Indice. Unità 1 I viventi e la cellula, 2. Unità 2 La cellula si divide, gli organismi si riproducono, 18. Unità 3 La classificazione dei viventi, 32

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1 Indice Com è fatto Nautilus VII Unità 1 I viventi e la cellula, 2 1 Che cos è la vita, 3 2 I viventi hanno bisogno di materia e energia, 4 3 I viventi sono costituiti di cellule, 5 4 La cellula più semplice: la cellula procariote, 6 5 Cellule più complesse: la cellula eucariote, 7 Per saperne di più La composizione della cellula, 7 6 Due tipi di cellula: cellula animale e cellula vegetale, 8 Scienza e storia L invenzione del microscopio, 10 7 Le funzioni della cellula, 12 LAB Osserviamo le cellule animali, 13 LAB Osserviamo le cellule vegetali, 13 Costruisci il tuo ripasso, 14 Verifica, 15 Unità 2 La cellula si divide, gli organismi si riproducono, 18 1 Il ciclo cellulare, 19 2 I cromosomi, 20 3 La mitosi, 21 LAB Osserviamo la mitosi, 22 4 Gli organismi si riproducono in due modi, 23 5 Come si formano i gameti: la meiosi, 25 6 Fecondazione e sviluppo, 26 Costruisci il tuo ripasso, 28 Verifica, 29 Unità 3 La classificazione dei viventi, 32 1 Che cosa significa classificare, 33 2 Il concetto di specie da Linneo a oggi, 34 3 Dalla specie al regno, 36 4 I 5 regni dei viventi, 38 Per saperne di più Al di fuori di ogni regno. I virus, 39 5 Gli organismi evolvono, 40 6 Che cos è la biodiversità, 41 Costruisci il tuo ripasso, 42 Verifica, 43 Indice III LA VITA

2 Unità 4 I regni delle Monere, dei Protisti e dei Funghi, 46 1 Il regno Monere: batteri e cianobatteri, 47 Per saperne di più Batteri utili e batteri nocivi, 49 2 Il regno Protisti, 50 LAB Osserviamo i protozoi, 51 3 Protisti particolari: le alghe pluricellulari, 52 4 Il regno Funghi, 53 Per saperne di più Funghi utili e funghi nocivi, 54 5 Una società ben riuscita: i licheni, 55 Costruisci il tuo ripasso, 56 Verifica, 57 Unità 5 Il regno delle Piante, 59 1 Piante che hanno bisogno di acqua per riprodursi, 60 2 Una conquista importante: il seme, 62 3 Le piante più complesse, 64 Per saperne di più La riproduzione asessuale nelle piante, 65 4 Il fiore delle angiosperme, 66 5 Il seme e il frutto delle angiosperme, 68 LAB Osserviamo la germinazione, 68 6 La foglia, 70 7 Il fusto, 72 8 La radice, 74 Costruisci il tuo ripasso, 75 Verifica, 76 IV Indice Unità 6 Il regno degli Animali: gli invertebrati, 79 1 Le caratteristiche degli animali, 80 2 I poriferi, 82 3 I celenterati, 83 4 I vermi non segmentati, 84 Scienza e salute Un ospite indesiderato: la tenia, 85 5 I vermi segmentati: gli anellidi, 86 6 I molluschi, 87 7 Gli artropodi: i dominatori della Terra, 89 8 Crostacei, miriapodi e chilopodi, 90 9 Gli aracnidi, Gli insetti: un grande successo evolutivo, 92 Scienza e salute Rapporti difficili con gli insetti, Gli echinodermi, 95 Costruisci il tuo ripasso, 96 Verifica, 97

3 Unità 7 Il regno degli Animali: i vertebrati, I vertebrati sono un phylum?, Chi sono i vertebrati?, I dominatori del mare: i pesci, 104 Per saperne di più I ciclostomi, A cavallo tra terra e acqua: gli anfibi, I conquistatori delle terre emerse: i rettili, 108 Per saperne di più I serpenti, I dominatori dell aria: gli uccelli, I mammiferi, 112 Scienza e salute Il veleno dei serpenti, 114 Scienza e ambiente Animali in pericolo, 115 Costruisci il tuo ripasso, 116 Verifica, 117 Unità 8 Il comportamento e la vita sociale degli animali, La comunicazione tra gli animali, 122 Per saperne di più Gli insetti sociali, Vantaggi e problemi della vita sociale, La cura dei piccoli, Comportamenti innati e comportamenti appresi, Comportamenti ritmici, 132 Costruisci il tuo ripasso, 134 Verifica, 135 Unità 9 Che cos è l ambiente, Il sistema Terra, Sistemi chiusi e sistemi aperti, La base di ogni ambiente terrestre: il suolo, La composizione del suolo, 142 LAB Misurare l acqua presente nel suolo, 144 LAB Le radici consolidano il terreno, 144 Scienza e ambiente Il suolo: una risorsa per l uomo, L inquinamento, L incremento demografico, La difesa dell ambiente, Le aree protette, 150 Costruisci il tuo ripasso, 152 Verifica, 153 Indice V LA VITA

4 Unità 10 Gli ecosistemi, Che cos è un ecosistema, La materia circola nell ecosistema, I cicli biogeochimici, L energia attraversa l ecosistema, La piramide ecologica, 162 Scienza e ambiente Le piramidi si rovesciano, Nicchie ecologiche e competizione, I rapporti tra individui di specie diverse, 166 Per saperne di più Il mimetismo, 169 Costruisci il tuo ripasso, 170 Verifica, 171 Unità 11 Gli ambienti terrestri, Climi e biomi, La foresta pluviale, La macchia mediterranea, La foresta temperata, La foresta di conifere, 179 Per saperne di più I principali ambienti naturali italiani, La savana, La prateria, La tundra e l ambiente polare, I deserti, 185 Costruisci il tuo ripasso, 186 Verifica, 187 Unità 12 Gli ecosistemi acquatici, L ecosistema fiume, Le zone umide, Le paludi costiere, 194 Scienza e ambiente La conservazione delle zone umide, 195 Scienza e ambiente L inquinamento dei corsi d acqua, Il mare: l ambiente fisico, Le zone del mare, L ambiente costiero, Le comunità biologiche nel mare, 202 Scienza e ambiente L uomo e il mare: un rapporto difficile, La catena alimentare del mare, 206 Costruisci il tuo ripasso, 207 Verifica, 209 Indice analitico 213 VI Indice

