Metrò: Bignami senza parcheggi. Ancora anni di caos nel traffico

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1 AGENZIA IMMOBILIARE Via Terruggia 2 (ang. via Ornato) Si effettuano valutazioni gratuite senza impegno APRILE 2009 Anno 16 - n. 164 Zona Nove è su ONA NOVE copie distribuite zonanove@tin.it GIORNALE DI NIGUARDA - CA GRANDA - BICOCCA Redazione: via Val Maira 4 (Mi), tel. 02/ Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 648 del febbraio Editore: Associazione Amici di Zona Nove, via Val Maira 4, Milano - Stampa: Nuova Cesat, via Bruno Buozzi 21/23, Firenze - Tel Augura una buona Pasqua Via Verità 19 (ang. Candiani) Tel./Fax Direttore: Luigi Allori. Redazione: Giovanni Beduschi (vignettista), Franco Bertoli, Andrea Bina, Roberto Braghiroli, Ortensia Bugliaro, Valeria Casarotti, Diego Attilio Cherri, Teresa Garofalo, Sergio Ghittoni, Antonella Loconsolo, Angelo Longhi, Lorenzo Meyer, Grazia Morelli, Diana Roca, Sandra Saita, Gero Urso, Maria Volpari. Collaboratori: Laura Albani, Stefano Bartolotta, Silvia Benna Rolandi, Don Giuseppe Buraglio, Arturo Calaminici, Primo Carpi, Roberta Coccoli, Augusto Cominazzini, Silvia Cravero, Ivan Crippa, Celestino De Brasi, Simona Fais, Davide Ghezzi, Luigi Ghezzi, Lorenzo Gomiero, Anna Maria Indino, Monica Landro, Luigi Luce, Sergio Maestri, Valeria Malvicini, Franco Massaro, Giorgio Meliesi, Loretta Menegatti, Pamela Napoletano, Sabrina Orrico, Antonio Pizzinato, Laura Quattrini, Mira Redaelli, Mauro Raimondi, Margherita Rampoldi Meyer, Cristina Rozzi, Vittorio Sardo, Alessio Seminario, Caterina Sinisi, Renato Vercesi, Norman Zoia. Amministrazione: Lino Di Franco. Pubblicità: Franco Tironi (tel. 02/ ). Impaginazione: Roberto Sala (tel ). Il fioretto di orro Senza cuore ll ospedale di Niguarda,ci sono Atante cose che funzionano bene e di cui siamo tutti orgogliosi. Noi del giornale ogni mese diamo volentieri conto delle nuove conquiste in campo diagnostico e terapeutico del suo staff medico, uno dei migliori d Italia. Per questo sono state grandi prima la sorpresa e poi l indignazione per l incredibile vicenda che raccontiamo a pag. 3: vogliono spostare il reparto di cardiologia pediatrica, in cui sono ospitati bambini con gravi malformazioni cardiache, lontano dalle strutture necessarie per la tempestività dell assistenza e della cura (cardiochirurgia, terapia intensiva post-operatoria, emodinamica, eccetera). Genitori e personale ospedaliero sono insorti e stanno raccogliendo le firme contro questa avventata decisione. Ma perché succedono questi episodi di malasanità proprio in Lombardia, considerata all avanguardia nella gestione della sanità? Incompetenza, burocratizzazione, chissà? Di sicuro c è un sospetto: come nella scuola si taglia la pubblica e si finanzia la privata, nella sanità si risparmia sui servizi pubblici per privilegiare la speculazione privata, con annessi rimborsi gonfiati? (disegno di Gero Urso) Metrò: Bignami senza parcheggi Ancora anni di caos nel traffico Il metrò proseguirà fino a Bettola, dove è l Auchan, il posto ideale per i parcheggi d interscambio: oltre al capolinea della linea 5 ci sarà anche quello del prolungamento della linea 1 ed è all incrocio tra A4 e tangenziali. A Bignami è invece previsto un piccolo parcheggio nell area ex Dazio, che funzionerà anche come interscambio per la tranvia di Cinisello. Così Bignami rischia di diventare un capolinea provvisorio senza parcheggi per molto tempo: per terminare il tratto Bignami-Bettola ci vorrà infatti ancora qualche anno. (pag. 3) Scuola Bussero: protesta contro il degrado edilizio (pag. 17) OSPEDALE Salviamo pag. 3 Cardiopediatria SICUREZZA Papponi pag. 4 e baby gang CEMENTO Tocca alle aree pag. 5 delle ferrovie VERDE Alla scoperta pag. 10 dei giardini ARTISTI Jacopo pag. 11 tenore in erba 25 APRILE Resistenza pag. 13 ieri e oggi Il termometro della criminalità a cura di Grazia Morelli in collaborazione con i Carabinieri di Greco viale F. Testi tel. 02/ (Non sono compresi i reati denunciati alla Ps) RAPINE MARZO 09 2 MARZO 08 4 FURTI MARZO MARZO SCIPPI MARZO 09 0 MARZO 08 1 WELLNESS MEDICAL CENTRE UNITA MEDICA SILOE NOVITÀ ANTISTRESS FANGOTERAPIA E PARAFFINA PER ARTROSI E DOLORI ARTICOLARI MASSAGGI / ESTETICA PALESTRA PISCINA LIBERA Via Cesari 19, Tel Direttore Sanitario: Dott. Sergio Ghidinelli

2 Giovanni Beduschi Caro Giovannuccio, leggendo il tuo pregevole fumetto soprastante dapprima ho pensato che tu fossi dimagrito a causa dei miei sarcastici commenti alle tue strisce. So infatti che le tue tante ammiratrici si lamentano della malvagità di Zorro Nove nei tuoi confronti, povero tapino. In realtà, tu lo sai bene, è un giochino delle parti: tu ferisci con le immagini, io con la spada-penna. E non pensare tropppo male neanche dell Atm: non ce l ha soltanto con te, ma proprio con tutti. (Zorro Nove) CRONACA di Giorgio Breda: violentata a 14 anni da un 18enne na serata trascorsa con un gruppo di conoscenti, poi lei resta Usola con l amico 18enne. Bevono ancora, poi il ragazzo non si accontenta più di semplici baci e la violenta. È questo il racconto di una 14enne peruviana agli agenti della polizia della Questura di Milano. Lo stupro avviene nei giardinetti di via Breda. La ragazza, alle 5 del mattino, chiama la polizia e dà tutti gli elementi per rintracciare il giovane. Per lui, Enzo G., di origine argentina e con piccoli precedenti per furto, scattano le manette. (9 marzo) Zara: scippo con pugni a una over60 ttorno alle 14 in viale Zara una donna sessantatreenne viene Ascippata di pochi spiccioli da un uomo di colore a bordo di uno scooter che, vista la resistenza della donna, l ha colpita al volto rompendole il naso. (10 marzo) Valtellina: Siete stranieri, niente discoteca na e mezzo di notte, via Valtellina, ingresso della discoteca UAlcatraz, prove di prepotenza razzista. Un gruppo di giovani italiani entra nel locale senza problemi, ma due loro amici in coda no perché sono stranieri, indiani: un ragazza di 24 anni, biologa, e un giovane di 33 anni, ingegnere, ambedue in Italia da dieci anni. Dai buttafuori viene loro chiesto inspiegabilmente il passaporto.a questo punto gli amici italiani non ci stanno: Siete razzisti. Interviene il gestiore che concede : Se sono in regola (sic!) fateli entrare. Ma a quel punto tutto il gruppo decide di non entrare. (11 marzo dopo Cristo) Val Daone: s impicca per una grave malattia el cortile della propria casa di via Val Daone, angolo via De NGasperis, Michele L., anni 40, si è tolto la vita impiccandosi a un albero. Aveva la testa coperta da un cappuccio e all inizio la gente l aveva scambiato per un fantoccio. L uomo era uscito di casa verso le 9.30, ma solo verso mezzogiorno ne è stato prelevato il corpo per ordine della magistratura. Ora attorno all albero ci sono tanti fiori e tanti messaggi di commozione da parte di amici. Pare che Michele soffrisse di una brutta malattia. (17 marzo) Lugano: non si ferma all alt e provoca 4 feriti genti di zona 9 hanno arrestato in piazzale Lugano un clan- peruviano di 26 anni che, alla guida di un auto, Adestino non NERA Meliesi si è fermato all alt ed è fuggito causando un incidente con due feriti. Inseguito dai due agenti, li ha feriti ambedue (prognosi rispettivamente di 10 e 7 giorni). (17 marzo) Ornato: rapina di 300 euro in farmacia na rapina nella farmacia di via Ornato intorno alle 19. Un Umalvivente armato di coltello è entrato e ha minacciato la titolare facendosi consegnare il contante. Poi è fuggito con 300 euro. (17 marzo) Isola: minaccia la convivente, arrestato genti della Polizia Municipale del Comando di Zona 9 hanno Aarrestato un clandestino di 27 anni, T.K., per il reato di molestie previsto dall articolo 612 bis del codice penale. L operazione è stata condotta congiuntamente con il Nucleo tutela donne e minori della Polizia Municipale. Il fermo è avvenuto a seguito della sesta querela della convivente, un italiana di 50 anni che risiede nel quartiere Isola, e che ha denunciato di avere subìto dall extracomunitario percosse oltre che minacce di morte, furti e danneggiamenti. La donna si trova attualmente in una struttura protetta. Al momento dell arresto l uomo era privo di documenti. Numerosi i precedenti penali tra cui minacce, percosse, resistenza a pubblico ufficiale, rapina, furto, spaccio, detenzione di armi. (18 marzo) Media Pavoni: 11enne sfregia coetaneo U n taglio netto di sei cm alla mandibola, ricucito all ospedale di Niguarda con otto punti. Un litigio a scuola fra due ragazzi di 11 anni cominciato con sgambetti, spintoni e sberleffi finisce male: uno dei due impugna un paio di forbici e ferisce, probabilmente senza volerlo, il compagno al volto. I due, mentre la loro classe tornava dall aula video e avveniva il cambio dell insegnante, si erano allontanati di corsa sfuggendo al controllo dei professori. Obiettivo della scuola: Aiutare i due ragazzi e l intera classe a superare il trauma. (27 marzo) 8 Marzo: un grazie al fiorista Signorelli Associazione Amici di Zona Nove ringrazia il fiorista L Signorelli che anche quest anno ha voluto allietare con meravigliosi mazzi di mimosa i festeggiamenti dell 8 marzo con le donne della redazione del giornale. ONA NOVE ha cambiato sede e la redazione si è trasferita in via Val Maira 4 OOM IN 0NA di Ortensia Bugliaro - foto Giansanti La strada senza un senso utti noi automobilisti per una volta abbiamo aggirato l attesa Tal semaforo all incrocio di via Bauer con la via Ornato passando dalla piccola via davanti alla banca Intesa. Così facendo, spesso abbiamo creato degli ingorghi tra l entrata e l uscita delle auto in poche decine di metri di stradina. Da qualche tempo è stato imposto il divieto d accesso da via Bauer, ma non tutti si sono accorti della modifica e continuano ad accedere, col pericolo che chi entra in contromano dalla via Bauer si trovi davanti altre auto che arrivano legittimamente da via Ornato.Attenzione, dunque, automobilisti perché possono fioccare anche le multe! ATTENZIONE Dal 1 aprile la sede della redazione si trasferisce in via Val Maira 4 (Pratocentenaro) e rimarrà aperta ogni mercoledì pomeriggio dalle alle 18 per ricevere coloro che desiderano segnalare problemi, annunciare o proporre iniziative, articoli o servizi per il giornale. Si può anche telefonare allo C è qualcosa di nuovo, anzi di usato Arcobaleno compra - vendita usato Milano - Via Reguzzoni 4 Tel SANITARI - ARREDO BAGNO - CONDIZIONAMENTO RISCALDAMENTO - REVISIONE SCALDABAGNI Via Val di Ledro Milano Tel r.a. - Fax orario: 9,30-12,30 15,00-19,00 da martedì a sabato compreso Esposizione gratuita dei vostri oggetti ONA NOVE 2 Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra.

