I CONTRATTI A TERMINE NEL PUBBLICO IMPIEGO. LA SENTENZA DELLE SS.UU. N. 5072/2016 SUL RISARCIMENTO DEL DANNO PER VIOLAZIONE DEL DIRITTO DELL'UNIONE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "I CONTRATTI A TERMINE NEL PUBBLICO IMPIEGO. LA SENTENZA DELLE SS.UU. N. 5072/2016 SUL RISARCIMENTO DEL DANNO PER VIOLAZIONE DEL DIRITTO DELL'UNIONE"

Transcript

1 I CONTRATTI A TERMINE NEL PUBBLICO IMPIEGO. LA SENTENZA DELLE SS.UU. N. 5072/2016 SUL RISARCIMENTO DEL DANNO PER VIOLAZIONE DEL DIRITTO DELL'UNIONE Materiali di studio 1. Fonti normative di riferimento. a) Direttiva comunitaria 1999/70/CE, clausola 5: 1. Per prevenire gli abusi derivanti dall'utilizzo di una successione di contratti o rapporti di lavoro a tempo determinato, gli Stati membri, previa consultazione delle parti sociali a norma delle leggi, dei contratti collettivi e della prassi nazionali, e/o le parti sociali stesse, dovranno introdurre, in assenza di norme equivalenti per la prevenzione degli abusi e in un modo che tenga conto delle esigenze di settori e/o categorie specifici di lavoratori, una o più misure relative a: a) ragioni obiettive per la giustificazione del rinnovo dei suddetti contratti o rapporti; b) la durata massima totale dei contratti o rapporti di lavoro a tempo determinato successivi; c) il numero dei rinnovi dei suddetti contratti o rapporti. 2. Gli Stati membri, previa consultazione delle parti sociali, e/o le parti sociali stesse dovranno, se del caso, stabilire a quali condizioni i contratti e i rapporti di lavoro a tempo determinato: a) devono essere considerati «successivi»; b) devono essere ritenuti contratti o rapporti a tempo indeterminato. b) Art. 36, comma 5, d.lgs. 165/2001, nel testo risultante dalle modifiche apportate dall'art. 3, comma 79, l. n. 244/2007, e dall'art. 49, comma 1, d.l. n. 112/2008 (conv. con l. n. 133/2008): In ogni caso, la violazione di disposizioni imperative riguardanti l assunzione o l impiego di lavoratori, da parte delle pubbliche amministrazioni, non può comportare la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato con le medesime pubbliche amministrazioni, ferma restando ogni responsabilità e sanzione. Il lavoratore interessato ha diritto al risarcimento del danno derivante dalla prestazione di lavoro in violazione di disposizioni imperative. Le amministrazioni hanno l obbligo di recuperare le somme pagate a tale titolo nei confronti dei dirigenti responsabili, qualora la violazione sia dovuta a dolo o colpa grave. I dirigenti che operano in violazione delle disposizioni del presente articolo sono responsabili anche ai sensi dell articolo 21 del presente decreto. Di tali violazioni si terrà conto in sede di valutazione dell operato del dirigente ai sensi dell articolo 5 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n La giurisprudenza della CGUE. a) CGUE, , C-53/04, Marrosu e Sardino: La disciplina comunitaria "non osta, in linea di principio, ad una normativa nazionale che esclude, in caso di abuso derivante dall'utilizzo di una successione di contratti o di rapporti a tempo determinato [...] nel settore pubblico, che questi siano trasformati in contratti o in rapporti a tempo indeterminato [...] qualora tale normativa contenga un'altra misura effettiva destinata ad evitare e, se del caso, sanzionare, un utilizzo abusivo di una successione di contratti a tempo determinato da parte di un datore di lavoro rientrante nel settore pubblico", con caratteristiche tali da non essere "meno favorevol[e] di quelle che disciplinano situazioni analoghe di natura interna (principio di equivalenza), né rendere praticamente impossibile o eccessivamente difficile l'esercizio dei diritti conferiti dall'ordinamento giuridico comunitario (principio di effettività)". b) CGUE, , C-3/10, Affatato: 1

2 l'art. 36, comma 5, d.lgs. 165/2001, nel testo risultante dalle modifiche apportate nel 2008, nel prevedere il risarcimento del danno subito a causa della violazione di norme imperative, l'obbligo del datore di lavoro responsabile di restituire all'amministrazione le somme versate a tale titolo quando la violazione sia dolosa o derivi da colpa grave, l'impossibilità del rinnovo dell'incarico dirigenziale del responsabile nonché la presa in considerazione di tale violazione in sede di valutazione del suo operato, "potrebbe soddisfare i requisiti". c) CGUE, , C-50/13, Papalia: l accordo quadro deve essere interpretato nel senso che esso osta ai provvedimenti previsti da una normativa nazionale, quale quella oggetto del procedimento principale, la quale, nell ipotesi di utilizzo abusivo, da parte di un datore di lavoro pubblico, di una successione di contratti di lavoro a tempo determinato, preveda soltanto il diritto, per il lavoratore interessato, di ottenere il risarcimento del danno ; e poiché dalla decisione di rinvio si evince che la normativa interna in questione nel procedimento principale, nell interpretazione datane dalla Corte suprema di cassazione, pare che imponga che un lavoratore del settore pubblico, quale il sig. Papalia, il quale desideri ottenere il risarcimento del danno sofferto, nell ipotesi di utilizzo abusivo, da parte del suo ex datore di lavoro pubblico, di una successione di contratti di lavoro a tempo determinato, non goda di nessuna presunzione d esistenza di un danno e, di conseguenza, debba dimostrare concretamente il medesimo", e "secondo il giudice del rinvio, una prova siffatta [...] richiederebbe che il ricorrente sia in condizioni di provare che il proseguimento del rapporto di lavoro [...] l abbia indotto a dover rinunciare a migliori opportunità di impiego, una volta che l esame della presente questione pregiudiziale dev essere effettuato alla luce dell interpretazione del diritto nazionale fornita dal giudice del rinvio, nel caso di specie la prova richiesta in diritto nazionale può rivelarsi difficilissima, se non quasi impossibile da produrre da parte di un lavoratore quale il sig. Papalia. Pertanto, non si può escludere che questa prescrizione sia tale da rendere praticamente impossibile o eccessivamente difficile l esercizio, da parte di questo lavoratore, dei diritti attribuitigli dall ordinamento dell Unione e, segnatamente, del suo diritto al risarcimento del danno sofferto, a causa dell utilizzo abusivo, da parte del suo ex datore di lavoro pubblico, di una successione di contratti di lavoro a tempo determinato. 3. Cass. S.U. n del a) La portata precettiva della clausola 5 dell'accordo quadro allegato alla Direttiva 1999/70/CE: "La clausola 5 nulla dice quanto alle conseguenze dell'eventuale abuso la cui disciplina pertanto è interamente rimessa alla discrezionalità del legislatore nazionale in un ampio e non definito spettro di alternative. La prevenzione dell'abuso implica una reazione con connotazioni, in senso lato, sanzionatorie dell'abuso stesso. Ma queste possono essere, in ipotesi, l'attribuzione di una ragione di risarcimento del danno oppure la conversione del rapporto a termine in rapporto a tempo indeterminato oppure entrambe. Si potrebbero ipotizzare anche sanzioni amministrative oppure, ibridando il profilo risarcitorio con quello sanzionatorio, potrebbero configurarsi 'danni punitivi'" ( 7, pag. 13). b) La verifica della compatibilità comunitaria dell'art. 36, T.U. n. 165/2001: "il rispetto della normativa sul contratto di lavoro a tempo determinato è risultato essere presidiato - oltre che dall'obbligo di risarcimento del danno in favore del dipendente - anche da disposizioni al contorno che fanno perno soprattutto sulla responsabilità, anche patrimoniale, del dirigente cui sia ascrivibile l'illegittimo ricorso al contratto a termine. Sicché può dirsi che l'ordinamento giuridico prevede, nel complesso, 'misure energiche' (come richiesto dalla Corte di giustizia, sentenza 26 novembre 2014, C-22/13 ss., Mascolo), fortemente dissuasive, per contrastare l'illegittimo ricorso al contratto di lavoro a tempo determinato; ciò assicura la piena compatibilità comunitaria, sotto tale profilo, della disciplina nazionale" ( 6, pag. 11); c) Qual è il danno risarcibile ex art. 36, T.U. n. 165/2001: 2