5 10 Gli ecosistemi LO SO GIÀ?... Le caratteristiche generali dei cinque regni dei viventi I concetti di geosistema e biosistema e le relative sfere La differenza tra un sistema chiuso ed aperto L importanza del suolo negli ecosistemi Scegli il completamento corretto Nel caso di avvelenamento di un fiume da parte delle attività umane: A l inquinamento coinvolgerà solo il biosistema B l inquinamento coinvolgerà solo il geosistema C l inquinamento coinvolgerà sia il biosistema sia il geosistema D l inquinamento rimarrà circoscritto al punto in cui si è verificato Un sistema chiuso è un sistema in cui: A non entra e non esce nulla B entra energia ma non materia C entra materia ma non energia D entrano sia materia sia energia Quali tra i seguenti tipi di suolo resterà più a lungo in equilibrio con l ambiente di cui fa parte? A Un suolo molto ricco di argilla, che trattiene molta acqua B Un suolo molto ricco di sabbia e ghiaia, con molta aria C Un suolo ricco di humus, con una buona copertura vegetale D Un suolo roccioso, agli inizi della sua formazione

6 1 i specie gruppo sistematico che comprende individui simili tra loro, in grado di riprodursi di generazione in generazione. Che cos è un ecosistema In un ambiente naturale come un bosco, un prato, una palude, un fiume o una costa marina, si possono sempre distinguere due componenti: l ambiente fisico e la comunità vivente [1]. delle po ppopolazioni p lazioni che convivono in un determinato ambiente fisico po L insieme costi tituisce i una comunità biologica o biocenosi. costituisce L insieme di L i insieme L i di un determinato dettermiinato t ambiente fisico ((biotopo) biotopo)) con la la comunità biologica ((biocenosi) biocenosi) bi i)) che h llo abita bi costitui costituisce i isce un ecosistema. i L ambiente fisico o biotòpo è la componente non vivente. Comprende le caratteristiche del suolo, dell acqua e dell aria, le condizioni di illuminazione e le caratteristiche climatiche (come la temperatura, l umidità, le precipitazioni). La comunità vivente o biocenosi è costituita da tutti gli organismi (animali, piante, funghi ecc.) che abitano in un determinato ambiente fisico. Gli individui della stessa specie che convivono in stretto rapporto, in un determinato biotopo, formano una popolazione. p p le comunità di organismi (BIOCENOSI) l ambiente fisico (BIOTOPO) formano un ECOSISTEMA Unità 10 ] Gli ecosistemi

7 L ecologiag è la scienza che studia gli ecosistemi, cioè le relazioni e gli scambi che si instaurano tra gli esseri viventi e tra questi e l ambiente dove abitano [2]. 2 Un bosco è un ecosistema, formato da popolazioni di esseri viventi (la popolazione degli aceri si accompagna a quella degli scoiattoli rossi, delle ghiandaie, degli insetti xilofagi, dei funghi porcini, delle varie specie di batteri ecc.) che nel complesso formano la comunità biologica; la loro esistenza dipende però dal tipo di terreno, dalla presenza di acqua, dall umidità dell aria, dalla luce, dal clima, cioè dal biotòpo. Ogni organismo, in un ecosistema, occupa un luogo fisico che viene chiamato habitat e che rappresenta in un certo senso il suo indirizzo [3]. Sulla Terra esistono moltissimi ecosistemi diversi, che in genere non hanno confini netti tra loro, ma sfumano gli uni negli altri, attraverso ambienti di passaggio, in cui le caratteristiche degli ecosistemi vicini si mescolano. L insieme di tutti tutti gli ecosistemi presenti sulla Terra, è la biosfera. xilofago dal greco xilon, legno, significa mangiatori di legno. Spiega la differenza tra una comunità vivente e una popolazione. Descrivi che cos è un ecosistema e indica se le sue componenti sono indipendenti o in relazione tra loro. Che cos è l habitat di un determinato organismo nell ambito di un ecosistema? Spiegalo con parole tue. i 3 crociere talpa funghi L habitat del crociere sono gli alberi di conifere nelle zone alpine L habitat della talpa si trova sotto la superficie dei prati, dove vive in tane sotterranee Il sottobosco è invece l habitat dei funghi porcini o delle fragole selvatiche Unità 10 Gli ecosistemi 157 LA VITA

8 UN ESEMPIO DI RETE ALIMENTARE 2 La materia circola nell ecosistema Consideriamo uno stagno. Le piante che si trovano sulle rive e nell acqua sono organismi autotrofi: assorbono sali minerali e acqua dal terreno e anidride carbonica (CO 2 ) dall aria e, attraverso la fotosintesi clorofilliana, utilizzano l energia del Sole per fabbricare le sostanze organiche necessarie per nutrirsi, accrescersi e mantenersi in vita. Vi sono poi animali che si cibano di piante, come alcuni insetti, e altri come le rane che si cibano di insetti e infine organismi come funghi, protozoi e batteri che si nutrono dei resti di piante e animali, decomponendoli [4]. Dunque la materia di cui sono costituiti gli esseri viventi circola continuamente nell ecosistema: passa dalle piante agli animali ai decompositori, ritorna al terreno e poi alle piante, che l assorbono con le loro radici, passa di nuovo agli animali, ai decompositori e così via. Questo scambio continuo di materiali tra organismi e ambiente e viceversa versa si chiama ciclo della materia. Le catene alimentari Dunque, tutti gli organismi di un ecosistema sono legati tra loro da relazioni di tipo alimentare. Il passaggio di sostanze nutritive dalle piante, agli animali e ai decompositori è detto catena alimentare (o catena trofica). ) Gli animali si nutrono di cibo già pronto, fornito dalle piante o da altri animali e sono perciò i consumatori. CONSUMATORI 4 animali RESTI E RIFIUTI PRODUTTORI RESTI E RIFIUTI DECOMPOSITORI assorbono sali minerali e acqua e compiono la fotosintesi clorofilliana RESTI E RIFIUTI I vegetali sono i produttori di un ecosistema, perché producono sostanze organiche con la fotosintesi. Gli organismi che si cibano dei resti che tutti gli esseri viventi lasciano dopo la loro morte, e restituiscono all ambiente le sostanze di cui erano composti, sono i decompositori. 158 Unità 10 Gli ecosistemi