3 VIABILITÀ/1 i recente c è stata la protesta dei cit- della Comasina per la man- Dtadini canza di parcheggi al capolinea della Metropolitana. Ci è suonato un campanello d allarme. Che succederà al capolinea del metrò 5 a Bignami? In effetti non ci risulta che laggiù ci sia spazio per i parcheggi di interscambio. Consci delle nostre difficoltà a districarci nel complesso mondo dell urbanistica, chiediamo aiuto ancora una volta a Luca Simi, architetto, consigliere del CdZ 9, che generalmente ci aiuta a capire con parole semplici concetti per noi altrimenti oscuri. Il parcheggio di interscambio a Bignami non c è Infatti, ma non è un vero e proprio errore. Bisogna tenere conto che Bignami sarà un capolinea provvisorio: il quadro complessivo della Mobilità Macro-Territoriale prevede infatti che il metrò 5 prosegua fino a Bettola a Cinisello, dove è sorto il nuovo centro commerciale Auchan. Sarà laggiù che dovranno essere realizzati i parcheggi di interscambio. Bettola infatti è veramente il posto ideale: oltre al capolinea della Metro 5 ci dovrà essere anche quello del prolungamento della linea 1 ed è posto sull incrocio tra l A4 e le tangenziali Nord e Est. Non solo: ci sarà un collegamento rapido anche con il centro di Monza. È facile pensare che i pendolari arrivino in quel luogo dalle autostrade, parcheggino l auto e prendano una delle due metropolitane. Invece a Bignami il parcheggio non avrebbe senso. Non c è interscambio possibile a Bignami: non vi terminano né strade né ferrovie. L esperienza Intervista a Luca Simi, architetto e consigliere di zona Metrò: parcheggi a Cinisello, non a Bignami In attesa della seconda tratta ancora anni di caos in zona La metropolitana proseguirà fino a Bettola a Cinisello, dove è l Auchan, il posto ideale per i parcheggi d interscambio: oltre al capolinea della linea 5 ci sarà anche quello del prolungamento della linea 1 ed è all incrocio tra A4 e tangenziali. A Bignami è invece previsto un piccolo parcheggio nell area ex Dazio, che funzionerà anche come interscambio con la tranvia di Cinisello. Così Bignami rischia di diventare un capolinea provvisorio senza parcheggi per molto tempo: per terminare il tratto Bignami-Bettola ci vorrà ancora infatti qualche anno. Sergio Ghittoni ci insegna che se un automobilista entra in auto in città, poi cerca di andare il più avanti possibile, fino a Lagosta, a Garibaldi se possibile. Comunque un piccolo parcheggio è previsto sull area ex Dazio e funzionerà come interscambio con la metrotranvia di Cinisello, quindi ferro su ferro. Inoltre lo dobbiamo considerare anche alla rovescia, i giorni festivi e il sabato sarà un accesso privilegiato dei milanesi per usufruire del Parco Nord, da Bignami sei subito nel Parco, in questo modo molti cittadini avranno la possibilità di fare il pic nic domenicale prendendo la Metropolitana, una occasione per avvicinare un grande spazio verde al centro città. Ma allora perché i cittadini della Comasina protestano? Il loro caso è ben diverso: il loro capolinea è un punto di interscambio naturale, con gli svincoli autostradali e la stazione delle Ferrovie Nord di Affori, li già oggi è un nodo nevralgico e la stazione di interscambio se da un lato favorirà i pendolari dall'altro aggraverà la situazione locale con flussi da e per il parcheggio di interscambio che avverranno sulla viabilità locale. In questa situazione il progetto va rivisto per separare i flussi di traffico locale da quelli pendolari, ma per fare ciò occorre modificare il progetto. Quindi, se Bignami è un capolinea provvisorio, quando terminerà il tratto Bignami-Bettola? Questo, casomai, è il vero problema: Bignami rischia di diventare un capolinea ben poco provvisorio, con la carenza di risorse economiche e con le priorità che la giunta Moratti ha dato: il metrò 5 prevede infatti di terminare il tratto Garibaldi-Lotto prima di Bignami-Bettola e quindi ci vorrà ancora qualche anno, anche perché il tratto interurbano dovrà essere finanziato con risorse diverse. Ci auguriamo si possano reperire tra i fondi Expo. Ma una volta terminato, tutta la zona nord ne trarrà un grande beneficio. Su Bettola confluirà infatti gran parte del traffico che ora transita da Bresso, da Cinisello Balsamo e da Sesto San Giovanni. VENDITA/PENSIONE: Roditori Pesci Uccelli Conigli nani Milano Via Paolo Rotta, 4 (ang. Via Ornato) Zona Niguarda Tel./Fax E.mail: argo@argopetshop.it TOELETTATURA ATTREZZATURE PER ANIMALI AMBIENTE CLIMATIZZATO Orario continuato: 9/19.30 Chiuso il lunedì OSPEDALE DI NIGUARDA Aiutateci a salvare il reparto dei bimbi! Riceviamo dal Comitato Genitori Bimbi Cardiopatici e volentieri pubblichiamo l Comitato Genitori a sostegno della permanenza dell Unità di ICardiologia Pediatrica presso l Ospedale Niguarda di Milano rende noto che la Direzione Aziendale dell Ospedale di Niguarda sta continuando nella propria linea organizzativa programmando la cancellazione del reparto di Cardiologia Pediatrica e accorpandolo al reparto di Pediatria. La Cardiologia Pediatrica si occupa essenzialmente della cura delle cardiopatie congenite, cioè di malformazioni del cuore e dei grossi vasi presente dalla nascita: noi genitori invochiamo aiuto per i nostri figli affinché possano continuare ad avere l assistenza continua e specializzata di cui purtroppo hanno bisogno. Entrano in reparto con la speranza che vada tutto bene e che si possa tornare presto ad una vita normale Dovranno affrontare prove durissime. Lunghi interventi in cui la vita è letteralmente appesa ad un filo Vengono non solo da Milano e dalla Lombardia ma da tutta Italia, tante piccole vite e tante famiglie con un solo desiderio: la vita! E ora cosa ne sarà di tutti questi piccoli pazienti? L accorpamento previsto al reparto di Pediatria preoccupa non poco: nelle fasi successive ad un intervento importante come quello cardiaco si è particolarmente ricettivi a virus e batteri e ricordiamo che il reparto di Pediatria accoglie ogni genere di patologia, tra enteriti e altri virus. Ad aggravare la situazione ci sono poi problemi di tipo logistico, in GROPPI ONORANZE FUNEBRI FIORISTA SEMPRE A DISPOSIZIONE CON SERVIZI ACCURATI Milano - Via Ornato 46 - Tel Abit Fax quanto le strutture che costituiscono elementi vitali per la terapia e la diagnosi di queste patologie (il blocco operatorio cardiochirurgico, la terapia intensiva post-operazione, la struttura di emodinamica, ecc.) sono dislocate al polo opposto dell ospedale e ciò non farebbe altro che aumentare il disagio dei nostri bambini. Risulta difficile comprendere il perché si voglia modificare una realtà ben funzionante e apprezzata dall utenza: portare a compimento la ristrutturazione prevista dalla Direzione Sanitaria di Niguarda riteniamo sia motivata dal fatto che l obiettivo non è ottimizzare la funzionalità di un reparto che a tutt oggi lavora in maniera eccellente, ma di farlo morire di morte naturale per fargli perdere competitività verso le strutture private. Per raggiungere quest obiettivo, si distrugge un area di eccellenza della sanità pubblica quale è la Cardiologia Pediatrica di Niguarda (centro di riferimento regionale e nazionale per le cardiopatie congenite) a favore di un ospedale privato accreditato che cerca di accaparrarsi i pazienti più redditizi (per esempio quelli che hanno bisogno di un intervento chirurgico complesso come i bambini portatori di cardiopatie congenite). Invitiamo la direzione aziendale dell Ospedale di Niguarda a rivedere il piano di riorganizzazione della Cardiopediatria! I bambini sono il nostro futuro! Ecco perché firmare la petizione per il mantenimento della struttura erché è importante dire no alla chiusura di un altro reparto, la PCardiologia Pediatrica? Per un motivo così semplice da risultare incredibile: la salute e la sicurezza di bambini che, per la cecità di una direzione (non possiamo pensare nemmeno lontanamente che ci sia malafede!), si vedono spostare un reparto di Cardiologia Pediatrica lontano da quelle strutture (emodinamica, camera operatoria di cardiochirurgia, cardiorianimazione) che garantiscono a questi piccoli pazienti l appropriato soccorso in caso di emergenza. Non ci possono essere attenuanti per amministratori così poco avveduti, da non ascoltare la Rappresentanza sindacale unitaria (Rsu) e tutte le organizzazioni sindacali, mediche e non, che all unisono hanno bocciato questa proposta di spostamento e si sono trovate concordi nel portare davanti al prefetto la direzione generale su questo punto. I professionisti sanitari tutti sono abituati ad agire e pensare nell interesse e a salvaguardia dei pazienti e nessuno di loro può accettare che la vita anche di un solo bambino venga messa a repentaglio da chi per formazione (o forse per deformazione!) segue altre vie di pensiero e altri interessi. Fermiamoli raccogliendo le firme di tutti quei cittadini che vogliono esprimere la solidarietà a questa comunità di piccoli cardiopatici, perché nella difesa dei diritti delle minoranze si misura la civiltà di un popolo! Yael studio di Mosaico Realizzazione di mobili ed oggetti in mosaico Corsi di mosaico contemporanei: Tecniche di taglio Posa Stuccatura Realizzazione di un oggetto a scelta del corsista via Antonio da Saluzzo, 27 (zona Niguarda) Tel DITUTTO DIPIÙ MERCATINO DELL USATO Per chi vende: Puoi vendere tutto quello che vuoi esponendo gratuitamente la merce e il tuo ricavato sarà: 65% su arredamento, elettrodomestici, vecchi mobili 50% su abbigliamento, oggettistica e libri. 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4 VIABILITÀ/2 Traffico caotico a Niguarda: che fare? Ecco il parere di chi lavora o risiede nel quartiere rmai la Sin-Gronda Nord è aperta da Odiversi mesi, la viabilità intorno all ospedale è di fatto completata e i cantieri sono stati quasi tutti rimossi. Vi proponiamo, dopo le nostre considerazioni pubblicate nei mesi scorsi, i pareri di Carla Scanziani, residente a Niguarda, e Celestino De Brasi, sindacalista dell Ospedale. Carla Scanziani, qual è la situazione attuale del traffico a Niguarda? Basta sentire i commenti dei tassisti quando devono entrare a Niguarda per capire che qualche cosa non va. Chi proviene dal centro prima trova l ostacolo Gronda Nord, una specie di autostrada-barriera, e il divieto di accesso in via Graziano Imperatore con conseguente deviazione a destra per immettersi in via Danzi. Chi proviene da Bresso viene deviato in via Achillini. Da via Giuditta Pasta il traffico ha raggiunto una tale intensità nelle ore di punta che all angolo fra via Val di Ledro e via Hermada si formano code chilometriche. Non si capisce perché sia stata chiusa una parte di via Pasta impedendo il traffico per l Ospedale. Gli abitanti di via Cecchi, Adriatico e Maestri del Lavoro sono obbligati a percorrere via Palanzone per immettersi in via Ornato. Un quadro desolante cui si deve aggiungere che le linee 4 e 5, le cosiddette metrotranvie, in realtà tram vecchi e jumbo, arrivano sino al confine di Milano e poi tornano indietro senza apparenti motivi. A Niguarda sono stati costruiti recentemente 500 alloggi, pari a circa mille nuovi residenti, tutti concentrati sull asse Palanzone/Ornato e nessuna modifica al sistema viario è stata pensata per alleggerire la nuova ondata di traffico. Molti, come Lei, si sono scagliati contro la Sin la cui realizzazione ha comportato la chiusura della via Pasta. È questa la causa principale del traffico convulso a Niguarda? La Gronda Nord è una vera autostrada realizzata nel tratto più facile, mentre per il superamento di viale Fulvio Testi tutto è ancora da pensare. Attualmente la strada è scarsamente frequentata in quanto non ha sbocco ma un domani sarà percor- Viali Sarca e Testi Zoo di papponi e spacciatori Lorenzo Meyer individuare le strategie migliori per contrastare i problemi Pderivanti dalla microcriminalità i mezzi di comunicazione di massa (televisione, radio e giornali) si stanno occupando in modo particolare di come effettuare un controllo più efficace del territorio metropolitano. In particolare il governo Berlusconi avrebbe l intenzione di servirsi di gruppi di privati cittadini, le famose ronde, per meglio pattugliare le zone a rischio. Cittadini che, con il telefonino in mano, dovrebbero avvertire le forze dell ordine ogni qualvolta vedessero qualcosa di sospetto. Il provvedimento in realtà potrebbe stimolare molti interrogativi. Non si capisce infatti per quale motivo le forze dell ordine non ricevano i fondi necessari per garantire un migliore controllo del territorio (a causa della mancanza di finanziamentinon ci sono in giro volanti della polizia specie nei quartieri di periferia perché bisogna risparmiare sul pieno di carburante e sulle riparazioni alle automobili) e invece si scelga di impiegare persone la cui professionalità in materia di sicurezza sarebbe tutta verificare e che comunque hanno anch esse un costo per i contribuenti. Oltretutto con il rischio che eventuali passi falsi delle ronde, invece di semplificare, pesino ancora di più sulle spalle delle forze dell ordine. Non solo. Se immaginiamo di pattugliare la nostra zona un venerdì sera qualunque sappiamo già da subito che il nostro telefonino diventerebbe bollente. Tra prostituzione, spaccio di droga e schiamazzi vari saremmo in contatto con il nostrio cellulare tutta la notte con le forze dell'ordine, le quali per mancanza di mezzi non potrebbero certo intervenire a ogni chiamata. Polizia e Carabinieri conoscono benissimo le zone del crimine, ma sono costretti a darsi delle priorità. La soluzione più semplice sarebbe quindi quella di trovare i fondi necessari per aiutarli a fare al meglio il loro lavoro, invece di spendere inutilmente i soldi dei contribuenti. Anche perché in fondo l interessamento dei cittadini c è già. Noi di Zona Nove, per esempio, abbiamo già le nostre ronde gratuite. Sono i cittadini che spesso ci segnalano situazioni o zone di pericolo. Sullo scorso numero due nostre lettrici hanno denunciato con tanto di documentazione fotografica lo scempio dei giardini di via Grimm dove la sera le prostitute consumano i loro rapporti sullo scivolo sul quale i bimbi della confinante scuola materna ed elementare giocano nel pomeriggio. I preservativi e i fazzoletti che coprono i giardini sono la fotografia desolante di quello che accade durante la notte. Sempre in tema di prostituzione nel settembre del 2007 il nostro giornale pubblicò la lettera dei condomini di viale Fulvio Testi 210 (a pochi metri dai giardini di via Grimm) che denunciava il dilagare del fenomeno lungo tutta la strada che percorre lo stabile. Nonostante siano passati quasi due anni e nonostante l ordinanza del Comune di Milano del novembre 2008, che prevede per le prostitute multe fino a 500 euro, la situazione non è cambiata. Fulvio Testi e Sarca rimangono sempre viali ad alta concentrazione di prostituzione. Alessio Seminario sa dal traffico pesante, con grandi problemi di inquinamento anche acustico. La chiusura della via Giuditta Pasta è solo la conseguenza di una visione della viabilità miope e senza coraggio. Che fare per tornare a respirare? Di proposte e di raccolte di firme ne sono state fatte: rendere percorribile via Tremiti alleggerendo così il traffico di via Palanzone; rendere via Ornato a senso unico in entrata a Milano, congiungersi con via Bauer, smaltendo il traffico verso viale Suzzani; il traffico proveniente dal centro Città e diretto a nord,dovrebbe entrare nella Gronda e utilizzare via Giuditta Pasta, ovviamente raddoppiata, sino all incrocio con via Vincenzo da Seregno; via Ornato e via Graziano Imperatore devono essere riservate al tram ed al traffico locale; istituire l isola pedonale Passerini/De Calboli/Ornato/Bauer, facendo rifiorire il Centro Storico congiuntamente con la ristrutturazione della Villa Trotti; realizzare un grande parcheggio sotterraneo al capolinea delle linee 4 e 5. Quali sono gli altri punti di sofferenza a Niguarda? Niguarda soffre nelle ore di punta, dalle 7,30 alle 9,30 e dalle 16,30 alle 19.30, ovvero le fasce orarie di trasferimento dei lavoratori. Nel resto della giornata la situazione è vivibile. Vi è il problema delle auto in sosta su ambo i lati delle strade con il restringimento della carreggiata percorribile. E il sabato non si trova un posto auto pur essendoci nel quartiere ancora molti box invenduti. Celestino De Brasi, parliamo di traffico in vicinanza dell Ospedale. Qual è la situazione? Il traffico intorno all ospedale è diventato insostenibile ed alquanto caotico, specie nelle ore di afflusso del personale che si reca in ospedale per iniziare il proprio turno.a ciò si deve aggiungere la contemporaneità di un maggior accesso degli utenti delle prestazioni di diagnosi e cura, che coincide con i momenti di maggior traffico cittadino. Il tutto aggravato dal traffico dell ora di punta inca- SICUREZZA nalato in una sorta di circumnavigazione dell ospedale. Oltre al disagio per la cittadinanza si riscontra maggiore difficoltà per le ambulanze con l aumento del rischio per i pazienti trasportati. Secondo lei la causa del traffico caotico è la Sin? Sicuramente la chiusura delle vie Pasta e Moreschi ha peggiorato la situazione, in quanto costringe chi proviene dalle zone nord di Milano ad un percorso senza alternative all Enrico Fermi ed alle strade Val di Ledro, Hermada e Ornato. Le uniche alternative descritte e di fatto esistenti sono tutte situazioni comunque inadeguate a smaltire il grande afflusso di traffico cittadino. Gli svincoli creati con doppi semafori e la chiusura della via Moreschi sono aggravanti che comportano confusione e disagio ed una grande esposizione a rischio per i pazienti in condizioni critiche che hanno bisogno di cure in condizioni di emergenza. Quali soluzioni dovrebbero essere adottate? È indispensabile la riapertura della via Giuditta Pasta e il ripristino della via Moreschi. Tale scelta ripristinerebbe la continuità della viabilità, in particolare verso il pronto soccorso. Inoltre, ciò porterebbe alla maggior scorrevolezza del traffico cittadino con riduzione dell inquinamento, la riduzione degli incolonnamenti, la riduzione dei tempi per lo stesso accesso al pronto soccorso in caso di emergenza. Poi occore modificare i punti logistici di accesso al pronto soccorso in quanto i due semafori esistenti complicano il movimento dei mezzi creando il blocco della circolazione. Sarebbe anche opportuno creare una corsia preferenziale per le ambulanze. Infine procurare finalmente un mezzo di trasporto pubblico di collegamento tra la città e il pronto soccorso. Non solo. Che fine ha fatto il progetto della metropolitana previsto qualche anno fa per collegare l ospedale direttamente con la città? Non siamo il San Raffaele, cui è stato creata una linea di metropolitana personalizzata, ma forse il Niguarda per la città di Milano meriterebbe un po più di attenzione dagli amministratori pubblici. Nuova Bicocca Scorrerie di baby gang Primo Carpi prassi consolidata del nostro giornale evidenziare ogni mese in pri- pagina, nel box termometro della criminalità, alcuni dati rive- Èma latori della sicurezza in zona. Si tratta del numero delle rapine, dei furti e degli scippi, fornito alla fonte dal presidio dei carabinieri di viale Fulvio Testi 119, confrontato con lo stesso periodo di un anno fa. Le cifre degli ultimi mesi sembrano rassicuranti, ma evidentemente sono una soltanto delle facce del problema. Non per nulla sullo stesso numero (quello scorso di marzo) le cifre rassicuranti in prima pagina contrastavano singolarmente con l articolo di Angelo Longhi sulla delinquenza a Niguarda. Forse perché la fonte dei Carabinieri non dà conto di quanto è registrato dal Commissariato di polizia Greco-Turro o forse perché si parla così tanto in termini di speculazione politica di un emergenza criminalità che i reati effettivi sembrano più di quanto siano in realtà. Comunque sia, accanto alla diffusa e tutt altro che diminuita percezione delle insidie reali della microcriminalità e del teppismo, un altro fronte si sta aprendo nella nostra metropoli. È quello delle baby gang sudamericane (Latin Kings e M18 in particolare). Caratterizzate da alcuni tratti ricorrenti ( provenienza latino-americana dei suoi componenti, look esteriore volutamente stravagante come più berretti a visiera indossati contemporaneamente, pantaloni a cavallo bassissimo, codice d onore autoreferenziale, senso fortissimo della gerarchia al proprio interno e del dominio del territorio nei confronti dell esterno) sono sempre più al centro della cronaca nera. Continuamente alla ricerca della scontro rituale e violento con altre bande, arrivano a frazionarsi in bande al loro interno quando gli avversari esterni scarseggiano, pur di perpetuare i loro modelli di comportamento che richiamano spesso quelli delle guapperie di inizio secolo scoro. Nella nostra zona elementi Latin King hanno fatto comparsa gli scorsi anni negli spazi della zona Bicocca, affollati di giorno e deserti di sera e nei giorni festivi. E ora si assiste a loro apparizioni, ancora intermittenti. Qualche settimana fa una nostra redattrice ha assistito in diretta a un tentativo di proselitismo molto pressante esercitato su un tram semideserto della zona da parte di due Latin Kings nei confronti di un ragazzino sudamericano di dieci-dodici anni. Gli approcci rudemente bonari e gli inviti espliciti alla frequentazione del loro gruppo sono stati intercettati però dalla nostra collega che parla molto bene la loro lingua. Il suo invito a lasciare in pace il ragazzino e un cellulare pronto a chiamare eventualmente chi di dovere in caso contrario, hanno fatto miracoli. I due compari si sono dileguati alla prima fermata. Il commissario di polizia di Greco-Turro, interpellato grazie al pronto interessamento del Consiglio di Zona a cui abbiamo fatto presente il fatto, ha confermato che la presenza di qualche re latino in zona è effettiva, ma ha assicurato che la situazione è sotto controllo e che verranno incrementati i controlli, soprattutto davanti alle scuole. Noi crediamo che queste sfide non si vincono con l intervento repressivo soltanto, ma soprattutto con quello strutturale e urbanistico. Occhi aperti e segnalazioni alle forze dell ordine, comunque, sono sempre i primi elementi di autoprotezione di ogni collettività. 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5 URBANISTICA itoli allarmistici sulle cronache milane- dei principali quotidiani hanno ri- Tsi chiamato l attenzione anche dei cittadini della nostra zona: Battaglia per la Milano del 2030, Nuovi quartieri al posto di parchi e stazioni. Anche noi un po preoccupati, abbiamo chiesto a Beatrice Uguccioni, presidente del nostro Consiglio di Zona, di tranquillizzarci. La incontriamo ad Affori, mentre assiste alla mostra fotografica sulla Giordania di Luca Simi, l architetto del CdZ cui chiediamo spesso informazioni. La nostra chiacchierata diventa presto a tre voci e poi a quattro, quando si aggiunge anche il consigliere Giovanni Faregna, di professione ferroviere. Che cosa c è di vero in questi titoli allarmistici? Di ufficiale non c è niente. Tutto quello che sappiamo è ciò che è apparso sui giornali, e cioè una dichiarazione di intenti del Comune di usare aree dismesse delle ferrovie dello Stato a scopi edilizi. Non c è ancora un progetto e il Consiglio di Zona non è stato ancora informato, né gli è stato richiesto un parere. Comunque, onde evitare che sia ormai troppo tardi per fare qualunque cosa quando ce lo chiederanno, è bene che si inquadri il problema fin da subito. Si parla di aree dismesse, cioè non utilizzate dalle Ferrovie, quindi nessun pericolo per le linee in esercizio: oggi a Milano, in realtà, si usano si e no il 40% delle aree di proprietà delle Ferrovie. La storia risale agli anni ottanta, quando le Ferrovie vinsero un ricorso Intervista con presidente e consiglieri del CdZ 9 Cemento sulle aree dismesse delle ferrovie In zona interessati gli scali di Greco e Farini Milioni di metri cubi in più a Milano avranno un impatto traumatico sul mercato immobiliare, sulle dimensioni della città e sulla vita dei milanesi. Dobbiamo riuscire con la collaborazione dei cittadini a esprimere delle idee, dei progetti circa la destinazione e l uso di queste aree, in modo da fissare dei vincoli, dare delle guide e partecipare alle decisioni fin dall inizio. Sergio Ghittoni contro il Comune per le aree di sua proprietà della ex stazione delle Varesine e di Certosa, che il Comune voleva vincolare. Il Consiglio di Stato stabilì che gli interessi di un Ente Nazionale, come le Ferrovie, fossero prevalenti su quelli di un potere locale, come il Comune. Le Ferrovie si ritennero quindi in diritto di disporre di quelle aree a proprio piacimento, senza tener conto dei piani regolatori dei singoli comuni. Per far questo le Ferrovie si dotarono di una apposita società, che si chiamò Grandi Stazioni attribuendole la responsabilità della gestione delle aree dismesse. Oggi si è trovato un accordo tra Comune e Ferrovie per l utilizzo di quelle aree. Quale sarà questo utilizzo? Si parla di cementificazione Come dicevo, non c è ancora niente di deciso. Il Comune dice che si adotterà lo stesso criterio usato per le aree industriali dismesse, e cioè il famoso coefficiente uno: un metro quadrato edificato per ogni metro quadrato di terreno, di cui il trentacinque per cento destinato a edilizia sociale. Però, visto che le aree sono immense, si parla di milioni di metri cubi. Pensiamo allo scalo Farini o alla parte inutilizzata della stazione di Greco E allora la domanda è sempre la stessa: chi comprerà tutte queste volumetrie? Cosa ce ne facciamo di tutti questi edifici? Come se non bastasse tutto quello che si sta costruendo all Isola e in tutti gli altri progetti cittadini. Queste cose sono successe anche nei piccoli comuni: ma in quei casi anche le volumetrie sono modeste. Una palazzina di quattro piani in più in un piccolo comune non ne modifica l assetto, ma i milioni di metri cubi in più a Milano avranno un impatto traumatico sul mercato immobiliare, sulle dimensioni della città e sullo stile di vita dei Milanesi. Sui giornali si riportava la notizia che si sarebbe edificato anche al posto di parchi previsti e mai realizzati. No, no. Si tratta della stessa cosa. Alcune aree dismesse, come quella dello scalo Farini erano state destinate originariamente a verde pubblico, cosa che non si è mai realizzata. Oggi non se ne parla più, e da qui i titoli dei giornali, ma si parla sempre delle stesse aree. Qual è la posizione del Consiglio di Zona su questi temi? La cosa che ci preme di più è di non essere sempre colti di sorpresa a cose fatte. Dobbiamo riuscire con la collaborazione dei cittadini a esprimere delle idee, dei macro progetti circa la destinazione e l uso di queste aree, in modo da fissare dei vincoli, dare delle guide e partecipare alle decisioni fin dall inizio, con il coinvolgimento della popolazione. Avere almeno la forza di indirizzare e influenzare le scelte, in tutte le aree di nostra competenza, come Greco e lo scalo Farini. Poi spetterà al Comune decidere se tenerne conto, ma almeno il nostro dovere l avremo fatto. Via Arbe, Milano Tel Fax milanonord@infortunistica.it Dott. Leopoldo Mastrangelo Medico Chirurgo Specialista in GERIATRIA (MALATTIE DEGLI ANZIANI) Studio: viale Fulvio Testi 1 - Milano Tel Cell I lavori alla Villa Trotti di via Passerini Angelo Longhi bbiamo sentito Giovanni Poletti, presidente della Cooperatica AEdificatrice di Niguarda, per capire che tipo di lavori sono previsti alla cascina annessa alla Villa Trotti (vedi foto a destra). Avete avviato i lavori di ristrutturazione dell area? Sulla cascina abbiamo dovuto fare un intervento urgente per due motivi. Prima di tutto perché a causa della neve alcune tegole si erano smosse e abbiamo pensato bene di mettere in sicurezza l area per prevenire qualsiasi tipo di problema. Infatti il tetto è molto vecchio e fatiscente. Inoltre abbiamo dovuto far sgomberare le persone che avevano ripreso a viverci dentro nonostante il pericolo. Nel contempo lo abbiamo ancora una volta ripulito dai rifiuti che vi si erano accumulati. Adesso l obiettivo è abbattere la parte di cascina adiacente alla Villa Trotti, che ormai è cadente e non ha alcun valore storico, e pensiamo di farlo entro l estate al fine di mettere in sicurezza Villa Trotti. Nel frattempo stiamo facendo i sopralluoghi e anche le valutazioni circa la realizzazione di alloggi o quant altro è possibile realizzare nell area, cercando ovviamente la collaborazione di qualche Ente che ci possa dare una mano perché il costo di questa operazione (escludendo il terreno che è già di proprietà della Cooperativa) è stato valutato in milioni di Euro). Infine stiamo cercando di recuperare la cappelletta che c è dietro l edicola, anche se purtroppo sembra troppo compromessa. Porte blindate Tapparelle di ogni tipo Serramenti in alluminio e all/legno Porte per interni Zanzariere Opere da fabbro Cancelli in ferro Produzione propria - Show-Room Telefono Show-Room - Via Val Furva 4 Laboratorio via Ampère 2 - Paderno Dugnano OTTICA LUCA Tram 4-5 Il sole è fonte di vita, ma, preso a grandi dosi, può essere nocivo non solo sulla pelle ma anche sugli occhi. P.zza Belloveso 2 - Milano - Tel. 02/ Loris Vittori e C. 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6 POLITICA Ospite in zona, Filippo Penati parla dei problemi della città Alessio Seminario ercoledì 25 marzo ul- scorso Filippo Mtimo Penati, presidente della Provincia di Milano, è stato ospite di un incontro pubblico alla Casa di Alex in via Moncalieri 5. Vi proponiamo una sintesi del suo intervento. Sì alla città metropolitana È da tempo che dico che l Amministrazione Provinciale deve sciogliersi per dare vita alla Città Metropolitana. Sono pronto, in caso di rielezione, a ricoprire il mandato per soli 2 anni per poi nel 2011 andare a votare, in concomitanza con la scadenza del mandato assegnato a Letizia Moratti, per l elezione dell organo di governo della Città Metropolitana. Contro la crisi soldi veri, come facciamo noi La Giunta da me presieduta ha colto per prima l arrivo della crisi nella nostra Provincia. Il nostro tessuto produttivo è composto da piccole e piccolissime imprese che stanno soffrendo più di tutte la recessione. Ma la sofferenza riguarda anche lavoratori atipici, manager, artigiani e commercianti. Ci vogliono soldi verissimi per la cassa integrazione e gli ammortizzatori sociali e invece il Governo promette ma le risorse latitano. Le piccole imprese non anticipano ai lavoratori i soldi della cassa integrazione perché le banche hanno tagliato loro i finanziamenti e così le famiglie soffrono ancor di più la crisi. Noi come Provincia abbiamo firmato un accordo con le banche perché anticipino ai lavoratori in cassa integrazione i soldi loro spettanti ad interessi zero. La Provincia già ad ottobre ha stanziato ben 25 milioni di euro a favore di famiglie, imprese e persone in estrema povertà. Molte persone che si rivolgono alla nostra Istituzione hanno problemi con il pagamento degli affitti e dei mutui. Abbiamo messo a disposizione delle Aziende un contributo per ogni lavoratore di nuova assunzione o che passa da un contratto a tempo determinato a indeterminato. L Expo in ritardo Contro la crisi economica, il Governo non sta facendo nulla. Lampante è l esempio dell Expo. È ormai trascorso un anno dall assegnazione della manifestazione a Milano e non abbiamo concluso nulla. E i lavori per l Expo erano sicuramente una misura anticiclica mentre quando partiranno, se partiranno, saremmo già fuori dalla recessione. Ecopass, facciamo il referendum Anche sull Ecopass la Moratti non ha governato bene. Quando ha proposto il ticket di ingresso si parlava di area a pagamento più vasta e di un piano parcheggi collegato. Poi il Sindaco è andata avanti da sola bloccando solo una piccolissima porzione di territorio e i risultati fallimentari sono sotto gli occhi di tutti. Milano ha la maglia nera dell inquinamento ma il sindaco Letizia Moratti si difende affermando che ha ridotto la congestione del traffico. Ma allora questo Ecopass è una tassa antinquinamento o antitraffico? La Giunta Provinciale sta valutando di lanciare un referendum popolare sull Ecopass da tenere, per non gravare sulle casse statali, lo stesso giorno in cui si svolgerà il referendum nazionale sulla legge elettorale. Sicurezza, stanziato mezzo miliardo In merito alla questione sicurezza il Partito Democratico deve stare dove c è il popolo, parlare di sicurezza e ascoltare la gente. Io non mi vergogno di essere chiamato leghista di sinistra. Io non sono leghista ma rispetto i leghisti e cerco di convincerli a cambiare idea e votare per noi. Sulla sicurezza io non ho paura delle parole. E la parola ronda non mi fa paura se è formata da Carabinieri e Poliziotti in congedo. Il Ministro Maroni vuole dare soldi per fare corsi di formazione per le ronde e poi taglia i finanziamenti alla Polizia. E la direttiva per cui i medici possono denunciare i clandestini? È dannosa perché accresce il rischio di contagio ed illusoria perché le denunce non servono a nulla. Sulla sicurezza l Amministrazione Provinciale ha stanziato 500mila euro per i lavori socialmente utili. Con questi soldi noi proponiamo di assumere 300 lavoratori da inserire nei commissariati e nei presidi di polizia locale per svolgere le attività amministrative e liberare così 300 agenti da dislocare sul territorio per meglio presidiarlo. OSPEDALE Tutti i medici contro Maroni Noi curiamo, non siamo spie Rifiutarsi, come vorrebbe il ministro, di curare le persone, anche se clandestine, è contro i basilari diritti dell uomo e può aumentare il rischio di epidemie. Andrea Bina medici devono denunciare i clandestini che si recano al- per farsi curare. Lo ha stabilito Roberto Maroni, Il ospedale ministro degli Interni ed esponente di punta della Lega. Il provvedimento, oltre che essere odioso nei confronti degli stranieri e lesivo dei diritti dell uomo, può mettere seriamente a rischio la salute di tutti noi, perché invoglia i clandestini a non andare dal medico diffondendo di conseguenza malattie infettive anche gravi. I numeri parlano chiaro: crollo del 20% degli accessi degli extracomunitari ai pronto soccorso dopo l entrata in vigore della trovata leghista. Contro questa scelta si sono schierati i medici, i sindacati e molte Regioni, compresa la Lombardia. Siccome fra alleati non ci si sbrana, il Pirellone ha emanato una circolare a tutti gli ospedali milanesi con precise indicazioni in merito all assistenza sanitaria agli extracomunitari. Cosa dice la circolare? Per i cittadini stranieri senza permesso di soggiorno è prevista la totale esenzione del pagamento dei ticket. Insomma la circolare incentiva gli stranieri con problemi di salute a recarsi in ospedale. Proprio l esatto contrario, a dire della Cgil e dei medici cattolici dell Amci, di quanto vorrebbe il ministro Maroni. All ospedale di Niguarda a capo del Pronto soccorso, c è Daniele Coen, che si definisce il medico degli invisibili, cioè di coloro che, privi di permesso di soggiorno, in condizione fisiche ed economiche disagiate, si rivolgono alla struttura da lui gestita. Qui da sempre il foglio di carta non conta perché i medici curano chi sta male, senza distinzioni di lingua, sesso, religione e status civile. Queste donne e uomini, invisibili alle istituzioni, si rivolgono al Niguarda perché sanno di non essere denunciati. Fra l altro per il medico capire se il paziente è un clandestino è importante perché serve per valutare se, una volta dimesso, potrà contare sull aiuto del medico di base oppure sarà abbandonato a se stesso. E il clandestino lo si riconosce perché solitamente, anche in caso di patologia acuta, aspetta il sabato e la domenica per recarsi al Pronto soccorso, visto che durante la settimana lavora in nero, anche se malato, e non può chiedere un permesso per recarsi in ospedale. Inoltre le malattie infettive sono in aumento, tubercolosi in primis, e il rischio fuga dal Pronto soccorso rischia di creare seri danni a tutta la popolazione, come si è detto. I medici non devono denunciare nessuno ma curare. Il compito di fare rispettare la legge e le normative vigenti spetta alla Magistratura e alle Forze di Polizia! E alla fine lo hanno capito anche 101 deputati del PdL che, colti da un sussulto di umanità e responsabilità, hanno sottoscritto una lettera indirizzata a Berlusconi, nella quale si chiede di stralciare la norma dei medici spia. Vedremo come andrà a finire la vicenda. Un fatto comunque è certo: con questa norma è stata spostata un po più in alto l asticella dell odio e della discriminazione razziale, gettando nella mischia anche neonati e bambini. Anche nel ventennio si era partiti con un provvedimento ad hoc contro una categoria e poi sappiamo bene come è evoluta la normativa. Protesta la scuola di via Bussero per la mancata ristrutturazione Il servizio di Antonella Loconsolo a pag. 17. Chiuso domenica a pranzo Dal lunedì al venerdì menù di mezzogiorno a 11,50 compresi 1/2 minerale e caffè Si accettano ticket sul menù di mezzogiorno Pizza in forno a legna Si organizzano pranzi e cene di lavoro Viale Sarca 73 - Milano - Tel di Angela Grande ABBIGLIAMENTO Uomo - Donna MILANO - Via Pianell 47 Telefono Viale Sarca 163 (angolo via Rodi) Milano Tel Tel NUOVA IDEA Buona Pasqua alla clientela Parrucchieri Orario: da martedì a giovedì ore venerdì ore sabato ore venerdì e sabato su appuntamento LA PIÙ GRANDE ESPOSIZIONE DI FALSI D AUTORE E QUADRI ORIGINALI DI AUTORI MODERNI Van Gogh Monet - Klint Caravaggio Bruegel - Renoir Fiamminghi CUCINA SPECIALITÀ CAMPANE Via Pianell, 43 - Tel SEMPRE APERTO Ritratti e dipinti su commissione INGRESSO LIBERO APERTO TUTTI I GIORNI COMPRESO SABATO DOMENICA E FESTIVI Orari: dalle 10 alle 13 dalle 14,30 alle 20 Galleria Maria Sidoli Via Trescore 3 (P.le Istria) MM 3 (Zara) Tram Bus 42 Milano - Tel. 330/ Lista nozze ONA NOVE 6 GIORGETTI: via Pianell, 63 - Ottici Optometristi al servizio della tua visione

