Edizioni L Informatore Agrario
|
|
- Oreste Ruggiero
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Edizioni L Informatore Agrario Tutti i diritti riservati, a norma della Legge sul Diritto d Autore e le sue successive modificazioni. Ogni utilizzo di quest opera per usi diversi da quello personale e privato è tassativamente vietato. Edizioni L Informatore Agrario S.r.l. non potrà comunque essere ritenuta responsabile per eventuali malfunzionamenti e/o danni di qualsiasi natura connessi all uso dell opera.
2 UNA OPERAZIONE IMPORTANTE PER SMALTIRE L ACQUA IN ECCESSO Drenaggio profondo del suolo: si ripaga in tempi brevi di Giuseppe Taglioli Le colture agrarie, sia erbacee sia arboree, per poter vegetare e fornire produzioni economicamente soddisfacenti devono poter disporre nel terreno agrario di un giusto quantitativo di acqua: sia gli eccessi sia le carenze idriche possono infatti causare drastiche riduzioni delle produzioni. Per questo motivo, da un lato, è necessario smaltire velocemente le eccedenze idriche che saturano il terreno e, dall altro, si deve sopperire alle naturali deficienze di acqua meteorica e/o di falda, in maniera tale che la zona esplorata dall apparato radicale mantenga nella corretta proporzione la fase liquida e quella gassosa. Il moto dell acqua nel terreno avviene per gravità (acqua gravitazionale) lungo i macropori esistenti tra le particelle di terreno, filtrando verso gli strati più profondi, alimentando o formando così le falde; l acqua però può anche essere trattenuta nei micropori tra particelle di terreno (acqua capillare). L acqua gravitazionale presente nello strato superficiale del terreno (franco di coltivazione), zona di sviluppo degli apparati radicali, è appunto l acqua oggetto del drenaggio, unitamente a quella che defluisce per ruscellamento. L acqua capillare, invece, particolarmente importante, costituisce la riserva idrica per le colture. Eliminare l acqua in eccesso La presenza di acqua gravitazionale determina condizioni asfittiche del terreno, condizioni che il drenaggio può evitare o comunque limitare nel tempo. Il drenaggio può essere definito come il sistema delle opere atte a raccogliere e ad allontanare dal terreno l acqua in eccesso. È una operazione agronomica molto importante (al pari o ancora più dell irrigazione), in quanto il risanamento idraulico del franco di coltivazione è la prima condizione per permettere alla coltura di produrre al massimo; i danni Il drenaggio profondo fa «guadagnare» superficie aziendale e aumenta le rese dei seminativi, per sfruttarlo al meglio è però essenziale conoscere perfettamente la granulometria del suolo della permanenza di fenomeni di asfissia radicale sono paragonabili o a volte anche maggiori di quelli provocati da un insufficiente apporto idrico con l irrigazione. Per certe colture, come ad esempio la patata, anche solo dopo tre giorni di permanenza di asfissia radicale si possono riscontrare danni produttivi del 30-40% (del 100% dopo 7 giorni); per altre colture, come i cereali a semina autunnale, la barbabietola e le foraggere, a seconda del periodo stagionale, analoghe riduzioni produttive si registrano dopo giorni. Non tutte le colture sono ugualmente sensibili alla carenza di ossigeno: le solanacee (pomodoro e patata) sono tra le più sensibili insieme al tabacco, mentre il riso si sviluppa normalmente anche in sommersione. La mancata attività «respiratoria» delle radici (asfissia radicale) comporta una riduzione del contenuto di ossigeno e un aumento dell anidride carbonica e causa l indebolimento dell apparato radicale e il conseguente arresto progressivo della sua crescita; la pianta diventa inoltre più suscettibile alle fitopatie. Quando poi il contenuto di ossigeno è molto basso si può stabilire una respirazione anaerobica che produce sostanze tossiche per le piante. L ossigeno è indispensabile anche per l attività dei batteri aerobici che, in simbiosi con le radici delle leguminose, fissano l azoto atmosferico. Di contro maggiore risulta lo sviluppo delle erbe infestanti. Fondamentale è quindi un giusto rapporto tra la fase liquida (che deve occupare solo i micropori) e quella aeriforme (che deve essere presente nei macropori). Un terreno ben drenato permette poi di poter effettuare in anticipo le lavorazioni primaverili e facilitando così il rispetto delle corrette epoche di semina, presupposto per ottenere le massime rese produttive delle colture. Il drenaggio dei terreni agrari si può realizzare attraverso due tipologie: drenaggio superficiale, con rete di condotte aperte (fossi e scoline) (foto 1); drenaggio profondo, con reti interrate (o sotterranee) (foto 2); drenaggio profondo con tecnica «mista», effettuato con reti interrate (o sotterranee) e aratro-talpa o ripper per facilitare l azione drenante del terreno stesso, in particolare nei terreni argillosi a bassa permeabilità, o rompere eventuali strati impermeabili superficiali. Un criterio adottato all estero per scegliere il sistema di drenaggio è legato al valore del coefficiente di permeabilità del terreno: >10 mm/ora = drenaggio profondo; 45/2012 L Informatore Agrario 49