3 "va precisato che fuori dal risarcimento del danno è la mancata conversione del rapporto. Questa è esclusa per legge e tale esclusione [...] è legittima sia secondo i parametri costituzionali [...] che quelli europei [...]. Quindi il danno non è la perdita del posto di lavoro a tempo indeterminato perché una tale prospettiva non c'è mai stata: in nessun caso il rapporto di lavoro a termine si potrebbe convertire in rapporto a tempo indeterminato perché l'accesso al pubblico impiego non può avvenire - invece che tramite di concorso pubblico - quale effetto, sia pur in chiave sanzionatoria, di una situazione di illegalità" ( 12, pag. 23); "Il danno è altro. [...] L'evenienza ordinaria è la perdita di chance risarcibile come danno patrimoniale nella misura in cui l'illegittimo (soprattutto se prolungato) impiego a termine abbia fatto perdere al lavoratore altre occasioni di lavoro stabile. Ma non può escludersi che una prolungata precarizzazione per anni possa aver inflitto al lavoratore un pregiudizio che va anche al di là della mera perdita di chance di un'occupazione migliore" ( 13, pag. 23). e) L'onere della prova del danno: ovvero, quale tensione con l'ordinamento comunitario? "In ogni caso l'onere probatorio di tale danno grava interamente sul lavoratore. Pur potendo operare il regime delle presunzioni semplici (art c.c.), però indubbiamente il danno - una volta escluso che possa consistere nella perdita del posto di lavoro occupato a termine - può essere in concreto di difficile prova; di qui il monito della Corte di giustizia con riferimento all'ipotesi dell'abuso del ricorso al contratto a termine" ( 13, pagg ). Infatti, nonostante nel nostro ordinamento siano previste "nel complesso, 'misure energiche' fortemente dissuasive per contrastare l'illegittimo ricorso al contratto di lavoro a tempo determinato", "il pur forte carattere dissuasivo di queste misure (sia quella risarcitoria, sia quelle di indiretto presidio della legalità dell'azione dell'amministrazione pubblica) - secondo in particolare la ordinanza 12 dicembre 2013, Papalia, C-50/13 della Corte di giustizia - non è sufficiente per assicurare il rispetto della clausola 5 del cit. accordo quadro ove il lavoratore, 'il quale desideri ottenere il risarcimento del danno sofferto, nell'ipotesi di utilizzo abusivo, da parte del suo ex datore di lavoro pubblico, di una successione di contratti di lavoro a tempo determinato, non goda di nessuna presunzione d'esistenza di un danno e, di conseguenza, debba dimostrare concretamente il medesimo' (così la censura del giudice rimettente che la Corte di giustizia mostra di condividere)" ( 14, pag. 25). f) L'interpretazione "adeguatrice" dell'art. 36, T.U. n. 165/2001: "occorre anche una disciplina concretamente dissuasiva che abbia, per il dipendente, la valenza di una disciplina agevolativa e di favore" ( 16, pagg ); "La fattispecie omogenea [...] è invece quella del cit. art. 32, comma 5, legge n. 183/2010 [...] La misura dissuasiva ed il rafforzamento della tutela del lavoratore pubblico [...] è proprio in questa agevolazione della prova da ritenersi in via di interpretazione sistematica orientata dalla necessità di conformità alla clausola 5 del più volte cit. accordo quadro: il lavoratore è esonerato dalla prova del danno nella misura in cui questo è presunto e determinato tra un minimo ed un massimo" (ibid., pag. 28). Sicché, mentre per il lavoratore privato l'indennità ex art. 32 rappresenta una forma di "contenimento del danno risarcibile", che potrebbe essere in ipotesi superiore qualora egli avesse accesso ai rimedi risarcitori ordinari, il lavoratore pubblico "ha diritto a tutto il risarcimento del danno e, per essere agevolato nella prova (perché ciò richiede l'interpretazione comunitariamente orientata), ha intanto diritto, senza necessità di prova alcuna per essere egli, in questa misura, sollevato dall'onere probatorio, all'indennità risarcitoria ex art. 32, comma 5. Ma non gli è precluso di provare che le chances di lavoro che ha perso perché impiegato in reiterati contratti a termine in violazione di legge si traducano in un danno patrimoniale più elevato" ( 17, pagg ). g) Un danno-sanzione, anzi un "danno comunitario"? "questo canone di danno presunto esprime anche una portata sanzionatoria della violazione della norma comunitaria sì che il danno così determinato può qualificarsi come danno comunitario (così già Cass. 30 dicembre 2014, n e 3 luglio 2015, n.13655) nel senso che vale a colmare quel deficit di tutela, ritenuto dalla giurisprudenza della Corte di giustizia, la cui mancanza esporrebbe la norma interna (art. 36, comma 5, cit.), ove applicabile nella sua sola portata testuale, ad essere in violazione della clausola 5 della direttiva e quindi ad innescare un dubbio di sua illegittimità costituzionale; essa quindi esaurisce l'esigenza di interpretazione adeguatrice. La quale si ferma qui e non si estende anche alla regola della conversione, pure prevista dall'art. 32, comma 5, cit., perché - si ripete - la mancata conversione è conseguenza di una norma legittima, che anzi rispecchia un'esigenza costituzionale, e che non consente di predicare un (inesistente) danno da mancata conversione." ( 16, pag. 28). 3