7 DECENTRAMENTO a cura di Daniele Cazzaniga Presunto scandalo dei rimborsi ai consiglieri del CdZ 3 Ma nella nostra zona come siamo messi? Rispondono Roberto Clerici e Mattia Stanzani, rispettivamente capogruppo di Fi e Pd. abato 14 marzo il Corriere della Se- portava alla luce una nuova sup- Sra posta truffa ai danni del Comune perpetrata dai consiglieri di zona 3 mediante rimborsi gonfiati. E al Consiglio di Zona 9 come siamo messi a questo proposito? Abbiamo intervistato in merito i capogruppo di Fi e Pd, rispettivamente Roberto Clerici e Mattia Stanzani, per capire meglio l oggetto del contendere e, soprattutto, sapere se il nostro parlamentino è immune da fatti di tale gravità. Suppongo siate al corrente dello scandalo dei rimborsi gonfiati scoppiato in CdZ 3. Si parla di rimborsi di spese chilometrici che moltiplicano anche per 5 volte l indennità dei consiglieri. Cosa ne pensate? Clerici: Non riesco a pensare che ci siano delle persone che studiano come far soldi nei Consigli di zona. Non mi risulta che sia possibile richiedere rimborsi chilometrici, in ogni caso è immorale. Stanzani: Ho letto l articolo e a dire il vero l ho trovato un po superficiale. Ristabiliamo la verità in modo da chiarire ai cittadini quanto percepiscono i consiglieri di zona. A quanto mi risulta è una bufala il fatto che i consiglieri di zona godano di rimborsi chilometrici. In zona 9 nessuno ha mai percepito un centesimo di tali rimborsi. Come vengono calcolati i compensi dei consiglieri? A quali benefit o rimborsi hanno diritto? Clerici: Ogni consigliere in base alla presenza in Consiglio o in Commissione, percepisce un gettone pari a 40 euro per un massimo di 500 euro al mese, ma chi ci riesce? Stanzani: I consiglieri percepiscono un gettone di presenza di 60 euro lordi a seduta di commissione o di consiglio, con un massimo di 11 gettoni mensili. A ciò, per quanto riguarda il Partito Democratico, a tutto il Gruppo viene detratta la percentuale del 20% che viene devoluta ai circoli territoriali (questo serve a contribuire trasparentemente a far stare aperti i circoli, pagare le bollette, fare iniziative politiche, stampare i volantini ). Infine tutto ciò che si percepisce in CdZ va a sommarsi all imponibile fiscale del proprio reddito su cui si paga, in base alla propria fascia di reddito, un ulteriore 10% circa. Fatti bene i conti un consigliere del mio gruppo al netto di tutto ciò, lavorando 11 sere al mese percepisce puliti su base annua circa 250 euro mensili. Troppi? I consiglieri non hanno diritto a nessun benefit o rimborso (una volta c era lo sconto del 50% sull abbonamento annuale Atm che è stato abolito). In CdZ non c è nemmeno la possibilità di connettersi a internet per attività istituzionali. Sempre in zona 3 la polemica innescata dalla mozione di un giovane consigliere di Fi ha messo in luce anche la voce relativa alle ore di permesso rimborsate dal Comune di Milano alle Aziende datrici di lavoro dei consiglieri di zona o la questione del gettone di presenza percepito facendo capolino in CdZ senza fornire un concreto contribuito alla commissione zonale o al consiglio. Anche in CdZ 9 imperversa questo malcostume? Clerici: È previsto dalla Legge che un lavoratore, che partecipa al Consiglio di zona, abbia diritto a un giorno di permesso retribuito il giorno del Consiglio mentre per le Commissioni, per essere valido per il gettone, deve partecipare ad almeno la metà della seduta. Quindi tutto normale. Stanzani: La legge permette per tutti coloro che svolgono cariche pubbliche di assentarsi dal posto di lavoro portando il relativo giustificativo di presenza in consiglio o in commissione. Correttamente il datore di lavoro non può essere gravato da ciò e viene rimborsato del tempo che il consigliere è assente (qualche ora per le commissioni, la giornata intera per il consiglio). Io non faccio il moralista su chi usufruisce di questi permessi (personalmente non ne usufruisco), l importante è che se vengono richiesti essi debbano essere impiegati per svolgere l attività istituzionale per i quali vengono concessi. I consiglieri della maggioranza di centro-destra del CdZ 3 hanno evidenziato che l amministrazione comunale è la prima imputata di questo malcostume perché manca un vero decentramento dotato di poteri decisionali. Condividete questa posizione o per voi c è anche dell altro? Ci risulta che sia allo studio una nuova bozza di statuto che assegna più poteri al decentramento. Nel caso fosse vero potete fornirci un primo sommario giudizio? Clerici: Purtroppo da anni si discute della riforma sul decentramento senza mai arrivare a una definizione precisa. L Amministrazione comunale anche sull ultima proposta non delega nessun potere ai CdZ. Pertanto, il nostro parere rimane negativo. Faremo nuove proposte. In ogni caso, non ha nessuna colpa il Comune se alcuni consiglieri sfruttano la loro carica dimenticando che rappresentano i cittadini della propria zona. Stanzani: Per quanto riguarda il decentramento siamo di fronte a un ennesimo fallimento da parte dell amministrazione Moratti. La sostituzione dell assessore Colli con Mascaretti è indice della inefficienza dell attività fatta o meglio non svolta dalla senatrice. Confidiamo che l attuale responsabile del decentramento, anche per il fatto di venire dall attività politica svolta nelle zone, si impegni delegando realmente attività operative: a partire dalla manutenzione del verde a quella della viabilità ai poteri che dovremmo avere in materia di concessioni edilizie e indirizzo per lo sviluppo urbanistico. Dal 1990 mutui prestiti personali Per appuntamento telefonare Fax Viale Rodi Milano Mercato di via Valfurva: al via i lavori di ristrutturazione Riceviamo dai Circoli Pd della zona 9 e volentieri pubblichiamo. ono anni che i cittadini, i commercianti e le forze politiche di Scentrosinistra chiedono a gran voce una completa ristrutturazione di questa importante struttura commerciale che, per vocazione e tradizione, dovrebbe permettere l acquisto di generi di prima necessità a prezzi calmierati. È dal lontano novembre 2006 che l ex assessore al commercio Tiziana Maiolo ha assicurato una tempestiva e radicale opera di messa in sicurezza della struttura, ma abbiamo dovuto attendere gennaio 2009 per passare dalle parole ai fatti. Nei primi giorni di luglio 2007 la maggioranza di centrosinistra che governa il Consiglio di Zona 9 ha approvato una delibera che chiedeva all allora assessore Tiziana Maiolo un immediata ristrutturazione del mercato, struttura che ha raggiunto un intollerabile stato di degrado edilizio ed impiantistico. L ex assessore nel mese di ottobre 2007 ha assicurato che la ristrutturazione del mercato di via Valfurva/Moncalieri è tra le opere pubbliche prioritarie a carico del bilancio 2007 e che avrebbe completato le varie procedure tecniche e amministrative entro novembre 2007 per avviare quanto prima i lavori. I circoli del Pd di Prato-Bicocca e Rigoldi-Niguarda ringraziano il consiglio di zona 9 per il prezioso lavoro svolto e annunciano che, nonostante i tanti mesi persi a causa dell Amministrazione Comunale, finalemente sono iniziate le opere di ristrutturazione. Raggiunto questo primo importante obiettivo bisogna adesso vigilare, con i commerciantio del mercato comunale e con i consiglieri di zona, sul rispetto dei tempi di esecuzione dei lavori, sulla qualità delle opere che verranno realizzate e sugli standard di sicurezza all interno del cantiere. I circoli del Pd ritengono che i cittadini dei nostri quartieri non possano più sopportare ritardi o lavori scadenti in questa importante struttura di vendita da troppo tempo abbandonata a se stessa. GAZZINI TRASPORTI di Gazzini Marco Trasporti, traslochi smontaggio e rimontaggio mobili Imballi professionali e massima serietà Via Hermada Milano Tel. Fax: Mob marco.gazzini@fastwebnet.it Il mercatino di primavera ormai una tradizione, con aprile ritorna il Mercatino Èdi primavera presso il Centro Parrocchiale della Parrocchia di San Giovanni Battista alla Bicocca, Viale Fulvio Testi 190. Le signore della Bottega creativa del mercoledì vi aspettano nei giorni 23, 24, 25 e 26 aprile. Troverete lavori da loro ideati e realizzati artigianalmente. Il ricavato sarà destinato ai bisogni della Parrocchia. Convegno sul volontariato enerdì 3 aprile, ore , presso le Acli reg. (g.c.), via VLuini 5, il Sicomoro, in collaborazione con Quarta Fase e La Fabbrichetta, organizza un convegno su Volontariato, associazionismo, terzo settore in Europa. Interviene l on. Patrizia Toia, europarlamentare, relatrice del rapporto UE.Contributi di: Marco Granelli, presidente di CSVnet, Gianni Bottalico, presidente provinciale delle Acli, Piervito Antoniazzi, La Fabbrichetta. Modera: Paolo Cova. FANTINI Gioielli Argenti Orologi attuali delle migliori marche Viale Sarca 187 tel PIZZERIA - RISTORANTE - TAVOLA CALDA Pizze al trancio da asportare e da gustare sul posto Birre alla spina dal 1975 ARIA CONDIZIONATA chiuso il lunedì Milano - via Val Maira,11 tel TURCHETTI s.r.l. 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8 CORSIVI IN PUNTA DI BIC La meritocrazia mi fa venire l orticaria. E a voi? ontinuiamo il tour nelle parole che mi Cfanno andare in bestia. Checcenefrega, direte voi. Niente, ma siccome la rubrica è mia, e me la gestisco io, beccatevi anche questa. E se volete segnalate per lettera le parole che fanno venire l orticaria a voi. Dunque, in testa alla classifica questa settimana c è meritocrazia. Se ne riempie la bocca Brunetta, se ne riempie la bocca la Gelmini e pure la Mercegaglia. Sui meriti di Brunetta non so cosa dire, so solo che se gli studenti son guerriglieri, lui è il Fulgencio Batista de noantri e preferisco di gran lunga essere genitore del Che. Quanto alla Gelmini, che dire: Ombretta Colli for Arcimboldi s president mbretta Colli e la presidenza della OFondazione Arcimboldi. Altro eclatante caso di meritocrazia. Nel suo curriculum, per giungere a tale ruolo di prestigio, la celebre opera post moderna La s è conquistata l ingresso all albo degli avvocati con un tour tutto compreso a Reggio Calabria. Per ottenere il ministero cosa avrà mai fatto? Chi lo sa, le intercettazioni sono top secret e da parte sua non è mai arrivato un Non ho niente da nascondere, pubblicate pure. Quanto alla Mercegaglia, per quanti meriti possa avere, non mi risulta che sia figlia di un tranviere. Perciò non scassatemi con la meritocrazia, i consigli di amministrazione di oggi vedono gli stessi identici cognomi di quelli di 50 anni fa, e nemmeno i Lapi ne sono esclusi, con tutte le Patrizie e le cocaine annesse e connesse. Filanda : cos è cos è che fa andare la filanda, è chiara la faccenda, son quelle come lei. Che se il marito scriveva Libertà è partecipazione lei correggeva in " Compartecipazione. Tanzi di Parma e Madoff di New York anzi è agli arresti domiciliari nella sua Tlussuosa villa. Madoff soggiorna nel Centro Correzionale Metropolitano di Lower Manhattan. Tanzi è condannato in primo grado a 10 anni, ma visti i tempi della giustizia italiana nonché gli anni terribili scontati girando per il suo parco, leggendo a bordo piscina e mangiando caviale alla faccia dei piccoli risparmiatori ridotti in mutande, quando si arriverà alla condanna definitiva il problema si sarà risolto in modo del tutto naturale. Dal punto di vista finanziario poi, che rischia? Penso proprio nulla, avendo provveduto per tempo a procurarsi un buon commercialista. Madoff rischia 150 anni e 170 miliardi di dollari di risarcimento. Vedremo se poi anche in America sarà proprio così, anche lì chi è ricco se la cava meglio di chi è povero. Ma se uscisse potrebbe avere seri problemi a girare per le strade. Qui Tanzi, se sopravviverà ad una così dura detenzione, di sicuro sarà invitato a Porta a porta e, con le lacrime agli occhi, ci racconterà di come Padre Pio lo ha salvato dalla disperazione. Di là dallo schermo la signora Luisa, il cui conto corrente è stato prosciugato dai bond, commossa si domanderà: Tanzi, chi è Tanzi?" Come disse Sciascia, l Italia è un Paese senza memoria. E anche senza vergogna. Piscina Suzzani, non solo nuoto Ovvero quando lo sport in acqua ci rende più giovani. i sa che stare in mezzo alla gente e divertirsi in Smodo sano ringiovanisce. Ma che addirittura ci potesse rendere più brillanti ed intelligenti è una novità. Non parliamo di svago solitario come può essere un hobby individuale, quale il giardinaggio, ma di svago sociale. È quanto ha stabilito un indagine dell Università College di Londra: gli individui sono più bravi a svolgere esercizi cognitivi quando passano il loro tempo libero in compagnia. Stare insieme dunque è importante perché si possono avere nuove emozioni e fare nuove scoperte. Un modo è quello di fare sport, non camminando o correndo con i paraocchi, soli, in un parco, o allenandosi in casa con le attrezzature oggi in commercio, anche se non c è nulla di male in questo. Anzi, tutto ciò che è movimento giova alla salute, soprattutto se combinata con una corretta alimentazione, migliora la qualità della vita e previene malattie importanti o ne limita gli effetti. Qualcuno ha definito lo sport un investimento sulla salute. Ma sport si associa anche a socialità: giovani e anziani si ritrovano, fanno amicizia, si scambiano esperienze. Per questo, MilanoSport, per soddisfare le esigenze di tutti, ha raccolto la sfida di mettere in condizione tutti di fare sport, attraverso discipline dedicate alle diverse età. Conoscere prevenire curare: è l obiettivo dei Sabati insieme che da quest anno Milanosport dedica alla terza età. Incontri programmati dal Settore Ginnastica Master e dedicati a temi salutistici attraverso i quali le persone (soprattutto gli over 60 ) possono rendersi conto dei tanti benefici che l attività fisica produce in termini di qualità della vita. Sulla base di quanto sopra, sabato 4 aprile, dalle 15,30 alle 17,presso la Piscina Suzzani potremo partecipare alla grande festa (Acquafitness Day dal titolo La febbre del sabato sera : tuffati nelle attività acquatiche al ritmo di musica degli anni 70-80). Questo non è la sola attività che la Piscina Suzzani offre per fare sport e socializzare: un altra iniziativa è la Festa di compleanno per bambini dai 5 agli 11 anni. Potrete invitare quanti piccoli amici vorrete. Dovrete solo portare la torta con le candeline. Il personale del centro penserà a tutto il resto, addobbi e passatempi compresi, tra i quali, giochi in acqua. Maggiori informazioni recandosi direttamente al Diana Roca centro Suzzani, o telefonando al numero Sebbene si sia solo ai primi di aprile, si può inoltre avere una programmazione sui corsi estivi 2009 che si terranno presso la Piscina Suzzani. Nei giorni di lunedì, martedì, mercoledì, giovedì (riservando al nuoto libero maggior spazio nelle giornate del venerdì e sabato) i corsi verranno programmati sul periodo 1 giugno - 23 luglio. A differenza degli anni scorsi non verranno riproposti i corsi di palestra ma vi sarà un ampliamento delle attività legate al Fitness acquatico dove nella programmazione delle lezioni verrà inserita la nuova attività della Palestra in Acqua, che porta benefici cardiovascolari e si avvale di attrezzi come l Hydrobike, i Runner acquatici e la nuovissima Acquafitbike: un allenamento davvero completo, tonificante e divertente. Tra le attività didattiche verrà dato spazio a corsi di Acquafitness nelle giornate del lunedì e del mercoledì mentre l Hydrobike sarà concentrata nelle giornate di martedì e giovedì. L impianto sarà aperto con i seguenti orari: Nuoto libero dall 1.06 al 26.07, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 22 - sabato e domenica dalle 10 alle 20; la Palestra fino al 31 Luglio avrà una fascia orari così impostata: dall 1 giugno al 26 luglio, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 22 (uscita sala 21,30) - sabato e domenica dalle 10 alle 18 (uscita sala 17,30); dal 27 al 31 luglio: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 20. La sala resterà chiusa dall 1 al 23 agosto. C è però anche quest anno il solito disservizio: l impianto, salvo diversa pianificazione della Milano Sport, resterà chiuso in toto dal 3 al 23 agosto. Riaprirà lunedì 24 agosto con orario ridotto (9-19). Infine, anche quest anno la Piscina Suzzani aprirà il suo spazio solare a partire da metà maggio, vestendosi d estate: i giardini che fanno da corona alle piscine coperte, diventeranno spiagge dove verranno poste sdraio e lettini, per rendere più confortevole il soggiorno in città. Un fazzoletto verde dove posare i vostri asciugamani per essere accarezzati e baciati dal sole del Per informazioni chiamate lo o consultate l sito: Nuova apertura punto vendita Cesano Maderno Martin Arreda Outlet info@martinarreda.it GRANDI SCONTI FINO AL 50% PER RINNOVO LOCALI Per la vostra pubblicità su questo giornale telefonate a Franco Tironi tel. 02/ fax 02/ Cell. 347/ Studio tributarista e Amministrazione del personale Consulenza alle società - Ditte individuali e Professionisti Tenuta contabilità Dichiarazione dei redditi Elaborazione buste paga e contributi Consulenza del lavoro Viale Suzzani 19 - Tel Fax dgle@libero.it - Sito: Per la vostra pubblicità su questo giornale telefonate a Franco Tironi tel. 02/ fax 02/ Cell. 347/ IMBIANCHINO VERNICIATORE Lavori garantiti Preventivi gratuiti Tel ALI HOTEL GALA V.le Zara, Milano Tel. 02/ r.a. 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9 ONA NOVE VITA E CULTURA Le vignette di Buona Pasqua alla Colomba della pace (a sinistra) e a tutti i bambini, bianchi e neri (a destra). GLI APPUNTAMENTI DEL MESE a cura di Grazia Morelli Chi intenda far pubblicare proprie iniziative in questa rubrica dovrà farne pervenire notizia entro il 20 del mese precedente l uscita del giornale. GIOVEDÌ 2 APRILE Teatro Verdi Via Pastrengo 16 Tel Casa di Alex Via Moncalieri 5 Teatro degli Arcimboldi Via dell Innovazione 1 Hangar Bicocca Via Chiese Art Action Via Dante 15/A Bresso VENERDÌ 3 APRILE Argomm Teatro Via Graziano Imperatore 40 Biblioteca di Affori Viale Affori 21 Tel La Scighera Via Candiani 131 SABATO 4 APRILE La Scighera Via Candiani 131 Casa di Alex Via Moncalieri 5 DOMENICA 5 APRILE Cine d essai Osoppo Via Osoppo 2 La Scighera Via Candiani 131 MARTEDÌ 7 APRILE La Scighera Via Candiani 131 MERCOLEDÌ 8 APRILE Casa di Alex Via Moncalieri 5 La Scighera Via Candiani 131 VENERDÌ 10 APRILE La Scighera Via Candiani 131 SABATO 11 APRILE La Scighera Via Candiani 131 Art Action Via Dante 15/A Bresso MERCOLEDÌ 15 APRILE La Scighera Via Candiani 131 Alle 21, Teatro Valdoca presenta Misterioso concerto, versi di M. Gualtieri, regia di C. Ronconi. Fino al 5/4. Alle 21, Serata danzante. Tutti i giovedì. Alle 21, Peter Pan il Musical, di J. M. Barrie. Fino al 5/4. Repliche il 16 e 17/4. Breath - The Vertical Words, mostra di A. McCall. Orari: lunedì chiuso, giovedì dalle alle 22, gli altri giorni dalle 11 alle 19. Alle 18.30, inaugurazione della mostra Coca Cola, mon amour. Pins Gadgets Oggetti della collezione di Marzio Rossi. Fino al 9/4. Alle 21, Studio su Cassandra, da Cassandra, di Ch. Wolf, regia di F. Mazza. Fino al 5/4. Alle 18.15, a cura dell Associazione La Camera Chiara: Da piazza Mercanti a piazza Affari, poesie di Bonvesin de la Riva. Alle 22, rassegna I tre usi del coltello, Delitti e canzoni, di e con F. Canciani e S. Covri. Teatro San Giuseppe Alle 21, il Gruppo della Martesana in Pover P.za S. Giuseppe 2 crist in Paradis, musiche di G. Gastaldo, direzione e regia di M. Maratea e P. Tel Cambiaghi. Alle 18, Laboratorio di tamburello siciliano,a cura di F.Tricomi.Alle 22, Canto antico, ospite speciale F. Tricomi. Alle 22, Concerto Blues con Egidio Juke. Alle 15, Grande festa nonni & nipoti. Alle 21.15, film Changeling, di C. Eastwood. Anche lunedì 6/4 alle e Alle 21.30, storie dei bassifondi milanesi, documentario Scerbanenco by numbers e il film di S. Giulidori La mala ordina di F. Di Leo. LUNEDÌ 6 APRILE Casa di Alex Alle 21, Danze popolari. Tutti i lunedì. Via Moncalieri 5 Alle 21.15, Torneo di ping pong... Quello misto. Alle 18, Tao Yoga. Tutti i mercoledì. Alle 21.30, lettura musicale de L amico pazzo, di M. Draghi, a cura di Cappa e Drago. GIOVEDÌ 9 APRILE La Scighera Alle 22, sfida tra poeti Poetry Slam. Via Candiani 131 Alle 22, per la rassegna La Luna storta, Ettore Giuradei. Alle 22, per la rassegna La Luna storta, Luca Ghielmetti. Alle 18.30, inaugurazione della mostra Exotisch + Kitsch, Viaggi Racconti e Roba di dubbio gusto. Fino al 23/4. Alle 21.30, Scatti nei cassetti, proiezione di foto ed esperienze personali. GIOVEDÌ 16 APRILE Teatro Verdi Via Pastrengo 16 Tel VENERDÌ 17 APRILE Biblioteca di Affori Viale Affori 21 Tel Comune di Bresso Centro civico S. Pertini Via Bologna 31 Teatro Sala Fontana Vio Boltraffio 21 Tel Casa di Alex Via Moncalieri 5 SABATO 18 APRILE Casa di Alex Via Moncalieri 5 DOMENICA 19 APRILE Cine d essai Osoppo Via Osoppo 2 LUNEDÌ 20 APRILE Casa di Alex Via Moncalieri 5 VENERDÌ 24 APRILE Teatro della Cooperativa Via Hermada Casa di Alex Via Mioncalieri 5 Teatro Villa Via Fortezza 28 Tel SABATO 25 APRILE Teatro Alle 21, Shock a passo di danza tra Vizi e degli Arcimboldi Virtù, ideato da A. Forte, con la collaborazione di Ph. Daverio e O. Vanoni. Fino al 26/4. Via dell Innovazione 1 Casa di Alex Alle 22, Concerto rock con Hijack. Via Moncalieri 5 DOMENICA 26 APRILE Teatro Villa Via Fortezza 28 Tel Cine d essai Osoppo Via Osoppo 2 Tel Casa di Alex Via Moncalieri 5 MARTEDÌ 28 APRILE Teatro degli Arcimboldi Via dell Innovazione 1 Tel GIOVEDÌ 30 APRILE Biblioteca di Affori Viale Affori 21 DOMENICA 3 MAGGIO Cine d essai Osoppo Via Osoppo 2 Tel MARTEDÌ 5 MAGGIO Teatro degli Arcimboldi Via dell Innovazione 1 Tel Alle 21, il Teatro del Buratto presenta Deserto nero, testo, regia e interpretazione di J. Cappi e R. Coluccini. Fino al 3/5. Alle 18.15, a cura dell Associazione La Camera Chiara: L aria della città rende liberi, poesie di Bonvesin de la Riva. Alle 21,Bresso femminile e singolare.vedi alla voce poetessa, di e con L. Costa. Per informazioni Alle 21, Elsinore e Teatro Iaia presentano Molly B.Tutti i miei sì, da Ulisse di J. Joyce, regia di I. Forte. Fino al 29/4. Alle 22, Concerto jazz con Riccardo Lupi, Alberto Tacchini e Matteo Di Biase. Alle 16, Racconti di storia: Quando gli italiani erano razzisti, con Nedo Fiano. Alle 21.15, film The Millionaire, di D. Boyle. Anche il 20/4 alle e Alle 21, Corso di danze popolari, con il gruppo Bandalarga. Alle 21,Nome di battaglia Lia,di R.Sarti,con M. Marangoni e R. Mola (sconto 30 per cento ai titolari della tessera SocioCoop). Alle 22, Concerto blues con Veronica Sbercia & Red Wine Serenades. Alle 21, Democomica. Processori comici su scheda madre sconosciuta, con R. Didoni, G. Lanzoni, W. Maffei, F. Pirini, C. Marseglia. Alle 16.30, l Associazione Culturale Ornitorinco presenta la prima nazionale de Il brutto anatroccolo, di A. Maini. Alle 21.15, film L ospite inatteso, di Th. McCarthy. Anche il 27/4 alle e Ale 22, Concerto unico della leggenda del blues Sonny Rhodes con la Donnie Romano Band. Alle 21, il Ballet National de Marseille in Metamorphes. Anche il 29/4. Alle 18.15, Il mito della Sforzinda, poesie di P. Lomazzo. Per informazioni Alle 21.15, in preparazione dl 9 maggio, Giornata della memoria, delle stragi del terrorismo, film La banda Baader Meinohf,di U. Edel. Anche il 4/5 alle e Alle 21, Il principe delle gioventù, operamusical di R. Ortolani. Fino al 13/5. FILMS IN ONA a cura di Silvia Cravero Una nostra scelta dalla programmazione di Skyline e Multisala Bicocca L ultima fatica di Clint Eastwood Gran Torino ( ) Regia: Clint Eastwood. Origine Usa Genere: drammatico. Cast: Clint Eastwood, Cory Hardrict, John Carroll Lynch, Geraldine Hughes, Brian Haley, Brian Howe, Nana Gbewonyo, Chris Carley, Bee Vang. Walt Kowalski (Clint Eastwood) è un reduce della guerra di Corea, di carattere burbero e spavaldo, vive una vita solitaria con un unico grande amore, quello per la propria Ford Torino, custodita in garage. Walt, unico americano, abita in un quartiere diventato il principale centro suburbano della comunità coreana. Non mostra certo pudore nel manifestare il proprio sentimento razzista, ma vendetta, astio e pregiudizi si sciolgono nella conoscenza del quotidiano confronto con i propri vicini film magnifico. The Reader ( ) Regia: Stephen Daldry. Origine: Usa- Germania. Genere: drammatico. Cast: Kate Winslet, Ralph Fiennes, Bruno Ganz, Karoline Herfurth, Linda Bassett. La storia ha inizio nella Germania dopo la fine della seconda guerra mondiale, quando l adolescente Michael Berg si sente male e viene aiutato ad arrivare a casa da Hanna, un estranea che ha il doppio dei suoi anni. I due rapidamente rimangono coinvolti in una relazione segreta e appassionata. Nonostante il loro rapporto, un giorno Hanna scompare misteriosamente, lasciando Michael confuso e addolorato. Otto anni più tardi, mentre Michael è uno studente di legge che osserva i processi per i crimini di guerra nazisti, è sconvolto nel veder tornare Hanna nella sua vita, questa volta come imputata in tribunale. Mentre il passato della donna viene rivelato, Michael scopre un segreto importante che avrà un forte impatto sulle loro vite. The Wrestler ( ) Regia: Darren Aronofsky. Origine: Usa. Genere: drammatico. Cast: Mickey Rourke, Marisa Tomei, Evan Rachel Wood, Judah Friedlander, Giovanni Roselli, Todd Barry, Ernest Miller, Gregg Bello, Ron Killings, Wass M. Stevens. Alla fine degli anni '80 il wrestler professionista Randy The Ram era al culmine della carriera. Oggi tira avanti esibendosi per i fan del wrestling nelle palestre dei licei e nelle comunità del New Jersey. Allontanatosi dalla figlia incapace di sostenere un vero rapporto, Randy vive per il brivido dello show, per l'adrenalina del combattimento e per l adorazione dei pochi fan che gli sono rimasti. Dopo essere stato colto da un infarto viene obbligato dal suo medico a smettere di combattere. Lontano dal ring, Randy prova a cominciare una nuova vita: trova lavoro in una tavola calda e inizia una relazione con una spogliarellista non più giovanissima. Per un breve periodo le cose sembrano funzionare; ma il richiamo della ribalta è troppo forte I Love Shopping ( ) Film spensierato per innamorati di NY! Regia: P.J. Hogan. Origine: Usa. Genere: commedia romantica. Cast: Kayla Alpert, Tim Firth, Tracey Jackson. I love shopping è basato sui fortunati libri di Sophie Kinsella. L attrice Isla Fisher nei panni della bellissima protagonista, una giovane spendacciona compulsiva che sogna di lavorare per un giornale di moda e, invece, per ironia della sorte, proprio lei che non riesce a tenere a freno il suo bilancio, trova lavoro come consulente finanziaria. Film spensierato e ottimista ambientato nella favolosa e scintillante NY. E per i più piccini Ponyo sulla scogliera ( ) Regia: Hayao Myazaky. Origine: Giappone. Genere: animazione. La pesciolina Ponyo, scappata dalla sua casa sul fondo del mare, durante la fuga resta incastrata in un vasetto di vetro. Sosuke, un bambino di cinque anni che vive su una collina vicina a un villaggio sul mare, la trova e la aiuta a liberarsi. Da quel momento i due diventano grandi amici e con il tempo l amicizia si trasforma in un sentimento più grande e forte. Decisa a rimanere nel mondo degli umani, Ponyo, che nel frattempo è stata riportata a casa da suo padre (che un tempo era un uomo), chiede aiuto alle sorelle per rubare la bacchetta magica che la aiuterà a realizzare il suo desiderio. La scelta di Ponyo, però, scatenerà l ira del mare. mediocre discreto bello imperdibile Il Gis ONA NOVE informa Renato Vercesi ono in distribuzione, per coloro che hanno prenotato, i bi- degli spettacoli: Trittico novecento (7 maggio); Sglietti Assassinio nelle cattedrale (22 maggio); Aida (22 giugno); Pink Floyd Ballet (1 luglio). Il prossimo appuntamento è quindi con il balletto Trittico novecento, che si compone di tre parti: Voluntaries, presentato, per la prima volta alla Scala, come tributo al suo autore, Glen Tetley, sul concerto in sol maggiore per organo, archi e timpani di Francis Poulenc; Apollo con la coreografia di George Balanchine e la musica di Igor Stravinskij; Bella Figura, creato da Jirí Kylián con musiche di vari autori del Sei e Settecento. Per contattarci: Cell.: E.mail: info@niguarda.eu - Sito internet: COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA ONA NOVE 9

