Piano Comunale di Protezione Civile (Maggio 2008) Procedure di emergenza

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1 Piano Comunale di Protezione Civile (Maggio 2008) Il piano di protezione civile completo del comune di Vinovo si trova nella sede operativa della Protezione Civile comunale presso la Polizia Municipale in piazza 2 giugno, Vinovo. Volume Quarto Procedure di emergenza INDICE 1. PREMESSE 2. PROCEDURE OPERATIVE 3. ALLERTAMENTO Sistema di allertamento regionale Sistemi di allertamento locali 4. RISCHIO ESONDAZIONE Livelli di allerta per rischio esondazione e meteorologico Sistema di monitoraggio Azioni 5. RISCHIO INDUSTRIALE Livelli di allerta per rischio industriale Azioni 6. ALTRI RISCHI 7. INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE 1

2 1. PREMESSE Il Piano Comunale di Protezione Civile prevede una serie di procedure da attuarsi in caso di eventi. L attivazione di queste procedure avviene a seguito di segnalazioni che giungono da un sistema di monitoraggio e allertamento. Il sistema di monitoraggio può essere realizzato e gestito sulle singole criticità direttamente in ambito comunale (edifici o infrastrutture lesionate, controllo di frane, verifica dei livelli di fiumi, ecc..) mediante l adozione di sistemi di monitoraggio più o meno puntuale collegati a sistemi di allertamento in grado di attivare le relative procedure, oppure a scala territoriale più ampia dagli enti preposti quali ARPA, Regione, che tramite segnalazioni trasmesse dalla Prefettura attivano le procedure di emergenza. 2. PROCEDURE OPERATIVE La procedura operativa è un documento che descrive le operazioni di intervento, con semplicità, chiarezza, ordine logico e ordine temporale. Le procedure sono dei documenti descrittivi predisposti per affrontare un emergenza in termini: di individuazione delle competenze; di individuazione delle responsabilità; di definizione del concorso di enti; di definizione di concorso di persone; di successione logica delle azioni. Lo schema logico delle procedure di emergenza è rappresentato nella figura ATTIVITA SPECIFICHE ALLARME ATTIVAZIONE COORDINAMENTO EVENTO SISMICO EVENTO ALLUVIONALE EVENTO TERRORISTICO EVENTO SOCIALE ATTIVITA DI SUPPORTO EVACUAZIONE SOCCORSO INFORMAZIONE TRASMISSIONI INTERVENTO TECNOLOGICO VIABILITA 2

3 (omissis) Le procedure operative possono essere distinte in: azioni da esercitarsi in tempo di pace, a discrezione degli organi locali preposti, per garantire la piena efficienza del sistema di Protezione Civile e prevenire l incremento delle potenzialità critiche; azioni da esercitarsi durante l emergenza, da attivare da parte del Centro Operativo conseguentemente alla segnalazione di criticità. Il Sindaco, oltre ad essere il responsabile del coordinamento e della direzione generale delle attività di protezione civile e garantire il rispetto delle procedure amministrative e contabili sia in tempo di pace che nello stato di emergenza è altresì responsabile dell attivazione della macchina comunale di protezione civile (Centro Operativo Comunale) e delle fasi operative legate ai livelli di allertamento. Lo schema generale entro il quale riassumere i vari livelli di allertamento è il seguente: NORMALE ATTENZIONE Il sindaco, in accordo con il Comitato di Protezione Civile comunale, individua una specifica figura incaricata della lettura dei bollettini meteo e della ricezione degli avvisi di criticità. Il responsabile si occupa della verifica e del controllo dei messaggi e costituisce l elemento di collegamento con il Centro Operativo Misto (COM), la Prefettura e la sala Situazione Rischi della Regione. Tale controllo deve essere effettuato quotidianamente all orario di emissione degli aggiornamenti consultando le apposite pagine del Televideo Regionale o sulla rete RUPAR. ATTENZIONE Il responsabile di turno verifica i messaggi e i bollettini di aggiornamento consultando la rete RUPAR regionale e comunica al Sindaco la prevista criticità. PREALLARME Il Sindaco attiva la Sala Operativa Comunale convocando tutti i membri ed in particolare i responsabili delle funzioni di supporto. A partire da tale fase il Sindaco è presente al COC e dirige personalmente le operazioni, informando la popolazione attraverso i media locali (stazioni radiofoniche) e attraverso altri sistemi di informazione dell evoluzione della situazione. Attiva la reperibilità del personale comunale preposto alla Protezione Civile, del le associazioni e organizzazione di volontari e attiva progressivamente le risorse necessarie. Per mezzo dei responsabili di funzione attua la verifica delle disponibilità di attrezzature, mezzi e risorse materiali, nonché dello stato delle strutture ed aree di ammassamento e ricovero. Predispone l attività di presidio e monitoraggio dei punti critici evidenziati dagli scenari di evento e identifica le possibili situazioni di concentrazione della popolazione o di attività particolari (manifestazioni sportive, religiose, 3

