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- Antonina Valle
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1 Via Suor O. Moneta, Tricase (Le) Cell.: Tel/fax
2 Presentazione sintetica dell organizzazione La società cooperativa sociale libellula progetta, organizza, gestisce servizi e interventi educativi, assistenziali, terapeutico e riabilitativi, di formazione professionale, inserimento lavorativo. Opera sul territorio provinciale e regionale, con Comuni, Asl, cooperative, associazioni, scuole, centri di formazione professionale. Importanza primaria viene data all erogazione di un servizio di qualità all utente e alla preparazione professionale degli operatori tramite l assunzione di responsabilità dirette, la partecipazione al lavoro di èquipe e alla vita della Cooperativa. Una delle finalità che la cooperativa sociale libellula si pone è influire positivamente sulla società attraverso servizi ed interventi corretti e qualificati. La cooperativa ha centrato la sua attenzione sul disagio adolescenziale ed ha così creato una rete di strutture, che operano, avvalendosi della collaborazione di professionisti, attraverso uno specifico progetto psico-educativo personalizzato per ognuno dei propri ospiti.
3 Finalità generali della proposta: il ruolo sociale ed educativo La definizione del ruolo sociale della Comunità che accoglie dei minori è senza dubbio condizionata, da un lato, dalla specificità dei bisogni ai quali deve rispondere e, dall altro lato, dal tipo di rapporto che la struttura è in grado di stabilire con gli altri attori del territorio che ruotano attorno ai ragazzi (famiglia, scuola, aziende, servizi sociali, strutture ricreative, ecc.). Se nel passato la comunità per minori tendeva a configurarsi come una struttura quasi autosufficiente, oggi si è diffusa, positivamente, la consapevolezza che essa rappresenta, in realtà, una risorsa all interno di una rete complementare di servizi, capace, proprio per la sua interazione, di offrire agli ospiti adeguate e mirate risposte ai loro bisogni, in termini di coerenza globale e di specificità al tempo stesso. Occorre quindi essere consapevoli del ruolo di risorsa sociale della comunità in una sorta di rete di reti realmente operativa. In questo senso, la sua caratteristica principale dovrebbe essere, nella nostra prospettiva, di porsi come ambiente di vita dove, appunto, quotidianità ed attività si integrano.
4 Il Nostro metodo Il presupposto su cui si basa il nostro intervento è che i centri residenziali stessi, nel loro insieme e nelle loro diverse componenti, siano uno strumento specifico e peculiare di trattamento di ogni singolo ospite. Le modalità operative si individuano in due assi centrali: La dimensione educativa La dimensione terapeutica che si fondono insieme nel quotidiano al fine di creare le condizioni ambientali necessarie alla ripresa del percorso evolutivo del minore stesso. La comunità è da noi intesa come struttura educativa dove la relazione quotidiana permette la manifestazione e la cura di comportamenti diversificati ed autonomi, nel quadro di progetti che investono la vita reale dei ragazzi ospiti. Deve quindi riproporre una clima familiare, ricco di esperienze di appartenenza e separazione, di autonomia ed unione in grado di sostenere affettivamente e materialmente il percorso di crescita dei minori.
5 A chi è rivolto il nostro intervento Minori inviati con provvedimento del Tribunale per Minori; Minori a rischio di devianza psico-sociale e/o con problematiche di disadattamento sociale; Minori provenienti da famiglie che, pur mantenendo rapporti affettivi significativi, non fossero in grado, per problemi di diversa natura, di garantire convenienti ed adeguate risposte alle esigenze relazionali, educative, psicologiche e di protezione dei minori stessi; Minori temporaneamente privi di un ambiente familiare idoneo per i quali non fosse proponibile o praticabile un affido eterofamiliare; Minori non accompagnati che avessero bisogno di una situazione abitativa e relazionale stabile per iniziare un percorso di integrazione-autonomia nella nostra società; Minori protagonisti di reati inviati dal Centro di Giustizia Minorile per i quali l inserimento in comunità è collocabile nel contesto dei provvedimenti penali.
