RIPRISTINO DEI PROFILI DI SPIAGGIA ANTECEDENTI AI FENOMENI METEOMARINI EROSIVI ATTRAVERSO L'UTILIZZO DEI SEDIMENTI SCAVATI DALLA DARSENA PESCHERECCI

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1 COMUNE DI PEDASO (Provincia di Fermo) RIPRISTINO DEI PROFILI DI SPIAGGIA ANTECEDENTI AI FENOMENI METEOMARINI EROSIVI ATTRAVERSO L'UTILIZZO DEI SEDIMENTI SCAVATI DALLA DARSENA PESCHERECCI PROGETTO PRELIMINARE TITOLO ELABORATO : STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE (Allegato C Art. 8 comma 1 lettera b) RELAZIONE INTEGRATIVA Scala : VARIE Committente : COMUNE DI PEDASO Progettista : Ufficio tecnico Comunale Geom. Walter Sgariglia Consulenza ambientale: Dott. Geol. Alessio Acciarri Dott. Geol. Giuseppe Capponi

2 INDICE 1 PREMESSA. 2 2 VARIAZIONE PROGETTUALE DOCUMENTAZIONE RICHIESTA DALLA REGIONE MARCHE (P. F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali) DOCUMENTAZIONE RICHIESTA DALL ARPAM (Dip. Prov.le di Fermo)...9 ALLEGATI NEL TESTO: ALL. A Planimetria schematica delle operazioni di dragaggio Scala 1:500 TAVOLE FUORI TESTO: TAV. 1i Planimetrie e sezioni stato attuale e modificato dei siti di sversamento e del sito di prelievo Pag. 1

3 1 - PREMESSA La presente relazione viene redatta a seguito della richiesta di integrazioni e chiarimenti avanzata da parte del Dott. Cecchini Roberto, Responsabile del Procedimento del P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali della Regione Marche (Rif. Prot. N /03/2014 R_MARCHE GRM VAA P), nonché dall ARPAM Dip. Prov.le di Fermo (Rif. Prot. N /02/2014 ARPAM DDFM P) a seguito della Conferenza dei Servizi tenutasi, in data 06 marzo 2014 presso gli uffici della Regione Marche, per la procedura di verifica di assoggettabilità a VIA del progetto di Ripristino dei profili di spiaggia antecedente ai fenomeni marini erosivi attraverso l utilizzo di sedimenti scavati dalla darsena pescherecci presentato dal Comune di Pedaso. L intervento in progetto è un opera di manutenzione e ripristino del profilo di spiaggia ed in quanto tale è inquadrata all interno delle procedure previste al Capitolo 5 della DGR 294/2013. Si specifica che la presente procedura di verifica di assoggettabilità a VIA si è resa necessaria al solo scopo di valutare gli eventuali impatti derivanti dall utilizzo di materiale di dragaggio con percentuale pelitica superiore al 10%. Per tutte le considerazioni di carattere ambientale si rimanda al precedente Studio Preliminare Ambientale redatto dallo scrivente nel mese di Dicembre VARIAZIONE PROGETTUALE In difformità dal precedente progetto, al fine di ridurre i tempi di esecuzione dei lavori e terminare questi entro l inizio della stagione balneare, per la sola quantità di materiale costituente l area di secca, totalmente emersa, presente nello spigolo N-E della darsena attrezzata, si opererà attraverso mezzi terrestri (escavatore idraulico e camion). Pag. 2

4 Via terra sarà asportato soltanto il materiale presente nella zona di secca da una batimetrica di -0,50 metri sul l.m.m sino alla quota di +0,30 metri sul l.m.m.. Il volume totale di materiale scavato via terra, come calcolato nella Tav. 1i, sarà pari a circa 1.200,00 mc. In tal modo si faciliteranno, per quest area, le successive operazioni di dragaggio sino alla quota di -2,0 sul l.m.m. eseguite dal motopontone, che altrimenti necessiterebbe di diverso tempo, con molte difficoltà operative, per poter scavare nell area di secca. Per le operazioni via terra non sarà necessario alcun stravolgimento dello stato dei luoghi, visto che il molo (limite nord della darsena), in relazione all attuale stato di sedimentazione nella darsena, costituisce un facile accesso nell area di secca. Il materiale scavato via terra sarà sversato soltanto nel Sito n.1, ubicato circa 200 metri a sud del sito di prelievo. I mezzi percorreranno un tragitto massimo di circa 400 metri interamente lungo la pista cilo-pedonale (Fig. 1), che sarà debitamente interdetta al transito delle persone, senza così intralciare in alcun modo il traffico urbano. Al fine di evitare la produzione di polveri durante la fase di trasporto del materiale si provvederà a bagnare e mantenere umido il tragitto percorso dai mezzi. SITO DI PRELIEVO TRAGITTO SITO n.1 Figura 1 Tragitto percorso dai mezzi. Pag. 3

