Tutela delle lavoratrici madri

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Tutela delle lavoratrici madri"

Transcript

1 Tutela delle lavoratrici madri Dott.ssa Francesca Bernardini Medico-Chirurgo Specialista in Medicina del Lavoro

2 Norme che hanno regolato la tutela delle lavoratrici madri Legge n.1204/71 DPR n.1026/76 Legge n.903/77 D.Lgs. 626/94 D.Lgs. 645/96 Legge n.53/00 D.Lgs n.151/01

3 Un po di storia. La legge n.653/1934 emanava disposizioni relative alla tutela delle condizioni di lavoro delle donne e dei fanciulli: divieto di lavori pericolosi ed insalubri divieto di trasporto e sollevamento pesi divieto del lavoro notturno provvedimenti a tutela dell igiene, della sicurezza e della moralità L articolo 37 della Costituzione sanciva la parità normativa e retributiva tra lavoratore e lavoratrice. Per circa un trentennio tale disciplina protettiva è rimasta immutata

4 NORMATIVA D.Lgs. 26 marzo 2001, n. 151 Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53

5 La legge prevede. il divieto di adibire la donna in gravidanza e per sette mesi dopo il parto a lavori pericolosi, faticosi ed insalubri. (art.7) La tutela si applica alle lavoratrici che hanno ricevuto bambini in adozione o in affidamento fino al compimento dei sette mesi di età

6 Decreto Legislativo 151/01 (art. 7 com. 1, 2) Durante il periodo di tutela è vietato adibire le lavoratrici al trasporto e al sollevamento dei pesi ai lavori pericolosi, faticosi e insalubri a radiazioni ionizzanti; (art.8) All. A TU 151/01 All. B TU 151/01 DPR 1026/76, art. 5

7 All. A T.U. 151/01 b) quelli che espongono alla silicosi e all'asbestosi, nonche' alle altre malattie professionali di cui agli allegati 4 e 5 al DPR 1124/65, : durante la gestazione e fino a 7 mesi dopo il parto; c) i lavori che comportano l'esposizione alle radiazioni ionizzanti: durante la gestazione e per 7 mesi dopo il parto; d) i lavori su scale ed impalcature mobili e fisse: durante la gestazione e fino al termine del periodo di interdizione dal lavoro; e) i lavori di manovalanza pesante: durante la gestazione e fino al termine del periodo di interdizione dal lavoro;

8 G) i lavori che comportano una stazione in piedi per piu' di meta' dell'orario o che obbligano ad una posizione particolarmente affaticante, durante la gestazione e fino al termine del periodo di interdizione dal lavoro; H) i lavori con macchina mossa a pedale, o comandata a pedale, quando il ritmo del movimento sia frequente, o esiga un notevole sforzo: durante la gestazione e fino al termine del periodo di interdizione dal lavoro; I) i lavori con macchine scuotenti o con utensili che trasmettono intense vibrazioni: durante la gestazione e fino al termine del periodo di interdizione dal lavoro; L) i lavori di assistenza e cura degli infermi nei sanatori e nei reparti per malattie infettive e per malattie nervose e mentali: durante la gestazione e per 7 mesi dopo il parto; M) i lavori agricoli che implicano la manipolazione e l'uso di sostanze tossiche o altrimenti nocive nella concimazione del terreno e nella cura del bestiame: durante la gestazione e per 7 mesi dopo il parto; O) i lavori a bordo delle navi, degli aerei, dei treni, dei pullman e di ogni altro mezzo di comunicazione in moto: durante la gestazione e fino al termine del periodo di interdizione dal lavoro.

9 All. B TU 151/01 AGENTI E CONDIZIONI DI LAVORO FINO AL PARTO a) a)agenti fisici: lavoro in atmosfera di sovrapressione elevata, ad esempio in camere sotto pressione, immersione subacquea; b) agenti biologici: toxoplasma; virus della rosolia, a meno che sussista la prova che la lavoratrice e' sufficientemente protetta contro questi agenti dal suo stato di immunizzazione; c) agenti chimici: piombo e suoi derivati, nella misura in cui questi agenti possono essere assorbiti dall'organismo umano. DOPO IL PARTO a) agenti chimici: piombo e suoi derivati, nella misura in cui tali agenti possono essere assorbiti dall'organismo umano b) condizioni di lavoro: lavori sotterranei di carattere minerario c) attività comportanti un rischio di contaminazione per tutto il periodo di allattamento b) condizioni di lavoro: lavori sotterranei di carattere minerario.

10 Radiazioni ionizzanti (art. 8) Le gestanti non possono svolgere attività in zone classificate o, comunque, non possono essere adibite ad attività che potrebbero esporre il nascituro ad una dose che ecceda 1 msv durante il periodo di gravidanza. E altresì vietato adibire le donne che allattano ad attività comportanti un rischio di contaminazione. Le lavoratrici sono obbligate, per legge a comunicare al datore di Lavoro il proprio stato di gravidanza, non appena accertato.

11 Lavoro operativo (art.9, D.Lgs 151/01) Durante la gravidanza è vietato adibire al lavoro operativo le appartenenti alla Polizia di Stato, al Corpo di Polizia Penitenziaria ed ai Corpi di Polizia Municipale. Sono da determinarsi con appositi decreti gli incarichi pericolosi, faticosi ed insalubri per il personale femminile

12 Lavoro notturno (art. 53) E vietato adibire le donne al lavoro, dalle ore 24 alle ore 6, dall accertamento dello stato di gravidanza fino al compimento di un anno del bambino. Non sono inoltre obbligati a prestare lavoro notturno: - la lavoratrice madre di un figlio di età inferiore a tre anni o, in alternativa, il lavoratore padre convivente con la stessa; - la lavoratrice o il lavoratore che sia l unico genitore affidatario di un figlio convivente di età inferiore a 12 anni; - la lavoratrice o il lavoratore che abbia a proprio carico un soggetto disabile

13 Valutazione dei rischi (art.11) Il Datore di Lavoro nell ambito ed agli effetti della valutazione di cui all art. 4 del D.Lgs. 626/94 valuta i rischi di esposizione ad agenti fisici, chimici e biologici nel rispetto delle linee direttrici elaborate dalla commissione dell Unione Europea.

14 Valutazione dei rischi nel rispetto delle linee direttrici elaborate dalla Commissione dell Unione Europea, individuando le misure di prevenzione da adottare Obbligo di informazione delle lavoratrici e degli RLS sui risultati dell aggiornamento della valutazione (art. 21 D.Lgs 626)

15

16

17 Conseguenze della valutazione (art. 12) All esito della valutazione il datore di lavoro adotta le misure necessarie al fine di evitare l esposizione al rischio delle lavoratrici, modificandone temporaneamente le condizioni o l orario di lavoro Ove la modifica delle condizioni di lavoro o dell orario di lavoro non sia possibile per motivi organizzativi o produttivi il datore di lavoro applica quanto stabilito dall art. 7 commi 3, 4, 5 dandone contestualmente informazione scritta al servizio ispettivo del Ministero del lavoro competente per territorio. v demansionamento v sovramansionamento v interdizione dal lavoro su disposizione della Direzione provinciale del Lavoro

18 Alla lavoratrice addetta ai lavori vietati o a quelli giudicati pregiudizievoli alla salute della donna viene assegnata altra mansione per il periodo per il quale è previsto il divieto, ma qualora sia adibita a: MANSIONI INFERIORI a quelle abituali conserva le retribuzione corrispondente alle mansioni precedentemente svolte MANSIONI SUPERIORI ha diritto al trattamento corrispondente all attività svolta Nel caso in cui la lavoratrice non possa essere spostata ad altre mansioni la Direzione Provinciale del Lavoro può disporre l interdizione dal lavoro fino a sette mesi dopo il parto

19 Congedo di maternità art.16 E vietato adibire al lavoro le donne durante i due mesi precedenti la data presunta del parto e di tre mesi dopo il parto;

20 Congedo di maternità (art.16) PARTO Ove il parto avvenga oltre la data presunta del parto vengono ricompresi nel periodo di astensione anche il periodo intercorrente tra la data presunta del parto e quella effettiva Il congedo di tre mesi può essere richiesto anche dalla lavoratrice che abbia adottato o ottenuto l affidamento di un bambino di età non superiore a 6 anni. Il congedo deve essere fruito durante i 3 mesi successivi all ingresso del bambino nella famiglia della lavoratrice

21 Estensione del divieto (art.17) Il divieto è anticipato a tre mesi dalla data presunta del parto quando le lavoratrici sono occupate in lavori che in relazione allo stato avanzato della gravidanza, siano da ritenersi gravosi o pregiudizievoli Tali lavori sono determinati con propri decreti dal Ministero per il lavoro e la Previdenza Sociale

22 Flessibilità del congedo di maternità obbligatoria (art. 20) i cinque mesi di astensione obbligatoria anziché essere frazionati in due mesi prima del parto e tre mesi dopo possono essere frazionati in un mese prima del parto ed in quattro mesi dopo;

23 FLESSIBILITÀ DEL CONGEDO DI MATERNITÀ PARTO PARTO Medico specialista del SSN o con esso convenzionato e Medico Competente in presenza di sorveglianza sanitaria attestino che il posticipo non arrechi pregiudizio alla salute della gestante e del nascituro

24 DIVIETO DI LICENZIAMENTO Le lavoratrici non possono essere licenziate dall inizio della gravidanza fino al termine del periodo di interdizione dal lavoro, nonché fino al compimento di un anno di età del bambino => LICENZIAMENTO NULLO salvo il caso di: colpa grave della lavoratrice costituente giusta causa di licenziamento ; cessazione dell attività dell azienda a cui essa è addetta; conclusione della prestazione per cui la lavoratrice era stata assunta; scadenza del termine del contratto di lavoro; esito negativo del periodo di prova.