4 spettacoli, ecc ) Il responsabile di turno verifica i messaggi e i bollettini di aggiornamento inviati dalla Prefettura o dal COM e li trasmette al Sindaco. ALLARME In prossimità dell evento il Sindaco dispone l attivazione di tutte le risorse umane preposte. Informa la popolazione con mezzi di comunicazione disponibili dell evoluzione della situazione e fornisce le indicazione delle misure di autoprotezione e di riduzione delle situazioni di esposizione al rischio dei beni e delle persone stesse. Attiva altresì dei servizi di ronda che verifichino l efficacia delle informazioni nei luoghi definiti degli scenari di rischio. Attiva servizi di ricognizione e procedure di riduzione delle situazioni di esposizione nelle zone a rischio e attua interventi atti a limitare gli effetti dell evento (chiusura di cantieri, eliminazione di ostacoli, rimozione di teloni e manifesti, ecc.). Con il supporto di adeguata ricognizione e osservazione il Sindaco valuta l eventualità di attuare misure cautelative quali: evacuazione delle zone esposte; chiusura e isolamento delle aree a rischio; chiusura di scuole a attività pubbliche; messa in sicurezza di cantieri; annullamento di manifestazioni pubbliche; attivazione ed organizzazione di aree di raccolta della popolazione e provvede, qualora non si giunga ad un cessato allarme in tempi brevi, all attivazione delle procedure per il reperimento di mense, servizi igienici e materiali e generi di conforto per la popolazione evacuata; censimento della popolazione evacuata; predisposizione delle aree di ammassamento dei soccorsi esterni e della segnaletica di indicazione; gestione delle attività amministrative e degli adempimenti formali necessari per l attivazione e l utilizzo delle risorse. EMERGENZA Evento in corso In caso di rapida evoluzi one della criticità e assenza di allarme, i Sindaco attiva la struttura comunale di Protezione Civile. Attua un attività di monitoraggio degli effetti dell evento definendo e mantenendo aggiornato il quadro degli effetti dell evento stesso sulla popolazione, sulla viabilità, sulle infrastrutture tecnologiche, sugli edifici, sui corsi d acqua, ecc.. 4