6 Le prestazioni Ai nostri ospiti offriamo, oltre alla residenzialità, diversi servizi di cura e assistenza: Consulenza Psichiatrica e trattamento farmacologico Osservazione Psicologica Inquadramento Diagnostico Prestazioni infermieristiche e sanitarie Interventi Psicoeducativi individuali e di gruppo Psicoterapia e sostegno psicologico Incontri con la famiglia Orientamento scolastico e lavorativo Attività di Formazione Professionale Inserimento lavorativo presso aziende del territorio Laboratori Creativi e Tecnici Attività Sportiva L Equipe L Equipe delle strutture: Medico neuro-psichiatra Psicologo/psicoterapeuta Pedagogista Assistente sociale L equipe si riunisce settimanalmente in microequipe con il coordinatore di Struttura, gli educatori professionali, gli infermieri e gli operatori socio-sanitari. Due volte al mese si incontra con tutto il personale delle strutture in una giornata di Formazione e Supervisione dei casi. Coordinatore psicopedagogico: Dott. Claudio Cassiano Cell:
7 La collaborazione La comunità educativa è parte del progetto complessivo e come tale richiede la collaborazione del Servizio Inviante in tutte le fasi del progetto: prima, durante e dopo. Il Servizio Inviante coordina complessivamente l intervento ed in parallelo lavora con la famiglia e con le persone significative del contesto di appartenenza del minore. L intervento congiunto tra il Servizio inviante e l Equipe avviene tramite: Contatti telefonici Incontri periodici presso la nostra Struttura Incontri periodici di verifica presso il Servizio Inviante Relazioni trimestrali di aggiornamento sull andamento del percorso comunitario del minore. Come si accede alle Comunità Il servizio Pubblico di riferimento (Servizio Sociale del Comune, Asl, Centro Giustizia Minorile) contatta direttamente la Comunità e sottopone alla sua attenzione la situazione psicologica, sociale, familiare ed eventualmente penale del minore attraverso un primo contatto telefonico e successivamente attraverso l invio di una relazione. Da queste prime informazioni l Equipe della Comunità concorda con il Servizio referente un colloquio di valutazione del minore con lo psicologo da effettuarsi o presso la Struttura o presso il Servizio Inviante in modo da definire sin da subito le modalità di intervento e di lavoro congiunto. In questa sede viene definita l idoneità del minore al programma psico-educativo e se la comunità può rispondere ai reali bisogni sia psicologici sia fisici. Normalmente l accoglienza prevede un periodo di osservazione di circa 30 giorni al termine del quale si predispone il Progetto Educativo Individualizzato vero e proprio condiviso con i servizi referenti. Sono escluse forme di accesso, accoglienza e intervento che non prevedano il tramite delle Istituzioni e Servizi menzionati.
8 Le nostre Strutture La comunità educativa Grisù E una struttura residenziale che risponde pienamente a quanto prescritto dalle vigenti norme ed in particolare a quanto precisato nell art. 48 del Regolamento Regionale n. 4 del 18/01/2007.
9 A chi è rivolto l intervento La struttura è predisposta ad accogliere n. 10 ospiti + 2 per l emergenza, di ambo i sessi e di età compresa tra i 12 ed i 18 anni. Minori collocati con provvedimento del Tribunale per i Minorenni Minori con disturbo del comportamento e diagnosi clinica all ingresso Minori privi di famiglia e in stato di adottabilità Minori provenienti da famiglie che, pur affettivamente presenti non in grado di garantire risposte adeguate alle esigenze relazionali, educative, psicologiche, scolastiche e di tutela dei figli Minori a rischio di devianza La comunità educativa va intesa come spazio di osservazione, contenimento, adattamento alle regole, dove il primo strumento è la relazione significativa che si struttura tra educatore ed ospite. È cornice all interno della quale si predispongono e si sviluppano i primi interventi specialistici mirati a ridurre le criticità comportamentali di ciascun minore, prima di prevedere una seconda fase progettuale: il passaggio alla comunità alloggio e il potenziamento degli esiti raggiunti, prima delle dimissioni.
10 Le nostre Strutture La comunità alloggio Isotta ISOTTA COMUNITÀ ALLOGGIO PER MINORI Metti la marcia e vai...!!! E una struttura residenziale che risponde pienamente a quanto prescritto dalle vigenti norme ed in particolare a quanto precisato nell art. 50 del Regolamento Regionale n. 4 del 18/01/2007.
11 A chi è rivolto l intervento La struttura è predisposta ad accogliere n. 8 minori di ambo i sessi e di età compresa tra i 13 ed i 18 anni. Ospita inoltre ragazzi maggiorenni che hanno intrapreso il percorso prima della maggiore età e che non possono rientrare in famiglia al raggiungimento della stessa. Minori provenienti dalla comunità educativa che hanno superato con esito positivo la prima fase dell intervento Minori con problematiche comportamentali e relazionali senza una significativa compromissione del funzionamento globale Minori che devono essere preparati alle dimissioni con graduale progetto di svincolo Minori che devono essere o reinseriti nel contesto di provenienza o aiutati a divenire autonomi Obiettivi della struttura: Valorizzazione delle potenzialità di ciascun ragazzo Acquisizione di maggiore autonomia Ampliamento delle possibilità relazionali dei minori Interazione attiva con il contesto territoriale La comunità alloggio va intesa non come spazio di puro contenimento, ma come struttura capace di progettarsi proponendosi come ambiente ricco di esperienze utili a migliorare le capacità relazionali, prima del reinserimento familiare e sociale. Spazio di passaggio che accompagna ciascun ospite verso le dimissioni e la conclusione del percorso comunitario.