25 DIRITTO DI RIENTRO E CONSERVAZIONE DEL POSTO Al termine del congedo le lavoratrici hanno diritto a conservare il posto di lavoro e, salvo che non vi rinuncino espressamente, di rientrare nella stessa unità produttiva nella quale erano occupate all inizio del periodo di gravidanza o in un altra ubicata nel medesimo comune, e di permanervi fino al compimento di 1 anno del bambino; Al rientro conserva il diritto ad essere adibite alle mansioni da ultimo svolte o mansioni equivalenti.

26 LAVORI ATIPICI Lavoro stagionale Per tutto il periodo in cui opera il divieto di licenziamento hanno diritto alla ripresa dell attività lavorativa e alla precedenza nelle riassunzioni Tempo parziale Operano i medesimi diritti di un dipendente a tempo pieno per quanto riguarda la durata dei congedi; il trattamento economico è riproporzionato Co.Co.Pro La gravidanza non provoca l'estinzione del contratto ma una sospensione senza corrispettivo; il rapporto di lavoro viene prorogato automaticamente per almeno 180 gg

27 Decreto Legislativo 151/01 - art. 14 esami prenatali : le lavoratrici gestanti hanno la possibilità di assentarsi dal lavoro per l effettuazione di esami prenatali, accertamenti certamenti clinici ovvero visite mediche specialistiche, senza perdita della retribuzione qualora questi debbano essere effettuati durante l orario di lavoro;

28 Circolare del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale n. 43 del 7 luglio specifica i presupposti necessari affinchè la lavoratrice possa usufruire di quanto previsto all art. 20; - definisce le competenze riguardo alla compilazione dei certificati attestanti che la gravidanza è fisiologica e che non ci sono rischi per la gestante e per il nascituro. Le foto presenti nella presentazione sono state tratte da fonti INAIL

29 La valutazione dei rischi. Dott.ssa Francesca Bernardini Medico-Chirurgo Specialista in Medicina del Lavoro

30 Gravidanza Non è una malattia, ma un aspetto della vita quotidiana Un processo dinamico e diversamente vulnerabile Periodo di vulnerabilità della donna e del nascituro

31 Comunicazione della Commissione della Unione Europea del 5/10/2000 La gravidanza non è una malattia ma un aspetto della vita quotidiana; tuttavia, condizioni suscettibili di essere considerate accettabili in situazioni normali possono non esserlo più durante la gravidanza; lo stesso dicasi per il periodo di allattamento che la normativa tutela fino al VII mese dopo il parto

32 Valutazione dei rischi La valutazione [omissis]... Deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari [omissis]...e quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza [omissis]... (art. 28, comma 1 D.lgs 81/2008) omissis il datore di lavoro omissis valuta i rischi per la sicurezza e la salute delle lavoratrici, in particolare i rischi di esposizione ad agenti fisici, chimici o biologici, processi o condizioni di lavoro di cui all allegato C, nel rispetto delle linee direttrici elaborate dalla Commissione dell'unione europea, individuando le misure di prevenzione e protezione da adottare. (art. 11, comma 1, TU 151/2001)

33 La valutazione di tutti i rischi per la donna e il nascituro va adattata alle diverse fasi della gravidanza e al periodo di allattamento. da Guidance on safe maternity at work. ILO, 2004

34 Principali modificazioni fisiologiche in gravidanza Primi 3 mesi Disturbi mattutini (nausea, stanchezza, maggiore sensibilità agli odori) Stanchezza, Variazioni d umore. Mesi successivi Riassestamenti cardiocircolatori (ipervolemia, aumento della frequenza cardiaca, anemia) Ritenzione idrica Maggiore lassità legamentosa. Maggiore affaticabilità, difficoltà a mantenere posture fisse e nei movimenti.

35 Rischi per la salute e la sicurezza Agenti biologici Agenti chimici Agenti fisici Condizioni di lavoro (movimentazione manuale dei carichi, spostamenti all interno e/o all esterno dei luoghi di lavoro, lavoro al videoterminale, condizioni climatiche, lavoro in altezza, lavoro a turni e notturno)

36 Rischi da agenti biologici Le infezioni durante la gravidanza possono risultare rischiose per il nascituro a causa di: compromissione generale dello stato di salute della donna; assunzione di farmaci che possono essere fetotossici; lesività specifica dell infezione sul prodotto del concepimento. Modalità di trasmissione: via transplacentare; durante il passaggio nel canale del parto; durante l allattamento; a seguito dello stretto contatto tra madre e bambino.

37 Agenti biologici responsabili di patologie feto-neonatali Agente Settore a rischio Trasmissione Clinica Citomegalovirus Sanitario; lavori a contatto con i bambini Transplacentare Aborto; microcefalia; calcificazioni cerebrali; corioretinite Virus della rosolia Sanitario; lavori a contatto con i bambini Transplacentare Aborto; embriopatia; deficit nervi cranici; microcefalia Toxoplasma gondii Veterinario Transplacentare Morte in utero; calcificazioni cerebrali Virus della varicella Sanitario; lavori a contatto con i bambini Transplacentare Aborto; anomalie congenite; varicella neonatale Virus epatitici B e C Sanitario Transplacentare; canale del parto Epatite HIV Sanitario Transplacentare; canale del parto Infezione Parvovorus B19 Sanitario; lavori a contatto con i bambini Transplacentare Aborto; idrope fetale

38 Rischi da agenti chimici Le sostanze chimiche possono arrecare danno al prodotto del concepimento con diversi meccanismi: Durante la gravidanza passaggio transplacentare passaggio attraverso la barriera ematoencefalica immaturità dei sistemi di detossificazione fetali Durante l allattamento secrezione nel latte passaggio attraverso la barriera ematoencefalica immaturità dei sistemi di detossificazione fetali

39 Agenti pericolosi in gravidanza, puerperio ed allattamento si

40 Agenti pericolosi in gravidanza, puerperio ed allattamento

41 Rischi da agenti chimici Malformazioni congenite: 14% delle nascite: una malformazione unica e leggera, 2-3%: malformazione unica ma importante, < 1% malformazioni multiple. Si stima che almeno il 50-60% della malformazioni hanno causa sconosciuta; di queste il 25% potrebbe avere un origine ambientale non individuata. Fonte: Rete CAT (European Sorveillance of Congenital Anomalies) dal 1979 registra dati raccolti da 43 registri di 26 paesi europei (circa il 29% delle nascite annue europee).

42 da Guidance on safe maternity at work. ILO, 2004

43 Le malformazioni visibili sono forse la punta dell iceberg? E difficile l attribuzione di una determinata causa ai disturbi neurocomportamentali (es,. dislessia, iperattività, ritardo mentale, autismo, etc.). Nel 2006 Grandjean et al. affermarono che le sostanze chimiche stanno provocando una pandemia silenziosa di disturbi neurocomportamentali. Sarebbero almeno 200 le sostanze riconosciute come tossiche per il cervello umano adulto; di tali sostanze non è noto l effetto sul cervello in via di sviluppo. Risultano quindi non regolamentate in modo da prevenire effetti dannosi sul SN del feto. Grandjean et al., 2006

44 Rischi riproduttivi da agenti chimici Le sostanze chimiche possono, inoltre, interferire su tutte le fasi della riproduzione. In riferimento al rischio da agenti chimici si parla più genericamente di sostanze tossiche per la riproduzione. Periodi critici: - Gametogenesi - Periodo pre-concepimento - Fertilità - Gravidanza - Post-partum

45

46

47 STRUMENTI DI BASE PER IDENTIFICARE I PERICOLI DERIVANTI DA AGENTI CHIMICI ETICHETTA: mette a disposizioni le informazioni essenziali, richiama l attenzione di coloro che usano i prodotti rispetto ai possibili rischi SCHEDA DI SICUREZZA: strumento per gli utilizzatori professionali per avere informazioni più dettagliate

48 Simboli e indicazioni di pericolo E O F+ F C Esplosivo Comburente Estremamente infiammabile Facilmente infiammabile Corrosivo T+ T Xn Xi N Molto tossico Tossico Nocivo Irritante Pericoloso per l ambiente

49 Simbologia di rischio Simboli associati ai rischi per la sicurezza Simboli associati ai rischi per la salute Simboli associati ai rischi per l ambiente

