finanziato TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Attuazione imminente RISULTATI PRODOTTI/ATTESI incremento efficienza depuratori dei reflui urbani / proporzionale abbattimento costi di depurazione; incremento qualità ambientale conseguente ad aumento portate disponibili (buona qualità) confluenti in Parco delle Cave anche in periodo di asciutta del Canale Villoresi; STATO DI AVANZAMENTO PROGETTO ESECUTIVO di imminente attuazione SCHEDA COMPILATA DA CESARE SALVETAT Comune di Milano il

36 SCHEDA AGGIORNATA da il ALLEGATI NOTE SOTTOATTIVITA 2 - Intervento su Torrente Garbogera DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Intervento su Torrente Garbogera LOCALIZZAZIONE Località Baggio in Comune di Milano SOGGETTO ATTUATORE Metropolitana Milanese MM SOGGETTI COINVOLTI COMUNE DI NOVATE MILANESE - COMUNE DI MILANO MM - RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE COMUNE DI MILANO ,00 da reperire TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 2 anni da inizio lavori da avviare contestualmente ad eventuale adeguamento alveo Torrente Pudiga RISULTATI PRODOTTI/ATTESI incremento efficienza depuratori dei reflui urbani / proporzionale abbattimento costi di depurazione; controllo piene meteoriche, previa verifica/ incremento capacità di deflusso del Torrente Pudiga STATO DI AVANZAMENTO STUDIO FATTIBILITA SCHEDA COMPILATA DA CESARE SALVETAT Comune di MIlano il SCHEDA AGGIORNATA da. Il. ALLEGATI NOTE 24

37 COD M1.A1.7 TITOLO ATTIVITA RECUPERO E VALORIZZAZIONE ALVEO VETTABBIA ALTA DESCRIZIONE AZIONE OBIETTIVI: 1. miglioramento prestazioni RIM con risezionamento alveo per miglioramento deflusso portate 2. potenziamento infrastrutture verde-blu con creazione corridoio ecologico e parco longitudinale dalle Basiliche all Abbazia di Chiaravalle 3. recupero e valorizzazione dei manufatti idraulici storici: Mulino del Vigentino, Mulino della Valle, Sifone Gregotti. RISULTATI ATTESI: Aumento portata disponibile per irrigazione riducendo perdite in alveo Vettabbia mantenimento/recupero manufatti idraulici di derivazione - miglioramento accessi manutentivi alveo Vettabbia Alta Controllo vegetazione in alveo implementazione pista ciclabile tra parco Basiliche a Parco Vettabbia e Abbazia Chiaravalle Incrementi flusso e fruizione verso Parco Vettabbia CRITICITA : Interferenza con urbanizzato Nodi idraulici/geografici da risolvere per attraversamenti parco longitudinale Funzione Vettabbia Alta come vasca volano per scaricatori di piena fognature Integrazione architettonica/paesaggistica accessi manutentivi ATTIVITA 1 Identificazione nel dettaglio e soluzione dei nodi critici di interferenza tra tracciato Roggia Vettabbia e viabilità superficiale e/o urbanizzato; Progettazione preliminare, definitiva, esecutiva 2 Pulizia dell alveo, messa in sicurezza e ripristino dei muri storici, ove presenti, e dei manufatti idraulici e delle levate; 3 Realizzazione degli accessi manutentivi all alveo; 4 Riempimento di parte dell alveo con inerte e realizzazione della sponda rinaturalizzata ; 5 Realizzazione delle vasche di naturalizzazione del piano ciclabile e della relativa impiantistica; 6 Soluzione con opere puntuali dei nodi di interferenza del tracciato con viabilità e/o tessuto urbanizzata; 7 Realizzazione della pista ciclabile sul terrapieno e relativa impiantizzazione; 8 Recupero dei mulini e valorizzazione della loro fruizione turistico / ambientale RISORSE COMPLESSIVE Progettazione: Recupero manufatti: Risezionamento e miglioramento accessi manutentivi: Realizzazione Corridoio Verde Pista Ciclabile: TOT. = euro SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA COMUNE DI MILANO 1 DESCRIZIONE SOTTO ATTIVITA Identificazione nel dettaglio e soluzione dei nodi critici di interferenza tra tracciato Roggia Vettabbia e viabilità superficiale e/o urbanizzato; Progettazione preliminare, definitiva, esecutiva LOCALIZZAZIONE - Dal Parco delle Basiliche al Parco della Vettabbia SOGGETTO ATTUATORE - Consorzio di Bonifica Est Ticino - Villoresi SOGGETTI COINVOLTI Consorzio di Roggia Vettabbia, Comune di Milano, A.S.P. Golgi Radaelli per conto degli agricoltori 25

38 utilizzatori delle acque irrigue RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE da reperire Comune di Milano TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Dieci mesi STATO DI AVANZAMENTO Progetto esecutivo intervento e capitolato speciale di appalto (anche in lotti) SCHEDA COMPILATA DA M.L.Coffano Consorzio di Roggia Vettabbia CESARE SALVETAT (Comune di Milano) il SCHEDA AGGIORNATA DA ALLEGATI - NOTE - 2 DESCRIZIONE SOTTO ATTIVITA Pulizia dell alveo e ripristino dei muri storici, ove presenti, e dei manufatti idraulici LOCALIZZAZIONE - Dal Parco delle Basiliche al Parco della Vettabbia SOGGETTO ATTUATORE - Consorzio di Bonifica Est Ticino - Villoresi SOGGETTI COINVOLTI Consorzio di Roggia Vettabbia, AMSA. Comune di Milano RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Pulizia alveo da reperire - Comune di Milano (ev. fondi speciali del CB ETV) Recupero Manufatti: da reperire tra Comune di Milano, Consorzio di roggia Vettabbia e altri soggetti privati interessati TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Pulizia e ripristino muri di sponda: tre mesi, non irrigui, tra febbraio e aprile Recupero manufatti idraulici: un anno RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Eliminazione della vegetazione di alto e medio fusto cresciuta in alveo. Allontanamento delle macerie e dei rifiuti accumulatisi in alveo Eliminazione e/o ridistribuzione degli accumuli di limo e altro materiale organico Ripristino delle sponde in muratura di valore estetico Messa in Sicurezza e Recupero degli edifici dei manufatti idraulici di pregio STATO DI AVANZAMENTO SCHEDA COMPILATA DA M.L.Coffano Consorzio di Roggia Vettabbia CESARE SALVETAT (Comune di Milano) il SCHEDA AGGIORNATA DA ALLEGATI - NOTE - 26

39 3 DESCRIZIONE SOTTO ATTIVITA Realizzazione degli accessi manutentivi all alveo LOCALIZZAZIONE - Dal Parco delle Basiliche al Parco della Vettabbia SOGGETTO ATTUATORE - Comune di Milano SOGGETTI COINVOLTI (inteso come soggetti aventi ruolo attivo nelle singole attività) Consorzio di Bonifica Est Ticino - Villoresi Consorzio di Roggia Vettabbia Comune di Milano RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE da reperire - Comune di Milano TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE tre mesi, non irrigui, tra febbraio e aprile RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Possibilità di accesso a tutti i tratti della Roggia Vettabbia con macchinari adatti alla pulizia e manutenzione dell alveo STATO DI AVANZAMENTO SCHEDA COMPILATA DA M.L.Coffano Consorzio di Roggia Vettabbia CESARE SALVETAT (Comune di Milano) il SCHEDA AGGIORNATA DA ALLEGATI - NOTE - 4 DESCRIZIONE SOTTO ATTIVITA Riempimento di parte dell alveo con inerte e realizzazione della sponda rinaturalizzata LOCALIZZAZIONE - Dal Parco delle Basiliche al Parco della Vettabbia SOGGETTO ATTUATORE - Consorzio di Bonifica Est Ticino - Villoresi SOGGETTI COINVOLTI Consorzio di Roggia Vettabbia Comune di Milano RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE da reperire Comune di Milano TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE tre mesi, non irrigui, tra febbraio e aprile RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Migliore deflusso delle portate verso valle, con maggiore velocità corrente, minori zone di ristagno, minore crescita vegetazione acquatica e spondale, terreno di riproduzione murrina; disponibilità di piano per realizzazione di pista ciclabile, sommergibile in caso, estremamente remoto, di piena della Roggia Vettabbia. STATO DI AVANZAMENTO DELLE SINGOLE ATTIVITA SCHEDA COMPILATA DA M.L.Coffano Consorzio di Roggia Vettabbia CESARE SALVETAT (Comune di Milano) il SCHEDA AGGIORNATA DA ALLEGATI - NOTE - 27

40 5 DESCRIZIONE SOTTO ATTIVITA Realizzazione delle vasche di naturalizzazione del piano ciclabile e della relativa impiantistica LOCALIZZAZIONE - Dal Parco delle Basiliche al Parco della Vettabbia SOGGETTO ATTUATORE - Comune di Milano SOGGETTI COINVOLTI Consorzio di Bonifica Est Ticino - Villoresi Consorzio di Roggia Vettabbia Comune di Milano RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE da reperire - Comune di Milano TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE un anno RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Realizzazione di un corridoio ecologico verde / blu tra il Parco delle Basiliche e il Parco della Vettabbia. Scelta e agevole gestione e manutenzione della vegetazione di medio e basso fusto in alveo. Aumento di gradevolezza, valore estetico e funzionalità ambientale del corso della Roggia Vettabbia Alta STATO DI AVANZAMENTO DELLE SINGOLE ATTIVITA SCHEDA COMPILATA DA M.L.Coffano Consorzio di Roggia Vettabbia CESARE SALVETAT (Comune di Milano) il SCHEDA AGGIORNATA DA ALLEGATI - NOTE - 6 DESCRIZIONE SOTTO ATTIVITA Soluzione con opere puntuali dei nodi di interferenza del tracciato con viabilità e/o tessuto urbanizzata LOCALIZZAZIONE - V.Le Toscana/Via Castelbarco Via Ripamonti/Molinovigentino V.Le Ortles Via Broni - Via Cortina D Ampezzo Via Pordoi SOGGETTO ATTUATORE - Comune di Milano SOGGETTI COINVOLTI Consorzio di Bonifica Est Ticino - Villoresi Consorzio di Roggia Vettabbia RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE da reperire - Comune di Milano TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE un anno RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Superamento delle interferenze del corridoio ecologico verde / blu tra il Parco delle Basiliche e il Parco della Vettabbia e la viabilità e/o l edificato, dando continuità al primo e alla pista ciclopedionale per la sua fruizione. Aumento di valore estetico, funzionalità e fruibilità del corso della Roggia Vettabbia Alta STATO DI AVANZAMENTO DELLE SINGOLE ATTIVITA SCHEDA COMPILATA DA M.L.Coffano Consorzio di Roggia Vettabbia CESARE SALVETAT (Comune di 28

41 Milano) il SCHEDA AGGIORNATA DA ALLEGATI - NOTE - 7 DESCRIZIONE SOTTO ATTIVITA Realizzazione della pista ciclabile sul terrapieno e relativa impiantizzazione LOCALIZZAZIONE - Dal Parco delle Basiliche al Parco della Vettabbia SOGGETTO ATTUATORE - Comune di Milano Ente Strade SOGGETTI COINVOLTI Comune di Milano Consorzio di Bonifica Est Ticino - Villoresi Consorzio di Roggia Vettabbia RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE da reperire - Comune di Milano TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Un anno RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Aumento fruibilità del corso della Roggia Vettabbia Alta Creazione di un corridoio ciclopedonale diretto dal Parco delle Basiliche al Parco della Vettabbia STATO DI AVANZAMENTO DELLE SINGOLE ATTIVITA SCHEDA COMPILATA DA M.L.Coffano Consorzio di Roggia Vettabbia CESARE SALVETAT (Comune di Milano) il SCHEDA AGGIORNATA DA ALLEGATI - NOTE - 8 DESCRIZIONE SOTTO ATTIVITA Recupero dei mulini e valorizzazione della loro fruizione turistico / ambientale LOCALIZZAZIONE - Mulino del Vigentino (Ripamonti); Mulino della Valle (via dell Assunta / Via Cortina d Ampezzo); Levadino di Vaiano (Via Vaiano Valle) SOGGETTO ATTUATORE - Soggetti privati SOGGETTI COINVOLTI Comune di Milano RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE da definire TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Non definibili RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Aumento fruibilità del corso della Roggia Vettabbia Alta; creazione di poli di aggregazione sociale e di interesse turistico. STATO DI AVANZAMENTO DELLE SINGOLE ATTIVITA 29

42 SCHEDA COMPILATA DA M.L.Coffano Consorzio di Roggia Vettabbia CESARE SALVETAT (Comune di Milano) il SCHEDA AGGIORNATA DA ALLEGATI NOTE 30

43 COD M1.A1.8 TITOLO ATTIVITA REDISTRIBUZIONE E IMPINGUAMENTO PORTATE IRRIGUE LEVATA SIFONE GREGOTTI PRO CARPIANESE DESCRIZIONE ATTIVITA OBIETTIVI: alimentazione aree irrigue comprensorio di Vettabbia Alta in sofferenza (Carpianese) con acque derivate dai Cavi Collegato e Bosco, previa sostituzione acque del Collegato per Cavo Marocco con acque decadenti da Mulino Chiaravalle RISULTATI ATTESI: nuovi apporti portate irrigue per aree in sofferenza fino a 400 l/s sfruttamento anche irriguo acque destinate a Mulino Chiaravalle Riqualificazione tracciati Cavo Collegato e Bosco con eliminazione perdite di fondo lungo la via Sant Arialdo in prossimità abitato Chiaravalle CRITICITA ATTESE: necessità gestione unitaria Consorzio Vettabbia e Cavo Macconago/Mulino/Cavo Tecchione Necessità convenzionamento vettoriamento acque in Cavo del Bosco Possibile presenza di nodi idraulici critici da risolvere SOTTOATTIVITA 1 Rilievo plani altimetrico delle rogge coinvolte e dei manufatti di collegamento esistenti 2 Progettazione delle opere idrauliche necessarie: collegamento Mulino Chiaravalle Fontanile Tecchione Cavo Marocco/ Cavo Collegato - Cavi Carpianese / Cavo del Bosco - Cavi Carpianese 3 Approvazione progetto in Parco Sud Milano 4 Realizzazione collegamento Mulino Chiaravalle Fontanile Tecchione 5 Rifacimento Cavo Collegato lungo via Sant Arialdo e riqualificazione Cavi Collegato e del Bosco 6 Realizzazione /modifica opere di collegamento tra Cavo Collegato e Cavo del Bosco con Cavo da Sesto, Roggia Misericordia, Roggia Dell Inferno (eventualmente anche Roggia Bolagnos e Cavo Danesi) RISORSE COMPLESSIVE Rilievo ,00 Progettazione ,00 Collegamento Mulino - Marocco ,00 Rifacimento Cavo Collegato su Sant Arialdo 500 m x 300 /m = ,00 Riqualificazione Cavo Collegato (incluse opere puntuali) m x 100 /m = ,00 Riqualificazione Cavo del Bosco (incluse opere puntuali) m x 100 /m = ,00 Opere idrauliche di collegamento 4 x /cad = , TOTALE ,00 SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA COMUNE DI MILANO DESCRIZIONE SOTTO ATTIVITA 1 Rilievo plani altimetrico delle rogge coinvolte e dei manufatti di collegamento esistenti LOCALIZZAZIONE - Da Chiaravalle a Ripamonti in direzione Est-Ovest, da Chiaravalle a Poasco e Sesto Ulteriano in direzione Nord-Sud SOGGETTO ATTUATORE - Consorzio di Roggia Vettabbia SOGGETTI COINVOLTI 31

44 Comune di Milano ASP Golgi Radaelli RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE da reperire TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Un mese RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Rilievo planialtimetrico georeferenziato del retico idraulico esistente, completo di sezioni significative dei nodi idraulici STATO DI AVANZAMENTO DELLE SINGOLE ATTIVITA SCHEDA COMPILATA DA : dott. ing. Michele Luigi Coffano il 20/10/2014, CESARE SALVETAT (Comune di Milano) il SCHEDA AGGIORNATA DA ALLEGATI - NOTE - DESCRIZIONE SOTTO ATTIVITA 2 Progettazione delle opere idrauliche necessarie: collegamento Mulino Chiaravalle Fontanile Tecchione Cavo Marocco/ Cavo Collegato - Cavi Carpianese / Cavo del Bosco - Cavi Carpianese LOCALIZZAZIONE - Da Chiaravalle a Ripamonti in direzione Est-Ovest, da Chiaravalle a Poasco e Sesto Ulteriano in direzione Nord-Sud SOGGETTO ATTUATORE - Consorzio di Roggia Vettabbia SOGGETTI COINVOLTI Comune di Milano ASP Golgi Radaelli (utente interessato) RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE da reperire TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Sei mesi RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Progetto definitivo dei percorsi, dei tracciati, dei manufatti idraulici, con relativi calcoli di portata, incluso il progetto esecutivo delle opere di riqualificazione e dei manufatti. STATO DI AVANZAMENTO DELLE SINGOLE ATTIVITA SCHEDA COMPILATA DA : dott. ing. Michele Luigi Coffano il 20/10/2014, CESARE SALVETAT (Comune di Milano) il SCHEDA AGGIORNATA DA ALLEGATI - NOTE - DESCRIZIONE SOTTO ATTIVITA 3 Approvazione progetto in Parco Sud Milano 32

45 LOCALIZZAZIONE Parco Sud Milano SOGGETTO ATTUATORE - Consorzio di Roggia Vettabbia SOGGETTI COINVOLTI Comune di Milano ASP Golgi Radaelli (utente interessato) RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Inclusi nei costi di progettazione TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Tre mesi RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Autorizzazione Ambientale del Parco Agricolo Sud Milano al Progetto definitivo dei percorsi e al progetto esecutivo delle opere di riqualificazione e dei manufatti. STATO DI AVANZAMENTO DELLE SINGOLE ATTIVITA SCHEDA COMPILATA DA : dott. ing. Michele Luigi Coffano il 20/10/2014, CESARE SALVETAT (Comune di Milano) il SCHEDA AGGIORNATA DA ALLEGATI - NOTE - DESCRIZIONE SOTTO ATTIVITA 4 Realizazione collegamento Mulino Chiaravalle Fontanile Tecchione LOCALIZZAZIONE - Chiaravalle Da Mulino Abbazia a Cavo Tecchione a Nord Ovest della via San Bernardo verso Poasco. SOGGETTO ATTUATORE - Comune Di Milano SOGGETTI COINVOLTI Consorzio di Roggia Vettabbia Provincia di Milano (Progetto di restauro e uso museale del Mulino di Chiaravalle) Comune di Milano RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE da reperire TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Tre mesi (esclusi eventuali espropri, qualora necessari) RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Apertura di una via di scarico delle acque di alimentazione del Mulino dell Abbazia di Chiaravalle.fornite dal Depuratore di Nosedo attraverso il ripristinato Cavo di Macconago, distogliendo parte degli scarichi di acque depurate verso Redefossi, circa 0,6 / 1,0 mc/s. Attivazione effettiva del Mulino di Chiaravalle con sfruttamento dell energia idraulica attraverso ruota lignea (oggi mossa da motore elettrico). Sfruttamento delle acque reflue del Mulino per irrigazione del Comprensorio di Cavo Marocco oggi bagnato con acque del Depuratore per tramite di Roggia Vettabbia e Cavo Collegato con recupero di risorse irrigue disponibili per il Carpianese STATO DI AVANZAMENTO DELLE SINGOLE ATTIVITA SCHEDA COMPILATA DA : dott. ing. Michele Luigi Coffano il 20/10/2014, CESARE SALVETAT (Comune di 33

46 Milano) il SCHEDA AGGIORNATA DA ALLEGATI - NOTE - DESCRIZIONE SOTTO ATTIVITA 5 Rifacimento Cavo Collegato lungo via Sant Arialdo e riqualificazione Cavi Collegato e del Bosco LOCALIZZAZIONE - Chiaravalle Da Sifone Gregotti a sottopasso di via Sant Arialdo a Ovest dell Abbazia di Chiaravalle SOGGETTO ATTUATORE - Consorzio di Roggia Vettabbia SOGGETTI COINVOLTI Comune di Milano ASP Golgi Radaelli (utente interessato e gestore cavi ricettori) RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE da reperire Comune Milano + Consorzio di Roggia Vettabbia + ASP Golgi Radaelli TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Due o tre tranches di tre/quattro mesi, fuori stagione irrigua RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Adeguamento delle sezioni e dei manufatti idraulici esistenti alle aumentate portate destinate al recapito alle Rogge storicamente alimentate da Vettabbia alta e rimaste in sofferenza con il distoglimento dellle acque di fognatura da quest ultima per la necessità di depurarle a Nosedo. STATO DI AVANZAMENTO DELLE SINGOLE ATTIVITA SCHEDA COMPILATA DA : dott. ing. Michele Luigi Coffano il 20/10/2014, CESARE SALVETAT (Comune di Milano) il SCHEDA AGGIORNATA DA ALLEGATI - NOTE - DESCRIZIONE SOTTO ATTIVITA 6 Realizzazione /modifica opere di collegamento tra Cavo Collegato e Cavo del Bosco con Cavo da Sesto, Roggia Misericordia, Roggia Dell Inferno (eventualmente anche Roggia Bolagnos e Cavo Danesi) LOCALIZZAZIONE - Poasco / Macconago / Sesto Ulteriano SOGGETTO ATTUATORE - Consorzio di Roggia Vettabbia SOGGETTI COINVOLTI Comune di Milano ASP Golgi Radaelli (utente interessato e gestore cavi ricettori) RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE da reperire Comune di Milano + Consorzio di Roggia Vettabbia + ASP Golgi Radaelli TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Due/tre settimane per manufatto, eventualmente in parallelo, fuori stagione irrigua RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Recapito delle acque del Depuratore di Nosedo alle Rogge storicamente alimentate da Vettabbia alta e rimaste in sofferenza con il distoglimento dellle acque di fognatura da quest ultima per la necessità di depurarle a Nosedo. 34

47 STATO DI AVANZAMENTO DELLE SINGOLE ATTIVITA SCHEDA COMPILATA DA : dott. ing. Michele Luigi Coffano il 20/10/2014, CESARE SALVETAT (Comune di Milano) il SCHEDA AGGIORNATA DA ALLEGATI - NOTE - 35

48 COD M1.A1 9 TITOLO ATTIVITA INCREMENTO NEL SUD OVEST MILANESE DELLA PORTATA DI RIMPINGUAMENTO DEI FONTANILI DEPAUPERATI DAL CSNO ATTRAVERSO IL POTENZIAMENTO DEI CANALI CHE LI INTERSECANO (ROGGIA SONCINO E DIRAMAZIONI DEL CANALE VILLORESI) DESCRIZIONE ATTIVITA La costruzione negli anni 50 del Canale Scolmatore di Nord Ovest (CSNO) ha distrutto la rete irrigua preesistente, che era costituita dalle aste dei fontanili che sorgono nel territorio ad Ovest di Milano (comuni di Vittuone, Corbetta, Bareggio, Cisliano, Albairate). La rete irrigua del Villoresi ha in parte sopperito alla mancanza di acqua per l irrigazione di questo territorio, ma la dimensione dei canali e le portate non sono mai state adeguate alle nuove necessità. Il problema delle infrastrutture, della urbanizzazione e dei danni da animali hanno reso ulteriormente urgenti e critici gli interventi di manutenzione sui canali adduttori (Roggia Soncino e Villoresi-canale secondario e terziario di Vittuone). Si prevede quindi di studiare dal punto di vista idrologico il territorio per definire diversi scenari ed ottenere attraverso soluzioni condivise due obiettivi: a) Un incremento della portata irrigua dei fontanili nel comprensorio Sud Ovest depauperati dalla costruzione del Canale Scolmatore(CSNO), attraverso il potenziamento della portata della Roggia Soncino e del Terziario del Villoresi. b) La ottimizzazione della funzionalità idraulica della Roggia Soncina con la portata attuale. SOTTOATTIVITA Si prevede di lavorare in parallelo su tre aspetti, iniziando da subito i lavori improcrastinabili di manutenzione ordinaria e straordinaria sulla Roggia Soncino (la tipologia di canale e dei manufatti richiedono costosi interventi mirati di ripristino, nel rispetto dell esistente): 1. Potenziamento della portata della Roggia Soncino 2. Potenziamento della portata dal canale terziario del Villoresi 3. Ottimizzazione della funzionalità idraulica della Roggia Soncino RISORSE COMPLESSIVE ,00 euro per la fase di studio e progettuale Per la fase applicativa sono necessari diversi milioni, sono però sufficienti alcune decine di migliaia di euro per avviare i lavori sulla Roggia Soncino, necessari per fermare o rallentarne il degrado. SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA DiNAMo Distretto Neorurale delle tre Acque di Milano SOTTOATTIVITA 1 Potenziamento della portata della Roggia Soncino DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA La Roggia Soncino deriva acqua dal Naviglio Grande, percorre la fascia dei fontanili da ovest verso est, sovrappassa il CSNO ed esaurisce completamente la propria portata ai confini occidentali del comune di Cisliano. La sua portata può essere incrementata tramite un aumento della portata derivata dal Naviglio Grande o attraverso una connessione idraulica con il CSNO (con depurazione), che si trova ad un livello inferiore. Di conseguenza i fontanili intersecati dalla Roggia Soncino potrebbero essere rimpinguati tramite la Roggia Soncino invece che singolarmente (e non tutti) dal CSNO, la cui acqua è di qualità decisamente peggiore rispetto a quella del Naviglio, della Roggia Soncino e dei Fontanili. Si prevedono 2 fasi: FASE 1: studio preliminare per la definizione degli scenari e della fattibilità economica 36

49 1.1 Ricostruzione su base Gis del quadro conoscitivo della rete di canali, navigli, rogge, fontanili 1.2 Sopralluoghi e rilievi in sito per verifiche di funzionalità della rete 1.3 Analisi dati idrologici e definizione di possibili scenari per incrementare le portate irrigue 1.4 Implementazione di modellistica numerica finalizzata a simulare e verificare la sostenibilità degli scenari ipotizzati (inclusa la qualità dell acqua immessa connessione con azione 2) 1.5 Analisi di fattibilità tecnico-economica degli interventi FASE 2: applicativa LOCALIZZAZIONE: Roggia Soncino SOGGETTO ATTUATORE: Consorzio Utenti Roggia Soncino SOGGETTI COINVOLTI Consorzio Villoresi, Regione Lombardia, Provincia di Milano, AIPO, Consorzio Utenti Roggia Soncino con studio privato, frontisti privati e pubblici RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Per la FASE 1 si prevede una spesa di da reperire presumibilmente sul PSR (misura da individuare). Per la FASE 2 le risorse sono da definire e concordare con gli enti preposti e probabilmente reperibili sul Programma Irriguo Nazionale (PIN) del Programma Operativo Nazionale ( PON) TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 2015 (solo fase di studio) RISULTATI PRODOTTI/ATTESI FASE 1: fattibilità, quadro finanziario, accordi tra enti per la FASE 2. FASE 2: aumentare la superficie effettivamente irrigata del Consorzio Utenti Roggia Soncino ed ampliare il tratto di competenza del Consorzio Utenti stesso verso est (a valle), evitare la scomparsa dal comprensorio delle risaie in sommersione permanente riorganizzazione irrigua del comprensorio con una riduzione complessiva delle spese di pompaggio di acqua dal CSNO da riversare in diversi fontanili miglioramento della qualità dell acqua immessa nei fontanili. STATO DI AVANZAMENTO FASE 1 base GIS in bozza; conoscenza basata sull esperienza del Consorzio Utenti, dati da misurare archiviare e riorganizzare; dati idrologici da reperire ipotesi di scenari esistenti a livello informale - condivisione scenari da costruire con gli Enti preposti; modellistica da costruire, includendo anche l aspetto della qualità dell acqua; analisi di fattibilità tecnico-economica, da costruire, con accordi tra le parti. La FASE 2 (applicativa) partirà dopo la conclusione della FASE 1 SCHEDA COMPILATA DA Dufour-Taiga, DiNAMo 30/10/2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie): cartografia della Roggia Soncino con foto NOTE : progetto condiviso tra DiNAMo e Consorzio Roggia Soncino, da deliberare formalmente dalla Roggia Soncino ipotesi condivisa informalmente durante incontri con esponenti del Consorzio Villoresi. 37

50 SOTTOATTIVITA 2 Potenziamento della portata del canale terziario del Villoresi DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Si attende un aumento della portata reale del ramo Terziario, inferiore alla portata teorica in concessione dal Villoresi ed un aumento della portata in concessione. E necessario per questo una ristrutturazione della rete irrigua che adduce acqua dal Consorzio Villoresi ai fontanili dell Ovest Milano (sia del Canale Secondario di Vittuone, sia del Terziario, comizio VIII di Vittuone e/o eventuali altri). Criticità: lunghezza del percorso, numerosità degli utenti, stato di degrado della rete Si prevedono 2 fasi: FASE 1: studio preliminare Ricostruzione su base GIS del reticolo terziario Definizione di linee di intervento per l adeguamento strutturale del ramo terziario alle esigenze irrigue Definizione di possibili azioni per migliorare il rimpinguamento dei fontanili depauperati a causa della realizzazione del CSNO Analisi di fattibilità tecnico- economica degli interventi e progettazione di dettaglio FASE 2: applicativa (quadro tecnico- finanziario da definire nella FASE 1) LOCALIZZAZIONE: Territorio comunale di Vittuone, Corbetta, Cisliano SOGGETTO ATTUATORE DiNAMo SOGGETTI COINVOLTI Consorzio Villoresi, Regione Lombardia, Provincia di MIlano, agricoltori del ramo Terziario del Villoresi (fuori gestione Villoresi) RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Per la FASE 1 si prevede una spesa di da reperire presumibilmente sul PSR (misura da individuare). Per la FASE 2 le risorse sono da definire e concordare con gli enti preposti e probabilmente reperibili sul Programma Irriguo Nazionale (PIN) del Programma Operativo Nazionale ( PON) TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 2015 per fase di studio RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Miglioramento del rimpinguamento dei fontanili con una razionalizzazione delle spese, in un contesto territoriale più ampio STATO DI AVANZAMENTO Accesso a conoscenze basate su esperienza diretta e storica, da catalogare, quantificare e riorganizzare. Rimpinguamento già esistente, ma insufficiente. SCHEDA COMPILATA DA Dufour-Taiga, DiNAMo 30/10/2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie): NOTE: sentito il capo utente del Comizio VIII di Vittuone. Rimarca la necessita di potenziare il Secondario, con il rifacimento di sottopassi (ss11) e del tratto di canale in corrispondenza della zona urbanizzata di Vittuone. 38

51 39

52 SOTTOATTIVITA 3 Ottimizzazione della funzionalità idraulica della Roggia Soncina DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Riduzione delle perdite e miglioramento della funzionalità dei manufatti per aumentare la portata a valle della Roggia Soncino e migliorare il rimpinguamento dei fontanili intersecati a Sud del CSNO Si prevedono 2 fasi: FASE 1: studio preliminare e della fattibilità economica Individuazione e localizzazione delle criticità dovute a diversi fattori (strutturali, danni da animali, interferenza costruzioni private). Definizione delle linee di intervento per il consolidamento delle difese arginali, protezione dei manufatti dagli animali e riduzione dell impatto dovuto ad infrastrutture esterne. Valutazione delle azioni per il ripristino e la ricollocazione di manufatti. Analisi di fattibilità tecnico-economica degli interventi. FASE 2: applicativa (quadro tecnico- finanziario da definire nella FASE 1) LOCALIZZAZIONE Tratto della Roggia Soncino fino a Cisliano SP114 SOGGETTO ATTUATORE Consorzio Utenti Roggia Socino SOGGETTI COINVOLTI Consorzio Utenti Roggia Soncino, con eventuale coinvolgimento del Consorzio Villoresi e della Provincia MI (Parco Sud e settore Strade) RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Per la FASE 1 si prevede una spesa di da reperire presumibilmente sul PSR (misura da individuare). Per la FASE 2 le risorse sono da definire e concordare con gli enti preposti e probabilmente reperibili sul Programma Irriguo Nazionale (PIN) del Programma Operativo Nazionale ( PON) TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Fase di studio e progettazione nel 2015 con immediato avvio degli interventi più urgenti RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Arresto del degrado della Roggia, consolidamento e miglioramento dei manufatti, per la portata attuale ed in vista di un eventuale aumento della stessa. STATO DI AVANZAMENTO Il Consorzio ha redatto un elenco delle priorità ed esiste un accordo con il settore strade della Provincia, per il rifacimento di una sponda lungo una strada provinciale. Il materiale necessario è già stato acquistato dal Consorzio Utenti a proprie spese. SCHEDA COMPILATA DA Dufour-Taiga, DiNAMo 30/10/2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE: urgentissimo avviare la fase applicativa prima che ci siano danni ingenti irreparabili (lungo il tratto che costeggia il Naviglio ed altre infrastrutture) 40

53 Allegato: cartografia Roggia Soncino 41

54 COD M1.A1.10 TITOLO ATTIVITA POTENZIAMENTO DELLA MULTIFUNZIONALITA IDRAULICA ED ECOSISTEMICA DEL RETICOLO IDRICO MINORE NEL TERRITORIO METROPOLITANO MILANESE DESCRIZIONE ATTIVITA Il Coordinamento dei distretti rurali metropolitani milanesi intende attivare azioni sinergiche di interconnessione e di governance del sistema delle acque - superficiali e sotterranee - come un sistema unitario. Si tratta di azioni di: infrastrutturazione verde blu di riordino per sottobacini idrografici dell intero territorio dell ambito metropolitano le valli fluviali che coinvolge nella sua totalità il territorio di tutti i Distretti accreditati, sottoscrittori attuali e futuri dell AQST. L attività reinterpreta opportunamente, sia per efficacia che per efficienza di governance (e di gestione e manutenzione), i tracciati di Rete ecologica regionale, provinciale e comunale; ottimizzazione delle prestazioni del RIM, sotto il profilo sia idraulico (captazione risorgive, derivazione portate irrigue, drenaggio acque meteoriche, recapito acque impianti tecnici urbani tra cui pompe di calore, condensatori, pompe di spurgo/regimazione falda, ecc ) che ecosistemico (fasce ripariali idonee alla proliferazione/spostamento fauna locale; alimentazione aree naturalistiche). Obiettivi: equilibrata distribuzione delle risorse idriche all interno dell ambito omogeneo considerato; elevato grado di flessibilità del sistema di distribuzione delle acque superficiali; possibilità di controllo della corretta ripartizione delle portate irrigue disponibili; rimozione/ prevenzione cause di mancata o ridotta pulizia/ manutenzione degli alvei e dei manufatti idraulici; rimozione/ prevenzione cause di alterazione della funzionalità idraulica degli alvei (insediamenti attività improprie, sversamento rifiuti, ); prevenzione situazioni anomale o a rischio idraulico; valorizzazione acque jemali; aggiornamento del quadro conoscitivo del reticolo principale e minore, comprensivo di informazioni tecnico-operative e cartografiche, dell ubicazione topografica della rete. Risultati attesi: riduzione situazioni emergenziali (carenza idrica, rischi idrogeologici, danni idraulici, ); miglioramento microclima, consolidamento ecosistemi e incremento biodiversità. Criticità: difficoltà di manutenzione reticolo in prossimità di attività improprie e insediamenti abusivi; sversamento rifiuti in alveo; carenze documentali; discontinuità del reticolo in ambito urbanizzato; acque parassite del sistema fognario; deterioramento manufatti idraulici minori. SOTTOATTIVITA 1. Individuazione e riqualificazione del Reticolo Idrico Minore e delle fasce di rispetto 2. Gestione acque meteoriche e di regimazione delle falde superficiali Nord Ovest Milano 3. Convogliamento scarichi acque di emungimento falda e di impianti di climatizzazione/pompe di calore in Zona Centro Milano in Grande Sevese/ Darsena 4. Convogliamento scarichi acque di emungimento falda e di impianti di climatizzazione/pompe di calore in Zona Ovest Milano in Cavo Parea 5. Riattivazione pompe di emungimento falda lungo Vettabbia Alta 6. Pulizia tratta tombinata Cavo Ticinello RISORSE COMPLESSIVE Da definire e da reperire SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA COORDINAMENTO DISTRETTI RURALI AMBITO METROPOLITANO MILANESE 42

55 SOTTOATTIVITA 1 - INDIVIDUAZIONE E RIQUALIFICAZIONE DEL RIM E FASCE DI RISPETTO DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Le Amministrazioni Comunali del Rhodense in accordo con il gruppo Cap Holding S.p.A. si sono posti l obiettivo di conseguire un quadro conoscitivo del reticolo principale e minore, comprensivo di informazioni tecnico-operative e cartografiche, dell ubicazione topografica della rete ed attivare dei sistemi di prevenzione sulle aree, individuare le situazioni anomale o a rischio per limitare i danni idraulici. Questi obiettivi dovranno diventare riferimento per un azione dei Comuni dell intero ambito territoriale metropolitano milanese per: attivare la manutenzione idraulica dei corsi d acqua riducendo i rischi idrogeologici; utilizzare in modo razionale le risorse idriche superficiali. LOCALIZZAZIONE Amministrazioni Comunali del Rhodense; da estendersi ai comuni dell intero ambito territoriale metropolitano milanese SOGGETTO ATTUATORE CAP HOLDING S.P.A., CONSORZIO VILLORESI, AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE SOGGETTI COINVOLTI AMMINISTRAZIONI COMUNALI RHODENSE CAP HOLDING S.P.A. CONSORZIO VILLORESI ALTRE AMMINISTRAZIONI DELL AMBITO METROPOLITANO MILANESE VASTO RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE da reperire TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Fase di individuazione: analisi e definizione del reticolo idrico principale e minore, mediante verifica in campo ed attraverso l analisi della cartografia esistente (catastali, aerofotogrammetrico, ortofoto); individuazione delle fasce di rispetto per i corsi d'acqua appartenenti al reticolo idrico principale, di bonifica e minore sulla base della normativa vigente. In base all individuazione è già stata redatta la carta con identificazione del reticolo idrografico principale, di bonifica, del minore e delle fasce di rispetto. Fase di regolamentazione: progettazione, realizzazione e gestione delle opere pubbliche di bonifica avute in concessione dalla Regione; progettazione, realizzazione e gestione di impianti di produzione di energia elettrica nei canali consortili e approvvigionamento di imprese produttive e attività civili con le acque fluenti nei canali stessi per usi che comportino la restituzione delle acque e siano compatibili con le successive utilizzazioni; promozione, realizzazione e concorso, anche attraverso appositi accordi di programma, di azioni di salvaguardia ambientale e paesaggistica, di valorizzazione economica sostenibile, di risanamento delle acque, anche al fine della utilizzazione irrigua e plurima, della rinaturalizzazione dei corsi d'acqua e della fitodepurazione; espressione del parere sulle domande di concessione di derivazione di acqua pubblica aventi rilevanza per il comprensorio, attuazione degli interventi di competenza anche in economia secondo uno specifico regolamento approvato dalla Giunta regionale. STATO DI AVANZAMENTO 43

56 SCHEDA COMPILATA DA Cesare Salvetat Comune di Milano, ; Mariella Borasio Consorzio DAM SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI Fig 1 NOTE L attività va intesa come un esempio di attività da sviluppare in tutto il territorio distrettuale metropolitano milanese 44

57 Fig. 1 45

58 SOTTOATTIVITA 2 GESTIONE ACQUE METEORICHE E DI REGIMAZIONE DELLE FALDE SUPERFICIALI DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Progetto per la gestione funzionale ed ambientale del R.I.M. e raccordo con reticolo irriguo, attualmente attinente al nord ovest milanese, da estendersi a tutto il territorio metropolitano Obiettivi: Miglior controllo eventi di piena dei corsi d acqua naturali principali e secondari; regimazione delle falde in zone urbane; disponibilità di nuove acque irrigue LOCALIZZAZIONE Territorio Metropolitano SOGGETTO ATTUATORE CAP HOLDING S.P.A., CONSORZIO VILLORESI, AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE SOGGETTI COINVOLTI CAP HOLDING S.P.A. CONSORZIO VILLORESI AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE da reperire TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE RISULTATI PRODOTTI/ATTESI 1. Recupero e adeguamento fontanili e rogge abbandonati e inattivi 2. Progettazione di opere idrauliche di collegamento dei canali e di regolazione e controllo delle acque STATO DI AVANZAMENTO SCHEDA COMPILATA DA Cesare Salvetat Comune di Milano, ; Mariella Borasio Consorzio DAM SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI - NOTE L attività va intesa come un esempio di attività da sviluppare in tutto il territorio distrettuale metropolitano milanese 46

59 SOTTOATTIVITA 3 CONVOGLIAMENTO SCARICHI ACQUE DI EMUNGIMENTO FALDA E DI IMPIANTI CLIMATIZZAZIONE/ POMPE DI CALORE IN ZONA CENTRO MILANO IN GRANDE SEVESE/ DARSENA DESCRIZIONE ATTIVITA Raccolta e convogliamento acque prodotte da impianti di climatizzazione (condensazione) e pompe di calore (acqua di falda) all interno del Grande Sevese, confluente in Darsena, punto di alimentazione del sistema irriguo Ticinello / Vettabbia Obiettivi: incremento portate irrigue in favore di Vettabbia Alta, penalizzata da deviazione reflui in Depuratore Nosedo; Risultati attesi: incremento produttività aziende agricole utenti di Roggia Vettabbia Alta/ Ticinello; Criticità: discontinuità reticolo idrico in zone urbanizzate; difficoltà operative ad intervenire in tratte tombinate. LOCALIZZAZIONE Zona Centro Milano SOGGETTO ATTUATORE: MM SOGGETTI COINVOLTI COMUNE MILANO PROVINCIA MILANO RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE da reperire TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE RISULTATI PRODOTTI/ATTESI incremento portate irrigue; STATO DI AVANZAMENTO SCHEDA COMPILATA DA: CESARE SALVETAT Comune Milano il SCHEDA AGGIORNATA DA: ALLEGATI NOTE L attività va intesa come un esempio di attività da sviluppare in tutto il territorio distrettuale metropolitano milanese 47

60 SOTTOATTIVITA 4 CONVOGLIAMENTO SCARICHI ACQUE DI EMUNGIMENTO FALDA E DI IMPIANTI CLIMATIZZAZIONE/ POMPE DI CALORE IN OVEST MILANO IN CAVO PAREA DESCRIZIONE ATTIVITA Raccolta e convogliamento acque residue prodotte da impianti di climatizzazione, condensazione (vd. Termovalorizzatore Silla 2), pompe di calore (acqua di falda), ovvero pozzi di spurgo della falda (Stazione Acquedotto Via Novara) all interno del Cavo Parea, confluente in Parco delle Cave. Obiettivi: incremento portate irrigue in favore del Parco delle Cave (presidi ortivi); Risultati attesi: derivazione di coli (a titolo gratuito) anche durante periodo di asciutta del Canale Villoresi; Criticità: LOCALIZZAZIONE Zona 7 - Via Novara SOGGETTO ATTUATORE: MM SOGGETTI COINVOLTI COMUNE MILANO PROVINCIA MILANO RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE da reperire TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE RISULTATI PRODOTTI/ATTESI incremento portate irrigue; STATO DI AVANZAMENTO SCHEDA COMPILATA DA: CESARE SALVETAT Comune Milano, il SCHEDA AGGIORNATA DA: ALLEGATI NOTE L attività va intesa come un esempio di attività da sviluppare in tutto il territorio distrettuale metropolitano milanese 48

61 SOTTOATTIVITA 5 RIATTIVAZIONE POMPE EMUNGIMENTO FALDA LUNGO VETTABBIA ALTA DESCRIZIONE ATTIVITA Riattivazione pompe residue di emungimento falda per alimentazione Roggia Vettabbia Alta Obiettivi: incremento portate irrigue in favore di Vettabbia Alta, penalizzata da deviazione reflui in Depuratore Nosedo; Risultati attesi: incremento produttività aziende agricole utenti di Roggia Vettabbia Alta; Criticità: oneri di manutenzione e di esercizio. LOCALIZZAZIONE corso Roggia Vettabbia Alta SOGGETTO ATTUATORE MM SOGGETTI COINVOLTI COMUNE MILANO PROVINCIA MILANO RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE da reperire TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE RISULTATI PRODOTTI/ATTESI incremento portate irrigue; STATO DI AVANZAMENTO SCHEDA COMPILATA DA: CESARE SALVETAT Comune Milano il SCHEDA AGGIORNATA DA: ALLEGATI NOTE L attività va intesa come un esempio di attività da sviluppare in tutto il territorio distrettuale metropolitano milanese 49

62 SOTTOATTIVITA 6 PULIZIA TRATTA TOMBINATA CAVO TICINELLO DESCRIZIONE ATTIVITA Ripristino capacità di portata Cavo Ticinello nella tratta tombinata tra Darsena e Via Antonini/ Cermenate Obiettivi: ripristino capacità idraulica Cavo Ticinello in tratta tombinata, mediante asportazione materiale depositato dalla corrente, al fine di consentire il transito delle portate provenienti dal previsto by pass Ticinello / Vettabbia; Risultati attesi: incremento portate irrigue in favore di Vettabbia Alta, penalizzata da deviazione reflui in Depuratore Nosedo; Criticità: difficoltà ad operare in tratte tombinate. LOCALIZZAZIONE Zona Centro Milano tra Darsena e Via Antonini/ Cermenate SOGGETTO ATTUATORE MM SOGGETTI COINVOLTI COMUNE MILANO CANALE VILLORESI RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE da reperire TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE RISULTATI PRODOTTI/ATTESI incremento portate irrigue; STATO DI AVANZAMENTO SCHEDA COMPILATA DA: CESARE SALVETAT Comune Milano il SCHEDA AGGIORNATA DA: ALLEGATI NOTE L attività va intesa come un esempio di attività da sviluppare in tutto il territorio distrettuale metropolitano milanese 50

63 COD M1.A2.1 TITOLO ATTIVITA ADEGUAMENTI DEPURATORE PERO FINALIZZATI AL RIUTILIZZO IRRIGUO ACQUE DESCRIZIONE ATTIVITA OBIETTIVI: Miglioramento qualità portate irrigue; miglioramento flessibilità sistema distribuzione acque RISULTATI ATTESI: Nuovo apporto quote irrigue (di soccorso) = max 1,6mc/s in aree immediatamente a valle del depuratore; alimentazione di soccorso per zone umide presenti nei grandi Parchi dell Ovest (es. Boscoincittà e Parco Cave) durante i periodi di asciutta del Canale Villoresi; disponibilità di scarico alternativo del depuratore in caso di manutenzione/ dissesto Deviatore Olona CRITICITA : Possibili divergenze nella ripartizione delle acque tra nuovi Utenti e Utenti Lambro Meridionale, ove confluiscono - e utilizzate a scopo irriguo - le acque in uscita dal depuratore SOTTOATTIVITA 9. Integrazione sezione disinfezione 10. Stazione sollevamento acque 11. Opere di raccordo al reticolo idrico circostante (tratta di cavo in terra) RISORSE COMPLESSIVE ,00 da reperire SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA COMUNE DI MILANO SOTTOATTIVITA DESCRIZIONE SOTTO ATTIVITA Adeguamenti sistema depurativo mediante Integrazione sezione disinfezione + Stazione sollevamento acque + Opere di raccordo al reticolo idrico circostante (tratta di cavo in terra) LOCALIZZAZIONE MILANO Zona Figino SOGGETTO ATTUATORE CAP HOLDING SOGGETTI COINVOLTI COMUNE MILANO COMUNE PERO - REGIONE LOMBRADIA AIPO (Deviatore Olona) RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE ,00 risorse da reperire TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 1 ANNO da inizio lavori RISULTATI PRODOTTI/ATTESI : Miglioramento qualità portate irrigue e incremento flessibilità sistema distribuzione acque ad uso irriguo STATO DI AVANZAMENTO DELLE SINGOLE ATTIVITA SCHEDA COMPILATA DA CESARE SALVETAT, Comune di Milano, BATTISTA CUCCHI IL SCHEDA AGGIORNATA DA ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 51

64 COD M1.A2.2 TITOLO ATTIVITA FINANZIAMENTO E COORDINAMENTO DI AZIONI FINALIZZATE AL RICORSO DI SISTEMI DI DRENAGGIO SOSTENIBILE, PER IL CONVOGLIAMENTO DELLE ACQUE METEORICHE NON INQUINATE IN CORPO IDRICO SUPERFICIALE O SU SUOLO PER LA RICARICA DEGLI ACQUIFERI DESCRIZIONE ATTIVITA Attraverso nuove forme regolamentari ed il finanziamento di progetti ad hoc, si intende favorire la diffusione di sistemi di gestione sostenibile delle acque meteoriche per ridurne il convogliamento in fognatura e favorire il loro convogliamento in corpo idrico superficiale o su suolo, con effetti di ricarica delle falde SOTTOATTIVITA 1. Modifica al regolamento regionale n. 3/06 introducendo il principio del rispetto dell invarianza idraulica ed idrologica, imponendo limiti quantitativi per lo scarico in fognatura di acque di origine meteorica e per la presenza di acque parassite in fognatura. 2. Contestuale finanziamento di interventi pilota RISORSE COMPLESSIVE SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA Regione Lombardia - D.G. Ambiente Energia e Sviluppo Sostenibile SOTTOATTIVITA 1 Modifica al regolamento regionale n. 3/06 DESCRIZIONE SOTTO ATTIVITA Introduzione del principio del rispetto dell invarianza idraulica ed idrologica, imposizione di limiti quantitativi per lo scarico in fognatura di acque di origine meteorica e per la presenza di acque parassite in fognatura. LOCALIZZAZIONE Regione Lombardia SOGGETTO ATTUATORE Regione Lombardia- D.G. Ambiente Energia e Sviluppo Sostenibile SOGGETTI COINVOLTI Regione Lombardia, Eupolis RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE già disponibili su capitolo di bilancio regionale, individuati con dgr 2347 del 12/09/14 TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE giugno 2014 giugno 2015 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Nuovo regolamento regionale STATO DI AVANZAMENTO In corso SCHEDA COMPILATA DA Mila Campanini - U.O. Risorse Idriche e Programmazione Ambientale - Regione Lombardia D.G. Ambiente Energia e Sviluppo Sostenibile SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 52

65 SOTTOATTIVITA 2 Finanziamento interventi pilota per la gestione sostenibile del drenaggio urbano DESCRIZIONE SOTTO ATTIVITA Finanziamento interventi pilota nei comuni di Cerro Maggiore, Cesate e Cesano Maderno per la deimpermeabilizzazione di aree impermeabili LOCALIZZAZIONE Comuni di Cerro Maggiore, Cesate e Cesano Maderno SOGGETTO ATTUATORE Regione Lombardia- D.G. Ambiente Energia e Sviluppo Sostenibile SOGGETTI COINVOLTI Regione Lombardia, Cap Holding, Comuni di Cerro Maggiore, Cesate e Cesano Maderno RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE già disponibili su capitolo di bilancio regionale, individuati con dgr 2347 del 12/09/14 e dgr 2348 del 12/09/13 TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE gennaio dicembre 2016 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Diminuzione delle portate meteoriche in fognatura, con benefici effetti sul sistema di collettamento e depurazione e sul reticolo idrico superficiale STATO DI AVANZAMENTO Da avviare SCHEDA COMPILATA DA Mila Campanini- U.O. Risorse Idriche e Programmazione Ambientale - Regione Lombardia D.G. Ambiente Energia e Sviluppo Sostenibile SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 53

66 COD M1.A3.1 TITOLO ATTIVITA RIPRISTINO DELLA FUNZIONALITA IDRAULICA DELL ALVEO DELLA ROGGIA VETTABBIA IN PROSSIMITA DEL BORGO DI CHIARAVALLE DESCRIZIONE ATTIVITA Ricostruzione/manutenzione di fondo e argini esistenti, risoluzione di criticità puntuali (attraversamento sifone Taverna Tecchione, fosso dismesso a valle di via S. Bernardo, levata di Cascina Nuova). Pulizia del fondo dell alveo, ricostruzione ed eventuale innalzamento degli argini, eventuale adeguamento del manufatto di sfioro della levata di Cascina Nuova. OBIETTIVI: Ripristino della funzionalità idraulica dell alveo della Vettabbia Bassa nella tratta adiacente il borgo di Chiaravalle. RISULTATI ATTESI: Ripristinare la capacità di smaltimento delle portate di piena in tempo di pioggia, salvaguardando dai rischi di esondazione il borgo di Chiaravalle e il territorio circostante. CRITICITA ATTESE: Eventuali interferenze con alcune strutture esistenti (sottopasso rilevato ex ferrovia Milano - Pavia, sifone di attraversamento dei cavi Tecchione e Taverna, fosso dismesso a valle di via S. Bernardo), eventuale intervento sul manufatto levata di Cascina Nuova (comune di San Donato). Predisposizione Convenzione tra Comune di Milano e Consorzio di Roggia Vettabbia sulle procedure di manovra delle paratoie della levata di Cascina Nuova in tempo di pioggia. Autorizzazione Comune di San Donato/Consorzio Roggia Vettabbia per eventuale intervento sul manufatto levata di Cascina Nuova. RISORSE COMPLESSIVE ,00 SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA COMUNE MILANO LOCALIZZAZIONE MILANO Chiaravalle (SAN DONATO) SOGGETTO ATTUATORE: COMUNE MILANO SOGGETTI COINVOLTI COMUNE DI MILANO, CONSORZIO DI ROGGIA VETTABBIA, (COMUNE DI SAN DONATO) RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE ,00: risorse da reperire TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 365 giorni da inizio lavori STATO DI AVANZAMENTO DELLE SINGOLE ATTIVITA Progetto preliminare redatto da MM SCHEDA COMPILATA DA Cesare Salvetat, Comune di Milano MAURIZIO BROWN IL SCHEDA AGGIORNATA DA. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) Planimetria intervento NOTE 54

67 Planimetria Intervento 55

68 COD M1.A3.2 TITOLO ATTIVITA AREE DI ESONDAZIONE CONTROLLATA PER IL CONTENIMENTO DELLE PIENE DI VETTABBIA BASSA IN AMBITO CHIARAVALLE DESCRIZIONE ATTIVITA Realizzazione area di laminazione in terra mediante adeguamento plano altimetrico in grado di attenuare ondate di piena a monte Borgo Chiaravalle. Obiettivi: minimizzazione danni in caso di ondate di piena; prevenzione allagamenti aree produttive agricole e aree abitate. Risultati attesi: prevenzione danni in caso di cedimenti/ esondazioni; incremento biodiversità. Criticità: qualità acque di piena; pulizia rifiuti trascinati dalla corrente; riduzione superfici utili per pratiche coltive intensive in affittanza agraria (superabili mediante permuta con aree interne a Parco Vettabbia attualmente occupate senza titolo o compensazioni tramite servizio di manutenzione o altre pratiche coltive compatibili ev. oggetto di misure di cofinanziamento). SOTTOATTIVITA 1 Escavazione secondo sezioni e profili plano-altimetrici idonei alla immissione parziale portate di piena e al loro deflusso senza permanenza di ristagni indesiderati; individuazione pratiche coltive compatibili e/o a valenza naturalistica e manufatti di governo delle acque. 2 Formazione argini e dispositivi governo delle acque (paratoie meccanizzate ad azionamento a distanza). 3 Eventuale formazione di habitat di valenza agroecosistemica (porzioni di praterie allagate, ecc ). RISORSE COMPLESSIVE euro c.a risorse da reperire SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA COMUNE DI MILANO LOCALIZZAZIONE Aree a monte del Borgo di Chiaravalle, ev. all interno di Parco Vettabbia (Fondo Cascina Grande) SOGGETTO ATTUATORE COMUNE MILANO DAM GESTORE IMPIANTO NOSEDO SOGGETTI COINVOLTI REGIONE LOMBARDIA AIPO - COMUNE MILANO DAM AZIENDE AGRICOLE LOCALI - GESTORE IMPIANTO NOSEDO RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE euro c.a COMUNE DI MILANO risorse da reperire TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 1 anno da avvio lavori RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Prevenzione danni in caso di cedimenti/ esondazioni; incremento biodiversità; STATO DI AVANZAMENTO Studio di prefattibilita SCHEDA COMPILATA DA CESARE SALVETAT, Comune di Milano SCHEDA AGGIORNATA da il ALLEGATI - NOTE - 56

69 COD M1.A3.3 TITOLO ATTIVITA RISTRUTTURAZIONE ALVEO E SPONDE VETTABBIA BASSA TRA CHIARAVALLE E LEVATE CASCINA NUOVA E MOLINO TORRETTA A VALLE DI MILANO DESCRIZIONE ATTIVITA Consolidamento, adeguamento sponde in muratura / blocchi di calcestruzzo Obiettivi: sicurezza in fase di manutenzione; sicurezza idraulica aree attraversate; prevenzione allagamenti aree produttive agricole e aree abitate; Risultati attesi: ripristino condizioni di sicurezza; prevenzione danni in caso di cedimenti/ esondazioni; Criticità: urgenza di intervento per precarie condizioni di lunghe tratte di sponde SOTTOATTIVITA 1 Demolizione + ricostruzione sponde in muratura / calcestruzzo (parte sommersa + parte emersa) 2 Ripristino alzaia per piste di servizio (carraie in terra battuta) utilizzabili anche come percorsi ciclabili >> da definire RISORSE COMPLESSIVE Fino a Cascina Nuova : euro c.a da reperire (tot euro 800/ml x c.a tot. 2,15 Km in sponda dx + 2,15 km in sponda sx), esclusi gli interventi puntuali su manufatti di attraversamento (prevedibili ulteriori euro ). Da Cascina Nuova a Molino Torretta: euro c.a da reperire (tot euro 350/ml x c.a tot. 2,3 Km in sponda dx + 2,3 Km sponda sx) Escluso interventi puntuali su manufatti di attraversamento (al momento non segnalati). SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA COMUNE DI MILANO DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA 1 Demolizione + ricostruzione sponde in muratura / calcestruzzo Fino a Cascina Nuova : - Pulizia Argini e aree limitrofe - Rimozione dei blocchi di cls (bolognini) dalle sponde e loro accatastamento per riuso, separandole dai rifiuti presenti in alveo, da smaltire correttamente. - Sistemazione del sottofondo con risezionamento dell area e creazione strada alzaia - Posa di georete in laminato+agugliato di HDPE in funzione antinutria e di consolidamento terreno, fissata al terreno con graffe a U in tondino - Posa dei bolognini recuperati più integrazione con nuovi realizzati da stampo (circa 20%) - Sistemazione puntuale di muri in mattoni o cls amnmalorati con adatti materiali (Mapei, Volteco, Kerakoll) per risanamento di opere idrauliche Interventi puntuali sui manufatti - Sottopasso via S. Arialdo - Sottopasso Ferrovia Dismessa e curva immediatamente successiva Sifone Cavo Taverna e strada ex Fontanile Tecchione - Via San Bernardo - N. 2 attraversamenti agricoli / ciclabili Da Cascina Nuova a Molino Torretta: - Pulizia Argini e aree limitrofe - Sistemazione del sottofondo con risezionamento dell area e creazione strada alzaia - Posa di georete in laminato+agugliato di HDPE in funzione antinutria e di consolidamento terreno, fissata al terreno con graffe a U in tondino 57

70 - Copertura e compattazione con mistone macinato certificato e terreno di recupero - Sistemazione puntuale di muri in mattoni o cls amnmalorati con adatti materiali (Mapei, Volteco, Kerakoll) per risanamento di opere idrauliche LOCALIZZAZIONE Tratte Vettabbia Bassa tra Chiaravalle e levate C.na Nuova e C.na Torretta in Comune S. Donato / S. Giuliano SOGGETTO ATTUATORE CONSORZIO UTENTI ROGGIA VETTABBIA / CONSORZIO DI BONIFICA EST TICINO / VILLORESI SOGGETTI COINVOLTI COMUNE MILANO MM - CONSORZIO UTENTI ROGGIA VETTABBIA RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE COMUNE MILANO S. DONATO S.GIULIANO - CONSORZIO VETTABBIA - risorse da reperire TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 1 anno da inizio lavori Tre lotti semestrali in periodo OTTOBRE - MARZO RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Ripristino condizioni di sicurezza idraulica aree attraversate; sicurezza in fase di manutenzione; prevenzione danni in caso di cedimenti/ esondazioni; STATO DI AVANZAMENTO Da avviare Studio fattibilità SCHEDA COMPILATA DA CESARE SALVETAT, Comune di Milano il SCHEDA AGGIORNATA da il ALLEGATI - NOTE - 58

71 COD M1.A3.4 TITOLO ATTIVITA RIPRISTINO E POTENZIAMENTO FUNZIONALE DELLE PARATOIE VETTABBIA BASSA DESCRIZIONE ATTIVITA Sostituzione paratoie + meccanismo automazione/ azionamento a distanza Obiettivi: prevenzione esondazioni tramite azionamento automatico tempestivo delle paratoie in caso di piena Risultati attesi: ripristino condizioni di sicurezza; prevenzione danni in caso di cedimenti/ esondazioni; Criticità: lontananza da punti di allacciamento alimentazione elettrica per meccanismi azionamento SOTTOATTIVITA 1 Sostituzione paratoie Cascina Nuova (rimozione + sostituzione + sistema automazione) 2 altre da definire RISORSE COMPLESSIVE euro c.a (da reperire) per sottoattività 1 comprensivo di : Opere, Spese tecniche, Progettazione e pratiche, allacciamenti elettrici SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA COMUNE DI MILANO DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Sostituzione paratoie + meccanismo automazione/ azionamento a distanza LOCALIZZAZIONE levate C.na Nuova e C.na Torretta in Comune S. Donato / S. Giuliano SOGGETTO ATTUATORE CONSORZIO UTENTI ROGGIA VETTABBIA SOGGETTI COINVOLTI COMUNE MILANO CONSORZIO UTENTI ROGGIA VETTABBIA RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE ca - risorse da reperire COMUNE MILANO S. DONATO S.GIULIANO - CONSORZIO VETTABBIA TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 3 MESI da inizio lavori RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Ripristino condizioni di sicurezza idraulica aree attraversate; sicurezza in fase di manutenzione; prevenzione danni in caso di cedimenti/ esondazioni; STATO DI AVANZAMENTO Da avviare Studio fattibilità SCHEDA COMPILATA DA CESARE SALVETAT, Comune di Milano SCHEDA AGGIORNATA da il ALLEGATI NOTE 59

72 COD M1.A3.5 TITOLO ATTIVITA RICONNESSIONE DEL FIUME OLONA SUPERIORE [DEVIATO A RHO IN EPOCA ROMANA] CON L OLONA INFERIORE FINO AL PO DESCRIZIONE ATTIVITA La presenza diffusa di paleoalvei e di teste di fontanile nella porzione di sottobacino Olona, Bozzente, Lura del bacino del fiume Po, tra Rho e Bornasco, testimonia l originaria continuità del sistema fluviale dell Olona costituito da Olona superiore e Olona inferiore (per conferma vedi il Foglio Milano della Carta geologica nazionale - progetto CARG). Trattasi di utilizzare tali paleoalvei, opportunamente raccordati tra di loro, per raggiungere progressivamente l obiettivo della ricostruzione del fiume nella sua totalità. Nell ambito considerato il paesaggio mantiene una forte impronta rurale, come testimoniato anche nel recente Studio per la valorizzazione paesaggistico ambientale del Progetto EXPO 2015, denominato Vie d acqua; parimenti emerge nello Strumento Operativo 45 del PTR/PPR che mette in evidenza degrado/tendenza al degrado (vulnerabilità) e rilevanze (fattori di resilienza) della porzione di sottobacino interessata dall attività. SOTTOATTIVITA Il Progetto elaborato da Regione Lombardia con ERSAF nel prevede la riconnessione del Fiume Olona e si configura come intervento che assume valenza di Azione strategica all interno del Piano di bacino del fiume Po. Occorre realizzare per fasi successive ben programmate una serie di attività, atte a garantire una progressiva riconnessione del fiume superiore con quello inferiore fino al Po, consolidando e valorizzando la matrice rurale dell insediamento, in modo da assicurare qualità paesaggistico ambientale degli spazi rurali (vedi definizione di rurale in PTR/PPR di RL). Insieme alla riapertura di teste e aste di fontanili scorrenti nei paleoalvei del fiume, alla creazione di fasce riparie, imboschimenti, al completamento dei percorsi ciclopedonali esistenti e previsti di connessione longitudinale e trasversale ai parchi e PLISS esistenti e previsti, particolare cura sarà dedicata agli interventi di ricomposizione e potenziamento del reticolo irriguo superficiale anche per potenziare la Rete Ecologica Regionale creando infrastrutture verdi blu di sottobacino fluviale. RISORSE COMPLESSIVE Da definirsi SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA Regione Lombardia DG TUDS LOCALIZZAZIONE dal fiume Olona (presso Rho), attraverso il territorio dell Ovest Milanese e Pavese fino al Po per il tratto dell Olona Inferiore (Roggia Olona) SOGGETTO ATTUATORE DAVO e altri soggetti da individuarsi SOGGETTI COINVOLTI DAVO e tutti i soggetti istituzionali dell ambito di riconnessione: Comune di Milano, Parco Agricolo Sud Milano, Provincia di Milano, Provincia di Pavia, i comuni dell ambito RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE da definirsi TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE da definirsi RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Miglioramento delle condizioni idrauliche della città di Milano e delle aree limitrofe, occasione di riqualificazione paesaggistico-ambientale di ambiti territoriali interessati alla riconnessione dell Olona con la Roggia Olona, miglioramento della qualità delle acque e dei corpi idrici; disponibilità di acque per usi irrigui in territori in deficit di disponibilità di acque. STATO DI AVANZAMENTO Si tratta di uno studio di fattibilità di cui definire le fasi di realizzazione. 60

73 SCHEDA COMPILATA DA Giuseppe Caronni (Presidente DAVO) Marco Pezzetta (Direttore DAVO) Federico Andreotti (Consulente DAVO) Dario Fossati ( Dirigente U.O. Difesa del Suolo DG TUDS-Regione Lombardia) e Mariella Borasio (presidente Comitato scientifico Consorzio DAM) SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 61

74 MACROAZIONE 2 RIQUALIFICAZIONE E VALORIZZAZIONE PAESAGGISTICO AMBIENTALE AZIONE M2.A1 Riqualificazione e valorizzazione ambiti di area vasta AZIONE M2.A2 Compensazioni ecologiche Expo AZIONE M2.A3 Accordi per la manutenzione 62

75 COD M2.A1.1 TITOLO ATTIVITA PATTO PER LO SVILUPPO DEL SISTEMA VERDE V ARCO VILLORESI DESCRIZIONE ATTIVITA Il 14 giugno 2012 è stato sottoscritto il Patto per lo Sviluppo del Sistema Verde V'Arco Villoresi da Società Expo 2015,Regione Lombardia, Consorzio Est-Ticino Villoresi, le Province di Varese,Como,Lecco, Milano, Monza e Brianza, i Parchi Regionali della Valle del Ticino, delle Groane, Nord Milano, della Valle del Lambro e dell Adda Nord, i Parchi di Interesse sovracomunale: PLIS Alto Milanese, PLIS del Roccolo, PLIS dei Mulini, PLIS del Grugnotorto Villoresi, PLIS della Cavallera, PLIS Est delle Cave, PLIS del Molgora, PLIS della Balossa, PLIS della Valle del Lura, PLIS Media Valle del Lambro e PLIS del Rio Vallone. Il quadro territoriale in cui si inserisce il Canale Villoresi è caratterizzato da una elevata frammentazione delle aree naturali, spesso residuali, che necessitano del sostegno di una strutturata rete ecologica di collegamento tra i diversi serbatoi di biodiversità rappresentati sostanzialmente dalle aree protette tramite Parchi Regionali o locali. L itinerario del Villoresi costituisce un riferimento per la creazione di un Sistema Verde che connetta direttamente le aree agricole e naturali del Parco della Valle del Ticino a quelli del Parco Adda Nord, attraversando il Parco del Roccolo, del Lura, delle Groane, del Grugnotorto-Villoresi, del Lambro, del Molgora e del Rio Vallone. In particolare la rete di canali secondari e successive derivazioni che dall asta del canale Villoresi scendono in direzione Sud offre la possibilità di studiare delle connessioni ecologiche con elevato grado di naturalità. Il Patto crea l opportunità di realizzare, sfruttando l elemento unificante degli 86 km del canale Villoresi, azioni condivise e sinergiche in grado di valorizzare temi di comune interesse con il fine ultimo di incrementare lo sviluppo economico dei territori interessati. L aggregazione dei sottoscrittori per mezzo del Patto ha permesso di esercitare azioni di governance utili anche per facilitare l ottenimento di finanziamenti per lo sviluppo di studi e per interventi realizzativi specifici. Il percorso ha già visto concertazione sul territorio: il quadro di contesto previsto dall agenda di lavoro, infatti, è stato verificato ed integrato dai tecnici di un terzo dei 72 comuni interessati, nell ambito dei primi Focus group organizzati per i 6 ambiti territoriali in cui è stato suddiviso il territorio del Sistema Verde V Arco Villoresi. L agenda di lavoro è corredata da un Piano della Comunicazione che mira a creare concertazione e condivisione con nuovi attori pubblici e privati e a promuovere il Patto verso i cittadini anche con iniziative mirate (eventi, manifestazioni ) come quella svoltasi il 24 maggio 2014 nella Giornata Europea dei Parchi ed il giorno successivo, per far conoscere ai cittadini il Sistema Verde V Arco Villoresi, le sue peculiarità, valori e obiettivi attraverso una staffetta di eventi (biciclettate, discese in canoa, mostre, giochi, laboratori, etc...), che hanno unito idealmente tutto il territorio del V Arco. EXPO può sfruttare un vasto territorio collegato al sito espositivo, come un fuori EXPO caratterizzandolo con una serie di eventi ed iniziative che siano riconducibili ai temi comuni. Il partenariato costituito con il Patto ed il suo allargamento alle istituzioni comunali e al mondo delle associazioni e dei privati interessati, può trasformare il territorio del V Arco in una vetrina culturale ed espositiva di concrete realizzazioni rispetto ai temi più prettamente agricoli, ambientali e territoriali. OBIETTIVI Realizzare un infrastrutturazione verde del territorio per migliorare la qualità della vita, tutelare e incrementare la biodiversità, salvaguardare la bellezza e il valore dei luoghi, costruire un economia verde e sostenibile, promuovendo la multifunzionalità agricola. RISULTATI ATTESI Potenziare il patrimonio naturalistico per incrementare la biodiversità garantendo la conservazione del patrimonio biologico attraverso il collegamento delle aree protette con quello del reticolo irriguo 63

