Anticorruzione e procedimenti amministrativi
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1 I procedimenti amministrativi delle università e degli enti di ricerca Anticorruzione e procedimenti amministrativi Roma, 22 marzo 2016 Alberto Domenicali Coordinatore GLAT (Gruppo di lavoro Anticorruzione e Trasparenza)
2 Programma 1. Premessa 2.Relazioni di sistema 3. Piano integrato 4. L'altro attore del sistema: ANAC 5. Conclusioni
3 Gli adempimenti previsti Premessa Gli Atenei, al pari delle altre PA, devono rispettare alcuni adempimenti, con riferimento: Piano delle performance (d.lgs 150/2009 art. 10) 31 gennaio; Piano di prevenzione della corruzione (legge 190/2012 art. 1, comma 5) 31 gennaio; Programma triennale trasparenza e integrità (d.lgs 33/ art. 10) 31 gennaio;
4 Relazioni di sistema Rapporto performance-prevenzione corruzione-trasparenza (relazione interna) Trasparenza Rendicontazione nei confronti dei portatori d interesse (studenti; famiglie; imprese; comunità locale e territorio; etc.) Anticorruzione Contrasto all illegalità Prevenzione dei rischi
5 Relazioni di sistema Relazioni esterne PERFORMANCE (amministrativa) collegata alla. mission istituzionale di Ateneo (sistema di programmazione strategica) relative risorse finanziarie (ciclo di gestione performance e di bilancio)
6 Anno Piano integrato Struttura del piano integrato Dimensione strategica collegamento della performance (amministrativa) con la mission e gli obiettivi strategici Performance organizzativa, di competenza del DG Analisi delle aree di rischio corruzione e mancanza di trasparenza (vedi ANAC) Trasparenza e comunicazione (vedi ANAC) Performance individuale (competenze, obiettivi, incentivazione economica)
7 Stato del sistema I contenuti specifici del Piano su Anticorruzione Analisi delle aree di rischio: Aree a rischio corruzione con indicazione dei metodi di valutazione rischio; Per ciascuna area indicare ambiti e procedimenti a potenziale rischio, specifici rischi con stima probabilità e impatto; Uffici competenti/interessati; Possibili cause e fattori alla base del rischio; Specifici interventi che saranno messi in atto;
8 Stato del sistema I contenuti specifici del Piano su Anticorruzione Le aree di rischio variano in funzione del contesto di riferimento ma il contenuto minimo deve comprendere: Approvvigionamenti e gare d appalto Personale e contratti di lavoro Gestione finanziaria e bilancio Servizi agli studenti ATTENZIONE: questa sezione deve essere redatta in modo da poter essere trasmessa e valutata separatamente da ANAC, secondo le modalità da questa indicate
9 Stato del sistema I contenuti specifici del Piano su Trasparenza Comunicazione e trasparenza: Iniziative di comunicazione dell Ateneo, con particolare riferimento ai risultati ed effetti (qualità, bilancio sociale, ecc ) Iniziative legate alla trasparenza di cui al d.lgs 150/2009 e d.lgs 33/2013 (inclusa indagine benessere organizzativo) ATTENZIONE: questa sezione deve essere redatta in modo da poter essere trasmessa e valutata separatamente da ANAC, secondo le modalità da questa indicate
10 L altro attore del sistema: ANAC
11 L altro attore del sistema: ANAC Il Piano Nazionale di prevenzione della corruzione Il Piano Nazionale del 2013 prevede come misura di prevenzione la verifica sistematica del rispetto dei termini di conclusione dei procedimenti amministrativi; Il Piano triennale Unibs ad esempio prevede che i responsabili dei Settori/Servizi (relativi alle aree soggette a rischio), devono, su richiesta del Responsabile anticorruzione, dare informazione scritta, comunque almeno semestralmente, dei procedimenti amministrativi istruiti e dei provvedimenti finali adottati, indicando anche il responsabile di ciascun procedimento, i destinatari e i tempi di effettiva conclusione dei procedimenti.
12 L altro attore del sistema: ANAC Il Piano Nazionale di prevenzione della corruzione Il Responsabile anticorruzione di Unibs può inoltre chiedere in ogni momento informazioni, procedendo anche a ispezioni e verifiche presso gli uffici dell Ateneo, tramite l ausilio di funzionari interni competenti per settore, ai responsabili dei Settori/Servizi, circa i termini di conclusione dei procedimenti amministrativi di propria competenza; Nelle azioni da realizzare nel triennio vi è l obbligo di rendere accessibili le informazioni sui provvedimenti e procedimenti amministrativi in itinere (comma 30);
13 L altro attore del sistema: ANAC Il nuovo Piano Nazionale Anticorruzione L ANAC ha emanato il 28 ottobre scorso con determinazione n. 12 un aggiornamento all attuale PNA, con decorrenza immediata. Particolare attenzione è posta all ambito sanitario e ai contratti oltre che alle misure di prevenzione, al ruolo del RPC e al rapporto con gli Organi di indirizzo politico.
