La ricerca dovrà interessare tutto il territorio regionale.

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1 Data stesura REGIONE SICILIANA ASSESSORATO AGRICOLTURA E FORESTE DIPARTIMENTO AZIENDA FORESTE DEMANIALI Servizio 3 - Programmazione interventi e gestione tecnica del demanio forestale regionale PALERMO Programma Operativo Plurifondo Asse 7, Assistenza Tecnica. Misura 7.01 del Programma FEOGA, linea di intervento a, Azione a.1 - Assistenza Tecnica nell ambito dell attuazione della Misura P.O.R (Sistemi Integrati ad Alta Naturalità) Azione 1. - La ricerca è relativa a 23 specie di fruttiferi, di cui 7 minori, e precisamente: 1) Olivo; 2) Pesco; 3) Albicocco; 4) Nespolo del Giappone; 5) Mandorlo; 6) Kaki; 7) Ficodindia; 8) Susino; 9) Noce; 10) Ciliegio; 11) Melo; 12) Pero; 13) Nocciolo; 14) Carrubo; 15) Pistacchio; 16) Melograno; 17) Specie Minori (Azzeruolo, Fico, Gelso, Giuggiolo, Sorbo, Cotogno, Nespolo di inverno); 18) Specie assimilate: (Frassino da manna); Documento tecnico relativo al bando di selezione per il conferimento di un incarico triennale di ricerca su Individuazione, valutazione e raccolta del germoplasma delle specie arboree da frutto di prevalente interesse negli agrosistemi tradizionali della Sicilia. PROGRAMMA DI RICERCA E NORME TECNICHE RELATIVE ALLA INDIVIDUAZIONE, VALUTAZIONE E RACCOLTA DEL GERMOPLASMA DELLE SPECIE ARBOREE DA FRUTTO DI PREVALENTE INTERESSE NEGLI AGROSISTEMI TRADIZIONALI DELLA SICILIA. 1) Aspetti generali Oggetto della presente nota tecnica allegata ad un bando di selezione pubblico, è la conservazione delle risorse genetiche vegetali (RGV) di rilevanza agronomica e presenti nella regione Sicilia. I sistemi di conservazione delle RGV vanno studiati ed applicati in modo da minimizzare ogni perdita di materiali genetici e da assicurarne l'esistenza e la disponibilità a lungo termine, sia per gli agricoltori, che per i ricercatori siciliani e non solo. Appare evidente quindi come, l'analisi della variabilità inter ed intra popolazione, risulti punto di riferimento essenziale per qualsiasi attività di conservazione delle RGV, ma soprattutto per tutte quelle azioni finalizzate alla conservazione della diversità stessa. In questo settore risulta inoltre determinante definire per ciascuna specie, varietà e cultivar: 1) la caratterizzazione genetica nel tempo e nello spazio degli agrosistemi tradizionali che le contengono; 2) il livello di pericolo di erosione genetica e relative cause 3) le strategie di conservazione in-situ ed ex-situ e le più idonee tecniche di propagazione. Infine occorre ricordare che il contributo della diversità agraria e delle produzioni agricole locali allo sviluppo economico è differente in ogni singolo sistema locale sulla base delle varietà territoriali, culturali ed economiche ed è innegabile che la conservazione delle RGV di interesse agrario può assumere nella regione Siciliana, un ruolo importante ai fini dello sviluppo locale specialmente nelle zone considerate marginali particolarmente ricche di biodiversità agricola e idonee a fornire produzioni tipiche o tradizionali. Allo sviluppo di queste aree particolarmente diffuse nelle realtà agricole della Sicilia occidentale quindi, concorrono in modo determinante il vasto e composito patrimonio di varietà coltivate presenti sul territorio e le produzioni agroalimentari che ne derivano. 1

