DOMANDA E L ATTO PROCESSUALE NEL QUALE SI CONCRETA L AZIONE AZIONE

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1 AZIONE ATTORE > art. 99 cpc Art cc DOMANDA Principio cardine del processo Art cost. > Ne procedat iudex ex officio Art. 112 cpc segna i limiti del potere del giudice limiti oggettivi dell accertamento principio della corrispondenza tra chiesto e pronunciato DOMANDA E L ATTO PROCESSUALE NEL QUALE SI CONCRETA L AZIONE AZIONE > varie teorie > (a) vedono il fenomeno giuridico solo nel diritto sostanziale l azione è la proiezione del diritto sostanziale > (b) vedono il fenomeno giuridico solo quando è dedotto nel processo il diritto soggettivo esiste se esiste l azione norme nel c.c. nelle quali l azione è sinonimo di diritto sogg. ad es. in tema di prescrizione (riferita all azione e non al diritto) (art cc; 387 cc; ecc.) > (c) l azione è l elemento di raccordo tra i due fenomeni concetto relativo > art. 24 cost. autonomia del diritto soggettivo e dell azione diritto soggettivo pubblico c/ lo Stato Correlazione tra azione e titolarità del diritto CONTENUTO diritto di rivolgersi all A.G. per ottenere un provvedimento - qualsiasi (azione in senso astratto) - di merito favorevole - di merito (azione in senso sostanziale) condizioni dell azione sono : la legittimazione ad agire l interesse ad agire non l esistenza del diritto dedotto in giudizio dall attore Il processo tende ad una decisione di merito e non ad una definizione in rito ELEMENTI DI IDENTIFICAZIONE Soggetti Oggetto (petitum) > mediato, indiretto - bene della vita > immediato, diretto - provvedimento Fatti costitutivi del diritto (causa petendi), non la qualificazione giuridica [il trasferimento della somma di denaro ; non il mutuo] la qualificazione giuridica spetta al giudice. Cass. civ., sez. un., , n «Il giudice ha il potere-dovere di qualificare giuridicamente l azione e di attribuire, anche in difformità rispetto alla qualificazione della fattispecie operata dalle parti, il nomen iuris al rapporto dedotto in giudizio, con la conseguenza che il giudice stesso può interpretare il titolo su cui si fonda la controversia ed applicare una norma di legge diversa da quella invocata dalla parte interessata, senza incorrere nel vizio di ultrapetizione ove rimangano inalterati sia il petitum che la causa petendi.» Cass. civ., sez. lav., , n Il giudice di merito ha il potere-dovere di inquadrare nella esatta disciplina giuridica i fatti e gli atti che formano oggetto della contestazione; tale potere incontra peraltro il limite del rispetto dell ambito delle questioni proposte in modo che siano lasciati immutati il petitum e la causa petendi, senza l introduzione nel tema controverso di nuovi elementi di fatto; pertanto, il vizio di ultrapetizione o extrapetizione ricorre quando il giudice del merito, interferendo nel potere dispositivo delle parti, alteri gli elementi obiettivi dell azione (petitum e causa petendi) e, sostituendo i fatti costitutivi della pretesa, emetta un 1

2 provvedimento diverso da quello richiesto (petitum immediato), ovvero attribuisca o neghi un bene della vita diverso da quello conteso (petitum mediato) 2

3 FATTI sono monopolio delle parti mai il giudice Diritti autodeterminati non essenziali per l individuazione del diritto Diritti eterodeterminati essenziali per l individuazione del diritto Prima distinzione (non pacifica) PRINCIPALI rilevano direttamente per accertare l esistenza del diritto; fanno parte della fattispecie legale astratta esempio; risarcimento danni da incidente automobilistico: - evento - esistenza del danno - nesso di causalità evento / danno - responsabilità della controparte - essere proprietario dell auto SECONDARI non rientrano nella fattispecie legale astratta; rilevano in via indiretta, sul piano probatorio al fine di convincere il giudice circa l esistenza o l inesistenza di un fatto principale. Seconda distinzione Esempio: azione di annullamento di un contratto perché stipulato da persona incapace di intendere; fatto secondario: episodi precedenti o successivi alla stipulazione per dimostrare il vizio di mente; COSTITUTIVI attore diritto azionato IMPEDITIVI convenuto paralizzano l efficacia dei fatti costitutivi Caso fortuito nel risarcimento del danno Conoscenza dei vizi della cosa venduta esclude la garanzia ESTINTIVI convenuto estinguono il diritto azionato prescrizione, adempimento, novazione, compensazione MODIFICATIVI convenuto modificazione accessoria dell obbligazione che non comporta novazione; differente pattuizione La classificazione rileva sul piano probatorio. Onere della prova art cc terza distinzione FATTO SEMPLICE FATTO DIRITTO il fatto rileva solo per l esistenza o inesistenza di un diritto esempio: vizio della cosa non può essere oggetto di un giudizio di per sé ma rileva per chiedere il risarcimento del danno una situazione giuridica da cui dipende la costituzione o l estinzione del diritto oggetto del processo esempio: diritto agli alimenti; il fatto costitutivo è il rapporto di filiazione 3