10 VERDE PUBBLICO a cura di Monica Landro Non si vive solo di Parco Nord Alla scoperta di oasi e giardini in zona 9 Su questo numero cominciamo con la Collina dei Ciliegi (finalmente è pronta!), il Giardino Bruno Munari, il Giardino Gina Galeotti Bianchi. uando si parla di Milano si pensa subito alla città come capi- economica e finanziaria, come centro culturale interna- Qtale zionale, come punto di riferimento in campo medico e scientifico, ma tra le qualità che le vengono riconosciute non spicca certo quella di essere una città verde, ricca di parchi e giardini. L amministrazione comunale è da tempo impegnata per migliorare questo aspetto, valorizzando le aree verdi esistenti e intervenendo per incrementarle. Speriamo quindi che i venti di cemento che spirano su Milano non rovinino tutto quel poco che c è. Ma torniamo a noi. Il Comune ha prodotto una guida che illustra zona per zona le realtà dei parchi milanesi e i servizi che si trovano al loro interno. Il titolo della guida, 50+ parchi giardini, sintetizza l entità del patrimonio verde di Milano: oltre 54 parchi, più altri spazi verdi, per la precisazione 21 giardini e 20 nuove aree, segno che il verde a Milano è sempre più numeroso e di qualità. La guida del Comune è un vero vademecum per tutti, per i milanesi che già conoscono le bellezze di Milano e per i turisti che troveranno nei nostri parchi uno spazio per rilassarsi. Questa pubblicazione riunisce le realtà dei parchi milanesi e ha l obiettivo di fare conoscere la quantità, la qualità e i servizi offerti nelle aree verdi della città. L indice della guida divide Milano in 9 zone e per ognuna analizza i parchi o giardini presenti. Con una nota di piacere Zona Nove constata che nella nostra c è il numero maggiore di parchi e giardini: ne abbiamo ben 13! A partire da questo numero e grazie all aiuto della guida, li scopriremo insieme nel corso di tutta la primavera e dell estate, mese dopo mese. Anche per avere alcune alternative al caro Parco Nord. LA COLLINA DEI CILIEGI Iniziamo dalla Collina dei Ciliegi, in viale Sarca e viale Pirelli: un parco singolare che si sviluppa su una collina situata al centro del rinnovato quartiere della Bicocca e che rappresenta l innovativa riqualificazione urbana della nostra zona. Ha una superficie di mq ed è stato realizzato in questi ultimi anni. La Collina dei ciliegi, alta 25 metri, è stata realizzata con i materiali di risulta dei cantieri edilizi che hanno trasformato i vecchi impianti della Pirelli in un nuovo quartiere della città. Si tratta di uno spazio verde di uso pubblico strutturato con sistema di percorsi pedonali circolari che portano alla sommità e permettono di mettere in relazione il parco con i nuovi edifici. Poco lontano dalla Collina il secondo intervento di verde pubblico nel quartiere è costituito dai giardini dell Esplanade, situati ai piedi delle residenze: si caratterizzano come uno spazio verde dal disegno geometrico, attraversato in diagonale da due percorsi pedonali alberati. È in corso di realizzazione un progetto che prevede il collegamento della Bicocca con il vicino Parco Nord attraverso un sovrappasso pedonale e ciclabile per superare viale Sarca. Sulla collina dei Ciliegi ci sono 820 alberi e oltre 6000 arbusti. Sui versanti sono stati messi a dimora ciliegi da fiore, filari di olmi e sofora. È possibile fare jogging e andare in bicicletta e non sono presenti aree dedicate ai campi sportivi, né aree dedicate ai cani. Il parco non è recintato ed è sempre accessibile. IL GIARDINO BRUNO MUNARI Il Giardino Bruno Munari si trova in via Toce, via Boltraffio, via Cusio e via Rigola: il giardino, particolarmente gradito ai bambini e ai ragazzi è collocato sopra un parcheggio sotterraneo. Ha una superficie di mq ed è stato realizzato nel Ci sono diversi alberi come il ciliegio da fiore, il pino, il frassino e l ippocastano. Ha un area giochi recintata ed una libera, ed ha anche un area dedicata agli amici a quattro zampe. Il giardino è soggetto ad orari stagionali. IL GIARDINO GINA GALEOTTI BIANCHI Sul numero del 25 aprile non potevamo non visitare il Giardino dedicato alla martire della Resistenza Gina Galeotti Bianchi, che si trova in via Hermada. Con la sua superficie di mq è un giardinetto molto amato dagli abitanti del quartiere, pensato più per una sosta che per il movimento, anche se c è un area attrezzata per i giochi ed una per i cani.anche qui le specie arboree non mancano: ci sono l acero, il platano e la quercia rossa. Il giardino non è recintato ed è sempre accessibile. Nel prossimo numero andremo a visitare altri tre giardini della nostra zona, alla scoperta non solo di aree di riposo, di gioco o di sport, ma anche di flora, giacché di piantumazione sembra non ne manchi! Per partecipare al Premio Streghetta 2009 L a manifestazione della 39a edizione del Premio internazionale di Poesia Streghetta, patrocinato da Regione, Provincia e Comune, si terrà il 24 ottobre presso l Università Bicocca. Le poesie devono pervenire entro il 15 luglio al Circolo Premio Streghetta, viale Sarca 159, in sette copie su fogli A4, con 10 francobolli da 0.60 o 0.80 euro. Per informazioni o I temi: 1.Valori umani, ricchezza dello spirito; 2. La tentazione attira e poi seduce; 3. L attesa, presenza non rivelata, sospesa, mistica dolcezza; 4. Le lacrime non piante ristagnano nell anima e non acquietano la pena; 5. Fantasia, dolce senso di fiaba e di stupore. Si possono inviare sino a 5 poesie, una per ogni tema. Biomusica e Musicoterapia alla Bicocca Giorgio Meliesi l maestro Alex Schiavi organizza 8 incontri di Biomusica Ipressso la Sede dell Associazione onlus Fabbrica dell Esperienza, piazza San Giuseppe 12, ogni martedi a partire dal 21 aprile e sino al 30 giugno, dalle ore alle ore 19. Incontri di Biomusica per lo sviluppo e il benessere psico-fisico, attraverso un percorso musicale che diventi sostegno e aiuto sopratutto per chi soffre un periodo di tensione e di disagio. Siamo in tempi difficili, con la povertà dilagante (ed anche la delinquenza spicciola contro i poveri e gli anziani, i più indifesi) ed è quindi molto importante che esistano simili iniziative (in questo caso specifico con il patrocinio ed il contributo del Consiglio di Zona 9). La sensibilità degli amministratori del Consiglio di Zona 9 ha fatto sì che questi incontri siano completamente gratuiti. Il maestro Alex Schiavi, concertista, insegnante e da tempo impegnato nel sociale, offre la sua esperienza a quanti vorranno provare la musica come dolce ponte tra noi ed il nostro benessere.il progetto prevede anche 8 incontri (ogni venerdì dal 24 aprile al 26 giugno) di educazione musicale come cultura del suono, per evocare sensazioni ed emozioni e sviluppare la creatività di ognuno. La musica quindi, per stare meglio per essere in pace con se stessi, per scoprire una chiave di lettura che faccia bene sia psichicamente che fisicamente. Per ulteriori informazioni: Alex Schiavi alexschiavimusic@yahoo.com.br. Sabato 4 aprile: giornata Almo Nature - Giovedì 16 aprile: giornata Hill s ONA NOVE 10 GIORGETTI: via Pianell, 63 - Ottici Optometristi al servizio della tua visione

11 cchi allegri e ridenti, tratti regolari, un Obel sorriso aperto e comunicativo, una capigliatura con un ciuffo all ultima moda lavorato a gel. È così che si presenta Jacopo Menconi, un ragazzino vivace e pieno di energia come i suoi coetanei. Frequenta la seconda media con ottimi risultati, ama giocare e divertirsi con gli amici, pratica molti sport e in particolare il Qwan Ki Do, arte marziale di cui è stato più volte campione regionale e italiano. Insomma un ragazzino come tanti altri? Non esattamente perché Jacopo oltre a una grande passione, la musica lirica, possiede una dote eccezionale, una potente voce da tenore apprezzata anche da cantanti come Josè Carreras, Angelo Lo Forese, Andrea Bocelli, Carlo Bergonzi e il soprano Fiorenza Cossotto, big della lirica che Jacopo ha conosciuto e con alcuni dei quali ha anche duettato. Incuriosite da questo ragazzino fenomeno abbiamo voluto conoscerlo personalmente e siamo rimaste sbalordite dalla sua storia. Per prima cosa abbiamo scoperto che Jacopo già a tre anni non solo ascoltava brani di opere liriche ma che, affascinato dalle voci tenorili, cominciava ad imitarle. Così racconta suo padre: Sono appassionatissimo di musica, nella nostra casa da sempre aleggiano ritmi e melodie di ogni genere e Jacopo quindi fin dalla nascita è vissuto immerso in un atmosfera ricca di note e arie musicali; ricordo che si addormentava con le note di Georgia in my mind di Michael Bolton. A tre anni ha iniziato lo studio del pianoforte e quando andavamo ad assistere ai concerti o alle opere lo portavamo con noi e lui, pur piccolissimo, seguiva gli spettacoli con grande curiosità e interesse. A sei anni ha chiesto di poter studiare violino e a fargli lezione era un mio amico, virtuoso del violino e direttore di coro. È stato lui ad accorgersi della voce di Jacopo, una voce straordinaria che valeva la pena di coltivare. In terza elementare la maestra, nell'ambito di un lavoro di avvicinamento all opera, aveva preparato una recita ispirata a L amore delle tre melarance di Prokof'ev. Jacopo, cui era I NOSTRI ARTISTI a cura di Valeria Casarotti e Teresa Garofalo Jacopo Menconi, un grande tenore in miniatura Viene dalla nostra zona il ragazzino che dà sulla voce a big della lirica come Josè Carreras, Angelo Lo Forese, Andrea Bocelli, Carlo Bergonzi. Àncora di Via Moncalieri, è qui che si balla! La storia del dancing di Pratocentenaro in un articolo pubblicato sul bimestrale La Danza, organo ufficiale dell Associazione nazionale Maestri di Ballo. Il locale, situato nel quartiere Pratocentenaro- Niguarda in zona Nord della città, venne realizzato nel primo dopoguerra - in totale autonomia - dalla Cooperativa edificatrice di Pratocentenaro (già costruttrice, nel lontano 1908, del fabbricato di via Val Maira 4) per colmare la crescente esigenza di utilizzo sia per scopi societari che culturali/ludici/ricreativi. Fu così che il neonato Circolo Àncora di connotazione familiare, formato dall accogliente salone abbinato alla impareggiabile ombreggiatura estiva del pergolato nel cortile, venne organizzato per una variegata offerta di svaghi (Bar, Trattoria, Pizzeria e Sala da Ballo invernale/estiva). Tale lungimirante peculiarità divenne ben presto catalizzatore sia degli abitanti del nuovo quartiere che stava sorgendo a vista d occhio, che della gioventù delle altre zone della città/comuni limitrofi. Nel panorama cittadino che si affacciava prepotentemente al boom economico degli anni 50/ 60, il locale godeva di una significativa attrattiva anche grazie alla particolare posizione topografica che lo vedeva situato in periferia nord tra la città e la campagna, ma ben collegato dalla linea tranviaria in direzione Ospedale Cà Granda. Raggiunse anche una certa fama per la stato assegnato il ruolo del principe, in una scena avrebbe dovuto dichiarare il proprio amore alla principessa, tra l altro una bellissima bambina, ma non voleva proprio saperne. Si pensò allora di fargli pronunciare il fatidico ti amo facendogli cantare l aria tratta dalla stessa opera e lui la interpretò con una voce potente, da uomo, che stupì tutti. Fu quello l episodio che ci decise a fargli prendere lezioni di canto lirico. A questo punto però siamo davvero prese dalla curiosità di sentire la voce di questo ragazzo prodigio e l opportunità ci è offerta dalla registrazione di alcuni spettacoli televisivi della Rai a cui Jacopo lo scorso anno ha partecipato. E qui un altra sorpresa. Il ragazzino in camicia bianca, cravatta e abito scuro che si muove con naturalezza sulla scena e si rapporta con disinvoltura e professionalità anche con una diva del calibro di Sophia Loren è proprio il nostro Jacopo. Lo stupore aumenta quando lo sentiamo cantare E lucean le stelle o Tu che mi hai preso il cuor con una voce e una tecnica da gran tenore e misurarsi senza difficoltà con le voci di Piero Mazzocchetti, Antonio Murro e Al Bano. Canta senza sforzo - afferma il signor Menconi - perché la sua è una dote naturale e anche perché è seguito da due maestri Michele Longo di grande levatura, Miguel Sànchez Moreno, considerato oggi il tenore drammatico più bravo del mondo e sua moglie, Lucia Eugeni, insegnante diplomata al Conservatorio che lavorano moltissimo con Jacopo sulla respirazione e sulla tecnica del canto. Seguire Jacopo è per loro una bella sfida perché è solo a partire dai 18 anni che normalmente si affronta lo studio del canto lirico. Sicuramente una sfida impegnativa quella dei due maestri ma ancora più arduo ci appare il compito dei genitori che a Jacopo, già considerato un grande talento, un richiamo sensazionale, devono garantire una vita quanto più possibile simile a quella dei coetanei e un equilibrio psicologico che gli permetta insieme di sviluppare serenamente il suo talento. In effetti Jacopo è spesso chiamato a partecipare a trasmissioni Rai - confermano i genitori - ma fra la meraviglia di tutti per lo più rifiutiamo. C è l impegno scolastico a cui teniamo molto, lo studio della musica, del violino e del pianoforte, e poi Jacopo è ancora quasi un bambino e ha il diritto di divertirsi. Il mondo dello spettacolo è affascinante e coinvolgente ma è bene affrontarlo con cautela e a piccole dosi. Comunque l anno scorso qualche esperienza l ha fatta. Ha partecipato a Volami nel cuore, un programma condotto da Pupo e a Ti lascio una canzone, una trasmissione presentata da Antonella Clerici dall Ariston di Sanremo. Cantare su un palco importante con una intera orchestra e un direttore per Jacopo è stata un avventura interessante e piacevole. Ha imparato a gestire tante situazioni, per esempio a cantare un brano lirico su una base musicale fatta per una canzone di musica leggera oppure, come è capitato una sera, a cantare senza sentire la musica perché avevano spento il suo monitor. Sono state esperienze utili che non solo lo hanno divertito ma gli hanno dato la possibilità di imparare, far tesoro di consigli e suggerimenti. Jacopo ha ancora almeno 10 anni davanti prima di cominciare una sua carriera nel mondo della lirica ed è giusto che per ora si goda la sua libertà. propensione ad organizzare durante tutto l anno sia gare che esibizioni di ballo (si rammentano la partecipazioni di artisti affermati come la coppia di ballerini Campioni di Be Bop e Rock and Roll Bruno Dossena e Marisa Oriani, e successivamente emergenti, come l attore/fantasista Teo Teocoli oltre a frequentazioni di vari musicisti tra i quali E.M. Papes del gruppo I Giganti ). Il loisir nella Sala da Ballo, ha sempre connotato il locale di valenza unica proprio per la sua duplice possibilità (estiva-invernale) offerta alla gamma di affezionati frequentatori giovani, meno giovani o gruppi familiari con le esibizioni di varie orchestre di ballo Liscio-Moderno-Anni 60 ; il tutto con l appassionata supervisione - come usava allora - del Direttore di Sala (famosi il Sig. Mario Meloni e Sig. Banfi). L attività stessa è stata quasi sempre allietata con musica dal vivo (pur intervallata con l avvento della discoteca degli anni ad oggi) e ha mantenuto sino ai giorni nostri la specificità per gli eventi festosi e ludico-ricreativi (scuola di ballo ecc.) di genuino sapore quale filo conduttore, ampiamente riconosciuto ed apprezzato dagli abitanti del quartiere. WELLNESS MEDICAL CENTRE UNITA MEDICA SILOE FISIOTERAPIA IN PISCINA E PALESTRA TERAPIE STRUMENTALI PALESTRA PISCINA LIBERA CORSI COLLETTIVI Via Cesari 19, Tel Direttore Sanitario: Dott. Sergio Ghidinelli MASSAGGI D ORIENTE NUOVA APERTURA NON RIMARRETE DELUSI! tutti i giorni dalle ore 10 alle 22 Prezzi modici Via Val Maira 15 - Milano vicino Ospedale Maggiore - vicino piscina Scarioni Parcheggio facile - Cell Cella Antonio il Fornaio Pane per passione Bottega storica di Milano dal 1935 Multimanutenzioni Turchetti s.r.l. Abbigliamento Attrezzatura da lavoro Antinfortunistica Elettroutensili Attrezzi per l edilizia Materiale elettrico/idraulico Tempo libero Via L. Ornato Milano - Tel./Fax mmtz2008@libero.it Quadrifoglio Pizzeria con forno a legna anche da asportare Via Ornato 47 Tel al mercoledì riposiamo e per Pasqua le nostre specialità per arricchire la vostra tavola. Via P. Di Calboli 3 - Milano Tel COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA ONA NOVE 11

12 FOTOREPORTER DI a cura di Franco Bertoli ONA Eppur qualcosina si muove Foto 1-2 Sarca/Pirelli: sarà una coincidenza ma dopo la nostra rilevazione di febbraio ora il marciapiede c è. Foto 3-4 Viale Sarca angolo via Pianell: dopo la nostra rilevazione di marzo le buche sono scomparse anche se in modo raffazzonato. Foto 5-6 Via Arezzo: a marzo ci domandavamo se questo è il capolinea della 42 o no: ora ne sappiamo ancora meno. Foto 7-8 Via Venosta a febbraio ci preoccupavamo del fatto che ci fosse un buco nel marciapiede e che i cavalletti fossero tutti rotti, ora almeno i cavalletti sono a posto. Foto 9-10 Fermata del bus Suzzani/Pianell : ora che hanno rimesso il palo dell Atm non possiamo più inciampare nella trappola per i piedi. Foto Sarca/Santa Marcellina: prima buco più palo, ora solo buco. Il problema è risolto? Per la vostra pubblicità su questo giornale telefonate a Franco Tironi tel. 02/ fax 02/ Cell. 347/ Restaurant cafè pizzeria MENÙ DI PASQUA Antipasti Bresaola alla Valtellinese con rucola e grana *Carpaccio di salmone affumicato *Gamberetti alla catalana Primi *Risotto ai funghi porcini *Penne alla Montecarlo (con salmone, gamberetti e caviale) Secondi *Gamberoni all Abruzzese con insalata primavera *Tagliata di manzo su letto di rucola E poi Colomba con crema chantilly e calice di spumante Vino acqua caffè 35 a persona Si organizzano cene aziendali da Euro 25 tutto compreso A pranzo e a cena accettiamo tutti i tipi di ticket Via Di Calboli 4 - Tel Elvira, Erminia e Paola GUADAGNI s.n.c. Abbigliamento Uomo/Donna Merceria-Bottoni Foderame-Filati Articoli D.M.C. Intimo Corsetteria V.le Sarca 163-MI Tel ONA NOVE 12 GIORGETTI: via Pianell, 63 - Ottici Optometristi al servizio della tua visione