3 2-10 mm/ora = drenaggio profondo con tecniche associate (gallerie talpa, rippature); < 1-2 mm/ora = drenaggio superficiale. Tralasciando le considerazioni sugli altri tipi di drenaggio si riportano quelle relative al drenaggio profondo. Il drenaggio profondo Con la sistemazione dei terreni a drenaggio profondo non si ha più la presenza di una baulatura trasversale, né la presenza delle affossature (scoline), che contraddistinguono invece la sistemazione a drenaggio superficiale. I terreni devono risultare quindi spianati, pressoché livellati, pur mantenendo spesso una pendenza corrispondente a quella naturale del suolo (alcuni punti per mille) per non dover effettuare eccessivi spostamenti di terreno. Questo tipo di drenaggio negli anni 50 era costituito da tubi di cotto, sostituiti negli anni 60 da tubi in pvc rigidi e quindi, dagli anni 70, dalle attuali tubazioni forate in materiale plastico flessibile e quindi avvolgibili in bobine per la posa in opera da parte delle macchine posadreni. Ad oggi in Emilia-Romagna sono drenati con questo metodo circa ettari. La portata che i dreni devono smaltire, come propongono alcuni autori, è di 7-10 mm/giorno, mentre altri suggeriscono un valore pari a circa l 1% della piovosità annua della zona (mm/giorno). Per quanto riguarda i diametri è sconsigliabile scendere sotto valori di 50 mm; i più utilizzati sono di 65 mm, ma si possono utilizzare anche quelli di 80 mm. Le tubazioni forate (con luci di ampiezza minima di 5 mm²) sono in pvc con la superficie corrugata, consentendo, grazie alla loro flessibilità, una posa in ope- Foto 1 Manutenzione con scavafossi di una scolina. L acqua gravitazionale può determinare ristagni e, di conseguenza, condizioni asfittiche del terreno. Foto Dondi ra con macchine posadreni a lama o a catenaria e una conseguente riduzione dei costi d impianto. Oggi viene proposto anche il tubo in polipropilene (pp) a doppio strato ma, pur costando di meno, ha delle fessure di maggiori dimensioni (e quindi più intasabili) e un diametro interno inferiore rispetto ai tubi di pvc, a parità di diametro esterno. La lunghezza dei dreni è opportuno non superi i m. Il distanziamento dei dreni è direttamente proporzionale al coefficiente di permeabilità del terreno: soltanto 6-12 m per il terreno argilloso, fino ai m per quelli sciolti sabbiosi (si devono ridurre di un 10-20% nel caso si volesse utilizzare l impianto di drenaggio anche come metodo subirriguo freatico). La profondità di posa dei dreni varia per le normali colture erbacee da 80 a 100 cm dal piano di campagna (tenendo conto del valore del franco di coltivazione e dell andamento della falda tra i dreni). La pendenza dei dreni deve poter garantire una sufficiente velocità dell acqua a garanzia dell efficienza drenante (portata) e autopulente; normalmente i valori di pendenza variano tra 0,2 e 0,4%, con minimi non al di sotto dello 0,1. Quando sussistono rischi di intasamento (occlusioni granulometriche e precipitati di ferro), i dreni stessi possono essere rivestiti con fibra di cocco (biodegradabile, di durata normalmente superiore a 10 anni) (foto 3) o con filtri in materiali sintetici (si intasano però più facilmente). I terreni che favoriscono maggiormente le occlusioni granulometriche sono quelli con molta sabbia fine e quelli limosi; sono altresì possibili ostruzioni dovute all azione delle radici delle piante. Contro l intasamento si può intervenire con un apposita macchina «spurgadreni», macchina dotata di pompa ad alta pressione collegata a una tubazione spinta all interno dei dreni. La regolarità della posa in opera dei tubi alla profondità e con la pendenza volute da parte delle posadreni, presupposto indispensabile per una corretta efficienza del drenaggio, è oggi garantita dall utilizzo di tecnologie laser. Differenze con il drenaggio superficiale L eliminazione delle scoline superficiali comporta una serie di conseguenze positive, quali: recupero di superficie coltivabile (mediamente del 4-5%); creazione di appezzamenti di dimensioni maggiori e privi di ostacoli, con relativa riduzione dei tempi di lavoro (anche più del 20%) e con la possibilità di a b Foto 2 Particolare della posa delle tubazioni per il drenaggio profondo: un intervento di emergenza su campo di grano (a). Foto Mastenbroek; testata di lavoro a tazze di posadreni Steenbergen Hollanddrain (b). Foto Eredi Cortellazzi Albino 50 L Informatore Agrario 45/2012
4 adottare attrezzi (es. aratri voltaorecchio) che riducono ancora di più il lavoro; diminuzione delle zone di diffusione delle erbe infestanti e riduzione quindi degli interventi meccanici o chimici di diserbo sulle scoline (foto 4) e nell appezzamento; eliminazione dell «effetto di bordo» dovuto alle scoline (cioè la minore produzione di molte colture in prossimità dei bordi delle scoline); creazione di grandi superfici senza ostacoli adatte all utilizzo dei semoventi irrigui. Tra gli svantaggi occorre ricordare la possibilità di una scarsa efficienza (cattivo funzionamento idraulico), special- a b Foto 3 Particolare di tubi corrugati in Pvc per drenaggio: tubo rivestito in fibra di cocco (a); tubo rivestito con calza in poliestere (b). Foto Lamplast APPROFONDIMENTO A conti fatti drenare conviene sempre Enrico Gambi, imprenditore agricolo del Ravennate, è un sostenitore convinto, anzi convintissimo, del drenaggio: dal 1978 ad oggi ha drenato in profondità, con tubi privi di cocco, circa 150 ha, «praticamente l intera