27 gennaio... Il giorno della memoria...abbiamo letto...

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1 27 gennaio... Il giorno della memoria...abbiamo letto......per non dimenticare... Questo libro racconta una storia vera...era il 1995, quando l'autrice incontra insieme a suo marito,una donna di nome Erika. Erika racconterà a loro la sua storia

2 27 gennaio 2010 a me sembra un'ingiustizia che gli ebrei siano stati sterminati in un modo così crudele. Perché i tedeschi lo hanno fatto? Questo non lo so, ma ho una sensazione super esagerata. Quando sento queste cose mi viene da piangere, ma a scuola, cerco di trattenermi! I tedeschi non dovevano permettersi di prendere così la vita di semplici persone e trasformarla in inferno. Tutti hanno il diritto di scegliere e decidere. Oggi la maestra Silvia ci ha letto il libro: La storia di Erika. Questo giorno è sempre per me molto importante e triste. Il 27 gennaio è diverso da tutti gli altri giorni, si differenza e si ricorda, proprio perché un giorno...i cancelli di Auschwitz si sono aperti e gli ebrei hanno potuto rivivere...quelli rimasti. Tua Teresa oggi è il giorno della Memoria, giorno da non dimenticare dello sterminio degli Ebrei. Diario, perché li hanno uccisi? Li hanno uccisi perché portavano la stella di Davide? Credo che non sia giusto togliere la vita a delle persone, solo perché alcuni portano la stella e altri no. Penso che i bambini non vadano separati dai genitori e devono avere il diritto di vestirsi e cibarsi come gli altri. Erika è stata molto fortunata a salvarsi e poi a trovare una persona che ha saputo volerle tanto bene da rischiare la sua vita per crescerla. Diario, credo soprattutto che quanto è successo sia ingiusto, come assurdo che nessuno sia riuscito ad aiutare quel popolo che ha sofferto in modo così atroce. In fondo siamo tutti uguali e tutti meritiamo di vivere bene. Giorgia

3 questo pomeriggio abbiamo letto un libro che si intitola: La storia di Erika. Questo libro parla di una bambina ebrea che è stata buttata fuori da un treno, diretto verso un campo di concentramento. Successivamente una signora l'ha trovata e ha deciso di accudirla. Adesso che ti ho raccontato un po' la storia, caro diario, ti voglio dire i miei pensieri. Come ci ha fatto notare Silvia, la storia di Erika, lascia sicuramente in noi, importanti insegnamenti. Secondo me, è importante non combattere le guerre e non bisogna assolutamente rinchiudere le persone né obbligarle. Hitler è il responsabile di questa tragedia e non riesco davvero a capire, dove abbia trovato tutta questa cattiveria. Infine mentre leggevo il libro, mi sono chiesta : E i suoi genitori, quelli cioè di Erika, che fine avranno fatto? Saranno morti o sopravvissuti? Chissà se ci saranno mai risposte a tutte queste domande...forse non lo sapremo mai. Irene leggendo il libro di Erika, forse per la prima volta ho capito di essere veramente fortunata. Se mia mamma fosse stata al posto della mamma di Erika, anche lei forse, mi avrebbe lanciata fuori dal finestrino del treno: ovviamente non per cattiveria, ma per il mio bene, per darmi un'opportunità di salvezza. La mamma di Erika è stata davvero coraggiosa...ed Erika, in un certo senso, è stata fortunata, perché si è potuta salvare. Il gesto effettuato dalla mamma, deve essere stato sicuramente molto doloroso...ma era la cosa più giusta, forse l'unica in quel terribile momento. Tutto ciò è una grande ingiustizia; infatti ogni bambino ha bisogno di essere trattato bene e di avere una famiglia...ma perché hanno costruito i campi di concentramento? Beh, provo a dare una risposta: forse i tedeschi volevano avere tutto dagli Ebrei...ma ognuno deve essere libero di vivere con la propria famiglia! Vorrei proprio che tutte le guerre, che ancora oggi ci sono,finissero...( fortunati sicuramente di questa storia... sono i pochi sopravvissuti!). Alessia Rodolfi