13 25 APRILE IN ONA a cura di Valeria Casarotti-Teresa Garofalo IL PASSATO Quel giorno di riscossa a Niguarda Dall archivio di Gino Perego una lettera della fine di aprile del 1945 al giornale Il Popolo da parte di Angilberto Guidetti, comandante della Volante Eugenio De Rosa, che rivendica orgogliosamente un proprio ruolo nell insurrezione antinazifascista dei nostri quartieri. Anche se i partigiani garibaldini non sono della stessa opinione. Si legga a pag. 98 del libro Antifascismo e Resistenza. Niguarda e dintorni dal 1921 al 1945 di Antonio Masi e Luigi Allori sul modo di agire forse impulsivo da parte degli uomini della De Rosa. Dice Sangiorgio (uno dei comandanti partigiani garibaldini, ndr): Non erano collegati con nessuno. Si trattava di una formazione autonoma che spesso finiva per intralciare, naturalmente in buona fede, azioni dei garibaldini della 110 a Brigata, preparate meticolosamente e in collegamento con gli altri gruppi partigiani. Spesso ci hanno creato anche delle difficoltà oggettive, come nel momento delicato della mattina del 24, quando hanno rischiato per intempestività di far fallire l insurrezione di Niguarda, mettendo in allarme il forte contingente fascista delle casermette di Greco e della Bicocca, proprio nel momento in cui molti dei garibaldini di Niguarda erano stato inviati a proteggere un comizio alla fabbrica Magnaghi in viale Monza, a Precotto e al mercato di piazza Lagosta. (Sandra Saita) ignor Direttore, attentamente ho letto in Squesti giorni alcuni articoli comparsi su diversi giornali in merito all insurrezione italiana del Nord e come diversi giornalisti, approfittando del nostro silenzio, abbiano creduto di scrivere dei romanzi su come Milano insorse e chi diede il via il 25 aprile 1945 al movimento di Liberazione. Orbene, per chiarire una volta per sempre i fatti ed affinché la storia sia quella che è, necessita che io intervenga nella questione anche per rendere giustamente il merito che si deve ai miei partigiani i quali ne hanno il sacrosanto diritto. Ecco i fatti che non temono smentite. Il 15 aprile dal comandante della mia Divisione Valtoce, incontrato a Nonio nell Ossola, ero stato avvertito di tener pronti tutti i miei partigiani della Volante Eugenio De Rosa perché grandi avvenimenti si stavano maturando. E difatti l'ordine era di agire ormai allo scoperto e approfondire sempre di più la lotta clandestina con azioni della massima audacia per demoralizzare il nemico e mettere la situazione al punto critico per il giorno della insurrezione. E difatti noi delle Volanti al piano ci gettammo allo sbaraglio con almeno due o tre azioni di fuoco al giorno che lasciarono dei solchi profondi nella compagine nazifascista. Vivevamo quegli ultimi giorni come presi da una febbre, con gli orecchi tesi e cercavamo di tenere giornalmente il contatto più stretto con la Divisione per l ordine di attacco al piano. Ma questo ordine non arrivava mai, finché il 23 aprile una nostra staffetta ci portò la grande notizia: La Divisione scendeva al piano in unione a tutto il Raggruppamento dell Ossola. Riunii subito i miei uomini con l ordine di preparare tutte le armi automatiche pulite e pronte, ciò che essi fecero con gioia. Il 24 aprile al mattino ultima azione in grande stile con azioni di pattuglie. Ed eccoci al giorno 25. lo non sapevo come fare: alcuni elementi del Comando Piazza mi avevano chiesto, il 24, degli uomini per il ritiro di alcuni carri armati, ma non una parola per quanto riguardava l ora X.Alle ore 8 divido i miei partigiani in due squadre e nella riunione giornaliera do l ordine di stare sempre reperibili e pronti. Sono le 11 e 30: una telefonata mi avverte che un gruppo di repubblichini, circa una ventina, sono in Niguarda e come al solito fanno i gradassi con le armi alla mano. Vengo subito, rispondo. Prendo la mia arma e con un altro partigiano raggiungo il paese. Con la bicicletta faccio un giro. La ronda attaccata da alcuni miei elementi viene in parte disarmata. Adunata di tutti i componenti la Volante: 14 uomini. Ragazzi! Avanti! Da questo momento più nessun repubblichino entrerà a Niguarda. Basta! Ho bisogno di alcune macchine per i collegamenti con la Divisione che siano possibilmente macchine tedesche e fasciste. Via!. Non erano passati 15 minuti che i partigiani della Volante già avevano fermato, mitra alla mano, un Bianchi Miller, una vettura e un camion carico di mattoni che fu posto a traverso sulla strada per obbligare le altre macchine a passare in un ristretto spazio. I miei uomini si mettono dietro i camion con i mitra alla mano in attesa di altre macchine. Ecco, sono le Viene una Aprilia nera, su di essa vi è un ufficiale tedesco con altri due soldati. Fuori con i mitra. Alt. L ufficiale non comprende cosa sta succedendo, guarda con gli occhi stupefatti. Poi leva la rivoltella e fa fuoco. Allora una gragnuola di colpi investe i Tedeschi che cadono colpiti a morte. Anche noi abbiamo due feriti. L azione si svolge fulminea in pochi secondi. L episodio è grave, bisogna far sparire ogni traccia. Gettammo i Tedeschi nel Seveso, spingemmo la macchina tutta fracassata lontano e ci appostammo di nuovo. Verso le 16 un capo deila 110 Brigata Garibaldina mi fece avvertire che anch essi si sarebbero uniti a noi e che tenessimo intanto la strada. Cosa che subito mettemmo in attuazione. Dopo questo primo episodio, decine ne vennero e alla notte quando barricammo tutte le nove strade di Niguarda eravamo novantatre che vegliavamo. Soli in tutta Milano con i mitra pronti a difendere le nostre case e le nostre famiglie. Qui sarebbe troppo lungo narrare quanto dopo avvenne, ma da questa mia scheletrica esposizione si nota che l ordine di insurrezione non fu dato da nessun membro del Cln né dal Cvl che anzi noi fummo rimproverati per essere insorti senza ordine e che il primo episodio dal quale partì la scintilla della rivolta è stato provocato dalla Brigata Volante Eugenio De Rosa della Divisione Valtoce alla quale due ore dopo si uni la 110 a Brigata Garibaldini Distaccamento Giani con circa 20 uomini. In alto la copertina del Dvd Il tepore della libertà con la testimonianza di Giuseppe Colzani sulla sua partecipazione all insurrezione di Niguarda contro i nazifascisti, trasmessa il 24 aprile 2005 su Rai Tre. IL PRESENTE Riflessioni sulla socialità di uno che c era e c è, Elio Oggioni Non ci si sente più come parte di un insieme, non ci si saluta per strada, non ci si emoziona per i nastri azzurri o rosa sui portoni delle case! Ma forse qualche speranza c è. aro Elio, mi permetto di rispondere subito alle Ctue sagge sollecitazioni perché socialità credo sia anche parlarsi tra singole persone, tra amici e concittadini, per approfondire i problemi e tentare di risolverli. Come siamo abituati da sempre a fare tu e io, da quando tu eri presidente del Consiglio di zona e io un semplice consigliere. Da quando tu sei un dirigente dell Anpi e io un semplice iscritto. Da quando io mi sono messo a fare questo giornale e tu non hai mai mancato di spronarmi a farlo sempre meglio. Ma entriamo nel merito. Tu stavolta fai un discorso pessimistico, mentre io - tu lo sai - sono candidamente portato all ottimismo. In poche parole tu dici che oggi l egoismo e l individualismo sfrenati hanno distrutto i rapporti sociali. Ebbene, vivendo a Milano l impressione potrebbe essere giustificata, ma oso sperare che forse non è dappertutto così.ti faccio due esempi assolutamente agli antipodi. Io e Grazia lo scorso inverno siamo in Toscana, a Piombino, il mio paese. È una bella giornata e ne approfittiamo per fare una passeggiata lungomare. Si vede tutto il profilo dell Elba e dietro quello della Corsica. Incrociamo diversi umani: fidanzatini, famigliole, ragazzotti, pescatori, perdigiorno, pensionati. Tutta gente mai vista che, con nostra meraviglia, incrociandoci saluta ora con discrezione, ora con educazione, ora con allegro accenno di confidenza, per dovere o piacere, con sorrisi o sguardi d intesa. Caro Elio, ti scrivo Le manifestazioni in città e in zona a ricorrenza del 25 aprile a Milano quest anno sarà Luna manifestazione a carattere nazionale e avrà come tema centrale la difesa della Costituzione. Lo ha deciso il Comitato Permanente Antifascista contro il Terrorismo per la difesa dell Ordine Repubblicano riunitosi il 17 marzo 2009 a Milano nella sede Anpi di via Mascagni. Il Comitato ha quindi rivolto un invito e un appello a tutte le Associazioni Partigiane e Combattentistiche, alle Organizzazioni Sindacali, ai Partiti e agli Organismi Istituzionali a non organizzare - il pomeriggio - iniziative locali sul territorio lombardo allo scopo di far confluire a Milano il maggior numero di partecipanti possibile. In zona, oltre la consueta fiaccolata con posa di corone alle lapidi dei caduti partigiani organizzata dall Anpi di Niguarda, il 18 aprile, ore 16, si terrà una manifestazione culturale presso la Casa di Alex intitolata Racconti di storia: Quando gli italiani erano razzisti (vedi locandina a destra). a Liberazione che ogni L25 aprile ricordiamo è stata possibile soprattutto grazie allo sforzo congiunto di cittadini comuni, donne, uomini, e militanti di tanti partiti che, superando le loro diversità,anche ideologiche, si sono uniti nella lotta per un obiettivo comune, la libertà dall oppressione nazifascista. Questa collaborazione, proseguita anche dopo, ha portato alla nascita della nostra Costituzione che poneva le basi per una nazione moderna e democratica. In un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, l unità e quel senso di comunanza appaiono condizione fondamentale per favorire qualsiasi ripresa. Questa nostra società, invece, ci appare oggi disgregata e divisa, molto distante da quella che ha creato la nostra Repubblica. Non c è tempo né volontà di prestare attenzione agli altri, né di impegnarsi per un obiettivo comune, manca il senso di comunità. Su queste tematiche abbiamo raccolto le riflessioni di Elio Oggioni, conosciuto per aver ricoperto importanti cariche a livello politico e sociale, che dà voce a un malessere diffuso ormai persino nel nostro quartiere. Ho pensato di riflettere con voi oggi su una parola antica, socialità, con voi del giornale Zona Nove, il mio giornale al quale sono molto affezionato. Stiamo vivendo un momento in cui tutti, o quasi tutti, hanno dimenticato il significato del termine sociale e hanno perduto il senso di fratellanza, inteso come comunanza di vita. Non ci si sente più come parte di un insieme, non ci si saluta per strada, sulle scale di casa, non ci si emoziona per i nastri azzurri o rosa sui portoni delle case davanti a cui si passa, non ci si emoziona perché altri bambini sono arrivati tra di noi! È amaro, molto amaro e io penso alla mia lontana gioventù, di me che in giugno compio 83 anni. Allora non era così, meglio o peggio non so dirlo, ma so che ci sentivamo uniti, oggi invece mi sembra che siamo disarticolati. Mio padre nato a Pratocentenaro, poi traslocato all Isola dove io sono nato per poi tornare qua, mi raccontava delle sassaiole tra i ragazzi di Pratocentenaro e quelli di Niguarda; era lotta o socialità? Io penso che fosse competizione per una certa socialità, amore per il proprio quartiere, un modo da ragazzi per difendersi dagli altri, per sentirsi gruppo. Oggi c è un assenza muta perché non ci si confronta più, non ci si incontra più al di là di ogni appartenenza politica o di territorio. Può essere solo una mia idea, magari un po vecchia, ma non posso fare a meno di chiedermi perché oggi non ci salutiamo più, cosa che io faccio ancora, ricevendo spesso in cambio uno sguardo interrogativo, se non perplesso e leggo negli occhi la domanda: Ma questo chi è,io non l ho mai visto!.ma dire buon giorno a chi incontri per la strada, sulle scale del condominio, nelle sale d attesa degli ospedali...e questo è terribile,si è lì perché si sta male ma si guarda solo al numerino, alla precedenza Perché non ci sentiamo amici nelle nostre ansie, nei nostri dolori, perché siamo così muti? Sono convinto che l umile socialità di un tempo sia invece un traguardo da non dimenticare, perché potrebbe portare a nuove composizioni di una società meno fredda, meno meccanica per non dire di peggio. Non so perché mi è venuta in mente questa parola così lontana, socialità. Oggi forse ci sono tante diverse socialità gli anziani, i maturi, i vecchi, i competenti, le donne, e tutti invece di concentrarsi, di creare un blocco unico, divergono tra loro. Ma è lo stare insieme che fa migliorare, costringe a rapportarsi, mentre oggi non c è un minimo di amalgama, di confronto, sia pure di confronto conflittuale, c è solo diversità, insofferenza, reciproca incomprensione totale; ma allora non c è più società? Perché siamo diventati così, che cosa è accaduto, di chi è la responsabilità? Si sta formando una nuova società non a grappolo d uva su un unico raspo, ma a frutti separati, disgiunti, a pro di chi? Chiedersi il perché di questo a me non pare banale; dietro questa situazione c è un vuoto che nessuno conosce, o forse non vuol conoscere perché non gli porta dei vantaggi. Le risposte che mi do non sono sicuramente complete e forse neanche del tutto adeguate ed è per questo che desidero riflettere insieme su questi interrogativi. Sono reali le mie considerazioni su questa nuova socialità? Se sì,quali ne sono le cause? E i giovani, che tipo di socialità hanno? Capirai! - ti sento dire - in Toscana la socialità ce l - hanno nel sangue e là le scale altrui non sanno di sale dal tempo di Dante! E allora ti porto nel mondo dell individualismo. Io e Grazia siamo a Chicago, ospiti di nostra figlia. Il bello di essere abitante (sebbene provvisoriamente) di un paese straniero invece che turista sta nel fatto che vivi un po la vita (sociale) degli indigeni. Ebbene, al supermercato circolando quasi ogni giorno con il carrello alla ricerca improba di spaghetti napoletani, prosciutto toscano e prosecco veneto ho incrociato centinaia di persone con altrettanto ingombranti carrelli. Non ce n è stato uno, o una, che non ci abbia ceduto il passo e salutato con un sorriso! Impensabile da noi, dove i corridoi del supermercato sono circuiti da formula uno e gli utenti dei carrelli autisti indisciplinati e inosservanti di qualsiasi diritto di precedenza. Altra esperienza: prova ad andare a New York, Chicago, Boston, Philadelphia, ecc. e, fermo a un angolo di strada, guarda con aria smarrita la cartina della città. Ti do due minuti e, bianchi o neri, uomini o donne, qualcuno di sicuro si fermerà e ti offrirà di darti le informazioni che cerchi. Si dice sempre: ciò che succede in America presto o tardi succederà anche da noi. Speriamo, almeno quando tornerò in Toscana mi sembrerà di essere un poco ancora a Milano. Con grande stima e molto affetto, Luigi Allori COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA ONA NOVE 13

14 BELLEZZA IN ONA C ERA UNA VOLTA IN ONA a cura di Franco Massaro Lieto evento al Parco Nord ria di Primavera, aria di nuovo anche al Parco ANord. Per le loro nidiate, i Germani reali scelgono prevalentemente il Laghetto Ovest, quello verso Bresso, ricco di ninfee gialle (Nuphar luteum) ed anche di quelle bianche (Nymphaea alba), che fioriranno tra un mese. La madre li esibisce con orgoglio, per la loro bellezza, ma sta sempre in guardia, vista la loro vivacità. Tra qualche mese li vedremo volare in formazione sulle nostre teste e sarà, come sempre, uno spettacolo! a cura di Angelo Longhi L antica piazza Belloveso (2) opera di Bernasconi che presentiamo questo L mese è ancora su Piazza Belloveso, ma vista da un altra angolazione. Siamo subito prima degli anni 30. La piazza ha cambiato nome da poco: prima Piazza Savoia (fino al 28), poi dopo che Niguarda viene inglobata nel comune di Milano (l anno ufficiale è il 1923) piano piano molte vie vengono ridenominate, per evitare doppioni. E così la piazza da Savoia diventa Belloveso, il re celtico che secondo la leggenda fondò Milano. La piazza per terra è lastricata con i sassi di fiume, l asfalto arriverà dopo la guerra. Guardiamo il disegno e seguiamo i ricordi di Bernasconi: la Chiesa è alle nostre spalle e alla nostra destra si apre una prima porticina senza insegne che era un tabaccaio. Subito dopo un portone immette nella Curt dei Scuinatt, una corte dove facevano le scope (le ramazze), fatte con i rami flessibili dei salici; allora le ramazze erano molto usate nei cortili in terra battuta, per raccogliere gli escrementi che i cavalli lasciavano per le strade. Poi c era la posteria che era gestita da due membri (fratello e sorella) della famiglia Rigamonti che gestiva anche l Osteria della Corona (il locale successivo, vedi numero di Zona Nove di marzo). Quando il palazzo fu abbattuto in tempo di guerra qui ci costruirono un rifugio anti aereo (dove adesso ci sono i giardini). Altri rifugi furono costruiti in Via Hermada e in via Paolo Rotta. Dopo la guerra la piazza ha tenuto i ruderi del rifugio per molti anni: ci piazzavano sopra le giostre per la festa patronale della prima domenica di ottobre e per la festa di primavera che si teneva la prima di marzo.alla sinistra del disegno e di fronte alla Curt dei Scuinatt, la Curt dei Muneda con i negozi già di concezione più moderna (si nota la tenda per il sole) e dove si trasferiranno i negozi della casa di fronte quando questa sarà abbattuta. La protezione delle rive del Seveso è ancora un muricciolo in muratura. Dopo il ponte sul Seveso e di fronte alla scuola elementare V. Locchi (vedi sul numero dello scorso mese) c era un palazzo abitato da civili, proprio dove oggi c è il comando della Polizia Locale. In quel palazzo fino agli anni 50 c era il negozio della Fusetta (la zia del Fusi), che vendeva merceria e oggetti per la scuola. C era anche una macelleria e inoltre dove adesso c è la porta di ingresso della biblioteca, subito a sinistra c era il negozio di ortolano del Volontè. che aveva due sorelle note in quartiere perché erano bellissime e che lavoravano con lui in negozio. La verdura che vendevano la coltivavano direttamente loro negli orti retrostanti il palazzo dove oggi insiste la biblioteca e la villa Trotti. Mi ricordo che ancora al tempo di guerra al mattino alle 8 si vedeva la smilza come la chiamavano, una che con una lunga cariola portava la verdura in cooperativa dove veniva venduta ai soci. Dal palazzo dell attuale biblioteca tornando indietro verso il ponte, un palazzo che non c è più: era la casa del nan, prendeva il nome da un omone che faceva lo scaricatore allo scalo Farini e aiutava sua madre nella conduzione del terreno che c era intorno alla caserma (poi dei bersaglieri) di cui erano affittuari. ONA FRANCA a cura di Sandra Saita Rosetta, l animatrice di anziani uante volte si è detto che ci sono giovani Qcon spirito da vecchio, quando invece molti vecchi hanno lo spirito giovane? È anche un argomentazione fondamentale affermare che ciò che conta non è l età reale, ma la giovinezza dello spirito. In tutto questo c è molto di vero. Se non ci siamo preoccupati nell infanzia per il fatto di essere bambini, dobbiamo anche affrontare la realtà della vecchiaia. Le statistiche evidenziano che gli anziani capaci di continuare a interessarsi alle loro attività preferite o di iniziarne altre nuove sono meno vulnerabili alla senilità precoce. Un certo tipo di lavoro, come quello artigianale, è di solito adatto alle persone della terza età. La minuziosità dei dettagli, la pazienza e la concentrazione richieste a volte dalla realizzazione di questi lavori sono qualità che posseggono persone in età avanzata, con buona salute, e appagate da compiti che abbiano un utilità sociale. In un centro socio-ricreativo per anziani noi troviamo tutto questo. È la cara Rosetta, coordinatrice del centro anziani Grivola a parlare: Al centro non si viene solo per giocare a carte o a ballare: ci sono i corsi di inglese, di yoga e ginnastica, i balli caraibici, di canto e recitazione (la recitazione è una novità perché è il primo anno); corsi di cartapesta, di computer, di laboratorio artisticocreativo. In collaborazione con altri centri ci sono visite guidate, mostre e gite, si va al cinema e a teatro. Organizziamo vacanze di salute e benessere al mare e in montagna. Abbiamo un laboratorio di cucito gratuito per gli iscritti (quando un uomo vive da solo anche un bottone o una cerniera diventa disponibilità e avere cura degli altri). Rosetta si emoziona quando mi racconta che una volta al mese si preparano gli arrosti e a mezzogiorno si mangia tutti al centro. Ma questo anche d estate quando gli altri vanno in ferie, il centro rimane aperto e si può mangiare. Grazie Rosetta per tutto quello che fai. Tieni sempre duro, perché gli altri hanno bisogno di persone come te. Tutto questo lo dobbiamo all avvenimento storico in occasione dell Assemblea Mondiale sull invecchiamento, convocata dalle Nazioni Unite e celebrata a Vienna dal 26 luglio al 6 agosto Questa riunione ha segnato la fine di un era di discriminazione degli anziani nella società umana. Questo principio universale e altri dieci principi vengono suggeriti come punto di riferimento per la formulazione di politiche e di programmi per la vecchiaia all interno dei piani nazionali di carattere generale. Gino, il vecchio partigiano ona franca lo scorso dicem- vi raccontava la storia Zbre di Gianna e Gino Perego, che l 11 dicembre scorso festeggiavano il loro sessantesimo anno di matrimonio. Vi raccontavo che lui, niguardese classe 1916 e figlio unico da madre vedova nel 1939 veniva chiamato al servizio militare e rimaneva soldato sino al 1 settembre del 1943 presso l aeroporto 104. Poi diventava partigiano. Ma quella pagina vi invitavo a leggerla in occasione del 25 Aprile. Così ora continua la storia di questo piccolo grande uomo. Sono tornata da Gianna e Gino in questi giorni. Mi accolgono come una figlia (mi dimenticavo di dirvi che Gino conosceva tutta la mia famiglia paterna). Gino, raccontami. Quali sentimenti ti hanno portato a diventare partigiano? È stato un caso. Nel 1943 avevo conosciuto 07. Chi era, domando, 07? Era un segreto: tra i partigiani nessuno doveva sapere il nome degli alti capi: tutti avevamo un nome di battaglia. 07 era Guidetti, che dipendeva dalla divisione partigiana Val Toce. Lui era un capitano e comandava la formazione dei partigiani di Niguarda. Racccontami, Gino, che è successo il 24 aprile 1945 a Niguarda? Il 24 aprile io mi trovavo alle 11 del mattino con Giuseppe Brivio e Angelo Sironi in via Ornato e abbiamo disarmato la ronda di repubblichini (militari appartenenti alla Repubblica Sociale Italiana, l ultima espressione del fascismo in Italia, ndr), formata da un ufficiale e due militari. A mezzogiorno suonò l allarme. Guidetti era giunto a Niguarda e noi ci siamo uniti a lui. Gino nel momento in cui racconta si alza e va a prendere dei documenti che custodisce gelosamente. Sandra, potrei raccontarti tante cose, ma su questo foglio c è scritto tutta la verità di quel giorno. E mi mostra il documento che pubblichiamo a pag. 13 con il titolo Quel giorno di riscossa a Niguarda. Errata corrige Sul numero scorso, a pag. 16, in Zona Franca è scappato un errore. La frase racconto inventandomi che i nostri pazienti sono diplomati, laureati, medici, filosofi, musicisti, pittori, poeti va corretta come segue: racconto che i nostri pazienti sono diplomati, ecc. 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15 Una vita e un impegno spesi dalla parte giusta Sentire Rodolfa Colombo raccontare è come immergersi nel passato, ascoltando i fatti di un esistenza caratterizzata da un impegno inesauribile a fianco dei lavoratori. Sono le vite belle e pulite come questa che ci fanno sentire meglio. Rodolfa Colombo (testo raccolto da Angelo Longhi) ono nata il 10 Sagosto del 32 alla clinica Macedonio Melloni da una famiglia niguardese da parte di madre (nacque a Niguarda nel 1901), mentre mio padre proveniva da Nova Milanese. Sono sempre vissuta a Niguarda, prima in via Graziano Imperatore 34 (alla Cà di Sass), poi dal 1961 alle Case della Cooperativa Edificatrice di Via Val di Ledro. Nell aprile 1945 quando avevo 13 anni ed ero una ragazzina che lavorava da una sarta come apprendista, mi erano capitati sotto gli occhi dei volantini che parlavano dei partigiani, di Resistenza e insurrezione. Nella mia immaginazione me li raffiguravo come degli sbandati, male in arnese, che venivano da fuori ed ero curiosa. Così il 24 aprile, giorno dell insurrezione di Niguarda, quando ho visto che stavano organizzando un posto di blocco improvvisato all inizio di Via Graziano Imperatore sono uscita a curiosare. Mi sono accorta che i partigiani li conoscevo, erano facce note di Niguarda, e ho capito che era gente normale, come me. Mentre attraversavo la strada ho visto un camion di soldati tedeschi proveniente da Milano che accortosi del posto di blocco, ha cominciato a sparare alla cieca per farsi largo e ha colpito due donne che sopraggiungevano in bicicletta: una delle due era Gina Galeotti Bianchi, la staffetta partigiana a cui è dedicato il Teatro della Cooperativa. L ho vista morire, nonostante i soccorsi. Il suo corpo fu adagiato nel cortile della Cà di Sass coperto da una coperta.poco tempo dopo passò un camion carico di mattoni che fu sequestrato e con i mattoni fecero la barricata la cui foto è poi divenuta famosa (e pubblicata su Zona Nove nel numero di maggio del 2008). Questo fu il mio 25 aprile, non lo dimenticherò mai. Negli anni della guerra soffrivamo di una miseria estrema. La mia famiglia poi era messa male, mio padre morì giovane a 46 anni, e mia madre da sola aveva tre figlie da crescere. Fu durissima. Io dopo la quinta andai a lavorare e nel 46 venni assunta dove lavorava mia madre, al calzaturificio Santagostino, che all epoca contava più di maestranze. Io decisi da giovanissima che ero comunista. E sono entrata subito nel sindacato, la CGIL, e nel Partito Comunista Italiano. Non per famiglia, i miei non si interessavano di politica, ma per mia intima convinzione, quasi spontanea, dovuta forse a quello che vivevo. All epoca c era una cellula del Pci molto forte in fabbrica, ricordo la Bertolasi, Maria Caimi, Tarcisio Pozzi un capo meccanico, Paride Pogliani un impiegato, e molte operaie. A metà degli anni 50 volevano introdurre delle nuove macchine con l unico intento di diminuire il numero degli addetti. Occupammo la fabbrica con uno sciopero che durò 18 giorni e mezzo, poi la Cisl firmò l accordo separato con la direzione aziendale e noi dovemmo cedere. Loro entrarono in fabbrica nel pomeriggio, noi la mattina dopo. Rotto il fronte non c era più niente da fare. Ci furono moltissimi licenziamenti. Anche mia madre fu licenziata un anno prima di andare in pensione. Fui eletta alla Commissione Interna e il mio impegno per il sindacato divenne sempre più grande. Mia madre mi diceva che la Camera del Lavoro di Milano dove mi recavo spesso per riunioni, era la mia seconda casa. Era dura quando andavamo a chiedere degli aumenti ma lo facevamo perché per noi era dura vivere con quegli stipendi. Tanto è vero che riuscire ad avere una casa in affitto dalla Cooperativa Edificatrice cambiava la vita. Quando entrammo, l affitto ci sembrava alto e con mia madre temevamo di non riuscire a pagarlo. Poi rimanendo fermo nel corso degli anni, si è via via abbassato e adesso pago molto poco. Questo ci ha aiutato molto e io sarò sempre riconoscente alla Cooperativa. Per il resto alla Santagostino non si stava male. C era la mensa interna, io come operaia comunista non potevo fare carriera, non mi avrebbero mai fatto diventare maestra, ma non sono mai stata perseguitata con multe o peggio. Un altro colpo alla produzione lo diedero le importazioni di calze provenienti dalla Corea a minor costo rispetto alle nostre, che la nuova generazione dei Santagostino importava per rivenderle con la nostra rete di distribuzione. Anche in quell occasione andammo a reclamare in direzione, organizzammo un blocco dei camion ma fu tutto inutile. In Sant Agostino rimasi per 35 anni, fino al 1983 quando la fabbrica finì a un passo dal fallimento e io andai in pensione. Subentrò il calzaturificio Ciocca che rilevò il marchio, assunse un po di persone che però dovevano andare a lavorare fino a Brescia, dove avevano la produzione. Da quando sono in pensione faccio volontariato 3 giorni a settimana per la Spi Cgil, il sindacato dei pensionati, in via Monterotondo, insieme ad altre due volontarie bravissime, la Daniela e la Carmen. Io seguo le pratiche di quelli che si rivolgono a noi perché gli manca poco per andare in pensione e vogliono mettere a posto i documenti. Daniela e Carmen aiutano anche a fare il 730. Questo aiuto che diamo è gratuito: se vogliono fare la tessera bene, altrimenti non è obbligatorio. E infatti molti non la fanno. Oggi dopo 40 anni di lavoro la mia pensione è di 900 euro al mese. Io non mi lamento, anche se ho avuto una vita dura, perché penso che adesso è anche peggio. Noi almeno avevamo un sindacato forte e un forte partito a proteggerci. Oggi non mi sembra sia più così. I NOSTRI PERSONAGGI CdZ 9: Aldo Rossetti lascia dopo oltre 20 anni Alessio Seminario La passione per la politica e l amore per i propri quartieri nulla possono quando sopraggiungono problemi familiari e di salute. Ed è proprio per tali insormontabili motivi che Aldo Rossetti, figura storica del consiglio di zona 9 e dei movimenti/partiti ambientalisti, ha rassegnato le dimissioni dall Istituzione zonale. Fortunatamente però l impegno politico non verrà meno perché quella sì che è una malattia inguaribile. Piccole storie di guerra raccontate da un 18enne I ricordi, dalla sua cascina nel Mantovano, sono di Dante Reggi, che nel nostro quartiere per tanti anni si è impegnato nell attività sociale e politica ricoprendo anche la carica di presidente della sezione Anpi di Niguarda. Dante Reggi (testo raccolto da Valeria Casarotti e Teresa Garofalo) I libri sulla seconda guerra mondiale narrano per lo più di battaglie famose, di azioni eclatanti, di personaggi di potere protagonisti della grande storia. Raramente riportano aspetti della vita di tante persone comuni che hanno lottato non al fronte ma quotidianamente contro la fame, la paura, la povertà e i pericoli.tante sono le piccole storie personali che chi ha vissuto la guerra racconta in famiglia e sarebbe bello poterle raccogliere e farle conoscere per rendere soprattutto i giovani consapevoli dell importanza di agire per la salvaguardia della pace. Ci sembra quindi giusto riportare tre piccoli flash, episodi in un certo senso anche divertenti, che nella loro semplicità fanno emergere la difficoltà per la povera gente di sopravvivere in tempo di guerra.a regalarci questi ricordi è Dante Reggi, che nel nostro quartiere per tanti anni si è impegnato nel sociale ricoprendo anche la carica di presidente della sezione Anpi di Niguarda. Nel 44, all epoca dei fatti che racconta, Dante aveva 18 anni e viveva nella campagna vicino a Cremona. L a cascina dove vivevo allora non e- ra molto lontana dalla ferrovia Cremona-Mantova e durante la guerra gli aerei inglesi passavano spesso a mitragliare la zona. È la primavera del 1944, una giornata magnifica con un sole splendido e il cielo limpido. Sulla strada che costeggia la ferrovia sta passando un carro agricolo che trasporta una botte piena di liquame delle stalle. Il carro è condotto da un contadino e trainato da due buoi. Forse gli inglesi avranno pensato che trasportasse delle armi o delle munizioni, fatto sta che gli Spitfire vedono il carro, prendono la mira e con una mitragliata furiosa lo colpiscono; non so come, il contadino si è salvato mentre uno dei buoi è rimasto ucciso. Questo attacco ha spaventato tutti anche se i ragazzini subito dopo sono corsi a cercare i bossoli con i quali giocare. La paura del mitragliamento nei contadini era enorme e giustificata anche dal fatto che nelle fattorie era raccolta la paglia che facilmente poteva prender fuoco e causare l incendio della casa. Quel giorno io mi trovavo con mia nonna sotto il portico della nostra cascina, proprio là dove era ammassata la paglia. Quando ha sentito il fracasso della picchiata e della mitragliata, la nonna è stata presa da grande disperazione, ma per fortuna tutto è andato bene. Il frastuono della picchiata degli aerei è spaventoso e ancora adesso, quando alla televisione sento nei film quel rombi, mi viene la pelle d oca! L aspetto positivo di quel giorno tremendo è stato che finalmente dopo tanto tempo la gente del paese ha potuto mangiare della buona carne; il bue, infatti, è stato subito macellato e distribuito ai contadini. L asfalto scuro della provinciale Cremona-Mantova risaltava nella campagna coperta di neve. Era l inverno del 44. Un camioncino procede tutto solo sulla via, quando spunta dal nulla un aereo inglese in picchiata. Il camionista schizza giù, abbandona il mezzo e in un attimo sparisce, non l abbiamo più rivisto! La mitragliata colpisce il camion e lo scoperchia. Sul luogo arriva prima una persona, poi un altra e si scopre che dentro il furgone c è di tutto, ogni ben di Dio: da pellicce a Aldo Rossetti dopo una lunghissima militanza in CdZ, oltre tre decenni, ha rassegnato le dimissioni dal parlamentino di zona. Abbiamo assistito alla festa a sorpresa che le hanno organizzato in aula gli altri 40 consiglieri. L emozione è stata forte. Il calore e l'affetto che mi è stato espresso da parte di tutti i consiglieri del Consiglio di Zona nella serata in cui ufficialmente ho rassegnato le dimissioni mi ha profondamente commosso e voglio ringraziarli dell'affetto e della stima dimostratami. Questi sono momenti che si ricordano e per questo li voglio ringraziare di nuovo. Ho preso la sofferta decisione di rassegnare le dimissioni perché sono sopravvenuti problemi di carattere familiare e di salute che non mi permettevano più di assolvere gli impegni che mi ero assunto. Adesso che è tornato un cittadino qualunque non ci farà credere che non si occuperà più di politica? La mia passione politica non è assolutamente svanita con le dimissioni perché credo fermamente che si possa fare politica anche al di fuori delle istituzioni tanto più ora che i temi ambientali hanno assunto dimensioni mondiali e che l opzione verde è adesso vista come possibile risposta alla crisi dell Italia e del mondo. gioielli a cibo, insomma una manna. Così chi ne ha notizia attraverso il passaparola corre subito a prendere tutto ciò che può. Non si è mai saputo a chi appartenesse tutta quella roba, che era di sicuro trasportata illegalmente, è rimasto per tutti un mistero. Dopo un certo tempo, però, la polizia comincia a chiamare le persone che erano state viste prelevare qualcosa dal camion. Anche mio padre c era andato, aveva trovato della tela, l aveva portata a casa e la nonna l aveva tagliata per fare delle mutande per me; erano pronte quando mio padre, chiamato dalla polizia, si presenta al comando e deve restituire non solo la tela avanzata ma anche le mutande già cucite! La guerra era ormai agli sgoccioli. Dalla strada principale che portava a Mantova un giorno un camion imbocca una stradina laterale e lì si ferma. Scendono dei tedeschi che richiamano i passanti e propongono loro la vendita di pantaloni, maglie, giubbotti, divise militari, insomma un sacco di capi d abbigliamento belli e robusti dei loro magazzini. Con il passaparola in paese si sparge la notizia e tanti corrono a comperare. Anche i tedeschi stavano, per così dire, arrangiandosi, raccoglievano soldi prima di tornare in Germania, non erano dunque quegli stinchi di santi che volevano apparire! Per molto tempo in paese furono viste persone indossare indumenti militari che, essendo di buon tessuto, risultavano molto utili per andare a lavorare in campagna. Riconoscendone la provenienza la gente commentava, sorridendo sotto i baffi: Ecco, quelli lì sono i vestiti dei tedeschi! Sono momenti particolari questi, flash di vita del tempo di guerra, cose che possono accadere solo in certe situazioni e non certamente in periodi normali. (disegno di Gero Urso) Nella sua lunga militanza in CdZ ha condotto, spesso dai banchi dell opposizione, ultimamente dallo scranno di Presidente della Commissione Per la città sostenibile, molte battaglie. Vogliamo ricordare le più importanti e quelle che le hanno dato maggiori soddisfazioni in termini di risultati conseguiti? È stata la passione politica e la speranza che davvero venissero assegnati i poteri amministrativi ai Consigli di Zona quali istanze più vicine alla popolazione che mi ha consentito di resistere per più di vent anni nel parlamentino di zona e sostenere questa battaglia pluridecennale contro l Amministrazione centrale accentratrice. Voglio poi ricordare quella contro la Gronda Nord, giunta in questi giorni alla conclusione giuridica con la sentenza definitiva da parte del Consiglio di Stato che ha accolto tutte, dico tutte, le ragioni che avevamo espresso al riguardo. Per restare solo in zona Niguarda vorrei ricordare anche quella contro la puzza causata dal depuratore del Nord Milano che finalmente vede in questi giorni la conclusione dei lavori di copertura. Significativa anche quella per l installazione della Casa dell Acqua o quelle non ancora vinte, perché rimaste inascoltate dall Amministrazione Comunale, riguardanti la viabilità del quartiere di Niguarda ed in particolare via Palanzone, Maestri del Lavoro e via Graziano Imperatore. Continuerà a seguire l attività dei suoi compagni di avventura del CdZ? Chi la sostituirà a capo della Commissione da lei presieduta negli ultimi due anni? Le dimissioni mi consentono di alleggerire il mio impegno ma certamente continuerò a seguire l'attività di tutti i miei compagni del Consiglio di Zona. Chi mi ha sostituito alla presidenza della commissione è Anna Melone, architetto che proviene dal quartiere Isola, a cui rivolgo un augurio di buono lavoro. Per ultimo voglio rivolgere un particolare grazie al vice presidente della mia ex commissione Andrea Bina per ringraziarlo della collaborazione e dell'impegno profuso in questi anni. COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA ONA NOVE 15