superficie aziendale ha specificato Gambi l ultimo intervento lo abbiamo fatto l estate scorsa su 6,5 ha approfittando di un terreno ceduto da un nostro vicino». Alla domanda su quali colture rispondano meglio al drenaggio, Gambi non ha dubbi: «Tutte le colture traggono giovamento da questa operazione, ma quelle a semina primaverile in modo particolare. Abbiamo notato infatti che l asciugatura più veloce dei terreni consente l anticipazione del periodo di semina rispetto ai terreni limitrofi. Inoltre i suoli drenati dispongono di una migliore riserva idrica in profondità, originata dalle minori perdite per ruscellamento e dilavamento durante l inverno». E i costi? «Nella mia esperienza il costo di realizzazione di una rete di drenaggio profondo varia da a euro/ha in funzione anche delle opere accessorie richieste (collettori in testata, ecc.) e dell interasse scelto (14, 12 o 8 m)». Discorso a parte merita la manutenzione dell impianto drenante, che in alcuni casi richiede anche l intervento di una macchina cosiddetta «spurgadreni», ma secondo Gambi «la manutenzione in realtà è molto limitata e si limita alla sola zona terminale del dreno per garantire che sia sempre libero di sgorgare l acqua. In pratica facciamo una manutenzione dei terminali, quando questi escono direttamente sul fosso, e una manutenzione del collettore di sgrondo delle acque. Non abbiamo mai avuto bisogno di utilizzare spurgadreni aggiunge Gambi. Ancora oggi i dreni posizionati nel 1978 funzionano perfettamente, ma va detto che il tipo di tessitura del terreno ha sicuramente il suo peso su eventuali intasamenti. Noi comunque abbiamo drenato terreni argillosi, limosi, e sabbiosi sempre senza problemi a patto che il tubo utilizzato fosse pulito e senza copertura in fibra di cocco». Posa dei dreni presso i campi dell azienda Gambi In definitiva, i benefici sulla produzione di mais, grano o barbabietola giustificano la spesa per l impianto? «I benefici del drenaggio sono evidenti in termini di produzione raccolta e si amplificano se si abbina al drenaggio anche la subirrigazione. Il drenaggio consente un recupero di sau che va dal 6 all 8% quindi, stando ai prezzi attuali del terreno e considerando i costi attuali del drenaggio, questa operazione si paga da sola. Facciamo un esempio: per drenare 15 ha di superficie si spendono circa euro e al contempo si recupera almeno 1 ettaro di superficie, che oggi nelle nostre zone vale mediamente di più dei euro spesi». Secondo gli esperti oggi i parametri relativi alla distanza tra i dreni andrebbero ridotti almeno del 15-20% oppure bisognerebbe adottare diametri maggiori soprattutto a causa dell aumento dell intensità della pioggia e della maggior frequenza di casi estremi (vedi paragrafo «Critiche e nuovi scenari» di questo articolo): «Sono affermazioni condivisibili sottolinea Gambi all atto pratico però anche gli interassi antichi come i 14 metri stanno garantendo ottimi risultati, almeno nel nostro caso. Credo che il progressivo avvicinamento dei dreni aggiunge Gambi si sia reso necessario più in funzione dell utilizzo degli stessi per la subirrigazione ma, ovviamente, tutto va impostato in funzione della tipologia di terreno a disposizione». Lorenzo Andreotti 45/2012 L Informatore Agrario 51
5 FIGURA 1 - Macchie di paesaggio Foto 4 L adozione del drenaggio profondo limita anche le zone di diffusione delle erbe infestanti riducendo quindi gli interventi meccanici o chimici di diserbo sulle scoline Le macchie di paesaggio, costituite sull 1-2% della superficie drenata, risolvono il problema delle modifiche paesaggistiche determinate dall uso del drenaggio tubolare e creano anche zone rifugio per fauna e flora. mente se i terreni presentano una permeabilità bassissima come in molte zone delle nostre pianure produttive ricche di argilla. Con il drenaggio sotterraneo, a parte una modesta componente di ruscellamento superficiale proporzionale alla pendenza naturale del terreno che si vuole eventualmente mantenere, tutta l acqua di pioggia è infatti costretta a penetrare nel suolo, mancando una baulatura tra le affossature: verosimilmente è questo è il motivo per cui, nonostante i notevoli vantaggi, il drenaggio sotterraneo non si è diffuso a «macchia d olio». Costi del drenaggio profondo Equivalenza tra pioggia e irrigazione I costi d impianto prevedono normalmente: il movimento terra per l eliminazione delle scoline e della baulatura (nel caso ovviamente ci siano le scoline), la sistemazione superficiale del suolo in base alla pendenza voluta, lo scavo del capofosso in terra, la posa dei dreni comprensiva del costo dei tubi, la ripuntatura. Per quanto riguarda la sola posa dei tubi il costo è di circa 1,1-1,2 euro/metro lineare posato e quindi di circa euro/ha, mentre le restanti voci incidono, a seconda della distanza delle preesistenti scoline (che potrebbero però anche non esserci), dai ai euro/ha. Il costo totale d investimento nella casistica più onerosa può quindi arrivare anche ai euro/ha. Il costo però da tenere maggiormente in considerazione è quello d esercizio annuo (cioè la spesa annua del drenaggio che deve essere paragonata ai benefici che il drenaggio stesso può comportare), costituito da ammortamento economico, interessi e manutenzione. Tali costi d esercizio variano dai 150 ai 250 euro/ha, valori che se paragonati ai benefici rispetto al sistema con scoline (recupero di terreno, riduzione dei costi della meccanizzazione, ecc.) appaiono molto convenienti e corrispondono a solo il 10% circa della plv anche delle colture più «povere»; quindi basta solo un minimo effetto positivo sulla produzione per ripagare tale costo. 