5 Attua tutte le attività di difesa volte alla salvaguardia della popolazione. Garantisce lo sgombero delle linee viarie e di comunicazione individuando percorsi alternativi per l invio dei mezzi di soccorso e per lo sfollamento della popolazione. Richiede l attivazione delle unità assistenziali anche esterne al comune per garanti re le prestazioni di assistenza sanitaria. Dispone il ripristino dei servizi essenziali come acqua, elettricità e gas anche ricorrendo a approvvigionamenti alternativi. Cura la gestione degli approvvigionamenti mediante tutti gli atti amministrativi necessari per attivare le risorse necessarie. Garantisce adeguata informazione alla popolazione circa l evoluzione degli eventi e le misure di salvaguardia e autotutela da attuare. POST EVENTO Ad evento cessato il Sindaco informa la popolazione dell evoluzione della situazione e fornisce gli aggiornamenti dei danni registrati, fornendo a richiesta, mediante l istituzione di un adeguato centro informazioni, notizie sulla popolazione colpita e quella evacuata. Attiva il censimento danni e le verifiche tecniche sugli edifici, sulle opere d arte e sulle infrastrutture colpite. Coordina le attività di ripristino. Adotta provvedimenti per il rientro della popolazione evacuata. Informa la Protezione Civile Regionale e la Prefettura delle attività incorso. 3. ALLERTAMENTO 3.1. Sistema di allertamento regionale La gestione del sistema di allertamento è effettuata dal Centro funzionale dell ARPA Piemonte che monitorizza e controlla alcune categorie di fenomeni naturali, ed emette una serie di documenti informativi che vengono pubblicati sulla rete RUPAR. Il Centro Funzionale Regionale pubblica tutti i giorni un bollettino di vigilanza meteorologica che illustra le previsioni dei fenomeni meteorologici per i due giorni successivi e contiene eventuali avvisi meteo di eventuali condizioni avverse ed emette, nel caso di particolari eventi, bollettini di criticità contenenti avvisi di criticità regionali. I bollettini meteo e di criticità vengono inviati nel momento dell emissione da Centro Funzionale Regionale al Settore Regionale di Protezione Civile. Solo in presenza di avviso meteo di criticità moderata o elevata (livello 2 e 3) il Settore Regionale Protezione Civile è tenuto a trasmettere il documento agli uffici provinciali e alle Prefetture interessate, che a loro volta devono darne tempestiva comunicazione ai comuni ricadenti nelle aree di allerta. 5

6 Il territorio del comune di Vinovo rientra all interno della zona di allerta L (Pianura torinese, Colline). Di seguito si riporta un bollettino di allerta meteorologica Sistemi di allertamento locali Il monitoraggio di singole criticità locali può essere svolto anche direttamente dall Amministrazione comunale. In particolare, come già descritto nel Volume Secondo, il Comune di Vinovo è dotato di un sistema di allertamento esondazione legato ad un sistema di rilevamento della quota del torrente Chisola posto in corrispondenza del ponte sulla S.P. n.143 all altezza del villaggio DOM. Il funzionamento di tale sistema, già descritto nel Volume Secondo è ripreso nel capitolo successivo. 4. RISCHIO ESONDAZIONE Come riportato nel Volume Secondo uno degli scenari di evento possibili è quello legato ai fenomeni alluvionali con conseguenze di esondazione del Torrente C hisola e dei canali superficiali secondari quale il canale Martinetto e il canale Grivassola Livelli di allerta per rischio esondazione e meteorologico Il sistema di allertamento regionale provvede ad emanare i relativi bollettini di allerta per quanto riguarda le condizioni meteorologiche relative alle precipitazioni. Il Piano di Protezione Civile così come descritto in precedenza è strutturato per livelli di allerta, collegati ai livelli di criticità segnalati dal bollettino Regionale. I livelli di allerta sono i seguenti: 1. Normale attenzione: è la situazione di assenza di criticità 2. Attenzione: coincidente con il livello 1 espresso nel bollettino meteo Regionale e rappresenta la criticità ordinaria in evento pioggia 3. Preallarme: coincidente con il livello 2 espresso nel bollettino meteo Regionale e trasmesso dalla Prefettura nella fase iniziale di moderata criticità 4. Allarme: coincidente con il livello 3 di allertamento trasmesso dalla Prefettura. A tale livello si presuppone un possibile peggioramento della situazione con eventi che si sono già verificati in aree attigue a quella comunale o in ogni caso si sono aggravate le condizioni al contorno. 5. Emergenza: si è in situazione di evento in corso. Sempre in condizione di livello 3 di criticità, l evento ha già interessato il territorio comunale. 6. Post-Evento: è la fase di gestione delle attività a seguito del cessare dell evento. 6