16 Avanza la mobilità sostenibile: presentato il progetto 4 parchi su due ruote copass, auto e bus a basso impatto ambien- impianti solari e chi più ne ha più ne Etale, metta. Tutti progetti ammirevoli volti alla tutela della nostra salute ma si può e si deve fare di più come dimostra l iniziativa, presentata il 17 febbraio u.s. presso il Parco Nord, denominata 4 parchi su due ruote. Si tratta di uno studio di fattibilità, finanziato per la metà dalla Fondazione Cariplo, che ha come obiettivo la realizzazione di una rete interconnessa di bici-stazioni e percorsi di mobilità sostenibile che attraverserà i parchi del Nord Milano, ovvero Parco Nord, Media Valle del Lambro, Balossa e Grugnotorto Villoresi per un estensione complessiva di oltre 1850 ettari, per migliorare il collegamento tra i Comuni di Bresso, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Cormano, Cusano Milanino, Paderno Dugnano, Sesto San Giovanni, Novate Milanese e Brugherio. Il ringraziamento alla Fondazione Cariplo - ci ha spiegato Ignazio Ravasi, Presidente del Parco Nord Milano - è preliminare, ma fondamentale. Infatti, la Fondazione consente e aiuta l elaborazione di un progetto sistemico di mobilità dolce e di iniziale rete ecologica di collegamento tra i quattro parchi del Nord Milano. La realizzazione di questo progetto, inoltre, assume una importanza ancora maggiore in relazione all evento Expo del Riqualificati i campi bocce di via Arezzo a avuto luogo sabato 21 marzo, alle 14.30, la presentazione Hufficiale dei campi bocce di via Arezzo a Milano. Il programma della festa prevedeva una gara fra le squadre di bocce dei campi di via Arezzo e di via Suzzani, cui hanno fatto seguito i saluti delle autorità. Dopo il taglio del nastro e la benedizione delle nuove strutture, sono intervenuti Ignazio Ravasi, presidente di Parco Nord Milano, e Maurizio Cadeo, assessore al Verde Urbano del Comune di Milano. Le strutture sono state riqualificate secondo gli standard degli altri campi bocce presenti nel parco. In particolare è stata inserita una recinzione protettiva a ridosso del perimetro di gioco nonché posata una nuova pavimentazione. Anche le dimensioni dei campi sono state adeguate alle altre realtà esistenti. Il progetto ha portato nuove panchine e tavoli e, a breve, arriveranno le rastrelliere per la sosta delle biciclette. A sviluppare l idea ed a sostenerla è intervenuta Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo. Il progetto è scaturito dalle strategie di sviluppo territoriale incluse nel Piano d Area Nord Milano per migliorare l abitabilità dell area, che hanno individuato come primo obiettivo strategico la creazione di una rete integrata dei parchi. Milano Metropoli, oltre a lavorare insieme ai parchi del territorio, supporta le amministrazioni locali di Bresso, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Cormano, Cusano Milanino, Paderno Dugnano, Sesto San Giovanni, attraverso la Conferenza dei Comuni del Nord Milano, nell avvio di una nuova fase di programmazione e di sviluppo territoriale. Questo studio di fattibilità per la realizzazione del progetto costerà euro. Di questi sono stati finanziati dalla Fondazione Cariplo, mentre i rimanenti saranno stanziati dai quattro parchi interessati: Parco Nord Milano euro, Media Valle del Lambro euro, Grugnotorto Villoresi euro, Parco della Balossa euro. Vista l importanza del progetto e le possibili ricadute positive su un area così vasta e densamente urbanizzata, ritorneremo sull argomento il prossimo mese con un intervista a tutto campo a Ignazio Ravasi, presidente del Consorzio Parco Nord. (Andrea Bina) PARCO NORD Al via il Festival della Biodiversità erza edizione del Festival della Biodiversità organizzato Tdal Parco Nord. Dal 23 maggio al 7 giugno numerose iniziative sul tema della natura, degli ecosistemi e della cultura ambientale. In programma incontri sulla desertificazione dell Africa, la rassegna Teatro Natura, film, mostre su flora e fauna, rassegne su gusti e sapori. Sarà riproposto per il terzo anno consecutivo il labirinto del mais molto atteso dai bambini. Inoltre, non mancheranno laboratori didattici e giochi per i più piccoli. Di grande interesse quest anno il ciclo di incontri a cura della casa editrice Bollati Boringhieri: sotto il grande albero della Cascina Centro Parco scrittori italiani e stranieri discuteranno sul rapporto tra paesaggio e pensiero, giardino e arte, natura e società. Con la Porta Celeste (e non solo) l arte cresce nel verde uest anno al Parco Nord l arte sposa la natura. Tutto inizierà il 5 aprile quando, Qai piedi della passerella su viale Fulvio Testi, esattamente alla fermata della metrotranvia 31 alla Torretta, sarà inaugurata la Porta Celeste, un opera artistico-ambientale su progetto di Fabio Zanotto, in collaborazione con l Accademia di Belle Arti di Brera e con la partecipazione di Daniela Benelli, assessore alla cultura della Provincia di Milano, Intanto nell aula verde situata sul retro del centro scolastico del Parco Nord trionferà la bellezza di ben 150 variertà di camelie, in una mostra-mercato organizzata dalla società italiana della camelia. La sezione didattica offrirà anche fotografie e proiezioni in tema. Non solo fiori, per gli occhi curiosi e incantati dei visitatori: da aprile sono a disposizione un microscopio e un stereomicroscopio. Inoltre l associazione Idea (tel ), che ha scopi di divulgazione scienetifica, offre un laboratorio per le scuole intitolato A quattr occhi con gli insetti. Sempre per i bambini la cooperativa sociale Koinè ( ) organizza per le vacanze pasquali e per quelle estive dei laboratori per creare oggetti con materiali naturali come foglie e fiori e delle avventurose cacce al tesoro nel bosco. Il costo per le vacanze pasquali è di 30 euro al giorno (ridotto a 110 per 5 giorni). Il pranzo è al sacco. Durante l estate si spendono 110 euro la settimana, week-end escluso, e il pranzo è fornito da una ditta specializzata, per circa 5 euro. Le feste di compleanno costano 120 euro per 15 bambini al massimo e 180 per 30 bambini al massimo. Quest anno i centri estivi, nella cascina del centro parco, si chiameranno Artisti in erba, perché gli educatori faranno conoscere ai bambini un pittore al quale ispirarsi per le loro libere creazioni. (Silvia Benna Rolandi) Aspiranti Gev: parte il Corso di Formazione uone notizie per chi è interessato a diventare Guardia Ecologi- Volontaria (Gev). Il Parco Nord organizza il VII corso di for- Bca mazione per aspiranti Gev. Il corso si articolerà in vere e proprie lezioni con cadenza settimanale per un totale di 70 ore distribuite in circa quattro mesi; l iscrizione è gratuita e la frequenza è obbligatoria. Dopo essere stati sui banchi di scuola, le aspiranti Gev dovranno sostenere un esame davanti ad un apposita Commissione Regionale. Per essere ammessi alla prova è obbligatorio aver partecipato almeno al 75 per cento delle lezioni. Gli idonei, infine, saranno nominati Guardie Giurate e, successivamente, pubblici ufficiali abilitati al servizio Gev. Per informazioni contattare, martedì e giovedì dalle 10 alle 12, dalle 15 alle 18, il numero ; oppure nei giorni festivi e prefestivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 il numero I NOSTRI LIBRI a cura di Monica Landro La storia immaginaria di zia Laura Il racconto di Lysia Neri Dal Moro inizia un giorno di maggio del 1995 in una bella villa d epoca della bassa Brianza... l libro La donna che null al- aveva da chiedere alla Itro vita di Lysia Neri Dal Moro è la storia immaginaria di una immaginaria (ma non troppo) grande donna, zia Laura, e della sua famiglia di origine, raccontata attraverso flash back di avvenimenti narrati in parte dalla stessa Laura e in parte dalla nipote Lysia, le due protagoniste del libro. Il racconto inizia un giorno di maggio del 1995 in una bella villa d epoca della bassa Brianza. Lysia, che quasi ogni pomeriggio va a tenere compagnia a questa vecchia parente, zia Laura, sta cercando di mettere un po di ordine nello studio e da un libro casca una lettera ingiallita dal tempo; Lysia riconosce la calligrafia di sua nonna Anna Silvia e chiede alla zia il permesso di leggerla ad alta voce. Da quel momento tornano a rivivere i ricordi sepolti da anni nel cuore delle due donne, finché Laura, incoraggiata dalla nipote, decide di dettare a Lysia le sue memorie. La prima parte del libro ripercorre la storia della grande famiglia de Ghini, storia che inizia ai primi dell 800 e che racconta lo scorrere delle vite degli avi, dei trisavoli, dei bisnonni e nonni e via via fino al nostro secolo.attraverso matrimoni e figli che nascono e fanno altri figli, il denominatore della famiglia de Ghini è il forte legame a Poggibonsi - città di origine della scrittrice, peraltro - il forte legame verso la famiglia, la terra, le tradizioni, i valori che pongono le basi per affrontare la seconda parte del libro, che ne è poi il cuore pulsante da cui scaturiscono le emozioni che zia Laura è capace di trasmetterci con la storia della sua vita. La determinazione, l intraprendenza, il fiuto per gli affari sono tutti aspetti che noi troviamo naturali in Laura, figlia di Costanza, donna anch essa forte e sensibile al contempo. Come tutte le mamme, come la stessa Laura che con scorrevolezza e semplicità racconta a Lysia la sua esistenza di figlia, di donna, di moglie, di mamma, di imprenditrice raccogliendo in sua sola frase dall intensità concreta, viva, tangibile, respirabile tutto il valore del libro nient altro potrei chiedere alla vita, perché io ho avuto tutto: successo, ricchezza, benessere, un marito che mi amava, due figli meravigliosi. Eccola qui la forza di una donna! Sentire la serenità di avere avuto tutto sebbene le restasse poco tempo ancora per vivere e sebbene grandi dolori nell anima ne avesse. Zia Laura e la nipote Lysia ogni pomeriggio sul divano ripercorrono il tempo passato come in un film e lo inframmezzano con la realtà presente. La scrittrice Lysia Neri Dal Moro (zia di Roberta Coccoli, collaboratrice di Zona Nove ) nell introduzione, chiede al lettore se riesce ad immaginare queste due signore che discorrono e rivivono questo loro passato che le accomuna. Ebbene, la risposta è sì. È un piacere immaginarle, ed è stato un grande piacere leggere questo libro, che mi sento di consigliare a tutte quelle donne e sono tante- che con la forza dell amore e della passione per la vita si possono ritrovare in Laura o Lysia senza sentirsi delle eroine della nostra società ma semplicemente donne che sanno di poter chiedere e dare alla propria vita e a quelle delle persone che amano. Il libro si può acquistare on-line sul sito htpp./ o telefonando all editore Montedit al numero di telefono FIATO ALLE TROMBE a cura di Sergio Maestri - testo di Giangiacomo Maria B. In questa cella senza sole È l ultima degli Esuli iccola indivisibile anima mia, ti penso ancora Pe ormai è giunta sera, tu scuoti forte la mia fantasia. Tu svegli un sentimento che non c era... Questo è il testo della canzone che dà il titolo al nuovo album degli Esuli. Il gruppo musicale Esuli - formato da Emilio Galeotta al basso elettrico, Felice Carraturo alla chitarra elettrica, Fabiano Pagnozzi al pianoforte, Sergio Maestri alle percussioni, Daniele Pistoia alla batteria, Giordano Briscini alle tastiere - hanno in serbo due eventi per quest anno. Il primo è l album composto da nove brani uno più bello dell altro, tra cui Caldarroste e Gelati, Dimur e Festa da Paties, (che appartengono al precedente album), che sono stati rivisitati con sonorità particolari e pubblicati in questo nuovo cd, mentre gli altri sei brani, scaturiti anche loro dalla feconda fantasia di Emilio Galeotta e musicati da Felice Carraturo, sono: Ti voglio ancora, che è il racconto della ricerca della propria compagna e della sua voglia di eterna giovinezza; In questa cella senza sole, che è la storia di un prigioniero che per troppo amore ha strangolato la sua donna; Puoi dire un altro no, su una giovane ragazza nel momento del passaggio da adolescente a donna; Un ciclista come tanti, che pone il questito: i corridori quando scendono dalla bicicletta, prima o dopo la corsa, cosa fanno?; Sogni, cioè un racconto musicale e originale di un sogno, forse psichedelico; Koka Kola, su quando il circo Medini arrivava in zona, passione e amore per uno spettacolo che bambini e adulti non dimenticheranno mai! Il secondo evento è il concerto-spettacolo che gli Esuli terranno sabato 16 maggio a partire dalle 21 al Teatro della Parrocchia alla Bicocca in via La Farina 15. Sul palco oltre agli Esuli, che suoneranno le stesse canzoni del cd ma arrangiate per il live, ci saranno ad aiutarli le coriste Daniela Usai e Iride Testori. Ballerine e ballerini del corpo di ballo della scuola di Danza e Movimento di via Imbonati, chitarristi e altri artisti che creeranno una atmosfera da concerto imperdibile. L entrata al concerto è possibile solo con biglietto di prenotazione, perciò ci si deve procurare il biglietto prima dell evento. Detto questo non posso far altro che invitarvi al concerto e ad acquistare l album degli Esuli che vi darà la possibilità di andare all evento già preparati per cantare con loro le nuove canzoni. A parer mio sono bellissime canzoni, con testi meravigliosi e musicati in modo originale e moderno... A voi amici, amanti della buona musica, giudicare le capacità del gruppo! Scrivete, scrivete, scrivete... La rubrica è aperta ai lettori e musicisti che vogliono raccontare di musica. fiatoalletrombe@tiscali.it. Buona musica a tutti da Sergio! ONA NOVE 16 GIORGETTI: via Pianell, 63 - Ottici Optometristi al servizio della tua visione

