DISCIPLINARE DI PRODUZIONE Grano della Maremma Grossetana. Art. 1 Denominazione. Art. 2 Zona di produzione. Art. 3 Descrizione del prodotto

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2 DISCIPLINARE DI PRODUZIONE Grano della Maremma Grossetana Approvato con delibera della Giunta camerale n. 46 in data 5 aprile 2007 e dal Comitato di certificazione di Agroqualità in data 22 maggio 2007 Art. 1 Denominazione Il nome Grano della Maremma Grossetana è attribuito esclusivamente al frumento duro e tenero che risponde alle condizioni e ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare di produzione. Art. 2 Zona di produzione La zona di produzione del Grano della Maremma Grossetana è rappresentata esclusivamente dal territorio della Provincia di Grosseto. Art. 3 Descrizione del prodotto 3.1 Caratteristiche delle sementi La denominazione Grano della Maremma Grossetana è riferita al frumento duro e tenero proveniente almeno da semente di seconda riproduzione certificata E.N.S.E e appartenente a varietà, iscritte nel Registro nazionale delle Varietà, stabilite dalla Camera di Commercio di Grosseto in apposito Elenco (Allegato A - Elenco Varietà). 3.2 Metodo di ottenimento Rotazione colturale La coltivazione del Grano della Maremma Grossetana non può essere effettuata in monosuccessione su uno stesso appezzamento di terreno Preparazione del terreno Gli appezzamenti di terreno destinati alla coltivazione del Grano della Maremma Grossetana devono essere sottoposti in via alternativa ad una delle seguenti lavorazioni: aratura a profondità compresa tra cm; interventi di discissura, con strumenti ripuntatori a profondità di almeno 30 cm, con le quali deve essere effettuato il completo interramento dei residui vegetali della coltura precedente. Tali operazioni possono essere seguite da una frangizollatura o erpicatura, per favorire l affinamento ed il livellamento della superficie del letto di semina Semina La semina del Grano della Maremma Grossetana deve essere effettuata con l'impiego di Kg/ha di seme previamente conciato all'origine. Tale densità deve essere rispettata anche in caso di risemina. La concia deve avvenire nel rispetto delle dosi minime d impiego stabilite, per ciascun principio attivo, dalla Camera di Commercio di Grosseto in apposito Elenco (Allegato B - Elenco principi attivi per la concia delle sementi). 2

3 3.2.4 Concimazione Le quantità dei fertilizzanti devono essere commisurate alle effettive necessità della coltura, accertate sulla base di analisi chimiche del terreno eseguite almeno una volta ogni cinque anni. Il quantitativo dei macro-elementi nutritivi che è possibile distribuire alla coltura è il seguente: Grano tenero 80 < N > 160 u/ha P2O5 < 120 u/ha K2O* < 70 u/ha Grano duro 80 < N > 160 u/ha P2O5 < 100 u/ha K2O* < 55 u/ha * In caso di carenze del terreno, risultanti da apposite analisi, è possibile distribuire un quantitativo maggiore. Almeno il 70% dei concimi azotati deve essere distribuito in copertura, in un numero minimo di due interventi. Tali interventi dovrebbero essere effettuati in corrispondenza dei seguenti stadi vegetativi: 3 a -4 a foglia; inizio della levata. È possibile effettuare un unico intervento di concimazione azotata in copertura solo in caso di utilizzo di concimi a lenta cessione. La concimazione deve avvenire con concimi caratterizzati dalla presenza di zolfo. Non è ammesso l impiego di reflui provenienti da impianti di trasformazione o depurazione Irrigazione È ammesso il ricorso ad irrigazioni di soccorso. Non è consentito l impiego di acque con salinità superiore a 2,5 ms/cm Diserbo e Fungicidi I principi attivi e le quantità ammesse per i trattamenti di diserbo e i fungicidi sono stabilite annualmente dalla Camera di Commercio di Grosseto in apposito Elenco (rispettivamente Allegato C - Elenco principi attivi per il diserbo e Allegato D - Elenco trattamenti fungicidi) Raccolta La raccolta del Grano della Maremma Grossetana deve avvenire con l ausilio di mietitrebbiatrici non prima che i cereali abbiano raggiunto un tasso di umidità inferiore al valore previsto al punto 3.3. Non è ammessa la bruciatura delle stoppie Stoccaggio e trattamenti post-raccolta Lo stoccaggio deve avvenire in silos verticali o orizzontali preventivamente identificati e sottoposti a debiotizzazione, separatamente dal frumento prodotto con metodi di coltivazione non conformi al presente disciplinare. Il Grano della Maremma Grossetana, prima di essere stoccato, deve essere sottoposto a 3