4 la mia vita sicuramente sarebbe distrutta se mi fossi ritrovata al posto di Erika, ma sarebbe anche piena di rabbia, di morte. Penso che perdere la propria famiglia, crei all'interno un dolore nel nostro cuore che non smetterà mai di farci male. Vorrei tanto che le guerre finissero e i popoli non litigassero più. La Germania non doveva essere così crudele con gli Ebrei, solo perché essi erano molto più ricchi di loro. Hitler, il comandante invidioso, ha fatto portare con l'aiuto del suo popolo, nei vari campi di concentramento, ben sei milioni di Ebrei! Erika è stata fortunata perché la sua mamma l'ha buttata fuori dal finestrino del treno per salvarla. La lettura di questo libro mi ha fatto capire molte cose: sopratutto che non bisognerebbe mai comportarsi come Hitler. Jasmine leggendo il libro di Erika ho capito che è ingiusto portare delle persone nei campi di concentramento. La protagonista è stata gettata fuori dal finestrino del treno che portava una vagonata di Ebrei in quegli orrendi posti. Erika non sapeva nemmeno quando era nata ed era rimasta sola, senza la sua famiglia. Quei campi sono stati dei luoghi terribili, dove si uccidevano le persone privandole di tutti i diritti...in questo modo, purtroppo, sono stati sterminati sei milioni di Ebrei. Paolo 184

5 oggi ti voglio parlare del 27 gennaio, giorno della Memoria. Questo giorno è stato stabilito dal mondo intero, per ricordare dei tristi fatti accaduti agli Ebrei. Questo sterminio, di ben sei milioni di Ebrei, è stato causato dalla Germania e in particolar modo per volere di Hitler. Gli storici ci riportano che questa strage sia dovuta alle idee di Hitler, il quale credeva che gli Ebrei fossero degli inferiori e che non meritassero di vivere come i tedeschi...così ebbe inizio il periodo più buio della storia. Ma come dico sempre, non serve a nulla usare la violenza! Forse e sicuramente, se io fossi stato al posto di Erika, o di qualsiasi altra persona maltrattata... non avrei saputo cosa fare. Francesco Pierri oggi è il giorno della Memoria che significa non dimenticare. Questo giornata si celebra ogni anno proprio il 27 gennaio. Di solito in questo giorno a scuola, ci riuniamo in cerchio e leggiamo una libro per cercare di capire sempre meglio, l'importanza di questo giorno. Quest'anno abbiamo letto La storia di Erika. Sono stata molto colpita dalla vicenda della protagonista; infatti parla di una bambina che è cresciuta senza la sua vera famiglia, come spesso poteva capitare in quel periodo, a causa dello sterminio. Questo libro, anche se è piuttosto corto, è riuscito a rendere bene la situazione e soprattutto, i sentimenti di Erika. Sara

6 il giorno della Memoria, è quello che ci fa ricordare e pensare agli Ebrei che sono stati sterminati dai tedeschi. Leggendo il libro: La storia di Erika ho capito che tutti noi siamo molto fortunati. Se fossi stata al posto degli Ebrei o di altri numerosi popoli, non avrei saputo che cosa fare senza la mia mamma e senza il mio papà...forse tutti noi, saremmo stati condannati alla morte e allo sterminio. Vorrei che i campi di concentramento non fossero mai esistiti...non sopporto il pensiero che ci sia stata gente obbligata a lasciare la famiglia e la propria casa, per poi essere trasportati in treni merci... senza bagni, senza un filo d'aria, senza finestre, senza posto per sedersi...un vero incubo! Per fortuna io vivo qui e non in quell'epoca e in quelle tragiche condizioni. Alessia Rescalli non è giusto che sei milioni di Ebrei siamo morti nei campi di concentramento per la fame, la sete... Non è giusto che abbiano diviso le mamma dai neonati. Non è giusto che i tedeschi abbiano ucciso gli Ebrei, perché tutte le persone meritano di essere libere. Francesco Chianello oggi è la giornata della Memoria. Si ricordano uomini, donne e anche bambini morti e uccisi nei campi di concentramento. Questi campi sono terribili, uccidere e far morire la gente...e perché fare queste cose? Se io fossi stato al posto di Erika non so cosa avrei fatto, comunque sarei stata molto male. Spero che non si ripeta più! Erika è stata fortunata, prima a non finire nei campi di concentramento

