MODELLI D INTERVENTO

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1 E 2 Comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole Provincia di Forlì - Cesena Area Assetto del Territorio Lavori Pubblici Viale G. Marconi Castrocaro Terme e Terra del Sole Tel. 0543/ fax 0543/ PIANO DI PROTEZIONE CIVILE COMUNALE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 43 del 29/07/15 MODELLI D INTERVENTO Il Sindaco Dott. Luigi Pieraccini L Assessore alla Protezione Civile Quinto Biondi Il Responsabile dell Area Assetto del Territorio - Lavori Pubblici Geom. Emilio Aquilino Il Segretario Comunale Dott.ssa Maria Pia Baroni Data Revisione n. Redatto Giugno 2015 Area Assetto del Territorio - Lavori Pubblici - Ufficio di Protezione Civile Geom. Emilio Aquilino, Geom. Valentina Vallicelli

2 Il SINDACO o suo delegato In fase di Attenzione MODELLO D INTERVENTO RISCHIO IDROGEOLOGICO - Ricevuta l informazione dell avvenuta attivazione della fase di attenzione, verificano la reperibilità dei propri funzionari da far confluire nel C.O.C. - Prevedere l attivazione del C.O.C., informano i rappresentanti delle strutture confluenti verificandone la reperibilità. - Allerta le strutture tecniche e di polizia urbana del Comune, anche al fine del concorso all attività di presidio territoriale. - Allerta il Gruppo Comunale di Protezione Civile di Castrocaro Terme e Terra del Sole secondo le procedure previste dal piano comunale; Preallarme - Ricevuta l informazione dell avvenuta attivazione della fase di preallarme, se necessario attiva il C.O.C. e partecipa all attività del C.O.M. se convocato. - Avvisa i responsabili delle altre funzioni di supporto del C.O.C. e ne verifica la reperibilità. - Attiva, a ragion veduta, altre procedure previste nel Piano Comunale o ritenute utili per la sicurezza, attivando in particolare le strutture operative e il volontariato coinvolto nell attività di soccorso. - Informa C.O.M. e C.C.S. su eventuali problemi insorti sul territorio. - Prosegue il monitoraggio del territorio con l utilizzo dei volontari, ispezionando le aree a rischio individuate dal Piano Comunale, continua il monitoraggio meteo e la letteratura degli idrometri e dei pluviometri in tempo reale seguendo l evento passo a passo. Allarme - Ricevuta l informazione dell avvenuta attivazione della fase d allarme, dispone, attraverso il C.O.C. convocati al completo, l invio: Delle squadre a presidio delle vie di deflusso Di volontari nelle aree d attesa Di uomini e mezzi presso le aree di ricovero o i centri d accoglienza della popolazione Di uomini o mezzi per l informazione alla popolazione - Dispone l allontanamento della popolazione delle aree a rischio secondo le modalità previste dalla pianificazione comunale di emergenza. - Coordina tutte le operazione di soccorso tramite le funzioni di supporto secondo quanto previsto dal piano, utilizzando anche il volontariato di protezione civile. - Assume tutte le iniziative atte alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità; - Dalle prime manifestazioni dell evento il Sindaco assicura un flusso continuo di informazioni verso la S.P.C. e C.C.S

3 Attenzione e preallarme MODELLO D INTERVENTO ANTINCENDIO BOSCHIVO - Il Sindaco o suo delegato ricevuta la comunicazione dell attivazione della fase di attivazione e di preallarme dispone opportune misure di prevenzione e salvaguardia di competenza informando la provincia. - Avverte il responsabile del Gruppo Comunale di Protezione Civile affinché siano intensificati i turni di avvistamento, siano allertati i volontari abilitati ed attrezzati allo spegnimento di incendi boschivi, siano aumentati i turni di pattugliamenti on automezzi idonei e personale sul territorio. - Comunica al Comando della Forestale la disponibilità degli uomini e dei mezzi, il recapito del responsabile ed i tempi di preallerta. - Dispone che siano presidiate le unità di crisi locali in collegamento radio con le postazioni di avvistamento. - Allerta i componenti del COC in modo che si rendano reperibili in caso di necessità; -Allerta la struttura tecnica del comune e la polizia municipale; Allarme e spegnimento - Fornisce alle forze impegnate dello spegnimento e successiva bonifica ogni possibile supporto. - Invia sul luogo le squadre di volontari abilitati e attrezzati allo spegnimento mettendoli a disposizione del direttore dello spegnimento - Sulla base delle indicazioni del coordinatore delle operazioni di spegnimento se necessario ordina e coordina le operazioni di evacuazione della popolazione e dispone le misure di prima assistenza, secondo quanto previsto dal piano di evacuazione per incendi boschivi, - Se necessario chiede l attivazione del COM; - Si mette in comunicazione con la provincia e la consulta provinciale per il volontariato; - Avvisa gli enti proprietari e i gestori delle reti e della viabilità eventualmente coinvolti nell area dell incendio, predispone cancelli per chiudere l accesso all area di intervento e provvede a individuare a individuare una viabilità alternativa;