76 canale Villoresi, contribuendo allo sviluppo di Rete Ecologica; contenere il consumo di suolo, preservandolo per usi agricoli e agroforestali, fruitivi e naturalisticoambientali; preservare l infrastrutturazione idraulica operata nei secoli dalle società insediate, per la bonifica e l irrigazione del territorio e il trasporto su acqua, in quanto sistema di specifica connotazione e grande rilevanza culturale della pianura padana ed emblema della civiltà idraulica in Lombardia; sviluppare l agricoltura mutifunzionale, per il riequilibrio e lo sviluppo territoriale, per il riconoscimento del ruolo sociale ed educativo delle aziende agricole (agriturismi e delle fattorie didattiche), nonché le produzioni biologiche, le filiere corte, la sicurezza alimentare in generale; incrementare la fruizione delle aree protette, utilizzando il Villoresi quale elemento strategico della rete di mobilità dolce che collega i bacini turistici del lago Maggiore, del lago di Como e di Milano attraverso i fiumi (Adda e Ticino) ed i canali; tutelare e valorizzare il sistema lineare paesaggistico del Villoresi come matrice della rete verde paesaggistica regionale della fascia dell'alta pianura asciutta, composta da elementi naturalistici, dell'ingegneria idraulica, del paesaggio agrario e naturale. Questi obiettivi e gli interventi conseguenti risultano strettamente sinergici sia ai temi Expo, sia alle opere in corso di realizzazione fuori sito espositivo (anello verde-azzurro, Vie d acqua, compensazioni agroambientali). CRITICITA ATTESE/PUNTI DI ATTENZIONE Costruzione del Sistema Verde: mancanza di una "vision d'insieme" degli spazi aperti da tutelare e riqualificare; manutenzione e sicurezza degli itinerari ciclabili frammentazione ed isolamento delle aree per effetto della viabilità esistente e di quella in progetto; scarsità di aree boscate, filari e siepi campestri; patrimonio edilizio tradizionale in abbandono ed a rischio di scomparsa; proprietà private per parte delle aree di interesse strategico locale; difficoltà nel contenimento del degrado paesistico; ambientale (rischio idraulico, inquinamento delle acque, banalizzazione del paesaggio e degli habitat). Fruizione e comunicazione: azioni promozionali singole non coordinate; fruibilità e sicurezza dei luoghi; perdita della cultura del paesaggio agrario e del legame tra città e fiume, tra città e canale, tra uomo e natura. Riqualificazione del sistema agricolo: elevato consumo di suolo agricolo, conseguente perdita di territorio irrigato, e quindi difficoltà a tutelare e mantenere in efficienza il reticolo principale, i secondari e i terziari. L'urbanizzazione, il degrado ambientale e paesaggistico e la perdita di SAU, provocano maggiori costi manutentivi e gestionali del sistema irriguo nel suo complesso; difficoltà nel coinvolgere gli agricoltori nei progetti di scala locale. Reticolo idrico ETV / Acque: mancanza di rete irrigua a nord del Villoresi; acqua non in continuo e quindi non costituente un elemento ecologico se non integrandola con opere di ingegneria (pozzi) con costi costruttivi e manutentivi elevati, oltre al costo dell'acqua e dei contribuiti di bonifica che non sono trascurabili. L attività intrapresa ha previsto la stesura di un Masterplan che si avvale anche dei seguenti studi: studio Fattibilità del Sistema Verde V Arco Villoresi in esito al Bando Cariplo 2012 Realizzare la Connessione ecologica ; studio di supporto alle politiche turistiche e ambientali e per la creazione di un data base delle opportunità turistiche presenti sul Sistema, nell ambito dell Accordo di collaborazione tra RL ed ETV per l attuazione delle azioni relative agli Accordi di Programma Progetti di eccellenza per lo sviluppo e 64

77 la promozione del sistema turistico nazionale stipulati il 22/11/12 tra il Dipartimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri per lo sviluppo e la competitività del turismo e RL - AdP Turismo; studio di fattibilità per la connessione idraulico ecologica tra il Canale Villoresi e il Naviglio Grande nel Sistema Verde Multifunzionale V Arco Villoresi - Progetto DARDO presentato ed in corso di valutazione sul Bando Cariplo 2014 Connessione ecologica. Il Masterplan prevede una molteplicità di interventi in relazione agli obiettivi del programma. Fra questi risultano già provvisti di copertura finanziaria, 5 interventi di compensazione ambientale nell ambito dell Osservatorio Ambientale Expo di interesse per il territorio del V Arco Villoresi, per i quali si rimanda all Azione M2.A2: - Pregnana Milanese - Connessione ecologica dal Bosco di Vanzago al Parco delle Groane: siepi, filari e miglioramenti forestali. - Lainate - Interventi di tutela e potenziamento della biodiversità: nuovi boschi, zone umide e migliorie forestali. - Novate Milanese - Nuovi boschi nel PLIS della Balossa. - Varedo - Interventi di ottimizzazione ecologica e incremento della biodiversità. - Villoresi: Interventi di riqualificazione boschiva per la valorizzazione delle connessioni ecologiche. SOTTOATTIVITA 1. Progettazione e realizzazione intervento pilota sul V arco Villoresi 2. Azioni e progetti nel Sistema Verde V Arco Villoresi tra il Molgora e il Rio Vallone. Interventi locali funzionali al rafforzamento della matrice ambientale orientata al miglioramento degli habitat per anfibi e chirotteri Altre sottoattività saranno segnalate/inserite man mano che le attività progettuali saranno adeguatamente sviluppate. RISORSE COMPLESSIVE I sottoscrittori non hanno ritenuto di assegnare risorse direttamente al Patto. Tuttavia quando i progetti vengono a definizione, i sottoscrittori interessati si attivano per la ricerca dei canali di finanziamento. Le attività sopra descritte sono o già finanziate o in procinto di esserlo. Per le 2 sottoattività descritte le risorse già disponibili ammontano a ( R.L; Fondazione Cariplo; Consorzio Est Ticino Villoresi; P.L.I.S. del Rio Vallone; Associazione FaunaViva). Per ulteriori progettualità sono potenzialmente utilizzabili: - monetizzazioni derivanti dall applicazione delle compensazioni per le trasformazioni del bosco ai sensi dell art.43 l.r. 31/08; - Fondo Aree Verdi art.43 comma 2 bis - l.r.12/05 che introduce la maggiorazione del contributo di costruzione come compensazione al consumo di suolo agricolo (nello stato di fatto) finalizzando l utilizzo delle risorse ad interventi forestali di incremento della naturalità; - PSR 2014/2020; - Bandi Cariplo; - Risorse rese disponibili dai soggetti sottoscrittori del Patto. SOGGETTO COORDINATORE AZIONE Regione Lombardia D.G. Agricoltura SOTTOATTIVITA 1. Progettazione e realizzazione intervento pilota sul V arco Villoresi DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Realizzazione di un intervento sperimentale di valorizzazione/riqualificazione sul Canale Villoresi, individuato dopo il secondo studio indicato sopra, in un area compresa tra Garbagnate e Monza, in attuazione delle azioni relative all AdP Progetti di eccellenza per lo sviluppo e la promozione del sistema turistico nazionale stipulati tra D.P.C.d.M. per lo sviluppo e la competitività del turismo e Regione 65

78 Lombardia. Per dare attuazione alle attività del protocolli, è stato individuato quale soggetto attuatore il Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi con cui è stato stipulato un Accordo di Collaborazione. LOCALIZZAZIONE Tra Garbagnate e Monza SOGGETTO ATTUATORE Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi SOGGETTI COINVOLTI == RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE risorse disponibili - Regione Lombardia, a seguito sottoscrizione AdP Progetti di eccellenza per lo sviluppo e la promozione del sistema turistico nazionale stipulati il 22/11/2012 tra D.P.C.d.M. per lo sviluppo e la competitività del turismo e Regione Lombardia (approvati con decreti ministeriali del 4 dicembre 2012) di cui allo schema di A.d.P. approvato con d.g.r. n. IX/ 3927 del 06/08/2012. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Ottobre 2014 ottobre 2015 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Intervento pilota STATO DI AVANZAMENTO In fase di avvio SCHEDA COMPILATA DA Agostino Marino Regione Lombardia, DG Agricoltura SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE SOTTOATTIVITA 2. Azioni e progetti nel Sistema Verde V Arco Villoresi tra il Molgora e il Rio Vallone. Interventi locali funzionali al rafforzamento della matrice ambientale orientata al miglioramento degli habitat per anfibi e chirotteri DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Lo scenario progettuale ipotizzato ha considerato le esigenze ecologiche delle specie e degli habitat di riferimento, ha individuatole relative minacce e le possibili misure di contenimento e mitigazione, abbozzato le modalità gestionali più opportune e valutato la necessità di interventi strutturali, orientando le scelte d intervento su quattro aree patrimonialmente in disponibilità agli Enti proponenti (comuni di Cambiago, Caponago, Gessate, Masate, Pessano con Bornago). Il progetto prevede oltre all acquisizione di aree, interventi strutturali con funzioni idrauliche ed ecologiche, nonché un piano di monitoraggio della funzionalità ecologica pre e post intervento sulle specie target individuate, che troverà opportuno raccordo con il sistema di monitoraggio in fase di predisposizione da parte dell Osservatorio regionale per la biodiversità. L area di riferimento è sottoposta da tempo ad una forte pressione antropica, in termini di espansione delle aree residenziali e commerciali, che ne minaccia l'assetto paesaggistico e la funzionalità ecologica. Gli strumenti di pianificazione territoriale provinciali e regionali hanno individuato la presenza di corridoi ecologici che attraversano l'area, collegando tra loro aree importanti per la biodiversità: si tratta del canale Villoresi in senso est-ovest e del PLIS del Rio Vallone in senso nord-sud. LOCALIZZAZIONE Comuni di Cambiago, Caponago, Gessate, Masate, Pessano con Bornago SOGGETTO ATTUATORE Consorzio Est Ticino Villoresi 66

79 SOGGETTI COINVOLTI P.L.I.S. del Rio Vallone e Associazione FaunaViva; Regione Lombardia RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE : risorse disponibili in esito al Bando Cariplo 2013 Realizzare la Connessione ecologica così suddivisi: Fondazione Cariplo; Consorzio Est Ticino Villoresi; P.L.I.S. del Rio Vallone; Associazione FaunaViva. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Giugno 2014 Giugno 2017 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI - Realizzazione di passaggi per la fauna lungo i corsi d acqua; localizzazione: varco lungo il rio vallone sotto il ponte canale Villoresi; - realizzazione di pozze per la riproduzione degli anfibi; progetto di mitigazione n.1 Molgora-Villoresi consistente nella naturalizzazione del Molgora, nella realizzazione di opere a verde e di un percorso ciclopedonale lungo il Villoresi. STATO DI AVANZAMENTO Avviato SCHEDA COMPILATA DA Agostino Marino Regione Lombardia, DG Agricoltura SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 67

80 COD M2.A1.2 TITOLO ATTIVITA VALORIZZAZIONE DEL PAESAGGIO RURALE - VIE D'ACQUA EXPO 2015 DESCRIZIONE ATTIVITA Il progetto di valorizzazione del paesaggio e del sistema rurale si colloca nel quadro del più vasto progetto delle Vie d acqua EXPO 2015 e in particolare si pone quale azione complementare agli altri interventi delle Vie d Acqua nel territorio dell ovest milanese. L area di intervento è compresa tra il Canale Villoresi a nord e il Naviglio Pavese a sud. Il progetto è volto alla promozione/valorizzazione degli ambiti rurali più direttamente correlati al sistema urbano e al tracciato del canale e della Dorsale ciclopedonale della Via d Acqua EXPO Gli interventi previsti consistono principalmente: - nella realizzazione e sistemazione di percorsi/itinerari attraverso il paesaggio rurale; - nella realizzazione di opere di recupero e valorizzazione di aree o beni connessi o limitrofi al tracciato dei suddetti percorsi in un ottica di promozione dell opportunità di fruizione del paesaggio rurale. Ambiti territoriali di intervento: - Ambito Groane (Protocollo d'intesa) - Ambito 5 Comuni (Protocollo d'intesa) - Ambito Muggiano (Protocollo d'intesa) - Ambito Risaie (Protocollo d'intesa) Il progetto riguarda inoltre il miglioramento e la cura degli elementi verdi del territorio attraversato (aree boscate, siepi, filari arborati, ecc.) e la riqualificazione dei fontanili. La proposta tiene conto delle progettualità locali, è condivisa nelle sue finalità e nei suoi contenuti con gli enti e i soggetti interessati e costituisce l infrastruttura base di riferimento anche per successivi eventuali interventi di potenziamento dei servizi di supporto alla fruizione del paesaggio rurale e di riqualificazione degli elementi propri del paesaggio suddetto (nuova formazione di siepi, filari, alberature, macchie boscate). Gli interventi progettuali di valorizzazione del paesaggio rurale indicati nei Documenti Preliminari all'avvio della Progettazione (DPP) sono complementari e coordinati a quelli previsti sugli stessi ambiti dal progetto di ricostruzione ecologica bilanciata delle Compensazioni EXPO 2015 (recupero corsi d acqua e fontanili, realizzazione di filari, siepi, ecc.). Gli interventi di Valorizzazione del paesaggio rurale sono distinti in: - interventi in 1 fase, con maggiore certezza realizzativa, che vengono subito posti in attuazione; - interventi in 2 fase, laddove vi sono ancora incertezze su disponibilità delle aree, agibilità manufatti, autorizzazioni necessarie a procedere, ecc. Tali interventi verranno meglio definiti a incertezze/criticità risolte e tenendo conto delle risorse disponibili. SOTTOATTIVITA (attività parallele) 1 - AMBITO GROANE 2 - AMBITO 5 COMUNI 3 - AMBITO MUGGIANO 4 - AMBITO RISAIE RISORSE COMPLESSIVE (ambito Groane) (ambito 5 comuni) (ambito Muggiano) (ambito Risaie) = Totale SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA PROVINCIA DI MILANO 68

81 SOTTOATTIVITA 1 - AMBITO GROANE DESCRIZIONE SOTTO ATTIVITA Il progetto è finalizzato alla creazione/promozione di itinerari attraverso il paesaggio rurale del Nord Ovest Milanese mettendo in rete percorsi o beni pubblici o di uso pubblico, recuperando e valorizzando elementi specifici del paesaggio rurale dell Ambito Groane. In particolare, si propone la valorizzazione del collegamento tra i sistemi fruitivi della Via d Acqua Nord, del Villoresi e del Lura. Il progetto si propone la ricucitura di percorsi e itinerari esistenti, intervenendo con opere di riqualificazione e valorizzazione degli stessi, degli elementi verdi e i manufatti del paesaggio agrario attraversato e prevede l allestimento di attrezzature leggere di supporto alla fruizione. LOCALIZZAZIONE BOLLATE, GARBAGNATE, ARESE SOGGETTO ATTUATORE ERSAF Interventi in amministrazione diretta - Interventi in appalto SOGGETTI COINVOLTI ERSAF, Comune di Bollate, Comune di Garbagnate, Comune di Arese, Parco Groane RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE stima costi Società EXPO 2015 spa TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE (progettazione, realizzazione, manutenzione) RISULTATI PRODOTTI/ATTESI vedi descrizione sotto attività STATO DI AVANZAMENTO Protocollo d'intesa firmato con documento preliminare all'avvio della progettazione SCHEDA COMPILATA DA AT Rurbance il SCHEDA AGGIORNATA DA ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) 1- Ambiti 2- Scenario di valorizzazione del paesaggio rurale (aggiornamento ottobre 2013) NOTE 69

82 SOTTOATTIVITA 2 - AMBITO 5 COMUNI DESCRIZIONE SOTTO ATTIVITA - il collegamento con la dorsale ciclopedonale della Via d'acqua EXPO 2015; - la costruzione di un circuito continuo da Pero a Settimo Milanese, passando attraverso il territorio del Parco dei Fontanili di Rho, del cosiddetto Parco dei 5 Comuni, del Bosco della Giretta; - la mitigazione dell'impatto dovuto alla presenza di infrastrutture quali le reti autostradali e la rete ferroviaria ad Alta velocità in territorio di Pero; - la valorizzazione e il miglioramento della riconoscibilità e fruibilità dei territori rurali ricompresi nel Parco dei Fontanili di Rho e nel cosiddetto Parco dei 5 Comuni; - la creazione di Punti Parco nel Parco dei Fontanili di Rho e nel territorio dei 5 comuni (Portico del PASM e Vighignolo); - la riqualificazione dei fontanili; in particolare, il fontanile Bongiovanni, Segnarca, il fontanile Patellano, il fontanile Frati, il fontanile Sera e Mattina; - la riqualificazione e il potenziamento delle aree boscate presenti nei Comuni di Pero e di Settimo Milanese. LOCALIZZAZIONE PERO, RHO, SETTIMO MILANESE SOGGETTO ATTUATORE ERSAF Interventi in amministrazione diretta - Interventi in appalto SOGGETTI COINVOLTI ERSAF, Comune di Pero, Comune di Rho, Comune di Settimo Milanese, Parco Agricolo Sud Milano RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE stima costi Società EXPO 2015 spa TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE (progettazione, realizzazione, manutenzione) RISULTATI PRODOTTI/ATTESI vedi descrizione sotto attività STATO DI AVANZAMENTO Protocollo d'intesa firmato con documento preliminare all'avvio della progettazione SCHEDA COMPILATA DA AT Rurbance il SCHEDA AGGIORNATA DA ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) 1- Ambiti 2- Scenario di valorizzazione del paesaggio rurale (aggiornamento ottobre 2013) NOTE 70

83 SOTTOATTIVITA 3 - AMBITO MUGGIANO DESCRIZIONE SOTTO ATTIVITA - collegamento di Baggio con Settimo Milanese e Cusago (Monzoro), a ovest; - creazione di due anelli di fruizione del territorio agricolo di Muggiano a partire dalla Dorsale ciclopedonale della Via d Acqua EXPO 2015 in corrispondenza del Parco delle Cave e di via Valsesia e del Parco dei fontanili; - evidenziazione di porte di accesso in corrispondenza degli attraversamenti della barriera autostradale; - valorizzazione dell insediamento rurale di Assiano inserendolo nel circuito e contribuendo all avvio di interventi urgenti di messa in sicurezza; - connessione tra le Cascine dell'ambito e la ciclabile lungo la via Cusago; - valorizzazione della presenza del Parco della Cava di Muggiano, inserito all interno dell itinerario fruitivo; - collegamento con la rete ciclopedonale esistente in Cesano Boscone, anche al fine di agevolare la possibilità di raggiungere l alzaia del Naviglio Grande; - riqualificazione dei fontanili situati in prossimità del percorso, quali il fontanile Marazzo, il fontanile Due Testine, il fontanile Franchetti, il fontanile Mezzabarba e il fontanile Testa Quadra, presso cui si prevede la realizzazione di un punto di sosta; ad essi si aggiunge il fontanile Mozzetta, situato in Comune di Milano a nord di via Novara e a confine con il Comune di Settimo Milanese; - manutenzione di aree boscate presenti nei Comuni di Trezzano sul Naviglio e Cesano Boscone; - realizzazione di nuove aree boscate in Comune di Milano e di Cesano Boscone. LOCALIZZAZIONE MILANO, CESANO BOSCONE, TREZZANO SUL NAVIGLIO SOGGETTO ATTUATORE ERSAF Interventi in amministrazione diretta - Interventi in appalto SOGGETTI COINVOLTI ERSAF, Comune di Milano, Comune di Cesano Boscone, Comune di Trezzano sul Naviglio, Parco Agricolo Sud Milano, Aler RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE stima costi Società EXPO 2015 spa TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE (progettazione, realizzazione, manutenzione) RISULTATI PRODOTTI/ATTESI vedi descrizione sotto attività STATO DI AVANZAMENTO Protocollo d'intesa firmato con documento preliminare all'avvio della progettazione SCHEDA COMPILATA DA AT Rurbance il SCHEDA AGGIORNATA DA ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) 1- Ambiti 2- Scenario di valorizzazione del paesaggio rurale (aggiornamento ottobre 2013) NOTE 71

84 SOTTOATTIVITA 4 - AMBITO RISAIE DESCRIZIONE E SOTTO ATTIVITA - collegamento della Dorsale ciclopedonale della Via d Acqua EXPO 2015 con l asta del Naviglio Pavese; - valorizzazione, ai fini di un maggiore utilizzo ciclopedonale, del tracciato esistente della via di Mezzo, anche mediante opere di rifacimento e miglioramento della sede stradale; - realizzazione del Bosco della Bazzana quale area di fruizione pubblica ma con cura e valorizzazione della sua vocazione agricola. LOCALIZZAZIONE MILANO, ASSAGO SOGGETTO ATTUATORE ERSAF Interventi in amministrazione diretta - Interventi in appalto SOGGETTI COINVOLTI ERSAF, Comune di Milano, Comune di Assago, Parco Agricolo Sud Milano RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE stima costi Società EXPO 2015 spa TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE (progettazione, realizzazione, manutenzione) RISULTATI PRODOTTI/ATTESI vedi descrizione sotto attività STATO DI AVANZAMENTO Protocollo d'intesa firmato con documento preliminare all'avvio della progettazione SCHEDA COMPILATA DA AT Rurbance il SCHEDA AGGIORNATA DA ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) 1- Ambiti 2- Scenario di valorizzazione del paesaggio rurale (aggiornamento ottobre 2013) NOTE 72

85 73

86 74

87 COD M2.A1.3 TITOLO ATTIVITA 100 FONTANILI DALL ADDA AL TICINO - SISTEMI AMBIENTALI DI CONNESSIONE PER LA RETE ECOLOGICA DESCRIZIONE ATTIVITA E OBIETTIVI Il progetto 100 fontanili si propone di valorizzare un biotopo particolare ed unico, caratteristico del territorio lombardo e del suo paesaggio agrario tradizionale, elevandolo, da semplice habitat e singolo componente del paesaggio, a sistema di vari habitat interagenti, in grado di relazionarsi ed integrarsi con la strategia della rete ecologica, contribuendo sia al suo ampliamento fisico che e al suo complessivo rafforzamento funzionale. Gli orientamenti strategici per l individuazione, la salvaguardia e l implementazione della Rete Ecologica Regionale sono finalizzati a garantire la continuità territoriale della connettività tra i biotopi più adatti alla proliferazione e alla conservazione delle specie, contribuendo al contempo a diversificare l ecomosaico agricolo, a rafforzare le fasce ecotonali. Essendo strutture artificiali sia puntuali che lineari, i fontanili possiedono, dal punto di vista naturalistico e logistico, i migliori requisiti per integrarsi a pieno titolo nel sistema ecologico provinciale. RISULTATI ATTESI: Rafforzamento complessivo della Rete Ecologica Provinciale attraverso l'integrazione mirata e sistematica dei fontanili con gli altri elementi di importanza biotica presenti nel territorio Riqualificazione dei fontanili, valorizzando la loro funzionalità come biotopi, corridoi ecologici, elementi del paesaggio e del sistema agro-silvo-pastorale Sperimentazione e perfezionamento di buone pratiche e metodologie innovative e replicabili Valorizzazione delle sinergie e della collaborazione tra differenti partner e delle loro buone pratiche Configurazione di un sistema di intervento di stabilizzazione, manutenzione e monitoraggio permanente attraverso la sinergia tra mondo agricolo e politiche ecologiche Generazione di effetti moltiplicatori su tutti gli elementi e i sistemi territoriali coinvolti CRITICITÀ PRINCIPALI: Previsione di nuove concentrazioni di attività antropiche ad alto impatto ambientale Interferenza di grandi opere infrastrutturali e strutture lineari Minaccia all'equilibrio idro-geologico del sottosuolo Depotenziamento biotico del corridoio ecologico e riduzione delle tutele ambientali Carenza di connettività protetta est-ovest Frammentazione territoriale da previsioni e/o interventi urbanistici Possibile depotenziamento biotico da impatto agrochimico Peggioramento della qualità delle acque SOTTOATTIVITA 1. Studio di fattibilità del progetto RISORSE COMPLESSIVE Per lo studio di fattibilità sono già disponibili SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA Provincia di Milano SOTTOATTIVITA 1 DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Studio di fattibilità del progetto LOCALIZZAZIONE Il territorio considerato é quello della Provincia di Milano, in particolare della fascia dei fontanili, dal Ticino all'adda SOGGETTO ATTUATORE 75

88 La realizzazione dello studio di fattibilità é in capo ai soggetti del partenariato attraverso un gruppo interdisciplinare composto dalla Provincia di Milano, con Legambiente, CNR, Università Facoltà di Agraria, Consorzio Canale Villoresi. SOGGETTI COINVOLTI I partner coinvolti nello studio di fattibilità, ai quali si affiancano i comuni e le aziende agricole. Lo studio, nelle intenzioni, risulterà propedeutico alla progettazione d'area degli interventi dove i principali attori saranno le aziende agricole appartenenti o non ai distretti rurali. RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Per lo studio di fattibilità sono già disponibili euro, di cui euro quale contributo da Fondazione Cariplo, euro da Provincia di Milano, e euro quale cofinanziamento degli altri partners. Non sono in questa fase quantificabili i costi relativi alla progettazione ed alla realizzazione degli interventi sull area dei fontanili. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Consegna dello Studio di fattibilità a Fondazione Cariplo: marzo 2015 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI la prima fase dello studio di fattibilità descrive la strategia e logica dello Studio di Fattibilità ed elementi analitici di inquadramento del contesto territoriale e analisi ecologica. STATO DI AVANZAMENTO ottobre/novembre 2014 consegna elaborati 1 a fase del lavoro SCHEDA COMPILATA DA Fausto Moretti e Marco Besozzi Provincia di Milano- 20 ottobre 2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 76

89 COD M2.A1.4 TITOLO ATTIVITA INDIVIDUAZIONE E POTENZIAMENTO PRINCIPALI DORSALI DI SVILUPPO PER LE CONNESSIONI ECOLOGICHE IN AMBITI VALLIVI DEI CORSI D ACQUA MINORI DESCRIZIONE ATTIVITA Interventi inerenti la formazione di habitat naturaliformi diversificati finalizzati alla massimizzazione della biodiversità e alla facilitazione degli spostamenti della fauna. Obiettivi: estensione/ potenziamento corridoi ecologici in ambiti vallivi minori in connessione con ambiti fluviali; incremento quali-quantitativo del patrimonio vegetale; valorizzazione matrici vallive nel paesaggio agrario; Risultati attesi: incremento biodiversità in aree agricole; riequilibrio ecologico all interno del comprensorio irriguo; ampliamento rete per la fruizione all interno del Parco Agricolo Sud Milano; Criticità di carattere generale: parziale riduzione superfici utili per pratiche coltive intensive (superabili mediante compensazioni tramite servizio di manutenzione o altre pratiche coltive compatibili ev. oggetto di misure di cofinanziamento); interferenze con proprietà private, in particolare con alcune adibite ad usi impropri (orti spontanei, trattamento rifiuti, insediamenti abusivi, ecc ); SOTTOATTIVITA M2.A1.4a Realizzazione della progettualità Bando CARIPLO - MILANO CITTÀ DI CAMPAGNA LA VALLE DEL TICINELLO (Connessioni ecologiche nel Parco del Ticinello) M2.A1.4b Estensione/sviluppo connessioni ecologiche lungo la Valle del Ticinello M2.A1.4c Estensione/sviluppo connessioni ecologiche lungo la Valle della Vettabbia Altre sottoattività saranno man mano attivate per altri ambiti vallivi. RISORSE COMPLESSIVE 1 Connessioni ecologiche nel Parco del Ticinello (Bando CARIPLO) = TOT ,00 già finanziati 2 Prolungamento connessioni ecologiche Valle Ticinello = TOT c.a risorse da reperire 3 Prolungamento connessioni ecologiche Valle Vettabbia = TOT c.a risorse da reperire TOT. = euro (di cui euro già finanziati) SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA (come da Struttura del Piano d Azione) COMUNE DI MILANO 77

90 SOTTOATTIVITA M2.A1.4a - Realizzazione della progettualità Bando CARIPLO - MILANO CITTÀ DI CAMPAGNA LA VALLE DEL TICINELLO (Connessioni ecologiche nel Parco del Ticinello) DESCRIZIONE ATTIVITA Attività generali: La proposta progettuale sviluppa ed integra il Progetto Preliminare (1 Lotto) del Parco Agricolo del Ticinello, già inserito nel vigente P.T.OO.PP. e prevede la riqualificazione durevole dell ecosistema agroambientale strategico dell area del Ticinello e la connessione ecologica della valle del Ticinello, nel territorio milanese, con tutti gli ambiti vallivi che costituiscono il sottobacino Lambro/Olona del Fiume Po. Il progetto prevede la riqualificazione naturalistica e paesaggistica dell area, tramite opere di imboschimento per 6,3 ha, il collocamento di soggetti forestali, interventi boscati minori per 1,7 ha equivalenti. Attività specifiche: Management del progetto: Comune di Milano; Realizzazione interventi: Regione Lombardia, Comune di Milano, Provincia di Milano, Associazione Fauna viva, Consorzio DAM, ERSAF (soggetto attuatore di tutti gli interventi, definirà anche i rapporti con le imprese del DAM); Comunicazione e disseminazione: Comune di Milano, Lifegate, Associazione Fauna viva, Comitato per il Parco Ticinello Onlus; Monitoraggio e valutazione: soggetto esterno. Obiettivo generale: contribuire al rafforzamento del patrimonio naturalistico in un ambito assai vulnerabile della conurbazione milanese attraverso la realizzazione, lo sviluppo e il potenziamento del corridoio ecologico terrestre e fluviale della valle del Ticinello, capace di mettere in collegamento aree naturalistiche e agroforestali per l incremento della biodiversità. con l'eliminazione del degrado, la regimazione delle acque e la creazione di ambiti e percorsi dedicati alla fruizione pubblica e collettiva. Obiettivi specifici: Mantenimento dell agricoltura ancora vitale con attribuzione di ruolo multifunzionale finalizzata alla eco-sostenibilità, cura del territorio e costruzione di paesaggio; Reintroduzione di elementi leggibili di paesaggio storico; Costituzione di un sistema di habitat e di microhabitat a supporto della biodiversità; Smantellamento degli orti irregolari in aree sensibili per la fauna; attività ecosistemiche che costituiscano nodo funzionale della rete ecologica locale; Interventi di deframmentazione (sottopassi, ecodotti, ); Ripristino di ambienti tipici fluviali; Realizzazione di fasce tampone; Incremento/realizzazione di fasce boscate e di specie vegetali autoctone; Ripopolamento/reintroduzioni faunistiche; Azioni volte a contrastare la diffusione di specie esotiche invasive. Criticità: presenza di insediamenti orti abusivi; stato conservazione patrimonio arboreo esistente in filari; stato conservazione sponde corsi d acqua e relativi manufatti idraulici. LOCALIZZAZIONE Parco Agricolo Urbano del Ticinello (Comune Milano) SOGGETTO ATTUATORE ERSAF SOGGETTI COINVOLTI FONDAZIONE CARIPLO PROVINCIA MILANO REGIONE LOMBARDIA DAM - AZIENDA AGRICOLA LOCALE ASSOCIAZIONI LOCALI ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Fondazione Cariplo Bando realizzazione connessioni ecologiche per ,00.= Provincia di Milano a valere risorse interventi di forestazione per = Cofinanziamento Comune di Milano, Provincia di Milano, Associazione Ticinello, Associazione Fauna Viva, Regione Lombardia, Lifegate TOT = ,00 già finanziati TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 1 anno per realizzazione (in esecuzione) + 3 anni per messa a regime impianti forestali (fino a 2016); RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Il progetto consente l attuazione della Rete Ecologica Regionale e la costruzione della Rete Verde Regionale, considerate infrastrutture prioritarie della Regione Lombardia; la manutenzione del reticolo idrografico per obiettivi di qualità delle acque e di sicurezza idraulica; il coinvolgimento del sociale; la funzionalità faunistica; il consolidamento dell agricoltura urbana STATO DI AVANZAMENTO realizzazione opere in fase di completamento 78

91 SCHEDA COMPILATA DA: MARCO LUCINI CESARE SALVETAT Comune di Milano il SCHEDA AGGIORNATA DA: ALLEGATI Planimetria generale NOTE 79

92 SOTTOATTIVITA M2.A1.4b Estensione/sviluppo connessioni ecologiche lungo la Valle del Ticinello DESCRIZIONE ATTIVITA Ampliamento interventi del tipo previsti dal progetto Bando CARIPLO - MILANO CITTÀ DI CAMPAGNA LA VALLE DEL TICINELLO all esterno del Parco Agricolo Urbano del Ticinello lungo tutto il corso della Roggia fino alla foce in Lambro Meridionale e a raccordo di quelli già attuati a mitigazione/ compensazione ambientale del Depuratore Milano S. Rocco; Obiettivi: estensione/ potenziamento corridoi ecologici lungo i principali ambiti vallivi del Comprensorio irriguo del Cavo Ticinello a rafforzamento delle connessioni ecologiche tra Lambro Meridionale e aree intercluse all interno della cintura tangenziale; incremento quali-quantitativo del patrimonio vegetale; valorizzazione matrici vallive nel paesaggio agrario; ampliamento rete mobilità dolce per la fruizione all interno del Parco Agricolo Sud Milano; Risultati attesi: incremento biodiversità in aree agricole; riequilibrio ecologico all interno del comprensorio irriguo del Cavo Ticinello; attivazione flussi di fruizione utili alla multifunzionalità delle aziende agricole; Criticità: parziale riduzione superfici utili per pratiche coltive intensive (superabili mediante compensazioni tramite servizio di manutenzione o altre pratiche coltive compatibili ev. oggetto di misure di cofinanziamento); interferenze con proprietà private, in particolare con alcune adibite ad usi impropri (orti spontanei, trattamento rifiuti, insediamenti abusivi, ecc ); LOCALIZZAZIONE Comprensorio irriguo del Cavo Ticinello COMUNE DI MILANO COMUNE DI OPERA COMUNE ROZZANO SOGGETTO ATTUATORE COMUNE MILANO - DAM SOGGETTI COINVOLTI DAM - AZIENDE AGRICOLE LOCALI - ASSOCIAZIONI LOCALI ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE (distinguere tra risorse immediatamente disponibili o da reperire); - Nuove forestazioni Ticinello = euro (ml x 20 = mq = 10 ha x euro/ha); - Nuove forestazioni Rile = euro (ml x 20 = mq = 10 ha x euro/ha); - Completamento dorsale ciclabile Ticinello = euro (ml x 65 euro/ml); - Completamento dorsale ciclabile Rile = euro (ml x 65 euro/ml); - Area Umida Colatore Libasso = euro (mq x 30 euro/ml); - Cartellonistica = euro TOT = c.a risorse da reperire TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Completamento dorsale ciclabile Ticinello : 6 mesi da inizio lavori Altri interventi: breve/medio termine RISULTATI PRODOTTI/ATTESI incremento biodiversità in aree agricole in attuazione della Rete Ecologica Regionale e la costruzione della Rete Verde Regionale; riequilibrio ecologico all interno del comprensorio irriguo del Cavo Ticinello; la manutenzione del reticolo idrografico per obiettivi di qualità delle acque e di sicurezza idraulica; il coinvolgimento del sociale; la funzionalità faunistica; il consolidamento dell agricoltura urbana; attivazione flussi di fruizione utili alla multifunzionalità delle aziende agricole; STATO DI AVANZAMENTO STUDIO DI FATTIBILITA SCHEDA COMPILATA DA: CESARE SALVETAT, Comune di Milano il SCHEDA AGGIORNATA DA: ALLEGATI Planimetria Comprensorio irriguo Cavo Ticinello con ambiti vallivi principali (Cavo Ticinello e Roggia Rile) NOTE 80

93 SOTTOATTIVITA M2.A1.4c Estensione/sviluppo connessioni ecologiche lungo la Valle della Vettabbia DESCRIZIONE ATTIVITA Ampliamento interventi del tipo previsti dal progetto del Parco Agricolo Urbano della Vettabbia (in fase di completamento in Comune di Milano) all esterno del suo perimetro lungo tutto il corso della Roggia, sia verso monte fino al centro di Milano sia verso valle fino all Oasi del WWF predisposta in corrispondenza della sua confluenza nel Lambro Settentrionale a Melegnano; Obiettivi: estensione/ potenziamento corridoi ecologici lungo i principali ambiti vallivi del Comprensorio irriguo di Roggia Vettabbia a rafforzamento delle connessioni ecologiche tra Lambro Settentrionale e aree intercluse all interno della cintura tangenziale; incremento quali-quantitativo del patrimonio vegetale; valorizzazione matrici vallive nel paesaggio agrario; ampliamento rete mobilità dolce per la fruizione all interno del Parco Agricolo Sud Milano; Risultati attesi: incremento biodiversità in aree agricole; riequilibrio ecologico all interno del comprensorio irriguo di Roggia Vettabbia; attivazione flussi di fruizione utili alla multifunzionalità delle aziende agricole; Criticità: parziale riduzione superfici utili per pratiche coltive intensive (superabili mediante compensazioni tramite servizio di manutenzione o altre pratiche coltive compatibili ev. oggetto di misure di cofinanziamento); interferenze con proprietà private. LOCALIZZAZIONE Comprensorio irriguo di Roggia Vettabbia COMUNE DI MILANO COMUNE DI S. DONATO COMUNE DI S. GIULIANO COMUNE DI MELEGNANO SOGGETTO ATTUATORE COMUNE MILANO DAM AZIENDE AGRICOLE LOCALI SOGGETTI COINVOLTI DAM - AZIENDE AGRICOLE LOCALI - ASSOCIAZIONI LOCALI ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE - Nuove forestazioni = euro (140 ha x euro/ha); - Completamento dorsale ciclabile = euro (ml x 65 euro/ml); TOT = c.a risorse da reperire TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Completamento dorsale ciclabile Valle Vettabbia : medio termine Altri interventi: medio / lungo termine RISULTATI PRODOTTI/ATTESI incremento biodiversità in aree agricole in attuazione della Rete Ecologica Regionale e la costruzione della Rete Verde Regionale; riequilibrio ecologico all interno del comprensorio irriguo di Roggia Vettabbia; la manutenzione del reticolo idrografico per obiettivi di qualità delle acque e di sicurezza idraulica; il coinvolgimento del sociale; la funzionalità faunistica; il consolidamento dell agricoltura urbana; attivazione flussi di fruizione utili alla multifunzionalità delle aziende agricole; STATO DI AVANZAMENTO STUDIO DI FATTIBILITA (Progetto Regionale LOTO) SCHEDA COMPILATA DA: CESARE SALVETAT, Comune di Milano il SCHEDA AGGIORNATA DA: ALLEGATI Planimetria Master Plan Progetto Regionale LOTO NOTE 81

94 82

95 83

96 84

97 COD M2.A1.5 TITOLO ATTIVITA RIATTIVAZIONE FONTANILI CONFLUENTI NEL PARCO DELLE CAVE DI MILANO DESCRIZIONE ATTIVITA Riattivazione idraulica teste di fontanile (ricerca polle + perforazioni + posa pali emuntori), pulizia e riqualificazione alvei (compresa riqualificazione vegetazione ripariale), arredi (ev. parapetti, sedute, bacheche) Obiettivi: aumento portate continue confluenti in Parco Cave per alimentazione aree umide ivi presenti anche in periodi di asciutta Canale Villoresi + potenziamento connessioni ecologiche; Risultati attesi: consolidamento ecosistemi presenti all interno del parco + incremento biodiversità; Criticità: deviazione in Font.le Corio tratta finale Fontanile Patellano / Marcionino (confluenti in fognatura) mediante riprofilatura in contropendenza tratta finale del Font.le Patellano (verifica in corso da parte di MM); possibili dispersioni in alveo in prossimità aree residenziali; tratte parzialmente ostruite da riufiuti e/o insediamenti abusivi (es. Font.le Carlaccino, Font.le Ghiglio, ) RISORSE COMPLESSIVE Testa Fontanile Mozzetta: riattivazione + riqualificazione alveo Risorse: già finanziato con Misure Valorizzazione Paesaggio Rurale EXPO 2015; Testa Fontanile Patellano: riattivazione + riqualificazione alveo già finanziato con Misure Valorizzazione Paesaggio Rurale EXPO 2015; deviazione/ adeguamento tratta finale a carico di MM Fontanile Bongiovanni: miglioramento spondale/ manufatti = euro Testa Fontanile Carlaccino: rimozione rifiuti + riattivazione + riqualificazione alveo = euro Fontanile Ghiglio: rimozione rifiuti + riattivazione + riqualificazione alveo = euro Testa Fontanile Misericordia: riattivazione + riqualificazione alveo = euro Testa Fontanile Marcionino: riattivazione + riqualificazione alveo = euro TOT. = euro - da reperire SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA COMUNE MILANO LOCALIZZAZIONE Aree confine Comune di Settimo Milanese + Via Novara + Parco delle Cave SOGGETTO ATTUATORE SOCIETA EXPO-ERSAF / DAM SOGGETTI COINVOLTI COMUNE MILANO AZIENDE AGRICOLE LOCALI MM PROPRIETA PRIVATE (es. Font.le Carlaccino) RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE SOCIETA EXPO-ERSAF (Font.li Mozzetta + Patellano) = progetti già finanziati COMUNE MILANO (restanti fontanili) = progetti da finanziare per euro (opere) - risorse da reperire TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 1 anno a partire da connessione (MM) Cavo Patellano/Marcionino in Fontanile Corio (presumib. da 2015) STATO DI AVANZAMENTO PROGETTO ESECUTIVO ERSAF (Font.li Mozzetta/Patellano) + PROGETTO DEFINITIVO MM (raccordo Font.le Marcionino/ Patellano/ Font.le Corio) + da impostare STUDIO PREFATTIBILITA (Font.li Bongiovanni, Carlaccino, Misericordia, Marcionino) SCHEDA COMPILATA DA CESARE SALVETAT, Comune di Milano SCHEDA AGGIORNATA da il. ALLEGATI Planimetria NOTE - 85

98 86

99 COD M2.A1.6 TITOLO ATTIVITA ROTAIE VERDI DESCRIZIONE ATTIVITA L area di riferimento è l area tra lo scalo di San Cristoforo e lo Scalo di Porta Romana. Particolare importanza e priorità è dedicata ai 20 km della componente meridionale dell anello ferroviario milanese: essi possono potenzialmente penetrare la città a partire dalle campagne del Parco delle Risaie (Ronchetto sul Naviglio) e di Trezzano sul Naviglio (area prioritaria RER 30 Risaie, fontanili, e garzaie del Pavese e del Milanese) sino agli scali ferroviari di Porta Vittoria e Segrate e le campagne ad esso contigue (area prioritarie RER 27 Fascia dei fontanili). L attività intende realizzare la valorizzazione ecologica dell area per creare un vero e proprio parco lineare tra lo scalo di San Cristoforo e quello di Porta Romana, utilizzando le fasce di rispetto dei binari ferroviari in attività come elementi di connessione, non fruibile dal pubblico, delle oasi urbane, fruibili al pubblico e a loro volta realizzabili nei due scali in dismissione. Nella sua vision di lungo termine, il progetto potrà filtrare completamente la matrice urbana, connettendo con un'infrastruttura ecologica le zone rurali a sud-ovest e a est della metropoli milanese. OBIETTIVI GENERALI In particolare, gli obiettivi generali che il progetto si propone sono: Migliorare la funzionalità ecologica del territorio comunale e regionale istituendo un corridoio ecologico di scala spaziale elevata; Aumentare gli spazi verdi naturali in ambito urbano come contributo di deframmentazione alla rete ecologica provinciale e regionale. OBIETTIVI SPECIFICI Per contribuire al raggiungimento degli obiettivi generali sopra riportati, il progetto Rotaie Verdi intende realizzare uno studio di fattibilità che si pone tre Obiettivi Specifici: Verifica della vocazionalità ecologica attuale e potenziale della fascia di rispetto ferroviaria per un possibile miglioramento della diversità biologica urbana e conseguente progettazione preliminare; Verifica della possibilità di creare oasi urbane caratterizzate da gestione naturalistica e fruibilità da parte della cittadinanza, atte a costituire le stepping stones in un meccanismo di rete ecologica basata sulla fascia ferroviaria; Verifica della possibilità di aumento della permeabilità ecologica in ambiente urbano (in particolare nel territorio del Comune di Milano) istituendo una pianificazione di rete. RISULTATI ATTESI Sottoattività 1: Studio naturalistico ed ambientale (baseline). Sottoattività 2: Definizione di linee guida per la gestione naturalistica della fascia di rispetto ferroviaria disponibile e identificazione delle principali opportunità/criticità per la connettività ecologica lungo la fascia stessa. Sottoattività 3: Sviluppo delle ipotesi di oasi naturalistiche negli scali in dismissione e descrizione delle linee guida per la loro gestione naturalistica. Descrizione delle criticità, delle opportunità e degli interventi da perseguire al fine di ottenere un ambiente ricco di biodiversità compatibile con la fruibilità da parte della cittadinanza. Sottoattività 4: Identificazione e proposta di una possibile rete ecologica urbana, deframmentazione della fascia ferroviaria, realizzazione di ipotesi sui "rami secondari" della rete in grado di connettere la fascia ferroviaria alle aree agricole e ad altre potenziali direttrici trasversali. Sottoattività 5: Ascolto del territorio. Inserimento socio-economico per una sostenibilità della rete. Raccolta di istanze sui bisogni e sulla fruibilità da parte della cittadinanza. Identificazione di uno strumento politicoamministrativo a supporto della realizzazione e della salvaguardia delle strutture di connettività Sottoattività 6. Coordinamento, amministrazione, monitoraggio del progetto. Sottoattività 7. Comunicazione. 87

100 SOTTOATTIVITA 1 Studio naturalistico ed ambientale (baseline). Descrizione dell'idoneità attuale e potenziale alla presenza della biodiversità vegetale e animale (vertebrata e invertebrata). Prodotti: costruzione di checklist di biodiversità, relazioni tecniche, mappatura di ostacoli alla connettività e di elementi di discontinuità, criticità ed opportunità. 2 Definizione di linee guida per la gestione naturalistica della fascia di rispetto ferroviaria disponibile e identificazione delle principali opportunità/criticità per la connettività ecologica lungo la fascia stessa. mappatura delle criticità/opportunità per la connettività lungo la linea ferroviaria in funzione dei dati raccolti; redazione delle linee guida per la gestione naturalistica delle fasce ferroviarie di rispetto. 3 Sviluppo delle ipotesi di oasi naturalistiche negli scali in dismissione e descrizione delle linee guida per la loro gestione naturalistica. Descrizione delle criticità, delle opportunità e degli interventi da perseguire al fine di ottenere un ambiente ricco di biodiversità compatibile con la fruibilità da parte della cittadinanza. progettazione di massima di due oasi urbane e delle loro strutture di fruibilità nella componente a verde degli scali ferroviari in dismissione; identificazione e redazione di linee guida per la gestione naturalistica delle oasi urbane; mappe di scenario. 4 Identificazione e proposta di una possibile rete ecologica urbana, deframmentazione della fascia ferroviaria, realizzazione di ipotesi sui "rami secondari" della rete in grado di connettere la fascia ferroviaria alle aree agricole e ad altre potenziali direttrici trasversali. studio di fattibilità; produzione di uno scenario di inserimento nella Rete Ecologica Urbana, individuazione di possibili connessioni e stepping stones nell area Sud del territorio comunale; studio cartografico e di campo sulla rete idrologica minore urbana (rogge, canali) e sul suo potenziale connettivo. elenco georeferenziato dettagliato dei punti della fascia da deframmentare con scheda tecnica e proposta per deframmentazione; stima preliminare dei costi. 5 Ascolto del territorio. Inserimento socio-economico per una sostenibilità della rete. Raccolta di istanze sui bisogni e sulla fruibilità da parte della cittadinanza. Identificazione di uno strumento politico-amministrativo a supporto della realizzazione e della salvaguardia delle strutture di connettività mappa degli attori; mappatura di dettaglio dell interazione e sovrapposizione delle pianificazioni e della progettualità in essere; censimento delle proprietà lungo la fascia ferroviaria ( utilizzatori ai sensi legge DPR 753/1980) importanti per le stepping stones; incontri di formazione sulla biodiversità ed il valore dei servizi eco sistemici, attività di coinvolgimento del territorio e della comunità; identificazione di uno strumento politico-amministrativo a supporto della realizzazione e della salvaguardia delle strutture di connettività. 6 Coordinamento, amministrazione, monitoraggio del progetto. Relazioni a Fondazione Cariplo, rendicontazione del progetto. 7 Comunicazione Sito web e strumenti 2.0, comunicati stampa, articoli, newsletter. 88

101 RISORSE COMPLESSIVE Risorse totali progetto: Euro Finanziamento Cariplo: Euro Cofinanziamento complessivo (WWF Italia+Comune Milano+RFI+Cooperativa Eliante): Euro SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA Comune di Milano SOTTOATTIVITA 1 Studio naturalistico ed ambientale (baseline). DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA L attività prevede la definizione di uno scenario di baseline in funzione della vocazionalità dell area di pertinenza ferroviaria ad ospitare e a permettere la diffusione di specie vegetali ed animali (invertebrati, rettili ed anfibi, uccelli, piccoli mammiferi). La baseline serve alla creazione di uno scenario di partenza in base al quale costruire e valutare proposte progettuali ai fini della costruzione di una infrastruttura verde di connessione. In particolare, le attività si articoleranno secondo 5 studi di base, riconducibili ad altrettanti censimenti: - Studio botanico - Studio faunistico invertebrati - Studio faunistico erpetofauna - Studio faunistico avifauna - Studio faunistico teriofauna Per valutare la funzionalità della fascia di rispetto ferroviaria in termini di connettività occorrerà innanzitutto eseguire una mappatura di precisione dell area di studio. Per la microbiodiversità (flora, entomofauna, avifauna, piccoli rettili e anfibi, piccoli mammiferi) possono infatti bastare spazi subidonei di dimensioni ridotte, purché connessi a zone ove la stessa fascia ferroviaria si allarghi, costituendo un habitat abbastanza idoneo. A tal scopo la fascia ferroviaria dell area di studio verrà percorsa a piedi (con il supporto del personale ferroviario specializzato, messo a disposizione da RFI SpA, e con i dovuti standard di sicurezza) sui suoi confini più esterni. Ciò consentirà di mappare l area con accuratezza mediante l ausilio di un GPS e l importazione dei dati in GIS, riportando le osservazioni su cartografia georeferenziata. L area verrà quindi descritta al suo interno mediante un attività di zonizzazione (zoning). I criteri di selezione saranno basati sulla copertura del suolo, sulla presenza di vegetazione spontanea o sulla potenzialità di ricreare un tessuto verde (grado di cementificazione del suolo), identificando i punti di discontinuità del tessuto verde e disegnando un ipotesi di continuum ecologico. Il continuum identificato sulla fascia ferroviaria avrà quindi una larghezza media pari alle stesse fasce di rispetto ferroviarie e una larghezza variabile, sia in funzione di potenziali elementi di restringimento (es: ponti), sia di aree attualmente in degrado site ai lati delle fasce stesse che potranno, se censite e gestite in futuro, allargare di molto il corridoio identificato costituendo, nel tempo, ulteriori punti d appoggio della rete (stepping stones). Una ricerca botanica tenderà a censire e mappare le principali associazioni presenti. Le eventuali associazioni di specie non autoctone, spesso presenti in ambienti degradati urbani, non dovranno per forza essere rimosse, in rispetto di equilibri pur non ottimali ma presenti, che spesso si creano comunque in ambienti verdi di livello secondario tipici di contesti urbani (Bogliani, ex verbis). Oltre ad identificare le principali opportunità in fatto di spazi aperti con un certo potenziale naturalistico sarà possibile operare dei censimenti sulla biodiversità animale in condizioni standardizzate. In questo contesto sarà possibile sviluppare censimenti di avifauna (punti di ascolto) e di entomofauna terricola mediante trappole a caduta (pitfall traps) (Bogliani et al 2003, Gobbi e Fontaneto, 2008, Trivellini 2010) in punti particolarmente interessanti dal punto di vista vegetazionale e non, realizzando poi in fase di analisi di dati gli opportuni paragoni tra indici di biodiversità. Nell ipotesi della realizzazione di un grande progetto negli anni a venire, i dati potranno costituire una baseline 89

102 importante per i successivi monitoraggi. LOCALIZZAZIONE Area tra lo scalo di San Cristoforo e lo Scalo di Porta Romana. SOGGETTO ATTUATORE Coordinamento: Cooperativa Eliante SOGGETTI COINVOLTI RFI per l accompagnamento lungo le linee ferroviarie in attività; professionisti: esperto botanico, esperto biologo/naturalista (per invertebrati), esperto biologo/naturalista (erpetofauna), esperto biologo/naturalista (avifauna), esperto biologo/naturalista (teriofauna di piccole dimensioni) RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Coordinatore attività, esperti naturalisti, accompagnatori RFI euro (di cui cofinanziati da RFI e finanziati da Fond. Cariplo) TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 9 mesi (indicativamente da aprile 2013 a gennaio 2014) RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Risultati di questa azione saranno la costruzione di checklist di biodiversità, le relazioni tecniche e le mappature di dettaglio. Le relazioni conterranno informazioni importanti sullo stato di fatto, sui punti di criticità e sulle opportunità delle aree valutate STATO DI AVANZAMENTO Attività terminata. : ottobre 2014 Il metodo di studio ha previsto dei momenti comuni di esplorazione e indagine lungo la fascia, allo scopo di ottimizzare il numero di visite lungo i binari e all interno degli scali ferroviari: le visite richiedono, infatti, la presenza di personale di vigilanza di RFI, e sono state integrate con alcuni momenti di controllo per la sicurezza della linea. Il personale di accompagnamento, oltre ad avere una funzione di protezione e garanzia della sicurezza degli esperti sul campo, ha fornito numerose informazioni utili per lo sviluppo del progetto, in particolare in relazione ai protocolli di gestione della sicurezza, al funzionamento della linea e della gestione delle fasce adiacenti, alle problematiche caratteristiche dell area di fascia di rispetto ferroviario. Il personale tecnico di progetto è stato tenuto a rispettare gli standard di sicurezza di RFI (caschetto protettivo, scarponcini antinfortunistici, giubbetto catarifrangente). Per questo motivo, è stato stilato un accurato calendario, concordato con l ufficio di gestione del tronco Milano Mortara, e sono state preventivamente discusse le modalità di campionamento e di percorso della linea tra lo scalo di San Cristoforo e quello di Porta Romana. È stata valutata la potenzialità ecologica di due diverse tipologie di aree ferroviarie: a) le fasce di pertinenza ferroviaria tuttora in esercizio, che sono sottoposte al regime del D.P.R. 753/1980 e nella gestione di Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.; b) i perimetri degli scali ferroviari di San Cristoforo e Porta Romana, in dismissione, su una percentuale dei quali gli strumenti urbanistici vigenti (Piano di Governo del Territorio 2012) e in definizione (ipotesi di Accordo di Programma) già prevedono la creazione di parchi urbani. A seconda dei gruppi analizzati è stata scelta una differente metodologia di campionamento: per i dati floristici, per alcuni gruppi entomologici (lepidotteri: farfalle) e per gli uccelli, la ricerca è stata svolta al momento (sforzo di campo medio di 7 uscite da 6 ore ciascuna), per altri gruppi si è reso necessario anche un campionamento indiretto, basato sul posizionamento di trappole (trappole fotografiche per mammiferi e trappole a caduta per insetti). In particolare, la scelta di utilizzare foto trappole per i mammiferi, anziché trappolaggio di altro tipo, è stata indirizzata dalla volontà di uccidere il minor numero possibile di animali e di ridurre il numero di uscite sul campo, adeguandole alle uscite comuni. In breve, alcuni degli elementi salienti ricavati dallo studio possono essere riassunti come segue: - nel Comune di Milano risultano censiti in totale circa 542 taxa vegetali (studio del Museo di Scienze Naturali; Banfi e Galasso, 1998): nell area di studio di Rotaie Verdi sono stati rilevati 368 taxa, pari 90

103 quindi all'81% di quelle dell intero Comune; - lo spettro biologico variegato delle tipologie floristiche rinvenute (da piante igrofile, tipiche di ambiti più umidi, a piante xeriche, tipiche di ambienti secchi e termofili, è indice diretto di una diversità di condizioni ambientali alla base della ricchezza di specie rinvenuta; - lo spettro biologico variegato delle tipologie floristiche rinvenute (da piante igrofile, tipiche di ambiti più umidi, a piante xeriche, tipiche di ambienti secchi e termofili, è indice diretto di una diversità di condizioni ambientali alla base della ricchezza di specie rinvenuta; - il lavoro di campo ha registrato diverse novità floristiche: otto specie a livello provinciale, sei a livello regionale, due a livello nazionale e perfino una a livello continentale (nello scalo di Porta Romana è stato ritrovato Lycopus lucidus var. hirtus, oggetto di prossima pubblicazione su una rivista scientifica specialistica, vedi Allegato 8); - sono state riscontrate situazioni di particolare pregio vegetazionale e paesistico, che potrebbero essere salvaguardate e valorizzate: nello Scalo di San Cristoforo gli arbusteti autoctoni della porzione orientale sono caratterizzati da elementi tipici della classe Rhamno-Prunetea (es. Rosa gr. canina, Crataegus monogyna), mentre alcune pozze temporanee ospitano in estate entità generalmente molto rare in contesti urbani (Juncus bufonius, Rumex palustris, Schoenoplectus mucronatus, Ranunculus sardous e R. sceleratus); - interessanti risultati legati agli invertebrati: a fronte di una situazione generale non molto ricca, spiccano situazioni di rilievo che dimostrano, di per sé, la probabilità di successo di futuri interventi gestionali mirati. Particolarmente ricca è la fascia ferroviaria in adiacenza al Parco "ex OM" con 15 specie, di cui tra l altro è stato raccolto in buon numero di individui di Nebria brevicollis, specie che nel contesto dell area milanese può essere considerata relitta, indicatrice di condizioni di discreta naturalità; - è stata riscontrata una popolazione interessante di rospo smeraldino, Bufo viridis, nello scalo di San Cristoforo, la presenza costante della lucertola muraiola (Podarcis muralis), del geco (Tarentola mauritanica) e del biacco (Hierophis viridiflavus), un innocua biscia, nella parte nord-occidentale dello scalo di Porta Romana, dove è presente un particolare ambiente di pietre ammassate che creano un ambiente termofilo molto adatto agli animali a sangue freddo; - sono state riscontrate 51 specie di uccelli. Alcune più preziose (ovvero particolarmente protette dalla Legge 157/1992) sono presenti: tra queste il Gheppio Falco tinnunculus, la Civetta Athena noctua, il Picchio rosso maggiore Dendrocopus major, la Passera mattugia Passer montanus; - le aree ferroviarie (sia scali che fasce di binari in esercizio) sono usate come area nidificazione da almeno 19 specie di uccelli e come area di sosta in migrazione da almeno 12. Questo ultimo dato rappresenta una sorpresa positiva: le aree, specialmente durante la migrazione primaverile (preriproduttiva), sono abbondantemente usate come area di sosta, per il riposo o la caccia; - la presenza di specie quasi non volatrici e tipiche di un ambiente rurale (fagiano) dimostra inequivocabilmente l esistenza di uno scambio di geni e la funzionalità del corridoio ecologico. Il ruolo dello scalo ferroviario diventa inequivocabile per evitare che lo stesso corridoio divenga una trappola ecologica, conducendo la fauna in un cul de sac; - i dati di potenzialità confermano che una gestione attenta all approccio naturalistico della creazione del verde negli scali ferroviari creerebbe siti di potenziale bird-watching, quindi di fruizione, al di là delle normali aspettative; - tra i pochi mammiferi riscontrati (alcuni non rilevabili, perché il progetto ha scelto di non utilizzare trappole "a morto"): il riccio Erinaceus europaeus e la minilepre (alloctona) Sylvilaugus floridanus, sono ritrovabili a San Cristoforo. L area è stata descritta attraverso una zonizzazione che ha permesso di identificare i punti di discontinuità del tessuto verde (ponti ferroviari che sovrapassano vie cittadine, rialzati, ecc ), aree di possibile espansione (giardini pubblici e privati, aree in stato di abbandono o degrado, parchi, ecc ) e di immaginare un ipotesi di continuità ecologica evidenziando elementi di opportunità, di degrado, di restringimento. Ciascuna relazione di campo ha infine apportato una serie di osservazioni e proposte di tipo gestionale o di accorgimenti indirizzati a migliorare o mantenere la presenza di ciascun taxon oggetto di studio. 91

104 I risultati ottenuti sono stati quindi condivisi con il Comune di Milano ed illustrati durante alcune riunioni presso i Consigli di Zona 5 e 6. I risultati riportati in forma sintetica possono essere consultati negli allegati alle relazioni intermedie per il donatore. Un ulteriore esito dei lavori di ricerca svolti in campo sarà la comunicazione, sottomessa al Congresso della Societas Herpetologica Italica che ha avuto luogo a Genova dal 15 al 18 ottobre SCHEDA COMPILATA DA Trentin Marina, WWF Italia/Coop. Eliante, coordinatore di progetto SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. scheda chiusa ALLEGATI - NOTE - SOTTOATTIVITA 2 Definizione di linee guida per la gestione naturalistica della fascia di rispetto ferroviaria disponibile e identificazione delle principali opportunità/criticità per la connettività ecologica lungo la fascia stessa. DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Questa attività tesaurizza quanto già ottenuto dall azione precedentemente descritta, traendone le informazioni utili a definire le linee guida per indirizzare una gestione della fascia ferroviaria utile allo spostamento della biodiversità lungo le fasce di rispetto ferroviarie. Le informazioni verranno estratte attraverso una sintesi dei report tecnici e naturalistici realizzati e delle informazioni a disposizione, e verranno analizzate e considerate alla luce delle necessità per il rispetto delle norme di sicurezza ferroviaria. Verranno pertanto identificate le linee guida di massima per la gestione sostenibile e naturalistica della fascia di rispetto ferroviario e verranno elencati e mappati gli interventi da eseguire utili alla deframmentazione, al recupero ed al mantenimento della connettività e della qualità necessarie per il buon funzionamento ecologico. Eliante si occuperà della redazione dello studio, e con l ausilio di RFI completerà la proposta di linee guida in funzione dei dati raccolti, della letteratura scientifica inerente, e delle esigenze logistiche, ingegneristiche e di sicurezza dei binari per la circolazione dei convogli. Il ruolo di RFI sarà basilare, in quanto le linee guida dovranno essere aderenti alle necessità pratiche e gestionali, apportando un nuovo approccio che potrà essere riproposto su tutte le linee direttamente gestite da RFI. LOCALIZZAZIONE Area tra lo scalo di San Cristoforo e lo Scalo di Porta Romana SOGGETTO ATTUATORE Cooperativa Eliante SOGGETTI COINVOLTI RFI per il contributo alla redazione in riferimento alla sostenibilità in termini di funzionalità e sicurezza del servizio ferroviario, WWF Italia per il coordinamento RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Un coordinatore scientifico, supporto da parte di esperti in sicurezza ed ingegneri di RFI Costo totale Euro (cofinanziati da RFI e Coop. Eliante) TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Cinque mesi (indicativamente da Dicembre 2013 a Febbraio 2014) RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Mappatura delle criticità/opportunità per la connettività lungo la linea ferroviaria in funzione dei dati raccolti. Redazione delle linee guida per la gestione naturalistica delle fasce ferroviarie di rispetto. STATO DI AVANZAMENTO Questa attività, che prende spunto direttamente dalla precedente, è volta ad indagare la composizione della fascia ferroviaria e delle aree circostanti, delineando le situazioni di opportunità e di criticità esistenti, definendo criteri per una maggior sostenibilità nella gestione della stessa fascia e definendo un abaco di 92

105 massima per il superamento di alcuni tra i principali ostacoli che ne interrompono la continuità ecologica. La sintesi dei report tecnici di campo fornisce una serie di indicazioni ed accorgimenti gestionali per il mantenimento dei taxa monitorati e per un probabile miglioramento dell ambiente ad essi idoneo. Si tratta di raccomandazioni che devono essere mediate con le necessità di sicurezza e di corretto funzionamento della linea ferroviaria, attraverso un confronto con l ente gestore (RFI, Rete Ferroviaria Italiana) attualmente in corso. La stessa analisi per definire criticità e opportunità lungo la fascia che rimarrà in funzione anche dopo la dismissione degli scali, offre quindi l opportunità di indagare ulteriori possibilità di allargamento o di interventi per la deframmentazione del continuum. Lo studio, in dirittura di arrivo, produrrà delle linee guida di riferimento che saranno applicabili, in caso, lungo qualsiasi linea ferroviaria in funzione, oltre ad una mappatura puntuale delle aree di eventuale intervento per la deframmentazione dell area di studio. ottobre 2014 Attività prorogata rispetto alla previsione e in fase di chiusura. SCHEDA COMPILATA DA Trentin Marina, WWF Italia/Coop. Eliante, coordinatore di progetto SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI - NOTE - SOTTOATTIVITA 3 Sviluppo delle ipotesi di oasi naturalistiche negli scali in dismissione e descrizione delle linee guida per la loro gestione naturalistica. Descrizione delle criticità, delle opportunità e degli interventi da perseguire al fine di ottenere un ambiente ricco di biodiversità compatibile con la fruibilità da parte della cittadinanza. DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Questa attività è volta allo studio e alla proposta di interventi di massima per la zonizzazione e la realizzazione di ambienti vocati ad ospitare un elevato livello di biodiversità, che siano al contempo adatti alla fruibilità da parte dei cittadini ( oasi urbane ). La tipologia di verde proposta sarà legata alla gestione naturalistica e porterà, con il contributo degli esperti del settore del Comune di Milano, alla redazione di linee guida di gestione per quelle che sono intese diventare le stepping stones della proposta di connessione ecologica, ovvero gli scali ferroviari in dismissione. I prodotti dell azione conterranno una sorta di vademecum o di abaco degli interventi e della modalità di gestione (sulla falsariga di quanto ottenuto attraverso l Azione 2 per le fasce di rispetto ferroviario), con particolare interesse a definire le modalità di coesistenza (strutture, materiali) tra la biodiversità e la fruibilità da parte della cittadinanza. LOCALIZZAZIONE Comune di Milano, Zone 5 e 6 fino al confine con il Parco Agricolo Sud. SOGGETTO ATTUATORE Comune di Milano SOGGETTI COINVOLTI Cooperativa Eliante, WWF Italia per il coordinamento RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Coordinatore dell attività, architetti e urbanisti degli uffici tecnici del Comune di Milano, esperti naturalisti ed ecologi. Costo totale euro (di cui finanziati da Fond. Cariplo e da Comune di Milano ed Eliante) TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 12 mesi (indicativamente da Maggio 2013 ad Maggio 2014) RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Progettazione di massima di due oasi urbane e delle loro strutture di fruibilità nella componente a verde 93