1 mm di pioggia = 1 L/m 2 1 L/m 2 = L/ha L/ha = 10 m 3 /ha Se dopo una giornata di pioggia il pluviometro riporta, ad esempio, 35 mm, l acqua caduta corrisponde a una «irrigazione» di 350 m 3 /ha. Critiche e nuovi scenari Modifiche del paesaggio. Al drenaggio tubolare profondo vengono mosse alcune critiche: con l eliminazione delle scoline viene modificato il paesaggio; è eliminato o ridotto l ambiente per il rifugio della selvaggina e per la presenza di diverse specie vegetali e animali. Si può limitare il problema con la creazione di apposite macchie di paesaggio per ogni azienda o gruppo di aziende (figura 1) della superficie pari al 1-2% di quella drenata. Problemi nell adattamento ai cambiamenti climatici. I cambiamenti climatici in atto (aumento delle temperature estive e delle intensità di pioggia) non incidono soltanto sull aumento delle esigenze idriche delle colture (aumento dell evapotraspirazione) e quindi sull irrigazione, ma anche sull attuale sistema di drenaggio aziendale e sulle reti di scolo collettive. I parametri sopra riportati (distanza tra i dreni, portate da smaltire) fanno infatti riferimento a un calcolo relativo a una condizione climatica di un secolo fa, mentre oggi tali parametri andrebbero rivisti e adattati alla nuova situazione climatica, soprattutto per l aumento delle intensità di pioggia e la maggiore frequenza dei casi estremi, con la necessità di ridurre almeno di un 15-20% le attuali distanze tra i dreni consigliate in bibliografia oppure adottando diametri maggiori. Giuseppe Taglioli Dipartimento di scienze e tecnologie agroalimentari Università di Bologna Per commenti all articolo, chiarimenti o suggerimenti scrivi a: redazione@informatoreagrario.it 52 L Informatore Agrario 45/2012
Nitrati e irrigazione
Lisciviazione (kg ha -1 N-NO3) Irrigazioni (m 3 ha -1 ) Nitrati e irrigazione L irrigazione può diventare una pratica colturale in grado di influenzare negativamente l ambiente mediante il movimento dell'acqua
DettagliIl drenaggio tubolare
Il drenaggio tubolare Presentazione realizzata da: Bonardi Pietro; Casarico Mattia; Crivelli Simone; Di Matteo Ivan; Pozzoli Pietro; Salvadè Giulia Drenaggio tubolare 1 Cos è Il drenaggio sottosuperficiale
DettagliSistemazioni idraulico-agrarie di
Corso di Agronomia g - Viterbo, Dicembre 2009 - Sistemazioni idraulico-agrarie di pianura Scaricabile da: http://www.unitus.it/dipartimenti/dpv/materiale_didattico.htm it/dip timenti/dp /m te i did tti
DettagliTecniche agronomiche Sistemazione e lavorazione del terreno
Lezione 2 Sistemazione e lavorazione del terreno : Scopo Le tecniche hanno lo scopo di modificare il terreno agricolo per renderlo più adatto alle esigenze delle piante da coltivare. : Principali interventi
DettagliMAIS. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.
MAIS Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non è
DettagliBASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA
BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE
DettagliNORMA REGIONALE. Nessun vincolo specifico; indirizzi generali e consigli in "Norme Generali - Capitolo 3".
Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 20165 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> CAROTA DA SEME (Fase vivaio e Fase portaseme) CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > PREZZEMOLO
Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > PREZZEMOLO CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità
DettagliVARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
MELONE - COCOMERO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > FAGIOLO
Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > FAGIOLO CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità
DettagliPATATA. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.
PATATA Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non
DettagliVITE IMPIANTO, MANUTENZIONI E SCELTE COLTURALI
VITE IMPIANTO, MANUTENZIONI E SCELTE COLTURALI L Impianto del vigneto Scelta del Terreno Concimazioni di fondo Gestione infestanti Sistemazioni Drenaggi Preparazione del terreno DECISIONI ALL IMPIANTO
DettagliI RISULTATI OTTENUTI NEL PROGETTO HELPSOIL
Innovazione in campo: semina su sodo e strip tillage Azienda Carpaneta (MN) 30 set 2016 www.lifehelpsoil.eu I RISULTATI OTTENUTI NEL PROGETTO HELPSOIL Stefano Brenna ERSAF Migliorare i suoli e l adattamento
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > BIETOLA DA COSTE e DA FOGLIE
Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > BIETOLA DA COSTE e DA FOGLIE CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione
DettagliSCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
CIPOLLA Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non
DettagliPISELLO. Non è consentito l uso di materiale proveniente da organismi geneticamente modificati (OGM).
PISELLO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non
DettagliMAIS. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.