50 FRASI DI RISCHIO Le frasi di rischio illustrano in forma sintetica i rischi associati all'impiego della sostanza. Sono riportate sull'etichettatura e sulle schede di sicurezza dei prodotti e contengono informazioni concise ma ben definite. Nel maggiore dei casi è riportata solo la codifica (es. R10, R38)

51 Frasi di rischio Precisano la natura del rischio R1 Esplosivo allo stato secco. R2 Rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti d'ignizione. R3 Elevato rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti d'ignizione R4 Forma composti metallici esplosivi molto sensibili. R5 Pericolo di esplosione per riscaldamento. R6 Esplosivo a contatto o senza contatto con l'aria. R7 Può provocare un incendio. R8 Può provocare l'accensione di materie combustibili. R9 Esplosivo in miscela con materie combustibili. R10 Infiammabile. R11 Facilmente infiammabile. R12 Estremamente infiammabile. R14 Reagisce violentemente con l'acqua. R15 A contatto con l'acqua libera gas estremamente infiammabili. R16 Pericolo di esplosione se mescolato con sostanze comburenti. R17 Spontaneamente infiammabile all'aria. R18 Durante l'uso può formare con aria miscele esplosive/infiammabili. R19 Può formare perossidi esplosivi. R20 Nocivo per inalazione. R21 Nocivo a contatto con la pelle. R22 Nocivo per ingestione. R23 Tossico per inalazione. R24 Tossico a contatto con la pelle. R25 Tossico per ingestione. R26 Molto tossico per inalazione. R27 Molto tossico a contatto con la pelle. R28 Molto tossico per ingestione. R29 A contatto con l'acqua libera gas tossici. R30 Può divenire facilmente infiammabile durante l'uso. R31 A contatto con acidi libera gas tossico. R32 A contatto con acidi libera gas molto tossico. R33 Pericolo di effetti cumulativi. R34 Provoca ustioni. R35 Provoca gravi ustioni. R36 R37 R38 R39 R40 R41 R42 R43 R44 R45 R46 R48 R49 R50 R51 R52 R53 R54 R55 R56 R57 R58 R59 R60 R61 R62 R63 R64 R65 R66 R67 R68 Irritante per gli occhi. Irritante per le vie respiratorie. Irritante per la pelle. Pericolo di effetti irreversibili molto gravi. Possibilità di effetti cancerogeni prove insufficienti. Rischio di gravi lesioni oculari. Può provocare sensibilizzazione per inalazione. Può provocare sensibilizzazione per contatto con la pelle. Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato. Può provocare il cancro. Può provocare alterazioni genetiche ereditarie. Pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata. Può provocare il cancro per inalazione. Altamente tossico per gli organismi acquatici. Tossico per gli organismi acquatici. Nocivo per gli organismi acquatici. Può provocare a lungo termine effettivi negativi per l'ambiente acquatico. Tossico per la flora. Tossico per la fauna. Tossico per gli organismi del terreno. Tossico per le api. Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente. Pericoloso per lo strato di ozono. Può ridurre la fertilità. Può danneggiare i bambini non ancora nati. Possibile rischio di ridotta fertilità. Possibile rischio di danni ai bambini non ancora nati. Possibile rischio per i bambini allattati al seno. Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestione. L esposizione ripetuta può provocare secchezza e screpolature della pelle. L inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini. Possibilità di effetti irreversibili.

52 Proprietà tossicologiche Frasi di rischio: IRRITANTE R36 Irritante per gli occhi R37 irritante per le vie respiratorie R38 Irritante per la pelle R41 Rischio di gravi lesioni oculari Xi Irritante

53 Consigli di prudenza I consigli di prudenza per le sostanze pericolose sono rappresentati da una lettera S seguita da un numero, a cui corrispondono norme e precauzioni da usare nel maneggiare i prodotti. I consigli di prudenza vanno sempre applicati! S1 Conservare sotto chiave. S2 Conservare fuori della portata dei bambini. S3 Conservare in luogo fresco. S4 Conservare lontano da locali di abitazione. S5 Conservare sotto...(liquido appropriato da indicarsi da parte del fabbricante). ecc.

54 Scheda di sicurezza: contiene informazioni più dettagliate; deve essere fornita dal produttore all'utilizzatore nella lingua del paese in cui il prodotto è commercializzato. Nella scheda devono essere riportate le seguenti informazioni: Identificazione preparato/produttore Composizione/informazioni sui componenti Identificazione dei pericoli Misure primo soccorso Misure antincendio Misure per fuoriuscita accidentale Manipolazione e stoccaggio Controllo esposizione/protezione individuale Proprietà fisiche/chimiche Stabilità e reattività Informazioni tossicologiche Informazioni ecologiche Considerazioni sullo smaltimento Informazioni sul trasporto Informazioni sulla regolamentazione Altre informazioni

55 LA SCHEDA DI SICUREZZA Obblighi generali v In italiano v Fornita gratuitamente al destinatario dal R.I.M. all atto della prima fornitura ad ogni revisione della scheda v Obbligatoria per sostanze e preparati classificati pericolosi ai sensi della normativa vigente v Contenente tutte le informazioni relative alle sedici voci obbligatorie, secondo il modello allegato al D.M. 7 settembre 2002

56 Rischi da agenti chimici Sostanze tossiche per la riproduzione T, R60 T, R61 Xn, R62 Xn, R63 Sostanze cancerogene Sostanze mutagene T, R45 Xn, R40 T, R46 Xn, R68 T, R49 Allegato VI alla direttiva 2001/59/CE

57 Frasi di rischio Precisano la natura del rischio R1 Esplosivo allo stato secco. R2 Rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti d'ignizione. R3 Elevato rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti d'ignizione R4 Forma composti metallici esplosivi molto sensibili. R5 Pericolo di esplosione per riscaldamento. R6 Esplosivo a contatto o senza contatto con l'aria. R7 Può provocare un incendio. R8 Può provocare l'accensione di materie combustibili. R9 Esplosivo in miscela con materie combustibili. R10 Infiammabile. R11 Facilmente infiammabile. R12 Estremamente infiammabile. R14 Reagisce violentemente con l'acqua. R15 A contatto con l'acqua libera gas estremamente infiammabili. R16 Pericolo di esplosione se mescolato con sostanze comburenti. R17 Spontaneamente infiammabile all'aria. R18 Durante l'uso può formare con aria miscele esplosive/infiammabili. R19 Può formare perossidi esplosivi. R20 Nocivo per inalazione. R21 Nocivo a contatto con la pelle. R22 Nocivo per ingestione. R23 Tossico per inalazione. R24 Tossico a contatto con la pelle. R25 Tossico per ingestione. R26 Molto tossico per inalazione. R27 Molto tossico a contatto con la pelle. R28 Molto tossico per ingestione. R29 A contatto con l'acqua libera gas tossici. R30 Può divenire facilmente infiammabile durante l'uso. R31 A contatto con acidi libera gas tossico. R32 A contatto con acidi libera gas molto tossico. R33 Pericolo di effetti cumulativi. R34 Provoca ustioni. R35 Provoca gravi ustioni. R36 R37 R38 R39 R40 R41 R42 R43 R44 R45 R46 R48 R49 R50 R51 R52 R53 R54 R55 R56 R57 R58 R59 R60 R61 R62 R63 R64 R65 R66 R67 R68 Irritante per gli occhi. Irritante per le vie respiratorie. Irritante per la pelle. Pericolo di effetti irreversibili molto gravi. Possibilità di effetti cancerogeni prove insufficienti. Rischio di gravi lesioni oculari. Può provocare sensibilizzazione per inalazione. Può provocare sensibilizzazione per contatto con la pelle. Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato. Può provocare il cancro. Può provocare alterazioni genetiche ereditarie. Pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata. Può provocare il cancro per inalazione. Altamente tossico per gli organismi acquatici. Tossico per gli organismi acquatici. Nocivo per gli organismi acquatici. Può provocare a lungo termine effettivi negativi per l'ambiente acquatico. Tossico per la flora. Tossico per la fauna. Tossico per gli organismi del terreno. Tossico per le api. Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente. Pericoloso per lo strato di ozono. Può ridurre la fertilità. Può danneggiare i bambini non ancora nati. Possibile rischio di ridotta fertilità. Possibile rischio di danni ai bambini non ancora nati. Possibile rischio per i bambini allattati al seno. Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestione. L esposizione ripetuta può provocare secchezza e screpolature della pelle. L inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini. Possibilità di effetti irreversibili.

