RESPONSABILITÀ SOLIDALE NEGLI APPALTI NOVITÀ DEL DECRETO SVILUPPO

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1 1 FEDERIMPRESANEWS RESPONSABILITÀ SOLIDALE NEGLI APPALTI NOVITÀ DEL DECRETO SVILUPPO La responsabilità solidale nei contratti di appalto fra appaltatore e subappaltatori per i versamenti delle ritenute irpef e dei contributi previdenziali sul lavoro dipendente e dell'iva sulle prestazioni oggetto dell'appalto, perde il committente, non è più soggetta al limite di due anni e viene meno in caso di adeguate verifiche sul rispetto dei pagamenti all erario. L art. 2, comma 5-bis, D.L. 2 marzo 2012, n. 16, convertito, con modificazioni, dalla L. 26 aprile 2012, n. 44, all art. 35, comma 28, D.L. 4 luglio 2006, n. 223, prevedeva una responsabilità solidale tra committente, appaltatore e subappaltatore, entro il limite di due anni dalla conclusione dell appalto, per il mancato versamento di ritenute irpef sul lavoro dipendente e dell iva. L art. 13-ter, D.L. 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla L. 7 agosto 2012, n. 134 (c.d. decreto sviluppo), sostituisce integralmente il comma 28 dell art. 35 ed aggiunge i commi 28-bis e 28-ter. Il nuovo testo del comma 28 stabilisce che l appaltatore, ma non più il committente, risponde in solido con il subappaltatore, nei limiti dell ammontare del corrispettivo dovuto, del versamento all'erario delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente e dell'iva dovute dal subappaltatore in relazione alle prestazioni effettuate nell'ambito del rapporto di subappalto. Consulenza fiscale pag. 1 Responsabilità solidale negli appalti. novità del decreto sviluppo. Ambiente&Sicurezza pag. 3 - Obbligo formativo lavoratori per sicurezza sul lavoro - Lavoratori autonomi nei cantieri - Regolamento su utilizzo terre e rocce da scavo - Verifiche periodiche attrezzature Internazionalizzazione pag. 8 - Russia: opportunità di business - XXIV Assemblea dell Italy Japan Business Group - Missione operativa cosmetica in Vietnam - GDO Cina B2B - 42 mostra moda Italia in Giappone Categorie pag. 9 - Alimentazione - Estetica&Acconciatura Bandi Incentivazione pag. 11 Bando Start-Up Innovative Anno 2012 Scadenzario bandi leggi di incentivazione pag. 13

2 2 FEDERIMPRESANEWS E meglio precisato cosa debba fare l appaltatore per evitare la responsabilità solidale: non più un generico riferimento all obbligo di aver messo in atto tutte le cautele possibili per evitare l inadempimento ma l onere di verificare, prima di pagare il corrispettivo, che il subappaltatore abbia versato le ritenute e l iva scaduta alla data del pagamento, acquisendo la relativa documentazione o, in alternativa, un apposita asseverazione di un soggetto abilitato (commercialista, consulente del lavoro, responsabile di un CAF, associazione sindacale di categoria tra imprenditori, ecc.). L appaltatore può sospendere il pagamento al subappaltatore che non esibisca la predetta documentazione. La nuova formulazione della norma non risolve però le difficoltà operative della verifica del pagamento dell iva che, come noto, viene versata all erario cumulativamente per periodo di riferimento e al netto dell iva detraibile sugli acquisti. Inoltre, viene di fatto impedita la corresponsione di anticipi all ordine al subappaltatore, i quali dovendo essere corrisposti prima del maturare dei debiti fiscali, lascerebbero scoperto l appaltatore salvo che non ottenga una fideiussione valida per il periodo di scopertura. E stata quindi eliminata l estensione della responsabilità solidale fiscale al committente, il quale deve però verificare, acquisendo la relativa documentazione o l asseverazione del professionista, che appaltatore e subappaltatore abbiano versato le ritenute e l iva. In assenza della documentazione, il committente deve sospendere il pagamento del corrispettivo dovuto all appaltatore, per evitare di essere punito, in caso di effettiva inadempienza dell appaltatore stesso o del subappaltatore, con una sanzione amministrativa da euro ad euro La responsabilità solidale non opera più entro il termine di due anni dalla cessazione dell appalto ma secondo gli ordinari termini di decadenza fiscali. Non è invece modificato il limite di due anni dalla cessazione dell appalto per la responsabilità solidale del committente imprenditore o datore di lavoro con l appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori, di corrispondere ai lavoratori impiegati direttamente nei lavori, i trattamenti retributivi, comprese le quote di trattamento di fine rapporto, nonché i contributi previdenziali e i premi assicurativi dovuti in relazione al periodo di esecuzione del contratto di appalto, restando escluso qualsiasi obbligo per le sanzioni civili di cui risponde solo il responsabile dell'inadempimento (art. 29, co. 2, d.lgs. 276/2003). Il regime di responsabilità solidale retributivo previdenziale è derogabile in presenza di contratti collettivi nazionali che dispongano metodi e procedure alternative di controllo e di verifica della regolarità degli appalti (art. 4, co.31, L. 28 giugno 2012, n.92). Decorsi i due anni, il committente è solidalmente responsabile ai sensi dell'art cod. civ., ma entro i limiti del suo debito residuo nei confronti dell appaltatore. A tal proposito è fondamentale che, già in sede contrattuale, committente ed appaltatore stabiliscano a carico dei rispettivi soggetti obbligati in via principale: - l invio della documentazione attestante i pagamenti del personale dipendente impiegato nell appalto (cedolini, ordini di bonifico degli stipendi, ecc.); - l autorizzazione, anche tramite professionisti di fiducia, ad accessi nei luoghi di lavoro per accertare la presenza del personale impiegato e dichiarato e i rimedi e le conseguenze nel caso in cui il personale dichiarato periodicamente non corrisponda a quello presente nei luoghi di lavoro; - la previsione di una garanzia bancaria o assicurativa parametrata sul costo del lavoro impiegato e di durata pari ai due anni successivi alla conclusione dell appalto. La responsabilità solidale si applica ai contratti conclusi nell ambito di attività rilevanti ai fini iva ed è esclusa nel caso di servizi di appalto prestati a soggetti pubblici, a concessionari di lavori pubblici, società a capitale pubblico, società degli enti locali, in quanto già soggetti a diversi sistemi di controllo ed esazione (es. fermo amministrativo). Daniele Gaspari d.gaspari@confartigianatofc.it