MAIS Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non è
DettagliERBAI MISTI SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE (OGM). AVVICENDAMENTO COLTURALE
ERBAI MISTI Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
DettagliMicroirrigazione: caratteristiche
microirrigazione Microirrigazione: caratteristiche Basso tasso di erogazione dell'acqua; Uniformità nell'erogazione dell'acqua; Suolo asciutto nell'interfila delle piante; Controllo dell'ambiente della
DettagliPOMODORO SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
POMODORO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> GIRASOLE DA SEME
Regione EmiliaRomagna Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> GIRASOLE DA SEME CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> ERBA MEDICA DA SEME
Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> ERBA MEDICA DA SEME CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e
DettagliBASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA
BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE
DettagliSCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
CIPOLLA Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non
DettagliIRRIGAZIONE: Somministrazione di acqua in modo artificiale. Vantaggi: 1 incremento delle rese
IRRIGAZIONE: Somministrazione di acqua in modo artificiale. Vantaggi: 1 incremento delle rese 2 consente di coltivare colture in zone in cui è impossibile coltivare Fonte di acqua: canali consortili, pozzi
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture erbacee > BARBABIETOLA DA ZUCCHERO
CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità Mantenimento dell'agroecosistema naturale Regione EmiliaRomagna Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche
DettagliPIU RESA E QUALITA PER I TUOI NOCCIOLI SOLUZIONI IRRIGUE NETAFIM PER LA COLTURA DEL NOCCIOLO
PIU RESA E QUALITA PER I TUOI NOCCIOLI SOLUZIONI IRRIGUE NETAFIM PER LA COLTURA DEL NOCCIOLO EFFETTI NEGATIVI DELLO STRESS IDRICO La pianta del nocciolo, benche in grado di resistere alla carenza d acqua,
DettagliVARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
INSALATE Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2017 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > MAIS DOLCE
Regione EmiliaRomagna Disciplinari di produzione integrata 2017 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > MAIS DOLCE CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità
DettagliPOMODORO SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
POMODORO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non
DettagliLo studente scriva la differenza tra concimi, ammendanti e correttivi.
Lo studente scriva sull epoca, modalità, tipo e quantità di concime azotato/fosfatico/potassico che può essere somministrato ad una coltura in relazione : alla specie, al sistema colturale (precessione),
DettagliL agricoltura conservativa ed i suoi principi Mauro Agosti Servizio Tecnico Condifesa Brescia. Remedello
L agricoltura conservativa ed i suoi principi Mauro Agosti Servizio Tecnico Condifesa Brescia Remedello - 24.05.2013 Il terreno agrario e la sua corretta gestione Le componenti del sistema terreno: Sabbia
DettagliSistemazioni idraulico-agrarie
Sistemazioni idraulico-agrarie Sistemazioni idraulico-agrarie Opere finalizzate a migliorare la regimazione delle acque in eccesso nei terreni agrari Acque in eccesso Deflusso superficiale ed erosione
DettagliPREZZIARIO REGIONALE PER LA VALUTAZIONE DI INVESTIMENTI DI CARATTERE AGRICOLO
PREZZIARIO REGIONALE PER LA VALUTAZIONE DI INVESTIMENTI DI CARATTERE AGRICOLO Codice DESCRIZIONE U.m. PREZZO IN EURO A OPERE DI MIGLIORAMENTO FONDIARIO Per tutti i materiali e lavorazioni non comprese
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2014 Norme tecniche di coltura > Colture erbacee > FARRO
Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2014 Norme tecniche di coltura > Colture erbacee > FARRO CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità
DettagliLAVORI DI RIQUALIFICAZIONE DELL OSPEDALE NIGUARDA CA GRANDA PRATICA AIA PER IL POTENZIAMENTO DEL POLO TECNOLOGICO CHIARIMENTI IN MERITO AI POZZI DRENANTI Rev. 00 del 10 SETTEMBRE 2013 Ospedale Niguarda
DettagliNORMA REGIONALE. Nessun vincolo specifico; indirizzi generali e consigli in "Norme Generali - Capitolo 3".
Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata Norme tecniche di coltura > Colture da seme>cipolla DA SEME (Fase vivaio e Fase portaseme) CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente
DettagliASPARAGO SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
ASPARAGO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non
DettagliSCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
CIPOLLA Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non
DettagliFOGNATURE FOGNATURA SEPARATA FOGNATURA MISTA
FOGNATURE Reti di condotte e canali artificiali aventi lo scopo di allontanare dagli abitati le acque di pioggia (acque bianche) e le acque reflue di scarico civili (acque nere o luride) e industriali
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture erbacee > AVENA
Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture erbacee > AVENA CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità
DettagliL AGRICOLTURA SALVA L ACQUA GIOELE CHIARI - STEFANO ANCONELLI
L AGRICOLTURA SALVA L ACQUA GIOELE CHIARI - STEFANO ANCONELLI TRASFERIMENTO DELL INNOVAZIONE ALLE IMPRESE DALL EMPIRISMO AL CALCOLO IL BILANCIO IDRICO PIOGGIA TRASPIRAZIONE IRRIGAZIONE EVAPORAZIONE RUSCELLAMENTO
DettagliMODIFICHE AL TRACCIATO DELLA S.S.
INDICE PREMESSA 1 1. MODIFICHE AL TRACCIATO DELLA S.S. 125 2 1.1 Dimensionamento e verifica dei tubolari... 2 2. PROLUNGAMENTO DELLA PISTA AEROPORTUALE 4 2.1 Schemi di calcolo, dimensionamenti e verifiche...