58 Sostanze tossiche per la riproduzione Categoria Categoria 1 Categoria 2 Categoria 3 Definizione Sostanze che danneggiano la fertilità Sostanze con effetti tossici sullo sviluppo umano Sostanze che dovrebbero essere considerate in grado di danneggiare la fertilità negli esseri umani Sostanze che dovrebbero essere in grado di provocare effetti tossici sullo sviluppo umano Sostanze che potrebbero avere effetto sulla fertilità umana Sostanze che potrebbero produrre alterazioni negli esseri umani a causa dei loro probabili effetti tossici sullo sviluppo Frase di rischio T, R60: può ridurre la fertilità T, R61: può danneggiare bambini non ancora nati T, R60: può ridurre la fertilità T, R61: può danneggiare bambini non ancora nati Xn, R62: possibilità di rischio di ridotta fertilità. Xn, R63: possibilità di rischio di danni ai bambini non ancora nati Allegato VI alla direttiva 2001/59/CE

59 Per trovare le frasi di rischio delle sostanze pericolose

60 Rischi da agenti fisici Vibrazioni Rumore Radiazioni Sollecitazioni termiche Atmosfera iperbarica e immersioni subacque

61 Effetti di alcuni agenti fisici Radiazioni Ionizzanti MMC Rumore Microclima sfavorevole Condizioni iperbariche Danno genetico Cancro Possibile rischio di distacco della placenta Basso peso alla nascita Danno all orecchio fetale Basso peso alla nascita Aumentato rischio di aborto spontaneo Disidratazione e fatica Influenza sulla produzione di latte Alterazioni degli scambi gassosi medre-feto da Guidance on safe maternity at work. ILO, 2004

62 Condizioni di lavoro spostamenti all interno e/o all esterno dei luoghi di lavoro, movimentazione manuale dei carichi, lavoro comportante prolungata stazione eretta o assisa, lavoro in altezza, lavoro in solitudine, fattori sociali (es. flessibilità), lavoro a turni e notturno.

63 Condizioni di lavoro Il lavoro fisicamente pesante è un fattore di rischio di aborto spontaneo, di parto prematuro e sottopeso alla nascita (Mc Donald, 1988 il primo studio). Il lavoro a turni è associato ad un aumento dei disturbi del ciclo mestruale, un minore numero di gravidanze e un più lungo periodo di tempo di attesa per l inizio della gravidanza (Costa, 2004). Il lavoro notturno è associato ad un aumento del numero delle nascite premature, e basso peso alla nascita (Ahlborg, 1996).

64 Settori lavorativi e rischi per lavoratrice gestante e in allattamento Settore lavorativo Rischio biologic o Rischio fisico Rischio chimico Condizioni di lavoro Sanità Infezioni MMC, RI Detergenti, farmaci, gas anestetici Lavoro a turni e notturno, stress emotivo Agricoltura zoonosi Clima, rumore, vibrazioni Fitofarmaci, solventi postura Pulizie Infezioni MMC Detergenti Orario asociale, lavoro isolato, violenza Allevamento di animali Zoonosi Clima Antiparassitari, disinfettanti Postura, fatica fisica

65

66 Bibliografia Ahlborg G. Shift work, nitrous oxide exposure, and spontaneous abortion among Swedish midwives (25): Comunicazione della Commissione della Unione Europea del 5/10/2000. Costa G. Lavoro a turni e notturno. SEE Firenze, Direttiva 2001/59/CE allegato VI recepita nel D.M 14 giugno Jane P. Healthy beginnnnings: guidance on safe maternity at work. ILO, Grandjean P. Developmental neurotoxicity of industrial chemicals. Lancet, Mc Donald AD. Fetal death and work in pregnancy. BR J Ind Med, 1988 (45):

I s t i tuto S u p eriore di Sanità Centro Nazionale Sostanze Chimiche

I s t i tuto S u p eriore di Sanità Centro Nazionale Sostanze Chimiche ALLEGATO III Natura dei rischi specifici attribuiti alle sostanze e preparati pericolosi R1 R2 R3 R4 R5 R6 R7 R8 R9 R10 R11 R12 R14 R15 R16 R17 R18 R19 R20 R21 R22 R23 R24 R25 R26 R27 R28 R29 R30 R31 R32

Dettagli

norma dell'art. 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53 Lavori vietati (Legge 30 dicembre 1971, n. 1204, artt. 3, 30, comma 8 e 31, comma 1;

norma dell'art. 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53 Lavori vietati (Legge 30 dicembre 1971, n. 1204, artt. 3, 30, comma 8 e 31, comma 1; D.Lgs. 151/01 Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell'art. 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53 Lavori vietati (Legge 30

Dettagli

LAVORATRICI GESTANTI

LAVORATRICI GESTANTI LAVORATRICI GESTANTI Tutela delle lavoratrici madri Il presente rischio è analizzato in accordo con il D.Lgs. 151/01 denominato Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e di sostegno

Dettagli

REGOLAMENTO (CE) N. 1272/2008

REGOLAMENTO (CE) N. 1272/2008 ALLEGATO I Regolamento 487/2013-8 maggio 2013 Il nuovo regolamento si applica a decorrere dal 1 dicembre 2014 per le sostanze e dal 1 giugno 2015 per le miscele. Sostanze e miscele possono essere comunque

Dettagli

LA GRAVIDANZA NELLA SALUTE GLOBALE LA TUTELA DELLE LAVORATRICI IN GRAVIDANZA

LA GRAVIDANZA NELLA SALUTE GLOBALE LA TUTELA DELLE LAVORATRICI IN GRAVIDANZA LA GRAVIDANZA NELLA SALUTE GLOBALE LA TUTELA DELLE LAVORATRICI IN GRAVIDANZA Katia Dalle Molle, SPISAL ULSS 20 LO SPISAL E LA TUTELA DELLE LAVORATRICI MADRI Primi anni 90: inizia la promozione dello SPISAL

Dettagli

ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO R E DEI CONSIGLI DI PRUDENZA S E DELLE LORO RELATIVE COMBINAZIONI ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO R

ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO R E DEI CONSIGLI DI PRUDENZA S E DELLE LORO RELATIVE COMBINAZIONI ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO R ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO R E DEI CONSIGLI DI PRUDENZA S E DELLE LORO RELATIVE COMBINAZIONI R1 Esplosivo allo stato secco. ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO R R2 Rischio di esplosione per urto, sfregamento,

Dettagli

FRASI DI RISCHIO (R) e FRASI DI PRUDENZA (S)

FRASI DI RISCHIO (R) e FRASI DI PRUDENZA (S) FRASI DI RISCHIO (R) e FRASI DI PRUDENZA (S) R1 R2 R3 R4 R5 R6 R7 R8 R9 R10 R11 R12 R14 R15 R16 R17 R18 R19 R20 R21 R22 R23 R24 R25 R26 R27 R28 R29 R30 R31 R32 R33 R34 R35 R36 R37 R38 R39 R40 R41 R42 R43

Dettagli

Con Giulia & Angela ricapitoliamo la Gravidanza in rapporto al lavoro

Con Giulia & Angela ricapitoliamo la Gravidanza in rapporto al lavoro Con Giulia & Angela ricapitoliamo la Gravidanza in rapporto al lavoro A quale normativa posso far riferimento Riunisce tutte le precedenti normative di tutela del lavoro femminile ricomprende anche tutti

Dettagli

ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO R E DEI CONSIGLI DI PRUDENZA S E DELLE LORO RELATIVE COMBINAZIONI

ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO R E DEI CONSIGLI DI PRUDENZA S E DELLE LORO RELATIVE COMBINAZIONI ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO R E DEI CONSIGLI DI PRUDENZA S E DELLE LORO RELATIVE COMBINAZIONI ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO R R1 Esplosivi allo stato secco R2 Rischio di esplosione per urto, sfregamento,

Dettagli

Frasi R. ToxInfo Consultancy and Service Limited Partnership Tel.:

Frasi R. ToxInfo Consultancy and Service Limited Partnership  Tel.: Frasi R R1 - Esplosivo allo stato secco. R2 - Rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti d'ignizione. R3 - Elevato rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti

Dettagli

D.Lgs 151/01. e in seguito a particolari connessioni. passiamo all argomento successivo

D.Lgs 151/01. e in seguito a particolari connessioni. passiamo all argomento successivo D.Lgs 151/01 e in seguito a particolari connessioni passiamo all argomento successivo 1 D.Lgs 151/01 La tutela della maternità è riconosciuta come principio fondamentale dalla Costituzione (Art. 37) e

Dettagli

Gravidanza e lavoro: aggiornamenti normativi e operativi

Gravidanza e lavoro: aggiornamenti normativi e operativi Gravidanza e lavoro: aggiornamenti normativi e operativi Parma 8 giugno 2012 Walter Catellani Dipartimento di Sanità Pubblica Azienda USL di Parma Normativa vigente sulla tutela della maternità: D.Lgs

Dettagli

ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO attualmente previste dalla U.E. per sostanze e preparati pericolosi (FRASI R)

ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO attualmente previste dalla U.E. per sostanze e preparati pericolosi (FRASI R) ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO attualmente previste dalla U.E. per sostanze e preparati pericolosi (FRASI R) R1 = esplosivo allo stato secco R2 = rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre

Dettagli

I.P.S.S.C.T.A.R. "C. MUSATTI"

I.P.S.S.C.T.A.R. C. MUSATTI Pagina 1 di 7 I.P.S.S.C.T.A.R. Via Rinascita 3 DOLO - VE VALUTAZIONE DEI RISCHI DELLE LAVORATRICI MADRI (art. 11 del D.Lgs. 26/3/2001 n 151 e dell art. 36 del D.Lgs. 25/11/1996 n 645) Il Responsabile del

Dettagli

INFORMAZIONE AI LAVORATORI/ UTENTI DEL COLLEGIO PROCEDURE DI SICUREZZA: LAVORATRICI GESTANTI

INFORMAZIONE AI LAVORATORI/ UTENTI DEL COLLEGIO PROCEDURE DI SICUREZZA: LAVORATRICI GESTANTI PROCEDURE DI SICUREZZA: LAVORATRICI GESTANTI Procedure di sicurezza: LAVORATRICI GESTANTI Autore: IEC S.r.l. Revisione: settembre 2014 INDICE 1 Destinatari...1 2 Obiettivo...1 3 Premessa...1 4 Principali

Dettagli

LAVORATRICI GESTANTI E PUERPERE

LAVORATRICI GESTANTI E PUERPERE LAVORATRICI GESTANTI E PUERPERE 1 FONTI NORMATIVE Art. 37 Costituzione Repubblica italiana. Art. 2110 Codice Civile. Art. 14 (Controlli prenatali) L. 151/2001. Art. 28 (Valutazione dei rischi) D. Lgs.