4 4. I primi pronunciamenti di merito dopo Cass. S.U. n. 5072/2016. a) Trib. Roma, est. Sordi, : "occorre dunque procedere alla liquidazione, in favore dei ricorrenti, del danno nei limiti segnati dall art. 32, comma 5, l. n. 183 del 2010, che si deve comunque ritenere provato. Non è invece possibile riconoscere somme ulteriori, poiché nessuno dei lavoratori ha offerto prove circa danni eccedenti quei limiti. [...] [N]el caso in cui lo stesso lavoratore sia stato destinatario di plurime assunzioni a termine illegittime, non è possibile ipotizzare la liquidazione di una somma ex art. 32, co. 5, l. n. 183 del 2010 per ogni contratto illegittimo. Infatti, il danno che, secondo l impostazione della Suprema Corte, beneficia del vantaggio sul piano probatorio, è quello costituito dalla «illegittima precarizzazione» (così, letteralmente, il principio di diritto enunciato dalle Sezioni unite) [...] e ciò comporta inevitabilmente una valutazione unitaria dell illegittima condotta posta in essere dalla P.A. Invece, il numero e la durata dei singoli contratti a tempo determinato rilevano quali circostanze di fatto delle quali il giudice deve tener conto nell individuazione dell ammontare del quantum (comunque compreso nei limiti minimo e massimo stabiliti dalla norma del 2010) da riconoscere nei singoli casi. Invero, tanto più si protrae nel tempo l illegittimo impiego a termine, tanto più assume carattere pregiudizievole la situazione di precarizzazione in cui versa il lavoratore. In questo senso, un altra circostanza di fatto da tener presente è costituita dall esistenza di intervalli tra un assunzione a termine e l altra e dalla durata di quegli intervalli. Infatti, in presenza di lunghi intervalli, deve ritenersi che la situazione di precarizzazione nella quale le ripetute assunzioni a termine avrebbero confinato il lavoratore non sia stata particolarmente significativa. Vero è che la sentenza n del 2016 contiene un esplicito rinvio ai criteri indicati nell art. 8 della l. n. 604 del 1966 (e, quindi, al numero dei dipendenti occupati, alle dimensioni dell impresa, all anzianità di servizio del prestatore di lavoro, al comportamento e alle condizioni delle parti). Ritiene tuttavia il Tribunale che quelli prima segnalati (vale a dire, numero e durata dei contratti a tempo determinato, esistenza di intervalli tra un assunzione a termine e l altra) sono le circostanza di fatto che, nell illecito di cui si tratta (cioè illegittimo ricorso alle assunzioni a termine da parte della P.A.), valgano a specificare almeno tre dei criteri enunciati dalla norma del 1966 e, precisamente, quelli dell anzianità di servizio, del comportamento delle parti e delle loro condizioni. Infatti, se il danno da risarcire è quello della prolungata precarizzazione subita dal lavoratore, l anzianità di servizio coincide con la durata dei vari contratti a tempo determinato, il comportamento delle parti è qualificato dal numero delle assunzioni a termine disposte e dall intervallo tra l una e l altra, mentre le condizioni delle parti, e specificamente quelle del lavoratore, dipendono dalle caratteristiche dello stato di precarizzazione a sua volta influenzato, come detto, da numero, durata e intervalli delle assunzioni a termine. Meno significativi, invece, i dati relativi al numero dei dipendenti e alle dimensioni della parte datoriale, i quali assumono una razionale influenza sull ammontare dell obbligo risarcitorio quando il debitore è un impresa privata, perché essi sono indici della solidità economico-finanziaria della parte cui deve essere accollato l onere patrimoniale di cui si tratta, elemento di fatto, questo, pressoché neutro, invece, quando il debitore ha natura di ente pubblico." b) Trib. Treviso, est. Giordan, : "l'indennità in questione non ha natura retributiva e conseguentemente non è soggetta né a rivalutazione monetaria, né alla maggiorazione degli interessi legali per il periodo anteriore alla decisione." c) App. Firenze, pres. Bronzini, est. Tarquini, : "ne deriva la certa debenza [...] del risarcimento del danno ex art. 36 [...] per essere stata dimostrata l'abusiva reiterazione dei rapporti precari [...]. Né ad escludere un tale diritto vale l'avvenuta immissione in ruolo [...], giacché [...] il pregiudizio che la norma mira a riparare e la violazione che intende sanzionare consistono ex se nell'abusiva reiterazione dei contratti a termine e nella conseguente precarietà cui il lavoratore si è trovato per anni illegittimamente costretto, condizioni queste ormai definitivamente realizzatesi." d) Trib. Roma, est. Trementozzi, : "Deve, invece, trovare rigetto la domanda di risarcimento del danno ex art. 36 D.Lgs 165/2001. Giova premettere che, trattandosi di rapporto di collaborazione di fatto svoltosi con i caratteri propri della subordinazione, [...] Nel presente giudizio, invece, non viene in rilevo alcuna violazione della normativa comunitaria che consenta di prescindere dai notori oneri di prova e di allegazione del danno di cui si chiede il risarcimento. [...] Si tratta di un danno assimilabile alle tipiche fattispecie di responsabilità precontrattuale ex artt e 1338 c.c., sebbene l art. 36 4

5 preveda un trattamento di miglior favore per il lavoratore, perché tutela il suo affidamento senza presumere in lui alcuna conoscenza delle norme imperative che presiedono all accesso all impiego presso le pubbliche amministrazioni (ciò che imporrebbe di escludere la sussistenza della responsabilità risarcitoria della pubblica amministrazione). [...] In conclusione, non avendo parte ricorrente formulato alcuna allegazione sulla perdita di altre occasioni di impiego o sulla 'sofferenza psichica indotta dal lavoro precario' genericamente dedotta, la domanda non può che trovare rigetto." Scandicci, Scuola Superiore della Magistratura, Il coordinatore del gruppo di lavoro Luigi Cavallaro 5

Pubblico impiego e abuso dei contratti a termine. La vicenda

Pubblico impiego e abuso dei contratti a termine. La vicenda Pubblico impiego e abuso dei contratti a termine. La vicenda Il tema è quello della emergenza della precarizzazione dei rapporti di pubblico impiego attraverso l utilizzo di forme contrattuali illegittime,

Dettagli

Pubblico Impiego: Italia bacchettata sui contratti a termine

Pubblico Impiego: Italia bacchettata sui contratti a termine Pubblico Impiego: Italia bacchettata sui contratti a termine L accordo quadro sul lavoro a tempo determinato, concluso il 18 marzo 1999, che figura in allegato alla Direttiva n. 1999/70/CE del Consiglio,

Dettagli

Il risarcimento in caso di illegittima reiterazione del contratto di lavoro a tempo determinato nel settore pubblico

Il risarcimento in caso di illegittima reiterazione del contratto di lavoro a tempo determinato nel settore pubblico Il risarcimento in caso di illegittima reiterazione del contratto di lavoro a tempo determinato nel settore pubblico di Gesuele Bellini funzionario del Ministero dell Interno* L illegittima successione

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Civile Sent. Sez. L Num. 4275 Anno 2017 Presidente: NAPOLETANO GIUSEPPE Relatore: TRICOMI IRENE Data pubblicazione: 17/02/2017 SENTENZA sul ricorso 24665-2011 proposto da: CEFPAS - CENTRO PER LA FORMAZIONE

Dettagli

il crocevia per la legittimità, o meno, della successione dei contratti a tempo determinato.

il crocevia per la legittimità, o meno, della successione dei contratti a tempo determinato. Mai più precari! La Corte di Giustizia Europea, con riferimento all accordo quadro sul lavoro a tempo determinato (concluso il 18 marzo 1999, allegato alla direttiva 1999/70/CE del Consiglio, del 28 giugno

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Civile Ord. Sez. 6 Num. 16226 Anno 2016 Presidente: CURZIO PIETRO Relatore: MAROTTA CATERINA Data pubblicazione: 03/08/2016 ORDINANZA sul ricorso 17521-2013 proposto da: D'ADDAR.I0 MICHELE (DDMHL59C11E155D),

Dettagli

dell operato di detti dirigenti i quali, a causa della citata violazione, non potrebbero ottenere un premio di risultato; l art.36, comma 6, d.lgs.

dell operato di detti dirigenti i quali, a causa della citata violazione, non potrebbero ottenere un premio di risultato; l art.36, comma 6, d.lgs. La Corte costituzionale interviene sulla sanzione in caso utilizzo abusivo dei contratti a tempo determinato da parte della Pubblica amministrazione. Più ombre che luci sulla sentenza del Giudice delle

Dettagli

Niente conversione a tempo indeterminato per il lavoratore a termine di azienda di trasporto pubblico

Niente conversione a tempo indeterminato per il lavoratore a termine di azienda di trasporto pubblico Niente conversione a tempo indeterminato per il lavoratore a termine di azienda di trasporto pubblico Mediante la sentenza n. 17545 dell 1 agosto 2014, la Corte Suprema di Cassazione, Sezione Lavoro, ha