DettagliLA PREPARAZIONE DEL SUOLO. Scelta dell'appezzamento
LA PREPARAZIONE DEL SUOLO Scelta dell'appezzamento La scelta dell'appezzamento per l impianto di un vigneto è molto spesso condizionata dalle disponibilità dell'agricoltore. Tuttavia, potendo scegliere,
DettagliOlivicoltura: le cure colturali. Muggia 11 maggio 2015
Olivicoltura: le cure colturali Muggia 11 maggio 2015 Olivicoltura: le cure colturali Muggia 11 maggio 2015 Cos è la gestione agromonica? E l insieme di tutte le pratiche effettuate dall uomo per riuscire
Dettagli2. Richiami sui rapporti acqua-suolo
2. Richiami sui rapporti acqua-suolo Il suolo è un sistema costituito da tre fasi: la fase solida la fase liquida la fase gassosa La tessitura esprime la composizione della fase solida in relazione alle
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture erbacee >PISELLO PROTEICO
CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità Mantenimento dell'agroecosistema naturale Scelta varietale e materiale di moltiplicazione Sistemazione e preparazione
DettagliASPARAGO SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
ASPARAGO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non
DettagliNORMA REGIONALE. Nessun vincolo specifico; indirizzi generali e consigli in "Norme Generali - Capitolo 3".
Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 16 Norme tecniche di coltura > Colture da seme>cipolla DA SEME (Fase vivaio e Fase portaseme) CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente
DettagliESEMPI SCELTA ERRONEA DELLA STRATEGIA DI IRRIGAZIONE
ESEMPI SCELTA ERRONEA DELLA STRATEGIA DI IRRIGAZIONE Lavanda: danni da gelo favoriti da substrati con elevata ritenzione idrica Timo: danni da gelo favoriti da substrati con elevata ritenzione idrica Agatea:
DettagliBASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA
BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE
DettagliSCHEDA TECNICA VASSOI PER IMPIANTO DI FITODEPURAZIONE
SCHEDA TECNICA VASSOI PER IMPIANTO DI FITODEPURAZIONE Materiale: vassoi in polietilene lineare ad alta densità (LLDPE) per impianto di fitodepurazione a flusso sommerso orizzontale con tubazione di collegamento
DettagliDrenaggio con geocomposito Enkadrain: comparazione con un sistema di drenaggio tradizionale
Drenaggio con geocomposito Enkadrain: comparazione con un sistema di drenaggio tradizionale Nelle trincee drenanti di tipo tradizionale il sistema di drenaggio viene abitualmente realizzato sostituendo
DettagliCAMEL s.r.l. - Via Torquato Tasso nº 43 - Alcamo (Trapani) Tel. : //
CAMEL s.r.l. - Via Torquato Tasso nº 43 - Alcamo (Trapani) Tel. : +39 329 7508613 // e-mail : info@camelsrl.eu www.camelsrl.eu La Camel srl è una giovane azienda siciliana con sede ad Alcamo che si occupa
DettagliCIPOLLA DA SEME SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
CIPOLLA DA SEME Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
DettagliDimensionamento secondo la norma europea UNI EN
1 PREMESSA Dimensionamento secondo la norma europea UNI EN 12056-3 Il dimensionamento dei sistemi di captazione, raccolta e smaltimento delle acque meteoriche ha come obiettivo una corretta gestione delle
DettagliColtivazione Insalata 56 Angurie 56 Zucche 68 Peperoni 24 Cetriolo 40 Cornetti 40 Rapanelli 42 Finocchi 18 Zucchine 30 Tot. 374
La seguente relazione tecnica si riferisce al dimensionamento dell impianto idraulico di irrigazione dell orto e delle serre da realizzarsi nel comune di Leno (BS), più precisamente nel lotto a nord alla
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO. Irrigazione a goccia: prove sperimentali
DIPARTIMENTO DI SCIENZE AGRARIE E AMBIENTALI PRODUZIONE, TERRITORIO, AGROENERGIA Irrigazione a goccia: prove sperimentali Marco Acutis - Università degli Studi di Milano - DiSAA. Fertirrigazione sotterranea
DettagliEFFETTI INDOTTI DALLA CONCIMAZIONE ORGANICA CON VENUS (CONCIME ORGANO-MINERALE NK 12-15) SULLO SVILUPPO DEL MAIS
EFFETTI INDOTTI DALLA CONCIMAZIONE ORGANICA CON VENUS (CONCIME ORGANO-MINERALE NK 12-15) SULLO SVILUPPO DEL MAIS OBIETTIVO DELLA PROVA Valutazione dell effetto di diverse dosi del concime organo-minerale
DettagliScheda tecnica preparazione e posa piscina interrata 8x4 a fagiolo con pareti prefabbricate
Scheda tecnica preparazione e posa piscina interrata 8x4 a fagiolo con pareti prefabbricate Caratteristiche principali piscina: Dimensioni vasca: come da disegno Perimetro totale: 20,51 Superficie specchio
DettagliOsservazioni circa gli aspetti economici dell irrigazione
TAVOLA ROTONDA SISTEMI IRRIGUI AZIENDALI TRA SOSTENIBILITA ECONOMICA, RISPARMIO IDRICO E TUTELA DELL AMBIENTE EIMA Bologna, 12 novembre 2010 Osservazioni circa gli aspetti economici dell irrigazione nel
DettagliLorenzo Tosi - Agrea Centro Studi Gianni Tacconi - CRA-GPG
Villafranca - 7 febbraio 2014 La Batteriosi e la moria del kiwi Lorenzo Tosi - Agrea Centro Studi Gianni Tacconi - CRA-GPG primi sintomi agosto 2012 esplosione estate 2013 nuovi sintomi giugno 2013 2 Actinidieti
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > PATATA
Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > PATATA CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2017 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > FRAGOLA
Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2017 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > FRAGOLA CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità
DettagliL Irrigazione delle colture Scopi dell irrigazione
L Irrigazione delle colture Scopi dell irrigazione Irrigazione umettante Irrigazione termica Irrigazione fertilizzante (fertirrigazione) Irrigazione antiparassitaria Irrigazione dilavante Irrigazione ammendante
DettagliLA COLTURA HERBAL CROPS TECNICA AGRONOMICA
LA COLTURA HERBAL CROPS TECNICA AGRONOMICA Herbal Crops Coltura annuale, razionalmente inseribile negli ordinamenti colturali come coltura a semina primaverile. Gestibile con tecniche in grado di determinare
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2015 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> ERBA MEDICA DA SEME
Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2015 Norme tecniche di coltura > Colture da seme> ERBA MEDICA DA SEME CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e
DettagliCapitolato Tecnico All. 2: progetto preliminare
Allegato 2 progetto preliminare 1/6 I basamenti asserviti al posizionamento delle centraline della rete ORRI sono costituiti dai seguenti blocchi funzionali: 1. Platea di cemento; 2. Pozzetto per prelievi
DettagliLa coltivazione dell ulivo nel savonese
La coltivazione dell ulivo nel savonese In provincia di Savona, le maggiori produzioni di olive da olio si incontrano nelle aree al confine con la provincia di Imperia (Andora, Albenga, Campochiesa, Cisano,
DettagliMateria Principi di agronomia e tecnica delle produzioni Classe 2 A
Materia Principi di agronomia e tecnica delle produzioni Classe 2 A MODULO 1 Le lavorazioni del terreno - acquisizione dei principali aspetti relativi ai costituenti del suolo quali origine, classificazione,
DettagliCorso di Idraulica Agraria ed Impianti Irrigui
Corso di Idraulica Agraria ed Impianti Irrigui Docente: Ing. Demetrio Antonio Zema Lezione n. 11: Generalità sugli impianti irrigui Anno Accademico 2012-13 13 1 2 Modalità con le quali si realizza l apporto
DettagliAgrelanWeb uno strumento per definire la concimazione ottimale
AgrelanWeb uno strumento per definire la concimazione ottimale Paolo Giandon ARPAV - Servizio Osservatorio Suoli e Rifiuti AgrelanWeb: obiettivo La predisposizione di un piano di concimazione a partire
DettagliGaranzie di funzionamento nel breve e nel. Bassi costi di Gestione e Manutenzione. Sistemi di trattamento acque reflue più
Facilità di manutenzione e gestione Facilità di istallazione Sistemi di trattamento acque reflue più economici possibile Bassi costi di Gestione e Manutenzione Bassi costi di istallazione Garanzie di funzionamento
DettagliChe cos è l agricoltura?
L agricoltura Che cos è l agricoltura? L agricoltura è la coltivazione del terreno. L agricoltura produce gli alimenti necessari agli uomini. L agricoltore semina e lavora la terra. Le piante crescono
DettagliOLIVO. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.
OLIVO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA DELL AMBIENTE DI COLTIVAZIONE E VOCAZIONALITÀ
DettagliNETAFIM. LA TUA COLTURA E' IN BUONE MANI
NETAFIM. LA TUA COLTURA E' IN BUONE MANI Soluzioni Netafim per le coltivazioni di patata In italia, la superficie dedicata alla coltura della patata si attesta intorno ai 60.000 ha.* L IRRIgazIONE riveste
DettagliINQUINAMENTO DA NITRATI
INQUINAMENTO DA NITRATI 1 QUALITA DELLE ACQUE SOTTERRANEE Il sistema acquifero della Pianura Padana rappresenta la fonte principale sia per l approvvigionamento idropotabile (>90%), sia per l agricoltura
DettagliMais e vite: Tecniche di coltivazione
Mais e vite: Tecniche di coltivazione TECNICA TRADIZIONALE DI COLTIVAZIONE DEL MAIS SCELTA DELLA VARIETÀ La scelta della varietà è una delle più importanti condizioni dalle quali dipende il successo della
DettagliIntroduzione. I sistemi qui presentati non sono in grado di effettuare filtrazioni di tipo chimico o biologico.
Introduzione L intasamento degli erogatori (gocciolatori, spruzzatori e ali gocciolanti) è il principale limite degli impianti di microirrigazione. In componenti di questo genere, le sezioni di passaggio
DettagliPosa interrata delle tubazioni
Posa interrata delle tubazioni Profondità di esecuzione I cavi per posa interrata devono sempre: essere dotati di guaina protettiva (doppio isolamento) protetti contro lo schiacciamento, quando si prevede
DettagliSCELTA DELL AMBIENTE DI COLTIVAZIONE E VOCAZIONALITÀ
CILIEGIO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA DELL AMBIENTE DI COLTIVAZIONE E VOCAZIONALITÀ
Dettagli35 anni di esperienze tecnico-scientifiche sull agricoltura conservativa in Italia centrale Rodolfo Santilocchi
