Dicembre 2011 NUMERO III ANNO XII. Lavatrici, bosoni, In questo numero. Università E TANTO ALTRO!!!

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1 Dicembre 2011 NUMERO III ANNO XII Direttore Vicedirettore Niccolò Fiaschi Agnese Dolis In questo numero Lavatrici, bosoni, Università E TANTO ALTRO!!!

2 Pagina 2 Di Niccolò Fiaschi Editoriale editoriale Dicembre2011 Allora Buon Natale a tutti! Nonostante la crisi, le elezioni in Russia e i pacchi bomba anche quest'anno il Natale è arrivato. Un Natale difficile, lo ammette anche il Papa, che dall'alto del balcone di San Pietro ci elargisce i suoi auguri e ci ammonisce di non dimenticare mai gli immigrati e chi vive in difficoltà. Infatti, afferma, che non bisogna solo pensare alle cose da comprare (con quali soldi?!) ma bisogna anche andare incontro al Signore. Quindi non bisogna abbandonarsi al folle consumismo ma, forti dei nostri valori conformi alla morale cattolica, dobbiamo accogliere e aiutare i bisognosi. Inoltre ha lanciato anche uno speciale appello ai giovani, che vi riporto all'attenzione: "L'oggi e il domani della storia e il futuro della fede sono affidati a voi." Un'affermazione che sul piano dell'ovvietà è seconda solo all'ennesima sconfita della Fiorentina. Caro Papa ora l'appello lo rivolgo a te e a tutti i tuoi cardinali. Invece di ripetere gli stessi concetti (mi sembri Bersani), che ne dici di aiutare in prima persona gli immigrati? Invece di sguazzare nel lusso insieme alla tua casta di intoccabili, che ne dici di scendere nel mondo dei comuni mortali e vedere come vivono? Invece di chiederci di andare incontro al Signore, che ne dici di venirci incontro aiutando con le tue illimitate risorse le persone che non riescono ad arrivare a fine mese? Nel caso te ne fossi dimenticato, ti ricordo che il Signore è nato in una capanna (o almeno è così che la raccontano). Te, caro Papa, quand'è l'ultima volta che hai visto una capanna? Il tuo Signore non viveva come te in mezzo alle ricchezze, ma conduceva una vita umile. Dove la vedi l'umiltà in San Pietro? Dove vedi l'amore incondizionato verso l'umanità nelle tue azioni, il vicario di Cristo? Con le affermazioni che hai fatto, caro Papa, hai semplicemente scaricato il barile su di noi solo perché non vuoi svolgere il tuo compito per non perdere i tuoi agi. Quindi non venire a farmi la predica su come mi devo comportare a Natale perché, caro Papa, ti contraddici da solo, sei marcio quasi quanto i politici. Ci mancava solo la predica di Natale. Poi io, a Natale, mi sento un poco Scrooge. Immerso in ques'aria di buonismo suscitata da questa festa (più pagana che religiosa) mi viene voglia di compiere qualche "cattiveria". Tipo scrivere questo editoriale troppo pesante e fuori luogo all'interno del numero natalizio. Ma al contrario di Scrooge non mi pento e, anzi, rincaro la dose contro il caro Papa. Infatti, mio caro, non solo se metti il futuro della fede nelle mie mani caschi male ma anche se ci metti la cura delle persone in difficoltà. Dato che io aiuto le persone a me care anche oltre le mie possibilità, perché dovrei occuparmi anche di sconosciuti? Spesso mi viene voglia di dar loro una mano, ma poi alzo gli occhi e vedo il lusso, i soldi, i servitori che hai a disposizione e mi blocco. Una persona non può predicare amore da un piedistallo tanto alto. Non puoi spingerci a fare del "bene" quando te, caro Papa, pensi solo a te stesso. Già sei stato graziato dalla manovra (non si sa per quale assurdo motivo) e quindi non godi della mia simpatia, allora abbi almeno il buon senso di non rilasciare simili dichiarazioni. A proposito della manovra: quand'è che ti vedremo (metaforicamente) piangere e sanguinare? Perché non sono solo i politici e i grossi banchieri e industriali a non pagare gli effetti della crisi, ma anche la Chiesa non si sta sacrificando per risolvere questa situazione. Ma lasciamo perdere il Papa (altrimenti rischio di ricevere la dannazione eterna) e spostiamo la nostra attenzione sulla Grande Madre Russia. Infatti lo zar Putin a seguito di un'imponente manifestazione, vede le possibilità di reinsediarsi sulla poltrona notevolmente diminuite. Il dissenso nei suoi confronti sta aumentando considerevolmente perché molti lo vedono come un despota che regna da ormai troppi anni (non vi ricorda qualcuno?). Lo capiamo dal fatto che la manifestazione non ha coinvolto solamente Mosca e ha visto la partecipazione di quasi tutti i partiti politici russi. Una trasversalità politica che in Russia è difficile da realizzare e che indica un processo di democratizzazione ancora in corso (la guerra fredda non è mai finita). La manifestazione (formata da circa 50mila persone) è stata tenuta sotto controllo da più di 25mila agenti della polizia stranamente amichevoli. Infatti non è stato registrato nessuno scontro tra i manifestanti e quindi possiamo asserire che questa manifestazione è stata un grande momento di democrazia in questo triste periodo di semi-totalitarismi. Ma nonostante tutto: Buon Natale a tutti!

3 Dicembre2011 Indice Pagina 3 Pizza Male e Monti Di Matteo Bimbocci VA ATTENZIONE: Questo articolo parla di cose serie, del nostro paese, di politica, di informazione, di democrazia, quindi se non te ne frega una minchia di cosa ti succede intorno salta pure questo articolo. E facilmente deducibile dal titolo di chi voglio parlare e mi auguro che io non sia l unico di tutti gli studenti dell istituto a proporre un articolo relativo quest argomento sul giornalino di scuola vista la delicatezza della situazione in cui si trova l Italia. Io in particolare intendo limitarmi ad approfondire un paio di dettagli della persona di Mario Monti di cui i media (ovviamente) non parlano e che sono invece facili da scoprire navigando in internet su siti che propongono un informazione libera e senza filtri dettati da chicchèssia, e potrete facilmente riscontrare che ciò che mi prendo la briga di trascrivere non sono menate. Mario Monti è presidente del consiglio di amministrazione europeo della Commissione Trilaterale, un'organizzazione privata, non governativa ed apartitica, nata nel 1973 per volontà di David Rockefeller, banchiere e massone, e Zbigniew Brzezinski, geostratega, politologo e consigliere per la sicurezza del presidente americano Jimmy Carter, anch'egli membro della Commissione Trilaterale prima di divenire presidente. Lo scopo dichiarato della Commissione Trilaterale è di far sedere intorno ad un tavolo le menti migliori (a discrezione dei membri della commissione stessa) e più influenti del Giappone, Europa Occidentale ed America del Nord per affrontare i problemi di una "crescente interdipendenza" che caratterizza le regioni del Mondo ed incentivare la cooperazione tra le stesse, che "non possono affrontare da sole le sfide della globalizzazione", affinché sia "efficiente e dia benefici a tutte le nazioni, qualunque sia il loro sistema politico o stadio di sviluppo" (le parti tra virgolette sono riprese e tradotte dal sito della Trilaterale, Alla Commissione Trilaterale si può accedere solo tramite invito, a totale discrezione dei tre comitati INDICE Bello come una A cerchiata di L Anarchiste Le lavatrici corrono 100m? di Carlo Nardini VA Castelnuovo antifascista di CAOS Castelnuovo Se il bosone mi fa politica di Francesco Calamai 13 dicembre di Beatrice Volpi Comtumelia in sol minore di Niccolò Fiaschi La bandiera bianca di Agnese Dolis Intervista ai Floss Police di Beatrice Volpi Lo Streben in libreria di Cecilia Di Loreto 2011 di Beatrice Volpi Rima natalizia De La Redazione

4 Pagina 4 Attualità Dicembre2011 esecutivi regionali, ciascuno limitatamente alla propria regione, con criteri stabiliti in via esclusiva dai rispettivi presidenti e vicepresidenti (per l'europa, dunque, è Mario Monti a decidere). Nel 1975 la Commissione Trilaterale ha prodotto un documento, ad opera di Michel Crozier e Samuel P. Huntington, il cui titolo è "The Crisis of Democracy" (scaricabile da internet, in inglese) nel quale si leggono le seguenti e testuali affermazioni: «Alcuni dei problemi di governabilità degli Stati Uniti, hanno oggi origine da un "eccesso di democrazia". [...] C'è bisogno, piuttosto, di una maggiore moderazione nell'uso della democrazia.» (pag. 123) «L'efficiente conduzione di un sistema politico democratico usualmente ha bisogno di una certa misura di apatia ed ignavia da parte di una fetta della popolazione.» (pag. 124) «Gruppi sociali marginali, come ad esempio le persone di colore, stanno oggi diventando parte attiva del sistema politico. Ciò però non elimina il pericolo di sovraccaricare il sistema politico con richieste che eccedono le sue funzioni e minano alla base la sua autorità. Di conseguenza il maggior coinvolgimento di certi gruppi deve necessariamente corrispondere ad una minore pretesa di partecipazione da parte di tutti i gruppi.» (pag. 124) (Bello, eh?) Comunque, nel 1981, Noam Chomsky ha osservato come molteplici altri esponenti della Commissione Trilaterale, oltre Brzezinski, fossero parte della squadra di governo degli Stati Uniti d'america al tempo dell'amministrazione di Jimmy Carter (infatti, l'ufficio della Presidenza, la Vice Presidenza, la Segretaria di Stato, il ministero della Difesa e quello del Tesoro erano tutti nelle mani di membri della Commissione Trilaterale, oltre al già menzionato Brzezinski, consigliere per la sicurezza del Presidente e contemporaneamente direttore della Commissione Trilaterale). Questo elenco di semplici, documentati e pubblicamente disponibili fatti, serve a delineare un contesto ulteriore in cui andare ad inquadrare la figura di Mario Monti, che ricopre un ruolo dirigenziale nella Commissione Trilaterale e abbiamo inoltre visto che la Commissione Trilaterale ha già "sfornato" numerosi esponenti di governo in passato. MARIO MONTI E SOLO L ENNESIMO: ad ulteriore conferma di questa tesi viene la nomina di Lucas Papademos a capo del governo Greco, l'11 novembre 2011, in sostituzione di George Papandreu: e indovinate un po, ANCHE PAPADEMOS E MEMBRO DELLA COMMISSIONE TRILATERALE. In quest'ottica si comprende meglio quale sia uno dei modi in cui la Commissione Trilaterale intende portare avanti gli obiettivi elencati su, a meno di non pensare che si tratti solo di coincidenze: entrando a far parte dei governi nazionali, ovunque ve ne sia l'occasione e gliene sia data la possibilità. Ciò senza alcun dubbio testimonia l'influenza dei suoi membri su esponenti di spicco delle maggiori istituzioni degli Stati Nazionali, Italia inclusa. Se la Commissione Trilaterale ha come scopo quello di affrontare i problemi della globalizzazione in un modo che sia "efficiente e dia benefici a tutte le nazioni, qualunque sia il loro sistema politico o stadio di sviluppo", è giusto che ciò avvenga scavalcando la normale dialettica politica pubblica, quella che prevede che le proprie idee si debbano misurare con la volontà popolare attraverso il voto? Signore e signori, chi parla di Illuminati e complotti di un nuovo ordine mondiale viene preso per pazzo e paranoico, ma voi come definireste tutto ciò? A voi la scelta, scegliere di vivere nella comoda indifferenza considerando tutto ciò una bufala o una coincidenza oppure lasciare che il lume del dubbio si accenda nell oscurità delle finte certezze che ci incul(c)ano.