2 Per tali ragioni, al fine di ottimizzare le risorse finanziarie, logistiche ed umane dell intero programma, sono di seguito individuate, le specie arboree da frutto di prevalente interesse rispettivamente per le realtà rurali prevalenti in Sicilia. La ricerca è relativa a 23 specie di fruttiferi, di cui 7 minori, e precisamente: 1) Olivo; 2) Pesco; 3) Albicocco; 4) Nespolo del Giappone; 5) Mandorlo; 6) Kaki; 7) Ficodindia; 8) Susino; 9) Noce; 10) Ciliegio; 11) Melo; 12) Pero; 13) Nocciolo; 14) Carrubo; 15) Pistacchio; 16) Melograno; 17) Specie Minori (Azzeruolo, Fico, Gelso, Giuggiolo, Sorbo, Cotogno, Nespolo di inverno); 18) Specie assimilate: (Frassino da manna); 2) Obiettivi e fasi del programma di ricerca. Per mantenere un livello di diversità genetica accettabile ed eventualmente incrementabile, è necessaria l'adozione di sistemi di gestione agricola che prevedano un uso sostenibile delle risorse aziendali e quindi anche delle varietà coltivate. In questi casi le risorse genetiche sono legate alla stessa gestione degli agro- ecosistemi e quindi, se queste sono adeguatamente gestite, possono essere usate e, nello stesso tempo, conservate. Assai diversa è la situazione relativa a situazioni di minaccia e pericolo in cui non è sufficiente un programma di conservazione on-farm per la preservazione in campo delle stesse varietà a rischio di estinzione, ma è necessario intervenire ricorrendo anche ad azioni conservative ex-situ. Queste si attuano attraverso la raccolta di materiale di propagazione (polline, seme, cellule, tessuti) e la sua conservazione, nonché con la realizzazione di piantagioni specificatamente finalizzate (parchi conservativi, gene bank). Le specie interessate sono costituite da 23 specie di fruttiferi, di cui 7 minori, e precisamente: 1) Olivo; 2) Pesco; 3) Albicocco; 4) Nespolo del Giappone; 5) Mandorlo; 6) Kaki; 7) Ficodindia; 8) Susino; 9) Noce; 10) Ciliegio; 11) Melo; 12) Pero; 13) Nocciolo; 14) Carrubo; 15) Pistacchio; 16) Melograno; 17) Specie Minori (Azzeruolo, Fico, Gelso, Giuggiolo, Sorbo, Cotogno, Nespolo di inverno); 18) Specie assimilate: (Frassino da manna); Da quanto sopra si evincono le azioni e gli obiettivi del presente programma di ricerca che possono sintetizzarsi attraverso: 1. analisi storico bibliografica del germoplasma diffuso nei sistemi agricoli tradizionali dell arboricoltura da frutto nella Sicilia ed assimilate; 2. individuazione delle specie e delle varietà tipiche dell arboricoltura da frutto, loro distribuzione, caratterizzazione tipologica, botanica ed agronomica, con analisi dei fattori di erosione o pericolo di esistenza, con riferimento alle entità coltivate che ai progenitori selvatici; 3. definizione delle azioni e delle procedure di raccolta e di propagazione; 4. realizzazione di una banca dati sul germoplasma agrario oggetto di conservazione, e di un volume Atlante del Germoplasma Agrario Siciliano; 5. definizione delle azioni e delle procedure di raccolta e conservazione del materiale di propagazione; 6. fornitura del materiale di propagazione all Azienda Foreste Demaniali, nella misura di almeno tre piante per ogni entità genetica interessata, presso i centri di conservazione attivati dal Dipartimento; 2.1) Localizzazione della ricerca. La ricerca dovrà interessare tutto il territorio regionale. 2

3 Tutte le attività ricerche, sperimentazioni, elaborazioni, banche dati, prodotti finali di ogni tipo, sono rivolti a tale ambito regionale, nessuno escluso. 3) Sviluppo e fasi della ricerca 3.1) Analisi storico bibliografica del germoplasma diffuso nei sistemi tradizionali dell arboricoltura da frutto a prevalente diffusione nella Sicilia. Per caratteri naturali e per le vicende storiche l agricoltura siciliana è caratterizzata da una straordinaria ricchezza genetica. La crisi dei sistemi tradizionali pur provocando accentuati fenomeni di erosione genetica con la scomparsa di numerose varietà coltivate in passato non ha cancellato questa caratteristica e altre numerose varietà coltivate da tempo remoto sono ancora presenti negli agrosistemi regionali. La loro individuazione e caratterizzazione su base storico - bibliografica si ritiene necessaria e indispensabile come premessa al fine di una prima valutazione dei caratteri e delle potenzialità dei genotipi da valutare e conservare, anche in considerazione delle sinonimie presenti e dei cambiamenti di denominazione avvenuti nel corso dei secoli. 3.2) Individuazione delle specie, varietà e culòtivar, tipiche dell arboricoltura da frutto, loro distribuzione, caratterizzazione tipologica ed analisi dei fattori di erosione o pericolo di esistenza Con riferimento al questa fase si procederà, nell ambito di singola specie, varietà, cultivar, ecotipo, entità genetica, e progenitori selvatici, a fornire il: reperimento sul territorio e localizzazione cartografica; identificazione delle piante madri o individui tipo e mappatura delle stesse su apposita cartografia al fine di predisporre una mappa di distribuzione nelle aree rurali della Sicilia occidentale; descrizione dei biotipi, attraverso un data dictionary basato sui descrittori IPGRI o similari; documentazione fotografica; definizione delle problematiche di propagazione, conservazione, fattori di erosione ed eventuali pericoli di esistenza; problematiche fitosanitarie di rilievo; formazione di schede descrittive e di dati riassuntivi finali tali da poter inserire gli stessi in una banca dati; raccolta materiale, conservazione e moltiplicazione dello stesso, produzione di almeno cinque piante per entità genetica da consegnare all Azienda; 3.3) Realizzazione di una banca dati sul germoplasma agrario oggetto di conservazione, compresa una cartografia di riferimento. I dati derivati dalle attività 3.1) e 3.2), saranno riversati in una banca dati di tipo alfanumerico, utilizzando il software Microsoft Access. La stessa banca dati, sarà fornita in formato digitale compatibile per in successivo inserimento e collegamento, al Sistema Informativo Territoriale di cui al capoverso seguente. I principali popolamenti individuati e le relative piante madri scelte come fonte del materiale di propagazione saranno mappati e inseriti cartograficamente in una mappa del germoplasma agrario regionale, in scala 1:10.00, da inserire in un CD-Rom allegato a un Volume-Atlante, collegata al Sistema Informativo Territoriale del Dipartimento Azienda, a cura e spese dell Istituto di ricerca aggiudicatario. 3.4) Definizione delle azioni e delle procedure di raccolta e conservazione del materiale di propagazione. 3