106 degli scali ferroviari in dismissione. Identificazione e redazione di linee guida per la gestione naturalistica delle oasi urbane. Mappe di scenario. STATO DI AVANZAMENTO Questa azione ha subito alcune modifiche durante il corso del progetto, essendo stata soggetta a variazioni di aspetti amministrativi e pianificatori legati alle attività del Comune di Milano. Tuttavia, grazie alla grande disponibilità ed apertura degli uffici comunali e al senso di responsabilità degli amministratori, è stato possibile limitare i ritardi ed attivare alcune attività alternative che non si discostassero dalle azioni previste. Una certa lentezza si è avuta nella ricerca e nella nomina dei referenti per il Comune in seno a questa attività, tecnici collaboratori esterni il cui iter di nomina è stato lungo e pieno di ostacoli. Tuttavia, dopo aver emesso il bando di ricerca interna al Comune ed esterna, aver stilato una graduatoria e atteso i tempi tecnici per eventuali ricorsi, a maggio sono stati definiti gli incarichi. Di seguito vengono riportate le determinazioni dirigenziali di riferimento per l iter: - Determinazione Dirigenziale del Settore Pianificazione Urbanistica Generale n. 37 del 21/10/2013 di approvazione dell'avviso di selezione per la individuazione di un collaboratore esterno esperto rappresentazione progettuale con CAD/Rendering 3D; - Determinazione Dirigenziale del Settore Pianificazione Urbanistica Generale n. 11 del 15/04/2014 di approvazione graduatoria di merito al termine della procedura di selezione; - Determinazione Dirigenziale del Settore Pianificazione Urbanistica Generale n. 16 del 26/05/2014 di conferimento incarico all'arch. Roberta Rizzi fino al 31/12/2014; - Determinazione Dirigenziale del Settore Pianificazione Urbanistica Generale n. 36 del 21/10/2013 di approvazione dell'avviso di selezione per la individuazione di un collaboratore esterno esperto gestione mappatura GIS; - Determinazione Dirigenziale del Settore Pianificazione Urbanistica Generale n. 10 del 15/04/2014 di approvazione graduatoria di merito al termine della procedura di selezione; - Determinazione Dirigenziale del Settore Pianificazione Urbanistica Generale n. 15 del 26/05/2014 di conferimento incarico al dott. Alessandro Mulazzani fino al 31/12/2014. Il piano di lavoro degli incaricati, in seguito a questo ritardo, è stato rivisto e reso più denso e intensificato nel tempo rispetto alle previsioni di timetable del progetto consegnato a Fondazione Cariplo. Questi rallentamenti hanno ovviamente rappresentato una notevole criticità per il progetto, che in questo momento si trova in ritardo rispetto al suo piano di lavoro. Tuttavia, essendo stato promosso dal Comune di Milano, nel frattempo, anche un processo di ascolto del territorio rispetto all Accordo di Programma per la dismissione degli Scali, questo ritardo ha dato al progetto la possibilità di adattarsi a ulteriori informazioni, interagendo direttamente con un processo che dovrebbe portare, una volta concluso, alla redazione di linee guida di indirizzo per le aziende che intenderanno sviluppare gli scali una volta dismessi. Pertanto, grazie al coordinamento e alle opportunità di interazione ottenuti in sede di redazione del progetto, un potenziale ostacolo alla buona riuscita del progetto è potuto essere invece volano per ulteriori riflessioni ed elemento di possibile implementazione dei prodotti del progetto Rotaie Verdi. Ci sarà pertanto uno slittamento temporale nella produzione delle linee guida per la progettazione di massima delle aree verdi; queste tuttavia saranno incorporate nel capitolato di affidamento o concessione dello sviluppo degli scali, una volta che questi verranno dismessi e ceduti al Comune di Milano. In sostanza, parte delle linee-guida prodotte verranno incorporate nelle regole di indirizzo per la realizzazione delle opere (incluso il verde ad uso pubblico) nei futuri scali in dismissione. Questo ci permette, almeno in parte, di individuare uno strumento di implementazione della proposta di fattibilità, garantendo in un futuro che ci sia una forma di monitoraggio e di implementazione dei prodotti del progetto Rotaie Verdi. Il comune, inoltre, nella figura del vicesindaco e assessore all urbanistica, si è espresso favorevolmente verso eventuali progetti di anticipo o di uso temporaneo che seguano queste linee di riferimento per le parti a verde. Questa proposta è stata discussa anche con l assessore responsabile del settore che si occupa della gestione del verde, Chiara Bisconti, che l ha fatta propria ed ha favorito lo scambio di informazioni e la 94

107 discussione in seno agli uffici tecnici, con cui il progetto aveva già creato elementi di sinergia ma non ha ancora attivato una forma di confronto critico. Questo approccio segue l impostazione che il progetto si è dato, pur a scapito di tempistiche più lunghe, di trasparenza, partecipazione e continuità rispetto ai diversi settori comunali. Il confronto in corso con alcune delle realtà attive sul territorio (giardini condivisi, associazioni, Consigli di Zona) permette un proficuo confronto critico per la fattibilità di alcune di queste linee guida e la loro implementazione in alcuni giardini pilota attraverso l implementazione di aree naturalistiche all interno di aree che avranno una fruizione più classica. ottobre 2014 Attività prorogata a dicembre 2014 SCHEDA COMPILATA DA Trentin Marina, WWF Italia/Coop. Eliante, coordinatore di progetto SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI - NOTE - SOTTOATTIVITA 4 Identificazione e proposta di una possibile rete ecologica urbana, deframmentazione della fascia ferroviaria, realizzazione di ipotesi sui "rami secondari" della rete in grado di connettere la fascia ferroviaria alle aree agricole e ad altre potenziali direttrici trasversali. DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Questa azione, che si poggia sulle rilevanze dello studio di baseline (Azione 1) e delle valutazioni che seguono alle Azioni 2 e 3, si propone di allargare la visione strategica ad uno scenario possibile di inserimento del corridoio all interno di una rete ecologica urbana nell ambito Sud del territorio comunale. L intera azione si concluderà con la sintesi e la stesura di un elenco di azioni necessarie alla produzione di soluzioni alle maggiori criticità e nella proposta di un elemento che si inserisca all interno della Rete Ecologica Urbana di Milano. Gli uffici tecnici comunali avranno un ruolo estremamente importante in questo ambito, così come avranno un ruolo cruciale gli esperti di Eliante e di WWF Italia, garantendo la pluralità di vedute e di approcci. Sarà condotta, nell ottica di una vision di scenario, anche l analisi dell interazione con le più vicine aree prioritarie lombarde (sensu R.E.R, legge dic. 2009) e con le altre strutture verdi rilevanti a livello provinciale. RFI fornirà un supporto tecnico indispensabile per la proposta di soluzioni di deframmentazione lungo il percorso dei binari, in ottemperanza alle norme di sicurezza ferroviaria ed al buon funzionamento del servizio. Le attività si suddivideranno in alcune sottoazioni, che prevedranno l utilizzo di strumenti GIS e di attività di ricerca: a. Identificazione attraverso l uso di strumenti GIS e di visite di campo delle stepping stones utilizzabili (orti urbani, aree incolte, parchi urbani); b. mappatura degli elementi di connessione tra la fascia ferroviaria e le aree extra-urbane (corridoi di secondo livello) e delle relative barriere a scala di dettaglio, individuando le possibili connessioni tra le stepping stones e la ferrovia, e tra le stesse stepping stones; c. censimento amministrativo delle proprietà delle aree possibile oggetto di utilizzo nell ambito della rete ecologica; d. mappatura dei punti critici che separano le stepping stones (strade alto flusso, elementi frammentanti); e. Analisi delle potenzialità connettive derivanti dalla rete idrologica minore urbana (rogge, canali); f. mappatura e descrizione delle criticità relative alla fascia di rispetto ferroviario (strettoie, ponti, fascia occupata da strutture edili leggere ); g. elaborazione di bozze di proposte progettuali di deframmentazione sul binario (ponti) e sulla fascia; h. Stima della priorità degli interventi elencati e dei costi. 95

108 LOCALIZZAZIONE Comune di Milano, Zone 5 e 6 fino al confine con il Parco Agricolo Sud. SOGGETTO ATTUATORE Cooperativa Eliante SOGGETTI COINVOLTI WWF Italia, uffici tecnici del Comune di Milano, RFI RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Coordinatore delle attività, un responsabile delle attività per il Comune di Milano, esperti urbanisti e paesaggisti, ecologi/naturalisti con competenze di GIS, materiali vari, supporto da parte di RFI (ingegnere). Referenti amministrativi del Comune di Milano. Costo totale euro (di cui finanziati da Fond. Cariplo e da Comune Milano, RFI e WWF Italia) TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 13 mesi (indicativamente da Ottobre 2013 a Novembre 2014) RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Studio di fattibilità, redatto come da indice riportato nel bando. Produzione di uno scenario di inserimento nella Rete Ecologica Urbana, individuazione di possibili connessioni e stepping stones nell area Sud del territorio comunale. Studio cartografico e di campo sulla rete idrologica minore urbana (rogge, canali) e sul suo potenziale connettivo. Elenco georeferenziato dettagliato dei punti della fascia da deframmentare con scheda tecnica e proposta per deframmentazione; stima preliminare dei costi. STATO DI AVANZAMENTO Questa azione si poggia sulle rilevanze dello studio di baseline (vedi Azione 1) e delle valutazioni che seguono alle Azioni 2 e 3: si propone infatti di allargare la visione strategica ad uno scenario possibile di inserimento del corridoio all interno di una rete ecologica urbana nell ambito Sud del territorio comunale. In definitiva, verrà prodotta una sintesi di azioni necessarie a proporre e costruire parte della Rete Ecologica Urbana di Milano: gli uffici tecnici comunali hanno qui un ruolo estremamente importante di analisi sovra locale e di inserimento strategico nelle linee maestre della pianificazione comunale e sovracomunale. Inoltre, essendo importantissimo il confronto e la ricerca di coordinamento e sinergia con progetti ed ambiti similari, Rotaie Verdi ha ricercato ogni possibile contatto con altre realtà progettuali esistenti in possibile interazione e sinergia (ad esempio: i giardini condivisi, progetto corridoio ecologico Lambro, ) in modo da tenere monitorata la possibile evoluzione di questa tipologia di approccio nella zona verso la creazione di una visione di insieme. L attività è stata suddivisa in alcune sottoazioni che sono state in parte portate avanti, in parte hanno chiaramente risentito dei ritardi dovuti alle nomine dei tecnici in seno al Comune di Milano. Le sottoazioni, come sono state riportate nel progetto proposto a Fondazione Cariplo, sono elencate di seguito: a. Identificazione attraverso l uso di strumenti GIS e di visite di campo delle stepping stones utilizzabili (orti urbani, aree incolte, parchi urbani), attualmente in corso; b. mappatura degli elementi di connessione tra la fascia ferroviaria e le aree extra-urbane (corridoi di secondo livello) e delle relative barriere a scala di dettaglio, individuando le possibili connessioni tra le stepping stones e la ferrovia, e tra le stesse stepping stones, attualmente in corso; c. censimento amministrativo delle proprietà delle aree possibile oggetto di utilizzo nell ambito della rete ecologica; d. mappatura dei punti critici che separano le stepping stones (strade alto flusso, elementi frammentanti), attualmente in corso; e. analisi delle potenzialità connettive derivanti dalla rete idrologica minore urbana (rogge, canali); f. mappatura e descrizione delle criticità relative alla fascia di rispetto ferroviario (strettoie, ponti, fascia occupata da strutture edili leggere ), attualmente in corso; g. elaborazione di bozze di proposte progettuali di deframmentazione sul binario (ponti) e sulla fascia; h. stima della priorità degli interventi elencati e dei costi. Il risultato finale di queste sottoazioni sarà, come si è visto, un sunto di quanto ricavato dalle precedenti azioni e costituirà lo studio di fattibilità tecnica del progetto. L indice assunto per lo studio, pur soggetto a 96

109 modifiche future se rese necessarie dagli sviluppi futuri delle azioni in corso, viene riportato di seguito (come richiesto da Fondazione Cariplo): 1. Contesto territoriale descrizione del territorio di riferimento e motivazioni dell intervento 2. Inquadramento conoscitivo dell area di intervento indagini propedeutiche politico/sociali e naturalistiche dell area di intervento sinergie con altri progetti (condivisione di esperienze, studi, ricerche) 3. Fattibilità degli interventi - tecnica: individuazione degli interventi e loro descrizione e dei soggetti attuatori; individuazione dei partner di progetto e degli enti che gestiranno i collegamenti ecologici al termine del progetto esecutivo. - Politico-sociale: attività di partecipazione degli attori; verifica del consenso e dell effettiva adesione dei soggetti pubblici e privati; definizione di uno strumento politico-amministrativo in grado di garantire il raggiungimento degli obiettivi di progetto (ad es. Contratto di Rete). - Giuridico-amministrativa: analisi dei PGT dei comuni coinvolti e verifica di congruenza del PTCP; analisi degli assetti proprietari e individuazione di strumenti giuridico-amministrativi idonei per le diverse aree ai fini della connessione ecologica. - Economico-finanziaria: quadro dei costi di massima di tutti gli interventi necessari alla realizzazione del corridoio ecologico (compreso monitoraggio, divulgazione, sensibilizzazione); costi annuali relativi agli interventi realizzati (10 anni); risorse finanziarie attivabili (Regione, CEE, privati, ecc). 4. Conclusioni relazione tecnica (elementi positivi e negativi, effettiva realizzabilità tecnica, economica e giuridicoamministrativa, tempistica delle diverse azioni) 5. Piano di comunicazione Attività divulgativa (sito web, conferenze stampa, pubblicazioni cartacee, ecc) ottobre 2014 Attività prorogata a marzo 2015 SCHEDA COMPILATA DA Trentin Marina, WWF Italia/Coop. Eliante, coordinatore di progetto SCHEDA AGGIORNATA DA. IL ALLEGATI - NOTE - SOTTOATTIVITA 5 Ascolto del territorio. Inserimento socio-economico per una sostenibilità della rete. Raccolta di istanze sui bisogni e sulla fruibilità da parte della cittadinanza. Identificazione di uno strumento politico-amministrativo a supporto della realizzazione e della salvaguardia delle strutture di connettività DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Questa azione sarà estremamente impegnativa ed importante ai fini della realizzazione della sostenibilità della proposta redatta dallo studio di fattibilità. Si tratta infatti della ricerca e implementazione di strumenti di inserimento amministrativo e socio-economico della proposta di Rete Ecologica ottenuta dalla realizzazione delle Azioni precedentemente descritte. Per poter operare un effetto di feedback, sostegno e verifica in tempo reale, verrà inoltre condotta quasi in contemporanea, e coordinata, con le azioni già descritte. Oltre al supporto di WWF Italia, associazione esperta nella tematica, sarà indispensabile la collaborazione del Comune di Milano in quanto portatore di interesse ed ente amministrativo territoriale (anche attraverso le emanazioni dei Consigli di Zona, in particolare il CdZ n. 5 ed il CdZ n. 6, che sostengono formalmente il progetto e sul cui territorio si trova l area di studio). Il coordinamento dell azione sarà per questo motivo in capo ad Eliante, e dovrà tener conto delle molteplici posizioni di ciascun portatore di interesse. 97

110 La componente di sensibilizzazione ed educazione sarà importantissima per la creazione di un confronto alla pari tra i diversi attori del territorio, per evitare i rischi e le criticità dovuti alle imposizioni dall alto tipiche degli atti amministrativi e pianificatori. L approccio dovrà necessariamente essere partecipativo, e si baserà su una attenta costruzione della mappa degli attori del territorio interessati dallo studio di fattibilità e da eventuali future realizzazioni. Le azioni partecipative e di comunicazione vengono definite di accordo con il Comune di Milano, ed i contenuti dei materiali di informazione saranno sempre concordati tra WWF, Eliante e Comune di Milano. L azione si articolerà in più sottoazioni, come sotto riportato: a. mappatura di dettaglio dell interazione e sovrapposizione delle pianificazioni e della progettualità in essere sull area considerata (es: raggi verdi), valutazione delle criticità e opportunità offerte al territorio; b. censimento delle proprietà lungo la fascia ferroviaria ( utilizzatori ai sensi legge DPR 753/1980); c. individuazione dei principali portatori di interesse nell area rispetto agli obiettivi ed alle azioni del progetto e raccolta di istanze sui bisogni e sulla fruibilità da parte della cittadinanza; d. educazione e sensibilizzazione al tema della biodiversità e dei servizi ecosistemici nei confronti dei cittadini e dei principali portatori di interesse; e. identificazione di uno strumento politico-amministrativo a supporto della realizzazione e della salvaguardia delle strutture di connettività (es: contratto di rete) che coinvolga e renda parte attiva i portatori di interesse. Un elemento interessante legato allo strumento amministrativo viene dalle possibilità, anche di sovvenzione economica, offerte dalla Regione Lombardia per i Contratti di quartiere (strumenti per la riqualificazione sostenibile di intere aree in ambito urbano). Le attività saranno infine supportate dalla collaborazione di SUSP, che collaborerebbe attivamente nella realizzazione di laboratori di progettazione partecipata. LOCALIZZAZIONE Comune di Milano, Zone 5 e 6 fino al confine con il Parco Agricolo Sud. SOGGETTO ATTUATORE Cooperativa Eliante SOGGETTI COINVOLTI Comune di Milano, RFI, WWF Italia RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Coordinatore dell attività, esperti di partecipazione e facilitatori, responsabile partecipazione WWF Italia, uffici tecnici del Comune di Milano, responsabile RFI. Spese e materiali per le attività di partecipazione e coinvolgimento. Costo totale Euro (di cui finanziati da Fondazioe Cariplo e cofinanziati da WWF Italia, Comune Milano, RFI) TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 21 mesi (indicativamente da Marzo 2013 a Dicembre 2014) RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Mappa degli attori. Mappatura di dettaglio dell interazione e sovrapposizione delle pianificazioni e della progettualità in essere. Censimento delle proprietà lungo la fascia ferroviaria ( utilizzatori ai sensi legge DPR 753/1980) ed importanti per le stepping stones. Tavoli di partecipazione, incontri di formazione sulla biodiversità ed il valore dei servizi ecosistemici. Identificazione di uno strumento politico-amministrativo a supporto della realizzazione e della salvaguardia delle strutture di connettività (es: contratto di rete). STATO DI AVANZAMENTO Durante il primo anno di progetto la pianificazione dell ascolto del territorio ha subito alcune modifiche, su richiesta dell Assessorato all Urbanistica, per lasciare spazio alle attività di ascolto del territorio che il Comune ha eccezionalmente richiesto al Politecnico di Milano (DASTU, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani). L attività è stata richiesta in previsione di una chiusura vicina dell Accordo di Programma 98

111 sugli scali in dismissione (AdP scali): si è trattato di un ciclo di incontri che gli esperti del DASTU hanno condotto presso le Zone interessate da ciascuno scalo in dismissione (quindi anche sulle aree interessate dagli scali di San Cristoforo e Porta Romana) per raccogliere le posizioni, le progettualità e le richieste delle comunità milanesi interessate. Questa attività si è sovrapposta in parte alle attività di ascolto del territorio di Rotaie Verdi ma, avendo una maggiore urgenza, è stata realizzata in anticipo rispetto alle necessità di progetto, nella primavera 2013: Rotaie Verdi ha pertanto modificato le proprie attività su richiesta dell amministrazione comunale per non sovrapporre troppi eventi e non sovraesporre la popolazione, con il rischio di creare pericolosi fraintendimenti e generare aspettative non fondate. Per Rotaie Verdi è stato tuttavia possibile partecipare agli incontri portando la propria proposta progettuale e presentando i primi risultati in qualità di progetto in seno al Comune di Milano che il Comune stesso sta portando avanti per un futuro assetto degli scali. Da un punto di vista pratico, le riunioni sono state coordinate assieme al gruppo di lavoro del DASTU, sia in parte delle modalità, sia nei contenuti, per gli scali di San Cristoforo e Porta Romana e hanno sostituito una parte del percorso di ascolto previsto dal progetto: si è trattato pertanto di una sinergia reale per entrambi i gruppi di lavoro. E stato quindi utilizzato il tavolo indetto dal DASTU come confronto e raccolta di istanze tra associazioni e rappresentanze della società civile, in modo da raccoglierne i desiderata, comprenderne i timori e i bisogni. E stato altresì possibile confrontarsi con associazioni ed interessi che vanno dall ambito sociale a quello ambientale: uno dei problemi legati alla presentazione di progetti ambientali è, spesso, la difficoltà a raggiungere associazioni che si occupino di altre tematiche. In totale le riunioni del percorso DASTU sono state quattro, due per Zona 5 e due per Zona 6: per ciascuna Zona un momento di ascolto e raccolta di informazione e un momento di restituzione. In entrambi i casi è stato utile ribadire il forte coinvolgimento dell amministrazione comunale nel progetto Rotaie Verdi e l apertura verso la sinergia con le altre realtà del territorio. In quanto direttamente coinvolto nel progetto, il Comune ed il DASTU hanno accolto Rotaie Verdi anche nel gruppo di lavoro ristretto, durante il quale la restituzione dei dati raccolti è stata discussa rispetto alle possibili ricadute: in questo frangente, l ufficio che si occupa per il Comune dell AdP Scali ha accettato di inserire le linee guida di Rotaie Verdi per la gestione naturalistica del verde come allegato ai capitolati di assegnazione per la realizzazione delle opere negli scali. Si tratta di una affermazione di principio che faciliterà la realizzazione delle oasi urbane all interno degli scali, sancendone l implementazione, la regolamentazione e il monitoraggio sui risultati. La richiesta dell assessorato, in questo frangente e per le attività di comunicazione, è stata quella di prestare estrema attenzione alle modalità e alla tipologia di informazione, onde evitare che si venissero a creare ondate di preoccupazione e aspettative tra i cittadini. Si tratta infatti di un territorio, quello lungo la linea ferroviaria e attorno agli scali, che vive un momento di incertezze dettate dalle lunghe trattative sull AdP Scali. Vi si sovrappongono altre caratteristiche rilevanti, poiché si tratta di zone di Milano in riqualificazione, con numerosi problemi di tipo socio-economico su cui si incrociano molti interessi e molte proposte progettuali diverse tra loro. Gli scali sono dei grandi spazi aperti nel tessuto urbano, al centro di azioni di marketing e ripensamento territoriale, come le vie del design, i navigli, la nuova sede della Fondazione Prada. La presenza di diverse realtà progettuali forti e di investimento sul territorio si affianca al potenziamento della linea ferroviaria, con chiari problemi legati a vibrazioni e rumore e alla naturale attività di comitati creatisi per le barriere antirumore lungo la Milano-Mortara. Fin dall inizio del progetto, a prescindere dalle riunioni legate al percorso per l AdP scali, sono stati confermati e rinforzati i rapporti con le Zone 5 e 6, che già avevano appoggiato il progetto con lettere di supporto, illustrando quello che sarebbe stato lo sviluppo delle azioni di progetto e le attività da svolgere. Attenzione particolare è stata posta nel mantenere aperti i canali di una partecipazione orizzontale all interno del Comune di Milano, indirizzata a garantire uno scambio di informazioni efficiente tra gli uffici comunali e tra coloro che, nel Comune, pianificano, realizzano e gestiscono le aree a verde pubblico. A lato di questi incontri più istituzionali, il progetto si è indirizzato anche sulla creazione di una rete di contatti e di scambi di informazioni con le associazioni e le realtà presenti sul territorio, in particolare con le realtà dei giardini condivisi, che possano fare da esempio o offrire spazio per implementazioni pilota, 99

112 punti di disseminazione e informazione. Durante questi incontri sono stati creati momenti di confronto con alcuni dei tecnici di progetto, ad esempio sulla tipologia di piante da impiegare nei giardini (autoctone, anziché alloctone) o sulla modalità di sfalcio dei prati, in modo da permettere fioriture più complete. Lo stesso approccio verrà impiegato per il coinvolgimento dei gestori del verde privato, attraverso l informazione e la proposta di implementare alcune delle linee guida proposte dal progetto (es. prati fioriti con sementi autoctone, riduzione degli agenti chimici, uso di piante e sementi autoctone). Come si può intuire, la mappa degli attori disegnata nelle fasi iniziali del progetto è stata utilizzata e viene modificata a mano a mano che vengono identificati o si presentano nuovi potenziali portatori di interesse. Di seguito si elencano brevemente gli incontri ufficiali avvenuti con alcuni degli attori del territorio individuati: - incontri di presentazione alla Zona 6 (15/04/2013) e alla Zona 5 (17/05/5013), presenti i presidenti del Consiglio di Zona e i presidenti delle Commissioni Ambiente e verde urbano; - incontri di coordinamento con DASTU e con il Tavolo Tecnico per l AdP scali; - incontri di ascolto del territorio per l AdP scali in Zona 6 (22/10/2013 ascolto e 28/03/2014 restituzione); - incontri di ascolto del territorio per l AdP scali in Zona 5 (23/10/2013 ascolto e 15/04/2014 restituzione); - incontro con Elena Grandi, presidente della Commissione Ambiente e verde urbano del Consiglio di Zona 1; - incontri con l Assessore Bisconti e con il settore responsabile della progettazione e manutenzione del verde; - incontri con il Comitato Ponti, associazione che gestisce il Giardino Nascosto, giardino condiviso di via Bussola; - incontri con l associazione Parco Segantini, che fa da coordinamento per il giardino condiviso di via Segantini (ex Sieroterapico); - incontri con l associazione Mesopotamia, che si occupa della promozione del territorio tra i Navigli di Milano; - partecipazione ad alcuni eventi promossi dal progetto Lambro, con cui esiste una potenziale forte sinergia per la realizzazione di una rete ecologica che attraversi l abitato metropolitano di Milano. Sono state infine attivati alcuni incontri di dialogo aperto, volti alla creazione di momenti di dialogo e/o attività comune, oltre che con il Giardino Nascosto, Parco Segantini, Mesopotamia e Progetto Lambro (anch esso uno studio di fattibilità finanziato da Fondazione Cariplo, capofila ERSAF), anche con altre forme progettuali presenti sul territorio, tra i quali l associazione Temporiuso, il progetto Effetto farfalla ( il progetto Per una bella Milano contro il degrado (finanziato da Fondazione AEM e AMSA, Sono in programma incontri di confronto e coordinamento anche con altri progetti, attinenti per tematiche e/o posizione geografica, alcuni finanziati da Fondazione Cariplo (come i progetti realizzativi del Parco del Ticinello o del Parco delle Risaie, o il progetto per il nuovo assetto del Parco di via Teramo). Sulle modalità di approccio partecipativo e di costruzione delle azioni di progetto, è stato scritto un contributo per la pubblicazione PRIN Re-cycle Italy, a titolo Rotaie verdi: valorizzazione del sedime ferroviario come corridoio ecologico e recupero degli scali in dismissione a Milano, attualmente in fase di stampa. Per quanto riguarda l identificazione degli strumenti attuativi delle proposte che nasceranno in seguito al progetto Rotaie Verdi, un primo interessante sviluppo si è avuto con la proposta da parte del Tavolo Tecnico per l AdP scali di includere le linee guida per la gestione del verde nel capitolato di affidamento della realizzazione delle opere negli scali, una volta dismessi. Le linee guida per la gestione delle fasce di rispetto ferroviarie sono invece allo studio, in quanto necessitano di un confronto capillare con i responsabili tecnici e per la sicurezza di RFI, e dovranno essere eventualmente applicate dalla stessa RFI. Altri strumenti in valutazione, che prevedono un maggior coinvolgimento dei portatori di interesse, sono 100

113 stati selezionati tra alcuni disponibili e già applicati in Regione Lombardia: - contratto di rete: strumento inteso a impegnare le parti a preservare i tratti di un corridoio ecologico presenti sul proprio territorio e ad arrivare alla stesura di un atto formale contenente gli impegni e i compiti dei diversi soggetti sottoscrittori per la corretta realizzazione, gestione e manutenzione della rete ecologica; - contratti di quartiere: progetti di recupero urbano (edilizio e sociale) promossi dai Comuni in quartieri segnati da diffuso degrado delle costruzioni e dell ambiente urbano e da carenze di servizi in un contesto di scarsa coesione sociale e di marcato disagio abitativo; - altro Tra i prossimi passi relativi a questa attività, un ulteriore incontro con le Zone 5 e 6 (in particolare con le Commissioni Ambiente e verde), alcuni incontri con associazioni e circoli che gestiscono giardini condivisi o altri spazi verdi nelle Zone 5 e 6 (Giardino Nascosto, Parco Segantini, Cascina Cuccagna, ecc ) per realizzare delle micro-sessioni di disseminazione e formazione all uso di prati fioriti, impianto di piante autoctone, mantenimento di aree a verde naturale, ecc ). Particolare importanza verrà data ai comitati Milano-Mortara per le barriere antirumore lungo la linea ferroviaria. Infine, il progetto Rotaie Verdi ha appoggiato la presentazione del progetto Lighthouse project, del Comune di Milano, al bando Horizon 2020 Small Cities and Communities (H2020-SCC-2014), facendosi elemento promotore del recupero degli scali secondo principi di sviluppo sostenibile per l area target. ottobre 2014 Attività prorogata a marzo 2015 SCHEDA COMPILATA DA Trentin Marina, WWF Italia/Coop. Eliante, coordinatore di progetto SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI - NOTE - SOTTOATTIVITA 6 Coordinamento, amministrazione, monitoraggio del progetto. DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Il coordinamento del progetto sarà l elemento di connessione tra tutte le altre attività, e comprende tanto la gestione coerente delle attività rispetto alle scansioni temporali, quanto gli aspetti di gestione finanziaria e rendicontazione rispetto a Fondazione Cariplo ed agli partner di progetto. Verrà definito un Tavolo di progetto, coordinato da WWF Italia, che seguirà lo svolgimento delle azioni e ne monitorerà lo stato di avanzamento ed i risultati. WWF Italia definirà una propria figura che sarà responsabile per la conduzione delle attività e la loro rendicontazione in termini di stato di avanzamento e di qualità delle realizzazioni. Questa stessa figura di coordinamento sarà in contatto continuo con l amministrazione di WWF e con il Tavolo tecnico di coordinamento del progetto. Sarà inoltre responsabile per WWF del monitoraggio e della valutazione del progetto e del suo stato di avanzamento, attraverso il riscontro degli indicatori di stato e qualità. Il Comune di Milano ed Eliante definiranno a loro volta una figura interna che parteciperà al Tavolo di progetto, e che sarà responsabile delle attività rispetto a WWF Italia. LOCALIZZAZIONE Area metropolitana. Particolare importanza e priorità è dedicata all area tra lo scalo di San Cristoforo e lo Scalo di Porta Romana e alle Zone 5 e 6. SOGGETTO ATTUATORE WWF Italia SOGGETTI COINVOLTI Comune di Milano, RFI, Cooperativa Eliante RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Coordinatore di progetto, responsabili amministrativi WWF e Comune di Milano. 101

114 Costo totale Euro (di cui finanziati da Fondazioe Cariplo e cofinanziati da WWF Italia, Comune Milano) TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 24 mesi (da gennaio 2013 a dicembre 2014), per tutta la durata del progetto RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Relazioni a Fondazione Cariplo, rendicontazione del progetto. STATO DI AVANZAMENTO Il progetto viene gestito attraverso un Tavolo che vede la partecipazione di: - WWF Italia, attraverso il coordinatore di progetto, il responsabile amministrativo designato e il responsabile della campagna nazionale Riutilizziamo l Italia; - Cooperativa Eliante, attraverso la presenza di un coordinatore tecnico-scientifico e di alcuni esperti di partecipazione e coinvolgimento del territorio; - Comune di Milano, attraverso la presenza di un coordinatore tecnico e un coordinatore amministrativo. Il tavolo si incontra circa una volta ogni tre mesi, a causa dell elevato numero di impegni di ciascun partecipante; tuttavia il coordinamento viene mantenuto attraverso una serie di report interni di aggiornamento, circolati via , che permettono a ciascun partner di esprimere eventuali considerazioni sull andamento del progetto. ottobre 2014 Attività prorogata a marzo 2015 SCHEDA COMPILATA DA Trentin Marina, WWF Italia/Coop. Eliante, coordinatore di progetto SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI - NOTE - SOTTOATTIVITA 7 Comunicazione DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA La comunicazione supporterà le attività di interazione con il territorio e di partecipazione, per disseminare i risultati del progetto e per diffondere i principi su cui il progetto si fonda, creando nel territorio un elemento di sostegno, consenso e continuità alle eventuali azioni future. Permetterà, inoltre, di proporre il progetto come best practice sul panorama nazionale ed europeo. La comunicazione si baserà sulle interazioni già avviate con il territorio, in particolare con alcuni suoi attori principali, economici e sociali, e da queste sarà indirizzata ad allargare la rete utilizzando tutti gli strumenti che durante il periodo di progetto potranno essere messi in pratica: - interazione diretta ed incontro con il territorio durante eventi pubblici, - comunicazione attraverso una newsletter di diffusione delle informazioni e degli aggiornamenti sul progetto, - un evento pubblico, a chiusura del progetto, - sito web e strumenti web 2.0 per la diffusione dell iniziativa e la raccolta di consenso. Grazie alla rete ed alla forza comunicativa di WWF, il progetto verrà posto all attenzione del grande pubblico, così come sarà un elemento di pregio e di qualificazione per RFI. Le modalità ed i contenuti della comunicazione dovranno essere concordati tra tutti i partner ed i finanziatori. LOCALIZZAZIONE Area metropolitana. Particolare importanza e priorità è dedicata all area tra lo scalo di San Cristoforo e lo Scalo di Porta Romana e alle Zone 5 e 6. Alcune comunicazioni tematiche a livello nazionale. SOGGETTO ATTUATORE WWF Italia 102

115 SOGGETTI COINVOLTI Tutti i partner ed i finanziatori sono coinvolti. RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Un responsabile comunicazione, referente comunicazione Comune di Milano. Costo totale Euro (di cui finanziati da Fond. Cariplo e cofinanziati dal Comune Milano) TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 23 mesi (da febbraio 2013 a dicembre 2014) RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Sito web e strumenti 2.0, comunicati stampa, articoli, newsletter. STATO DI AVANZAMENTO La comunicazione del progetto ha seguito i ritmi in qualche modo imposti dalle attività del Comune di Milano per l ascolto del territorio attraverso gli incontri del DASTU. Attenzione è stata posta nel non sovrapporre tematiche che avrebbero potuto indurre i cittadini di Milano a creare aspettative nei confronti di eventuali progetti sulla città. Pertanto, durante il primo anno le uscite stampa e gli strumenti di comunicazione sono stati limitati e non incentrati, per il possibile, sulla promozione a grande scala del progetto. Il progetto è stato pubblicizzato, tuttavia, sul sito di Eliante ( e altri post del blog della cooperativa, quindi rilanciato attraverso i social network) e sul sito del WWF Lombardia ( poi quindi rilanciato attraverso i social network). In entrambi i casi, Fondazione Cariplo è stata citata come finanziatore. Per quanto riguarda la presenza e ripercussione dei comunicati on line presso siti diversi da quelli legati alle associazioni o al Comune di Milano, il progetto è stato pubblicato da alcuni tra i più seguiti blog legati alla città di Milano: - 02blog: - Ecodallecittà: - Lifegate: Il progetto è stato segnalato anche da alcuni portali di settore: - Associazione Aree Urbane Dismesse (AUDIS): - Edilia2000: Altri articoli per il web sono previsti per il 2014, in particolare con contenuti riguardanti i dati a disposizione dopo il primo anno di progetto. Un video su Rotaie Verdi è stato caricato su youtube attraverso la campagna Riutilizziamo l Italia, sul sito istituzionale nazionale di WWF Italia: Per quanto riguarda la carta stampata, il progetto è comparso su diverse testate: - Agenda Greenplanner 2014: Tutti a passeggio lungo le rotaie verdi ; - PRIN Re-cycle Italy (in stampa): Rotaie verdi: valorizzazione del sedime ferroviario come corridoio ecologico e recupero degli scali in dismissione a Milano (vedi Allegato 10); - La Repubblica del 23 ottobre 2013: Un parco sulle rotaie sul modello High Line (vedi Allegato 11a); - Il Corriere della Sera del 23 ottobre 2013: Rotaie Verdi : oasi naturalistiche nelle stazioni ferroviarie dismesse (vedi Allegato 11b); - Il Giorno del 23 ottobre 2013: Rotaie verdi negli ex scali, il Comune accelera (vedi Allegato 11c); - Imprese Edili del 2 dicembre 2013: Rotaie verdi : parco lineare per le aree ferroviarie dismesse Anche nel caso della stampa, è stato dato ampio rilievo al finanziamento elargito da Fondazione cariplo per la realizzazione del progetto. Per quanto riguarda la comunicazione presso il mondo scientifico, il progetto è presente attraverso il già citato articolo all interno della pubblicazione PRIN (vedi Allegato 10), ma anche attraverso l articolo sul Lycopus lucidus già citato (vedi Allegato 8) e la comunicazione al convegno SHI (vedi Allegato 9). Una ulteriore citazione del progetto viene fatta attraverso il blog di uno dei tecnici di campo: 103

116 Ulteriori strumenti di comunicazione e confronto presso il mondo scientifico e accademico verranno attivati per il Infine, il progetto è stato presentato, con i risultati preliminari del primo anno di attività, presso due distinti convegni, aventi come focus la gestione del verde pubblico e la valorizzazione della biodiversità: - Valorizzare la biodiversità nei giardini urbani di pianura, 1 marzo 2014, presso l aula magna del Museo di Storia Naturale di Milano (evento promosso dall Associazione Vivai ProNatura); - Sogno verde, 10 maggio 2014, presso il CAM Falcone e Borsellino di via Garibaldi (evento promosso dall Associazione Verdi Ecologisti Milano). Il progetto si avvale, infine, di una collaborazione attivata con lo IED di Milano: due gruppi di studenti, coordinati dalla Professoressa Luisa Pomar, stanno realizzando due distinte campagne di comunicazione aventi come oggetto il progetto Rotaie Verdi ed i suoi principali messaggi. Le tesi verranno discusse il giorno 11 luglio 2014, e le campagne saranno quindi totalmente utilizzabili e valorizzabili per la comunicazione del progetto. Lo staff di WWF per il coordinamento di Rotaie Verdi sta collaborando a stretto giro con i due gruppi, fornendo informazioni, approfondimenti e occasioni di confronto ai gruppi di studenti. ottobre 2014 Attività prorogata a marzo 2015 SCHEDA COMPILATA DA Trentin Marina, WWF Italia/Coop. Eliante, coordinatore di progetto SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI - NOTE - 104

117 COD M2.A1.7 TITOLO ATTIVITA IL CANALE DELL'ESPOSIZIONE. RIQUALIFICAZIONE AGROPAESAGGISTICA COMPARTO CASCINA RADIO DESCRIZIONE ATTIVITA Il Comparto Cascina Radio è stato oggetto d importanti interventi che hanno nella via d acqua a nord di EXPO (Cavo secondario del Villoresi in presa presso Villa Arconati) l elemento centrale. Lungo l alzaia del canale inoltre è in corso di realizzazione la pista ciclo-pedonale che collega la porta principale Ovest di Expo con i circuiti rurali. Nel comparto stesso è in corso di progettazione la riqualificazione del fontanile Tajolo e la realizzazione delle aree di laminazione del Torrente Cagnò. DAVO si propone per quanto riguarda le attività di gestione e manutenzione del verde agrorurale. RISORSE COMPLESSIVE In considerazione dell importanza del luogo si potranno prevedere attività di reddito non diretto. SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA DAVO LOCALIZZAZIONE Comparto Cascina Radio, fontanile Tajolo, torrente Cagnò, cavo secondario del Villoresi SOGGETTO ATTUATORE DAVO, Cascina Radio SOGGETTI COINVOLTI DAVO RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE In via di definizione TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE In via di definizione RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Gestione e manutenzione del verde agrorurale. STATO DI AVANZAMENTO In progress SCHEDA COMPILATA DA Giuseppe Caronni (Presidente DAVO) Marco Pezzetta (Direttore DAVO) Federico Andreotti (Consulente DAVO) SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 105

118 COD M2.A1.8 TITOLO ATTIVITA LA BIODIVERSITÀ ATTRAVERSA L'OLONA. CONNESSIONE ECOLOGICA DAL BOSCO DI VANZAGO AL PARCO DELLE GROANE DESCRIZIONE ATTIVITA L attività, si basa sul Piano Territoriale Regionale (PTR), approvato con la D.C.R. del , n. 951, che nel Documento di Piano (DdP) identifica 24 obiettivi, tra cui quello di garantire la qualità delle risorse naturali e ambientali, attraverso la progettazione delle reti ecologiche, alla Rete Verde Regionale (RVR) e alla Rete Ecologica Regionale (RER), entrambe riconosciute come Infrastrutture Prioritarie per la Lombardia ed infrastrutture strategiche per il conseguimento dei richiamati obiettivi. La RER, come precisato nel DdP, si sviluppa, a livello regionale, attraverso uno schema direttore che individua: siti di Rete Natura 2000; Parchi, Riserve naturali, Monumenti naturali e Parchi Locali di Interesse Sovracomunale (PLIS); principali direttrici di frammentazione dei sistemi di relazione ecologica; ambiti prioritari (gangli) di riqualificazione in contesti ecologicamente impoveriti; corridoi ecologici primari, da conservare ovvero ricostruire mediante azioni di rinaturazione; principali progetti regionali di rinaturazione. Il DdP prevede che la traduzione sul territorio della RER avvenga mediante i progetti di Rete Ecologica Provinciale e Locale che, mediante specifico Documento di Indirizzi, dettagliano la stessa RER. Pertanto la presente attività prevede: il consolidamento e il potenziamento di adeguati livelli di biodiversità vegetazionale e faunistica; la realizzazione di nuovi ecosistemi o di corridoi ecologici funzionali all efficienza della Rete, anche in risposta ad eventuali impatti e pressioni esterni; la riqualificazione di biotopi di particolare interesse naturalistico; la previsione di interventi di deframmentazione mediante opere di mitigazione e compensazione ambientale; l integrazione con il Sistema delle Aree Protette e l individuazione delle direttrici di permeabilità verso il territorio esterno rispetto a queste ultime. RISORSE COMPLESSIVE Contributo Fondazione Cariplo: ,00 euro SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA DAVO LOCALIZZAZIONE Bosco di Vanzago, Comune di Vanzago, Pregnana Milanese, Pogliano Milanese, Rho SOGGETTO ATTUATORE In via di definizione SOGGETTI COINVOLTI Comuni di Pogliano Milanese, Pregnana Milanese, Rho, Vanzago; WWF Italia, Vridea Srl, Fondazione Cariplo, DAVO. RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Contributo Fondazione Cariplo: ,00 euro TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE In via di definizione RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Aumento di biodiversità, valorizzazione del paesaggio. STATO DI AVANZAMENTO In progress SCHEDA COMPILATA DA Giuseppe Caronni (Presidente DAVO) Marco Pezzetta (Direttore DAVO) Federico Andreotti (Consulente DAVO) SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 106

119 COD M2.A1.9 TITOLO ATTIVITA OLONA ENTRA IN CITTÀ. BIODIVERSITÀ E RIQUALIFICAZIONE NELLA PIANURA OLONA DESCRIZIONE ATTIVITA Il progetto, cofinanziato da Fondazione Cariplo e rientrante nel Programma d Azione 2013 del Contratto di Fiume Olona-Bozzente-Lura, prevede la redazione di uno studio di fattibilità dedicato a valutare e migliorare la connessione ecologica del territorio dell Olona milanese e a consolidare il PLIS del Basso Olona, individuando i varchi trasversali di accesso alle foreste pedemontane, agli habitat del Ticino, al Parco Agricolo Sud e alla città di Milano. Il progetto prevede percorsi di partecipazione e attivazione delle comunità locali presenti sul territorio. Nello specifico: 1. Sull area estesa, da Milano alla Provincia di Varese, la ricognizione e l impostazione degli interventi sui varchi strategici sarà preceduta da studi sulle comunità biotiche e verifiche delle pianificazioni vigenti, con un percorso partecipato con gli enti locali per la segnalazione di criticità e di priorità, la condivisione delle scelte progettuali degli interventi di deframmentazione. 2. A livello di approfondimento sul nodo rhodense si punterà a favorire il recupero di elementi di naturalità sui tratti di Olona che offrono spazi di miglioramento e su elementi contigui del reticolo idrografico minore (fontanili e rogge irrigue). Gli interventi previsti terranno conto anche della necessità di garantire la sicurezza del territorio sotto il profilo idraulico e idrogeologico. 3. Lo studio suggerirà estensioni di tutele e proporrà progetti di rinaturazione, il miglioramento della sicurezza idraulica del territorio e si produrrà un prototipo di riqualificazione fluviale praticabile in contesti altamente urbanizzati. RISORSE COMPLESSIVE In via di definizione SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA DAVO LOCALIZZAZIONE Valle Olona, Comune di Rho SOGGETTO ATTUATORE Comune di Rho, Legambiente SOGGETTI COINVOLTI DAVO, Comune di Rho, Legambiente Lombardia Onlus, Fondazione Cariplo, gruppo di lavoro dell Università dell Insubria (formato da Oikos e Idrogea), Iridra, Studio Monza, Studio Ecoingegno. RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE In via di definizione TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE In via di definizione RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Migliorare la connessione ecologica del territorio dell Olona milanese e a consolidare il PLIS del Basso Olona STATO DI AVANZAMENTO In progress SCHEDA COMPILATA DA Giuseppe Caronni (Presidente DAVO) Marco Pezzetta (Direttore DAVO) Federico Andreotti (Consulente DAVO) SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 107

120 COD M2.A1.10 TITOLO ATTIVITA LIBRARSI STUDIO DI CONNESSIONE ECOLOGICA E CONNESSIONE ECOLOGICA SU AREA VASTA DESCRIZIONE ATTIVITA Il progetto individua un ambito agricolo di circa 230 ha ad Ovest di Milano, nei Comuni di Cisliano, Albairate e Vittuone, Cassinetta di Lugagnano nel quale ricadono 6 aziende agricole di DiNAMo : Resta, Forestina,Scanna, Isola Maria, l Aia di Anna Baroni e Madreterra cascina Poscallone. Ciascuna di queste aziende possiede già un intrinseco valore (per l orientamento biologico, per il patrimonio storico e vegetazionale, per i servizi didattici e ricettivi offerti, ecc.). Il territorio rurale circostante ha al suo interno elementi di grande pregio, in termini di biodiversità, quali il Bosco di Riazzolo (Zona di interesse naturalistico - art. 31 PTCP), fontanili e corsi d acqua, fiancheggiati da strutture ecologiche come siepi e fasce boscate; l agricoltura è praticata perlopiù in forma biologica, sono presenti elementi storico-architettonici quali i complessi cascinali e le chiesette di S. Bernardo e di S. Teresa, e nell insieme costituisce un importante elemento relitto di paesaggio rurale di qualità compreso tra Milano e Abbiategrasso, il cui valore rappresenta un patrimonio comune alle porte dell area metropolitana. Sono altresì presenti elementi di frammentazione e disturbo, quali le strade provinciali 114 e 227, che di fatto separano i corpi aziendali e costituiscono significative soluzioni di continuità alla rete ecologica locale; anche il Canale Scolmatore Nord Ovest costituisce una barriera in quanto non ci sono attraversamenti in questo tratto di territorio. Inoltre, le principali criticità emerse dall analisi SWOT effettuata sulle aziende agricole, sono riconducibili alla carenza di connessioni ecologiche, funzionali e culturali; alla presenza di elementi di forte disturbo, quali le summenzionate infrastrutture, di sicurezza (micro-criminalità e prostituzione) e di visibilità delle singole aziende e del paesaggio rurale di qualità che le comprende. Obbiettivi prioritari del progetto sono pertanto: Realizzare la rete ecologica a livello locale attraverso interventi di miglioramento e incremento delle ecostrutture, quali riattivazione di fontanili, implementazione di strutture lineari (fasce boscate, filari, siepi), creazione di aree umide, attraversamenti faunistici, ecc.); Riqualificare il paesaggio attraverso le connessioni ecologiche e funzionali superando le barriere infrastrutturali e potenziando la matrice socio-culturale (riattivazione di percorsi storici, di arte ambientale, didattico-ambientali, anche a cavallo, ecc.); Valorizzare e promuovere il comprensorio attraverso azioni mirate a una maggiore riconoscibilità dei luoghi con strutture ecologiche (fasce boscate, siepi, filari, prati fioriti, ecc.) e Landmark che assieme forniscano un immagine organica (marchio, logo, ecc.); migliorare gli elementi di arredo stradale; Rafforzare il ruolo strategico delle specifiche attività agricole, delle forme di produzione locale e del paesaggio rurale tradizionale con elementi di visibilità (prodotti bio, presìdi Slow Food, piante aromatiche, ecc.); Incrementare gli aspetti di multifunzionalità e di biodiversità delle aziende agricole, singolarmente e nelle loro interazioni, per rafforzare il sistema complessivo, la sua connotazione specifica e la mobilità dolce al suo interno (viabilità interpoderale, recupero delle ippovie, valorizzarne e recupero del reticolo idrico e dei fontanili, ecc.). SOTTOATTIVITA 1. Analisi preliminari 2. Progettazione ed esecuzione delle opere e degli interventi RISORSE COMPLESSIVE Attività 1: è stato richiesto un contributo attraverso il Bando Fondazione Cariplo Realizzare la connessione ecologica, 2014 per totali euro , di cui il contributo della Fondazione è pari a euro, il 59,91% del costo totale. Attività 2: da definire (attraverso cofinanziamento PSR-POR-Aziende aderenti ) stima di euro

121 SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA DiNAMo Distretto Neorurale delle tre Acque di Milano SOTTOATTIVITA 1 - Analisi preliminari DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA La sottoattività di studio è finalizzata alla creazione delle conoscenze del territorio necessarie ad effettuare una progettazione e realizzazione coordinata delle strutture di connessione necessarie alla valorizzazione dell area vasta dell ovest milanese, come da obiettivi descritti. L analisi preliminare è quindi finalizzata a: caratterizzazione e analisi ecologica dell area vasta e del cuore territoriale del progetto; descrizione urbanistica territoriale e pianificazione realizzata dai Comuni e dai parchi in cui ricadono le 6 aziende. LOCALIZZAZIONE Ovest Milano: 230 ha circa, nei Comuni di Cisliano, Albairate e Vittuone, Cassinetta di Lugagnano nel quale ricadono 6 aziende agricole di DiNAMo(Cascina Resta, Cascina Forestina, Cascina Scanna, Cascina Isola Maria, Agriturismo l Aia di Anna Baroni, Cascina Poscallone Soc. Agr. Madreterra) SOGGETTO ATTUATORE: Legambiente Lombardia SOGGETTI COINVOLTI PN Studio: Progetto Natura di Francesca Neonato (coordinatore scientifico) Cascina Resta, Cascina Forestina, Cascina Scanna, Cascina Isola Maria, Agriturismo l Aia di Anna Baroni, Cascina Poscallone Soc. Agr. Madreterra. RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE E stato richiesto un contributo attraverso il Bando Fondazione Cariplo Realizzare la connessione ecologica, 2014 per totali euro , di cui il contributo della Fondazione è pari a euro, il 59,91% del costo totale. Cofinanziamento del partenariato di progetto. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Dalla conferma del finanziamento a settembre 2015 oltre rendicontazione RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Procedere alla sottoattività 2 consequenziale di attuazione della connessione STATO DI AVANZAMENTO In attesa di approvazione da Fondazione Cariplo SCHEDA COMPILATA DA Giovanni Molina e Francesca Neonato per DiNAMo SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE SOTTOATTIVITA 2 Progettazione ed esecuzione delle opere e degli interventi DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA La sottoattività 2 ha lo scopo di valorizzare un territorio già di pregio integrando maggiormente la conservazione del paesaggio e dell ambiente naturale con un agricoltura multifunzionale di pregio e di minimo impatto ambientale. La progettazione e l esecuzione delle opere e degli interventi saranno orientate al raggiungimento degli obiettivi quali ripristino e potenziamento del sistema idrico (canali, fossi, fontanili, ecc.), realizzazione 109

122 nuove ecostrutture (fasce tampone, siepi, filari, prati umidi, fasce boscate, ecc.), attraversamenti stradali in sicurezza, opere paesaggistiche di riconoscibilità dei luoghi (arte ambientale, landmark, ecc.), potenziamento dei percorsi ippo-ciclo-pedonali, nuove connessioni (ponte ciclopedonale su Canale Scolmatore), ecc. LOCALIZZAZIONE Ovest Milano: 230 ha circa, nei Comuni di Cisliano, Albairate e Vittuone, Cassinetta di Lugagnano nel quale ricadono 6 aziende agricole di DiNAMo (vedi sotto) oltre ad altre aziende aggregate nella fase di studio: L area delle 6 aziende è un prototipo per l applicazione successiva del modello a molte delle aziende del territorio individuabile come Comprensorio dei Navigli nell ovest Milano e potrebbe essere ampliata già dalla attuazione della Sottoattività 1. SOGGETTO ATTUATORE: Cascina Resta, Cascina Forestina, Cascina Scanna, Cascina Isola Maria, Agriturismo l Aia di Anna Baroni, Cascina Poscallone Soc. Agr. Madreterra SOGGETTI COINVOLTI Altre aziende agricole del territorio. Gli attuatori della Sottoattività 1 (Legambiente e PN Studio) RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Successivo bando Cariplo, risorse del PSR, POR, compartecipazione del mondo agricolo, Amministrazioni Locali, Compensazioni per opere (CO2 e consumo di suolo) TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Triennio RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Vedi descrizione sottoattività STATO DI AVANZAMENTO Progettazione preliminare completata, in attesa del finanziamento Cariplo sulla prima fase per la progettazione esecutiva della successiva. SCHEDA COMPILATA DA Giovanni Molina e Francesca Neonato per DiNAMo SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 110

123 COD M2.A1.11 TITOLO ATTIVITA RIQUALIFICAZIONE DEL PAESAGGIO CON FILARI/SIEPI E ZONE UMIDE PER ATTIRARE LA FAUNA ACQUATICA COERENTE CON LA COLTIVAZIONE A RISAIE DESCRIZIONE ATTIVITA Il Distretto Riso & Rane promuove la valorizzazione delle produzioni agricole come uno dei fattori di successo dello sviluppo del territorio. In quest ottica il Distretto si propone di favorire la progettazione nei prossimi anni, in collaborazione con tutti gli enti preposti, di un Piano d'area per la ricostituzione e mantenimento del paesaggio agrario. Il Piano d area sarà strettamente connesso alla coltivazione del riso: siepi, filari, fasce boscate, zone umide, risaie allagate, risaie allagate a perdere ecc.. e avrà la finalità di migliorare e incrementare la riconoscibilità ed immagine del paesaggio del Distretto presso la collettività. Inoltre ha l obiettivo di attrarre ed aumentare la presenza di fauna selvatica legata agli ambienti acquatici. OBIETTIVI Gli obiettivi sono quelli di: migliorare e incrementare la riconoscibilità e l immagine del paesaggio del Distretto presso la collettività; attrarre ed aumentare la presenza di fauna selvatica legata agli ambienti acquatici. RISULTATI ATTESI Elaborazione e approvazione del Piano paesaggistico come sopra descritto da parte di tutti gli Enti coinvolti e monitoraggio della realizzazione del Piano. CRITICITA Tempi di condivisione del Piano da parte di tutti gli Enti preposti. RISORSE COMPLESSIVE La stima dei costi è in corso di elaborazione. Si ipotizza per il prossimo futuro di accedere a finanziamenti comunitari (con particolare riferimento al PSR relativamente alle spese ammissibili) o di altra provenienza SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA Distretto Rurale Riso & Rane LOCALIZZAZIONE Distretto Riso & Rane SOGGETTO ATTUATORE Distretto Riso & Rane SOGGETTI COINVOLTI Parco Agricolo Sud Milano, Parco Lombardo della Valle del Ticino, Provincia di Milano, Regione Lombardia TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE STATO DI AVANZAMENTO Progettazione iniziale SCHEDA COMPILATA DA Distretto Riso & Rane Marco Magni 21 ottobre 2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 111

124 COD M2.A2 TITOLO AZIONE COMPENSAZIONI ECOLOGICHE EXPO DESCRIZIONE AZIONE L azione è costituita da un programma di opere di compensazione ambientale elaborato e in corso di realizzazione, in attuazione delle prescrizioni del provvedimento di VIA, D.G.R. 2 febbraio n. IX/2969 Progetto per la realizzazione della piastra espositiva EXPO 2015, nei Comuni di Milano e Rho, in Provincia di Milano. Proponente: EXPO 2015 S.p.a. Valutazione di impatto ambientale ai sensi del d.lgs. 152/2006. Gli interventi sono stati individuati all interno delle proposte pervenute all Osservatorio Ambientale (OA) e da esso selezionate sulla base di una fase istruttoria e di una serie di priorità territoriali emerse. Tale programma ha tenuto conto del valore ecologico specifico delle singole proposte, del bilanciamento tra differenti tipologie ricostruttive in un ottica di potenziale contributo alla costruzione di uno scenario bilanciato, dell esistenza di condizioni favorevoli all avviamento degli interventi in tempi rapidi e compatibili con il programma complessivo di Expo L attuazione del programma prevede che nelle diverse fasi progettuali, attuative, di avviamento e di successiva manutenzione, vengano forniti all Osservatorio Ambientale tutti i dati necessari a verificare e monitorare i gradi di compensazione raggiunti sulla base del calcolo degli ettari equivalenti tramite il metodo STRAIN. Il programma si attua in fasi differenti: Fase 1 ( ) (19 progetti; 80% del budget totale a disposizione) Verifica ed approvazione del programma di prima fase da parte dell Osservatorio Ambientale Convenzioni ed affidamenti previsti Progettazione definitiva-esecutiva Atti amministrativi previsti Verifica VEC (valore ecologico) per gli interventi di prima fase al programma di compensazione di preparazione dei luoghi per gli interventi di prima fase Impianti per gli interventi di prima fase Informazione e sensibilizzazione Fase 2 ( ) Completamento istruttorio Redazione della proposta di programma di seconda fase Verifica ed approvazione del programma di seconda fase da parte dell Osservatorio Ambientale Azioni conseguenti per il programma di seconda fase (convenzioni ed affidamenti previsti, Progettazione definitiva-esecutiva, Atti amministrativi previsti, Verifica VEC, Preparazione dei luoghi, Impianti, Informazione e sensibilizzazione) Fase 3 ( ) Manutenzione impianti effettuati Mantenimento unità ecosistemiche Monitoraggio ( ) per: attività amministrative; riuscita impianti; riuscita evoluzione VEC Informazione e sensibilizzazione Le opere di compensazione di cui al suddetto programma sono costituite da interventi di riqualificazione ambientale, diffusi sul contesto ecoterritoriale dell ovest milanese, volti a compensare un valore ecologico pari a 159,6 ettari equivalenti. I sistemi ecoterritoriali entro cui tali opere si inseriscono sono, a cavallo, quello della cintura a media o elevata urbanizzazione attorno a Milano e quello della pianura irrigua. I progetti di compensazione ambientale concorrono a molteplici obiettivi: riqualificazione polivalente di 112

125 boschi degradati, perseguimento di nuove modalità polivalenti di governo dei boschi ripari degradati in grado di alimentare filiere locali di energia rinnovabile, offerta di opportunità importanti per gli obiettivi di neoruralizzazione, realizzazione di servizi ecosistemici in aree fortemente urbanizzate, riorientamento di incolti in sistemi prativi polivalenti, appoggio con elementi paranaturali a percorsi con caratteristiche di greenways. Gli interventi sono realizzati sulla base di una convenzione tra Expo 2015 S.p.A. ed ERSAF. ATTIVITA PARALLELE Il programma Prima Fase è composto da 19 progetti selezionati e validati a livello di progetto preliminare in sede di OA. Ad oggi 11 dei 19 sono stati validati dall Osservatorio Ambientale a livello di progetto definitivo e proseguono l iter progettuale e autorizzatorio finalizzato alla realizzazione dei medesimi. Gli 11 progetti validati (n. 1-11) ed il progetto n. 12 (preliminare) sono di seguito descritti. 1. Varedo - interventi di ottimizzazione ecologica e incremento della biodiversità 2. Lainate - interventi di tutela e potenziamento della biodiversità: nuovi boschi, zone umide e migliorie forestali 3. Novate Milanese - nuovi boschi nel Plis Parco della Balossa 4. Pregnana Milanese - connessione ecologica dal bosco di Vanzago al Parco delle Groane: siepi, filari e miglioramenti forestali 5. Milano: opere di ricostruzione ecologica nell ambito di Milano Muggiano 6. Milano - opere di ricostruzione ecologica nell ambito di Milano nord ovest 7. Milano - opere di ricostruzione ecologica nell ambito di Milano risaie 8. Villoresi - interventi di riqualificazione boschiva per la valorizzazione delle connessioni ecologiche lungo il canale villoresi 9. Trezzano - interventi di ottimizzazione ecologica e multifunzionale di un area verde esistente 10. LET1 - interventi di ottimizzazione ecologica e multifunzionale di un area verde esistente 11. PLIS Basso Olona e Rho Olona - interventi di tutela e potenziamento della biodiversità: nuovi boschi e migliorie foresta 12. Scolmatore Nord Ovest - progetto strategico per la ricostituzione di fasce verdi lungo il canale scolmatore nord ovest RISORSE COMPLESSIVE Per la progettazione e la realizzazione delle opere di compensazione prima fase Expo 2015 S.p.A. mette a disposizione Le risorse a disposizione per i 12 progetti descritti (cfr. attività parallele) sono pari a: ,00 SOGGETTO COORDINATORE AZIONE Osservatorio Ambientale Expo 2015 (U.O. Valutazione e autorizzazioni ambientali - D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Regione Lombardia). 113

126 ATTIVITA M2.A2.1 DESCRIZIONE ATTIVITA VAREDO - INTERVENTI DI OTTIMIZZAZIONE ECOLOGICA E INCREMENTO DELLA BIODIVERSITÀ LOCALIZZAZIONE Il progetto è collocato a Varedo, a 9 km da Monza e 16 km da Milano. Il territorio comunale è pianeggiante, ad una quota media di 180 m s.l.m. ed attraversato dal torrente Seveso. SOGGETTO ATTUATORE Expo 2015 per il tramite di ERSAF SOGGETTI COINVOLTI ERSAF (progettazione esecutiva, realizzazione e avviamento interventi) Comune di Varedo (garanzie e impegno mantenimento) RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Società Expo 2015 S.p.A. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Attività principali: Marzo Dicembre 2014 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Si prevede la realizzazione di boschi periurbani utilizzando specie autoctone, prati polifunizonali e zone umide. STATO DI AVANZAMENTO Approvati progetto esecutivo e convenzione tra le parti. SCHEDA COMPILATA DA Francesco Coviello, Struttura Valutazione di impatto ambientale, U.O. Valutazione e autorizzazioni, ambientali, D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Regione Lombardia SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 114

127 ATTIVITA M2.A2.2 DESCRIZIONE ATTIVITA LAINATE - INTERVENTI DI TUTELA E POTENZIAMENTO DELLA BIODIVERSITA : NUOVI BOSCHI, ZONE UMIDE E MIGLIORIE FORESTALI LOCALIZZAZIONE Il progetto è collocato all interno del Comune di Lainate, tra il Parco delle Groane e l'antico "Bosco dei Guasti". Il territorio comunale è attraversato dal Canale Villoresi. La presenza di corsi d'acqua e fontanili ha sempre caratterizzato il territorio di Lainate, soprattutto dal XVIII sec. ad oggi. SOGGETTO ATTUATORE Expo 2015 per il tramite di ERSAF. SOGGETTI COINVOLTI ERSAF (progettazione esecutiva, realizzazione e avviamento interventi) Comune di Lainate (garnzie e imprgno mantenimento nel tempo) RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Società Expo 2015 S.p.A. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Attività principali: Marzo Dicembre 2014 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Si prevede la realizzazione di boschi periurbani utilizzando specie autoctone, prati polifunizonali e zone umide. Gli obiettivi degli interventi quindi saranno la creazione di una zona tendente al bosco planiziale naturaliforme ad elevato grado di biodiversità intervallata e diversificata da altre aree, zone umide, al fine di creare un nuovo soprassuolo avente prioritarie funzioni di carattere naturalistico ed estetico paesistico. Il progetto prevede anche la realizzazione di una zona umida di 288 mq che sfrutta la presenza di un ramo di derivazione dell acqua dal canale Villoresi, utilizzato una volta per l irrigazione dell intera area. STATO DI AVANZAMENTO Approvati progetto esecutivo e convenzione tra le parti. SCHEDA COMPILATA DA Francesco Coviello, Struttura Valutazione di impatto ambientale, U.O. Valutazione e autorizzazioni, ambientali, D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Regione Lombardia SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 115

128 ATTIVITA M2.A2.3 DESCRIZIONE ATTIVITA NOVATE MILANESE - NUOVI BOSCHI NEL PLIS PARCO DELLA BALOSSA LOCALIZZAZIONE Il progetto è localizzato all interno del Comune di Novate Milanese, compreso in una fascia altimetrica tra i 139 e 150 m s.l.m. e situato circa 9 km a nord dal capoluogo di Provincia. Il nucleo urbano si trova compreso tra le due grosse arterie stradali rappresentare dalla Autostrada MI-BS a sud e la SP46 a nord. SOGGETTO ATTUATORE Expo 2015 per il tramite di ERSAF. SOGGETTI COINVOLTI ERSAF (progettazione esecutiva, realizzazione e avviamento interventi) Comune di Novate Milanese (garanzie e imopegno mantenimento) RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Società Expo 2015 S.p.A. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Attività principali: Marzo Dicembre 2014 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Si prevede la realizzazione di boschi periurbani utilizzando specie autoctone, prati polifunizonali e zone umide. Gli obiettivi degli interventi saranno la creazione di una zona a bosco planiziale naturaliforme ad elevato grado di biodiversità al fine di creare un nuovo soprassuolo avente prioritarie funzioni di carattere naturalistico ed estetico - paesistico che interesserà una superficie di mq. STATO DI AVANZAMENTO Approvati progetto esecutivo e convenzione tra le parti. Lavori avviati a fine Aprile SCHEDA COMPILATA DA Francesco Coviello, Struttura Valutazione di impatto ambientale, U.O. Valutazione e autorizzazioni, ambientali, D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Regione Lombardia SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 116

129 ATTIVITA M2.A2.4 DESCRIZIONE ATTIVITA PREGNANA MILANESE - CONNESSIONE ECOLOGICA DAL BOSCO DI VANZAGO AL PARCO DELLE GROANE: SIEPI, FILARI E MIGLIORAMENTI FORESTALI LOCALIZZAZIONE Il progetto è collocato a Pregnana Milanese, comune dell area metropolitana milanese, in un area altamente urbanizzata. Nonostante la vasta urbanizzazione, il tessuto comunale presenta aree libere ed inedificate disposte principalmente lungo la direttrice est - ovest. Nello specifico l area di intervento si colloca ad ovest dell abitato di Pregnana Milanese e stabilisce una relazione tra questi terreni urbanizzati e le aree libere all interno del Parco Agricolo Sud Milano. SOGGETTO ATTUATORE Expo 2015 per il tramite di ERSAF. SOGGETTI COINVOLTI ERSAF (progettazione esecutiva, realizzazione e avviamento interventi) Comune di Pregnana Milanese (garanzie e imopegno mantenimento) RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Società Expo 2015 S.p.A. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Attività principali: Marzo Dicembre 2014 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Si prevede la realizzazione di un bosco urbano utilizzando specie autoctone. STATO DI AVANZAMENTO Approvati progetto esecutivo e convenzione tra le parti. SCHEDA COMPILATA DA Francesco Coviello, Struttura Valutazione di impatto ambientale, U.O. Valutazione e autorizzazioni, ambientali, D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Regione Lombardia SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 117