3 3 FEDERIMPRESANEWS OBBLIGOO FORMATIVO LAVORATORI PER SICUREZZA SUL LAVORO Considerata l'importanza della materia si ritiene opportuno puntualizzare gli obblighi formativi ridefiniti con l'accordo Stato-Regioni per la formazione sulla sicurezza dei lavoratori, dirigenti e preposti. Oltre alla prima formazione in sede di assunzione, una delle più importanti novità introdotte è l' 'aggiornamento della formazione lavoratori, da effettuarsi entro 12 mesi dalla data di pubblicazione dell'accordo stesso (11 gennaio 2012). L'aggiornamento dovrà ripetersi ogni 5 anni e avrà la durata di 6 ore. L'obbligo ricade in prima applicazione su tutti i lavoratori che hanno effettuato una formazione da più di 5 anni (prima del 12 gennaio 2007) e sono tenuti ad aggiornarsi entro la fine del 2012 mentre i lavoratori che hanno effettuato una formazione dopo il 12 gennaio 2007 sono tenuti ad aggiornarsi entro il 12 gennaio Si rammentaa che coloro che non dimostrano di aver mai avviato alla formazione ( in maniera effettiva) i propri lavoratori, dovranno fargli frequentare non un corso di aggiornamento ma bensì un corso di formazione per neo- assunti (8 ore per i settori della classe di rischio basso; 12 ore per i settori della classe di rischio medio; 16 ore per i settori della classe di rischio alto). Fino al , coloroo che non possono dimostrare di aver effettuato la formazione ai propri lavoratori in fase di assunzione e che non rientrano nell'obbligoo di aggiornamento quinquennale, possono comunque usufruire dell'opportunità offerta da Confartigia anato, che organizza corsi documentalmente approvati prima dell'entrataa in vigore dell'accordoo Stato-Regio oni. Tali corsi hanno durataa di 4 ore in quanto rientrano nel periodo transitorio. Inoltre non è più prevista la possibilità di autocertificare o fare un verbale di formazione interno all'azienda, poiché con l'accordoo suddetto tutta la formazione dovrà essere erogataa attraverso percorsi formativi (corsi) nel rispetto dei requisiti specificatii nell'accordo: esperienza dei docenti, numero di ore minimo, ecc... In considerazione dei tempi ridottii e del numero considerevole di lavoratori che dovranno effettuare i corsi (per neo- assunti e per aggiornamento) si invitano le impresee interessate a compilare l'allegata scheda di prenotazione per consentire ai nostri uffici una adeguataa pianificazione dei corsi di formazione. I corsi di aggiornamento verranno organizzati nel periodoo compreso da ottobre-dicembree 2012 di lunedì e l'orario di frequenza sarà dalle ore 13,00 alle ore 19,00, mentre i corsi per neo-assunti sono già calendariatii nelle seguenti prossime giornate: 24 Ottobre, 31 ottobre, 28 novembre. Per ulteriorii informazioni rivolgersi presso gli uffici Confartigianato ai Sigg.ri: Alfio Pari (area Cesenatico, Gambettola e Savignano), Francesca Partiseti e Vainer Mella (area Cesena, Mercato S., Sarsinaa e S Piero). Numero 9 - Ottobre 2012

4 4 FEDERIMPRESANEWS SCHEDA DI ISCRIZIONE AI CORSI INVIARE LA PRESENTE SCHEDA DI ISCRIZIONE COMPILATA A CONFARTIGIANATO uff. Ambiente & Sicurezza FAX: 0547/ Il/La sottoscritto/a In qualità di: Della Ditta Con sede a CAP Prov. via Tel. Fax e.mail: DICHIARA DI VOLER FAR PARTECIPARE AL CORSO DI AGGIORNAMENTO DELLA DURATA DI 6 ORE PREVISTO PER IL GIORNO LUNEDI' DALLE ORE 13,00 ALLE ORE 19,00 NELLE SEGUENTI DATE: OTTOBRE: NOVEMBRE: DICEMBRE Il costo per ogni partecipante è di Euro 60,00 + IVA per le imprese associate e di Euro 80,00 + IVA per le imprese non associate. Oppure (SOLO FINO AL 31/12/2012) DICHIARA DI VOLER FAR PARTECIPARE AL CORSO PER LAVORATORI DI 4 ORE (PERIODO TRANSITORIO) DEL: 24/10/2012 dalle ore 14,00 alle 18,00 presso la Confartigianato di Cesena in via Ilaria Alpi n. 49; 31/10/2012 dalle ore 14,00 alle 18,00 presso la Confartigianato di Savignano in via D. Chiesa n. 2; 28/11/2012 dalle ore 14,00 alle 18,00 presso la Confartigianato di Cesena in via Ilaria Alpi n. 49; Il costo per ogni partecipante è di Euro 40,00 + IVA per le imprese associate e di Euro 50,00 + IVA per le imprese non associate. le seguenti persone: 1. Cognome e Nome Mansione 2. Cognome e Nome Mansione 3. Cognome e Nome Mansione 4. Cognome e Nome Mansione 5. Cognome e Nome Mansione I LAVORATORI STRANIERI CHE PARTECIPERANNO AL CORSO DEVONO OBBLIGATORIAMENTE SAPER LEGGERE E SCRIVERE IN ITALIANO Firma