5 Dicembre2011 Attualità Pagina 5 Bello come una A cerchiata de L Anarchiste Questo scritto vuole essere un breve ma periodico spazio di informazione e confronto sull anarchismo e tutto il mondo che vi ruota intorno, un mondo amato e temuto ieri, sconosciuto e disprezzato oggi, realizzabile domani Fin troppe volte si sente nominare la parola anarchia a sproposito, in contesti o con significati totalmente inopportuni, soprattutto in occasioni come quella del 15 Ottobre. È perciò importante recuperare il vero senso di quella che per generazioni è stata più di una semplice parola: è stato l Ideale. È facile capire, dato che gli anarchici sono sostenitori della libertà individuale e di pensiero, come il movimento nel corso degli anni si sia confrontato e differenziato in varie tendenze. Si cercherà perciò di dare una visione più oggettiva possibile dei temi trattati, tenendo conto delle varie valutazioni effettuate dalle diverse realtà. ANARCHIA IN SINTESI L anarchismo è una teoria politico-sociale e filosofica che si pone come principi guida e obbiettivi la LIBERTÁ e l UGUAGLIANZA; STATO e CAPITALE, essendo visti come la rappresentazione e la principale espressione del dominio politico ed economico di pochi su molti, sono per gli anarchici nemici da abbattere. Il termine deriva dal greco antico αναρχία, che significa senza arché (principio regolatore) ; non ha quindi nulla a che vedere con l assenza di regole o il caos, piuttosto con l assenza di qualcuno o qualcosa che imponga principi o norme prestabilite. Si può affermare che l ideale anarchico ( libertario, antiautoritario, acrata sono solo alcuni dei sinonimi) nasce nella prima metà dell 800 con Proudhon, il primo a usare questo termine per definirsi politicamente, anche se si riscontrano idee e principi proto-anarchici in molti scrittori e pensatori delle epoche precedenti (basti pensare a Platone, Locke, Rousseau, etc). Per come lo conosciamo oggi l anarchismo viene fuori da due grandi filosofie politiche, che hanno cambiato la storia del mondo: SOCIALISMO e LIBERALISMO. Del Socialismo vengono riprese le teorie economiche (comunanza dei mezzi di produzione, abolizione di classi sociali, lavoro salariato e sfruttamento), mentre le idee politiche vengono dal Liberalismo (autonomia dell individuo, non ingerenza dello Stato, libertà politica e di pensiero). Seguendo questi due orientamenti, i primi anarchici si divisero in anarco-comunisti e anarcoindividualisti, gli uni sostenitori di una collettività libertaria, gli altri propugnatori di una libertà individuale assoluta; dopo numerosi dibattiti e scontri si giunse ad una sintesi, l anarchismo integrale, antidoto a forme di socialismo e liberalismo degenerate quali il Comunismo sovietico (nel quale una presunta comunità dettava legge, schiacciando la volontà dei singoli) e il Liberismo capitalista (nel quale un singolo uomo, aiutato dai soldi, può imporre il suo volere alla massa). La novità di questa sintesi si trovava appunto non nel porre l individuo e la comunità l uno sopra l altro e in competizione, bensì sullo stesso piano; nessuno può comandare su una comunità, nessuna comunità può obbligare un uomo ad obbedire alla volontà generale. Ciò non impedisce assolutamente la convivenza secondo regole decise insieme dal basso, permette, infatti, a chi non concorda di trovare la propria strada dentro o fuori da una società. Una simile struttura si basa sulla possibilità di ogni individuo di decidere e partecipare al pari di tutti gli altri alla vita sociale del gruppo attraverso la DEMOCRAZIA DIRETTA. Al contrario della democrazia rappresentativa (sistema nel quale sono dei rappresentanti,eletti o meno, a decidere le sorti della società), nella democrazia diretta ci si basa sul principio 1 testa = 1 voto. Oltre a questo chi potrebbe affermare che è democratico votare con un si o un no una proposta? Perché non valutare una terza, una quarta opzione?oppure mischiarle, o ancora sceglierne più di una? Per essere veramente democratica ogni voto deve essere preceduto da una discussione dalla ricerca di un punto comune su cui accordarsi. Infine la democrazia oggigiorno ha un pe-

6 Pagina 6 Attualità Dicembre2011 sante limite: la minoranza si deve sottomettere al volere della maggioranza, cosa inconcepibile, così come qualsiasi altro comando, per un libertario. Il superamento del dualismo maggioranzaminoranza e la ricerca di una soluzione condivisa attraverso discussione in assemblee viene chiamato METODO DEL CONSENSO. Affinché una tale organizzazione sociale sia possibile è necessario che si parli di entità territoriali poco estese, con pochi abitanti, in modo che i vari soggetti in questione si possano confrontare direttamente, senza bisogno di qualcuno che discuta e decida per loro. A questo punto del ragionamento gli anarchici vengono solitamente accusati di settarismo o di isolamento ideologico, oltre che di sfuggire ai problemi della realtà per rinchiudersi in sogni utopistici. Premettendo che i libertari sono internazionalisti per definizione, è logico dedurre che non sono interessati a chiudersi in piccole comunità élitarie e autoreferenziali, bensì al confronto e al reciproco rispetto. Il problema viene risolto dagli anarchici ribaltando la presente logica, decentrando l organizzazione delle relazioni umane e sociali: invece di partire dal vertice e poi scendere fino alla base, si parte dal basso, dalle piccole società, formate da poche persone (per capirci qualcosa, nel territorio può somigliare agli odierni comuni o frazioni) che, a seconda dei bisogni e della vicinanza, si alleeranno (si federeranno) in società via via più grandi(per esempio le grandi metropoli o le province), fino ad arrivare ad una nazione intera, senza perdere la loro reciproca indipendenza; formando così una federazione. Applicando i principi di uguaglianza e libertà validi per gli umani anche alle società e alle federazioni, si ha quello che viene chiamato FEDERALISMO LIBERTARIO. Ovviamente, all aumentare delle dimensioni vi è la necessità di eleggere dei portavoce (semplici referenti delle assemblee di base) delle singole organizzazioni, permettendo rapporti sociali paritari ed equi. Questo è, riducendo ai minimi termini, quello che gli antiautoritari perseguono; per ovvi motivi diversi soggetti si oppongono a idee e progettualità di questo tipo per non perdere potere, ricchezze, privilegi o ancora per semplice paura del progresso sociale, di dover rimettere in discussione tutto quello che ci è stato insegnato fin da bambini oltretutto, quello che è scritto poco sopra non è altro che una visione parziale e, come già detto in precedenza, non vi è una formula acrata per la soluzione dei problemi: ciascuno può trovare il proprio modo personale e soggettivo di declinare l anarchia... Sperando di aver increpato qualche certezza Salud y Libertad Ormai la televisione è piena di talk show dove vari personaggi si avvicendano nel raccontarci tante belle cose, parole interessanti, vero? Che bravo quel Renzi, che discorsi intelligenti che fa; quasi quasi lo voto alle primarie del PD quando si candida; erto che Silvio ha proprio ragione, la magistratura ce l ha con lui, è tutto un gioco per destabilizzarlo. Io fino a pochi anni fa dentro di me pensavo davvero questo genere di cose. Un giorno tutt ad un tratto, però, ho realizzato che in realtà non avevo mai capito niente di quello che veniva detto in televisione. Ma allora perché ci sono cascato così? La risposta è semplice: retorica. C è poco da fare, un discorso fatto bene è un discorso che vale: non parlo di contenuti, ma di forma. Perché Cicerone insegna: docere, delectare, movere, ovvero informare, dilettare, convincere; non importa cosa dici, ma come lo dici. Tanto chi non ti capisce rimarrà comunque impressionato dal modo in cui l hai detto e sarà ben felice di ripetere pedissequamente le tue parole. Tutto questo in nome della massa: più persone convinci meglio è e fin qui niente di male. Ma sono quasi tutte persone che, in linea teorica, non sarebbero in grado né di controbattere né di alzarsi in piedi dopo una profusione di retorica e dire: Scusi, potrebbe ripetere?. Il problema, ma anche la grande forza della retorica, è che è uno strumento di convincimento che non ha quasi bisogno di terreno fertile per ragdi Carlo Nardini VA

7 Dicembre2011 Attualità Pagina 7 giungere il suo scopo. Di persone che fanno uso di questo espediente è pieno il mondo. Per rimanere in ambito politico, bisogna riconoscere ai vari Renzi, Berlusconi, Mussolini e tanti altri, per quanto discutibili possano essere le loro idee, capacità retoriche di ottimo livello. I consensi che hanno raccolto nel tempo, d altronde, parlano chiaro. Come evitare di lasciarsi affabulare? Semplice. Studiando la lingua. Conoscendola abbastanza da capire se chi parla con te sta cercando di dirti qualcosa o di mettere in fila due parole in modo un po artistico per prenderti per i fondelli. Da rendersi conto se questo essenziale c è o non c è e saperlo estrarre. Si tratta di un abilità che ci si costruisce leggendo, studiando, informandosi, senza necessariamente averla come fine ultimo: chi ha un minimo di cultura saprà senz altro non farsi abbindolare dall oratore di turno. Ma tutto questo a scuola non ce lo insegnano! Che ti aspettavi, non è nell interesse di nessuno lassù fare in modo che tu lo sappia. Comprati un paio di libri, magari leggi il De Oratore di Cicerone che ti fa bene, poi vai a vederti su Youtube un discorso di Renzi a Ballarò e dimmi se hai capito qualcosa. I fascisti siete voi di Francesco Grazzini IVE Il Fascismo nella nostra scuola si combatte col fascismo. Lo so, sembra un'assurdità e un controsenso, ma i recenti avvenimenti all'entrata della sede mi portano a credere il contrario. Ancora una volta i ragazzi di Casaggì erano a distribuire volantini davanti alla nostra scuola. E ancora una volta mi sono trovato ad assistere alla stessa scena: ragazzi e ragazze pronti a scatenare un putiferio, che tentano in tutti i modi di far avere il volantino a meno persone possibile. Ragazzi e ragazze ai quali molto probabilmente non è saltata mai per la testa l'idea di leggere il volantino, e che lo strappano perchè sono stati invitati a farlo da quello che alle manifestazioni urla bestemmie nel megafono, da quello tosto; e cosa ancora più eclatante, quasi comica, è che sono gli stessi ragazzi e ragazze che pochi giorni dopo distribuiscono un volantino con su scritto a lettere cubitali: "CONTRO CHI REPRIME OGNI FORMA DI DISSENSO". Miei cari ragazzi e ragazze, strappando i volantini a queste persone, l'atteggiamento squadrista, non tollerante nei confronti del prossimo, pregiudizievole e "reprimente di ogni forma di dissenso" (cito dal volantino), ce l'avete proprio voi. Non lui, che, a prescindere da cosa ci sia scritto su quei volantini, non sta dando noia a nessuno. Per questo il titolo. Siamo passati dallo stare dietro ai "volantinatori" con un cestino aperto, incitando le persone a gettare il volantino, allo strapparli di mano ai poveri primini ingenui, sino, addirittura, anche a impedire che questi volantini siano distribuiti. Precisazione fondamentale: non condivido assolutamente i valori e i principi di Casaggì, ma, come già ho avuto l'occasione di dire all'assemblea per le elezioni al MandelaForum, sono decisamente contrario al fatto che gli sia negata la libertà di esprimere le proprie idee, perchè impedendogli di dare il volantino non si combattono queste, ma si nega la loro libertà di pensiero e di espressione. Passando dalla parte del torto. In conclusione, ragazzi e ragazze, faccio un appello e un invito a tutti voi: quando vedete questa sceneggiata di fronte al portone, non fate le pecore, non seguite la massa, ma distinguetevi. Prendete (con la forza se necessario) un volantino, leggetelo, e solo dopo averlo confrontato attentamente con le vostre idee permettetevi di gettarlo. Perchè se pensate che sia tutta merda, a prescindere, i veri fascisti, quelli che "reprimono ogni forma di dissenso", siete voi.