130 ATTIVITA M2.A2.5 DESCRIZIONE ATTIVITA MILANO: OPERE DI RICOSTRUZIONE ECOLOGICA NELL AMBITO DI MILANO MUGGIANO LOCALIZZAZIONE L area dell intervento è ubicata per la massima parte nel Comune di Milano, oltre a due teste ed aste di fontanile che sorgono nel Comune di Settimo milanese. Posto nella porzione Ovest del territorio comunale, il progetto si estende su un area di circa 500 ha, completamente pianeggiante, quasi completamente agricola e solcata da numerosi fontanili. SOGGETTO ATTUATORE Expo 2015 per il tramite di ERSAF. SOGGETTI COINVOLTI ERSAF (progettazione esecutiva, realizzazione e avviamento interventi) Comuni di Milano e Settimo M. e i proprietari delle aree non comunali (garanzie e impegno mantenimento nel tempo) Per i lavori tutti in aree a conduzione agricola sono previsti affidamenti ad aziende agricole (che nella fattispecie sono aderenti al Consorzio DAM ) secondo i dettami del D.Lgs 227/2001, art. 15. RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Società Expo 2015 S.p.A. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Attività principali: Luglio 2014 Aprile 2015 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Nel territorio del consorzio DAM saranno realizzati i seguenti interventi: - A - Riqualificazione di teste di fontanile; - J - Riqualificazione di aste di fontanile e di corsi d acqua; - F - Realizzazione di nuovi filari; - G - Realizzazione di nuovi boschi; - H - Realizzazione di nuovi nuclei arboreo/arbustivi; - E - realizzazione di nuove siepi campestri; - I - realizzazione di nuove zone umide. STATO DI AVANZAMENTO Validato progetto definitivo da parte dell OA. SCHEDA COMPILATA DA Francesco Coviello, Struttura Valutazione di impatto ambientale, U.O. Valutazione e autorizzazioni, ambientali, D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Regione Lombardia SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 118

131 ATTIVITA M2.A2.6 DESCRIZIONE ATTIVITA MILANO: OPERE DI RICOSTRUZIONE ECOLOGICA NELL AMBITO DI MILANO NORD OVEST LOCALIZZAZIONE L area dell intervento è ubicata nel Comune di Milano. Posto nella porzione Nord Ovest del territorio comunale, il progetto si estende su un area di circa 100 ha, completamente pianeggiante, in buona parte agricola, malgrado la presenza di aree densamente urbanizzate e solcata da fontanili. SOGGETTO ATTUATORE Expo 2015 per il tramite di ERSAF. SOGGETTI COINVOLTI ERSAF (progettazione esecutiva, realizzazione e avviamento interventi) Comune di Milano e proprietari aree non comunali (garanzie e impegno mantenimento nel tempo) Per i lavori tutti in aree a conduzione agricola sono previsti affidamenti ad aziende agricole (che nella fattispecie sono aderenti al Consorzio DAM ) secondo i dettami del D.Lgs 227/2001, art. 15. RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Società Expo 2015 S.p.A. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Attività principali: Luglio 2014 Aprile 2015 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Nel territorio del consorzio DAM, in conformità con il documento tecnico citato, si intende realizzare i segienti interventi: - A - Riqualificazione di teste di fontanile; - J - Riqualificazione di aste di fontanile e di corsi d acqua; - F - Realizzazione di nuovi filari; - G - Realizzazione di nuovi boschi; - H - Realizzazione di nuovi nuclei arboreo/arbustivi; - E - realizzazione di nuove siepi campestri; - I - realizzazione di nuove zone umide. STATO DI AVANZAMENTO Validato progetto definitivo da parte dell OA. SCHEDA COMPILATA DA Francesco Coviello, Struttura Valutazione di impatto ambientale, U.O. Valutazione e autorizzazioni, ambientali, D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Regione Lombardia SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 119

132 ATTIVITA M2.A2.7 DESCRIZIONE ATTIVITA MILANO: OPERE DI RICOSTRUZIONE ECOLOGICA NELL AMBITO DI MILANO RISAIE LOCALIZZAZIONE L area dell intervento è ubicata nel Comune di Milano. Posto nella porzione Sud Ovest del territorio comunale, il progetto si estende su un area di 300 ha (con interventi concentrati su circa 40 ha), completamente pianeggiante, in buona parte agricola malgrado la presenza di aree densamente urbanizzate. SOGGETTO ATTUATORE Expo 2015 per il tramite di ERSAF. SOGGETTI COINVOLTI ERSAF (progettazione esecutiva, realizzazione e avviamento interventi) Comune di Milano e proprietari aree non comunali (garanzie e impegno mantenimento nel tempo) Per i lavori tutti in aree a conduzione agricola sono previsti affidamenti ad aziende agricole (che nella fattispecie sono aderenti al Consorzio DAM ) secondo i dettami del D.Lgs 227/2001, art. 15. RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Società Expo 2015 S.p.A. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Attività principali: Luglio 2014 Aprile 2015 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Nel territorio del consorzio DAM, in conformità con il documento tecnico citato, si intende realizzare i segienti interventi: - A - Riqualificazione di teste di fontanile; - J - Riqualificazione di aste di fontanile e di corsi d acqua; - F - Realizzazione di nuovi filari; - G - Realizzazione di nuovi boschi; - H - Realizzazione di nuovi nuclei arboreo/arbustivi; - E - realizzazione di nuove siepi campestri; - I - realizzazione di nuove zone umide. STATO DI AVANZAMENTO Validato progetto definitivo da parte dell OA. SCHEDA COMPILATA DA Francesco Coviello, Struttura Valutazione di impatto ambientale, U.O. Valutazione e autorizzazioni, ambientali, D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Regione Lombardia SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 120

133 ATTIVITA M2.A2.8 DESCRIZIONE ATTIVITA VILLORESI: INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE BOSCHIVA PER LA VALORIZZAZIONE DELLE CONNESSIONI ECOLOGICHE LOCALIZZAZIONE Il tratto di Canale Villoresi interessato dal progetto attraversa, da ovest verso est, i quattro Comuni di Parabiago, Nerviano, Lainate e Garbagnate Milanese, interamente all interno della Provincia di Milano. Il territorio di competenza si estende su una lunghezza di circa 12 chilometri e risulta interamente pianeggiante. L intervento inizia in prossimità della sede del Consorzio Est Tiocino-Villoresi a Parabiago e si conclude in corrispondenza della ferrovia Milano-Saronno, a Garbagnate, al confine del Parco delle Groane. In questo tratto il canale viene sottopassato dai fiumi Olona, Bozzente, Lura e Guisa, mediante sifoni; le infrastrutture principali che interseca sono le ferrovie Milano-Gallarate e Milano-Saronno, l autostrada A8 Milano-Laghi e la Strada statale 33 dei Giovi. SOGGETTO ATTUATORE Expo 2015 per il tramite di ERSAF. SOGGETTI COINVOLTI ERSAF (progettazione esecutiva, realizzazione e avviamento interventi) Consorzio Est Ticino Villoresi (ETV) (garanzie e impegno mantenimento nel tempo) RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Società Expo 2015 S.p.A. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Attività principali: Luglio 2014 Aprile 2015 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Il progetto mira alla valorizzazione della connessione ecologica costituita dal Canale Villoresi fra i gangli della RER (Rete Ecologica Regionale) nei territori dei Comuni di Parabiago, Nerviano, Lainate e Garbagnate Milanese. A tal fine sono previsti i seguenti interventi: opere preliminari (pannelli informativi, raccolta rifiuti, decespugliamento); apertura pista di servizio su sponda sinistra; miglioria forestale; formazione di tappeto erboso; operazioni di messa a dimora nuova vegetazione. STATO DI AVANZAMENTO Approvato progetto definitivo. SCHEDA COMPILATA DA Francesco Coviello, Struttura Valutazione di impatto ambientale, U.O. Valutazione e autorizzazioni, ambientali, D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Regione Lombardia SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 121

134 ATTIVITA M2.A2.9 DESCRIZIONE ATTIVITA TREZZANO - INTERVENTI DI OTTIMIZZAZIONE ECOLOGICA E MULTIFUNZIONALE DI UN AREA VERDE ESISTENTE LOCALIZZAZIONE Il progetto risulta interamente collocato all interno del Comune di Trezzano sul Naviglio, in un territorio fortemente urbanizzato dalla limitata valenza ecologica. Le superfici coinvolte dal progetto sono aree verdi e scarpate arborate in fregio alle rogge denominate Cavo Borromeo e Cavo Lisone piuttosto che alla viabilità cittadina. SOGGETTO ATTUATORE Expo 2015 per il tramite di ERSAF. SOGGETTI COINVOLTI ERSAF (progettazione esecutiva, realizzazione e avviamento interventi) Comune di Trezzano sul Naviglio (garanzie e impegno mantenimento nel tempo) RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Società Expo 2015 S.p.A. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Attività principali: Luglio Dicembre 2014 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Nonostante l area coinvolta abbia una ridotta superficie, può comunque contribuire alla realizzazione di una efficace rete ecologica polivalente: la sua riqualificazione, infatti, potrà concorrere alla mitigazione degli impatti negativi del contesto antropico circostante e ad una parziale deframmentazione dell area fortemente urbanizzata in cui è inserita. Sono previsti interventi di potenziamento della vegetazione esistente, di riqualificazione delle scarpate stradali, di fornitura e posa di bacheche con pannelli didattici. STATO DI AVANZAMENTO Validato progetto definitivo da parte dell OA. In corso approvazione progetto esecutivo e convenzione tra le parti. SCHEDA COMPILATA DA Francesco Coviello, Struttura Valutazione di impatto ambientale, U.O. Valutazione e autorizzazioni, ambientali, D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Regione Lombardia SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 122

135 ATTIVITA M2.A2.10 DESCRIZIONE ATTIVITA LET1 - INTERVENTI DI OTTIMIZZAZIONE ECOLOGICA E MULTIFUNZIONALE DI UN AREA VERDE ESISTENTE LOCALIZZAZIONE Il territorio interessato dagli interventi si colloca all interno dei Comuni di Bollate, Cesate, Garbagnate Milanese, Senago. Il progetto di LET1, si localizza nell area posta nord della provincia di Milano, in linea d aria a circa 18 km dal centro di Milano, a 9 km dalla SP 46 ed a 5 km dalla A8. Gran parte della dell intervento ricade all interno del Parco delle Groane che si estende per tutta la zona ad ovest del comune. Il percorso ciclabile si snoda tra i comuni di Senago, Bollate, Garbagnate e Cesate. Il territorio d interesse, presenta un forte ed importante sviluppo insediativo sia in termini di aree residenziali, che industriali, tale sviluppo è stato in passato sicuramente agevolata dalla presenza di una rete ben definita di tracciati viabilistici che lo attraversano e lo rendono particolarmente fruibile sia dall interno che dall esterno. La restante parte del territorio risulta sostanzialmente libera da edificazione, in quanto ricade quasi interamente all interno del perimetro del Parco delle Groane. SOGGETTO ATTUATORE Expo 2015 per il tramite di ERSAF. SOGGETTI COINVOLTI ERSAF (progettazione esecutiva, realizzazione e avviamento interventi) Comuni di Bollate, Cesate, Garbganate M. e Senago e i proprietari delle aree non comunali (garanzie e impegno mantenimento nel tempo) RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Società Expo 2015 S.p.A. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Attività principali: Luglio 2014 Aprile 2015 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI l progetto generale LET Landscape Expo Tour, promosso a partire dal 2011 da Fondazione Cariplo, sviluppato da AIM - Associazione Interessi Metropolitani con LAND Milano, approfondisce scenari di sviluppo dei territori intorno al sito Expo Il progetto dei 10 circuiti LET in generale ha avuto un duplice obiettivo: da una parte restituire un quadro completo sugli sviluppi territoriali, attraverso un analisi che ha mappato tutte le progettualità in essere sul territorio; dall altro costruire proposte operative per una valorizzazione e fruizione di questi spazi in un ottica di Expo 2015 territoriale diffusa. In questo modo il progetto LET determina un sistema di circuiti ciclo-pedonali per la valorizzazione delle tante eccellenze naturali-storico-culturali del territorio facendo riscoprire questa risorsa non soltanto al turista di Expo 2015 ma soprattutto al turista di prossimità. La presente fase progettuale recepisce il progetto definitivo del LET1 Ville Storiche e Groane, elaborato dagli scriventi in febbraio 2013 e oggetto di formale approvazione da parte dei Comuni interessati, per avviarne in primis le opere di qualificazione paesistico-ambientale, quali ricostruzioni ecologiche compensative. Il presente aggiornamento del progetto definitivo intende, pertanto, circoscrivere con precisione gli interventi da realizzarsi in tal senso a cura di ERSAF soggetto attuatore incaricato da soc. EXPO2015. Come tutti i circuiti, anche questo LET mette a sistema tutte le progettualità esistenti sul territorio, cercando di non proporre ulteriori percorsi ed insistendo su tracciati già esistenti. Una parte del circuito insiste lungo il Canale Villoresi, asse portante a scala regionale, nella tratta dalla stazione di Garbagnate fino a Lainate, nell intercettazione con Villa Litta. Il circuito copre un territorio vasto compreso tra sette comuni (Arese, Bollate, Cesate, Garbagnate M., Lainate, Limbiate e Senago) includendo un bacino d utenza di circa abitanti e si estende tra la prima e la seconda cintura metropolitana, nel cuore della città diffusa dell area metropolitana milanese. L itinerario si sviluppa su 39,2 km di lunghezza e attraversa una molteplicità di paesaggi complessi ed 123

136 articolati, intercettando realtà di notevole importanza che potrebbero avere interessanti sinergie con il progetto come le Ville storiche o le aree naturali. Gli interventi proposti sono così riassunti: 1. realizzazione di nuovi filari alberati e siepi plurispecifiche, per la diversificazione del paesaggio agrario; 2. realizzazione di praterie naturali, con prati fioriti per l incremento della biodiversità e la promozione faunistica; 3. fornitura e messa a dimora di alberi isolati, con finalità di caratterizzazione e segnalazione di futuri punti di accoglienza lungo il tracciato del LET (LETPoint); 4. manutenzioni degli impianti vegetali per 5 anni, al fine di assicurarne l affermazione e la migliore evoluzione; 5. messa in opera di dispositivi di educazione ambientale, concentrati in un polo didattico significativo e in stretto coordinamento, per la definizione dei contenuti, con il Parco delle Groane. STATO DI AVANZAMENTO Validato progetto definitivo da parte dell OA. SCHEDA COMPILATA DA Francesco Coviello, Struttura Valutazione di impatto ambientale, U.O. Valutazione e autorizzazioni, ambientali, D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Regione Lombardia SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 124

137 ATTIVITA M2.A2.11 DESCRIZIONE ATTIVITA PLIS Basso Olona e Rho Olona - INTERVENTI DI TUTELA E POTENZIAMENTO DELLA BIODIVERSITA : NUOVI BOSCHI E MIGLIORIE FORESTALI LOCALIZZAZIONE Le aree oggetto di intervento sono collocate: nella porzione agricola a nord-ovest del Comune di Rho in località Mulino Prepositurale (Ambito 18); - in prossimità del Canale Scolmatore al confine fra Rho e Pregnana Milanese (Ambito 18 passaggio faunistico); nel settore sud della città lungo la sponda sinistra dell Olona (Ambito 21). SOGGETTO ATTUATORE Expo 2015 per il tramite di ERSAF. SOGGETTI COINVOLTI ERSAF (progettazione esecutiva, realizzazione e avviamento interventi) Comune di Rho (garanzie e impegno mantenimento nel tempo) Regione Lombardia Provincia di Milano AIPO Consorzio Fiume Olona Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Società Expo 2015 S.p.A. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Attività principali: da Ottobre 2014 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Gli interventi proposti in questo ambito comprendono il recupero di rogge e piccoli canali ad uso irriguo, la piantumazione ex novo di aree boscate, la realizzazione di siepi, la riqualificazione vegetazionale e il miglioramento della connettività ecologica di macchie boscate. Gli interventi proposti in questo ambito comprendono la realizzazione ex novo di aree boscate e il miglioramento forestale di superfici boscate esistenti. La prima zona di intervento (18 ) prevede la creazione di un area boscata e la piantumazione di una siepe. La seconda zona di intervento interessa l area compresa tra il Molino Prepositurale e il fiume Olona eprevede il recupero vegetazionale e funzionale della roggia Molinara; la piantumazione dell isola fluviale interclusa tra l alveo del fiume e la roggia Molinara; il miglioramento delle fasce boscate esistenti lungo l Olona e roggia Molinara. La terza zona di intervento prevede opere a Est del fiume Olona, consistenti in: piantumazioni e riqualificazioni vegetazionali lungo il corso del riale, canale un tempo utilizzato ad uso irriguo; riqualificazione della fascia arborea esistente tra l Olona e via Mattei; creazione di siepi (lungo la Via Mattei e a valle della strada sterrata che porta da Via Mattei all interno del Mulino Prepositurale); migliorie forestali in sponda sinistra dell Olona. La quarta zona di intervento riguarda la creazione di un passaggio faunistico che supera la barriera costituita dalla strada di collegamento fra Rho e Pregnana, collegando la valle Olona con gli spazi agricoli del Parco Sud. La seconda zona di intervento (21) fa riferimento a due zone omogenee di intervento poste nell ambito urbano di Rho, lungo il corso del fiume Olona. In questo sito, la superficie d intervento è pari a circa mq, dei quali 810 mq sono interessati da una fascia boscata, mq sono a prato ed i rimanenti mq son caratterizzati da un fondo sterrato incoerente. Rimane comunque percorribile la possibilità di poter realizzare su detta unità territoriale interventi di ricostituzione di zone erbacee specificatamente deputate alla ricostruzione di valori floristici e si rimanda alla fase progettuale esecutiva, una volta acquisita la disponibilità delle aree da parte del comune, la determinazione sia tecnica che economica dell intervento. Sono inoltre precvisti interventi in 125

138 una seconda zona, situata in prossimità del ponte sull Olona di via Don Valentino Rigamonti, di superficie pari a circa mq. STATO DI AVANZAMENTO Validato progetto definitivo da parte dell OA. SCHEDA COMPILATA DA Francesco Coviello, Struttura Valutazione di impatto ambientale, U.O. Valutazione e autorizzazioni, ambientali, D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Regione Lombardia SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 126

139 ATTIVITA M2.A2.12 DESCRIZIONE ATTIVITA PROGETTO STRATEGICO PER LA RICOSTITUZIONE DI FASCE VERDI LUNGO IL CANALE SCOLMATORE NORD OVEST LOCALIZZAZIONE Tratto di CSNO dalla strada Statale 11 in Settimo Milanese fino a Cisliano in prossimità del bosco di Riazzolo. SOGGETTO ATTUATORE Expo 2015 per il tramite di ERSAF. SOGGETTI COINVOLTI Provincia di Milano RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Società Expo 2015 S.p.A. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Dall inizio autunno 2014 a fine primavera RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Messa a punto di un modello di sostituzione progressiva delle specie arboree esotiche con specie legnose autoctone che comporti anche l alimentazione di microfiliere locali di energia rinnovabile con le biomasse legnose per una superficie totale di tra i 4/5 ettari. Sfruttamento delle opportunità per l integrazione delle fasi di mantenimento con la gestione delle aree coltivate ed insediate circostanti anche al fine di minimizzare gli impatti negativi che i nuovi valori ecologici subiranno dall esterno. Ricostruzione nei tratti attualmente privi di nuove unità arboreo-arbustive in continuità e collegamento con le precedenti. Nelle piantagioni accanto alle piantine forestali si prevedranno anche nuclei individui di maggiori dimensioni per poter avere anche effetti paesaggistici e naturalistici su tempi brevi. Prprevisione comunque all interno della fascia complessiva continua di piccole zone a radura erbacea e di microhabitat locali derivati da movimenti-terra ad hoc. Svosvolgimento di servizi ecosistemici (filtro di particolati, tamponamento idraulico, sostituzione di inciincolti lti con specie allergeniche mediante prati fioriti polivalenti) nei confronti di aree insediate laterurali. STATO DI AVANZAMENTO Approvato progetto preliminare. SCHEDA COMPILATA DA Fausto Moretti e Marco Besozzi, Provincia di Milano SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 127

140 COD M2.A3.1 TITOLO ATTIVITA CONVENZIONE IN CORSO DI STESURA REGIONE LOMBARDIA-AIPO- CON IL DISTRETTO AGRICOLO VALLE OLONA (DAVO) PER LA CONDUZIONE DELLE AREE DI LAMINAZIONE AMBIENTALE DESCRIZIONE ATTIVITA Si tratta di un progetto sperimentale con validità di 5 anni, decorsi i quali si valuteranno congiuntamente i risultati raggiunti in termini di redditività delle aziende, congiuntamente alla gestione delle opere di regimentazione idraulica. OBIETTIVI Valorizzazione della gestione agricola e del verde dei bacini di laminazione con il coinvolgimento delle aziende agricole del DAVO (Distretto Agricolo Valle Olona). Sviluppo della competitività delle imprese del distretto. Tutela ambientale e paesaggistica (uso agricolo delle aree compatibile con la loro funzione di laminazione delle acque di piena, contenimento emissioni inquinanti in ragione dei metodi di produzione utilizzati, recupero delle aree ad una funzione idonea a creare paesaggio). La realizzazione di un progetto agricolo secondo attività conservative-innovative dovrebbe garantire una corretta gestione e manutenzione dei bacini di laminazione. Favorire l'integrazione del reddito aziendale e attività agricole rispettose del paesaggio e adeguate alle normative europee. Favorire una maggiore integrazione delle aziende agricole nel tessuto sociale ed economico della area della metropoli rurale. Diffusione di un nuovo modello di gestione in aggregazione con altre realtà territoriali. RISULTATI ATTESI Coinvolgimento delle aziende agricole che erano attive sul territorio interessato dall opera e tornano a fare un agricoltura compatibile con la gestione idraulica delle aree di vasca di laminazione. Diversificazione della attività delle aziende. Presidio, manutenzione e tutela diffusa alle aree contermini all ambito di territorio. Diffusione della cultura rurale in ambito urbano e aumento della consapevolezza della rilevanza dell'attività agricola per la tutela ambientale, del paesaggio e del patrimonio immateriale. CRITICITA ATTESE Identificazione di un idoneo sistema di monitoraggio per la verifica della fattibilità delle attività agricole progettuali. SOTTOATTIVITA consequenziali 1. Progettazione 2. Realizzazione RISORSE COMPLESSIVE Non si prevedono costi in quanto la concessione è gratuita al fine di creare da parte degli agricoltori stimolo a ricavarne un reddito. SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA Regione Lombardia DG TUDS SOTTOATTIVITA 1 PROGETTAZIONE DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Predisposizione del progetto gestione agricola e del verde dei bacini di laminazione da parte di DAVO secondo le linee guida in fase di predisposizione da parte di RL e AIPO LOCALIZZAZIONE 128

141 Comuni di San Vittore Olona, Parabiago, Canegrate, Legnano SOGGETTO ATTUATORE DAVO SOGGETTI COINVOLTI Distretto Agricolo Valle Olona (DAVO), Regione Lombardia DG Agricoltura, DG TUDS, AIPO, Università di Milano Istituto di Agraria, PLIS, Consorzio Fiume Olona, Comuni di San Vittore Olona, Parabiago, Canegrate, Legnano, Associazioni sindacali RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE == TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Fine 2014 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Progetto di gestione STATO DI AVANZAMENTO E in corso di stesura la convenzione, la validazione del progetto è prevista per fine 2014 SCHEDA COMPILATA DA Francesca Patriarca, RL, DG TUDS, UO programmazione territoriale e urbanistica SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI NOTE SOTTOATTIVITA 2 REALIZZAZIONE DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Formazione aree di laminazione attraverso opere tecniche Sistemazione della coltura corretta per il substrato Acquisto di vacche di razza Varzese Messa a regime del pascolo Recupero della stalla esistente e realizzazione di punto Parco del PLIS Mulini LOCALIZZAZIONE Comuni di San Vittore Olona, Parabiago, Canegrate, Legnano SOGGETTO ATTUATORE DAVO SOGGETTI COINVOLTI Distretto Agricolo Valle Olona (DAVO), Regione Lombardia DG Agricoltura, DG TUDS, AIPO, Università di Milano Istituto di Agraria, PLIS, Consorzio Fiume Olona, Comuni di San Vittore Olona, Parabiago, Canegrate, Legnano, Associazioni sindacali RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE == TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Periodo di sperimentazione: 5 anni con inizio dicembre 2014 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Vedi descrizione sotto attività STATO DI AVANZAMENTO Da avviare 129

142 SCHEDA COMPILATA DA Francesca Patriarca, RL, DG TUDS, UO programmazione territoriale e urbanistica SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI NOTE 130

143 COD M2.A3.2 TITOLO ATTIVITA ACCORDO CON AGRICOLTORI PER MANUTENZIONI SPAZI VERDI PUBBLICI SU MODELLO PARCO DELLE CAVE DESCRIZIONE ATTIVITA Appalto servizi manutenzione aree a parco urbano in ambiti rurali tramite aziende agricole locali. Obiettivi: valorizzazione paesaggio rurale; contenimento costi; consolidamento aziende agricole locali; Risultati attesi: orientamento della manutenzione del verde a criteri di sostenibilità; diversificazione del paesaggio con introduzione di pratiche coltive; prontezza operativa; governo acque; incremento biodiversità; contenimento consumo energetico; Criticità: possibili difficoltà di coordinamento con altri Operatori incaricati per la manutenzione del Verde pubblico; possibili limiti operativi per interventi natura fitosanitaria, manutenzione impianti, attrezzature e manufatti edili. SOTTOATTIVITA (consequenziali) 1 Predisposizione specifici Progetti di Manutenzione (pianificazione aree a pratiche coltive, assestamenti forestali, ecc. compatibili alle caratteristiche tipologiche e fruitive di ciascun parco; stima dei costi; approvazione progetti); 2 Stipula Convenzioni ex D. Lgs 228/01 e s.m.i. (selezione imprese agricole locali; presentazione garanzie; condivisione termini di Convenzione); 3 Controllo Lavori e Contabilità (controllo qualità del Servizio, SAL Contabilizzazione /Liquidazione lavori) RISORSE COMPLESSIVE Parco Cave (parte) = euro / annui (0,40 cent/mq/anno x 50 ettari) Parco Trenno = euro / annui (0,40 cent/mq/anno x 50 ettari) Parco Teramo = euro / annui (0,40 cent/mq/anno x 14 ettari) Parco Forlanini (parte) = euro/ annui (0,40 cent/mq/anno x 5 ettari) Parco Monlue = euro / annui (0,40 cent/mq/anno x 14 ettari) Parco Lambro (parte) = euro/ annui (0,40 cent/mq/anno x 20 ettari) Parco Vettabbia (parte) = euro / annui (0,40 cent/mq/anno x 25 ettari) Parco Ponte Lambro = euro / annui (0,40 cent/mq/anno x 2 ettari) Parco Ticinello (parte) = euro/ annui (0,40 cent/mq/anno x 5 ettari) Parco Muggiano = euro/ annui (0,40 cent/mq/anno x 15 ettari) TOT. = c.a euro (C.Corrente + C.Capitale) da stornare da fondi normalmente assegnati al Capitolo di Spesa riservato alla Manutenzione Verde SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA COMUNE DI MILANO LOCALIZZAZIONE Grandi parchi periurbani (vd. Planimetria Generale) SOGGETTO ATTUATORE Aziende agricole locali SOGGETTI COINVOLTI COMUNE DI MILANO DAM Aziende agricole locali RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Tot. = euro c.a/ annui da ripartire in Bilancio annuale del Comune TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Parco Cave = in corso di attuazione. Altri parchi = ipotesi avvio sistematico attività a partire dal 2016 STATO DI AVANZAMENTO Studio di fattibilità SCHEDA COMPILATA DA CESARE SALVETAT, Comune Milano SCHEDA AGGIORNATA da il. ALLEGATI Planimetria Generale NOTE - 131

144 132

145 COD M2.A3.3 TITOLO ATTIVITA L'ISOLINO DELL'OLONA. PROGETTO DI CURA E RIGENERAZIONE DEGLI SPAZI APERTI EXTRAURBANI DI PROPRIETÀ COMUNALE, PARABIAGO DESCRIZIONE ATTIVITA Attraverso la convenzione che DAVO e il Comune di Parabiago firmeranno DAVO avrà la conduzione delle aree per realizzare progetti di cura e rigenerazione di siepi, filari, rogge e di regimazione delle acque superficiali al fine del corretto utilizzo delle aree nel rispetto delle vigenti norme di legge e regolamentari. DAVO provvederà alla buona manutenzione delle strade di accesso delle capezzagne, dei fossi, dei canali di scolo, in collaborazione con i confinanti delle aree, per quanto riguarda le capezzagne comuni. In particolare l affidatario dovrà eseguire, a proprie cure e spese, ogni intervento di sistemazione poderale per permettere un corretto convogliamento delle acque con ripristino dei fossi di scolo, ed ogni intervento di successiva manutenzione. L attività prevede: 1. Sfalcio prati rustici 2. Formazione nuovi prati e mantenimento prati esistenti 3. Manutenzione di siepi boscate RISORSE COMPLESSIVE Non si prevedono costi in quanto la concessione è gratuita al fine di creare da parte degli agricoltori stimolo a realizzare progetti di agricoltura conservativa-innovativa a filiera corta. SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA DAVO LOCALIZZAZIONE Valle Olona, Comune di Parabiago SOGGETTO ATTUATORE Comune di Parabiago SOGGETTI COINVOLTI Comune di Parabiago, PLIS dei Mulini, Ecomuseo del paesaggio di Parabiago, Regione Lombardia, Distretto Urbano del Commercio di Parabiago, Distretto Agricolo Valle Olona. RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE In via di definizione TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE In via di definizione RISULTATI PRODOTTI/ATTESI DAVO condurrà le aree per realizzare progetti di cura e rigenerazione, si prenderà cura di tenere in buono stato siepi, filari, rogge e di regolare la regimazione delle acque superficiali al fine del corretto utilizzo delle aree nel rispetto delle vigenti norme di legge e regolamentari. STATO DI AVANZAMENTO In progress SCHEDA COMPILATA DA Giuseppe Caronni (Presidente DAVO) Marco Pezzetta (Direttore DAVO) Federico Andreotti (Consulente DAVO) SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 133

146 MACROAZIONE 3 MIGLIORAMENTO FONDIARIO AZIONE M3.A1 Riqualificazione patrimonio edilizio AZIONE M3.A2 Ammodernamento macchinari e impianti per la produzione, trasformazione, stoccaggio e commercializzazione dei prodotti AZIONE M3.A3 Riqualificazione delle superfici agricole aziendali 134

147 COD M3.A1.1 TITOLO ATTIVITA INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PER OTTO CASCINE CON ATTIVITA AGRICOLE DESCRIZIONE ATTIVITA Le aziende agricole oggetto degli interventi sono conduttrici di immobili di proprietà del Comune di Milano (otto cascine) che in parte svolgono attività agrituristiche o floro- vivaistiche ed hanno a disposizione spazi sotto utilizzati da valorizzare, nei fabbricati agricoli. Le aziende sono sette, di cui tre aderenti al Consorzio DAM. Le aziende con attività agrituristica coltivano superfici estese, superiori ai 15 ettari, mentre le aziende florovivaistiche coltivano superfici limitate, intorno ai 3 ettari con presenza consistente di serre. Due aziende ospitano attività di vendita diretti di alimenti di propria produzione. OBIETTIVI Potenziare le attività agrituristiche in corso e sviluppo delle attività principali mediante il recupero e la valorizzazione degli spazi dei fabbricati sottoutilizzati, ipotizzando interventi sul 30 % delle superfici in uso. RISULTATI ATTESI Il recupero degli immobili e l insediamento di nuove funzioni, da affiancare a quelle agricole, capaci di generare reddito in grado di garantire la sostenibilità economica del recupero. CRITICITA Capacità economica del proponente di copertura della quota di opere spettante e delle relative anticipazioni. SOTTOATTIVITA Interventi su strutture, impianti, attrezzature e arredamenti diversificati per ognuna delle otto cascine RISORSE COMPLESSIVE TOTALE risorse stimate , così composte: Coperture: spesa stimata parametricamente a circa rinforzo dei solai: spesa stimata parametricamente a circa messa a norma/nuova realizzazione degli impianti: spesa stimata parametricamente a circa adeguamento/nuova costruzione di servizi igienico-sanitari e tecnologici: spesa stimata parametricamente a circa acquisto di attrezzature e arredamenti necessari per lo svolgimento di attività multifunzionali: spesa stimata parametricamente a circa SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA Comune di Milano LOCALIZZAZIONE Nel territorio del comune di Milano, in sette aziende agricole (otto cascine) di proprietà comunale. Le aziende sono: 1. Az. Campi Carlo Cesare - DAM (Cascina Rizzardi - Via Fratelli Rizzardi 15; Cascina Molinello - Via Mosca 82 Via Cusago 100) 2. Az. Colombo Roberto Giulio - DAM ( Cascina Cavriano - Via Cavriana 51) 3. Az. Cascina Grande di Chiaravalle di Miglio Alessandro DAM (Cascina Grande di Chiaravalle Via San Dionigi 120) 4. Floricoltura Farina di Farina Francesco- (Cascina Isola Nuova Via Comboni 7) 5. Az. Pagani Ernestino (Cascina Merezzate di Sotto - Via Bonfadini 52) 6. Az. Eredi di Limonta Giuseppe SS- (San Martino -Via Rogoredo 120) 7. Sanvito Società Agricola- (via Mecenate 200) SOGGETTO ATTUATORE Conduttore della singola azienda SOGGETTI COINVOLTI Comune di Milano 135

148 RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE PIANO TRIENNALE delle Opere Pubbliche del Comune di Milano = Si ipotizza di richiedere finanziamenti a valere sul PSR per la copertura fino al 35% delle spese ammissibili TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 2015/2017 STATO DI AVANZAMENTO attività da avviare SCHEDA COMPILATA DA Marco Lucini- Comune di Milano SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 136

149 COD M3.A1.2 TITOLO ATTIVITA RIQUALIFICAZIONE PATRIMONIO EDILIZIO AZIENDE DAM DESCRIZIONE ATTIVITÀ Da un indagine effettuata nel 2014 tra le aziende agricole aderenti al Distretto Agricolo Milanese (DAM) emerge che la principale priorità degli agricoltori è la necessità di interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio. Risultano infatti essere 27 (pari al 96% dei soci DAM) le imprese che sono interessate al recupero e rinnovo delle strutture e degli immobili nei quali opera l'azienda. Tra le aziende aderenti al DAM, il 55% risulta conduttrice di immobili che non sono di proprietà aziendale, ma di altri soggetti, sia pubblici (è il caso delle cascine di proprietà del Comune di Milano) che privati (quali fondazioni e società immobiliari). La riqualificazione del patrimonio edilizio risponde innanzitutto al bisogno di messa in sicurezza degli immobili rurali in stato di degrado e mancata manutenzione (con riferimento in particolare alle coperture e ai tetti, anche in vista della sostituzione e smaltimento delle coperture in eternit ancora presenti). Questi spazi potranno essere recuperati e destinati ad usi differenti a seconda delle esigenze aziendali: produttive (locali per la produzione o trasformazione, quali scuderie, stalle, locali di essiccazione riso ), di stoccaggio e commercializzazione dei prodotti (ad es. punti vendita aziendali) o ancora di diversificazione delle attività aziendali (multifunzionalità), che rappresenta per le aziende agricole una rilevante opportunità di sviluppo. La multifunzionalità è del resto una risposta ai nuovi bisogni emergenti nella città contemporanea: si pensi alla richiesta crescente di servizi per la ricettività e l'esperienza turistica in ambiente rurale-urbano, alla domanda di accessibilità e fruibilità delle aree verdi e agricole, all'interesse per la cultura e le tradizioni contadine o, ancora, ai bisogni di cura e benessere della persona, che possono trovare risposta in servizi innovativi insediati in ambito agricolo. L indagine già citata segnala un forte interesse per la multifunzionalità: ben il 64% dei soci DAM esprime la volontà di insediare nella propria azienda nuove attività complementari a quella agricola. Lo spettro di attività citate è ampio e contempla ad esempio: rinnovo di spazi aziendali per servizi turistici e ricettivi (B&B, agriturismo, agricampeggio, ristorante, spa e centri benessere); apertura di spazi per accoglienza temporanea a finalità sociale (es. laboratori per le scuole o per l'integrazione sociale di soggetti svantaggiati); apertura di spazi per attività artigiane che possano integrarsi con la filiera agricola aziendale; apertura di spazi per attività culturali e di comunicazione (ad es. museo aziendale dell'agricoltura, info-point parchi agricoli...); recupero di strutture per la residenzialità degli agricoltori e degli addetti. OBIETTIVI Promuovere un piano di interventi strutturali sul patrimonio edilizio agricolo presente sul territorio milanese, con recupero, rinnovo e valorizzazione degli immobili che versano in stato di degrado, mancata manutenzione, sottoutilizzo. Adottare soluzioni tecnologiche innovative nella ristrutturazione delle cascine milanesi, per migliorare la redditività, la competitività e la sostenibilità delle aziende agricole attive nel territorio metropolitano. Rimuovere e smaltire l'amianto ancora presente nella copertura ad eternit degli edifici agricoli. Recuperare e valorizzare gli edifici di pregio culturale e storico. Promuovere la multifunzionalità nelle aziende agricole milanesi attraverso l'insediamento nei locali recuperati di nuove funzioni ricettive, sociali, culturali e di servizio alla collettività, complementari alla attività agricola prevalente. Favorire l'integrazione del reddito aziendale e il rilancio dell'occupazione in ambito agricolo. 137

150 Favorire una maggiore integrazione delle aziende agricole nel tessuto sociale ed economico della città di Milano. RISULTATI ATTESI Aumento degli standard di sicurezza nei luoghi di lavoro (abitazioni agricole, locali di produzione, trasformazione e stoccaggio) tramite l'intervento diretto sulle strutture, la conformità degli edifici (impianti elettrici, termici e di antincendio). Miglioramento dell efficienza energetica e della sostenibilità ambientale degli edifici agricoli. Aumento della disponibilità di spazi utilizzabili per la produzione e trasformazione agricola. Creazione e potenziamento di spazi per la multifunzionalità: residenze temporanee ad uso turistico/ricettivo, spazi per attività sociali e didattiche, culturali, di cura e socio-sanitarie. Miglioramento della rete e dei canali di commercializzazione e incontro della domanda e offerta di prodotti agricoli locali: punti vendita aziendali e per produzioni di una rete di agricoltori di prossimità. Miglioramento della fruibilità e dell'accessibilità delle cascine milanesi da parte di utenza con disabilità. CRITICITÀ Prestare attenzione alla semplificazione delle procedure autorizzative degli interventi e alla definizione di una tempistica certa al fine di permettere alle aziende di elaborare piani di intervento utili anche alla presentazione di domande di finanziamento pubblico. Attivare una negoziazione tra aziende affittuarie e proprietari delle strutture al fine di giungere a soluzioni condivise sulla ripartizione delle spese necessarie agli interventi, tenuto anche conto degli investimenti molto onerosi necessari a realizzare un effettivo recupero e riutilizzo. Favorire il rinnovo dei contratti di affitto tra aziende agricole e proprietari privati che preveda una durata almeno di 15 anni, considerato che la brevità e la precarietà che caratterizzano molti contratti di affitto di strutture agricole potrebbero rendere aleatorio l'interesse dell'azienda ad investire sulle strutture e gli immobili. Prestare attenzione alle forme societarie aziendali, in modo di favorire, ove necessario, la conversone a forme societarie coerenti alla gestione di diverse funzioni e attività. Armonizzazione e aggiornamento delle informazioni catastali sugli edifici rurali, in modo da garantire la riconversione a nuovi usi e destinazioni. Favorire l'ingresso di nuovi saperi e figure professionali che possano sostenere le aziende agricole nello sviluppo delle nuove attività. Prestare attenzione al nodo dell'accessibilità delle cascine milanesi, con particolare riferimento all'integrazione tra trasporto pubblico e le reti della mobilità dolce (pedonale e bicicletta. SOTTOATTIVITA M3.A1.2a Cascina Basmetto - Azienda Agricola G. Papetti M3.A1.2b Cascina Battivacco - Azienda Agricola Fedeli M3.A1.2c Cascina Caldera - Società agricola Cascina Caldera M3.A1.2d Cascina San Gregorio - Azienda agricola Bossi Mauro M3.A1.2e Cascina Tre Ronchetti - Azienda agricola Ronchetto delle rane M3.A1.2f Cascina Campazzo - Azienda agricola Falappi M3.A1.2g Cascina Cavriana- Azienda agricola Fratelli Martini RISORSE COMPLESSIVE Le risorse complessive degli interventi saranno quantificate in dettaglio in itinere in relazione all incremento delle sottoattività per azienda. Per quel che concerne la stima degli investimenti (che ammontano complessivamente a circa 15/ ) sono state prese in considerazione sia le stime indicate dalle aziende, sia le superfici interessate al recupero. Le fonti di finanziamento sono diversificate e possono essere valutate secondo le tipologie di 138

151 intervento e le singole azioni individuate. Le aziende agricole sono responsabili degli interventi. Alcuni interventi possono rientrare nelle misure di finanziamento diretto alle aziende agricole previste nel Programma di Sviluppo Rurale (Misura 4. Investimenti in immobilizzazioni materiali Operazione 4.1. a Incentivi per investimenti finalizzati a migliorare la redditività, la competitività e la sostenibilità delle aziende agricole) che comportano un cofinanziamento da parte delle aziende agricole. Le aziende agricole finanzieranno gli interventi per una media del 65% delle spese ammissibili nel PSR e per il 100% per gli interventi non previsti sul PSR. Sulle cascine di proprietà comunale il Comune di Milano ha programmato un piano di intervento - in corso di realizzazione in parte con risorse proprie (Piano Triennale opere pubbliche Comune di Milano) in parte tramite piani di scomputo dall'affitto dell'investimento sostenuto dalle aziende - per il recupero strutturale e la messa in sicurezza delle cascine. Inoltre, per quel che concerne il recupero e la tutela di edifici di valore storico e artistico, ulteriori risorse sono reperibili nel Programma Operativo Regionale FESR e nelle linee di finanziamento attivate dalle fondazioni bancarie (quale ad esempio Fondazione Cariplo). Ancora, per quel che concerne l'intervento su aree urbane di particolare degrado si segnalano le potenzialità che il Piano Operativo Nazionale Città Metropolitane SOGGETTO CORDINATORE ATTIVITÀ DISTRETTO AGRICOLO MILANESE (DAM) 139

152 SOTTOATTIVITA M3.A1.2a Cascina Basmetto - Azienda Agricola G. Papetti DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA L Azienda Agricola Basmetto di G.Papetti è specializzata nella coltivazione (nei 50 ettari di pertinenza della cascina) di riso e mais, e ha come attività complementare agricola la coltivazione a prato di piccoli appezzamenti e un piccolo allevamento di cavalli. Il complesso rurale della Cascina Basmetto comprende edifici a corte chiusa di cui si hanno notizie a partire dal 400. L Azienda agricola è affittuaria del Comune di Milano e conduce il fondo agricolo di Cascina Basmetto, sito nel Sud Est di Milano ed inserito nella progettualità di Ambito delle Risaie Il contratto di affitto, rinnovato per due anni, è in scadenza ma le parti hanno già reciprocamente manifestato interesse a proseguire nel rapporto, anche con scadenze temporali medio lunghe. Il progetto prevede: a) manutenzione delle coperture della casa padronale, con intervento sull orditura secondaria e consolidamento della struttura lignea portante per circa 500 mq; b) rifacimento delle coperture dell intero complesso adibito a usi agricoli e sociali per circa 2200 m; c) eventuale recupero dei solai dei granai che presentano caratteristiche di pregio nella pavimentazione per eventuale uso culturale (museo dei granai); d) realizzazione cantiere didattico e allestimento aula didattica per attività sociali. LOCALIZZAZIONE Cascina Basmetto, via Chiesa Rossa 265, Milano SOGGETTO ATTUATORE Azienda Agricola G. Papetti SOGGETTI COINVOLTI Associazione Parco delle Risaie, Fondazione Cariplo, Comune di Milano. RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Per gli interventi a) e b) si stima un costo pari a euro, in parte a carico dell azienda, in parte a carico dell Associazione Parco delle Risaie (tramite finanziamento Fondazione Cariplo per il Progetto La rifunzionalizzazione dei nuclei rurali lombardi mediante le creazione e l implementazione dei network culturali con capofila ERSAF) e in parte a carico del Comune di Milano, come scomputo dall affitto o come eventuale quota parte per interventi urgenti. Per gli interventi c) e d) i costi sono ancora da stimare, si approssimano intorno ai euro. Si ipotizza di richiedere finanziamenti a valere sul PSR per la copertura fino al 35% delle spese ammissibili. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 2015/2017 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Recupero funzionale degli edifici rurali a fini produttivi, culturali e sociali STATO DI AVANZAMENTO progetto di massima SCHEDA COMPILATA DA Distretto Agricolo Milanese - AT Rurbance 23/10/2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI NOTE 140

153 SOTTOATTIVITA M3.A1.2b Cascina Battivacco - Azienda Agricola Fedeli DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA L Azienda Agricola Fedeli opera dal 1965 nella Cascina Battivacco, di proprietà dell Ospedale Maggiore Policlinico di Milano (Fondazione IRCCS Cà Granda). L azienda coltiva circa 150 ettari (di diversi proprietari, compreso il Comune di Milano) soprattutto a riso; circa 20 ettari sono destinati alla produzione di foraggio per i bovini da carne (Limousine) allevati in Cascina. Nel 2010 il Parco Agricolo Sud Milano ha conferito all'azienda il marchio "Azienda Agricola - Produttore di Qualità Ambientale". La Cascina Battivacco ospita già diverse attività connesse e complementari alla produzione agricola, tra cui un punto vendita di prodotti propri e di altre aziende; un punto parco, attività di fattoria didattica. L azienda intende valorizzare i locali oggi adibiti ad essiccatoio per una ricettività di 5 camere, cucina per ristorazione leggera e sala polifunzionale. L investimento si caratterizza come completamento degli interventi già in atto per il recupero negli edifici rurali di 2 miniappartamenti e di 3 monolocali (per un totale massimo di 20 posti letto). LOCALIZZAZIONE Cascina Battivacco, Via Barona 111, Milano SOGGETTO ATTUATORE Azienda Agricola Fedeli SOGGETTI COINVOLTI Parco Sud, Fondazione IRCCS Cà Granda RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Si stima il costo dell intervento pari a euro a carico dell azienda. Si ipotizza di richiedere finanziamenti a valere sul PSR fino a 45% dei costi ammissibili. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 2015/2016 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Miglioramento capacità produttiva, recupero locali ai fini ricettivi e didattici. Incremento del 25% del valore della produzione diversificando le fonti di entrata (dalla situazione attuale 95% produzione agricola 5% attività complementari alla situazione dopo gli investimenti 70% produzione agricola 30% attività complementari). STATO DI AVANZAMENTO progetto di massima SCHEDA COMPILATA DA Distretto Agricolo Milanese - AT Rurbance 23/10/2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI NOTE 141

154 SOTTOATTIVITA M3.A1.2c Cascina Caldera - Società agricola Cascina Caldera DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA La Società agricola Cascina Caldera è affittuaria del Comune di Milano di edifici e di terreni; gli edifici risalgono in alcune parti al 1500 e hanno subito un ampliamento nel Attualmente gli edifici sono in stato di degrado e richiedono interventi urgenti di messa in sicurezza e di recupero funzionale. L azienda è affittuario di terreni con una superficie ridotta (circa 300 pertiche) che non consentano di avere un reddito agricolo sufficiente; nonostante l ampliamento delle attività multifunzionali (didattiche e sociali) permane il problema di aumentare la superficie coltivabile. La produzione è caratterizzata da coltivazioni miste, in particolare frumento e foraggio, e da un attività di allevamento di bovini e cavalli, condotta anche per scopi fruitivi, visto che i fabbricati sono siti nel Parco delle Cave. L azienda conduce, altresì, una delle ultime marcite presenti a Milano. Il progetto prevede una serie di interventi di tipo strutturale (messa in sicurezza del complesso, allacciamento alla fognatura pubblica, ripristino muri perimetrali, messa a norma dell impianto elettrico) e una serie di interventi di valorizzazione dei locali a cominciare dalla parte a piano terra. In particolare il Comune di Milano, proprietario del complesso, interverrà per il rifacimento delle coperture e la messa in sicurezza di solaio e sottotetto del corpo est. L azienda si farà carico della ristrutturazione degli spazi a piano terra per renderli funzionali alle attività attuali dell azienda (stalle, punto parco, ecc.) e alla valorizzazione degli spazi superiori in futuro. Un altra parte del complesso sarà affidata da parte della Società agricola per attività sociali a un Associazione con l onere di ristrutturare i locali. Il piano di investimento congiunto per la valorizzazione delle strutture e della cascina sarà recepito anche dal nuovo contratto di affitto, in corso di stipula. LOCALIZZAZIONE Cascina Caldera, via Caldera 65, Milano SOGGETTO ATTUATORE Società agricola Cascina Caldera SOGGETTI COINVOLTI Comune di Milano RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Si stima il costo dell intervento pari a: euro di cui euro a carico dell azienda, con scomputo dell affitto. Il Comune interviene con euro (Piano Triennale opere pubbliche Comune di Milano) per la manutenzione parte coperture e messa in sicurezza solai ala Est. Si ipotizza di richiedere finanziamenti a valere sul PSR fino a 45% dei costi ammissibili. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 2015/2016 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Mantenimento e miglioramento attività produttiva, recupero locali ai fini ricettivi e didattici. STATO DI AVANZAMENTO progetto di massima SCHEDA COMPILATA DA Distretto Agricolo Milanese - AT Rurbance 23/10/2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL.) ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 142

155 SOTTOATTIVITA M3.A1.2d Cascina San Gregorio - Azienda agricola Bossi Mauro DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA La Cascina San Gregorio è di proprietà del Comune di Milano ed è condotta dall Azienda Agricola Bossi Mauro. L azienda coltiva circa 25 ettari, a prato, frumento e mais; sono presenti circa una quindicina di capi bovini e una decina di capre. La cascina si presenta nelle caratteristiche tipiche lombarde a corte chiusa con struttura portante in muratura in mattoni pieni, copertura in legno e manto in coppi ed è sita nell ambito del Parco Lambro e in prossimità dell uscita Cascina Gobba della Tangenziale Est di Milano A51, del Cimitero di Lambrate e del polo ospedaliero del San Raffaele. Il contratto, di durata biennale, è in scadenza nel 2015 ma le parti hanno già reciprocamente manifestato interesse a proseguire nel rapporto, anche con scadenze temporali medio lunghe. L Azienda Agricola Bossi Mauro intende procedere con i seguenti interventi: a) lavori di revisione delle coperture, rifacimento intonaco perimetrale e formazione marciapiede; b) manutenzione del fabbricato da adibire a spaccio agricolo mediante sostituzione solaio il legno e inserimento servizi igienici; c) rifacimento pavimentazione stalla. LOCALIZZAZIONE Cascina San Gregorio, Viale Turchia 44, Milano SOGGETTO ATTUATORE Azienda agricola Bossi Mauro SOGGETTI COINVOLTI Comune di Milano RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Si stima il costo dell intervento pari a a carico dell Azienda Agricola con eventuale scomputo dall affitto/eventuale quota parte per interventi urgenti da parte del Comune di Milano. Si ipotizza di richiedere finanziamenti a valere sul PSR fino a 35% dei costi ammissibili. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 2015/2016 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Sviluppare la capacità di commercializzazione dei prodotti; fornire accoglienza di scolaresche in ottica anche di apertura fattoria didattica; migliorare la capacità produttiva dell azienda nell ambito dell allevamento di bovini, mediante il recupero di spazi sottoutilizzati e la manutenzione delle coperture del complesso cascinale STATO DI AVANZAMENTO progetto di massima SCHEDA COMPILATA DA Distretto Agricolo Milanese - AT Rurbance 23/10/2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL.) ALLEGATI NOTE 143

156 SOTTOATTIVITA M3.A1.2e Cascina Tre Ronchetti - Azienda agricola Ronchetto delle rane DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA La Cascina Tre Ronchetti, risalente al XVIII secolo, è di proprietà del Comune di Milano ed è inserita in un borgo agricolo caratteristico nella zona Sud di Milano. L azienda coltiva i 68 ettari di pertinenza a mais, frumento e riso e utilizza gli edifici attualmente a scopo esclusivamente produttivo. La cascina si presenta in buona parte costituita da porticati e locali stalla, con una porzione a residenza padronale in discontinuo stato di manutenzione e messa in sicurezza. I fabbricati sono utilizzati principalmente a scopo produttivo/logistico per la conduzione dei terreni agricoli della zona. Il contratto di affitto, della durata di due anni, è in scadenza nel 2015, ma le parti hanno già reciprocamente manifestato interesse a proseguire nel rapporto, anche con scadenze temporali medio lunghe. Il progetto prevede : o rifacimento coperture edifici agricoli ad uso produttivo per una superficie stimata di mq; o controllo periodico di alcune coperture dei porticati in eternit (600 mq circa) con impegno di successivo smaltimento e rifacimento; o previsione di recupero di parte delle residenze (200 mq circa) per apertura agriturismo con pernottamento. LOCALIZZAZIONE Cascina Tre Ronchetti, Via Pescara 40, Milano SOGGETTO ATTUATORE Azienda agricola Ronchetto delle rane SOGGETTI COINVOLTI Comune di Milano RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Si stima una previsione di spesa di a carico dell Azienda Agricola con eventuale scomputo dall affitto/eventuale quota parte per interventi urgenti da parte del Comune di Milano. Si ipotizza di richiedere finanziamenti a valere sul PSR fino a 35% dei costi ammissibili TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 2015/2016. RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Recuperare gli edifici in degrado e migliorare l attività produttiva. Sviluppare l attività agrituristica STATO DI AVANZAMENTO progetto di massima SCHEDA COMPILATA DA Distretto Agricolo Milanese - AT Rurbance 23/10/2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI) NOTE 144

157 SOTTOATTIVITA M3.A1.2f Cascina Campazzo - Azienda agricola Falappi DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA La Cascina Campazzo si trova nel Parco del Ticinello del quale è sede del Comitato direttivo. In azienda sono presenti filari ai limiti dei campi caratteristici del paesaggio di pianura e bovini. L'azienda Falappi coltiva mais e frumento, e diverse foraggere che garantiscono l'alimentazione del bestiame. L azienda Falappi si propone il seguente intervento: a) recupero strutturale di 8 locali destinati ad uso di agriturismo e ricettività. Si tratta di 6 locali per ospitalità turistica (con servizi) e di 2 locali per spazi di accoglienza comuni, per una superficie totale di 270 mq da ristrutturare da cielo a terra; b) recupero di uno spazio di 100 mq da destinare ad aula e laboratorio didattico. LOCALIZZAZIONE Cascina Campazzo, Via Dudovich 10, Milano SOGGETTO ATTUATORE Azienda agricola Falappi SOGGETTI COINVOLTI Comune di Milano RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE La stima totale dell investimento è di euro a carico dell Azienda Agricola con eventuale scomputo dall affitto/eventuale quota parte per interventi urgenti da parte del Comune di Milano. Si ipotizza di richiedere finanziamenti a valere sul PSR fino a 35% dei costi ammissibili TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 2015/2016. RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Avvio attività agrituristica e potenziamento attività didattica STATO DI AVANZAMENTO progetto di massima SCHEDA COMPILATA DA Distretto Agricolo Milanese - AT Rurbance 23/10/2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI NOTE 145

158 SOTTOATTIVITA M3.A1.2g Cascina Cavriana- Azienda agricola Fratelli Martini DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA L azienda agricola Fratelli Martini possiede gli edifici rurali ed è affittuaria dei terreni del Comune di Milano (circa 230 pertiche adibite a vivaio e floricultura e 12 ettari oggi a prato in vista di una produzione ortofrutticola biologica). La produzione di piante ha un mercato consolidato di giardinieri che si occupano di giardini privati e terrazzi soprattutto a Milano. La produzione ortofrutticola sarà indirizzata al biologico e alla ripresa di prodotti autoctoni tipici della pianura padana. I progetti di investimento si concentrano sulle due Cascine di proprietà dell azienda: la Cascinetta è coinvolta in un progetto già approvato e in fase di avvio per il recupero a fini abitativi (due abitazioni per i proprietari e il personale agricolo) e laboratori. I laboratori avranno una destinazione multifunzionale collegata alla produzione agricola, con particolare riferimento alla smielatura. Il laboratorio di smielatura sarà certificato da Asl in modo da consentire la vendita commerciale del miele da tiglio e da ailanto già prodotto artigianalmente dall azienda e venduto per ora solo in forma diretta. il Cascinone ha una superficie di circa mq ed è interessata da un ampio progetto di recupero che comprende un osteria agricola, circa 30 camere per Bed and Breakfast, laboratorio di trasformazione, fattoria didattica, spazio per eventi. LOCALIZZAZIONE Cascina Cavriana, Via Cavriana 55/60, Milano SOGGETTO ATTUATORE Azienda agricola Fratelli Martini SOGGETTI COINVOLTI Comune di Milano RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE La stima totale dell investimento euro a carico dell Azienda Agricola. Si ipotizza di richiedere finanziamenti a valere sul PRS fino a 35% dei costi ammissibili TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 2015/2020 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Potenziamento attività multifunzionali. STATO DI AVANZAMENTO progetto di massima SCHEDA COMPILATA DA Distretto Agricolo Milanese - AT Rurbance 23/10/2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI NOTE 146

159 COD M3.A1.3 TITOLO ATTIVITA CASCINE DI PROPRIETÀ DEL COMUNE DI MILANO ATTUALMENTE NON SEDI DI AZIENDE AGRICOLE DESCRIZIONE ATTIVITA Il sistema delle cascine (pubbliche e private) che insistono sul territorio del Comune di Milano è un patrimonio materiale e immateriale, di esperienze e luoghi, storia e pratiche economiche, culturali, ambientali e sociali che raccontano una dimensione rurale della città non ancora scomparsa e che merita di essere messo in sicurezza, valorizzato e messo a sistema, per salvaguardarlo e metterlo a disposizione della collettività, anche in considerazione della sua collocazione principalmente periferica e legata al paesaggio agrario, dove le occasioni di aggregazione sono rare e richieste e della crescente attenzione di cui esse sono oggetto da parte dei cittadini. OBIETTIVI: Recupero e valorizzazione di 16 cascine dismesse e in stato di degrado nell ambito della multifunzionalità agricola, delle attività sociali, dell accoglienza e, più in generale, della fruizione pubblica, da assegnare mediante bandi e progetti cofinanziati a soggetti, con le seguenti procedure: 1. Avviso per l attivazione di un indagine esplorativa finalizzata all acquisizione di manifestazioni d interesse contenenti soluzioni tecnico-gestionali per il recupero e la valorizzazione di 16 cascine presenti nel territorio comunale; 2. Bandi delle singole cascine; 3. Convenzioni fra i soggetti assegnatari e il Comune di Milano. Nei casi di inserimento in contesti residenziali, sarà possibile prevedere anche l ipotesi di procedere alla vendita degli immobili, previa individuazione di talune funzioni pubbliche che dovranno comunque essere garantite dall acquirente. RISULTATI ATTESI: Il recupero degli immobili e l insediamento di specifiche funzioni pubbliche individuate in sede di bando, da affiancare a quelle di carattere privato capaci di generare reddito, che dovranno garantire la sostenibilità economica del recupero. CRITICITA : Aggiornare i criteri di assegnazione per consentire ai soggetti intenzionati ad investire nel recupero degli immobili una maggiore stabilità e durata nel tempo, nonché una maggiore flessibilità funzionale. SOTTOATTIVITA (sottoattività parallele) M3.A1.3a - Cascina Linterno- recupero architettonico e riqualificazione funzionale M3.A1.3b - Cascina San Bernardo M3.A1.3c - Cascina Monlué RISORSE COMPLESSIVE di cui : ,00.= immediatamente disponibili ,00.= offerti in sede di aggiudicazione SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA Comune di Milano SOTTOATTIVITA - M3.A1.3a - Cascina Linterno- recupero architettonico e riqualificazione funzionale DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Il progetto cofinanziato da Fondazione Cariplo ha come finalità l avvio della costituzione di una forma di gestione del patrimonio culturale e paesaggistico legato alle attività agricole di area milanese, risorsa economica, produttiva, ambientale e sociale: essa si fonda sulla sinergia tra attività culturali, sociali e produttive legate all agricoltura, che già oggi è caratterizzata da diffusa multifunzionalità. Obiettivi specifici 147

160 inserire la componente agricola produttiva (imprenditori agricoli) in un circuito allargato di collaborazione, coinvolgendo amministrazioni locali, enti, centri di ricerca, istituzioni culturali, associazionismo, che hanno competenze e interessi in materia di agricoltura; far conoscere il patrimonio di beni, tecniche e saperi del mondo agricolo, in particolare ai cittadini; definire criteri condivisi di conservazione programmata e valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale e del paesaggio. Il progetto riguarda la conservazione, la valorizzazione e fruizione del patrimonio storico e paesaggistico nella sua qualità di patrimonio culturale materiale e immateriale e di risorsa produttiva e comprende un intervento di restauro e riuso di un complesso agricolo di particolare importanza storica, materica, simbolica e fruitiva; sensibilizzazione della cittadinanza; costruzione di una rete di collaborazione tra Istituzioni Culturali, Amministrazioni e Centri di Ricerca e Imprenditori Agricoli. LOCALIZZAZIONE Milano Ovest SOGGETTO ATTUATORE Comune di Milano SOGGETTI COINVOLTI Provincia di Milano. Politecnico di Milano. Fondazione Minoprio. Associazione Res Musica. Comunità Nuova Onlus RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE : Totale euro Contributo Fondazione Cariplo ,00.= Cofinanziamento proprio Comune di Milano ,00.= TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE : 50 mesi da marzo 2011 ad aprile 2015 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Definire una cornice di riferimento per le attività di conservazione e valorizzazione, legata ai caratteri del territorio, del paesaggio e alle condizioni delle singole cascine, partendo da priorità definite scientificamente: consistenza del bene, sostenibilità economica, quadro dei vincoli, vocazione della cascina nel suo contesto, fattibilità (attori e occasioni d uso), ecc. e cercando di evidenziare la complessità delle risposte alle istanze della società civile (edifici rurali urbani come luoghi di possibile aggregazione; aree agricole come luoghi di multifunzionalità). Porre le premesse per un recupero architettonico di alcune di esse, ciascuna con un proprio ruolo predominante, dettato dalla localizzazione, dai caratteri architettonici e dai valori storici, culturali, a volte anche monumentali, dalla domanda sociale, dalla fattibilità (urbano, agricolo, sociale, culturale) e inserite in un progetto territoriale e paesaggistico unitario per ambiti territoriali, per dare alla città nuovi luoghi dedicati al benessere, all educazione, all alimentazione, alla cultura e alla convivenza civile e materiale, oltre che al consolidamento dell agricoltura. Coinvolgere gli attori principali (agricoltori, amministrazioni locali, associazionismo, istituzioni culturali) Definire un piano di comunicazione per valorizzare questo patrimonio storico e culturale. STATO DI AVANZAMENTO Inizio lavori con apertura cantiere: ottobre 2014 SCHEDA COMPILATA DA Marco Lucini Comune Milano il SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 148

161 SOTTOATTIVITA M3.A1.3b - Cascina San Bernardo DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Valorizzare il ruolo della Cascina San Bernardo nell ambito del progetto di realizzazione del Parco della Vettabbia mediante l inserimento di funzioni di presidio e informazione/servizio (ristoro, punto parco). Sfruttare positivamente la relazione con il borgo e l abbazia di Chiaravalle. LOCALIZZAZIONE Via Sant Arialdo n. 133, Milano SOGGETTO ATTUATORE Società Umanitaria, assegnataria in Diritto di superficie con periodo minimo di 30 anni SOGGETTI COINVOLTI nessun altro soggetto coinvolto RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Stima importo necessario per il recupero pari a Società Umanitaria TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Anni 3 dall approvazione del progetto di recupero RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Recupero e il successivo mantenimento degli immobili; Insediamento di specifiche funzioni pubbliche, da individuarsi nell ambito della procedura ad evidenza pubblica, che affiancheranno quelle di carattere privato, capaci di generare reddito e volte a garantire la sostenibilità economica del recupero e del mantenimento. STATO DI AVANZAMENTO Cascina assegnata, è in fase di stipula la convenzione fra l assegnatario e il Comune di Milano SCHEDA COMPILATA DA Comune di Milano Servizio Agricoltura Teodoro Toffolatti 17 ottobre 2014 SCHEDA AGGIORNATA DA ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE SOTTOATTIVITA M3.A1.3c - Cascina Monluè DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA L attività prevede la riqualificazione complessiva del complesso della Cascina, il mantenimento alle medesime condizioni per tutta la durata della concessione, la sua rifunzionalizzazione, garantendo un utilizzo ottimale di tutte le aree. LOCALIZZAZIONE Via Monluè, 70 Milano SOGGETTO ATTUATORE Consorzio Farsi Prossimo (capofila) assegnazione in Diritto di superficie con periodo minimo di 50 anni SOGGETTI COINVOLTI Cooperativa La Cordata Onlus, Cooperativa Lo Specchio Onlus, Associazione La Grangia di Monluè Onlus, Associazione La Nostra Comunità Onlus, Associazione Famiglie Ancora Onlus, Impresa individuale Delle Donne Emilio RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Stima importo necessario per il recupero pari a Consorzio Farsi Prossimo (capofila) e altri TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Anni 3 dall approvazione del progetto di recupero RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Recupero e il successivo mantenimento degli immobili, Insediamento di specifiche funzioni pubbliche, da individuarsi nell ambito della procedura ad evidenza pubblica, che affiancheranno quelle di carattere privato, capaci di generare reddito e volte a garantire la sostenibilità economica del recupero e del mantenimento. STATO DI AVANZAMENTO 149

162 Cascina assegnata, è in fase di stipula la convenzione fra l assegnatario e il Comune di Milano SCHEDA COMPILATA DA Comune di Milano -Servizio Agricoltura Teodoro Toffolatti SCHEDA AGGIORNATA DA ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 150

163 COD M3.A1.4 TITOLO ATTIVITA I MULINI DELL OLONA. RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE E AGRORURALE DEI MULINI DESCRIZIONE ATTIVITA DAVO promuovendo accordi tra pubblico e privato porterà il recupero di alcuni mulini di interesse storico/culturale presenti all interno della Valle Olona. In particolare DAVO ha intenzione di recuperare e riqualificare i mulini dismessi o abbandonati per poterne fare dei punti d attrazione e realizzare attività di partecipazione, informazione storico, ambientale e alimentare. E inoltre prevista la realizzazione di percorsi fruibili che portino nella Valle Olona i visitatori interessati a conoscere la civiltà che si è sviluppata lungo il Fiume Olona attraverso i suoi mulini. RISORSE COMPLESSIVE In via di definizione SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA DAVO LOCALIZZAZIONE Valle Olona, Plis dei Mulini SOGGETTO ATTUATORE DAVO SOGGETTI COINVOLTI DAVO RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE In via di definizione TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE In via di definizione RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Riqualificare i mulini della Valle Olona per poterne fare dei punti d attrazione e realizzare attività di partecipazione, informazione storico, ambientale e alimentare. STATO DI AVANZAMENTO In progress SCHEDA COMPILATA DA Giuseppe Caronni (Presidente DAVO) Marco Pezzetta (Direttore DAVO) Federico Andreotti (Consulente DAVO) SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 151

164 COD M3.A1.5 TITOLO ATTIVITA RIQUALIFICAZIONE AI FINI RICETTIVI E POLIFUNZIONALI STRUTTURE A MAGAZZINO DESCRIZIONE ATTIVITA Si vuole proporre una residenzialità dedicata soprattutto agli studenti fuori sede di Agraria e/o di Scienze Naturali. Una residenzialità di campagna ed in campagna a pochi chilometri da Milano sulla via di penetrazione veloce SS 412 della val Tidone, una comunità di studio collegata e partecipativa della vita e del lavoro in agricoltura. Il progetto individua una struttura esistente ad un piano di circa 600 mq coperti, prefabbricato in legno realizzato da undici anni che oggi svolge una funzione di magazzino. La primitiva realizzazione si presta ad una riclassificazione residenziale, sempre utilizzando il prefabbricato in legno. La divisione degli spazi interni permetterà la realizzazione di nove camere da due/quattro letti. La struttura verrà completata da una cucina comunitaria adatta alla preparazione individuale e/o d insieme di più cibi elaborati. Con dispense e frigoriferi compartimentati per stanza. I bagni saranno comuni. Sempre con l obiettivo di rendere partecipativa la sosta, verrà predisposta una biblioteca tecnica con una zona dedicata allo studio. Verranno messe a disposizione anche le strutture aziendali agricole dove, con un accordo preventivo con l università di Agraria di Milano o altri istituti, i residenti potranno accedere alle attività di lavoro: tecniche di laboratorio, vivaistiche, prettamente agricole cerealicole. Obbiettivi prioritari del progetto sono pertanto: Riqualificare degli spazi mantenendo o recuperando la destinazione rurale in connessione agrituristica Promuovere la residenzialità studentesca universitaria. Creare un collegamento tecnico e pratico tra gli studi e la ricerca applicata in campo. RISORSE COMPLESSIVE , per l adeguamento della struttura all obiettivo e la messa a norma degli impianti conseguente per l avviamento della attività didattica in campo per le ricerche didattiche e la divulgazione. SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA DiNAMo Distretto Neorurale delle tre Acque di Milano LOCALIZZAZIONE Area metropolitana da nord ovest a sud est Milano SOGGETTO ATTUATORE: Consorzio Forestale del Ticino SOGGETTI COINVOLTI: Cascina Guzzafame RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Risorse in parte proprie ed in parte del PSR (misure strutturali) TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Un anno e mezzo (gennaio 2014 progettazione esecutiva) STATO DI AVANZAMENTO Progettazione preliminare SCHEDA COMPILATA DA Dario Bottesini con la collaborazione di Giovanni Molina DiNAMo SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 152