Dettagli

COMUNICAZIONE AI MEMBRI

COMUNICAZIONE AI MEMBRI Parlamento europeo 2014-2019 Commissione per le petizioni 30.5.2018 COMUNICAZIONE AI MEMBRI Oggetto: Petizione n. 0945/ /2016, presentata da Francesco Orbitello, cittadino italiano, sull'abuso dei contratti

Dettagli

Orientamenti eurounitari e legittimità dei contratti a termine nel settore lirico-sinfonico

Orientamenti eurounitari e legittimità dei contratti a termine nel settore lirico-sinfonico Orientamenti eurounitari e legittimità dei contratti a termine nel settore lirico-sinfonico Autore: Biamonte Alessandro In: Giurisprudenza commentata La recentissima pronuncia della Corte di Giustizia

Dettagli

Il contratto a termine tra normativa italiana e diritto dell Unione: alcuni problemi interpretativi

Il contratto a termine tra normativa italiana e diritto dell Unione: alcuni problemi interpretativi Il contratto a termine tra normativa italiana e diritto dell Unione: alcuni problemi interpretativi Prof. avv. Lorenzo Giasanti Professore aggregato di Diritto del Lavoro Università di Milano - Bicocca

Dettagli

Cassazione civile, Sezione lavoro, 15 giugno 2010, n

Cassazione civile, Sezione lavoro, 15 giugno 2010, n Cassazione civile, Sezione lavoro, 15 giugno 2010, n. 14350 Svolgimento del processo e Motivi della decisione La dott.ssa C.M., a seguito di concorso pubblico, il 18 settembre 2000 fu assunta con contratto

Dettagli

CORTE DI CASSAZIONE - Sentenza 23 gennaio 2015, n. 1260

CORTE DI CASSAZIONE - Sentenza 23 gennaio 2015, n. 1260 CORTE DI CASSAZIONE - Sentenza 23 gennaio 2015, n. 1260 Settore pubblico - Lavoro subordinato - Caratteri del rapporto individuale - Direttiva 1999/70/CE - Clausola 5 dell accordo quadro sul lavoro a tempo

Dettagli

Diritto Civile Contemporaneo

Diritto Civile Contemporaneo Diritto Civile Contemporaneo Rivista trimestrale online ad accesso gratuito ISSN 2384-8537 Anno I, numero III, ottobre/dicembre 2014 La normativa italiana sui contratti di lavoro a tempo determinato nel

Dettagli

Allenatore di calcio messo in panchina dalla società: il danno è risarcibile?

Allenatore di calcio messo in panchina dalla società: il danno è risarcibile? Allenatore di calcio messo in panchina dalla società: il danno è risarcibile? Forzata inattività lavorativa per un allenatore di calcio. I giudici della Cassazione ci spiegano quali sono le voci di danno

Dettagli

Sentenze della Corte di Cassazione, del Consiglio di Stato, del Tar Lazio. Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza n del 20 giugno 2013

Sentenze della Corte di Cassazione, del Consiglio di Stato, del Tar Lazio. Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza n del 20 giugno 2013 Sentenze della Corte di Cassazione, del Consiglio di Stato, del Tar Lazio. Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza n. 15554 del 20 giugno 2013 Istruzione e scuole - personale insegnante - lavoro

Dettagli

Un riferimento solo implicito alla successiva sentenza Mascolo della Corte Europea sulla scuola

Un riferimento solo implicito alla successiva sentenza Mascolo della Corte Europea sulla scuola Abuso del precariato nella Pa: la condanna della Cassazione Cassazione civile, sez. lavoro, sentenza 23.12.2014 n. 27363 La Cassazione, con sentenza del 23 dicembre 2014, n. 27363 ha condannato l'"abuso"

Dettagli

Contratto a tempo determinato: successione e ragioni obiettive di giustificazione del rinnovo dei contratti (CGE C 586/10

Contratto a tempo determinato: successione e ragioni obiettive di giustificazione del rinnovo dei contratti (CGE C 586/10 Contratto a tempo determinato: successione e ragioni obiettive di giustificazione del rinnovo dei contratti (CGE C 586/10 Autore: Rinaldi Manuela In: Diritto del lavoro, Giurisprudenza commentata SCARICA

Dettagli

La risposta del Commissario Laszlo Andor a nome della Commissione Europea.

La risposta del Commissario Laszlo Andor a nome della Commissione Europea. La risposta del Commissario Laszlo Andor a nome della Commissione Europea. Lo scopo della direttiva 1999/70/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999, relativa all'accordo quadro CES, UNICE e CEEP su lavoro

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Civile Ord. Sez. L Num. 3189 Anno 2019 Presidente: NAPOLETANO GIUSEPPE Relatore: DI PAOLANTONIO ANNALISA Data pubblicazione: 04/02/2019 ORDINANZA sul ricorso 26559-2013 proposto da: GANGEMI MARIA MARA,

Dettagli

PARLAMENTO EUROPEO. Commissione per le petizioni COMUNICAZIONE AI MEMBRI

PARLAMENTO EUROPEO. Commissione per le petizioni COMUNICAZIONE AI MEMBRI PARLAMENTO EUROPEO 2004 Commissione per le petizioni 2009 17.07.2008 COMUNICAZIONE AI MEMBRI Oggetto: Petizione 416/2004, presentata da Antonio Di Spirito, cittadino italiano, corredata di 185 firme, su

Dettagli

Giudice dott. Alessandro COCO Sentenza depositata in data 23 aprile 2015

Giudice dott. Alessandro COCO Sentenza depositata in data 23 aprile 2015 1 Giudice dott. Alessandro COCO Sentenza depositata in data 23 aprile 2015 N. 13423/14 R.G.A.C. REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale di Roma in persona del dott. Alessandro Coco,

Dettagli

Informazioni sul seguito dato alle denunce protocollate con il numero di riferimento CHAP(2013)01917

Informazioni sul seguito dato alle denunce protocollate con il numero di riferimento CHAP(2013)01917 Informazioni sul seguito dato alle denunce protocollate con il numero di riferimento CHAP(2013)01917 La Commissione europea ha ricevuto numerose denunce riguardanti il possibile abuso derivante da una

Dettagli

OSSERVATORIO SUL DIRITTO DEL LAVORO. AGGIORNATO AL 31 MARZO 2016 A cura di LAURA SICARI

OSSERVATORIO SUL DIRITTO DEL LAVORO. AGGIORNATO AL 31 MARZO 2016 A cura di LAURA SICARI OSSERVATORIO SUL DIRITTO DEL LAVORO AGGIORNATO AL 31 MARZO 2016 A cura di LAURA SICARI CASSAZIONE CIVILE SEZIONE LAVORO Sentenza 9 marzo 2016, n. 4635 La causa del patto di prova consiste nella tutela

Dettagli

Il danno comunitario nel caso di abuso di contratti a termine: natura e misura del risarcimento

Il danno comunitario nel caso di abuso di contratti a termine: natura e misura del risarcimento Il danno comunitario nel caso di abuso di contratti a termine: natura e misura del risarcimento Autore: Viceconte Massimo In: Diritto del lavoro, Giurisprudenza commentata Recentemente le Sezioni Unite

Dettagli

La normativa italiana sui contratti di lavoro a tempo determinato nel settore della scuola è contraria al diritto dell Unione

La normativa italiana sui contratti di lavoro a tempo determinato nel settore della scuola è contraria al diritto dell Unione Corte di giustizia dell Unione europea COMUNICATO STAMPA n. 161/14 Lussemburgo, 26 novembre 2014 Sentenza nelle cause riunite C-22/13, C-61/13, C-62/13, C-63/13, C- 418/13 Raffaella Mascolo e a. / Ministero