Dettagli

Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia DIREZIONE RISORSE UMANE Prot. n. 23431 del 31.10.2003 Ai Sigg. Presidi di Facoltà Ai Sigg. Direttori di Dipartimenti, Biblioteche, Centri Ai Responsabili delle Direzioni e delle Unità Operative Al Medico

Dettagli

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE www.health-management.it

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE www.health-management.it 1 OGGETTO ALLATTAMENTO QUESITO (posto in data 8 febbraio 2010) Al momento del rientro dal periodo di tre mesi post-partum, e quindi durante l'allattamento, a quali mansioni può essere adibita una anestesista?

Dettagli

SITUAZIONI CHE MOTIVANO L' ASTENSIONE ANTICIPATA DAL LAVORO

SITUAZIONI CHE MOTIVANO L' ASTENSIONE ANTICIPATA DAL LAVORO Art. 5 Il divieto di cui all'art. 3, primo comma, della legge si intende riferito al trasporto, sia a braccia e a spalle, sia con carretti a ruote su strada o su guida, e al sollevamento dei pesi, compreso

Dettagli

OGGETTO LIMITAZIONI AL LAVORO NEL PRIMO ANNO DI VITA DEL BAMBINO

OGGETTO LIMITAZIONI AL LAVORO NEL PRIMO ANNO DI VITA DEL BAMBINO 1 OGGETTO LIMITAZIONI AL LAVORO NEL PRIMO ANNO DI VITA DEL BAMBINO QUESITO (posto in data 2 luglio 2013) Si può adibire ai turni di guardia diurni (sabato e domenica) una lavoratrice madre nel primo anno

Dettagli

MATERIALE INFORMATIVO PER LE LAVORATICI NEO ASSUNTE, IN MATERIA DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO PER GESTANTI

MATERIALE INFORMATIVO PER LE LAVORATICI NEO ASSUNTE, IN MATERIA DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO PER GESTANTI Pag.1 di 12 MATERIALE INFORMATIVO PER LE LAVORATICI NEO ASSUNTE, IN MATERIA DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO PER GESTANTI 1.INTRODUZIONE La legge italiana per la tutela delle lavoratrici

Dettagli

Etichettatura di sicurezza obbligatoria

Etichettatura di sicurezza obbligatoria DATA: 20.03.2009 Etichettatura di sicurezza obbligatoria In alcuni casi la legge obbliga i produttori a fornire informazioni sui pericoli (simboli di pericolo e relative frasi di rischio e di sicurezza)

Dettagli

Capo II TUTELA DELLA SALUTE DELLA LAVORATRICE

Capo II TUTELA DELLA SALUTE DELLA LAVORATRICE Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151 "Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternita' e della paternita', a norma dell'articolo 15 della legge 8 marzo 2000,

Dettagli

master universitario di I livello in management ostetrico per le funzioni di coordinamento dell area materno infantile Torino,

master universitario di I livello in management ostetrico per le funzioni di coordinamento dell area materno infantile Torino, master universitario di I livello in management ostetrico per le funzioni di coordinamento dell area materno infantile Torino, 24.09.2009 Dr. Riccardo FALCETTA Responsabile del Servizio di Medicina del

Dettagli

Istituto Comprensivo Statale A. MARTINI di Peseggia

Istituto Comprensivo Statale A. MARTINI di Peseggia Pagina 1 di 7 Istituto Comprensivo Statale A. MARTINI Via Verdi, Peseggia (VE) Tel. 041 5830692 Fa 041 5830696 C.F. 90108050270 VALUTAZIONE DEI RISCHI DELLE LAVORATRICI MADRI (art. 11 del D.Lgs. 26/3/2001

Dettagli

PROCEDURA PER LA TUTELA DELLA MATERNITA -PATERNITA

PROCEDURA PER LA TUTELA DELLA MATERNITA -PATERNITA PROCEDURA PER LA TUTELA DELLA MATERNITA -PATERNITA INDICE 01 PREMESSA 03 02 GENERALITA 03 03 CAMPO DI APPLICAZIONE 03 04 RIFERIMENTI NORMATIVI 03 05 SOGGETTI COINVOLTI 04 06 ITER 04 07 FLUSSI DI COMUNICAZIONE

Dettagli

D.Lgs. 151/01 e s.m.i. ALTANA Società Coop Sociale Impresa Sociale Via XI Febbraio, 66/A Cremona. Qualità nel lavoro

D.Lgs. 151/01 e s.m.i. ALTANA Società Coop Sociale Impresa Sociale Via XI Febbraio, 66/A Cremona. Qualità nel lavoro VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LE LAVORATRICI GESTANTI D.Lgs. 151/01 e s.m.i. Via XI Febbraio, 66/A Cremona Qualità nel lavoro SI.AM. s.r.l. Partita Iva e Codice Fiscale: 01180890194 Reg. Soc. Trib. Cremona:

Dettagli

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA D.Lgs. 25 novembre 1996, n. 645 "Recepimento della direttiva 92/85/CEE concernente il miglioramento della sicurezza e della salute sul lavoro delle lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento"

Dettagli

Decreto legislativo 25 novembre 1996, n 645

Decreto legislativo 25 novembre 1996, n 645 Decreto legislativo 25 novembre 1996, n 645 Tutela del lavoro delle donne e dei fanciulli. Recepimento della direttiva 92/85/CEE concernente il miglioramento della sicurezza e della salute sul lavoro delle

Dettagli

Pittogrammi e frasario del rischio chimico

Pittogrammi e frasario del rischio chimico Pittogrammi Pittogrammi e frasario del rischio chimico I simboli di pericolosità sono stati istituiti dalla normativa 67/548/EEC della Unione Europea e recepiti in Italia dal D.P.R. 3 dicembre 1985. Si

Dettagli

Dipartimento di Prevenzione Servizi Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro Sede operativa Fabriano

Dipartimento di Prevenzione Servizi Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro Sede operativa Fabriano La normativa speciale a tutela della salute e della sicurezza della lavoratrice in gravidanza o che allatta Dipartimento di Prevenzione Servizi Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro Sede operativa

Dettagli

: ~, ~..."~ Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca LICEO "G. PIAZZI - C. LENA PERPENTI"

: ~, ~...~ Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca LICEO G. PIAZZI - C. LENA PERPENTI ('1 ~!r' \ : ~, ~..."~ Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca LICEO "G. PIAZZI - C. LENA PERPENTI" Via Tonale - 23100 SONDRIO - tel.: (0039) 0342211766 - fax: (0039) 0342519470 Codice

Dettagli

VALUTAZIONE DEL RISCHIO LAVORATRICI MADRI

VALUTAZIONE DEL RISCHIO LAVORATRICI MADRI GRUPPO DI FALCO SRL VIA LAMBRO 5 20090 Opera (MI) VALUTAZIONE DEL RISCHIO LAVORATRICI MADRI ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. 1 / 23 2 / 23 3 / 23 INDICE INDICE... 4 PREMESSA... 5 OGGETTO E SCOPO... 7

Dettagli

Formazione di Base per i Lavoratori. Servizio di Prevenzione e Protezione

Formazione di Base per i Lavoratori. Servizio di Prevenzione e Protezione Formazione di Base per i Lavoratori Servizio di Prevenzione e Protezione Nel corso del tempo la normativa si èevoluta e le direttive comunitarie hanno avuto un ruolo di indirizzo fondamentale Direttiva

Dettagli

La normativa in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità

La normativa in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità La normativa in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità DTL DI BELLUNO 1 La tutela della maternità è riconosciuta come principio fondamentale dalla nostra Costituzione 2 Art. 31

Dettagli

Valutazione dei rischi delle lavoratrici gestanti

Valutazione dei rischi delle lavoratrici gestanti MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Istituto Statale di Istruzione Superiore Guglielmo Oberdan Istruzione Liceale - Istruzione Tecnica viale Merisio n. 14-24047 TREVIGLIO (BG) tel.