8 Pagina 8 Attualità CASTELNUOVO ANTIFASCISTA Dicembre2011 di CAOS Castelnuovo A seguito dei fatti accaduti qualche settimana fa davanti alla sede del Castelnuovo, quando due membri del centro sociale di destra Casaggì hanno distribuito volantini informativi sul loro centro, vorremmo puntualizzare la posizione del Collettivo CAOS riguardo all accaduto. I ragazzi del collettivo hanno deciso di invitare, come gesto di opposizione, gli studenti a gettare i volantini in alcuni cestini dei rifiuti all entrata. A quanto pare qualcuno ha strappato i volantini dei fasci di mano agli studenti. Questo è accaduto senza l approvazione del collettivo: non è nostra volontà quella di impedire la diffusione dei volantini, quanto quella di informare su chi sono questi elementi e cosa diffondono, in modo da sensibilizzare le coscienze degli studenti del Castelnuovo. E la seguente analisi parte proprio da questo presupposto. La nuova sede di Casaggì (in via Frusa 37, zona Campo di Marte ) è stata inaugurata qualche tempo fa, finanziata da Giovane Italia (Pdl).I membri di Casaggì si definiscono fascisti del terzo millennio : tutti noi, chi più chi meno, sappiamo cosa vuol dire fascista e cosa sia accaduto in Italia sotto il governo di questa ideologia. Meno conosciuta può essere invece l'identità di questi fascisti del terzo millennio. In primis lasciamolo spiegare a loro: visitando il sito di Casaggì, alla voce chi siamo, ho trovato una risposta abbastanza esauriente: Casaggì Firenze si batte per il primato della politica sull'economia, dell'uomo sull'automa, dello spirito sulla materia, della natura sull'artificio, della vita sulla morte, della libertà sull'oppressione, della giustizia sociale sulle oligarchie, della Comunità sull'agglomerato collettivo, della gerarchia sull'assenza di regole, della disciplina sulla superficialità, della fedeltà sul tradimento, della solidarietà sul menefreghismo, del diritto alla proprietà della casa e al lavoro garantito sulla speculazione edilizia e l'usura bancaria, del donarsi sul richiedere, dell'etica sul profitto, della Patria sull'internazionalismo, dell'identità sulla massificazione, dell'anticonformismo sul pensiero unico, dell'autodeterminazione sull'imperialismo culturale, dello spirito critico sui modelli imposti al gregge, del coraggio sulla viltà, della militanza di strada sul marketing, della Tradizione sul modernismo, dell'europa dei popoli e delle Patrie sulla Comunità Europea delle banche e dei dazi, dello Stato e della Polis sul mercato, dell'esempio sull'apparenza, del cuore sul portafogli, dell'essere sul sembrare, della lotta sul disimpegno. Letto così di primo acchito, chi li criticherebbe? Ma proviamo un attimo ad analizzare il discorso sotto una luce più oggettiva. Provate a cercare su qualsiasi enciclopedia (non solo Wikipedia) una definizione di fascismo. Troverete: " Per l'ideologia fascista la cultura è creata dalla società nazionale collettiva, dando luogo ad un rifiuto dell'individualismo" oppure "Da un lato il fascismo esaltava la volontà individuale di potenza, dall'altro sottometteva singole persone a una sola, superiore a tutte", e ancora "Si trattava di uno stato che non lasciava spazio ad opinioni personali nè a dissensi". Come si concilia allora la loro voglia di individualismo e libertà, la loro critica all'automa sociale e al pensiero unico, con la loro nostalgia per i tempi fascisti. Dicono poi di essere nemici delle banche, del marketing,di privilegiare l'etica al profitto, eppure sono finanziati da un ala del PDL, capitanato da Silvio Berlusconi, uno dei più grandi imprenditori italiani di tutti i tempi. Il loro logo è una celebre fotografia dei più importanti esponenti del futurismo italiano, un movimento culturale belligerante, contro la passione per il passato, che si identificava nel chiasso delle città industrializzate e non nel tradizionalismo, nella difesa della vita e della natura, che tanto stanno a cuore a Casaggì. Basta guardare le cose in maniera oggettiva per accorgersi di quante incongruenze ci siano alle fondamenta stesse di questo centro sociale, e certamente quelle messe in luce da questo articolo sono solo le più esplicite ed ovvie. Quindi la prossima volta che avrete in mano un volantino di Casaggì, guardate il quadro nella sua interezza, collegate i punti e leggendo fra le righe troverete solo una demagogia assolutista, incapace di migliorare questo mondo, capace di portare solo nell'incapacità di comprendere che le cose sono molto più complicate e variopinte.

9 Dicembre2011 Attualità Pagina 9 IL MERCATINO DELLA LEGALITA' Il 16, 17, 18, 19 e 20 dicembre, dalle 9 alle 19 ci sarà il mercatino della legalità a Firenze! Un vero mercatino natalizio all insegna dei sapori della legalità, in arrivo direttamente dalle Cooperative e dai Consorzi delle regioni del Sud Italia che gestiscono le terre confiscate alle mafie. E organizzato a Firenze, nella Galleria dei Medici (via Cavour 5 e via de Ginori 12). Pasta, passate di pomodoro, vino, olio e agrumi, ma anche legumi e pomodori, sono tra i prodotti proposti da cooperative e consorzi Libera Terra Mediterraneo, Lavoro e Non Solo, Terre del Sole presenti al mercato della legalità. Con questa iniziativa la Galleria dei Medici, il collegamento tra via Cavour e via de Ginori nel cuore del Palazzo Medici Riccardi, sede dell amministrazione provinciale fiorentina, si conferma sempre più come spazio aperto non solo alle arti ma anche alle tematiche del sociale e della solidarietà. L'evento nasce su iniziativa di Andrea Barducci, Presidente della Provincia di Firenze, da sempre attento e sensibile alle tematiche della legalità e del contrasto alla mafia. E' un'occasione non solo per trovare un regalo significativo, genuino e di qualità, frutto del lavoro di ragazzi volontari da tutta Italia e dei soci di cooperative che ogni giorno lottano contro la mafia, ma è anche un gesto di solidarietà per una causa importantissima: la lotta alle mafie e la promozione di un'economia più giusta! Alla ricerca del futuro Di Beatrice Picchi VG Mercoledì 2 Novembre. Ore Dipartimento di chimica, polo scientifico, Sesto Fiorentino. Mentre tutti gli studenti d Italia si sforzano di portare a termine il loro compito in classe, di concludere la loro interrogazione o di seguire la lezione, io mi presento al suddetto indirizzo debitamente appuntato sull agenda per vivere una giornata da ricercatore. Nonostante il volantino accattivi con un simile titolo, mi sento piuttosto disorientata e ignara di come trascorrerò effettivamente la giornata. Dopo tre cambi di autobus, di cui l ultimo avvenuto con l aiuto di un assonnato studente meridionale di fisica, mi trovo senza troppe cerimonie seduta su una poltroncina gialla in una sala conferenze nel dipartimento di fisica. Il professor Luigi Dei, che avrebbe dovuto presiedere all incontro, è infatti impegnato in tre sessioni di esami di laurea, sostenuti da suoi allievi. Il mio primo pensiero è stato: menomale, così non si accorgono del mio clamoroso ritardo di quaranta minuti, ma poi colgo l occasione per seguire lo svolgimento degli esami e inserirmi così immediatamente in quel clima universitario che mi attenderà per i prossimi speriamo- cinque anni di studio. Tre ragazze presentano con power point i risultati dei loro studi circa alcuni metodi da loro sperimentati per la conservazione dei beni culturali. L argomento trasversale alle tre tesi, piuttosto difficile, verte essenzialmente sulle differenze riscontrate nell uso dei diversi polimeri utilizzati, nella maggior parte dei casi, per la pulizia di superfici delicate (quadri, affreschi) o per il restauro. Gli ottimi esiti degli esami (due ragazze hanno conseguito il punteggio di 110 e lode) mi hanno stimolato a riflettere sull importanza della ricerca scientifica nel mondo del lavoro. La aziende e le industrie chimiche mi spiega il docente appena liberatosi dai suoi oneri istituzionali sono fortemente interessate ai nostri neo -laureati così, da quando è stato inaugurato il polo, si è subito stabilito un solido legame tra noi e loro. Il percorso di tecnologie chimiche prevede, per l ultimo anno, uno stage semestrale nei laboratori delle industrie empolesi, al termine del quale, oltre il conseguimento della laurea, gli

10 Pagina 10 Attualità Dicembre2011 studenti ricevono spesso richieste di lavoro da parte delle stesse aziende. Appena terminata la sessione di esami, gli altri due partecipanti al progetto Galileo ed io siamo introdotti in un laboratorio nel dipartimento di chimica dove una ricercatrice, del tutto ignara del nostro arrivo, svolge il suo lavoro quotidiano. Colta un po alla sprovvista, si scusa per il disordine e per la tosse che le smorza frequentemente le parole sul nascere. E piuttosto giovane, ha occhi che le brillano ogni qualvolta l argomento tocca il suo ambito di ricerca e non si ferma un minuto neppure quando chiacchiera. Ogni suo gesto, ogni sua frase, ogni suo sguardo tradisce l amore che prova per il suo lavoro. Un museo svedese ci ha inviato alcuni campioni di un legno recuperato da una nave del Seicento affondata nel porto di Stoccolma il giorno stesso della sua inaugurazione. Si tratta di un caso incredibile in quanto il legno è perfettamente conservato nonostante i quattrocento anni in fondo a un mare incredibilmente inquinato quale il mare del Nord. Hanno saputo delle nostre ricerche circa la conservazione dei documenti cartacei antichi con soluzioni di idrossido di calcio (anche detto calce spenta) e, siccome l ossigeno dell aria sta lentamente erodendo il legno della nave, ci chiedono di intervenire. La storia è quanto mai singolare, ma dal momento che il museo ha reso il galeone una vera e propria attrazione per i turisti, gli svedesi ben finanziano la ricerca. Salutiamo e veniamo diretti verso una piccola stanza dove un ragazzo alto, magro e chino su una pila di libri, quaderni e un computer acceso ci accoglie con evidente sorpresa. Ci sentiamo un po in imbarazzo per il disturbo, dato che ci informa subito che è alle prese con la raccolta di dati su esperienze di laboratorio per la stesura della sua tesi di laurea. Un enorme inquietante apparecchio domina la saletta e il ragazzo, cogliendo i nostri sguardi incuriositi, timidamente ci spiega il suo lavoro. La macchina è uno spettrometro, nella quale aveva inserito un campione di cemento con dell acqua all interno (una pappetta informe, anche qui, di Ca(OH)2 idrato) e, modificandone di volta in volta la temperatura, il computer riportava su un complesso grafico lo spettro dell acqua inviatogli dall apparecchio. Parla con serenità e l impressione è che sa davvero cosa ne sarà del suo lavoro. Diventare ricercatore in un ambito come quello chimico è piuttosto stimolante come prospettiva lavorativa. Lo studio della chimica si riversa in numerosi e vari settori: oltre a quello legato alle tecniche di conservazione dei beni culturali (a mio avviso dei meno interessanti, ma ricco di sbocchi professionali in un Paese che vanta un ingente patrimonio artistico come il nostro), troviamo il settore farmaceutico, quello alimentare, quello ambientale, oppure sportivo (la chimica analitica da anni è impegnata nel potenziare la sua efficacia nel controllo antidoping), ospedaliero dopotutto, al mondo non esiste niente che non possa essere studiato dalla chimica. Ciò di cui si occupa è il mondo che ci circonda, visibile e invisibile, la cui conoscenza va a beneficio di tutti noi. Tra tutte le facoltà scientifiche, quella di scienze chimiche appare davvero come un isola felice (citazione prof. Guigli): pochi iscritti, tanto laboratorio, strutture moderne ed equipaggiate, prospettive lavorative più che rosee per la versatilità della materia e lo stretto connubio con le industrie locali, e, soprattutto, ottimo rapporto con i professori. Dico soprattutto perché nello studio e nella ricerca di una materia così ampia che tutt ora vive un periodo di grande prosperità ed espansione è facile perdersi o spaurirsi. Dopo la pausa pranzo, partecipiamo ad una lezione di una classe di biennio specialistico alle prese con un esperienza di laboratorio tenuta dal professor Dei. La classe è composta da nove studenti, impeccabili nei loro camici inamidati, con il notes aperto dove appuntano meticolosamente ogni parola del professore. In meno di un quarto d ora, il professore descrive loro l esperienza che dovranno fare e come impostare il lavoro; dopo aver risposto a qualche domanda, saluta i ragazzi lasciando loro il numero di telefono dell ufficio nel quale si sarebbe ritirato nelle quattro ore seguenti per impegni burocratici. L esperienza sembra piuttosto semplice ma interessante: con l aiuto di una macchina fotografica, un gruppo di ragazzi avrebbe dovuto scattare alcune fotografie a una goccia d acqua, poi ad una di etilene e infine a una di propanolo su mattonelle di cemento, precedentemente preparate, differenti per porosità e per stato di conservazione. Lo scopo dell esperienza è calcolare l angolo di tangenza formato dalle gocce e dalla superficie della mattonella per indivi-