5 Il Sito n.1 è caratterizzato dalla quasi totale assenza di una spiaggia emersa (Ved. Sezioni 1A e 1B profilo stato attuale di Tav. 1i). Sarà possibile accedere alla spiaggia in prossimità del pennello posto a nord attraverso la realizzazione di una rampa provvisoria mediante l utilizzo del materiale scavato. Saranno versati via terra circa 8 mc/ml di materiale (Ved. Tav. 1i), mentre i restanti 11,90 mc/ml verranno versati lungo il resto del profilo della spiaggia sommersa direttamente da un motopontone. Seppure si prevede di versare una parte del materiale via terra, data l accentuata pendenza del profilo di spiaggia e l elevata profondità del fondale, i sedimenti sversati difficilmente riusciranno a ricostituire la spiaggia emersa. Essi saranno soggetti all azione del moto ondoso in grado di smistarli per l intera porzione attiva della spiaggia secondo la dinamica del mare (sia in direzione longitudinale che perpendicolare a costa), pertanto in poco tempo andranno a ricostituire il fondale antistante. Infine, come si evince dalle caratterizzazioni fisiche integrative eseguite dall ARPAM (Rif. Prot /04/2014 ARPAM DDFM P) su di un campione prelevato dall area di secca, il materiale presente risulta prevalentemente sabbioso (0,6% Ghiaia - 94,8% Sabbia 4,6% Pelite), pertanto è compatibile con uno sversamento via terra: non si avranno difatti problemi legati a torbidità delle acque. 3 DOCUMENTAZIONE RICHIESTA DALLA REGIONE MARCHE (P. F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali) Nel verbale della Conferenza dei Servizi del 06/03/2014 dalla disamina della documentazione progettuale depositata dal Comune di Pedaso sono state richieste integrazioni e chiarimenti suddivise in cinque diversi punti. Di seguito si provvederà a rispondere ad ognuna di queste richieste. PUNTI 1 e 2 Nella Tavola integrativa 1i, parte integrante del presente progetto, sono riportate le planimetrie dei n. 3 siti oggetto di sversamento (alla scala 1:1.000) e le relative sezioni Pag. 4

6 trasversali allo stato attuale e modificato con le quote lineari di ogni singolo paraggio interessato dalle operazioni di immersione di materiale in ambiente sommerso. Le suddette sezioni, estese anche per il profilo della spiaggia emersa (sino alla retrostante pista ciclo-pedonale), sono state protratte sino al limite, verso mare, dell area sommersa interessata dallo sversamento di materiale (coincidente con le scogliere distaccate parallele esistenti). Per la realizzazione di tali sezioni si è operato per mezzo di un natante a remi, uno scandaglio manuale e un GPS portatile a precisione centimetrica. Le sezioni sono state eseguite nei giorni 14/03/2014 (Sito n. 3) e 15/03/2014 (Siti n. 1 e 2) e le quote lineari sono state riferite (apportando correzioni relative al valore della marea e della pressione atmosferica) al livello medio del mare registrato dal mareografo, gestito dall ISPRA, situato al porto di San Benedetto del Tronto, i cui dati sono disponibili in tempo reale al sito Nella tabella di seguito riportata sono sintetizzati i valori progettuali relativi alle superfici effettivamente interessate dalle operazioni di sversamento, al rapporto mc/ml di materiale utilizzato e al totale di materiale da sversare per ogni singolo sito. AREA DI SVERSAMENTO RAPPORTO MEDIO mc/ml TOTALE MATERIALE DA SVERSARE SITO 1 SITO 2 SITO ,70 mq ,70 mq 3.852,00 mq 19,90 mc/ml (di cui 8 mc/ml 19,90 mc/ml 14,30 mc/ml sversati da terra) 3.100,00 mc 4.900,00 mc 1.500,00 mc In totale saranno sversati in ambiente sommerso circa 9.500,00 mc di materiale scavato dalla darsena attrezzata, di cui, come anticipato nel Cap. 2, 1.200,00 mc saranno sversati via terra nel Sito. n.1. Pag. 5