165 COD M3 A1.6 TITOLO ATTIVITA RECUPERO FABBRICATI RURALI E STRUTTURE ZOOTECNICHE, REALIZZAZIONE IMPIANTO BIOGAS PER IL RECUPERO DI SOTTOPRODOTTI DELLA TRASFORMAZIONE ZOOTECNICA ED IN PARTICOLARE DI ALLEVAMENTI ITTICI SU SCALA DI RETE COMPRENSIVA DI PIÙ AZIENDE DESCRIZIONE ATTIVITA Rilevato l interesse zootecnico nei confronti della fornitura di animali da ristallo e del consumatore nei confronti di fornitura di carne bovina prodotta sul territorio, si ritiene economicamente interessante potenziare l attuale mandria di Limousine, iscritte ad Albo Genealogico, allevate secondo la linea vaccavitello, per arrivare, complessivamente, a 400 capi. Per permettere questo investimento, si interverrà sulle 4 stalle facenti parte del centro zootecnico di Cascina Borda, situata nella parte più a nord della tenuta. Gli interventi edilizi saranno di ristrutturazione ed adeguamento degli attuali edifici e strutture interne, rivolte in passato all ingrasso di vitelloni, per adeguarle all attuale forma di allevamento ( linea vacca-vitello ). Contemporaneamente al potenziamento della mandria, è prevista la realizzazione di un impianto aziendale di fermentazione anaerobica (190 kw), alimentato prevalentemente con i sottoprodotti degli allevamenti zootecnici (bovini ed ittici) propri e delle aziende confinanti (allevamento trote e storioni), secondariamente con le biomasse agricole autoprodotte, allo scopo di recuperare quanto dovrebbe essere smaltito come rifiuto. L impianto previsto è dimensionato esclusivamente sulla base della disponibilità di materia organica aziendale e dei confinanti ed è stato progettato utilizzando le migliori tecnologie disponibili per ogni sua sezione dopo analisi di diverse soluzioni, per assicurare rendimento energetico e tutela ambientale. Pari attenta analisi si è sostenuta per arrivare alla soluzione economica ottimale. SOTTOATTIVITA 1. Attività consequenziali: in occasione degli interventi sui fabbricati rurali di cui sopra, si procederebbe anche alla rimozione ed allo smaltimento delle coperture in cemento-amianto, provvedendo alla sostituzione con copertura semintegrata di pannelli in lamiera sandwich e pannelli fotovoltaici (stalle, magazzino annesso all attività zootecnica e piccola tettoia). 2. Attività parallela: integrazione dell attività agricolo-zootecnica sfruttando la cogenerazione dell impianto di biogas da 190 kw, producendo energia elettrica e termica da fonti rinnovabili. Nel primo caso, l energia sarà destinata ad uso aziendale e per le famiglie dei soci e dei lavoratori residenti nella tenuta, nel secondo ad uso produttivo per innalzare la temperatura dell acqua utilizzata nell allevamento degli avannotti di storione, al fine di ridurne la mortalità. RISORSE COMPLESSIVE Spesa complessiva preventivata: I progetti vengono affrontati con finanziamenti bancari e con fondi del PSR. SOGGETTO COORDINATORE AZIONE DiNAMo Distretto Neorurale delle tre Acque di Milano LOCALIZZAZIONE: Cassolnovo (PV) zona Cascina Borda. SOGGETTO ATTUATORE: Cooperativa Sociale Agricola Giovanni. SOGGETTI COINVOLTI: soci e lavoratori. RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE: vedi sopra TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE: 12 mesi (chiusura lavori prevista entro il 2015). RISULTATI PRODOTTI/ATTESI: Incremento reddito attività agricolo-zootecnica per vendita diretta (ristalli e carne), per servizi ad altre imprese/soggetti del territorio (energia elettrica e termica) e minori spese aziendali (abbattimento spesa energia elettrica). STATO DI AVANZAMENTO: Principali pratiche amministrative già concluse. 153

166 SCHEDA COMPILATA DA Cristina Ballone e Giovanni Molina DiNAMo SCHEDA AGGIORNATA DA IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 154

167 COD M3.A2.1 TITOLO ATTIVITA MACCHINARI E IMPIANTI AZIENDE DAM DESCRIZIONE ATTIVITÀ L attività si propone di rispondere ai bisogni di ammodernamento delle attrezzature (macchinari e impianti) per la produzione, trasformazione, stoccaggio e commercializzazione dei prodotti nelle aziende agricole del Distretto Agricolo Milanese. OBIETTIVI - Rinnovo della dotazione delle attrezzature (macchinari e impianti) per la produzione e la trasformazione agricola, lo stoccaggio e la commercializzazione dei prodotti per migliorarne l'efficienza energetica, gli standard tecnologici, la produttività e la sicurezza - Favorire la diversificazione delle attività e dei prodotti delle aziende agricole milanesi RISULTATI ATTESI Aumento degli standard di sicurezza nei luoghi di lavoro tramite il rinnovo dei macchinari ad uso agricolo Miglioramento dell'efficienza energetica e della produttività dei macchinari agricoli e degli impianti a disposizione delle imprese attive nella metropoli milanese Risparmi sul bilancio aziendale tramite economie di scala e miglioramenti dell efficienza dei macchinari CRITICITÀ - Favorire la consulenza di saperi e figure professionali che possano sostenere le aziende agricole nell individuazione delle soluzioni tecnologiche più efficaci ed efficienti per le esigenze aziendali - Attenzione alle modalità di smaltimento e riciclo dei macchinari e degli impianti obsoleti sostituiti - Complessità e tempi di completamento delle procedure autorizzative degli interventi sugli edifici o sui terreni rurali sede dei macchinari. SOTTOATTIVITA M3.A2.1a Cascina Battivacco - Azienda Agricola Fedeli M3.A2.1b Cascina Cavriana - Azienda Agricola Fratelli Martini RISORSE COMPLESSIVE La stima complessiva degli interventi ammonta a euro. Le fonti di finanziamento sono diversificate e possono essere valutate secondo le tipologie di intervento e le singole azioni individuate. Innanzitutto, gli interventi rientrano nelle misure di finanziamento diretto alle aziende agricole previste nel Programma di Sviluppo Rurale (Misura 4. Investimenti in immobilizzazioni materiali Operazione 4.1. a Incentivi per investimenti finalizzati a migliorare la redditività, la competitività e la sostenibilità delle aziende agricole) che comportano un cofinanziamento da parte delle aziende agricole. Le aziende agricole finanzieranno gli interventi per una media del 65% delle spese ammissibile nel PSR e per il 100% per gli interventi non previsti sul PSR. SOGGETTO CORDINATORE ATTIVITÀ DISTRETTO AGRICOLO MILANESE (DAM) SOTTOATTIVITA M3.A2.1a Cascina Battivacco - Azienda Agricola Fedeli DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA L Azienda Agricola Fedeli intende rinnovare l impianto di essicazione del riso per consentire da una parte di utilizzare tecnologie più avanzate con conseguente risparmio energetico, riduzione del rumore etc, dall altra di adibire i locali oggi occupati dall essiccatoio in uso ad attività di ricezione e multifunzionalità. L essiccatoio sarà utilizzato per le esigenze produttive dell azienda agricola che produce prevalentemente riso e sarà inserito in un complesso che ospiterà anche un silos e un magazzino. LOCALIZZAZIONE Cascina Battivacco, via Barona 111, Milano 155

168 SOGGETTO ATTUATORE Azienda Agricola Fedeli SOGGETTI COINVOLTI Parco Sud; Fondazione IRCCS Cà Granda RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Si stima il costo dell intervento pari a euro a carico dell azienda. Si ipotizza il ricorso a finanziamenti PSR per richiedere il 35% dei costi ammissibili; in caso di entrata nell azienda di un giovane agricoltore il finanziamento aumenterà al 45%. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 2015 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Miglioramento del processo di essicazione del riso, risparmio energetico, razionalizzazione della fase di essicazione e immagazzinamento del riso. STATO DI AVANZAMENTO progetto esecutivo SCHEDA COMPILATA DA Distretto Agricolo Milanese - AT Rurbance 23/10/2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI NOTE SOTTOATTIVITA M3.A2.1b Cascina Cavriana - Azienda Agricola Fratelli Martini DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA L Azienda Agricola Fratelli Martini, nell ambito del più ampio processo di riqualificazione a fini produttivi e multifunzionali degli edifici rurali di sua proprietà, intende introdurre nuovi macchinari e impianti con il duplice scopo di migliorare la produzione e promuovere progetti avanzati di didattica esperienziale per il largo pubblico, facendo perno sul ciclo del miele e della produzione florovivaistica. Gli interventi previsti si focalizzano su: - acquisto di un impianto di smielatura da collocare nei laboratori previsti nella riqualificazione del complesso rurale la Cascinetta oggetto di un progetto già approvato. L impianto di smielatura consentirà di passare dalla produzione artigianale del miele oggi venduto solo in forma diretta, a una produzione più ampia che potrà essere commercializzata. Ciò permetterà all azienda F.lli Martini di valorizzare produzioni rare quali ad esempio il miele di ailanto. Inoltre il processo di smielatura sarà al centro di laboratori didattici. - Acquisto di una nuova serra (che sarà collocata sui terreni del Comune di Milano di cui l azienda agricola è affittuaria) della superficie di circa mq da adibire a una nuova linea di produzione ortofrutticola biologica e biodinamica. La serra ospiterà anche attività rivolte al largo pubblico quali l apicoltura in pensione, panificazione con forno mobile, auto raccolta delle piante e dei residui dell attività florovivaistica etc. LOCALIZZAZIONE Cascina Cavriana, via Cavriana 55/60, Milano SOGGETTO ATTUATORE Azienda Agricola Fratelli Martini SOGGETTI COINVOLTI RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Si stima il costo dell intervento pari ad un totale di euro, di cui: - impianto di smielatura: euro - acquisto serra di euro I costi sono a carico dell azienda. Si ipotizza il ricorso a finanziamenti PSR per richiedere il 35% dei costi ammissibili TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 2015 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Industrializzazione del processo di smielatura per consentire la commercializzazione del prodotto; sviluppo 156

169 di una nuova linea di produzione ortofrutticola biologica e biodinamica; potenziamento delle attività di reintroduzione di specie ortofrutticole autoctone; sviluppo delle attività didattiche rivolte al largo pubblico. STATO DI AVANZAMENTO progetto esecutivo SCHEDA COMPILATA DA Distretto Agricolo Milanese - AT Rurbance 23/10/2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI NOTE 157

170 COD M3.A3.1 TITOLO ATTIVITA RIORDINO FONDIARIO TRAMITE LIVELLAMENTO TERRENI, REVISIONE RETE IRRIGUA E DELLA RETE PODERALE DESCRIZIONE ATTIVITA Sotto il coordinamento dei singoli distretti, le aziende presenteranno agli enti pubblici un progetto di riordino fondiario da effettuarsi mediante livellamento dei terreni, la revisione della rete irrigua e della rete poderale. Obiettivo: il rafforzamento dei sistemi rurali in ambito metropolitano come strategia di contenimento del consumo di suolo e come modalità operativa per definire un modello equilibrato di sviluppo economico ambientalmente sostenibile SOTTOATTIVITA Saranno previste nel seguito specifiche sottoattività da parte di ogni singolo distretto RISORSE COMPLESSIVE Da stimare SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA Distretti DAM, DAVO, DINAMO, RISO E RANE 158

171 COD M3.A3.2 TITOLO ATTIVITA INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO FONDIARIO PER LA GESTIONE DELLE ACQUE IRRIGUE IN COMUNE DI CASARILE (MI) E DI ROGNANO (PV) DESCRIZIONE ATTIVITA Il progetto individua un ambito agricolo di circa 90 Ha. Obbiettivi prioritari del progetto sono: Realizzare spianamenti e migliorare la rete irrigua. Riqualificare il patrimonio fondiario aziendale. Valorizzare e promuovere il sistema irriguo. Rafforzare il ruolo strategico delle irrigazioni. Incrementare i redditi aziendali. RISORSE COMPLESSIVE euro SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA DiNAMo Distretto Neorurale delle tre Acque di Milano LOCALIZZAZIONE Comune di Rognano; Comune di Casarile SOGGETTO ATTUATORE: La Manzola S.r.l. Società Agricola SOGGETTI COINVOLTI La Manzola S.r.l. Società Agricola RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Risorse interne; PSR TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Novembre Primavera 2015 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Miglioramento dell efficienza irrigua dell azienda STATO DI AVANZAMENTO Progettazione SCHEDA COMPILATA DA Alberto Massa Saluzzo con Revisione di Giovanni Molina, DiNAMo SCHEDA AGGIORNATA DA. IL ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 159

172 MACROAZIONE 4 -INNOVAZIONE DI PRODOTTO, DI PROCESSO E DI FILIERA AZIONE MA.A1 Ottimizzazione delle risorse AZIONE MA.A2 Innovazione AZIONE M4.A3 Nuove forme di vendita e commercializzazione 160

173 COD M4.A1.1 TITOLO ATTIVITA LABOPROG - PROGETTI DI CONDIVISIONE LABORATORI DI FILIERA SU CONTRATTI DI RETE DESCRIZIONE ATTIVITA LaboProG vuole indicare una serie di progetti di laboratori di trasformazione condivisi su più aziende per una o più filiere. (G sta per Gruppo) Il progetto vuole quindi creare sinergie tra le aziende agricole del Distretto DiNAMo (allargandosi alle esigenze del territorio) sulle trasformazioni della filiera corta, con il fine di: ottimizzare gli investimenti delle singole aziende; raggiungere economie di scala sufficienti a contenere i costi; mantenere un controllo della qualità elevato come nelle trasformazioni seguite dalle singole aziende; disporre di strutture agili nel rispondere alle fluttuazioni dei mercati; rispondere alle esigenze dei consumatori in modo più mirato e tempestivo; recuperare esternalità negative per e economie rurali; mantenere la filiera sotto il controllo dei produttori agricoli. SOTTOATTIVITA PARALLELE 1. Laboratori di trasformazione ortofrutticola 2. Laboratorio di lavorazione dei cereali: selezionatura, stoccaggio, molitura e confezionamento farine 3. Laboratorio di stagionatura carni 4. Laboratorio di lavorazione del pesce in IV e V gamma RISORSE COMPLESSIVE Spesa complessiva preventivata: I progetti vengono affrontati con risorse aziendali, finanziamenti bancari e contributi del PSR. SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA DiNAMo Distretto Neorurale delle tre Acque di Milano SOTTOATTIVITA 1 - Laboratori di trasformazione ortofrutticola DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Nell ambito della società consortile cooperativa DiNAMo è emersa, tra i soci e sul territorio, l esigenza di realizzare nuovi laboratori per la trasformazione dei prodotti ortofrutticoli aziendali finalizzata alla produzione di marmellate, conserve, sottoli, sottaceti, preparazioni speciali, ecc, ed anche di migliorare la produttività delle strutture esistenti. Nuovi laboratori sono quelli previsti e progettati da Cascina Poscallone di Abbiategrasso, nell ambito del nuovo insediamento di un azienda multifunzionale legato ad una rete di produttori biologici dell Abbiatense; da Cooperativa Sociale Agricola Giovanni di Cassolnovo (PV) produttrice di piccoli frutti ed ortaggi (coltivazione integrata in fase di conversione) e l ultimazione del laboratorio di trasformazione presso Cascina Contina di Rosate (MI). Attualmente sono poi già attivi due laboratori di trasformazione aziendali per piccoli frutti e conserve a Cascina Galizia (Cuggiono) e a Cascina Bullona (Magenta). Il progetto si prefigge l obiettivo di coordinare le attività tra le aziende al fine di aumentare le sinergie e favorire la specializzazione per incrementarne e diversificarne la produzione. LOCALIZZAZIONE Ovest Milano Tra Cuggiono, Magenta, Abbiategrasso, Rosate (sponda milanese) e Cassolnovo (sponda pavese) SOGGETTI ATTUATORI: Cascina Bullona, Cascina Galizia, Cascina Poscallone Soc. Agr. Madreterra, Cooperativa Sociale Agricola Giovanni, Contina Cooperativa Sociale SOGGETTI COINVOLTI Le aziende attuatrici, il Distretto DiNAMo,la rete aziendale che conferisce i prodotti 161

174 RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE: ,00 In parte risorse proprie aziendali Finanziamento del PSR (all apertura dei bandi) Finanziamenti a progetto (da individuare) TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Marzo 2014 (primi incontro organizzato dal Distretto a Cascina Forestina) Dicembre 2015 Complessivi due anni circa RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Incrementare il reddito agricolo aziendale attraverso la filiera internalizzata. Ottimizzare gli impieghi di risorse e fattori di produzione. STATO DI AVANZAMENTO Progettazione e coordinamento SCHEDA COMPILATA DA Giovanni Molina, Cristina Ballone, DiNAMo SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE SOTTOATTIVITA 2 - Laboratorio di lavorazione dei cereali: selezionatura, stoccaggio, molitura e confezionamento farine DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Nell ambito della società consortile cooperativa DiNAMo è emersa, l esigenza di realizzare nuove strutture per la trasformazione e conservazione di cereali e derivati. L esigenza nasce da una coscienza crescente nell ultimo decennio tra numerose piccole aziende del territorio (sia nell ambito consortile dei produttori a marchio del Ticino, sia nell ambito del Distretto Neorurale delle tre Acque di Milano) che hanno diversificato l orientamento colturale convenzionale reinserendo colture cerealicole tradizionali anche per aumentare le opzioni agronomiche di rotazione oltre alla diversificazione dell offerta. Oltre a questo cresce sul mercato del consumo, e quindi della vendita diretta aziendale, l interesse verso le farine macinate a pietra, verso farine con alto contenuto in fibre o integrali e verso farine di cerali minori che, riguardando mercati di nicchia, comportano la necessità di lavorare piccole quantità di prodotto pur con elevati standard. Attualmente è in fase di avviamento una struttura di lavorazione dei cereali presso Cascina dei Piatti a Cassinetta di Lugagnano (Agriturismo l Aia) con un vagliatore di precisione per la pulizia di sementi e farine (sia per il miglioramento della semente sia per la selezionatura di miglioramento dei semilavorati). E poi in fase di ultimazione della progettazione una struttura per la molitura a pietra e lo stoccaggio di cereali e farine presso Cascina Cirenaica a Cuggiono (vedi scheda attività). Entrambi i progetti sono finalizzati al lavoro su rete di aziende del Distretto che stanno introducendo nelle rotazioni agronomiche la coltivazione di cereali vernini o cereali minori. LOCALIZZAZIONE Ovest Milano Tra Cuggiono, e Cassinetta di Lugagnano SOGGETTI ATTUATORI: Agriturismo L Aia, Azienda Agricola Cirenaica SOGGETTI COINVOLTI Le aziende attuatrici, il Distretto DiNAMo, la rete aziendale che conferisce i prodotti. RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE: ,00 In parte risorse proprie aziendali Finanziamento del PSR (all apertura dei bandi) Finanziamenti a progetto (da individuare) 162

175 TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Marzo 2014 (primi incontro organizzato dal Distretto a Cascina Forestina) Dicembre 2015/Marzo 2016 Complessivi due anni circa RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Incrementare il reddito agricolo aziendale attraverso la filiera internalizzata Ottimizzare gli impieghi di risorse e fattori di produzione STATO DI AVANZAMENTO Progettazione e coordinamento SCHEDA COMPILATA DA Giovanni Molina, DiNAMo SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE SOTTOATTIVITA 3 Laboratorio di stagionatura carni DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Nell ambito della società consortile cooperativa DiNAMo è emersa, l esigenza di ottimizzare l impiego delle strutture per la lavorazione e la trasformazione delle carni e degli insaccati in particolare. Attualmente sono in funzione tre strutture di lavorazione presso: La Cirenaica, Cascina Bullona, Cascina Caremma e Cascina Galizia e sono attive collaborazioni con scambio di lavorazioni tra aziende. Il progetti è finalizzato a migliorare l efficienza nel lavoro su rete di aziende del Distretto per ottimizzare i costi di lavorazione e stoccaggio, aumentare l offerta dei prodotti trasformati sempre più richiesti e qualificare la manodopera e il patrimonio delle conoscenze. LOCALIZZAZIONE Ovest Milano Tra Besate, Magenta e Cuggiono SOGGETTI ATTUATORI: Cascina Bullona, Azienda Agricola Cirenaica, Cascina Caremma, Cascina Galizia SOGGETTI COINVOLTI Le aziende attuatrici, il Distretto DiNAMo, la rete aziendale che conferisce i prodotti. RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE: ,00 In parte risorse proprie aziendali Finanziamento del PSR (all apertura dei bandi) Finanziamenti a progetto (da individuare) TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Novembre 2014 Novembre 2015 (un anno circa) RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Incrementare il reddito agricolo aziendale attraverso la filiera interna al Distretto. Ottimizzare gli impieghi di risorse e fattori di produzione. Qualificare i prodotti e la manodopera. STATO DI AVANZAMENTO Progettazione e coordinamento SCHEDA COMPILATA DA Giovanni Molina, DiNAMo SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 163

176 SOTTOATTIVITA 4 - Laboratorio di lavorazione del pesce in IV e V gamma DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Nelle piene finalità del Distretto DiNAMo rientra l incremento del valore aggiunto al prodotto agricolo e in questa linea si colloca il progetto del laboratorio per la lavorazione dei prodotti ittici (principalmente trota) previsto dalla Cooperativa Sociale Agricola Giovanni, in collaborazione con Fattoria del Pesce. Il pesce, fornito da un azienda operante nella stessa tenuta in Cassolnovo, sarà la materia prima per realizzare prodotti di IV gamma (manipolazione primaria e confezionamento) e specialità / piatti pronti (V gamma), da affiancare al prodotto fresco, già distribuito presso il locale punto vendita e presso venditori terzi. Il progetto si prefigge l obiettivo di valorizzare il prodotto dell acquacoltura, di primaria importanza sia dal punto di vista ambientale che per gli aspetti nutrizionali: il pesce di acqua dolce è infatti un alimento ricco in proteine a elevato valore biologico (18-20 per cento), altamente digeribile e una buona fonte di grassi, di cui circa l'80 per cento è rappresentato da acidi grassi insaturi. Non da ultimo emergono due aspetti legati a questa trasformazione: l utilizzo nelle ristorazioni agrituristiche, spesso richiesto per arricchire i menù offerti come prodotto del territorio e di basso impatto ambientale (rispetto al pescato), e il significato nutrizionale che arricchisce l offerta per le aziende del Distretto con un prodotto che apre nuove prospettive alla didattica per ciò che può esser raccontato intorno al prodotto ittico d acqua dolce in pianura sotto aspetti storico-geografici (il significato della pesca in ambito fluviale), scientifici (il tema dell acqua e della sua tutela) ed anche agrotecnici (gli aspetti zootecnici di una forma specifica ed inusuale di allevamento). LOCALIZZAZIONE Cassolnovo (PV) SOGGETTO ATTUATORE: Cooperativa Sociale Agricola Giovanni SOGGETTI COINVOLTI Fattoria del Pesce, il Distretto DiNAMo RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE: ,00 In parte risorse proprie aziendali Finanziamento del PSR (all apertura dei bandi) Finanziamenti a progetto (da individuare) TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Marzo 2014 (primi incontro organizzato dal Distretto a Cascina Forestina) Dicembre 2015/Marzo 2016 Complessivi due anni circa RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Incrementare l offerta di prodotti di origine agricola legati al territorio nelle aziende agricole. Ottimizzare gli impieghi di risorse e fattori di produzione. Creare nuove occasioni di impiego per manodopera svantaggiata. STATO DI AVANZAMENTO Progettazione e coordinamento SCHEDA COMPILATA DA Giovanni Molina, DiNAMo SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 164

177 COD M4.A1.2 TITOLO ATTIVITA DALLA TERRA ALLA BIRRA Progetto di filiera della birra totalmente agricola: maltificio, birrificio e rete di produttori d'orzo distico e luppolo (Birra Agricola) con sviluppo organizzazione e coltivazione di luppolo in coltura specializzata DESCRIZIONE ATTIVITA L idea della produzione della birra su filiera completamente agricola nasce dall esperienza già maturata dall azienda agricola La Morosina con annesso Agri-birrificio (primo in Italia), che già trasforma il proprio orzo in Birra nell impianto aziendale, e ricorrere alla lavorazione dell orzo per ottenere il malto presso l impianto di cui è socia presso il COBI (nelle Marche). L obiettivo è quindi quello di rendere la filiera territoriale mantenendola sotto il reciproco controllo dei produttori agricoli e della trasformazione in ambito locale, così da garantire i ritorni sulle scelte qualitative e incrementare i processi di miglioramento del prodotto finale, pur abbattendo i costi grazie a dimensioni di scala più consistenti delle possibilità della singola azienda agricola. L obiettivo del progetto è quindi una Birra agricola con garanzia di filiera territoriale, attraverso: Trasformazione di orzo distico in malto d orzo con maltificio aziendale e di rete. Agri-birrificio aziendale e di rete per la trasformazione del malto in birra. Stazione di imbottigliamento e confezionamento delle bottiglie. Miglioramento agronomico della produzione di luppolo in coltura specializzata. Miglioramento agrotecnico della coltivazione dell orzo distico sul territorio. RISORSE COMPLESSIVE Le risorse del progetto aumentano a complessivi ,00 SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA DiNAMo Distretto Neorurale delle tre Acque di Milano LOCALIZZAZIONE: Cascina Morosina, Abbiategrasso (impianti) e rete locale (coltivatori di orzo) SOGGETTO ATTUATORE: Cascina Morosina SOGGETTI COINVOLTI Le aziende agricole in rete che producono Orzo distico garantendo la filiera della birra RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Le aziende agricole che partecipano alla filiera. Co-finanziamento del PSR secondo eventuali possibilità dei bandi. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 2 anni di previsione dalla progettazione preliminare RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Incremento della produzione di birra agricola con garanzia di prodotto italiano e di filiera. Promozione del territorio legata all export e alla connotazione dello stesso. STATO DI AVANZAMENTO Progettazione preliminare in fase conclusiva SCHEDA COMPILATA DA: Filippo Ghidoni per Cascina Morosina, Giovanni Molina per DiNAMo SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 165

178 COD M4.A1.3 TITOLO ATTIVITA RECUPERO FABBRICATI RURALI PER SERVIZI DI FILIERA DESCRIZIONE ATTIVITA Il progetto complessivo di recupero dei fabbricati di cascina Cirenaica nasce nell ambito del distretto DiNAMo per cogliere esigenze condivise su più aziende del territorio e porta a impostare due sottoazioni di sviluppo aziendale condivise con due reti di aziende limitrofe o appartenenti al Distretto stesso. Il progetto si configura come attività finalizzata al risparmio e all autoproduzione energetica, al miglioramento agrotecnico, all ottimizzazione dell impiego dei fattori di produzione, al miglioramento della filiera agricola, alla diversificazione e all innovazione di prodotto. I due progetti correlati e supportati da servizi di rete sono: - Servizi per il recupero energetico dei liquami zootecnici, tramite la costruzione di un impianto biogas per il riuso dei liquami su rete di aziende con cogenerazione termo-elettrica, sfruttamento dell energia termica nel salumificio aziendale e allevamenti. - Servizi di filiera finalizzati alla produzione di farine di elevata qualità e notevole diversificazione, tramite la ristrutturazione di un edificio rurale, con istallato essiccatoio per cereali a bassa emissione di NOx; e per l installazione ex novo di un mulino a pietra ottocentesco per molitura, restaurato, con annesse attrezzature per il trattamento e lo stoccaggio dei cereali e farine e loro confezionamento. SOTTOATTIVITA (parallele) 1. Biogas e smaltimento liquami Cogenerazione termica ed elettrica 2. Mulino e impianti per lavorazione e stoccaggio cereali e farine RISORSE COMPLESSIVE Importo di stima: ,00 SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA DiNAMo Distretto Neorurale delle tre Acque di Milano SOTTOATTIVITA 1 Biogas e smaltimento liquami Cogenerazione termica ed elettrica DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA L Azienda Agricola Cirenaica ha indirizzo cerealicolo con zootecnia da carne derivata da Bovini di Razza Varzese e suini a ciclo chiuso. La presenza di un Macello e Salumificio aziendale a Bollo CE, determina consumi energetici e termici significativi durante tutto l anno. I reflui zootecnici e gli scarti agroalimentari sono una risorsa energetica importante. Per raggiungere quantità significative e generare una dimensione di scala impiantistica adeguata si vuole coinvolgere alcune aziende agricoli vicine per realizzare un piccolo impianto di Biogas. Il reimpiego dei reflui per la produzione di biogas non ha finalità speculative legate agli incentivi elettrici, ma è finalizzato all ottimizzazione del ciclo energetico aziendale grazie alla cogenerazione di energia elettrica da immettere nella locale rete elettrica ed impiegare nel salumificio (ampio impiego in refrigerazione e condizionamento degli ambienti di lavoro) e il recupero del calore in eccesso al fabbisogno dell impianto di biogas per le necessità del macello, del salumificio e della porcilaia oltre che per le unità abitative vicine. Il progetto permetterà di risparmiare la combustione di circa 45 TEP/anno (tonnellate equivalenti di petrolio all anno), ovvero oltre kg CO2 emessa per equivalente impianto ad energia non rinnovabile; inoltre si otterrà l effetto positivo della digestione batterica anaerobica sui reflui in termini di annullamento degli odori molesti in fase di spandimento e di miglior qualità agronomica del digestato per i terreni e colture. 166

179 Obbiettivi prioritari del progetto sono pertanto: Ottimizzare il dimensionamento dell impianto raccogliendo liquami da allevamenti nel raggio di 3 km. Recuperare il calore per la produzione di acqua calda sanitaria e per il riscaldamento di macello, salumificio, porcilaia ed abitazioni annesse al centro aziendale. Cogenerare energia elettrica da Biogas, che si affianca alla produzione dell esistente impianto FTV. LOCALIZZAZIONE Robecchetto con Induno, Cuggiono e Castano Primo. Raccolta reflui nell arco di 3 km dal centro aziendale (minimizzazione delle movimentazioni) SOGGETTO ATTUATORE: AZIENDA AGRICOLA CIRENAICA s.s. di Passerini S. e G. soc. agr. SOGGETTI COINVOLTI Az. Agr. Croci di Aloise, Soc. Agr. Fratelli Frigerio soc. semplice, Pisoni soc. agr. Semplice RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Importo stimato nella progettazione preliminare: ,00 Risorse proprie, copertura finanziaria con mutuo bancario. Cofinanziamento con misure del PSR se la finestra temporale dei bandi lo consentirà. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Progettazione avanzata: autorizzazioni entro Febbraio Ultimazione opere entro 6 mesi (agosto-settembre 2015). RISULTATI PRODOTTI/ATTESI - Reflui zootecnici senza odori molesti - Energia termica da cogenerazione, eliminando la combustione (ora effettuata con legna) - Produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. STATO DI AVANZAMENTO Progettazione avanzata SCHEDA COMPILATA DA Sandro Passerini e Giovanni Molina (DiNAMo) il 27 ottobre 2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE SOTTOATTIVITA 2 Mulino e impianti per lavorazione e stoccaggio cereali DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Nell ambito di un ampia ristrutturazione, raccogliendo le necessità emerse sul territorio e discusse nell ambito del Distretto, l azienda attuatrice (Cascina Cirenaica) si fa carico carico di una esigenza comune ad alcune aziende consorziate. Una porzione di fabbricato rurale (circa 140 mq su due livelli) già oggetto di totale ristrutturazione e messa in sicurezza con la bonifica delle coperture di cemento-amianto preesistenti (con possibile istallazione di impianto fotovoltaico da 30 kw, che si aggiunge a quello già esistente da 100 KWp), viene destinata alla istallazione di un mulino a pietra per cereali, risalente all 800, totalmente restaurato. A questo verranno affiancati impianti per il trattamento delle granaglie, delle farine e per il loro confezionamento, oltre alle strutture di stoccaggio e logistiche necessarie allo smistamento ed alla successiva consegna. Il progetto nasce da una coscienza crescente nell ultimo decennio tra numerose piccole aziende del territorio (sia nell ambito consortile dei produttori a marchio del Ticino, sia nell ambito del Distretto Neorurale delle tre Acque di Milano) che hanno diversificato l orientamento colturale convenzionale, reinserendo colture 167

180 cerealicole tradizionali anche per aumentare le opzioni agronomiche di rotazione oltre alla diversificazione dell offerta. Oltre a questo cresce sul mercato del consumo, e quindi della vendita diretta aziendale, l interesse verso le farine macinate a pietra, verso farine con alto contenuto in fibre o integrali e verso farine di cerali minori che, riguardando mercati di nicchia, comportano la necessità di lavorare piccole quantità di prodotto pur con elevati standard di controllo qualità e certificazione di filiera. Obbiettivi prioritari del progetto sono pertanto: Risolvere il problema della molitura a pietra dei cereali, legata alla carenza di impianti e molini a pietra per le farine ad uso umano sul territorio. Disporre di una struttura consortile in grado di lavorare piccole quantità con elevate garanzie di tracciabilità e qualità della lavorazione. Rispondere alle esigenze aziendali del soggetto attuatore nella messa in sicurezza ed adeguamento strutturale degli edifici rurali esistenti. Disporre di energie rinnovabili per il funzionamento delle attrezzature e per le esigenze di stoccaggio e conservazione di cereali e farine. Ottimizzare l uso dell essiccatoio esistente, già rispondente alle norme di bassa emissione di NOx, ma da adeguare alle norme prossimamente vigenti per l abbattimento delle polveri. LOCALIZZAZIONE Robecchetto con Induno. SOGGETTO ATTUATORE: AZIENDA AGRICOLA CIRENAICA s.s. di Passerini S. e G. soc. agr. SOGGETTI COINVOLTI Rete aziendale in fase di costituzione: Produttori a Marchio Parco Ticino, Distretto DiNAMo e aziende del territorio. RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Importo stimato nella progettazione preliminare: ,00 Risorse proprie, copertura finanziaria con mutuo bancario. Cofinanziamento con misure del PSR se la finestra temporale dei bandi lo consentirà. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Progettazione avanzata: autorizzazioni entro Febbraio Ultimazione opere entro 6 mesi (agosto-settembre 2015). RISULTATI PRODOTTI/ATTESI - Possibilità di lavorazioni dedicate alle esigenze sempre più diversificate in ambito cerealicolo e diversificazione nella produzione di farine per la vendita diretta. - Ottimizzazione nella lavorazione delle granaglie su economie di scala più consistenti. - Ottimizzazione degli impieghi energetici e della logistica. - Miglioramento dei servizi inter-aziendali offerti nell ambito della rete di Distretto. STATO DI AVANZAMENTO Progettazione avanzata, in fase di perfezionamento l acquisto del mulino. SCHEDA COMPILATA DA Sandro Passerini e Giovanni Molina, DiNAMo il 27 ottobre 2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 168

181 COD M4.A1.4 TITOLO ATTIVITA REALIZZAZIONE DI UNA RISERIA/CENTRO DI STOCCAGGIO E CONFEZIONAMENTO PER IL RISO, MULINO DESCRIZIONE ATTIVITA Il Distretto Riso & Rane, a rafforzamento del progetto strategico di valorizzare la produzione di qualità del riso garantendo le partite uniformi del prodotto, promuove il progetto di migliorare la fase di stoccaggio, di lavorazione, di confezionamento e imballaggio del riso. L investimento proposto ha anche lo scopo di realizzare impianti comuni tra le aziende aderenti, in modo da rendere in parte indipendente dalla lavorazione conto terzi i diversi processi. Il progetto prevede: Realizzazione di un centro di stoccaggio per la conservazione di partite uniformi di riso, in attesa di essere lavorate per la produzione di riso bianco o di farina di riso, oppure per la vendita di risone. Realizzazione di una riseria per permettere al Distretto Riso & Rane di rendersi in parte indipendente dalla lavorazione conto terzi del risone per la produzione di riso bianco. Realizzazione di un centro confezionamento e imballaggio del prodotto lavorato. OBIETTIVI Gli obiettivi sono quelli di: garantire la elevata qualità del prodotto realizzando partite di riso che vengono conservate uniformi in tutte le fasi di stoccaggio, lavorazione, confezionamento e imballaggio; rafforzare la cooperazione tra le aziende agricole attraverso la gestione comune di impianti; favorire l abbassamento dei costi di produzione, di stoccaggio e di confezionamento; rendere in parte le aziende indipendenti dalla lavorazione conto terzi. RISULTATI ATTESI Realizzazione dei centri di stoccaggio, produzione e confezionamento e formalizzazione dei relativi accordi di gestione comune tra le aziende (conferimento etc). CRITICITA Soluzioni tecniche coerenti con gli obiettivi, reperimento delle risorse necessarie. RISORSE COMPLESSIVE La stima dei costi è in corso di elaborazione. Si ipotizza per il prossimo futuro di accedere a finanziamenti comunitari (con particolare riferimento al PSR relativamente alle spese ammissibili) o di altra provenienza SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA Distretto Rurale Riso & Rane LOCALIZZAZIONE Distretto Riso e Rane SOGGETTO ATTUATORE Distretto Riso e Rane SOGGETTI COINVOLTI Le aziende coinvolte TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE STATO DI AVANZAMENTO Progettazione iniziale SCHEDA COMPILATA DA Distretto Riso & Rane Marco Magni 21 ottobre

182 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 170

183 COD M4.A2.1 TITOLO ATTIVITA PROMOZIONE DELLA COLTIVAZIONE DELLA CANAPA INDUSTRIALE DESCRIZIONE ATTIVITA L attività consiste nella reintroduzione della Canapa nei progetti di filiera corta e di agricoltura conservativa-innovativa che verranno attivati attraverso appositi accordi. La canapa prodotta potrà essere utilizzata per ottenere materiali per l eco-edilizia, tessuti e medicinali, per l utilizzo in prodotti alimentari classici ed innovativi, o nelle produzione di bio-plastiche e bio-polimeri. L obiettivo principale di questa attività è riattivare la produzione agricola nel rispetto delle tradizioni e dei costumi locali per il loro mantenimento e rinnovo in un ottica moderna di innovazione. L attività mira non solo alla produzione ma anche ad attivare forme di partecipazione, educazione e informazione ambientale e alimentare, grazie alla realizzazione di progetti aggregativi che prevedano la divulgazione e diffusione delle buone pratiche testate. Una possibile criticità nell implementazione dell attività è data dalla lontananza delle aree produttive rispetto agli impianti di trasformazione industriale. RISORSE COMPLESSIVE Da definire SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA Provincia di Milano LOCALIZZAZIONE Provincia di Milano SOGGETTO ATTUATORE Distretti agricoli rurali DAM, DAVO, DINAMO, Riso e rane SOGGETTI COINVOLTI Provincia di Milano, Assocanapa Lombardia RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Le risorse potrebbero derivare da fondi comunitari e da eventuali finanziatori di complessi industriali di trasformazione. Da verificare all interno della nuova PAC la possibilità di inserire queste coltivazioni nel greeneing. Sempre nella programmazione comunitaria, da verificare le fonti di finanziamento destinate alla creazione di reti di impresa ed all integrazione tra agricoltura ed industria nella creazione di progetti di filiera TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE per alcuni utilizzi (ad es. semi e relativa trasformazione) è plausibile un inizio in tempi brevi, nella prossima annata agraria STATO DI AVANZAMENTO La promozione dell attività è iniziata agli inizi del 2014 SCHEDA COMPILATA DA Marco Besozzi, Fausto Moretti, Andrea Bocciarelli Provincia di Milano ( ) SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI - NOTE - 171

184 COD M4.A2.2 TITOLO ATTIVITA CONSERVAZIONE E VALORIZZAZIONE DELLA RAZZA BOVINA VARZESE DESCRIZIONE ATTIVITA La Provincia di Milano svolge dal 2001, nell'ambito del Progetto Biodiversità, ruolo di supporto alla tutela e alla moltiplicazione dell'antica razza bovina, promuovendo iniziative finalizzate alla diffusione dell'allevamento di capi di razza Varzese e alla divulgazione di informazioni circa l'esistenza e la disponibilità in commercio di prodotti da essi ottenuti. Obiettivi generali sono: la conservazione dell'unica razza bovina autoctona lombarda; il recupero del valore culturale dell allevamento dell'antica razza; l individuazione e il potenziamento di nuove filiere, che consentano alle imprese agricole di diversificare la produzione e di potenziare la redditività. Un elemento di criticità è rappresentato dal numero di capi: oggi è talmente limitato che la formazione di una mandria richiede tempi lunghi. SOTTOATTIVITA Le attività vedono il diretto coinvolgimento delle imprese agricole e dei Distretti per: introdurre o potenziare l allevamento con trasformazione e vendita diretta dei prodotti e/o offerta in agriturismo; collaborare alla costituzione di un nucleo di moltiplicazione, contribuendo al raggiungimento del numero minimo effettivo di popolazione previsto dalle linee guida FAO; utilizzare forme di allevamento specifiche per il raggiungimento della migliore qualità dei prodotti e del rispetto delle norme previste per il benessere animale; valutare i costi di produzione e le dimensioni del mercato in grado di ricevere soggetti vivi di razza Varzese o prodotti; introduzione di nuove maestranze e/o aggiornamento degli operatori per il mantenimento di capi di razza Varzese; divulgazione al mondo operativo dei risultati delle attività del progetto e delle potenzialità di sviluppo zootecnico. RISORSE COMPLESSIVE L allevamento di razze autoctone trova di norma finanziamenti seppur limitati nel PSR. Si ritiene comunque che questa attività possa rappresentare un valido investimento per le aziende agricole tale da non richiedere finanziamenti dedicati SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA Provincia di Milano Settore agricoltura LOCALIZZAZIONE Provincia di Milano SOGGETTO ATTUATORE Distretti agricoli rurali: DAM, DAVO, DINAMO; Riso e Rane SOGGETTI COINVOLTI Regione Lombardia DG Agricoltura, Provincia di Milano, Distretti agricoli rurali RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Verosimili finanziamenti da Misure PSR per investimenti aziendali e per il sostegno all allevamento di animali appartenenti a razze locali a limitata diffusione. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Progetto di medio lungo periodo. RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Incremento del numero di capi, incremento della produzione di carne, salumi e formaggi. STATO DI AVANZAMENTO Attività già iniziata in alcune aziende distrettuali. 172

185 SCHEDA COMPILATA DA Marco Besozzi, Fausto Moretti Provincia di Milano SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI NOTE 173

186 COD M4.A2.3 TITOLO ATTIVITA CONSERVAZIONE E VALORIZZAZIONE DI RAZZE AVICOLE LOMBARDE DESCRIZIONE ATTIVITA Nell ambito del progetto triennale di ricerca e sperimentazione agricola Conservazione e Valorizzazione di razze avicole lombarde (CoVAL) finanziato da Regione Lombardia DG Agricoltura nel 2011, l Università degli Studi di Milano Dipartimento VESPA (con la collaborazione di alcune aziende agricole e della Provincia di Milano) sta realizzando un attività di caratterizzazione di 4 razze avicole lombarde, mediante lo studio di caratteri genetici, morfologici, riproduttivi, produttivi e comportamentali. Due razze sono di pollo: Mericanel della Brianza e Milanino; altre due sono razze di tacchino: Brianzolo e Nero d Italia. Gli obiettivi generali del progetto sono: la conservazione delle 4 razze avicole lombarde; la loro valorizzazione zootecnica; il recupero del valore culturale dell allevamento di bassa corte tipico del Milanese. Un elemento di criticità è rappresentato dalla difficoltà di organizzazione della filiera corta in questo settore. SOTTOATTIVITA Le attività vedono il diretto coinvolgimento delle imprese agricole e dei Distretti per: costituire un nucleo riproduttivo sotto la supervisione dell Ateneo per la verifica degli standard di qualità; introdurre o potenziare l allevamento con vendita diretta e/o offerta in agriturismo; collaborare alla costituzione di un nucleo di conservazione per ogni razza corrispondente almeno al numero minimo effettivo di popolazione previsto dalle linee guida FAO; diffondere l utilizzo di forme di allevamento estensivo all aperto specifico per le razze di pollo; valorizzare dal punto di vista qualitativo il relativo prodotto carne; valutare i costi di produzione e le dimensioni del mercato in grado di ricevere soggetti vivi di razza e/o i relativi prodotti avicoli; introduzione di nuove maestranze e/o aggiornamento degli operatori per l allevamento delle 4 razze avicole; divulgare le informazioni relative alle razze avicole lombarde e trasferire al mondo operativo i risultati delle attività del progetto e le potenzialità di sviluppo zootecnico. RISORSE COMPLESSIVE Si ritiene che questa attività possa rappresentare un valido investimento per le aziende agricole tale da non richiedere attualmente finanziamenti dedicati. SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA Provincia di Milano - Settore agricoltura LOCALIZZAZIONE Provincia di Milano SOGGETTO ATTUATORE Distretti agricoli rurali: DAM, DAVO, DINAMO; Riso e Rane SOGGETTI COINVOLTI Regione Lombardia DG Agricoltura, Provincia di Milano, Università degli Studi di Milano Dipartimento VESPA, Distretti agricoli rurali RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Non richiesti TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Progetto di medio lungo periodo. RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Incremento del numero di capi, incremento della produzione di carne e di uova STATO DI AVANZAMENTO 174

187 L allevamento e la produzione di carne sono già iniziati in alcune aziende distrettuali SCHEDA COMPILATA DA Marco Besozzi Fausto Moretti Provincia di Milano SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI NOTE 175

188 COD M4.A2.4 TITOLO ATTIVITA PROGETTI DI INNOVAZIONE DEI PRODOTTI E DEI CICLI PRODUTTIVI - AZIENDE DAM Il Distretto Agricolo Milanese (DAM) è attivo nel promuovere l innovazione nei processi produttivi agricoli per sperimentare produzioni innovative che permettano di aprire nuove opportunità economiche e sociali. In questa ottica il DAM ha messo in campo due tipologie di attività: 1) la selezione di prodotti da immettere sul mercato a marchio comune di distretto, al fine di valorizzare le produzioni di eccellenza dei soci e dare maggiore visibilità alle specificità colturali milanesi, anche in un'ottica di filiera corta; 2) l adozione da parte delle aziende di soluzioni innovative per la produzione di energia da fonti rinnovabili, a fini di miglioramento della sostenibilità ambientale e dell efficienza energetica dei processi produttivi. OBIETTIVI Valorizzare le produzioni agricole locali, anche in un'ottica di filiera corta e km0. Favorire l incremento del reddito aziendale e il rilancio dell'occupazione in ambito agricolo. Favorire la visibilità dell'agricoltura urbana e delle cascine milanesi attraverso la riconoscibilità di un marchio comune di distretto DAM. Migliorare la sostenibilità ambientale delle produzioni e delle imprese agricole. Migliorare l efficienza energetica nei processi produttivi, di trasformazione e stoccaggio. RISULTATI ATTESI Aumento della produzione, dell'occupazione e delle potenzialità di mercato delle aziende agricole urbane. Miglioramento del riconoscimento tra i consumatori urbani delle specificità delle produzioni colturali milanesi e del ruolo delle aziende agricole urbano-rurali. Riduzione dei costi per l approvvigionamento energetico delle imprese agricole. CRITICITA Particolare attenzione deve essere dedicata: all'organizzazione e al coordinamento tra i soggetti coinvolti nella filiera produttiva, al fine di garantire il controllo di qualità in tutte le fasi di produzione primaria e secondaria; alla scelta di soluzioni tecnologiche che riescano a utilizzare il materiale di scarto legnoso derivante dalla produzione agricola. SOTTOATTIVITA M4.A2.4a Produzione di prodotti di trasformazione a marchio DAM: pasta fresca e biscotti M4.A2.4b Cascina Nuova. Produzione energia da fonti rinnovabili RISORSE COMPLESSIVE Costo complessivo in corso di definizione. L investimento è a carico delle aziende partecipanti e degli altri soggetti coinvolti. Si ipotizza la richiesta di finanziamento a valere sul PSR fino a un massimo del 35% delle spese ammissibili. Altre fonti di finanziamento possono essere valutate secondo le tipologie di intervento e delle singole azioni individuate. SOGGETTO CORDINATORE ATTIVITÀ DISTRETTO AGRICOLO MILANESE (DAM) 176

189 SOTTOATTIVITA M4.A2.4a Produzione di prodotti di trasformazione a marchio DAM: pasta fresca e biscotti DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Il Distretto Agricolo Milanese (DAM) ha attivato un percorso di sperimentazione per individuare prodotti di trasformazione da immettere sul mercato a marchio DAM, al fine di valorizzare le produzioni di eccellenza dei soci e dare maggiore visibilità alle specificità colturali milanesi, anche in un'ottica di filiera corta. La sperimentazione ha permesso di selezionare una semola a base di grano tenero prodotto dai soci DAM che sarà trasformata in prodotti di panificazione. In particolare sono state individuate due linee di prodotto che rispondono ad alti requisiti qualitativi e che promettono buone potenzialità di mercato: la pasta fresca e i biscotti per la prima colazione. Sia la pasta fresca (si prevede la produzione di spaghetti, tagliolini e fettuccine, anche nella versione con semolato con farina di segale) sia i biscotti (proposti in diverse tipologie) saranno prodotti da un pastificio artigianale. LOCALIZZAZIONE Milano e area metropolitana SOGGETTO ATTUATORE Distretto Agricolo Milanese SOGGETTI COINVOLTI Aziende agricole del DAM; Università Statale di Milano, Dipartimento Scienze agrarie e ambientali - produzione, territorio, agroenergia; Pastificio RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE In corso di valutazione TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 2015 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Si stima di raggiungere una produzione annua di 500 quintali di pasta all'anno. STATO DI AVANZAMENTO Progetto in fase di avvio AGGIORNAMENTO DEL SITUAZIONE/SCOSTAMENTI SCHEDA COMPILATA DA Distretto Agricolo Milanese - AT Rurbance 24/10/2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 177

190 SOTTOATTIVITA M4.A2.4b Cascina Nuova Produzione energia da fonti rinnovabili DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA L'azienda agricola Dornetti Angelo e Modesto opera nella Cascina Nuova a Cesano Boscone; si caratterizza per l allevamento delle bovine da latte; il latte crudo ottenuto viene venduto attraverso un distributore automatico adiacente ai locali aziendali. L investimento è finalizzato all acquisto di una Caldaia a biomassa legnosa in sostituzione dell'attuale caldaia a Gpl per soddisfare il fabbisogno energetico della azienda agricola nel suo complesso. La Caldaia sarà alimentata a pellet o a cippato (proveniente dalle attività dell azienda) in relazione alle caratteristiche tecniche dell impianto. LOCALIZZAZIONE Cesano Boscone, Via Cascina Nuova 1, Cesano Boscone SOGGETTO ATTUATORE Azienda Agricola Dornetti Angelo e Modesto SOGGETTI COINVOLTI == RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE In corso di valutazione TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 2014/2015 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Diminuzione dei costi per la produzione, risparmio energetico, eventuale riciclo di materiale legnoso prodotto dall azienda con risparmio ulteriore dei costi di smaltimento. STATO DI AVANZAMENTO Progettazione in corso AGGIORNAMENTO DEL SITUAZIONE/SCOSTAMENTI SCHEDA COMPILATA DA Distretto Agricolo Milanese - AT Rurbance 24/10/2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 178

191 COD M4.A2.5 TITOLO ATTIVITA LA FILIERA DELL'ACQUA. PROGETTI DI AGRICOLTURA CONSERVATIVA INNOVATIVA A FILIERA CORTA: IL PANE DI PARABIAGO, LA REINTRODUZIONE DELLE RAZZE E DELLE COLTURE AUTOCTONE DESCRIZIONE ATTIVITA L inserimento nei progetti di filiera corta e di agricoltura conservativa-innovativa, come la reintroduzione della Canapa, che verranno attivati attraverso appositi accordi nell ambito del progetto Cibo, paesaggio e tradizione verso EXPO 2015 sono promossi da Comune di Parabiago, Distretto Urbano del Commercio, Ecomuseo di Parabiago e dal Distretto Agricolo Valle Olona. Il distretto agricolo, in particolare, vuol divenire punto di riferimento per gestire strategie di rete capaci di riattivare la produzione agricola nel rispetto delle tradizioni e costumi locali per il loro mantenimento e implemento per soddisfare le esigenze del territorio. DAVO si propone di riattivare le filiere agricole tradizionali quali la produzione filiera del pane, il pane di Parabiago, e innovative come la reintroduzione della Canapa e l allevamento di razze autoctone come il pollo milanino e la vacca varzese. Le attività menzionate puntano inoltre ad attivare forme di partecipazione, educazione e informazione ambientale e alimentare, nonché proporsi come facilitatori per progetti aggregativi che prevedano la divulgazione e diffusione delle buone pratiche di rispetto ambientale. RISORSE COMPLESSIVE In via di definizione SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA DAVO LOCALIZZAZIONE Comune di Parabiago SOGGETTO ATTUATORE Comune di Parabiago, DAVO SOGGETTI COINVOLTI Comune di Parabiago, DAVO, Distretto Urbano del Commercio di Parabiago ed Ecomuseo di Parabiago, Provincia di Milano. RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE In via di definizione TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE La produzione del Pane di Parabiago è già avvenuta in occasione della Fiera di San Michele del RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Potenziare la filiera corta all interno del DAVO STATO DI AVANZAMENTO SCHEDA COMPILATA DA Giuseppe Caronni (Presidente DAVO) Marco Pezzetta (Direttore DAVO) Federico Andreotti (Consulente DAVO) SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 179

192 COD M4.A2.6 TITOLO ATTIVITA CONCEPT, INGEGNERIA E COSTRUZIONE IMPIANTI ENERGIE RINNOVABILI INTEGRABILI CON PROCESSI, SMART GRID E COMMUNITY, COMPENSAZIONI CO2 E INQUINANTI, CONTROLLI DESCRIZIONE ATTIVITA Realizzazione di impianti per le produzioni energetiche da fonti rinnovabili distribuite sul territorio presso le aziende e che superino ciascuna o il loro raggruppamento una adatta soglia o livello di convenienza economica, ambientale e di eco sostenibilità. Le fonti energetiche rinnovabili in oggetto possono essere così identificate nelle categorie: A. Idrauliche, mini idrauliche, mulini in vario stato B. fotovoltaiche C. da biomasse vegetali, cippato, e scarti di lavorazioni forestali e di falegnameria D. scarti di lavorazione delle attività produttive agroalimentari E. da reflui zootecnici F. geotermiche G. acque jemali e di fontanile non protette H. da scambio con altre energie e in generale correlate a processi e produzioni agroalimentari. I prodotti energetici e gli impieghi risultano prevalentemente essere energia elettrica, vapore o acqua ad adatta temperatura da utilizzare nei processi agroalimentari delle aziende stesse, per riscaldamento/teleriscaldamento delle costruzioni o per l interscambio con altre utenze nell ambito di adatte logistiche, sinergie, ottimizzazioni e in generale multi utilities e supporti alla multifunzionalità. Viene così a crearsi un Sistema Energia aperto ed espandibile con una smart grid. La smart grid potrà costituire un ramo o una dorsale di una smart community metropolitano-rurale multifunzionale e potrà veicolare e distribuire servizi di Information e Communication Technology nelle varie forme e larghezza di banda di Information Provider e Gestori. Ala rete saranno collegati, ove necessario, sensori ambientali, di sicurezza e di variabili gestionali e tecnologiche oltre che sistemi per l ottimizzazione, il monitoraggio e il controllo in tempo reale (C 4 I Command Control Communication Computing Intelligence) I risultati attesi sono: riduzione dei costi energetici del 40 50%, EBITDA elevati, ritorno/rimborso degli investimenti, job creation di posti di lavoro per la costruzione, l esercizio e l indotto, la compensazione quantificata di CO 2 e inquinanti, relativi certificati contributivi e controllo ecologico del territorio, contributi previsti per le energie rinnovabili; ricadute sulla multifunzionalità. SOTTOATTIVITA (consequenziali) Concept design Architettura generale di base ed espandibile Costituzione rete di imprese/enti ed eventuale PPP Piano industriale, business plan Piano finanziario e identificazione fondi e contributi Bancabilità Ingegneria gestionale Governance della rete di imprese Processi e tecnologie Risorse operative Organizzazione, sistemi, metodologie, ottimizzazioni, multifunzionalità Project management Ricerca e sviluppo (anche da attività M7.A2.4.5) Reti, smart grid, sensori, strumentazione, apparati C 4 I Strutture, infrastrutture, contenitori Moduli operativi 180

193 Montaggi e integrazione Test e collaudi Avviamento, sviluppo, e esercizio Calcolo e misura CO 2 e altri inquinanti con monitoraggio e display RISORSE COMPLESSIVE per il concept design e l ingegneria di base quota più gli investimenti impiantistici e l ingegneria correlati a potenze necessarie, apparati, installazioni e realizzazioni, reti/grid SOGGETTO COORDINATORE AZIONE DiNAMo Distretto Neorurale delle tre Acque di Milano LOCALIZZAZIONE Aziende, nuclei aziendali e comunità nel territorio del Distretto DiNAMo SOGGETTO ATTUATORE SGT Società per la Gestione e la Tecnologia socia del Distretto DiNAMo, con rete di imprese ed enti aderenti costituita specificamente aperta alla espansione e partecipazione di nuove imprese ed enti SOGGETTI COINVOLTI Imprese ed enti del territorio, Organismi comunali, metropolitano-provinciali, regionali RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Le risorse finanziarie per l attuazione provengono da: cofinanziamento delle aziende aderenti, fondi previsti dal PSR, project financing e altre forme finanziarie e fondi anche con eventuale partenariato pubblico privato PPP. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 1,5 3 anni in funzione del numero di soggetti coinvolti e quindi dell ampiezza dell azione RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Concept design Ingegneria di base Ingegneria di dettaglio Costruzione impianti e messa in esercizio Produzione energia, multi utilities, servizi di ICT, ricadute sulla multifunzionalità Risparmi energetici e di ICT Miglioramenti ecocompatibili qualitativi e quantitativi Riduzione di CO2 e altri gas serra e inquinanti con emissione di certificati relativi Distribuzione di ICT aziendali del territorio e contributo alle smart community Job creation di posti di lavoro correlati all entità delle potenze installate e dell estensione del sistema e delle reti/grid STATO DI AVANZAMENTO DELLE SINGOLE ATTIVITA Attività di concept design, ingegneria di base, organizzazione e sistemi in corso con prefinanziamento da parte del coordinatore SCHEDA COMPILATA DA dr ing Dino Dini e staff SCHEDA AGGIORNATA DA ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 181

194 COD M4.A2.7 TITOLO ATTIVITA SVILUPPO COLTIVAZIONE DI COLTURE DA BIOMASSA PER L'AUTOSUFFICIENZA ENERGETICA (MISCANTO, ARUNDO, SORGO). MIGLIORAMENTO FUNZIONALE LABORATORIO PER MICROPROPAGAZIONE VEGETALE. IMPIANTO DI BRICCHETTAGGIO FINALE DESCRIZIONE ATTIVITA Nel campo delle energie rinnovabili le colture legnose a breve ciclo sono state già utilizzate per la produzione in campo di biomassa (principalmente Populus spp). Sono emersi problemi relativi alla scelta varietale dei cloni, alla resistenza produttiva dei cloni sottoposti a ceduazione ravvicinata, al metodo di raccolta, alla movimentazione e stoccaggio del materiale umido, alla essicazione dello stesso per ottimizzare il processo di produzione di pellets o bricchetti. Ad oggi peraltro è sensibile il deficit di rifornimento di materiale per i combustori di medie e grandi potenze in ambito locale (provincie di Pavia e Milano). Le specie alternative alle colture legnose più vocate sono risultate: Il Mischantus sinesi giganteus e l Arundo donax. La coltivazione in campo porterebbe all attenuazione delle problematiche legate alla raccolta del prodotto, si usano normali trince da mais a disposizioni di gran parte degli agricoltori, il prodotto può essere raccolto ad una percentuale di umidità che ne permette l utilizzo e lo stoccaggio tal quale, può essere utilizzato per produrre pellets e bricchetti. Elemento di grande interesse è il ciclo e la produttività delle colture. Le prove in campo dimostrano rese di sostanza secca che oscillano tra le 20 e le 50 tonnellate ettaro/anno, con colture che mantengono la loro capacità produttiva almeno per venti anni. Da tali dati e dalla valutazione di esperienze nazionali ed internazionali l Azienda Agricola Guzzafame ha impiantato un laboratorio e propagato in vitro piante di Miscanto provenienti da fonti genetiche certificate. L esperienza ha portato alla coltivazione in campo di 4000 mq di coltura, ora al terzo anno di crescita, da utilizzare già come combustibile e come vivaio per la ripresa di coltivazione in vitro. Da qui Il presupposto di utilizzare il laboratorio esistente di micropropagazione per indirizzarlo alla produzione delle due specie in modo produttivo per la produzione e vendita di piantine ad uso delle aziende consorziate. Rimane implicito che la creazione di filiere cortissime a favore delle aziende agricole permetterebbe un assetto aziendale di spiccato interesse ambientale, paesaggistico per l aspetto della coltura e faunistico per il mantenimento della coltura in campo nel periodo invernale. Risultati attesi Il primo anno si avrà messa a regime del protocollo di micropropagazione e la verifica di quelli esistenti applicati ad una produzione di entità vegetali per una messa in campo di 8/10 ettari, dopo l acclimatamento in serra gli impianti inizieranno in ottobre dell anno in corso Il secondo anno accertati i risultati si passerà all aumento delle dotazioni di laboratorio con ulteriore nuova attrezzatura cappa, aumento della camera di crescita, delle aree di acclimatamento ecc. fino ad arrivare ad una produzione di entità vegetali. Al terzo anno il laboratorio potrà assestarsi ad una produzione massiva di di pezzi mentre il personale sarà preparato ad operare all interno di una metodologia consolidata. Obiettivi Obiettivo principale riorganizzazione del laboratorio con attrezzature per la produzione massiva di Miscanto ed in subordine di Arundo. - Messa a punto dei criteri di moltiplicazione in vitro, di radicazione e di acclimatamento delle giovani plantule radicate in ambiente protetto. - Messa a punto del sesto d impianto, dei metodi d impianto, della pacciamatura (films sottili di amido di mais), degli eventuali sistemi di irrigazione. - Dimostrazione indotta della tesi che un laboratorio di micropropagazione può produrre entità vegetali adatte alla realtà agricola locale lombarda finalizzate ad un uso prettamente energetico. - Ottimizzazione dei processi produttivi di laboratorio nel un quadro dei costi delle piantine di graminacee. 182

195 - Definizione dei costi attraverso l ottimizzazione dei processi produttivi di laboratorio per arrivare al prezzo di vendita delle singole piantine di graminacee. - Definizione dei costi d impianto del prodotto, ipotizzando varie schemi colturali: sesti, irrigazioni, concimazioni, pacciamature. Attività connesse: - Studio di modelli di sostenibilità ambientale per produzioni di poacee all interno delle realtà già organizzate delle aziende agricole. - Studio di modelli per l utilizzo delle colture in ambiti residuali: aree di pertinenza viaria ecc. con particolare attenzione alla chiusura della filiera, produzione di biomassa, utilizzazione del prodotto in combustori aziendali per produzione di energia termica e/o elettrica. - Puntualizzazione di modelli di valutazione ambientale ed economica circa l inserimento delle colture poliennali di graminacee nelle aree a disposizione in realtà non agricole. RISORSE COMPLESSIVE: Attività principale: totali formazione di tecnici di laboratorio da dedicare al progetto e da inserire in azienda, modernizzazione degli impianti: autoclave, camera di crescita, ecc. Attività connesse: totali di , acquisto e messa in funzione di bricchettatrice ad uso aziendale , acquisto e posa nuove caldaie a legna ad alta efficienza per il riscaldamento delle aree produttive , valutazione dei dati e definizione dei modelli ottimali di filiere nelle singole realtà aziendali per dimensioni, orientamento colturale SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA DiNAMo (Distretto Neorurale delle tre Acque di Milano) LOCALIZZAZIONE Il territorio sotteso al Consorzio DiNAMo e al Consorzio Forestale SOGGETTO ATTUATORE Consorzio Forestale del Ticino e Azienda Agricola Guzzafame SOGGETTI COINVOLTI Aziende Agricole del Consorzio e aziende interessate del Territorio RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Azienda Agricola Cascina Guzzafame, fondi previsti dal PSR, conto termico, certificati bianchi. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Due mesi per la messa a regime del laboratorio, tre mesi per l impianto termico ed il bricchettaggio, un anno per la formazione dei tecnici di laboratorio. RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Produzione massiva di piante da biomassa. Chiusura della filiera in ambito aziendale con energia totalmente impiegata per il sostegno produttivo in essere: colture vivaistiche, serre, stalle, abitazioni pertinenziali. Modellistica per analoghe iniziative, valutazione dei dati di campo, bilanci energetici, bilanci finanziari. STATO DI AVANZAMENTO Laboratorio già approntato, caldaie in fase di sostituzione. 183

196 SCHEDA COMPILATA DA dr. For. Dario Bottesini SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 184

197 COD M4.A2.8 TITOLO ATTIVITA INNOVAZIONE DEL PROCESSO PRODUTTIVO E DI COMMERCIALIZZAZIONE DEL RISO: CERTIFICAZIONE SEMENTI, DISCIPLINARI E PIATTAFORMA INFORMATICA DESCRIZIONE ATTIVITA Il Distretto Riso & Rane coordina un progetto finanziato dalla Misura 124 PSR che ha l obiettivo generale di migliorare la qualità del riso prodotto all interno del Distretto, caratterizzando fortemente l offerta del prodotto. Il progetto comprende tutte le fasi di produzione e di commercializzazione del riso e si caratterizza come un azione di Distretto. Si intende sviluppare il progetto in una dimensione pluriennale, rafforzandone tutte le componenti (scientifiche, procedurali, informatiche etc). OBIETTIVI Definizione e attuazione di un progetto di riorganizzazione ed innovazione del processo produttivo e commerciale del riso all'interno del Distretto Rurale Riso e Rane. Produzione e certificazione della semente di varietà di riso strategiche per il Distretto all'interno del Distretto stesso. Definizione e attuazione di un disciplinare di produzione, di un disciplinare qualitativo e di un disciplinare merceologico. Definizione ed attuazione di una piattaforma informatica in grado di recepire le caratteristiche delle produzioni di riso di tutte le aziende agricole appartenenti al Distretto. RISULTATI ATTESI Coordinamento produttivo, sviluppo di disciplinari condivisi, sviluppo della piattaforma informatica. CRITICITA Adesione delle aziende agricole, disponibilità di risorse adeguate allo sviluppo pluriennale dell azione. RISORSE COMPLESSIVE La Misura 124 del PSR ha finanziato il Progetto "Distretto Riso & Rane - Buono, Sano e Vicino-, Progetto per lo sviluppo di una nuova forma organizzativa del settore risicolo: il Distretto Riso & Rane, un'organizzazione con l'agricoltura al centro" per circa di cui il 50% cofinanziati dai partner del progetto. Per il proseguimento pluriennale del progetto la quantificazione delle risorse necessarie è ancora in corso di definizione. Si ipotizza per il prossimo futuro di accedere a finanziamenti comunitari (con particolare riferimento al PSR relativamente alle spese ammissibili) o di altra provenienza (aziende, sponsor). SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA Distretto Rurale Riso & Rane LOCALIZZAZIONE Distretto Riso & Rane SOGGETTO ATTUATORE Distretto Riso & Rane SOGGETTI COINVOLTI Distretto Riso e Rane; Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Economia Management e Metodi quantitativi (DEMM), Dipartimento di Scienze Veterinarie per la Salute, la Produzione Animale e la Sicurezza Alimentare (VESPA), Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali - Produzione, Territorio, Agroenergia (DISAA); Bertone Sementi S.P.A. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Marzo 2015 per la conclusione dell attività finanziata dalla Misura 124 del PSR La tempistica della prosecuzione del progetto, di durata pluriennale, è legata all emanazione dei bandi PSR STATO DI AVANZAMENTO A Marzo 2015 conclusione lavori ed elaborazione relazioni a consuntivo per le azioni finanziate dalla Misura 185