17 SCUOLIN ONA a cura di Antonella Loconsolo Tutti per la Buona Scuola Ma il ministro vorrebbe cancellarla I moduli con le richieste dei genitori per la scuola dei loro figli consegnati all Ufficio scolastico regionale a Milano e al Ministero a Roma. nnanzitutto i dati della zona sulle richieste dei genitori su come Iutilizzare la scuola, con un avvertenza per leggerli bene: con il termine conferme si indicano le famiglie di bambini già iscritti che chiedono il mantenimento del modello educativo del tempo pieno, con iscrizioni le famiglie di bambini che frequentano l ultimo anno di scuola dell infanzia e chiedono che non siano applicati i decreti Gelmini/Tremonti/Brunetta. Scuola elementare via Cesari: 260 conferme Scuola elementare Passerini: 156 conferme Scuola media Cassinis: 70 conferme Scuola T. Mann: 22 conferme Scuola elementare Gabbro: 41 iscrizioni (su 42 iscritti in totale), 157 conferme su 161 alunni frequentanti Scuola elementare Gasparri: 27 iscrizioni (su 36 nuovi iscritti) Ic Don Orione: iscrizioni 60, conferme 190 Circolo Giucciardi, scuola elementare Guicciardi: 293 conferme Circolo Guicciardi, scuola elementare Bodio: 229 conferme ICS Confalonieri (plesso Dal Verme): su circa 250 alunni, 231 confermati. Gli scatoloni con tutti questi atti, debitamente firmati dai genitori e protocollati dalle segreterie, sono stati portati prima in via Ripamonti, all Ufficio scolastico regionale, poi al Ministero della Pubblica Istruzione, a Roma. Alla spedizione ha partecipato anche la sottoscritta, Antonella Loconsolo, per controllare che i moduli di zona 9 giungessero alla destinataria. Così sabato 21 marzo facevo parte della delegazione di 12 genitori e insegnanti dei movimenti contro i decreti Gelmini di tutta Italia che è stata ricevuta, alle 12, al Miur per consegnare gli oltre moduli integrativi provenienti da moltissime città. In questi moduli si chiedeva, come tutti ormai sappiamo, la salvaguardia dei modelli didattici del tempo pieno e del modulo, per le primarie, del tempo prolungato, per le medie del modello educativo della scuola dell infanzia e di una miriade di realtà (tempi lunghi e lunghissimi, ad esempio) nate nelle città di molte parti del Paese per rispondere alle esigenze dei bambini e delle famiglie. Siamo stati ricevuti! La delegazione è stata ricevuta: non è cosa di tutti i giorni che il Ministero sia aperto il sabato mattina ai rappresentanti di movimenti che non hanno santi in Paradiso. Perché abbiamo trovato ad accoglierci, se non la Gelmini, almeno tre altissimi funzionari del Ministero? Il motivo si è capito alle prime battute: le caratteristiche di plebiscito a favore della Buona Scuola che ha assunto questa campagna. Fatti quattro conti si sono dovuti accorgere che hanno firmato i moduli anche i loro elettori, e la cosa ha avuto il suo peso. Ci hanno relazionato per quasi due ore Altro fatto non comune e scontato. In queste due ore abbiamo potuto trarre alcune conclusioni. In sostanza per il prossimo anno a ogni scuola verrà assegnato l organico di istituto, non più di diritto, vale a dire un organico che subirà poche variazioni una volta che le classi saranno definitivamente formate. L organico di istituto per la scuola primaria sarà così calcolato: Per il Tempo Pieno 2 insegnanti per ogni classe. Le compresenze sono un problema da risolvere dal dirigente/collegio/consiglio di istituto. Per i Moduli l organico sarà calcolato sulle 27 ore, più una dotazione aggiuntiva per arrivare circa alle 30 ore, con risorse che reperiranno e usando le insegnanti che escono di classe durante le ore di inglese e di religione cattolica (e i bambini di alternativa saranno chiusi in un armadietto?). L innalzamento del rapporto alunni/classe di 1 unità (da 25 a 26) sarà subordinato alle attuali deroghe derivate dalle limitazioni edilizie e di sicurezza già in atto e non sarà applicato in tutte quelle scuole che rientreranno in un elenco che il Ministero sta stilando in collaborazione con la Protezione civile (circa il 20/30% delle istituzioni scolastiche). Le nostre conclusioni Salvo solo il tempo scuola (cioè le ore che i bambini passano in classe) per il Tempo Pieno, il modulo sarà pesantemente intaccato, la compresenza sarà possibile solo in qualche caso fortunato, a prezzo di grandi lavori di architettura didattica. Le scuole che subiranno i danni maggiori saranno quelle con classi a modulo e classi a tempo prolungato: si può facilmente ipotizzare infatti che, per non danneggiare troppo pesantemente il Modulo, dirigenti e collegi sceglieranno di dividere le risorse, snaturando tutti e due i modelli didattici. Si creerà di fatto anche una specie di federalismo scolastico: il nord e le grandi città avranno meno tagli, il sud (Campania in testa) sarà invece colpito e affondato. L impegno del Ministero è quello di garantire il preesistente per il tempo pieno (e addirittura di consolidarlo) mentre non sarà soddisfatto la grande richiesta di tempo pieno e Modulo a 30 ore emerso dai dati delle iscrizioni ufficiali : oltre il 97% ha chiesto questi modelli educativi e non li avrà, alla faccia delle dichiarazioni di Berlusconi e della Gelmini stessa. Alcune scadenze da tenere d occhio Entro una quindicina di giorni saranno pronti il decreto e la circolare sugli organici, ma anche un atto di indirizzo didattico che abbiamo capito essere particolarmente importante perché detterà i criteri ai dirigenti per l utilizzo dell organico assegnato. Formalmente nessuno abolisce le compresenze, ma nell atto si dirà come muoversi Morale Non è ancora il momento di riporre bandiere e spillette del movimento anti-gelmini! Ristrutturazione edilizia alla Bussero Grande manifestazione di protesta abato 14 marzo si è tenuta una grande manifestazione per Schiedere con urgenza la ristrutturazione delledificio scolastico di via G. da Bussero, di cui già da anni genitori, insegnanti e dirigente scolastico denunciano, anche dalle pagine del nostro giornale, le condizioni fatiscenti. Circa 600 persone hanno sfilato per le vie della Bicocca reggendo cartelli che dovrebbero far arrossire Sindaco e Giunta. Alla G. B. Pirelli solo i bimbi son rimasti belli, le finestre dalla pareti sono staccate e le aule sono state sgomberate. Questo dicevano striscioni dipinti a mano realizzati su vecchie lenzuola e cartoni recuperati, simbolo di una protesta genuina, che nasce dalle famiglie e dagli/dalle insegnanti senza sponsorizzazione alcuna. Armati di fischietti e palloncini, i piccoli guerriglieri della Bussero e i loro genitori e insegnanti hanno chiesto a gran voce che sia messa mano alla loro scuola, per risolvere il problema della presenza dell'amianto, dei serramenti pericolosi e pericolanti, della caldaia mal funzionante e altro ancora. Alla manifestazione hanno aderito numerosi consiglieri di zona 9, come il nostro Bina, con Amodio, Crippa, Medolago, Poidomani, Rossetti, Tucci (tutti del centro-sinistra), che hanno preso anche l'impegno di tenere una riunione della Commissione educazione dentro la scuola G. B. Pirelli, come segno di vicinanza alle ragioni di chi ne chiede l immediata ristrutturazione. Alla manifestazione hanno partecipato due consiglieri comunali che si spendono molto per i problemi delle scuole milanesi, Marco Cormio del Partito Democratico e Patrizia Quartieri, indipendente nelle liste di Rifondazione comunista. La clamorosa protesta è stata ben documentata da un servizio sul Bicocca: l orgoglio contro il pregiudizio I si dice e la realtà di una scuola media che funziona bene, con efficienza e passione: né più né meno delle altre. Parola degli insegnanti, dei genitori e degli studenti. ia Thomas Mann? Per carità! Una scuola tremenda, genitori e Vragazzi borderline, insegnanti precari e fuggitivi... Questo è quanto emerge spesso dalle chiacchiere fuori scuola e in giro per il quartiere Bicocca. Questa è la fama che la Scuola Media in questione si porta dietro da più di venti anni, quando insieme alle tristemente famose case bianche arrivarono prima i terroni e poi gli extracomunitari e i nomadi. Ma non fermiamoci al si dice e cerchiamo di scoprire la realtà. Sono andato a vedere con i miei occhi e - soprattutto - a sentire chi nella scuola ci lavora da tanto tempo. La sede è in una felice posizione: a pochi metri finisce Viale Suzzani ed inizia il Parco Nord; i primi due piani sono occupati dalla scuola primaria Sandro Pertini. Ma la scuola media dov è? Ultimo piano e solo quello, con ascensore da pochi anni; la prima impressione non è certo negativa: quello che salta agli occhi sono la luminosità, la pulizia e l ordine, anche se in spazi ristretti. Le domande vengono spontanee: come è possibile che ci sia tutto quello che serve ad una moderna scuola in uno spazio così limitato? I ragazzi non si sentiranno costretti in quel lungo corridoio? Mi rivolgo ad un insegnante di Lettere, Daniela Felis, che presta servizio alla T. Mann da più di dieci anni. Di seguito, al volo, anche a un paio di alunni delle classi Terze. Prof, parliamo di insegnanti: è vero che ogni anno c è un turnover esagerato per cui non è possibile parlare di continuità e progettazione a lungo termine? No, non è più così, quando io sono arrivata qui, circa 10 anni fa, la situazione era in effetti abbastanza pesante,ma ormai da più di un quinquennio quasi tutti gli insegnanti sono stabili e restano in questa scuola di frontiera per scelta; la percentuale di precari non è diversa da quella di tutti gli altri Istituti, forse è anche minore. E i ragazzi che frequentano questa scuola? A volte si sente dire che in gran parte sono difficili, qualcuno già delinquente, e che le famiglie sono, quando va bene, completamente assenti? È pericoloso far frequentare ai propri ragazzi questo ambiente? I genitori temono che i loro bambini vengano a contatto con ragazzi e famiglie che li possano far deviare, ma per fortuna non è così; se dicessi che è una scuola senza problemi mentirei, ovviamente abbiamo qualche ragazzo difficile, ma nessuno mai ha creato gravi inconvenienti; io sono in contatto con colleghi di altre scuole, anche del centro, e le assicuro che le situazioni sono spesso uguali. Sfatiamo una volta per tutte il mito che il centro abbia una buona utenza mentre le periferie pullulano di brutta gente... Le legge le cronache milanesi? I problemi abbondano purtroppo anche nelle presunte scuole elitarie. Quali sono le attività della scuola? Molti sono gli spazi dedicati alla crescita formativa degli alunni, come i laboratori linguistici, con insegnanti lettori in madrelingua, i laboratori teatrali, i laboratori di scrittura e il giornalino Il Terzo Soldi per i disabili febbraio Zona Nove aveva dato voce a genitori e insegnanti che Adenunciavano il problema che si era creato alla scuola elementare Thomas Mann, con il mancato arrivo dei fondi comunali destinati a pagare gli educatori che affiancano i bimbi diversamente abili assommando il proprio impegno a quello degli insegnanti di sostegno, per favorire l attività didattica di tutta la classe. A fronte di un progetto che veniva a costare circa euro annui, il Comune aveva garantito il pagamento della metà. La scuola aveva perciò dovuto operare dolorosi tagli nel servizio, togliendo l ausilio di questa figura preziosa ad alcuni bambini, e riducendo le ore per altri. Il taglio aveva colpito numerose scuole di Milano, in modo più o meno pesante. Ad una interrogazione consiliare di Patrizia Quartieri l assessore Moioli aveva risposto che i fondi arrivati costituivano solo una prima tranche, il resto sarebbe arrivato in seguito. In realtà di questa seconda tranche, fino a pochi giorni fa, negli uffici preposti non sapevano nulla. Infine la comunicazione ufficiale: alla scuola della nostra zona arriveranno, se non la cifra totale, almeno i due terzi di quanto mancava all appello: un sospiro di sollievo per tutti, famiglie, insegnanti, educatori. Non sappiamo quanto la denuncia di Zona Nove abbia contato nell arrivare alla soluzione di questo grave problema, ma di una cosa siamo certi: se anche il nostro contributo è stato solo una goccia, siamo contenti di essere stati parte del mare. telegiornale regionale di Rai tre. Al termine il comitato organizzatore, una vera e propria macchina da guerra composta da Barbara Piancatelli, Saudy Maia, Giuseppe Sciarra, Sabrina Messina e Sabrina Viscido ha raccolto oltre 700 firme sul testo di una interrogazione popolare al Consiglio comunale, che a questo punto non potrà più esimersi dal dare una risposta. Nel frattempo il telefono della Presidente dell associazione genitori è diventato bollente. Già il lunedì seguente alla manifestazione arriva la chiamata dell'assessore Bruno Simini, che s impegna formalmente nella rimozione della struttura dismessa in cortile con il tettuccio in amianto e che si farà carico di aggiornarsi sullo stato dei fatti. Mercoledì 18 viene presentata l interrogazione popolare all ufficio Protocollo Generale del Comune di Milano. Lo stesso giorno la Piancatelli riceve la chiamata dell architetto Scevola, dell assessorato Educazione e Scuole, che annuncia a breve la realizzazione delle opere possibili come manutenzione ordinaria. Nel frattempo il dirigente riceve la chiamata del geometra Colombo (Ufficio manutenzione ordinaria), che ha mandato di intervenire immediatamente per quello che potrà rientrare nella manutenzione ordinaria e si programma un sopralluogo congiunto tra Comune (Geom.Colombo),direzione scolastica, vicepresidi di plesso, e Associazione genitori: la lista della spesa è pronta da un pezzo, speriamo che si riesca a portare a casa qualcosa. Insomma, dalla palude in cui si trovavano, i genitori della Bussero sono riusciti con caparbietà a mettere fuori almeno la testa. Ora si tratta di iniziare la guerra di posizione, perché alle promesse e agli impegni seguano i fatti. Piano,: da 5 anni i ragazzi delle seconde imparano a diventare giornalisti e l anno scorso sono arrivati secondi al concorso indetto dal quotidiano Il Giorno per le scuole di tutta la Provincia! Abbiamo una ricca biblioteca tenuta dai genitori, una bella aula video, un laboratorio di scienze ben allestito, da tre anni alunni e docenti abbelliscono la scuola con disegni e colori. Un attenzione particolare è dedicata a tutto quello che il territorio ci offre: cinema, teatro, anche in lingua, mostre e musica. E poi i corsi di danza, di latino, sull alimentazione e sulla salute e sul benessere (in collaborazione con l Asl) e - dulcis in fundo - siamo tra le prime scuole che hanno aderito alla costruzione del Consiglio di Zona dei Ragazzi e delle Ragazze. E ci sono i viaggi di istruzione, sempre legati alla programmazione didattica, ma anche di intrattenimento e socializzazione, che per molti alunni sono la prima occasione di vedere altre città e di imparare ad essere più curiosi, responsabili e autonomi. Suona la campana e la prof mi saluta in fretta, ora rivolgo qualche domanda all altra parte della barricata : due alunni di Terza. Ragazzi, frequentate questa scuola da 3 anni. Come vi trovate? È stato difficile convivere con i vostri compagni? Avete avuto una preparazione adatta per le scuole superiori? All inizio noi e i nostri genitori avevamo qualche timore, ora dobbiamo dire che la scuola ha funzionato benissimo, ci sono stati sì alcuni cambi di insegnante, ma abbiamo imparato a rafforzarci; è vero che qualche compagno è difficile ma grossi problemi non ne abbiamo mai avuti;anzi - come dicono i miei genitori - abbiamo imparato a convivere con diverse realtà e questo è molto utile per saperci difendere e, soprattutto, per non aver inutilmente paura. Ecco una cosa veramente importante che ci dicono i prof: se conosci puoi capire, e capire vuol dire accettare, ma anche saper scegliere. Io in questi tre anni sono cambiata davvero tanto e mi sento più sicura. La scuola.beh alcuni prof strani ce li abbiamo (risatine ), ma la maggior parte sono molto bravi e molto attenti ai nostri problemi; passano un sacco di tempo ad ascoltarci, per capirci e farci capire Noi non sappiamo se siamo preparati per la scuola superiore, ma abbiamo parlato con ex alunni e abbiamo scoperto che chi ha studiato bene qui non ha avuto problemi alle superiori. Non è così anche dalle altre parti? E poi nella nostra scuola ci si conosce tutti e ci si diverte: sport, spettacoli, gite e anche approfondimenti e recuperi ma questi sono meno divertenti! Un ultima cosa. Consiglierete la vostra scuola ai genitori e agli alunni delle Elementari? Sì, è bella e ci si conosce tutti. Si fanno un sacco di cose e per molte possiamo decidere noi se partecipare o no, quindi chi le sceglie poi le fa molto volentieri. Sì. Venite tutti! Noi avremo sempre un magnifico ricordo della nostra scuola e sappiamo già che ci mancherà. (Vittorio Sardo) Memoria & musica a Zona 9 offre, anche grazie alle scuole, alcune opportunità cultu- di eccellenza. Una è la celebrazione della Giornata della Lrali Memoria, divenuta ormai una consuetudine per il quartiere. Occasione di riflessione, anche quest anno si è tenuta con grande partecipazione al Teatro della Cooperativa. Letture bellissime, accompagnate da musica e canti di grande suggestione, hanno permesso di riaprire il libro di un momento buio della storia dell umanità. In questa prospettiva si spiega anche l emozione di una delle ragazze sul palco, che parlando dei renitenti alla leva israeliani, i Refusnik, ha detto che vengono fucilati. Naturalmente intendeva dire incarcerati, anche se molto spesso questi giovani che rifiutano di sparare ad altri giovani sono sottoposti ad un vero e proprio linciaggio morale, che giustifica il lapsus. La seconda iniziativa culturale è stata la Settimana della musica organizzata dalla media Cassinis. Con grande impegno il prof. Bonfiglio, che insegna educazione musicale, ha organizzato un cartellone di grande valore, consentendo ai ragazzi di avvicinarsi al mondo dei concerti e di conoscere la bellezza della musica ascoltata dal vivo e fornendo loro gli strumenti per allargare gli orizzonti della loro cultura musicale. Nello stesso tempo ha offerto al quartiere la possibilità di prendere parte a questi concerti, dimostrando ancora una volta quanto sia importante la scuola per un quartiere quando, come in questo caso, decide di diventare presidio culturale e luogo di aggregazione. COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA ONA NOVE 17

18 UNIVERSITÀ DELLA BICOCCA a cura di Laura Brevi Laureati e mondo del lavoro: i segreti del successo Universitari e imprese: presentati, presso a cura dell Ufficio Job Placement, i risultati dell indagine sull occupazione dei laureati nel 2007 e del Progetto FIxO sull attivazione dei tirocini. Si conferma il trend positivo per i neolaureati del nostro ateneo. sono i criteri di selezione delle aziende? QQuali caratteristiche deve avere il laureato per entrare con successo nel mondo del lavoro? Quante aziende offrono un contratto di lavoro dopo il periodo di stage? Il 19 marzo, nel corso del convegno Neolaureati e il mondo del lavoro: l esperienza stage nel Programma Fixo, organizzato dall Ufficio Job Placement dell Università Bicocca, sono stati presentati sia i risultati del Progetto ministeriale FIxO (Formazione e Innovazione per l Occupazione), un iniziativa che punta a potenziare le azioni di job placement degli Atenei coinvolti, sia i dati dell indagine occupazionale Stella- Cilea sui laureati nel L identikit del laureato vincente Dall indagine occupazionale Stella-Cilea, che fotografa la situazione dei laureati a circa 18 mesi dal conseguimento del titolo di studio, emerge che i laureati triennali dell anno solare a livello di Ateneo - che hanno trovato lavoro dopo il conseguimento del titolo di studio sono il 49,7 per cento, mentre il 43,7 per cento continua a studiare e il 4,5 è in cerca di lavoro. Mostra interattiva per imparare a gestire i conflitti giovanili Il gruppo disciplinare che registra la maggior percentuale di ingressi nel mondo del lavoro, è quello medico: il 96 per cento dei laureati ha trovato un occupazione dopo la laurea, lo 0,8 continua a studiare e solo l 1,4 per cento è in cerca di lavoro. Questo dato molto positivo è dovuto in larga parte alla natura professionalizzante dei corsi di studio erogati dalla facoltà di Medicina. Per quanto riguarda la laurea specialistica, il 74,1 per cento dei laureati Bicocca del 2007, ad un anno dalla laurea, ha trovato lavoro, il 13 per cento ha proseguito gli studi e il 7,3 è in cerca di lavoro. Il Progetto FixO Nel corso del convegno sono stati presentati i dati del Progetto FIxO (Formazione e Innovazione per l Occupazione) del Ministero del Lavoro, per sostenere i giovani laureati nel passaggio dall Università al mondo del lavoro, attraverso l attivazione di tirocini formativi finalizzati all occupazione. Su un totale di 334 neolaureati che hanno svolto un tirocinio di durata da tre a sei mesi, il 21,5 per cento è riuscito ad ottenere un contratto al termine dello stage. Se si guarda al dettaglio per facoltà, il peso percentuale dei contratti offerti dalle aziende agli studenti è il seguente: Economia 38 per cento; Scienze Matematiche Fisiche e Naturali 24 per cento; opo la lezione-spettacolo di DPaolo Vergnani, andata in scena lo scorso 4 febbraio davanti a 900 studenti di sei scuole superiori e sei scuole medie di Milano, continuano le attività del progetto educativo Crescere imparando a gestire i conflitti, promosso dal Comune in collaborazione con l Università Bicocca e la Cattolica. Durante il mese di marzo, presso la Scuola Media A. Manzoni è stata presentata Conflitti, litigi e altre rotture, mostra interattiva per ragazzi dagli 11 ai 16 anni, allestita dal Centro Psicopedagogico per la Pace. Il percorso interattivo, strutturato in dieci tappe fondamentali, è pensato appositamente per ragazze e ragazzi e accompagna i partecipanti attraverso varie attività, stimoli e domande volti a favorire il confronto, la discussione e la ricerca in merito ai temi del conflitto e della violenza. Grazie ad una veste grafica accattivante e a un Diario di Bordo i giovanissimi imparano a prendere coscienza della conflittualità, delle sue dinamiche e dei modi più costruttivi per gestirla.al termine della visita i ragazzi valutano il loro modo di gestire i conflitti e possono lasciare dei messaggi agli organizzatori della mostra. Per gli insegnanti è previsto uno strumento di lavoro che potranno utilizzare nelle classi: il libro mastro, che contiene ulteriori attività didattiche da realizzare nelle aule scolastiche. Il progetto educativo Crescere imparando a gestire i conflitti coinvolge i ragazzi e gli insegnanti di 6 Istituti superiori e di 3 Istituti medi della città di Milano. Nelle scuole superiori il progetto prevede anche la formazione alla mediazione di alcune classi e l apertura di sportelli rivolti a tutti gli studenti. La preoccupazione di genitori e insegnanti rispetto a queste tematiche è tanta, ma non sentiamo spesso le voci dei giovani - sottolinea Davide Diamanti-ni, docente di Scienze della Formazione della Bicocca -. Lo scopo del progetto non è quello di delegare ai ragazzi la gestione dei conflitti, al di là delle responsabilità degli adulti, ma di riuscire a metterli a tema in modo congiunto. I libri preferiti dagli studenti econdo un inchiesta di Repubblica i libri più acquistati e letti dagli studenti della Bicocca sono nel- Twilight di Stephanie Meyer (editore Fazzi); La relatività a fumetti di Basset Bruce Sl ordine: (editore Cortina); Il giorno prima della felicità di Erri De Luca (editore Feltrinelli); I miei ricordi di Walter Bonatti (editore Castoldi Dalai); I love Shopping di Sophie Kinsella (editore Mondadori). Premiato l oncologo Giuseppe Masera l 22 marzo scorso IGiuseppe Masera, direttore della Clinica Pediatrica dell Università della Bicocca presso l ospedale San Gerardo di Monza, ha ricevuto il Paul P. Carbone Award in International Oncology, riconoscimento conferito ai ricercatori che si sono distinti per i loro contributi all avanzamento delle terapie contro il cancro, dedicato alla memoria del dottor Paul Carbone, pioniere statunitense della chemioterapia e sostenitore della necessità di sviluppare le cure contro il cancro anche nei paesi più poveri. Giuseppe Masera è impegnato da tempo nella ricerca contro il cancro. Dal 1986 collabora al progetto per il trattamento delle leucemie infantili in Nicaragua, presso l Ospedale infantile Manuel de Jesus Rivera di Managua. Si tratta di una delle poche esperienze di cooperazione nel campo dell oncologia pediatrica con Paesi del Sud del mondo. Masera è tra i fondatori dell Associazione italiana di ematologia ed oncologia pediatrica (Aieop) ed è stato presidente del Programma italiano di terapia e di diagnosi Acute Lymphoblastic Leukemia. Sociologia 17 per cento; Psicologia 10 per cento; Scienze della Formazione 3 per cento; Scienze statistiche 1 per cento. Il settore che ha offerto il maggior numero di contratti è quello dei servizi, con il 33 per cento, segue il settore del credito, finanza e assicurazioni con il 14 per cento e il settore manifatturiero (chimica, farmaceutica, materie plastiche) con il 14 per cento. Le attività dell Ufficio Job Placement L Ufficio Job Placement di Ateneo offre una serie di servizi per facilitare l ingresso nel mondo del lavoro ai laureati e laureandi dell Università di Milano- Bicocca. A disposizione dei laureati, in particolare, c è la banca dati Vulcano, acronimo che sta per Vetrina Universitaria Laureati con Curricula per le Aziende Navigabile On-line. Si tratta di un efficace supporto progettato dal Cilea (Consorzio Interuniversitario Lombardo per L Elaborazione Automatica) che offrei ai laureati la possibilità di far conoscere alle aziende il proprio curriculum vitae attraverso una banca dati online accessibile alle imprese. L Ufficio Job Placement comunica costantemente con gli studenti per informarli, in tempo reale, delle opportunità di lavoro offerte dal mercato mantenendo, allo stesso tempo, stretti rapporti con moltissime aziende ed enti. PERSONAGGI Federico Capasso da Harvard alla Bicocca a facoltà di Scienze LMatematiche, Fisiche e Natura dell Università della Bicocca ha organizzato il 27 marzo un incontro con Federico Capasso per parlare del futuro della nano fotonica. Docente ad Harvard e inventore del laser a cascata quantica, Capasso ha recentemente scoperto una nuova forza quantica repulsiva capace di far levitare i nanomateriali. Alla Bicocca ha parlato dello sviluppo di dispositivi per focalizzare la luce su scala nanometrica e degli scenari futuri che si aprono nei campi dei nanomateriali: dai laser supercollimati alla levitazione quantica. Federico Capasso è nato a Roma nel Laureatosi in fisica nel 1973, si trasferisce negli Stati Uniti presso i Laboratori Bell dove rimane per 27 anni, fino a divenire vice presidente della Divisione Ricerche Fisiche. Dal 2003 è Robert Wallace Professor of Applied Physics alla Harvard University. Vincitore di numerosi premi internazionali, è inoltre autore di oltre 300 pubblicazioni e di oltre 50 brevetti negli Stati Uniti. Fra i suoi contributi più notevoli vi sono alcune nanostrutture artificiali d interesse tecnologico, come il laser a cascata quantica. Asvi: un abbraccio lungo 10 anni tra la zona 9 e il Kosovo Vittorio Sardo Asvi - Associazione Solidarietà e Volontariato Insieme - è un fiore L all occhiello del volontariato dei nostri quartieri, dove è nata e svolge un settore essenziale delle sue attività. Ne vogliamo ripercorrere la storia e descrivere le azioni con un colloquio con Umberto Forti, uno dei fondatori e Presidente dell Associazione. I lettori conoscono l Asvi per la sua intensa attività nella zona, ma proviamo a descriverla. Nel 99 scoppiò il conflitto in Kosovo e alla scuola di via Cesari si attivò una raccolta di fondi in favore dei bambini e delle famiglie in difficoltà. Noi del Comitato Genitori partecipammo a una spedizione umanitaria a Mitrovica e fu un esperienza che ha cambiato la vita di molti, a cominciare dalla mia! Trovammo una situazione tragica e al ritorno con altri genitori si ragionò su come renderci utili in quel disastro. Definimmo un elenco dei materiali di primissima necessità che avremmo potuto portare autonomamente e coinvolgemmo la scuola e il quartiere nella raccolta. Avviammo progetti di intervento prima ancora di costituirci come Associazione, passo che affrontammo nel Gli obiettivi primari furono l assistenza alle vittime dalla guerra, con la precisa condizione di aiutare in maniera paritaria sia l etnia albanese che quella serba. La scelta di agire per progetti mirati ci ha permesso di costruire un organizzazione efficace con una struttura ridotta all osso. Oggi abbiamo oltre 30 progetti in fase di svolgimento e altrettanti già realizzati. Alcuni di questi progetti hanno fatto storia in tutto il quartiere. Quali sono stati i primi? Il primo fu Un tetto per il Kosovo : ci procurammo il materiale edilizio e andammo a ricostruire i tetti scoperchiati dalle bombe e a ripulire le scuole ancora imbrattate di sangue. Poco dopo, avviammo il Progetto Insieme in Italia : portammo alla Cesari per tre settimane 40 bambini serbi e albanesi, traumatizzati dalla guerra.volevamo far loro capire che il mondo può non essere solo dolore e terrore e far nascere rapporti di conoscenza personale tra due etnie contrapposte da un odio antico. Quei bambini - oggi giovani uomini e donne - vennero ospitati dai niguardesi e inseriti nella Cesari, dove avviarono amicizie che durano ancora oggi, sia tra loro che con chi li ha ospitati. A questo punto, con la nascita dell Asvi, partì il progetto Insieme a Mitrovica, articolato in cinque settori. Il primo è l Adozione famiglie : ad oggi, siamo a quasi 100 famiglie adottate da famiglie italiane, quasi tutte della zona. Per ogni adozione procuriamo mobili, farmaci, vestiti, cibo, ecc. Quindi vi spostate continuamente da qui a Mitrovica? Sì, un viaggio ogni due mesi, con 6-20 volontari, per portare ciò che abbiamo raccolto. Ad aprile e ottobre parte un camion stracarico di generi alimentari, di materiali, di farmaci e di attrezzature.a Mitrovica abbiamo una base che ci serve da magazzino. E gli altri settori del Progetto? Uno è il Progetto sanitario che prevede l assistenza odontoiatrica e medica offerta da medici e dentisti italiani e kosovari che curano moltissimi bambini, gratuitamente. All ospedale locale e agli studi dentistici forniamo attrezzature,macchinari e supporti.il terzo è il Progetto scuole con cui l Asvi contribuisce al funzionamento delle scuole e dell Università con materiali e con un sostegno economico ai ragazzi meritevoli ma poveri. Poi c è il lavoro, col Progetto Microattività, perché riteniamo che la dignità della persona passi anche attraverso un reddito prodotto da un lavoro onesto: quando col nostro aiuto una famiglia riavvia un attività economica, si rende indipendente e possiamo adottarne un altra. Infine il Progetto Sociale che prevede l assistenza di comunità, come l Associazione dei disabili, l orfanotrofio di Kotlina, la scuola speciale e un intero condominio fatiscente dove sono ricoverate 28 famiglie di profughi provenienti da tutto il Kosovo. Ma fate tutto da soli o collaborate con altri Enti? Collaboriamo con parecchie associazioni locali che a loro volta sostengono un altra fetta di popolazione. La caratteristica dei nostri progetti è che vengono realizzati dai volontari Asvi, ma lavoriamo con chiunque, sempre mantenendoci coerenti coi nostri principi: non fare distinzione di etnie e distribuire gli aiuti in maniera paritaria tra le varie etnie presenti in Kosovo: Albanesi, Serbi, Bosniaci, Rom e Gorani. Una collaborazione preziosissima è quella con il CimicI (cellula sanitaria militare del nostro esercito di stanza a Peja) che si occupa di bambini e ci segnala i casi in cui un viaggio in Italia è questione di vita o di morte. E noi abbiamo sviluppato una collaborazione solida con l Ospedale di Niguarda per salvarli: ben 16 salvataggi su casi gravissimi, di cui 4 nel L Asvi è oggi un punto di riferimento in Kosovo rispetto ai pazienti destinati all Italia, e dove non arriviamo direttamente ci avvaliamo della collaborazione con altre associazioni. Tantissime attività e voi siete in pochi. Qual è il segreto? Il modo di operare dell Asvi si rifà ad alcuni buoni principi. Il primo è avere costi zero: è tutto puro volontariato. E ci facciamo carico dei nostri progetti dall inizio alla fine, verificando di continuo ogni singola adozione, ogni attività, ogni progetto. Nuovi partecipanti hanno consentito di sviluppare ulteriormente le attività e, anche se restiamo un Associazione di piccole dimensioni, riusciamo a fare cose eccezionali grazie al sostegno della gente di Niguarda. Ci siamo meritati la fiducia di tante persone e ne siamo orgogliosi. Il supporto della popolazione di Niguarda, Prato, Bruzzano e Bicocca si materializza nel progetto Adozione Famiglie, in piccoli aiuti, donazioni e iniziative. Oltre ai contributi fissi di chi aderisce al Progetto, l Asvi opera con spettacoli teatrali, banchetti, gemellaggi tra scuole di zona e di altri comuni e scuole kosovare. Oggi come prevedete che si possa evolvere la difficile situazione del Kosovo? La situazione del Kosovo è nota ai più da quando, nel 1999, ha toccato l apice della sua tragedia con la pulizia etnica e col successivo intervento militare Nato. Oggi, nel silenzio dei media, il problema centrale è l estrema povertà. In Kosovo, come dovunque, ci sono intrecci illegali, eppure c è tanta gente onesta che vuole vivere in pace ma è priva dei più elementari servizi: la luce, la legna per riscaldarsi, il denaro per comprare i libri e i vestiti per i bambini. Queste sì che sono le premesse per una diffusione della criminalità! Per questo vogliamo costituire un Associazione locale mista di kosovari e italiani per continuare il nostro lavoro, con l Asvi in un ruolo di supporto esterno. Non rientra nelle finalità dell Asvi la donazione del pesce ma vogliamo fornire la canna da pesca, in modo da elevare la condizione sociale, economica e morale della popolazione. Cosa può fare chi vuole conoscervi meglio e aiutarvi? Chi fosse interessato può visitare il sito o contattarci ai n telefonici 02/ o 02/ o per asviitalia@hotmail.com. Accoglieremo con gratitudine qualsiasi offerta in materiali, collaborazioni e denaro. Si può contribuire con un versamento postale intestato ad Asvi-onlus sul ccp , indicando nella causale del versamento per quale progetto vengono destinati i fondi. Garantiamo che saranno destinati esattamente a ciò che avrete deciso. Per i bonifici il codice IBAN è IT13E Abbiamo anche bisogno di un magazzino in zona per il materiale da spedire. ONA NOVE 18 GIORGETTI: via Pianell, 63 - Ottici Optometristi al servizio della tua visione