5 5 FEDERIMPRESANEWS CIRCOLARE MINISTERIALE SUI "LAVORATORI AUTONOMI" NEI CANTIERI Nella circolare ministeriale n. 16 del 4 luglio 2012 il Ministero del lavoro ha fornito indicazioni operative per il personale ispettivo e chiarire, per quanto possibile, le problematiche che vengono riscontrate sempre più frequentemente nel corso dell attività di vigilanza nell ambito del settore edile. In primo luogo viene sottolineata la definizione di lavoratore autonomo come individuata dall'articolo 89, comma 1 lett. d) del D. Lgs n. 81/2008 e s.m.i., ai sensi del quale per lavoratore autonomo deve intendersi la persona fisica la cui attività professionale contribuisce alla realizzazione dell opera senza vincolo di subordinazione. In secondo luogo il riferimento, ai fini della verifica, è senza dubbio quello connesso al possesso ed alla disponibilità (intesa come proprietà, possesso o comunque disponibilità giuridica) di una consistente dotazione strumentale rappresentata da macchine ed attrezzature. A solo titolo di esempio vengono citati ponteggi, macchine edili, motocarri, escavatori, apparecchi di sollevamento. Mentre per contro viene precisato che la disponibilità di minuta attrezzatura (secchi, pale, picconi, martelli, carriole, funi) risulta inidonea a dimostrare l esistenza di un autonoma attività imprenditoriale. Importante è anche l aspetto nel quale la disponibilità delle macchine ed attrezzature specifiche per la realizzazione dei lavori venga data (a titolo gratuito od oneroso) dall impresa esecutrice o addirittura dal committente. Tale circostanza è certamente un elemento sintomatico della non genuinità della prestazione di carattere autonomo. Un ulteriore elemento di verifica, anche se non decisivo per il settore dell edilizia, riguarda il riscontro di un eventuale monocommittenza. In tutti i casi di disconoscimento della natura autonoma delle prestazioni, il personale ispettivo è tenuto alla contestazione al soggetto utilizzatore, oltre che alle violazioni di natura lavoristica connesse alla riconduzione delle prestazioni al lavoro subordinato ed alle conseguenti evasioni contributive, anche quegli illeciti riscontrabili in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro in materia di sorveglianza sanitaria e di mancata formazione ed informazione dei lavoratori adottando apposito provvedimento di prescrizione obbligatoria ai sensi del D. Lgs n. 758/1994. L'ufficio ambiente-sicurezza è a disposizione per ulteriori chiarimenti e/o approfondimenti circa la figura del lavoratore autonomo in cantiere.

6 6 FEDERIMPRESANEWS DECRETO 10 agosto 2012, n. 161 Regolamento recante la disciplina dell utilizzazione delle terre e rocce da scavo. Si precisa che il DM in oggetto entra in vigore il 6 ottobre p.v. Il DM regola le condizioni per le quali i materiali da scavo derivanti da opere edili e di ingegneria civile come sbancamenti, fondazioni, perforazioni, ecc. (cfr. le definizioni in art. 1, comma 1) possono essere gestiti. In generale, tali materiali sono da considerarsi rifiuti tranne i casi e le condizioni oggetto del DM in esame in cui possono essere considerati come sottoprodotti e quindi, reimpiegati. Se gestiti come rifiuti tali materiali soggiacciono inevitabilmente - alla corrispondente disciplina ex parte IV d.lgs. 152/06 e destinati ad impianti di recupero o smaltimento; se qualificabili, viceversa, come sottoprodotti essi possono essere reimpiegati per nuove opere (rinterri, riempimenti, rimodellazioni, rilevati, ripascimenti, altre forme di ripristino ecc.). Le condizioni affinché tali materiali siano definibili sottoprodotti (art. 4 comma 1) ricalcano quelle generali ex art. 184-bis d.lgs 152/06 ma vengono, qui, rese più specifiche e particolarmente stringenti. Esse sono: Provenienza da un opera la cui finalità non è la produzione di detto materiale Essere utilizzati - senza ulteriori trattamenti - per scopi produttivi o riempimenti di cave secondo un cosiddetto Piano di Utilizzo (art. 5) Mostrare requisiti di alta qualità ambientale, comprovabili da apposite analisi (allegato 4). Lo schema di procedura essenziale per gestire gli escavati è, in estrema sintesi, il seguente: L impresa interessata 90 giorni prima dell utilizzazione del materiale redige e presenta all Autorità competente il Piano di Utilizzo L autorità può chiedere entro 30 giorni integrazioni al Piano Entro 90 giorni l Autorità approva il piano o lo rigetta Oltre i 90 giorni il proponente può gestire il materiale secondo i termini del Piano Il materiale cessa di essere sottoprodotto e va gestito come rifiuto se viene oltrepassato il termine temporale del Piano (art. 5, comma 7), in caso di violazione di obblighi (comma 8) o laddove siano venute meno le condizioni già citate - art. 4, comma 9 è prevista una procedura di reimpiego in situazioni di emergenza (art. 6) nonché la possibilità di effettuare modifiche al piano (art. 8) Il proponente comunica il soggetto esecutore dei piano che deve garantire l assolvimento degli obblighi di tracciabilità attraverso il Documento di Trasporto (art.11 e allegato 6) e la Dichiarazione di avvenuto utilizzo (art. 12 e allegato 7). La redazione del Piano di utilizzo di cui all art. 5 ed all allegato 5 costituisce l adempimento centrale, che regola nel dettaglio la riutilizzazione del materiale suddetto. L assolvimento di tale obbligo risulta particolarmente impegnativo giacché implica la redazione di una documentazione complessa ed articolata, basata su una serie di pratiche, caratterizzazioni, analisi chimiche, campionamenti, indagini di varia natura. La messa a punto di un Piano di Utilizzo così concepito, cui si aggiungono stringenti adempimenti per la tracciabilità, è talmente onerosa dal punto di vista delle risorse umane, economiche e temporali da rendere proibitiva la sua implementazione a fronte di opere di media-piccola entità.