198 124 PSR SCHEDA COMPILATA DA Distretto Riso e Rane Marco Magni 21 ottobre 2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 186

199 COD M4.A3.1 TITOLO ATTIVITA ISTITUZIONE DI MERCATI RISERVATI ALL ESERCIZIO DELLA VENDITA DIRETTA DA PARTE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI DESCRIZIONE ATTIVITA Lo svolgimento di mercati degli agricoltori ha suscitato interesse e partecipazione crescenti, il modello di vendita diretta è stato favorevolmente accolto da quella parte di cittadinanza attenta alla qualità degli alimenti, al problema energetico/ambientale, alla valorizzazione del territorio e delle produzioni tipiche e tradizionali, ad una maggiore consapevolezza e controllo dell origine degli alimenti, alla riduzione dei costi economici e ambientali legati ai cosiddetti food miles (chilometri del cibo). Con D.M. del 20 novembre 2007, emesso in attuazione dell art. 1, comma 1065 della L. 27 dicembre 2006, n. 296 sono stati stabiliti i requisiti uniformi e gli standard per la realizzazione dei mercati riservati alla vendita diretta, anche in riferimento alla partecipazione degli imprenditori agricoli, alle modalità di vendita e alla trasparenza dei prezzi, nonché le condizioni per poter beneficiare degli interventi previsti dalla legislazione in materia; La Regione Lombardia con LR 18 novembre 2013 n.14 Modifiche alla legge regionale 5 dicembre 2008 n.31 concernente i mercati rurali e la promozione dei mercati locali all art. 1 prevede..la Regione favorisce l organizzazione, l allestimento e la promozione di mercati rurali, a cadenza periodica, per la vendita diretta ed esclusiva di prodotti agricoli locali; Pertanto la presente attività intende non solo definire le linee di indirizzo per la programmazione, il coordinamento e la condivisione di iniziative di mercati contadini, ma anche sperimentare nell ambito territoriale di competenza del Comune di Milano per mesi 24 (ventiquattro) nel corso del biennio , su suolo pubblico, l istituzione e lo svolgimento di mercati di vendita diretta di prodotti agricoli. La presente attività sarà propedeutica all adozione di successivo specifico Regolamento. OBIETTIVI Approvazione da parte del Consiglio Comunale del Regolamento dei mercati Agricoli a filiera corta e approvazione di specifico coefficiente Cosap per i mercati agricoli. Valorizzare il territorio agricolo milanese e promuovere i prodotti rurali a filiera corta. RISULTATI ATTESI Regolamentazione dei mercati agricoli a filiera corta Tutela dell immagine dei mercati agricoli Diffusione ed organizzazione programmata dei mercati nelle zone di decentramento coordinamento delle manifestazioni cittadine tra le organizzazioni di categoria ed associazioni. PUNTI DI ATTENZIONE Necessità di rivisitare le procedure amministrative attuali che costituiscono un carico organizzativo ed economico(es. Cosap) per gli organizzatori dei mercati su area pubblica. Disponibilità da parte delle organizzazioni di categoria e delle varie associazioni a coordinarsi e ad integrarsi nell organizzazione dei mercati e delle manifestazioni. SOTTOATTIVITA Programmazione semestrale/annuale dei mercati e delle manifestazioni cittadine anche in raccordo con le zone ai fini del lancio di sperimentazione biennale propedeutica all adozione di regolamento definitivo RISORSE COMPLESSIVE Al momento indeterminate A Regolamento approvato, l istituzione di mercati contadini riconosciuti potrà beneficiare di eventuali contributi e politiche dedicate a valere su risorse ministeriali. In fase di sperimentazione ogni risorsa necessaria a carico dell operatore proponente. SOGGETTO CORDINATORE DELL'ATTIVITA Comune di Milano 187

200 SOTTOATTIVITA 1 Programmazione semestrale/annuale dei mercati e delle manifestazioni cittadine anche in raccordo con le zone ai fini del lancio di sperimentazione biennale propedeutica all adozione di regolamento definitivo DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Programmazione semestrale/annuale dei mercati e delle manifestazioni cittadine anche in raccordo con le zone ai fini del lancio di sperimentazione biennale propedeutica all adozione di regolamento definitivo. LOCALIZZAZIONE 47 località in ambito urbano del Comune di Milano SOGGETTO ATTUATORE Comune di Milano SOGGETTI COINVOLTI operatori agricoli coltivatori diretti, imprenditori agricoli professionali, società agricole di persone e di capitali di cui al D.Lgs. 99/2004, così come modificato e integrato dal d.lgs. 101/2005, anche associati, regolarmente iscritti, presso Camere di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura della Regione Lombardia o delle Provincie immediatamente limitrofe, di cui all art del cc. RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Risorse ministeriali non attualmente disponibili TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Giugno 2014_Giugno 2016 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Consolidamento di mercati agricoli in ambito cittadino STATO DI AVANZAMENTO Pubblicato Avviso delle località disponibili; Pubblicato avviso al pubblico (scadenza 14/11/2014) per la concessione di aree pubbliche che il Comune di Milano destina all istituzione e allo svolgimento dei mercati. SCHEDA COMPILATA DA Marco Lucini-Comune Milano SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 188

201 COD M4.A3.2 TITOLO ATTIVITA MERCATI AGRICOLI A KM 0 NELLE CASCINE DAM Il Distretto Agricolo Milanese (DAM) organizza ormai da alcuni anni i mercati agricoli a km0 nelle cascine milanesi. Si tratta di una forma di commercializzazione dei prodotti delle aziende socie del DAM che favorisce l'incontro diretto tra produttori e consumatori. I mercati agricoli a km0 si svolgono a cadenza mensile a rotazione nelle diverse cascine del DAM e prevedono la commercializzazione diretta dei prodotti di distretto: riso, latte, miele, ortaggi, uova e altri prodotti venduti direttamente da chi produce e nei luoghi di produzione. Il progetto prevede la definizione di un calendario annuale dei mercati, superando l attuale concentrazione degli eventi solo in occasione di alcune manifestazioni (es Cascine aperte). OBIETTIVI Migliorare l'incontro tra domanda e offerta di prodotti alimentari di origine agricola a filiera corta e km0. Promuovere le produzioni agricole locali. Favorire l'espansione del reddito aziendale e il rilancio dell'occupazione in ambito agricolo. Favorire la visibilità dell'agricoltura urbana e delle cascine milanesi attraverso la vendita nei luoghi di produzione. RISULTATI ATTESI Aumento della produzione, dell'occupazione e delle potenzialità di mercato delle aziende agricole urbane. Miglioramento del riconoscimento tra i consumatori urbani delle specificità delle produzioni colturali milanesi e del ruolo delle aziende agricole urbano-rurali. Favorire la cooperazione tra aziende agricole per la vendita congiunta di prodotti di distretto. CRITICITA Particolare attenzione deve essere dedicata a: Tempestiva comunicazione ai consumatori dei giorni e del luogo del mercato agricolo a km0. Miglioramento dell'accessibilità alle cascine milanesi anche con mezzi pubblici e di mobilità dolce (piedi e bicicletta). Coinvolgimento di altri soggetti nell organizzazione e nella pubblicizzazione dei mercati per evitare il rischio di marginalizzazione degli eventi RISORSE COMPLESSIVE In fase di definizione SOGGETTO CORDINATORE ATTIVITÀ DISTRETTO AGRICOLO MILANESE (DAM) LOCALIZZAZIONE Territorio del Comune di Milano SOGGETTO ATTUATORE Aziende agricole aderenti DAM SOGGETTI COINVOLTI Comune di Milano RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE In fase di definizione. Da reperire. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 2015/2017 STATO DI AVANZAMENTO In essere SCHEDA COMPILATA DA Distretto Agricolo Milanese - AT Rurbance 24/10/2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 189

202 COD M4.A3.3 TITOLO ATTIVITA ACCORDO DI FORNITURA FRA DAM E GDO PER COMMERCIALIZZAZIONE PASTA FRESCA, RISO, ORTAGGI, SALUMI Il Distretto Agricolo Milanese (DAM) sta perfezionando alcuni accordi di fornitura con player importanti della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) al fine di proporre ai consumatori urbani prodotti agricoli e prodotti di trasformazione provenienti dalle aziende agricole milanesi. In particolare, viste le buone performance qualitative riscontrate in fase sperimentale (vedi scheda M4.A2.3), il distretto ha già attivato accordi per la vendita al dettaglio dei prodotti di panificazione a marchio DAM, ovvero di pasta fresca e di biscotti per la prima colazione. A questi si affiancheranno il riso (prodotto che necessita di fasi di trasformazione e quindi di procedure organizzative di controllo della qualità), gli ortaggi e i salumi. OBIETTIVI Migliorare l'incontro tra domanda e offerta di prodotti alimentari di origine agricola a filiera corta e km0. Promuovere le produzioni agricole locali. Favorire l'espansione del reddito aziendale e il rilancio dell'occupazione in ambito agricolo. Favorire la visibilità dell'agricoltura urbana e delle cascine milanesi attraverso la riconoscibilità di un marchio comune di distretto DAM. RISULTATI ATTESI Aumento della produzione, dell'occupazione e delle potenzialità di mercato delle aziende agricole urbane. Aumento del riconoscimento tra i consumatori urbani delle specificità delle produzioni colturali milanesi e del ruolo delle aziende agricole urbano-rurali. CRITICITA Particolare attenzione deve essere dedicata all'organizzazione e al coordinamento tra i soggetti coinvolti nella filiera, al fine di garantire il controllo di qualità in tutte le fasi produttive, distributive e commerciali. RISORSE COMPLESSIVE In fase di definizione SOGGETTO CORDINATORE ATTIVITÀ DISTRETTO AGRICOLO MILANESE (DAM) LOCALIZZAZIONE Territorio Comune di Milano SOGGETTO ATTUATORE Aziende agricole aderenti DAM SOGGETTI COINVOLTI Comune di Milano RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE In fase di definizione. Da reperire. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 2015/2017 STATO DI AVANZAMENTO Progettazione in corso SCHEDA COMPILATA DA Distretto Agricolo Milanese - AT Rurbance 24/10/2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 190

203 COD M4.A3.4 TITOLO ATTIVITA IL NUOVO VERZIERE: MERCATI AGRICOLI ITINERANTI TRA LE AZIENDE DEI DISTRETTI DESCRIZIONE ATTIVITA Il NUOVO VERZIERE, ha le seguenti finalità: - creare socialità, - dar vita ad un luogo d incontro tra produttori e cittadinanza, - contribuire ad aggregare i produttori conferendo loro una migliore capacità commerciale, - far vivere ai cittadini una reale esperienza rurale, che permetta loro di toccar con mano il mondo della produzione (tramite laboratori, tavole rotonde ) e quindi organizzando i mercati in ambito rurale (presso le cascine). Il NUOVO VERZIERE nasce per dare la possibilità al consumatore di trovare in un unico luogo, rurale, in mezzo alla natura, tutti i prodotti per il proprio fabbisogno settimanale, ed entrare in contatto diretto con i produttori, gli unici realmente in grado di parlare del proprio prodotto. Un occasione non solo per acquistare prodotti eccellenti, ma anche per cogliere informazioni preziose e partecipare a laboratori e passeggiate organizzate per adulti e bambini. Il progetto de IL NUOVO VERZIERE si propone come una proposta per consumatori attenti che vivono sul territorio e come una nuova forma di acquisto di natura itinerante: a rotazione, verrà ospitato in cascine diverse scelte in base alle loro disponibilità di spazio e organizzativa. SOTTOATTIVITA Si tratta di attività consequenziali non disgiungibili: - Costituire una rete di produttori sul territorio. Una rete che sia lo specchio di un alleanza tra enti, istituzioni, produttori, associazioni e tutti i soggetti che operano per lo sviluppo dell economia locale. - Individuare una pluralità di aziende agricole ospitanti, coincidenti con i produttori ma disposte ad uno sforzo aggiuntivo per far spazio ai colleghi. - Organizzare la partecipazione dei produttori agricoli per soddisfare un paniere, ma con una rotazione tra produttori negli ambiti territoriali e il mantenimento di equilibri tra le diverse realtà distrettuali. - Ruotare la localizzazione dei mercati tra aziende di luoghi territorialmente diversi intorno a Milano così da raggiungere ampie fette di popolazione. - Effettuare una pubblicizzazione ed una diffusione ampia su un appuntamento ricorrente seppur mobile. RISORSE COMPLESSIVE Costo di realizzazione ed avviamento complessivo SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA DiNAMo Distretto Neorurale delle tre Acque di Milano LOCALIZZAZIONE Tutto il comprensorio Metropolitano dal Comune di Milano ai comuni dell area metropolitana inclusa la sua eventuale espansione ai confini della Provincia. SOGGETTO ATTUATORE DiNAMo Distretto Neorurale delle tre Acque di Milano Cascina Forestina/Cascina Zipo SOGGETTI COINVOLTI Le aziende agricole aderenti RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE costituzione della rete, elaborazione del progetto e costituzione della rete supporto ai costi vivi per i primi 10 appuntamenti (circa 1 anno) spese di pubblicizzazione e diffusione 191

204 Finanziamento proprio per sottoscrizione, PSR progetti di rete e Cooperazione TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Da settembre 2014 ad Aprile 2015 (avviamento) Da Maggio a dicembre 2015 (rodaggio e messa a regime) RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Incremento delle vendite dirette di prodotti agricoli, diminuzione dei costi e dell impegno a carico delle aziende stesse, incremento delle relazioni e delle sinergie tra aziende ed operatori. Sensibilizzazione della popolazione all acquisto agricolo e alle produzioni sostenibili. STATO DI AVANZAMENTO Stesura finale del progetto SCHEDA COMPILATA DA Giovanni Molina DiNAMo il 20 ottobre 2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 192

205 COD M4.A3.5 TITOLO ATTIVITA ACCORDI CON PASTICCERIE, RISERIE E DISTRIBUTORI DI ECCELLENZA PER LA PRODUZIONE DI DOLCI (BISCOTTI E TORTE) A BASE DI FARINA DI RISO PER CELIACI DESCRIZIONE ATTIVITA Il Distretto Riso & Rane ha avviato una serie di contatti con soggetti del settore della produzione e della distribuzione per promuovere dolci a base di farina di riso per celiaci. Il progetto intende posizionare le aziende del Distretto in un area di mercato in espansione, favorendo la diversificazione della produzione. Il progetto intende stabilizzare e ampliare le azioni sperimentali sin qui realizzate e si articola nelle seguenti fasi: Utilizzo dei sottoprodotti del riso (rotture) per la produzione di farina destinata a prodotti di pasticceria. Collaborazione con Offelleria Tacchinardi per lo sviluppo di biscotti e torte privi di glutine. Sperimentazione sulle caratteristiche della farina di riso e delle varietà di riso maggiormente idonee al suo utilizzo per le finalità ipotizzate. OBIETTIVI Gli obiettivi sono quelli di: Favorire la diversificazione produttiva delle aziende. Utilizzare nel ciclo di lavorazione sottoprodotti del riso. Garantire la qualità dei prodotti di pasticceria per celiaci. Promuovere una adeguata commercializzazione dei prodotti di pasticceria per celiaci. RISULTATI ATTESI Formalizzare i protocolli e le procedure di produzione di prodotti di pasticceria per celiaci da farina di riso; stabilizzare e ampliare gli accordi per la produzione di pasticceria; ampliare gli accordi per la commercializzazione. CRITICITA Soluzioni tecniche coerenti con gli obiettivi, reperimento delle risorse necessarie, equilibrio economico. RISORSE COMPLESSIVE La stima dei costi è in corso di elaborazione. Si ipotizza per il prossimo futuro di accedere a finanziamenti comunitari (con particolare riferimento al PSR relativamente alle spese ammissibili) o di altra provenienza. SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA Distretto Rurale Riso & Rane LOCALIZZAZIONE Distretto Riso e Rane SOGGETTO ATTUATORE Distretto Riso e Rane SOGGETTI COINVOLTI Le aziende del Distretto coinvolte; Offelleria Tacchinardi; distributori. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE STATO DI AVANZAMENTO Avviata prima sperimentazione SCHEDA COMPILATA DA Distretto Riso e Rane Marco Magni 21 ottobre 2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 193

206 COD M4.A3.6 TITOLO ATTIVITA PARTECIPAZIONE A MERCATI E SAGRE PROMOSSE DAI COMUNI CON PRODOTTI AZIENDALI DESCRIZIONE Il Distretto Riso & Rane promuove la partecipazione delle aziende aderenti a manifestazioni promosse dai Comuni partner e non del Distretto per promuovere i prodotti al fine di favorire il contatto diretto produttori e consumatori e consolidare l identità culturale del territorio stesso. La vendita diretta dei prodotti riguarda principalmente il riso ma anche altri prodotti (salumi, miele e formaggi). L azione vuole sviluppare, sistematizzare e consolidare nel tempo la partecipazione alle manifestazioni. OBIETTIVI Gli obiettivi sono quelli di: favorire la conoscenza diretta da parte dei consumatori delle aziende produttrici, consolidando e fidelizzando il rapporto; rafforzare la collaborazione con i Comuni del territorio per integrare il marketing territoriale e l offerta turistica basata sulla cultura enogastronomica. RISULTATI ATTESI Aumento delle presenze delle aziende nei mercati e nelle sagre; definizione di un calendario annuale delle manifestazioni; aumento delle vendite dei prodotti condivisi. CRITICITA Disponibilità delle aziende; mancanza di un azione efficace di comunicazione; rischio di marginalità delle iniziative. RISORSE COMPLESSIVE La stima dei costi è in corso di elaborazione. Si ipotizza per il prossimo futuro di accedere a finanziamenti comunitari (con particolare riferimento al PSR relativamente alle spese ammissibili) o di altra provenienza (aziende, sponsor) SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA Distretto Rurale Riso & Rane LOCALIZZAZIONE Distretto Riso & Rane SOGGETTO ATTUATORE Distretto & Rane SOGGETTI COINVOLTI Aziende del Distretto, Comuni. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 2015/2020 STATO DI AVANZAMENTO In fase di programmazione SCHEDA COMPILATA DA Distretto Riso e Rane Marco Magni 21 ottobre 2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 194

207 MACROAZIONE 5 - MULTIFUNZIONALITA' AZIONE M5.A1 Ricezione, ospitalità e fruizione spazi aperti AZIONE M5.A2 Attività sociali AZIONE M5.A3 Educazione e didattica 195

208 COD M5.A1.1 TITOLO ATTIVITA VILLE D ACQUA. ALLA SCOPERTA DELLE VILLE STORICHE DESCRIZIONE ATTIVITA Caratteristica dei territori del Distretto Agricolo della Valle Olona è la presenza di impianti storico monumentali che hanno come loro punto di unione la presenza dell acqua nelle vicinanza dei sedimi storici. DAVO propone un percorso tra le ville storiche con attività storico/culturali per promuovere il legame antico che vi è tra la civiltà e l acqua del Fiume Olona. Le ville d acqua selezionate sono: Villa Arconati e il suo parco. Per il sistema d irrigazione secondario e terziario del Villoresi si trova al centro di un sistema idrico minore di irrigazione che porta all ingresso del parco delle groane. Villa Borromeo Visconti di Lainate sull alzaia del canale Villoresi con all interno i giochi d acqua del XVI sec voluti da Pirro I Visconti Borromeo. Villa Shybert di Castellazzo di Rho in sponda Fiume olona. Villa Burba una volta bagnata dal Buzzente. Villa Visconti Banfi punto di arrivo bagnata direttamente dall olona per mezzo del riale di Rho. RISORSE COMPLESSIVE In via di definizione SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA DAVO LOCALIZZAZIONE Valle Olona (Comuni di Rho, Lainate, Arese, Castellazzo di Rho, Parco delle Groane) SOGGETTO ATTUATORE DAVO SOGGETTI COINVOLTI DAVO RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE In via di definizione TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE In via di definizione RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Valorizzare gli impianti storico monumentali all interno della Valle Olona promuovendo il legame antico che vi è tra la civiltà e l acqua del Fiume Olona STATO DI AVANZAMENTO In progress SCHEDA COMPILATA DA Giuseppe Caronni (Presidente DAVO) Marco Pezzetta (Direttore DAVO) Federico Andreotti (Consulente DAVO) SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 196

209 COD M5.A1.2 TITOLO ATTIVITA PERCORSI D'ACQUA. UTILIZZO DEI PERCORSI LUNGO LA RETE IDRICA PRIMARIA DESCRIZIONE ATTIVITA Azione in progress da parte di DAVO per collegare le aree della metropoli rurale seguendo i corsi principali di acque antiche: Fiume Olona, fontanili, torrenti, nonché i canali, dal Villoresi ai Canali Scolmatori, per consentire la fruibilità del territorio senza soluzione di continuità percorrendo i sentieri e le capezzagne presenti lungo i percorsi d acqua. DAVO (e gli altri Distretti Agricoli) si propongono per collaborare nella gestione e la manutenzione degli ambiti verdi di competenza, nelle fasce di rispetto e della rete idrica primaria, sia con interventi di ordinaria manutenzione che con azioni di rinaturalizzazione del paesaggio così come previsto in altre attività già in fase di progettazione esecutiva. RISORSE COMPLESSIVE In via di definizione SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA DAVO LOCALIZZAZIONE Regione Lombardia SOGGETTO ATTUATORE DAVO e i Distretti Agricoli SOGGETTI COINVOLTI DAVO e i Distretti Agricoli RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE In via di definizione TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE In via di definizione RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Consentire la fruibilità del territorio senza soluzione di continuità percorrendo i sentieri e le capezzagne presenti lungo i percorsi d acqua. STATO DI AVANZAMENTO In progress SCHEDA COMPILATA DA Giuseppe Caronni (Presidente DAVO) Marco Pezzetta (Direttore DAVO) Federico Andreotti (Consulente DAVO) SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 197

210 COD M5.A1.3 TITOLO ATTIVITA RETE DI PERCORSI BOSCHIVI DI CONNESSIONE TRA AZIENDE FORESTALI CON RECUPERO EDILIZIO DI CASCINELLI DI CACCIA ED AGRICOLI PER ATTIVITÀ SCIENTIFICA E RICETTIVA DESCRIZIONE ATTIVITA Il progetto individua l ambito agroforestale della valle del Ticino, principalmente in area di salvaguardia naturalistica del Parco, sui terreni delle aziende agroforestali associate al Consorzio Forestale del Ticino. In questo territorio sono presenti vecchi cascinelli di caccia, in stato di abbandono, che possiedono un valore storico geografico significativo. Scopo del progetto è il recupero delle strutture in modo assolutamente spartano, senza modifiche ne di dimensione o struttura ne di impiantistica, con arredi sobri ed economici (brande tavoli). Lo scopo è sia quello di salvaguardare delle strutture esistenti, sia quello di metterle a disposizione per gli studi scientifici realizzati dal parto o da enti di ricerca che richiedano attività di carattere residenziale, così da fornire un supporto a bassissimo impatto. Il recupero prevede il mantenimento delle strutture in tipologia e materiali; la messa in agibilità senza collegamenti impiantistici od opere accessorie. Lo studio delle utenze senza alcun nuovo allacciamento, ma con soluzioni da campo che non prevedano installazioni permanenti. Completerà il recupero il ripristino dei percorsi e dei sentieri forestali senza ulteriori opere invasive e la realizzazione delle strutture provvisionali necessarie alla regolamentazione degli accessi. Trattandosi di ambiti di elevata salvaguardia la fruizione dovrà obbligatoriamente essere limitata ai soggetti che operano nel campo della ricerca scientifica e tecnica sulla biodiversità e il patrimonio boschivo e forestale. RISORSE COMPLESSIVE Le risorse del progetto sono stimate in complessivi ,00 SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA DiNAMo Distretto Neorurale delle tre Acque di Milano LOCALIZZAZIONE Ovest Milano, asse del Ticino: dal Lago Maggiore al Po. SOGGETTO ATTUATORE: Consorzio Forestale del Ticino SOGGETTI COINVOLTI Le aziende Forestali del Consorzio, il Parco della Valle del Ticino RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Finanziamento pubblico da reperirsi. Cofinanziamento di partenariato. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 2 anni dai primi mesi del 2015 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Recupero di edifici di interesse storico. Servizi di interesse ricettivo mirati al supporto della ricerca scientifica STATO DI AVANZAMENTO In fase di progettazione avanzata SCHEDA COMPILATA DA Dario Bottesini per Consorzio Forestale del Ticino e Giovanni Molina DiNAMo SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 198

211 COD M5.A1.4 TITOLO ATTIVITA MOBILITÀ DOLCE NEL TERRITORIO RURALE METROPOLITANO DESCRIZIONE ATTIVITA L attività individua l ambito urbano/rurale metropolitano dal Ticino all Adda e dal Canale Villoresi fino al Po, con l obiettivo di creare una rete intercossessa di percorribilità libera dai mezzi motorizzati e finalizzata a connettere le strutture di ricezione e ospitalità legate al turismo verde, in primis gli agriturismi. Diversi progetti interconnessi potranno concorrere alla promozione della mobilità dolce nel territorio rurale del sistema metropolitano: progetti di ricucitura della rete attualmente esistente, interventi sui nodi critici, armonizzazione dei percorsi, omogeneizzazione della segnaletica, promozione della rete. Obiettivi prioritari del progetto sono: Individuare la rete come attualmente sviluppantesi nel territorio metropolitano, ideare itinerari, collegare i punti d interesse e le loro offerte (agriturismi, centri parco, strutture ricettive, luoghi di pregio storico e naturalistico, paesaggi agrari); Realizzare itinerari di fruizione, tematici e territoriali; Individuare criteri per l uso della viabilità poderale rurale esistente, regolamentando l eventuale uso promiscuo con i mezzi agricoli, eleggendo gli agricoltori gestori e manutentori di questa rete dietro un adeguato ritorno dei costi indotti ed un riconoscimento del lavoro conseguente come lavoro agricolo; Riqualificare i percorsi in ambito promiscuo e di confine e individuare i nodi di criticità e le soluzioni per il loro scioglimento (attraversamenti della rete stradale, tratti di convivenza, collegamento agli ambiti urbani, vicinanza alla rete irrigua, interferenze con aree naturali di salvaguardia ); Redigere una tipologia segnaletica unica per l intera rete, sia per i percorsi, sia per i punti di interesse e di ricettività; Stabilire un percorso autorizzativo unico per l installazione della segnaletica e delle bacheche informative; Valorizzare e promuovere la rete così armonizzata; Rafforzare il ruolo strategico delle connessioni dolci anche per usi non turistici, ma di spostamento quotidiano; Incrementare i servizi indotti per i fruitori della rete. SOTTOATTIVITA Da definire RISORSE COMPLESSIVE Da definire SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA Coordinamento dei Distretti DAM, DAVO, DiNAMo, Riso e Rane LOCALIZZAZIONE Il territorio in cui operano le aziende dei Distretti rurali metropolitani milanesi interconnesso progressivamente con le aziende di altri distretti rurali che sono in avvio SOGGETTO ATTUATORE Il Coordinamento dei distretti rurali dell ambito metropolitano milanese SOGGETTI COINVOLTI Le aziende agricole, gli enti parco, le amministrazioni locali RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Da definire TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Attività di pianificazione in 1 anno, realizzazione degli interventi in 5 anni, attività di promozione in itinere STATO DI AVANZAMENTO Attività da avviare 199

212 SCHEDA COMPILATA DA i Direttori tecnici dei Distretti con la supervisione dei Presidenti ( ) SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI - NOTE - 200

213 COD M5.A2.1 TITOLO ATTIVITA NOCETUM CASCINA CORTE SAN GIACOMO DESCRIZIONE ATTIVITA OBIETTIVI valorizzare le risorse agro-ambientali e agro-alimentari affinché divengano il principale strumento capace di creare percorsi di apprendistato lavorativo, di crescita professionale e promotrici di occasioni di riscatto ed emancipazione per le donne provenienti da storie e condizioni di vulnerabilità ospiti del Centro di Nocetum; sostenere le iniziative rivolte ai nuovi mestieri che emergono da antiche basi e maestrie dei processi di trasformazione della materia prima, evoluzioni e nuove applicazioni nel settore agro-alimentare. Per realizzare i suddetti obiettivi si prevede di: aumentare con i circa 6000 mq di terreno dati in custodia a Nocetum la quantità e la varietà produttiva agricola, in particolare ortofrutticola, insieme alla capacità lavorativa e fruitiva del sito, anche attraverso l'acquisizione di una veste giuridica idonea per operare nel settore agricolo; permettere alle ospiti del Centro di Nocetum di poter sperimentare dei percorsi professionali che promuovano un autonomia lavorativa ed economica nel settore agricolo. RISULTATI ATTESI creare le condizioni affinché iniziative economiche diverse, motivate socialmente, radicate nel territorio, trovino opportunità per farsi conoscere, innescare processi economici nuovi, coordinati e partecipati, nella convinzione che ciò potrà portare giovamento a tutti i soggetti coinvolti oltre che al contesto sociale in cui si opera; consolidare i percorsi di apprendistato lavorativo per le donne coinvolte del territorio provenienti da situazioni di fragilità sociale con reali sbocchi professionali e occupazionali in un contesto territoriale in cui la dimensione ambientale è di importanza primaria e diviene la cornice all interno della quale promuovere e sviluppare un'agricoltura di qualità; implementare i percorsi di didattica-educativa per le scuole e i servizi di formazione. CRITICITA' Accordi di conduzione del campo di altra azienda proprietaria trasformare l iniziativa in una risorsa duratura nel tempo per la produzione agricola, la competenza professionale e l'educazione alla cittadinanza. SOTTOATTIVITA 1 Attività agricola, trasformazione della materia prima e vendita diretta dei prodotti a Nocetum attraverso percorsi di apprendistato lavorativo. RISORSE COMPLESSIVE Circa SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA Comune di Milano 201

214 SOTTOATTIVITA 1 Attività agricola, trasformazione della materia prima e vendita diretta dei prodotti a Nocetum attraverso percorsi di apprendistato lavorativo DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Il Centro di Nocetum si colloca in è un'area urbana connubio tra paesaggio costruito e rurale destinato all agricoltura produttiva di presidio all espansione insediativa. Partendo dalla convinzione che la valorizzazione del capitale umano di un territorio sia elemento imprescindibile per un suo rilancio anche dal punto di vista economico, l'attività vuole stimolare una relazione virtuosa tra recupero delle antiche produzioni, innesto di nuovi mestieri, divulgazione e promozione della coesione sociale attraverso: lo sviluppo della produzione incentrata sull'agricoltura sociale; lo sviluppo della filiera ortofrutticola per la produzione di liquori, conserve, marmellate secondo tradizione monacale e della filiera cerealicola con produzione di pane e prodotti da forno a partire da antichi grani e farine coltivati nel Parco Agricolo Sud Milano con l'obiettivo di potenziare la filiera corta con il sistema di vendita della bottega di Nocetum; una gestione delle risorse impiegate nella coltivazione, lavorazione, distribuzione, vendita in una prospettiva di minimizzazione dell impatto ambientale e riduzione dell utilizzo delle risorse; l'arricchimento dell'offerta formativa e didattico-educativa con metodologie più esperienziali vissute sul campo e l'avvio a mestieri percepiti spesso a livello inferiore quali le maestrie agro-alimentari e artigianali sensibilizzando i giovani, le famiglie, il mondo della scuola e la società tutta. L'avvio dell'attività agricola, l ampliamento delle attività colturali e la trasformazione dei prodotti consentirebbero di creare delle nuove e ulteriori possibilità di impiego per le donne ospiti del centro e per le donne del quartiere provenienti da situazione di fragilità sociale, destinatari primari dell'attività. Queste donne potranno così divenire la risorsa lavorativa principale favorendo l attivazione di processi di qualificazione professionale, contribuendo inoltre a una forma di emancipazione economica. I bisogni fondamentali riguardano la necessità di far acquisire loro abilità e competenze specifiche o di rinforzare quelle già esistenti, per poi sperimentare il sapere acquisito, attraverso una reale opportunità lavorativa da svolgere all'interno di un anno solare, indispensabile per l'attività in campo dove è necessario fare esperienza delle varie lavorazioni agricole e fasi colturali in ogni stagione. L esperienza lavorativa risulta così essere uno strumento che consente alla persona di sentirsi riconosciuta, legittimata e gratificata nelle sue peculiarità e capacità. Sarà necessario, pertanto, allestire strutture e acquistare attrezzature per attuare tutte le fasi della filiera produttiva, dalla coltivazione alla vendita del prodotto fresco o trasformato. Inoltre si punterà alla messa a punto di un modello che renda l'attività agricola un ecosistema al centro della comunità, in grado di sostenersi nel tempo da un punto di vista biologico, organizzativo, economico e sociale in modo che gli ospiti (mamme e bambini) possano sviluppare un forte senso di responsabilità verso l iniziativa, farla propria e trasmettere in prima persona l importanza di questa esperienza e del concetto di cura e di bello. Il Centro di Nocetum potrà accogliere il cittadino-visitatore mostrando un esempio di gestione sostenibile e di responsabilità economica e sociale messo a beneficio di tutta la collettività. LOCALIZZAZIONE Milano, Cascina Corte S. Giacomo, via S. Dionigi 77. SOGGETTO ATTUATORE Nocetum Società Cooperativa Sociale SOGGETTI COINVOLTI Comune di Milano, Azienda Agricola Arioli Cugini s.s. RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Circa TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 12 mesi; novembre 2014-novembre 2015 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI avviare l'attività agricola a Nocetum; strutturare percorsi di apprendimento lavorativo nel settore agro-alimentare; far acquisire alle donne coinvolte competenze professionali specifiche da spendere sul mercato del lavoro al termine dell accoglienza e/o dar loro la possibilità di implementare le conoscenze professionali di base già acquisite; consolidare i percorsi di autonomia lavorativa ed economica indirizzati alle ospiti della Centro di 202

215 Nocetum che favoriscano opportunità lavorative anche temporanee. STATO DI AVANZAMENTO In fase di avvio SCHEDA COMPILATA DA Maddalena Tommasone Nocetum 23/10/2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 203

216 COD M5.A2.2 TITOLO ATTIVITA ATTIVITA SOCIALI AZIENDE DAM DESCRIZIONE ATTIVITÀ Il Distretto Agricolo Milanese (DAM) promuove, nelle aziende agricole aderenti, progetti sociali basati sulla capacità di inclusione nel contesto rurale e nelle attività agricole; la collocazione nel territorio urbano delle aziende agricole favorisce l integrazione delle attività sociali con i progetti già attivi nella città. Il DAM intende consolidare e sviluppare questa dimensione coinvolgendo un numero crescente di aziende e ipotizzando un coordinamento finalizzato a capitalizzarne i risultati. Allo stato attuale, le attività sociali svolte dalle aziende sono rivolte a disabili, adolescenti e adulti in difficoltà, immigrati, ma potrebbero ampliarsi in futuro anche ad altri ambiti di intervento. OBIETTIVI Consolidare e sviluppare le attività sociali delle aziende aderenti con il coordinamento del DAM ampliando le aree di intervento. Raccordare le attività sociali delle singole aziende al contesto sociale della metropoli capitalizzandone i risultati e integrando le azioni con le policy pubbliche. Per le attività rivolte agli immigrati, potenziare la superficie messa a disposizione degli orti multietnici. Comunicare nel modo più ampio possibile le potenzialità offerte dalla presenza delle imprese del DAM nel vissuto della collettività insediata. RISULTATI ATTESI Aumento del numero delle aziende che svolgono attività sociali. Ampliamento dei target di riferimento delle attività sociali. Ampliamento delle tipologie di attività sociali. Elaborazione e implementazione di un sistema di monitoraggio e di bilancio sociale delle attività sociali svolte dalle aziende agricole. Rafforzamento del coordinamento delle attività sociali. Messa a punto di protocolli con gli Enti pubblici e con Associazioni sociali. CRITICITÀ Scarsa disponibilità di spazi attrezzati per le attività sociali; problemi di accessibilità alle aziende agricole con servizi di trasporto pubblici o di mobilità dolce, con particolare riferimento ai disabili; informalità delle attività svolte; necessità di personale qualificato. SOTTOATTIVITA M5.A2.2a Cascina Basmetto Azienda Agricola G.Papetti M5.A2.2b Cascina Campi- Azienda Agricola Campi M5.A2.2c Cascina Caldera Società Agricola Caldera M5.A2.2d Cascina Sora Azienda Agricola Paloschi RISORSE COMPLESSIVE Le risorse complessive degli interventi saranno quantificate in dettaglio in itinere, in relazione all incremento delle sottoattività per azienda. Si ipotizza di presentare candidature a valere sul PSR , sul POR Regione Lombardia FSE, su altri Programmi Operativi Nazionali relativi ai Fondi Strutturali (es PON Inclusione sociale, PON Città metropolitane) e su altri Programmi comunitari (es.fei). Altri finanziamenti potranno essere reperiti da bandi di Fondazioni, da sponsor privati e da altri Enti pubblici. SOGGETTO CORDINATORE ATTIVITÀ DISTRETTO AGRICOLO MILANESE (DAM) 204

217 SOTTOATTIVITA M5.A2.2a Cascina Basmetto Azienda Agricola G.Papetti DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA L Azienda Agricola Basmetto di G.Papetti ospita da tempo un laboratorio per persone disabili gestito da un Associazione locale; si intende dare stabilità a questa attività predisponendo spazi adeguati e coperti (come descritto nella Scheda M3.A1.2a). Il progetto prevede: a) la predisposizione di un laboratorio attrezzato per attività sociali comprensivo di aula didattica, nei locali recuperati; b) il consolidamento e l ampliamento delle attività sociali tramite protocollo con diverse associazioni LOCALIZZAZIONE Cascina Basmetto, via Chiesa Rossa 265, Milano SOGGETTO ATTUATORE Azienda Agricola G. Papetti SOGGETTI COINVOLTI Comune di Milano, Associazioni sociali RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE La stima dei costi è in corso di elaborazione. Si ipotizza di richiedere finanziamenti a valere sul PRS e su altri bandi di finanziamento pubblici e privati TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 2015/2017 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Consolidamento e ampliamento delle attività sociali STATO DI AVANZAMENTO progetto di massima SCHEDA COMPILATA DA Distretto Agricolo Milanese - AT Rurbance 27/10/2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE SOTTOATTIVITA M5.A2.2b Cascina Campi- Azienda Agricola Campi DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA L azienda Campi è una azienda agricola e agri-turistica situata nei pressi del parco di Trenno. La famiglia Campi divenne affittuaria della cascina nel 1928: quella attuale è la quarta generazione che vi abita e lavora. La Cascina Campi è anche una fattoria sociale in quanto da anni ospita, in collaborazione con il Comune di Milano, adulti e minori in difficoltà per un percorso formativo lavorativo e borsa lavoro. Inoltre, su richiesta di Istituti Superiori di Milano, accoglie alunni sospesi dalla scuola con un progetto di alternanza scuola-lavoro. Il progetto punta a consolidare e ampliare le attività sociali svolte, qualificando e monitorando la ampia gamma di interventi rivolti sia a persone adulte che minori, persone segnalate dai servizi sociali, alternanza scuola-lavoro per ragazzi sospesi in ambito scolastico, borse lavoro per adulti, minori messi in prova dal Tribunale dei minori, ragazzi di comunità di accoglienza ). In particolare, in collaborazione con l associazione Campacavallo, che ha sede nella Cascina Campi, si intende potenziare le attività di ippoterapia e dell arte circense rivolte a bambini e famiglie, persone con disabilità e ragazzi in difficoltà. LOCALIZZAZIONE Cascina Campi, Via Fratelli Rizzardi 15, Milano SOGGETTO ATTUATORE Azienda Agricola Campi SOGGETTI COINVOLTI Comune di Milano, Associazione Campacavallo, Associazioni sociali, Scuole superiori, Consiglio di zona 7 205

218 RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE La stima dei costi è in corso di elaborazione. Si ipotizza di richiedere finanziamenti a valere sul PRS e su altri bandi di finanziamento pubblici e privati TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 2015/2017 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Consolidamento e ampliamento delle attività sociali STATO DI AVANZAMENTO progetto di massima SCHEDA COMPILATA DA Distretto Agricolo Milanese - AT Rurbance 27/10/2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE SOTTOATTIVITA M5.A2.2c Cascina Caldera Società Agricola Caldera DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA La Società agricola Cascina Caldera ha sviluppato nel tempo un ampia gamma di attività didattiche e sociali. Offre ospitalità agli studenti degli Istituti superiori per progetti di alternanza scuola lavoro e adulti in difficoltà. Le attività sono svolte in coordinamento con quelle realizzate nella Cascina Campi. Il progetto prevede: a) il consolidamento e il potenziamento delle attività sociali e il loro monitoraggio in collaborazione con la Cascina Campi; b) la destinazione di una parte del complesso rurale ad attività sociali tramite convenzione con un associazione che preveda il recupero e la manutenzione dei locali (come già descritto nella Scheda M3.A1.2c) LOCALIZZAZIONE Cascina Caldera, via Caldera 65, Milano SOGGETTO ATTUATORE Società agricola Cascina Caldera SOGGETTI COINVOLTI Comune di Milano, Istituti superiori, associazioni RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE La stima dei costi è in elaborazione Si ipotizza di richiedere finanziamenti a valere sul PSR e su altri bandi pubblici e privati. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 2015/2017 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Ampliamento e consolidamento attività sociali STATO DI AVANZAMENTO progetto di massima SCHEDA COMPILATA DA Distretto Agricolo Milanese - AT Rurbance 27/10/2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 206

219 SOTTOATTIVITA M5.A2.2d Cascina Sora Azienda Agricola Paloschi DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA L'Azienda Agricola Paloschi opera nella Cascina Sora, situata a Milano nel crocevia dei tre parchi della zona: Bosco in città, Parco di Trenno e Parco delle Cave. E' una costruzione dei primi del '900 adibita in un primo tempo a ricovero dei muli che trainavano i carrelli per l'adiacente fornace (ora scomparsa) ed in seguito ad allevamento di bovini. Attualmente l azienda agricola opera nell allevamento di cavalli da vita. L azienda Agricola Paloschi ha partecipato al progetto Urban Cooking & Gardening: grow food, grow people, grow communities promosso dal Comune di Milano e dal Forum della Città mondo insieme ad alcune cooperative sociali finanziato dal Fondo Europeo per l Integrazione dei cittadini di Paesi terzi (FEI), Azione 6, Annualità Il progetto ha individuato la tematica dell agricoltura e dell alimentazione e lo strumento dell orto urbano come elementi in grado di promuovere e rafforzare il dialogo interculturale e stimolare l integrazione tra società ospitante e cittadini stranieri attraverso la formazione per la conduzione di orti urbani e offrendo l opportunità di un percorso formativo messo a disposizione da parte di docenti esperti. L Azienda Agricola Paloschi ha offerto in comodato d uso il campo scuola per le attività di formazione alla conduzione degli orti urbani, che hanno coinvolto oltre 50 migranti originari di paesi terzi. L azienda intende consolidare e potenziare questa esperienza, proponendola anche ad altre aziende con il coordinamento DAM, in accordo con il Comune di Milano. LOCALIZZAZIONE Cascina Sora, Via Privata Sora 6, Milano SOGGETTO ATTUATORE Azienda agricola Paloschi SOGGETTI COINVOLTI Comune di Milano, Associazioni di immigrati, Forum della Città mondo, cooperative sociali RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE La stima dei costi è in via di elaborazione. E prevista la presentazione di un nuovo progetto a valere sui bandi del Fondo Europeo per l integrazione dei cittadini di paesi terzi (FEI) che raccolga gli sviluppi del progetto Urban Cooking & Gardening: grow food, grow people, grow communities, considerati i buoni risultati raggiunti. Si ipotizza di richiedere altri finanziamenti a valere sul PRS e sul altri bandi pubblici e privati. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 2015/2016 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Ampliamento e consolidamento Orti Multietnici STATO DI AVANZAMENTO progetto di massima SCHEDA COMPILATA DA Distretto Agricolo Milanese - AT Rurbance 27/10/2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 207

220 COD M5.A2.3 TITOLO ATTIVITA COOPERATIVA SOCIALE AGRICOLA IMPIEGO DI SOGGETTI SOCIALMENTE SVANTAGGIATI NELLE ATTIVITÀ AGRICOLE E RECUPERO DI STRUTTURE RURALI DESCRIZIONE ATTIVITA La Coop.Giovannni è impegnata nell inserimento di soggetti svantaggiati nell ambito aziendale. Gli stessi sono seguiti in un percorso lavorativo volto a migliorare le loro capacità/conoscenze con lo scopo di acquisire professionalità ed autonomia. Attualmente sono inseriti nei lavori agricoli ed alla cura degli animali bovini. Nuovi inserimenti vengono valuti di volta in volta dal CDA sulle effettive capacità aziendali di dare occupazione. Le attività sono finalizzate a favorire l inserimento del soggetto svantaggiato nella società, ma anche a far conoscere la realtà imprenditoriale agricola. Saranno gli stessi soggetti, che attraverso il percorso formativo hanno acquisito sicurezza, senso di appartenenza e competenza, che presenteranno i progetti aziendali. SOTTOATTIVITA Attività parallele: Recupero fabbricato rurale, Cascina Borda, per: - laboratori sociali, anche in collaborazione con istituzioni pubbliche su progetti legati al disagio psichico; - sala accoglienza e degustazione per visitatori, scuole, università della terza età, famiglie, gruppi sportivi. Recupero di altri fabbricati rurali, a sud della tenuta: - Mulino Vecchio, per lavorazione delle farine aziendali e forno per la lavorazione del pane; - Mulino Basso, casa da destinare ad alloggi per uso sociale. Attività consequenziali: Progetto orto, volto a recuperare specie in via di estinzione e coltivazioni orticole. Riqualificazione coltivazione piccoli frutti di bosco. Valorizazione delle trasformazioni presso il laboratorio aziendale. RISORSE COMPLESSIVE: Previsione di investimento da reperire su più fonti di finanziamento non proprie SOGGETTO COORDINATORE AZIONE DiNAMo Distretto Neorurale delle tre Acque di Milano LOCALIZZAZIONE: Tenuta Mandelli di Cassolnovo SOGGETTO ATTUATORE: Cooperativa Sociale Agricola Giovanni RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Liberalità (immediate disponibili) Altre risorse da reperirsi TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 12 mesi RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Incremento vendita prodotti aziendali commercializzazione prodotti zootecnici STATO DI AVANZAMENTO Studio di fattibilità economica. SCHEDA COMPILATA DA Cooperativa Sociale Agricola Giovanni, Giovanni Molina, DiNAMo il 20 ottobre 2014 SCHEDA AGGIORNATA DA ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 208

221 COD M5.A2.4 TITOLO ATTIVITA COOPERATIVA SOCIALE CONTINA - INCREMENTO DELL ATTIVITÀ AGRICOLA A SCOPI RIEDUCATIVI E DI RECUPERO SOCIALE DESCRIZIONE ATTIVITA La Cooperativa Sociale Contina è una cooperativa sociale mista: di tipo A con finalità di assistenza residenziale diretta a soggetti svantaggiati ed anche di tipo B, con finalità di recupero lavorativo e sociale che intende rispondere, con modalità articolate e plurime di accoglienza alle situazioni di disagio che interessano oggi i giovani, attraverso la vita di comunità e l inserimento lavorativo. Allo scopo di perseguire quanto nell oggetto dell attività e considerata l importanza che può rivestire l agricoltura negli interventi di inclusione sociale e nel recupero del benessere psicofisico individuale, intende ampliare e rinnovare l attività agricola come fonte economica individuale per gli ospiti. Nel corso degli ultimi anni l attività agricola all interno della cooperativa ha conosciuto un crescendo di importanza, sia in ottica sociale e terapeutica, sia per il valore economico ed etico di garantire cibo e sostentamento alla comunità che risiede presso il nucleo rurale, oltre ad offrire un servizio professionalizzante che porti alla crescita delle capacità lavorative, all acquisizione di specifiche competenze nel lavoro agricolo. Obbiettivi prioritari del progetto sono pertanto: Incrementare le occasioni terapeutiche di lavoro agricolo. Incrementare le possibilità di reinserimento lavorativo. Aumentare la produzione zootecnica soprattutto nel settore avicolo. Accrescere la diversificazione colturale, l innovazione di prodotto nell ambito orticolo. Aumentare le trasformazioni sia degli ortaggi, incrementando l attività del laboratorio alimentare già sviluppata ed inserita nel progetto di coordinamento dei laboratori del Distretto DiNAMo. Incrementare la valorizzazione dei prodotti agricoli ed i servizi legati alle attività connesse presso la propria struttura attraverso l adeguamento normativo ed igienico sanitario del fabbricato, già sede di punto Parco, per avviare la ristorazione agrituristica. SOTTOATTIVITA 1 Incremento attività agricola 1.1 Ampliamento delle coltivazioni ortive; 1.2 Impianto di piccolo frutteto di specie antiche. 2 Recupero e ricostruzione ricoveri zootecnici, per: 2.1 Ricostruzione stalla bovini (10-20 capi), ricovero avicoli ( capi); 2.2 Ricoveri allevamento cani (5 fattrici per 30 cuccioli anno). 3 Recupero di fabbricati del nucleo rurale storico della cascina a scopi agrituristici 3.1 Edificio già Punto Parco del PASM, recupero e messa a norma per avvio ristorazione agrituristica e sala accoglienza e degustazione per visitatori, scuole, università della terza età, famiglie, gruppi sportivi. 3.2 Edifici annessi: ampliamento della cucina e del laboratorio di preparazione alimentare per la trasformazione diretta di prodotti agricoli (in connessione al progetto LaboG del Consorzio DiNAMo 3.3 Laboratori sociali, anche in collaborazione con istituzioni pubbliche su progetti legati al disagio sociale RISORSE COMPLESSIVE Previsione complessiva di investimento da reperire su più fonti di finanziamento non proprie 209

222 SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA DiNAMo Distretto Neorurale delle tre Acque di Milano SOTTOATTIVITA 1 - Incremento attività agricola DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Progetto orto, nuove colture e metodi agricoli sostenibili sperimentali con l ausilio di macchinari specifici ed installazione di un nuovo tunnel volto a incrementare la quota invernale di coltivazioni orticole. Incremento delle produzioni e dell attività di trasformazione connessa e finalizzata a superare l autoconsumo ed ampliare la vendita diretta (anche di trasformati) e nella valorizzazione agrituristica. LOCALIZZAZIONE Cascina Contina, Rosate, (MI) SOGGETTO ATTUATORE: Contina Cooperativa Sociale SOGGETTI COINVOLTI Trasferimento della conoscenza e supporto tecnico delle aziende del Distretto RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Risorse proprie - Liberalità Presentazione progetto a fondazione ENEL CUORE ONLUS per ,00 Altre risorse: manodopera interna per le costruzioni. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 12 mesi novembre 2014-Novembre 2015 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Aumento dei Servizi connessi all attività Agricola e beneficio per gli ospiti della Comunità STATO DI AVANZAMENTO In fase progettuale SCHEDA COMPILATA DA Giovanni Molina, DiNAMo e Dolores Sgariboldi, Cascina Contina SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE SOTTOATTIVITA 2 - Recupero e ricostruzione ricoveri zootecnici DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Sistemazione dei fabbricati e delle strutture esistenti (recinti) e costruzione nuovi pollai per allevamento avicolo, ricostruzione stalletta bovini con inserimento capi di razza Varzese e Limousine, deposito legname (per il riscaldamento a biomassa), platea letame e vasca colaticcio. Richiesta di Parere Tecnico Agronomico e di autorizzazione paesaggistica, permesso di costruire. In prospettiva, e soprattutto in relazione al valore terapeutico per il personale, è in progetto un allevamento di cani con 5 fattrici e 30 cuccioli. LOCALIZZAZIONE Cascina Contina, Rosate, (MI) SOGGETTO ATTUATORE: Contina Cooperativa Sociale SOGGETTI COINVOLTI 210

223 Trasferimento della conoscenza e supporto tecnico delle aziende del Distretto RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Risorse proprie - Liberalità PSR Altre risorse: manodopera interna per le costruzioni. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 30 mesi giugno Dicembre 2016 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Aumento dei Servizi connessi all attività agricola e beneficio per gli ospiti della Comunità. Valorizzazione Agrituristica. STATO DI AVANZAMENTO In fase progettuale, parziale autocostruzione di strutture zootecniche. SCHEDA COMPILATA DA Giovanni Molina, DiNAMo e Dolores Sgariboldi, Cascina Contina SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE SOTTOATTIVITA 3 - Recupero di fabbricati del nucleo rurale storico della cascina a scopi agrituristici DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Attività agrituristica connessa alla attività agricola. Ampliamento dell attività agricola, richiesta del certificato di connessione, adeguamento degli spazi agrituristici e delle strutture esistenti su indicazione dell ASL e degli uffici comunali, richiesta di autorizzazione paesaggistica-autorizzazione edilizia. LOCALIZZAZIONE Cascina Contina, Rosate, (MI) SOGGETTO ATTUATORE: Contina Cooperativa Sociale SOGGETTI COINVOLTI Trasferimento della conoscenza e supporto tecnico delle aziende del Distretto. RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Risorse proprie - Liberalità Altre risorse: manodopera interna per le costruzioni e gli impianti laddove possibile. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 6 anni gennaio dicembre 2016 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Avviamento dell attività agrituristica e valorizzazione dell attività agricola. STATO DI AVANZAMENTO Fase progettuale e autorizzativa sugli edifici conclusa, interventi di ristrutturazione su opere interne già in fase di rifinitura. In corso di richiesta dei certificati di connessione e collegamento alla attività agricola in fase progettuale avanzata. Avviamento ristorazione nel SCHEDA COMPILATA DA Giovanni Molina, DiNAMo e Dolores Sgariboldi, Cascina Contina SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 211

224 COD M5.A3.1 TITOLO ATTIVITA EDUCAZIONE E DIDATTICA AZIENDE DAM DESCRIZIONE ATTIVITÀ Il Distretto Agricolo Milanese (DAM) promuove, con le aziende agricole aderenti, progetti educativi e didattici basati sulla valorizzazione della cultura rurale. Il DAM intende valorizzare la cultura contadina e potenziare il ruolo didattico e formativo delle aziende agricole come momento importante dell offerta culturale della metropoli milanese e del percorso di crescita di bambini e adulti che vivono in contesto urbano. Le attività sono rivolte a bambini, famiglie e adulti e hanno lo scopo di far conoscere dal vivo le attività agricole e la cultura rurale del territorio metropolitano milanese. Molte aziende aderenti al DAM sono Fattorie didattiche accreditate dalla Regione Lombardia, altre svolgono attività didattiche in modo informale. Con il coordinamento del DAM, il progetto intende ampliare il numero di aziende impegnate in attività didattiche e formative, formalizzare e valorizzare le attività svolte informalmente e promuovere momenti di aggiornamento per gli agricoltori (in collaborazione con il progetto Fattorie didattiche della Regione Lombardia) incentrati sulla specificità del fare didattica rurale nel contesto metropolitano milanese. OBIETTIVI Consolidare e sviluppare le attività didattiche e formative delle aziende aderenti. Aumentare il numero di Fattorie didattiche accreditate. Capitalizzare le esperienze in corso e le buone pratiche. Migliorare la comunicazione con le scuole. Migliorare l immagine delle aziende agricole e del Consorzio DAM nei confronti dell opinione pubblica. Promuovere la formazione degli agricoltori milanesi. Favorire il monitoraggio e la capitalizzazione dei risultati delle attività didattiche. RISULTATI ATTESI Aumento del numero delle aziende che svolgono attività didattiche. Ampliamento del numero di scuole coinvolte e dell utenza individuale/di gruppo di bambini e adulti. Ampliamento del numero di Fattorie Didattiche accreditate. Elaborazione e implementazione di un sistema di monitoraggio. Realizzazione di percorsi formativi ad hoc per gli agricoltori. CRITICITÀ Scarsa disponibilità di spazi attrezzati per le attività didattiche. Problemi di accessibilità alle aziende agricole con servizi di trasporto pubblici o di mobilità lenta. Informalità delle attività svolte. Necessità di personale qualificato. SOTTOATTIVITA M5.A3.1a Cascina Battivacco - Azienda Agricola Fedeli M5.A3.1b Cascina Caldera - Società Agricola Caldera M5.A3.1c Cascina Campazzo - Azienda Agricola Falappi M5.A3.1d Cascina Campi - Azienda Agricola Campi M5.A3.1e Cascina Cavriana - Azienda Agricola Fratelli Martini M5.A3.1f Cascina Sora - Azienda Agricola Paloschi RISORSE COMPLESSIVE Le risorse complessive degli interventi saranno quantificate in dettaglio in itinere in relazione all incremento delle sottoattività per azienda. Si ipotizza di presentare candidature a valere sul PSR Regione Lombardia , sul POR Regione Lombardia FSE, su altri Programmi comunitari. Altri finanziamenti potranno essere reperiti da bandi di Fondazioni, da sponsor privati e da altri Enti pubblici. 212

225 SOGGETTO CORDINATORE ATTIVITÀ DISTRETTO AGRICOLO MILANESE (DAM) SOTTOATTIVITA M5.A3.1a Cascina Battivacco - Azienda Agricola Fedeli DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA La Cascina Battivacco testimonia la tradizione rurale presente nella zona Barona, parte periferica della città di Milano chiusa ad est ed ovest tra il Naviglio Grande ed il Naviglio Pavese, territorio storicamente ad alta vocazione agricola collegato Parco Agricolo Sud Milano. Dal 1965 è sede della Società Agricola Fedeli, azienda agricola a conduzione familiare. Da diversi anni Cascina Battivacco accoglie le scuole per visite all azienda agricola e ha dato vita ad un progetto educativo per far conoscere, in particolare ai giovani, l attività agricola ed il suo valore economico, tecnologico, ambientale, alimentare, sociale e culturale, educando al consumo attivo ed al rispetto dell ambiente. Dal 2008 Cascina Battivacco è Fattoria Didattica accreditata da Regione Lombardia, garanzia di qualità e accuratezza dell offerta formativa e del servizio. L'attività didattica si distingue in: a) Didattica per le scuole: proposte per tutti gli ordini e gradi; b) Didattica extra-scuola: corsi per adulti e famiglie; campus per bambini e ragazzi; c) Didattica equestre: corsi di educazione alla cura del cavallo ed alla pratica equestre; pet terapy per bambini, ragazzi ed adulti anche con disabilità psico-fisiche (in collaborazione con associazioni/cooperative sociali). Il progetto di ampliamento delle attività didattiche si articola nella: a) realizzazione di un percorso naturalistico e di un giardino terapeutico presso la zona umida di prossima apertura; b) realizzazione di un museo aziendale (luogo ancora da identificare); c) garanzia della continuità della didattica equestre al coperto anche durante la stagione invernale; d) realizzazione di orti-didattici per la parte pratica dei corsi di formazione per adulti. LOCALIZZAZIONE Cascina Battivacco, Via Barona 11. Milano SOGGETTO ATTUATORE Azienda Agricola Fedeli SOGGETTI COINVOLTI Regione Lombardia, Comune di Milano, Associazioni sociali, scuole. RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE La stima dei costi è in corso di elaborazione. Si ipotizza di richiedere finanziamenti a valere sul PRS e su altri bandi di finanziamento pubblici e privati. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 2015/2017 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Consolidamento e ampliamento delle attività didattiche STATO DI AVANZAMENTO Progetto di massima SCHEDA COMPILATA DA Distretto Agricolo Milanese - AT Rurbance 27/10/2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 213

226 SOTTOATTIVITA M5.A3.1b Cascina Caldera - Società Agricola Caldera DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA La Società agricola Cascina Caldera ha sviluppato nel tempo un ampia gamma di attività didattiche e sociali. Nel campo della didattica offre percorsi didattici all interno della Cascina e nell adiacente Parco delle Cave. Le attività sono svolte in coordinamento con quelle realizzate nella Cascina Campi e con diverse associazioni quali Campacavallo e Penne d asino, che sviluppano percorsi di avvicinamento e conoscenza degli equini (asini e cavalli). Il progetto prevede: c) il consolidamento e il potenziamento delle attività didattiche e il loro monitoraggio in collaborazione con la Cascina Campi; d) l ampliamento dell offerta didattica attraverso l utilizzo degli spazi ripristinati ad aula didattica (come evidenziato nella Scheda M3.A1.2). LOCALIZZAZIONE Cascina Caldera, via Caldera 65, Milano SOGGETTO ATTUATORE Società agricola Cascina Caldera SOGGETTI COINVOLTI Comune di Milano, scuole, Associazioni Campacavallo e Penne d asino, altre associazioni. RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE La stima dei costi è in elaborazione Si ipotizza di richiedere finanziamenti a valere sul PSR e su altri bandi pubblici e privati. RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Ampliamento e consolidamento attività didattiche. STATO DI AVANZAMENTO Progetto di massima SCHEDA COMPILATA DA Distretto Agricolo Milanese - AT Rurbance 27/10/2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE SOTTOATTIVITA M5.A3.1c Cascina Campazzo - Azienda Agricola Falappi DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA L azienda agricola Falappi opera nella Cascina Campazzo che si trova nel Parco del Ticinello. L'azienda Falappi alleva bovini e coltiva mais, frumento e foraggere che garantiscono l'alimentazione del bestiame. L azienda Falappi sviluppa da tempo attività didattiche rivolte a gruppi organizzati e scolaresche, soprattutto della zona. I percorsi didattici comprendono visite guidate di conoscenza dell'ambiente agricolo e del territorio e attività dirette di piantumazione. Il progetto prevede il potenziamento delle attività didattiche da realizzare nel nuovo spazio recuperato (come descritto nella Scheda M3.A1.2) che sarà adibito ad aula e laboratorio didattico. LOCALIZZAZIONE Cascina Campazzo, via Dudovic 10, Milano SOGGETTO ATTUATORE Azienda Agricola Falappi SOGGETTI COINVOLTI Comune di Milano, scuole RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE La stima dei costi è in elaborazione Si ipotizza di richiedere finanziamenti a valere sul PSR e su altri bandi pubblici e privati. RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Ampliamento e consolidamento attività didattiche STATO DI AVANZAMENTO Progetto di massima SCHEDA COMPILATA DA Distretto Agricolo Milanese - AT Rurbance 27/10/

227 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE SOTTOATTIVITA M5.A3.1d Cascina Campi - Azienda Agricola Campi DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA L Azienda Agricola Campi ha una consolidata esperienza nel campo delle attività didattiche (rivolte a bambini e ragazzi dalla scuola di infanzia fino alla scuola secondaria) e opera in collaborazione con l Assessorato all Educazione dal Le visite si svolgono in azienda e nei parchi limitrofi. Le attività didattiche (visite e laboratori) si svolgono nella Mini Farm (pecore, capre e animali da cortile) che ha sostituito l allevamento dei suini. L azienda è accreditata come agriturismo didattico e ospita eventi culturali e sociali promossi dal Consiglio di zona e da altri soggetti. Il progetto prevede il consolidamento e il potenziamento delle attività didattiche e il loro monitoraggio in collaborazione con la Cascina Caldera. LOCALIZZAZIONE Cascina Campi, via Fratelli Rizzardi 15, Milano SOGGETTO ATTUATORE Azienda agricola Campi SOGGETTI COINVOLTI Comune di Milano, scuole e altre associazioni. RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE La stima dei costi è in elaborazione Si ipotizza di richiedere finanziamenti a valere sul PSR e su altri bandi pubblici e privati. RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Ampliamento e consolidamento attività didattiche STATO DI AVANZAMENTO Progetto di massima SCHEDA COMPILATA DA Distretto Agricolo Milanese - AT Rurbance 27/10/2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE SOTTOATTIVITA M5.A3.1e Cascina Cavriana - Azienda Agricola Fratelli Martini DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA L Azienda Agricola Fratelli Martini è attiva nella Cascina Cavriana e si caratterizza per la floricultura. Svolge attività didattiche informali presso le scuole in quanto finora non dispone di spazi didattici adeguati. Il progetto prevede la realizzazione di una offerta didattica caratterizzata da percorsi esperienziali rivolti a bambini e adulti, in particolare su tre ambiti: produzione miele, pane, fiori e piante. Saranno messi a disposizione anche spazi autogestiti per gli apicoltori e per l autoraccolta. Le attività si svolgeranno negli spazi recuperati (come descritto nella scheda M3.A1.2). LOCALIZZAZIONE Cascina F.lli Martini, via Cavriana 55/60, Milano SOGGETTO ATTUATORE Società agricola F.lli Martini SOGGETTI COINVOLTI Comune di Milano, scuole e altre associazioni RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE La stima dei costi è in elaborazione Si ipotizza di richiedere finanziamenti a valere sul PSR e su altri bandi pubblici e privati. RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Ampliamento e consolidamento attività didattiche STATO DI AVANZAMENTO Progetto di massima 215

228 SCHEDA COMPILATA DA Distretto Agricolo Milanese - AT Rurbance 27/10/2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE SOTTOATTIVITA M5.A3.1f Cascina Sora - Azienda Agricola Paloschi DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA L'Azienda Agricola Paloschi opera nella Cascina Sora, situata a Milano nel crocevia dei tre parchi della zona: Bosco in città, Parco di Trenno e Parco delle Cave. Attualmente l azienda agricola opera nell allevamento di cavalli da vita. La Cascina Sora è accreditata in Regione Lombardia come agriturismo didattico e sta completando le procedure di accreditamento come Fattoria didattica. Le attività didattiche si rivolgono a scuole e oratori e si concentrano sulla conoscenza del cavallo e del territorio agricolo perturbano. Nella cascina opera inoltre da anni l Associazione Cascina Sora, che propone attività di avvicinamento al cavallo e all esperienza ippica per bambini e adulti. Il progetto si propone il consolidamento e l ampliamento dell offerta didattica anche in collaborazione con il progetto Fattorie didattiche della Regione Lombardia. LOCALIZZAZIONE Cascina Sora, Via Privata Sora 6, Milano SOGGETTO ATTUATORE Azienda agricola Paloschi SOGGETTI COINVOLTI Regione Lombardia, Comune di Milano, scuole, altre associazioni. RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE La stima dei costi è in via di elaborazione. Si ipotizza di richiedere altri finanziamenti a valere sul PRS e sul altri bandi pubblici e privati. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 2015/2016 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Ampliamento e consolidamento attività didattiche STATO DI AVANZAMENTO Progetto di massima SCHEDA COMPILATA DA Distretto Agricolo Milanese - AT Rurbance 27/10/2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 216

229 COD M5.A3.2 TITOLO ATTIVITA ALFABETO DELLE ACQUE. DIVULGAZIONE E FORMAZIONE DESCRIZIONE ATTIVITA Progetto che porta le scuole primarie del Comune di Rho, alla scoperta del fiume Olona, corso d acqua che attraversa la città in cui i bambini vivono, ma del quale non conoscono origini e collegamenti con la più vasta rete fluviale lombarda. Da settembre 2012 In accordo con la dirigenza scolastica delle scuole primarie si è deciso di rivolgere l attività agli alunni frequentanti la terza classe, in modo tale da permettere loro di seguire tutto il percorso di creazione della guida fino alla sua pubblicazione prevista per l inizio del 2015, anno in cui si svolgerà l Expo a Milano. Le scuole primarie del Comune di Rho interessate sono: Anna Frank, Franceschini, Federici, Sante Zennaro, I.C. Deledda-D Acquisto, Frontini, Casati, Rodari. Sono previsti incontri di formazione rivolti al corpo insegnante, riguardo sia la metodologia di svolgimento dell attività da svolgersi nelle classi sia la conoscenza del territorio relativo al fiume Olona. La partecipazione attiva da parte del corpo insegnante permette la realizzazione di interessanti lavori con le classi di alunni. La metodologia del lavoro è di gruppo e laboratoriale. Gli alunni possono creare materiali originali, multidisciplinari e personalizzati. RISORSE COMPLESSIVE Tramite fonti di finanziamento (bandi, sponsorizzazioni, donazioni ecc.), cui l Amministrazione Comunale di Rho dà il proprio sostegno. In tale circostanza i relativi impegni di spesa verranno quantificati e imputati in sede di definizione del progetto. SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA DAVO LOCALIZZAZIONE Comune di Rho SOGGETTO ATTUATORE Comune di Rho e Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano SOGGETTI COINVOLTI Scuole primarie di Rho, Comune di Rho, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, DAVO, Consorzio Fiume Olona, Regione Lombardia, Fondazione Cologni dei Mestieri d Arte RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE vedi sopra TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Progetto attivo da Settembre 2012 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI La scoperta e la conseguente presa di coscienza da parte dei bambini del valore dell acqua come risorsa sia rispetto all economia, che alla cultura, alla tradizione e all ecologia del paesaggio della propria terra d origine. STATO DI AVANZAMENTO Progetto attivo da Settembre 2012 SCHEDA COMPILATA DA Giuseppe Caronni (Presidente DAVO) Marco Pezzetta (Direttore DAVO) Federico Andreotti (Consulente DAVO) SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI NOTE 217