4 Il SINDACO o SUO DELEGATO Attenzione MODELLO D INTERVENTO RISCHIO NEVE - Ricevuta l informazione dell avvenuta attivazione della fase d attenzione verificano la reperibilità dei propri funzionari da far confluire nel C.O.C. - Allertano le strutture tecniche e di polizia urbana del comune anche al fine del concorso all attività di presidio territoriale. - Allerta attraverso l ufficio tecnico comunale le squadre adibite allo sgombre neve ed allo spargimento sale. Preallarme - Ricevuta l informazione dell avvenuta attivazione della fase di preallarme, se necessario attiva il C.O.C. e partecipano all attività del C.O.M. se convocato. - Avvisa i responsabili delle altre funzioni di supporto del C.O.C. e ne verificano la reperibilità. - Attiva attraverso l ufficio tecnico comunale le squadre adibite allo sgombre neve ed allo spargimento sale. - Attiva, a ragion veduta, altre procedure previste nel Piano Comunale o ritenute utili per la sicurezza allertando in particolare le strutture operative e il volontariato coinvolto nell attività di soccorso. - Informano C.O.M. e C.C.S. su eventuale problemi insorti sul territorio. Allarme - Ricevuta l informazione dell avvenuta attivazione della fase di allarme, dispongono, attraverso il C.O.C., convocati al completo, l invio: Delle squadre a presidio delle vie di deflusso Di uomini e mezzi presso le aree di ricovero o i centri di accoglienza della popolazione Di uomini e mezzi per l informazione alla popolazione Coordina attraverso l ufficio tecnico comunale l operato delle squadre adibito allo sgombero neve e spargimento sale - Dispongono l allontanamento della popolazione dalle aree a rischio secondo le modalità previste dalla pianificazione comunale d emergenza - Coordinano tutte le operazioni di soccorso tramite le funzioni di supporto secondo quanto previsto dal piano, utilizzando anche il volontariato di protezione civile - Assumono tutte le iniziative atte alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità; - Predispongono uomini e mezzi per la comunicazione alla popolazione di cessato allarme. - Dalle prime manifestazioni dell evento il Sindaco assicura un flusso continuo d informazioni verso la S.P.C. e C.C.S.

5 IL SINDACO O SUO DELEGATO MODELLO DI INTERVENTO RISCHIO SISMICO - Assicura la pima assistenza alla popolazione colpita, anche ricorrendo al coordinamento provinciale di volontariato di Protezione Civile. In particolare dispongono, attraverso il C.O.C. o il C.O.M., in relazione alla gravità dell evento ed ai risultati dei censimenti di agibilità degli edifici: - L invio di volontari incaricati nelle aree di attesa; - L invio di uomini e mezzi presso le aree di ricovero o i centri di accoglienza della popolazione - Coordinano tutte le operazioni di soccorso tramite le funzioni di supporto del C.O.M. o del C.O.C ; utilizzando anche volontario di Protezione Civile; - Assumono tutte le iniziative atte alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità. - Il Sindaco assicura un flusso continuo di informazioni verso la S.P.C. C.O.R. e C.C.S. - Assicura per il tramite dell Ufficio Tecnico e del Gruppo comunale di Protezione Civile il supporto all attività di censimento e verifiche di agibilità. Nello specifico: 1. Provvede ad attivare il C.O.C. via telefono ed a convocarne riunione presso la sala operativa comunale nel più breve tempo possibile; 2. Contatta Centro Operativo Nazionale di Roma (telefono n 06/ ) per verificare la posizione dell epicentro e l intensità della scossa. 3. Contatta il responsabile del gruppo comunale di protezione civile chiedendo la più ampia disponibilità di uomini e mezzi; 4. Contata il C.O.R. e informa della situazione; 5. Contatta la consulta provinciale del volontariato e chiede che la disponibilità di uomini e mezzi in caso di bisogno; 6. Contatta e informa il C.C.S. della situazione; 7. Contata i carabinieri, i vigili del fuoco, la forestale; 8. Contatta il referente delle unità di crisi locale informandosi della situazione su tutto il territorio. 9. Istituisce un punto di ascolto e di informazione in comune in H24 e emana un comunicato stampa trasmettendolo a tutti i mezzi di informazioni locali sulla situazione aggiornandolo ogni 6 ore; 10. Suddivide in zone il territorio e invia le squadre dei volontari a verificare i danni alle strutture, verificando per primi i fabbricati strategici ed i fabbricati ritenuti deboli individuate sulla tavola del rischio sismico allegata al piano comunale; 11. Predispone i turni di lavoro al personale del C.O.C. e chiede al segretario comunale di fare la stessa cosa con i dipendenti della struttura comunale; 12. Una volta fatto il quadro sommario della situazione predispone le ordinanze di evacuazione dei fabbricati gravemente lesionati; 13. Ordina la verifica di potabilità delle sorgenti a HERA; 14. Predispone l allestimento delle aree di accoglienza coperte presenti sul territorio e identificate sul piano comunale, dopo averne verificato l agibilità; 15. Organizza l evacuazione dei cittadini rimasti senza tetto per inagibilità dell abitazione e provvede ad alloggiarli presso le aree di accoglienza coperte, predisponendo un servizio di vettovagliamento mediante le cucine presenti sul territorio gestite dal volontariato o a mezzo ditta specializzata in servizi mensa ( CAMPS); 16. Predispone le aree di ammassamento al fine di poter accogliere i volontari della colonna mobile Regionale e della consulta provinciale del volontariato;