7 7 FEDERIMPRESANEWS VERIFICHE PERIODICHE ATTREZZATURE ALL. VII D. LGS. 81/08 Al fine di comprendere meglio quali adempimenti porre in essere in caso di possesso di attrezzature (indicate nell'allegato VII del D.Lgs. 81/2008) sottoposte alle verifiche periodiche, si indicano le modalità e la tempistica per ottemperare a tale obbligo. 1) Fare domanda di verifica periodica all INAIL, alle ASL/ARPA ad inizio anno di tutte le attrezzature da verificare con differimento dei termini temporali oppure almeno 90 giorni prima della scadenza all INAIL e almeno 60 giorni prima della scadenza all ASL. Al massimo dieci giorni prima della scadenza della periodica, se sono decorsi i termini senza l intervento dei soggetti titolari e senza alcuna notizia da parte degli stessi, fare l ordine al soggetto abilitato scelto nell elenco regionale, che può essere anche diverso da quello indicato nella domanda, richiedendo nell ordine che la verifica venga fatta entro il termine di scadenza. 2) Se è l INAIL che per la prima verifica periodica manda il soggetto abilitato scelto ricordarsi che si deve pagare l INAIL e non il soggetto abilitato; analogamente se è l ASL/ARPA che per la verifica periodica manda il soggetto abilitato scelto ricordarsi che si deve pagare l ASL/ARPA e non il soggetto abilitato. 3) Ricordarsi che nelle attività estrattive di sostanze minerali di prima categoria il DM si applica previo parere favorevole dell UNMIG che è il solo titolare delle verifiche di messa in servizio e periodiche. 4) Se la verifica è effettuata da un funzionario UNMIG, INAIL ASL o ARPA ricordarsi che tale funzionario è un pubblico ufficiale o un funzionario di polizia giudiziaria che ha il dovere di segnalare o perseguire qualsiasi violazione alle norme legislative rilevate nel sopralluogo e che ha il potere/dovere di imporre o modificare le procedure esecutive della verifica ai fini della sicurezza. 5) Se la verifica è effettuata da un tecnico del soggetto abilitato ricordarsi che tale funzionario è un privato incaricato di un pubblico servizio, privo di poteri autoritativi, deliberativi o certificativi. 6) Se si mantiene in esercizio una attrezzatura senza la verifica di messa in servizio o senza collaudo pur avendo fatto regolare richiesta all INAIL da almeno dodici mesi, chiedere la prima verifica periodica all INAIL indicando il soggetto abilitato preferito e chiedendo (nella stessa domanda) che vengano utilizzati i bollettini postali che eventualmente sono stati pagati. 7) Alla consegna del verbale al termine della verifica eseguita dal soggetto abilitato controllare che sia indicato nome, cognome e qualifica del verificatore che ci sia il timbro o il logo del soggetto abilitato incluso nell elenco regionale in vigore, e conservare il verbale con copia della fattura del pagamento effettuato per il sevizio ricevuto. Eugenio Battistini e.battistini@confartigianatofc.it

8 8 FEDERIMPRESANEWS RUSSIA: Opportunità di business per le imprese della Meccanica. Sono previsti incontri con buyer russi del settore presso la fiera EIMA a Bologna nei giorni 8 e 9 Novembre Gli incontri avranno una durata compresa tra i 20 e 30 minuti e la trattativa avverrà in lingua inglese o con l ausilio dell interpretariato italiano-russo. La partecipazione è gratuita. Per le informazioni del caso è possibile consultare la pagina dedicata del sito della CCIAA di ForlìCesena ne/documento.htm?id D=4020 XXIV ASSEMBLEA DELL ITALY JAPAN BUSINESS GROUP - 24 Ottobre 2012 Italia e Giappone insieme verso il futuro. L Assemblea Plenaria dell IJBG riunità personalità di prestigio internazionale e autorevoli business leaders italiani e giapponesi. Quest anno, nel corso del Forum, saranno trattati: scenario economico e relazioni di scambio tra Europa, Italia e Giappone partnership economica ed industriale tra Giappone ed Unione Europea innovazione tecnologica, sviluppo industriale, energie, aging society e agro industria driverr per lo sviluppo delle relazioni tra Italia e Giappone MISSIONE OPERATIVA COSMETICA IN VIETNAM Hochiminh City e Hanoi dal 19 al 21 Novembre 2012 La penetrazione commerciale della cosmetica italiana in Vietnam è avviata e procede a ritmi costanti. Nei prossimi anni ci si aspetta lo sviluppo costante dell intero settore, sostenuto dalla crescita dell urbanizzazione e dall aumento dell occupazione femminile. L iniziativa si articolerà in due tappe per ciascuna delle quali è prevista una sessione di incontri con controparti locali e l organizzazione di visite a distributori, saloni, altri centri interesse. Quota di partecipazione 1.000,00 + IVA GDO CINA B2B MILANO OTTOBRE NAPOLI OTTOBRE Grande Distribuzione Organizzata: i prodotti di interesse degli operatori cinesi sono esclusivamente pasta, cioccolato, frutta conservata e secca, salsa di pomodoroo e altre salse da condimento, olio di oliva, aceto balsamico, vino, formaggio e altri prodotti caseari, miele e nettare, biscotti e prodotti da formo, marmellatee e prodotti dolciari, caffè, prodotti biologici, acque minerali, tonno e tutti in prodotti in scatola. Partecipazio one gratuita Lingua di lavoro: inglese 42 MOSTRA MODA ITALIA IN GIAPPONE TOKIO GENNAIO 2013 Dedicata alla presentazione delle collezioni autunno-inverno abbigliamento: donna, uomo, bambino, pelle e accessori moda. Il Giappone è il 9 mercato di sbocco e 2 nell area asiatica per l export italiano di abbigliamento. Il 3 fornitore di abbigliamento dopo Cina e Vietnam. Moda Italia è realizzata dal 1992: unica manifestazi one dedicata esclusivamente alla Moda italiana in Giappone; presenta l intera gamma di prodotti ospitando in totale oltre 140 aziende e 2000 visitatori. Oltre alla sezione abbigliamento e accessori moda la mostra si compone anche di una sezione pelletteria e si tiene in contemporanea con Shoes from Italy dedicata alle calzature. L obiettivo è quello di promuovere la fascia di prodotto italiano di livello medio-alto. Quota di partecipazione: stanzaa espositiva 2.800,00+iva; stanzaa espositiva condivisa, due ditte 3.080,00 Scadenza adesioni 31 Ottobre 2012 di Chiara Ricci c.ricci@confartigianatofc.it

