GLI INTERLOCUTORI DELLA SCUOLA PARITARIA: famiglie, comunità, terzo settore, aziende. Prof. Dario Nicoli Università Cattolica del Sacro Cuore
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1 GLI INTERLOCUTORI DELLA SCUOLA PARITARIA: famiglie, comunità, terzo settore, aziende Prof. Dario Nicoli Università Cattolica del Sacro Cuore
2 Scuola, comunità di comunità La scuola è comunità di comunità: classe, scuola territorio. Occorre fare in modo che i tre livelli interagiscono in maniera armonica, superando l attuale prevalenza della classe per ampliare lo spazio educativo e formativo alla scuola nel suo insieme ed al territorio tramite alleanze significative e dotate di valore.
3 Sono proprio relazioni «esterne»? La nuova scuola nasce da incontri fecondi tra persone ed enti che hanno a cuore il bene dei ragazzi e mettono in campo le migliori risorse per la loro maturazione. Il curricolo indica le tappe di crescita dei ragazzi realizzate tramite compiti di realtà significativi ed utili; in riferimento ai temi portanti che connotano in modo peculiare la proposta culturale della scuola e indicano gli ambiti di coinvolgimento attivo degli allievi in relazione al contesto di riferimento (il territorio, la sostenibilità, i diritti umani, la cooperazione tra i popoli, la vita umana, i beni culturali ). I temi sono assunti dai dipartimenti che ne individuano i saperi essenziali ed i compiti di realtà in relazione alle tappe del cammino formativo proposto per gli allievi. I temi portanti necessitano di alleanze con i partner dell istituto, che rendono possibili le esperienze reali.
4 Profilo del tutor delle relazioni esterne È una delle figure dello staff direttivo della scuola, assieme agli esperti di metodologia, di organizzazione, di tecnologie e di comunicazione. Presidia i legami bilaterali e di rete tra l interno e l esterno della scuola, connessi alle partnership che influiscono direttamente (occasioni di apprendimento) ed indirettamente (risorse umane, economiche, logistiche, strumentali ed informative) sul curricolo. Sostiene i dipartimenti ed i consigli di classe nella gestione delle relazioni in modo che «diano frutto» per la scuola.
5 Famiglie Esistono stili molto differenti di relazione tra le famiglie e la scuola: i sostenitori della «scuola seria», i partner educativi, i «sindacalisti dei figli», fino a coloro che delegano totalmente alla scuola il proprio compito educativo. Occorre andare oltre la logica della rappresentanza e puntare su una partecipazione più consistente. Le famiglie si ingaggiano volentieri su iniziative concrete, centrate sui ragazzi, dove potersi sentire orgogliose di ciò che questi sono in grado di fare e di essere. È bene avere un interlocutore associato che assuma compiti di relazione, riflessione, proposta, gestione di iniziative. Esiste un area di famiglie disorientate circa il loro ruolo genitoriale; a favore di queste è utile adottare un metodo educativo di «secondo livello» che li stimola ad imparare ad essere genitori prendendo ispirazione da come la scuola agisce con i loro figli. Ciò tramite la partecipazione ad eventi, incontri e corsi.
6 L alleanza con il territorio Nella prospettiva dell impresa culturale per l educazione è indispensabile gestire molteplici (e selezionate) occasioni di alleanza con i soggetti del territorio che si presentano come cooperatori rispetto al compito educativo fondamentale della scuola. Occorre puntare sul sentimento di «genitorialità diffusa» e sul desiderio di dare una mano alla scuola da cui si proviene. Nel contempo bisogna evitare di essere invasi da qualsiasi intento pur eticamente rilevante che proviene dall esterno e che finirebbe per rendere la scuola il ricettacolo di tutte le problematiche della società. Una delle modalità più rilevanti di apertura al territorio è costituita dalla Alternanza scuola lavoro, sempre più intesa come un alleanza educativa e formativa tra scuola e lavoro, per offrire ai giovani la possibilità di inserirsi positivamente nel mondo reale, valorizzando le energie positive della società e dell economia e la «cultura in azione», ripresa entro una prospettiva curricolare scolastica.
7 Alternanza scuola lavoro Per la scuola l alternanza è l occasione di ampliamento della conoscenza della realtà, di messa in moto della propria opera culturale a beneficio del territorio, sollecitando un ruolo attivo degli studenti su temi che coinvolgono soggetti e realtà significative del contesto. Essa consente agli istituti tecnici e professionali di integrare il curricolo con esperienze svolte nel vivo dei processi reali, riferite a specifici settori economici, tramite le culture impegnate nell innovazione nello sviluppo del territorio. Agli studenti dei licei offre un arricchimento del proprio bagaglio culturale apprendendo dai processi della realtà, e la possibilità di ancorare le scelta successive ad esperienze significative.
8 Le reti ed il loro valore Le reti costituiscono una forma associativa debole e provvisoria, legata ad uno specifico progetto o operazione. Occorre distinguere tra reti cerimonialistiche, reti leggere e reti consistenti e promettenti, puntando decisamente su queste ultime. Il valore delle reti consiste nella messa in comune di risorse strategiche (umane, metodologiche, informative, logistiche e organizzative ) e nella formula della «comunità professionale» allargata con duplice appartenenza.
9 Organizzazione Il tutor delle relazioni esterno costruisce delle modalità organizzative specifiche: 1. Coordinamento interno 2. Mappa delle relazioni esterne a tre cerchi (didattica, risorse, immagine o reputazione) 3. Reti tra scuole ed enti 4. Procedure di convenzionamento e partnership.
10 Criteri di lavoro Elaborare un sistema di relazioni che si incrementa nel tempo, distinto per fasce: legami diretti, partner (attivi e potenziali), pubblica opinione. Sviluppare una comunicazione costante ed efficace utilizzando il più possibile tecnologie mobili e fisse. Puntare alla mobilitazione delle risorse della scuola e del suo ambiente di appartenenza(allievi ed ex allievi, famiglie, sostenitori, associazioni ed imprese dell area di riferimento della scuola). Valorizzare i partner sottoponendo a ciascuno di loro una richiesta puntuale di collaborazione. Prevedere momenti di pubblicizzazione degli enti partner tramite il sito scolastico, gli eventi, gli articoli.
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