6 17. Predispone il pattugliamento delle aree evacuate per garantire il servizio di sorveglianza alle abitazioni ed a i bei evacuati; 18. Chiede l attivazione del C.O.M.; 19. Si mette a disposizione del responsabile del C.O.M. per dare supporto logistico ai tecnici della Regione ad ai volontari della consulta provinciale del volontariato; 20. Predispone un gruppo di persone del volontariato locale pronte a fare da guida ai funzionari a ai volontari che vengono dalla Provincia e dalla Regione, in modo da ottimizzare i tempi di intervento; 21. Predispone nelle unità di crisi locali e in municipio personale qualificato ed aiuti i cittadini a superare il panico; 22. Una volta che i tecnici specializzati della Regione hanno completato il censimento dei fabbricati agibili ed inagibili adegua le ordinanze alla situazione definitiva ed attiva il censimento dei danni; 23. Predispone tutte le operazioni necessarie al superamento dell emergenza

7 MODELLO DI PROCEDURA DI EVACUAZIONE La decisione dell evacuazione spetta al Sindaco in qualità di autorità locale di Protezione Civile, sulla base delle valutazioni tecniche delle strutture secondo le modalità di comunicazione definite nel modello di intervento. L ordine di evacuazione, che viene diramato alla popolazione (altoparlanti montati su veicoli, porta a porta, ecc) non appena possibile, viene formalizzato in una ordinanza sindacale che specifica le motivazioni e le tempistiche e individua vie e civici coinvolti (vedi schema di ordinanza). In seguito alla dichiarazione dello stato di allarme, se non già istituito, il Sindaco istituirà il Centro Operativo Comunale (C.O.C.) presso la sede individuata (ufficio Lavori Pubblici presso la sede municipale di viale G. Marconi 81 ovvero in caso di sisma presso la Biblioteca Comunale di Viale G. Marconi 115) Parallelamente il Sindaco ordinerà l'immediata chiusura (ad eccezione dei mezzi di soccorso e degli abitanti da evacuare) delle vie di accesso alle aree da evacuare. Il Sindaco delegherà alla Polizia Locale e/o affiancate dai Volontari di Protezione Civile, il compito della gestione della deviazione del traffico e della sorveglianza delle proprietà dei cittadini rimaste incustodite. Il Sindaco, cessata la situazione di pericolo avrà il compito di ordinare il cessato allarme e di revocare l'ordine di evacuazione. Attività articolate per Funzioni di Supporto F1 Tecnico Scientifica -Pianificazione Svolge un ruolo di interfaccia tra le direttive impartite dal Sindaco (sulla base delle indicazioni delle strutture operative) e gli operatori di livello comunale per quanto riguarda tutti gli aspetti tecnici; svolgerà inoltre un ruolo di coordinamento per tutte le attività svolte a livello comunale. F2 Sanità, Assistenza sociale, Veterinaria Dovrà comunicare tempestivamente alla Centrale Operativa 118 la fase di preallarme, di allarme e di cessato allarme. Quindi coordinerà tutte le fasi relative all'assistenza sanitaria che si rendesse necessaria, tra cui il trasporto delle persone inferme. F3 Volontariato Le risorse del volontariato saranno utilizzate come supporto alle attività svolte e saranno coordinate dal responsabile della funzione di supporto in stretta collaborazione con i responsabili dei vari servizi a cui i volontari andranno di volta in volta ad affiancarsi. F5 Servizi essenziali Al fine di garantire la funzionalità dei servizi essenziali, dovrà allertare immediatamente le società di distribuzione individuate nella scheda (acquedotto, energia elettrica, gas, ecc) per alla salvaguardia/ripristino delle reti in caso di evento. F7 Viabilità La Polizia Municipale avrà il compito di gestire la viabilità interna al paese durante le operazioni di evacuazione impedendo, per quanto possibile, comportamenti pericolosi da parte degli automobilisti ed agevolando al contempo un rapido deflusso dei veicoli. La Polizia Municipale, su ordine del Sindaco, dovrà comunicare il rientro delle fasi di attenzione/preallarme/allarme mediante avviso vocale diffuso tramite annunci con megafono F9 Assistenza alla popolazione In caso di preallarme, dovrà verificare la disponibilità di mezzi (comunali, della Protezione civile o di ditte), per il trasporto degli sfollati. In caso di allarme, dovrà inoltre comunicare ai soggetti individuati l immediato intervento con le disposizioni del caso. La Funzione ha il compito di organizzare in modo ottimale le operazioni di evacuazione anche attraverso l utilizzo di Volontari; gli stessi saranno inoltre responsabili della divulgazione delle istruzioni per i cittadini (misure di auto protezione)