Dettagli

Mancato superamento periodo di prova: ultime sentenze. Autore : Redazione. Data: 07/04/2019

Mancato superamento periodo di prova: ultime sentenze. Autore : Redazione. Data: 07/04/2019 Mancato superamento periodo di prova: ultime sentenze Autore : Redazione Data: 07/04/2019 Patto di prova e mancato superamento del periodo di prova; licenziamento illegittimo e annullamento; risarcimento

Dettagli

INDICE PROFILI GENERALI

INDICE PROFILI GENERALI INDICE Breve premessa XI PARTE PRIMA PROFILI GENERALI ALESSANDRA PIOGGIA La riforma dei rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni: i profili organizzativi, la dirigenza e le ulteriori

Dettagli

Sintesi dell ordinanza n. 24 del 2107

Sintesi dell ordinanza n. 24 del 2107 Sintesi dell ordinanza n. 24 del 2107 Con l ordinanza n. 24 del 2017 la Corte costituzionale ha sottoposto alla Corte di giustizia dell Unione europea tre quesiti, due dei quali riguardano l interpretazione

Dettagli

PARTE PRIMA. IL PROBLEMA DEL DANNO NON PATRIMONIALE Analisi storico-ricostruttiva. Origini e ratio legislativa dell art c.c.

PARTE PRIMA. IL PROBLEMA DEL DANNO NON PATRIMONIALE Analisi storico-ricostruttiva. Origini e ratio legislativa dell art c.c. Art. 2059 (Danni non patrimoniali) Introduzione...................................... 3 PARTE PRIMA. IL PROBLEMA DEL DANNO NON PATRIMONIALE Analisi storico-ricostruttiva. Origini e ratio legislativa dell

Dettagli

Danni da dequalificazione, da perdita di chance ed alla salute per il lavoratore illegittimamente pretermesso da incarichi

Danni da dequalificazione, da perdita di chance ed alla salute per il lavoratore illegittimamente pretermesso da incarichi Danni da dequalificazione, da perdita di chance ed alla salute per il lavoratore illegittimamente pretermesso da incarichi Devono essere riconosciuti i danni da dequalificazione professionale e da perdita

Dettagli

Il Tribunale di Trapani, in funzione di Giudice del Lavoro, nella persona del dott. Mauro Petrusa, nel procedimento tra:

Il Tribunale di Trapani, in funzione di Giudice del Lavoro, nella persona del dott. Mauro Petrusa, nel procedimento tra: NN 1067 RG 2015; TRIBUNALE DI TRAPANI Il Tribunale di Trapani, in funzione di Giudice del Lavoro, nella persona del dott. Mauro Petrusa, nel procedimento tra: GIUSEPPA SANTORO (C.F. SNTGPP69T52G208L),

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Civile Sent. Sez. U Num. 4914 Anno 2016 Presidente: AMOROSO GIOVANNI Relatore: AMOROSO GIOVANNI Data pubblicazione: 14/03/2016 SENTENZA sul ricorso 8244-2014 proposto da: COMUNE DI MASSA, in persona del

Dettagli

Proroga contratti a tempo determinato nella pubblica amministrazione. 20 Febbraio > Diritto e Fisco Pubblicato il 20 Febbraio 2019

Proroga contratti a tempo determinato nella pubblica amministrazione. 20 Febbraio > Diritto e Fisco Pubblicato il 20 Febbraio 2019 Proroga contratti a tempo determinato nella pubblica amministrazione 20 Febbraio 2019 > Diritto e Fisco Pubblicato il 20 Febbraio 2019 Una recente sentenza della Cassazione chiarisce come si calcola il

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Prima Sezione) 7 marzo 2018 (*)

SENTENZA DELLA CORTE (Prima Sezione) 7 marzo 2018 (*) SENTENZA DELLA CORTE (Prima Sezione) 7 marzo 2018 (*) «Rinvio pregiudiziale Politica sociale Lavoro a tempo determinato Contratti conclusi con un datore di lavoro rientrante nel settore pubblico Misure

Dettagli

InfoCuria - Giurisprudenza della Corte di giustizia. italiano (it) Pagina iniziale > Formulario di ricerca > Elenco dei risultati > Documenti

InfoCuria - Giurisprudenza della Corte di giustizia. italiano (it) Pagina iniziale > Formulario di ricerca > Elenco dei risultati > Documenti InfoCuria - Giurisprudenza della Corte di giustizia italiano (it) Pagina iniziale > Formulario di ricerca > Elenco dei risultati > Documenti Lingua del documento : italiano ECLI:EU:C:2018:166 SENTENZA

Dettagli

Sentenza della Corte di Giustizia Europea del 7 settembre 2006, causa C-180/04

Sentenza della Corte di Giustizia Europea del 7 settembre 2006, causa C-180/04 Sentenza della Corte di Giustizia Europea del 7 settembre 2006, causa C-180/04 Direttiva 1999/70/CE Clausole 1, lett. b), e 5 dell accordo quadro sul lavoro a tempo determinato Costituzione di un rapporto

Dettagli

Tradimento: se non lede la dignità del coniuge, non c è il risarcimento

Tradimento: se non lede la dignità del coniuge, non c è il risarcimento Tradimento: se non lede la dignità del coniuge, non c è il risarcimento Il tradimento di un coniuge nei confronti dell altro, può integrare gli estremi dell illecito civile e dar luogo ad un autonoma azione

Dettagli

Commissione Tributaria Provinciale di Messina Sez. XIII, 363/13/13 del in materia di inammissibilità del ricorso

Commissione Tributaria Provinciale di Messina Sez. XIII, 363/13/13 del in materia di inammissibilità del ricorso Commissione Tributaria Provinciale di Messina Sez. XIII, 363/13/13 del 12.6.2013 in materia di inammissibilità del ricorso Autore: Redazione In: Giurisprudenza tributaria FATTO Con ricorso n. 2097/11 il

Dettagli

Giustizia & Lavoro Il commento alle principali sentenze giurislavoristiche

Giustizia & Lavoro Il commento alle principali sentenze giurislavoristiche Giustizia & Lavoro Il commento alle principali sentenze giurislavoristiche N. 12 24.11.2016 Licenziamento: prova del tacito mutuo consenso Trovare un nuovo lavoro non un è comportamento di per sé indicativo

Dettagli

impiego pubblico privatizzato - procedure concorsuali - scorrimento graduatorie

impiego pubblico privatizzato - procedure concorsuali - scorrimento graduatorie Cass. Civ. Sez. lavoro, sent. Del 12 gennaio 2016, n. 280 impiego pubblico privatizzato - procedure concorsuali - scorrimento graduatorie E' posta all'attenzione dell Suprema Corte la questione relativa

Dettagli

Cons. di Stato, Sez. V, 9 marzo 2010 n (Pres. Cirillo, Rel. Cerreto)

Cons. di Stato, Sez. V, 9 marzo 2010 n (Pres. Cirillo, Rel. Cerreto) Retribuibilità delle mansioni superiori nel pubblico impiego Cons. di Stato, Sez. V, 9 marzo 2010 n. 1382 (Pres. Cirillo, Rel. Cerreto) Al fine di ottenere le differenze retributive per lo svolgimento