9 9 FEDERIMPRESANEWS ALIMENTAZIONE Nella G.U. n. 71 del 24 Marzo 2012 è stata pubblicata la legge di conversione del Decreto legge 24 Gennaio 2012 n. 1 contenente Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività che all art. 62 prevedee una regolamentazione dei rapporti commerciali relativi alla fornitura di prodotti agricoli e alimentari. In particolare la normativa interessa la forma scritta e le clausole obbligatorie dei contratti, il divieto di pratiche commerciali sleali, i termini di pagamento, precisa individuazione di prodotti o merci deteriorabili, sanzioni e controlli. Tale normativa volta alla tutela della produzione agroalimentare e le PMI rispetto alle pratiche commerciali scorrettee soprattutto da parte della grande distribuzione organizzata, si applicaa all intera filiera agroalimentare ed il comma 11 bis del suddetto articolo, stabilisce che tutti i contratti, ad eccezione di quelli conclusi con il consumatore finale, stipulatii a partire dal 24 Ottobre 2012, dovrannoo conformarsi alle disposizioni. Nel medesimo comma 11 bis veniva prevista l emanazione entro il 24 Giugno 2012, da parte dei Ministeri interessati, di un decreto che definisse le modalità di applicazione delle disposizione dell art. 62, che ad oggi non è però uscito. L azione sindacale del sistema Confartigianato a tutela dellee aziendee rappresentate, ha richiesto l attenzione dei Ministeri coinvolti, su alcune perplessità in merito al fatto che questa normativa possa penalizzare le imprese dell artigianato e PMI alimentari, andando a introdurre un eccessivo irrigidimento nelle relazioni tra partner economici in un periodo in cui crisii e mancanzaa di liquidità le stanno già colpendo duramente. Chiara Riccii ESTETICA & ACCONCIATURA Nuove regole per l'acquisizione della qualifica professionale di acconciatore Percorso lavorativo A norma della Circolare della Regionee Emilia Romagna n del , coloro che alla data del avevano maturato i requisiti professionali in base ai percorsi lavorativi previsti dalle Leggi 161/1963 e 1142/70, in quanto compatibili, potranno richiederee il riconoscimento della qualificaa professionale di ACCONCIATORE secondo i criteri previsti dalle suddettee leggi, anche in data successiva a quella sopra indicata; tali requisiti sono così riassunti: 1. essere già stati titolari di impresa artigiana iscritta a un AIA, di barbiere/parrucchiere; 2. avere svolto attività lavorativaa in qualità di dipendente qualificato/collaboratore familiare/socio partecipante in impresa del settore per almeno 2 anni a tempo pieno; 3. avere seguito un regolare periodo di apprendistato in impresa del settore, della durata prevista dal CCNL (5 anni) Coloro che, invece, alla data del , non avevano portatoo a terminee il percorso lavorativo previsto dalle leggi di cui sopra, potranno essere abilitatii allo svolgimento dell attività di ACCONCIATORE, esclusivamente se in