11 Dicembre2011 Satira&Varie Pagina 11 duare il grado di idrofilia o di idrofobia del materiale. Al di là della possibile lentezza del procedimento (e della conseguente noia procurata ai non addetti ai lavori), vedere come un gruppo piuttosto affiatato di ragazzi si concentrasse su un simile esperimento riempiva il mio cuore di speranza e di ottimismo per il futuro. Ci sono alcuni corsi dove sono l unico iscritto ci racconta un ragazzo che si è staccato dal gruppo per parlare con noi e altri invece frequentati da cinquanta persone come massimo. E tutto ciò è fantastico. E dalla terza media che volevo fare chimica. Iscrivermi all istituto tecnico, dove le ore di chimica sono doppie se non triple a quelle del liceo è stato di grande aiuto, ma qui la maggior parte dei ragazzi viene dal classico o da altri licei. Si sono resi conto che, mentre in molte facoltà umanistiche regna la più assoluta confusione e i troppi iscritti, con i conseguenti pochi posti di lavoro, che minano seriamente le possibilità di un lavoro stabile, qui a chimica si fanno in quattro per far iscrivere una manciata di ragazzi in più. E ce ne siamo accorti: i progetti come quello di oggi abbondano e i professori sono incredibilmente disponibili a rispondere a qualsiasi tipo di domande e a mostrare gli ambienti e i laboratori dell università. Si respira un clima diverso, così aperto, così moderno, così sensibile alle nuove richieste del futuro: perciò si rivolge ai giovani e alla ricerca. In un mondo profondamente scosso dalle crisi finanziarie, molti economisti, politici e intellettuali hanno colto la necessità di cambiare la struttura stessa del mondo del lavoro. La chiave di svolta, la leva d Archimede comunemente riconosciuta da molti di costoro è rappresentata dall educazione. Occorre formare una generazione istruita, che colga le contraddizioni e le debolezze profonde dell attuale sistema capitalistico risolvendole all insegna della modernità. O almeno, cercare di provarci. Forse uno sguardo critico, attento e inserito nell attualità aiuterebbe a capire com è possibile creare un futuro diverso. Forse dovremmo partire da noi stessi per di Francesco Calamai C'era una volta un atomo di medie dimensioni. Esso costituiva con altri atomi di varie grandezze una molecola. Ogni atomo era governato da tre istituzioni: neutroni, protoni ed elettroni. I primi erano un circolo ristretto al centro dell'atomo che assicurava che non vi fossero degenerazioni nella struttura stessa della particella di materia. I protoni invece si riunivano in un immensamente piccolo parlamento per discutere le sorti dell'atomo di appartenenza. Alcuni di loro, i Protoni della Libertà, lavoravano ad una frattura con la molecola, perché l'atomo, a loro dire,era in grado di essere stabile da sé. Altri, i Protoni Democratici, avevano una visione di larghe intese: più ionizzazione per tutti! Altri ancora, i Protoni di Centro, fondamentalmente atomisti, si auspicavano un restringimento delle orbite per permettere all'atomo di raggiungere il cuore della molecola. I Protoni del Nord puntavano ad una scissione interna che avrebbe portato con sé la distruzione dell'intera molecola e diverse altre. I Protoni della Futura Libertà aspiravano ad un processo naturale di decadenza dell'atomo. Ogni tanto spuntava anche qualche Bosone dei Valori, un Quark Responsabile, un Fermione Marxista-Leninista. Siccome alla fine in quell'atomo era tutto un gran ruotare confusionario, tutti quanti andavano a rivolgersi agli elettroni; che se ne stavano laggiù, da qualche parte, nelle zone periferiche. Soltanto che, vallo a trovare un elettrone quando ti serve! Forse una volta su cento riesci a beccarlo lì, lì dove lo stai cercando. Forse. E allora giù con i richiami dei neutroni alla calma e alla responsabilità, e via con gli insulti: "Fotone!" "Leptone!", e partivano neutrini da tutte le parti, e all'atomo gli giravano. Ma come gli giravano all'atomo! Gli elettroni, si capisce. Che trovavano la segreteria telefonica piena, perché erano andati un attimo su un'orbita di un altro atomo, e tutti lo avevano cercato. Meno male che macro-cosmo e micro-cosmo sono così diversi! O sbaglio?

12 Pagina 12 Attualità Dicembre Dicembre, Firenze: facciamoci delle domande di Beatrice Volpi Piazza Dalmazia e Piazza San Lorenzo. Pieno centro. Due le vittime, tre feriti gravi: cinque ragazzi senegalesi, venditori ambulanti dei mercatini. Il responsabile del massacro Gianluca Casseri, 50 anni, è originario di Pistoia e appartenente al movimento di Casa Pound, un centro sociale di ispirazione fascista nato a Roma nel La strage è avvenuta tra le ore 12 e le ore 14, prima in Piazza Dalmazia, dove l uomo ha avuto un forte diverbio con due commercianti senegalesi, di cui sono sconosciuti i motivi. L uomo torna a casa e ne esce poco dopo portando con se l arma, una 357 Magnum, con proiettili da 5X1,5 cm, regolarmente denunciata e con tanto di porto d armi. Casseri arriva dunque sul luogo del diverbio, scende dalla macchina e spara ai due senegalesi, uccidendoli, e ne ferisce un terzo, che muore poco dopo. Un esecuzione. L uomo viene fermato dal giornalaio di piazza Dalmazia al quale viene puntata l arma addosso: Non mi sembra il caso, hanno riportato testimoni, e risale in macchina. Nelle due ore seguenti, in cui l uomo sparisce dalla circolazione, partono le ricerche per la macchina, identificata con una Polo grigia. Verso le ore 14, l esecutore entra in centro, parcheggia nel posteggio sotterraneo del mercato di San Lorenzo ed esce nel mercato. Qui apre il fuoco addosso ad altri due venditori, senegalesi anch essi. A questo punto intervengono le Forze dell Ordine dando origine a uno scontro a fuoco, che si conclude quando l assassino si spara in gola. Nella zona di piazza Dalmazia intanto si è formato un corteo di circa 250 senegalesi. La manifestazione, dal luogo del duplice omicidio si è diretta in centro, dove si sono registrati attimi di tensione. I manifestanti, urlando 'Italia Razzista' e 'Maledetti italiani', accusando la polizia di proteggere e tenere nascosto l assassino, hanno apportato atti di vandalismo contro ciò che ostacolava il loro percorso: cassonetti, motorini e cestini. La folla si è placata solo quando una delegazione del corteo è stata fisicamente portata a vedere il corpo di Casseri, suicidato, nel parcheggio di San Lorenzo. ''Firenze è scossa dal gesto solitario di un killer folle e senza pietà. Riunisco la giunta alle 18 e proclamo il lutto cittadino'' ha scritto su Facebook il sindaco Renzi. Casseri gravitava nell area dell estrema destra, era già noto alle forze di polizia per essere stato identificato due volte durante cortei. Era un uomo dalla doppia vita, faceva il ragioniere, ma allo stesso tempo era un appassionato scrittore con simpatie neonaziste, pagane, antisemite e razziste. Ha anche scritto un libro, 'La Chiave del Caos', in cui le tematiche neofasciste (negazioniste e razziste) si intrecciano con esoterismo e magia. ''Era un simpatizzante di CasaPound Italia, come altre centinaia di persone in Toscana, e altre migliaia in tutta Italia, alle quali, come del resto avviene in tutti i movimenti e le associazioni e non solo in Cpi, non siamo soliti chiedere la patente di sanità mentale'' ha affermato CasaPound Italia in una nota. ''Casseri non era un militante della nostra associazione, frequentava talvolta la sede di Pistoia e non abbiamo motivo per tenerlo nascosto, oggi si è consumata un immane tragedia della follia. Nel DNA di CasaPound Italia la xenofobia non è contemplata''. Nel mondo politico c'è dolore e sconcerto per quanto avvenuto. "E' sempre più urgente l'impegno ha sottolineato il presidente della Repubblica con profondo turbamento di tutte le autorità politiche e della società civile per contrastare sul nascere ogni forma di intolleranza e riaffermare la tradizione di apertura e di solidarietà del nostro Paese". Intanto sui forum di destra si parla di complotto, di solidarietà, di rispetto e onore. Molti tentano di giustificare l accaduto: Questi immigrati fanno andare fuori di cervello anche persone per bene come Casseri. A Firenze aleggia aria di paura, di sdegno e di preoccupazione. Un azione razzista che colpisce una comunità molto pacifica, costruttiva e ben inserita. Cosa ne sarà adesso? Cosa succederà? Su facebook dilagano post e commenti sull accaduto ma nessuno o quasi si è soffermato sul vero senso dell azione. Forse non è solo un pazzo, forse è l ideologia politica che sta alla base di quello che è successo che ci deve portare a riflettere. Sono episodi come questo che rovinano l Italia Guerra etnica. È l unica coppia di parole che mi rimbalzano in mente mentre scrivo queste righe.

13 Dicembre2011 Attualità Pagina 13 SIATE IN LUTTO di Studenti antirazzisti Ieri, 13 dicembre, un simpatizzante del Circolo Agogè (CasaPound Pistoia) ha sparato contro 5 ragazzi senegalesi, uccidendone 3 e ferendone 2. Anche se le informazioni al riguardo sono piuttosto incerte e frammentarie, pare che quest'uomo sulla 50ina si sia recato prima ai mercatini di piazza Dalmazia e quindi nella zona di San Lorenzo. L'omicida si è poi suicidato nel parcheggio del mercato centrale, una volta sentitosi braccato dalla polizia. Tutto ciò è di una gravità assoluta e rispecchia un radicato e drammatico odio razzista ancora purtroppo presente nel nostro paese, fomentato dalla destra estrema (CasaPound in testa) e da partiti, quali la Lega Nord, che da posizioni di potere propaganda intolleranza e xenofobia. Ma non è tutto. La comunità senegalese si è espressa immediatamente con una protesta spontanea e una manifestazione per le vie del centro, che, invece che essere appoggiata e compresa, è stata repressa con la forza. Le forze dell ordine hanno caricato violentemente la folla, allontanando per giunta la componente italiana scesa in strada a favore dell'indignazione dei migranti. La nostra riflessione non può che ricadere sul fatto che nel 2011 è inaccettabile morire per mano di uomini guidati da ideologie xenofobe e fondamentalmente razziste. Eventi tali, episodi come quelli accaduti recentemente a Torino ( in cui un intero campo rom è stato dato alle fiamme per un ceco tentativo di vendetta ) NON DEVONO RIPE- TERSI PIU'. Perché ciò che ha mosso l'uomo di ieri è certo follia, ma non solo: la sua mano è stata armata ideologicamente da letture e correnti di pensiero neofasciste. È l'ora di dire basta e estirpare il marcio che ancora persiste in una parte della popolazione. STUDENTI ANTIRAZZISTI Assemblea di solidarietà Incontro con un ragazzo della comunità senegalese di Firenze. Parlare di razzismo è più importante che mai dopo i fatti accaduti. Lunedì 19 Ore 15:00 Sede del castelnuovo

