NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI INTEGRATE CON LA CIRCOLARE APPLICATIVA

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1 a cura di Paolo Rugarli NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI INTEGRATE CON LA CIRCOLARE APPLICATIVA D.M. 14 gennaio 2008, Circolare 2 febbraio 2009 n. 617, C.S.LL.PP Con il software NTCSISMA che determina i parametri sismici data la latitudine e longitudine del sito di interesse (Tabella 1 dell Allegato B) avvalendosi anche di una lista di comuni e frazioni. Con il documento Prime valutazioni sulle Norme Tecniche per le Costruzioni redatto dalla Commissione Strutture dell Ordine di Milano III edizione a cura di Paolo Rugarli

2 PREMESSA INDICE GENERALE PREMESSA ALLA TERZA EDIZIONE... 5 PREMESSA ALLA SECONDA EDIZIONE... 7 PREMESSA ALLA PRIMA EDIZIONE... 9 SOMMARIO DELLA NORMA SOMMARIO DELLA CIRCOLARE INDICE DELLE TABELLE DELLA NORMA INDICE DELLE TABELLE DELLA CIRCOLARE INDICE DELLE FIGURE DELLA NORMA INDICE DELLE FIGURE DELLA CIRCOLARE DECRETO 14 GENNAIO 2008 Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni e CIRCOLARE 2 FEBBRAIO 2009, n C.S.LL.PP GUIDA ALL USO DEL PROGRAMMA NTCSISMA Installazione Registrazione Trasferimento della licenza da un computer a un altro Successive versioni, aggiornamenti, comunicazioni Funzionamento del programma Come trovare un punto note latitudine e longitudine (GOOGLETM) Osservazioni

3 PREMESSA NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI: PRIME VALUTAZIONI DELLA COMMISSIONE STRUTTURE DELL ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI MILANO Nota del curatore Articolo tratto da: Rivista dell Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano - Anno XIII n. 53 maggio INDICE ANALITICO

4 PREMESSA PREMESSA ALLA TERZA EDIZIONE La terza edizione del volume Norme Tecniche per le Costruzioni vede la luce a tre anni e mezzo dalla emanazione del Decreto Ministeriale, nel gennaio Durante questi tre anni e mezzo è cresciuta la consapevolezza che il testo del 2008 necessita di integrazioni e modifiche, atte a migliorarlo e renderlo maggiormente applicabile, nonché più coerente con gli Eurocodici ai quali si ispira. Già dalla prima e seconda edizione di questo testo si erano segnalati i problemi legati alla inutile complessità della valutazione dell input sismico, nonché il problema, poi corretto, derivante da quello che fu chiamato room effect. Il testo della Circolare (nel febbraio 2009) aveva sanato il problema ammettendo la interpolazione sulla maglia mediante una quadrica rigata. La seconda edizione del testo presentava il D.M. e la sua Circolare applicativa in modo coordinato, così da rendere più agevole la consultazione. Questa terza edizione si differenzia dalla precedente per l'aggiunta del documento redatto nel dicembre 2010 dalla Commissione Strutture dell'ordine degli Ingegneri di Milano, Prime Valutazioni sulle Norme Tecniche per le Costruzioni. Il testo ha avuto larga eco ed è stato condiviso da moltissimi ingegneri italiani, nonché da altri Ordini, e quindi può ben testimoniare l'attuale stato della discussione sul testo del D.M Anche a seguito della diffusione di quel lavoro, hanno trovato ascolto le richieste di un maggior coinvolgimento dei Professionisti nella delicata fase di messa a punto della nuova edizione della norma, attualmente in corso. Il curatore Ing. Paolo Rugarli 5

5 PREMESSA PREMESSA ALLA SECONDA EDIZIONE Questa seconda edizione delle Norme Tecniche per le Costruzioni si è resa necessaria dopo la emissione da parte del Ministero della Circolare esplicativa al testo pubblicato nel 2008, una Circolare che ha visto la luce nel febbraio del L iter delle Norme ha subito una accelerazione che le ha messe al centro della scena dopo il terremoto de l Aquila, il quale ha dato l occasione di sottoporre all attenzione dell opinione pubblica la necessità di adeguate norme tecniche per prevenire gli effetti del sisma. Anche da qui la esigenza squisitamente politica di rendere immediatamente cogenti nuove norme che, sin dal 2003, dopo il terremoto del Molise, erano state elaborate e rielaborate in varie forme, dando luogo ad articolati e diffusi dibattiti sulle luci e sulle ombre associate ai vari testi. Questa edizione presenta in un unico testo sia il D.M. del 14 gennaio 2008 (le NTC2008 ) sia la corrispondente Circolare Ministeriale (del 2 febbraio 2009, n 617 C.S.LL.PP.), organizzate in un unico testo strutturato in modo che, paragrafo per paragrafo, al testo della Norma segua il testo della Circolare, opportunamente evidenziato e tipograficamente distinto. Ciò per rendere maggiormente semplice la consultazione ed il raffronto di entrambi i testi, condizione che ci pare indispensabile per una corretta applicazione. Si suggerisce al Lettore anche di utilizzare il testo dei pertinenti Eurocodici in tutti i casi in cui ciò risulti opportuno, ed in particolare se certe parti delle NTC+Circolare dovessero, per ipotesi, risultare oscure. Dato che proprio durante e dopo la creazione del software NTCSISMA 1.0 allegato alla prima edizione di questo testo, chi scrive si era accorto ed aveva segnalato (in un articolo pubblicato su Ingegneria Sismica, n 1, 2008, dal titolo Zone Griglie o Stanze) un importante problema nelle regole enunciate dalle NTC 2008 in merito alla determinazione dei parametri dello spettro di risposta per i calcoli sismici, problema ora risolto dalla Circolare, anche il software NTCSI- SMA è stato doverosamente aggiornato per inglobare al suo interno la sostanza della correzione Ministeriale stessa. Tale correzione coincide sostanzialmente con quanto ipotizzato nell articolo citato. Si ritiene opportuno specificare in questa sede che la soluzione proposta nell articolo - la interpolazione bilineare sulla maglia di riferimento - serviva unicamente al fine di eliminare il room effect, vale a dire il sorprendente effetto per cui seguendo la Norma alla lettera l input sismico poteva variare passando da una camera all altra del medesimo edificio. Questa proposta non costituiva certo la soluzione dei problemi elencati nell articolo citato. Infatti tutto l articolo muoveva una critica di fondo all impianto della Norma nella parte relativa alla determinazione dell input sismico, una critica che resta inalterata anche dopo la emissione della Circolare: la inutile complessità di un calcolo basato su un reticolo sismico con maglia di pochi chilometri che non può portare ad alcuna maggior precisione rispetto a procedure di ben più immediata applicazione, stanti le enormi incertezze nei dati di partenza. Sotto questo profilo, ironicamente, le necessarie correzioni per eliminare il room effect (cfr. il paragrafo C.A della Circolare a pag. 7