230 MACROAZIONE 6 VALORIZZAZIONE E PROMOZIONE DEL TERRITORIO E DELLA CULTURA RURALE AZIONE M6.A1 Marketing territoriale AZIONE M6.A2 Valorizzazione della cultura rurale AZIONE M6.A3 Comunicazione 218

231 COD M6.A1.1 TITOLO ATTIVITA TERRE SLOW AD UN PASSO DA MILANO EXPO 2015 LUNGO LE VIE D ACQUA DESCRIZIONE ATTIVITA L obbiettivo del progetto è ampliare i progetti già esistenti sul territorio allo scopo di promuovere le imprese neururali locali ed i loro prodotti. Tra i progetti già avviati vi sono: Il Germoglio del Ticino promosso dal Parco del Ticino in collaborazione con eguide Multiservizi srl per la promozione turistica del territorio attraverso un portale web dedicato, applicazioni per smart phone, la consultazione di percorsi turistici multimediali ed aziende agricole aderenti al progetto; Progetto Integrato d Area Terre Slow tra i Comuni di Abbiategrasso Capofila, Morimondo, Magenta e Gaggiano e Consorzio Forestale del Ticino. In questo progetto il Consorzio Forestale del Ticino ha realizzato 15 percorsi turistici multimediali dedicati al territorio. La proposta attuale è di ampliare ulteriormente i percorsi turistici dedicandoli all enogastronomia. In collaborazione con l Az. Agricola I LEPROTTI, il Consorzio Forestale del Ticino ed eguide Multiservizi srl si vorrebbe realizzare le sottoattività descritte in seguito. Per il controllo costante dei risultati attesi dal progetto sarà creato un customer satisfaction, dove i visitatori potranno esprimere il loro grado di soddisfazione e proporre eventuali miglioramenti. Con tali strumenti si potrà quindi monitorare nel tempo le differenti tipologie di visitatori che frequentano il territorio, verificare le attività effettuate, valutare gli itinerari più frequentati, i voti e commenti dei servizi utilizzati e tante altre informazioni. SOTTOATTIVITA (parallele) 1. Percorsi tra imprese neourali 2. Percorso enogastronomico di degustazione itinerante su APP 3. Attività di divulgazione e formazione RISORSE COMPLESSIVE Le risorse del progetto aumentano a complessivi ,00. SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA DiNAMo Distretto Neorurale delle tre Acque di Milano SOTTOATTIVITA 1 - Percorsi tra imprese neourali DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA N 5 percorsi turistici e didattici enogastronomici multimediali in multilingua (italiano ed inglese) dedicati ai produttori in collaborazione con il critico più famoso di Italia Valerio Visintin. I percorsi saranno realizzati nello stesso stile fatto per il PIA Terre Slow, con la possibilità ulteriore di prenotare visite guidate per gruppi o scuole con operatore. LOCALIZZAZIONE Asse del Fiume Ticino-Ovest Milano SOGGETTO ATTUATORE: Consorzio Forestale del Ticino SOGGETTI COINVOLTI Le aziende agricole sui percorsi, eguide Multiservizi per la realizzazione tecnica dei percorsi turistici enogastronomici previsti dal progetto. 219

232 RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Costo cad x N 5 percorsi: totale costo da reperire TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 6 mesi da gennaio a luglio 2015 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Incremento della ricettività turistica, ottimizzazione dei servizi sul territorio. STATO DI AVANZAMENTO Progettazione-ricerca finanziamento di partenza SCHEDA COMPILATA DA Giovanni Molina, DiNAMo SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE SOTTOATTIVITA 2 - Percorso enogastronomico di degustazione itinerante su APP DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Progetto sperimentale unico in Italia, per creare una collaborazione tra produttori locali ed imprese turistiche e commerciali del territorio (ristoranti, enoteche, agriturismi, bistrot ecc.). Modalità di attuazione: ideazione di N 5 percorsi enogastronomici all'interno dei centri storici delle cittadine del territorio (esempio Abbiategrasso con la manifestazione ABBIATEGUSTO dedicata al mondo slow food) allo scopo di accompagnare i visitatori a scoprire le imprese enogastronomiche del territorio. I visitatori acquistano un voucher online attraverso l'app ad un prezzo fisso omnicomprensivo e scaricandosi gratuitamente l'itinerario sul proprio smart phone, vengono guidati lungo il percorso nei vari locali che aderiranno al progetto. Le materie prime utilizzate per creare le tapas o il calice da bere dovranno essere particolari e di eccellenza e dovranno provenire dal territorio locale. Il visitatore ad ogni tapas che assaggerà lungo il percorso potrà vedere 2 video: uno spot informativo (di 30/40 secondi) dedicato all'attività commerciale ospitante; l'altro video dedicato all'impresa produttrice con una presentazione dei processi di produzione, qualità organolettiche del prodotto e modalità di degustazione. Le imprese che aderiranno al progetto godranno di un'attività di promozione e marketing gratuita per tutto il progetto. LOCALIZZAZIONE Asse del Fiume Ticino-Ovest Milano SOGGETTO ATTUATORE: Consorzio Forestale del Ticino. SOGGETTI COINVOLTI Le aziende agricole sui percorsi, eguide Multiservizi per la realizzazione tecnica dei percorsi turistici enogastronomici previsti dal progetto. RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE I costi relativi alla realizzazione dei video dedicati alle imprese saranno coperti dai singoli soggetti che aderiranno al progetto. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 6 mesi da gennaio a luglio 2015 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Incremento della ricettività turistica, ottimizzazione dei servizi sul territorio STATO DI AVANZAMENTO 220

233 Ricerca aderenti SCHEDA COMPILATA DA Giovanni Molina, DiNAMo SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE SOTTOATTIVITA 3 - Attività di divulgazione e formazione DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Attività di divulgazione e formazione verso le scuole e gruppi turistici attraverso due percorsi multimediali in multilingua (italiano ed inglese) con operatore: "La custodia del territorio attraverso il presidio dei produttori agricoli": un percorso dedicato a valorizzare le funzioni sociali che le cascine ed i produttori locali svolgono ogni giorno per preservare l ambiente, le tradizioni locali ed il territorio; "Nutrizione di oggi e di ieri": un percorso formativo dedicato alla storia di come si alimentavano le popolazioni nel passato sino a come si è arrivati oggi alla grande distribuzione e la desertificazione dei piccoli produttori. La riscoperta delle tradizioni ed i prodotti tipici locali, per promuovere una cultura slow del saper degustare ed apprezzare i prodotti di qualità. LOCALIZZAZIONE Asse del Fiume Ticino-Ovest Milano SOGGETTO ATTUATORE: Consorzio Forestale del Ticino SOGGETTI COINVOLTI Az. Agricola I LEPROTTI: attuerà il progetto e svolgerà parte delle attività di didattica per le scuole e gruppi turistici; eguide Multiservizi per la realizzazione tecnica dei percorsi turistici enogastronomici previsti dal progetto. RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Percorsi didattici: costo cad x N 2 percorsi: totale costo Finanziamento con risorse dei soggetti interessati. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 6 mesi da gennaio a luglio 2015 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Incremento della ricettività turistica, ottimizzazione dei servizi sul territorio STATO DI AVANZAMENTO Ricerca aderenti SCHEDA COMPILATA DA Giovanni Molina, DiNAMo SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 221

234 COD M6.A1.2 TITOLO ATTIVITA PROGETTO DI COMPRENSORIO TURISTICO "TERRE DEI NAVIGLI" DESCRIZIONE ATTIVITA Coordinare le attività di promozione della cultura e del turismo dei numerosi soggetti privati che oggi a vario titolo si occupano di turismo: associazioni imprenditoriali, consorzi, associazioni culturali e di tutela, pro-loco, singoli imprenditori e aziende. Organizzare eventi culturali, sportivi e per il tempo libero e comunicarli; promuovere l offerta turistica e culturale; migliorare e strutturare quella esistente, coinvolgendo enti locali e amministrazioni in progetti specifici. Promuovere le aziende, i servizi e i prodotti, in particolare del comparto agricolo e agrituristico, la tutela del paesaggio e del patrimonio monumentale, storico ed etno-antropologico del territorio. Favorire l innovazione nell offerta turistica e culturale. SOTTOATTIVITA (parallele) 4. Progettazione, produzione e promozione di reti tra aziende e consorzi su progetti di promozione culturale e turistica 5. Progettazione di servizi innovativi per il turismo e la cultura 6. Progettazione, produzione e promozione di eventi culturali, sportivi, agroalimentari 7. Progettazione e promozione di Itinerari culturali, ambientali, paesaggistici, enogastronomici e legati ai prodotti agricoli 8. Catalogazione, mappatura e organizzazione dell offerta turistica 9. Attività di divulgazione e formazione degli operatori e dei cittadini 10. Attività di promozione e informazione verso i potenziali mercati RISORSE COMPLESSIVE Le risorse del progetto aumentano a complessivi ,00. SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA DiNAMo Distretto Neorurale delle tre Acque di Milano SOTTOATTIVITA 1 - Progettazione, produzione e promozione di reti tra aziende e consorzi finalizzate ad azioni di promozione culturale e turistica DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Le reti sono costituite da più soggetti economici che intendono collaborare per raggiungere un obiettivo comune nella produzione culturale e turistica; L attività consiste nell individuazione delle opportunità; dei soggetti potenzialmente interessati; delle modalità di cooperazione; degli strumenti da mettere in campo; degli eventuali finanziamenti; nella redazione di un piano economico e finanziario; nell approntamento delle bozze di contratto di rete o ATI; nell assistenza nella realizzazione e nella eventuale rendicontazione. LOCALIZZAZIONE Ovest Milano Territorio dei Navigli SOGGETTO ATTUATORE: Associazione Culturale di secondo livello Terre dei Navigli. SOGGETTI COINVOLTI Le aziende agricole e loro consorzi; associazioni di categoria; associazioni locali; pro-loco; enti locali RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Le risorse del progetto aumentano a complessivi ,00. Finanziamenti da reperire. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 12 mesi da gennaio a dicembre 2015 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Incremento della quantità e della qualità dei servizi turistici offerti e loro ottimizzazione. STATO DI AVANZAMENTO Progettazione-ricerca finanziamento di partenza. 222

235 SCHEDA COMPILATA DA Luca Bergo, Associazione Terre dei Navigli, Giovanni Molina, DiNAMo SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE SOTTOATTIVITA 2 - Progettazione di servizi innovativi per il turismo e la cultura DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA La carenza o totale assenza di una serie di servizi turistici e culturali come la comunicazione, la promozione, i trasporti o i punti informativi - richiedono un attività di progettazione, individuazione dei potenziali soggetti economici interessati, delle componenti finanziarie e delle modalità di realizzazione, oltre che la redazione discussione e sottoscrizione dei relativi accordi con gli Enti locali. LOCALIZZAZIONE Ovest Milano Territorio dei Navigli SOGGETTO ATTUATORE: Associazione di secondo livello Terre dei Navigli. SOGGETTI COINVOLTI Le aziende agricole e loro consorzi; associazioni di categoria; associazioni locali; pro-loco; enti locali. RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Le risorse del progetto aumentano a complessivi ,00. Finanziamenti da reperire TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 12 mesi da gennaio a dicembre 2015 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Incremento della ricettività turistica, ottimizzazione dei servizi sul territorio. STATO DI AVANZAMENTO Progettazione - ricerca finanziamento di partenza. SCHEDA COMPILATA DA Luca Bergo, Associazione Culturale Terre dei Navigli, Giovanni Molina, DiNAMo SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE SOTTOATTIVITA 3 - Progettazione, produzione e promozione eventi culturali, sportivi, agroalimentari DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA La progettazione, produzione e gestione di eventi attrattivi per i turisti e/o interessanti per gli abitanti del territorio costituiscono un motore di sviluppo del settore che fino ad ora era stato lasciato alla spontanea attività di una miriade di soggetti, con effetti assai modesti o nulli sui flussi turistici, soprattutto perché connotati da un forte campanilismo. Superarlo significa permettere ai potenziali visitatori e agli stessi abitanti di percepire il territorio non come una semplice sommatoria di realtà locali, ma come un entità coerente e attrattiva nella sua interezza. LOCALIZZAZIONE Ovest Milano Territorio dei Navigli SOGGETTO ATTUATORE: Associazione di secondo livello Terre dei Navigli. SOGGETTI COINVOLTI Le aziende agricole e loro consorzi; associazioni di categoria; associazioni culturali e di promozione locali; pro-loco; enti locali RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Le risorse del progetto aumentano a complessivi ,00. Finanziamenti da reperire TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 12 mesi da gennaio a dicembre

236 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Maggiore conoscenza da parte di potenziali visitatori dell offerta culturale, sportiva, agroalimentare ecc. del territorio; creazione di nuove occasioni e ragioni di visita; ottimizzazione dei servizi sul territorio. STATO DI AVANZAMENTO Progettazione - ricerca finanziamento di partenza SCHEDA COMPILATA DA Luca Bergo, Associazione Culturale Terre dei Navigli, Giovanni Molina, DiNAMo SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE SOTTOATTIVITA 4 - Progettazione e promozione di Itinerari culturali, ambientali, paesaggistici, enogastronomici e legati ai prodotti agricoli DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA La progettazione e promozione di percorsi e itinerari turistici tematici si basa sulla individuazione dei numerosi percorsi rurali: strade campestri, vicinali e poderali storiche, e della loro importanza per la attrattività e fruizione turistica. I percorsi storici spesso collegano siti monumentali, paesaggi, manufatti di archeologia agraria, aziende agrituristiche, località naturalistiche e abitati e possono essere percorsi di mobilità dolce particolarmente apprezzati. LOCALIZZAZIONE Ovest Milano Territorio dei Navigli SOGGETTO ATTUATORE: Associazione di secondo livello Terre dei Navigli. SOGGETTI COINVOLTI Le aziende agricole e loro consorzi; associazioni di categoria; associazioni culturali e di promozione locali; pro-loco; enti locali RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Le risorse del progetto aumentano a complessivi ,00. Finanziamenti da reperire TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 12 mesi da gennaio a dicembre 2015 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Maggiore frequentazione e prolungamento delle permanenze nelle strutture agrituristiche; incremento delle vendite dei servizi e dei prodotti agricoli; creazione di nuove occasioni e ragioni di visita per tipologie differenziate di utenti; ottimizzazione dei servizi sul territorio. STATO DI AVANZAMENTO Progettazione - ricerca finanziamento di partenza SCHEDA COMPILATA DA Luca Bergo, Associazione Culturale Terre dei Navigli, Giovanni Molina, DiNAMo SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE SOTTOATTIVITA 5 - Catalogazione, mappatura e organizzazione degli attrattori (siti, attività, eventi ecc.), dei servizi, dei prodotti e delle aziende di interesse culturale e turistico DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Attualmente non esiste un catalogo unitario, aggiornato e ragionato delle strutture, dei servizi, delle attività, dei percorsi e dei siti di interesse culturale e turistico. La disponibilità di un simile strumento è essenziale per qualsiasi attività di promozione. LOCALIZZAZIONE 224

237 Ovest Milano Territorio dei Navigli SOGGETTO ATTUATORE: Associazione di secondo livello Terre dei Navigli. SOGGETTI COINVOLTI Aziende agricole e loro consorzi; Aziende turistiche e associazioni di categoria; associazioni culturali e di promozione locali; pro-loco; enti locali. RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Le risorse del progetto aumentano a complessivi ,00. Finanziamenti da reperire. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 12 mesi da gennaio a dicembre 2015 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Disponibilità di dati comunicabili e utilizzabili per la promozione e la fruizione turistica e culturale; incremento delle permanenze nelle strutture agrituristiche e del turismo; incremento delle vendite dei servizi e dei prodotti; creazione di nuove occasioni e ragioni di visita per tipologie differenziate di utenti; ottimizzazione dei servizi sul territorio. STATO DI AVANZAMENTO Progettazione - ricerca finanziamento di partenza SCHEDA COMPILATA DA Luca Bergo, Associazione Culturale Terre dei Navigli, Giovanni Molina, DiNAMo SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE SOTTOATTIVITA 6 - Attività di divulgazione e formazione degli operatori e dei cittadini DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA La preparazione dei cittadini e degli operatori all accoglienza presuppone la diffusione della conoscenza e alla tutela dei beni che costituiscono le attrattive principali per il turismo. LOCALIZZAZIONE Ovest Milano Territorio dei Navigli SOGGETTO ATTUATORE: Associazione di secondo livello Terre dei Navigli. SOGGETTI COINVOLTI Aziende agricole e loro consorzi; Aziende tuirstiche e associazioni di categoria; associazioni culturali e di promozione locali; pro-loco; enti locali. RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Le risorse del progetto aumentano a complessivi ,00. Finanziamenti da reperire. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 12 mesi da gennaio a dicembre 2015 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Diffusione di una cultura del territorio e di una capacità di accoglienza e gestione dei rapporti con il turista; miglioramento della tutela dei beni e di una cultura della loro valorizzazione. STATO DI AVANZAMENTO Progettazione - ricerca finanziamento di partenza SCHEDA COMPILATA DA Luca Bergo, Associazione Culturale Terre dei Navigli, Giovanni Molina, DiNAMo SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 225

238 SOTTOATTIVITA 7 - Attività di promozione e informazione verso i potenziali mercati DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA La attività di promozione e informazione sull offerta turistica e sulle numerose possibilità che il territorio offre a un visitatore è sempre stata trascurata o effettuata in modo episodico. L obiettivo è di renderlo riconoscibile e attraente, insieme alle sue aziende e ai suoi prodotti LOCALIZZAZIONE Ovest Milano Territorio dei Navigli SOGGETTO ATTUATORE: Associazione di secondo livello Terre dei Navigli. SOGGETTI COINVOLTI Aziende agricole e loro consorzi; Aziende turistiche e associazioni di categoria; associazioni culturali e di promozione locali; pro-loco; enti locali. RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Le risorse del progetto aumentano a complessivi ,00. Finanziamenti da reperire. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 12 mesi da gennaio a dicembre 2015 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Aumento della richiesta dei prodotti delle aziende; aumento dei flussi turistici e delle presenze di visitatori; maggiore conoscenza sull offerta e sulle potenzialità del territorio. STATO DI AVANZAMENTO Progettazione - ricerca finanziamento di partenza SCHEDA COMPILATA DA Luca Bergo, Associazione Culturale Terre dei Navigli,Giovanni Molina, DiNAMo SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 226

239 COD M6.A1.3 TITOLO ATTIVITA DEMOFARM VETRINA DELLA TECNOLOGIA AGRICOLA APPLICATA IN CAMPO APERTO DESCRIZIONE ATTIVITA DemoFarm è una vetrina mondiale di prodotti agricoli e di allevamento e soprattutto di tecnologie installate in campo aperto su larga scala in un gruppo di aziende agricole di alto profilo e contigue in un territorio molto vicino a Milano. Demofarm è inoltre fortemente connesso con quello che verrà presentato più virtualmente nei padiglioni di Expo Milano Demofarm è un modello ripetibile su altri raggruppamenti (Cluster) ed obiettivi (biologico, ospitalità rurale, turismo verde, agroambiente). Parteciperanno: 1- Sette Cascine ed i relativi fondi agricoli, collocate ad anello nel territorio di Mediglia, (Cascina Robbiano, Cascina Bustighera, Cascina Melegnanello, Cascina Vaianello, Cascina Borgo di Zoate, Cascina Canobbio (DINAMO) e Cascina Pizzo), inoltre potenzialmente potranno aggiungersi altre quattro realtà sul territorio limitrofo (Cascina Sarmazzano, Cascina Fregoso Visconti, Cascina Molino Valle e Cascina Santa Brera Piccola). 2- Quattro aziende leader nel settore dei fattori di produzione: per l irrigazione e fertirrigazione (Netafim e NaanDanJain), per la mungitura (Afimilk) e nel settore sementiero (Syngenta). 3- Il Parco tecnologico Padano di Lodi. 4- Il Consorzio Israeliano di aziende del settore agricolo e acque. All interno delle diverse Aziende Agricole saranno istallate le diverse tecnologie, colture, e macchinari innovativi che durante di semestre di Expo 2015 potranno essere visitate da delegazioni e persone interessate e invitate dalle aziende stesse. I percorsi e le visite saranno guidate e quindi supportate da ampie ed esaurenti spiegazioni, il tutto gestito da un agenzia specializzata. Tutta l area, inserita nel Parco Agricolo Sud, sarà oggetto di un progetto territoriale volto a valorizzarne la viabilità cicloturistica altre alle valenze naturalistiche e paesaggistiche. Obbiettivi prioritari del progetto sono pertanto: Messa a sistema delle territorio e delle sue cascine Valorizzare i territorio agricolo di Mediglia in modo che diventi un distretto di altissima innovazione tecnologica Creare un ponte reale con ciò che verrà illustrato virtualmente nei padiglioni di Expo 2015 Rendere il tutto visitabile e fruibile ai soggetti interessati (aziende, delegazioni, privati, etc..) SOTTOATTIVITA 1. Analisi preliminari per la definizione del progetto 2. Progettazione e realizzazione delle opere e degli interventi per il raggiungimento degli obiettivi RISORSE COMPLESSIVE Attività 1: Risorse proprie dei soggetti attuatori per quale costo progettuale, con il coordinamento tecnico dell Associazione 100 Cascine e il coordinamento successivo di DiNAMo Attività 2: ancora da definire, in relazione alla necessità di realizzare il percorso ciclo pedonale (eventualmente attraverso cofinanziamento PSR-POR-Aziende aderenti ) stima di euro SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA DiNAMo Distretto Neorurale delle tre Acque di Milano 227

240 SOTTOATTIVITA 1 Analisi preliminari per la definizione del progetto DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Studio del progetto e messa in rete dei soggetti attuatori e dei partners. Nella fase preliminare si analizzeranno le valenze naturalistiche e paesaggistiche presenti sul territorio di studio e le attività agricole innovative delle aziende agricole coinvolte nel cluster Demofarm. Particolare attenzione verrà data al rapporto con la vicina città di Milano e con il Parco tecnologico Padano di Lodi. Si concluderà con la definizione degli obiettivi strategici. LOCALIZZAZIONE Est Milano: un triangolo tra i fiumi Lambro ed Addetta e sotto la Paullese SOGGETTO ATTUATORE Associazione 100 Cascine e Aziende Agricole coinvolte SOGGETTI COINVOLTI Cascina Canobbio (DINAMO), Cascina Robbiano, Cascina Bustighera, Cascina Melegnanello, Cascina Vaianello, Cascina Borgo di Zoate, Cascina Pizzo RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Oltre ai singoli aderenti che hanno l interesse a partecipare per avere una facilitazione nell acquisto delle tecnologie installate a prezzi vantaggiosi, si sta cercando uno sponsor del settore che copra i progetti di connessione (cartellonistica, viabilistica) da realizzare. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Entro primavera 2015 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Valorizzare il territorio oggi solo agricolo rendendolo attrattivo da un pubblico specializzato con attività che possano rimanere oltre i tempi di Expo STATO DI AVANZAMENTO Il progetto ha già implicato 2 viaggi in Israele per presentare l idea e raccogliere le aziende che volessero partecipare con la tecnologia oltre a numerose riunioni di coordinamento il loco sia tra gli aderenti che con altre aziende italiane (o filiali italiane di aziende estere) che possano partecipare al progetto. SCHEDA COMPILATA DA Alessandro Belgiojoso per Azienda Agricola Alessandro Barbiano di Belgiojoso, in collaborazione con Giovanni Molina, DiNAMo, 24/10/2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE SOTTOATTIVITA 2 Progettazione e realizzazione delle opere e degli interventi per il raggiungimento degli obiettivi DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Verranno individuati i principali percorsi ippo-ciclo-pedonali e si proporrà un loro potenziamento con eventuali nuove connessioni che permettano una viabilità all interno del cluster, cioè la possibilità di raggiungere tutte le Cascine coinvolte facilmente. Verranno realizzate strutture per l accesso sicuro alle attività agricole dimostrative (percorsi, passerelle, zone conferenza ecc). Messa a sistema delle cascine con una rete di segnaletica che usi la viabilità secondaria (ed eventualmente alcuni percorsi interpoderali) per collegare l anello di fondi agricoli. Eventualmente si può instaurare un sistema di navette, tipo parcheggi Malpensa, per il periodo di Expo, collegandolo con la MM4 di San Donato M.se. 228

241 LOCALIZZAZIONE Est Milano, comune di Mediglia: un triangolo tra i fiumi Lambro ed Addetta e sotto la Paullese SOGGETTO ATTUATORE: Associazione 100 Cascine e Aziende Agricole coinvolte SOGGETTI COINVOLTI Cascina Canobbio (DINAMO), Cascina Robbiano, Cascina Bustighera, Cascina Melegnanello, Cascina Vaianello, Cascina Borgo di Zoate, Cascina Pizzo RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Oltre ai singoli aderenti che hanno l interesse a partecipare per avere una facilitazione nell acquisto delle tecnologie installate a prezzi vantaggiosi, stiamo cercando uno sponsor del settore che copra i progetti di connessione (cartellonistica, viabilistica) da realizzare. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Entro primavera 2015 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Valorizzare il territorio oggi solo agricolo rendendolo attrattivo da un pubblico specializzato con attività che possano rimanere oltre i tempi di Expo STATO DI AVANZAMENTO Il progetto ha già implicato 2 viaggi in Israele per presentare l idea e raccogliere le aziende che volessero partecipare con la tecnologia oltre a numerose riunioni di coordinamento il loco sia tra gli aderenti che con altre aziende italiane (o filiali italiane di aziende estere) che possano partecipare al progetto. SCHEDA COMPILATA DA Alessandro Belgiojoso per Azienda Agricola Alessandro Barbiano di Belgiojoso, in collaborazione con Giovanni Molina, DiNAMo, 24/10/2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 229

242 COD M6.A1.4 TITOLO ATTIVITA CARTELLONISTICA E MARKETING TERRITORIALE PER PUBBLICIZZAZIONE PRODOTTI E PROMOZIONE MARCHIO DNA CONTROLLATO DESCRIZIONE ATTIVITA Il Distretto Riso & Rane ha avviato una stretta collaborazione con il Polo Tecnologico Padano di Lodi per lo studio del genoma di sei varietà di riso strategiche per le aziende del Distretto stesso (Carnaroli, Arborio, Volano, Vialone Nano, S. Andrea, Baldo) e di conseguenza per la loro identificazione nei riguardi di altre varietà similari inserite nel medesimo gruppo di appartenenza da parte del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Questa azione si occupa della promozione del Marchio DNA Controllato sviluppato sempre in collaborazione con il Polo Tecnologico Padano. Il Distretto infatti ha individuato come strategia la caratterizzazione della produzione del riso con caratteristiche di qualità molto elevate. L azione è quindi finalizzata a promuovere la conoscenza del Marchio DNA controllato e dei prodotti relativi, come fattore di marketing territoriale, attraverso: Sviluppo dell'immagine del prodotto riso coltivato nel Distretto attraverso manifestazioni enogastronomiche, pubblicità, azioni di promozione e marketing, con riferimento specifico alla dimensione territoriale del distretto. Azioni per la conoscenza e la riconoscibilità del Marchio DNA Controllato. OBIETTIVI Promuovere presso il largo pubblico, gli operatori specializzati della commercializzazione, gli operatori del settore in generale la conoscenza dei prodotti a Marchio DNA controllato; migliorare il posizionamento sul mercato dei prodotti stessi; migliorare il marketing territoriale dell area del distretto. RISULTATI ATTESI Piano di comunicazione dei prodotti a Marchio DNA controllato e sua integrazione con le azioni di marketing territoriale; partecipazione a manifestazioni etc. CRITICITA Reperimento risorse finanziarie, coordinamento delle azioni di comunicazione tra le aziende e con le azioni di marketing territoriale promosse da altri enti pubblici e privati. RISORSE COMPLESSIVE La stima dei costi è in corso di elaborazione. Si ipotizza per il prossimo futuro di accedere a finanziamenti comunitari (con particolare riferimento al PSR relativamente alle spese ammissibili) o di altra provenienza (aziende, sponsor) SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA Distretto Rurale Riso & Rane LOCALIZZAZIONE Distretto Riso & Rane SOGGETTO ATTUATORE Distretto Riso & Rane SOGGETTI COINVOLTI Distretto Riso e rane, Polo Tecnologico Padano, Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi, altri enti pubblici e privati. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Attività di durata pluriennale con avvio subordinato all emanazione dei bandi PSR STATO DI AVANZAMENTO Da avviare 230

243 SCHEDA COMPILATA DA Distretto Riso e Rane Marco Magni 21 ottobre 2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 231

244 COD M6.A2.1 TITOLO ATTIVITA MANIFESTAZIONE CASCINE APERTE DESCRIZIONE ATTIVITA OBIETTIVI: Valorizzazione della cultura rurale e divulgazione della conoscenza contadina attraverso nuove forme di partenariato tra pubblico e privato. RISULTATI ATTESI: Organizzazione della Manifestazione Cascine Aperte nel corso di un weekend del mese di settembre di ciascuna annualità 2014/2015/2016 CRITICITA ATTESE Risorse economiche limitate RISORSE COMPLESSIVE Non valutabili al momento SOGGETTO COORDINATORE AZIONE Comune di Milano LOCALIZZAZIONE Cascine sedi di aziende agricole nel Comune di Milano, nel territorio del Parco Agricolo Sud Milano e nel Parco di Monza, spazi culturali e ludico/didattici, Cascine sedi di attività sociali, Biblioteche, Scuole di Agraria SOGGETTO ATTUATORE Associazione Cascine Milano, DAM, Comune di Milano, altri; SOGGETTI COINVOLTI Agricoltori, Associazioni, Fondazioni, Cittadini, dipendenti del Comune di Milano RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Partners economici dell Associazione Cascine Milano (eventuale contributo del Comune di Milano), Associazione Cascine Milano. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 60 giorni ( 30 giorni per ricevere le adesioni, 20 giorni per definire il programma, 10 giorni per gli eventuali allestimenti). RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Sviluppare l interesse della cittadinanza alla partecipazione alle iniziative di natura agricola della città, conoscenza della cultura agricola tradizionale, apprezzare i luoghi meno conosciuti della città. STATO DI AVANZAMENTO Svolgimento della manifestazione il 19/20/21 settembre del 2014 Manifestazione prevista per Giugno e o Settembre del 2015/2016. SCHEDA COMPILATA DA Monica Gabbiazzi, Comune di Milano SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 232

245 COD M6.A2.2 TITOLO ATTIVITA MANIFESTAZIONE CANTO LITURGICO DESCRIZIONE ATTIVITA OBIETTIVI: Valorizzazione della cultura rurale e divulgazione della conoscenza contadina attraverso nuove forme di partenariato tra pubblico e privato. RISULTATI ATTESI: Organizzazione di 3/4 eventi aventi ad oggetto il recupero del canto liturgico di rito Ambrosiano. CRITICITA ATTESE Risorse economiche limitate RISORSE COMPLESSIVE ,00 SOGGETTO COORDINATORE AZIONE Comune di Milano LOCALIZZAZIONE Cascine e Pievi dell ambito perturbano milanese idonee all organizzazione di eventi con acceso di pubblico (Autorizzazione di Pubblico Spettacolo) SOGGETTO ATTUATORE Associazione Res Musica SOGGETTI COINVOLTI Cittadinanza RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE ,00 Azione da rendere nell ambito di sviluppo progetto Per un Distretto Agricolo e Culturale Milanese contribuito da Fondazione Cariplo nell ambito di Bando 2010 volto alla Valorizzazione del Patrimonio Culturale Tramite la gestione integrata dei beni. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE In coincidenza dell Avvento e/o della Pasqua, con anticipo organizzativa di c.a. 120 gg. RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Richiamare l intercalare delle cadenze agricole con quelle liturgiche, che per tanti anni hanno scandito l organizzazione del lavoro nei campi. STATO DI AVANZAMENTO Da concordare con soggetto attuatore. AGGIORNAMENTO DEL SCHEDA COMPILATA DA Marco Lucini, Comune di Milano SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 233

246 COD M6.A2.3 TITOLO ATTIVITA CASCINA CUCCAGNA. PROGETTO PARTECIPATIVO DI VALORIZZAZIONE DELLA CULTURA RURALE NEL CONTESTO URBANO MILANESE DESCRIZIONE ATTIVITA La Cascina Cuccagna, di proprietà dei Padri Fatebenefratelli, risale al 1722 ed era dedicata alla coltivazione delle erbe officinali per l'ospedale Maggiore. La Cascina, di proprietà del Demanio comunale dal 1984, è sottoposta alla tutela della Soprintendenza ai beni storici e culturali e ai relativi vincoli. Arricchita da 1500 mq di giardino, è inserita in un tessuto urbano ad alta densità abitativa, tra le 144 cascine (50 di proprietà comunale e 94 di proprietà privata) tutt'ora esistenti entro i limiti della città, che costituiscono un vero e proprio "sistema" culturale. Il Consorzio Cantiere Cuccagna dal 2009 è titolare della concessione ventennale degli spazi della Cascina, in quanto vincitore del bando comunale di assegnazione. Nel 2011 è stato completato il recupero conservativo che ha rispettato, garantendo comunque la funzionalità degli spazi, la struttura del complesso. Cascina Cuccagna è uno spazio polifunzionale d'iniziativa e partecipazione sociale che oggi mette a disposizione della città servizi, laboratori e attività gestite dal basso; il filo conduttore è la valorizzazione della cultura rurale nel contesto urbano. Il progetto Cuccagna si propone nei prossimi anni di consolidare e rafforzare tutte le attività (ristorazione, mercato agricolo, spazio verde, spazi per bambini, ostello, bottega contadina, eventi culturali e di studio) rafforzando l integrazione con i progetti metropolitani di valorizzazione della cultura rurale/urbana di Milano. In particolare si propone di: Recuperare altri spazi ad uso pubblico (es. sottotetti) Ampliare l offerta di servizi e di eventi per la città Rafforzare le attività di Punto informativo del Parco Sud Milano Rafforzare la collaborazione con i Distretti agricoli dell area milanese, e l Associazione Cascine Promuovere una progettualità europea e transazionale sui temi della valorizzazione della matrice rurale delle città OBIETTIVI Ampliare il numero e la qualità degli eventi proposti Aumentare il numero delle persone e dei volontari che partecipano alle attività del progetto Rafforzare la sostenibilità ambientale di tutte le attività che si svolgono nel complesso Rafforzare il progetto Mercato agricolo realizzando le attività previste di coinvolgimento degli agricoltori Definire attività comuni con il Parco Sud, con i Distretti agricoli dell area milanese e l Associazione Cascine Rafforzare le attività di rete con altre situazioni simili in Italia e nel mondo RISULTATI ATTESI Consolidare l equilibrio progettuale, gestionale ed economico tra le attività commerciali e le attività sociali e culturali in un ottica di qualità complessiva dell offerta Favorire accordi e convenzioni con soggetti pubblici e privati per la gestione di progetti comuni stabili nel tempo, anche in vista di Expo Rafforzare l identità culturale del Progetto Cuccagna inserendolo a pieno titolo nelle attività in corso di valorizzazione della matrice urbano/rurale milanese Diminuire il consumo energetico delle attività ordinarie e straordinarie che si svolgono negli spazi della Cascina 234

247 CRITICITA Abbattere l ingente indebitamento del Consorzio dovuto al costo dei lavori di recupero conservativo I vincoli previsti dall attuale convenzione con il Comune di Milano non sono coerenti con i nuovi criteri dei bandi recenti di assegnazione delle cascine comunali a uso non agricolo RISORSE COMPLESSIVE Circa euro per tre anni, a carico del soggetto assegnatario della convenzione, per la gestione corrente a cui si aggiungono gli oneri per il rientro dell indebitamento. SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA Comune di Milano LOCALIZZAZIONE Via Cuccagna 2/4ang. Via Muratori, Milano SOGGETTO ATTUATORE Consorzio Cascina Cuccagna SOGGETTI COINVOLTI Parco Sud, Distretti agricoli dell area milanese, Associazione Cascine, altri enti pubblici e privati RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Circa euro per tre anni, a carico del soggetto assegnatario della convenzione, per la gestione corrente a cui si aggiungono gli oneri per il rientro dell indebitamento. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE STATO DI AVANZAMENTO Progetto in corso SCHEDA COMPILATA DA Anna Catasta Cascina Cuccagna il 29/10/2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 235

248 COD M6.A2.4 TITOLO ATTIVITA NOCETUM MATERCULT: Milano Agricoltura TERritorio CULTura DESCRIZIONE ATTIVITA MATERCULT, Milano Agricoltura TERritorio CULTura, Valorizzazione della matrice rurale nel sistema culturale urbano nella Valle dei Monaci, progetto vincitore del Bando di Fondazione Cariplo Cultura e aree urbane intende prestare particolare attenzione alle molte valenze culturali del territorio, tipiche della tradizione monastica e contadina, che innerva Milano: storia, arte, conoscenza del territorio, cultura agricola, sociale, spirituale. Anche attraverso una progettazione partecipata, ogni realtà della rete potrà proporre iniziative coerenti con il progetto, in partnership con una o più realtà del territorio. L organizzazione e la promozione di eventi diffusi sul territorio, garantiranno un ampia adesione delle realtà della rete e il coinvolgimento di soggetti a vario titolo attivi nella Valle dei Monaci. L uso integrato della comunicazione tradizionale, web e social, con forte orientamento all interazione, inoltre intende garantire informazione sulle proposte del sistema, creare interesse, sollecitare partecipazione, stimolare senso di appartenenza a una cultura multiforme, inclusiva, innovativa. Dalle molteplici azioni ben governate si attendono risultati che mirano innanzitutto a restituire alla Valle dei Monaci la sua identità. Risultati quantificabili che permetteranno attraverso gli studi storico-culturali della matrice rurale della città, quello ambientale e paesistico della Valle della Vettabbia, quello della realtà economico territoriale, delle risorse archeologiche della chiesetta di Nocetum, dei percorsi archeologici nella Valle dei Monaci ritessere legami per cui la città di Milano possa essere letta nella sua interezza con la zona rurale strettamente interconnessa con quella urbana. Altrettanto importante sarà rafforzare questa identità attraverso l organizzazione della rete, la registrazione di un marchio sinonimo della qualità dei suoi prodotti, l uso avanzato della comunicazione, in particolare social. Questo porterà a rendere questo territorio strategico generativo di cultura e di benessere attraverso la messa a sistema e la comunicazione delle proposte già esistenti, l attuazione di nuovi percorsi formativi, di attività educative (arte, ambiente, sostenibilità), di eventi culturali diffusi sul territorio, ma anche un bene riconoscibile e realmente accessibile, proponendo percorsi di interconnessione tra gli elementi di maggior interesse favorendo inoltre la mobilità dolce. Di seguito vengono indicate le azioni previste dal progetto MATERCULT 1. Studio storico culturale per la valorizzazione della matrice rurale della Valle della Vettabbia 2. Studio della realtà economico territoriale e progettazione di percorsi di interconnessione 3. Studio percorsi archeologici 4. Studio reperti archeologici ritrovati nella Chiesetta dei SS. Filippo e Giacomo 5. Organizzazione rete Valle dei Monaci e registrazione marchio Valle dei Monaci 6. Agricoltura Urbana e Sociale 7. Accoglienza Spiritualità e turismo 8. Interventi di adeguamento funzionale 9. Mobilità 10. Percorsi Formativi 11. Organizzazione, Pianificazione e Controllo per la gestione del Sistema Culturale 12. Cultura diffusa sul territorio 13. Educazione Ambientale e alla Sostenibilità 14. Sinergie per ExpO 236

249 15. Piano di comunicazione CRITICITA : Frammentazione delle molte realtà associative presenti sul territorio percezione di un territorio di periferia pericolosa da parte dei cittadini La sfida sarà proprio quella di far sì che a trarre giovamento da un sistema ben strutturato sia la realtà sociale nella sua interezza. RISORSE COMPLESSIVE Risorse complessive di cui disponibili e da reperire SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA Comune di Milano LOCALIZZAZIONE Valle della Vettabbia SOGGETTO ATTUATORE Centro Nocetum (Associazione Onlus e Cooperativa Sociale) SOGGETTI COINVOLTI Centro Nocetum, Cooperativa La Strada, Consorzio Sir, VITA, Associazione Cascine RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Le risorse disponibili per lo più provengono da un bando di Fondazione Cariplo e in parte minore da altri bandi. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 24 mesi 1 ottobre settembre 2016 STATO DI AVANZAMENTO Progettazione SCHEDA COMPILATA DA Gaetano Lembo Nocetum 23/10/2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 237

250 COD M6.A2.5 TITOLO ATTIVITA PROMOZIONE DELLA CULTURA CONTADINA DESCRIZIONE ATTIVITA Il Consorzio DAM promuove da tempo diverse attività di valorizzazione della cultura contadina; in particolare tre aziende aderenti sono impegnate nella rievocazione, in chiave comunicativa rivolta ad adulti e bambini milanesi, dei principali eventi che caratterizzano il calendario contadino annuale (a gennaio la festa di Sant Antonio, festa delle lucciole a giugno, a ottobre festa del raccolto e del ringraziamento, a novembre il trasloco dei contadini di San Martino,etc.). Le tradizioni contadine vengono rivissute coinvolgendo non solo gli agricoltori ma gli abitanti della città e trasmettendo così il valore delle tradizioni nel contesto architettonico delle cascine. Parallelamente il Consorzio DAM ha partecipato a numerose iniziative di raccolta di storie orali degli agricoltori per trasmettere la cultura contadina e la realtà produttiva delle aziende agricole milanesi. In particolare si fa riferimento al progetto Saperi e pratiche delle relazioni del cibo nel Parco Agricolo Sud Milano. Progetto di valorizzazione dei saperi della filiera agro-alimentare realizzato nel 2011 da Cascina Cuccagna in collaborazione con il Registro delle Eredità Immateriali Lombarde della Regione Lombardia. Il progetto per i prossimi anni si propone di: consolidare e rafforzare le attività di valorizzazione delle feste contadine che per ora hanno coinvolto in modo particolare la Cascina Campazzo, la Cascina Caldera e la Cascina Campi/Rizzardi. Aggiornare l archivio delle storie orali degli agricoltori proponendo, anche in vista di Expo, un nuovo prodotto multimediale che faccia da guida alle Cascine. OBIETTIVI Ampliare il numero e la qualità degli eventi proposti Aumentare il numero delle persone che partecipano alle manifestazioni del progetto Ampliare il numero di aziende sede degli eventi Potenziare la comunicazione della cultura contadina attraverso un nuovo prodotto multimediale RISULTATI ATTESI Definire un calendario condiviso degli eventi e delle manifestazioni Circuitare il calendario in manifestazioni ed eventi culturali di carattere metropolitano, regionale e nazionale Produrre un nuovo prodotto multimediale che racconti, con il metodo delle storie orali, la vita delle aziende e delle cascine agricole milanesi CRITICITA Evitare il rischio di una marginalizzazione degli eventi e delle manifestazioni Reperimento delle risorse necessarie Esigenza di competenze multidisciplinari Garantire la sicurezza delle aree in cui si svolgono gli eventi RISORSE COMPLESSIVE Circa euro per tre anni a carico delle aziende e di progetti finanziati da soggetti pubblici e privati (da reperire). SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA DISTRETTO AGRICOLO MILANESE (DAM) LOCALIZZAZIONE Territorio Comune di Milano 238

251 SOGGETTO ATTUATORE Aziende agricole aderenti al DAM SOGGETTI COINVOLTI Aziende Agricole aderenti al DAM, Comune di Milano, Regione Lombardia, enti pubblici e privati RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Circa euro per tre anni a carico delle aziende e di progetti finanziati da soggetti pubblici e privati (da reperire). TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE STATO DI AVANZAMENTO Progetto in corso SCHEDA COMPILATA DA Distretto Agricolo Milanese - AT Rurbance il 29/10/2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 239

252 COD M6.A2.6 TITOLO ATTIVITA NUOVA AGRICOLTURA A OVEST DI MILANO - CANDIDATURA BANDO MIPAAF GARA EXPO DESCRIZIONE ATTIVITA Il progetto Nuova agricoltura a ovest di Milano candidatura al bando expo del Mipaaf (Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali) della cooperativa consortile agricola Distretto Neorurale delle tre acque di Milano è volto a far conoscere lo sforzo delle aziende agricole del territorio ad ovest di Milano nel far crescere la propria attività imprenditoriale sul tema della sostenibilità d impresa, nel costruire la sostenibilità territoriale e facendosi carico di pesanti esternalità negative a favore della minor impronta ecologica dell ambito metropolitano. Questo concetto di sostenibilità è fortemente declinato sul tema della nutrizione, in quanto DiNAMo nasce per nutrire il territorio di cui si fa custode, ove nutrire non significa solo dare un apporto calorico, ma aiutare nella crescita e dare ad essa un futuro. L attività ed operosità faticosamente perseguita in questo ultimo ventennio dai soci di DiNAMo ha già iniziato a costruire un piccolo sentiero sulla sfida del 21 secolo: nutrire il Pianeta. L obiettivo del progetto è il racconto della nuova agricoltura e delle sue aziende neorurali, con le loro fatiche, le loro aspirazioni, le loro sfide e soprattutto le loro relazioni. Sulla relazione tra soggetti economici si basa infatti la maggiore innovazione dei distretti: non solo per il superamento degli steccati dell impresa individuale e la maggior forza contrattuale generata dalla loro aggregazione, ma per la condivisione delle conoscenze, lo scambio delle tecniche e la sinergia che consente cura del prodotto, mantenendo il collegamento con le esigenze del cittadino consumatore. Il racconto di questa nuova esperienza neorurale si dipanerà attraverso tre itinerari tematici, essenzialmente i temi portanti di questa innovazione del mondo rurale in ambito metropolitano: Relazioni, Custodia e Nutrimento. Relazioni come tema su cui si è costruita l esperienza di nuova agricoltura, dal semplice baratto tra aziende di beni e servizi per migliorare la filiera produttiva, al lavoro per costruire accordi quadro con enti pubblici (la Regione, l area metropolitana nascente, i parchi), ai servizi sociali in relazione al territorio, quali l inserimento lavorativo, allo scambio di conoscenze tecniche. Senza Custodia del territorio in cui un azienda agricola opera non ci può essere qualità del suo intraprendere. La nuova agricoltura paga, come esternalità, il lavoro necessario a mantenere il territorio e cerca di recuperare i costi con i servizi che offre al cittadino, ecologici, di sicurezza e di benessere. Lavoro che svolge sempre più in solitudine per l involontario defilarsi degli enti istituzionali alle prese con drammatici vincoli di bilancio. Sono le nuove aziende agricole in prima fila: nel lavorare per le manutenzioni che prevengono le catastrofi (terrazzamenti, sistemazioni idrauliche), nell intervenire quando purtroppo disastri colpiscono il territorio, nello schierarsi contro la cattiva qualità progettuale delle opere infrastrutturali devastanti e divoratrici di suolo. Il tema della Nutrizione, si dipana nella logica della nutrizione del territorio e segue il filo logico dei prodotti agricoli, è del resto impensabile pensare ad un territorio rurale prescindendo dai suoi prodotti primari, anzi non c è nemmeno turismo locale senza un agricoltura che coltiva quel territorio. Il progetto vuole quindi definire un ricco paniere di prodotti, anche attraverso la loro caratterizzazione, promosso per la vendita con un nuovo approccio, che segue la filosofia, non industriale della GDO, ma quella locale ed artigianale del negozio di prossimità che innanzitutto ha a cuore la nutrizione del cliente. La storia raccontata, vissuta e ripercorribile negli itinerari tematici (non solo concettuali, ma anche individuati fisicamente sul territorio), non sarà di sole parole, ma sfrutterà i mezzi che la tecnica mette a disposizione, viaggiando nuovamente attraverso il web, attraverso la realizzazione di clip e filmati che vanno dall intervista al volo paesaggistico sul territorio realizzato con il supporto di droni. SOTTOATTIVITA Il progetto si articola in una serie di sotto-attività parallele e correlate, non distinguibili in sottoattività a sè: 1 Individuazione dei temi di Relazione, Custodia e Nutrimento - I temi portanti del Progetto Nuova 240

253 agricoltura a ovest di Milano; 2 Traduzione in tre lingue dei materiali realizzati; 3 Ideazione di immagine guida; 4 Ideazione grafica e stampa dei materiali divulgativi; 5 Definizione degli itinerari, database geografico; 6 Realizzazione di pieghevole cartografico; 7 Realizzazione di cartografia online; 8 Strumenti di gestione del geodatabase; 9 Ideazione e realizzazione di eventi di accompagnamento; 10 Comunicazione e modalità di pubblicità del progetto; 11 Costruzione di un paniere di prodotti del Distretto; 12 Creazione di una rete pilota di distribuzione in punti vendita di prossimità; 13 Realizzazione di video promozionale. RISORSE COMPLESSIVE: ,00 di cui ,00 coperte dal finanziamento del Bando Gara Expo del Mipaaf in caso di riconoscimento della candidatura SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA DiNAMo Distretto Neorurale delle tre Acque di Milano LOCALIZZAZIONE Territorio delle tre acque del Distretto DiNAMo SOGGETTO ATTUATORE DiNAMo Distretto Neorurale delle tre Acque di Milano SOGGETTI COINVOLTI Le aziende del Distretto, Consulenza Seacoop, Terre Dei Navigli RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Candidatura al Bando Mipaaf Gara Expo del Mipaaf (100% in caso di riconoscimento) TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Attuazione tra aprile e novembre 2015 (expo Milano) RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Promozione integrata del territorio dell Ovest Milano e rilancio dei progetti di Piano del Distretto DiNAMo STATO DI AVANZAMENTO Presentazione della candidatura al ministero nei termini del bando (ore 16:13 del 30/09/2014) In attesa di graduatoria. SCHEDA COMPILATA DA Giovanni Molina Distretto DiNAMo 24 ottobre 2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 241

254 COD M6.A3.1 TITOLO ATTIVITA PROMOZIONE DELL AQST DESCRIZIONE ATTIVITA L attività di promozione dell AQST ha i seguenti obiettivi: - diffondere la conoscenza e il dibattito sui principi ispiratori dell AQST: consolidare la governance del processo di rafforzamento della matrice rurale dell insediamento urbano metropolitano milanese, in quanto fattore di resilienza del sistema complessivo, e perseguire un modello equilibrato di sviluppo che unisca le dinamiche e le potenzialità delle aree metropolitane con quelle dei contesti rurali e degli spazi aperti per uno Sviluppo Urbano-Rurale intelligente, durevole e inclusivo; - far conoscere il percorso di costruzione dell accordo, gli obiettivi condivisi, le attività previste a tutti gli stakeholder e ai cittadini dell area di intervento al fine di poter ulteriormente arricchire il processo con nuovi contributi di confronto e proposta progettuale; - allargare il partenariato coinvolgendo nuovi soggetti con diversi ruoli: sottoscrittori, attuatori, collaboratori, finanziatori; - creare una community per lo scambio di conoscenze e idee sia a livello locale che a livello nazionale ed internazionale. Per raggiungere questi obiettivi si utilizzeranno diversi strumenti di comunicazione: da quelli più fluidi e immediati di internet (siti web, social network), a quelli più istituzionali (riunioni e tavoli di lavoro), a quelli più tecnici (workshop), a quelli più diretti (eventi aperti al pubblico, con diversi tagli). A seconda del diverso strumento utilizzato e del target di riferimento sarà utilizzato un linguaggio diverso, pur rimanendo sempre in un contesto istituzionale per l implementazione di politiche pubbliche. SOTTOATTIVITA (parallele) M6.A3.1a Immagine coordinata AQST M6.A3.1b Comunicazione via web dell AQST Milano Metropoli Rurale M6.A3.1c Promozione dell AQST in ambito EXPO 2015 (art. 13 AQST) M6.A3.1d Promozione dell AQST per l ampliamento del partenariato (art. 13 AQST) RISORSE COMPLESSIVE Risorse disponibili: ,00 Risorse da reperire: ,00 l anno (da luglio 2015) SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA Comune di Milano SOTTOATTIVITA M6.A3.1a Immagine coordinata AQST DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA La creazione di un identità visiva è elemento basilare per realizzare una comunicazione efficace: il riferimento a un'immagine chiaramente definita e riconoscibile incentiva l'identificazione con il processo da parte di tutti gli attori che vi partecipano e facilita la riconoscibilità all'esterno. Quale primo spunto per la creazione dell immagine coordinata dell AQST, il progetto RURBANCE ha messo a disposizione il proprio logo che, nell ambito di questa attività, verrà associato alla scritta Milano Metropoli Rurale e aggiornato con l inserimento del colore azzurro per la valorizzazione dei temi ambientali con riferimento alle risorse idriche. Sarà predisposto un breve manuale di immagine coordinata con indicazioni per l utilizzo del logo in associazione con i loghi dei soggetti aderenti, di eventuali altri soggetti attuatori o di finanziatori. Il manuale conterrà anche dei format standard per la redazione dei verbali della Segreteria Tecnica e delle schede delle attività nonché per la predisposizione di materiale informativo e comunicazioni verso l esterno. I materiali saranno messi a disposizione di tutti gli attori che, a vario titolo, contribuiranno all implementazione delle 242

255 azioni dell AQST al fine di diffondere il più possibile gli elementi di riconoscimento del processo per contribuire ad una comunicazione univoca su tutto il territorio. LOCALIZZAZIONE == SOGGETTO ATTUATORE Regione Lombardia, DG Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile SOGGETTI COINVOLTI Soggetti sottoscrittori Soggetti attuatori RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Risorse disponibili: 2.500,00 Risorse di Regione Lombardia nell ambito del progetto RURBANCE, co-finanziato con fondi FESR a valere sul programma Spazio Alpino, di cui la DG AESS è capofila. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 1 mese dalla sottoscrizione dell AQST RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Logo dell AQST. Manuale di immagine coordinata STATO DI AVANZAMENTO - identificato l elemento grafico del logo e la scritta (cfr. allegato) - definite le variazioni per i colori (aggiunta elemento azzurro) SCHEDA COMPILATA DA Maria Grazia Pedrana, Regione Lombardia DG AESS SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI Prima proposta di logo NOTE SOTTOATTIVITA M6.A3.1b Comunicazione via web dell AQST Milano Metropoli Rurale DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Al fine di far conoscere ad un vasto pubblico - a partire dai cittadini delle aree interessate - le azioni programmate e man mano implementate nell ambito dell AQST, si intende pubblicare con costanza tutte le informazioni disponibili su diversi portali istituzionali. Le informazioni principali (annuncio della sottoscrizione dell AQST, promozione di specifici eventi, realizzazione di attività di particolare rilevanza) saranno pubblicate sui siti istituzionali dei sottoscrittori Regione Lombardia, Provincia di Milano e Comune di Milano nonché, qualora disponibili, sui siti dei Distretti Rurali aderenti. Oltre alla comunicazione istituzionale, si intende usufruire della rete anche per attivare una comunicazione mirata ad una maggiore partecipazione degli attori del territorio al percorso in atto per ampliare la condivisione degli obiettivi e, a lungo termine, allargare il partenariato dell accordo (cfr M6.A3.1.d). A tal fine sarà utilizzato innanzitutto il sito web Rurbance nella sezione dedicata alla Lombardia in particolare nelle News sarà possibile annunciare tutte le attività in corso e i risultati raggiunti mentre nella pagina Attività potrà essere messa a disposizione tutta la documentazione di dettaglio prodotta (stati di avanzamento, progetti, ecc). Il sito è di proprietà della Regione Lombardia e gestibile con un Content Manager System accessibile anche dall esterno per gli utenti autorizzati, verrà quindi istituito un comitato editoriale che avrà il compito di aggiornare le informazioni e alimentare le diverse pagine. Le stesse informazioni potranno essere pubblicate anche sul sito Agricity gestito dal Comune di Milano e nel quale è già stato predisposto in homepage un link al sito Rurbance per favorire una condivisione degli utenti fra i due portali. 243

256 Saranno valutati altri canali di comunicazione web nel prosieguo delle attività, eventualmente anche grazie all adesione di nuovi sottoscrittori o alla collaborazione con soggetti attuatori rappresentanti della società civile (ad es. associazioni). Per quel che attiene i social network, si può fare riferimento nella fase iniziale alla pagina Facebook di Agricity e all account Twitter di Rurbance con la prospettiva di creare account dedicati all AQST un volta raggiunta un adeguata massa critica di utenti da convogliare verso un unico sistema di comunicazione che integri i vari canali disponibili. LOCALIZZAZIONE - SOGGETTO ATTUATORE Regione Lombardia, DG Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile >> per la gestione del portale Rurbance Comune di Milano >> per la gestione del portale Agricity SOGGETTI COINVOLTI Soggetti sottoscrittori Soggetti attuatori Stakeholder (associazioni locali, aziende agricole, cittadini, ecc) RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Risorse disponibili: 2.000,00 risorse di Regione Lombardia nell ambito del progetto RURBANCE, co-finanziato con fondi FESR a valere sul programma Spazio Alpino, di cui la DG AESS è capofila. Il Comune di Milano mette a disposizione il proprio personale e l attivazione di tirocini Risorse da reperire: 2.000,00 l anno per la gestione (Programmazione triennale) TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Prima fase di attuazione: nov 2014 giu 2015 (nell ambito di Rurbance) Seconda fase di attuazione: da luglio 2015 per l intera durata dell AQST RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Aggiornamento costante delle informazioni sui portali di riferimento Creazione di una community on-line Diffusione della conoscenza dell AQST, dei suoi obiettivi e delle attività tra i cittadini dell area di intervento, a livello regionale e nazionale, nella comunità internazionale STATO DI AVANZAMENTO - aggiornamento dei lavori allo stato attuale nel portale - link di Rurbance in home page del portale Agricity SCHEDA COMPILATA DA Maria Grazia Pedrana, Regione Lombardia DG AESS SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI NOTE SOTTOATTIVITA M6.A3.1c Promozione dell AQST in ambito EXPO 2015 (art. 13 AQST) DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA EXPO 2015 è una preziosa occasione di promozione dell AQST in generale e delle attività legate al tema dell alimentazione e della sostenibilità in particolare. Si prevedono due forme di promozione: - nell ambito degli eventi in EXPO - nell ambito di Fuori EXPO La programmazione degli eventi è in corso, compatibilmente con le risorse disponibili e gli spazi utilizzabili in calendario si realizzeranno le seguenti iniziative: 244

257 in EXPO - un evento di presentazione dei risultati finali di Rurbance nel quale, per la Lombardia, verrà dato spazio alla presentazione dell AQST e delle attività svolte - la distribuzione di materiale informativo in italiano e in inglese sul modello di governance e sulle attività svolte Fuori EXPO - nella promozione delle attività di enti, aziende e associazioni concorrenti al raggiungimento degli obiettivi dell AQST si farà riferimento all immagine coordinata per garantire una comunicazione univoca e per avvicinare diversi tipi di interlocutori al percorso in atto - nell organizzazione di eventi culturali e di promozione del territorio si privilegerà un approccio partecipativo con il coinvolgimento del maggior numero di attori dell AQST possibile, in un ottica di coordinamento delle diverse iniziative di carattere locale LOCALIZZAZIONE L intero ambito di intervento dell AQST SOGGETTO ATTUATORE - Regione Lombardia, DG Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile per l evento Rurbance - I diversi soggetti coinvolti per le altre attività SOGGETTI COINVOLTI Soggetti sottoscrittori Soggetti attuatori Stakeholder (associazioni locali, aziende agricole, cittadini, ecc) RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Risorse disponibili: ,00 risorse di Regione Lombardia nell ambito del progetto RURBANCE, co-finanziato con fondi FESR a valere sul programma Spazio Alpino, di cui la DG AESS è capofila. Il Comune di Milano mette a disposizione il proprio personale e l attivazione di tirocini TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Programmazione attività in corso, chiusura attività ottobre 2015 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Diffusione della conoscenza dell AQST, dei suoi obiettivi e delle attività tra i cittadini dell area di intervento, a livello regionale e nazionale, nella comunità internazionale Attivazione di reti di relazioni a livello internazionale per lo scambio di conoscenze e la realizzazione di progetti di cooperazione STATO DI AVANZAMENTO E in corso la calendarizzazione dell evento in EXPO con i responsabili dell agenda complessiva SCHEDA COMPILATA DA Maria Grazia Pedrana, Regione Lombardia DG AESS SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI NOTE SOTTOATTIVITA M6.A3.1d Promozione dell AQST per l ampliamento del partenariato (art. 13 AQST) DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Il processo delineato con l AQST è un processo partecipativo e inclusivo, ci si pone quindi come obiettivo l ampliamento della rete partenariale ad altri soggetti con un livello di coinvolgimento che può andare dalla sottoscrizione dell AQST stesso, alla realizzazione alcune specifiche azioni da integrare nel piano d azione, alla cooperazione ad alcune iniziative, alla sponsorizzazione di alcune attività (ad es. quelle con valenza sociale o culturale). 245

258 Si prevede quindi di organizzare: - degli incontri della Segreteria Tecnica con invito di specifici interlocutori del territorio ai quali illustrare le attività in corso e approfondire alcuni temi di rilievo rispetto ai temi di loro potenziale maggiore interesse - 2 workshop tematici nei quali approfondire i temi di maggiore interesse emersi e cercare di aggregare gli attori rilevanti per l implementazione di attività in quel settore (ad es. turismo, innovazione, ecc) - dei momenti di approfondimento con i tavoli della città metropolitana per mettere in comune le conoscenze e integrare il più possibile i processi di sviluppo locale con quelli di trasformazione istituzionale in corso - degli incontri a livello locale (in ogni distretto rurale) per incontrare le altre amministrazioni comunali, le associazioni locali, il tessuto produttivo LOCALIZZAZIONE L intero ambito di intervento dell AQST SOGGETTO ATTUATORE - Comune di Milano - Regione Lombardia, DG Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile SOGGETTI COINVOLTI Soggetti sottoscrittori Stakeholder (associazioni locali, aziende agricole, cittadini, ecc) RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Risorse disponibili: ,00 risorse di Regione Lombardia nell ambito del progetto RURBANCE, co-finanziato con fondi FESR a valere sul programma Spazio Alpino, di cui la DG AESS è capofila, per l accompagnamento ai processi di sviluppo locale. Il Comune di Milano mette a disposizione il proprio personale e l attivazione di tirocini Risorse da reperire: a seguire, ,00 l anno per garantire supporto alle attività extra-segreteria Tecnica (Programmazione triennale) TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 2 workshop: entro giugno 2015, nell ambito di RURBANCE Almeno 3 incontri della Segreteria Tecnica con interlocutori esterni: entro giugno 2015 Momenti di approfondimento con la città metropolitana: in coerenza con i tavoli in corso (a partire da nov 2014) Incontri a livello locale: a partire da marzo/aprile 2015 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Coinvolgimento diretto di nuovi sottoscrittori e nuovi attuatori per l ampliamento delle attività e la diffusione delle stesse in tutto il territorio di riferimento Coinvolgimento del mondo associativo per la realizzazione di azioni comuni e per la diffusione delle informazioni Coinvolgimento del mondo produttivo, oltre ai distretti rurali, per l integrazione delle azioni in ambito rurale e agricolo con azioni più ampie di valorizzazione delle realtà produttive del territorio sostenibili e sinergiche (ad es. artigianato) Coinvolgimento di altre amministrazioni comunali per il coordinamento delle attività di pianificazione territoriale e di promozione del territorio STATO DI AVANZAMENTO SCHEDA COMPILATA DA Maria Grazia Pedrana, Regione Lombardia DG AESS SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI NOTE 246

259 Prima proposta di logo 247

260 MACROAZIONE 7 CONSOLIDAMENTO DELLA STRATEGIA DI SVILUPPO DELL'AQST AZIONE M7.A1 Orientamento politiche, piani e programmi AZIONE M7.A2 Studi AZIONE M7.A3 Formazione 248

261 COD M7.A1.1 TITOLO ATTIVITA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE-PAESAGGISTICA DI AREA VASTA DESCRIZIONE ATTIVITA L integrazione tra modelli di sviluppo rurale e urbano è presupposto per la competitività delle aree verso un modello di sviluppo sostenibile. L area vasta può costituire la scala più idonea per tale integrazione. Anche la pianificazione territoriale promossa da Regione, con il processo di revisione del PTR avviato (D.G.R del 11/07/2014), intende tenere conto del ruolo strategico della pianificazione d area vasta e con tale finalità promuove lo studio di ambiti omogenei che rispettino le vocazioni identitarie dei territori. Da sottolineare che ciò avviene parallelamente alla riforma costituzionale in corso, volta ad una progressiva eliminazione delle province e alla costituzione delle città metropolitane come nuova istituzione dotata di specifici strumenti di pianificazione. Ancora, la pianificazione d area vasta è strumento idoneo di coordinamento e integrazione tra le pianificazioni di settore regionale e la pianificazione generale comunale. Pertanto l AQST Milano metropoli rurale è occasione sia di messa a sistema delle progettualità esistenti promosse dai distretti agricoli, sia di integrazione dei programmi e piani di scala regionale per la loro componente urbano-rurale (PTPR, PTRA Navigli, PSR, ). SOTTO ATTIVITA M7.A1.1a Implementazione degli strumenti di pianificazione territoriale nell ambito della attività di revisione del PTR M7.A1.1b Valorizzazione e integrazione azioni previste nel Piano Territoriale d Area Navigli Lombardi M7.A1.1c Criteri di gestione e governo dei paesaggi periurbani RISORSE COMPLESSIVE Regione Lombardia - anno 2014: per revisione del PPR; bilancio di previsione 2015: richiesti Altre eventuali risorse da definire e reperire SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA Regione Lombardia DG TUDS 249

262 SOTTO ATTIVITA M7.A1.1a Implementazione degli strumenti di pianificazione territoriale nell ambito della attività di revisione del PTR DESCRIZIONE SOTTO ATTIVITA Un contributo alla revisione del PTR avverrà anche mediante l implementazione dello Strumento operativo (SO 45) Integrazione delle politiche contenute nell Atlante del territorio del sottobacino idrografico del Po Lambro/Olona. Lo strumento operativo SO 45 1 si pone all interno della linea di indirizzo Valorizzazione paesisticoambientale delle valli fluviali con politiche di difesa dei suoli e delle acque attraverso la promozione di processi partecipati di pianificazione strategica e programmazione negoziata propone l articolazione del sottobacino Lambro-Olona in quattro ambiti vallivi formati ciascuno dall aggregazione di un certo numero di Unità Paesaggistiche Ambientali.Rappresenta e descrive il territorio delle diverse UPA definendo per ciascuna di esse Indirizzi e misure specifiche di riqualificazione e contenimento del degrado paeaggistico. Tali indirizzi e misure potranno entrere in sinergia con gli indirizzi di riqualificazione che emergeranno dalla costruzione dello scenario dell AQST. Parallelamente all implementazione dello Strumento Operativo (SO 45) è in fase di avvio un tavolo tecnico regionale sulla pianificazione territoriale, nell ambito del tavolo interistituzionale sulla Città Metropolitana. Questo, attraverso lo Scenario dell AQST, può fornire indicazioni per la pianificazione dell area metropolitana, con particolare riferimento alla pianificazione del territorio rurale e all individuazione delle zone omogenee che prevede la legge 56/2014. Infatti, in generale, nel processo di sviluppo dei nuovi strumenti della Città Metropolitana, l AQST potrà generare azioni volte a: Definire modelli di governance per l attuazione di politiche intersettoriali. Contribuire alla definizione di: o un quadro di sviluppo condiviso mediante il quale orientare piani, programmi e progetti di sviluppo locale; o uno scenario strategico di riferimento per la valutazione della sostenibilità di progetti, piani e programmi di sviluppo locale. Fornire input per organismi comunitari, nazionali e regionali per un miglior utilizzo dei fondi di sviluppo e di coesione. Nello specifico i filoni di attività legati allo Sviluppo della pianificazione della città metropolitana sono: Partecipazione ai Tavoli istituzionali e interistituzionali in fase di avvio (Tavolo regionale di coordinamento; Tavolo tecnico con Provincia e Comune su governo del territorio). Approfondimento sui contenuti che dovranno caratterizzare le competenze della Città Metropolitana in materia di governo del territorio, in relazione sia alla definizione del profilo dello strumento urbanistico del nuovo Ente, sia ai rapporti che dovranno instaurarsi con gli altri livelli di pianificazione. Messa a fuoco progressiva delle specifiche modifiche che dovremo andare a proporre in sede di revisione della l.r. 12/2005. LOCALIZZAZIONE 1 Regione Lombadia già riconosce nel proprio corpus normativo la scala dei sottobacini idrografici regionali del distretto del fiume Po come scala territoriale di riferimento per una governance efficace di tutela e valorizzazione di acque e suoli quali beni comuni. Utilizzare il sistema delle acque e dei suoli quale driver per la definizione della dimensione territoriale delle politiche permetterà di ricondurle a integrazione ed efficienza in un quadro contestuale riconosciuto del valore culturale e identitario di tali sistemi che sono matrici fondative dei paesaggi lombardi nelle differenziate modalità insediative che li caratterizzano. 250