14 Pagina 14 Satira&Varie Dark side of the coin Dicembre2011 di Agnese Dolis e Giulia Rossi Ferrini Cara anonima, vorremmo rispondere al tuo illuminante flusso di coscienza. In verità le tue non sono state tutte pessime considerazioni, anzi, per certi aspetti, potremmo darti ragione. È giusto voler vivere la propria libertà senza essere giudicati e pretendere rispetto; è vero che le malelingue si diffondono con la stessa facilità con cui vengono credute. Ma non è condivisibile l affermare che ciò che vale per le ragazze non sia lo stesso per i ragazzi. In realtà questi ultimi sono piuttosto indifferenti a quanto possono pensare gli altri di loro; per questo è difficile che i pettegolezzi si concentrino maggiormente sui ragazzi, poiché le ragazze si offendono con più facilità. In fin dei conti c è molto più gusto ad attaccare chi non conosce il giusto modo per difendersi e reagisce inutilmente alle provocazioni. Difatti mentre una ragazza è capace di imbastire una scenata per il minimo commento/frecciatina, un ragazzo fa spallucce e se ne disinteressa, resta impassibile. Oltre a questo ci ha sconvolto il tuo stesso contraddirti: dici che le persone non dovrebbero essere etichettate ma poi, poco più avanti, affermi l esatto contrario con la tua teoria secondo la quale siamo tutti proiettati al raggiungimento di uno stereotipo. Ti sembra di essere coerente? Da tutto ciò possiamo solo dedurre che se tu avessi veramente la coscienza pulita e tu credessi fermamente in ciò che dici di pensare, non ti nasconderesti dietro uno sciocco ed immaturo anonimato. L argomento è fin troppo ampio per essere trattato in un solo articolo e da due sole voci, quindi invitiamo te e chiunque altro voglia intervenire a scrivere alla redazione. (Per chi non sapesse a cosa ci stiamo riferendo, potete consultare il sito del DeGe e cercare nello scorso numero l articolo Due facce di una stessa, stupida medaglia ) CONTUMELIA IN SOL minore - ADAGIO (K. 127) Di Niccolò Fiaschi E Napolitano disse Monti, e Monti fu. All'improvviso. Senatore a vita e poi Presidente del Consiglio nell'arco di una settimana senza che nessuno fiati. Nemmeno una persona che abbia espresso il suo legittimo dubbio di fronte a questa sconcertante "elezione". Anzi, ora che ci penso alla votazione per la fiducia (poi generosamente elargita) i leghisti hanno fatto ostruzionismo e si sono schierati nell'opposizione. Gli unici che hanno avuto il coraggio di compiere un'azione contro le opprimenti direttive della BCE. Gli scissionisti padani. E basta. Tutti così contenti di essere riusciti ad allontanare, almeno temporaneamente, Mr. B. dalla politica da tralasciare la democrazia. Che schifo. Quindi anche questo nuovo governo si inserisce a pieno titolo nella pressocché infinita serie di golpe che caratterizzano la politica italiana (connotata anche da trasformismo, ribaltoni, opportunismo, e chi più ne ha più ne metta). Tutto ciò porta alla ignobile compravendita di voti che permette e legittima, dal punto di vista politico, questi continui colpi di stato. Dal secondo dopoguerra ad oggi si sono succeduti una moltitudine di governi, così tanti che mi viene male a contarli, poiché ben pochi di loro hanno potuto finire la legislatura dato il continuo cambiar bandiera di certi politici. E questo trasformismo è garantito dalla nostra Costituzione che viene piegata dal suo valore originale per giustificare queste meschine azioni personali. Il fatto a dir poco strabiliante è che anche se avessero finito la legislatura, nessuno fra quei governi avrebbe avuto il coraggio di operare quelle scelte, difficili lo riconosco, ma necessarie che avrebbero salvato l Iitalia dalla crisi. E vi ricordo che le cause della crisi non vanno ricercate solo nel biennio , ma sono il frutto di un'economia nata marcia che ha portato a queste folli speculazioni di borsa. Ma non perdiamoci nel passato e analizziamo il presente (operazione quasi impossibile ma mi cimento comun-

15 Dicembre2011 Attualità Pagina 15 que nell'impresa). Quindi "ben ch'io sappia che oblio preme chi troppo all'età sua increbbe" lancio comunque diverse accuse nei confronti di Monti, anzi, del Presidente del Consiglio Monti (d'ora in avanti Mr.M.). Mr.M. è il rappresentante europeo di una delle banche di investimento che ha generato, o meglio, che ha messo in luce questa crisi. E noi ci affidiamo ciecamente a lui per risollevare le sorti del paese. Uno colpevole di aver sfruttato il sistema finanziario, viene investito con una delle più alte e onorifiche cariche dello stato italiano. Uno degli infami che investono in borsa cifre venti volte maggiori alla loro effettiva liquidità, viene eletto Presidente. Uno dei banchieri che si sfregano le mani soddisfatti ogni volta che il debito di uno stato aumenta vertiginosamente, viene nominato a capo della legislatura. E anche se non le avesse compiute di persona ne è corresponsabile. (Apro una piccola parentesi: mi è stata sollevata la critica che il concorso di colpa è ben differente dal compiere un reato in prima persona. Per la legge italiana sì, ma per la mia legge morale sono sullo stesso piano. Passo e chiudo.) Già perchè questo sistema economico malato è costituito per più del 70% da soldi virtuali. Giusto per fare un esempio: il debito e le quotazioni in borsa non esistono, sono intangibili, non sono reali, sono solo un indice della fiducia. E questo indice di fiducia è posseduto per la maggior parte dalle banche che vedono aumentare il loro potere sull'economia di pari passo alla crescita del debito. Infatti più lo stato produce debito e più le banche entrano a far parte della politica fino ad avere un loro rappresentante a dirigere un intero Paese. Non vi ricorda qualcuno? Ma si potrebbe sollevare l'obiezione che Mr.M. rappresenta l'unica possibilità di salvare il paese dal baratro e che quindi abbiamo optato per il meno peggio. O il default o la morte della Democrazia. Ma questo "abbiamo" a chi si riferisce? Perché prima potevamo scegliere il meno peggio (e comunque ci ha portato a questa situazione), ora non abbiamo nemmeno la possibilità di esprimerci a riguardo. L'economia ha estromesso il popolo sovrano dalla politica, gli ha strappato la facoltà di scelta e ora domina sovrana. La BCE si è trasformata in un organo legislativo con valore universale e recita tronfia del proprio potere: "ogni stato deve cedere la propria sovranità a favore delle banche e sottomettersi al mercato finanziario!". E guai a chi non attua questa direttiva. Oramai la democrazia è un bene di lusso che non ci possiamo più permettere. Come non ci possiamo più permettere uno stato che garantisca equità sociale e una vita dignitosa a tutti i cittadini. Oramai chi ha i soldi riesce a sopravvivere, gli altri no. Somiglia molto alla legge della giungla. Nonostante le innumerevoli menti illuminate che si sono susseguite in settemila anni di storia e di civiltà, alla fine siamo riusciti a produrre solo e solamente una versione moderna della legge della giungla. Fantastico. L'unica cosa in cui bisogna sperare è che questa nuova forma di governo dittatoriale sia una monarchia illuminata e che il dictator, con fare paternalistico, pensi al bene del popolo. Quindi bando al disfattismo: Mr.M. risolleverà il paese dalla crisi grazie al potere conferitogli dal Presidente della Repubblica e grazie alla sua integrità morale. E invece è marcio anche lui. Innanzi tutto perché è un corresponsabile della crisi, ma la causa principale della sua corruzione risiede nella politica italiana. La politica italiana che è diventata un Re Mida al contrario che rende fetida ogni cosa con cui entra in contatto. Questo lo capiamo perché il tecnico sta utilizzando i soliti schemi e concetti dei politici. Sta compiendo le stesse scelte che ci hanno portato sull'orlo del baratro. Sta usando la paura del default come arma per piegare la volontà sovrana del popolo italiano. Tutti sono così impauriti dal possibile crollo da sacrificare senza rimpianti la loro libertà e i loro principi. Parlo dell'italiano medio che lavora onestamente e lotta costantemente contro la crisi, che viene manovrato per mantenere in vita questo sistema oramai prossimo alla morte. Viene ingannato perché gli dicono che l'unico modo per uscire da questa crisi è fare dei sacrifici, mentre ci sono altri metodi per ottenere il pareggio in bilancio. Innanzi tutto bisognerebbe esigere indietro i soldi pubblici che lo stato ha prestato (o meglio, regalato) alle aziende private. Tanto per fare due esempi basti pensare ad Alitalia e Fiat. Ad esse infatti, lo Stato ha donato miliardi senza mai preoccuparsi di come fare a riaverli. Oltre al danno causato dai fondi oramai irrecuperabili (significa: montagne in meno di denaro a disposizione) si aggrava la situazione dell'economia italiana, perché sostenendo le aziende fallimentari si aiutano i pessimi imprenditori. Così facendo si alimenta un sistema assolutamente antimeritocratico che danneggia tutta la popolazione; e tutto questo solo per salvare qualche dirigente incapace. Fondi che invece di essere destinati ai servizi e alla ricerca (che ne hanno un disperato bisogno), vengono regalati ad una manica di incompetenti che governa il paese. Quindi si danneggiano i servizi che invece potrebbero rappresentare la possibilità di raggiungere il fantomatico pareggio di bilancio. Infatti quando essi vengono privatizzati l'azienda che li amministra riesce ad ottenere ingenti guadagni, nonostante essa mantenga uguale o addirittura migliori, la qualità del servizio. Allora perché lo stato non riesce ad ottenere gli stessi risultati? Se si gestisse lo stato come un'azienda, il cui scopo non sarebbe il guadagno sfrenato ma l'equità sociale, potremmo appianare la lotta di classe (che non conviene a nessuno) e garantire una vita dignitosa a tutta la popolazione

16 Pagina 16 Attualità Dicembre2011 (anche a quel quinto al di sotto della soglia di povertà). Se invece di svendere i servizi ai privati si riuscisse a mantenerli statali, come sta accadendo in Islanda, avremmo trovato la soluzione al crescente debito, perché attuando una politica meritocratica all'interno delle strutture statali, si verrebbe a creare un circolo virtuoso che porterebbe a una riduzione degli sprechi e quindi a un minore carico fiscale sulla popolazione. Un'altra realtà, nominata troppe poche volte, che sta affossando l'economia italiana è la mafia. Infatti, impedisce il crearsi di aziende legali e blocca il processo meritocratico e, per quanto Manganelli si sia impegnato a contrastare il fenomeno, essa è talmente radicata che sono necessarie svolte autoritarie e decisive per riuscire a cambiare la situazione. Decisioni che possono venire dalle più alte cariche dello stato (naturalmente con il supporto della popolazione). Questi problemi elencati in questo articolo sono tutti fattori che caratterizzano la situazione italiana, ma che sono comuni a molti altri stati. Specialmente quelli europei e americani. Come sappiamo infatti la crisi è globale ma nonostante ciò non sembra colpire alcuni stati dell'asia che la stanno sfruttando per espandere il loro dominio all'interno dell'occidente. Ma anche gli stati asiatici avranno i loro problemi (come sono profetico) perché è vero che ci stanno letteralmente comprando, ma se non applicheranno una politica economica sostenibile, faranno la nostra stessa fine. Quindi siamo arrivati al dunque: la crisi è nata interna al capitalismo occidentale, perché questo modello economico si basa su una crescita perpetua ed esponenziale dei mercati. Quando abbiamo raggiunto il limite massimo nella madrepatria abbiamo esportato questo modello in tutto il mondo per poter aprire nuovi mercati. Ora che anche i nuovi mercati sono saturi la situazione sta precipitando. Abbiamo sperato che i prodotti dell'umanità crescessero esponenzialmente all'infinito. Ma questo sviluppo non è possibile per i limiti che il pianeta Terra ci impone. Non possiamo continuare a volere più di quanto ci sia necessario e non possiamo sperare che la tecnologia risolva ogni nostro male. Bisogna rendere l'uomo ecosostenibile. I mercati si devono ridimensionare e si devono adeguare alla situazione attuale del mondo (ma su questo argomento ritornerò con altri articoli e vi tedierò fino allo stremo, ora non mi ci dilungo). Con ciò chiudo e spero che abbiate oramai capito da soli che il tempo dei politici è finito, che il capitalismo è un modello economico a dir poco marcio e che se non attuiamo una svolta si finisce nel baratro. di Agnese Dolis ( ) Quante squallide figure che attraversano il paese, come è misera la vita negli abusi di potere ( ) Cose pazze! è forse l espressione che mi è venuta da usare di più negli ultimi tempi. Ti guardi intorno ed è come se da una parte il mondo stesse correndo a velocità inverosimili e da un altra si fosse fermato. La scuola è in fondo il mio luogo di lavoro, quello in cui passo molte ore preziose della mia giornata, ma mi dà come un senso di astrazione quando mi ci trovo. Poi torno a casa e sprofondo nella realtà, nella dura realtà. Famiglie ridotte sul lastrico dalla crisi economica, dall ingiustizia sociale e dai sempre più alti costi della vita. Prospettive future drammatiche, dovute ad un pensionamento-traguardo che non fa che allontanarsi sempre più e la corsa è ancora troppo lunga. Operai, funzionari dei servizi dello Stato, cittadini comuni pieni di rabbia, che se solo sapessero quanti sono e che forza possono esercitare, sarebbero pronti ad una vera e propria rivoluzione.