7 e poi per avere trovato un'altra famiglia che l'ha accolta, mandata a scuola, accudita..lo so, caro diario, non è proprio come avere una famiglia vera, però l'importante è averla. Gli ebrei ad essere mandati nei campi sono stati quasi sei milioni...poverini! Ilaria oggi è il 27 gennaio, giorno della Memoria, quindi la maestra Silvia ci ha raccontato una storia che s'intitola La storia di Erika. É un libro molto bello ed interessante, ma estremamente triste. La storia narra di una bambina di nome Erika che nel 1945, andò con la sua famiglia su un vagone, dove erano tutti stretti e si viaggiava per la morte, cioè si andava dove, le persone che vi salivano, sapevano di non tornare più. Erika venne gettata giù da quel treno dalla mamma, quando aveva ancora pochi mesi... per poterla salvare. Fortunatamente la bambina, venne trovata da una giovane signora che decise di prendersene cura. Se fossi stata nei panni di Erika, sicuramente mi sarei preoccupata molto per i miei genitori, perché senza di loro sarei molto triste. Il mio racconto finisce qui, caro diario... Francesca Acri dalla lettura del libro La storia di Erika ho capito che io sono molto fortunata a non essere vissuta in quell'epoca, perché avrei potuto morire, come quasi tutti i bambini che stavano nei campi di concentramento. Se fossi stata in quei luoghi senza la mamma e il papà, sai caro diario...non posso neanche

8 immaginare quello che sarebbe capitato! Per fortuna oggi non è più così, tutta la gente ha il diritto di stare bene ed avere una vita normale! In quei campi non sono entrati solo gli Ebrei, ma anche tanti, tanti altri popoli! Tutti i bambini hanno il diritto di giocare, nutrirsi ed essere felici. P.s. una cosa molto importante: noi siamo tutti uguali, non conta il colore della pelle o la razza, perché tra tutti noi, le differenze...non esistono. Alice oggi voglio scriverti del mio giorno della Memoria. Ho scoperto che cosa era successo tanto tempo fa, quando i tedeschi hanno sterminato gli ebrei. Non è giusto quello che hanno fatto, sopratutto è ingiusto che le mamme e i bambini siano costretti a buttare fuori i neonati dai treni, sperando che almeno loro possano salvarsi. Diario, non mi è piaciuta questa storia: tutti che muoiono, soffrono... Sai, spero che questo non succeda mai in Italia o in qualche paese. Spero solo una cosa: la tranquillità in tutto il mondo. Walid oggi è il giorno della Memoria. E' stato scelto per non dimenticare tutte le vittime ebree innocenti, che sono state sterminate dai tedeschi. Secondo me non è giusto che un popolo distrugga un altro per propri motivi. Se io fossi capitata tra gli Ebrei e fossi finita in un campo di concentramento, avrei provato a sopravvivere in tutti i modi. Tu, amico mio, mi sapresti dire perché le persone sono così avide ed incoscienti? Erika, una bambina ebrea, è stata fortunata, perché la sua mamma ha avuto un'idea per poterla salvare: buttarla giù dal treno. L'unico rischio è che Erika rischiava di essere uccisa, ma sicuramente sarebbe una morte diversa e forse più giusta di quella che l'avrebbe attesa al campo. Emilia

9 oggi abbiamo letto La storia di Erika. Ho capito che i bambini non devono essere separati dai loro genitori, perché si spezza la loro felicità e la loro gioia. I campi di concentramento sono davvero terribili. Se fossi vissuto a quel tempo, sarei stato come tutte le altre persone che mi stavano accanto e sarei subito stato diviso dai miei genitori. Il giorno della Memoria è stato deciso per ricordare i sei milioni di Ebrei che sono stati sterminati da Hitler che comandava in Germania. Ai tedeschi non importava se qualcuno moriva mentre era al campo; infatti per non far scappare i prigionieri dal campo, avevano cinto il perimetro, con del filo spinato, aggiungendoci l'elettricità. Tutto questo è solo tanto ingiusto e soprattutto assurdo... Daniele 189

10 ...un treno che passa...i ricordi mai scordati......di un passato che non potrà mai......essere cancellato

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