8 In condizioni di allarme dovrà essere inviato personale (anche Volontari) presso un'area di accoglienza Coperta adeguata ed organizzare le operazioni di censimento e ricerca delle persone evacuate utilizzando le informazioni raccolte con in appositi questionari; tali operazioni hanno lo scopo di redigere delle liste da aggiornare in continuo sulla localizzazione degli sfollati. Dovrà organizzare, con il supporto del volontariato di protezione civile, dell'ausl e della Polizia Locale, il servizio di evacuazione delle persone non autosufficienti. Dovrà provvedere ad organizzare e fornire alle persone evacuate un adeguato vettovagliamento ed alloggio presso l Area di Accoglienza sopracitata. Dovrà individuare, se del caso, ulteriori strutture recettive per ospitare gli sfollati. Trasferimenti Il sindaco può consentire l evacuazione con mezzi personali o con mezzi di protezione civile. Per valutare le energie e i mezzi necessari per tale operazione è necessario fare riferimento ai dati raccolti con il censimento della popolazione. Perché l'operazione abbia successo e possa essere esaurita nel minor tempo possibile, è indispensabile che le persone coinvolte nel trasferimento abbiano una chiara idea di cosa devono fare, dove devono andare, quali percorsi debbano seguire. L'informazione relativa al piano di protezione civile che coinvolge la popolazione deve essere capillare e fornita con largo anticipo perché possa essere efficace ed eviti di creare panico: in particolare debbono essere fornite in tempo di pace le misure di autoprotezione (vedi scheda specifica) ed indicazioni dei materiali da portare con sé. Evacuazione con mezzi personali In caso di evacuazione di un centro abitato, anche di piccole dimensioni, l'uso dei mezzi di trasporto personali deve essere accompagnato da precise indicazioni circa le vie di fuga consentite. E necessario pertanto personale volontario o del comune che dia informazioni sul rischio, sulle strade da percorrere. Evacuazione con i mezzi della protezione civile Chiunque, non provvisto di mezzi propri, potrà essere evacuato con i mezzi della protezione civile. In un secondo momento, sulla base dell evolversi dell evento e del numero di persone coinvolte, il Sindaco, avvalendosi della Funzione Assistenza alla popolazione, provvede all eventuale trasferimento presso strutture recettive o presso parenti e conoscenti. Evacuazione di persone anziane o in difficoltà e di ammalati L evacuazione delle presenti categorie può richiedere l uso di ambulanza e il ricovero in ospedali o strutture protette. L'elenco di queste persone, compilato in base alle informazioni fornite dai medici di base, ai dati disponibili presso l'ufficio assistenza del comune, alle indicazioni raccolte con il questionario e i volontari, verrà messo a disposizione dei mezzi della protezione civile. Le persone da evacuare verranno avvertite preventivamente dal personale di protezione civile e verrà chiesto ad un parente di accompagnarle e di assisterle durante tutta la durata dell evacuazione. La raccolta di tali persone dovrà essere coadiuvata da un volontario della Protezione Civile Comunale.

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