9 All interno di un ecosistema il primo anello della catena alimentare (o primo livello trofico) inizia sempre con i produttori, cioè le piante, che utilizzano per il loro metabolismo soltanto materiali provenienti dall ambiente inorganico. Le sostanze organiche che essi fabbricano passano poi ai successivi anelli della catena alimentare, rappresentati dai consumatori [5]. A seconda della loro posizione nella catena, si distinguono vari tipi di consumatori. La catena alimentare è uno schema semplificato: nella realtà i rapporti alimentari in un ecosistema non sono così semplici, perché spesso le catene alimentari si intersecano tra di loro, formando un intreccio detto rete alimentare [6]. Descrivi il ciclo della materia in un ecosistema e spiega come avviene il passaggio tra i vari anelli della catena alimentare. Che ruolo svolgono i decompositori nella catena alimentare? In un ecosistema, più che di catena alimentare si dovrebbe parlare di rete alimentare. Sei d accordo con questa affermazione? Motiva la tua risposta. 5 CATENA ALIMENTARE I decompositori sono l ultimo anello della catena; essi restituiscono all ambiente la materia decomposta e permettono al ciclo della materia di ricominciare. I produttori sono gli organismi autotrofi (primo anello della catena alimentare o primo livello trofico). I consumatori di 1 ordine (secondo anello della catena alimentare o secondo livello trofico) sono gli erbivori, che si nutrono dei produttori. I consumatori di 2 ordine (terzo anello della catena alimentare o terzo livello trofico) sono i carnivori che si nutrono di erbivori. I consumatori di 3 ordine (quarto anello della catena alimentare o quarto livello trofico) o di ordine superiore sono i carnivori che si nutrono di altri carnivori. 6 RETE ALIMENTARE Unità 10 Gli ecosistemi 159 LA VITA

10 Sai dire quali processi restituiscono la CO 2 all atmosfera? Elencali brevemente. Che azione svolgono i batteri denitrificanti? Spiegalo con parole tue. Le piante possono assorbire direttamente l azoto dell atmosfera. Condividi questa affermazione? Motiva la tua risposta. 3 I cicli biogeochimici Gli ecologi hanno individuato i percorsi che in natura compiono i principali elementi chimici che compongono la materia vivente. Tali percorsi, che sono a volte molto complessi, vengono indicati come cicli biogeochimici, proprio perché avvengono tra gli esseri viventi (bio) e le componenti non viventi dell ambiente (geo, che sta per terra ). I principali sono il ciclo del carbonio [7], a cui si accompagna parallelamente quello dell ossigeno, e quello dell azoto [8]. Attraverso gli esseri viventi passa anche una parte del ciclo dell acqua. CICLO DEL CARBONIO Il carbonio contenuto nella CO 2 dell atmosfera viene assorbito dalle piante, che grazie alla fotosintesi lo incorporano in sostanze organiche utili alla pianta per ricavare energia per le proprie funzioni vitali. Queste, attraverso la catena alimentare, sono trasferite a tutti gli altri organismi. Il carbonio, sempre come CO 2, viene restituito all atmosfera in seguito ai processi di respirazione e di decomposizione. Anche una parte del carbonio intrappolato nei resti fossilizzati degli organismi viene immessa nell atmosfera, in seguito ai processi di combustione dei combustibili fossili (metano, petrolio e carbone) 7 IL CICLO DEL CARBONIO nutrizione respirazione decomposizione fotosintesi ANIDRIDE CARBONICA ATMOSFERICA combustione fossilizzazione L azoto è importante per gli esseri viventi perché è un costituente delle proteine. È molto abbondante nell atmosfera, ma animali e piante non sono in grado di utilizzarlo direttamente; è necessario l intervento di particolari batteri azotofissatori, presenti nel terreno e nelle radici di alcune piante (le leguminose), che lo trasformano in sali minerali (per esempio nitrati), che possono essere assorbiti dalle piante e utilizzati per fabbricare proteine. L azoto ritorna al terreno con i loro resti e i prodotti di rifiuto: questi sono decomposti da batteri e funghi, che trasformano in nitrati l azoto contenuto nelle proteine, e il ciclo ricomincia. Nel terreno sono presenti anche particolari batteri denitrificanti, capaci di decomporre i nitrati e di restituire l azoto all atmosfera. 8 batteri denitrificanti resti organici e prodotti di rifiuto decomposizione CICLO DELL AZOTO proteine animali AZOTO INORGANICO (nitrati) batteri azotofissatori AZOTO ATMOSFERICO 160 Unità 10 Gli ecosistemi

11 4 L energia attraversa l ecosistema Da un anello lo all altro altro della la catena alimentare, oltre al ciclo della materia, si verifica un continuo nuo flusso di energia, il cui motore ore è il Sole. Della grande quantità di energia solare che investe il nostro pianeta, la maggior parte viene riflessa e dispersa: solo l 1% dell energia del Sole è perciò a disposizione degli organismi autotrofi per la fotosintesi [9]. A ogni passaggio da un anello all altro della catena alimentare, avviene però una consistente perdita di energia: infatti, si stima che solo 1/10 dell energia di un certo livello della catena alimentare venga trasferito al successivo. Gran parte dell energia viene infatti utilizzata dagli organismi di ogni anello per la crescita e il mantenimento delle funzioni vitali, nel corso delle quali viene liberato calore che si disperde nell ambiente e non è più riutilizzabile [10]. Perché a ogni passaggio della catena alimentare c è una perdita di energia? Dove viene dispersa? Qual è la fonte di energia che alimenta gli ecosistemi? E quale parte dell energia prodotta può essere utilizzata nell ecosistema? luce riflessa 20% calore 20% luce trasmessa 10% evaporazione 49% fotosintesi clorofilliana 1% LUCE INCIDENTE 100% 9 energia utilizzata dal trifoglio produttori energia utilizzata dalla larva consumatore di 1 ordine energia utilizzata dalla lucertola consumatore di 2 ordine energia utilizzata dall aquila IL FLUSSO DELL ENERGIA consumatore di 3 ordine 10 energia dispersa come calore decompositori Unità 10 Gli ecosistemi 161 LA VITA