7 PUNTO 3 Come si evince dalle sezioni della Tav. 1i lo sversamento dei materiali sarà realizzato interamente in ambiente sommerso a partire dall isobata -0,5 metri (ad eccezione del Sito n.1 Ved. Cap. 2) e sino ad una profondità massima variabile pari a -1,3 metri nel Sito n.3, -3,0 metri nel Sito n. 2 e -4,2 metri nel Sito n.1. Lo sversamento del materiale verrà eseguito per mezzo di un motopontone (ad eccezione del Sito n.1 dove si opererà anche via terra) ed in maniera tale da garantire uno spandimento a spessore omogeneo per tutta l estensione delle aree individuate in Tav. 1i. Lo spessore di materiale sversato (Ved. Sezioni stato modificato di Tav. 1i), sarà limitato e pari a circa 0,2-0,3 metri nei Siti n.1 e 2, mentre nel Sito n.3 lo spessore massimo sarà pari a circa 0,4 metri. In tal modo si garantirà l adattamento degli organismi, eventualmente presenti sul fondale, al nuovo profilo di spiaggia sommersa, consentendo loro di attraversare verticalmente la coltre sabbiosa che via via si deposita. Soltanto per il Sito n.1 e per la porzione di materiale sversato via terra si avrà uno spessore del riporto pari a circa 0,6-0,7 metri, che tuttavia in breve tempo sarà distribuito dal mare lungo l intero profilo si spiaggia sommersa. L intervento in progetto ha lo scopo principale di ripristinare i profili di spiaggia erosi in seguito agli eventi meteomarini avvenuti nell ultima stagione invernale. Si prevede, quindi, il versamento di materiale nella sola porzione di spiaggia sommersa (ad eccezione del Sito n.1 dove si prevede di versare da terra circa 8mc/ml di sedimento) con lo scopo di diminuire la profondità del fondale e contribuire ad attenuare l energia del moto ondoso che giunge a costa. Il materiale, una volta sversato, sarà soggetto all azione del moto ondoso in grado di distribuirlo per l intera porzione attiva della spiaggia secondo la dinamica del mare (sia in direzione longitudinale che perpendicolare a costa), pertanto, nel periodo estivo, i sedimenti potranno giungere nella spiaggia emersa favorendone un avanzamento della linea di riva. Tuttavia soltanto nel Sito n. 3 e nella porzione settentrionale del Sito n. 2 (in corrispondenza delle Sezioni 2A e 2B) si potrà osservare un limitato avanzamento della linea di riva, mentre nel Sito n. 1 e nella porzione meridionale del Sito n. 2 (in corrispondenza della Sezione 2C), data l accentuata pendenza del profilo di spiaggia e l elevata profondità del fondale, i sedimenti sversati difficilmente riusciranno a ricostituire la spiaggia emersa (essa risulta quasi totalmente assente), ma garantiranno una parziale ricostituzione del profilo sommerso della stessa. In tali Pag. 6

8 aree ed in particolar modo nel Sito n.1 al fine di ottenere un cospicuo avanzamento della spiaggia emersa, a parere dello scrivente, sono necessari interventi strutturali (ripascimento con materiali più grossolani eventualmente reperibili alla foce del F. Aso). PUNTO 4 Allo scopo di definire la quantità di sedimento da scavare dalla darsena attrezzata, utile al ripristino delle quote operative della stessa, in data 12 marzo 2014 è stato eseguito un nuovo rilievo batimetrico, la cui planimetria è riportata, in scala 1:1.000, nella Tav. 1i. Da tale rilievo è stato possibile valutare che il materiale da scavare sino all isobata -2 metri dal livello medio del mare è pari a circa 9.500,00 mc (9.486,24 mc per la precisione). Come già previsto, attualmente, in seguito agli eventi di piena del F. Aso ed alle mareggiate avvenute nei mesi invernali, il materiale, all interno della darsena, risulta superiore rispetto a quello rilevato nel mese di maggio 2013 (risultato pari a 7.600,00 mc). Inoltre il quantitativo in eccesso è, quasi totalmente, posizionato nello spigolo N-E della darsena dove è presente un area di secca totalmente emersa (Ved. Planimetria Sito Prelievo di Tav. 1i). Pertanto come richiesto dalla Regione Marche (P. F. Valutazioni ed autorizzazioni ambientali) nonché dall ARPAM Dip. Prov.le di Fermo è stata eseguita una nuova caratterizzazione fisica del materiale in eccesso rispetto al maggio 2013 su un campione di sedimento prelevato nell area di secca. Il campione è stato prelevato il giorno 25 marzo 2014, come risulta dal verbale ARPAM n /VP/02 (Rif. Prot /04/2014 ARPAM DDFM P), e dall analisi dei parametri fisici ne è risultato un contenuto prevalentemente sabbioso: 0,6% GHIAIA - 94,8% SABBIA 4,6% PELITE Tale materiale è quindi idoneo allo sversamento nei tre siti previsti in progetto. Pag. 7