4 CONDIZIONI DELL AZIONE possono intervenire in corso di causa e devono esistere al momento della decisione incidono sul merito perché in caso di accertamento negativo escludono il diritto diverse dai presupposti processuali (giurisdizione, competenza, capacità processuale) LEGITTIMAZIONE AD AGIRE LEGITIMATIO AD CAUSAM Serve per individuare il soggetto che può proporre la domanda, il titolare dell azione E differente dall esistenza del titolare del diritto Art. 81 cpc bisogna vedere la domanda e chi si afferma titolare Normalmente è irrilevante perché chi propone la domanda afferma di essere titolare esempio: credito > l attore afferma di essere creditore > chiede la condanna del convenuto > afferma che il convenuto è il debitore Una cosa è vedere se il provvedimento può essere emesso nei confronti di attore e convenuto altra cosa è accertare se il diritto di credito esiste. Il problema della L. ad A. coincide con il problema dei destinatari E differente dal merito, dalla esistenza del diritto Cass. civ., sez. lav., , n La legitimatio ad causam si ricollega al principio dettato dall art. 81 c.p.c., secondo il quale nessuno può far valere nel processo un diritto altrui in nome proprio fuori dei casi espressamente previsti dalla legge, e, trattandosi di materia attinente al contraddittorio e mirandosi a prevenire una sentenza inutiliter data, comporta la verifica, anche d ufficio, in ogni stato e grado del processo (col solo limite della formazione del giudicato interno), in via preliminare al merito, della coincidenza dell attore e del convenuto con i soggetti che, secondo la legge che regola il rapporto dedotto in giudizio, sono destinatari degli effetti della pronuncia richiesta Cass. civ., sez. II, , n La legittimazione ad agire costituisce una condizione dell azione diretta all ottenimento, da parte del giudice, di una qualsiasi decisione di merito, la cui esistenza è da riscontrare esclusivamente alla stregua della fattispecie giuridica prospettata dall azione, prescindendo, quindi, dalla effettiva titolarità del rapporto dedotto in causa che si riferisce al merito della causa, investendo i concreti requisiti di accoglibilità della domanda e, perciò, la sua fondatezza; ne consegue che, a differenza della legitimatio ad causam (il cui eventuale difetto è rilevabile d ufficio in ogni stato e grado del giudizio), intesa come il diritto potestativo di ottenere dal giudice, in base alla sola allegazione di parte, una decisione di merito, favorevole o sfavorevole, l eccezione relativa alla concreta titolarità del rapporto dedotto in giudizio, attenendo al merito, non è rilevabile d ufficio, ma è affidata alla disponibilità delle parti e, dunque, deve essere tempestivamente formulata 4

5 Legittimazione straordinaria: Ipotesi eccezionali art azione surrogatoria Impugnazione del matrimonio Azione popolare Art cc rivendicazione della cosa da parte del creditore pignoratizio Art cc azione patrimoniale da parte del creditore cessioario Sostituto processuale agisce in nome proprio per un diritto altrui Differenza con la rappresentanza agisce in nome e per conto del rappresentato non dispone del diritto confessione / giuramento LEGITTIMAZIONE A CONTRADDIRE titolarità passiva dell azione; vedere nella domanda il soggetto indicato come titolare dell obbligo o della situazione passiva Rileva la domanda e la prospettazione contenuta nella domanda Art. 102 cpc - quando vi sono più persone bisogna vedere se sono state chiamate in causa tutte le parti, destinatarie del provvedimento del giudice 5