12 5 La piramide ecologica Uno schema efficace e per rappresentare i diversi anelli li di una catena alimentare a e è la piramide ecologica. Prendiamo in considerazione per esempio l ecosistema di un prato [11]. Ogni organismo assorbe solo una parte di ciò che mangia, ed espelle con gli escrementi le sostanze che non utilizza: perciò la massa totale degli individui (biomassa) di ogni livello trofico è sempre molto maggiore di quella degli individui del livello successivo. Se potessimo pesare tutti i produttori (per esempio tutte le erbe del prato), scopriremmo che la loro biomassa supera di gran lunga la biomassa dei consumatori di primo ordine (insetti e lumache); questi, a loro volta, sono in quantità molto maggiore dei consumatori di secondo ordine (insettivori) e così via. 1 livello trofico 2 livello trofico 3 livello trofico 4 livello trofico 11 Gli uccelli rapaci, che si nutrono di insettivori, sono al quarto livello trofico (consumatori di terzo ordine). Gli insettivori, come i ricci e i toporagni, che mangiano gli insetti (ma anche vermi e lumache), costituiscono il terzo livello trofico (consumatori di secondo ordine). Tra le erbe vivono numerosissimi insetti e lumache, che delle erbe si nutrono e rappresentano il secondo livello trofico (consumatori di 1 ordine). Il prato è caratterizzato da popolazioni di erbe più o meno alte, che rappresentano il primo livello trofico (produttori). Spiega perché la biomassa di un livello trofico è sempre minore di quella del livello trofico successivo. In un ecosistema forestale sono state valutate le seguenti biomasse: alberi ed erbe = 3500 kg; insetti ed erbivori = 110 kg; carnivori e predatori = 129 kg. Secondo te può essere un sistema in equilibrio ecologico? Motiva la tua risposta. Descrivi il significato della rappresentazione chiamata piramide ecologica. I gradini della piramide i ecologica rappresentano in modo proporzionale la biomassa di ciascun livello trofico. È evidente che i consumatori che si trovano ai vertici della piramide saranno sempre molto meno numerosi di quelli dei gradini sottostanti. È in questo modo che può mantenersi nell ecosistema un equilibrio ecologico. È stato calcolato, per esempio, che in un ecosistema, 100 kg di alberi ed erbe possono nutrire una biomassa di 10 kg di erbivori, la quale a sua volta può sostentare una biomassa di solo 1 kg di carnivori. La piramide ecologica ci dà anche un altra importante informazione: ci spiega perché gli animali oggi più in pericolo di estinzione (come la lontra, la foca monaca, la tigre ecc.) sono proprio i predatori che occupano il vertice della piramide. Infatti, riferendoci all esempio precedente, se nell ecosistema del prato, le erbe si riducessero molto (a causa di una prolungata siccità o di un incendio), questo causerebbe la riduzione della biomassa degli erbivori, che avrebbero a disposizione meno cibo. Di conseguenza, si ridurrebbero i carnivori, ma sarebbero i predatori di ordine più elevato a essere più danneggiati, in quanto sono già meno numerosi rispetto agli organismi degli altri livelli trofici. Ogni piccola riduzione nei livelli inferiori si ripercuote amplificata al livello superiore. 162 Unità 10 Gli ecosistemi

13 Le piramidi si rovesciano Scienza e... ambiente La piramide ecologica spiega il fenomeno del progressivo accumulo delle sostanze tossiche non degradabili come il DDT o i metalli pesanti, man mano che si sale nella catena alimentare. Il fenomeno, detto bioaccumulo o magnificazione biologica, è particolarmente rilevante per il DDT (che è la sigla di Dicloro- Difenil Tricloroetano), una sostanza chimica sintetizzata nel 1874 e che, intorno al 1940, si scoprì avere una potentissima azione insetticida. Per questo motivo, nel periodo della seconda guerra mondiale, il DDT venne usato in quantità massicce per eliminare le zanzare anofele, che trasmettevano la malaria, salvando così l uomo dalla malattia. Fu anche utilizzato per sterminare gli insetti nocivi alle coltivazioni. Il DDT ha però un grosso difetto: non si degrada e rimane a lungo nell ambiente, accumulandosi sempre più man mano che passa da un anello all altro delle catene alimentari. Poiché, passando da un livello trofico al successivo, la biomassa diminuisce, ne risulta che la concentrazione del DDT aumenta progressivamente, anche fino a dieci volte per ogni livello, fino a raggiungere concentrazioni ampiamente tossiche nei carnivori al vertice della piramide. È chiaro che, più la catena è lunga, maggiori sono le concentrazioni di veleno che si raggiungono negli anelli terminali. Oltre che essere letale per gli insetti, il DDT è molto nocivo anche per i vertebrati. Per esempio, quando è presente in elevate concentrazioni nel corpo degli uccelli, ostacola l assimilazione del calcio, che serve per formare il guscio delle uova; certi uccelli che si nutrono di pesci (come i cormorani) depongono uova con il guscio troppo sottile, che si rompono durante la cova, uccidendo i piccoli. Non dimentichiamo che l uomo è, in molti casi, il consumatore finale di numerose catene alimentari ed è quindi minacciato direttamente dall accumulo di sostanze tossiche. Già fin dal 1950 ci si rese conto che il DDT si accumulava nelle catene alimentari e che il rischio nell uso di questa sostanza era stato sottovalutato; negli anni Settanta l uso di questo insetticida cominciò a essere proibito un po in tutto il mondo e, anche in Italia è vietato dal Tuttavia il DDT è ormai irrimediabilmente presente nell ambiente (è stato trovato persino nei tessuti adiposi dei pinguini dell Antartide!), e ancora oggi, se uno di noi potesse analizzare i propri tessuti adiposi, quasi certamente ve lo troverebbe. Il DDT non è l unica sostanza che si accumula passando da un livello trofico al successivo: allo stesso modo si comportano per esempio i metalli pesanti, primo fra tutti il mercurio, che ha causato avvelenamenti di massa in popolazioni umane che si nutrono soprattutto di pesce. I cormorani sono uccelli che si nutrono di pesce e si trovano allo stesso livello trofico dell uomo, al vertice della piramide ecologica; perciò sono minacciati dall accumulo di DDT e metalli pesanti. sardine tonni uomo ACCUMULO CRESCENTE DI SOSTANZE TOSSICHE alghe Unità 10 Gli ecosistemi 163 LA VITA