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE A. MANZONI via IV Novembre, 23-20015 PARABIAGO (MI) cod. fisc. 92047720153 Tel: 0331 551436 0331 551180 Fax: 0331

Dettagli

LAVORATRICI GESTANTI, PUERPERE O IN PERIODO DI ALLATTAMENTO D. Lgs 81/2008 art.17 c.1 lett. a) e art 28 c.1 D. Lgs 151/2001 art.11.c.

LAVORATRICI GESTANTI, PUERPERE O IN PERIODO DI ALLATTAMENTO D. Lgs 81/2008 art.17 c.1 lett. a) e art 28 c.1 D. Lgs 151/2001 art.11.c. SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE AZIENDALE DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI RELAZIONE TECNICA SPECIFICA D V R DOC. N. 5TMA Pagina 1 di 8 LAVORATRICI GESTANTI, PUERPERE O IN PERIODO DI ALLATTAMENTO

Dettagli

Rinnovo del patentino Modulo agronomico

Rinnovo del patentino Modulo agronomico nforma.fito. Strumenti di supporto per la diffusione delle informazioni sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari Rinnovo del patentino Modulo agronomico Riferimenti normativi Pier Paolo Bortolotti

Dettagli

H200 Esplosivo instabile. H201 Esplosivo; pericolo di esplosione di massa. H202 Esplosivo; grave pericolo di proiezione.

H200 Esplosivo instabile. H201 Esplosivo; pericolo di esplosione di massa. H202 Esplosivo; grave pericolo di proiezione. http://www.msds-europe.com H200 Esplosivo instabile. H201 Esplosivo; pericolo di esplosione di massa. H202 Esplosivo; grave pericolo di proiezione. H203 Esplosivo; pericolo di incendio, di spostamento

Dettagli

Nel caso specifico di tirocinanti di genere femminile si applicano in particolare i disposti del DLgs 151/2001.

Nel caso specifico di tirocinanti di genere femminile si applicano in particolare i disposti del DLgs 151/2001. DISPOSIZIONI RELATIVE ALLA TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA DELLE PARTECIPANTI AL TIROCINIO (PROVA PRATICA) DELL ESAME DI STATO PER L ABILITAZIONE ALL ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI MEDICO CHIRURGO. I partecipanti

Dettagli

APPROVATO: DATORE DI LAVORO

APPROVATO: DATORE DI LAVORO 18/05/2005 Pagina 1 di 9 INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. MANSIONI EFFETTUATE DA PERSONALE FEMMINILE 4. FATTORI DI RISCHIO 5. CRITERI DI VALUTAZIONE 6. MISURE DI PROTEZIONE 6.1. AGENTI FISICI

Dettagli

NORME DI SICUREZZA PERICOLOSITA SOSTANZE CHIMICHE

NORME DI SICUREZZA PERICOLOSITA SOSTANZE CHIMICHE NORME DI SICUREZZA PERICOLOSITA SOSTANZE CHIMICHE SIMBOLO SIGLA TIPO PERICOLO RISCHI PRECAUZIONI T T+ Tossico Molto tossico Tossiche per, o contatto, queste sostanze provocano lesioni gravi (azione cancerogena,

Dettagli

Materiale didattico validato da: Rischio Chimico. Rev. 2 ott Rischio Chimico slide 1 di 24

Materiale didattico validato da: Rischio Chimico. Rev. 2 ott Rischio Chimico slide 1 di 24 Rischio Chimico Rev. 2 ott. 2009 Rischio Chimico slide 1 di 24 Cos è il rischio chimico Il rischio chimico in ambiente di lavoro è riconducibile all insieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute,

Dettagli

ASTENSIONE OBBLIGATORIA ANTICIPATA O PROROGATA PER LAVORI PERICOLOSI, FATICOSI E INSALUBRI RIFERIMENTI NORMATIVI

ASTENSIONE OBBLIGATORIA ANTICIPATA O PROROGATA PER LAVORI PERICOLOSI, FATICOSI E INSALUBRI RIFERIMENTI NORMATIVI ASTENSIONE OBBLIGATORIA ANTICIPATA O PROROGATA PER LAVORI PERICOLOSI, FATICOSI E INSALUBRI RIFERIMENTI NORMATIVI Il Capo II e III del DECRETO LEGISLATIVO 26 marzo 2001, n. 151 prevedono una serie di norme

Dettagli

LA SCUOLA E LE SUE LEGGI E. Scipioni Armando Editore

LA SCUOLA E LE SUE LEGGI E. Scipioni Armando Editore DECRETO LEGISLATIVO 25 novembre 1996, n. 645 Recepimento della direttiva 92/85/CEE concernente il miglioramento della sicurezza e della salute sul lavoro delle lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo

Dettagli

codiceaoo - REGISTRO PROTOCOLLO /01/ A/23 - U

codiceaoo - REGISTRO PROTOCOLLO /01/ A/23 - U DISPENSA INFORMATIVA SUI RISCHI PER LA TUTELA DELLA SALUTE DELLE DONNE GESTANTI O PUERPERE Valutazione dei rischi Il datore di lavoro ha l obbligo di identificare i rischi a cui sono soggetti i propri

Dettagli

TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA DELLE LAVORATRICI MADRI. -- Informativa --

TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA DELLE LAVORATRICI MADRI. -- Informativa -- TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA DELLE LAVORATRICI MADRI -- Informativa -- INTRODUZIONE Il documento presenta le linee guida relativamente agli aspetti di tutela della salute della lavoratrice madre

Dettagli

CONOSCERE IL RISCHIO

CONOSCERE IL RISCHIO CONOSCERE IL RISCHIO AGENTI CHIMICI/REGOLAMENTO CLP Indicazioni di pericolo 1. Premessa Il regolamento CE n. 1272/2008 (CLP Classification, Labelling, Packaging) introduce alcune novità rispetto al precedente

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI MIUR - CONSERVATORIO DI MUSICA NICCOLO PAGANINI DI GENOVA Via Albaro, 38-16147 GENOVA (GE) DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Relazione sulla valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza delle

Dettagli

TUTELA DEI RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO DELLE LAVORATRICI GESTANTI - PUERPERE

TUTELA DEI RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO DELLE LAVORATRICI GESTANTI - PUERPERE TUTELA DEI RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO DELLE LAVORATRICI GESTANTI - PUERPERE (ai sensi del D.Lgs 81/08 e del ) DI ISTRUZIONE SUPERIORE Cristoforo Colombo SEDE OPERATIVA Via S. Francesco,

Dettagli

ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO

ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO LE FRASI DI RISCHIO E DI PRUDENZA La normativa vigente stabilisce e codifica le frasi di rischio (R) e i consigli di prudenza (S) che devono essere riportate sulle etichette dei prodotti pericolosi. Si

Dettagli

PROCEDURA PER LA TUTELA DELLA MATERNITA

PROCEDURA PER LA TUTELA DELLA MATERNITA Allegato D PROCEDURA PER LA TUTELA DELLA MATERNITA INDICE 01 PREMESSA 03 02 GENERALITA 03 03 CAMPO DI APPLICAZIONE 03 04 RIFERIMENTI NORMATIVI 03 05 SOGGETTI COINVOLTI 04 06 ITER 04 07 FLUSSI DI COMUNICAZIONE

Dettagli

Allegato B Comunicazione dello stato di gravidanza Al Direttore del dipartimento di Al Responsabile dell attività di didattica e di ricerca del laboratorio di La sottoscritta Nata a Prov. il Residente

Dettagli

Oggetto: Valutazione del rischio per la gravidanza ed il puerperio e misure di protezione e prevenzione Informativa ai sensi dell art.