6 INTERESSE AD AGIRE Non è sufficiente affermare ed essere titolare, bisogna avere interesse Art. 100 c.p.c. svolge un ruolo nelle azioni di accertamento azioni costitutive sono previste dalle legge necessarie azioni condanna obbligazione insoddisfatta interesse in re ipsa non necessarie Cass. civ., sez. lav., , n L accertamento dell interesse ad agire, inteso quale esigenza di provocare l intervento degli organi giurisdizionali per conseguire la tutela di un diritto o di una situazione giuridica, deve compiersi, con riguardo all utilità del provvedimento giudiziale richiesto rispetto alla lesione denunziata, prescindendo da ogni indagine sul merito della controversia e dal suo prevedibile esito. Cass. civ., sez. lav., , n L interesse ad agire richiede non solo l accertamento di una situazione giuridica, ma anche che la parte prospetti l esigenza di ottenere un risultato utile giuridicamente apprezzabile e non conseguibile senza l intervento del giudice, poiché il processo non può essere utilizzato solo in previsione di possibili effetti futuri pregiudizievoli per la parte, senza che sia precisato il risultato utile e concreto che essa intenda in tal modo conseguire; ne consegue che non sono proponibili azioni autonome di mero accertamento di fatti giuridicamente rilevanti che costituiscano solo elementi frazionari della fattispecie costitutiva di un diritto, il quale può costituire oggetto di accertamento giudiziario solo nella sua interezza Cass. civ., sez. III, , n L interesse ad agire richiede non solo l accertamento di una situazione giuridica ma anche che la parte prospetti l esigenza di ottenere un risultato utile giuridicamente apprezzabile e non conseguibile senza l intervento del giudice poiché il processo non può essere utilizzato solo in previsione di possibili effetti futuri pregiudizievoli per l attore senza che siano ammissibili questioni di interpretazioni di norme, se non in via incidentale e strumentale alla pronuncia sulla domanda principale di tutela del diritto ed alla prospettazione del risultato utile e concreto che la parte in tal modo intende perseguire (nella specie, la suprema corte ha confermato la sentenza impugnata che aveva escluso la sussistenza in capo all attrice dell interesse ad agire in relazione ad una domanda di accertamento dell inesistenza di un suo obbligo ad emettere fattura a carico del convenuto). 6

7 AZIONE DI ACCERTAMENTO Accertare l esistenza / inesistenza di un diritto Diritti Dare certezza E ammissibile in via generale? Non vi è una norma generale previsioni specifiche diritti reali art. 949 azione negatoria art azione dell usufruttuario per l esistenza della servitù art azione a difesa della servitù art. 2653, n.1 trascrizione di domanda giudiziale art. 2690, n. 2 - trascrizione di domanda giudiziale diritti persona art. 7 - diritto al nome art. 10 diritto all immagine diritti relativi art interruzione della prescirizione - art. 24 cost. art. 34 c.p.c. accertamento incidentale art. 99, 100 c.p.c. art e 2909 c.c. Ammissibilità della azione di accertamento in via generale Limiti artt. 949, 1079 incertezza, contestazione interesse ad agire tipico nelle azioni di accertamento Cass. civ., sez. lav., , n L interesse ad agire con azione di mero accertamento sussiste ogni qualvolta ricorra una pregiudizievole situazione d incertezza relativa a diritti o rapporti giuridici, la quale, anche con riguardo ai rapporti di lavoro subordinato, non sia eliminabile senza l intervento del giudice, sicché è ammissibile la domanda del datore di lavoro diretta all accertamento della legittimità del licenziamento, ancorché questo risulti essere già stato impugnato dal lavoratore con l instaurazione di un precedente giudizio, salva in ogni caso l applicabilità della disciplina della continenza delle cause ex art. 39 c.p.c.; né è configurabile un abuso dello strumento processuale da parte del datore di lavoro, in considerazione della sussistenza di un interesse ad agire degno di tutela. Ulteriori limiti economia processuale effettività della tutela giurisdizionale ricorso ad una forma di tutela più incisiva > azione di condanna Efficacia della sentenza ex tunc Cass. civ., sez. I, , n La sentenza di accertamento della filiazione naturale dichiara ed attribuisce uno status che conferisce al figlio naturale i diritti che competono al figlio legittimo con efficacia retroattiva, sin dal momento della nascita, con la conseguenza che dalla stessa data decorre anche l obbligo di rimborsare pro quota l altro genitore che abbia integralmente provveduto al mantenimento del figlio. 7

8 Diritti di obbligazione non soddisfatti Intersse ad agire AZIONE DI CONDANNA (a) accertamento del diritto (b) condanna alla prestazione (1) TITOLO ESECUTIVO sentenza di primo grado - art. 282, 431, 447.bis, altri provvedimenti 474 c.p.c. obblighi fungibili denaro consegna, rilascio fare fungibile surroga di un terzo obblighi infungibili fare infungibili non fare non possibilità di surroga inidoneità del processo esecutivo misure coercitive > inasprimento sanzioni adempimento spontaneo a livello generale Francia Astreintes somma denaro al creditore per giorno di ritardo Germania/Austria sanzioni pecuniarie > stato arresto Inghilterra disprezzo Corte/Contempo of Court arresto sanzioni pecuniarie al creditore Italia > ipotesi particolari fino al , 1079 cessazione turbativa + risarcimento 28 stat. lav. 650 c.p. Cod. prop. ind. art. 124 somma denaro per violazione/ritardo>credit. cod. consumo art. 140 somma denaro per violazione/ritardo >Stato discriminazioni dlgs 286/1998; dlgs 67/2006 > 388 c.p. art. 388 c.p. ipotesi particolari art. 650 c.p. Cass. pen., sez. I, Ai fini della sussistenza della contravvenzione di cui all art. 650 c.p., è necessario che il provvedimento, emesso per ragioni di giustizia e di sicurezza, di ordine pubblico o di igiene, sia adottato nell interesse della collettività e non di privati individui; sicché i provvedimenti del giudice, salvo i casi eccezionali in cui la loro inosservanza sia espressamente prevista come reato da una specifica norma penale, non possono rientrare nella previsione del citato articolo, che ha come oggetto specifico di tutela interessi di carattere generale. riforma 2009 art. 614-bis c.p.c. somma di denaro > creditore > valore della causa, natura della prestazione, danno, altra circostanza giudice della cognizione no causa di lavoro 8