6 PREMESSA 782 di questo testo) hanno ulteriormente complicato un calcolo che sembra puramente illusorio, in quanto lavora su tre o quattro cifre significative partendo da metodi e dati affetti da un errore sulla prima. In effetti noi non possiamo conoscere con quel grado di precisione la severità del sisma, e ciò anche mettendo in campo complicate formule e indagini statistiche. Tutti i metodi che usiamo sono affetti da errori assai maggiori di quelli desumibili dal fatto di fornire la accelerazione sismica di riferimento a g con tre o quattro cifre significative. Questa considerazione, peraltro, porterebbe ad osservazioni di merito assai più estese, e coinvolgenti ben più che la modalità di calcolo dell'input sismico. Ma non è questa la sede opportuna, e quindi si rimandano i Lettori interessati a qualche opportuna ricerca in merito all'ampio dibattito attualmente in corso su queste nuove Norme Tecniche, e sul modo giusto di applicarle. Come nella prima edizione la spiegazione del funzionamento del software NTCSISMA (ora in versione 2.0) è alla fine del testo, a questa si rimanda per i dettagli operativi. Per facilitare la consultazione di queste quasi ottocento pagine di testo normativo, è stato ripreso ed aggiornato anche l indice analitico, aggiungendo ulteriori voci relative alla Circolare. L indice analitico così messo a punto dovrebbe facilitare il reperimento delle informazioni necessarie al lavoro. Dato che si sono abbondantemente superate le 900 pagine solo così, questa seconda edizione non contiene gli allegati alle NTC2008, ed in particolare non contiene l'elenco dei punti della griglia che compone il reticolo sismico di riferimento. In questa edizione questo elenco si trova sul CD allegato. Buona consultazione. Il curatore Ing. Paolo Rugarli 8

7 PREMESSA PREMESSA ALLA PRIMA EDIZIONE Viene qui presentato il testo delle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni in una edizione corredata di un indice analitico e di un indice delle tabelle e delle figure. Si è ritenuto che tali indici, che si aggiungono all indice generale già presente nella norma, potranno aiutare a trovare più rapidamente quanto desiderato all interno delle 428 pagine del testo. Poiché nel corso della lettura della norma, sia pur iniziale, è emersa l esistenza di possibili refusi, si è scelto di portare in calce al presente volume la raccolta di tali osservazioni, senza nessuna pretesa di esaustività, impossibile dato il volume delle informazioni da vagliare nel tempo a disposizione. Una delle principali novità di questo testo è la stima della pericolosità sismica basata su reticolo di riferimento, in pratica una fitta griglia di punti (10751) ove viene fornita la terna di valori (ag, Fo, Tc*) per nove distinti periodi di ritorno. La determinazione dei valori della terna per il sito in esame è molto disagevole in assenza di uno specifico strumento software in grado di cercare i punti più vicini del reticolo ed eseguire le necessarie interpolazioni, nel dominio del tempo e dello spazio. Si è quindi ritenuto opportuno mettere a punto uno specifico programma, denominato NTCSISMA ed allegato al presente volume. Questo programma risolve completamente il problema e fornisce sia immagini che testo a corredo dei calcoli svolti. Per quanto riguarda la lista dei punti del reticolo di riferimento (allegato B) questa è riportata in questo testo insieme con la spiegazione di una possibile modalità utile ad individuare, usando Google, il posizionamento di ciascun punto sul reticolo (ovvero data la latitudine e la longitudine capire dove si trovi il punto corrispondente sulla carta geografica). La opportunità di stampare nel volume la tabella per intero deriva dal fatto che tale tabella può essere utile in fase di controllo dei risultati calcolati da NTCSISMA, un controllo che, come per qualunque software, è sempre bene eseguire (cfr. cap. 10 della norma stessa). Il curatore Ing. Paolo Rugarli 9

8 SOMMARIO DELLA NORMA SOMMARIO DELLA NORMA DECRETO 14 gennaio 2008 Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni PREMESSA OGGETTO SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE PRINCIPI FONDAMENTALI STATI LIMITE Stati limite ultimi (SLU) Stati limite di esercizio (SLE) Verifiche VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA VITA NOMINALE, CLASSI D USO E PERIODO DI RIFERIMENTO Vita nominale Classi d uso Periodo di riferimento per l azione sismica AZIONI SULLE COSTRUZIONI Classificazione delle azioni Caratterizzazione delle azioni elementari Combinazioni delle azioni Degrado AZIONI NELLE VERIFICHE AGLI STATI LIMITE Stati limite ultimi Stati limite di esercizio VERIFICHE ALLE TENSIONI AMMISSIBILI AZIONI SULLE COSTRUZIONI OPERE CIVILI E INDUSTRIALI Generalità Pesi propri dei materiali strutturali Carichi permanenti non strutturali Carichi variabili AZIONE SISMICA Stati limite e relative probabilità di superamento Categorie di sottosuolo e condizioni topografiche Valutazione dell azione sismica