Oggetto: Valutazione del rischio per la gravidanza ed il puerperio e misure di protezione e prevenzione Informativa ai sensi dell art. Prot.n. 4993/A13 Sassoferrato, 09/09/2015 Decreto n. 213 A tutto il personale femminile docente e ATA Al RLS Marchetti Maria Teresa I. C. di Sassoferrato Oggetto: Valutazione del rischio per la gravidanza

Dettagli

POLISTUDIO. Anno 2008 Sicurezza lavoratrici gestanti v.01 1

POLISTUDIO. Anno 2008 Sicurezza lavoratrici gestanti v.01 1 La sicurezza per le lavoratrici gestanti e madri Anno 2008 Sicurezza lavoratrici gestanti v.01 1 Indice I Riferimenti normativi: normativa vigente e precedente Tutela delle lavoratrici gestanti e madri

Dettagli

Tutela della maternità sul posto di lavoro

Tutela della maternità sul posto di lavoro Tutela della maternità sul posto di lavoro Tutela della maternità: temi Perché bisogna tutelare la maternità? Basi legali Pericoli Che cosa deve fare l azienda? Perché bisogna tutelare la maternità? Alcuni

Dettagli

TUTELA DELLE LAVORATRICI MADRI

TUTELA DELLE LAVORATRICI MADRI TUTELA DELLE LAVORATRICI MADRI Principali norme di riferimento D.Lgs. 151/2001 (Testo Unico); DPR n. 1026/1976 Come prescritto dall art. 11 del D.Lgs. 151 del 26/03/2001 (G.U. n. 96/2001) è stata effettuata

Dettagli

IL SINDACATO DEI CITTADINI LAVORATRICI MADRI SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO

IL SINDACATO DEI CITTADINI LAVORATRICI MADRI SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO IL SINDACATO DEI CITTADINI LAVORATRICI MADRI SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO LAVORATRICI MADRI SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO INDICE 1 Premessa pag. 3 2 Il D.Lgs. n. 81/2008: la valutazione dei rischi. Principi

Dettagli

PROCEDURA SICUREZZA 6/0/2014 OGGETTO: RISCHI DERIVANTI DA AGENTI CHIMICI

PROCEDURA SICUREZZA 6/0/2014 OGGETTO: RISCHI DERIVANTI DA AGENTI CHIMICI MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL PIEMONTE DIREZIONE DIDATTICA V CIRCOLO Corso XXV Aprile 151-14100 A S T I Tel. 0141/21.41.33 Fax: 0141/21.14.87

Dettagli

I simboli dei materiali pericolosi

I simboli dei materiali pericolosi I simboli dei materiali pericolosi Prima di utilizzare qualsiasi sostanza o qualsiasi prodotto, in un laboratorio di chimica o tra le mura domestiche, è molto importante leggere con attenzione tutte le

Dettagli

HOME PURITY. Caratteristiche di biocompatibilità e di compatibilità ambientale dei prodotti in co-branding DANHERA L OCA NERA

HOME PURITY. Caratteristiche di biocompatibilità e di compatibilità ambientale dei prodotti in co-branding DANHERA L OCA NERA HOME PURITY Caratteristiche di biocompatibilità e di compatibilità ambientale dei prodotti in co-branding DANHERA L OCA NERA Nessuna materia prima impiegata nei nostri prodotti è classificata tossica secondo

Dettagli

La Sicurezza in laboratorio. Keep calm

La Sicurezza in laboratorio. Keep calm La Sicurezza in laboratorio Keep calm D.L. 81/08 DEL 15 MAGGIO 2008 TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO È IL NUOVO TESTO CHE SOSTITUISCE IL D.L. 626/96 RIDISEGNA LA MATERIA DELLA

Dettagli

TUTELA DEI RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO DELLE LAVORATRICI GESTANTI - PUERPERE

TUTELA DEI RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO DELLE LAVORATRICI GESTANTI - PUERPERE TUTELA DEI RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO DELLE LAVORATRICI GESTANTI - PUERPERE (ai sensi del D.Lgs 81/08 e del ) ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE Cristoforo Colombo Sede associata Via

Dettagli

D.V.R. delle Scuole dell infanzia comunali Ai sensi del D.Lgs. 626/94 e s.m.i. SOMMARIO...1 PREMESSA...2 NORME GIURIDICHE DI RIFERIMENTO...

D.V.R. delle Scuole dell infanzia comunali Ai sensi del D.Lgs. 626/94 e s.m.i. SOMMARIO...1 PREMESSA...2 NORME GIURIDICHE DI RIFERIMENTO... 1 SOMMARIO SOMMARIO...1 PREMESSA...2 NORME GIURIDICHE DI RIFERIMENTO...2 GENERALITÀ...2 ASTENSIONE OBBLIGATORIA...3 INFORMAZIONE...3 IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI DI LAVORATORI...3 Identificazione

Dettagli

IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI CORRELATI ALL ATTIVITÀ

IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI CORRELATI ALL ATTIVITÀ MANSIONE: DOCENTE SCUOLA MATERNA Lavoro notturno Colpiurti Lavori su mezzi in movimento Lavori su scale ed impalcature Vibrazioni meccaniche Rumore IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI CORRELATI ALL ATTIVITÀ Vietato

Dettagli

Cenni sul regolamento (CE) n. 1272/2008 (regolamento CLP)

Cenni sul regolamento (CE) n. 1272/2008 (regolamento CLP) Cenni sul regolamento (CE) n. 1272/2008 (regolamento CLP) (Classificazione, etichettatura, imballaggio delle sostanze e miscele) Dott. Ing. Mauro Malizia Comandante Provinciale COMANDO PROVINCIALE DEI

Dettagli

La tutela della lavoratrice in gravidanza, puerperio ed allattamento

La tutela della lavoratrice in gravidanza, puerperio ed allattamento La tutela della lavoratrice in gravidanza, puerperio ed allattamento La valutazione dei rischi L individuazione e la valutazione da parte del Datore di lavoro dei fattori di rischio per la sicurezza e

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO II DI SELVAZZANO

ISTITUTO COMPRENSIVO II DI SELVAZZANO PROCEDURA 07 PER IL CONTROLLO DELLE SOSTANZE PERICOLOSE Per utilizzo di prodotti chimici si intende, nel caso della scuola, l utilizzo di prodotti per le pulizie. Altri prodotti sono vietati. Si ricorda

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LE GESTANTI, PUERPERE O IN ALLATTAMENTO. VALUTAZIONE DEI RISCHI AI SENSI DEL D.Lgs. 151/01.

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LE GESTANTI, PUERPERE O IN ALLATTAMENTO. VALUTAZIONE DEI RISCHI AI SENSI DEL D.Lgs. 151/01. 08/09/2010 Pagina 1 di 12 VALUTAZIONE DEI RISCHI AI SENSI DEL D.Lgs. 151/01 della ditta ISTITUTO BERTACCHI Via XI Febbraio, 6 LECCO (LC) 01 08/09/2010 Revisione R.S.P.P. Datore di Lavoro 00 18/05/2005

Dettagli

STRUMENTI DI LAVORO. Coordinamento Donne Cisl Lombardia. Tutela della maternità/paternità e congedi parentali

STRUMENTI DI LAVORO. Coordinamento Donne Cisl Lombardia. Tutela della maternità/paternità e congedi parentali Coordinamento Donne Cisl Lombardia STRUMENTI DI LAVORO Tutela della maternità/paternità e congedi parentali La tutela della lavoratrice madre e le agevolazioni per maternità e paternità La materia è stata

Dettagli

Valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute sul lavoro delle lavoratrici in gravidanza ed in puerperio

Valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute sul lavoro delle lavoratrici in gravidanza ed in puerperio Istituto Comprensivo Statale "S. TOMMASO D'AQUINO" - C.F. 95109590653 C.M. SAIC89100P - AOO_SAIC89100P - Ufficio Protocollo Prot. 0004868/E del 20/12/2018 09:39:36VI.9 - DVR e sicurezza Valutazione dei

Dettagli

DONNE E LAVORO UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA CATTEDRA DI MEDICINA DEL LAVORO PROF. A. MAGRINI

DONNE E LAVORO UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA CATTEDRA DI MEDICINA DEL LAVORO PROF. A. MAGRINI DONNE E LAVORO UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA CATTEDRA DI MEDICINA DEL LAVORO PROF. A. MAGRINI LEGGI E NORME Le leggi e le norme che regolano la tutela delle lavoratrici si basano su due punti

Dettagli

OGGETTO:TUTELA LAVORATRICI MADRI LA TUTELA DELLE LAVORATRICI MADRI

OGGETTO:TUTELA LAVORATRICI MADRI LA TUTELA DELLE LAVORATRICI MADRI Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Piazza della Repubblica 6-10083 FAVRIA tel. 0124 470067 e-mail: TOIC865006@istruzione.it - sito web. www.icfavria.gov.it

Dettagli

I simboli della Direttiva 67/548 che indicano rischio chimico. Esplosivo (E) Comburente (O) Estremamente infiammabile (F+) Facilmente infiammabile (F)

I simboli della Direttiva 67/548 che indicano rischio chimico. Esplosivo (E) Comburente (O) Estremamente infiammabile (F+) Facilmente infiammabile (F) PRODOTTI CHIMICI - Pittogrammi utilizzati fino all'applicazione del nuovo Regolamento REACH, obbligatorio dal 1 dicembre 2010. Anche dopo quella data e' possibile trovarli in confezioni di sostanze chimiche

Dettagli

Lezione 10 AGENTI CHIMICI

Lezione 10 AGENTI CHIMICI Alternanza scuola-lavoro a.s. 2017/18 D. Lgs. 81/2008 aggiornato con il D.Lgs. 106/2009 Lezione 10 AGENTI CHIMICI? Il responsabile del progetto 1 Schema generale del corso 1. La salute e sicurezza sul

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO MARIA GRAZIA CUTULI VIA Boccioni, 1 Tel/Fax. 0962/961635 88900 CROTONE PROCEDURA 07