10 10 FEDERIMPRESANEWS possesso dei requisiti previsti dall art. 3 della Legge 174/2005; in tal caso i periodi di lavoro o di apprendistato già svolti ed i corsi di formazione effettuati resteranno valutabili ai sensi dell art. 3 della citata Legge 174/2005, i cui requisiti sono così riassunti: 1. periodo di inserimento in impresa del settore della durata di 3 anni, da effettuare nell arco di 5 anni, seguito da svolgimento di apposito corso di formazione teorica; 2. tale periodo è ridotto a 1 anno da effettuare nell arco di 2 anni, qualora sia preceduto da un rapporto di apprendistato della durata prevista dal CCNL (5 anni) Percorso di formazione Con la medesima Circolare sopra citata, la Regione Emilia Romagna precisa che, a seguito dell accordo Conferenza Stato- Regioni e Province autonome del e, stante il pieno regime dei corsi di formazione per Acconciatori attivati ai sensi della D.G.R. n e 1826 del , coloro che, pur non avendo ancora maturato i requisiti sopra menzionati, alla data del hanno già intrapreso oppure intendono intraprendere un percorso di formazione ai sensi delle DGR 1825 e 1826 del , potranno portare a termine il percorso secondo quanto previsto dalle DGR stesse. Centri acconciatura, occhio ai prodotti usati Per ogni prodotto presente nei saloni di Acconciatura si ricorda che la relativa scheda tecnica di prodotto, deve essere archiviata tra i documenti a disposizione degli Enti di Vigilanza, in quanto tali schede devono espressamente riportare le caratteristiche del prodotto in questione, dichiarare che si tratta di prodotto cosmetico e riportare le condizioni e le cautele d uso; tali condizioni e cautele vanno tassativamente rispettate nello svolgimento quotidiano del lavoro. E opportuno ricordare che nelle imprese di Acconciatura non si possono commercializzare prodotti d uso medico o alimentare, mentre è consentita la cessione di prodotti cosmetici, parrucche e affini, o altri beni accessori, inerenti ai trattamenti e ai servizi effettuati, senza dover sottostare alle disposizioni contenute nel D.Lgsl 31 marzo 1998, n. 114, e successive modificazioni, relativo alle attività commerciali. Nelle di sola Acconciatura non possono altresì essere svolte mansioni quali ad esempio: abbronzatura, neanche quella a spruzzo, trattamento del viso, trucco, ricostruzione unghie, ecc.. ovvero tutte quelle mansioni che sono di esclusiva competenza delle di estetica. E invece consentito svolgere mansioni di manicure e pedicure semplice identificabile come limatura e laccatura delle unghie. Alessandra Fabbri a.fabbri@confartigianatofc.it

11 11 FEDERIMPRESANEWS BANDO START-UP INNOVATIVE ANNO 2012 REGIONE EMILIA-ROMAGNA POR-FESRR ASSE I ATTIVITA I OBIETTIVI E FINALITA La Regione Emilia-Romagnaa intendee sostenere l avvio di nuove imprese ad elevato contenuto di conoscenza, basate sulla valorizzazione economica dei risultati della ricerca e/o sullo sviluppo di nuovi prodotti e servizi di alta tecnologia. SOGGETTI BENEFICIARI Possono presentare i progetti: Piccole singole (compresi consorzi, società consortili e società cooperative) aventi sede egale e/o operativa in Emilia-Romagnagli interventi nel territorioo regionale, costituite successivamente al e che realizzino 01/01/2010. Sono escluse le ditte individuali, ma ammesse le S.r.l. uninominali. Per le società di persone è necessario essere in regime di contabilità ordinaria. Le impresee sono ammesse solo se operanti nelle seguenti sezioni della Classificazione delle attività economiche ISTAT ATECO 2007 : Sezione C Attività manifatturieree (divisioni dalla 10 alla 33) Sezione J Servizi di informazione e comunicazione (divisioni dalla 58 alla 63) Sezione M Attività professionali, scientifiche e tecniche (divisioni dalla 69 alla 75) TIPOLOGIE DI INTERVENTI INNOVATIVI Per essere definita innovativa, l impresa proponente deve presentare almeno una delle seguenti condizioni: Basarsi sullo sfruttamento di un brevetto Avere stipulato un accordo di collaborazione scientifica con università, enti di ricerca, centri di ricerca pubblici preferibilmentee appartenenti alla Rete Alta Tecnologia dell Emilia-Romagna. Avere nella compagine societaria, una delle seguenti tipologie di soci o una loro combinazione: soggetti di ricerca, investitori istituzionali o informali specializzatii nel finanziamento di nuove iniziative imprenditoriali ad alta tecnologia, partners industriali. Essere stata precedentementee selezionata da un altro programmaa regionale o da programmi e iniziative locali, finalizzati a sostenere nuove imprese di alta tecnologia (ad esempio, Spinner, We Tech Off, etc.), oppure essere stata formalmentee approvata come spin-off da una università o da un ente pubblico di ricerca. INVESTIMENTI E SPESE AMMISSIBILI Le spese ammissibili possono riguardare: Macchinari, attrezzature, impianti, hardware e software strettamentee funzionali e arredi (mobilii funzionali all attività d impresa); Spese di affitto e noleggioo laboratori e attrezzaturee scientifiche (max 20% del costoo totale del progetto); Acquisto e brevetti, licenze e/o

12 12 FEDERIMPRESANEWS software da fonti esterne; Spese di costituzione (max Euro); Spese promozionali anche per partecipazione a fiere ed eventi (max Euro); Consulenze esterne specialistiche non relative all ordinaria amministrazione. I beni acquistati devono essere di nuova fabbricazione e devono rimanere di proprietà dell'intestatario per almeno tre anni successivi alla conclusione del progetto. Le spese potranno essere sostenute a partire dalla data di presentazione della domanda. Sono ammissibili anche spese già sostenute prima della presentazione della domanda per un importo complessivo non superiore al 20% del costo totale del progetto. ENTITA E TIPOLOGIA DEL CONTRIBUTO L agevolazione prevista consiste in un contributo in conto capitale, in regime De Minimis corrispondente al 60% della spesa ritenuta ammissibile. Il contributo concedibile non potrà, in ogni caso, superare l importo di ,00 per progetto. Saranno esclusi i progetti con spesa ritenuta ammissibile dalla Regione inferiore a ,00. E inoltre prevista una maggiorazione di contribuzione pari al 10% (fermo restando il limite massimo di ,00) per i progetti che prevedono, alla loro conclusione, un incremento occupazionale di dipendenti assunti a tempo indeterminato con contratto a tempo pieno o part-time pari o superiore all 80% nell impresa beneficiaria pari ad almeno 3 unità rispetto a quelle in organico al momento della presentazione della domanda. Tale incremento occupazionale dev essere mantenuto per almeno 3 anni successivi alla conclusione del progetto. EQUILIBRIO FINANZIARIO Le imprese dovranno rispettare la Formula di Equilibrio Finanziario che comporta la copertura del totale degli investimenti complessivamente oggetto del contributo (costo totale progetto). La somma degli investimenti complessivamente oggetto della richiesta di contributo dovranno essere giustificati per una quota pari ad almeno il 15% attraverso mezzi propri incrementali (ad es. aumento del capitale sociale) che determinano un aumento del patrimonio dell impresa con immissione di cash. La restante quota percentuale dovrà essere coperta da finanziamento bancario specifico di durata non inferiore a 36 mesi. Tale finanziamento bancario può essere già erogato al momento della presentazione o ancora da erogare con documentazione bancaria a supporto che dichiari la propria irrevocabile disponibilità in merito. SCADENZA Le domande di partecipazione possono essere presentate, in modalità a sportello, a partire dal 15/05/2012 e fino al 31/12/2012 I progetti saranno finanziati secondo una procedura valutativa a sportello bimestrale per ordine cronologico fino ad esaurimento delle risorse disponibili. L Ufficio Credito è a disposizione per ogni chiarimento o richiesta di informazioni in merito, chiamando il n oppure inviando una mail al seguente indirizzo: v.landi@confartigianatofc.it Valdes Landi v.landi@confartigianatofc.it