9 SOMMARIO DELLA NORMA Combinazione dell azione sismica con le altre azioni Effetti della variabilità spaziale del moto AZIONI DEL VENTO Generalità Velocità di riferimento Azioni statiche equivalenti Pressione del vento Azione tangenziale del vento Pressione cinetica di riferimento Coefficiente di esposizione Coefficiente dinamico Particolari precauzioni progettuali AZIONI DELLA NEVE Carico neve Valore caratteristico del carico neve al suolo Coefficiente di esposizione Coefficiente termico Carico neve sulle coperture AZIONI DELLA TEMPERATURA Generalità Temperatura dell aria esterna Temperatura dell aria interna Distribuzione della temperatura negli elementi strutturali Azioni termiche sugli edifici Particolari precauzioni nel progetto di strutture soggette ad azioni termiche speciali Effetti delle azioni termiche AZIONI ECCEZIONALI Incendio Esplosioni Urti COSTRUZIONI CIVILI E INDUSTRIALI COSTRUZIONI DI CALCESTRUZZO Valutazione della sicurezza e metodi di analisi Verifiche agli stati limite Verifiche per situazioni transitorie Verifiche per situazioni eccezionali Verifiche mediante prove su strutture campione e su modelli Dettagli costruttivi

10 SOMMARIO DELLA NORMA Esecuzione Norme ulteriori per il calcestruzzo armato precompresso Norme ulteriori per i solai Norme ulteriori per le strutture prefabbricate Calcestruzzo a bassa percentuale di armatura o non armato Calcestruzzo di aggregati leggeri Resistenza al fuoco COSTRUZIONI DI ACCIAIO Materiali Valutazione della sicurezza Analisi strutturale Verifiche Verifiche per situazioni progettuali transitorie Verifiche per situazioni progettuali eccezionali Progettazione integrata da prove Unioni Requisiti per la progettazione e l esecuzione Criteri di durabilità Resistenza al fuoco COSTRUZIONI COMPOSTE DI ACCIAIO-CALCESTRUZZO Valutazione della sicurezza Analisi strutturale Resistenze di calcolo Travi con soletta collaborante Colonne composte Solette composte con lamiera grecata Verifiche per situazioni transitorie Verifiche per situazioni eccezionali Resistenza al fuoco COSTRUZIONI DI LEGNO Valutazione della sicurezza Analisi strutturale Azioni e loro combinazioni Classi di durata del carico Classi di servizio Resistenza di calcolo Stati limite di esercizio Stati limite ultimi Collegamenti

11 SOMMARIO DELLA NORMA Elementi strutturali Sistemi strutturali Robustezza Durabilità Resistenza al fuoco Regole per l esecuzione Controlli e prove di carico COSTRUZIONI DI MURATURA Definizioni Materiali e caratteristiche tipologiche Caratteristiche meccaniche delle murature Organizzazione strutturale Analisi strutturale Verifiche Muratura armata Verifiche per situazioni transitorie Verifiche per situazioni eccezionali Resistenza al fuoco COSTRUZIONI DI ALTRI MATERIALI PONTI PONTI STRADALI Oggetto Prescrizioni generali Azioni sui ponti stradali Verifiche di sicurezza Strutture portanti Vincoli Opere accessorie PONTI FERROVIARI Principali criteri progettuali e manutentivi Azioni sulle opere Particolari prescrizioni per le verifiche PROGETTAZIONE GEOTECNICA DISPOSIZIONI GENERALI Oggetto delle norme Prescrizioni generali ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO Caratterizzazione e modellazione geologica del sito

12 SOMMARIO DELLA NORMA Indagini, caratterizzazione e modellazione geotecnica Verifiche della sicurezza e delle prestazioni Impiego del metodo osservazionale Monitoraggio del complesso opera-terreno STABILITÀ DEI PENDII NATURALI Prescrizioni generali Modellazione geologica del pendio Modellazione geotecnica del pendio Verifiche di sicurezza Interventi di stabilizzazione Controlli e monitoraggio OPERE DI FONDAZIONE Criteri generali di progetto Fondazioni superficiali Fondazioni su pali OPERE DI SOSTEGNO Criteri generali di progetto Azioni Verifiche agli stati limite TIRANTI DI ANCORAGGIO Criteri di progetto Verifiche di sicurezza (SLU) Aspetti costruttivi Prove di carico OPERE IN SOTTERRANEO Prescrizioni generali Caratterizzazione geologica Caratterizzazione e modellazione geotecnica Criteri di progetto Metodi di calcolo Controllo e monitoraggio OPERE DI MATERIALI SCIOLTI E FRONTI DI SCAVO Criteri generali di progetto Verifiche di sicurezza (SLU) Verifiche in condizioni di esercizio (SLE) Aspetti costruttivi Controlli e monitoraggio Fronti di scavo MIGLIORAMENTO E RINFORZO DEI TERRENI E DELLE ROCCE

13 SOMMARIO DELLA NORMA Scelta del tipo di intervento e criteri generali di progetto Monitoraggio CONSOLIDAMENTO GEOTECNICO DI OPERE ESISTENTI Criteri generali di progetto Indagini geotecniche e caratterizzazione geotecnica Tipi di consolidamento geotecnico Controlli e monitoraggio DISCARICHE CONTROLLATE DI RIFIUTI E DEPOSITI DI INERTI Discariche controllate Depositi di inerti FATTIBILITÀ DI OPERE SU GRANDI AREE Indagini specifiche PROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICHE REQUISITI NEI CONFRONTI DEGLI STATI LIMITE CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE E MODELLAZIONE Criteri generali di progettazione Caratteristiche generali delle costruzioni Criteri di progettazione di elementi strutturali secondari ed elementi non strutturali Criteri di progettazione degli impianti Requisiti strutturali degli elementi di fondazione Criteri di modellazione della struttura e azione sismica METODI DI ANALISI E CRITERI DI VERIFICA Analisi lineare o non lineare Analisi statica o dinamica Analisi lineare dinamica o statica Analisi non lineare statica o dinamica Risposta alle diverse componenti dell azione sismica ed alla variabilità spaziale del moto Criteri di verifica agli stati limite ultimi Criteri di verifica agli stati limite di esercizio COSTRUZIONI DI CALCESTRUZZO Generalità Caratteristiche dei materiali Tipologie strutturali e fattori di struttura Dimensionamento e verifica degli elementi strutturali Costruzioni con struttura prefabbricata Dettagli costruttivi COSTRUZIONI D ACCIAIO