14 L altro attore del sistema: ANAC Obbligo di adozione del Piano triennale per la prevenzione della corruzione con validità Aggiornamento 2015 al Piano Nazionale Anticorruzione: Prevede tra gli elementi obbligatori del Piano la mappatura dei processi al fine dell individuazione e gestione dei rischi; Definisce il processo come più ampio e flessibile del procedimento amministrativo; I due concetti sono compatibili e la rilevazione dei procedimenti, oltre che obbligatoria (art. 7 legge 190/2012 e art. 35 d.lgs 33/2013) è propedeutica all individuazione dei procedimenti; Non tutta l attività svolta è riconducibile solo a procedimenti (vi sono ad esempio anche attività e affari)
15 L altro attore del sistema: ANAC Obbligo di adozione del Piano triennale per la prevenzione della corruzione con validità Aggiornamento 2015 al Piano Nazionale Anticorruzione: Accanto alle aree tradizionali di rischio (autorizzazione o concessione, scelta del contraente per affidamento lavori/forniture/servizi, concessione ed erogazione sovvenzioni/contributi/sussidi, concorsi e prove selettive personale) ne sono definite ulteriori quali: Gestione entrate, spese e patrimonio Controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni Incarichi e nomine Affari legali e contenzioso
16 L altro attore del sistema: ANAC Obbligo di adozione del Piano triennale per la prevenzione della corruzione con validità Aggiornamento 2015 al Piano Nazionale Anticorruzione: Sono altresì definite aree di rischio specifiche per ciascuna tipologia di Amministrazione; Per le Università si tratta di: Didattica (gestione test ammissione, valutazione studenti, ecc ) Ricerca (concorsi, gestione fondi di ricerca, ecc )
17 L altro attore del sistema: ANAC L identificazione dei procedimenti per gli atenei Il lavoro svolto dal GLAT e Procedamus In fase iniziale il GLAT ha proposto alla Giunta CoDAU una mappatura dei procedimenti amministrativi degli atenei, approvata a novembre 2013; Ogni ateneo ha quindi avuto a disposizione una base comune sulla quale identificare gli effettivi procedimenti svolti e gli ulteriori elementi previsti dalle disposizioni in materia di trasparenza (art. 35);
18 L altro attore del sistema: ANAC L identificazione dei procedimenti per gli atenei Il lavoro svolto dal GLAT e Procedamus La mappatura richiede inoltre costante aggiornamento e adeguamento in relazione a nuovi e ulteriori procedimenti avviati oppure soppressi. L art. 23 del d.lgs 33/2013 prevede l obbligo di pubblicazione in forma sintetica dei provvedimenti finali degli organi di indirizzo politico e dei dirigenti relativi a: a) autorizzazione o concessione; b) scelta contraente per affidamento lavori, forniture e servizi; c) concorsi e prove selettive; d) accordi con soggetti privati o pubblici
19 Le novità legislative D.Lgs recante revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione pubblicità e trasparenza correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del d.lgs 14 marzo 2013, n. 33 ai sensi dell art. 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124 in materia di riorganizzazione della amministrazioni pubbliche Principi di fondo definisce la trasparenza non solo come forma diffusa di controllo sulle attività della PA ma anche come forma di tutela dei diritti fondamentali; nuovo accesso civico assimilabile al FOIA anglosassone (freedom of information act) che consente a chiunque di ottenere informazioni non protette dalle PA;
20 Le novità legislative Il decreto prevede inoltre la nuova forma di accesso prevista va oltre a quanto previsto dall art. 24 della legge 241/1990, con l unico limite degli interessi pubblici generali; nel piano anticorruzione devono essere definite le modalità di monitoraggio del rispetto dei termini di conclusione dei procedimenti nonché di monitoraggio di ulteriori condizioni inerenti procedimenti di autorizzazione, concessione, erogazione di vantaggi economici.
21 Conclusioni Gruppo di lavoro CODAU anticorruzione e trasparenza Il GLAT ha lavorato in questi anni sulla dimensione anticorruzione con uno schema di piano che può costituire, con opportuni adattamenti, una base di riferimento per la parte relativa a prevenzione della corruzione, tenuto conto del PNA: Analisi del contesto interno di riferimento Analisi delle aree di rischio Misure preventive/riduttive del rischio di corruzione (incompatibilità/inconferibilità, whistleblowing, regolazione incarichi, etc.) Formazione del personale Rotazione dei ruoli Verifiche e controlli Programma di azioni triennali
22 Conclusioni Per ogni informazione o quesito potete contattare alberto.domenicali@unibs.it vincenzo.tedesco@imtlucca.it fabio.romanelli@uniud.it angelo.sacca@unito.it mario.ravera@polito.it vito.quintaliani@unipg.it marco.degliesposti@unibo.it massimo.asaro@sns.it iruotolo@unior.it federico.raos@uninsubria.it balducci@unistrasi.it
23 Grazie dell attenzione!
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