17 Dicembre2011 Musica Pagina 17 Una rivoluzione che risani il modo di gestire questo Paese, che butti giù dai loro troni i Potenti che in fondo operano tutti nel loro interesse. Non se ne salva uno, o forse pochi. E quindi io rifletto sul fatto che si parla raramente della realtà. Che è vero che alcune materie scolastiche si prestano maggiormente ad essere ricollegate agli avvenimenti del presente, ma dovrebbe essere un atto spontaneo del professore quello di invitarci a discutere e riflettere sui fatti del giorno, qualsiasi essi siano, qualsiasi disciplina quella persona insegni. Farlo col piacere di farlo. Semplicemente entrare in classe e dire Avete sentito che è successo?. Fa parte della formazione e di quel percorso di maturazione che ognuno di noi compie durante gli anni di Liceo. Tutto qui. Perché lo spread, le borse, le banche, la manovra economica, le tasse ci riguardano. Capisco che non ci possano piacere, affascinare, incuriosire, ma devono essere oggetto della nostra attenzione. Perché prima o poi, tutti dovremmo uscire dalle mura scolastiche e preoccuparci del nostro avvenire. A partire dalla scelta dell Università (potendola fare) o dalla ricerca di un lavoro. E ciò che sta accadendo ora si ripercuoterà proprio su di noi e solo in parte sui nostri genitori. Mi viene da aggiungere che l assemblea d Istituto di novembre credo sia stata molto importante e i rappresentanti che l hanno organizzata da lodare. Non so quanti di voi erano presenti, ma se non siete volutamente venuti avete fatto proprio male. Perché è stata una bella e utile occasione di confronto e ascoltare i vari interventi è stato molto, molto interessante. Io sono certa che ognuno abbia un cervello acceso e funzionante che cerca di usare nel migliore dei modi, ma esprimere pensieri più profondi e talvolta seri fa paura. Non tanto per le affermazioni che vorremmo fare, quanto per il timore di non essere ascoltati, di sentirsi soli. Ma non è così, non lo è affatto, e quindi date libero sfogo ai vostri pensieri qui sul giornalino scolastico, sul gruppo facebookiano del liceo (come alcuni stanno già facendo) scrivendo frasi intelligenti come stato di Facebook o di qualsiasi altro social network possiate essere iscritti. Vedrete che qualcuno dall altra parte vi risponderà e darà valore alle vostre parole; anzi, queste ce lo avrebbero di già, ma magari si potranno rafforzare ancora di più. Fatelo quando siete ispirati o pieni di indignazione, che sarà più efficace, e fatelo coscienti di non essere delle mosche bianche. Perché come dice Battiato: I tempi stanno per cambiare. Alla corte del Re Cremisi di Saverio Misuri e Andrea Tamborrino Questo articolo nasce dalla passione comune dei sottoscritti per quel genere musicale comunemente definito progressive rock. Sentendo la necessità di trasmettere e diffondere il nostro amore per questa musica, ci siamo scervellati a lungo su quale fosse la via migliore per raggiungere il nostro scopo. Sarebbe stato pressoché impossibile scrivere un unico articolo su questo mirabolante genere che non risultasse insopportabilmente lungo. Così abbiamo deciso di partire dal principio, scrivendo del disco da cui tutto è cominciato, il Manifesto del rock progressivo. Il 10 ottobre 1969 uscì in tutti i negozi di musica In The Court Of The Crimson King, album di debutto dei King Crimson. Facendo un rapido conto ci si accorge che questa disco ha ormai più di 40 anni... ma non per questo ha perso valore. Le atmosfere del disco sono preannunciate dalla copertina: un dipinto raffigurante il folle volto di un uomo che urla a pieni polmoni. La musica contenuta nell'album è a dir poco innovativa e quasi impensabile per l'epoca: brani che arrivano a toccare i dieci minuti, testi onirici e visionari. Questo disco ha infatti introdotto un nuovo modo di concepire la musica rock che non viene più pensata per essere commerciale e radiofonica, ma come una vera e propria forma d'arte. Il rock viene rivisitato e reinterpretato attraverso il rifiuto dello schema-canzone (strofa strofa ritornello - eventuale assolo ritornello) a favore di una musica fuori dagli schemi, estremamente particolare e caratteristica. Basti pensare alla celeberrima 21 st Century Schizoid Man, traccia di apertura del disco. Dopo un inizio potente, assordante e tutto sommato piuttosto orecchiabile in cui la voce distorta di Lake recita un folle

18 Pagina 18 Tecnologia Dicembre2011 inno all' uomo schizoide del ventunesimo secolo e alle sue paranoie emblematica in questo senso la frase Nothing he's got he really needs - il tutto si evolve e cambia completamente. Parte così un delirio strumentale per effetto del quale il pezzo si dilata raggiungendo i sette minuti di durata. Dopo la ripresa del tema iniziale, il pezzo si conclude bruscamente e ci viene proposta una ballata malinconica e sognante dal testo enigmatico, I Talk To The Wind. E' una composizione dolce, rilassante ma con una punta di inquietudine, che si materializza e diventa angoscia pura nel pezzo centrale del disco, Epitaph. Il brano in questione è, secondo chi scrive, la quintessenza del progressive solenne, drammatico, epico; anche grazie allo splendido testo di Sinfield: Confusion will be my epitaph. As I crawl a cracked and broken path If we make it we can all sit back and laugh. But I fear tomorrow I'll be crying, Yes I fear tomorrow I'll be crying. Moonchild è il brano più ostico del disco: all'apparenza una semplice e tenera canzone che racconta di una misteriosa figlia della luna, si spenge dopo due minuti e mezzo per sfociare in un'assurda improvvisazione che prosegue per ben dieci minuti. L'ascoltatore, disorientato, ascolta e attende. Poiché al termine di questa faticosissima ma appagante scalata, può finalmente arrivare alla vetta ed entrare alla corte del Re Cremisi. L'ultimo brano, The Court Of The Crimson King, è la degna conclusione di questa opera monumentale, su cui ci rifiutiamo di aggiungere altro. Il progressive ha avuto una storia travagliata, fu dapprima adorato e poi osteggiato fortemente con l'arrivo degli anni '80, della disco e del pop sintetico, artificiale e freddo di Mtv. Ancora oggi in molti lo condannano, definendolo ottusamente musica complicata e senz'anima, seghe mentali per intellettualoidi. Questo spesso avviene perché la gente ha perso il tempo e la voglia di ascoltare veramente la musica, preferendo melodie semplici e banali, che colpiscano al primo ascolto. Il progressive, o comunque si voglia chiamarlo, è qualcosa di complesso, spesso difficile da assimilare, ma per chi impara a ritrovare il tempo e l'attenzione necessari per metabolizzarlo tempo e attenzione che bisognerebbe cercare di trovare, più in generale, per tutto ciò che è bello e originale - può diventare estremamente appagante... più di molte banalità orecchiabili e dirette ma prive di anima e significato. Acquistare Office (originale) a 55 euro? Con questo articolo voglio condividere una mia recente scoperta! Il titolo parla chiaro: non solo è possibile, ma è anche legale! Quella carta arancione (che la scuola dovrebbe avervi consegnato in prima) chiamata IoStudio vi permettere di accedere (dopo esservi registrati) all'omonimo sito. Nella sezione "offerte", purtroppo ancora molto povera, trovate sotto la categoria "tecnologia" l'offerta di cui vi parlavo. Selezionando le offerte della Microsoft sarete reindirizzati sul sito della casa madre e da lì potrete acquistare la versione 2010 di Microsoft Office Pro (word, excel, powerpoint,publischer,outlook...) al prezzo di 55 euro (47 di programma più 8 di download). Questa è un' ottima offerta, considerando che in negozio la versione studenti costa 130 euro ed è meno completa. Nonostante tutto io rimango fedele ad OpenOffice.Org, che è l'alternativa gratuita di Office. Anche se costa poco non vedo perchè spendere dei soldi che posso non spendere! A voi la scelta

19 Dicembre2011 Musica Pagina 19 Intervista ai Floss Police Nomi: Leonard Blanche, Tancredi Lo Cigno, Tab Palmieri, Matteo Tuci, Francesco Giubasso Soprannomi: non abbiamo soprannomi, Leo e basta, Scalettaman e Giubi Ruoli: Tastierista, Batteria, Voce, Basso, Chitarra Scuola: Castelnuovo, Conservatorio di Bologna, Machiavelli Capponi Presenti: Leonard, Tancredi, Tab, Francesco di Beatrice Volpi [Ndr. Nel mentre squilla il cellulare del Tancre, i redattori presenti alzano gli occhi al cielo: hanno le loro musiche come suonerie!] Perché il nome del gruppo? Il Giubasso non lo sa. Prima eravamo FloccinaucinihiliPilification (citazione da Mat Bellamy), che vuol dire stimare il valore di qualcosa che non ne ha alcuno, quindi in pratica non vuol dire niente... Quando eravamo solo in 3 (Leonard, Tab e Tancredi) ci sembrava figo! Poi successivamente in 1984 c'era la Tought Police, ma visto che era troppo serio e comunque Floss Police e' anche più musicale, lo abbiamo scelto come nome. Che tipo di musica fate e a chi vi ispirate? Rock elettronico, però sperimentiamo. La struttura dei pezzi tendenzialmente è rock,anche un po' progressive, ma utilizziamo anche timbri più elettronici. Ci ispira... boh... vari artisti, Techno house, Does it Offend You,Yeah?, Muse e altri svariati artisti, ognuno deriva da generi diversi e si ascolta un pò di tutto dalla classica alla techno house di DJ BL3ND. Giubi dice che Tab si ispira ai Sex Pistols. Artista preferito? Per Leo Giovanni Allevi! [Ndr. Mai vero!] Francesco non ha artista preferito, forse gli Oasis. Per altri i Dream Teather, per Tab: Mussorgskij. Artista peggiore? Indie commerciale del ca**o. [il Giubi piange] No i peggiori sono i Sunday Sheebs! Migliore e peggior concerto? Migliore l'affrico, alla festa del Castelnuovo 2011, o il Porto di Mare! Peggiore Montelupo, forse Barberino, abbiamo suonato ubriachi fradici, o forse al Koriboroo, quando Tab da sbronzo picchiava la testa sui piatti del Lo Cigno. Qual è la canzone che vorreste fosse eseguita al vostro funerale? Boia! [Si toccano tutti] Peso! Un pezzo allegro, via, ma è difficilissimo. Il Giubi dice Il coccodrillo come fa, qualcuno dice Ti scatterò una foto, qualcun altro la marcia di Dart Fener, e perché non la sigla di Undertaken. No! Lisander dei Sunday Sheebs ('e si scherza, via). Comunque dev'essere una canzone epica. Obiettivi in campo musicale? Produrre nuova musica, diventare noti continuando a fare ciò che facciamo ora. Chitarra, basso, batteria o amplificatore dei sogni? Kebab ZX80, Fender Jazz Bass, Gibson 335,la chitarra di Zack Wylde, Tama (e' una marca di batteria) con dei Sabian come piatti. Figure di merda sul palco? Primo concerto. In seguito tastiere non attaccate, Tab che canta mangiando e il Giubasso che si scorda i pezzi.