14 SOMMARIO DELLA NORMA Caratteristiche dei materiali Tipologie strutturali e fattori di struttura Regole di progetto generali per elementi strutturali dissipativi Regole di progetto specifiche per strutture intelaiate Regole di progetto specifiche per strutture con controventi concentrici Regole di progetto specifiche per strutture con controventi eccentrici COSTRUZIONI COMPOSTE DI ACCIAIO-CALCESTRUZZO Caratteristiche dei materiali Tipologie strutturali e fattori di struttura Rigidezza della sezione trasversale composta Criteri di progetto e dettagli per strutture dissipative Regole specifiche per le membrature Regole specifiche per strutture intelaiate Regole specifiche per strutture con controventi concentrici Regole specifiche per strutture con controventi eccentrici COSTRUZIONI DI LEGNO Aspetti concettuali della progettazione Materiali e proprietà delle zone dissipative Tipologie strutturali e fattori di struttura Analisi strutturale Disposizioni costruttive Verifiche di sicurezza Regole di dettaglio COSTRUZIONI DI MURATURA Regole generali Costruzioni in muratura ordinaria Costruzioni in muratura armata Strutture miste con pareti in muratura ordinaria o armata Regole di dettaglio PONTI Campo di applicazione Criteri generali di progettazione Modello strutturale Analisi strutturale Dimensionamento degli elementi Dettagli costruttivi per elementi in calcestruzzo armato COSTRUZIONI E PONTI CON ISOLAMENTO E/O DISSIPAZIONE Scopo Requisiti generali e criteri per il loro soddisfacimento

15 SOMMARIO DELLA NORMA Caratteristiche e criteri di accettazione dei dispositivi Indicazioni progettuali Modellazione e analisi strutturale Verifiche Aspetti costruttivi, manutenzione, sostituibilità Accorgimenti specifici in fase di collaudo OPERE E SISTEMI GEOTECNICI Requisiti nei confronti degli stati limite Caratterizzazione geotecnica ai fini sismici Risposta sismica e stabilità del sito Fronti di scavo e rilevati Fondazioni Opere di sostegno COSTRUZIONI ESISTENTI OGGETTO CRITERI GENERALI VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA CLASSIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI Intervento di adeguamento Intervento di miglioramento Riparazione o intervento locale PROCEDURE PER LA VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA E LA REDAZIONE DEI PROGETTI Analisi storico-critica Rilievo Caratterizzazione meccanica dei materiali Livelli di conoscenza e fattori di confidenza Azioni MATERIALI VALUTAZIONE E PROGETTAZIONE IN PRESENZA DI AZIONI SISMICHE Costruzioni in muratura Costruzioni in cemento armato o in acciaio Edifici misti Criteri e tipi d intervento Progetto dell intervento COLLAUDO STATICO PRESCRIZIONI GENERALI PROVE DI CARICO

16 SOMMARIO DELLA NORMA Strutture prefabbricate Ponti stradali Ponti ferroviari REDAZIONE DEI PROGETTI STRUTTURALI ESECUTIVI E DELLE RELAZIONI DI CALCOLO CARATTERISTICHE GENERALI ANALISI E VERIFICHE SVOLTE CON L AUSILIO DI CODICI DI CALCOLO MATERIALI E PRODOTTI PER USO STRUTTURALE GENERALITÀ CALCESTRUZZO Specifiche per il calcestruzzo Controlli di qualità del calcestruzzo Valutazione preliminare della resistenza Prelievo dei campioni Controllo di accettazione Controllo della resistenza del calcestruzzo in opera Prove complementari Prescrizioni relative al calcestruzzo confezionato con processo industrializzato Componenti del calcestruzzo Caratteristiche del calcestruzzo Durabilità ACCIAIO Prescrizioni comuni a tutte le tipologie di acciaio Acciaio per cemento armato Acciaio per cemento armato precompresso Acciai per strutture metalliche e per strutture composte MATERIALI DIVERSI DALL ACCIAIO UTILIZZATI CON FUNZIONE DI ARMATURA IN STRUTTURE DI CALCESTRUZZO ARMATO SISTEMI DI PRECOMPRESSIONE A CAVI POST-TESI E TIRANTI DI ANCORAGGIO Sistemi di precompressione a cavi post tesi Tiranti di ancoraggio APPOGGI STRUTTURALI MATERIALI E PRODOTTI A BASE DI LEGNO Generalità Legno massiccio Legno strutturale con giunti a dita

17 SOMMARIO DELLA NORMA Legno lamellare incollato Pannelli a base di legno Altri prodotti derivati dal legno per uso strutturale Adesivi Elementi meccanici di collegamento Durabilità del legno e derivati Procedure di qualificazione e accettazione COMPONENTI PREFABBRICATI IN C.A. E C.A.P Generalità Requisiti minimi degli stabilimenti e degli impianti di produzione Controllo di produzione Procedure di qualificazione Documenti di accompagnamento DISPOSITIVI ANTISISMICI Tipologie di dispositivi Procedura di qualificazione Procedura di accettazione Dispositivi a comportamento lineare Dispositivi a comportamento non lineare Dispositivi a comportamento viscoso Isolatori elastomerici Isolatori a scorrimento Dispositivi a vincolo rigido del tipo a fusibile Dispositivi (dinamici) di vincolo provvisorio MURATURA PORTANTE Elementi per muratura Malte per muratura Determinazione dei parametri meccanici della muratura RIFERIMENTI TECNICI ALLEGATO A Alle norme tecniche per le costruzioni: pericolosità sismica ALLEGATO B Alle norme tecniche per le costruzioni: tabelle dei parametri che definiscono l azione sismica (consultabile nel cd-rom allegato) 20