Dettagli

CASSAZIONE CIVILE - Sezione Lavoro - sentenza n del 23 gennaio 2015

CASSAZIONE CIVILE - Sezione Lavoro - sentenza n del 23 gennaio 2015 SENTENZE IN SANITÀ CORTE DI CASSAZIONE CASSAZIONE CIVILE - Sezione Lavoro - sentenza n. 1260 del 23 gennaio 2015 PRECARI DELLA PA, NON È NECESSARIA LA PROVA DEL DANNO SE IL CONTRATTO A TERMINE È ILLEGITTIMO

Dettagli

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE 1 OGGETTO CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO QUESITO (posto in data 14 ottobre 2009) In data 01/02/2008 mi viene conferito l incarico temporaneo di durata non superiore a mesi 6, rinnovato in continuità

Dettagli

Corte di Giustizia dell Unione europea (I sezione). Sentenza 7 marzo 2018, causa C-494/16, Santoro c. Comune di Valderice

Corte di Giustizia dell Unione europea (I sezione). Sentenza 7 marzo 2018, causa C-494/16, Santoro c. Comune di Valderice Corte di Giustizia dell Unione europea (I sezione). Sentenza 7 marzo 2018, causa C-494/16, Santoro c. Comune di Valderice La reiterazione abusiva dei contratti a tempo determinato nella Pubblica amministrazione:

Dettagli

ORDINANZA DELLA CORTE (Sesta Sezione) 1 ottobre 2010 (*)

ORDINANZA DELLA CORTE (Sesta Sezione) 1 ottobre 2010 (*) ORDINANZA DELLA CORTE (Sesta Sezione) 1 ottobre 2010 (*) «Art. 104, n. 3, del regolamento di procedura Politica sociale Direttiva 1999/70/CE Clausola 5 dell accordo quadro sul lavoro a tempo determinato

Dettagli

PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E CAPACITÀ ISTITUZIONALE PIANO FORMEZ 2011 CORTE DI CASSAZIONE

PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E CAPACITÀ ISTITUZIONALE PIANO FORMEZ 2011 CORTE DI CASSAZIONE Direzione Generale per le Politiche Attive e Passive del Lavoro PROGETTO PERFORMANCE PA PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E CAPACITÀ ISTITUZIONALE PIANO FORMEZ 2011 LINEA 2 - MODELLI E STRUMENTI

Dettagli

Lavoro nero: non si applica il favor rei

Lavoro nero: non si applica il favor rei Lavoro nero: non si applica il favor rei di Francesco Buetto Pubblicato il 13 febbraio 2010 Come si comporta la giurisprudenza nel valutare le sanzioni per utilizzo di lavoratori irregolari (Francesco

Dettagli

La c.d. Legge Biagi e le forme contrattuali applicabili alla P.A.

La c.d. Legge Biagi e le forme contrattuali applicabili alla P.A. La c.d. Legge Biagi e le forme contrattuali applicabili alla P.A. Docente: prof. avv. Francesco Basenghi Università di Modena e Reggio Emilia francesco.basenghi@unimore.it Bologna, 5 aprile 2011 Art. 36

Dettagli

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO CIVILE. Sentenza 23 gennaio 2015, n. 1260

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO CIVILE. Sentenza 23 gennaio 2015, n. 1260 SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO CIVILE Sentenza 23 gennaio 2015, n. 1260 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. STILE Paolo - Presidente - Dott. MAMMONE Giovanni - Consigliere - Dott.

Dettagli

Decisione N del 11 settembre 2015

Decisione N del 11 settembre 2015 COLLEGIO DI ROMA composto dai signori: (RM) MASSERA (RM) DE CAROLIS (RM) SIRENA Presidente Membro designato dalla Banca d'italia Membro designato dalla Banca d'italia (RM) OLIVIERI Membro designato da

Dettagli

LA RESPONSABILITÀ RISARCITORIA DEGLI STATI PER VIOLAZIONE DEL DIRITTO DELL UNIONE

LA RESPONSABILITÀ RISARCITORIA DEGLI STATI PER VIOLAZIONE DEL DIRITTO DELL UNIONE LA RESPONSABILITÀ RISARCITORIA DEGLI STATI PER VIOLAZIONE DEL DIRITTO DELL UNIONE Prof. Avv. Fabio Ferraro Università degli Studi di Napoli Federico II (fabio.ferraro@unina.it) Il principio dell unità

Dettagli

ENTI LIRICI applicabilità della disciplina comune relativa alla conversione dei

ENTI LIRICI applicabilità della disciplina comune relativa alla conversione dei ENTI LIRICI applicabilità della disciplina comune relativa alla conversione dei contratti a termine. a cura di Danilo Sipala [ ]Non pare inoltre potersi riconoscere alcuna efficacia retroattiva all art.

Dettagli

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE. Cass /2014. Raccomandata inviata a mezzo ufficio postale: effetti

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE. Cass /2014. Raccomandata inviata a mezzo ufficio postale: effetti Con la sentenza di seguito riportata, la Corte di Cassazione ha confermato il principio secondo il quale l'atto di costituzione in mora del debitore, per produrre i suoi effetti ed, in particolare, l'effetto

Dettagli

NOTA A CORTE DI CASSAZIONE - SEZIONI UNITE CIVILI, SENTENZA 15 marzo 2016, n A cura di GIUSEPPINA VITIELLO

NOTA A CORTE DI CASSAZIONE - SEZIONI UNITE CIVILI, SENTENZA 15 marzo 2016, n A cura di GIUSEPPINA VITIELLO NOTA A CORTE DI CASSAZIONE - SEZIONI UNITE CIVILI, SENTENZA 15 marzo 2016, n. 5072 A cura di GIUSEPPINA VITIELLO Sull abuso del contratto a tempo determinato da parte della P.A. Abstract: Nel regime del

Dettagli

Per la cassazione di tale sentenza ricorre il Consorzio del Parco nazionale dello Stelvio affidandosi a quattro motivi.

Per la cassazione di tale sentenza ricorre il Consorzio del Parco nazionale dello Stelvio affidandosi a quattro motivi. Corte di Cassazione civile, sezione lavoro Sentenza 28 maggio 2013, n. 13247 Svolgimento del processo Con sentenza depositata il 25.8.09 la Corte d'appello di Milano rigettava il gravame interposto dal

Dettagli

LE POSSIBILI IMPLICAZIONI DELLA SENTENZA MASCOLO

LE POSSIBILI IMPLICAZIONI DELLA SENTENZA MASCOLO LE POSSIBILI IMPLICAZIONI DELLA SENTENZA MASCOLO DELLA CORTE DI GIUSTIZIA UE SULLA DISCIPLINA DELLO STATUS DEI RICERCATORI A TEMPO DETERMINATO William Chiaromonte e Deborah Russo 1 1. La sentenza Mascolo

Dettagli

CORTE DI CASSAZIONE SEZ. LAVORO. sentenza 30 dicembre 2014 n SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

CORTE DI CASSAZIONE SEZ. LAVORO. sentenza 30 dicembre 2014 n SVOLGIMENTO DEL PROCESSO CORTE DI CASSAZIONE SEZ. LAVORO sentenza 30 dicembre 2014 n. 27481 SVOLGIMENTO DEL PROCESSO 1- La sentenza attualmente impugnata, accogliendo parzialmente l appello principale della Regione Autonoma Valle

Dettagli

Cassazione civile, sez. I, 01/03/1986, n Fatto. Svolgimento del processo

Cassazione civile, sez. I, 01/03/1986, n Fatto. Svolgimento del processo  Cassazione civile, sez. I, 01/03/1986, n. 1306 Fatto Svolgimento del processo Il 10-1-1971 il Sig, mentre si trovava all'eliporto di Brusuglio, veniva colpito dall'elica di un elicottero riportando lesioni.