4 prepulitura. È ammesso lo stoccaggio in atmosfera controllata, attraverso l'immissione di anidride carbonica o azoto oltre alla refrigerazione forzata del prodotto. Sono ammessi trattamenti post-raccolta contro fitofagi con l impiego di prodotti definiti dalla Camera di Commercio di Grosseto in apposito elenco (Allegato E - Elenco trattamenti post raccolta). Tali interventi devono essere eseguiti non a diretto contatto con il frumento, onde evitare l accumulo dei residui sul prodotto. 3.3 Caratteristiche del prodotto Grano tenero Umidità massima: < 12,5% Peso specifico: > 78 kg/hl Contenuto in proteine: > 11,5% Grano duro Umidità massima: < 12,5% Peso specifico: > 78 kg/hl Contenuto in proteine: > 13% W: P/L: 0,5-0,7 Art. 4 Etichettatura La documentazione di accompagnamento del prodotto reca obbligatoriamente a caratteri chiari e leggibili, oltre all indicazione grano duro o grano tenero e alle informazioni corrispondenti ai requisiti di legge, le seguenti ulteriori indicazioni: il nome Grano della Maremma Grossetana, seguito eventualmente dalla traduzione in altre lingue; il nome, la ragione sociale, la sede dell azienda di produzione/stoccaggio del prodotto; i riferimenti normativi al Marchio collettivo geografico - D.lgs. 10/02/05 n 30; i riferimenti al deposito e registrazione del marchio; il logo del marchio collettivo, consistente in un segno che esprime la lettera M, le cui aste inclinate e convergenti superiori sono sostituite da due figure geometriche che alludono alla forma del chicco di grano, disposte simmetricamente. Le aste poggiano a destra sul corpo di un carattere con grazie a sinistra su di una forma traslata parallelamente che ripropone in negativo la figura geometrica sovrastante, in modo da ricordare la morfologia della spiga. Il testo è composto con il carattere disposto in basso centrato. Il logo si potrà adattare proporzionalmente alle varie declinazioni di utilizzo. 4

5 I riferimenti del colore espressi in pantone sono i seguenti: marrone, Pantone 1545 C; giallo, Pantone 129 C. È vietata l aggiunta di qualsiasi qualificazione non espressamente prevista. È tuttavia ammesso l utilizzo di indicazioni che facciano riferimento a marchi privati, purché questi non abbiano significato laudativo o siano tali da trarre in inganno il consumatore, nonché di altri riferimenti veritieri e documentabili che siano consentiti dalla normativa vigente e non siano in contrasto con le finalità e i contenuti del presente disciplinare. Art. 5 Elementi che comprovano la tracciabilità del prodotto Il Grano della Maremma Grossetana deve essere stoccato separatamente: per tipologia (grano tenero o grano duro); per caratteristiche. Inoltre, deve essere garantita la separazione, nello spazio e nel tempo, del Grano della Maremma Grossetana dal frumento prodotto con metodi di coltivazione non conformi al presente disciplinare di produzione. La tracciabilità del prodotto è garantita dall iscrizione delle aziende cerealicole e dei centri di stoccaggio in un apposito elenco tenuto ed aggiornato dall organismo di controllo di cui all art. 6. Art. 6 Controlli Il controllo sulla conformità del prodotto al disciplinare è svolto dalla Camera di Commercio di Grosseto o da un organismo conforme alla norma UNI EN designato dalla Camera di Commercio stessa. 5

6 allegatoa Elenco varietà Tipologia grano Grano duro Grano tenero Varietà Anco Marzio Appio Ariosto Cannizzo Canyon Cirillo Claudio Colosseo Duilio Dylan Giemme Giotto Grazia Grecale Kronos* Iride Levante Nefer Normanno* Orobel San Carlo Svevo* Vinci Avorio Bilancia Blasco Bolero Bologna Centauro Guadalupe Mec Pandas Sagittario Serio * Varietà con possibilità di sottoscrizione contratti di coltivazione specifici 6

7 allegatob Elenco principi attivi per la concia delle sementi Principio attivo Dose minima d impiego (ml/100 kg di seme) Thiram Triticonazolo Tebuconazolo Fludioxil Guazatina Tebuconazolo + Thiram Carbossina + Thiram Triticonazolo + Iprodione Tebuconazolo +Imazalil Carbossina + Thiram Triticonazolo +Guazatina Mancozeb 60% Mancozeb 80% gr/ql seme 200 gr/ql seme 7

8 allegato C Elenco principi attivi per il diserbo Tipologia grano Epoca di trattamento Tipologia infestanti Principio attivo Dose massima ammessa (L o kg/ha) Pre semina Preparazione del letto di semina Glifosate Glufosinate di ammonio Chlortoluron Difufenica + Chlortoluron Flufenacet + Pendimetalin Imazametabenz-methil Metsulforon metile Thifensulforon-methil Tribenuron-metile Triasulforon Pendimetalin Iodosulforon-metil-sodium + FenoxapropP-etil + Mefenpir-dietile 1.25 Clorpiralid + MCPA + Fluroxipyr 2.5 Grano tenero e grano duro Post emergenza Dicotiledoni e graminacee Dicamba Bromaxynil + MCPA Ioxinil + MCPP Metribuzin Amidosulforon Fluroxipyr Carfentrazone-etil Florasulam Fenoxaprop-p-ethyl Mesosulfuron-metile + iodosufuronmetile-sodio + mefenpir-dietile 0.5 Mesosulfuron-metile + iodosufuron 0.5 Iodosulfuron-metile-sodio + mefenpirdietile + mesosulfuron-metile 300 Graminacee Tralkoxidim Diclofop-metile Clodinafop Propargil

9 allegato D Elenco trattamenti fungicidi Trattamento Dose massima Azoxystrobin Triadimenol Fenpropimorf Tetraconazolo Bromuconazolo Flusilazol Tebuconazolo Prochloraz + fenpropimorf Trifloxystrobin + ciproconazolo Propiconazolo Procloraz + propiconazolo Procloraz + cirpoconazolo Procloraz + flutriafol 1 l/ha 0,5 l/ha 1 l/ha 3 l/ha 1,25 l/ha 0,8 l/ha 5 l/ha 2 l/ha 1 l/ha 0,5 l/ha 1,5 l/ha 2,5 l/ha 2,5 l/ha 9

10 allegato E Elenco trattamenti post raccolta Principio attivo Soglia per intervento Fosfina Pirimiphos metile Deltametrina > 2 insetti/trappola Lambdacialotrina Piretro naturale 10

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