18 SOMMARIO DELLA CIRCOLARE SOMMARIO DELLA CIRCOLARE CIRCOLARE 2 FEBBRAIO 2009, N. 617 C.S.LL.PP. Istruzioni per l applicazione delle Norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio INTRODUZIONE C.2 SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE C2.4.1 VITA NOMINALE C2.4.2 CLASSI D USO C2.4.3 PERIODO DI RIFERIMENTO PER L AZIONE SISMICA C2.6.1 STATI LIMITE ULTIMI C2.7 VERIFICHE ALLE TENSIONI AMMISSIBILI C.3 AZIONI SULLE COSTRUZIONI C.3.1 OPERE CIVILI ED INDUSTRIALI C3.1.3 CARICHI PERMANENTI NON STRUTTURALI C3.1.4 CARICHI VARIABILI C3.2 AZIONE SISMICA C3.2.1 STATI LIMITE E RELATIVE PROBABILITÀ DI SUPERAMENTO C3.2.2 CATEGORIE DI SOTTOSUOLO E CONDIZIONI TOPOGRAFICHE C3.2.3 VALUTAZIONE DELL AZIONE SISMICA C Spettro di risposta elastico in accelerazione delle componenti orizzontali C Spettro di risposta elastico in accelerazione della componente verticale C Impiego di accelerogrammi C.3.3 AZIONI DEL VENTO C3.3.2 VELOCITÀ DI RIFERIMENTO C COEFFICIENTE DI FORMA (O AERODINAMICO) C Edifici a pianta rettangolare con coperture piane, a falde, inclinate, curve C Coperture multiple C Vento diretto normalmente alle linee di colmo C Vento diretto parallelamente alle linee di colmo C Tettoie e pensiline isolate C Elementi con spioventi aventi inclinazione sull orizzontale C Elementi con spioventi aventi inclinazione sull'orizzontale = C Travi ad anima piena e reticolari C Travi isolate

19 SOMMARIO DELLA CIRCOLARE C Travi multiple C Torri e pali a traliccio a sezione rettangolare o quadrata C Corpi cilindrici C Corpi sferici C Pressioni massime locali C COEFFICIENTE DI ATTRITO C.3.4 AZIONI DELLA NEVE C3.4.5 CARICO NEVE SULLE COPERTURE C Coefficiente di forma per le coperture C Coperture a più falde C Coperture cilindriche C Coperture adiacenti o vicine a costruzioni più alte C Effetti locali C Accumuli in corrispondenza di sporgenze C Neve aggettante dal bordo di una copertura C Carichi della neve su barriere paraneve ed altri ostacoli C3.6 AZIONI ECCEZIONALI C Richieste di prestazione C Criteri di progettazione C Analisi del comportamento meccanico C Verifica di sicurezza C.4. COSTRUZIONI CIVILI E INDUSTRIALI C4.1 COSTRUZIONI DI CALCESTRUZZO C valutazione della sicurezza e metodi di analisi C Analisi elastica lineare C Ridistribuzione nelle travi continue C Ridistribuzione nelle travi continue dei telai C VERIFICHE AGLI STATI LIMITE C Verifiche agli stati limite ultimi C Tensione tangenziale di aderenza acciaio-calcestruzzo C Resistenza a sforzo normale e flessione (elementi monodimensionali) C Analisi della sezione C Resistenza di elementi tozzi, nelle zone diffusive e nei nodi C Verifica agli stati limite di esercizio C Verifica di deformabilità C Verifica di fessurazione C Verifica allo stato limite di fessurazione C Verifica delle tensioni di esercizio C DETTAGLI COSTRUTTIVI C Armatura delle travi

20 SOMMARIO DELLA CIRCOLARE C Copriferro e interferro C Ancoraggio delle barre e loro giunzioni C4.1.9 NORME ULTERIORI PER I SOLAI C Solai misti di c.a. e c.a.p. e blocchi forati in laterizio C Regole generali e caratteristiche minime dei blocchi C Limiti dimensionali C Caratteristiche fisico-meccaniche C CALCESTRUZZO DI AGGREGATI LEGGERI C Norme di calcolo C Caratteristiche meccaniche del calcestruzzo C Resistenza a trazione C Modulo di elasticità C Verifiche agli stati limite ultimi C Resistenza a sforzo normale e flessione (elementi monodimensionali) C Resistenza nei confronti di sollecitazioni taglianti C Elementi senza armature trasversali resistenti al taglio C Elementi con armature trasversali resistenti al taglio C Resistenza nei confronti di sollecitazioni torcenti C Verifiche agli stati limite di esercizio C Verifiche di deformabilità C Dettagli costruttivi C Diametro massimo delle barre e dei trefoli C Raggio di curvatura delle barre C Ancoraggio delle barre e sovrapposizioni C4.2 COSTRUZIONI DI ACCIAIO C4.2.1 MATERIALI C4.2.2 VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA C4.2.3 ANALISI STRUTTURALE C Classificazione delle sezioni C Metodi di analisi globale C Effetti delle deformazioni C Effetti delle imperfezioni C Analisi di stabilità di strutture intelaiate C Lunghezza stabile della zona di cerniera di plastica C4.2.4 VERIFICHE C Stabilità delle membrature C Stabilità di aste compresse composte C Calcolo della forza normale di progetto agente in un corrente C Calcolo della forza di taglio agente negli elementi di collegamento C Verifiche di aste composte tralicciate