35 anni di esperienze tecnico-scientifiche sull agricoltura conservativa in Italia centrale Rodolfo Santilocchi Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali Università Politecnica delle Marche
DettagliLE TECNICHE AGRONOMICHE
TECNICHE AGRONOMICHE LE TECNICHE AGRONOMICHE HANNO LO SCOPO DI MODIFICARE IL TERRENO AGRICOLO PER RENDERLO PIÙ ADATTO ALLE ESIGENZE DELLE PIANTE CHE SONO COLTIVATE. I PRINCIPALI INTERVENTI RIGUARDANO LA
DettagliGESTIONE delle RISORSE IDRICHE
Corso di laurea specialistica in Ingegneria delle Acque e della Difesa del Suolo Corso di GESTIONE delle RISORSE IDRICHE a.a. 2003-2004 Lezione 4 Prof. Luca Lanza Dipartimento di Ingegneria Ambientale
DettagliIMPIANTO FRUTTETO AMMORTIZZARE IN BREVE TEMPO GLI INVESTIMENTI IMPEGNATI EFFETTUARE LA PIÙ IDONEA MECCANIZZAZIONE DELLE OPERAZIONI COLTURALI
IMPIANTO FRUTTETO Per ritenersi economicamente valido deve: AMMORTIZZARE IN BREVE TEMPO GLI INVESTIMENTI IMPEGNATI EFFETTUARE LA PIÙ IDONEA MECCANIZZAZIONE DELLE OPERAZIONI COLTURALI CONTENERE NOTEVOLMENTE
DettagliLavori di metà marzo. Muggia, 16 marzo 2015
Lavori di metà marzo Muggia, 16 marzo 2015 Partiamo a metà strada. 4 grandi temi: 1) Preparazione del terreno 2) La concimazione 3) Realizzazione impianti vigneto e frutteto 4) Potatura delle piante da
DettagliIl Coppo di Alubel SCHEDA TECNICA. Alluminio. preverniciato Acciaio preverniciato. Prodotto in:
289 SCHEDA TECNICA 51 197 1039 985 Prodotto in: Alluminio Alluminio preverniciato Acciaio preverniciato Rame 100% CAMPO DI APPLICAZIONE 15% Una lastra a grandi elementi; può essere prodotta, in una unica
DettagliIl Coppo di Alubel SCHEDA TECNICA. Prodotto in: Alluminio Alluminio preverniciato Acciaio preverniciato Rame
SCHEDA TECNICA 64 985 197 197 197 197 197 51 10 Prodotto in: Alluminio Alluminio preverniciato Acciaio preverniciato Rame Una lastra a grandi elementi; può essere prodotta, in una unica lunghezza, sino
DettagliCapitolo 12 Le acque sotterranee
Capitolo 12 Le acque sotterranee Acque sotterranee: si organizzano in corpi idrici con caratteristiche differenti a seconda del tipo di materiale Rocce cristalline o sedimentarie: circolano prevalentemente
DettagliIL NUOVO CALENDARIO INVERNALE DEGLI SPANDIMENTI: COSA CAMBIA? Comitato tecnico Nitrati 27 ottobre 2016
IL NUOVO CALENDARIO INVERNALE DEGLI SPANDIMENTI: COSA CAMBIA? Comitato tecnico Nitrati 27 ottobre 2016 1. Regolamento 10R/2007 Art. 25 (Modalità di utilizzo agronomico in ZVN) L'applicazione al terreno
DettagliMetodologia per la stima dei carichi di azoto (N) di origine agricola della Regione Veneto
Metodologia per la stima dei carichi di azoto (N) di origine agricola della Regione Veneto La stima dei carichi azotati di origine agricola derivanti dagli apporti delle concimazioni organiche e minerali
DettagliLA DISINFEZIONE CON IL CALORE IN ORTICOLTURA A CICLO VELOCE Una tecnica che premia Produttori e Consumatori
LA DISINFEZIONE CON IL CALORE IN ORTICOLTURA A CICLO VELOCE Una tecnica che premia Produttori e Consumatori Calore istantaneo: una tecnologia per il miglioramento quantitativo e qualitativo dei prodotti
DettagliRegione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > FRAGOLA
Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2016 Norme tecniche di coltura > Colture orticole > FRAGOLA CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità
DettagliLa condizionalità in Puglia
La condizionalità in Puglia Le norme per il mantenimento dei terreni in buone condizioni agronomiche e ambientali Bari-Palazzo Agricoltura, 27 giugno 2006 REGIONE PUGLIA ASSESSORATO ALLE RISORSE AGROALIMENTARI
DettagliImpianti di filtrazione PMPO
Impianti di filtrazione PMPO ACT CLEAN Evento organizzato da CNA Bologna,ENEA, nell ambito dell iniziativa Borsa della ricerca Le soluzioni per il trattamento delle emulsioni oleose Bologna,19 Maggio 2011
DettagliEvapotraspirazione potenziale e fabbisogno irriguo della coltura
Evapotraspirazione potenziale e fabbisogno irriguo della coltura Il rendimento delle colture è massimo quando la traspirazione è massima. La traspirazione è massima quando il contenuto d'acqua del terreno
DettagliIl Coppo di Alubel SCHEDA TECNICA. Prodotto in:
321 Il Coppo di Alubel SCHEDA TECNICA 51 197 1039 985 Prodotto in: 100% CAMPO DI APPLICAZIONE 15% Una lastra a grandi elementi; può essere prodotta, in una unica lunghezza, sino a 12 m (lunghezza trasportabile).
DettagliMcGraw-Hill. Tutti i diritti riservati
Copyright 2004 The Companies srl Caso 15 Stima dell indennità di espropriazione di un area non edificabile in comune di S.Giovanni in Persiceto (BO). E valutata l indennità provvisoria, il corrispettivo
DettagliNODO DI ATTACCO A TERRA
SISTEMA TECNOLOGICO Università degli Studi di Napoli Federico II - Facoltà di Architettura Corso di Laurea Magistrale in Architettura 5UE Laboratorio di Costruzione dell Architettura prof. arch. Mario
DettagliConcimazione. Irrigazione
Lezione 3 Tecniche agronomiche Concimazione Irrigazione Concimazione La concimazione Qualsiasi organismo vegetale, per poter vivere, ha bisogno di elementi nutritivi, che trova nel terreno e che assorbe
Dettagli