Dettagli

TRIBUNALE DI ROSSANO. Ufficio del giudice del Lavoro

TRIBUNALE DI ROSSANO. Ufficio del giudice del Lavoro TRIBUNALE DI ROSSANO Ufficio del giudice del Lavoro OGGETTO: ISTANZA DI TRATTAZIONE DI QUESTIONI PREGIUDIZIALI CON PROCEDIMENTO ACCELERATO EX ART: 104 BIS DEL REGOLAMENTO DI PROCEDURA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA

Dettagli

RIVISTA GIURIDICA DELL AMBIENTE

RIVISTA GIURIDICA DELL AMBIENTE RIVISTA GIURIDICA DELL AMBIENTE diretta da FAUSTO CAPELLI e STEFANO NESPOR 4-2015 [Estratto] Editoriale Scientifica NAPOLI giurisprudenza - commenti e note CORTE DI CASSAZIONE CIVILE, Sez. III 16 ottobre

Dettagli

Irrinunciabilità del diritto alle ferie (Cass. n /2013)

Irrinunciabilità del diritto alle ferie (Cass. n /2013) Irrinunciabilità del diritto alle ferie (Cass. n. 18168/2013) Autore: Rinaldi Manuela In: Diritto del lavoro, Giurisprudenza commentata Massima Il diritto alle ferie del lavoratore è un diritto irrinunciabile;

Dettagli

BARBARA MAIANI. Docente di diritto della Previdenza Sociale Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Consulente del lavoro

BARBARA MAIANI. Docente di diritto della Previdenza Sociale Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Consulente del lavoro 1 BARBARA MAIANI Docente di diritto della Previdenza Sociale Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Consulente del lavoro Effetti del Collegato Lavoro sul contenzioso in tema di lavoro a tempo

Dettagli

L illegittimità della reiterazione dei contratti a tempo determinato nella scuola

L illegittimità della reiterazione dei contratti a tempo determinato nella scuola Tribunale Bologna 24.07.2007, n.7770 - ISSN 2239-7752 Direttore responsabile: Antonio Zama L illegittimità della reiterazione dei contratti a tempo determinato nella scuola 13 Febbraio 2015 Giuseppe Cammalleri

Dettagli

BONIFICHE: IL PUNTO DELLA GIURISPRUDENZA SUI TEMI CONTROVERSI

BONIFICHE: IL PUNTO DELLA GIURISPRUDENZA SUI TEMI CONTROVERSI BONIFICHE: IL PUNTO DELLA GIURISPRUDENZA SUI TEMI CONTROVERSI avv. Federico Peres B&P Avvocati FOCUS INDUSTRIA & AMBIENTE 19 settembre 2018 RemTech Expo 2018 (19, 20, 21 Settembre) FerraraFiere www.remtechexpo.com

Dettagli

Stupefacenti. Ha 20 gr. di marijuana: è spaccio? Cassazione, sez. V, 9 febbraio 2012, n. 5000

Stupefacenti. Ha 20 gr. di marijuana: è spaccio? Cassazione, sez. V, 9 febbraio 2012, n. 5000 STUPEFACENTI. HA 20 GR. DI MARIJUANA: È SPACCIO? Cassazione, sez. V, 9 febbraio 2012, n. 5000 In materia di stupefacenti il superamento dei limiti massimi indicati nel decreto ministeriale, cui fa riferimento

Dettagli

Riforma del Mercato del Lavoro e flessibilità contrattuali

Riforma del Mercato del Lavoro e flessibilità contrattuali Prof. Avv. Sandro Mainardi Università degli Studi di Bologna Riforma del Mercato del Lavoro e flessibilità contrattuali Legge 28 giugno 2012, n. 92 L idea (o lo scambio) di fondo Estensione della flessibilità

Dettagli

Corte di Cassazione, Sezione Lavoro civile. Sentenza 2 aprile 2019, n REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Corte di Cassazione, Sezione Lavoro civile. Sentenza 2 aprile 2019, n REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Corte di Cassazione, Sezione Lavoro civile Sentenza 2 aprile 2019, n. 9116 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. NAPOLETANO Giuseppe - Presidente Dott. TORRICE Amelia - Consigliere Dott. BLASUTTO

Dettagli

La responsabilitä della Pubblica Amministrazione

La responsabilitä della Pubblica Amministrazione MICHELE CORRADINO La responsabilitä della Pubblica Amministrazione Prefazione di Antonio Catricalä G. GIAPPICHELLI EDITORE-TORINO pag- L'Autore Prefazione di Antonio Catricalä Introduzione XI XIII XVII

Dettagli

Corte di cassazione Sezioni unite civili Sentenza 15 marzo 2016, n. 5072

Corte di cassazione Sezioni unite civili Sentenza 15 marzo 2016, n. 5072 http://www.filodiritto.com/news/2016/risarcimento-cassazione-su-civili-risarcimento-deldanno-spettante-al-dipendente-pubblico-in-caso-di-abuso-del.html Risarcimento - Cassazione SU Civili: risarcimento

Dettagli

Poteri del giudice nell azione giudiziaria antidiscriminazione

Poteri del giudice nell azione giudiziaria antidiscriminazione Poteri del giudice nell azione giudiziaria antidiscriminazione Riflessioni sulla giurisprudenza italiana alla luce degli obblighi del diritto europeo Giulia Dossi IL QUADRO EUROPEO Principio di non discriminazione:

Dettagli

Commento alla sentenza 187/2016 della Corte Costituzionale

Commento alla sentenza 187/2016 della Corte Costituzionale Commento alla sentenza 187/2016 della Corte Costituzionale Breve Riassunto: Con la sentenza n. 187/2016 la Corte Costituzionale si è pronunciata sulla questione di legittimità costituzionale dell' art.

Dettagli

Cass. Civ., Sez. Un., 19 dicembre 2018, n Rilascio del permesso di soggiorno giurisdizione parere del PM

Cass. Civ., Sez. Un., 19 dicembre 2018, n Rilascio del permesso di soggiorno giurisdizione parere del PM Cass. Civ., Sez. Un., 19 dicembre 2018, n. 32774 Rilascio del permesso di soggiorno giurisdizione parere del PM Con la sentenza de qua le Sezioni Unite Civili si sono pronunciate a seguito di un ricorso

Dettagli

Illegittimo il licenziamento disciplinare privo di immediatezza. Nota a Cassazione Civile, Sezione Lavoro n del 8 giugno 2009

Illegittimo il licenziamento disciplinare privo di immediatezza. Nota a Cassazione Civile, Sezione Lavoro n del 8 giugno 2009 Illegittimo il licenziamento disciplinare privo di immediatezza. Nota a Cassazione Civile, Sezione Lavoro n. 13167 del 8 giugno 2009 Autore: D Onofrio Giuseppe A. In: Diritto del lavoro E illegittimo,

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Civile Sent. Sez. L Num. 2026 Anno 2015 Presidente: STILE PAOLO Relatore: TRIA LUCIA Data pubblicazione: 04/02/2015 A 2014 3637 SENTENZA sul ricorso 24603-2013 proposto da: COLL2 PAOLA C.F. CLLPLA60H47A326M,

Dettagli

Sentenza n. 202/2017 pubbl. il 12/05/2017 RG n. 554/2011

Sentenza n. 202/2017 pubbl. il 12/05/2017 RG n. 554/2011 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE DI ISERNIA Il Tribunale di Isernia, in persona del dott. Michele Nardelli, in funzione di giudice del lavoro, all udienza del 12.5.2017 ha pronunziato