21 SOMMARIO DELLA CIRCOLARE C Verifiche di aste composte calastrellate C Sezioni composte da elementi ravvicinati collegati con calastrelli o imbottiture C Stabilità delle membrature inflesse C Membrature inflesse e compresse C Metodo A C Metodo B C Metodo generale per la verifica ad instabilità laterale e flesso-torsionale C Stabilità dei pannelli C Stabilità dei pannelli soggetti a taglio C Stabilità dei pannelli soggetti a compressione C Larghezza collaborante C Pannelli con irrigiditori longitudinali C Instabilità di colonna C Instabilità di piastra C Requisiti minimi per gli irrigiditori trasversali C Verifiche semplificate C Requisiti minimi per gli irrigiditori longitudinali C Stato limite di fatica C Spettri di carico C Spettri di tensione e metodi di conteggio C Coefficienti parziali di sicurezza Mf C Curve S-N C Curva S-N per connettori a piolo C Metodi di verifica C Verifica a vita illimitata C Verifica a danneggiamento C Metodo dei coefficienti C Verifica sotto carico combinato C Influenza dello spessore C UNIONI C Unioni con bulloni e chiodi C Bulloni ad alta resistenza precaricati per giunzioni ad attrito C Materiali C Effetto della formatura a freddo sulla resistenza dell acciaio C Valori limite dei rapporti larghezza - spessore C Inflessione trasversale delle ali C Classificazione delle sezioni, instabilità locale e distorsione delle sezioni trasversali

22 SOMMARIO DELLA CIRCOLARE C Verifiche di resistenza C Verifiche di resistenza a trazione C Verifiche di resistenza a compressione C Verifiche di resistenza a flessione C Verifiche di resistenza a presso-tenso flessione C Verifiche di resistenza a taglio C Verifiche di stabilità C Verifiche di stabilità di aste compresse C Verifiche di stabilità di aste inflesse C Verifiche di stabilità di aste presso-inflesse C Unioni C Chiodi ciechi C Chiodi ciechi soggetti a taglio C Viti autofilettanti e automaschianti C Viti autofilettanti o automaschianti soggette a taglio C Viti autofilettanti o automaschianti soggette a trazione C Chiodi sparati C Chiodi sparati soggetti a taglio C Bulloni (per impiego con spessori minori di 4 mm) C Bulloni soggetti a taglio C Bulloni soggetti a trazione C Cordoni d angolo (per impiego con spessori minori di 4 mm) C Saldature per punti (a resistenza o per fusione) C Saldature per punti soggette a taglio C Bottoni di saldatura C Bottoni di saldatura soggetti a taglio C4.3 COSTRUZIONI COMPOSTE DI ACCIAIO-CALCESTRUZZO C4.3.1 VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA C ANALISI STRUTTURALE C Classificazione delle sezioni C Larghezze efficaci C RESISTENZA DI CALCOLO C TRAVI CON SOLETTA COLLABORANTE C Resistenza delle sezioni C Connessioni a taglio con pioli C Sistemi di connessione acciaio-calcestruzzo C Disposizioni e limitazioni C Resistenza dei connettori a sollecitazioni combinate C Valutazione delle sollecitazioni di taglio agenti sul sistema di connessione C Armatura trasversale (delle travi composte)

23 SOMMARIO DELLA CIRCOLARE C Instabilità flesso-torsionale delle travi composte C4.3.5 COLONNE COMPOSTE C Resistenza delle sezioni C Resistenza a compressione della sezione della colonna composta C Stabilità delle membrature C Colonne pressoinflesse C Effetti dei fenomeni a lungo termine C4.3.6 SOLETTE COMPOSTE CON LAMIERA GRECATA C Verifiche di resistenza allo stato limite ultimo (solette composte) C4.4 COSTRUZIONI DI LEGNO C4.4.1 LA VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA C4.4.2 ANALISI STRUTTURALE C4.4.3 AZIONI E LORO COMBINAZIONI C4.4.4 CLASSI DI DURATA DEL CARICO C4.4.5 CLASSI DI SERVIZIO C4.4.6 RESISTENZA DI CALCOLO C4.4.7 STATI LIMITE DI ESERCIZIO C STATI LIMITE ULTIMI C Verifiche di resistenza C Verifiche di stabilità C4.4.9 COLLEGAMENTI C ELEMENTI STRUTTURALI C SISTEMI STRUTTURALI C ROBUSTEZZA C DURABILITÀ C RESISTENZA AL FUOCO C REGOLE PER L ESECUZIONE C CONTROLLI E PROVE DI CARICO C Controlli in fase di costruzione C Controlli sulla struttura completa C Controlli della struttura in esercizio C.4.5 COSTRUZIONI DI MURATURA C VERIFICHE C Verifiche agli stati limite ultimi C Verifiche alle tensioni ammissibili C5. PONTI C5.1 PONTI STRADALI C Compatibilità idraulica C AZIONI SUI PONTI STRADALI C Azioni variabili da traffico C Definizione delle corsie

24 SOMMARIO DELLA CIRCOLARE C Schemi di carico C Disposizioni dei carichi mobili per realizzare le condizioni di carico più gravose C Carichi verticali da traffico su rilevati e su terrapieni adiacenti al ponte C Carichi orizzontali da traffico su rilevati e su terrapieni adiacenti al ponte C VERIFICHE DI SICUREZZA C Verifiche allo stato limite di fatica C Ponti di 3a categoria C Modelli dinamici per ponti di 3a categoria C5.2 PONTI FERROVIARI C Compatibilità idraulica C AZIONI SULLE OPERE C Azioni variabili da traffico C Effetti di interazione statica treno-binario-struttura C PARTICOLARI PRESCRIZIONI PER LE VERIFICHE C Verifiche agli SLU e SLE C Requisiti concernenti gli SLU C6. PROGETTAZIONE GEOTECNICA C.6.2 ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO C6.2.1 CARATTERIZZAZIONE E MODELLAZIONE GEOLOGICA DEL SITO C6.2.2 INDAGINI, CARATTERIZZAZIONE E MODELLAZIONE GEOTECNICA C Relazione geotecnica C6.2.3 VERIFICHE DELLA SICUREZZA E DELLE PRESTAZIONI C Verifiche nei confronti degli stati limite ultimi (SLU) C Verifiche nei confronti degli stati limite di esercizio (SLE) C6.3 STABILITÀ DEI PENDII NATURALI C6.3.2 MODELLAZIONE GEOLOGICA DEL PENDIO C6.3.3 MODELLAZIONE GEOTECNICA DEL PENDIO C6.3.4 VERIFICHE DI SICUREZZA C6.3.5 INTERVENTI DI STABILIZZAZIONE C6.4 OPERE DI FONDAZIONE C6.4.1 CRITERI GENERALI DI PROGETTO C6.4.2 FONDAZIONI SUPERFICIALI C Verifiche agli stati limite ultimi (SLU) C Verifiche agli stati limite di esercizio (SLE) C6.4.3 FONDAZIONI SU PALI C Verifiche agli stati limite ultimi (SLU) C Prove di carico C6.5 OPERE DI SOSTEGNO C VERIFICHE AGLI STATI LIMITE 27