14 6 Nicchie ecologiche e competizione In un ecosistema ogni specie occupa un determinato habitat; nello stesso tempo intrattiene relazioni con gli altri organismi della comunità, che dipendono dai comportamenti e dalle abitudini di vita, e soprattutto dalle abitudini alimentari e che definiscono il ruolo che l organismo gioca nell ecosistema. Si chiama nicchia ecologica il ruolo che una specie svolge in un ecosistema, che in pratica rappresenta quello che essa fa. assiolo Possiamo comprendere l importanza del fatto che ogni specie abbia una propria nicchia ecologica, se pensiamo che la convivenza di una moltitudine di esseri viventi in uno stesso ambiente porta inevitabilmente a una competizione per le risorse, come il cibo, l acqua, lo spazio, la luce (nel caso delle piante). Quanto più i diversi tipi di organismi si adattano, a sfruttare in modo differente le risorse dell ambiente, tanto minore sarà la competizione tra loro e tanto maggiore sarà la varietà di specie che un ecosistema può ospitare. Ci spieghiamo con un esempio [12]. Nel bosco, la civetta e l assiolo occupano la stessa nicchia ecologica. Tra di essi si scatena perciò una competizione per il cibo: la conseguenza è che una delle due specie, quella meno adatta alle condizioni ambientali, deve cambiare territorio. predatore caccia di notte le prede sono animali notturni: ricci, toporagni ecc. predatore caccia di notte le prede sono animali notturni: ricci, toporagni ecc. la civetta e l'assiolo hanno la STESSA NICCHIA ECOLOGICA non possono vivere nello stesso ecosistema 12 civetta Nello stesso ecosistema due specie diverse non possono occupare la stessa nicchia ecologica. Nello stesso ecosistema potrebbero invece convivere la civetta e la poiana perché occupano almeno in parte nicchie ecologiche diverse [13]. poiana predatore caccia di notte le prede sono animali notturni, ricci, toporagni ecc. predatore caccia di giorno le prede sono animali diurni: serpenti, uccelli, rane ecc. la civetta e la poiana hanno NICCHIE ECOLOGICHE DIVERSE possono convivere nello stesso ecosistema Unità 10 Gli ecosistemi

15 Un altro esempio, sempre nell ecosistema del bosco, è offerto da animali come la talpa, il merlo, il toporagno e il tasso, che sono ghiotti di lombrichi; grazie a un diverso modo di utilizzare questa risorsa alimentare, essi riescono a non competere e quindi a convivere nello stesso ambiente [14]. Cambiando ambiente, gli uccelli di palude, che si nutrono di organismi che vivono sui fondali fangosi, possiedono becchi dalla forma leggermente diversa, adatta a catturare prede differenti; pur convivendo nello stesso ecosistema, occupano perciò nicchie differenti e in questo modo non entrano in competizione [15]. 14 Il merlo estrae i lombrichi dai loro cunicoli, dopo averli individuati scostando le foglie con le zampe. Il tasso mette allo scoperto i lombrichi grattando il terreno con le sue potenti unghie. Il toporagno scova i lombrichi sotto la lettiera. ] Descrivi cosa si intende con l espressione nicchia ecologica. ] Due specie diverse che vivono nello stesso habitat entrano inevitabilmente in competizione tra loro. Sei d accordo con questa affermazione? Motiva la tua risposta. ] Spiega perché l adattamento del becco degli uccelli che vivono nei fondali fangosi permette loro di entrare poco in competizione. La talpa li cattura direttamente sottoterra. 15 avocetta Il becco corto del voltapietre è adatto a catturare soprattutto piccole chiocciole che vivono tra le pietre e la sabbia. voltapietre Il becco appiattito della spatola è adatto a setacciare il fondale alla ricerca di conchiglie, vermi e piccoli pesci. spatola Unità 10 ] Gli ecosistemi 165 LA VITA Il becco sottile e rivolto all insù dell avocetta è particolarmente adatto per catturare piccoli crostacei e larve di insetti che vivono immersi nel fango.

16 7 I rapporti tra individui di specie diverse All interno di un ecosistema esiste una fitta trama di rapporti tra gli organismi che in esso vivono e tra essi e l ambiente. Nell unità 8 ci siamo occupati delle relazioni che esistono tra individui della stessa specie (rapporti intraspecifici) come le lotte per le gerarchie, le cure parentali ecc. Esaminiamo adesso i rapporti interspecifici, cioè quelli che si possono instaurare tra organismi di specie diversa. Si tratta di rapporti di vario tipo, classificati a seconda che gli organismi coinvolti ne traggano vantaggio, svantaggio o rimangano del tutto indifferenti. La predazione Un semplice esempio di rapporto svantaggioso per una specie e vantaggioso per l altra è rappresentato dalla predazione. Si parla di predazione quando una specie (predatore) si nutre di un altra specie e (preda). I termini predatore e preda di norma si usano riferiti ad animali [16], ma in fondo tutti gli erbivori sono predatori di piante. La predazione è il meccanismo principale che mantiene costante il numero di individui che formano una popolazione in un ecosistema. Inoltre, poiché di norma sono più facilmente predati gli organismi più deboli (vecchi o malati), la predazione garantisce il miglioramento della specie. Il parassitismo Un altro esempio di rapporto svantaggioso per una specie e vantaggioso per l altra è il parassitismo. In questo caso una delle due specie (il parassita) vive e si nutre, o comunque trae vantaggio, a spese dell altra (l ospite) che però non viene ucciso immediatamente, ma sfruttato dal parassita per la sua stessa sopravvivenza. 16 camaleonte (predatore) insetto (preda) 166 Unità 10 Gli ecosistemi

17 In effetti, per il parassita, l ospite è una fonte di cibo sicura e perciò serve che rimanga in vita il più a lungo possibile: infatti, nel momento in cui l ospite muore, il parassita deve cercarsi un nuovo ospite. Alcuni organismi (come certe specie di ameba) possono sia vivere liberi e indipendenti sul terreno o nell acqua, sia vivere come parassiti di animali e dell uomo, causando loro malattie: si dice che questi organismi sono parassiti facoltativi, per distinguerli invece da quegli organismi che vivono esclusivamente da parassiti, come alcuni vermi intestinali (per esempio la tenia) o le pulci [17] e le zecche, che sono invece parassiti obbligati perché possono nutrirsi o riprodursi solo a spese dell ospite. Anche le piante sono coinvolte in rapporti di parassitismo, sia come ospiti (per esempio, gli afidi, detti anche pidocchi delle piante, sono parassiti che si nutrono della linfa) che come parassiti [18]. rostro con cui succhia il sangue La cuscuta e il vischio sono piante parassite: non compiono la fotosintesi e si nutrono a spese di altre piante ospiti pianta ospite pulce cuscuta Un tipo particolare di parassitismo è il parassitismo al nido. L esempio più noto è quello del cuculo. Il cuculo è un uccello che depone le proprie uova nel nido di un altro uccello, per esempio la cincia. L uccello ospite cova le uova del cuculo insieme alle proprie: le uova del cuculo, che hanno un periodo di incubazione più breve, si schiudono prima e i piccoli cuculi, appena nati, gettano giù dal nido le uova legittime dell ospite [19]. I piccoli famelici cuculi chiedono continuamente cibo al padrone del nido, il quale si fa in quattro per nutrirli. Dopo tre settimane i piccoli cuculi hanno accresciuto il proprio peso di 40 volte e sono in grado di abbandonare il nido dell ospite volando via. piccolo di cuculo genitore adottivo 19 Unità 10 Gli ecosistemi 167 LA VITA