9 (2) IPOTECA GIUDIZIALE art c.c. (3) PRESCRIZIONE art c.c. Efficacia ex nunc per la P.A: decorsi 120 giorni 9

10 CONDANNA GENERICA art. 278 an / quantum No esecuzione No allungamento prescrizione art Si ipoteca art e 2838 c.c. In via principale si può chiedere la sola condanna generica ma il convenuto può chiedere che il processo si svolga anche sul quantum Cass. civ., sez. II, , n Nel giudizio di risarcimento del danno, solo in presenza dell accordo delle parti o, quanto meno, della mancata opposizione del convenuto, il giudice può scindere il giudizio medesimo, che è di norma unitario, e limitare la pronuncia all an debeatur; in mancanza di una delle due condizioni, egli deve decidere anche la domanda di quantificazione del danno, per accoglierla o respingerla (quando non sia determinabile l entità del danno), restando sempre esclusa la possibilità di pronunciare una condanna generica di risarcimento con rinvio della liquidazione ad altro giudizio. Cass. civ., sez. II, , n La richiesta di condanna specifica al risarcimento del danno, sia essa formulata in maniera determinata o indeterminata, dà luogo ad un unica domanda giudiziale, e non a due distinti capi di domanda sull an e sul quantum debeatur; ne consegue che in detta ipotesi non trova applicazione l art. 277, 2º comma, c.p.c., il quale consente, ove siano state avanzate più domande, la decisione separata di alcune di esse per le quali non sia necessaria ulteriore attività istruttoria, presupponendo la scissione del giudizio sull an da quello sul quantum, a norma dell art. 278, 1º comma, c.p.c., un espressa richiesta della parte, la cui volontà in tal senso non può desumersi dalla formulazione di una domanda di risarcimento di danni non determinati, ma determinabili. PROVVISIONALE art. 278, 2 comma Art. 423, 2 comma, cpc > lavoro Art. 147 > d.lgs. 209/2005 cod. Assicurazioni private CONDANNA IN FUTURO no inadempimento Artt. 657, 664 locazione Provvedimento di condanna al pagamento del mantenimento, divorzio e separazione Art. 148, 316-bis, 2 co. > obbligo figli Art. 156, 6 comma, > obbligo periodico e continuativo > coniuge CONDANNA ANCHE PER IL PERIDO SUCCESIVO ALLA PRONUNCIA VANTAGGIO PRATICO > 1 solo titolo esecutivo CONDANNA CON RISERVA eccezioni del convenuto di lunga soluzione Prima decide e poi rinvia per l esame Cognizione non piena ma sommaria e parziale 10

11 Art. 57 rd n. 1736/1933 > assegno Art. 65 rd n / 1933 cambiale Art. 665 cpc locazione Ipotesi eccezionali 11

12 AZIONI COSTITUTIVE art c.c. tassatività diritto potestativo > al potere si contrappone la soggezione diritto alla modificazione del rapporto giuridico Necessarie disconoscimento della paternità annullamento del matrimonio Non necessarie comunione forzosa del muro art. 874 c.c. imposizione coattiva servitù art c.c. obbligo di concludere un contratto preliminare art c.c c.c. solo risarcimento 1940 c.c. effetti costitutivi trascrizione del preliminare art bis c.c. (d.l , n. 669, art. 3, > l , n.30) Efficacia sentenza giudicato non necessarie possibilità di retroattività con la trascrizione AZIONI DETERMINATIVE specie delle costitutive dubbi sulla autonomia di tale figura giudice integra/specifica con un suo provvedimento il contenuto di un diritto / obbligo non esattamente determinato valutazioni discrezionali di natura tecnica, con riferimento a criteri oggettivi art. 844 c.c. immissioni normale tollerabilità art. 438 c.c. misura degli alimenti stato di bisogno 1032 c.c. servitù coattiva indennità dovuta 12