25 SOMMARIO DELLA CIRCOLARE C Verifiche di sicurezza (SLU) C Muri di sostegno C Paratie C Verifiche di esercizio (SLE) C6.6 TIRANTI DI ANCORAGGIO C6.6.2 VERIFICHE DI SICUREZZA (SLU) C6.7 OPERE IN SOTTERRANEO C6.7.4 CRITERI DI PROGETTO C Metodi di scavo C Verifica del rivestimento C6.7.6 CONTROLLO E MONITORAGGIO C6.8 OPERE DI MATERIALI SCIOLTI E FRONTI DI SCAVO C6.8.1 CRITERI GENERALI DI PROGETTO C Rilevati e rinterri C Drenaggi e filtri C6.8.6 FRONTI DI SCAVO C Indagini geotecniche e caratterizzazione geotecnica C Criteri generali di progetto e verifiche di sicurezza C6.11 DISCARICHE CONTROLLATE DI RIFIUTI E DEPOSITI DI INERTI C6.12 FATTIBILITÀ DI OPERE SU GRANDI AREE C INDAGINI SPECIFICHE C VERIFICHE DI FATTIBILITÀ C Emungimento da falde idriche C7. PROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICHE C7.1 REQUISITI NEI CONFRONTI DEGLI STATI LIMITE C7.2 CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE E MODELLAZIONE C7.2.1 CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE C7.2.2 CARATTERISTICHE GENERALI DELLE COSTRUZIONI C7.2.3 CRITERI DI PROGETTAZIONE DI ELEMENTI STRUTTURALI "SECONDARI" ED ELEMENTI NON STRUTTURALI C7.2.4 CRITERI DI PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI C7.2.6 CRITERI DI MODELLAZIONE DELLA STRUTTURA E AZIONE SISMICA C7.3 METODI DI ANALISI E CRITERI DI VERIFICA C ANALISI LINEARE DINAMICA O STATICA C Analisi lineare dinamica C Analisi lineare statica C ANALISI NON LINEARE DINAMICA O STATICA C Analisi non lineare statica C Analisi non lineare dinamica C7.3.5 RISPOSTA ALLE DIVERSE COMPONENTI DELL AZIONE SISMICA ED ALLA VARIABILITA' SPAZIALE DEL MOTO C7.3.6 CRITERI DI VERIFICA AGLI STATI LIMITE ULTIMI 28

26 SOMMARIO DELLA CIRCOLARE C Verifiche degli elementi non strutturali e degli impianti C7.3.7 CRITERI DI VERIFICA AGLI STATI LIMITE DI ESERCIZIO C7.4 COSTRUZIONI DI CALCESTRUZZO C DIMENSIONAMENTO E VERIFICA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI C Sollecitazioni di calcolo C Sollecitazioni di calcolo C Sollecitazioni di calcolo C COSTRUZIONI CON MURATURA PREFABBRICATA Tipologie strutturali e fattori di struttura C Strutture a telaio C Strutture a pilastri isostatici C DETTAGLI COSTRUTTIVI Limitazioni geometriche C Pilastri C Travi C7.5 COSTRUZIONI D ACCIAIO C tipologie strutturali e fattori di struttura C Tipologie strutturali C REGOLE DI PROGETTO GENRALI PER ELEMENTI STRUTTURALI DISSIPATIVI C Collegamenti in zone dissipative C REGOLE DI PROGETTO SPECIFICHE PER STRUTTURE INTELAIATE C Pannelli nodali C7.5.5 REGOLE DI PROGETTO SPECIFICHE PER STRUTTURE CON CONTROVENTI CONCENTRICI C7.5.6 REGOLE DI PROGETTO SPECIFICHE PER STRUTTURA CON CONTROVENTI ECCENTRICI C7.6 COSTRUZIONI COMPOSTE DI ACCIAIO-CALCESTRUZZO C CRITERI DI PROGETTO E DETTAGLI PER STRUTTURE DISSIPATIVE C Collegamenti composti nelle zone dissipative C Modelli resistenti per la soletta soggetta a compressione C Resistenza dei pannelli d'anima delle colonne composte C7.6.6 REGOLE SPECIFICHE PER STRUTTURE INTELAIATE C7.6.7 CONTROVENTI CONCENTRICI C7.6.8 CONTROVENTI ECCENTRICI C7.8 COSTRUZIONI DI MURATURA C7.8.1 REGOLE GENERALI C Premessa C Metodi di analisi C Generalità C Analisi statica non lineare C7.8.4 STRUTTURE MISTE CON PARETI IN MURATURA ORDINARIA O ARMATA