9 PUNTO 5 Nell Allegato A, in via del tutto schematica, è stata suddivisa la zona di prelievo in n.32 aree di carico, contenenti, ognuna, circa 250 mc di materiale (equivalente circa alla portata massima di un motopontone). Le aree di carico sono state numerate secondo l ordine di scavo da parte del motopontone, che logicamente procederà da sud verso nord, in accordo con le necessità operative legate alla profondità minima del fondale. In un secondo livello sono state individuate quattro aree sulla base delle diverse caratteristiche granulometriche dei sedimenti oggetto di scavo, come risultato dalle caratterizzazioni fisiche eseguite dall ARPAM: A: Zona di secca Prevalenza Sabbia B: Zona sommersa: Prevalenza Sabbia C: Zona sommersa: Elevata Pelite D: Zona Sommersa: Moderata Pelite Quindi, dallo schema dell All. A, si può stabilire che le aree a maggior contenuto di pelite sono le n e 14 (in parte), mentre le n presentano concentrazioni pelitiche sempre inferiori. Pertanto in fase di carico e sversamento, si presterà attenzione a non riportare il materiale derivante da queste aree in un unico sito, ed in particolare si opererà nel seguente modo: il carico delle aree n sarà destinato al Sito n.1 e sversato in prossimità dei varchi esistenti fra le scogliere distaccate in modo tale che la frazione pelitica possa in poco tempo defluire verso il largo sotto l azione del moto ondoso; il carico delle aree n sarà destinato al Sito n.2 e sversato in prossimità del varco presente nell estrema porzione meridionale del sito (Ved Tav. 1i); il carico delle aree n (a bassi contenuti di pelite) sarà destinato al Sito n.3 e sversato, al termine delle operazioni in quest area, in prossimità dei sue varchi esistenti fra le scogliere distaccate. Pag. 8

10 4 DOCUMENTAZIONE RICHIESTA DALL ARPAM (Dip. Prov.le di Fermo) Con riferimento alla documentazione trasmessa dall ARPAM Dip. Prov.le di Fermo (Rif. Prot. N /02/2014 ARPAM DDFM P) di seguito vengono forniti i chiarimenti richiesti suddivisi per le singole matrici ambientali. MATRICE ARIA Per l analisi della qualità dell aria della zona costiera in cui ricade il presente progetto sono stati utilizzati i dati della Rete Regionale di Rilevamento della Qualità dell Aria (RRQA) gestita dall ARPAM, relativi al periodo , riassunti all interno del RSA Marche Focus 2010 (Aggiornamento del terzo rapporto sullo stato dell ambiente). L area in esame è ascrivibile come una zona non intensamente urbanizzata con la presenza di due strade a traffico intenso (Strada Statale n.16 Adriatica e l Autostrada A14), mentre non sono presenti, nelle immediate vicinanze, zone industriali di rilevante interesse dal punto di vista ambientale. Pertanto, in relazione ai dati riassunti nel RSA Marche Focus 2010, al fine di ottenere una situazione rappresentativa della qualità dell aria del Comune di Pedaso si possono prendere in considerazione i dati delle stazioni fondo rurale (zona costiera) e traffico urbano (area urbana). Di seguito si riassumono i risultati: Polveri totali sospese (PM 10 ): il valore di PM 10 ha avuto superamenti del valore limite giornaliero sia per il fondo rurale (zona costiera 7 superamenti) che per il traffico urbano (area urbana 125 superamenti), quest ultima, negli anni 2007 e 2008, anche oltre il limite massimo di volte consentito (35 volte/anno). Mentre, per entrambe le zone non è stato superato il valore limite medio annuale pari a 40 μg/m³. Numero superamenti e media annuale PM 10, periodo (Fonte: ARPAM) Pag. 9