7 4.3. Azioni Il C.O.M. di Nichelino dirama ai Comuni appartenenti al COM, a mezzo fax, quattro tipo di Avvisi Meteo secondo i tipi di rischio e i livelli di criticità: Bollettino di vigilanza metereologica - Avviso Meteo : valido 24 ore, con le indicazioni di piogge (deboli/forti), nevicate (deboli/forti), ondate di calore (lieve/elevato), gelate (ordinarie/eccezzionali), temporali forti (bassa/alta probabilità), venti (tesi/forti/molto forti), nebbia (foschia o banchi/diffuse e persistenti); Bollettino idrogeologico ed idraulico - Avviso di criticità idrogeologica ed idraulica; valido 12 ore, con le indicazioni dei livelli di criticità, il tipo di criticità e gli effetti sul territorio; Bollettino ondate di calore - Avviso ondate di calore; valido 24 ore con l indicazione della previsione relativa al giorno di arrivo e ai due giorni successivi. Suddivide lo stress di calore in quattro livelli, benessere, cautela, molta cautela e pericolo. 5. RISCHIO INDUSTRIALE Nel territorio del comune di Vinovo non sono presenti impianti idustriali a rischio. Tuttavia, come già riportato nel Volume Secondo, nel comune di Nichelino, sul confine con il comune di Vinovo, nell area di Garino, insiste uno stabilimento LIRI Industriale S.p.A., classificato come stabilimento industriale a rischio di incidente rilevante. La LIRI Industriale S.p.A. risulta già dotata di Piano di Emergenza Esterno, trasmesso al comune di Vinovo, che individua i possibili scenari di rischio e le procedure di emergenza da attuare. Gli scenari di rischio individuati dal Piano di Emergenza Esterno sono: Scenario T - Rilascio di sostanza tossica. Scenario E - Rilascio di energia. Scenario N - Rilascio di sostanza tossica per l ambiente Livelli di allerta per rischio industriale Sulla base degli scenari di rischio, la loro codifica è strutturata in: Codice Giallo (Attenzione) - Eventi che seppur privi di qualsiasi ripercussione all esterno dello stabilimento possono essere avvertiti dalla popolazione dando luogo ad allarmismi o preoccupazioni. Codice Arancione (Preallarme) - Eventi di limitata estensione riferibili ad incidenti causati da rilasci tossici e/o energetici aventi un impatto contenuto all interno dell area di stabilimento. 7

8 Codice Rosso (Allarme) - Eventi estesi riferibili ad incidenti causati da rilasci tossici e/o energetici aventi un potenziale impattoall esterno dell area dellostabilimento. Il codice di attenzione comporta l avviso di tutti i soggetti individuati, tra i quali il comune di Vinovo, ma non fa scattare il Piano di Emergenza Esterno Azioni Riportiamo, per completezza nel presente Piano Comunale di Protezione Civile le azioni da attuare e previste nel Piano di Emergenza Esterno della LIRI Industriale S.p.A. Codice Giallo (Attenzione). Gli eventi che rientrano in tale tipologia di attenzione non attivano il Piano di Emergenza Esterno. Verrà comunque inviata adeguata comunicazione da parte del gestore ai Comuni coinvolti e al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco. Codice Arancione (Preallarme). Il Responsabile del Piano di Emergenza interno allo stabilimento attiva le procedure previste dal piano interno allertando Vigili del Fuoco e Comune di Nichelino. Il Comune di Nichelino allerta il Sindaco del Comune di Vinovo che attiva il Centro Operativo Comunale. La Polizia Municipale del Comune di Vinovo si reca presso i posti di blocco previsti in via Quirico incrocio via Bixio, sulla S.P. n.140 (via Sestriere) incrocio via Sotti e la transenna su Strada Vicinale Rotta Lunga incrocio S.P. n.143 (via Stupinigi). Codice Rosso (Allarme). Il Responsabile del Piano di Emergenza interno allo stabilimento attiva le procedure previste dal piano interno allertanto Vigili del Fuoco e Comune di Nichelino. Il Comune di Nichelino allerta il Sindaco del Comune di Vinovo che attiva il Centro Operativo Comunale e rimane in contatto con il Sindaco di Nichelino. La Polizia Municipale del Comune di Vinovo si reca presso i posti di blocco previsti in via Quirico incrocio via Bixio, sulla S.P. n.140 (via Sestriere) incrocio via Sotti e la transenna su Strada Vicinale Rotta Lunga incrocio S.P. n.143 (via Stupinigi), restando in contatto con il direttore tecnico operativo degli interventi. Cessata emergenza. Il Comandante dei Vigili del Fuoco o un suo funzionario delegato che ha assunto la direzione tecnico-operativa dell intervento da comunicazione della fine delle operazioni di soccorso al Prefetto e ai sindaci dei Comuni di Nichelino e Vinovo. Il Sindaco di Vinovo, in relazione alla propria competenza, adottano se del caso le determinazioni necessarie a ricondurre la situazione alla normalità, dando notizia della fine dello stato di emergenza ai soggetti presenti al Centro Operativo Comunale. La Polizia Municipale del Comune di Vinovo provvede alla diramazione del cessato allarme tramite diffusione di messaggio verbale diffuso tramite automezzi muniti di altoparlante. Una volta superata l emergenza, i Sindaci dei comuni di Nichelino e vinovo, al fine di ripristinare le normali condizioni di utilizzo del territorio predispongono una ricognizione, con gli Enti competenti, per il censimento degli 8