27 SOMMARIO DELLA CIRCOLARE C7.10 COSTRUZIONI E PONTI CON ISOLAMENTO E/O DISSIPAZIONE C SCOPO C REQUISITI GENERALI E CRITERI PER IL LORO SODDISFACIMENTO C CARATTERISTICHE E CRITERI DI ACCETTAZIONE DEI DISPOSITIVI C INDICAZIONI PROGETTUALI C Indicazioni riguardanti i dispositivi C Controllo di movimenti indesiderati C Controllo degli spostamenti sismici differenziali del terreno C Controllo degli spostamenti relativi al terreno ed alle costruzioni circostanti C MODELLAZIONE E ANALISI STRUTTURALE C Proprietà del sistema di isolamento C Modellazione C Analisi C Analisi lineare statica C Analisi lineare dinamica C VERIFICHE C Verifiche agli stati limite di esercizio C Verifiche agli stati limite ultimi C Verifiche allo SLV C Verifiche allo SLC C ASPETTI COSTRUTTIVI, MANUTENZIONE, SOSTITUIBILITÀ C ACCORGIMENTI SPECIFICI IN FASE DI COLLAUDO C.11 OPERE E SISTEMI GEOTECNICI C RISPOSTA SISMICA E STABILITÀ DEL SITO C Risposta sismica locale C Indagini specifiche C Analisi numeriche di risposta sismica locale C Scelta della schematizzazione geometrica e definizione del modello geotecnico di sottosuolo C Definizione delle azioni sismiche di ingresso C Scelta della procedura di analisi C Stabilità nei confronti della liquefazione C Stabilità dei pendii C FRONTI DI SCAVO E RILEVATI C FONDAZIONI C Verifiche allo Stato Limite Ultimo (SLU) e allo Stato Limite di Danno (SLD) C Fondazioni superficiali C OPERE DI SOSTEGNO C Muri di sostegno C Paratie

28 SOMMARIO DELLA CIRCOLARE C8. COSTRUZIONI ESISTENTI C8.1 OGGETTO C8.2 CRITERI GENERALI C8.3 VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA C8.4 CLASSIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI C INTERVENTO DI ADEGUAMENTO C8.4.2 INTERVENTO DI MIGLIORAMENTO C8.4.3 RIPARAZIONE O INTERVENTO LOCALE C8.5 PROCEDURE PER LA VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA E LA REDAZIONE DEI PROGETTI C8.5.1 ANALISI STORICO-CRITICA C8.5.2 RILIEVO C8.5.3 CARATTERIZZAZIONE MECCANICA DEI MATERIALI C8.5.4 LIVELLI DI CONOSCENZA E FATTORI DI CONFIDENZA C8.7 VALUTAZIONE E PROGETTAZIONE IN PRESENZA DI AZIONI SISMICHE C8.7.1 COSTRUZIONI IN MURATURA C Requisiti di sicurezza C Azione sismica C Combinazione delle azioni C Metodi di analisi globale e criteri di verifica C Modelli di capacità per la valutazione di edifici in muratura C Metodi di analisi dei meccanismi locali C Edifici semplici C Criteri per la scelta dell intervento C Modelli di capacità per il rinforzo di edifici in muratura C8.7.2 COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO O IN ACCIAIO C Requisiti di sicurezza C Azione sismica C Combinazione delle azioni C Metodi di analisi e criteri di verifica C Modelli di capacità per la valutazione di edifici in cemento armato C Modelli di capacità per il rinforzo di edifici in cemento armato C Modelli di capacità per la valutazione di edifici in acciaio C8.7.3 EDIFICI MISTI C8.7.4 CRITERI E TIPI D INTERVENTO C8.7.5 PROGETTO DELL INTERVENTO C.9 COLLAUDO STATICO C9.1 PRESCRIZIONI GENERALI C9.2 PROVE DI CARICO C9.2.1 STRUTTURE PREFABBRICATE C9.2.2 PONTI STRADALI C9.2.3 PONTI FERROVIARI

29 SOMMARIO DELLA CIRCOLARE C9.2.4 PONTI STRADALI E FERROVIARI CON ISOLAMENTO E/O DISSIPAZIONE C10. REDAZIONE DEI PROGETTI STRUTTURALI ESECUTIVI E DELLE RELAZIONI DI CALCOLO C10.1 CARATTERISTICHE GENERALI C10.2 ANALISI E VERIFICHE SVOLTE CON L AUSILIO DI CODICI DI CALCOLO C.11 MATERIALI E PRODOTTI PER USO STRUTTURALE C11.1 GENERALITÀ C11.2 CALCESTRUZZO C SPECIFICHE PER IL CALCESTRUZZO C VALUTAZIONE PRELIMINARE DELLA RESISTENZA C PRELIEVO DEI CAMPIONI C CONTROLLO DI ACCETTAZIONE C Prescrizioni comuni per entrambi i criteri di controllo C CONTROLLO DELLA RESISTENZA DEL CALCESTRUZZO IN OPERA C PROVE COMPLEMENTARI C PRESCRIZIONI RELATIVE AL CALCESTRUZZO CONFEZIONATO CON PROCESSO INDUSTRIALIZZATO C11.3 ACCIAIO C PRESCRIZIONI COMUNI A TUTTE LE TIPOLOGIE DI ACCIAIO C Controlli C Controlli di produzione in stabilimento e procedure di qualificazione C Forniture e documentazione di accompagnamento C ACCIAIO PER CEMENTO ARMATO C Acciaio per cemento armato B450C C Acciaio per cemento armato B450A C Accertamento delle proprietà meccaniche C Caratteristiche dimensionali e di impiego C Reti e tralicci elettrosaldati C Procedure di controllo per acciai da cemento armato ordinario - barre e rotoli C Controlli nei centri di trasformazione C Controlli di accettazione in cantiere C Prove di aderenza C ACCIAI PER STRUTTURE METALLICHE E PER STRUTTURE COMPOSTE C Bulloni e chiodi C Controlli nei centri di trasformazione C Centri di produzione di lamiere grecate e profilati formati a freddo C11.4 MATERIALI DIVERSI DALL'ACCIAIO UTILIZZATI CON FUNZIONE DI ARMATURA IN STRUTTURE DI CALCESTRUZZO ARMATO C11.5 SISTEMI DI PRECOMPRESSIONE A CAVI POST-TESI E TIRANTI DI ANCORAGGIO C SISTEMI DI PRECOMPRESSIONE A CAVI POST TESI

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