4 Per ogni specie interessata dalla ricerca, saranno quindi definite le strategie più efficaci per realizzare: - una conservazione on-farm delle entità genetiche e delle popolazioni discriminate; - le modalità di campionamento e le procedure più appropriate (protocolli) per una conservazione ex-situ; Per tali iniziative sarà definito specifico protocollo per singola specie e varietà interessata, al fine di potere realizzare sia una attività di conservazione delle entità genetiche caratterizzate, che una successiva caratterizzazione dei possibili popolamenti delle specie considerate. Nell ambito delle 23 specie di fruttiferi, di cui 7 minori, e precisamente: 1) Olivo; 2) Pesco; 3) Albicocco; 4) Nespolo del Giappone; 5) Mandorlo; 6) Kaki; 7) Ficodindia; 8) Susino; 9) Noce; 10) Ciliegio; 11) Melo; 12) Pero; 13) Nocciolo; 14) Carrubo; 15) Pistacchio; 16) Melograno; 17) Specie Minori (Azzeruolo, Fico, Gelso, Giuggiolo, Sorbo, Cotogno, Nespolo di inverno); 18) Specie assimilate: (Frassino da manna), le entità genetiche individuate, dovranno essere consegnate al Dipartimento Azienda il relativo materiale di propagazione sotto forma di almeno cinque piante per ogni entità genetica interessata e per un minimo di: - Olivo 45; Pesco 50; Albicocco 20; Pistacchio 20; Nespolo del Giappone 10; Mandorlo 100; Kaki 5; Ficodindia 10; Susino 20; Noce 30; Ciliegio 10; Melo 10; Pero 20; Melograno 10; Nocciolo 4; Carrubo 5; Fico 8; Azzeruolo 4; Gelso 4; Giuggiolo 2; Sorbo 4; Cotogno 4; Nespolo d inverno 2; Frassino da manna 5; Le stesse dovranno essere in contenitore, di idonea età, portainnesto (in relazione alle caratteristiche stazionali dei centri di conservazione del Dipartimento Azienda) e della massima qualità commerciale secondo gli standard adottati nel vivaismo frutticolo. 4) Durata ed organizzazione della ricerca La durata della ricerca è prevista in tre anni. In questo periodo si fornirà la documentazione relativa alle attività di cui ai punti da 3.1) a 3.5). Più in particolare il cronogramma delle attività è così articolato: a) 1-6 mesi - Analisi e ricerca bibliografica. Avvio delle azioni per l individuazione delle popolazioni oggetto di conservazione ed analisi dei fattori di rischio. Indagine storico bibliografica. Trasferimento delle informazioni su apposite schede; b) 6-18 mesi Missioni di campo per la ricerca ed identificazione varietale. Individuazione e documentazione fotografica delle piante madri e inizio mappatura delle stesse su cartografia di riferimento. Completamento della banca dati e della cartografia di riferimento. Avvio attività di raccolta materiale e moltiplicazione; c) mesi Definizione dei protocolli di raccolta del materiale di propagazione per la conservazione e collezione ex-situ e per la moltiplicazione in vivaio. Raccolta dei materiali di propagazione e realizzazione delle fasi di propagazione relative al materiale individuato e da consegnare all Azienda. Assistenza tecnico-scientifica al Dipartimento Azienda per la preparazione dei siti ed il successivo impianto (da parte del Dipartimento Azienda) delle collezioni ex-situ; d) mesi Continua definizione dei protocolli di raccolta del materiale di propagazione per la conservazione e collezione ex-situ e per la moltiplicazione in vivaio. Raccolta dei materiali di propagazione e realizzazione delle fasi di propagazione relative al materiale individuato e da consegnare all Azienda. Assistenza tecnico-scientifica al Dipartimento Azienda per la preparazione dei siti ed il successivo impianto (da parte del Dipartimento Azienda) delle collezioni ex-situ. Redazione finale schede e testi della relazione finale con relativo CD rom; 4