20 Pagina 20 Musica Dicembre2011 Riti propiziatori prima del concerto? All'unisono: Red Bull!! Qualcuno dice: ritrovo in bagno mentre ci cambiamo, anche se fa omosessuale. Francesco dorme con le chitarre. Dareste il c**o se vi sponsorizzassero un CD? [domanda di Daniele Ramisti] Nono, questo no! Mica siamo come il Ramisti! [Ndr. Qui partono i confronti fra bands] Cibo prediletto? Kebab tutta la vita! Tancredi è filosofia Garfield e preferisce le lasagne. [Inizia una discussione se sia meglio la pizza o il cinese.] Topo Gigio o Geronimo Stilton? La topa! [Risata generale] Il più figo del gruppo? All'unisono: IO! [Alla fine è stato eletto il Giubasso.] Si cucca a essere musicisti? Tutti insieme: Sì un monte! [Ndr cattiva: non sembrerebbe+ Eventi in programma? 17 Dicembre al Full Music, concerto del Castelnuovo; 19 Febbraio al Viper Teather Ultima dichiarazione? Siamo più seri di quello che hai scritto. No dai, bisogna cercare una frase epica, chiamiamo Matteo, è lui quello serio. Non ci viene in mente niente. di Alessandro Guetta UNIVERSICOSA? Cari castelnuovini, ormai siamo arrivati in pieno anno scolastico e senz altro i vostri professori ve lo avranno già fatto capire. I volti nuovi della scuola, i cosiddetti primini, si sono ambientati; chi invece è nella scuola da un po di tempo sa già come vanno le cose al Castelnuovo, mentre per quanto riguarda quasi tutti i miei coetanei è giunto il fatidico ultimo anno. La quinta liceo non è un anno come tutti gli altri, lo sappiamo, è il momento di prendere delle decisioni che riguardano noi stessi, di fare delle scelte che condizioneranno la nostra vita. Dicendo così non voglio farvela prendere male, anche se probabilmente il risultato sarà proprio questo; vorrei piuttosto sottolineare l importanza della vostra decisione e le conseguenze che essa avrà in un futuro decisamente prossimo. C è chi, già da molto tempo, ha le idee chiare, per cui non avrà problemi nello scegliere l indirizzo più adatto a lui/lei, c è chi, invece, come il sottoscritto, brancola nel buio e non ha ancora preso una decisione riguardo l indirizzo in cui specializzarsi. Forse anche voi avete amici universitari che vi rassicurano dicendo: Stai tranquillo/a, io ho deciso cosa fare a Giugno!. Non voglio affatto sminuirli, però, sinceramente, non credo proprio che siano il miglior esempio da seguire anche se dovremmo solo far loro i complimenti per il grande intuito, nel caso che stiano proseguendo gli studi intrapresi. Senza dubbio non sono l unico studente ad avere dei genitori che puntualmente, ogni sera, a tavola propongono: Ti piacerebbe medicina? Cosa ne dici di giurisprudenza? E psicologia? e tante altre alternative che portano inevitabilmente ad una risposta del tipo: Basta! Intanto pensiamo all esame!. Insomma, il fatto è questo: la strada è ancora lunga, ma la decisione da prendere è davvero importante e proprio per questo bisogna concedersi il giusto tempo per scegliere (senza però esagerare, eh!). Quindi, cari maturandi, concludo invitando tutti voi a non preoccuparvi se ancora non avete le idee molto chiare riguardo la scelta dell università, siete indubbiamente in buona compagnia. P.S.: Cercate in ogni modo di godervi quest anno, perché ve lo ricorderete a lungo, ma soprattutto perché purtroppo a breve si concluderà il periodo dei numerosi diciottesimi.

21 Dicembre2011 Natale Pagina 21 A NATALE PUOI... Di Daria Bragina e Tommaso Zolfanelli Ai tempi dei nostri nonni la tecnologia era molto arretrata rispetto ad oggi ed è forse grazie a questo che loro potevano vedere il Natale con occhi candidi e infantili. Ma cosa rappresenta al giorno d'oggi il Natale? Regali, vacanze, viaggi, panettoni... e non dimentichiamoci dello shopping pre- e post- natalizio; tutto questo può essere racchiuso in una sola parola: DENARO! Ormai il Natale è diventata una festa commerciale ed ha perso il suo vero valore, peggio di Halloween! "Spendete soldi per l'albero di natale, spendeteli per decorazioni e regali, così farete felici voi ed i vostri cari!". È questo il messaggio che continuano a trasmetterci televisione & Co. Non tutti hanno la possibilità (e con i non tutti intendiamo la maggior parte della popolazione italiana) di spendere montagne di euro, ma riescono comunque ad essere felici e rendere felici gli altri. Il regalo però è importante: è un simbolo di affetto e riconoscimento; anche se insignificante e di poco valore materiale è giusto che venga fatto, BASTA IL PENSIERO! Pensate a quando eravate bambini e credevate ancora a Babbo Natale (finché una maestra fuori di testa non vi ha detto la crudele verità!): il momento in cui si scartavano i regali era il più bello di tutti del periodo natalizio ed è ancora così (escluso l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze). Secondo noi non importa essere così materialisti, come eravamo da piccoli (sì, insomma, da bambini si può capire), dobbiamo solo capire che nel mondo ci sono persone e cose più importanti di semplici oggetti e che forse sarebbe meglio smettere di essere egoisti e cominciare a pensare agli altri! In questo articolo abbiamo voluto dire che è importante pensare al prossimo senza smettere di conservare le tradizioni nonostante problemi economici e sociali del nostro paese. Abbiamo anche pensato di scrivere una letterina a Babbo Natale per mettere su carta i nostri sogni, i nostri desideri, i propositi per l anno nuovo e chi più ne ha più ne metta. Per: Polo Nord, via Dicembre n 25 Santa Claus Caro Babbo Natale, Speriamo tu stia bene di salute,come pure le tue renne. Siamo due studenti del Castelnuovo e pensiamo di poter parlare parlare al nome di tutti gli studenti del nostro liceo (o almeno la maggior parte) e quest anno vorremmo chiederti: Passare senza debiti (lo sappiamo che te lo chiediamo tutti gli anni, ma cerca di essere comprensivo) Mangiare montagne di panettoni e pandori senza ingrassare Avere Chuck Norris come compagno di classe (non come professore) Che il Trota diventi intelligente (abbiamo esagerato) Che Mario Monti sia più buono Avere la discografia completa degli AC/DC in Blu-ray (forse ti sembrerà strano, ma si scrive così) Un impianto stereo 5+1 con amplificatore per ascoltare il disco Il laboratorio di fisica completato per la succursale Un bel cortile con prato e fiorellini per la sede ( e magari anche con un bel cartello Vietato fumare )

22 Pagina 22 Satira&Varie Per la serie..la pirla di saggezza... Lo Streben in libreria Dicembre2011 di Cecilia Di Loreto Ho sempre avuto un rapporto conflittuale con le librerie, un dialettico, bipolare amore-odio che mi fa soffrire e mi fa gioire allo stesso tempo, una piccola nota di sublime che mi pervade, un sentimento dal sapore agrodolce. Già appena varcata la soglia, i miei sensi vengono avvolti dai libri nuovi, intonsi, freschi di stampa. Profumati all'olfatto, come una pagnotta appena sfornata. Belli alla vista, come il paesaggio di un piccolo, prezioso mondo. Lisci al tatto, come la superficie di una pietra appena levigata. Armoniosi all'udito, come una piccola orchestra di pagine fruscianti. Gradevoli al gusto, come un cioccolatino fondente che si scioglie lentamente. Sento un formicolio agli occhi e al naso e i miei sensi e la mia mente si riempiono così tanto che il mio intelletto non riesce più a ragionare, strattonato tra pulsioni diverse, confuso dalle molteplicità. E così soffro, soffro amaramente perché non posso leggere tutto, non posso possedere tutti i libri, non posso conoscere ogni vicenda, seguire tutte le spiegazioni, imparare le più disparate teorie. E così gioisco, gioisco instancabilmente, indefinitamente attratta da tante possibilità, tanti mondi da scoprire, personaggi da amare tra eccessi di empatie e impersonificazioni (in una sorta di keatsiana negative capability ). Pensavo di essere la sola a provare questi sentimenti così malsani, morbosi e assurdi, poi però, ho letto se una notte d'inverno un viaggiatore... Già nella vetrina della libreria hai individuato la copertina col titolo che cercavi. Seguendo questa traccia visiva ti sei fatto largo nel negozio attraverso il fitto sbarramento dei Libri Che Non Hai Letto che ti guardano accigliati dai banchi e dagli scaffali cercando di intimidirti. Ma tu sai che non devi lasciarti mettere in soggezione, che tra loro si estendono per ettari ed ettari i Libri Che Puoi Fare A Meno Di Leggere, i Libri Già Letti Senza Nemmeno Bisogno Di Aprirli In Quanto Appartenenti Alla Categoria Del Già Letto Prima Ancora D'Essere Stato Scritto. E così superi la prima cinta dei baluardi e ti piomba addosso la fanteria dei Libri Che Se Tu Avessi Più Vite Da Vivere Certamente Anche Questi Li Leggeresti Volentieri Ma Purtroppo I Giorni Che Hai Da Vivere Sono Quelli Che Sono. Con rapida mossa li scavalchi e ti porti in mezzo alle falangi dei Libri Che Hai Intenzione Di Leggere Ma Prima Ne Dovresti Leggere Degli Altri, dei Libri Troppo Cari Che Potresti Aspettare A Comprarli Quando Saranno Rivenduti A Metà Prezzo, dei Libri Idem Come Sopra Quando Verranno Ristampati Nei Tascabili, dei Libri Che Potresti Domandare A Qualcuno Se Te Li Presta, dei Libri Che Tutti Hanno Letto Dunque E' Quasi Come Se Li Avessi Letti Anche Tu. Sventando questi assalti, ti porti sotto le torri del fortilizio, dove fanno resistenza i Libri Che Da Tanto Tempo Hai In Programma Di Leggere, i Libri Che Da Tanti Anni Cercavi Senza Trovarli, i Libri Che Riguardano Qualcosa Di Cui Ti Occupi In Questo Momento, i Libri Che Vuoi Avere Per Tenerli A Portata Di Mano In Ogni Evenienza, i Libri Che Potresti Mettere Da Parte E Leggerli Magari Quest'Estate, i Libri Che Ti Mancano Per Affiancarli Ad Altri Libri Nel Tuo Scaffale, i Libri Che Ti Ispirano Una Curiosità Improvvisa, Frenetica E Non Chiaramente Giustificabile. Ecco che ti è stato possibile ridurre il numero illimitato di forze in campo a un insieme certo molto grande ma comunque calcolabile in un numero finito, anche se questo relativo sollievo ti viene insidiato dalle imboscate dei Libri Già Letti Tanto Tempo Fa Che Sarebbe Ora Di Rileggerli e dei Libri Che Hai Sempre Fatto Finta D'Averli Letti Mentre Sarebbe Ora Ti Decidessi A Leggerli Davvero. [...]