11 Polveri totali sospese (PM 2,5 ): nel periodo considerato ( ) per la zona fondo rurale (area costiera) non sono stati registrati superamenti del valore limite medio annuale pari a 25 μg/m³. Non sono presenti stazioni per le zone a traffico urbano (area urbana), tuttavia è possibile annotare che per le zone a traffico urbano (centro città) sono stati registrati superamenti al valore limite medio annuale solo per gli anno 2007 e PM 2,5 valore medio annuo, periodo (Fonte: ARPAM) Biossido di azoto (NO 2 ): sono stati registrati valori medi annui superiori al valore limite più il margine di tolleranza pari a 44 μg/m³ solo per le zone a traffico urbano (area urbana) negli anni 2008 e NO 2 valore medio annuo, periodo (Fonte: ARPAM) Ozono (O 3 ): per le aree di fondo rurale (zona costiera) sono stati registrati superamenti del valore limite di 120 μg/m³ anche oltre il limite massimo di 25 superamenti in media su tre anni Pag. 10

12 O 3 numero di superamenti del valore limite di 120 μg/m³, periodo (Fonte: ARPAM) La maggior parte delle attività si svilupperanno a mare in ambiente sommerso, pertanto non vi sarà alcun tipo di emissioni in atmosfera al di fuori dei gas di scarico del motopontone, il materiale di sversamento sarà difatti umido. Tuttavia in difformità al precedente progetto, come descritto nel Capitolo 2, circa 1.200,00 mc di materiale sarà scavato e trasportato al Sito n. 1 via terra, per mezzo di un escavatore idraulico e un camion. Anche in questa fase lavorativa le uniche emissioni in atmosfera sono costituite dai gas di scarico dei mezzi in lavoro e per evitare la produzione di polveri durante la fase di trasporto del materiale si provvederà a bagnare e mantenere umido il tragitto (Fig. 1 Cap. 2) percorso dai mezzi. MATRICE ACQUE Il lavori, per quanto possibile (condizione meteo-marine e festività) e salvo richieste di deroghe, saranno eseguiti entro l inizio della stagione balneare. Come già dichiarato nel precedente Studio Preliminare Ambientale, l area in esame non presenta una rilevante biodiversità delle biocenosi sommerse, ne tanto meno esistono biotopi di valore naturalistico-ambientale. Gli unici organismi eventualmente presenti sono specie scavatrici ben adattate a vivere in ambienti abbastanza stressati soggetti anche a rilevanti e repentini cambiamenti periodici (variazioni di fondale in seguito a mareggiate e/o trasporto solido lungo costa). Pertanto al fine di garantire l adattamento degli organismi, eventualmente presenti sul fondale, al nuovo profilo di spiaggia sommersa, lo sversamento del materiale verrà eseguito in maniera tale da garantire uno spandimento a spessore omogeneo per tutta l estensione delle aree individuate in Tav. 1i, consentendo loro di attraversare verticalmente la coltre sabbiosa che via via si deposita. Lo spessore di materiale sversato, come si evince dalle sezioni di Tav. 1i, sarà Pag. 11

13 limitato e pari a circa 0,2-0,3 metri nei Siti n.1 e 2, mentre nel Sito n.3 lo spessore massimo sarà pari a circa 0,4 metri. Soltanto per il Sito n.1 e per la porzione di materiale sversato via terra si avrà uno spessore del riporto pari a circa 0,6-0,7 metri, che tuttavia in breve tempo sarà distribuito dal mare lungo l intero profilo si spiaggia sommersa. MATRICE SUOLO/SOTTOSUOLO Per le osservazioni effettuate in merito alla componente suolo e sottosuolo si rimanda ai Punti 3 e 4 del Capitolo 3 della presente relazione. Campofilone, Aprile 2014 Dr. Geol. Alessio Acciarri Dr. Geol. Giuseppe Capponi Pag. 12

14 N Qr Qr D A i C B B B SEZ A SEZ SEZ 4 SEZ ALLEGATO A PLANIMETRIA SCHEMATICA DELLE OPERAZIONI DI DRAGAGGIO Scala 1:500 LEGENDA A Zona di secca - Prevalenza Sabbia C Zona sommersa - Elevata Pelite 3 Ubicazione campioni (maggio 2013) Aree di carico 1 B Zona sommersa - Prevalenza Sabbia D Zona sommersa - Moderata Pelite i Ubicazione campione integrativo (ognuna contiene ca. 250mc di materiale da scavare)

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