263 Regione Lombardia SOGGETTO ATTUATORE Regione Lombardia DG TUDS SOGGETTI COINVOLTI Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Allo stato attuale non sono ancora state definite le risorse per l attuazione delle presenti attività. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Le attività procederanno parallelamente alla revisione del PTR. Per la portata dell attività che risulta strettamente collegata a più tavoli politici non è possibile definire dei tempi di attuazione, ma indicativamente delle tappe semestrali. RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Elaborato di proposta aggiornamento SO 45; altri da definire. STATO DI AVANZAMENTO Avviata la procedura di revisione del PTR (prima conferenza di VAS 15 ottobre 2014); avviati i lavori dei Gruppi tecnici per la città metropolitana (prima riunione 15 ottobre 2014) SCHEDA COMPILATA DA Francesca Patriarca, RL, DG TUDS, UO programmazione territoriale e urbanistica SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 251

264 SOTTO ATTIVITA M7.A1.1b Valorizzazione e integrazione azioni previste nel Piano Territoriale d Area Navigli Lombardi DESCRIZIONE SOTTO ATTIVITA Il PTRA Navigli è strumento di pianificazione territoriale con valenza strategica di medio-lungo periodo, approfondisce a scala di maggior dettaglio gli obiettivi del Piano Territoriale Regionale ed è in generale atto di programmazione per lo sviluppo di territori interessati da rilevanti trasformazioni e da ambiti importanti per le strategie di sviluppo regionale. Interessa il sistema dei cinque navigli (Grande, di Bereguardo, Pavese, della Martesana, e di Paderno) ed il territorio di 51 comuni. Promuove azioni di riequilibrio territoriale volte alla tutela del paesaggio e alla valorizzazione turistica. Il Piano è documento di riferimento per le politiche regionali relative ai navigli lombardi per l individuazione e assegnazione di finanziamenti. IL Piano Territoriale d Area Navigli Lombardi è un Piano territoriale strategico con due ricadute territoriali immediate che interessano la componente agricola dell AQST: Tutela delle aree libere Al fine di tutelare e salvaguardare il territorio come sistema di elevata qualità paesaggistica e ambientale, il PTRA individua una fascia di salvaguardia di 100 metri lungo entrambe le sponde dei navigli, limitatamente alle aree esterne agli ambiti dichiarati di notevole interesse pubblico ai sensi dell art136 D.L. 42/2004 all interno della quale si dovrà porre una particolare attenzione per la valorizzazione delle aree verdi e la salvaguardia delle aree libere, preservandole e da trasformazioni incompatibili con gli obettivi. Indirizzi riconducibili all obiettivo: Favorire gli interventi di integrazione tra architetture rurali tradizionali e uso agricolo del territorio di pertinenza. Tutela delle aree agricole naturali Il PTRA quale strumento di attuazione del PTR, assume, relativamente al sistema rurale paesisticoambientale, una fascia di tutela di 500 m dalle sponde dei navigli. Tale fascia, esterna al tessuto urbano consolidato, definisce uno spazio di tutela delle rilevanze paesaggistiche, di valorizzazione e ricomposizione di contesti rurali, connotandosi come un sistema a rete ambientale, naturalistica e paesistica. Questa fascia consente il consolidamento delle attività agricole con lo scopo di tutelare l ambiente e il paesaggio. Criticita attese Il carattere di indirizzo della norma relativa alla individuazione della fascia dei 500mt ed il fatto che non vi siano obblighi temporali di adeguamento per i PGT comunali, fa sì che non sia garantita la preservazione della fascia. Il piano ha individuato 9 azioni di approfondimento la cui attuazione viene rinviata ad un momento di approfondimento successivo del PTRA. Tra di esse di interesse per l AQST si individuano: Per un sistema territoriale tra Adda e Martesana Trasformazione urbana e paesaggio Aree dismesse a Pavia e Parco Visconteo Per una nuova connessione tra Naviglio pavese e Naviglio Bereguardo Sviluppo integrato - Culturale, ambientale e fruizione nel sud-ovest milanese Distretto agricolo nel comune di Milano LOCALIZZAZIONE Regione Lombardia SOGGETTO ATTUATORE RL DG TUDS 252

265 SOGGETTI COINVOLTI Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano e altri comuni interessati dalle singole azioni di approfondimento RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Il Piano non prevede risorse per la sua attuazione TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Il piano è di medio lungo periodo non prevede dei tempi di attuazione. RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Applicazione degli indirizzi e dei criteri suggeriti dal Piano per un corretto inserimento degli interventi, in particolare: realizzazione dell Archivio centralizzato delle conoscenze Navigli Scarl; Interventi infrastrutturali e di valorizzazione turistica, ambientale e culturale del sistema dei Navigli e delle vie d acqua lombarde in vista di Expo 2015, piano della mobilità Sostenibile (DG infrastrutture per la Mobilità). STATO DI AVANZAMENTO Un primo monitoraggio del Piano è in fase di completamento. I monitoraggi successivi, che potranno ricomprendere le azioni di interesse, sono ancora da definire. SCHEDA COMPILATA DA Francesca Patriarca, RL, DG TUDS, UO Programmazione territoriale e urbanistica SCHEDA AGGIORNATA DA. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE: 253

266 SOTTO ATTIVITA M7.A1.1c Criteri di gestione e governo dei paesaggi periurbani DESCRIZIONE SOTTO ATTIVITA Regione Lombardia, attraverso il Piano Paesaggistico, individua nel sistema ambientale e del verde, ambiti strategici d intervento per il miglioramento della qualità territoriale e della tutela paesaggistica e, quindi, della qualità della vita dei cittadini lombardi e di chi trascorre del tempo nella nostra regione. Il Piano Paesaggistico, in vigore dal febbraio 2010, si pone i seguenti obiettivi: sussidiarietà e responsabilità di tutti i soggetti territoriali attenzione e tutela sull intero territorio, riconosciuto come capitale pubblico fondamentale approccio integrato nei processi ordinari di pianificazione e progettazione. Il PPR ha una duplice natura: di quadro di riferimento ed indirizzo e di strumento di disciplina paesaggistica. Esso fornisce indirizzi e regole che devono essere declinate e articolate su tutto il territorio lombardo attraverso i diversi strumenti di pianificazione territoriale, in coerenza con l'impostazione sussidiaria di Regione Lombardia. Oggi, ai fini di un migliore sviluppo del Piano è stata avviata una variante generale allo stesso (DGR 2131 dell11/7/2014) che intende operare modifiche ed aggiornamenti di carattere generale con riferimento all assetto e alla forma del Piano; in tale scenario si ritiene opportuno un approfondimento sul tema delle aree periurbane prevedendo degli approfondimenti sia in relazione alla cartografia che l integrazione della normativa o degli indirizzi di tutela del Piano. Gli aggiornamenti prevederanno: Definizione di paesaggio periurbano comprensiva di una sua declinazione nel territorio lombardo al fine di individuare e riconoscere le tipologie ricorrenti; Individuazione di specifici indirizzi/ norme/ e pertanto linee guida per la gestione dei diversi paesaggi periurbani, individuando anche il target di riferimento (enti locali, progettisti, etc.) e le fasi di utilizzo. LOCALIZZAZIONE Regione Lombardia SOGGETTO ATTUATORE Regione Lombardia DG AESS Struttura Paesaggio SOGGETTI COINVOLTI Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano e altri comuni interessati dalle singole azioni di approfondimento Politecnico, Eupolis RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Regione Lombardia - anno 2014 complessivi per revisione del PPR (capitolo : DGR 1695 del 17/4/2014; decreto n.297 del 10/4/2014); bilancio di previsione 2015 richiesti TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE La variante al PPR viene deliberata dalla giunta ed approvata dal consiglio regionale - tempistica non stimabile RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Integrazione della normativa e/o degli Indirizzi del PPR STATO DI AVANZAMENTO DELLE SINGOLE ATTIVITA Avviata la procedura di revisione del PTR - PPR (prima conferenza di VAS 15 ottobre 2014); sono in corso attività di approfondimento sul tema con Politecnico di Milano ed Eupolis che proseguiranno anche nel 2015 finalizzate alla definizione dei contenuti complessivi della variante al PPR con approfondimenti specifici sul tema, anche attraverso workshop. SCHEDA COMPILATA DA Cinzia Pedrotti, RL, DG AEES, Struttura Paesaggio 254

267 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 255

268 COD M7.A1.2 TITOLO ATTIVITA COORDINAMENTO DELLE AZIONI DELL'AQST MILANO METROPOLI RURALE CON LE POLITICHE DI TUTELA DELLE ACQUE NATURALI DEL PDG PO, DEL PTUA DI REGIONE LOMBARDIA E DEGLI AQST "CONTRATTI DI FIUME" DESCRIZIONE ATTIVITA Verifica della coerenza delle azioni previste nel presente AQST con i principi e con le misure previste dal Piano di Gestione del Distretto Idrografico del Po, da PTUA e dai Contratti di Fiume. Analisi delle fonti di finanziamento, attivabili all interno delle suddette politiche e dei Contratti di Fiume, utili all implementazione di azioni AQST coerenti. SOTTOATTIVITA Nel caso da definire successivamente RISORSE COMPLESSIVE Da valutare e stimare mobilitazione di fondi FSC SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA Regione Lombardia - D.G. Ambiente Energia e Sviluppo Sostenibile LOCALIZZAZIONE Regione Lombardia SOGGETTO ATTUATORE Regione Lombardia - D.G. Ambiente Energia e Sviluppo Sostenibile SOGGETTI COINVOLTI Soggetti attuatori e coordinatori delle attività AQST coerenti con la presente attività RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Da definire successivamente all analisi delle azioni AQST e delle fonti di finanziamento attivabili TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE A partire dal 2015 STATO DI AVANZAMENTO Da avviare SCHEDA COMPILATA DA Mila Campanini U.O. Risorse Idriche e Programmazione Ambientale - Regione Lombardia D.G. Ambiente Energia e Sviluppo Sostenibile SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 256

269 COD M7.A1.3 TITOLO ATTIVITA RINNOVO DI LUNGO PERIODO CONTRATTI DI AFFITTANZA AGRARIA DI FONDI RURALI DESCRIZIONE ATTIVITA Con l istituzione del Servizio Agricoltura il Comune di Milano ha avviato un percorso volto alla valorizzazione delle aziende agricole insistenti sul proprio territorio in termini di agricoltura multifunzionale e di presidio degli ambiti periurbani di riferimento. La realizzazione di suddetto percorso è stata concretizzata in primis con l avvio di una radicale rivisitazione dei contratti di affittanza agraria in essere su fondi di proprietà al fine del rinnovo degli stessi nell ottica di instaurazione di nuovi e più proficui rapporti di collaborazione tra l amministrazione comunale e gli interessi collettivi dalla stessa rappresentati e gli agricoltori conduttori dei fondi locati. Con la presente attività si intende procedere al rinnovo dei contratti di affittanza agraria in essere promuovendo la collaborazione tra amministrazione proprietaria e conduttore al fine della realizzazione di interventi di miglioramento paesaggistico, di presidio del territorio, di recupero e manutenzione conservativa delle strutture rurali a fronte della stabilizzazione di lunghi periodi di locazione. Ove il Fondo locato faccia emergere necessità di interventi sulle strutture, viene chiesto al conduttore di formulare un piano di investimento volto al recupero strutturale e funzionale dell immobile condotto a fronte della concessione di prolungati periodi di affittanza agraria e dell eventuale scomputo dei canoni di locazione a fronte delle opere realizzate. Sotto il profilo procedurale necessita determinare il giusto canone (anche da scomputarsi) e il giusto periodo di locazione al fine di consentire l investimento e il congruo ammortamento. L operazione richiede la trattazione e l approfondimento di tematiche correlate di natura: Procedurale, definizione canoni d affitto in relazione ad interventi di manutenzione a carico dell affittuario; Tecniche, in quanto fabbricati spesso tutelati ex D.lgs 42/2004; Finanziarie, in merito alla solvibilità e alla capacità di reperire fonti di finanziamento. OBIETTIVI Consolidare un nuovo rapporto di collaborazione tra l Amministrazione ed il conduttore agricolo custode e manutentore del paesaggio. RISULTATI ATTESI Recupero patrimonio edilizio; Efficientamento delle strutture per l attività agricola; Garantire la valorizzazione e la sicurezza dei luoghi. SOTTOATTIVITA Stipula Contratti di affittanza agraria con interventi paesaggistici e manutenzioni delle strutture rurali a carico dell affittuario. Realizzazione attività di appalto ex Programma Triennale Opere Pubbliche. RISORSE COMPLESSIVE Non previste SOGGETTO COORDINATORE AZIONE Comune di Milano SOTTOATTIVITA Stipula Contratti di affittanza agraria con interventi paesaggistici e manutenzioni delle strutture rurali a carico dell affittuario DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Stipula Contratti di affittanza agraria con interventi paesaggistici e manutenzioni delle strutture rurali a 257

270 carico dell affittuario. LOCALIZZAZIONE Fondi rurali di proprietà del Comune di Milano in ambito cittadino. SOGGETTO ATTUATORE Comune di Milano SOGGETTI COINVOLTI Aziende agricole conduttrici RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Non previste TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Giugno 2016 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI stipula contratti di affittanza agraria STATO DI AVANZAMENTO Rinnovata la maggioranza dei contratti aventi ad oggetto la sola conduzione del terreno agricolo. SCHEDA COMPILATA DA Marco Lucini, Comune Milano SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 258

271 COD M7.A1.4 TITOLO ATTIVITA SVILUPPO DELLA FOOD POLICY DESCRIZIONE ATTIVITA L attività consisterà innanzitutto nella raccolta e analisi di progetti, politiche e azioni promosse dal Comune e da altri attori che operano sul territorio milanese e che sono connesse ai temi di interesse della Food Policy per poi elaborare report di carattere tecnico-scientifico e divulgativo e definizione di linee di indirizzo di medio-lungo periodo. Saranno inoltre individuati altri contesti nazionali ed esteri attivi nel campo delle Food Policye evidenziazione delle potenziali sinergie a scala locale, sovralocale e internazionale (individuazione di benchmark). Per l implementazione della food policy sarà definito un piano di engagement degli stakeholder e un piano di comunicazione del processo, entrambi da realizzarsi anche attraverso l uso di strumenti partecipativi (piattaforma di dialogo on-line; town meetings; tavoli di lavoro ecc.). Saranno inoltre definiti indicatori e di meccanismi di monitoraggio partecipato della Food Policy. L attività si articolerà in 3 fasi consecutive: 1- Assessment: Analisi, reporting e valutazione In questa fase vengono sintetizzate le attività necessarie alla costruzione, alla validazione e alla definizione della Food Policy per: restituire l immagine della complessità del sistema del cibo (e tutte le connessioni che con esso interagiscono quali la salute, i rifiuti, la sostenibilità, etc.) fornire la base conoscitiva per definire e orientare le linee di indirizzo della Food Policy di Milano; evidenziare e valorizzare le progettualità già esistenti in merito alla tematica cibo. sostenere e valorizzare il capitale umano di giovani ricercatori delle università e dei centri di ricerca milanesi che prevedano la condivisione del reciproco know how a favore della realizzazione dell Assessment. 2 - Stakeholder engagement: consultazione e ingaggio La fase di consultazione e ingaggio è strategica sia per la visibilità del progetto nella fase di formazione del documento di Food Policy, sia per la diffusione e implementazione dei risultati raggiunti. I target delle azioni di coinvolgimento e ingaggio sono due: gli stakeholder e la cittadinanza (in senso lato). Il contributo degli stakeholder riguarderà sia la fase di consultazione sul documento Verso una food policy, sia la fase di progettazione partecipata delle soluzioni, una volta che la giunta avrà approvato la Policy. La cittadinanza sarà informata e consultata sul processo affinché possa conseguentemente attivarsi. 3 - Urban Food Policy Pact A partire da Ottobre 2014 saranno invitati i rappresentanti istituzionali di diverse municipalità / focal point delle rispettive Food Policy. L invito presenterà l opportunità di: favorire uno scambio di buone prassi; confrontarsi sulle metodologie e sui risultati delle Food Policy; scrivere in forma partecipata il Protocollo internazionale Urban Food Policy Pact; organizzare l evento di lancio del Protocollo Internazionale previsto a Milano per Ottobre OBIETTIVI Promuovere una Food Policy significa rendere Milano protagonista di una modalità innovativa di governare la città verso un futuro più sostenibile; ponendo al centro dell'attenzione le tematiche legate al cibo e esprimendo l'intenzione di mettere a sistema le proprie politiche che incrociano i temi del cibo da diversi punti di vista: territorio, welfare, educazione, ambiente, benessere, relazioni internazionali, ecc. La Food Policy è l'esito di un dialogo tra più attori e del loro contributo attivo: essa, quindi, rappresenta un patto di valenza ampia in grado di generare e di indirizzare un insieme di azioni che vedano la corresponsabilità di attori sociali, economici e istituzionali in un'ottica di governo dinamico e partecipato della città. 259

272 RISULTATI ATTESI Attraverso la Food Policy il Comune e la città potranno disporre di uno strumento per orientare le proprie attività ordinarie di amministrazione, regolamentazione, pianificazione e programmazione e per potenziare la propria capacità di promuovere progetti innovativi, integrati e sostenibili anche in parternariato con altri attori. CRITICITA ATTESE Alta complessità di gestione degli attori coinvolti RISORSE COMPLESSIVE Ammontare delle risorse necessarie in corso di definizione Saranno messe a disposizione risorse del Comune di Milano e risorse di Fondazione Cariplo SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA Comune di Milano, Gabinetto del Sindaco LOCALIZZAZIONE Comune di Milano SOGGETTO ATTUATORE Comune di Milano Gabinetto del Sindaco - Fondazione Cariplo Area Scientifica e Tecnologica- Està (Economia e Sostenibilità) SOGGETTI COINVOLTI 6 target: Rappresentanti eletti, Accademia, Attivisti, Stakeholders, Settore innovazione, Sfera pubblica generica RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Da definire sulla base delle fonti di finanziamento attivabili TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Chiusura fasi previste entro dicembre 2015 STATO DI AVANZAMENTO Attività avviata con la sottoscrizione del protocollo tra il Comune di Milano e Fondazione Cariplo a luglio 2014 SCHEDA COMPILATA DA Stefania Amato, Comune di Milano ( ) SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI NOTE 260

273 COD M7.A1.5 TITOLO ATTIVITA AGGIORNAMENTO DELLO SCENARIO STRATEGICO ED ELABORAZIONE DELLA VISION PER LO SVILUPPO INTELLIGENTE, DUREVOLE E INCLUSIVO DELL'AMBITO TERRITORIALE METROPOLITANO MILANESE DESCRIZIONE ATTIVITA L allegato 2 dell AQST Primi elementi costitutivi dello scenario strategico di consolidamento e valorizzazione della matrice rurale dell'insediamento urbano per il raggiungimento degli obiettivi di Sviluppo Urbano Sostenibile Integrato dell'area metropolitana milanese - rappresenta gli elementi fondamentali dell assetto territoriale risultante dallo sviluppo della strategia dell AQST ed è stato prodotto condividendo ai tavoli di lavoro da un lato gli obiettivi del processo e dall altro gli spunti progettuali per il loro raggiungimento. Lo scenario strategico è un prodotto dinamico: le azioni intraprese per perseguire un nuovo modello insediativo in cui terra e acqua producano in modo innovativo una nuova fase di civilizzazione ove si coniugano prodotti alimentari sani e sicuri, energie rinnovabili, qualità paesaggistico/ambientale, tutela della biodiversità, possibilità di fruizione di spazi urbano/rurali, valorizzazione dei patrimoni devono essere via via rappresentate e diventare parte integrante dello scenario stesso. Lo scenario è inteso come strumento di lavoro per l elaborazione, il più ampiamente condivisa, di una vision che prefigura il futuro sviluppo intelligente, durevole e inclusivo dell'ambito territoriale metropolitano milanese in cui trovi consolidamento e valorizzazione la matrice rurale dell'insediamento urbano della Città metropolitana (nell' interpretazione che di "rurale" da' il PTR/ PPR di Regione Lombardia). Per l'elaborazione della vision, coerentemente a quanto fatto nella fase di costruzione del presente Accordo, ci si avvarrà dello Strumento Operativo 45 del PTR/ PPR di Regione Lombardia (Atlante del territorio del sottobacino del Po, Lambro / Olona. Misure di indirizzo e prescrizioni per la riqualificazione paesaggistico ambientale) opportunamente adeguato sia alle eventuali nuove normative, sia alle ipotesi di identificazione territoriale della nascente Città metropolitana (ad es. dovranno essere valutate integrazioni nello SO45 per la definizione di Unità territoriali paesaggistico ambientali che riconoscano i nuovi assetti istituzionali). L attività prevede un percorso di condivisione e confronto che avrà luogo sia nell ambito degli incontri della Segreteria Tecnica, ove saranno presentati e condivisi i diversi step del lavoro, sia nell ambito di specifici incontri con i sottoscrittori, gli attuatori e gli stakeholder coinvolti nel processo di implementazione dell Accordo stesso, anche in coordinamento con i processi di pianificazione avviati a livello di Città Metropolitana. In ogni fase di lavoro saranno prodotte delle tavole (a scala differenziata) in cui la vision troverà rappresentazione e descrizione e ci si avvarrà di diversi strumenti di comunicazione idonei a stimolare il dibattito e il confronto. SOTTOATTIVITA Nel caso, da definire successivamente RISORSE COMPLESSIVE , 00 da reperire SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA Comune di Milano LOCALIZZAZIONE Area metropolitana milanese SOGGETTO ATTUATORE Comune di Milano SOGGETTI COINVOLTI Soggetti sottoscrittori dell AQST, Soggetti attuatori delle attività dell AQST, Stakeholder (associazioni locali, aziende agricole, cittadini, ecc) RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Da definire sulla base delle fonti di finanziamento attivabili TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 261

274 Primo step: dalla sottoscrizione dell AQST a fine 2015 STATO DI AVANZAMENTO Prima raccolta elementi conoscitivi per le integrazioni dello scenario attivata nell ambito dei lavori della Segreteria Tecnica dell AQST SCHEDA COMPILATA DA Enrico Murtula, Comune di Milano ( ) SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 262

275 COD M7.A2.1 TITOLO ATTIVITA STUDIO DELLA RIQUALIFICAZIONE PAESAGGISTICA, ECOLOGICA E FRUITIVA DEL PERCORSO STORICO DELLA ROGGIA SONCINO UNITAMENTE AL MANTENIMENTO E MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELL'ACQUA DELLA STESSA MEDIANTE ACCORDI CON I FRONTISTI DESCRIZIONE ATTIVITA La Roggia Soncino (detta anche Soncina), che deriva acqua di buona qualità dal Ticino tramite il Naviglio Grande, riceve scarichi e coli, di cui non si conosce quantità, portata e qualità, si suppone derivino per lo più da frontisti, privati o pubblici. In alcuni tratti i frontisti occupano spazi limitrofi al canale, ostacolando ed impedendo il passaggio dei mezzi per la manutenzione della Roggia. Si prevede di effettuare uno studio che, muovendo da basi normative e da precedenti contratti stipulati in situazioni simili, si concluda con accordi con i frontisti per il miglioramento e la valorizzazione della Roggia Soncino dal punto di vista ambientale e paesaggistico con la creazione di un percorso storico ambientale fruibile ed utilizzabile per interventi di manutenzione. Risultato secondario, ma non del tutto trascurabile, è la valorizzazione degli stessi coli come aumento della portata della Roggia (vedi azione M1.A1.9) Criticità: collaborazione con frontisti. SOTTOATTVITA (attività parallele) 1. Mantenimento e miglioramento della qualità dell acqua della Roggia Soncina mediante accordi con i frontisti 2. Studio e progetto per il recupero paesaggistico della storica Roggia Soncino RISORSE COMPLESSIVE ,00 per la sola fase di studio e progettuale fino alla stipula di accordi SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA DiNAMo Distretto Neorurale delle tre Acque di Milano SOTTOATTIVITA 1 Mantenimento e miglioramento della qualità dell acqua della Roggia Soncina mediante accordi con i frontisti DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Si prevedono 2 fasi: FASE 1: studio preliminare: Censimento e ricostruzione su base Gis degli scarichi e dei coli pubblici e privati Raccolta, sistematizzazione e analisi dati qualitativi disponibili Ricostruzione del quadro complessivo quali-quantitativo del sistema idrico Definizione del quadro normativo e di un programma di gestione delle acque reflue, analizzando le possibili linee di intervento (riutilizzo per fini irrigui, fitodepurazione, ecc) Simulazione tramite modellistica numerica per verificare l efficacia degli interventi proposti Analisi di fattibilità tecnico-economica degli interventi Definizione di protocolli per la stipula di accordi con i frontisti, con conseguente miglioramento della qualità delle acque della Roggia Soncino FASE 2: applicativa da svolgere congiuntamente a quella relativa alla azione M1.A1.9 sottoattività 3 relativa alla ottimizzazione della funzionalità idraulica LOCALIZZAZIONE Tratto della Roggia Soncino di Competenza del Consorzio Utenti Roggia Soncino SOGGETTO ATTUATORE Consorzio Utenti Roggia Soncino SOGGETTI COINVOLTI Consorzio utenti Roggia Soncino, Frontisti pubblici e privati, Consorzio Villoresi RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Totale FASE di studio: ,00, da reperire presumibilmente sul PSR (misura da individuare). 263

276 Per la FASE 2 le risorse sono da definire e concordare con gli enti preposti e probabilmente reperibili sul Programma Irriguo Nazionale (PIN) del Programma Operativo Nazionale ( PON). TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Nel 2015 realizzazione FASE di studio e di avvio FASE 2 RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Regolarizzazione rapporti con i frontisti, miglioramento della qualità dell acqua STATO DI AVANZAMENTO SCHEDA COMPILATA DA Dufour-Taiga, DiNAMo 31/10/2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie); vedi allegato ad attività M1.A1.9 NOTE Progetto condiviso in assemblea generale della Roggia Soncino DiNAMo può risultare facilitatore SOTTOATTIVITA 2 Studio e progetto per il recupero paesaggistico della storica Roggia Soncino DESCRIZIONE SOTTOATTIVITA Lo studio di fattibilità prevede le seguenti attività: Analisi e ricostruzione su base GIS degli elementi storico-culturali da valorizzare, dei percorsi ciclopedonali esistenti Valutazione del livello di fruibilità dei percorsi attuali Definizione di un quadro di interventi per aumentare il livello di connessione dei percorsi esistenti e per migliorarne la fruibilità Analisi di fattibilità tecnico-economica degli interventi e progettazione di dettaglio Successiva FASE 2 applicativa. LOCALIZZAZIONE Roggia Soncino - Tratto di competenza Consorzio, da ampliare successivamente al tratto successivo a valle, per quanto riguarda il recupero (vedere azione M1.A1.9 sottoazione 3 sulla ottimizzazione della funzionalità idraulica) e valorizzazione dei manufatti storici Lo studio si deve concentrare sui tratti di Roggia in cui il potenziale percorso ciclopedonale e di servizio limitrofo risulta interrotto da barriere invalicabili. SOGGETTO ATTUATORE Consorzio Utenti Roggia Soncino SOGGETTI COINVOLTI Consorzio Utenti Roggia Soncina, DiNAMo ed associazioni locali per la fruizione RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Risorse per fase di studio: ,00 da reperire presumibilmente sul PSR (misura da individuare). Per la Fase 2 le risorse sono da definire e concordare con gli enti preposti Da verificare se può essere finanziabile almeno in parte dal PSR come misure agro-ambientali - auspicabili ulteriori finanziamenti a completamento (Bandi Cariplo, Parco Agricolo Sud Milano, Regione Lombardia DG Ambiente ) TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 2015 per lo studio auspicabile concludere anche un percorso fruibile durante il semestre di EXPO RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Facilitare la manutenzione irrigua e migliorare dal punto di visto paesaggistico ambientale e fruitivo la area della Roggia Soncino nel Sud-Ovest Milanese, come zona di raccordo tra Parco Agricolo Sud Milano e Parco del Ticino. STATO DI AVANZAMENTO Mappatura del percorso della roggia ed accesso ad informazioni per conoscenza diretta dei luoghi 264

277 SCHEDA COMPILATA DA Dufour-Taiga, DiNAMo 31/10/2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie); vedi allegato ad attività M1.A1.9 NOTE sottoattività descritta come studio perché ne va verificata la fattibilità se risulta fattibile necessita una seconda fase, applicativa 265

278 COD M7.A2.2 TITOLO ATTIVITA SCENARIO, BILANCIO ENERGETICO E STUDIO DI FATTIBILITÀ DELLE PRODUZIONI ENERGETICHE RINNOVABILI POTENZIALI E INTEGRABILI DISPONIBILI SUL TERRITORIO DEL DISTRETTO DiNAMo DESCRIZIONE AZIONE Rilevazione, disegno dello scenario, ubicazione delle fonti energetiche rinnovabili disponibili non già utilizzate o vincolate sul territorio, presso le aziende/enti che superino ciascuna, o il loro opportuno raggruppamento, una adatta soglia, o livello di convenienza economica, ambientale e di eco sostenibilità. Calcolo del bilancio energetico delle produzioni di energie rinnovabili, mappatura/matrici delle interdipendenze settoriali fra energia, attività e dei relativi impieghi in aziende/enti interessati e circonvicini. Le fonti energetiche rinnovabili in oggetto possono essere così identificate nelle categorie: A. Idrauliche, mini idrauliche, mulini in vario stato B. fotovoltaiche C. da biomasse vegetali, cippato e scarti di lavorazioni forestali e di falegnameria D. scarti di lavorazione delle attività produttive agroalimentari E. da reflui zootecnici F. geotermiche G. acque jemali e di fontanile non protette H. da scambio con altre energie e in generale correlate a processi e produzioni agroalimentari e multiutilities. Lo studio di fattibilità comprende il disegno di un Sistema Energia aperto ed espandibile anche con reti/smart grid che viene ad essere elemento base di una smart community metropolitano-rurale multifunzionale che potrà veicolare e distribuire servizi di ICT in adatte forme e larghezza di banda, rete sensoriale di sicurezza, variabili gestionali, monitoraggio, controllo, ottimizzazione e supporto alla multifunzionalità. ATTIVITA Si prevedono le seguenti attività: Rilevazioni sul territorio, acquisizione dati, organizzazione, sistemi. Identificazione delle fonti potenziali. Identificazione degli impieghi, multiutilities. Identificazione di piani e vincoli correlati. Bilanci energetici. Bilanci di massa. Bilanci economici. Opzioni e alternative di sviluppo, ottimizzazioni possibili/potenziali. Processi tecnologie di base. Architettura di reti, smart grid, ipotesi di smart community, integrazioni ICT. Sensori per il monitoraggio e il controllo. Analisi degli investimenti e dei ritorni economici. Applicazioni, implementazioni, multiutilities con mappatura del territorio anche propedeutiche alla attività M4.A2.7. Disegno del Sistema Energetico integrabile, espandibile, flessibile. Logistica generale. Occupazione e job creation correlata, multifunzionalità. Metodi di calcolo e rilevazione CO 2 e altri inquinanti. RISORSE COMPLESSIVE più spese per rilevamenti e pratiche 266

279 SOGGETTO COORDINATORE AZIONE DiNAMo Distretto Neorurale delle tre Acque di Milano LOCALIZZAZIONE Territorio del Distretto DiNAMo SOGGETTO ATTUATORE SGT Società per la Gestione e la Tecnologia socia del distretto stesso SOGGETTI COINVOLTI Imprese ed enti del territorio. Organismi comunali, metropolitano-provinciali, regionali. RISORSE E SOGGETTO FINANZIATORE Cofinanziamento di aziende ed enti interessati, fondi previsti dal PSR, altri fondi di ricerca e sviluppo e investimento. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE 3 6 mesi in funzione del numero dei soggetti coinvolti, di siti, fonti e impieghi energetici che emergeranno fin dalle prime fasi. RISULTATI PRODOTTI/ATTESI Analisi generale, scenario, assi e direttrici di sviluppo. Bilanci energetici, di massa, compensazioni CO 2 e altri inquinanti. Bilanci economici, eco ambientali e riflessi sulla multifunzionalità. Architettura di sistemi, reti, multiutilities. Mappature e disegno di smart grid e smart community a seconda delle necessità che emergeranno. Matrici di interdipendenze settoriali. Logistica generale. Ubicazione delle risorse per opzioni di sviluppo, analisi costi benefici. STATO DI AVANZAMENTO Attività di identificazione, impostazione di bilanci, organizzazione e sistemi in corso con prefinanziamento da parte del coordinatore. SCHEDA COMPILATA DA dr ing Dino Dini e staff per DiNAMo SCHEDA AGGIORNATA DA.. IL ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 267

280 COD M7.A3.1 TITOLO ATTIVITA FORMAZIONE AGRICOLTORI PER TECNICHE DI COLTIVAZIONE E DI STOCCAGGIO RISO DESCRIZIONE ATTIVITA Il Distretto Riso & Rane promuove giornate di studio e formazione rivolte agli agricoltori, con il supporto del proprio Comitato scientifico e in collaborazione con esperti del mondo accademico e produttivo con le seguenti finalità: migliorare le conoscenze relative alla coltivazione del riso e alla produzione di partite uniformi in base alle principali varietà richieste dal mercato; migliorare le conoscenze relative allo stoccaggio e alla conservazione del prodotto riso ed in relazione ad eventuali modifiche ed adeguamenti tecnici dei magazzini. L attività è finanziata dalla Misura 124-P.S.R e si concluderà nel Marzo Le Aziende coinvolte sono esclusivamente quelle appartenenti al Distretto: 64 Aziende agricole, con una partecipazione alle riunioni media di circa il 60%. Il Distretto vuole continuare l attività di formazione, con una programmazione pluriennale. OBIETTIVI Gli obiettivi sono quelli di: migliorare e aggiornare le conoscenze degli agricoltori relative alle diverse fasi della produzione e conservazione del riso; migliorare la qualità della produzione del riso con particolare riferimento all obiettivo di produrre partite di riso uniformi al 100%; favorire l aggiornamento sulle normative e le specifiche tecniche dei processi di immagazzinamento. RISULTATI ATTESI Coordinamento produttivo, miglioramento della qualità e degli aspetti merceologici. CRITICITA Disponibilità di tempo da parte dei docenti, partners esterni e degli agricoltori. Coinvolgimento di un numero significativo di aziende. Dare effettiva sistematicità all azione destinando alla stessa risorse adeguate, oggi non disponibili. RISORSE COMPLESSIVE Per l attività in corso, i finanziamenti derivano in minima parte dal Progetto " Distretto Riso & Rane - Buono, Sano e Vicino - Progetto per lo sviluppo di una nuova forma organizzativa del settore risicolo: il Distretto Riso & Rane, un'organizzazione con l'agricoltura al centro" - Misura P.S.R (per la quantificazione economica del progetto vedi Attività M4.A2.8) Per il proseguimento pluriennale del progetto la quantificazione delle risorse necessarie è ancora in corso di definizione. Si ipotizza per il prossimo futuro di accedere a finanziamenti comunitari (con particolare riferimento al PSR relativamente alle spese ammissibili) o di altra provenienza (aziende, sponsor). SOGGETTO COORDINATORE ATTIVITA Distretto Rurale Riso & Rane LOCALIZZAZIONE Distretto Riso e Rane SOGGETTO ATTUATORE Distretto Riso e Rane SOGGETTI COINVOLTI Distretto Rurale Riso & Rane, Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali-Produzione, Territorio, Agroenergia (DISAA), Dipartimento di Economia Management e Metodi Quantitativi (DEMM), Dipartimento di Scienze Veterinarie per la Salute, la Produzione Animale e la 268

281 Sicurezza Alimentare (VESPA); Bertone Sementi S.p.a. TEMPI PREVISTI PER L ATTUAZIONE Marzo 2015 per la conclusione dell attività finanziata dalla Misura 124 del PSR La tempistica della prosecuzione del progetto, di durata pluriennale, è legata all emanazione dei bandi PSR STATO DI AVANZAMENTO A Marzo 2015 conclusione lavori ed elaborazione relazioni a consuntivo per le azioni finanziate dalla Misura 124 PSR SCHEDA COMPILATA DA Distretto Riso e Rane Marco Magni 21 ottobre 2014 SCHEDA AGGIORNATA DA. IL. ALLEGATI (testi, immagini, cartografie) NOTE 269

282 ACCORDO QUADRO DI SVILUPPO TERRITORIALE (l.r. 14 marzo 2003 n. 2, art.3) MILANO METROPOLI RURALE tra Regione Lombardia Comune di Milano Provincia di Milano Consorzio DAM Società di distretto del Distretto Agricolo Rurale Milanese Consorzio DAVO - Società di distretto del Distretto Rurale-Fluviale della Valle del Fiume Olona Consorzio DINAMO - Società di distretto del Distretto Neorurale delle Tre Acque di Milano Consorzio Riso e Rane - Società di distretto del Distretto Rurale Riso e Rane

Presentazione illustrata da Cesare Salvetat Settore Verde e Agricoltura Comune di Milano

Presentazione illustrata da Cesare Salvetat Settore Verde e Agricoltura Comune di Milano AQST Milano Metropoli Rurale PRIMI ELEMENTI COSTITUTIVI DELLO SCENARIO STRATEGICO DI CONSOLIDAMENTO E VALORIZZAZIONE DELLA MATRICE RURALE DELL INSEDIAMENTO URBANO ALLEGATO 2 Presentazione illustrata da

Dettagli

ACCORDO QUADRO DI SVILUPPO TERRITORIALE (l.r. 14 marzo 2003 n. 2; Regolamento Regionale 12 agosto 2003 n. 18) MILANO METROPOLI RURALE

ACCORDO QUADRO DI SVILUPPO TERRITORIALE (l.r. 14 marzo 2003 n. 2; Regolamento Regionale 12 agosto 2003 n. 18) MILANO METROPOLI RURALE ACCORDO QUADRO DI SVILUPPO TERRITORIALE (l.r. 14 marzo 2003 n. 2; Regolamento Regionale 12 agosto 2003 n. 18) MILANO METROPOLI RURALE RELAZIONE STATO ATTUAZIONE AQST 1 OTTOBRE 2015 PREMESSA In data 14

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 2348 Seduta del 12/09/2014

DELIBERAZIONE N X / 2348 Seduta del 12/09/2014 DELIBERAZIONE N X / 2348 Seduta del 12/09/2014 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 4597 Seduta del 17/12/2015

DELIBERAZIONE N X / 4597 Seduta del 17/12/2015 DELIBERAZIONE N X / 4597 Seduta del 17/12/2015 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 1205 Seduta del 20/12/2013

DELIBERAZIONE N X / 1205 Seduta del 20/12/2013 DELIBERAZIONE N X / 1205 Seduta del 20/12/2013 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA

Dettagli

20 Bollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Mercoledì 12 novembre 2014

20 Bollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Mercoledì 12 novembre 2014 20 Bollettino Ufficiale D.g.r. 7 novembre 2014 - n. X/2622 Schema di accordo quadro di sviluppo territoriale (AQST) «Milano Metropoli Rurale» (l.r. n. 2/2003) LA GIUNTA REGIONALE Visti gli artt. 2 e 3

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 5171 Seduta del 16/05/2016

DELIBERAZIONE N X / 5171 Seduta del 16/05/2016 DELIBERAZIONE N X / 5171 Seduta del 16/05/2016 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 3233 Seduta del 06/03/2015

DELIBERAZIONE N X / 3233 Seduta del 06/03/2015 DELIBERAZIONE N X / 3233 Seduta del 06/03/2015 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI MARIA CRISTINA CANTU' CRISTINA

Dettagli

Mincio IL MINCIO E I SUOI TERRITORI. Contratti di Fiume. 8 giugno 2016 Mantova. Mario Clerici DG Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile

Mincio IL MINCIO E I SUOI TERRITORI. Contratti di Fiume. 8 giugno 2016 Mantova. Mario Clerici DG Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile Mincio IL MINCIO E I SUOI TERRITORI I Contratti di Fiume 8 giugno 2016 Mantova Mario Clerici DG Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile Il Tema COME RENDERE PIU EFFICIENTI ED EFFICACI LE POLITICHE DI

Dettagli

La riqualificazione fluviale in ambito urbanizzato: il bacino di Olona, Seveso e Lambro Mario Clerici

La riqualificazione fluviale in ambito urbanizzato: il bacino di Olona, Seveso e Lambro Mario Clerici III Convegno Nazionale sulla Riqualificazione Fluviale WORKSHOP Riqualificare i corsi d acqua nella regione mediterranea ispirazione dalle buone pratiche - impegno per le sfide correnti REGGIO CALABRIA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 738 Seduta del 27/09/2013

DELIBERAZIONE N X / 738 Seduta del 27/09/2013 DELIBERAZIONE N X / 738 Seduta del 27/09/2013 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 6095 Seduta del 29/12/2016

DELIBERAZIONE N X / 6095 Seduta del 29/12/2016 DELIBERAZIONE N X / 6095 Seduta del 29/12/2016 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 840 Seduta del 25/10/2013

DELIBERAZIONE N X / 840 Seduta del 25/10/2013 DELIBERAZIONE N X / 840 Seduta del 25/10/2013 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 4738 Seduta del 22/01/2016

DELIBERAZIONE N X / 4738 Seduta del 22/01/2016 DELIBERAZIONE N X / 4738 Seduta del 22/01/2016 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA

Dettagli

Giornate formative: Gestione integrata delle risorse idriche la Val di Cornia come laboratorio di innovazione Mario Mar Cler ici Cler Regione

Giornate formative: Gestione integrata delle risorse idriche la Val di Cornia come laboratorio di innovazione Mario Mar Cler ici Cler Regione Giornate formative: 8,9,27 febbraio 2017 SCUOLA SUPERIORE SANT ANNA- PISA Mario Clerici Regione Lombardia I Contratti di Fiume come strumenti per la Governance partecipativa nella gestione della risorsa

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 3669 Seduta del 05/06/2015

DELIBERAZIONE N X / 3669 Seduta del 05/06/2015 DELIBERAZIONE N X / 3669 Seduta del 05/06/2015 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI MARIA CRISTINA CANTU' CRISTINA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 5000 Seduta del 30/03/2016

DELIBERAZIONE N X / 5000 Seduta del 30/03/2016 DELIBERAZIONE N X / 5000 Seduta del 30/03/2016 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 555 Seduta del 02/08/2013

DELIBERAZIONE N X / 555 Seduta del 02/08/2013 DELIBERAZIONE N X / 555 Seduta del 02/08/2013 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA

Dettagli

CORSO «LA GESTIONE INTEGRATA DELLE ACQUE» 1 sezione Qualità delle acque, Paesaggio e Contratti di Fiume I Contratti di Fiume in Regione Lombardia

CORSO «LA GESTIONE INTEGRATA DELLE ACQUE» 1 sezione Qualità delle acque, Paesaggio e Contratti di Fiume I Contratti di Fiume in Regione Lombardia CORSO «LA GESTIONE INTEGRATA DELLE ACQUE» 1 sezione Qualità delle acque, Paesaggio e Contratti di Fiume I Contratti di Fiume in Regione Lombardia Sedi Territoriali di Lodi, Varese e Bergamo 27/9 3/10 10/10

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 3361 Seduta del 01/04/2015

DELIBERAZIONE N X / 3361 Seduta del 01/04/2015 DELIBERAZIONE N X / 3361 Seduta del 01/04/2015 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI MARIA CRISTINA CANTU' CRISTINA

Dettagli

AQST Milano Metropoli Rurale

AQST Milano Metropoli Rurale AQST Milano Metropoli Rurale SCENARIO STRATEGICO DI CONSOLIDAMENTO E VALORIZZAZIONE DELLA MATRICE RURALE PER LO SVILUPPO INTEGRATO SOSTENIBILE DELL'AMBITO METROPOLITANO MILANESE Presentazione a cura di

Dettagli

ALLEGATO 1 QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO E PROGRAMMATICO

ALLEGATO 1 QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO E PROGRAMMATICO ALLEGATO 1 QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO E PROGRAMMATICO Quadro di riferimento comunitario: la Direttiva 92/43/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali

Dettagli

# ORIZZONTE FANO IDEE ED OBIETTIVI PER LA CITTÀ DI DOMANI

# ORIZZONTE FANO IDEE ED OBIETTIVI PER LA CITTÀ DI DOMANI # ORIZZONTE FANO IDEE ED OBIETTIVI PER LA CITTÀ DI DOMANI «I Contratti di Fiume in Regione Lombardia» SALA IPOGEA MEDIATECA MONTANARI Fano, 14 luglio 2017 Mario Clerici DG Ambiente, Energia e Sviluppo

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 1261 Seduta del 24/01/2014

DELIBERAZIONE N X / 1261 Seduta del 24/01/2014 DELIBERAZIONE N X / 1261 Seduta del 24/01/2014 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA

Dettagli

Parco agricolo e cintura verde per la grande Bergamo

Parco agricolo e cintura verde per la grande Bergamo Strategie e politiche regionali per l ambiente e lo sviluppo rurale Parco agricolo e cintura verde per la grande Bergamo Paolo Lassini Dg. Agricoltura Agricoltura e realtà metropolitana: situazione attuale

Dettagli

della ALLEGATI D LINEE GUIDA METODOLOGICHE Gennaio 2010 D1 Riferimenti sovraordinati IN ADEGUAMENTO ALLA L.R. 12/2005 Adottato Approvato Proposta

della ALLEGATI D LINEE GUIDA METODOLOGICHE Gennaio 2010 D1 Riferimenti sovraordinati IN ADEGUAMENTO ALLA L.R. 12/2005 Adottato Approvato Proposta della di IN ADEGUAMENTO ALLA L.R. 12/2005 Adottato Approvato Proposta Versione dal Consiglio Provinciale con delibera n 23 del 26/05/2009 dal Consiglio Pro vinciale con delibera n 3 del 08/02/2010 Gennaio

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 4987 Seduta del 30/03/2016

DELIBERAZIONE N X / 4987 Seduta del 30/03/2016 DELIBERAZIONE N X / 4987 Seduta del 30/03/2016 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 3125 Seduta del 06/02/2015

DELIBERAZIONE N X / 3125 Seduta del 06/02/2015 DELIBERAZIONE N X / 3125 Seduta del 06/02/2015 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI MARIA CRISTINA CANTU' CRISTINA

Dettagli

Luisa Pedrazzini Direzione Generale Territorio e Urbanistica

Luisa Pedrazzini Direzione Generale Territorio e Urbanistica Bergamo, 27 Gennaio 2010 Luisa Pedrazzini Direzione Generale Territorio e Urbanistica www.ptr.regione.lombardia.it Verso l attuazione... LEGGE REGIONALE 11 marzo 2005, N. 12 Legge per il governo del territorio

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 6234 Seduta del 20/02/2017

DELIBERAZIONE N X / 6234 Seduta del 20/02/2017 DELIBERAZIONE N X / 6234 Seduta del 20/02/2017 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 3577 Seduta del 14/05/2015

DELIBERAZIONE N X / 3577 Seduta del 14/05/2015 DELIBERAZIONE N X / 3577 Seduta del 14/05/2015 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI MARIA CRISTINA CANTU' CRISTINA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 4151 Seduta del 08/10/2015

DELIBERAZIONE N X / 4151 Seduta del 08/10/2015 DELIBERAZIONE N X / 4151 Seduta del 08/10/2015 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI CRISTINA CAPPELLINI GIOVANNI

Dettagli

IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014

IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014 IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014 2020 DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014 LA STRATEGIA E stata costruita in base a: gli orientamenti per le politiche di sviluppo rurale della Commissione gli strumenti

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 498 Seduta del 25/07/2013

DELIBERAZIONE N X / 498 Seduta del 25/07/2013 DELIBERAZIONE N X / 498 Seduta del 25/07/2013 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 978 Seduta del 26/11/2013

DELIBERAZIONE N X / 978 Seduta del 26/11/2013 DELIBERAZIONE N X / 978 Seduta del 26/11/2013 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 6644 Seduta del 29/05/2017

DELIBERAZIONE N X / 6644 Seduta del 29/05/2017 DELIBERAZIONE N X / 6644 Seduta del 29/05/2017 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 3193 Seduta del 26/02/2015

DELIBERAZIONE N X / 3193 Seduta del 26/02/2015 DELIBERAZIONE N X / 3193 Seduta del 26/02/2015 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI MARIA CRISTINA CANTU' CRISTINA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 3947 Seduta del 31/07/2015

DELIBERAZIONE N X / 3947 Seduta del 31/07/2015 DELIBERAZIONE N X / 3947 Seduta del 31/07/2015 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI MARIA CRISTINA CANTU' CRISTINA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 1392 Seduta del 21/02/2014

DELIBERAZIONE N X / 1392 Seduta del 21/02/2014 DELIBERAZIONE N X / 1392 Seduta del 21/02/2014 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 4028 Seduta del 11/09/2015

DELIBERAZIONE N X / 4028 Seduta del 11/09/2015 DELIBERAZIONE N X / 4028 Seduta del 11/09/2015 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI CRISTINA CAPPELLINI GIOVANNI

Dettagli

Ruolo delle aree protette nelle connessioni ecologiche dell'area metropolitana

Ruolo delle aree protette nelle connessioni ecologiche dell'area metropolitana Ruolo delle aree protette nelle connessioni ecologiche dell'area metropolitana 31 marzo 2015 Giorgio Bonalume UO Parchi, tutela della biodiversità e paesaggio DG Ambiente, energia e sviluppo sostenibile

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 4860 Seduta del 29/02/2016

DELIBERAZIONE N X / 4860 Seduta del 29/02/2016 DELIBERAZIONE N X / 4860 Seduta del 29/02/2016 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 479 Seduta del 25/07/2013

DELIBERAZIONE N X / 479 Seduta del 25/07/2013 DELIBERAZIONE N X / 479 Seduta del 25/07/2013 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 576 Seduta del 02/08/2013

DELIBERAZIONE N X / 576 Seduta del 02/08/2013 DELIBERAZIONE N X / 576 Seduta del 02/08/2013 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 5359 Seduta del 27/06/2016

DELIBERAZIONE N X / 5359 Seduta del 27/06/2016 DELIBERAZIONE N X / 5359 Seduta del 27/06/2016 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA

Dettagli

Commento /Illustrazione. Rimandi /Riferimenti. Massima / keywords. DGR(3) X 3497_15 Pag. I

Commento /Illustrazione. Rimandi /Riferimenti. Massima / keywords. DGR(3) X 3497_15 Pag. I DGR(3) X 3497_15 Pag. I Delibera Giunta Regionale Lombardia X/3497 del 31/7/2015 APPROVAZIONE DEI PROVVEDIMENTI ATTUATIVI PREVISTI DAGLI ARTT. 97, 104 E 111 DELLA L.R. 5 DICEMBRE 2008, N. 31 IN MATERIA

Dettagli

Schema di progetto di Variante al P.A.I. finalizzata alla delimitazione delle fasce fluviali del Torrente Seveso

Schema di progetto di Variante al P.A.I. finalizzata alla delimitazione delle fasce fluviali del Torrente Seveso Schema di progetto di Variante al P.A.I. finalizzata alla delimitazione delle fasce fluviali del Torrente Seveso Piani, Studi e progetti di riferimento Cesano Maderno 31 gennaio 2017 Marina Credali Piani,

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 6936 Seduta del 24/07/2017

DELIBERAZIONE N X / 6936 Seduta del 24/07/2017 DELIBERAZIONE N X / 6936 Seduta del 24/07/2017 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA

Dettagli

L esplicitazione delle ricadute operative derivanti dall analisi di coerenza esterna per la redazione del Piano di governo del territorio di Robecco

L esplicitazione delle ricadute operative derivanti dall analisi di coerenza esterna per la redazione del Piano di governo del territorio di Robecco L esplicitazione delle ricadute operative derivanti dall analisi di coerenza esterna per la redazione del Piano di governo del territorio di Robecco sul Naviglio L analisi di coerenza esterna all interno

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 1596 Seduta del 28/03/2014

DELIBERAZIONE N X / 1596 Seduta del 28/03/2014 DELIBERAZIONE N X / 1596 Seduta del 28/03/2014 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA

Dettagli

Vive solo chi si muove Varese 29 marzo L attuazione della Rete Ecologica Regionale Antonio Tagliaferri Anna Rampa

Vive solo chi si muove Varese 29 marzo L attuazione della Rete Ecologica Regionale Antonio Tagliaferri Anna Rampa Vive solo chi si muove Varese 29 marzo 2012 L attuazione della Rete Ecologica Regionale Antonio Tagliaferri Anna Rampa Mission della DG e relazioni del Sistema Rurale PTR ECOSISTEMA Sistema rurale paesistico

Dettagli

"""# $% !" # "# #$ %#&'(') " %* + #, # -.- " #/ #0 1 2 #

# $% ! # # #$ %#&'(')  %* + #, # -.-  #/ #0 1 2 # &'(! # $%! # $%&''(! # #$ %#&'(') %* + #, # -.- #/ #0 1 2 # ! # $%! # $%&& ' ( ) *+, + -!! # $ %&' &. ' (!! + / *.**+,- 0 ( '! % $.) 1! + / ) ) ( / $ ( 3 %4 ( 1! / 5 ( 3! 1-3, 3 6 13 &6 3 7 3 %& )), 3

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 1934 Seduta del 06/06/2014

DELIBERAZIONE N X / 1934 Seduta del 06/06/2014 DELIBERAZIONE N X / 1934 Seduta del 06/06/2014 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 3111 Seduta del 06/02/2015

DELIBERAZIONE N X / 3111 Seduta del 06/02/2015 DELIBERAZIONE N X / 3111 Seduta del 06/02/2015 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI MARIA CRISTINA CANTU' CRISTINA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 6332 Seduta del 13/03/2017

DELIBERAZIONE N X / 6332 Seduta del 13/03/2017 DELIBERAZIONE N X / 6332 Seduta del 13/03/2017 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA

Dettagli

Ambiente e paesaggio

Ambiente e paesaggio Assessorato a Piano strategico - Arredo urbano e bellezza della città - Commercio, turismo e attività produttive Promozione pari opportunità e conciliazione dei tempi I materiali del Piano 1.4 Ambiente

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 4429 Seduta del 30/11/2015

DELIBERAZIONE N X / 4429 Seduta del 30/11/2015 DELIBERAZIONE N X / 4429 Seduta del 30/11/2015 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 7290 Seduta del 30/10/2017

DELIBERAZIONE N X / 7290 Seduta del 30/10/2017 DELIBERAZIONE N X / 7290 Seduta del 30/10/2017 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA

Dettagli

Seduta del DELIBERAZIONE N X / ALBERTO CAVALLI

Seduta del DELIBERAZIONE N X / ALBERTO CAVALLI DELIBERAZIONE N X / Seduta del Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA CANTU' CRISTINA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 3893 Seduta del 24/07/2015

DELIBERAZIONE N X / 3893 Seduta del 24/07/2015 DELIBERAZIONE N X / 3893 Seduta del 24/07/2015 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI MARIA CRISTINA CANTU' CRISTINA

Dettagli

Comune di. Parco Regionale SI NO. Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) SI NO. Sito di Importanza Comunitaria (SIC) SI NO

Comune di. Parco Regionale SI NO. Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) SI NO. Sito di Importanza Comunitaria (SIC) SI NO Tabella 1. Dati informativi generali Comune di. Ambito di appartenenza (di cui all'art. 70, comma 2 delle NdA) Comune della Città centrale 1 Comune Polo esterno alla Città centrale 2 Comune non Polo esterno

Dettagli

Comune di. Parco Regionale SI NO. Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) SI NO. Sito di Importanza Comunitaria (SIC) SI NO

Comune di. Parco Regionale SI NO. Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) SI NO. Sito di Importanza Comunitaria (SIC) SI NO Tabella 1. Dati informativi generali Comune di. Ambito di appartenenza (di cui all'art. 70, comma 2 delle NdA) Comune della Città centrale 1 Comune Polo esterno alla Città centrale 2 Comune non Polo esterno

Dettagli

I CONTRATTI DI FIUME IN LOMBARDIA Mario Clerici Regione Lombardia Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile

I CONTRATTI DI FIUME IN LOMBARDIA Mario Clerici Regione Lombardia Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile I CONTRATTI DI FIUME IN LOMBARDIA Mario Clerici Regione Lombardia Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile Perché un Contratto di Fiume? PER RENDERE PIU EFFICIENTI ED EFFICACI LE POLITICHE

Dettagli

Luglio Settore Urbanistica Servizio Governo del Territorio

Luglio Settore Urbanistica Servizio Governo del Territorio Luglio 2009 Settore Urbanistica Servizio Governo del Territorio PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DOCUMENTO DI PIANO ALLEGATO A Il contesto socio-economico e territoriale del nord Milano. Le indicazioni

Dettagli

PERCHE SOSTENERE L AGRICOLTURA DI PROSSIMITÀ? Elena Jachia Direttore Area Ambiente Fondazione Cariplo

PERCHE SOSTENERE L AGRICOLTURA DI PROSSIMITÀ? Elena Jachia Direttore Area Ambiente Fondazione Cariplo PERCHE SOSTENERE L AGRICOLTURA DI PROSSIMITÀ? Elena Jachia Direttore Area Ambiente Fondazione Cariplo INDICE DELLA PRESENTAZIONE Fondazione Cariplo e l ambiente Perché sostenere l agricoltura di prossimità

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 5928 Seduta del 30/11/2016

DELIBERAZIONE N X / 5928 Seduta del 30/11/2016 DELIBERAZIONE N X / 5928 Seduta del 30/11/2016 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA

Dettagli

I CONTRATTI DI FIUME IN LOMBARDIA

I CONTRATTI DI FIUME IN LOMBARDIA VERSO IL CONTRATTO DI FIUME DELL ALTO BACINO DEL FIUME ADDA I CONTRATTI DI FIUME IN LOMBARDIA PROGETTI E POLITICHE INTEGRATE PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO E LA RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE SONDRIO,

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 1471 Seduta del 06/03/2014

DELIBERAZIONE N X / 1471 Seduta del 06/03/2014 DELIBERAZIONE N X / 1471 Seduta del 06/03/2014 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA

Dettagli

BA_09. AMBITO PGT : Verde urbano ( PGT adottato), Area boscata (PGT approvato in fase di pubblicazione). PROFILO DESCRITTIVO DELL AREA

BA_09. AMBITO PGT : Verde urbano ( PGT adottato), Area boscata (PGT approvato in fase di pubblicazione). PROFILO DESCRITTIVO DELL AREA SCHEDA n. : BA_09 AMBITO PGT : Verde urbano ( PGT adottato), Area boscata (PGT approvato in fase di pubblicazione). Data: 31.10.2011 Rilevatore: CG/cv DENOMINAZIONE: : Via Presolala/Via Resegone (ambito

Dettagli

Salvaguardare il territorio rurale periurbano nel Parco Agricolo Sud Milano

Salvaguardare il territorio rurale periurbano nel Parco Agricolo Sud Milano Salvaguardare il territorio rurale periurbano nel Parco Agricolo Sud Milano INSIEME per EXPO2015 Acquario civico di Milano- 27 novembre 2014 Valeria Garibaldi Fondazione Cariplo IL SOSTEGNO A PROGETTI

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 5204 Seduta del 23/05/2016

DELIBERAZIONE N X / 5204 Seduta del 23/05/2016 DELIBERAZIONE N X / 5204 Seduta del 23/05/2016 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 7565 Seduta del 18/12/2017

DELIBERAZIONE N X / 7565 Seduta del 18/12/2017 DELIBERAZIONE N X / 7565 Seduta del 18/12/2017 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 6004 Seduta del 19/12/2016

DELIBERAZIONE N X / 6004 Seduta del 19/12/2016 DELIBERAZIONE N X / 6004 Seduta del 19/12/2016 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA

Dettagli

DELIBERAZIONE DEL COMITATO ESECUTIVO

DELIBERAZIONE DEL COMITATO ESECUTIVO CONSORZIO DEI COMUNI DEL B.I.M. DELL'ADDA DI SONDRIO DELIBERAZIONE DEL COMITATO ESECUTIVO N. 17 OGGETTO: CONTRATTO DI FIUME DELL ALTO BACINO DEL FIUME ADDA - APPROVAZIONE ACCORDO DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 1525 Seduta del 20/03/2014

DELIBERAZIONE N X / 1525 Seduta del 20/03/2014 DELIBERAZIONE N X / 1525 Seduta del 20/03/2014 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 7088 Seduta del 18/09/2017

DELIBERAZIONE N X / 7088 Seduta del 18/09/2017 DELIBERAZIONE N X / 7088 Seduta del 18/09/2017 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA

Dettagli

IL CASO STUDIO DEL TORRENTE SEVESO

IL CASO STUDIO DEL TORRENTE SEVESO IL CASO STUDIO DEL TORRENTE SEVESO le criticità le opportunità la sfida le criticità: livello di rischio idrogeologico elevato Studio idraulico dell AdBPO al fine di integrare il PAI CORSO SULLA RIQUALIFICAZIONE

Dettagli

Comune di Eupilio PROVINCIA DI COMO

Comune di Eupilio PROVINCIA DI COMO Comune di Eupilio PROVINCIA DI COMO COPIA VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N 70 OGGETTO: Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale (AQST) "Contratto di fiume Lambro Settentrionale" (l.r. 14

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 1868 Seduta del 23/05/2014

DELIBERAZIONE N X / 1868 Seduta del 23/05/2014 DELIBERAZIONE N X / 1868 Seduta del 23/05/2014 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 6587 Seduta del 12/05/2017

DELIBERAZIONE N X / 6587 Seduta del 12/05/2017 DELIBERAZIONE N X / 6587 Seduta del 12/05/2017 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA

Dettagli

COMUNE DI CASELLE LURANI

COMUNE DI CASELLE LURANI COMUNE DI CASELLE LURANI G. C. num. Data Accordo quadro di Sviluppo Territoriale (AQST) Contratto di fiume Lambro Settentrionale (l.r. 14 MARZO 2003 n. 2). Adesione e approvazione testo. 90 18 11 2011

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 4905 Seduta del 07/03/2016

DELIBERAZIONE N X / 4905 Seduta del 07/03/2016 DELIBERAZIONE N X / 4905 Seduta del 07/03/2016 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA

Dettagli

Il PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE

Il PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE Il PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE Anna Rossi Struttura Paesaggio www.ptr.regione.lombardia.it La Convenzione europea per il paesaggio impone l attenzione paesaggistica su tutto il territorio considerandone

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 6488 Seduta del 10/04/2017

DELIBERAZIONE N X / 6488 Seduta del 10/04/2017 DELIBERAZIONE N X / 6488 Seduta del 10/04/2017 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 3038 Seduta del 23/01/2015

DELIBERAZIONE N X / 3038 Seduta del 23/01/2015 DELIBERAZIONE N X / 3038 Seduta del 23/01/2015 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI MARIA CRISTINA CANTU' CRISTINA

Dettagli

IL PROGETTO LAMBRO METROPOLITANO E L IMPORTANZA DI RIATTIVARE LA RETE ECOLOGICA REGIONALE

IL PROGETTO LAMBRO METROPOLITANO E L IMPORTANZA DI RIATTIVARE LA RETE ECOLOGICA REGIONALE IL PROGETTO LAMBRO METROPOLITANO E L IMPORTANZA DI RIATTIVARE LA RETE ECOLOGICA REGIONALE Bando Fondazione Cariplo 2012 Piano di azione Promuovere la sostenibilità ambientale a livello locale Realizzare

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 1218 Seduta del 10/01/2014

DELIBERAZIONE N X / 1218 Seduta del 10/01/2014 DELIBERAZIONE N X / 1218 Seduta del 10/01/2014 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA

Dettagli

COMUNE DI SIZIANO Provincia di Pavia

COMUNE DI SIZIANO Provincia di Pavia COPIA COMUNE DI SIZIANO Provincia di Pavia VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE Verbale N. 183 / 25.11.2015 ****************** OGGETTO: ACCORDO QUADRO DI SVILUPPO TERRITORIALE (AQST) 'CONTRATTO

Dettagli

I contratti di fiume L esperienza lombarda

I contratti di fiume L esperienza lombarda Nuove culture di progetto sulle acque urbane I contratti di fiume L esperienza lombarda Angelo Elefanti - Mario Clerici - Barbara Bolis Padova 4 giugno 2004 IL CONTRATTO DI FIUME LAMBRO SEVESO OLONA Bacino

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 3644 Seduta del 05/06/2015

DELIBERAZIONE N X / 3644 Seduta del 05/06/2015 DELIBERAZIONE N X / 3644 Seduta del 05/06/2015 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI MARIA CRISTINA CANTU' CRISTINA

Dettagli

Il distretti agricoli

Il distretti agricoli Il distretti agricoli Paolo Lassini 28 novembre 2012 Pavia Sistema rurale milanese SAU 2010 Autosufficienza alimentare : Lavoratori aziendali : 1 lavoratore ogni 13 ha 64.757 ha 41,00 % 65 gg/anno 0,5

Dettagli

ALLEGATO 1 ADEMPIMENTI REGIONALI IN

ALLEGATO 1 ADEMPIMENTI REGIONALI IN ALLEGATO 1 ADEMPIMENTI REGIONALI IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO (LR. 11 MARZO 2005, N. 12, ENTRATA IN VIGORE IL 31 MARZO 2005) Regione Definizione di indirizzi di (indicazione

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 1109 Seduta del 20/12/2013

DELIBERAZIONE N X / 1109 Seduta del 20/12/2013 DELIBERAZIONE N X / 1109 Seduta del 20/12/2013 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 5065 Seduta del 18/04/2016

DELIBERAZIONE N X / 5065 Seduta del 18/04/2016 DELIBERAZIONE N X / 5065 Seduta del 18/04/2016 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA

Dettagli

DIREZIONE CENTRALE PROGRAMMAZIONE INTEGRATA E FINANZA

DIREZIONE CENTRALE PROGRAMMAZIONE INTEGRATA E FINANZA 7526 04/08/2014 Identificativo Atto n. 981 DIREZIONE CENTRALE PROGRAMMAZIONE INTEGRATA E FINANZA APPROVAZIONE DELL AVVISO PER L ACQUISIZIONE DI MANIFESTAZIONI DI INTERESSE CONTENENTI PROPOSTE PROGETTUALI

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA PROGETTO STRATEGICO SPECIALE VALLE DEL FIUME PO

PROTOCOLLO DI INTESA PROGETTO STRATEGICO SPECIALE VALLE DEL FIUME PO giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 2368 del 04 agosto 2009 pag. 1/5 PROTOCOLLO DI INTESA PER L ATTUAZIONE DEL PROGETTO STRATEGICO SPECIALE VALLE DEL FIUME PO TRA IL MINISTERO DELLO SVILUPPO

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 6021 Seduta del 19/12/2016

DELIBERAZIONE N X / 6021 Seduta del 19/12/2016 DELIBERAZIONE N X / 6021 Seduta del 19/12/2016 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 6343 Seduta del 13/03/2017

DELIBERAZIONE N X / 6343 Seduta del 13/03/2017 DELIBERAZIONE N X / 6343 Seduta del 13/03/2017 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 5999 Seduta del 19/12/2016

DELIBERAZIONE N X / 5999 Seduta del 19/12/2016 DELIBERAZIONE N X / 5999 Seduta del 19/12/2016 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 6083 Seduta del 29/12/2016

DELIBERAZIONE N X / 6083 Seduta del 29/12/2016 DELIBERAZIONE N X / 6083 Seduta del 29/12/2016 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA

Dettagli