23 Dicembre2011 Satira&Varie Pagina 23 Forse Italo Calvino è meno turbato e più meticoloso di me, più calcolatore e meno passionale, meno profondamente disturbato ma più morbosamente razionale; però qualche analogia c'è, un sottofondo di insoddisfazione, una nostalgia dell'infinito, un irriducibile sentore di incompletezza E fosse solo per i libri... La continua ricerca, il continuo farsi trascinare da passioni e sentimenti contrastanti, l'insopportabile sensazione dello scegliere qualcosa come dialetticamente conseguente all'escludere qualcos'altro. Lo streben che mi vede animata in libreria, questo sforzo verso il conoscere e l'apprendere tutto, mi vede animata anche nella vita. Come un nuovo Faust vivo nella continua insoddisfazione e nella perpetua tensione verso un qualcosa di indeterminato e indefinitamente lontano, irraggiungibile. Varcata la soglia della libreria, uscita sulla strada, cammino carica di libri che forse non farò mai in tempo a leggere ma che il solo possedere mi da una speranza in più di farlo. E mi chiedo se non sia proprio questo il bello... Frei sein, ist nichts, frei werden ist der Himmel ( essere libero è niente, divenirlo è cosa celeste, Fichte). Raggiungere lo scopo, l'infinito, la conoscenza, non è niente in confronto allo sforzo indefinito di auto-perfezionamento. La perfezione è dinamica, inafferrabile, ma se si raggiungesse sarebbe tutto finito. BESTIARIO PROFESSORI Prof.ssa Ipsilon: C., vuoi che ti voli nel non essere? Prof.ssa Ipsilon: Gola profonda te lo guardi te perché sei un allupato! Prof.ssa Ics: Io non so come facciano a non avervi ancora dato fuoco. Se un giorno entro e vi trovo inceneriti vado a stringere la mano a quello che l ha fatto. Prof.ssa Ipsilon: S., cosa conti, gli atomi? Sei preso da un delirio quantitativo? Prof. Zeta: T., un altra battuta del genere e passiamo al decespugliatore. Prof.ssa Ics: Ora vi tiro qualcosa di puntuto e molto pesante addosso. *Tasta la cattedra* Non ho ancora deciso cosa. Prof.ssa Ipsilon: Se continuate a lanciarvi i pennarelli faccio il tiro a segno con i vostri occhi. Prof.ssa Ipsilon: La bellezza è Paride, bello è deficiente! Prof.ssa Ipsilon: Se solo scovo una briciola te la caccio nelle narici e te la faccio uscire dalle orecchie Prof.ssa Ipsilon: (Parlando della camorra a Ischia) Io ho delle amicizie.. Prof.ssa Ics: Ci vediamo fuori perché in classe non posso, ho un ruolo da mantenere Prof. Zeta: Chi avete alla prossima ora? Classe: Storia dell arte Prof. Zeta: Me ne vado Prof. Zeta: Contieni il tuo atteggiamento adulatorio nei confronti del potere Prof. Zeta: Eh, sono così.. Sono come le divinità dell Olimpo, faccio quello che voglio. Prof. Zeta: Ma voi di mattina vi fate una tisana? Una tazza di camomilla, tanto per cominciare la giornata. Ma fatevi una brocca di caffè che siete in condizioni pietose! Prof.ssa Ipsilon: È un artificio da buona sofista per tenere l'attenzione degli studenti. Prof.ssa Ipsilon: Io decido le regole e voi sottostate in silenzio. Prof.ssa Ics: Chiudete i libri perchè tanto all'inferno ci siamo già. Prof.ssa Ics: Quello che fischia, prima che gli tappi la bocca con il cemento a presa rapida, potrebbe smettere? Prof.ssa Ics: D, ti incollo la testa al muro con il super attack!

24 Pagina 24 Scatolone Fabbricone Dicembre2011 PENSIERI IN RIMA E DICHIARAZIONI: IL FRUTTO DELLO SCATOLONE FABBRICONE Questa dichiarazione è per Nicco Dopo averla letta sicuramente andrai a picco. Ma tranquillo ti tirerai su Se continui a leggere più in giù. Sei un bravo redattore Infatti stai a scuola più ore Ma la cosa che ammiro di più È il tuo carattere che è veramente cool, dici tutto quello che vuoi e ti fai gli affari tuoi. Spero di averti donato un attimo felice E aspiro ad essere la tua Beatrice. (ANONIMA) Questa risposta la scriverò in rima Per non esser da meno della donna di prima Nicco è sicuramente un ragazzo da bene Specie quando soffre per le d amor pene Se poi a lui più vicino vuoi stare In redazione lo puoi certo trovare Ogni Mercole in sede con noi Potrai ammirarlo se è questo che vuoi Ma tranquilla non devi temere Lui è il simbolo del nostro potere Cosa ha colpito sta cara ragazza Gli occhi celesti che lui mette in piazza? Dà retta a me, o ammiratrice Te lo dice col cuore la vera Beatrice. (BEATRICE VOLPI) Sono tanto dispiaciuta Che berrei la cicuta Poiché la mia confessione non hai apprezzato Ma anzi hai quasi strappato Non è una presa di giro Ma è proprio a te che miro Ammetto di essere infantile Ma questo è il mio stile Ma se ti dà fastidio Di certo non commetterò un omicidio Ma basta che tu me lo dici Attraverso uno dei tuoi amici. (ANONIMA) Per le poesie ti faccio i complimenti Contento per simili apprezzamenti Che hai espresso con due componimenti Vedi, non gradisco però parlare Con la corrispondenza epistolare E non penso di poter continuare Preferirei se vederti potessi A redazione tra i miei amici fessi Per essere veramente noi stessi Per evitare la scatola chiusa Per prevenir situazione confusa E con questa poesia, ti chiedo scusa. (NICCOLO FIASCHI) I 10 motivi per andare a improvvisazione teatrale (non in ordine di importanza) 1. perché ci si diverte (ovviamente) 2. perché incontri nuova gente 3. perché diventi più estroverso/a (se non lo sei) 4. perché c'è il match finale 5. perché sarai sempre accolto a braccia aperte 6. perché scopri che c'è gente più stupida di te 7. perché chi è stupido è più dotato per improvvisare (cioè il 98% degli adolescenti del 2011) 8. perché sviluppi la tua inventiva 9. perché tutti cercano di metterti a tua agio 10. perché è improvvisazione. Punto. Ogni lunedì dalle alle in sede. Se venite siete fighi. Alice Taylor

25 Dicembre2011 Poesie Pagina 25 di Beatrice Volpi Siam giunti alla fine di questo anno che a tutti ha portato gran gioia e gran danno, dal primo Gennaio alla data di oggi ripercorro ora imprese e sfoggi. L'Estonia ha l'euro come moneta, eletta la prima donna in Brasile, che meta! Egitto e Tunisia paesi sconvolti dalle rivolte e dai nuovi volti, cristiani uccisi ad Alessandria e tra compaesani sale la rabbia. Il ventun Gennaio in redazione Fiaschi e Dolis all'elezione, seguitiam poi con Roberto Vecchioni che a San Remo vince le premiazioni, in Nuova Zelanda un terremoto Gheddafi in Libia porta un gran vuoto. Il cinque Febbraio arriva veloce festa del cioccolato in Santa Croce, gli open-day al Castelnuovo affollan la scuola, forse uno nuovo! Poi San Valentino come ogni anno gente che corre con grande affanno per una rosa poter portare a una persona di certo speciale, ma torniamo ora alle cose serie in Giappone undicimila sotto le macerie, terremoto, tsunami e votare con la paura contro il nucleare. Auguri Nazione, buon compleanno festa e bandiere per il 150esimo anno, muore Liz Taylor, Hollywood piange mentre in Libia la morte infrange, Buenos Aires del libro capitale mondiale, bomba a Marrakesh, piazza infernale. Con Aprile c'è pure il pagellino che svela di noi il genio o il cretino. A Londra si preparano grandi nozze William e Kate tra vestiti e carrozze, a Firenze musica e notte bianca a Roma concerto e gente un po' stanca. Muore Bin Laden, assassinato i mille attentati ha così scontato, ma a Maggio c'è anche il Calamai che fa diciottanni: inizano i guai! Dieci Giugno finisce la scuola studenti e professori fanno la ola, ci si gode ora la settimana che dai risultati, ahimè ci separa. E mentre siamo al mare o a studiare Thank you and good bye per salutare. News of the World chiude i battenti per l'inghilterra son giorni bollenti. Giungiamo ora al grande attentato che cento giovani via da Oslo ha portato, questo scatenato da una persona sola e a tutti è rimasto un grido in gola. A Londra scontri per le strade Brixton in fiamme e altre contrade, mentre in Spagna la gioventù riunita alla Mondial Giornata adibita. Nella musica un femminil lutto Amy Winehouse ci resta di brutto, ma sempre nel campo musicale gli Hey erano alle Rime a suonare! che insieme al Twice è stato l'evento di fine estate e inizio tormento. Cambiam continente oltre l'oceano siamo a New York dove accusarono, dieci anni or sono da quel delirio Bin Laden forse di aver tolto il respiro a mille e mille lavoratori ricordati in tutti gli american cuori. Il diciassette di questo mese per la festa a fare le spese i diciassette anni festeggiare a Bea buon compleanno augurare.

26 Pagina 26 Poesie E proprio a Settembre in redazione nuovi adepti della generazione vecchia, nuova, grandi e piccini Guetta, Stucchi, Daria e Ferrini Enrica, Costanza, Saverio e Sofia ma quanti siamo, mamma mia! Esce anche il DeGe con le liste per votare persone mai prima viste, Grazzini, Di Loreto, Zolfanelli e Nisticò sono loro gli eletti, oibò! Muoion due idoli da noi ricordati Sic e Steve Jobs da noi tanto amati, A Roma manifestano a ferro e fuoco black block o anarchia ma non è un gioco, muore Gheddafi nella sua terra sarà la fine di una grande guerra? Trema il terreno a Van in Turchia e mille morti se ne parton via, poi i neutrini han sperimentato ma il fisico Zolfa dice: scialato! Pel Lucca Comix ci siamo recati tutti a Lucca si o no mascherati, noi del DeGe insieme ci siamo andati e molti amici lì abbiamo trovati. Dicembre2011 A Genova acqua a catinelle ne abbiamo viste delle belle, quel quattro novembre come a Firenze che strane sono le coincidenze. Dodici Novembre, quale data! Sarà a lungo ricordata Silvio ha posto le dimissioni e su facebook partono le discussioni. Se ne riparla all'assemblea trenta interventi, una marea: governo Monti e capitalismo han sostituito l'antifascismo. Per quest'anno finire in bellezza il Tanque ha segnato, ma quanta ebrezza! E con questa nota di colore viola auguro a tutti regali e gran gioia buon Natale e buon anno nuovo ci vediamo al concerto del Castelnuovo. P.s.: Qui si notano le assenze Degli scontri di Firenze Per dovervi più informare A pagina 12 dovete andare. REBUS NATALIZIO

27 Dicembre2011 Poesie RIMA NATALIZIA Questo dolce sonetto In periodo di crisi, Col caldo caminetto Vi donerà sorrisi. Col pandoro corretto I familiari visi, Dopo qualche cicchetto Verran tutti derisi E se Babbo Natale Si fosse suicidato? Sotto i ponti le renne Gl auguri con le penne A noi han delegato Un augurio un po banale: A TUTTI BUON NATALE! Pagina 27

28 Pagina 28 Satira&Varie Dicembre2011 Regole Una volta iniziato il gioco non puoi più tirarti indietro. Devi arrivare preciso alla fine. 1. Alza la mano e fai "No, no, nulla!" 2. Fischietta un motivetto 3. Fai un intervento stupido 4. Butta i libri in terra 5. Lancia qualcosa contro il muro 6. Svuota il tuo zaino sul banco 7. Prendi in giro il tuo compagno di banco 8. Salta il banco (sei sei bravo con la sedia) 9. Alzati e fai una piroetta 10. Nasconditi sotto il banco 11. Apri/chiudi la finestra 12. Ruba un gesso dalla lavagna 13. Riposati 14. Schiaffeggia il tuo compagno di banco

29 Dicembre2011 Satira&Varie Pagina Applaudi 16. Costruisci una torre con gli oggetti nel tuo astuccio 17. Salta come un canguro e rovescia il cestino 18. Fai finta di morire 19. Vai in bagno 20. Parla a vanvera 21. Torna al Discuti su chi è nato prima: l'uovo o la gallina? 23. Fai finta ci sia un terremoto 24. Fai un intervento in Latino 25. Scoppia a piangere 26. Prendi due fogli e fai "bubù settete" 27. Crucia un tuo compagno di banco 28. Fai un affermazione maschilista 29. Imita King-Kong 30. Fai la papera 31. HAI VINTO!!!

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