13 13 FEDERIMPRESANEWS NORMATIVA INVITALIAA - Ministero dello Sviluppo Economico OGGETTO Programmi di autoimprenditorialità: 1) Produzione di beni e servizi nei settori Agricoltura, Industria, Artigianato, Servizi a favore delle imprese; 2) Fornitura di servizi nei settori Fruizione Beni Culturali, Turismo, Manutenzione Opere Civili e Industriali, Tutela Ambientale, Innovazione Tecnologica, Agricoltura e Trasformazione e Commercializzazione Prodotti; 3) Produzione di beni in Agricoltura, Industria, Artigianato, servizi a favore delle imprese realizzate da Coop. sociali di tipo B BENEFICIARI SCADENZA CONTRIBUTO Società Aperto Fondo Perduto INVITALIAA - Ministero dello Sviluppo Economico Fondo per il Salvataggio e la Ristrutturazione delle Medie e Grandi in difficoltà Società di Capitali di Medie e Grandi Dimensioni Aperto Garanzia statale sui finanziamenti bancari contratti dalle imprese INVITALIAA - Ministero dello Sviluppo Economico Progetti per la realizzazione e l'avvio di piccole attività imprenditoriali da parte di disoccupati o in cerca di prima occupazione - Autoimpiego Disoccupati in cerca di prima occupazione Aperto Fondo Perduto + Mutuo agevolato SVILUPPO ECONOMICO Brevetti : bando per la valorizzazione dei brevetti a favore PMI Fondo finalizzato allaa concessione di premi per la brevettazione e alla valorizzazione economica dei brevetti (gestione tecnica ed operativa: INVITALIA) PMI A partire dal 02/11/2011 fino esaurimento risorse Contoo Capitale SVILUPPO ECONOMICO Design : bando per la brevettazione e valorizzazione dei modelli e disegni industriali a favore di PMI Fondo finalizzato allaa brevettazione e alla valorizzazione economica dei modelli e dei disegni industriali (gestione tecnica ed operativa: FONDAZIONE VALORE ITALIA) PMI A partire dal 02/11/2011 fino esaurimento risorse Contoo Capitale

14 14 FEDERIMPRESANEWS Ministero dell Ambiente: bando per la Promozione dei Sistemi di Gestione Ambientale nelle PMI MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO: Agevolazione per la registrazione di Marchi Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Misure di sostegno al credito ed agli investimenti per il settore dell' autotrasporto ICE: Promozione del Made in Italy Il bando vuole incentivare l acquisizione di servizi reali di consulenza ed assistenza, volti ad attivare Sistemi di Gestione Ambientale ai sensi del Regolamento EMAS e/o della Norma internazionale UNI EN ISO Il bando intende supportare le imprese nella tutela dei marchi all estero attraverso misure agevolative che mirino a garantire la qualità delle scelte strategiche effettuate dalle imprese stesse Istituzione di una sezione speciale, con dotazione di 50 milioni di Euro, nell'ambito del Fondo di Garanzia per le PMI di cui alla legge 662/96 Attraverso il servizio The Made in Italy Business Directory, l Istituto nazionale per il Commercio Estero (ICE) intende promuovere le aziende italiane sul web, per agevolare la creazione di rapporti commerciali con i partner stranieri interessati Ministero del Lavoro e Politiche Sociali Programma- Il bando ha l obiettivo di creare Obiettivo 2012 condizioni che possano favorire la per permanenza, il consolidamento e l incremento e l avanzamento professionale delle la donne attraverso azioni specifiche qualificazione dell occupazion e femminile Fondo Nazionale Innovazione (FNI) Il fondo permette di ottenere finanziamenti con garanzia dello stato alle imprese che investono per riuscire a portare sul mercato i risultati della ricerca attraverso le banche: Unicredit, Mediocredito Italiano e Deutsche Bank La banca europea per gli investimenti (BEI) ha messo a Fondi BEI per disposizione una nuova linea di gli investimenti credito destinata a finanziare delle PMI interventi in favore delle PMI italiane. Saranno finanziati sia nuovi progetti che quelli in corso PMI Aperto Conto Capitale PMI PMI settore Autotrasporto, centri di formazione, sindacati, ecc. PMI PMI (vari settori produttivi) A partire dal 04/09/2012 fino esaurimento risorse Aperto Dal 01/10/2012 al 30/11/2012 Aperto Aperto Finanziamento Agevolazioni Fondo Perduto Finamziamento Bancario Mutui e Leasing