5 Potranno essere richieste proroghe fino ad un massimo di 6 mesi dal periodo previsto per la realizzazione, per giustificato motivo. Tali proroghe sono condizionate dalla effettiva concessione, salvo verifica della possibilità di continuare ad accedere alle risorse economiche del P.O.R. Sicilia, destinate al finanziamento della ricerca. 5) Penali Viene fissata una penale pari ad 500= (Cinquecento/00) per ogni mese di ritardo nella conclusione e consegna del lavoro di ricerca, fatti salvi fatti e situazioni non prevedibili. 6) Cauzione definitiva A fronte dell affidamento del lavoro e prima della stipula del relativo contratto, l Istituto di Ricerca dovrà costituire una cauzione fideiussoria pari al 10% dell importo della ricerca, a garanzia degli obblighi contrattuali. 7) Prodotti ed elaborazioni consegnate. Durante lo svolgimento della ricerca saranno prodotti e consegnati tutti gli elaborati cartografici, relazioni ed elaborati di laboratorio, dati e banche alfa-numeriche, documentazioni fotografiche, consuntivi ed elaborazioni finali, che siano relativi allo svolgimento delle attività di ricerca di cui ai punti da 3.1 a 3.4), secondo il cronogramma dei lavori di cui al punto 4). Tali consegne parziali avranno lo scopo di permettere la verifica dell andamento della ricerca, in relazione alle previsioni di realizzazione della stessa, al fine di permettere i relativi pagamenti degli acconti, come da previsioni di bando. Tutti i dati verranno consegnati, in stesura finale e definitiva, alla fine della ricerca, entro il termine temporale di cui al punto 4). Gli stessi sono di proprietà esclusiva del Dipartimento Azienda, che potrà autorizzarne l uso per fini divulgativi o di ricerca, da parte dello stesso Istituto di ricerca, a suo insindacabile giudizio. Tutti i risultati ed i prodotti elaborati, dovranno essere forniti in formato cartaceo e digitale idoneo, allo scopo di permetterne la stampa in adeguato volume finale, a spese del Dipartimento Azienda. Per tale attività di editing finale l Istituto di ricerca dovrà fornire la necessaria assistenza e collaborazione. Anno di riferimento Totale Assegni di ricerca per attività di campagna e laboratorio , , ,00 56,214,00 Materiali di consumo e vivaistico 2.000, , , ,00 Trasferte e sopralluoghi 2.000, , , ,00 Spese generali 1.000, , , ,00 Totale , , , ,00 Totale con IVA (Euro) ,00 8) Importo della ricerca L importo della ricerca viene determinato in ,00= Euro Settantaduemila/00), IVA esclusa. Sulla base di una previsione dei costi, tale importo viene di seguito descritto: Ogni variazione da tale previsione, da voce a voce, dovrà essere sottoposta alla preventiva valutazione ed approvazione da parte del Dipartimento Azienda. 9) Modalità di pagamento 5

6 La somma di ,00= Euro Settantaduemila/00), IVA esclusa come da importo desunto dall applicazione del ribasso, verrà erogata dal Dipartimento Azienda dietro presentazione di regolari fatture, con le seguenti modalità: - il 15%, alla stipula e registrazione del contratto, previa avvio attività di ricerca con atto formale; - un ulteriore 25%, al termine del primo anno di attività, dietro presentazione di un documento tecnico sull'attività svolta, in accordo con quanto previsto dal programma e di un rendiconto giustificativo relativo alle somme precedentemente anticipate e dell attività svolta rispetto a quanto previsto in contratto ed nel cronogramma; - un ulteriore 30%, al termine del secondo anno di attività, dietro presentazione di un documento tecnico sull'attività svolta, in accordo con quanto previsto dal programma e di un rendiconto giustificativo relativo alle somme precedentemente anticipate e dell attività svolta rispetto a quanto previsto in contratto ed nel cronogramma; - il restante 30% dietro presentazione del rapporto finale riferito all intera attività svolta, da trasmettere all'azienda entro il termine di cui al punto 7). 10) Responsabile della ricerca L Istituto di Ricerca provvederà alla nominerà di un responsabile della ricerca stessa, di idoneo curriculum accademico, da sottoporre all approvazione preventiva, con giudizio insindacabile, del Dipartimento Azienda. Per il Dipartimento Azienda il responsabile delle attività si identifica con il responsabile del procedimento. Visto: Il Dirigente Generale (Dr. Antonino COLLETTI) Il Dirigente del Servizio (Dr. Luciano SAPORITO) 6

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