18 Commensalismo Si parla di commensalismo quando nel rapporto tra due specie, una delle due risulta avvantaggiata vant aggigi ata e l altra l non viene in alcun modo danneggiata gi ata dalla presenza enza della la prima. La specie commensale, sebbene tragga vantaggio dallo stare insieme all altra, è anche capace di vivere indipendentemente; la specie che la ospita, invece, rimane completamente indifferente [20]. Un tipico esempio di commensalismo è rappresentato dagli avvoltoi e dagli sciacalli che si cibano degli avanzi dei grandi predatori, come leoni o ghepardi. Il leone è del tutto indifferente alla presenza degli avvoltoi, mentre per gli avvoltoi gli scarti del predatore sono una fonte di cibo abbondante e che non richiede alcun dispendio di energia. preda avvoltoi 20 simbiosi dal greco, significa vita insieme. i Simbiosi mutualistica Quando il rapporto tra due specie diverse che vivono nello stesso ambiente porta vantaggio gio a entrambe si parla di mutualismo o simbiosi mutualistica [21]. Esistono simbiosi di diverso grado. In alcuni casi i due organismi sono in grado anche di condurre vita autonoma, mentre in altri la simbiosi è così spinta che i due organismi non sono più in grado di vivere per conto proprio. Quando i due organismi che vivono in simbiosi non sono più in grado di vivere separatamente si parla invece di mutualismo obbligato [22]. Esempi di mutualismo obbligato sono i licheni, simbiosi strettissima tra alghe e funghi, e le micorrize, associazioni tra alcune specie di funghi e le radici delle piante che, grazie a essi, assorbono meglio le sostanze nutritive dal terreno. Spiega la differenza tra predazione e parassitismo. Un parassita ha interesse a mantenere in vita il proprio ospite il più a lungo possibile. Sei d accordo con questa affermazione? Motiva la tua risposta. Gli organismi parassiti appartengono tutti al regno animale? Commenta questa affermazione con alcuni esempi. Perché il cuculo è un parassita di nido? Descrivi, con esempi, le differenze, tra il commensalismo e la simbiosi mutualistica. È un esempio di mutualismo l associazione tra il paguro bernardo, un granchio con il guscio molle, e l attinia, un celenterato che vive sul fondo marino, dotata di tentacoli urticanti. I due animali potrebbero vivere separatamente, ma vivendo insieme il paguro si nutre dei residui di cibo dell attinia e viene protetto dai suoi tentacoli urticanti; in compenso l attinia, ancorata alla conchiglia in cui vive il paguro, viene portata in giro e ha così maggiori possibilità di procurarsi il cibo. 21 attinia paguro Un caso di mutualismo obbligato è quello delle termiti. Questi insetti possono nutrirsi di legno perché il loro intestino ospita protozoi e batteri che forniscono le sostanze necessarie per digerire la cellulosa. L alimentazione e la vita delle termiti sarebbe impossibile senza questi microrganismi i quali, a loro volta, si alimentano e vivono al riparo nell intestino delle termiti. 22 termiti 168 Unità 10 Gli ecosistemi

19 Il mimetismo Per saperne di più Il mimetismo è la capacità degli animali di assumere forme o colori simili ili all ambiente l ambiente in cui vivono oppure di assomigliare are ad animali pericolosi osi o sgradevoli. Si tratta di un comportamento strettamente collegato alla predazione. Alcuni animali, per nascondersi da possibili predatori hanno colori che imitano quelli dell ambiente oppure hanno la capacità di cambiare il proprio colore per adattarlo di volta in volta ai colori dell ambiente come fanno, per esempio, il camaleonte o gli insetti che imitano foglie e ramoscelli (mimetismo criptico) Alcuni organismi provvisti di sostanze tossiche e nauseanti o dotati di pungiglioni pericolosi, hanno invece spesso colori vivaci, che costituiscono un segnale di pericolo per i nemici (mimetismo mülleriano): per esempio, il colore rosso vivo di alcune rane velenose che vivono in Sudamerica, le strisce gialle e nere delle vespe e dei calabroni, gli anelli colorati del serpente corallo avvertono i predatori che quell animale è pericoloso e non è il caso di catturarlo. È noto anche il caso di alcuni animali innocui che si travestono da animali pericolosi per incutere timore agli eventuali aggressori (mimetismo batesiano): per esempio, alcune piccole e innocue mosche (sirfidi) hanno una colorazione a strisce gialle e nere sull addome, che imita l aspetto di un ape o di una vespa: i predatori, confusi dalla somiglianza con gli insetti pericolosi, saranno più esitanti nell attaccarle. Insomma, potremmo dire che, con il mimetismo, alcune specie di animali cercano di sembrare quello che non sono, per difendersi o per attaccare. MIMETISMO MÜLLERIANO serpente corallo MIMETISMO BATESIANO MIMETISMO CRIPTICO mosca sirfide cavalletta Vero o falso? V F Tutti gli animali, anche se sono velenosi, si mimetizzano sempre con l ambiente circostante per sfuggire ai predatori. V F In genere gli animali dai colori più brillanti sono ottime prede. V F Può capitare che specie innocue assumano la colorazione di specie velenose per sfuggire ai predatori. V F Il mimetismo batesiano fa assumere a un animale innocuo l aspetto di un altra specie più pericolosa e con capacità difensive molto maggiori. Unità 10 Gli ecosistemi 169 LA VITA