19 ONA 9 DERBY a cura di Lorenzo Meyer e Mauro Raimondi È in crisi anche il calcio italiano Quali sono le ragioni del 3 a 0 che le squadre inglesi hanno rifilato a quelle italiane? Prima di tutto, il fatto incontrovertibile che il football d oltremanica, a livello di club, è il migliore d Europa. Poi, in Inghilterra gli allenatori sono giudicati sul lungo periodo e non si esonera nessuno alle prime sconfitte (Alex Ferguson, per esempio, guida con alterne fortune il Manchester United dal 1986). Infine, gli inglesi a differenza di noi tengono in gran conto i vivai e sono sempre alla ricerca di nuovi talenti. Ètrascorso solo un mese dalla clamorosa débacle italiana in Europa (nel calcio, s intende: quella politica ed economica continuerà per altri quattro anni almeno ), e ormai in televisione o sui giornali non ve n è più traccia: il calcio, come il tempo, macina tutto. Giustamente, del resto. Come ci insegnano, il giornalismo deve stare sulla notizia, e allora prepariamoci, da qui alla fine del campionato, ad infinite vivisezioni di azioni con la moviola e a geniali commenti sui commenti di un allenatore secondo le caratteristiche dell informazione (?) calcistica italiota, da sempre impegnata a guardarsi l ombelico (spesso sporco) e a coltivare orticelli sotto rassicuranti campanili. Noi, però, il 3-0 che gli inglesi ci hanno rifilato non l abbiamo ancora digerito, anche perché la lezione ci era già stata impartita l anno scorso e non vorremmo che diventasse una regola. Perciò abbiamo deciso di parlarne, convinti che nel calcio vi siano, oltre a quelle tecniche, componenti economiche, storiche e culturali (ma sì!, avrebbe aggiunto Brera) e che talvolta valga la pena di provare ad analizzarle. In questo caso, partendo dall assunto che il football d oltremanica, a livello di club, sia attualmente il migliore d Europa, almeno a livello di risultati. Un affermazione provata dalle ultime quattro finali di Champions che hanno sempre visto in campo una squadra inglese (il Liverpool nel 2007 e nel 2005, come i milanisti - e non solo - ricordano bene, l Arsenal nel 2006 battuto dal Barcellona), se non addirittura due, come nell ultima edizione vinta dal Manchester ai rigori contro il Chelsea. Un dominio che ricorda quello del periodo , quando le compagini anglosassoni si aggiudicarono addirittura 7 edizioni su 8: una dittatura che s incrinò per la squalifica causata dalle follie degli hooligans e a cui seguì un lungo digiuno durato fino al 1999, quando il Manchester, con il consueto carattere condito da una buona (e necessaria) dose di fortuna, batté 2-1 il Bayern riportando il trofeo sull isola. Ritornando al presente, sarebbe comunque troppo semplice attribuire questo ciclo a motivazioni soltanto economiche, come ha subito suggerito Galliani secondo l ormai consolidata forma mentis della società rossonera, da tempo impegnata a ragionare (con parsimonia e pure male) solo con il portafoglio, basti vedere gli acquisti trendy e le condizioni del vivaio. A suo parere, infatti, una delle ragioni fondamentali starebbe nella gestione diretta degli stadi da parte dei club inglesi, che porterebbe introiti decisivi alle casse della società. Affermazione magari verosimile, ma che ci auguriamo non sia solo l inizio dell ennesima campagna mediatica (alla Ronaldinho, Frank Lampard Wayne Rooney per intenderci), questa volta sull ineluttabilità della costruzione di un nuovo stadio, decisione che farebbe felice i molti squali dell edilizia e della finanza milanese (ma non i tifosi dei quali, in fondo, a nessuno sembra fregare molto). E che, paradossalmente, tira la volata a Moratti e ai suoi desideri di costruire un nuovo impianto solo interista, forse nei pressi di Pioltello (al posto di una splendida area agricola: Milly, per favore, pensaci tu ). In realtà, sappiamo bene come l equivalenza tra denaro e vittorie non sia affatto sicura, come la storia calcistica ha spesso dimostrato (si pensi al primo decennio della gestione Moratti o andando più lontano nel tempo, al Napoli di Lauro). Certo, i danee servono e senza di loro è difficile vincere. Tuttavia, la questione ci pare più complessa, perché quello che fa veramente la differenza è la cultura (calcistica e non solo) nello spenderli, caratteristica per cui gli inglesi sono davvero davanti a noi. Ci riferiamo soprattutto alla programmazione a lungo termine che non viene influenzata dalle prime sconfitte. Alex Ferguson è allenatore del Manchester United dal 1986 e con i diavoli rossi ha vinto, tra le altre cose, 10 campionati, 2 Champions League, 2 Coppe Intercontinentali, 5 Coppe d Inghilterra e 2 Coppe di Lega. Prima di vincere il primo campionato ha dovuto però aspettare 7 anni. Siamo sicuri che se Sir Alex avesse allenato in Italia, al secondo anno senza risultati sarebbe stato prontamente esonerato. Questo perché da noi manca la cultura della sconfitta. Bisogna infatti pensare che gli obiettivi non si raggiungono immediatamente e che alla fine vince comunque una sola squadra. Sembrerà scontato ma se andate a leggervi i giornali sportivi di agosto vi accorgerete che 7-8 squadre partono per vincere tranquillamente lo scudetto o andare in Champions League mentre il resto non avrà problemi a salvarsi. In questo modo vengono date false aspettative ai tifosi che ai primi passi falsi contestano la dirigenza che poi provvederà naturalmente a cacciare l allenatore. Per poi accorgersi che, come accade quasi sempre, i risultati con il nuovo allenatore sono ancora peggiori. La scarsa attenzione, almeno negli ultimi 10 anni, ai giovani e i vivai è un altra pecca delle nostre società. Forse perché si tratta di investimenti i cui frutti si vedono concretamente solo a medio-lungo periodo. Le squadre inglesi (Arsenal in primis) da molti anni sono impegnate a scovare giovani talenti a poco prezzo in ogni parte del mondo e oggi possono schierare delle rose competitive con un età media decisamente inferiore alle nostre. Da noi, anche se da poco, solo Inter e Juve stanno seguendo quest esempio. I vari Balotelli, Santon, Marchisio e Giovinco dimostrano comunque che si tratta della strada giusta. uno. L Under 21 del Niguarda Calcio Evince il proprio girone e conquista così sul campo l accesso al campionato di Seconda Categoria, che da queste parti mancava da un bel po di tempo. È la prima compagine rossoazzurra a conquistare, quest anno, un campionato. Le buone notizie potrebbero arrivare anche da un altro paio di squadre ma, per scaramanzia, dalle parti di via Ornato, sede del club, preferiscono non dire nulla. E allora largo all Under 21, protagonista di una cavalcata trionfale, in un torneo difficile, con sole dieci squadre: i rossoazzurri hanno letteralmente creato il vuoto alle loro spalle, aggiudicandosi il primo posto con ben due giornate di anticipo. Un bel gruppo, quello dell Under 21, in società ne parlano tutti bene. Zona Nove ha fatto un salto al campo Amleto Farina, in via Cesari, per l ultima di campionato in casa, e ha trovato tribune stracolme e un tifo acceso e corretto, con striscioni, cori e tamburi. Gli avversari, il Fatima, hanno fatto da sparring partner uscendo dal campo con un passivo di 3 a 0, tutto sommato onorevole. Questo è un gran gruppo - ci spiegano i dirigenti -; qualcuno di questi ragazzi ha addirittura rinunciato a giocare in categorie superiori pur di rimanere qui. Il capo di questo gruppo, il mister, è Andrea Bistrot, al primo anno a Niguarda e subito SPORTIN ONA a cura di Roberto Braghiroli Vinto il campionato! A Niguarda esulta l Under 21 I rossoazzurri trionfano nel proprio girone e ottengono l accesso al campionato di Seconda categoria. E, grazie al club di via Ornato, nel nostro quartiere ritorna il calcio ad alto livello. vincente. Un tipo calmo, compassato, Non mi esalto quando vinco e non mi deprimo quando perdo - ci dice -. A inizio campionato la società mi aveva chiesto di provare a conquistare la Seconda Categoria e io, fin dall inizio, sono stato chiaro con i ragazzi: non dobbiamo mai sbagliare, perché in un campionato così breve si rischia di non avere il tempo per recuperare. Abbiamo avuto un paio di battute di arresto, ma all inizio del girone di ritorno ho capito che ce la potevamo fare. Il segreto, comunque, è il gruppo, i ragazzi; l allenatore deve solo cercare di gestire al meglio lo spogliatoio. E sull anno prossimo il mister è chiaro: La squadra è forte, ma per affrontare un campionato di Seconda Categoria ci farebbe comodo qualche giocatore d esperienza, visto che siamo tutti giovani. La palla, quindi, passa al presidente Roberto Camagni, il quale però preferisce soffermarsi sull importanza di questo trionfo, che avrà un positivo effetto a cascata su tutta la società; questi ragazzi non si rendono nemmeno conto della loro impresa. Ma ne è proprio sicuro, presidente? Durante i festeggiamenti, il capitano Mattia Colantuoni pare si sia lasciato scappare una frase che suona più o meno così: Sarebbe bello che la società confermasse in blocco questo gruppo. Se così fosse, noi saremmo disposti, tutti, a restare. E poi dicono che i giocatori non sono più attaccati alla maglia. COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA - COOP LOMBARDIA ONA NOVE 19

20 ONA NOEUV Cont el coo in di nivôl a cura di Augusto Cominazzini Fèm baccan A Milàn, na vòlta, i romôr eren sommèss, in sôrdinna, come se rivassen de sù el sôree ò de giò in cantinna, invece adèss l orèggia l è stuffa de dovè sentì baccan deppertutt, sôrdent, c el fa anca inviperì. Allôra gh era minga bondanza de traffich in di strad, [mai intasaa, e gh avevom nanca bisògn de côrr e strepità come di disperaa, i romôr daven fastidi, eren l effètt nôrmal, ôrdinari di esigenz de la vitta quotidiana, ma niént de straôrdinari. Durant la sèttimana, minga sémper, se sentiva de primma [matinna la vôs imbonidôra del magnan, del strascee, de l òmm di scov [e candeggina, la città la se ripopolava come on formighéri brulicant, compensada da on romôr discret, quasi simil al fruscià di piant. I ruee con gerlètt e scovin a brascètt, negher come pilatt, giraven per i cantin a catta su el ruff e fà scappà i ratt, i camiôn elettrich de la Stigler, pigher e ingombrant, se moveven, pacifich e silenziôs, come di gròss elefant. I tram, di cardenzôn verd mettuu su quatter roeud sbirolént, correven alegher sui rotai, cont on equilibrio sôrprendent, el Gambadelègn el boffava, giamò stracch, vèrs Figin e Vittuôn, i marnôn ndaven in Darsena a impienì de sabbia i cassôn. I cagnôn e i barchètt, in di navillii, pareven indôrmentaa sul fil de la corrent che, adasi adasi, ie portava a cà, saludaa dai dònn, inginocciaa sul dur brellin per ôr e ôr a lavà on mucc de pagn per el compens d on ghèll e tanto sudôr. Al vesper i tocc e rintocch argentin, de l alt di campanin, ricôrdaven che l éra l moment de dì el rôsari ai beghinn, el lament sirenn di stabilimént segnaven la fin de la giôrnada, sfumaven quasi del tutt i romôr, la famiglia l éra radunada. El ciòch ciòch ritma di ziccol d on cavall, in del silenzi de la séra, el se smôrzava pian pianin lôntan, com el final d ona sinfonia [leggera, la nòtt profônda solènn e tenebrôsa, sénza pu romôr, la confortava, con la fantasia di sògn, el ripòs del lavoradôr. Incoeu, castigaa da tanti triboléri, se dev vôsà per fass sentì, intronaa da clackson e motôr fragorôs di mentecatt imbestialii, insôrdii dal strepitéri de moto, camiôn, autovolant sibilent e dal baccanéri de radio e television esasperaa e invadent. Tanto temp l è passaa, tanto progrèss gh èmm avvu, ma quanta pas èmm perduu! odiaco di L angolo di Don Giuseppe a cura di Don Giuseppe Buraglio Risveglio Quando marzo volge al termine, sia che piova o faccia bello, tutti pensiamo che sia primavera! E questo pensiero diventa un augurio. Ci auguriamo di vedere la natura riprendersi dal sonno della stagione gelida, ci prepariamo a vedere il ritorno delle rondini, ci estasiamo del profumo dei primi fiori, godiamo del primo tepore di un sole che sembra finalmente fare il suo dovere! Quanto sembrava morto torna in vita, quanto appariva pigro sembra riprendere vigore, il brutto diventa bello, il miracolo si ripete. È la stagione della vita, della vita che ricomincia, della vita che ha la meglio sulla morte. E non per nulla la Pasqua cade in giorni che cantano la vita, in giorni che accarezzano il cuore con la speranza e aprono la coscienza alla fede nel Dio che, morto, si rialza e canta la vittoria sugli inferi. Se il cuore si è raffreddato, se la coscienza si è assopita, se la volontà è andata in letargo, questo è il momento di condividere con la natura il risveglio alla vita nuova, alla vita che rinasce, al canto che riprende, alla brezza tiepida che ti mette nell anima un desiderio rinnovato di ricominciare. Primavera, Pasqua lasciati coccolare senza restare inerme, lasciati prendere dall entusiasmo del rinato, sgambetta come un bimbo che gode nel vedere davanti a sé tutto ciò che potrà fare con le sue potenzialità di uomo in miniatura che sta diventando grande. L ossigeno che rende respirabile l aria ti entri nel cuore e ti rinfreschi la coscienza. Quando sei nel chiuso di una torre e senti che l aria ti pesa, tu esci all aperto e, allargando le braccia, respiri a fondo sentendo tutto il benessere di quella brezza che ti riempie i polmoni. E così, quando ti sei intrappolato dentro le pastoie della mediocrità, puoi uscire fuori e dire a te stesso che è primavera, che è il tempo del risveglio, che è tempo di concederti nuove opportunità per diventare più grande. In tutto questo, il Signore è con te perché è per te. ona a cura di Anna Maria Indino L oroscopo di aprile 2009 ARIETE Potrà piacervi fare cose non sempre necessarie e importanti. Svagatevi e non pensate a nulla, potrà essere il vostro motto del mese. Begli acquisti vi metteranno di buon umore, ma state attenti a non esagerare. Condividerete con amici una Pasqua serena. TORO In compagnia non vi dispiacerà essere i protagonisti e stare al centro dell attenzione, fatelo però in modo diplomatico. Senso dell umorismo e ottime battute vi aiuteranno molto a superare eventuali momenti duri e ad apparire brillanti. GEMELLI Saprete giocare bene tutte le vostre carte riguardo alle capacità mentali. Studio e lavoro andranno a gonfie vele, consentendovi di fare entusiasmanti programmi a lunga scadenza. Scampagnate con persone giuste vi ricaricheranno di nuove energie. CANCRO Meglio dedicarsi al relax e al riposo che alle discussioni e ai battibecchi, se non riuscite a trovare punti d incontro, prendete le distanze. Vi libererete di alcuni fantasmi del passato e darete spazio a nuovi sentimenti, che saranno più sereni. LEONE Saprete dare il meglio di voi in ogni campo, riuscendo a ottenere belle soddisfazioni sia nella vita di coppia sia nelle questioni pratiche. Donerete e riceverete bei regali, da persone care. Una lettera da lontano vi farà un immenso piacere. VERGINE I pianeti vi sostengono nella ricerca di nuove opportunità di lavoro e vi regaleranno nuove entrate. Una cara collega si dimostrerà utilissima nell aiutarvi a superare un momento di confusione. Umore un po instabile in amore. Fortuna al gioco. BILANCIA Si prospettano viaggi piacevoli, potrete organizzarli con tutti i particolari e con un grande entusiasmo. Un investimento andrà per il meglio e vi consentirà di fare quegli acquisti cui tenete. Rinunciate oggi a una piccola soddisfazione, in vista di un grande successo domani. SCORPIONE Meglio cambiare giro di amicizie e frequentare persone più ottimiste ed entusiaste della vita. C è in campo professionale chi potrebbe ostacolarvi per invidia e frustrazione personale, non reagite. In amore vi attendono bellissimi momenti. SAGITTARIO Se non vi darete da fare in campo professionale vi troverete con un pugno di mosche in mano. Saprete dare il meglio di voi nel rapporto di coppia, ma fate attenzione a non pretendere l impossibile. La gelosia reciproca sarà come un gioco divertente. CAPRICORNO I vostri più cari amici vi daranno modo di partecipare a iniziative molto interessanti, anche proponendovi attività a sfondo culturale. Per realizzare le vostre aspirazioni professionali non dovrete cercare le scorciatoie, percorrete tutto il cammino. ACQUARIO Potrete innamorarvi quando meno ve lo aspettate e proprio di una persona che non vi appariva attraente, non arrendetevi all evidenza. Una visita inaspettata vi scombinerà un programmino romantico erotico pasquale, cercate una soluzione. PESCI Interessi spirituali potranno affacciarsi nella vostra vita, dandole un significato più ricco e profondo. Coltiverete rapporti affettivi e amicizie all insegna dell altruismo. Una vincita potrebbe capitarvi all improvviso, tentate la fortuna. La colonna poetica a cura dei lettori Dove sei? * Silvia Benna Rolandi Dovunque tu sia, io ci sono. Ad occhi chiusi ti vedo. A mani vuote ti sento. Senza fiatare ti chiamo. E se l amore ha una voce, gli ho già prestato il tuo nome. * A questa minipoesia, appesa con altre 19 selezionate al porto di Camogli, il pubblico ha assegnato il 3 premio San Valentino Accadde a Milano a cura di Lella Ricordi Le date di aprile 9 aprile 2001: Le farmacie comunali vendute ai tedeschi La Giunta comunale milanese delibera la vendita in blocco delle 84 farmacie comunali alla multinazionale tedesca Gehe per 130 milioni di euro. Inizia un lungo contenzioso perché la Gehe produce farmaci e quindi, per la legge italiana, solo in seguito modificata, non dovrebbe possedere farmacie. 10 aprile 1949: Nasce l Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione Promosso da Ferruccio Parri, l istituto avrà sede per molti anni a Palazzo Reale. Attualmente la zona 9 ha l onore di ospitarlo in viale Sarca 336. Grazie alla Fondazione Cariplo l istituto ha potuto creare un sito ( e un data base consultabile su internet con materiali rari ed importanti sulla Resistenza. 12 aprile 1954: Palazzo Marino cancella i segni delle bombe Conclusione dei restauri di Palazzo Marino sventrato dai bombardamenti. Per alcuni anni nel dopoguerra il Comune aveva traslocato nel vicino palazzo della Ragioneria. Si conclude così simbolicamente il periodo della ricostruzione di Milano. Dopo la guerra infatti il paesaggio urbano è irriconoscibile. Il 60% della città è stata distrutta dai bombardamenti del aprile 1974: Muore Giovanni D Anzi, compose serenate per Milano Muore a S. Margherita Ligure il musicista Giovanni D Anzi. Il Comune lo accoglie tra i milanesi benemeriti nell Edicola Palanti del Cimitero Monumentale. Nato a Milano l 1 gennaio 1906, compositore di musica leggera e autore, fra l altro, di Bambina innamorata e Lassa pur (ch el mond el disa). Per ricordarlo niente di meglio delle parole che sono state incise dall amministrazione comunale su una targa in Galleria del Corso: In questa Galleria c era una volta un re, Giovanni D Anzi. Scrisse magiche note e la più dolce serenata la cantò per Milano: O mia bela Madonina aprile 1999: Muore lo stilista Nicola Trussardi In seguito a un gravissimo incidente stradale sulla tangenziale est di Milano, muore lo stilista e industriale Nicola Trussardi. Nato a Bergamo il 17 giugno 1942, impone in tutto il mondo il marchio del levriero, elegante simbolo del suo stile. 21 aprile 1914: Primo grande concerto futurista Grande Concerto futurista per intonarumori al teatro Dal Verme. L avvenimento è accompagnato da una furibonda zuffa tra sostenitori e oppositori del movimento. Tra le creazioni più innovative e geniali del movimento futurista vanno senza ombra di dubbio annoverate le macchine intonarumori costruite da Luigi Russolo. Si trattava di macchine sonore (quali lo scoppiatore, il sibilatore, il ronzatore) in grado di trasformare i suoni utilizzati. 22 aprile 1699: Muore a Milano Carlo Maria Maggi che inventò la maschera di Meneghino. Nato a Milano nel 1630, Maggi è considerato il padre della letteratura milanese moderna. Ha scritto Il manco male, Il Barone di Birbanza, I consigli di Meneghino, introducendo a teatro la maschera popolare di Meneghino, che è divenuta l incarnazione del popolo milanese. 22 aprile 1909: Nasce Indro Montanelli Nato a Fucecchio, vicino a Firenze, il giornalista Indro Montanelli si stabilisce a Milano nel 1939 per lavorare al Corriere della Sera : lascerà la grande testata milanese solo nel 1973, per contrasti con la linea editoriale e nel 1974 (anno in cui sposa Colette Rosselli, nota come Donna Letizia ), fonda il Giornale nuovo poi divenuto il Giornale». Montanelli subisce un attentato: gli sparano alle gambe il 2 giugno del 1977, accanto ai giardini di via Palestro, a Milano. L 11 gennaio 1994, dopo 20 anni, lascia il suo Giornale» : non aveva sopportato la discesa in campo di Silvio Berlusconi, proprietario del giornale. Montanelli muore a Milano il 22 giugno aprile 1989: Muore l attore teatrale Franco Parenti Parenti muore a Milano, dove era nato nel Fondatore con Paolo Grassi del gruppo d avanguardia Palcoscenico, dopo la guerra lavora nella compagnia del neonato Piccolo Teatro di Milano. Popolarissimo negli anni Cinquanta per il personaggio comico radiofonico di Anacleto il gasista, nel 1953 inizia a collaborare con Dario Fo e Giustino Durano: insieme realizzano Il dito nell occhio e " Sani da legare, spettacoli di satira politica e sociale all avanguardia. Porta in scena la drammaturgia italiana del Novecento, soprattutto l opera di Testori. ONA NOVE 20 GIORGETTI: via Pianell, 63 - Ottici Optometristi al servizio della tua visione

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