ISTITUTO COMPRENSIVO MARIA GRAZIA CUTULI VIA Boccioni, 1 Tel/Fax. 0962/961635 88900 CROTONE PROCEDURA 07 ISTITUTO COMPRENSIVO MARIA GRAZIA CUTULI VIA Boccioni, 1 Tel/Fax. 0962/961635 88900 CROTONE PROCEDURA 07 ISTRUZIONE OPERATIVA PER IL CONTROLLO DELLE LE SOSTANZE PERICOLOSE Per presa visione Emessa il R.L.S

Dettagli

ISTITUTO OMPRENSIVO C. BATTISTI

ISTITUTO OMPRENSIVO C. BATTISTI ISTITUTO OMPRENSIVO C. BATTISTI DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI LAVORATRICI GESTANTI D.lgs. 151/2001 art.11 Scuola Primaria Scuola Infanzia Scuola Secondaria 1 grado Via C. Battisti, - 20815 Cogliate

Dettagli

SIMBOLI DI PERICOLO. (allegato VII parte B, DLgs 65/03)

SIMBOLI DI PERICOLO. (allegato VII parte B, DLgs 65/03) Protezione della salute e della sicurezza sul posto di lavoro. Classificazione e disciplina dell'imballaggio e dell'etichettatura delle sostanze e dei preparati pericolosi. Decreto Legislativo 14/03/2003,

Dettagli

PROCEDURA GESTIONALE VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LA TUTELA DELLA SALUTE DELLE LAVORATRICI MADRI

PROCEDURA GESTIONALE VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LA TUTELA DELLA SALUTE DELLE LAVORATRICI MADRI Pag. 1/5 PROCEDURA GESTIONALE VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LA TUTELA DELLA SALUTE DELLE 1. SCOPO Lo scopo di questo documento è quello di definire i comportamenti da tenere a scuola dai soggetti responsabili

Dettagli

Guida pratica. salute e sicurezza della lavoratrice in gravidanza e dopo il parto tutele per i genitori lavoratori

Guida pratica. salute e sicurezza della lavoratrice in gravidanza e dopo il parto tutele per i genitori lavoratori Guida pratica salute e sicurezza della lavoratrice in gravidanza e dopo il parto tutele per i genitori lavoratori GUIDA PRATICA La salute e la sicurezza della lavoratrice in gravidanza e dopo il parto

Dettagli

Francesca Larese Filon Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro dell Università di Trieste Presidente del Corso di Laurea

Francesca Larese Filon Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro dell Università di Trieste Presidente del Corso di Laurea Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro dell Università di Trieste Presidente del Corso di Laurea Interateneo in Tecniche della Prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA TUTELA DELLE LAVORATRICI MADRI

LINEE GUIDA PER LA TUTELA DELLE LAVORATRICI MADRI Ns.rif.:web/banca_dati/linee_guida/lavoratrici_madri/Anno2004/027 LINEE GUIDA PER LA TUTELA DELLE LAVORATRICI MADRI elaborate dal Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPSAL) del Dipartimento

Dettagli

Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 si rende disponibile opuscolo informativo redatto ai sensi del

Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 si rende disponibile opuscolo informativo redatto ai sensi del MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE CECCANO Via Gaeta, 105 Ceccano (FR) Prot. N. 2582/sicurezza Comunicazione

Dettagli

TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA DELLE LAVORATRICI GESTANTI, PUERPERE E IN PERIODO DI ALLATTAMENTO

TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA DELLE LAVORATRICI GESTANTI, PUERPERE E IN PERIODO DI ALLATTAMENTO TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA DELLE LAVORATRICI GESTANTI, PUERPERE E IN PERIODO DI ALLATTAMENTO (ai sensi del D.Lgs 151/2001 e dell art. 28 del D.Lgs 81/08) PROCEDURA PER LE LAVORATRICI GESTANTI,

Dettagli

Rinnovo del patentino Modulo salute e sicurezza

Rinnovo del patentino Modulo salute e sicurezza informa.fito. Aggiornamento di strumenti di supporto per la diffusione delle informazioni sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (LR 28/98 Det. n 16819 del 31/12/2008) Rinnovo del patentino Modulo

Dettagli

Opuscolo Informativo per i Lavoratori della Scuola Rischio Chimico

Opuscolo Informativo per i Lavoratori della Scuola Rischio Chimico Opuscolo Informativo per i Lavoratori della Scuola Rischio Chimico A cura del Servizio di Prevenzione e Protezione Pagina 1 di 14 LE FRASI DI RISCHIO E DI PRUDENZA La normativa vigente stabilisce e codifica

Dettagli

PROCEDURA PER LA TUTELA DELLA MATERNITA

PROCEDURA PER LA TUTELA DELLA MATERNITA Allegato D AGENZIA NAZIONALE PER LE NUOVE TECNOLOGIE PROCEDURA PER LA TUTELA DELLA MATERNITA INDICE 01 PREMESSA... 3 02 GENERALITA... 3 03 CAMPO DI APPLICAZIONE... 3 04 RIFERIMENTI NORMATIVI-CIRCOLARI

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA STATALE DI 1 GRADO GALVANI - OPROMOLLA

SCUOLA SECONDARIA STATALE DI 1 GRADO GALVANI - OPROMOLLA Distretto Scolastico n. 53 - Ambito 24 SCUOLA SECONDARIA STATALE DI 1 GRADO GALVANI - OPROMOLLA Via STABIA, 1 84012 ANGRI (SA) - TEL. 081/5132385 FA 081/5132385 C.F.: 94062750651 C.M.: SAMM29100D E-mail:

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA UNIVERSA UNIVERSIS PATAVINA LIBERTAS DIREZIONE AMMINISTRATIVA Servizio Statuto e Regolamenti --- ---- - - -- -- - ----- -.. - -- ---- -- - - Anno 2010 Tit I Cl. 3 Fase.-=,.-

Dettagli

Alle lavoratrici dell I.C. San Tommaso d Aquino Salerno. Al R.L.S.

Alle lavoratrici dell I.C. San Tommaso d Aquino Salerno. Al R.L.S. PROT. n. 4867 VI9 SALERNO, 20.12.2018 Alle lavoratrici dell I.C. San Tommaso d Aquino Salerno Al R.L.S. OGGETTO: Informativa in merito al miglioramento della Sicurezza e Salute sul Lavoro delle lavoratrici

Dettagli

2 modesta Effetti potenzialmente irreversibili

2 modesta Effetti potenzialmente irreversibili VALUTAZIONE PRELIMINARE DEL RISCHIO CHIMICO Grazie all esame delle schede di sicurezza si può attuare una prima valutazione del rischio chimico, considerando le sostanze usate, le quantità, la durata di

Dettagli

NUOVA CLASSIFICAZIONE ED ETICHETTATURA DEGLI AGROFARMACI (CLP)

NUOVA CLASSIFICAZIONE ED ETICHETTATURA DEGLI AGROFARMACI (CLP) NUOVA CLASSIFICAZIONE CLP NUOVA CLASSIFICAZIONE ED ETICHETTATURA DEGLI AGROFARMACI (CLP) Il Regolamento (CE) n 1272/2008 (CLP Classification, Labelling and Packaging) è la nuova normativa europea di riferimento

Dettagli

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI RISCHIO CHIMICO Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro è riconducibile all insieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute, connessi con la presenza, nell ambito dello svolgimento delle lavorazioni,

Dettagli

informa.fito. MODULO 2. Sistemi di sicurezza per l acquisto, la conservazione, il trasporto e l utilizzo dei prodotti fitosanitari

informa.fito. MODULO 2. Sistemi di sicurezza per l acquisto, la conservazione, il trasporto e l utilizzo dei prodotti fitosanitari informa.fito. Aggiornamento di strumenti di supporto per la diffusione delle informazioni sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (LR 28/98 Det. n 16819 del 31/12/2008) IL CORRETTO IMPIEGO DEI PRODOTTI

Dettagli

3. DESCRIZIONE DEL PROCEDIMENTO DI VALUTAZIONE SEGUITO

3. DESCRIZIONE DEL PROCEDIMENTO DI VALUTAZIONE SEGUITO SCHEDA DI RIFERIMENTO PER LA REDAZIONE DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI AZIENDALI E DELLE MISURE DI PREVENZIONE E DI PROTEZIONE AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 81/08 1.1. DATI GENERALI Ragione

Dettagli

Frasi R & S. Introduzione

Frasi R & S. Introduzione Frasi R & S Introduzione Le cosiddette Frasi R mettono in guardia circa i rischi che si corrono nel maneggiare una sostanza pericolosa: la lettera R, infatti, sta ad indicare la parola Rischio. Secondo

Dettagli

DELIZIA CANDEGGINA GENTILE

DELIZIA CANDEGGINA GENTILE Pagina: 1/5 1- INDIVIDUAZIONE DEL PRODOTTO MARCHIO PRODUTTORE/FORNITORE CLEM DETERGENTI S.R.L. INDIRIZZO Via Corcioni, 7 Ottaviano (NA) TEL./FAX 081/8279995 E-mail clem.detergenti@virgilio.it CENTRI ANTIVELENO:

Dettagli