20 1 Che cos è un ecosistema L insieme delle caratteristiche fisico-chimiche e climatiche di un ambiente naturale è l ambiente fisico o... Una... è l insieme degli organismi della stessa... che vivono in uno stesso ambiente. Tutte le... che vivono nello stesso ambiente costituiscono una comunità biologica o... Il biotopo e la... che lo abita formano un... 2 La materia circola nell ecosistema In ogni ecosistema i vegetali sono i..., mentre gli animali sono i... Alla loro morte gli organismi vengono attaccati dai... e le sostanze di cui erano costituiti vengono restituite all ambiente. In ogni ecosistema esiste un... attraverso il quale le sostanze passano continuamente dagli organismi all ambiente. Il continuo passaggio di sostanze nutritive dai produttori ai consumatori di primo, secondo e terzo ordine costituisce una Più catene intrecciate tra loro formano una... A ogni anello della catena alimentare corrisponde un...: in base a quello che mangiano i consumatori si distinguono in consumatori di primo, secondo, ecc. ordine. I... sono il primo livello trofico di ogni ecosistema. Ogni catena alimentare si chiude sempre con gli organismi... I principali elementi che costituiscono la materia vivente compiono dei cicli, attraverso le reti alimentari e l ambiente fisico, detti... I principali sono quelli del..., dell ossigeno e dell... 3 L energia attraversa l ecosistema In ogni ecosistema esiste un continuo... di energia, il cui motore è il... A differenza di quanto accade nel ciclo della materia, a ogni passaggio della catena alimentare, parte dell energia viene nell ambiente e deve essere continuamente... dall esterno. 4 La piramide ecologica In ogni passaggio da un livello trofico al successivo, diminuisce la..., cioè la massa totale degli individui. La... dei vari livelli trofici si rappresenta con la piramide ecologica, che spiega anche perché gli ultimi anelli della catena (consumatori finali) abbiano la biomassa... 5 Nicchie ecologiche e competizione Ogni organismo occupa un determinato spazio fisico nell ecosistema, detto..., e una..., che rappresenta l insieme delle relazioni che esso stabilisce con gli altri organismi, in pratica il suo... Due organismi che occupano la stessa nicchia ecologica sono in... tra loro (per la luce, per il cibo, ecc.) 6 I rapporti tra individui di specie diverse Costruisci il tuo ripasso... Ogni specie entra in relazione con individui di specie diversa (rapporti...) attraverso una serie di rapporti che possono essere vantaggiosi, svantaggiosi o...: la..., svantaggiosa per la preda, vantaggiosa per il predatore, mantiene costante il numero di individui di una popolazione; il..., svantaggioso per l ospite, vantaggioso per il parassita; il..., vantaggioso per una specie, indifferente per l altra; la..., vantaggiosa per entrambe le specie. livello trofico popolazioni commensalismo biomassa catena alimentare biomassa parassitismo ecosistema minore ciclo della materia interspecifici popolazione carbonio dispersa produttori flusso cicli biogeochimici biocenòsi habitat indifferenti competizione specie predazione ruolo rete alimentare reintegrata decompositori biocenosi azoto Sole decompositori nicchia ecologica simbiosi mutualistica produttori biòtopo consumatori 170 Unità 10 Gli ecosistemi

21 Verifica le tue conoscenze su... il linguaggio specifico 1. Scrivi sul tuo quaderno una breve definizione dei termini biotopo biocenosi livello trofico consumatori produttori piramide ecologica biomassa habitat nicchia ecologica parassitismo commensalismo simbiosi mutualistica il concetto di ecosistema 2. Vero o falso? V F Il biòtopo è l insieme degli organismi che vivono in un certo ambiente naturale. V F Una popolazione è costituita da tutti gli animali e i vegetali che vivono in un ecosistema. V F Un ecosistema è l unione del biòtopo e della biocenòsi. V F Un bosco è un esempio di ecosistema perché è popolato da organismi la cui esistenza dipende dal tipo di terreno, dal clima, dall umidità e dalle altre caratteristiche dell ambiente fisico. 3. Scegli il completamento corretto L insieme costituito dalle condizioni climatiche, il terreno, l aria e l acqua è detto: A ecosistema B biocenòsi C biòtopo D biosfera il ciclo della materia e le catene alimentari 4. Vero o falso? V F Il ciclo della materia descrive il passaggio degli elementi nutritivi tra gli organismi di un ecosistema e tra gli organismi e l ambiente fisico. V F Gli elementi nutritivi non possono venire riciclati più volte all interno di un ecosistema. V F Solo una piccola parte della materia vivente viene demolita dagli organismi decompositori. V F Solo l 1% dell energia solare che arriva sulla Terra è a disposizione degli organismi autotrofi. V F La perdita di energia a ogni passaggio della catena alimentare è circa di 1/100. V F La catena alimentare di un ecosistema inizia sempre dagli erbivori. V F Le piante sono organismi autotrofi. V F I produttori sono sempre nelle posizioni finali della catena alimentare. V F Un consumatore di terzo ordine si nutre sempre di animali. 5. Scegli il completamento corretto In un ecosistema: A ogni catena alimentare è separata dalle altre B i produttori si nutrono dei consumatori di primo ordine C uno stesso organismo può far parte di più catene alimentari D i predatori occupano il livello più basso della catena alimentare 6. Completa la frase, scegliendo tra i termini elencati in basso In ogni ecosistema, la... di ciascun livello della catena alimentare supera quella dei livelli... Così, per esempio, in un prato, la massa totale dei ricci e dei toporagni, che rappresentano i..., supera quella degli... che rappresentano i... catena trofica uccelli rapaci superiori inferiori o sottostanti insetti e lumache consumatori di secondo ordine biomassa consumatori di primo ordine il flusso di energia nel ecosistema 7. Scegli il completamento corretto Nell ambito di un ecosistema: A gli organismi autotrofi producono energia con la fotosintesi clorofilliana B si verificano continui scambi di materia e di energia C l habitat di una data specie può essere considerato un elemento del biòtopo D l energia necessaria ai produttori proviene dal suolo i concetti di biomassa e di piramide ecologica 8. Vero o falso? V F In un bosco, una biomassa di 100 kg di piante e di erbe può offrire nutrimento a 300 kg di insetti erbivori. V F A ogni livello trofico la biomassa diminuisce, perché ci sono perdite nel flusso di energia. V F La piramide ecologica rappresenta i rapporti tra le biomasse dei livelli trofici di un ecosistema. V F Se in un bosco avviene un incendio, gli organismi che ne risentono meno saranno i predatori. 9. Scegli il completamento corretto La biomassa di un livello trofico è: A il peso degli esseri viventi con maggiori dimensioni presenti nell ecosistema B un modo per rappresentare la catena alimentare degli ecosistemi C la massa totale degli individui appartenenti a un anello della catena alimentare D il numero di individui presenti in un determinato livello della catena alimentare Unità 10 Gli ecosistemi 171 LA VITA