15 15 FEDERIMPRESANEWS non ancora ultimati da parte delle PMI Regione Emilia romagna: Bando Start-up innovative 2012 Il bando intende sostenere l avvio di nuove imprese ad elevato contenuto di conoscenza, basate sulla valorizzazione economica dei risultati della ricerca e/o sullo sviluppo di nuovi prodotti e servizi ad alta tecnologia Piccole Dal 15/05/2012 al 31/12/2012 Conto Capitale Regione Emilia Romagna:INGE NIUM POR FESR Nuovo fondo per le imprese innovative Intende favorire lo start-up di imprese innovative (settori ad alta tecnologia) e le strategie di sviluppo innovativo delle imprese PMI fino al 31/12/2013 Finanziamento SIMEST Legge 133/2008 Legge 181/89 Ministero dello Sviluppo Economico INVITALIA L.R. 7/98 Agenzia delle Entrate Credito d'imposta per gli autotrasportato ri Prevede finanziamenti agevolati alle imprese che si impegnano a migliorare la propria struttura patrimoniale con tre tipologie di interventi: a) programmi di inserimento su mercati esteri; b) studi di prefattibilità, fattibilità e programmi di assistenza tecnica; c) finanziamenti agevolati per la patrimonializzazione delle PMI esportatrici Programmi di sviluppo volti alla creazione di nuova Occupazione e rilancio delle aree industriali Interventi per la promozione e commercializzazione turistica Il credito d'imposta è fissato nella misura del 38,50% dell'importo pagato quale tassa automobilistica per il 2010 per i veicoli di massa compresa tra 7,5 e 11,5 tonnellate e del 77% per i veicoli di massa superiore a 11,5 tonnellate. PMI Aperto Conto Interessi dei settori: attività estrattive, manifatturiere, produzione energia elettrica e fornitura servizi Aggregazioni di imprese Unioni di Prodotto Autotrasportator i Aperto Entro il 10/09 di ciascun anno Aperto Fondo Perduto Finanziamento Agevolazione

16 16 FEDERIMPRESANEWS Contributi per le del Turismo L. 40/2002 Si tratta della possibilità di accedere a finanziamenti chirografari/ipotecari con rate di ammortamento semestrali, con possibilità di richiedere un prefinanziamento bancario su finanziamenti che devono riguardare operazioni di riqualificazione e ristrutturazione alberghiera e di stabilimenti balneari del Turismo Conto Interessi EMILIA ROMAGNA: FONCOOPER Contributi alle Cooperative Il bando prevede finanziamenti agevolati offerti al sistema cooperativo a valere sul fondo di rotazione Foncooper Cooperative 31/12/2012 Finanziamenti a tasso agevolato Incentivi per l occupazione giovanile Misura di agevolazione finanziaria alle imprese per l assunzione e la e Liberi Entro il stabilizzazione di giovani dai 18 ai Professionisti 31/01/ anni Finanziamento Provincia Forlì- Cesena: FSE Bando Multiasse 2012 II stralcio COMUNE DI CESENA: contributi comunali per la rimozione e lo smaltimento di manufatti contenenti amianto CCIAA FORLI' CESENA - Contributi per le fiere estere 2012 CCIAA FORLI' CESENA - Contributi per lo Start-Up Le misure agevolative relative all Asse Adattabilità per i lavoratori dipendenti, mirano a sostenere e potenziare le professionalità dei lavoratori, collegate alle esigenze dei contesti aziendali, Tramite Progetti Formativi destinati ad utenza diretta. Il bando prevede l erogazione di un contributo comunale per effettuare interventi volti alla rimozione e successivo smaltimento di manufatti contenenti amianto Ha l'obiettivo di sostenere la partecipazione delle imprese della provincia alle fiere che si svolgono all'estero Ha l'obiettivo di sostenere le imprese nella realizzazione di operazioni di trasmissione d'impresa e creazione di nuove imprese, attraverso finanziamenti bancari garantiti da confidi 22/11/2012 Fondo Perduto Privati cittadini e Micro, piccole e medie imprese (artigianato, industria, commercio) A partire dal 02/08/2011 fino ad esaurimento fondo Prima della data di inizio della manifestazio ne Fondo Perduto Fondo Perduto Domanda ai Confidi prima Conto Interessi dell'investim ento

17 17 FEDERIMPRESANEWS CCIAA FORLI' CESENA - Operazioni di Capitalizzazion e agevolate CCIAA RIMINI Contributi per progetti di ricerca CCIAA RIMINI - fiere e mostre in Italia CCIAA RIMINI - fiere e mostre all'estero CCIAA RIMINI Ricorso al credito Ha l'obiettivo di sostenere le imprese nella realizzazione di operazioni e di capitalizzazione o di aggregazione attraverso finanziamenti bancari garantiti da confidi Il bando assegna contributi per la realizzazione di progetti di ricerca, realizzati in collaborazione con un Laboratorio/Centro di Ricerca della Rete Alta Tecnologia dell Emilia Romagna (Tecnopoli) contributi per la partecipazione a fiere e mostre aventi carattere "internazionale" in Italia Contributi per la partecipazione a fiere e mostre specializzate all'estero Contributi in abbattimento dei tassi di interesse per investimenti finalizzati allo sviluppo imprenditoriale PMI PMI Domanda ai Confidi prima Conto Interessi dell'investim ento 30/11/2012 Finanziamento 30 gg prima della manifestazio ne 30 gg prima della manifestazio ne Fino ad esaurimento fondi Finanziamento Finanziamento Conto Interessi Valdes Landi v.landi@confartigianatofc.it

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