Dettagli

Legge n. 124/2017: il danno non patrimoniale e le sue personalizzazioni

Legge n. 124/2017: il danno non patrimoniale e le sue personalizzazioni Legge n. 124/2017: il danno non patrimoniale e le sue personalizzazioni Dopo l entrata in vigore della legge n. 124/2017, la questione della distinzione tra danno morale e danno biologico non è più affare

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. La Corte d Appello di Milano, sezione lavoro, composta da:

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. La Corte d Appello di Milano, sezione lavoro, composta da: Sentenza n. Registro generale Appello Lavoro n. 149/2013 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO La Corte d Appello di Milano, sezione lavoro, composta da: DOTT. LAURA TROGNI presidente DOTT. MARIA

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA. TRIBUNALE ORDINARIO DI TRENTO sezione lavoro IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

REPUBBLICA ITALIANA. TRIBUNALE ORDINARIO DI TRENTO sezione lavoro IN NOME DEL POPOLO ITALIANO N. R.G. 135/2014 REPUBBLICA ITALIANA TRIBUNALE ORDINARIO DI TRENTO sezione lavoro IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale, in funzione di giudice del lavoro, nella persona fisica del magistrato dott.giorgio

Dettagli

modifiche introdotte dalla Legge 125 del 2013

modifiche introdotte dalla Legge 125 del 2013 Il rapporto di lavoro a tempo determinato nella Pubblica Amministrazione dopo le modifiche introdotte dalla Legge 125 del 2013 di Tiziano Argazzi [*] Il rapporto di lavoro a tempo determinato è un cantiere

Dettagli

Licenziamento per superamento del periodo di comporto e assenza per malattia dovuta ad infortunio sul lavoro (Cass. n /2013)

Licenziamento per superamento del periodo di comporto e assenza per malattia dovuta ad infortunio sul lavoro (Cass. n /2013) Licenziamento per superamento del periodo di comporto e assenza per malattia dovuta ad infortunio sul lavoro (Cass. n. 22606/2013) Autore: Rinaldi Manuela In: Diritto del lavoro, Note a sentenza Massima

Dettagli

REGOLAMENTAZIONE NAZIONALE DEL CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO E ATTUAZIONE DEL DIRITTO DELL UNIONE

REGOLAMENTAZIONE NAZIONALE DEL CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO E ATTUAZIONE DEL DIRITTO DELL UNIONE INFORMATIVA SULLA NORMATIVA COMUNITARIA N. 094 MARZO 2015 REGOLAMENTAZIONE NAZIONALE DEL CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO E ATTUAZIONE DEL DIRITTO DELL UNIONE La Corte di giustizia CE, in merito

Dettagli

Class action e concorrenza. Fair compensation to the damaged consumers?

Class action e concorrenza. Fair compensation to the damaged consumers? Class action e concorrenza Fair compensation to the damaged consumers? Commissione europea Green Paper in tema di private enforcement: Le azioni di risarcimento del danno per violazione della normativa

Dettagli

Promotore finanziario infedele: ne risponde anche la banca?

Promotore finanziario infedele: ne risponde anche la banca? Promotore finanziario infedele: ne risponde anche la banca? Nel giudizio di risarcimento promosso dal cliente nei confronti dell intermediario finanziario per i danni arrecati dal promotore finanziario

Dettagli

Cassazione Civile Sez. Lavoro, 30 dicembre 2014, n Pres. Stile, Est. Tria

Cassazione Civile Sez. Lavoro, 30 dicembre 2014, n Pres. Stile, Est. Tria Cassazione Civile Sez. Lavoro, 30 dicembre 2014, n. 27481 - Pres. Stile, Est. Tria SVOLGIMENTO DEL PROCESSO 1- La sentenza attualmente impugnata, accogliendo parzialmente l appello principale della Regione

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO «AMA 'A' 7 48 4 REPUBBLICA ITALIANA 2014 D- 4 C.. L/ 2,66,4 Lo, U re [L e c J e 0. 0 f4 I 44 t. «; m C.,4, Oggetto - ).41 IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta

Dettagli

LA COLPA DELLA P.A. NELLA PERSISTENTE DISARMONIA DI VEDUTE TRA GIURISPRUDENZA NAZIONALE E COMUNITARIA Nota a Consiglio di Stato, Sez. V, 24 febbraio 2011 n. 1184 di Marco Pennisi La Sezione V del Consiglio

Dettagli

Accoglimento totale del 18/05/2018 RG n. 1956/2018

Accoglimento totale del 18/05/2018 RG n. 1956/2018 TRIBUNALE ORDINARIO DI TORINO PRIMA SEZIONE CIVILE Nrg 1956/2018 Il giudice dr. Ludovico Sburlati, sciogliendo la riserva assunta nella causa in intestazione, ha pronunciato la presente ORDINANZA Le domande

Dettagli

Corso di laurea triennale in Economia e Commercio L33 Corso di Diritto del Lavoro A.A Prof. Megna Maria Rosalia

Corso di laurea triennale in Economia e Commercio L33 Corso di Diritto del Lavoro A.A Prof. Megna Maria Rosalia Corso di laurea triennale in Economia e Commercio L33 Corso di Diritto del Lavoro A.A. 2018-2019 Prof. Megna Maria Rosalia TUTELE CONTRO I LICENZIAMENTI ILLEGITTIMI: Art. 8 L. 604/1966 Art. 18 Stat.Lav.

Dettagli

Decisione N del 20 novembre 2014

Decisione N del 20 novembre 2014 COLLEGIO DI ROMA composto dai signori: (RM) MARZIALE (RM) DE CAROLIS (RM) SIRENA Presidente Membro designato dalla Banca d'italia Membro designato dalla Banca d'italia (RM) OLIVIERI Membro designato da

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Civile Ord. Sez. L Num. 992 Anno 2019 Presidente: NAPOLETANO GIUSEPPE Relatore: TRIA LUCIA Data pubblicazione: 16/01/2019 ORDINANZA sul ricorso 19643-2013 proposto da: MAGHINI RITA MGHRTI69L62A182N, elettivamente

Dettagli

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DELL 8 SETTEMBRE 2010, N.

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DELL 8 SETTEMBRE 2010, N. CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DELL 8 SETTEMBRE 2010, N. 32941. Fattispecie relativa ad attività di modifica e deviazione degli argini di fontanili, di copertura dei corsi d acqua e

Dettagli

Corte di Cassazione Civile Sezioni unite 15/3/2016 n. 5072

Corte di Cassazione Civile Sezioni unite 15/3/2016 n. 5072 Corte di Cassazione Civile Sezioni unite 15/3/2016 n. 5072 Impiego pubblico - Abusivo ricorso al contratto di lavoro a tempo determinato - Conseguenze - Risarcimento del danno Nel lavoro pubblico contrattualizzato,

Dettagli

Provvedimenti ampliativi e responsabilità della p.a. parte terza

Provvedimenti ampliativi e responsabilità della p.a. parte terza Provvedimenti ampliativi e responsabilità della p.a. parte terza Prof.ssa Paola Maria Zerman Obiettivi Comprendere quale tutela abbia il cittadino nei confronti della p.a. a fronte della richiesta di un

Dettagli

Licenziamenti collettivi: rassegna giurisprudenziale

Licenziamenti collettivi: rassegna giurisprudenziale Licenziamenti collettivi: rassegna giurisprudenziale Autore: Rinaldi Manuela In: Diritto del lavoro Sommario: 1. Nozioni generali; 2. Casistica giurisprudenziale 1. 1. Nozioni generali Con il termine licenziamento

Dettagli