9 eventuali danni, valutano la necessità di procedere all attività di bonifica e intraprendono all occorrenza ulteriori misure di tutela sanitaria. 6. ALTRI RISCHI Le categorie di rischio potenzialmente attivabili sul territorio comunale, tra le 35 individuate nelle Linee guida per la redazione dei piani comunali di protezione civile della Regione Piemonte, presentano, come illustrato nel Volume Secondo un basso rischio, legato alla natura del territorio e alle sue caratteristiche di antropizzazione. 7. INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE L informazione alla popolazione è indispensabile per avviare comportamenti di tipo autoprotettivi, di concorso e solidarietà nelle operazioni di emergenza. Le risposte comportamentali devono essere assunte tramite simulazioni volte a creare consapevolezza sulle conseguenze della diffusione degli allarmi nelle zone a rischio. In situazioni di elevata criticità è necessario comunicare alla popolazione sull evento atteso o in atto e sulle modalità con le quali affrontare o prevenire situazioni di rischio. Le tipologie di comunicazioni legate a situazioni di emergenza e opportunamente programmate in tempo di pace nei modelli di pianificazione si dividono in: Comunicazione propedeutica-preventiva, finalizzata a informare tramite opuscoli informativi sui rischi presenti sul territorio e sul comportamento da adottare durante lo stato di emergenza: Comunicazione in stato di crisi, finalizzata a informare operatori e popolazione sull evoluzione dell evento e sui comportamenti da adottare. La comunicazione deve essere tempestiva. Si deve procedere a comunicare immediatamente i fatti utilizzando tutti i mezzi a disposizione al momento. Può risultare un grave errore ritardare la comunicazione in funzione di un eventuale maggiore completezza. Appena viene delineato un piano di intervento esso va pubblicizzato e vanno impartite le direttive alla popolazione; in questo caso occorre privilegiare la completezza a discapito della tempestività di informazione. Ogni evoluzione o cambiamento và comunicato. Le comunicazioni e le procedure da adottare per informare la popolazione devono essere adeguatamente programmate. Occorre infatti: individuare un responsabile della comunicazione e risorse umane addestrate alla gestione della comunicazione; individuare un luogo e una dotazione di materiali e mezzi con cui svolgere l attività di comunicazione; 9

10 predisporre la documentazione necessaria e le liste dei nominativi dei referenti o dei media al fine di poter attingere a dati, cifre e informazioni. Nella comunicazione occorre rispettare le fasi previste nel Piano di Emergenza: attenzione, preallarme, allarme, attesa, durante e dopo l evento. Punto essenziale di una comunicazione efficace è la rapidità, la precisione dei fat ti e dell esposizione, la chiarezza delle informazione al fine di non far nascere dubbi e la capacità di diffusione. Durante una comunicazione occorre sempre specificare il luogo dove vi è criticità, lo stato delle abitazioni e delle persone, la situazione dei soccorsi, specificando in un secondo momento gli eventuali programmi, le direttive e le possibili evoluzioni. 10

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