12 Le nostre Strutture La comunità alloggio Il Mago di Oz COMUNItà Alloggio per minori...quello che cerchi è dentro di te! E una struttura residenziale che risponde pienamente a quanto prescritto dalle vigenti norme ed in particolare a quanto precisato nell art. 50 del Regolamento Regionale n. 4 del 18/01/2007.
13 A chi è rivolto l intervento La struttura è predisposta ad accogliere n. 6 minori di ambo i sessi e di età compresa tra i 13 ed i 18 anni. Ospita inoltre ragazzi maggiorenni che hanno intrapreso il percorso prima della maggiore età e che non possono rientrare in famiglia al raggiungimento della stessa. Minori provenienti dalla comunità educativa che hanno superato con esito positivo la prima fase dell intervento Minori con problematiche comportamentali e relazionali senza una significativa compromissione del funzionamento globale Minori che devono essere preparati alle dimissioni con graduale progetto di svincolo Minori che devono essere o reinseriti nel contesto di provenienza o aiutati a divenire autonomi Obiettivi della struttura: Valorizzazione delle potenzialità di ciascun ragazzo Acquisizione di maggiore autonomia Ampliamento delle possibilità relazionali dei minori Interazione attiva con il contesto territoriale La comunità alloggio va intesa non come spazio di puro contenimento, ma come struttura capace di progettarsi proponendosi come ambiente ricco di esperienze utili a migliorare le capacità relazionali, prima del reinserimento familiare e sociale. Spazio di passaggio che accompagna ciascun ospite verso le dimissioni e la conclusione del percorso comunitario.
14 Le nostre Strutture La Fattoria : una comunità per minori La Fattoria Il progetto della comunità fattoria nasce dalla volontà della Società Cooperativa Sociale Libellula di coinvolgere adolescenti in programi di reinserimento sociale come parte attiva e collaborativa per il funzionamento della fattoria stessa. Il progetto offre agli ospiti-collaboratori la possibilità di usufruire di un luogo protetto dove praticare attività assistite con animali, apprendere tecniche e lavori agricoli, particolarmente interessanti per la dimostrata valenza educativa e terapeutica. L azienda agricola stessa dovrà essere in grado di gestirsi e sostenersi in maniera autonoma grazie alla collaborazione di ciascuno. E una struttura residenziale che risponde pienamente a quanto prescritto dalle vigenti norme ed in particolare a quanto precisato nell art. 48 del Regolamento Regionale n. 4 del 18/01/2007.
15 A chi è rivolto l intervento La struttura è predisposta ad accogliere n. 8 minori di sesso maschile e di età compresa tra i 15 ed i 18 anni. Ospita inoltre ragazzi maggiorenni che hanno intrapreso il percorso prima della maggiore età e che non possono rientrare in famiglia al raggiungimento della stessa. Le richieste di intervento e le domande di aiuto a cui intendiamo rispondere sono rivolte a situazioni di disagio e devianza di adolescenti autori di reato e quindi con vincoli giuridici, ai quali è stato prescritto dal Tribunale per i Minorenni il collocamento in comunità. Inoltre a minori che, non avendo la possibilità di reinserimento familiare, devono essere avviati ad un percorso di autonomia. All interno della comunità La Fattoria la quotidianità sarà imperniata sulla natura, rifacendoci ai principi della terapia con gli animali e dell ortoterapia, partendo dall accudimento e allevamento degli animali in senso stretto e dalla coltivazione biologica. Si propone come ambiente familiare di mutuo aiuto e collaborazione, in cui si sviluppa un graduale processo di accoglienza, autonomizzazione, riconoscimento e valorizzazione delle risorse personali di ciascun ospite.
16 ISOTTA COMUNITÀ ALLOGGIO PER MINORI Metti la marcia e vai...!!! COMUNItà Alloggio per minori...quello che cerchi è dentro di te! La Fattoria Via Suor O. Moneta, Tricase (Le) Cell.: Tel/fax
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