22 l accumulo di sostanze nocive nelle catene alimentari 10. Vero o falso? V F Il fenomeno della magnificazione biologica si verifica soprattutto con quelle sostanze che si degradano velocemente e scompaiono dall ambiente. V F La concentrazione di un inquinante aumenta lungo la catena trofica, anche perché diminuisce la biomassa. V F Il DDT è una tipica sostanza che non si biodegrada e dà fenomeni di bioaccumulo. V F Si può dire che oggi, in tutti gli esseri viventi del pianeta, sono presenti tracce di DDT. 11. Scegli il completamento corretto Il DDT è una sostanza che: A si smaltisce man mano che passa nella catena alimentare B venne prodotta verso la fine dell Ottocento e fu da subito utilizzata come insetticida C si accumula sempre più nei tessuti adiposi degli animali D raggiunge concentrazioni alte e pericolose solo nei livelli inferiori della catena alimentare il concetto di nicchia ecologica 12. Vero o falso? V F Solo le interazioni di una specie con l ambiente fisico definiscono la nicchia ecologica. V F È sufficiente che due organismi vivano nello stesso habitat perché entrino in competizione. V F Due specie che occupano la stessa nicchia ecologica entrano inevitabilmente in competizione. V F Un rapace diurno e uno notturno hanno nicchie ecologiche diverse. 13. Scegli il completamento corretto La nicchia ecologica è: A la tana o il nido di un animale B il posto in cui un organismo svolge la sua vita C l insieme degli organismi di cui un animale si nutre D il ruolo che un essere vivente ricopre nell ambito dell ecosistema 14. Vero o falso? V F L avvoltoio può essere considerato un parassita dei leoni e dei leopardi. V F L attinia e il paguro costituiscono un esempio di mutualismo. V F Una zecca che succhia il sangue a un cane è da considerare un parassita facoltativo. V F La cincia, rispetto al cuculo, rappresenta un organismo ospite.... le principali relazioni interspecifiche che si instaurano in un ecosistema 15. Vero o falso? V F A un parassita obbligato conviene sfruttare intensamente il proprio ospite, tanto da causarne rapidamente la morte. V F Nella simbiosi mutualistica la specie ospite rimane indifferente rispetto alla presenza dell altra specie. V F Un erbivoro può essere considerato un predatore. V F Nel caso del commensalismo, entrambi i soggetti traggono reciproco vantaggio dalla loro unione. 16. Indica il completamento errato La predazione, in natura, svolge anche un ruolo importante per: A mantenere sotto controllo il numero di individui di una determinata popolazione animale B eliminare da una popolazione animale gli individui più vecchi e malati C favorire entrambe le specie che entrano in relazione tra loro D selezionare nell ambito di una popolazione animale gli individui più adatti all ambiente 17. Scegli il completamento corretto Se, nell ambito dell ecosistema di un prato viene sparso un insetticida: A la biomassa delle erbe (produttori) si riduce immediatamente B la biomassa dei predatori di 3 e 4 ordine aumenterà C la riduzione del numero degli insetti potrebbe portare a un aumento temporaneo delle erbe D sicuramente tutti gli organismi dell ecosistema diminuiscono di numero. Un parassita obbligato è quell organismo che: A trae vantaggio dal rapporto con un altro organismo senza danneggiarlo B non può fare a meno di vivere in relazione con un altro organismo, che a sua volta viene danneggiato C può condurre sia vita libera, sia vivere a spese di un altro organismo D riceve danno dal rapporto con un altro organismo, mentre quest ultimo risulta avvantaggiato. 172 Unità 10 Gli ecosistemi

23 Verifica le tue abilità a... distinguere i diversi livelli trofici di un ecosistema 18. Completa la figura, inserendo al posto dei puntini i termini corrispondenti collocare un organismo nel rispettivo anello della catena alimentare 19. Associa ogni termine con la corrispondente definizione... consumatore primario organismo carnivoro che si nutre di erbivori... consumatore terziario decompositore organismo che restituisce all ambiente solo materia organica e inorganica che verrà riutilizzata organismo che utilizza per vivere solo sostanze provenienti dal biòtopo... produttore organismo erbivoro che si nutre di produttori leggere e comprendere un testo scientifico 20. Leggi il brano e rispondi alle domande Addio fitoplancton Sta scomparendo in maniera inspiegabile e ingente. Si tratta del fitoplancton, costituito da microscopiche alghe che vivono in sospensione nelle acque superficiali dei mari. Secondo uno studio della Dalhousie University di Halifax (Nova Scotia, Canada), pubblicato sulla rivista Nature, questi invisibili organismi vegetali che popolano gli strati superiori degli oceani sono diminuiti nel secolo scorso al ritmo medio annuo dell 1 per cento. Questa scomparsa rappresenterebbe una grave minaccia per l ambiente marino, per le condizioni climatiche e anche per le industrie basate sulla pesca. Per effettuare una stima il più completa possibile della biomassa di fitoplancton presente nelle acque, e per valutarne l andamento nel tempo, i ricercatori hanno raccolto i dati storici disponibili a partire dal 1899 che analizzavano la trasparenza delle acque e li hanno confrontati con osservazioni più recenti ottenute con tecniche di rilevamento satellitare, iniziate nel Quasi mezzo milione di dati che documentano, a partire dagli anni cinquanta, un declino inarrestabile in otto delle dieci vaste regioni oceaniche considerate. L andamento è particolarmente evidente nelle regioni polari e tropicali e nei mari aperti. Secondo gli scienziati questa diminuzione sembra essere strettamente correlata al riscaldamento dello strato superficiale delle acque, che limiterebbe la quantità di nutrienti di cui il fitoplancton ha bisogno per sopravvivere, insieme alla luce. «Il fitoplancton, nutrimento per gli organismi del plancton animale, per i grandi mammiferi acquatici e per la maggior parte dei pesci, è il carburante dell ecosistema marino», ha spiegato Daniel Boyce, che ha coordinato le ricerche «e il suo declino influisce su tutta la catena alimentare, esseri umani compresi». «Il ruolo che gioca nell ecosistema del pianeta è fondamentale, perché produce la metà dell ossigeno che respiriamo, riduce l anidride carbonica ed è importante per la pesca», ha aggiunto Boris Worm, coautore dello studio. Katia Clemente, in 2 agosto 2010 A Da che cosa è costituito il fitoplancton? B A quanto corrisponde la diminuzione del fitoplancton nel secolo scorso? E in quali regioni è stato particolarmente evidente? C Quali tecniche hanno impiegato i ricercatori per ottenere questi dati sulla diminuzione del fitoplancton? D A cosa sarebbe imputabile la riduzione del fitoplancton? E Perché il fitoplancton è fondamentale per l intero ecosistema planetario? Unità 10 Gli ecosistemi 173 LA VITA

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